Intervista a Giovanni La Via sulla politica agricola comune dell'Unione Europea

L'onorevole Lavia deputato europeo è scritto il gruppo del IP eletto con il Popolo della Libertà con le volevo parlare di politica agricola comune perché in questa sessione dell'Europarlamento
Verrà adottato un rapporto di iniziativa per la futura politica agricola comune in particolare
Il termine termini di tempo e il due mila e tredici quando verranno approvate
Le nuove prospettive finanziare
A suo avviso come deve essere la nuova pacche rispetto alla
Vecchia politica agricola comune credo che il Parlamento con questo rapporto iniziativa abbia sostanzialmente definito e Cappellini atto quelle che saranno
Su quella che sarà l'architettura della nuova politica agricola comune
Definendo in primo luogo un ampliamento dell'azione della politica agricola comune che mentre in passato era sostanzialmente finalizzata
A garantire l'approvvigionamento alimentare la sicurezza degli alimenti sul piano comunitario oggi tende assorbe anche a funzioni di cassa assume infatti importanza per
La produzione di quei beni pubblici che non hanno mercato e che sempre più importanti sono per i cittadini comunitari
Oggi il cittadino comunitario questa sempre più attenzione all'ambiente
Alla rispetto e l'equilibrio idrogeologico
Alla prevenzione del cambiamento che dico tutti i temi che hanno una stretta relazione con la politica agricola perché
Se gli agricoltori coltivo nel territorio di fatto mantengono il paesaggio
Ma coltivando le zone collinari contribuiscono in modo determinante a ridurre il rischio del dissesto idrogeologico
Ma al contempo tenuto conto del fatto che il
Due terzi del carbonio sostanzialmente trattenuto a livello agricolo
A livello delle foreste coltivate è ovvio che è contribuisco anche in modo forte alla prevenzione del cambiamento climatico
E per tutto questo il Parlamento chiede di mantenere sul piano comunitario la politica agricola chiede che questa rimanga una politica comunitaria che ha questa vengono destinate risorse adeguate al raggiungimento degli obiettivi la stessa si prefigge
Ecco in termini di risorse
Perché alla fine
I soldi sono una cosa importante in un certo senso la pacca occupato storicamente
La parte più consistente del bilancio comunitario oggi siamo tra i trenta al quaranta per cento
Dei dei cento miliardi di euro l'anno diciamo nella
Del bilancio dell'unione europea
Volete mantenere questo stesso livello oppure a suo avviso come
Si era proposto in passato occorre passare con bilancio comunitario più orientato per esempio alla ricerca all'innovazione al mercato del lavoro o al settore industriale
Beh dobbiamo essere consapevoli del fatto che uno smantellamento nella pacchi intervenire risorse
Determinerebbe ipso facto
La scomparsa dell'agricoltura sul piano comunitario
Ma non sta né in coltura per il costo dei fattori produttivi per le condizioni strutturali della stessa agricoltura per le caratteristiche in molti casi al nostro territorio
Anche nazionale
Non è in grado di competere in molti casi sul piano internazionale con un mercato aperto e chiedo quindi che se poi diamo mantenendo un equilibrio ambientale
Avevo un paesaggio che quello storico che abbiamo sempre visto affacciandoci alla nostra finestre o transitando le strade le nostre ragioni
Abbiamo la necessità di un supporto al mondo agricolo
Questo o decidiamo di farlo sul piano nazionale in una come elemento compensativo la diminuzione alla politica agricola comunitaria o
Decidiamo in mantenerlo sul piano comunitario
Nell'ambito al Parlamento il confronto e gruppi politici a determinato una scelta no alla rinazionalizzazione della politica agricola
E mantenimento la politica agricola sul piano comunitario queste qualcosa per la quale statuti gruppi politici sono d'accordo
è ovvio che dobbiamo utilizzare al meglio le risorse forse in questa direzione qualche cambiamento va fatto
Abbiamo detto che questo progressivo spostamento di risorse che la politica agricola visto sino adesso dal primo pilastro quindi agli aiuti diretti agli agricoltori
Al secondo pilastro lo sviluppo rurale e lo sviluppo del territorio rurali non ha avuto quell'efficacia che era atteso e allora in questa direzione credo che
Bisogna rivedere qualche cosa e tenuto conto le esperienze maturate
Tornare o su un primo pilastro forte e rivederlo dementi contenuti al secondo eventualmente ovviamente alleggerendo è
Eliminando qualche cosa a questo ci potrebbe consentire di utilizzare meglio le risorse forse dire come di bisogno anche di qualcosa in meno quindi
Non è
è chiusa la partita del risorse questa va vista nell'ambito delle prospettive finanziarie e la vedremo ovviamente
Nel prossimo anno e mezzo
Dopodiché e vedremo con le risorse che saranno disponibili quelli che saranno gli obiettivi conseguibili è l'articolazione degli interventi che si faranno in termini politico al Comune significa a suo avviso che bisogna tornare agli aiuti diretti alla produzione
Allora sostanzialmente oggi il Parlamento sì riorientare sulla cosiddetto primo pilastro aiuti diretti ma non aiuti diretti accoppiati cioè nel senso che perché erano quelli che sono hanno caratterizzato la politica dico agli anni Novanta non diamo di fatto di più a chi produce di più ma rispetto a premi che venivano essere erogati indipendentemente dal fatto che uno produce esso non producesse
Oggi questa valenza
Maggiormente ambientale sui beni pubblici ci impone di
Dare delle regole diverse i produttori
Ero Ghemo risorse ma il programma risorse Keita servizi ambientali cioè chi mantiene per esempio
Se parliamo i pendici le pendici coltivato in modo che non venga oggi con la prima pioggia che uno dei problemi evidentemente nel nostro territorio
Ma daremo risorse non solo in rapporto alla
Parametro della superficie
Ma anche in rapporto ad altri elementi come ad esempio l'impiego il parametro lavoro
Se alcune aziende sono più intensive di alta è giusto che
Degna hanno essere supportate anche per
Il ruolo che hanno nelle aree rurali al mantenimento e l'occupazione del presidio del territorio
Se mi permette due due obiezioni rispetto
Si è anche quello degli Chieti diretti
Sia un po'l'impostazione attuale dalla PAC sul sul suo impostata dalla PAC spesso i piccoli produttori si lamentano che la PAC disegnata per i latifondisti grandi produttori le multinazionali europee e così
Oggi questa caratterizzazione sino ad oggi è stata formulata
Oggi tendiamo a modificare questo tipo di approccio perché
Perché sia adesso i premi sono stati erogati sulla base della del cosiddetto storico cioè sulla base dell'aiuto medio che era stato erogato al per il riferimento che è quello al mila centonovantanove al due mila due
Dove innanzi il sistema storico di essere smantellato tenderà ad essere riproposto un nuovo sistema che tenderà ovviamente abita agevolate
Le erogazioni premi in termini sostegno al reddito i piccoli produttori anziché a quelli che hanno
Bisogna su sulla questione degli aiuti diretti
Più in generale la PAC è un elemento controverso nell'ambito del Lingotto Siati l'Organizzazione mondiale del commercio con i Paesi in via di sviluppo le potenze emergenti dal Brasile all'India
In parte anche la Cina
Che dicono non possiamo fare un accordo per la liberalizzazione dei nostri settori l'industria dei servizi perché voi avete la politica agricola comune non permettete un accesso
Competitivo dei nostri prodotti sui vostri mercati
Con la PAC che tratteggiate con questo
Con questo rapporto iniziativa non rischiate in qualche modo di complicare ancora di più no
No perché questi
Questo pacchetto questa tipologia di aiuti diretti sono compatibili con le norme del WTO e delle regole internazionali commercio
Per cui non crediamo con questo di ledere gli interessi di altri Paesi e le regole internazionali
Saranno gli accordi bilaterali degli accordi multilaterali come l'ex
Doha Round che
Contribuiranno a definire le regole del commercio internazionale non credo che ci sia distorsione connessa con questa tipologia di aiuti anche perché questi non sono accoppiati sono comunque aiuti disaccoppiati
Dall'altro lato mi sembra importante che l'Unione europea continui in quel percorso di liberalizzazione degli scambi con accordi preferenziali che di fatto
In termini diretti penalizzano gli agricoltori comunitari a vantaggio dell'industria dell'Unione europea e dei servizi e l'Unione europea
Oggi si sta parlando sul piano comunitario della avvio di un accordo con il Mercosur basti pensare che in questo momento i Paesi del Mercosur
Hanno USA esportano
Di fatto
Abbastanza diciannove milioni miliardi di euro di prodotti e importano ben poco l'apertura degli scambi e la liberalizzazione degli scambi con il Mercosur
Penalizzerebbe sicuramente l'agricoltura comunitaria a vantaggio del settore industriale che potrebbe così esportare liberamente soprattutto
Deterrente in quei Paesi prossima mercati interessanti per i nostri prodotti
Grazie onorevole la via grazie a lei