Dalle identità locali all'unità nazionale. Sussidarietà e federalismo per ritrovare l'Italia (Prima giornata)

Mare
La parola al Sindaco di Orvieto
Per un breve saluto grazie
Quella sera
Di saluto ad ovvero brevissimo ma doppio il primo il saluto del sindaco della città
E questo lo dico a nome di tutta la città
Che sta crescendo
Che sempre di più aperta
Agli avvenimenti agli eventi che di
Diamo di nuovo questa città lo smalto che aveva un po'perso
Qualche ora fa abbiamo firmato
Col Sindaco le mando un protocollo di accordo Roma Orvieto che speriamo darà ancora
Nuova linfa alla città una linfa della quale la città ha tanto bisogno
Il secondo saluto quello del Sindaco di una coalizione
Che dopo sessantatré anni a guadagnato questo Comune a una lista
Composto da una lista civica PdL in maniera
In maniera inopinata anche UDC abbiamo vinto in maniera inaspettata
Con una grande con una grande maggioranza al ballottaggio
Ovviamente
Questa dimensione legge comunale e che creare i fenomeni di anatra zoppa c'è un po'ci sta un po'ci sta un po'creando dei problemi comunque in questo Favaro Gianni Alemanno apriva mia campagna elettorale un anno fa circa
Ma immaginando che oggi saremmo stati qui
A festeggiare non solo il vostro consegna del convegno ma anche
Anche questa
Questo protocollo che più ha appena firmato
Cioè come si dice dalla regia fanno decenni non si capisce bene
Allora benvenuti a tutti grazie di essere qui di nuovo spero di vedervi qui
Ogni anno
E sempre che io sia ancora
Qui a darvi il benvenuto buon lavoro grazie Gianni di tutto un saluto a tutti e grazie
Allora
Grazie al Sindaco di Orvieto adesso do la parola a Francesco Biava Segretario delle associazioni dei circoli viene la nuova Italia dall'intervento introduttivo
E Ministro Tremonti è già arrivato come avevamo già
Preavvertito cementificio del programma che il
Dice Tremonti deve rientrati rapidamente quindi prendere la parola fra un quarto d'ora quindi concesso Francesco e poi procediamo
Il momento su
Buona sera
Grazie di essere qui
Io con
Nel saggio e anche con un pizzico di orgoglio
Voglio
Aprire i lavori abbiamo insieme i lavori della decima assemblea
Di Orvieto sono dieci anni che noi ininterrottamente dal mille novecentonovantanove
Facciamo questa manifestazione
Credo che in questa occasione qui sia giusto
Dedicare un breve ricordo proprio perché è un'occasione speciale a persone che
Su Orvieto e sul lavoro dell'associazione hanno donato molto e che oggi non ci sono più
La prima persona è stato il primo segretario dell'associazione
Paolo Cossu
Un ragazzo di Cagliari
Che
In realtà sembrava
Per chi lo ha avuto la fortuna di conoscerlo il
Il vicino di casa Paolo c'era sempre
Era il primo ad arrivare l'ultimo andare via
In tutte le manifestazioni
Ma c'era anche quando una realtà associativa
In qualunque territorio dal Trentino alla Sicilia aveva bisogno di voi
C'era con il sorriso c'era con la voglia di fare politica cioè la con le sue capacità
E la sua serenità
Io credo che tutti a cominciare dalle
Dovremo assomigliare un po'di più a Paolo
La seconda persona che voglio ricordare Peppe Dimitri
Per un ingegnere
Non di quelli che progettano e costruiscono punti
Ho avuto strade
Era lui stesso un ponte un punto tre un ponte tra varie generazioni di politica un ponte tra i due e gruppi mondi umani che non si stancava mai
Di
Mettere insieme
Convinto com'era
Di dover vedere sempre l'aspetto positivo delle persone Peppe ci manchi molto
La terza persona
è talmente recente che ancora fa male Giorgio De Angelis
Non era
Un iscritto
Dell'associazione
Non era mai preso una tessera di partito tutti lo conoscete
Il suo lavoro continua e costante per
Realizzare permettere
In forma la sostanza di quello che producevamo era costante
Le interminabili notti passate davanti uno schermo del computer grazie Giorgio anche Tushi manchi molto
Dicevo prima con un pizzico di orgoglio
Che dobbiamo avere tutti quanti perché
Non solo per la costanza con cui portiamo avanti questa manifestazione non solo e non tanto perché questa associazione riesce a realizzare questo evento da dieci anni
In maniera completamente autofinanziata siete voi che auto passando vie di questo
Vi ringrazio ancora
Permettete che tutto ciò sia possibile ma perché si vede anche dal programma lo avete visto anche dal programma
Di questo Orvieto da Orvieto sono passate
Ministri sono passati esponenti della società civile
Sono è passata la politica la politica vera noi qui abbiamo a volte affrontato temi scomodi abbiamo accettato di discuterne insieme
Con serenità con chiarezza senza paura e quello che faremo anche quest'anno io chiudo qui il mio intervento perché avete visto a Riva con il Ministro Tremonti non voglio sottrarre altro tempo grazie passo la parola al Sindaco Alemanno
Allora grazie allora io passo subito l'introduzione del misura Tremonti dovendo avere avendo gli impegni istituzionali
Molto importanti da qui a un'ora deve appunto intervenire subito ma il
La suo intervento quasi introduttivo sedi nel convegno stesso e estremamente significativo perché
Perché
Giulio Tremonti in questi anni altre attività istituzionale di ministro
A svolto un'attività di elaborazione culturale e oserei dire ideologica che ha permesso sostanzialmente di aprire una riflessione molto ampia all'interno del PdL
Senza così deve essere eccessivamente diciamo così di enfatico
Io ho riconosciuto più volte nei suoi confronti una sorta di
Grande centralità perché i temi di libertà di identità il il discorso dei valori il ragionamento sullo sviluppo economico e altre cose di questo tipo
Sono fondamentali nel suo ragionamento e ci ha permesso stanziamenti di individuare quel punto di sintesi fra in un partito che per la prima volta sta la Repubblica in carne e se i valori del centro e i valori della destra
Questa dimensione di approfondimento che si è sviluppata nei suoi libri
Poi ha una ricaduta estremamente importante in quella che la riflessione sul federalismo che uno degli elementi anzi l'elemento principale su cui noi lavoriamo su cui poi Domenico Bettio chini modera la tavola rotonda eccetera perché il federalismo
Che viene concepito troppo spesso come una dimensione di aggressione internazionale o di divisione o di contrapposizione fra nord e sud
In realtà la diciamo così più diretta interpretazione interruzioni quello principio di cultura comunitaria
Che noi sostanzialmente dobbiamo andare a intercettare
Proprio alla vigilia del della centocinquant'anni dell'Unità nazionale
Ne siamo chiamati a riflettere su che cos'è l'unità nazionale chi con sé la comunità nazionale e CONAI respingiamo il principio per cui la cometa nazionale sia
Una sorta di scatole in cui vengono collocati singolarmente gli individui
C'è una sorta di rappresentazione
Di quella concezione dello Stato puramente contrattualistica
Invece noi riteniamo che ogni grande comunità si basa sulla sulle appartenenze successive alla comunità che partono da persona dalla famiglia e arrivano a realtà come la quota nazionale ossia la Corte realmente verso quella che la dimensione europea
Cosa vuol dire questo
Vuol dire che il federalismo correttamente intesa e quindi inteso come valorizzazione delle identità locali delle comunitaria partenza locale non indebolisce una partenza come tale più ampio come quella nazionale Maran forza
Perché se gli individui trovano questa dimensione di appartenenza trovano
Questa capacità di realizzare la prima personalità individuale in queste
Comunità intermedie che ha appunto appalto la famiglia e vanno ai gradi successivi entra nella comunità nazionale con con maggiore senso di partecipazione forse
Il quello che tante volte si è manifestato come debolezza
Della
Nostra unità nazionale del nostro Stato della nostro essere italiani deriva dava la pretesa di imporre modelli giacobini modelli nati dall'alto di questa dimensione nazionale probabilmente per un Paese che tanto differenziato della proprio la realtà geografica sociale e territoriale
Forse più opportuno una dimensione federale promotore meglio realizzare nella dimensione nazionale il che non è
Una straordinaria novità e dall'altra strada su cui si poteva dipanare il Risorgimento oggi non siamo ovviamente chiamati a
Negare
Il percorso unità nazionale siamo anzi chiamati
Ad integrarlo a rafforzarlo però il recupero attraverso il federalismo di una dimensione di sussidiarietà
L'appartenenza comunitaria di valorizzazione di quelle che sono le diverse identità che fanno le persone e forse una strada giusta la strada giusta per fare in modo che la nostra Italia possa rigenerarsi profondamente
è chiaro che poi ci sono risvolti di carattere economico risvolti di carattere pratico istituzionali ma ne siamo abituati sempre accogliere prima dimensione di valori e in base alla dimensione valori poi andare
A fare le scelte di carattere istituzionale di carattere politico
Di carattere economico l'economia
E fortemente frazione dei valori una una uno Stato riesce a dare avere valori economici Seccia come
Motore
Delle persone in grado di dare delle indicazioni chiare in termini di valori e in termini della loro piena realizzazione esistenziali ecco queste sono i le riflessioni che oggi ci portano a trovarci qua
E ci porta anche ripeto sul PdL ecco io anche questo domani soprattutto ne parleremo approfonditamente quando si fa la riflessione del PdL questo Damiano riflessione conclusiva prevalsa la parola
Ha giurato Tremonti prima di dire è stato giusto non è stato giusto fondere Forza Italia Alleanza Nazionale come andranno le le divisioni diverte c'è come da queste vuole prima di fare questo il bisogna domandarsi se è giusto che sia nato il PdL cioè se il PdL rispondo necessità storica e se ha un corpus
Che lo unifica ecco la risposta non può non essere sì
E lo vediamo appunto da queste interessante intersezioni che nascono tra persone che hanno
Percorsi completamente diverso io insomma che anzi sono arrivate al PdL appreso strade diverse il PDL ha una sua forza perché proprio quest'la dimensione di libertà di popolo e libertà si va a realizzare su uno pieno lo sviluppo del
Principio comunitario quindi il PDL a una rete Gione storica ha una ragione valoriale può essere una grande comunità una della presenta la maggioranza degli italiani da questo bisogna partire e se c'è questa consapevolezza
I problemi organizzativi congressuali di polemiche di divisione potranno essere superate potranno essere sconfitti se non c'è questa consapevolezza staremo costante da domandarci se abbiamo fatto bene
Cosa abbiamo fatto male ma non daremo una spinta dinamica positiva a questa in realtà del PdL
Io sono convinto e questi momenti difficili
Che stiamo vivendo sia in termini di crisi economica e sente mi crisi istituzionale possano essere il momento di una grande e profonda riflessione in tutto il nostro popolo
Per
Entrare su una strada che ci permetterà realmente non solo di superare la crisi ma di avere anche una profonda rigenerazione ed è questa la sfida noi affrontare
Io sono convinto in tutto ciò Giulio Tremonti sarà per noi un punto di riferimento è una guida non solo sul versante economico ma soluto sul versante di quell'approfondimento culturale senza cui la politica non ha nessun senso nessuna prospettiva grazie
Obietto è un luogo storico
Anche mistico e questo è un luogo politico
E io cerco di parlare in termini politici di cultura politica di politica
Nel senso credo logico per
Lo spirito che anima questo incontro non della politica tipo figurine Panini e formule di questi
E
Vorrei qui
Riflettere con voi la mia speranza è di non fare notizia sulle agenzie ma di lasciare un qualche tipo di
Di di tracciati di riflessione
Allora crisi vuol dire
In greco antico vuol dire discontinuità cambiamento e
Questa crisi
Oggettivamente marca una discontinuità
Rilevante nella nostra vita
Nel
Nella semplificazione che uno può fare
Le cose stanno un po'così dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla crisi petrolifera l'ideologia dominante
è quella che Inesi Anna l'idea dello Stato che però ha detto benevolo costruisce
Il welfare lo Stato sociale
Credo questo la conquista civile
Più grande del Novecento
Dalla
Quarantacinque dalla culla alla tomba alla crisi petrolifera l'ideologia politica dominante oggettivamente quella che sulla leva del debito pubblico costruisce lo stato sociale
Dalla crisi petrolifera alla crisi
Che c'abbiamo adesso
E se posso dire quella per petrolifera fu una congiuntura quella che c'è adesso è una svolta della storia
Si sviluppa un'altra ideologia che meno
Presente pervasiva nella vita di tutti noi e tuttavia è stata ugualmente intense ed è l'ideologia mercati Istat che dalla Thatcher Reagan
Nelle varie configurazioni all'IVA alla crisi del debito che stiamo dite
è molto schematico dire due fasi ma oggettivamente il mondo si sviluppa in un certo modo dal quaranta ci
Quei al principio degli anni settanta in un altro modo dal principio degli anni Settanta al crollo del debito globale che vediamo adesso
Dall'atto dell'Europa
Questa crisi e oggettivamente
L'uscita da un paradigma e il cambiamento di un modello non è ancora chiaro perché tutto è avvenuto all'improvviso e la cascata dei fenomeni e le conseguenze netta
Struttura dell'economia della Società nella politica sonno
State così forti così improvvise le svolte così
Strane che
Cominciamo adesso avevo un'idea di quello che è successo e di quello che succederà
Da dove veniamo dove siamo dove andiamo a da dove veniamo più o meno l'ho detto da un mondo che Stato in un senso o nell'altro diverso
Quello che ci dice la crisi
Sono i limiti tanto dello Stato quanto del mercato
I limiti del mercato sono evidenti nella meccanica della crisi il limite dello Stato sono evidenti nelle conseguenze della crisi
Ma cerco di essere più
Specifico
Nel novantaquattro nell'autunno del novantaquattro
Dopo la firma Marrakech in Marocco della
Dell'accordo World Trade Organization quando si definisce la base ideologica e giuridica della globalizzazione io ho scritto un libro che va intitolato il fantasma della povertà
E il senso politico di quel libro era l'Occidente l'Europa e scatterà capitali e importerà povertà state la capitale che andranno nel mondo la ricerca di manodopera a basso costo e
Nella competizione globale
Vedrà i salari gli stipendi
Confrontati
Con quelli
Del
E l'ambiente
E i nostri lavoratori avranno salari e stipendi
Livellati su quelli orientali ma il costo della vita diventerà occidentale e quella era una
Analisi di prospettiva oggettivamente che nel nel novantaquattro per vedere
Dal novantaquattro oggi son passati un po'di anni nel novantaquattro a ridosso di quei fatti per vedere
Oggettivamente non era semplice forse non è preciso ma il punto vero vediamo adesso e che per tanti anni per decenni pur finita l'età coloniale l'Europa ha vissuto su di una rendita coloniale
Abbiamo che ha fatto i nostri titoli finanziari espressione del dei nostri debiti pubblici sui mercati senza incontrare i limiti
Abbiamo venduto le nostre merci in condizioni di relativo monopolio globale
Abbiamo finanziato
In questi termini in questo modo le nostre strutture sociali economiche e politiche adesso siamo arrivati hanno svolto evidente dappertutto
Dall'Inghilterra la Germania della Francia all'Italia la Spagna evidente dappertutto che siamo un continente
Capace di produrre
Più debito che ricchezza più deficit che prodotto interno lordo però questo assetto asimmetrico questo sistemati
Finanziamento della
Nostra vita pubblica e privata economica e sociale
Non
Sta più in piedi nelle nuove condizioni
Quindi
Assetto
Che la crisi ha solo
Svelato erano già
Messe nere
Ma la crisi e a radicali esatto questa assegnazione un continente che Duce ripeto più debito che ricchezza più
Deficit
Che prodotto interno lordo e questo ci impone davanti a una
Scelta un'alternativa che non è
Banale che non è congiunturale ma fondamentale e quello che si sta facendo in questi giorni già
Tutti i Governi in Europa è un po'il principio di una aggiustamento che ha imposto dal nuova struttura del mondo
Io credo che noi abbiamo due
Cose da fare
O due linee su cui
Sviluppare la nostra attività
Primo
Sull'esterno
Rimetterci in pista nella economia globale
Io non sono un fanatico della globalizzazione della competizione del mercato come divinità assoluta
Una volta da qui alle politiche era di Bettega lite fra trasmette poi per venti anni e sul frontone del tempio del dio mercato è apparso globali tema Jean Monnet
Io una qualche
Tendenza
A considerare più validi gli antichi valori ma questa è la realtà
E
Vedete anche solo dieci anni fa la competizione era tra uguali
Ed era competizione dell'Italia la Francia e la Francia con la Germania adesso la competizione è tra
Al ci chiede di tra giganti disuguali
E non possiamo pretendere che il mondo si è andati all'Europa e l'Europa che deve adattarsi al mondo e questo può essere
Politicamente
Non gradevole non coerente con la nostra cultura
Può essere politicamente scorretto ma credo che noi dobbiamo cominciare a pensare a una riduzione o un cambiamento dei nostri di
Siamo vissuti in un mondo
Disegnato in Europa secondo
Criteri e modelli
Tendenti alla perfezione
Noi in Italia facciamo quattro chilometri segnali di leggi all'anno tutte naturalmente mirate disegnare un mondo migliore
Dobbiamo cominciare a pensare
Ha una struttura giuridica diverso
Non possiamo correre con la zavorra con un sacco sulle spalle riempito con le pay pietra noi stessi ci abbiamo messo
Questo naturalmente pone dei problemi quindi sono in qualche modo alternative ma possiamo conservare gli stessi
Diritti di prima gli stessi disegni di prima o dobbiamo selezionare ritornare fondamentali le regole
Fondamentali sono un investimento le regole inutili sono
Un costo e uno può dire ma discorso giuridico è un discorso marginali
Quello economico e fondamentali io credo che il responso giuridico sia strutturale come quello economico
E sempre nella storia il fattore giuridico e il fattore strategico
Voi ricordate che
Al crollo dell'ARSIAL insieme
Il cahier de doléances scritti dalla borghesia intollerante rispetto all'antico regime finivano sempre chiedendo un
Una legge un ruolo di imposte volevano la semplicità un re poi pian tagliato la testa
Ma sul momento volevano un'authority
Una legge volevano
Un sistema più semplice rispetto a quello complicato segmentato e frammentato che l'atipico del
Vecchio regime un ruolo di imposta non è che non volevano pagare le imposte malevole ha pagato in modo semplice
E
Da quella rivoluzione in atto dei grandi codici della borghesia e su quei codici comincia la rivoluzione industriale nell'Europa
Noi dobbiamo porci la grande questione giuridica la questione di diritti
Possiamo noi continuare con un assetto che è unico al mondo o dobbiamo semplificare in America nel far west e dando retta uguale il paradigma beccato
Però bene o male se la cavano noi possiamo competere con un mondo dove le regole sono diverse conservando le nostre regole o dobbiamo un po'adatta il senso della discussione che abbiamo iniziato
Nella maggioranza nel governo
Ritardi ma provocatoria posto è tutto libero tranne ciò che è vietato in un mondo in cui invece il tutto vietato tranne alcune eccezioni allora volte cistite di libertà
Quello è un modo un po'dialettico per dire che dobbiamo cambiare un certo quantum vive
Il dietro le regole naturalmente c'è di viale benevolo del disegno di una società migliore ma c'è anche uno schema di potere
Ci sono meccanismi di occhiuta incombenza presenti sa
Incombente presenza degli uffici c'è potere sanzioni
C'è la casa stiamo
Ci sono costi
E credo che noi come Europa dobbiamo adattarci rispetto allestita
Come Europa dobbiamo organizzarci nell'Inter meglio di cosa dove siamo e credo che
I cambiamenti in atto
Accedevate
Compressi e poi accelerati
Dalla crisi si hanno dei cambiamenti ad alta intensità politica ed è solito sono politici nella PEC cambiamenti che hanno l'apparente dei passaggi organizzativi affermati
Certamente l'Europa sta assumendo dopo la crisi per effetto della crisi una configurazione più politico
Questo è evidente nel ruolo diverso rispetto a prima della Banca centrale europea evidente nella costituzione di un fondo europeo
Nucleo probabile noi
Pensiamo
Possibile probabilmente di un meccanismo di debito pubblico comune europeo di eurobond ma le l'esistenza e sono fortissime e può sembrare anche
Una ipotesi eccessiva
Noi italiani proviamo
Che quello era l'obiettivo di dello aveva un obiettivo storico della vecchia Europa che e sui debiti che si fanno le costruzioni politiche
Stati Uniti d'America iniziano con il debito riammetto
Ma
C'abbiamo un fondo europeo la banca e il fondo sono la linea di difesa dell'Europa dell'est sulle interno esiste una meccanica politica e non solo organizzativa
Quando si dice
Sessione di bilancio comune
Europea non è solo alcuni giorni di agenda di calendario a Bruxelles e molto di più ed è una colossale devoluzione di poteri
Dagli Stati alla Commissione alla Commissione vaglio arriva alla sede europea comune
è in atto
Una riorganizzazione politicamente
Quindi cosa dobbiamo fare verso l'esterno tutti insieme ridurre il quantum delle vengono
Ridurre all'essenziale non
Continuare a farne di più esulta
Come Europa dobbiamo un po'
Sta avvenendo una riorganizzazione e
Fondamentale
Anzi se volete mettete raggio così come Europa è una specie di Quadrilatero su due lati
Su due punti cioè la difesa esterna e della BCE il fondo europeo su altri quell'arte cioè la disciplina interna
Uno è il
Uno è il
Il meccanismo di sessione il bilancio del Comune di sorveglianza e sanzioni e l'altro pilastro a ideologico e cioè a dire la nuova disciplina della
Della responsabilità sui bilanci
Questo aveva un po'al punto
Qui volevo arrivare e cioè dire se è vero che il continente europeo produce più debito che ricchezza deve modificare la struttura
Non solo di bilancio ma deve cominciare a riflettere sulla struttura politica sociale questo può essere
Deve essere estese pretese
Allora
Tornando all'inizio che ho cercato di definire la crisi ci dice che c'è un limite al mercato ma c'è anche un limite allo Stato
Lo Stato non può più continuare a finanziare la sua spesa pubblica piazzando sul mercato finanziario titoli
Assumendo la quantità illimitata della leva adesso dobbiamo starci molto più attenti dobbiamo ridurre il debito e deficit e questo è evidentemente un fatto politico non è un fatto tecnico un fatto economico
E deve crescere la consapevolezza sul fatto che abbiamo tutti questa responsabili
Per quale ragione per un'austerità fine a se stessa per la ragione opposta se vogliamo conservare lo stato sociale dobbiamo contenere nei limiti del possibile le strutture finanziari io ho detto lo stato sociale la maggiore conquista del novecento lo stato sociale europeo un modello che
Integra
Rappresenta
Un elemento
Fondamentale della nostra civiltà ma proprio perché è fondamentale non possiamo distruggerlo nella follia della illimitata finanziabilità
Di quei meccanismi
Dobbiamo realisticamente prendere atto che dobbiamo conservare tutto ciò che possibile osservare
Proprio perché è fondamentale quindi a fare delle scelte
E dobbiamo pensare che
Il bene comune non è realizzato solo
Dallo Stato
Il bene comune può e deve essere realizzato integrato sviluppato anche da altro rispetto allo Stato
Dalla persona
Dalla famiglia dalle comunità
Dai corpi intermedi tutto il mondo che
Si integra nella visione comuni
Alla visione totalitaria fra tutto lo Stato con la visione totalitario fa tutto il mercato deve corrispondere una visione meno dogmatica meno totalitaria più
Umanitarie comunitaria che mette nella logica del bene comune fattori
Elementi che non sono solo lo Stato
Io ricordo quando
Tornato al Governo
Vedrete aveva già governato nato al Ministero del Tesoro nel settembre del due mila cinque ho presentato e
Gianni Alemanno ha avuto subito sintonia l'idea del cinque per mille
E l'idea del cinque per mille pura
Cinque indetto tuttavia contenerla in sei nucleo di questa visione
L'idea
Il bene comune non è fatto solo dallo Stato ma anche da altri soggette
Con altri strumenti l'idea che il cittadino che si impegna che sceglie alcune voci di spesa
Che finanzia in quel modo attività che non sono organizzate nella meccanica e nella logica burocratica di pubblici uffici ma anche
E quello era il senso iniziale
Che traguarda venga in qualche modo quello che poi sarebbe insuccesso egli era difficile dire che sarebbe successo
La crisi nel
Settembre del due mila otto poteva essere anche nel settembre del due mila nove era difficile fare vedere dove
Con che intensità quando evidente che c'era
Da cominciare una politica alternativa rispetto all'adesione monopolistica e totalitaria del bene comune fatto solo dello Stato di bianchi e un pezzo del bilancio pubblico sia amministrata direttamente dai cittadini
Che finanziano corpi intermedi dal volontariato alle istituzioni
Di ricerca pubblica e privata era un'idea
Adesso troviamo qualcosa di simile nelle ideologica e più progredite tenete conto che la Gran Bretagna è sempre stata un laboratorio biologico
E lì se guardate le nuove ideologiche del Governo sono esattamente un po'in questo senso leggerlo nel discorso fatto dal Primo Ministro inglese un riferimento ai
Conti dormienti che devono essere utilizzati a finalità
Diverse da quelle della mano morta bancaria
A me
Sembra che quindi dieci avvenuta qualche anno fa
Lidia comunitaria del cinque per mille l'idea di usare le poste in una logica
Negli scorsi Governo inglese cioè alle banche della City si devono opporrebbe anche popolare territoriali
E anche questa è un'idea che a noi era già avvenuta quei
Questa è un po'la frontiera del cambiamento sulla quale
Noi dobbiamo cominciare a ragionare non possiamo più contare sulla illimitata forza dello Stato ma non possiamo rinunciare all'idea del bene comune quindi dobbiamo immaginare che a fianco dello Stato o strumenti
Che sono in scadimento umana perché difficile immaginare
Disegnare già subito Ciocchetti dovesse ma
In progressione
Cominciano a definirsi dal cinque per mille a tanti altri strumenti
Meccanismi che sono
Coerenti con la visione politica futura che può essere solo la visione comune
Nella logica comunitaria c'è la meccanica del federalismo
Se volete i un po'l'ho detto tutto risponde a una specie di oligarchia quei ciò che era dentro lo Stato nazione va verso l'alto ed è una devoluzione di poteri
Sì di funzioni
Ha una sede comune come quella europea
Anche in oggetto abbiamo contenente un mercato una moneta è anche giusto che alla fine la crisi ci ha insegnato che cominciamo ad avere anche
Un sistema di governo comune
Dei bilanci pubblici ed armonia
Abbiamo una cessione di porcherie di funzioni
Se volete più
Potevi di doveri verso
Avallato alle comunità ai corpi intermedi
E continua di più in auto affinché il tema il volontariato tutto ciò che ci porta all'impegno per il bene comune e poi verso il basso e questo è nella nostra logica il discorso del federalismo
Ed è il federalismo
Una radicale modifica della struttura politica italiana
Primo noi siamo
Suppongo che qui più qui sul discorso sono del federalismo dobbiamo fare un discorso sul
Possiamo fare il discorso sul federalismo fiscale sapendo che
La componente fiscale costituzionale definizione fondamentale per definizione
Allora noi siamo
Cerca un po'di capire dove siamo noi siamo l'unico Paese in via Ugo
Totalmente accentrato
Siamo l'unico Paese dell'Europa che ha solo finanza centrale
Non è un omaggio alla vostra tradizione alla vostra memoria ricordare che negli anni Trenta africani era molto più federalista
Di adesso
Ai tempi
Ahimè che i tempi era molto più federalista l'Italia non adesso ok l'incidenza dei tributi locali
Specie che vuol sì nazionali era altissima rispetto ad adesso a quei tempi dove c'erano l'imposta di consumo riconoscete mediante forme di pericolo
L'Italia è l'unico Paese d'Europa che ha solo finanza centrale o dove la finanza locale all'apparente nomen iuris la forma nella finanza locale ma la sostanza comunque centrale nello spirito dei cittadini
Tu le cartelle tagli al Governo e non al Sindaco e non
Al Presidente della Regione
Perché fondamentalmente quello è l'impianto ed è un impianto che è stato disegnato così
Attrattive e da allora unità nazionale del compromesso storico attacchi agli anni Settanta quando si fanno le due grandi leggi di
Concentrazione la riforma fiscale e la riforma Stammati
L'ho io non voglio
Credo sia questa la sede per una riflessione su quegli anni sulle ragioni di quelle scelte politiche credo tra l'altro sia uno dei periodi meno studiate meno conosciuti e forse più importanti della costa
Nostra vita nazionale
Tuttavia affronterebbe le grandi migrazioni interne
A fronte dei grandi cambiamenti le pressioni internazionali se uno vuole capire cosa è successo in quegli anni deve leggersi le lucciole di Pasolini tuttavia
Fu fatta in quegli anni la concentrazione della vita politica finanziaria
In Italia
Poi
Per cui tutte le tasse stavano tutti i poteri fiscali erano al centro tutti i doveri di finanziamento erano al cento e se volete e la ragione per cui l'Italia diventa il Paese che cominciata ricava il debito pubblico perché se tutte le richieste vanno su un solo cento
Quello trova una sola via di fuga che nel debito pubblico
Noi non avremmo avuto il debito pubblico che abbiamo se non ci fossero state quelle scelte in quegli anni infatti guardate che la
La cosiddetta Prima Repubblica
E divisa in due repubbliche prima dal quarantacinque al settantuno l'Italia non aveva debito pubblico
E l'assetto politico del nostro Paese era coerente
Con una logica vera di no taxation without representation la spesa pubblica fatta con le tasse e i cittadini sulle tasse votavano poi Callea
Tornante degli anni Settanta in poi inizia il debito pubblico in Italia e io credo
Che una delle cause del debito pubblico di una spinta al debito che poi si autoalimenta
Data un'analisi di polemica che invece il debito pubblico cresce di più negli anni ottanta in realtà accederà negli anni Ottanta perché l'Italia si indebita per pagare gli interessi sul debito
E perché in quegli anni del genere alla vita politica perché tu cominci a spendere
In modo sempre meno responsabile più spendi più voti prende il peggio spende più preferenze prende di allora che la vita politica italiana si corrompe come democrazia del deficit
Ma il grande tornante principe negli anni Settanta e se tu hai tutte alla responsabilità al centro non esiste un Governo centrale che lega tutte le sessioni a tutte le domande
Trovare la necessaria e unica via di fuga nel debito
Le cose sono ulteriormente complicate alla fine
Negli anni novanta quando si fanno due scelte io credo non del tutto compatibili
La prima è la Bassanini il decentramento dato lo Stato centrale del centro a funzioni amministrative e poi Titolo quinto che
Oggettivamente federalismo pura la somma di questi
Cambiamenti Fazzini due o tre anni ci ha portato a una realtà come quella che cerchiamo adesso con una una dinamica
Che non credo positiva
E qui non voglio fare discussioni di diritti di vario tipo che stando comunque nella relazione presentata dalla Governo al Parlamento
Però su alcuni punti bisogna forse sia abbastanza chiaro
Primo
Vi sembra possibile in un Paese come questo che metà dell'Italia sia commissariata sulla sanità
C'è qualcosa che non va io ricordo quando abbiamo fatto la Finanziaria sulle due mila sei nel due mila cinque abbiamo introdotto il fenomeno in
I poteri di commissariare le Regioni devianti ma l'idea era una la commissariamo viene commissariata poi
Valentine Menia arriverà un'altra nessuno immaginava che in pochi anni metà del sistema sanitario italiano diventasse tutto commissaria
E c'è qualcosa che non funziona
Un altro dato che a volte incontra un qualche tipo di reazione polemica
è del tipo moltissime realtà di governi locali si sono clonate derivate si sono società Rizzato dove la galassia dei gruppi societari e più grande
Dei Governi stessi e non voglio parlare del sud Milano la Provincia di Milano a un certo punto decisero di comprarsi un pezzo della Milano Serravalle
Non l'hanno costruita patti che non c'entra nulla con la Provincia di Milano se non per un pezzettino anzi comincia già da fuori la Provincia
La quotata in borsa e allora una si chiede se ha senso questa tendenza dei Governi locali
Verso il mercato
Ed è una forte ragione di deviazione
Un altro aspetto che pittoresco è quello delle pensioni cosiddette di invalidità su cui non ho ancora avuto una risposta precisa il Parlamento abbiam detto ed è vero ma sono gli assegni e non gli assegni per accompagnamento e non gli assegni per gli invalidi ed è vero ma nella bilancio dell'INPS è la stessa voce e passata da sei a sedici miliardi
In pochi anni
Questo è un Paese dove si stende un punto di PIL a questo titolo
E uno può anche dire giusto però forse dietro non c'è un cambiamento strutturale perché questi grandi cambiamenti sociali
Di invecchiamento della popolazione di bisogni ci sono
Ma non avvengono i sei anni avvengono né nel lungo andare di queste trasformazioni
La realtà complessiva della finanza pubblica italiana è quella di un albero storto
Dove molte dinamiche sono uscite di controllo dove non credo ci sia il bene dei cittadini non nel nord e neanche nel sud
E vogliamo parlare del sud mettiamola in questi termini l'Italia un Paese duale ed è sempre più evidente che un Paese duale noi abbiamo quaranta milioni
A agli effetti della stampa questa cosa hanno già detto un sacco di volte quindi è inutile ma
è un pezzo del discorso i centonove d'Italia sono quaranta milioni di abitanti
Quindi è grande come un medio Paese europeo come la Spagna come la Polonia e da un livello di ricchezza che non ha
Confronti in Europa e cioè dire ha un enorme ricchezza
E seriamente una le regioni più ricche del mondo
E quando nei salotti i segnalati
Salottieri ti dicono che in Italia non c'è università non c'è prodotti detta fosse dimenticano che è impossibile avere in una parte grande dell'Europa quelli belli di ricchezza strutturata da decenni
Senza avere produttività università
Problema ed è tale che un Paese duale dove le medie non sono mediatica e dove venti milioni che sono
Una grande realtà una enorme comunque realtà di popolazione di territorio invece stanno sempre
Sotto e la dinamica sta scendendo e nostra salendo e paradossalmente più aumenta la quantità di fondi destinati
Più si riduce la ricchezza di quelle zone
E questo
Evidentemente il prodotto di una qualche complessità politica
Economica e sociale nel suo insieme è una cosa impressionante che i fondi europei che poi sono sempre italiani perché al netto di una certa percentuale sono comunque
Fondi che vanno su dire trattenuta alla percentuale poi tornano indietro i quei fondi e stanno salendo e lo dice ma non dovevano scegliere no salgono perché scende il PIL del Mezzogiorno d'Italia
E quindi uno si chiede che cosa sta succedendo e perché
Allora io penso che se l'Italia è un Paese due ali duale se noi non vogliamo in ogni non vogliamo che sia diviso
Non si può continuare come si continua ad esso non è possibile che
La sanità costi di più
Nel Mezzogiorno
E venga di meno non è possibile che le famiglie del Mezzogiorno vengano nel nord a farsi curare che non è che civile non è accettabile non si può continuare con il sistema che c'è adesso e si deve cambiare
Se uno vuole continuare col sistema che c'è adesso
Può anche farlo ma deve sapere che la delibera e verso il basso e non
Non ha senso pensare che si possa continuare così quindi l'unica speranza che abbiamo è di cambiare
E la speranza ultimati credo unica e il federalismo fiscale
Che non vuol dire togliere risorse vuol dire dare la responsabilità che la cifra che deve definire la politica nei prossimi anni è quella della responsabilità
E quella della risposta che devi dare ai cittadini dei doveri sia ai
Della misura che ti viene anche dai numeri non è più possibile pensare che la politica venga prima dei numeri i numeri vengono prima della politica
E rispetto alla retorica è fondamentale la responsabile
E questa è credo la cifra dell'impegno che tutti dobbiamo mettere a essere responsabile responsabili verso i cittadini di una trasparenza nella
Nell'azione per il bene comune non si può continuare a prendere in giro la gente
E non è possibile immaginare che tutto comunque funzioni con la droga del debito pubblico con
La retorica con l'ideologia con tutto un meccanismo credo che la politica debba profondamente cambiata
E sta cambiando io vedo i io
Ho una grandissima fiducia a parte qualche
Come dire
Fase di aggiustamento io ho una grandissima fiducia nei giovani governatori
Perché credo che sia una delle speranze che a questo Paese
E credo che il loro impegno nel governare l'esistente nel riformarlo sulla via del federalismo sia uno dei doveri che avrete degli impegni storici a cui siete chiamati siamo chiamati
Così non si può continuare non si può continuare fabbricando debito in Europa in Italia e nelle regioni non è possibile che
L'elemento più comune sia quello del default del deficit e non quello della tendenza
Nella responsabilità al bene comune io penso che il federalismo fiscale sia
Sono convinto sia la via giusta
E ci stiamo
Lavorando molto è stato detto è stato perso un anno non c'erano i dati mancavano quasi tutti i dati di riferimento
I bilanci i governi locali non si parlavano tra di loro perché non è un anno sufficientemente standardizzato
Gianni essa di cosa stiamo parlando
Abbastanza i stiamo accumulando materiali se tu non hai dati non puoi decidere non puoi chiamare alla responsabilità non può invitare a uno cambiamenti
Stiamo uscendo da un sistema folle che era quello dei costi storici che vuol dire peggio spende più spende più soldi continui a prendere l'idea dello standard che non è verso il basso ma è normale che non è
Noi ci guadagniamo se lo standard è alto perché purtroppo la spesa dove è peggio è ancora più alta
E stiamo cominciando
Ad aggiornare sulla abbiamo fatto il federalismo demaniale dobbiamo adesso fatto del decreto sviluppare ma è l'idea che tutto ciò che è stato concentrato
In un ufficio pubblico a Roma torni sui territori dove gli immobili sono storicamente nati
Alle comunità che li hanno creati e anche quello è un simbolo
Stiamo lavorando al federalismo municipale e cioè dire forme di imposizione
Devolute progressivamente I governi dove c'è
Vedo
Che cioè Chiamparino
Io ho spesso
Ho visto
Molto in questi giorni e stiamo lavorando vieta l'altro è molto facile perché
Se il federalismo è una coincidenza tra la cosa mi è stata la cosa tassata a livello di comuni che sono la base
Dite della nostra costruzione istituzionale più facile vedere la coincidenza tra la cosa mi è stata la cosa tassata che la cosa mi è stata il territorio cosa tassata e
A sua volta e territorio
Salendo di livello diventa un po'più complicato
Nel novantaquattro quando il primo Governo Berlusconi fece il Libro bianco sulla riforma fiscale nel capitolo
Era
Dal complesso al semplice dalle persone alle cose dal centro alla periferia allora le Regioni avevano
Già allora una enorme funzione sulla sanità ma c'erano i contributi sanitari poi una mente illuminata
Introdusse l'IVA
In modo tale che la sanità la pagavano con l'IVA per le imprese
Non era esattamente come dire una
Un'idea giusta ma insomma esso una poiché c'è perché non lo metteremo inattuabile
Perché è una enorme imposta e non è che
La colpa non è non averla eliminata avendo problemi di bilancio la colpa
Averla indetta
Non ho ancora trovato chi ha inventato l'IVA trattiamo poi verrà fuori e
Visto che no no non si è stabilito non lo so però
Il
Il discorso e più complicato con le regioni
Ma anche le regioni arriveranno al tavolo della discussione e troveremo qualche allineamento
Con i Comuni con l'ANCI stiamo lavorando convinti che non possiamo fare una scelta
Asimmetrica solo del Governo solo di una parte perché il federalismo fiscale o è
In percentuale grossa una scelta comune o è un errore
Quindi dovremmo cioè data parte la legge delega sul federalismo fiscale è stata votata a larghissima maggioranza interramento e noi pensiamo che sia la via giusta perché è una riforma costituzionale reale
A volte la discussione è un po'meno semplice tuttavia
Con l'Associazione Comuni credo che abbiamo fatto
Un buon avanza mento
Di lavoro possiamo già con
Poi leggo di testi cambiati le scelte imposte e e naturale che nella discussione ci sia
Io tesi antitesi sintesi credo che alla fine verrà fuori un testo condiviso da
Dai comuni perché è nostro interesse essere Bram devolvere poteri fiscali che chi riceve la devoluzione quei poteri fiscali
Ne sia convinto e non vogliamo assolutamente a creare effetti di squilibrio né sociale né territoriale anzi sappiamo bene che ci sono dei Comuni che hanno già adesso un'alta capacità un alto potere fiscale
E comuni che vivono di trasferimenti
E non possiamo immaginare che di colpo e per decreto si esce da un sistema e si entra in un sistema opposto il tempo e strategico in questi
Però cessi e c'è da parte del Governo
Strappate Comuni è una grande responsabilità su questo
Qua inverare quello delle
Delle regioni
E dovremo anche lì cercare di
Perché il federalismo non è cioè adesso uno dice Giana entrate e di Parma libera ecco e usata come un bancomat cioè dire nessuno che compra
Una bibita alba ci paga sull'IVA pensa che viva la paga la Regione che li paga la sanità
Bisogna trovare un collegamento in modo che ci sia evidenza su su su queste cose se non non c'è la
Trasparenza non c'è la responsabilità e noi siamo convinti i come dire quando abbiamo cominciato a parlare di federalismo fiscale era considerato un tema assolutamente inappropriato
Nel novantuno nel quadro sta diventando perché ho scritto un libro
Con il mio amico sul federalismo fiscale fu pubblicato da la terza et rosso
Definito da parte del vettore un atto di coraggio e pubblicare un libro sul federalismo fiscale al principio degli anni Novanta adesso la
Opinione sia e
Fortemente spostata e ci sono dei passaggi di grande interesse su questo nei discorsi del Capo dello Stato
E
Dai sondaggi dai rapporti che c'hai viene fuori
Quasi un eccesso di fiducia nel federalismo fiscale visto come
Un cambiamento che può portare cose buone e servizi i più vicini meno costosi
Un maggior grado di
Di trasparenza nell'azione pubblica io penso che si debba e si possa andare in quella direzione che non è altro se non il riallineamento dell'Italia
Sui modelli europei
E quando ti viene configurato come un fattore
Così
E solo tornare a come eravamo prima
Ho
Cercare di adattarci a modello europeo l'Italia il Paese più centralizzato adeguata e i risultati di questa centralizzazione non mi sembra che siano entusiasmanti e quindi sapere che le tasse è un po'le paghi al tuo sindaco sapere che le tasse le paghi al Preside all'attuale Regione che letta anche in una logica più prossima rispetto
A un Governo statale nazionali più remoto ecco a me sembra una grande
Rivoluzione civile regolazione eccessivo è semplicemente anche questo un adeguamento rispetto alla logica di un Paese che ha otto mila comuni
Chi ha le ragioni non è giusto pensare che ci siano soggetti che possono spendere e un solo soggetto che ha il dovere di prendere tutto
La linea mento
Tra la cosa mi state da cosa tassata il vedo un voto e pago a me sembra che sia
Un processo fondamentale e non lo vedo assolutamente come un rischio lo vedo all'opposto come l'unico modo per non rischiare da divisione
Di questo Paese grazie
Adatte perfetto dall'altra e dove sono emersi da rionali intervento durato esattamente tre quarti d'ora quindi l'esatto so da noi
Per me va bene per me va bene
Adesso io lascio la parola coordinamento dal senatore Benedetti Valentini immediata ed ha cominciato rotonda pro accompagna il Ministro Tremonti e per andare all'impegno istituzionali vedevamo salutiamo bell'applauso
Analisi vengano
Portandoli
Microchippatura fermo
Doglianze in tempo
Siccome
Dovrebbero
Quarantadue il problema
Domicilio
Sfugga
Grazie
Innanzitutto chiederci
Anche
Della Cina
Sui passaggi no
Probabilmente
Proponente
La
Straordinario
A non leggere curriculum Bambinopoli accolgono
Riguarda
Dico
O
Ordine disciplina per favore
Mi pare
Di
Sto parlo per cinque ore da solo
Ancora a
Però
Accumulare ritardo se per favore vi sedete
Possiamo iniziare i lavori
Allora
Riprendiamo avuta degli per favore riprendiamo da tavola rotonda moderata dal senatore Benedetti Valentini
Accomodatevi
Bene abbiamo ascoltato il Ministro Tremonti che come era logico prevedere sia per le sue esigenze sia anche per la spazio del personaggio è stato un po'un contributo monografico perlomeno a se stante
Anche se quanto luci ho detto una prima vera l'introduzione
All'argomento che ci occupa
E se ci pensate bene questa prima tavola rotonda
Che io debbo introdurre poi successivamente stimolare
E
In buona sostanza ci immette nel tema riassuntivo del convegno stesso
Perché convegno stesso
Dalle identità locali all'unità nazionale
Con il sottotitolo di sussidiarietà e
Federalismo per ritrovare l'Italia e la nostra PRIN
La tavola rotonda è federalismo
E unità d'Italia
E
Starei per dire che al di là delle parole
Siamo già nella identità del tema
Ci mette dunque direttamente nel tema
E
Per introdurlo io che non sono esattamente un conduttore neutro
Perché generalmente o sembra lo sgarbo di non rinunciare alle mie personali idee
Dico che l'argomento
è assolutamente tecnico ed è assolutamente politico chi ne volesse fare solo un tema politico sbaglierebbe
Perché ci ha detto Tremonti i numeri vengono prima della politica
E chi ne volesse fare solo un argomento tecnico sbaglierebbe
Perché non conosco temi politici o di portata di principio come questo di cui ci stiamo occupando
Certo
L'attualità
Noi abbiamo detto in queste serate preparatorie
Che l'attualità deve guidarci nell'esaminare questo tema non farlo solo cioè a livello ideologico ma calarci nell'attualità spesso non incoraggia
La politica italiana è ormai fatta di strumentalismi
Che è largamente prevalgono sul merito dei problemi
Io chiedo questo all'esperienza di ciascuno di voi che sia consigliere a qualche livello
In qualche assemblea elettiva
E anche agli onorevoli parlamentari qui presenti lo strumentalismo quel che c'è dietro a che cosa serve
Che cosa deve passare
Che maggioranza deve formare prevale sul merito dei problemi
E c'è uno strumentalismo che investe questioni invece fondamentale
Ragioni di vita politica
Pensate allo strumentalismo che si starà dichiarando
Sulla questione morale
Chi è di noi ha disposto a rinunciare non è una questione a una pregiudiziale morale in politica
Chi di noi chi per venti o chi per trenta anni per quarant'anni
Non è stato l'ambito ma ancora la punta delle scarpe da una questione di etica pubblica e non sarebbe disposto ad esserlo
Può forse transigere su questo argomento
C'è qualcuno che ha titolo per far monopolio a se stesso di questo tema io non lo puoi mettere
Ma c'è strumentalismo anche su questo tema
Si è fatto strumentalismo anche sulla mafia sull'antimafia
E questo apre un problema grandissimo
Perché affrontare i temi
Con la visione tecnica e politica che dovrebbe condurre alla loro soluzione o la ricerca della soluzione è sempre più difficile
Ebbene anche questo tema dell'Unità d'Italia e del federalismo rischia paradossalmente ad essere anche su un tema
Soggetto a strumentalismi
E coloro che si fanno avvocati di una causa
Bisogna sempre chiedersi maliziosamente perché lo faccia
Teniamo presente questa perversione
Mentre affrontiamo il problema
Allora il tema
Dalle identità locali all'unità nazionale dico aiuti ai vostri interlocutori
Può essere letto in due modi evidentemente
Dalle alle
Significa superamento
Cioè passare dalle identità locali e andare a
All'unità nazionale quasi che questa superi
Il primo dato oppure
è un moto ha luogo e cioè dire partiamo dalle unità dall'identità locali e costruiamo in virtù di esse attraverso esse o connesse l'unità nazionale
Ecco il sottotitolo di cui abbiamo discusso con Alemanno e con gli altri collaboratori
Suoi la
E è un sottotitolo che prende partito
Cioè dice qui occorre
Un misto sussidiarietà e federalismo
E naturalmente
L'approccio alla soluzione del federalismo che
Avete ascoltato Tremonti
Sostanza Tremonti se mi è permesso fare
Un po'di analisi anche di ciò che ha detto
E ci dice delle cose che danno un po'pensare
Perché lui è arrivato alla conclusione che alla fin fine così non si può andare avanti
E che senza la via d'uscita del federalismo non sembra vederne lui stesso altre
è però se permettete l'analisi che ha fatto prima non è che sia molto incoraggiante verso questo tipo di affermazione perché ci ha detto che fino agli anni Settanta il debito pubbliche la voragine del debito pubblico non c'era
E io ho qualche anno in più della larga media
Dalla larga maggioranza di voi e me la ricordo le Regioni quando si sono impiantate nel settanta
Qualcuno di noi aveva già fatto grosse battaglie prima e dal settanta ci sono state le Regioni effettivamente non più scritte solo in carta costituzionale
E da lì è cominciata la voragine del debito pubblico
E quando si volesse attribuire al sistema centralizzato della finanza il fatto che ci sia un debito pubblico beh mi pare che saremmo un po'ingenerosi con il centro
Dimenticando che la voragine del debito pubblico è largamente venuta dagli enti locali
E poi Bassanini e poi il Titolo quinto
Che è il federalismo pure distillato
Però lui stesso ci ha detto che da lì
Sia innescato il meccanismo perverso
Allora oggi la cura
Che molti iper federalisti abitano
è quella di dare più poteri
E più responsabilità e più facoltà ai soggetti che debbo storicamente dire hanno innescato
Quel meccanismo ingovernabile
E allora qui apriamo lunga
Un primo squarcio di dibattito
Ecco
Però diciamolo tutto in termini
Attuale e questo proporre
I primi quesiti stringenti ai nostri interlocutori
Qui ci può essere un approccio diverso ci può essere chi come avete inteso per queste brevi osservazioni dallo loro intonazione che ho fatto non è esattamente un federalista di fede
Viene da una tradizione unitarista
Che si confrontano col nuovo generale innamoramento professioni di fede per il federalismo e poi ci sono i federalismi i federalisti convinti quelli che molti Cimmuto ci credono e molto ci investe
Il punto d'incontro in programma di governo
Ed è il realismo
Bisogna attuare un percorso previsto nel programma di governo
E bisogna anche al di là delle parole
Cercare di capire che cosa sia
Questo federalismo che non è una nozione tecnica
Tecnico-scientifica
Perché saremmo fuori
Di quello che è la realtà tecnico scientifica del federalismo ma che cos'è questo
Federalismo in che cosa comincia a prender forma chi avesse letto oggi di voi diligentemente il pagina uno e del Sole ventiquattro Ore temo
Che qualche domanda se la sia posta
E coloro che hanno in questo momento la buonissima sorte ho la sventura
Di essere sindaci di un Comune piccolo medio grande
Penso che qualche interrogativo se lo stia ponendo
Allora domanda ai nostri interlocutori domanda generale poi la sfaccettature la competenza di ciascuno perché come avrete notato conoscete sostanzialmente sono talmente
Ben noti familiari a voi che non ho bisogno di presentarvi
Noi abbiamo qui tre
Splendide sfaccettature di quello che è il mondo
Del governo locale che ci interessa perché da Renata Polverini che governatrice del Lazio
Quindi esprime diciamo il massimo della responsabilità e dell'avventura
Che in questo momento noi viviamo
A il Mondo Cirielli oltre a essere indistinto parlamentare Presidente di Commissione e anche Presidente
Di un'importante provincia qual è la provincia di Salerno Maurizio Leo
Che potrà essere un illustre parlamentare un uomo di scienza oculate
Fisco lo ha contribuito a costruire diciamo non soltanto ci ha fatto sopra le conferenze lo ha insegnato a tutti un po'in qualche modo
E inoltre che il Presidente della Commissione interparlamentare che presiede proprio all'anagrafe
E è oggi anche in prima linea come assessore del più grande ente locale e quindi del Comune di Roma quindi
La prima scelta
Che politica
Anche in un convegno come questo non può rimanere assente
Siamo
O no
Siamo
O no questo senso d'accordo che le sovranità primario per cui partiamo
Sono quella della nazione
E dunque lo Stato della sua organizzazione istituzionale
E i luoghi le comunità locali e dunque i comuni che ne sono il portato storico e l'organizzazione istituzionale
Nostro fate eventuale federalismo
Sì parametro su questi due capisaldi oppure come altre forze politiche altri ambienti legittimamente opinando diversamente
Pensiamo al federalismo baricentrato sulla Regione come ente depositario di propria sovranità
O quello indotto delle Province di cui poi
Più specificamente ci occuperemo
Tenuto presente che stiamo parlando non di enti astratti ma di quelli che abbiamo delle regioni che abbiamo quante e quali
Che abbiamo così come delle Province di cui pure si occuperemo specificamente e la seconda
Fermi restando essendo assolutamente pacifici non si discute che i due assunti
I due auspici sono ciascuno faccia
La cosa che meglio può fare dei vari livelli di governo e faccia le cose nel modo più prossimale possibile
E altresì che è necessario è virtuoso ormai indispensabile che si stringa il rapporto della responsabilità tra prelievo estesa è quello che poi
Ci ha detto Tremonti qui da ultimo
Fermo restando
Che questi due concetti credo
Uno ognuno può anche pensarla diversamente ma siano i capisaldi
Dei nostri auspici e delle nostre professioni di fede che tipo di garanzia di fiducia di assicurazione si può dare ai cittadini
Che questo meccanismo del federalismo che si è messo in moto con la parte demaniale ma che da ieri
Con la questione dei costi Standard e ciò che ne consegue si è messo in moto nella polpa più delicate e operativa
Che questo sistema porterà sgravi
E benefici per i cittadini che non piuttosto costi aggravi sovrapposizione
Non sono temi
Che si buttano là strumentalmente o che nel dibattito politico siano le perplessità le resistenze dell'UDC o lo perplessità e le contestazioni di Fini nell'ambito del tavolo del dibattito verso la lega
E verso il capo del Governo over ma non avevano
Non c'è niente di dietrologia in tutto questo che io e che noi diciamo
No
Noi ci stiamo occupando dell'Unità nazionale
E del bene e i cittadini due valori che non hanno corrente
E non possono avere strumentalismi di soldi e allora queste domande comincerei a porle proprio Maurizio Leo
Comincerei
Proprio da lui
Che ho detto prima credo a buon diritto è in prima linea
Nel misurarsi
Con questi problemi certo lui è l'assessore
Di del più grande comune
Oggi per la verità noi avevamo auspicato la presenza di Chiamparino o chi per lui perché è giusto in una realtà come quella italiana parlare dei grandi
Come dei numerosissimi medi come dei numerosissimi piccoli comuni e tuttavia Maurizio ha un'esperienza tale che gli permette di affrontare
Questi temi ecco
Da se è convinto e per quali ragioni è il convento
Che gli enti che esistono oggi possano avere su di sé l'adattabilità di questo abito del federalismo
Essercene otto o si ha fiducia e per quali ragioni
Che per questa via si possa arrivare complessivamente ad uno sgravio del carico gravante sull'azienda sul cittadino sulla famiglia
Che non piuttosto aggravio di prelievo e donne
Perché questo credo sia quello che più interessa ai cittadini
A Maurizio
Allora grazie Domenico
Meglio prendere le mosse dal ragionamento che faceva pocanzi Giulio Tremonti
Lo Stato italiano non ha una configurazione centralista lo Stato italiano
Per effetto di una serie di provvedimenti che sono intervenuti nel tempo
Pensiamo alla come si ricordava i provvedimenti Bassanini pensiamo alla riforma del Titolo quinto ha trasferito funzioni
Dal centro alla periferia sono state trasferite funzioni amministrative funzioni legislative
Ma contemporaneamente non sono state trasferite funzioni fiscale perché il carico tributario è concentrato a livello centrale quindi le imposte vengono riscossi a livello centrale le funzioni si spostano dal centro alla periferia
Quindi questo che cosa ha comportato ha comportato una sostanziale deresponsabilizzazione dell'amministratore locale perché è mancato quello che
Einaudi diceva
Il vivere l'orgoglio di vivere del proprio
Invece
Si era in presenza di una sorta di sindrome del del vivere sullo sforzo sul sacrificio di altri
Ecco questa cosa in buona sostanza il federalismo tende a superare
Perché
In ossequio anche a quello che viene detto va
Dalla Corte Costituzionale vuole responsabilizzare l'ente locale quale diretto ente locale devi procacciarsi mezzi finanziari
E poi con questi veri far fronte a quelli che sono i servizi essenziali dei tuoi
Cittadini e devi farlo in modo accorto in modo sapiente in modo che non
Comporti spreco di risorse pubbliche
E qui abbiamo due tipi di federalismo federalismo si può connotare in due modi il federalismo cosiddetto solidale che poi porta al federalismo chiama sullo sfondo l'unità nazionale
E il cosiddetto federalismo competitivo federalismo è competitivo quando ciascun ente locale si muove autonomamente quando ciascun ente locale non si muove in una cornice secondo una regia
C'è
Vede come principale protagonista lo Stato
Bene
Questi sono due modelli di federalismo il competitivo che bisogna
Accantonare che quello solidale che invece la strada da percorrere
Quando si parla di federalismo se ne parla tanto ormai diventato un leit motiv tutti ne parlano però se non si capiscono beni passaggi del federalismo fiscale è difficile avere una visione d'insieme chiare netta
Federalismo fiscale se voi vedete bene Cancun un sistema semplice quattro sono
I passaggi del federalismo fiscale il primo
Quali sono i servizi essenziali che devi assicurare lenta la Regione da una parte la Provincia e e i comuni dall'altro
La Regione
Devi assicurare l'istruzione deve assicurare l'assistenza deve assicurare la sanità
Anche in parte del trasporto pubblico locale e questo
Deve esser fatto in modo uniforme su tutto il territorio nazionale non è pensabile che la sanità non venga garantita al cittadino in modo uniforme
Sul versante degli enti locali penso ai Comuni abbiamo
Altri servizi
Vengono definite funzioni fondamentale
Funzioni fondamentali sono la polizia municipale sono che qui istruzione
Sono
A la il sociale
Bene
Questi
Queste attività questi funzioni devono essere assicurate in modo
O conforme su tutto il territorio nazionale quindi
Primo il primo tassello del federalismo fiscale è l'individuazione dei servizi essenziali che debbono essere dei sia tutti i cittadini
Il secondo tassello e qui si innesca il federalismo fiscale è incominciare a vedere come questi servizi devono essere resi al costo più efficienza quindi al prezzo giusto
Ecco che il secondo tassello passa per i cosiddetti costi Standard Oil fabbisogni standard e quello su cui sta lavorando il governo
Sì
Lascia la spesa storica che al suo interno anche inefficienze e si passa al costo aziendale quindi il costo corrette
Senza questo secondo tassello non si capisce il federalismo fiscale
Una volta che abbiamo individuato quali sono i servizi essenziali e quali sono i costi efficienti la spesa efficiente dobbiamo vedere come finanziarla come si finanziano queste cose finanziano con le imposte
è che abbiamo qui due
Tipologia d'imposta per i Comuni le imposte lo diceva prima Tremonti legate alle agli immobili
E per le Regioni l'Iraq
E qui incominciamo ad assistere ad aspetti
Problematici
Perché pensiamo ai Comuni
L'impianto
L'orientamento che sta seguendo il Governo di trasferire tutto il settore della fiscalità immobiliare la gran parte
Pensiamo all'IRPEF su sui fabbricati seconde case in locazione pensiamo all'imposta di registro per le transazioni immobiliari le imposte ipotecarie e catastali quindi tutta una serie di imposta che riguardano il comparto immobiliare di trasferirle alla all'ente locale di trasferirlo al Comune
Mentre per le Regioni cosa diversa e
Che il
La vera imposta l'imposta Regina che serve a finanziare in particolar modo la sanità in linea e qui volevo riagganciarmi a quello che diceva Tremonti l'IRAP è un tributo che
C'è stato calato addosso appresso il posto di sette tributi ed è un tributo che va Mammano sgretolando sì ecco questo è un messo pagina voglio lanciare all'amica Renata Polverini la giurisprudenza se ne vediamo sta piano piano sgretolando lire otto
Con seri problemi che incontreranno le Regioni di recente leggevo che
La Corte di Cassazione ha detto guardate che l'IRAP non la devono più pagare i piccoli artigiani
L'IRAP già non la pagano i piccoli professionisti quindi la fonte che serve per finanziare la spesa SISTAN mano mano affievolendo e qui
Andiamo al problema del finanziamento dei servizi da parte dell'ente locale se si affievolisce la fonte di entrata si possono garantire quei servizi
Ecco e per quanto riguarda i Comuni
Allora
Alcuni Comuni penso a Roma
Noi abbiamo
Sia una fiscalità
Diretta sugli immobili ma
Abbiamo anche dei volumi di transazioni immobiliari che sono significativi
Gli immobili a Roma nonostante
Un allentamento perfetto e la crisi economica si vendono formano oggetto di transazione
Ma il Comune di Canicattì
A con lo stesso volume nelle debite proporzioni di trasferimenti immobiliari allora se noi trasferiamo la fiscalità su questi immobili dal centro alla periferia
E togliamo contemporaneamente i trasferimenti statali perché la logica del federalismo quale sarà quella di
Sostituire i trasferimenti che vengono dallo Stato le imposte che
Sì radicano sul territorio ce la faranno tutti i Comuni a
Poter rassicurare i servizi essenziali ce la faranno tutti coloro le Regioni a poter rassicurare le funzioni i Comuni le funzioni fondamentali e le Regioni servizi essenziali è questo il il punto interrogativo rilevante del federalismo fiscale
Va tutto bene
Costi standard o da una parte quindi diamo i servizi nel
Al prezzo efficiente
Tributi
Che vengono dati direttamente agli enti locali ma laddove l'ente locale non ha una cosiddetta capacità fiscali doni a finanziare questi servizi ci soccorre l'ente locale
Questo è l'interrogativo del federalismo fiscale laddove l'ente locale non ce la fa
Pensiamo fatto l'esempio di Canicattì spero che ci siano flussi di transazioni immobiliari importanti ma dove l'ente locale non ce la fa
Sì viene incontro all'ente locale per fronteggiare i servizi essenziali lo deve fare solo lo Stato
Non c'è altra via d'uscita
E qui si innesca il discorso della perequazione
La delegazione che è uno dei tasselli fondamentali della Carta costituzionale dell'articolo centodiciannove lo si dice a chiare lettere chi ci deve essere perequazione laddove certo scarsa capacità fiscale
Ecco la perequazione è la chiave di volta del sistema del federalismo fiscale
E qui vediamo che tipo di perequazione si può fare
C'è una perequazione orizzontale che è fatta direttamente tra gli enti e una perequazione verticale
Chi è fatta dallo Stato tra questi due modelli io mi sentirei di privilegiare proprio in una logica di unità nazionale la perequazione verticale deve necessariamente essere lo Stato
A intervenire
Per
Procacciare le risorse necessarie per assicurare i servizi essenziali perché se così non fosse
Ci rendiamo conto di quali sarebbero le conseguenze se la perequazione avvenisse a livello orizzontale
Interventi
L'affetto quale sarebbe
Semplice cioè io ente che ha una grossa capacità fiscale piuttosto che
Dare parte delle mie risorse fiscali a un fondo interenti preferisca abbassare le tasse sui cittadini
Riduco il carico fiscale sui cittadini e
Collaboro meno all'affondo che serve per la perequazione questa è la è il punto diciamo più delicato del federalismo fiscale se il federalismo avviene con un meccanismo di perequazione che è di natura Rizzon tarda
Ebbene
C'è da preoccuparsi perché
Scapperà
L'egoismo tra virgolette del singolo ente a dire piuttosto che
Conferire questo e c'è questa eccedenza di capacità fiscale a questo grande fondo che è pari distribuisce tra enti richiedenti i poveri
E preferisco ridurre il carico fiscale
Del mio del mio territorio ecco questo è un fenomeno che dobbiamo necessariamente scongiurato
Questi aspetti in realtà nel
Provvedimento Stato varato ieri che il primo tassello quello dei costi standard a cui seguirà
Quello del federalismo pubblici pale penso prima della pausa estiva quei farà seguito poi in settembre l'altro provvedimento quello che riguarderà le Regioni
Bene
Questi elementi vanno tenuti in seria considerazione perché se si perde di vista questo scenario rischiamo di non fare il federalismo solidale Muddy spostarci sul federalismo competitivo cosa che il sistema il il nostro modo di pensare sicuramente abolisce
Questo è il quadro velocemente e chiudo con un'altra cosa ma IVA umile servo Corini far fare un secondo giro era manco a dirlo ecco ma prego chiudo velocemente su un altro aspetto il federalismo avrà tempi abbastanza
Lunghi
Non si può pensare di
Attuarlo in tempi rapidi qualcosa però subito si può fare
E noti ad esempio a Roma lo stiamo facendo l'efficientamento della spesa sulla base dei costi standard eccomi si ottiene questo a prescindere dal federalismo fiscale non si ottiene attraverso meccanismi tipo Centrale acquisti
E nel momento in cui io riesco a rinegoziare i contratti
Arredi vedere i rapporti che sono sorti con diversi soggetti che erogano servizi all'ente locale ma quelle risorse che io ma per risparmiare come le debbo utilizza come le posso utilizzare
A favore dei cittadini do servizi ai cittadini quindi ecco che indipendentemente dal federalismo fiscale
Attuando meccanismi virtuosi quale la centrale acquisti che può essere regionale
Penso che già Renata ci sta pensando ma ce l'abbiamo già pensato
Evitando anche dei premi alle regioni o agli enti virtuosi che già adottano meccanismi di Centrale acquisti
Penso che se ci si muove in questa direzione possiamo realizzare porre che di tutte le condizioni che
Genereranno comportamenti virtuosi da parte degli amministratori locali
Grazie Maurizio
Non si può dire che quest'uomo non abbia il dono della chiarezza come se stesse tenendo veramente no no lo dico davvero cose complicatissimo per la verità eccellere espone
In maniera assolutamente intellegibile
Nel mentre ma lontano per un istante da una nevralgico è strategico assessore comunale per parlare con coloro che presiedevano altri livelli di governo
E sottolineo che non a caso ci ha parlato della perequazione che è poi quello di cui ha parlato anche Chiamparino pochi giorni fa peraltro parlando anche largamente a nome della grande maggioranza dei sindaci di ogni versante politico
Si tratta di capire sta perequazione famosa come funziona perché sul principio naturalmente non possiamo che essere tutti solidalmente d'accordo ma il come è decisivo per un giudizio di valore
Ecco
C'è però un tema
Che proprio nelle riunioni preparatorie di questo convegno insieme ad Alemanno abbiamo affrontato cioè quando io me la premessa ho detto che
Uno dei giudizi di valore delle prese di posizione
è e i capisaldi sono le sovranità originarie che vogliamo valorizzare cioè quella della nazione e lo Stato che nella struttura istituzionale e i luoghi le comunità le identità locali storicamente formarsi e dunque i comuni
E ne sono quali che essi siano e quanti essi siano oggi
La realtà istituzionalmente espressiva resta il fatto che tutti diciamo il Comune deve essere il protagonista il Comune deve essere protagonista ma poi in realtà le norme che si stanno preparando non so
Se vadano in questa direzione
Perché sia alle norme previste dall'articolo quattordici ad esempio del
Manovra di cui ci stiamo proprio occupando in questi giorni
Così come il Codice delle autonomie al quale sta lavorando Calderoli e non so quanto riservino al Comune la centralità di ruolo di prerogative
Di funzione di competenze basterebbe dire
Che i Comuni non grandi ma neppure tanto grandi
Vengono comandati di associarsi in maniera direi molto illuministica molto prestabilita molto stabilito una camicia
Buona per tutti i dorsi e i Comuni con un neo centralismo regionale evidentissimo
Sarebbero comandati di associarsi per la gestione di tutti i servizi peraltro
Fondamentali
Secondo una cartina geografica che la Regione andrebbe a disegnare questa ridotti in pillole
E questo ora quanto questo si concili con l'autonomia dei Comuni lo lascio a voi intendere e quindi come dicevo per chi è un po'più federalista delle città come modestamente mi son professato rispetta chi lo è molto del federalismo legislativo regionale
Tutto questo non apparirebbe una prospettiva Serenissima ora io chiedo a Cirielli
Che appunto si trova a presiedere un importante grande oltre che importante
Ente Provincia
Per molestando che c'è stato tutto il dibattito
Dibattito se la Provincia debba essere mantenuta come tale se debba essere invece soppressa
Qualcuno parla ben le Province non utili o inutili secondo un discrimine non facilmente do tracciare
Ecco
Nella sua ottica
Wow avete per la Provincia di ruolo fondamentale che legittimi non solo l'esistenza ma addirittura la rivendicazione di nuovi ruoli e
Esiste un problema dato ne parlavamo poche sere fa insieme proprio in gruppo di lavoro della doppia dimensione della Provincia
E cioè come ente di dimensione statale di decentramento dei poteri e dei servizi dello Stato e rende originario dotato di propria autonomia e di coordinamento di enti subordinati
Sì grazie Domenico io
Allora innanzitutto ovviamente dopo la tua domanda mi viene in mente come ho detto come battuta prima che
Il Ministro Tremonti accuratamente evitato di citare
La Provincia ripetutamente nei suoi interventi ed evidente che io devo portare la mia esperienza annuale
è chiaro che
Oggi
Ho anche l'occasione concreta
Di misurare
Con mano quello che possono servire
Le Province per quindici anni ho fatto il consigliere regionale parlamentare oggi mi sono misurato mi sto misurando su un'altra esperienza importante ora io voglio dire innanzitutto
Che sul piano storico è vero che l'Italia
Insomma diciamo dall'epoca rinascimentale in poi
Avvia una fase municipale però i sbagliato individuare il municipalismo di allora come in quello odierno nel senso che
Le grandi città
Che rappresentarono liberi i Comuni essenzialmente
Avevano
Una prospettiva provinciale nel senso che il loro potere non era
Ristretto alla cerchia muraria ma
SIR radiata su un territorio più o meno ampio dove o aveva diretto potere o aveva una influenza economica forte che guarda caso
Sul piano geografico spesso coincide con la Provincia
Lo dico per dire che l'identità
Visto che parliamo del tema dell'identità locale ed internazionale
Parte in Italia soprattutto da territori
Che oggi potrebbero essere più individuati in territori provinciali è vero che poi
Le Province dal punto di vista
Istitutivo hanno avuto la loro storia assai
Recente chiaramente a volte sono state anche create artificiosamente ma e voglio dire
Vale per le Regioni nel senso che abbiamo regioni autenticamente inventata nella Costituzione repubblicana che non hanno alcuna
Fonte storiche di enti Italia e viceversa ci sono per esempio delle grandi province come la mia che il quaranta per cento dalla Campania
Che esisteva come
Entità autonoma indipendente ovviamente nel quadro
Del Regno delle due Sicilie
Come una grande regione è un principato e aveva
Avuto mille anni di autonomia e quindi credo che sulle identità noi dovremmo prima intenderci dal punto di vista storico
Se mi consentite Domenico voglio affrontare ancora un altro tema prima di arrivare alla domanda specifica che tu mi poni credo che lo dico come Presidente nella provincia meridionale e anche
Per rassicurare in qualche maniera
O dire qualcosa di diverso da quello che ha detto
L'amico Maurizio Leo che peraltro
E originario della provincia
Di Salerno
Che
è inutile negare che sinora soprattutto nel meridione si sono sprecate tante risorse e non mi riferisco solo
Al mancato utilizzo di fondi
Comunitari dell'Unione europea oppure
Alla all'incapacità
Di programmazione diciamo che si sono anche spesi molti fondi ed è una cultura
Molto della sinistra rispetto ai quali anche tanti sindaci presidenti di centrodestra non hanno saputo innovare
Ha limitato una politica clientelare io
Nell'anno di esperienza posso dire che
Ma lo dico per dimostrare che è possibile ci sono sacche di sprechi enormi per siamo passati dalla nostra Provincia
Da dieci milioni di euro dati per contributi eventi manifestazioni convegni associazione culturale associazioni di volontariato e quant'altro a un milione di euro
Siamo passati
Da quattro milioni di euro di consulenze annuali a zero euro per consulenza e posso garantire
Che secondo me
Non abbiamo fatto neanche la metà
Di quello che avremmo potuto fare ma in un anno ovviamente onde evitare anche rivoluzioni
Questo aspetto andava salvaguardato uno dico per dire che ci sono delle sacche
Di spreco incredibile ma evidente che se poi andiamo sul versante delle infrastrutture e quindi delle perequazioni perché è chiaro che
Fermo restando che siamo tutti d'accordo sulla responsabilizzazione amministrativa finanziare contabile
Chi gli amministratori che sbagliano devono pagare non devono essere più letti aggiungo Maurizio non devono poter imbrogliare perché noi abbiamo sindaci che falsificano i bilanci e autocertifica o non rispetto della
Del patto di stabilità e nessuno li controlla comincerà del Ministero delle Finanze dovrebbe farlo per cui è inutile dire mettiamo le sanzioni per chi sfora il Patto di stabilità e poi ci sono alcuni Comuni che imbrogliano
Cioè sforano il patto
E
Fanno
Dei falsi in bilancio e nessuno li controlla per tre
Quattro cinque anni poi magari vince un povero Cristo elezioni dopo di loro e si trova improvvisamente
Con tutti i guai addosso io posso solo dire
Nella mia provincia finora
Già ho individuato dieci milioni di euro di debiti fuori bilancio
Quindi io
Tutta la mia
Capacità di spesa libera
La sto esaurendo nel pagare i debiti si scrivo la Corte dei conti da parte delle cosa bravo intanto però devo pagare no e quindi che è un dato
Perché dicevo questo perché è chiaro che il cuore del federalismo fiscale e anche
Rappresento l'articolo nove
Fondi perequativi per le Regioni articolo tredici fondi perequativi per gli enti locali e questo sicuramente apre
Il senso dei evitare un neocentralismo regionale e ovviamente soprattutto le perequazioni infrastrutturale
Perché il punto vero non sono quei risparmi che io faccio letto quindici milioni di euro risparmiando il cento per cento sulle consulenze il novanta per cento sui contributi ma io per le infrastrutture avrei bisogno di tre quattrocento milioni di euro
Per essere
Come una provincia
Del Centro-Nord allora il punto vero
Io voglio essere virtuoso voglio risparmiare tutto di farmi abile però
Quello che mi manca e mi mancherà
Perché
Io voglio competere con la Provincia di Brescia che più o meno grande come me come numero di abitanti però non posso competere così come mi ha scritto un mi assessore
Io corro con la bicicletta lui corre con Ferrari io devolvere
Ma le stesse opportunità
E le infrastrutture sono state costruite dallo Stato probabilmente chi ha governato prima di noi nel ventennio
Precedente la Seconda Repubblica
Nonostante fossero politici meridionali perché questo va detto
C'era una saldatura un patto al nord si facevano le infrastrutture e si facevano i soldi e al sud si faceva più intenda
Fidavo nei posti di lavoro pubblici
E a volte pensioni facili
Alla fine
Questo sistema
è scoppiato oggi
Giustamente si deve cambiare tutto io sono d'accordissimo però dobbiamo
Individuare bene questo aspetto e questo è un compito sicuramente fondante
Dello Stato nel momento in cui porta avanti questa politica e poi delle Regioni bisogna individuare
A fianco i livelli essenziali perché Maurizio io sono d'accordo che i livelli essenziali lo diceva anche la Costituzione ma secondo me
Non sarà su quello il problema perché i livelli essenziali di servizi verranno garantiti e il problema
E le infrastrutture
E aggiungo lancio un'altra questione importante il problema della sua età tra classi sociali oggi i fondi principali
Di finanza derivata dedite sono per la
La sanità
Forse centosessanta miliardi di euro vengono trasferiti alle Regioni per la sanità però la distribuzione
Viene fatta in base alle classi di età perché si dice
Gli anziani costano di più sul piano sanitario ed è anche giusto però cosa si fa
Per le Regioni giovani penso alla mia provincia
Che la Provincia più giovane d'Italia per fascia d'età
E è notorio che i giovani non lavorano quindi io credo
Che come una Regione affronta più costi se ha una popolazione più anziana un'altra Regione affronta più costi perché a tanti giovani che non lavorano
Perché sono minori e che comunque
Devono essere mantenuti allora io credo che
E in questo in questa perequazione tante cose vanno messe e peraltro la cultura
Emergente almeno dalla nostra parte politica meno della nostra comunità abbiamo sempre parlato di crisi demografica di identità
Futuriste che si basano sulla capacità di produrre
Una nuova generazione capace di pensare di portare avanti il testimone ma se poi
Noi non gli diamo
Cioè una valenza
Dal punto di vista anche di capacità finanziaria non si ottiene nulla
Quali sono le funzioni della Provincia che ne possono giustificare la valenza io credo che
Se noi abrogassimo le Province
Dovremo comunque trovare un altro livello intermedio tra Regione e comune e inevitabile
Esistono funzioni di area vasta che sono sicuramente le scuole superiori sono sicuramente viabilità provinciali sono sicuramente gli sviluppi economici comprensoriali io nella mia provincia che pure è una provincia grande ovviamente quindi problema e più ampio o almeno sette otto zone
Aree geografiche
Molto compatte dal punto di vista socio economico con una forte identità
Che ovviamente hanno bisogno di un Governo sovracomunale e non è un Governo certamente
E un Governo che non può essere imposto con una legge regionale
E necessità di una
Di una coesione
E di una visione di carattere generale quindi io in quest'anno visto che la Provincia svolge un ruolo importante soprattutto se ovviamente poi chi la rappresenta la interpreta fino in fondo e aggiungo come ho detto prima
C'è una forte
Coesione identitaria nelle Province che deriva dal fatto che il Comune allargava la sua sfera
Al territorio circostante quindi io penso che oggi come oggi
Sia una fesseria
Voglio fare un passo indietro e dire
Problema che lo Stato fa bene a dire che i Comuni le Province e Regioni devono essere virtuose risparmiare ma lo Stato risparmia
Forse una bella cura dimagrante sarebbe necessaria
Prima atti vuol far
Se andiamo a vedere quest'ultima manovra che viene
Dettata sicuramente da situazione straordinaria ed è giusta nella sua sostanza
Poi affida soprattutto alle Regioni Comuni Province l'idea di tirare la cinghia io penso insomma chi questo riparto vada
Ampiamente valuta
Sul discorso dei costi standard e delle spese storiche credo che sia ampiamente giusto quello che viene portato noi dobbiamo avere costi ottimali in tutta la cui tutte le parti d'Italia e portati avanti con coerenza da questo punto di vista
E l'ultima valutazione la tua risposta
Sul discorso dell'unità nazionale
Io vi voglio dire una cosa personalmente
Sono sempre ho sempre pensato di essere prima un nazionalista
E poi una persona di destra anzi ho individuato nella destra l'essere nazionalista
Oggi
Dopo un anno che faccio il Presidente della Provincia vi posso garantire che nonostante l'esperienza di parlamentare il ruolo anche svolto ho una visione distorta
Intendo guardare il mio territorio e tendo a volte addirittura pensare che
Dovrei pensare più al mio territorio e meno arresto eppure
Gli ho detto nel mio impostazione di base sono solo da un anno affari presenta Provincia quindi non è che soffrono di una visione
Particolareggiate territoriale danni perché dico questo perché il rischio
Di una conflagrazione dal punto di vista degli egoismi territoriali e fortissimo
C'è se manca una regia forte
Che pone sempre al centro la solidarietà e voglio dire
Io ho lanciato in maniera intelligente un ragionamento sui giovani no o uno domani potrebbe dire ma perché
Le Regioni giovani del sud devono spendere i soldi della sanità
Per le dette Regioni anziane del nobile credo che questo
è un problema allora
E importante
Che lo Stato nessuno lo fa lo Stato lo devi fare un partito quindi il Popolo delle Libertà
Sappia mantenere forte il concetto di solidarietà dell'unità nazionale è un fatto fondamentale ed è un fatto fondamentale
Che deve derivare da un percorso coerente e non semplicemente da leggi io ho la sensazione
Che il nostro partito un postino smarrendo
Questa linea guida e delle recuperarlo in maniera forte perché il
Le tentazioni di fare darsi il pensare alle alle proprie piccole patrie in mancanza di una politica vera con la P maiuscola sono assai più grandi
Grazie
Grazie al mondo
Allora ai comuni vogliamo riconoscere il protagonismo le Province
Ritengono di avvenire un ruolo soprattutto nel giocare questa
Questo spazio intermedio di governo per i servizi di area vasta e quindi legittimano per tale verso la loro permanenza e anzi loro potenziamento
Ora veniamo con Renata Polverini al livello di governo regionale
Che ci dice
Per quanto sia recente la sua esperienza ma non certo limitata alla sua esperienza nel mondo
Del pubblico anche per avere avuto nel nel sindacato grande
Esperienza di contatto con le realtà perché nostro federalismo il fatto di una sussidiarietà anche o no prevalentemente orizzontale noi vorremmo che non soltanto gli enti locali ma le categorie gli interessi organizzati i corpi intermedi
Giocasse ruolo fondamentale in questa partita
Secondo te i meccanismi che sono stati previsti o che si stanno prevedendo in termini perequativi per far sì che questo meccanismo sia virtuoso e non nefasto sono adeguati sono sufficienti
E le Regioni attua avviso possono essere protagoniste di un meccanismo
Chiamerò centri vedo ma che comunque conferisce alla causa dell'unità nazionale e non piuttosto quello ciò molti temono e cioè una di sul mio nome
Una dei coesione di quella che è invece l'unità nazionale cui tendiamo
Sì allora sera grazie
Per questa opportunità grazie naturalmente al Sindaco allo Alemanno per aver individuato un tema così strategico e così è di grande
Attualità
Io più che
Parlare dei meccanismi tecnici ti prego di perequazione vorrei
Sostanzialmente fare un accenno alle condizioni politiche di contesto nelle quali questo federalismo sì inserisce intanto apprezzato per
E lo voglio dire che il Ministro Tremonti credo per la prima volta oggi abbia
Detto di confidare molto nei giovani governatori eletti con le elezioni del ventotto e del ventinove di marzo
Lo dico perché credo che da quella data qualcosa è cambiato almeno rispetto a questa istituzione
Ah solitamente assolutamente importanti quali sono appunto le regioni d'Italia e credo anche proprio per rispondere ad una delle domande della senatore Benedetti Valentini che non c'è più
All'interno dell'organismo nel quale poi governatori si confrontano
Questa volontà in qualche modo di dividere l'Italia anzi mi pare
Che all'interno della Conferenza delle Regioni si è recuperato un clima
Di assoluto confronto costruttivo tra
I governatori che comunque
Erano lì ormai da diversi anni ma soprattutto un clima costruttivo tra chi nel nord
Nel centro nel sud per il Paese da poco guida importanti e io aggiungerei strategiche regioni d'Italia
E questo è un fatto io credo importante perché mai come adesso secondo me ci sono le condizioni politiche
Proprio perché alla guida di io di Regioni importante è cambiata un'intera classe dirigente ecco di lavorare in sinergia per da un lato rispondere alle mutate esigenze
Illustrata e benissimo dal Ministro Tremonti e che io condivido e nello stesso tempo mantenere
L'unità
Indiscutibile detti di questo di questo Paese quindi credo che questo già è un primo tema infatti
Se voi leggete
La storia recente
Di queste ultime settimane anche nella discussione alla quale mi ministro prima accennava tra il Governo centrale e la Conferenza delle Regioni in merito alla manovra economica
Ecco i comportamenti di alcuni governatori
Sono stati a mio avviso volti a quel senso di responsabilità che è più di qualche volta lo stesso Ministro oggi ha richiamato e perché
Perché se da un lato c'era la preoccupazione che ancora rimane rispetto comunque l'incidenza della manovra
Nei Governi
Locali Regioni Comuni e Provincia dall'altro però c'erano per alcuni di noi ulteriori preoccupazioni che sono il frutto
Di
Un percorso politico che le Regioni hanno compiuto dove di fatto si è creata comunque una
Distanza tre territori dove alcune regioni hanno prevalso rispetto ad altre
E dove alcune condizioni economiche e finanziarie difficili che noi abbiamo ereditato non sono solo il frutto di cattiva gestione o di sprechi ma molto spesso sono il frutto
Di decisioni assunte all'interno della Conferenza delle Regioni dove chi aveva più peso ci dove chi aveva più capacità politica riuscito a portare sui loro territori sicuramente
Un
Sistema e anche finanze diverse in merito a tutte le questioni tante che mentre da un lato la discussione all'interno della Conferenza era fortemente incentrata
Sulla manovra economica alcuni di noi
Io insieme alla Campania la Calabria l'Abruzzo al Molise abbiamo fatto con forza sentire la nostra voce perché eravamo preoccupati sicuramente dalla manovra ma ancora di più lo eravamo dei piani di rientro ai quali
Faceva riferimento
Il mini ministro e che vedono più di metà chiedermi di metà di questo Paese commissariato sulla sanità e al patto di stabilità interno che ripeto da un lato hanno molto a che fare con la gestione
Delle economie
Sia generali di bilancio delle regioni e più specifiche sanitaria dall'altro hanno però a che fare con i pesi contrappesi che sono stati diverso di intenti all'interno dei meccanismi
Dove si riparte sepsi ripartiscono le risorse dico questo perché perché è un tema che ha molto a che fare con i meccanismi di perequazione
Allora o noi
Abbiamo la forza e io credo di che stiamo di montare dimostrando di poterla vedere di creare un meccanismo autoregolazione io
All'interno delle regioni stesse o dei comuni
Tanto da far valere
Il nostro peso
Politico è
Organizzativo
E oppure io credo che serve un soggetto terzo
Quindi qui è una decisione molto complessa
Non è indifferente questa discussione a quello che poi sarà il futuro del federalismo soprattutto rispetto al passaggio
Importante fra i costi storici ai costi standard
Che sarà un passaggio
Più o meno lungo a secondo di quanto noi sapremo
Far funzionare questo meccanismo in modo da mettere tutte le Regioni
E io li indico in una sana competizione
Perché poi guardate che noi parliamo di alcune funzioni che svolgono le Regioni le Province o i Comuni ma ciascuno di noi poi all'interno di questa nuova missione che ci affida il federalismo deve far competere in maniera sane positiva il proprio territorio
Perché deve poi anche non solo assicurare
I servizi che abbiamo avuto per devoluzione
Ma anche e soprattutto creare le condizioni di sviluppo dei nostri territori
Non è indifferente quello che accadrà
E non è indifferente il meccanismo che andiamo
A
A concepire tant'è che la mia prima battaglia all'interno della Conferenza è stata quella di riposizionare il Lazio
In una posizione di primato
Rispetto ad altre regioni
Perché so di avere la guida della più importante Regione di questo Paese e pretendo che sia all'interno della Conferenza della Conferenza trattata per quello che vale
Anche in considerazione che il Lazio che oggi non è considerata regione virtuosa per esempio
Tra quello che paga il fisco e quello che utilizza ancora
Un
Un un saldo positivo cioè il Lazio avversa di più di quanto poi non assorbe con i suoi servizi quindi che cosa ha fatto ho cercato di posizionare la nostra Regione
Intanto sono arrivato ho trovato un Lazio
Che non era in nessun organismo vero nel quale si dice si decide all'interno della Conferenza
E che aveva soltanto una Presidenza
Di una Commissione importante per carità ma non strategica per queste pressioni che era quella dell'istruzione ci siamo quindi posizionati su due
Commissioni molto più importanti una che è quella che segue le riforme istituzionali e che quindi seguirà per tutta la Conferenza la fase del fare gliela lirismo
E ci siamo posizionati con una vicepresidenza con delle che forte sulla Commissione attività produttive sempre per il discorso legato allo sviluppo
Perché è vero che io scherzando dico che ormai
E oggi o il colore giusto mi metto il camice la mattina perché mi occupo molto di sanità però non mi dimentico che ho anche tante altre funzioni che intende esercitare in più
Ci siamo inseriti in una Commissione specifica che seguirà tutto il percorso del federalismo e di insieme alla Toscana rappresenteremo il centro di questo Paese e quindi
Ho anche cercato di mantenere quell'impegno che avevo messo anche al centro della mia campagna elettorale di ridare al Lazio quel ruolo di Regione di connessione tra il sud e il nord e che in una parte in una fase così delicata
Del nostro processo
Normativo e istituzionale credo che sia assolutamente importante le cose sono cambiate
Dico questa perché poi alla fine è diventata una sorta di storiella
Che racconto quando siamo arrivati in Conferenza per eleggere
Il presidente confermare quindi Vasco Errani abbiamo
Si è proceduto alla prima votazione per il Presidente quindi è stato detto benissimo allora se siamo tutti d'accordo confermiamo
Vasco Errani alla guida di questa Conferenza hanno naturalmente abbiamo alzato la mano ci siamo trovati in atti d'accordo poi c'è stato un intervento immediatamente successivo
Che ha detto bene allora per non stravolgere equilibri
Forse si potrebbe confermare lo stesso ufficio di Presidenza così almeno andiamo avanti oppure li abbiamo alzato la mano al terzo tentativo di non modificare alcuna setto detto ragazzi io se non ve lo ricordate ho avuto una campagna elettorale anche un po'difficile qualcosa è cambiato e quindi se pensiamo di andare a anche in questa situazione sicuramente non ci troviamo più da quel momento le condizioni sono cambiate lo dico perché
Ripeto
Non si pensa troppo spesso alle procedure
Legislativa eccetera però quello che io almeno in quanto Presidente di questa Regione ho avvertito come una necessità assoluta per portare un risultato a casa era quello di riposizionare
Politicamente all'interno
Della Conferenza la nostra Regione perché poi sulla base di questo sicuramente tutto sarà più semplice vengo
Ad alcune questioni di di e di di natura più
Attinente al tema prima di tutto io vorrei spendere oggi per la prima volta
Una parola
Sulle province
Io sono da ormai
Quasi tre mesi dal dodici di aprile di fatto Presidente di questa Regione dal giorno del mio in sentenze l'insediamento
Beh vi posso dire
Che non mi sento più di far parte di quel coro che vede nelle Province un organo assolutamente
Inutile
Perché vi dico questo perché è una regione molto complessa grande
Con trecentosettantotto Comuni e vi posso assicurare che ho messo in piedi un sistema
Di raccordo con i Presidenti delle Province che mi sta aiutando in tanti percorsi e Stan accelerando
Anche le mie
Decisioni perché riesco con loro appunto a tracciare le linee generali e attraverso loro ad arrivare al territorio
Io ho detto entrando in Regione
Che se chiama un sindaco
O se chiamo un presidente di provincia non ha importanza
Se sia Roma o il comune più piccolo del Lazio o se sia la Provincia più grande o più piccola del Lazio perché comunque quelli sono i miei riferimenti istituzionali debbono poter parlare sempre con il loro Presidente
Però vi dico che in questa fase il ruolo delle Province per quella che è la mia missione
Che appunto mi vede con grande complessità da gestire
Be'assolutamente un
Seconda livello istituzionale che sussista dimostrando strategico noi abbiamo iniziato per esempio a lavorare con i
Presidenti delle Province su come
Mettere in campo il nostro patto di stabilità di stabilità interno renderlo fruibile
Quando è necessario dai Comuni ma per fare questo non possa
L'anno non avremmo la possibilità nemmeno
Temporale
Per poter dialogare con tutti e trecentosettantotto i Comuni mentre con il rapporto con le Province dello che le cose
Riescono in qualche modo ad ingranare si riesce a dare quelle risposte al territorio che altrimenti fino ad oggi non sono arrivate quindi dico questo perché
Mi metto nei panni
Ovviamente dei presidenti delle province quali oggi sembrano
Che tutti in qualche modo
Riserviamo una parola di scortesia invece
Ripeto nell'esperienza che sta vivendo devo dire
Che le Province hanno sicuramente ancora possono avere un ruolo importante dopodiché
Dicevo
Noi abbiamo
Competenze
Straordinarie
A un certo punto quando decidemmo con agli altri governatori di rompere un po'
Questo muro di conterà
Non è che si era creata nei confronti del Governo sulla manovra lo abbiamo lo abbiamo fatto
Perché
E che
Quello che
Avevamo il timore potesse in qualche modo scappare per la discussione
Che si era comunque messa in moto nel Paese era che anche le Regioni poi alla fine altro non erano che è una fabbrica straordinaria di sprechi di debiti e niente di più i
Invece svolgiamo un ruolo
Importante assicuriamo il diritto alla salute assicuriamo diritti fondamentali previsti dalla nostra Costituzione
E quindi
Con grande responsabilità proprio parole
Che oggi ho sentito cioè di una volta a cominciare dal ministro abbiamo deciso di rompere un po'questa contra sezione e metterci su un piano appunto di confronto con il Governo per accompagnare questo processo sul federalismo anche perché e concludo
Come ho detto all'inizio sicuramente
Avevamo preoccupazioni sulla manovra ma eravamo molto più preoccupati dei piani di rientro del patto di stabilità e non ripeto che sicuramente sono il frutto di cattiva gestione del passato ma sono anche il frutto di Regioni che non sono state in grado di mettere il loro posto peso politico all'interno
Di questi meccanismi quindi io credo che
Oggi ci sono le condizioni per operare quei cambiamenti ai quali
Il ministro che ha introdotto questa tavola rotonda faceva faceva riferimento
E crea indotto e anche
I nuovi governatori e ripeto sono contenta che oggi per la prima volta ho sentito questo apprezzamento da parte del Ministro Tremonti hanno oggi la possibilità veramente di cambiare le cose allora se questo il clima che mi pare esista in qualche modo vi predisponendo io credo che potremo veramente garantire
Da un lato
Il passaggio al federalismo con maggiore trasparenza con maggiore responsabilità
Arrivando ad offrire servizi migliori a prezzi inferiori faceva riferimento prima e concludo soltanto a un dato tecnico sulla centrale
Acquistato acquisti l'assessore Leo noi abbiamo
Messe in campo
Una centrale acquisti unità per la sanità abbiamo stimato che da qui al due mila dodici quella centrale acquisti porterà a un risparmio senza abbassare
Evidentemente
Il livello dei servizi di circa ottocentosessanta milioni che è una cifra importante troppo importante rispetto a quello che oggi invece
Le Regioni in qualche modo possono fare dove ciascuno dall'assessore al direttore e l'ASL al direttore generale degno di un ospedale hanno una capacità individuale
Di intervenire comprare e quindi di disperdere
Molte risorse e quindi io credo che se questo è lo spirito che mi pare si è
Recuperato
Probabilmente riusciremo ad avere e a questo Paese un passaggio direi fondamentale concludo dicendo però
E lo dico a chi rappresenta
Questo
Paese anche negli organi parlamentari
Non potrà non dobbiamo dimenticarci che mentre si costruisce un percorso
Che porta al federalismo dall'altro bisogna pensare a un nuovo cassetto istituzionale dello Stato e anche del Parlamento perché altrimenti se
Il Parlamento rimane con le due cani bene
E le Regioni i Comuni le Province vanno
In un percorso federale
A quel punto io temo e questo non ce lo possiamo permettere che il territorio e lo Stato nazionale non si parlano più
Grazie Renato
Testimonianza importante adesso io ruba chiamando qualche minuto al collega catastrofe abbiamo due importanti ospiti quali sono Sacconi e Bonanni e quindi rubiamo ancora pochissimi
Giri l'orologio al nostro dibattito naturalmente Renata c'ha buttato non dei sassi dei massi enormi non nello stagno perché le acque sono ben mosse già di per sé
Ci parla delle riforme istituzionali
Molte volontà e molte intenzioni ma i punti di vista sono ancora ben distanti
Chicchi Kiki Bercea contro la lega e poi vuole il Senatur ciò delle regioni
Penso che versa in una qualche contraddizione
E penso che in sede parlamentare troverà più
Di una differenza di opinioni
Se vogliamo dare più potere al di autogoverno i locali
Togliamoci dalla testa che gli si dia anche un potere legislativo centrale perché buona parte del Parlamento non sarà d'accordo
Quindi quindi
Prenderei un per procedere
Pregherei
Un popolo certi entusiasmi queste cose le ho dette inutile composto bene capire inutile ricordarlo queste cose
Ho detto in Camera dei deputati non oggi al Senato lo so attenta perché a
Provocato in me non purtroppo onore troppo onore
Troppo nord comunque chi chiede oggi ribilanciare il peso della Lega nella coalizione di Governo in una somma con Lorenza
Se poi sostiene il Senatur ciò che le Regioni che leghismo puro allo Stato istituzionale questa è la mia battuta personalissima
Ma poi se non riceve sono invadente
Una rapidissima replica i nostri partecipanti alla tavola rotonda
Maurizio sì sì vi do una rapidissima replica forse soltanto una battuta ma importante allora in conclusione questa centralità dei Comuni
Trova spazio trova garanzia ha modo di esprimersi perché se parliamo di funzioni fondamentali
Se io leggo siamo ridotti a leggere dai giornali ben informati la ripartizione delle spese e le competenze
Mi sembra abbastanza sovrapponibile tra i vari livelli comunale regionale e provinciale se poi parliamo dei costi Standard mi pare che la notizia del giorno sia che la si affida
Alla spassosa B di individuarli
Quindi non sembrerebbe un percorso esattamente democratico o no
L'ha fatto di affidare la costruzione dei costi standard alla sosta suscita qualche perplessità non so se ha una società che si occupa di studi di settore quindi di determinazione dei ricavi dell'impresa
Da questo a ridimensionare l'intervento sulle
Spesi per i servizi essenziali ce ne passa però confido anche nel supporto tecnico dell'IFO dello c'è una struttura che diciamolo
Struttura di studio che accompagna l'azione dell'ANCI che potrà
In qualche modo tarare meglio l'intervento sul versante
Del delle spese degli enti locali un'ultima cosa volevo ricordare e quella della cambiamento di Michelle dell'ente locale l'ente locale sì all'ente locale verranno attribuiti i tributi in uno primo passaggio verranno dati i trasferimenti corrispondenti dei tributi e poi verranno devoluti direttamente i tributi
Dobbiamo apprezzare l'ente locale anche per fare un'azione di contrasto all'evasione fiscale oggi l'ente locale sia Regione Province il quorum è assolutamente in grado di su oggi per questa attività è tutto demandato all'Agenzia delle entrate la Guardia di Finanza nel momento in cui questi tributi passano dalla competenza statale alla competenza locale gioco forza che i Comuni le Province nelle Regioni si attrezzino per poter contrastare il fenomeno dello scudo fiscale e qui vedo che ci saranno tempi abbastanza lunghi grazie Maurizio grazie assai
Edmondo
Allora provocazione per provocazione l'ATO una professione di fede sul ruolo delle Province fatto sta spendere provocazione per provocazione
Fatto sta che in campagna elettorale avevamo detto che uno dei punti era la soppressione delle Province e non si sopprime niente
Fatto sta
Che si erano dette altre cose
La conclusione di questo percorso cioè che restano tutti i livelli di governo attualmente esistenti
Che vengono dovere però un potere di imposizione
Non che io Brignoli la questione delle entità sovracomunali come are di organizzazione dei servizi sovracomunali tutti conosciamo la fu c'è un e di ruolo guida di molti Comuni essenziali ciascun territorio regionale però tuberi al termine di questo percorso in cui appunto i livelli
Sia pure prospettando si virtuosamente come conferenti a questo percorso vedi allora che alla fine
Che non so quanto sia lungo qui si parla del due mila sedici e anche di più come termine ideale o approssimativo di questo lungo percorso vedi che ci sia un percorso di semplificazione o no
Io penso che la legge quarantadue del due mila nove disegna un quadro una legge delega noi dobbiamo scriverci cose importanti infatti ho detto anche
Che deve essere il nostro partito quello
Capace di garantire in un pool nel quadro che tutti insieme peraltro con una larga maggioranza
Anche il centrosinistra ha votato per scriva cose adeguate che tengano conto dall'articolo cinque dalla Costituzione sull'unità nazionale
Dei principi solidaristici inseriti all'articolo tre della Costituzione su quello che deve fare lo Stato per rimuovere
Cause sociali discriminazioni economiche e politiche quant'altro quindi io credo che
Il ruolo sicuramente è tutto da
Il libro tutto da scrivere non c'è dubbio sono fiducioso sono fiducioso e lo ribadisco secondo me
Probabilmente nel federalismo fiscale
Nella legge manca qualcosa in più
Su quello che lo Stato deve fare come passo indietro io credo che lo Stato ugualmente deve disegnare bene i suoi livelli essenziali di politica
E non deve
Dilatare
Le sue spese voi
Ha iniziato con una battuta io ti posso fili chiude con una battuta gravi se dobbiamo chiedere sciogliere queste prove c'è
Facciamolo presto prima delle prossime elezioni così io mi posso che andare in Parlamento e questo mi sembra una variabile non in
Ora concludiamo con la battuta di replica
Di Renata Polverini
La quale ci ha incastonato il problema anche giustamente in un contesto politico anche facendoci vedere questo ruolo importante di cerniera proprio ai fini dell'unità nazionale che giustamente intende svolgere nel ruolo non solo l'interesse del Lazio ma direi
Di tutta Italia allora competizione legislativa anche vi è uno spazio cioè la domanda è anch'essa un po'provocatorio
Cioè io raramente andando in giro in assemblee di categoria e qualcuno mi ha chiesto legislazioni diverse da regione a regione di solito si richiedono omogeneità della normazione ho ascoltato male
Ho due ascoltato le stesse cose
Da sicuramente è un tema importante perché
Le regioni svolgono sì sicuramente un ruolo
Strategico nell'offerta dei servizi ma ancora più importante perché sono no
Istituzione che
Alle leggi questo è è un tema vero guardate
L'esempio di quanto questi rappresento di quanto questo può rappresentare un problema piuttosto che un'opportunità
Eccome le
Regioni si sono comportate rispetto al Piano Casa indicato dal Governo cioè c'è stata una legge
Che
Tutti gli italiani hanno apprezzato
Per tutta una serie di motivi perché interveniva su quella che è l'emergenza abitativa perché la casa sicuramente mette in moto settori importanti dell'economia per tutta una serie di questioni dopodiché
Lei giorni sono intervenute ciascuna con le proprie linee di fatto il Piano casa è ferma è fermo non è partito in nessuna parte
Alle quindi sicuramente concorrenza legislativa ma nell'ambito soprattutto di quelle che sono linee di indirizzo
Che debbono comunque da un lato consentire poi
Ai processi di evolvere e non di fermarsi e di arretrare
Dall'altro
Creare appunto le
Condizioni di concorrenza ma sana e nonna sicuramente invece di contrasto fra i territori questo sicuramente è un tema importante sul quale ci si dovrà concentrare
Con ciò abbiamo dato la possibilità ai nostri interlocutori di una rapida battuta di replica
E quindi concludiamo con un auspicio
Che sedi federalismo sa da trattare in senso tecnico tecnico sia il federalismo del Frejus come ci ha ricordato più volte Gianni
Quello del patto e non quello della
Trionfo degli egoismi grazie lasciamo senz'altro
La parola allora invito sul palco il Ministro Sacconi il Segretario Bonanni coordinati e allora dal senatore Castro
Se
Anzi
Fino ad oggi
Grazie
Oggi
E
Prego
Fabrizio Maurizio
Maurizio
Sanvitese no se hanno colpito
A Raffaele
E Maurizio Sacconi a fare e Bonanni Maurizio Sacconi
E c'è un
Possiamo riprendere
Colpiti nella meravigliose
Calò
Io
Con l'amarezza
Con le autorità e
Grazie
Regge
Siamo
Giannone
Gerardo Giannone se vuole salire sul palco
Giannone
Sei anni un anno
Serio ed accomodare cominciamo
La pronta scusate legalità accomodare
Buona sera
Ringrazio agli amici che sono con noi oggi a ragionare
Di relazioni industriali di partecipazione di futuro industriale del Paese
Ringrazio in particolare l'amico Giannone delegato della fabbrica FIAT di Pomigliano il Segretario generale della CISL Raffaele Bonanni e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Maurizio Sacconi
Applauso
Qualche volta capita amici piena buona politica il buon Sindaco nato era buona impresa si incontrino servita mente positivamente
La buona politica è quella per la quale il Governo di centrodestra
Nel momento stesso in cui fa irruzione sullo scenario internazionale la grande crisi coglie
Un salto di paradigma coglie cioè che la coesione sociale non è semplicemente l'assenza del conflitto ma è il più potente vettore competitivo
Per la ripresa per il superamento del momento congiunturale difficile per la ricostruzione
Nuovo futuro economico per il nostro Paese
Ricordo solo i primi provvedimenti quelli delle primo intervento d'urgenza testate quando vengono dei tassate quelle forme di remunerazione collegate
Lavoro straordinario I premi di produzione quando cioè viene premiato il patto che si costruisce in contiguità il punto del fare tra i lavoratori le loro rappresentanze delle loro imprese per costruire una prospettiva di successo competitiva
E ricordo anche il buon lavoro attraverso il quale il Governo riprende un nostro mito fondante quello della partecipazione
In qualche modo stimolando le parti sociali con un'accelerazione legislativa al Senato che ci giunge all'avviso comune del nove dicembre due mila e nove quando per la prima volta nella storia di questo Paese
Tutte le organizzazioni sindacali tutte le associazioni datoriali
Nemmeno una ovviamente la CGIL tenacemente avverso alla modernità dichiarano che la partecipazione e la via
Per la ricostruzione del paese per l'apertura di un nuovo rinascimento nell'economia nella società del Paese
Buona politica dunque
Va bon sindacato spesso il Sindacato italiano ha dato un eccellente prova di semmai i momenti nei quali che potremmo per poter fini difensivi
Pensiamo al settantasette al patto dell'euro
Pensiamo alla lotta contro il terrorismo pensiamo
Al protocollo del trentuno luglio mille novecentonovantadue con Amato e poi con Ciampi con giugno al tre luglio nel novantatré
Grandi operazioni di responsabilità ma di responsabilità difensiva
Per la prima volta e di questo va dato un merito straordinariamente nitide scandito a Raffaele Bonanni
Per la prima volta il sindacato riformatore accetta sino in fondo la responsabilità di farsi carico di un grande progetto propulsivo per l'economia e per le società del Paese
E quindi credo che davvero ci possa disegnare un orizzonte nel quale il sindacato diventa un attore compiuto nella modernizzazione del Paese
è una buona impresa
Sia tra
Prima e più e meglio di altre capisce che il vecchio paradigma italiano della centralità del processo produttivo è saltato essendo saltata la globalizzazione il suo modello ma si Ciccanti omologante di produzioni a basso costo
Torno le competenze distintive torna dunque il prodotto è il prodotto è generato esiliato dei sistemi integrati di intelligenza esperienza competenza che sono le persone con le loro storie loro appartenenze né loro identità e fa una scelta memorabile
Non continua ad investire in Polonia decida di andare al sud direttamente al sud
Decida di investire a Pomigliano e decide di farlo proprio sulla base di quella buona politica e dica il buon sindacato che hanno consentito per la prima volta in Italia le relazioni industriali diventare fattore attrattivo per grandi investimenti internazionali
Quello che per quarant'anni è stato un fattore di ostruzione di inibizione all'investimento diventa un fattore di accelerazione
All'investimento le relazioni industriali italiane diventano
Un momento anche dal contributo allo sviluppo certo poi si passa ad una fase
Per certi versi lacerata ancora una volta la renitenza la Resistenza la modernità della CGIL corre il rischio di diventare un fardello insopportabile
Ma
I lavoratori
Direttamente esprimendo il loro libero voto di conoscere
A questo grande progetto e quindi la prima domanda non può che non essere a chi è stato sulla propria pelle sulla propria carne
Testimone e protagonista di quella vicenda e all'amico Giannone faccio una prima domanda che è una sala dove molte ritira presentante nel Sud vi sono
Villa ve la faccio come dire con con malizia nordista
Non solo FIAT decide di investire a Pomigliano capovolgendo quasi un'antropologia di di maniera
Anche Indesit chiude nella trevigiani stimare fronto loro chiude nella
Bergamasca e
Brembate e va direttamente a Caserta va direttamente a te Verona sembra essere come dire
Uno scenario in cui il sud diventa
Un fattore di attrazione competitiva
Ecco come cogliete questo nuovo vento
E quale cultura della responsabilità e il suo induce in uno stabilimento come Pomigliano in generale in tutto il sud grazie
Ma certo una domanda è un po'ecco significativa però diciamo che noi purtroppo in Campania nel napoletano la zona dove vengo io
Abbiamo un tasso di disoccupazione è talmente alto
Che per incominciare a mettere mano ad abbattere questo tasso di disoccupazione dunque
Abbattere anche la criminalità
Chi fa il sindacato delegato anche di fabbriche d'armi S.V. ha dovuto assumersi una responsabilità nuova
Voluto accettare una sfida
Che non è da poco
Una sfida che non è più discutere sullo Stato che ci mette i soldi con l'imprenditore visitata qualcosa nessuna azienda che cerca di fare profitti attraverso la competizione
Ne ha Pomigliano abbiamo sfatato un tabù segmento un referendum sulla flessibilità Pomigliano io non ricordo una sono andato un po'a leggere da qualche libro c'è un po'su internet a trovare qualche cosa di simile ma non ricordo che ci sia un referendum convinto sulla flessibilità sulla competizione in qualsiasi altra fabbrica nell'abbia dovuto mettere la faccia abbiamo dovuto mettere gli attributi sul tavolo abbiamo dovuto spendere tutto quello che avevamo
Da noi delegati di fabbrica nostri attivisti fin giù Raffaele Bonanni che sta qua
C'abbiamo dovuto lottare contro il mondo intero
Abbiamo visto articoli di giornali e televisioni tendenziose giornalisti tendenziosi che hanno omesso di tu di tutto e di più davanti
Ci siamo trovati a parlare della negazione del diritto di sciopero fuori dalla fabbrica e l'operaio bombardato sul tema che non esiste
L'unica legazione evitare che esiste di sciopero che veramente viola la Costituzione e attraverso la legge centoquarantasei del novanta nel pubblico impiego Nebraska
In alcuni settori che c'è una prescrizione noi in FIAT nel privato non abbiamo assolutamente fatto questo
Va fatto un accordo dove diciamo qualora
Sì faccio uno straordinario
Noi ci impegniamo a non scioperare in quella giornata dispone di un altro quel turno
Per faccio abbiamo avuto una controparte quale che quando facciamo lo straordinario
Abbiamo pagati venti un gap rispetto alle otto più quattro di maggio le azioni dunque dodici abbiamo avuto otto e in più pagata
Su soltanto per l'impegno
E questo invece è stato capovolto perché in Italia purtroppo scontiamo
In qualcosa di tragico che
Se
Il sindacato e politica
Qualcuno lo incorpora mentre invece va bene diviso questo ruolo
Soprattutto in aziende private nel pubblico impiego alle volte ci sta questo ma soprattutto le aziende private oggi come oggi
Che è finita l'epoca dello Stato che ci mette i soldi deve essere poco chiaro che il sindacato deve assumersi una sua responsabilità e nomi l'abbiamo voglio fare perché lei non ha l'abbiamo una per grande azienda che fa concorrenza a tutti
Che si chiama camorra
E noi da sindacalisti siamo antica modesti siamo per la legalità e perciò abbiamo citato quella sfida abbiamo portato in quell'accordo e l'abbiamo vinto a Pomigliano quell'accordo
Abbiamo sostenuto
Come che dico
Oggi bisogna accettare questa sfida e anche sulle altre parti se si segue
Non lo stesso schema ma la stessa idea
Di confrontarsi continuamente io credo che si possono risolvere i grandi problemi del Mezzogiorno e nei in questo punto qua io credo che il sindacato stia facendo la sua parte ma è naturale che ognuno per le sue competenze deve fare
Un passettino in più perché ci sono ancora dei problemi da togliere però noi ci teniamo a nostro modo di di sindacalisti in quel caso l'acqua vediamo qui e vi doveva fare gli atti i passi successivi nel momento penso
Grazie
Una bella testimonianza di come si fanno buone relazioni industriali quella di Giannone spero solo che Granata non abbia sentito la battuta di giorno né sulla legalità sono ce lo troviamo a volantinare
Anche a FIAT di Pomigliano Gianni solo di troppi speriamo tariffa forme
Appunto pochi sarebbero capaci di troppo come Granata allora
Raffaele
Credo che l'investimento forte
Nell'autonomia contrattuale delle parti sociali sia stata una tra le chiavi di volta della Resistenza italiana la grande crisi
Riaccompagnata da una capacità di interlocuzione responsabile con una politica che si fa carico pragmaticamente dell'introduzione di strumenti che abbandonano
La sciatteria dell'ideologia si misurano tutte sulla drammaticità innovativa dei problemi sul campo pile domanda che ti faccio è proprio questa
Il Rettore dell'autonomia contrattuale dove ha portato sinora a cominciare dal caso Pomigliano e dove potrà portare
Sì magari sfida di qualcosa anche su Mirafiori che un'altra sfida che viene lanciata e credo che noi tutti di ascolteremo con grande piacere insieme nel momento nel quale Twin carni
L'autonomia del sindacato rispetto alle tentazioni della politica ma allo stesso tempo c'è un interlocutore vero duro compiuto ma leale del Governo come vedi trasformarsi la politica industriale in questo Paese
Sì grazie
Buonasera a tutti
Grazie
A giorni mando per avermi invitato volentieri
Partecipata appunto a questo questo comma
Dove ci può portare il vettore contrattuale
Ah ci deve portare verso lei si tagliano i lavoratori del Paese
A questo serve il vettore contrattuale certo non può essere
Il vettore contrattuale contro lavoratori il Paese
E può accadere
Se
Non si fa conto del contesto non si fa conto di ciò che ci circonda allorquando si allestiscono disegni contrattuali da portare avanti
Allorquando si usa al sistema contrattuale si usa il gioco contrattuale per altra ragione
Credo che
Come abbiamo fatto a
A Pomigliano
Per le cose che diceva Gerardo pocanzi
Noi ci siamo presi alcune responsabilità ma se volete per noi è stato anche semplice prenderci la responsabilità dopo la chiusura di Termini Imerese ne avevamo messo in conto che ci sarebbe stato anche Pomigliano
Perché debole era Termini Imerese perché era l'unico opificio FIAT
Che doveva assemblare
Pezzi costruiti a cinquecentocinquanta chilometri di distanza praticamente non esiste nessuna fabbrica ricostruisce automatiche allestisce un lavoro di questo tipo
Quindi per le debolezze che aveva anche Pomigliano e ho messo in conto che potevamo incorre in qualche qualche problema il fatto di poter delocalizzare
Anzi
Una
Delocalizzazione a rovescio dalla Polonia verso l'Italia
Di un prodotto il miglior prodotto della FIAT oggi per non essere una grande occasione e il fatto persino
Di ottenere un investimento che fortifica occupazione
Per noi è stato un grande incentivo e il fatto che il momento di crisi così importante l'azienda più importante d'Italia
Promette di investire in cinque sei anni qualcosa come venti miliardi
Davvero un fatto straordinario perché
Non solo per le fabbriche che ne saranno investite di questi investimenti ma anche per l'indicazione che si dà Alitalia gli investitori italiani dagli investitori esteri
Perché non è una azienda qualsiasi sia la FIAT investe così corposamente in Italia vuol dire che è possibile
Investire in Italia
E tutta la cattiva nomea purtroppo che si costruisce dicono che al giorno ai danni dell'Italia
Congiura contro contro invece questo aspetto che noi abbiamo ritenuto molto molto importante
Quindi un accordo di quel tipo che in verità
Ci porterà più soldi
In busta paga
Per effetto di ciò che abbiamo chiesto al Governo portando solo dieci per cento
Le tasse sul secondo livello e per effetto di accordi che abbiamo fatto a Pomigliano che ci verranno
Retribuite molto di più le ore di straordinario che faremo e altre condizioni noi abbiamo calcolato che ogni anno
Ci porterà a un qualcosa come circa tre mila lordi
Euro
Lordi all'anno più
Settecento
Al mese qualora dovessimo arrivare al diciottesimo turno qualora insomma dovessimo arrivare alla sua saturazione completa
Degli impianti quindi è stato facile
Arrivare all'accordo obiettivamente lo dico con tutto il cuore non è facile vive giorno per giorno in questo Paese
Dove
Gran parte dei media
E anche una parte importando la politica si muove in modo antinazionale io ho rivissuto
Le stesse
Esperienze
Per due anni fa ho vissuto nella vicenda all'Italia dove sono andata a finire tutti i detrattori
Della operazione Alitalia che la mia organizzazione ha sostenuto con ogni forza quando dieci giorni fa i francesi hanno licenziato quattromila detti hai Franza licenziato quattro mila
Ha detto
Ho rivissuto e sto ricevendo le stesse le stesse sensazioni quindi è stato facile arrivarci la soluzione del genere
è difficile gestirle anche
Caro Maurizio la vicenda che dici tu parlare pure di
Di Mirafiori
Ora io sono
Abbastanza
Più tranquillo perché
Il Ministro Sacconi
In queste ore si è mosso in raccordo con noi il raccordo con
Marchionne e il raccordo con le autorità
In primo luogo il Presidente la Regione Piemonte e siamo stati convocati per
Mercoledì mattina
Per discutere di questa vicenda
Io sono convinto che troveremo una soluzione o comunque
Lei numeri saranno le diradate
Perché per quel che mi riguarda lo dico al ministro già adesso lo dico a Marchionne per quel che mi riguarda io chiederò
Se
Il milione e quattrocento mila
Hai votato autoveicoli
Che si sono promessi da costruire in Italia saranno mantenuti a fronte desse centomila odierni che produciamo
E quali
Prodotti si intendono appunto costruire levargli opifici italiani
Queste dobbiamo definire
Perché che quel monovolume stia in Italia o in Serbia o in Polonia credo non sia importante alla sola condizione però
Che quel sito quello di Torino abbia un'assegnazione di un prodotto altrettanto importante
Per quel che mi riguarda da ciò che è sospetto perfino più importante di quella produzione
Di quella produzione di cui stiamo discutendo in queste ore e io spero
Che si chiarisca quel giorno deve definitivamente
E chiedo al ministro Sacconi di fare tutto di tutto
A che la FIAT possa sgomberare ogni equivoco
E spero che la FIAT davvero non incorra forze che da un mese e mezzo stanno facendo di tutto
Per far saltare l'investimento più importante che si annuncia durante la crisi
Quindi
La leva contrattuale
Come vedete e importante
E la responsabilità nel muovere aveva contrattuale
è assolutamente decisiva
Detto questo però
E siamo così parlando di premesse
Della premessa che porta appunto un'azienda importante investire come qualsiasi azienda
Noi auspichiamo debba possa investire nel nostro Paese
Bisogna
Vedere
Come il sistema contrattuale
Si predisponga
Per favorire
Non solo gli investimenti
Ma anche la possibilità che queste investimento abbia prospettive perché
Permette a quei prodotti di collocarsi davvero nei mercati internazionali nella fattispecie del dell'auto è uno dei settori più turbolenti oramai diventati c'è una spietata
Concorrenza tra le varie
Aziende
Quando hanno ICI dietro
Di arrivare fino al diciottesimo turno cioè alla saturazione completa rimpianti si capisce
Che l'obiettivo è
Per tenersi in piedi e per poter competere
E la massificazione appunto dell'uso di tutti gli strumenti che si hanno per arrivare a far costare meno il prodotto
E per riuscire a far penetrare maggiormente il prodotto
Questo lo si può fare certamente non riducendo i salari
E le prestazioni sociali
Lo si può fare solo e questo è il punto se c'è
Quella coesione di cui parlava
L'onorevole Castro pocanzi quella coesione che si ottiene esclusivamente
Attraverso relazioni partecipative di corresponsabilità e soprattutto dico interesse nel gestire varie operazioni
Come quelle di cui stiamo discutendo in quel settore come in qualsiasi altro settore merceologico in un servizio in qualsiasi cosa presupponga un interesse economico
E allora
Questo è un altro punto non indifferente
Perché
Ci sono stati litigi feroci all'interno del sindacato per varare il sistema nuovo contrattuale anche se molte hanno fatto finta di non capire la natura del dissidio
Perché tutta la questione da voi mosse doveva servire a costruire relazioni partecipative in luogo dell'antagonismo
Che non solo noi diciamo e culturalmente fattualmente superata
Ma anche endemica appunto di questa nuova realtà che ci deve vedere
Competitivi
E ci deve vedere
In una crescita continua dell'impresa e del lavoratore
In quel con interesse che hanno a far progredire sia i salari che le imprese per saper competere e poter competere quindi sistema partecipativo è
Importantissimo
E la sfida sulla questa che noi abbiamo vinto
Perché l'abbiamo vinto questo questo punto assai importante in questa battaglia durata per ben due anni
Tutti i settori hanno
Recepito peraltro l'accordo interconfederale
Solo il settore metalmeccanico ha visto solamente la FIM CISL e la UILM UIL fare l'accordo che significa
Una cosa precisa che la CGIL dal mio punto di vista è ricattata ancora una volta da questo realtà che sbiadisce sempre di più il proprio connotato sindacale e assume sempre di più il connotato di movimento politico
E di lì si spiega come
Non si obbedisce a
In alcun modo né all'interessi generali e né a quei lavoratori ogni qualvolta c'è l'appello
Su questi interessi quindi la partecipazione
Che sostiene la contrattazione è una contrattazione partecipato
Che sostiene la produzione
Non ha scelta e io spero
Che l'intera imprenditoria colga
Questa forte tra situazione anche se lenta se volete faticosa colga questa trasformazione perché l'unica possibilità in un mondo come combinato di poter competere saper competere con quella
Appunto coesione che in una alternativa per produzioni di alta qualità e per
Produzioni fatte da soggetti consapevoli
Delle sfide che si hanno davanti e fino arrivare
Quelle partecipate che significa la corresponsabilità nell'evitare il conflitto la corresponsabilità nel gestire bilateralmente tutti i servizi per migliorare
Appunto le prestazioni a favore dell'impresa e dei lavoratori fino ad arrivare alla
Partecipazione
Dei lavoratori almeno
Nel controllo e nell'indirizzo delle grandi aziende
E questa è una sfida che noi
Dobbiamo davvero saperlo impopolare
In ogni iniziativa per i prossimi giorni nei prossimi anni a me viene facile discuto di questo io lo so in un ambiente così e una presidenza fatta di queste persone perché vedo che qui ci sono i protagonisti
Più importanti di una
Iniziativa culturale e politica che decisive potrà essere decisiva per combinare i connotati dell'Italia e per cambiare i connotati dell'economia
Quindi la leva contrattuale importante quella leva contrattuale che si è alimentata da partecipazione fino arrivare appunto a un coinvolgimento responsabile e definitivo appunto dei rotori può dare
Molto a un'Italia che fa fatica
A rinnovarsi ma che potrà rinnovarsi esclusivamente nel mondo l'economia attraverso una nuova responsabilità è una nuova consapevolezza che significano una responsabilità
Che un lavoratore un sindacalista ogni qualvolta che le cose vanno male
Dovrà appunto
Darsi da fare
Rinunciare a qualcosa o comunque metterci il coraggio sfidando la situazione questo senz'altro almeno
La cultura che rappresento io
Sindacalmente lo farà comunque
E senza condizione
Però i lavoratori
Nei momenti difficili devono fare questo ma nei momenti più facili e nei momenti più propizi
è il momento ivi più grande ricchezza
Devono partecipare anche di più alla divisione aveva torto e non basta
Devono poter partecipare anche più alle decisioni per combattere non solo questa antagonismo
Che affiancato il Paese in questi anni difficilissimi
Ma anche il nichilismo
Che ci rende attoniti e ci rende immobili durante appunto le sfide che si presentano davanti a noi due di questo siamo convinti io spero
Davvero
Nei prossimi tempi grazie all'impegno coerente di ciascuno potranno essere
Ancora migliori di quelli che pure abbiamo saputo affrontare finora grazie
Ringrazio
Ringrazio buon cuore sincero Raffaele per il suo bellissimo intervento
Nel quale tra l'altro ha fatto un riferimento ad un progetto lanciato da Gianni Alemanno nell'ambito dell'anno della partecipazione
Che nasce con una dichiarazione comune del nove dicembre
Il progetto il cui lancio proprio Raffaele partecipo e quello di realizzare per tutte le municipalizzate romane un modello di governance duale con il Consiglio di cervelli Panza partecipato dai rappresentanti dei lavoratori e dei consumatori all'interno del rione riscritta mappa delle relazioni industriali partecipative quindi
Questa è una sfida Gianni che a questo punto non possiamo più eludere
Maurizio ovviamente come deve di minore Mario major
Ma lei è molto carina ma ci sono tre culture mica male
C'è il personalismo cattolico cioè il socialismo patriottico riformista ce la Destra sociale comunitaria è un bel cocktail molto profumato Verona e Parma
Ogni e riferimento è del tutto casuale di Maurizio Major tre battute mi hanno colpito è affascinato che l'impresa non ne societas mai comunità su
Che il federalismo è figliato
Dalla sussidiarietà e che l'affermazione più forte non è quella che secondo la quale non esiste economia senza etica che francamente lo dico sottovoce un mantra protestante ma che non c'è economia senza valori
Che mi sembra più
Autenticamente dispiegata mente italiano nazionale cattolici
Con queste tracce
Ad arginare
Mai mai intanto carina
Intanto mi vi piacerà soprattutto sul cocktail e penso che sia un cocktail certamente velenoso per i conservatori
Sindacali Pieri succubi delle procure politicizzate per quant'altro di negativo questo Paese ha nel suo seno
Ma soprattutto è un
è una miscela vitalizzare ante
Un Paese che può competere
Con economie società
Giovani
Non indebitate
Demograficamente
E quindi economicamente e socialmente così vitali
Come competere con queste economie come
Competere essendo coerenti con i nostri valori con
Il riconoscimento della centralità della persona
Noi abbiamo intrapreso un percorso dal primo giorno di questa legislatura che non si è sostanziato soltanto una pur fondamentale
Disciplina di bilancio che ha consentito il saper prima
Di dare sostenibilità al debito pubblico e quindi di
Non esporci a quelle pressioni speculative che hanno investito Paesi invece con un debito pubblico inferiore al nostro ma concorre caratteristiche di minore sostenibilità di esso
Noi abbiamo fin dall'inizio disegnato un percorso attraverso vari atti
Sia in termini di visione che in termini di azione che potremmo riassumere nella definizione
Meno Stato più società
Ho detto più società non solo più mercato
Meno Stato che non significa stato minore ma significa stato migliore più società che significa soprattutto società attiva
Società inclusiva e competitiva insieme
Perché
Società capace includendo di esprimere al meglio
Il proprio capitale umano
Bene la capacità le potenzialità delle persone che
Compongono
Le comunità
Del del nostro Paese
Questa idea di
Meno Stato più società ha un riverbero molto preciso nelle relazioni industriali perché
Essa porta con sé è una idea di sussidiarietà
Di fortissimo riconoscimento della centralità del territorio
Tema che non a caso voi considerate nel in queste giornate
E nel quale territorio
Vale molto il criterio della prossimità della dell'azione
Istituzionale e dei corpi intermedi vale molto cioè quella densità di relazioni umane
Che possono
Essere utili alibi oltre a tutto a liberarci
Da quella pressione ideologica che aveva nel centralismo
Il suo vettore fondamentale
Pensate quante paradigmatica Pomigliano Pomigliano
è un sito del Mezzogiorno con le caratteristiche che sono state prima descritte
Eppure nonostante esse
Una multinazionale
E come FIAT e come oggi indotto indiscutibilmente è questo gruppo decide che può essere conveniente
Localizzare investimenti oltre a tutto nella segmento a della produzione automobilistica
Quel segmento A
Che ho letto un giorno la FIOM disprezzava mentre invece
E il segmento dei maggiori volumi occupazionali e soprattutto il segmento strategico insieme al segmento B
Per
Per
La componente FIAT Auto nella più ampio gruppo automobilistico nel quale si è inserita
E questa scelta si realizza non affidandola fondando la
Su incentivi finanziari non sullo Stato sul più Stato
Ma si fonda innanzitutto sulla richiesta di più società di migliore società cioè il gruppo FIAT dice nel momento stesso in cui presenta il programma Fabbrica Italia che è pronta a saturare i siti produttivi italiani
Che è intenzionata a localizzare importanti produzioni in tutti i siti con l'unica eccezione come è noto di Termini Imerese la cui reindustrializzazione noi vogliamo
Realizzare e presto credo
Saremo in grado di dare significative risposte anche a quel sito produttivo dicevo in tutti gli altri siti localizzati tutti nel centro sud con l'eccezione di Mirafiori
Che localizzazioni che si fondano su un fondamentale scambio tra Investimenti e produttività
E
Uno scambio tipici Simone le relazioni industriali
Che più che scambio se vorrei definire convergenza verso il destino comune dell'impresa secondo quell'idea che era
Che viene raccontava poco fa Raffaele Bonanni quello della
Quello appunto dell'accordo quella della condivisione del condividere dico condividere le fatiche gli sforzi nel tempo difficile nell'attraversamento della transizione
Ma prenotandosi lavoratori a condividere
Anche il momento migliore il momento dei risultati il momento nel quale
Cioè si possono distribuire dividendi anche i lavoratori attraverso una loro partecipazione
Innanzitutto a quell'inesorabile parametro del successo di impresa che sono gli utili dell'impresa magari lordi più pianeti
Ma tali
Da essere l'espressione
Di un coinvolgimento più generale dei lavoratori quindi la FIAT cerca e trova l'incentivo lì dove
Esso deve essere cercato
E se ed è un rovesciamento di paradigma rispetto a un tempo nel quale invece si accertavano diseconomie
Innanzitutto nelle relazioni industriali nella del rapporto privilegiato con la componente più ideologizzata e più lontana dall'idea
Di una di quell'idea di condivisione di cui prima parlavamo salvo chiedere compensazioni attraverso il bilancio dello Stato per quelle diseconomie
Oggi invece si cerca direttamente nel rapporto con le persone
Alle quali non a caso si rivolge la lettera di Marchionne la lettera di Marchionne una lettera alle persone
Alle persone in sei ciascuna in sei con
La ricchezza che costituisce la persona di ciascun lavoratore e nelle loro proiezioni relazionali che sono le organizzazioni che le rappresentano e che hanno deciso di mettersi in gioco di assumere responsabilità
In un tempo così impegnativo
Questo
Mi ricorda tutto ciò mi ricorda
Un'affermazione di Marco Biagi
Così
Così attuale nel momento in cui discutiamo di Pomigliano quella formazione se la secondo la quale Marco dirlo secondo la quale Marco pensava che non ci fosse
Incentivo finanziario utile capace di compensare un disincentivo normativo
Regolatorio regolatorio da leggi o da contratti
Ma come si superano i disincentivi regolatori taleggio da contratti
Si superano pensando che tanto la legge quanto il contratto nella loro dimensione quanto il contratto collettivo nazionale nella loro dimensione centralistica
Hanno un compito di cornice
Di garanzia dei diritti fondamentali nel lavoro di garanzia di quel salario minimo che altrove viene prodotto per legge che nella nostra tradizione manteniamo vogliamo mantenere affidato al contratto collettivo
Salvo
All'interno di questa cornice
La possibilità di adattare
Le tutele eppure nella legislazione
Centrale sono definite
E
Le
Componenti organizzative retributive che nel contratto collettivo possono essere definite adattare
Derogando le ove necessario alle concrete condizioni di quello stabilimento
Quando noi indichiamo Pomigliano come un paradigma
E indichiamo con un dito la positività di quel paradigma
Ci sono tanti ed imbecilli che guardano il dito e non capiscono ciò che noi stiamo indicando
Cioè noi non indichiamo quell'accordo nei suoi dettagli perché è un accordo che è tarato sulle specifiche esigenze di Pomigliano
Sulle specifiche esigenze di recupero di produttività di Pomigliano sulle specifiche patologie che c'erano a Pomigliano
Il senso e che però
Analoghi accordi
Non necessariamente con quegli stessi contenuti ma con quello stesso obiettivo
Possono e devono essere realizzati in ciascuno stabilimento italiano in ciascuna
Unità produttiva italiana per poter
Adattare reciprocamente le esigenze dell'impresa a competere e le esigenze dei lavoratori ad avere un lavoro di qualità e una remunerazione giusta per quel lavoro giusta in quanto
Non solo rispetta la dimensione del contratto collettivo nazionale ma vi aggiunge
La partecipazione i risultati dell'impresa questo
Questo significa che il territorio
Attraverso
Le relazioni industriali che si traducono nella bilateralità o in alcuni settori nei contratti come nel caso dell'edilizia nel caso dell'agricoltura
Ho l'avvio o l'azienda
Come nel caso dell'inverno nel caso dell'industria diventano il baricentro delle relazioni industriali
Quel baricentro ai biologico ma tarato sulla persona su ciascuna persona su tutte le persone che lavorano perché proprio
è un rapporto tra parti che avviene in prossimità alle persone in carne ed ossa le quali non vengono i i scatolare inscatolato ed entro una forzata griglia ideologica che spesso a costituito per essere una camicia di nesso perché potessero esprimere il loro potenziale
Le loro capacità e così facendo la potenzialità di quell'intera azienda
E la potenzialità del Paese sommate fra di loro
Le buone esperienze
Questa è sussidiarietà
E al riconoscimento
Del ruolo degli attori sociali del ruolo dei corpi intermedi perché noi
Crediamo nel ruolo dei corpi intermedi
Questo movimento politico si è definito nel tempo
In modo inequivoco a questo proposito
Noi
Crediamo nella necessità di valorizzare
I corpi intermedi le espressioni comunitarie
Perché
Le espressioni comunitarie
Danno un calore relazionale acciocché fanno non solo non possono mai essere paragonate a fredde erogazioni burocratiche
Hanno una marcia in più
Hanno una capacità di adattamento alle persone ai loro bisogni insisto a ciascuna persona perché noi non partiamo dall'idea della confusione delle persone in un aggregato indistinto chiamato classe
Noi partiamo dall'idea
Che ciascuna persona è un grande capitale
Questo qua forza della nostra politica e la vecchiaia dalla politica altrui anzi il patto che essa
è manifestamente fuori mercato
Ma fuori mercato delle idee
Prima ancora
Che fuori mercato
Tutela degli interessi
Come garantire
Che queste relazioni industriali siano fino in fondo cooperative partecipative
Criteri di rappresentatività certo ma non erano in GTT dalla legge non creando il presupposto dell'intervento del giudice anche nelle relazioni industriali anche magari circa la validità dei contratti
è giusto informare
Il mercato delle libere e responsabili relazioni industriali circa la RAI i criteri di rappresentatività degli attori
Magari avviando arrivando anche a bilanci certificati attraverso i quali leggere le entrate che derivano dagli iscritti magari
Considerando soprattutto il numero dei contratti stipulati come un criterio fondamentale di reciproco riconoscimento tra le tanti ma poi
Riconoscendo libertà responsabile agli attori nell'incontrarsi o nel non incontrarsi
Quindi anche qui meno Stato più società che non venga fuori dentro di noi qualcuno che mal comprende
Questo parametro e Spence ad una legge
Per fortuna fra di noi normali un'idea di questo tipo non c'è
Così come abbiamo bisogno
Di sostenere la partecipazione abbiamo prodotto nei giorni scorsi il Codice della partecipazione
Per la prima volta abbiamo riunito leggi e contratti
Per tutto ciò che propongono ai siti consentono ai fini della partecipazione e questo è il presupposto perché si promuovono ulteriori buone pratiche
E si estenda le si diffondano
Si estendano e vedremo se poi da quello che sarà necessario un ulteriore supporto legislativo per la libera determinazione delle parti
Occorre superare ogni propensione in conflitto e soprattutto ai modi impropri del conflitto sia nella dimensione individuale che nella dimensione collettiva ferma restando la liberissima
Facoltà
Il Biber il fondamentale diritto di scioperare
Ma
Noi abbiamo bisogno finalmente di affermare il rispetto delle regole di regole che ci sono che non dobbiamo aggiungere
Perché non è consentito ad uno di bloccare un'intera produzione come accaduto nei giorni scorsi bloccando un carrello khettara che portava i componenti alle linee di produzione non può quell'uno non può quella minoranza impedire agli altri di lavorare
E al all'Irlanda azienda nel suo insieme a quel bene condiviso che è l'azienda di produrre non è possibile consentire ciò nei fatti come troppo spesso è accaduto
Io ho un ricordo a Melfi
Di un momento nel quale una parte del sindacato bloccava merci e persone e ci fu un rapporto delle autorità del posto che diceva
Il blocco delle merci e delle persone si sta svolgendo nella più assoluta regolarità
E la come dire che la rapina si stava svolgendo nella più assoluta regolarità
Il blocco delle merci e delle persone non può essere consentito non perché introduciamo nuovi divieti ma perché ci sono sempre stati
E oggi vogliamo renderli effettivi nel quadro
Dato dall'evoluzione sociale prima ancora che delle esigenze competitive
Così come
Non può mai una manifestazione diventare costrizione della mobilità delle persone per quanto Maggioni vi siano
Quello costruire
Anche un quadro di relazioni individuali cooperative
Attuare la legge sull'arbitrato introdurre la possibilità dicevo le veloce
Siamo la sesta lettura parlamentare confidiamo con la Settima di concludere questo faticosissimo iter
Rinuncio a fare considerazioni che avrei tanto voglia di fare sulle ragioni di questi di questo lungo iter
Ma esso si può e deve concludersi a questo punto e concludersi con una possibilità in più per il
Le lavoratrici e lavoratori di risolvere tempestivamente i completo come è nell'interesse innanzitutto della parte più debole
Beh completo spesso
Più in generale
Io ho finito credo
Che siamo pronti
Per un diritti più di un diritto del lavoro maturo
Per un diritto del lavoro sostanzialista nel quale la persona non è solo un contraente debole ma è e vuole essere soprattutto protagonista nei rapporti di produzione
E per questo il diritto fondamentale sul quale
Dovremo lavorare in termini promozionali prima ancora che sanzionatori
è il diritto all'occupabilità delle persone ed è quel diritto che si realizza attraverso l'accesso alla conoscenza l'accesso alla competenza questo ci fa più avanti
Di chi rimane soltanto ancorato all'idea che si tratti di difendere qualcosa da qualcun altro noi vogliamo soprattutto costruire il futuro
Io
Ringrazio
Sia giorno nicchie
Sacconi che Bonanni perché credo che questo
Dibattito abbia dato un'immagine veramente precisa di quello che
Incredibile evoluzione positiva e stanno avendo relazioni sindacali nel nostro Paese
E una trasformazione va accompagnata con grande sforzo grande attenzione sconfiggendo con l'accusa più di soldi che esiste nel Paese che fa evidenziare soltanto le cose negative
Faccio riferimento a Coletto prima Bonomi sulla d'Italia qua non c'è stato l'accordo su Alitalia
Abbiamo letto da quasi tutti i giornali un'accusa contro quell'accordo la grande occasione mancata reale speranza eccetera poi via ha sottolineato che Air France oggi licenzia mentre Alitalia cresce
Ora queste che sono
Dati positivi non per questo o quel Governo dati positivi e per la nostra comunità nazionale sono elementi che devono esserci ben chiari l'accordo di Pomigliano a richiamo nato risorse possibilità industriale sul nostro Paese rispetto a ulteriori rischi di riorganizzazione di tutto questo deve essere sottolineato una grande vittoria dei lavoratori dell'impresa ma anche della comunità nazionale
E da tutto questo io voglio aggiungere un'ulteriore prospettiva su cui con Bonanni stiamo riflettendo ma comunque i miasmi anoressia casta di Sacconi ci possono dare una mano
Il fatto che queste nuove relazioni sindacali possano entrare la dimensione degli enti locali
Noi settembre il Comune di Roma apriremo la vertenza per una ridefinizione del ruolo del gruppo il Comune di Roma che un'enorme
Holding
Di società che occupano ventisette mila dipendenti ecco noi vorremmo rivedere semplificare e alleggerire questo questo gruppo come di loro quindi anche andare incontro
A quei criteri di alleggerimento del cosiddetto capitalismo municipale ma vorremmo andare contemperamento adesso criteri di partecipazione
Cioè introdurre la partecipazione dei lavoratori mentre imprese municipalizzate qualcosa dei Consigli sorveglianza su questo ci siamo impegnati in un protocollo d'accordo siglato con la CISL e dentro questa realtà a fare in modo di andare incontro a quelle che sono o le necessità e le speranze degli utenti i consumatori
Perché la grande spiega qual è a livello di servizi pubblici locali fare in modo che la revisione degli accordi sindacali l'efficientamento di questa società
Non Marra
Solo presso la risparmio nata presso una maggiore è capace di dare servizi a tutti i cittadini quindi è come se chiedessimo ai lavoratori dipendenti e come dirò ma di andare incontro ai lavoratori utenti
Della stessa città ecco se noi riusciamo a utilizzare lo strumento la partecipazione anche su questa dimensione mettiamo in movimento alla grande forza delle realtà locali dei Comuni delle autonomie locali per fare in modo che il nostro Paese sia
Un Paese più efficienti e più competitivo ma anche più in grado di erogare servizi ai cittadini queste sono questi che abbiamo di fronte ed è un altro segno di una unità nazionale si realizza
Secondo il principio dell'appartenenza dalla solidarietà comunitaria grazie
Allora se la Frassinetti raduna la prossima tavola rotonda
Nostro cediamo tra qualche minuto
Ma
No
Motivo
Sono sullo stesso
Anche
Grazie
Alle spalle
No
Restano
L'asse lirico sia
Gli avvocati
Ma
Ma
In ogni
Monica
C'è
Però a
Concluse
Ad oggi
Però
è
Orario
Ai
Buonasera a tutti e vi prego
Di prendere posto sta iniziando la flessione relativa all'università
Ringrazio
I partecipanti
A questa tavola rotonda
Il rettore dell'Università di Perugia per stranieri Stefania Giannini
Il dottor
Guidalberto Guidi amministratore
Delegato della Ducati
Il ricercatore Marco Merafina Presidente
Dell'Associazione Calcio nazionale ricercatori
E il vicepresidente del gruppo al Senato senatore
Quagliarello prima di procedere
Con le domande
Agli illustri ospiti
Volevo
Inquadrare
In due parole
Il problema
Che andremo a dibattere tra poco che è quello della riforma universitaria
Raccogliamo la riforma
Universitaria
Questo provvedimenti
Che con un tempismo davvero incredibile parte proprio giovedì è stato incardinato al Senato una relazione giovedì inizierà la discussione nell'Aula del Senato
è
Una riforma aspettate attesa da tutti il titolo vorrei iniziare da qui e molto esplicativo università motore dell'identità culturale italiana
Come mai
è così importante
In un
Convegno di Orvieto che quest'anno ha come centro ha come oggetto l'identità locale l'unità nazionale parlare di università
Lo è per fattori
Sicuramente storici basta pensare
Alle origini delle università dal Medioevo in avanti che hanno fatto grande l'Italia di interscambi culturali
Di
Nuove figure che andavano ad avanzavano del mondo moderno
Ed è importante
Questa riforma
Universitaria perché è per la prima volta un Governo ha il coraggio di metter a mano a una riforma in maniera strutturale negli anni abbiamo visto tanti era tappamenti tanti tentativi
Diverso i discontinui
Di mettere mano alla riforma universitaria ma mai come adesso
Si è avuto il coraggio di intraprendere una via nuova quindi sostanzialmente
è importante molto importante a bere
Questa muratore di poter essere
Di far parte di un Governo che dovrà
Andare a modificare università che troppo spesso ultimamente ormai era diventato un colosso d'argilla
Prolificazione di corsi
Le spese per gli stipendi ma non per la ricerca una situazione di stallo burocratizzata parentopoli
Le Commissioni
E gli scandali di parentopoli che tutti conosciamo quindi abbiamo
Sostanzialmente un'università che per la prima volta
Collega la meritocrazia
Al ai ai vari atenei abbiamo per la prima volta
Gli scatti stipendiali dei docenti universitari collegati al fatto che ci siano delle pubblicazioni a loro nome
Direi che questa è una grande rivoluzione perché non si può parlare solo di merito in maniera astratta questa è una rivoluzione del merito
Avere l'opportunità di modificare la governance universitaria e quindi anche quella di snellire alcune procedure
è sicuramente
Una grande opportunità come è una grande opportunità
Dare
Una nuova un nuovo segnale anche per la trasparenza dei bilanci in tutto quello che era un mondo troppe volte nascoste distante
Quindi con queste con questi presupposti che sono i presupposti del cambiamento
Di una riforma che mi auguro non abbia delle diatribe ideologiche
Attorno ad essa perché all'inizio all'inizio anche all'opposizione in Commissione cultura al Senato Quagliarello lo sa meglio di me aveva avuto anche una
Una un atteggiamento costruttivo
Non bisogna assolutamente approcciare a una riforma universitaria
Con delle preclusioni di tipo ideologico perché altrimenti altrimenti sicuramente perderemo una grande occasione arrivo quindi adesso a fare un primo giro di domande veloci e vorrei iniziare ringraziandolo per la sua presenza
Dal Rettore dell'Università di Perugia per stranieri
Chiedendo partendo proprio da questa problematica relativamente alla governance
Quindi questo disegno di legge interviene sullo statuto degli atenei e sugli organismi l'articolazione interna e sul giudizio un suo giudizio Rettore su questa separazione dei poteri
Tra CdA
Dal consiglio d'amministrazione e senato accademico se trova giusto quindi che il Rettore non possa durare in carica più di due anni e che i mandati possono essere un massimo di otto anni ho già un primo passo
Che ha creato anche molti problemi al riguardo prego corretto
Grazie grazie dell'invito a gli onorevoli Alemanno in Frassinetti questa volta onorevoli sul serio perché dice ci hanno promosso tutti che sia d'auspicio non so se il
Carenze interpretarla in questo modo
Ringrazio perché mi è piaciuto molto anche il titolo di questo pane anche l'onorevole Frassinetti appena ricordato
Università come motore dell'identità culturale italiana e io credo che per rispondere puntualmente alla domanda
Ho bisogno imprudenti parole non in quaranta di
Chiarire che cosa può significare oggi in un Paese che ha bisogno di riforme strutturali ma anche lasciatemelo dire
Esplicitamente di riforme culturali
Agire sul cuore sul cervello dell'università riformare la governance significa sostanzialmente queste significa
Dare strumenti significa dare
La possibilità e la potenzialità che le idee i contenuti culturali e tutto ciò per cui un'università lavora cioè
L'arricchimento delle Generali
Sì ogni che si scrivono e la trasmissione di un sapere che se è diventato nei secoli ma che deve essere rinnovato di giorno in giorno possano effettivamente realizzarsi in maniera competitiva
Io credo che l'università italiana alla fine sia stata anche un po'lasciatemelo dire con molta serenità
Mitragliata
In maniera ingiusta non perché debba fare
Per carità difese d'ufficio ma
Voglio solo ricordare che
Il mondo accademico soffre delle stesse patologie di cui soffrono molti altri mondi nel nostro Paese e non solo
Soffre anche di virtù che devono essere riconosciute e quindi io direi che
Quello che manca o che è mancato finora è uno slancio verso la parola chiave che
Sotto questa riforma soggiacenza questa riforma è evidente cioè autonomia responsabile ci sono delle regole generali chiare la separazione tra
Le responsabilità di governo gestionale e di decisioni strategiche del consiglio d'amministrazione e la responsabilità di proporre le poste culturali
E didattiche e scientifiche del col Senato Accademico è uno di questi punti quindi plaudiamo già l'abbiamo fatto e lo faccio personalmente
A la il coraggio e diciamolo pure anche di agire su questo punto
E ci sono però anche
Altri elementi che naturalmente non devono essere non devono essere trascurati
E quindi la riforma strutturale che agisce su dicevo prima il cervello il cuore del sistema universitario
è una riforma noi l'abbiamo definita glielo ripeto architettonica forse una
Primo tentativo di parlare di reclutamento e di dare delle soluzioni diverse
I professori sapete tutti parlo anche
Insomma a chi non necessariamente dentro questo sistema finora sono stati reclutati con
Una
Una varia i ritardi meccanismi concorsuali che comunque alla fine avevano sempre alla radice un criterio di selezione su base
Ultimamente negli ultimi quindici anni localistica
Adesso invece si passa
All'attribuzione delle due responsabilità fondamentali la comunità scientifica che mi deve dire se sono un chirurgo se sono in grado di
Agire sulla pancia dei miei pazienti a livello nazionale e la sede che mi deve dire se il chirurgo che mi serve è Marco Rossi Giovanni Bianchi o Marcello periti questi sono i punti cruciali di questa riforma
Ecco detto questo però io credo che si debba anche tenere conto del fatto che l'università sia profondamente trasformata nel corso degli ultimi vent'anni o se posso in un minuto racconto
La la vicenda personale che gli ha fatto misurare sulla pelle
Il titolo cessa di trasformazione profondo
Appartengo alla generazione
Che passo dopo l'introduzione dell'Erasmus sono catene metà degli anni ottanta ed è invece un passo prima subito diciamo ha all'inizio del dei dottorati di ricerca
In quel modello quello degli anni ottanta il sessantotto era ormai un ricordo lontano c'era ancora però un modello diciamolo pure tranquillamente baronale il forte
Che faceva dell'anarchia organizzata
Un principio costitutivo della carriera
Dei giovani meritevoli io ricordo Università di Pisa maestro importante a cui devo non solo la mia formazione ma anche l'inizio della mia crebbe carriera che è stata fortunata meritevole
A cui mi rivolsi
Maniera abbastanza così timida
Di pensosa Coop per avere suggerimenti su come affrontare le prove di dottorato di ricerca
E il mio maestro guardandomi un po'bonaria evidentemente un po'irritata mi fece Carra Stefania dipende dalle zucche
Dove le zucche naturalmente erano
Le teste degli studenti e dei
E degli oli da loro motivazione e la loro passionalità nell'affrontare il percorso ora
Trovandomi
Vent'anni dopo circa
A ad occuparmi da rettore e quindi responsabile primario di tutto un complesso processo di gestione e di
Accompagnamento di questo progetto culturale io capisco che non potrei mai e non accetterei mai tutto in una mia università
In una mia università un collega si rivolgesse a un suo meritevole studente per avviare alla carriera universitaria
Sostanzialmente dicendogli studia che penso io ad accompagnare questo processo di carriera cioè il meccanismo di cooptazione il sottotraccia era sempre stato il meccanismo fondanti
Le regole sono cambiate perché la competizione ora non è nazionale ma internazionale e quindi anche gli strumenti di cui ci dobbiamo dotare devono essere arriva adeguati a questo nuovo compito
Quindi io credo che
Della prima delle due cose che abbiamo messe in evidenza il
La riforma profonda di sistemi di governo rapporto e si specifica agli organi di governo
E criteri totalmente riformati del reclutamento dei professori universitari siano
Elementi importanti anche coraggiosi che vanno a toccare quel cuore che dicevo prima
Otto anni e non di più
Dipendenti da una legge centrale per il mandato degli elettori ma io vi dico molto schiettamente l'ho anticipato rispetto al DDL Giannini e la mia università che non aveva il limite e essendo stata eletta
Ho riformato lo Statuto e lo introdotto quindi credo alla fine che sia un principio fanno
Devo dire con molta schiettezza che se il Rettore elettivo
Tutto sommato
Non ci dovrebbe forse essere un meccanismo che cura una patologia che è quella di coloro che si sono stati eletti per cinque sei sette volte sono stati i cosiddetti Rettori a vita ma ci dovrebbe essere un Regolamento interno diciamo che autor gestisce in maniera
In maniera equilibrata questo processo
Quindi mi pare un tiro al tetto che colpisce la traversa non mi pare che sia ecco
In tutto il lo schema di
Di riforma della governance e del e della legge in corso non mi pare l'elemento più c'è entrato il più importante anche se poi
Sulla stampa è chiaro che viene recepito
Come uno degli elementi più
Diciamo
Efficaci ed evidente
Un terzo ed ultimo elemento e chiudo questo primo giro di di di di osservazioni
Struttura cultura lasciatemi dire c'è un terzo fattore che non è secondario perché la reputazione
Cioè l'università come molte altre strutture del nostro Paese devono recuperare una
Narrazione verso l'esterno nel Paese al di fuori del Paese che renda conto della realtà come come dicevo prima cioè di una realtà che è importante che è veramente collegata al presenti al futuro e al direttivo virtuoso sviluppo della nostra società civile
E qui credo che in Italia si siano fatte delle scelte molto molto criticabile ma non solo da parte delle scuse la stampa da parte della classi politica indifferenziata da parte dello stesso mondo accademico
Che acqua
A quel a proposito di cui più di soldi a
Analogamente ad altri mondi questa questa forte attrazione nei confronti della cella il Presidente Napolitano ci ha ricevuto come nelle come delegazione della Conferenza dei rettori l'anno scorso so
Era appena tornato dalla Finlandia aveva avuto un incontro con la Presidente finlandese sapete che la Finlandia nei ranking internazionali negli ultimi dieci anni ha raggiunto posizioni di vertice niente in vari settori della ricerca
A lei Presidente ci ha raccontato che ha avuto la curiosità di chiedere alla sua collega
Ma quale secondo te il vero fattore che ha fatto sì che in pochi anni un piccolo paese si sia lanciato in queste in questi risultati così brillanti
E la Presidente finlandese ha disposto la reputazione poi che noi poniamo
Il prestigio sociale e professionale di chi fa ricerca di chi trasmette il sapere alle nuove generazioni come un punto fondante ecco allora se questo è vero forse
Forse
Dovremmo ecco riflettere su una narrazione
Politico-culturali in quello che il mondo dell'educazione generalmente inteso molto più precisa e anche molto più costruttiva
Adesso
Passiamo alla dottor
Guidi che rappresenta in questa sede un po'il mondo dell'impresa
E devo dire che sempre abbiamo avuto un po'un distacco tradizionalmente
Tra l'università e l'impresa il mondo del lavoro
Come se si
Fossero creati
Un po'delle delle cattedrali nel deserto su questo è uno degli aspetti negativi dell'università italiana
In questo senso la presenza dei membri esterni nel consiglio d'amministrazione
Che è presente in questo provvedimento
Di riforma può essere secondo lei un primo passo per aprire l'università alla rendita esterna in particolare al mondo dell'impresa
Allora pesata si possa definire pregi ormai stasera sono onorevole quindi posso rispondere anche alle domande difficili
Ma
Io vorrei tentare di rispondere a questa domanda con degli esempi io qui c'è il Magnifico anche se una volta Fabio Roversi Monico mi disse che magnifico presso l'Università di Bologna però coi
Quello di gomma ma ha detto che non è vero che anche due mani quindi sono anche
Ma vedere alcuni esempi io faccio in l'imprenditore diciamo che teoricamente io sarei quello che per alcune discipline utilizza quello che esce dall'università
Non solo ma uno dovrebbe teoricamente utilizzare anche i cervelli la capacità di ricerca che all'interno di ogni università
Quindi non voglio entrare nelle technicalities perché
Io sono il Comitato scientifico del Politecnico di Milano e partecipa attivamente alla vita del Comitato scientifico e cerco di dare il mio contributo pochi risultati
Sono stato per sei anni presidente Iannone vicino alla città di Bologna
Abbiamo tentato di portare
L'obiettivo l'oggetto sociale era quello di portare i cervelli che erano scappate dall'Italia tutte le solite cose in tanti abbiamo portati sette
Poi ci siamo fermati perché il corpo docente
Ha detto ma perché è quella che si è andati via e noi no che quest'anno il più bravo quelle
Allora ho detto grazie arrivederci ritrovato un altro Presidente nel settanta
Io continuo a pensare
Io un un centro di ricerche con quasi venti persone alta Trento con l'Università di Trento
E prendo solo ricercatori
Continua a parlare di me così non offendo nessuno io duecento persone circa in Argentina centoquarantadue in Croazia Lubrano quattrocentosettantasei a Busto in Romania
E duecentocinquanta Bologna
Una ventina circa a Roma appaiono duecentoquaranta persone appone in India quindi da un po'di tempo riesco a
A pesare la gente
Abbiamo poi una joint ventures Cola MIT per lo studio di un motore elettrico nuovo
E una corretta di Tione divenire
In Cina per la molto diciamo diciamo le due ruote le quattro ruote ecologica quanto precoce
E signori miei
Io sono ho sempre sostenuto che non cambierei non avrei mai cambiato i miei giovani ingegneri di Bologna
Con dieci americani senza inserire schiocco proprio facendo la rimane cambiati vi devo confessare comincia a cambiare idea
Vi racconto questa che mi raccontava qualcuno deve metti l'altro giorno ne metti come sapete tutti gli anni voi siete esitare tutti gli anni
Riceve da tutto il mondo centinaia di migliaia di richieste decine di migliaia partecipare marca
Cinque sei mesi fa hanno ricevuto un biglietto nel Maryland c'era scritto mi chiama cince ovunque non so ho partecipato ai campionati cinesi di matematica eravamo cinquantasette milioni io sono arrivato primo
E già all'MIT
Questo per dirvi
Io e quello che cerco di dire ai miei collaboratori
E qui poi mi riaggancio perché non c'è Gianni ma
Atteso discorso del federalismo che devo dirvi che a me fa una fitta tremenda
Io non riesco a considerare a parte il fatto che un
Un vecchio
Pericolo patto il liceo classico federale mi pare che volesse dire o riunire se non mi sbaglio non
Gente unità di separata seriamente
Io spero mi auguro mi auguro che questo ci porti dei grandi risultanti dal punto di vista fiscali io ho pagato il cinquantadue per cento di tasse sugli utili del due mila nove e quindici capirete se non sono indispensabili
Però io non riesco a considerarmi
Di Bologna dove la sede centrale di Trento di Roma e di Buster in Romania
Di Buenos Aires di punto non ce la faccio
Perché Hilla mia azienda me stesso mia figlia
Noi siamo parte di quella gente là di quelli non riusciamo a essere diverso io non mi sento
Sinceramente non mi sento
Mi sento profondamente italiano
Ma non mi sento di pensare che sono diverso rispetto all'anno
Che voglio qua io vorrei qualcosa che unisse non qualcosa che mi rendessi qualcosa in più che ci unisce
Che ci aiutasse lavorare inserendo affanno ecco
Io mi devo dire non ma e e strutturale ed ormai la mia azienda che nel corso degli ultimi vent'anni a fronte della formazione e cambiata profondamente
Profondamente
Troviamo un altro un punto all'Università perché dico che non oggi comincio a pensare
Noi abbiamo fatto un accordo anche con la come azienda con la Bocconi
La Bocconi ha tutti gli anni dal master dieci venti per cento di studenti che vengono a tutti i Paesi del mondo aveva assunto tre indiani
Due donne è un uomo laureati in ingegneria in India
Infatti il Sant'Anna Pizzo due anni e due anni alla Bocconi parole italiano meglio di me e di molti di voi
Parlo l'inglese e francese e Tedesco e l'indiano non sempre un milione un miliardo e mezzo quindi servono in seno
Che cos'è che mi spaventa e qui arrivo all'ultimo punto io temo che nessuno
Nella classe dirigente abbia ancora fatto capire ai nostri giovani quali sono le sfide che hanno di fronte
Io è questa la mia preoccupazione
Non è che l'hanno fatto per cui
Non
Io ventidue euro e cinquanta di costo del lavoro Bologna
Tre dollari e ventisette avvenuta
Un euro e settanta a buffet in Romania
Tue euro e ottantacinque a Lobreglio in Croazia deroghe novantotto di dollaro
A comune gli enti
Questo non va io sentivo parlare prima poi Maurizio Sacconi è sempre bravo
Signori noi perderemmo il cinquanta il sessanta per cento dell'industria manifatturiera e questo
E qui mi riaggancio diversità se noi non riusciremmo
A tirar fuori il merito i migliori io dico con una politica crudele con Rutelli di selezione e non alziamo l'asticella del contenuto tecnologico dei nostri prodotti questo diventa un Paese che avrà Turetta non lo sai perché
Compreso dai prima dei grossissimi problemi non ci sarà più niente da fare bisogna insegnare ai nostri giovani io non so dirvi quali saranno le Facoltà migliorino però mi sa dire quali sono le Facoltà
Per le quali bisognerebbe fare come mi
Come Palazzo Chigi una unico cioè non prendete Laurelli semplicemente una comunicazione
Lasciata da perdere
Se volete restare disoccupati arte scienza la comunicazione volete fare psicologia del lavoro restasse disoccupati
Poi se non vado avanti forse ne potrei mettere alcune altre io mi sa dire che cosa
Che cosa non debbono stare i giovani per essere questo non vuol dire che non siano
Discipline che hanno diritto di essere considerati discipline scientifiche
Io dico però che non si può pensare che tutti vadano a fare il presentatore televisivo il giornalista anche perché io ho fatto quattro anni presente il Sole ventiquattro Ore vedo quanti erano adesso in quantità credo che anche i giornalisti che riducendo il personale
Signori miei io queste sono le cose che credo
Tutto questo comporta una cosa sola dobbiamo recuperare la capacità
Di tirar fuori i migliori
Di portar fuori le eccellenze e tutto questo significa perdonatemi che anziché parlare un po'troppo dei diritti bisogna ricominciare a parlare dei doveri
Che cosa bisogna fare che cosa costa
Qua lei ogni cosa che cosa si deve pagare per ragioni di Rovigo insegnare queste degli atti idem nipote
E ultimissimo i ricercatori
Io
Sono il primo a dire l'ho detto prima lo sostengono devi tutte le sedi
Le intelligenze sono della città però bisogna cominciare avversare tu non puoi fare il ricercatore facevano pubblicato le ricerche sul Bollettino parrocchiale
O sull'amico pensione bisogna che
Produca dei lavori che sono riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale
Altamente deve smettere i fare ricercatore
Insomma io dico
Garanzie
Ma anche la possibilità di dire guarda che hai sbagliato mestiere mica tutti sono mica Putin a Chamot
Io magari certe cose quello che fa il il Magnifico onorevole alla mia sinistra non si può farlo e
Bisogna che
Bisogna che
Cominciamo a dire dei no
Selezionare con crudeltà e tirar fuori i migliori grazie
Quindi
Avendo cui il Presidente dell'Associazione nazionale ricercatori Marco Merafina potremo innanzitutto rispondere
Al professor Guidi e soprattutto dare anche un po'un suo parere su questa grande innovazione
Che era sostituzione del ricercatore a tempo indeterminato con quello a tempo determinato una cosiddetta PIL molto vecchie che tanto sta occupando
In questi giorni le pagine dei giornali poi credo ci sia alcun emendamento fatto dal Governo in questo senso al Senato che potrebbe dare corpo e soluzione apposta problematico prego
Professore
Innanzitutto ringrazio l'onorevole Alemanno e l'onorevole Paola Frassinetti per l'invito
E raccolgo con molto piacere la provocazione positiva dell'onorevole barra dottor Guidi sì vediamo è
E non poter fare diversamente perché io sono un astrofisico quindi sta al Dipartimento di Fisica all'università Sapienza siamo al top
Non parlo per me io parlo del Dipartimento così diciamo in generale
E quindi dal punto di vista della diciamo della della ricerca sono pienamente d'accordo noi deve puntiamo Godot non ha pubblicato il Bollettino parrocchiale cominciava
Suoi riviste che ci hanno un elevato impaccio fatto
E questo diciamo una tradizione storica del nostro dibattito quindi io
Io sono d'accordo questo anche se penso che quando
Si parla di ricerca all'interno dell'università di
Docenza all'interno dell'università non si deve limitandoci soltanto qua a parlare di ricerca perché non siamo un ente di ricerca ma l'università
è il luogo dove dobbiamo fare anche della buona didattica e per i colleghi medici dobbiamo fare anche della buona assistenza
E questi sono
Lettere diciamogli tra i punti che a mio avviso sono importanti e vanno assolutamente
Focalizzati quando parliamo di merito di valorizzazione soprattutto del merito all'interno dell'università
Perché ce n'è tanto e qui vengo alla domanda
Dell'onorevole Frassinetti
La tenuta perché secondo me una grossa novità positiva all'interno del disegno di legge perché il problema dei giovani in Italia un problema del proprio dentro le università non riesce a trovare
Una soluzione soddisfacente ormai da tantissimo tempo e questo che si ne guardiamo adesso i giovani milioni proprio quelli a cui si riferiva
Il dottor Guidi sono quelli che se ne vanno all'estero soprattutto nelle facoltà scientifiche
Non tutti è vero
Ma molti di questi
E soprattutto perché d'Italia spende molti soldi per la formazione dei giovani e molto spesso i più bravi
Andandosene all'estero fanno sì che il beneficio venga in qualche modo venga fruito dagli altri Paesi
E non c'è un ritorno diciamo simmetrico nel senso che non c'è un buon ugual numero
Di ricercatori stranieri che viene in Italia questo è un problema
Che dobbiamo porci effettivamente campo una patologia tutta interna
Al nostro sistema
Perché interrati dagli internazionalizzazione è un valore all'interno e l'università e ne sono
Cosciente e ve lo pratichiamo per esempio nel mio ambito
Molto meno succede in altre in altre Facoltà però non può essere
Un valore a senso unico nel senso soltanto esportazione ma ci deve essere un aveva osmosi ci deve essere un ricambio uno scambio tra
Tra Paesi
Sulla questione del pernottamento perché è importante
Questa la tenuta del che all'interno del disegno di legge
Perché finalmente noi
Forse riusciamo a dare un percorso certo I giovani all'interno delle università ne abbiamo dei giovani ormai direi tra virgolette dei giovani che hanno
Sono arrivati alla soglia dei quarant'anni
Che sono in attesa
Del del successivo contratto del posto eccetera eccetera
E noi escono ad avere
Delle certezze
Pur essendo validi per entrare all'interno dell'università
Io credo che
In questo modo innanzitutto facciamo piazza pulita della confusione che c'è stata fino adesso
Perché
Se è vero come è vero che abbiamo una dilatazione del precariato
All'interno
Del nostro Paese
è anche vero perché non abbiamo mai affrontato il problema del proprio ruolo come corse per la prima volta riusciamo a fare gol all'interno di questo disegno di legge
Perché se riusciamo noia
Togliere diciamo tutta la miriade di altre figure
Che ci sono e che costellano la carriera diciamo del
Del giovane ricercatore che dopo essersi laureato che ha fatto il dottorato cominciata un contatto al parlare quarant'anni
Senza qualcosa di certo ma
Diamo un percorso certo
Che possa dire
Con nettezza e con chiarezza
Se tu sei bravo sei valido
Entrati nel sistema universitario ma
In tempi utili
Se non sei valido chi diciamo che non può entrare nell'università
E puoi spendere quello che ha imparato nel mercato del lavoro ma non a quarantacinque anni
Ma a trent'anni a trentacinque anni al massimo
Allora abbiamo fatto un servizio al nostro Paese io credo che questa
Sia la strada giusta assolutamente
Perché la dilatazione del pagare dopo perché non abbiamo dato una risposta certa
Proprio al problema del proprio ruolo
Ed è anche responsabile della fuga dei cervelli a mio avviso
Se riusciamo a risolvere questo problema
E lo facciamo brillantemente
Mettiamo un tassello importante perché
Come si dice se si inizia bene forse poi dopo successo io mentre le cose vanno anche meglio però attenzione e qui termino ci sono due problemi che dobbiamo risolvere affinché questa operazione vada a buon fine
La prima cosa la tenuta che deve essere finanziata è importantissimo perché
Parlare di tenuta che significa proprio per
Per la parola stessa dobbiamo dare un percorso certo
A quelli più validi
Per poter entrare all'università e quindi parliamo di reclutamento quindi parliamo di
Finanziare questo reclutamento non possiamo
Reclutare giovani senza
Mettere dei soldi subito
E la seconda cosa è questo un po'si collega con
La questione del disegno di legge e del problema dei ricercatori che rappresento
è il problema del conflitto che potrebbe venirsi a creare per cinque sei anni
Dopo che il DDL aveva approvato perché per come è scritto il DDL corriamo il rischio di arrivare a una situazione in cui su un percorso che finalmente diciamo è delineato correttamente dobbiamo risolvere un problema di transitorio dovuto all'epoca i ricercatori attuali che sono validissimi molti che purtroppo
Anche per mancanza di
Soldi che non ci sono stati di concorsi
Non hanno voluto progredire nella carriera io parlo di quelli validi non parlo dei alcuni colleghi delle di alcune facoltà
Che effettivamente
Non hanno prodotto a sufficienza non hanno prodotto ha fatto
E questo e questo è molto importante forse la sfida più importante che
In questi giorni deve in qualche modo ci si deve cimentare
Il Senato poi successivamente
L'onorevole Frassinetti che relatore della legge alla
Alla Camera per risolvere proprio Boban certa doglie
Successivamente nello svolgersi del dibattito possiamo anche voi entrare diciamo più più in dettaglio quindi bisogna che per il momento mi fermerei qui
Professore
E adesso interpelliamo gli studenti che
Indubbiamente sono probabilmente una delle
Parti fondamentali
In questa riforma Carolina parchi
Fa parte dell'Esecutivo nazionale di Azione universitaria
Ed è già laureata quindi complimenti giovane laureata
Chiedo atte
Un
Tuo parere
Su questo fondo per il merito
è stato istituito che ha previsto
In questa riforma universitaria per la prima volta si cerca di farsi
Che gli studenti
Che hanno le possibilità intellettuali culturali
Di poter continuare gli studi ma non hanno i mezzi
Di sostegno per poterlo fare abbiano un aiuto concreto
Questo importantissime uno secondo me
Delle dei principi basilari
Anche del nostro pensiero politico cioè al vere
L'opportunità di continuare
Nonostante ci sia una situazione di disagio economico
Quindi volevo un po'
Sapere come gli studenti
Hanno dato che pare erano dato di studenti a questo fondo per il merito
Sì guardata ora io credo che la questione diritto allo studio sia un po'più ampia ecco del del fondo nel merito perché comunque
Il il diritto allo studio e l'università italiana secondo me può essere queste declinato come università e deve essere per tutti è Università che deve essere di tutti quando parlo di università per tutti e maggior università che non sia sotto casa che è un il Paese della Provincia abbia un corso di laurea decentrato altro perché è chiaro che questo comporta delle e se enorme in questo senso ho visto comunque che la riforma prevede prevede dei tagli anche a corsi laurea facoltà che non servono però ecco
In merito alla gestione delle risorse posto che il fondo per il merito e comunque minimo diciamo rispetto alle
Alle a tutte le risorse destinate all'Università credo ecco e possa essere considerato un po'la ciliegina sulla torta di
Di questa riforma approvata è assente
Perché il Governo possa ottenere veramente il consenso nelle piazze degli studenti ci vuole comunque
Uno slancio un atto di coraggio appunto di rompere con il sistema precedente dell'Università per cui dobbiamo dobbiamo cominciare a distinguere il diritto allo studio dal diritto al titolo di studio che è un'altra cosa per cui un conto è il diritto allo studio
In forza del quale i conti a nostra Costituzione lo sancisce tutti hanno il diritto di frequentare l'università che voi io lo Stato deve fornire i mezzi per per farlo però è pur vero che sono i più meritevoli devono arrivare al CONS al momento del titolate ventesima alla massificazione del titolo di studio per cui così come e magari negli anni ottanta anni e tanta cerotti diplomati adesso citando tutti laureati e sicuramente il tre più due in quel senso è stato deleterio perché ha devastato comunque l'università italiana per cui anche un ritorno alle ai corsi laurea unici sicuramente auspicabile e l'esperimento di giurisprudenza lo lo dimostra perché il
La Moratti all'epoca fece il il percorso di laurea magistrale quindi ecco
In questo senso io credo che le parole d'ordine di una ma di una riforma universitaria è veramente voglia colpire nel segno debbano essere
I tagli alle degli sprechi quindi sicuramente di tagli si deve parlare in primis i tagli degli sprechi quindi migliore gestione
Limitare l'autonomia degli atenei perché comunque abbiamo visto al medico che non sempre quantomeno nell'aspetto della gestione dei fondi a
Ha avuto buoni risultati o se non la sfiora il limitare comunque prevedere dei meccanismi e sanzionatori ecco affinché gli atenei mal governati possano essere in qualche maniera
Colpiti è in questo senso credo che gli studenti debbano essere tenuti in considerazione come
Interlocutori nella misura in cui quali chi ha parlato di diversità di tutti all'Università non è solo dei ricercatori non è solo dei dei docenti ma gli strumenti sono sicuramente proprio per come nasce anche l'università italiana
L'elemento centrale del del della nostra Accademia e io credo che in questo in questo sistema che vede
L'autonomia degli atenei così così porta ecco la rappresentanza studentesca sia fortemente limitata perché troppo spesso la rappresentanza studentesca e come dire sulla carta poi nella realtà non ha un potere sostanziale di andare a incidere su sui meccanismi che regolano poi i vari atenei quindi secondo me
In questo ecco un un impegno da parte delle da parte del Governo del nostro partito ci vuole perché comunque
Se noi andiamo a immaginare università costruita sulla base delle esigenze di tutti non possiamo prescindere da quelle degli studenti
Che è troppo spesso vengono vengono minimizzata e o o spesso come abbiamo visto un paio d'anni fa addirittura strumentalizzate dalla
Dalla protesta dei
Dei docenti quindi io credo che sia opportuno in questo momento è noi sicuramente con movimento universitario lo faremo come abbiamo sempre fatto essere essere pungolo esse anche sono così fastidiosi per per il partito e per il governo laddove dovesse dire qualcosa che non è che non ci piace quindi
Secondo me sul sul diritto allo studio ecco bisogna bisogna
Circoscriverlo
E al tempo stesso investire
Le università e le Regioni perché non dimentichiamo è quasi tutte le Regioni se tutte le regioni hanno lente regionale per il diritto allo studio è fondamentale in in questo senso
Con con maggiori investimenti destinazione di maggiori fondi per cui ecco mi sarebbe piaciuto che prima di sentir parlare di fondo per il merito appunto si parlasse di maggiori fondi destinati agli alloggi alle mense alle biblioteche ai trasporti gli studenti fuori sede
Grazie
Carolina
E adesso
Presidente cuore Quagliarello
Non soltanto cui investe di politico ma anche
Di professore
Universitario
Con una
Lunga articolata carriera da ricercatore all'Aquila professore associato a Bologna e ordinario la Loris
Volevo può entrare nel dibattito attuale
Che ha animato
Questi giorni proprio il provvedimento sull'università anche con un ente emendamento al Senato
Sul presunto abbassamento
Delle dell'età pensionabile per i docenti da settanta a settantacinque anni
Volevo un po'a sapere
Il tuo parere al riguardo
Ringrazio innanzitutto per questo invito alla vigilia diciamo credo che
Questo è uno dei punti su cui
Si giocherà la riforma il dibattito al Senato ecco io la prendo un po'all'ARDIS fra loro alla lotta
Io sono insomma convinto che noi
Dobbiamo evitare come comunità nazionale di rispondere
E di interpretare il titolo di un bellissimo libro di un autore che la pensa come come voi noi non siamo un paese per vecchi dobbiamo anche però evitare di fare il contrario e cioè di dire
In qualche modo noi non siamo un partito nel Paese per i giovani e li mandiamo
Gli mandiamo con dei messaggi precisi ai margini della società dovremmo cercare di avere un'idea comunitaria intorno a un'idea forte di nazione così come c'è stato spiegato prima
E allora
Nel dare una risposta partiamo da un dato di buonsenso innanzitutto
L'età media
Sì allunga
Il è normale che sui circhi di lavorare di più dovrebbe essere normale questo questo per
Un dato
Di carattere sociale è un dato di carattere economico da un punto di vista sociale evidente
Che
Essi invecchia
Laddove
Appunto sia poi un ruolo passivo si invecchia prima da un punto di vista
Economico l'asse non si ragione in maniera corporativa è chiaro che nel momento nel quale si paga una pensione e si paga uno stipendio cioè una fuoriuscita di denaro da parte dello Stato maggiore
Che nel momento nel quale si tiene invece una persona ancora attiva e valida alla sua
Ma
Io non mi limiterei a questo e direi che la risposta
Deve venire su tre
Terreni
Uno
è un fatto di giustizia che ha
Come orizzonte la persona ora
Mi diceva diceva giustamente
La il Magnifico Rettore che noi dovremo
Arrivare appuntare una narrazione pubblica dell'università
Allora
Dove dobbiamo anche dire che molte delle persone che sono nell'università vi sono entrate Etim un modo diciamo nonostante tutta una serie di difficoltà
Chiamiamole così ambientali e l'hanno fatto per un grande amore
Per il loro oggetto di ricerca che per quel che fa circa
è stato
Ricordato il mio curriculum io ricordo che quando sono diventato ricercatore avevo trent'anni ed ero giovane per la mia generazione
Insidie
Io alla
A
A Roma avevo famiglia e poi dopo un po'di anni ho iniziato ad avere figli io per otto anni so ho fatto il docente
A all'Aquila e lo stipendio che prendevo allora il ricercatore all'Aquila era di mi
Un milione e cento
Nei primi tre anni che poi Santo a un milione e sei
Dopo la conferma attualmente
Un ricercatore guadagna
Due milioni mille e cento euro quando entra che diventa hanno duemila euro dopo tre anni e al momento della consegna dopodiché non è che c'è uno scarto di anzianità lo stato di anzianità e minima
Per avanzare nella carriera è possibile e necessario fare un altro concorso
Per quelli che vi sono entrati
Al tempo della generazione del Rettore e mia questo significava anche cambiare se
Personalmente dopo otto anni nove anni
E quindi era una cosa il motivo per il quale
Io sono diventato professore associato dopo otto nove anni mi è del tutto ignoto dovuto al caso perché io la mia produzione l'avevo già fatta prima
è capitato per caso che c'è stato un concorso
Che mi ha in qualche modo promosso
Io ho cambiato sede
Sempre avendo la famiglia a Roma e sono andato a Bologna e ho insegnato oltre che a Bologna perché l'università ne aveva bisogno anche a Forlì facendo quindi una sorta di pendolarismo del pendolarismo
Porto che a volte
Come nel caselli autostradali e si sta fermi per tanto tempo e non si capisce perché
E poi inizia invece riti immediatamente alla fine dopo tre anni sono diventato professore ordinario
è
Sono stato chiamato a Roma alla LUISS
Tutto ciò
Evidentemente hanno fatto considerando
Con un
Un arco di tempo nel quale sarei dovuto rimanere dell'università e quest'arco di tempo al mio
Al
Quando
Appunto Noemi questa generazione abbiamo iniziato era quello per cui si entrava
E si rimaneva l'università fino a settantacinque anni
Gli ultimi anni erano anni al di fuori ruolo il
Questa norma è stata
Prevista
L'età è stata portata prima settantadue anni dal nostro Governo è stata portata a settant'anni
Ecco quindi in pochi anni è stato ridotto la carriera di cinque anni nonostante appunto ci sia una tendenza che vada
In altro senso ecco io credo che se
Si arrivasse
A ridurla ulteriormente sessantacinque anni sarebbe un po'cambiare le regole del gioco quando il gioco è già iniziato
E per molti professori universitari soprattutto per i più meritevoli sarebbe una sorta di tradimento che non ha senso effettivo rispetto
Alle proprie capacità e alla propria possibilità di dare ancora allo Stato e alla loro professione
Secondo
Problema una concezione della
Carriera questa è la cosa a cui io più tengo perché io credo che l'università sta cambiando non è più l'Università di un tempo e noi siamo all'interno di una grande della della crisi di un modello
Perché l'università era uno spazio separato
Della società basato sulla regola fondamentalmente della cooptazione
E del fatto che
Quel luogo si sedimenta vai a sapere
E questo era una risorsa
Per la comunità nazionale che ne avrebbe approfittato ma non sapendo in quale momento
Né avrebbe approfittato ora tutto questo non è più possibile ovviamente
L'università è diventata un luogo molto più collegato allo Stato all'esterno la regola della cooptazione diciamo la
Effettivamente ha coperto a volte delle cose scandalose ha coperto dei nepotismo lì insopportabili ha tradito la meritocrazia
Il docente universitario che prima era maestro oggi deve fare il maestro deve fare l'amministratore deve fare quello che ricerca finanziamenti insomma e in una sorta di crisi di identità profonde
Ma
Non è possibile che noi ma arriviamo completamente
Il
Senso del modello originale perché se smarrire amo quel modello senza trovarne un altro voi
Abbiamo una perdita secca per il nostro Paese
E quel modello originario era basato sul fatto che l'università fosse una comunità
Sin dall'inizio era una libera comunità di studenti e docente
E all'interno
Della
Dei gruppi di ricerca esisteva una solidarietà e anche una ripartizione dei ruoli
Per cui colletta
Si assumevano esperienze che poi potevano essere riversate
Nella gestione
Dei gruppi di ricerca
E all'interno dei gruppi di ricerca cerchi
Evidentemente aveva compiti
Di
Gestione i più esperti il più maturi e chi invece
Faceva ricerca
Perché era nel fiore degli anni
Se noi andiamo a smarrire questo senso e andiamo a comprimere in questo modello arrivando all'idea
Carrieri esplica per cui importante e
Arrivare e l'importante e assumere la medaglietta io credo che noi
Perdiamo
Molto moltissimi di quello
Che è il senso vero
Di fare università
E questo può accadere se noi poi andiamo a tagliare
Eccessivamente
E
Dunque i più giovani si troveranno gravati di compiti che in qualche modo non spettano loro non spettano loro nel loro interesse
Però io ricordo che uno dei problemi che ho avuto e che
Negli ultimi anni dell'Università dell'Aquila devo dei compiti di gestione che mi impedivano di Pavelic e non è che dicevo io sono il direttore di dipartimento bestemmiava o perché
Invece di potermi occupare
Della ricerca mi dovevo occupare di gestire
Cosa che
Non era
Quella la stagione in cui
Si doveva fare
Ultimo aspetto e con questo chiudo e credo sia il più importante
Mi è stato scritto che sono onorevole
Ma io invece al punto sono senatore
Devo dire ora non per la presenza corporativa di alcuni amici in prima fila
Ci tengo e anche perché appunto il Senato istituzione antica e prima che fosse elettivo si basava sulle cosiddette informate era il la situazione per la quale il Primo Ministro di turno per avere la maggioranza chiedeva
Lo una infornata di amici che potessero cambiare insomma l'orientamento della Camera è l'università
Ha funzionato un po'così ha funzionato per informata
è quel problema del casello autostradale che dicevo prima cioè ci sono stati delle generazioni che non hanno avuto opportunità poi
Immediatamente si sono aperte le cataratte e sono entrati tutti
Fino a che
Non c'è stata un'altra chiusura
Ora se noi vediamo le statistiche
Perché dobbiamo dei biologi usare i problemi ci accorgiamo che nel
Il biennio
Due mila dodici due mila
Tredici ci sarà il più grande ricambio di classe docente che l'università Abruzzo negli ultimi vent'anni
C'è
Una fetta enorme della classe docente che va
In pensione
Ovviamente
Questa
Dato sarebbe addirittura macroscopico se noi abbassarsi molle età pensionabile e dunque
Creassimo non appunto un
Un ricambio ma una vera e propria porci con il rischio che voi stiamo costruendo le premesse per la più grande informata che si è fatto nell'università Repubblica
Dopodiché
Chi si trova dentro si trova dentro si rifiuteranno i cancelli e magari per le persone della età di Carolina non ci saranno più possibilità uno dei
Tentativi attraverso questo disegno di legge e quello di
Superare questo alloggio di andare
Ordinatamente ad un ricambio che dia la possibilità ai migliori di emergere e di avere delle possibilità
Indipendentemente dall'anno di nascita e
Dal
Dalle contingenze
Configurati
Questo credo
Che siano
I motivi molto contingenti
Che mi portano a dire ebbene che l'età pensionabile non si abbassa voglio però aggiungere un'ultima cosa e poi chiudo questa riforma un buona nel futuro ma e
Un motore perché cammini è necessario metterci la benzina ad esempio sulla cosa dei ricercatori
Noi abbiamo evitato lo per legge abbiamo evitato di
Fare
Una terza fascia esaurimento che come si sa nella storia nell'università italiana
L'anticamera dello per legge
Abbiamo detto chi è ricercatore sta in una pace in esaurimento abbia una corsia premi privilegiata
Per il concorso ma faccio un concorso
I meritevoli
Poi
Vengano assunti dalle loro università tutto questo discorso per un discorso finalmente significo sta in piedi se poi ci sono le risorse
Se ci sono le risorse perché siano assunti perché sono i ricercatori si sentiranno presi in giro e penseranno penserà
Che cosa penseranno
Ci hanno dato
Il titolo l'abilitazione abbracciano fondamentalmente presso inciso
E si sentiranno ancora più tragica e allora concludo l'abbassamento dell'età pensionistica è un errore
è possibile accoppiarlo solo in un caso
Solo se non c'è la possibilità
Se c'è la possibilità che si compie un errore ancora maggiore e cioè quella
Di costruire un motore e normative le la benzina per farlo camminare
Ma se fossimo costretti ad abbassare l'età pensionistica per trovare le risorse vuol dire veramente che lo Stato è arrivato alta Poli
Vuol dire cioè
Che non che non si chiesti
Ci si
Occupa semplicemente delle risorse del proprio settore
Anche se si è consapevoli che questo per lo stato preso in generale
è uno spreco
Io spero
Che
Noi riusciremo aiutare questo scempio
Spero cioè
Che noi riusciremo a dare delle garanzie sulle risorse a prescindere dalla necessità di dover abbassare impropriamente letta
L'età
Della pensione perfetti entrato e aveva altre regole altre prospettive grazie
Grazie
Per questo prezioso intervento il Presidente quaranta se siamo bravi e facciamo una battuta di un minuto a testa possiamo anche fare
Un brevissimo secondo giro magnifico rettore
Lei appunto rettore di università per stranieri
Il problema dell'internazionalizzazione esistente
In Italia
In quanto abbiamo
Un un tasso solo del due per cento di studenti italiane che si reca a studiare all'estero
Al Senato è stato presentato un emendamento che rende obbligatorio l'esame di lingua straniera perché vuole diventare ricercatore
Qualcosa si sta muovendo in questo campo
Una battuta perché Geraci superstiti meritano sintesi
Problema era sta diventando tema questo mi sembra un elemento molto importante certamente dei due milioni e seicento mila ragazzi che nel mondo scelgono un'altra sede rispetto al proprio Paese per studiare Italia cattura cinquanta mila studenti circa
Quindi questa ci fa riflettere sulle convenzioni
Noi abbiamo degli ostacoli storici diciamo di tutti anche qui con molta schiettezza su cui stiamo lavorando ma che
Richiedono tempo cultura dell'accoglienza investimento sull'apertura
Dell'università come di altri settori del Paese lasciatemi dire tra parentesi che
Il provincialismo è una malattia storica che noi
Abbiamo ancora sulla nostra pelle i di cui dobbiamo liberarci credo in tutte le forme possibili
Immani sono o meglio gli ostacoli io lo vedo anche la mia diversità che pure è specializzata vocata a questo scopo barriera lui richiamo
Dobbiamo investire nell'insegnamento dell'italiano e dall'altra parte dobbiamo introdurre più corsi in una lingua di ansima diffusione ovviamente l'inglese la prima
Strutture d'accoglienza inadeguate le nostre città sono città
Universitarie disperse molto spesso in grandi metropoli e questo fa sì che lo studente che arriva abituato spesso una cultura del Campus si sente smarrito allora quello che diceva lei
Studentessa prima che vale per gli italiani a maggior ragione deve valere per gli stranieri diritto allo studio organizzato e strutturato quindi se una città come Roma offre per esempio e perché non potrebbe farlo College destinati per studenti e ricercatori e professori
Ecco che diventa molto più attrattiva di Londra o di New York
Le fare leva che lasciatemelo dire dal mio osservatorio su quegli elementi che dell'identità italiana non ce lo dimentichiamo insolito per la cultura di soldi di cui sopra sono ancora elementi di Forrest utilissima
Attrattività nel mondo
Io sono rettore con la valigia come potete immaginare e o avuto occasioni in questi anni sia da professoressa che da Tore ultimamente
Di visitare i Paesi dall'Asia l'Africa al all'America latina per non contare naturalmente i classici Paesi europei
Io vi garantisco che quegli stereotipi positivi che hanno fatto nella storia
La nostra
Immagine solida grande tradizione culturale quindi l'Italia come superpotenza in questo campo principi di estetica e quindi tutto quello che riguarda l'arte la storia della cultura è
Per gli stranieri
Capitalizzata nel nostro Paese devono diventare meglio valorizzati nella nostra politica internazionale
Chiudo con una ricetta semplice come tutte le ricette però banali potrebbe avere un'efficacia molto più alta pensiamo a quello che hanno fatto gli Stati Uniti che con una politica di borse di studio destinata
Agli studenti stranieri soprattutto provenienti dai Paesi emergenti hanno costruito una classe di tecnici gli intellettuali che
Assolutamente l'ossatura e lo scheletro portante del mondo imprenditoriale e anche l'impatto dell'intellighenzia americana cominciamo a fare questo cominciamo a fare esempi nere Italo x nei Paesi emergenti che ce le chiedono
Dico semplicemente in chiusura perché di solito i lavori da formica non finiscono sui giornali mentre quelli da cicala magari negativi sono ben evidenziati Italia sta progettando due
Campus universitari molto importanti strategici nel
Mediterraneo di cui ho l'onore di essere coordinatrice per parte italiana
Egitto e Turchia queste sono operazioni che non da oggi ma dopo domani diventeranno soluzione al tema più che altro Bland
Benissimo
Dottor Ruini
Si è parlato
Del problema della proliferazione delle università
Una battuta dall'Osservatorio del mondo dell'imprenditoria su questa problematica
Medie mi ha stimolato un po'quanto diceva prima Gaetano Quagliariello e anche la magnifico di Perugia ma io
Devo dire
Prendo l'Emilia Romagna Emilia Romagna università a Bologna una corpi
Una Ferrara una moderna una religione una Parma una Piacenza più alcune sedi distaccate
Ma io credo
Io credo e si informi
Tutto
Io credo che questo non corrisponda un criterio di ricerca dell'eccellenza cioè a me sembra che se uno vuole avere il meglio dei docenti
E naturalmente poi avere quel trapasso di cui parlava prima il ricercatore al alla alla popolazione presentare bene alla puntare sulle eccellenze
Avere io invece temo e questo forse un sospetto che che voi non condividete che risponde alla logica per cui ogni città vuole
Una rapporto una fiera
E università perché
Ogni sera ogni università eccetera
Qualche consiglio d'amministrazione qualche segretaria qualche macchina qualche autista qua a volte mi viene il dubbio che questa
Possa essere la logica non certo un criterio
Ricerca dell'eccellenza
Torno al discorso di prima
Ma scusate invece che aprire a Forlì perché non aprite l'università a Tunisi
Perché non ha prezzo università a Beirut perché non avrebbe
Quella che noi stiamo facendo uno sforzo strano
Noi non possiamo pensare io non ho bisogno
Che mi aiutino andare a vendere negli Stati Uniti check-in lo so fare io non son Palmieri
Uno dei problemi
Ancora gravi che forse insegnando a per un giurista di stranieri lei non sente
Signori
Io ho bisogno di gente che parli l'inglese perfettamente non
Una qualcuno qualcosa di inglese per sopravvivere al ristorante
Io vedo niente frontali perfettamente e dato che tutti mi segnate che l'inglese cioè quelli giapponesi tre o quattro degli inglesi degli Stati Uniti quel circolo degli inglesi poggia quelle sudamericane
Cioè
Carrubba qui io non l'aveva in nessun
In ingegneria in economia o in alcune sue porte mi sfuggono cioè non mi dimostra che ha fatto un anno negli Stati Uniti in Inghilterra un anno non con o qualche alla fidanzata ordinanza equivalente ecco convivono system che altrimenti l'inglese non lo pagano
E io li trovo io mi trovo con i miei che fanno fatica
Ecco sopravvivono al ristorante
Questo non può servirci nella competizione internazionale
Grazie vi ringrazio anche per la sintesi
Nelle risposte e mi scuso ma al tempo in questo
Professor Merafina in che contesto nasce la battuta del rettore Frati
Sul ricercatori fannulloni in in una battuta
Beh in una battuta allora
Innanzitutto io ricordo io sono anche membro del consiglio d'amministrazione alla Sapienza
E il giorno dopo che lui fece questa battuta in occasione della conferenza stampa
In cui avevano preso posizione a favore della potestà due presìdi delle Facoltà lette e filosofia e Scienze della comunque è scienza umanistiche
Che
Abbiamo avuto un uno sconto diciamo un confronto molto molto serrato durante quella seduta la risposta che
L'mi ha dato quando io l'ho detto ma
I dati che sono stati presentati che tu hai presentato
Tu rettore
Luigi Frati
Sono i dati di tutti i docenti universitari lo sappiamo perché lo
Abbiamo fatto insieme al sacco di tempo quindi quelle percentuali trenta per cento ho
Giurisprudenza dieci per cento tutto verso l'università si riferiva professori di prima seconda fascia e ricercatori tutti insieme
La risposta è stata ma io intendevo ricercatori come funzione questo davanti a giornalisti che non riescono a percepire queste sottigliezze e quindi è chiaro che
C'era sotto qualcosa qualcosa che a me non è piaciuto per niente ma
Al di là della polemica che può essere strumentale perché uno possa avere fatto apposta no
Non
Cominciava essendo ingombrante la protesta all'interno dell'università andiamo a vedere
Le motivazioni
E paghiamo impositivo invece che in negativo
Perché noi dobbiamo fare questo baratto per cui
Io trovavo le mele marce
E allora sono titolato a chiedere i fondi università a mio avviso
Va finanziata come bene in sede il Paese
Almeno perché c'è il novanta per cento dei docenti che lavora onestamente
E dà lustro anche all'estero dell'Italia questa è la cosa importante
Poi
Il problema di
Togliere i fannulloni va benissimo ed è un problema che ogni elettore
Deve risolvere
Da solo
Ma
Attenzione
Non facciamo che
Questa battaglia sia collegata al finanziamento perché sarebbe un errore madornale
Secondo me
Perché
Diciamo questo disegno di legge parla soprattutto di meritocrazia di stare in scadenza questa è una cosa importante
Assolutamente vogliamo parlare
Del valore dei ricercatori all'interno dell'università ma
Io chiedo
Al Magnifico Rettore che
Conosce i suoi ricercatori di tutte le Facoltà sicuramente
Ma chi l'ha detto che i ricercatori sono i fannulloni di cui parlano i giornali
Io
Ciò un'esperienza mia che è quella della Facoltà e di scienze alla Sapienza che diciamo generale delle Facoltà di Scienze ma io parlo delle facoltà scientifica di medicina
Particolarmente magari
Ne ha facoltà di ingegneria
Sono dibattimento divisione lavoriamo dalla mattina alla sera
Dodici ore al giorno lo vogliamo dire lo dico con orgoglio pubblichiamo sulle riviste internazionali più importanti facciamolo dell'ottima docenza
E i egli e gli studenti ce lo riconoscono questo
Ce lo riconosco anche più di qualche altro docente che appoggi Rizzato magari
Gli stessi corsi con le stesse modalità perché magari siamo un pochettino più giovani
E abbiamo una docenza più collegata alla luce ha quindi e più fresca si rinnova di anno in anno c'ha delle Commissioni positive con quello che stiamo ricercando in quel momento
E non è c'è niente di meglio per lo studente di far vedere insegnano anche quello che molto vicino alla frontiera questo è importante soprattutto nelle facoltà scientifiche
E perché dico questo dico questo perché se no si corre il rischio che nel momento in cui c'è
In questo momento dibattito importante in Senato in Aula sul disegno di legge dove la questione dei ricercatori che non dico che la più importante però è una di quelle più centrali diciamo anche perché in quel santo c'è una potestà in atto che riguarda
Settanta mila cioè il settanta per cento dei ricercatori
Io vorrei che ci siano delle soluzioni con serenità in cui si guardino i problemi perché voglio evitare che questa protesta sia strumentalizzata in modo ideologico e parlo in particolare
Del più importante sindacato di questo Paese
Perché bisogna dirlo non è possibile questo fa del male Antonio alla soluzione di problemi ideologizzati utilizzare il malcontento dei ricercatori
I problemi dell'Università per fare una battaglia contro il Governo perché così non usciamo da nessuna parte arriveremo il muro contro muro e lo risolveremo i problemi
Invece io credo che
Serenamente si debba pensare qui vorrei rispondere un pochettino
Al Senatore Papania nei confronti dei paletti sta terminando ma no ci tengo particolarmente che è importante se ne vogliamo risolve il problema dei ricercatori ebbene che il patto sia chiaro nel senso che
Secondo me è una questione dei finanziamenti
Non può limitarsi soltanto noi dobbiamo chiedere stadio ricordo la metafora che fece dodici il dodici di febbraio Magna Carta c'abbiamo un secchio pieno di buchi dobbiamo quel ma riguarda Renzi che Pacini buccia mamme l'acqua bene
Se dobbiamo dico di cominciare a finanziare l'università è bene che ci mettiamo ben d'accordo quali sono le priorità perché se no corriamo il rischio di sprecare i pochi soldi che ce ne son pochi e quando io dico questo dico che ci sono
I bilanci delle università che stanno sappiamo come stanno perché
Abbiamo una difficoltà oggettiva lo devo dire lo dico serenamente ma la legge centotrentatré ha sottratto al sistema universitario
Due miliardi di euro in qualche modo dobbiamo cercare di recuperare perché
Il Magnifico Rettore lo sa siamo in una situazione in cui
Le università si trovano
Con difficoltà di bilancio rilevanti e con il rischio di non ha di non assolvere alle funzioni istituzionali a cui sono chiamate a perché sono chiamato ad adempiere
E allora
Dico secondo me ci sono delle priorità nel senso che il bilancio il diritto allo studio la questione degli studenti proprio per le difficoltà di Bilancio
Le università hanno in qualche modo ottenuto da parte tutte le esigenze sfidanti da troppi anni io credo che questa zona priorità maggiore anche perché la voce
Degli studenti una voce importante sul fondo di finanziamento ordinario e se ne rendono ben conto i rettori credo che questo questione dove e secondo perché non è non c'è soltanto questo dobbiamo pensare ai giovani e ai precari prima di pensare alle progressioni di carriera io credo che sulle progressioni Cagliero per capirci bene sulla riconoscimento dello stato giuridico dei ricercatori se ci mettiamo d'accordo su quanti sono i docenti i tagli ai ricercatori che servono
Per il sistema universitario professione deve lasciare
Allora saremo d'accordo su tutto quanto e andrebbe bene
Però
Dobbiamo in qualche modo essere sicuri che
Il numero dei al numero dei doni da corrispondano effettive prese di servizio se no invece di prese di servizio saranno prese in giro su questo
Io dico che i senatori e poi
Dopo i deputati saranno chiamati a discutere se è un problema molto molto delicato di nuovo non entriamo nel dettaglio però ci tengo che
Su questo problema in qualche modo si dibatta approfonditamente per evitare appunto che poi dopo la potestà venga presa in mano da
Persone che hanno altre finalità che non sono quelle di risolve il problema del sistema universitario grazie io capisco la foga
Abbiamo anche parlato ci siamo incontrati bene deve dare atto a proposito di proteste Carolina
Abbiamo visto la grande attenzione che questo provvedimento dagli studenti al diritto allo studio il fondo del merito il riconoscimento nei vari organi degli studenti
Tu prevede un autunno caldo a prescindere così come è stato due anni fa
Quando gli studenti universitari
Hanno sostanzialmente manifestata insieme ai baroni senza capire che manifestavano contro loro stessi
L'autunno caldo ci sarà sicuramente perché ormai è consuetudine appena qualcuno prova a spostare un mattone nelle scuole nelle università partono partono le proteste devo dire che Azione universitaria
Io sicuramente il il merito di aver protestato solo quando lo ha ritenuto opportuno a prescindere dal Governo che in quel momento c'era anche a prescindere dal colore del Governo in quel momento c'era quindi questo non ovviamente non esclude eventuali eventuali protetta anche da parte nostra qualora dovessimo alla fine non trovare con lei
Delle nostre rivendicazioni storiche all'interno di questa riforma credo però che le premesse non non citiamo perché comunque
L'impegno da parte del Governo di accoglie quelle che sono state delle richieste per tanti anni c'è però ecco risposta alle
Al professore ha parlato prima di me due battute ne voglio parlare perché
Un paio d'anni fa quando appunto tutta l'Italia fu in base alla quest'onda che poi non si è rivelata un rigagnolo più che altro
Né da parte loro della classe docente non ci furono cori ecco cori stonati c'eravate tutti via allineati a tentare di
Di coinvolgerà quanto più possibile gli studenti collezioni sospette per portarle all'Assemblea eccetera quindi io
Immagino ecco che da quest'anno ci sia un la capacità di distinguere
Quello che è veramente
Quello è veramente va va bene per gli studenti hanno perché francamente sei la classe docente avesse avuto a cuore i problemi degli stenti in questi anni atteso che è interrotta in CdA sono i numeri che parlano
La destinazione delle risorse viene decisa dai docenti tanti problemi non ci sarebbero stati quindi francamente in questo momento lasciare alle
Ossia le
Alla fondata il momento il i problemi dell'IST Lentini sembra riduttivo perché sinceramente
Negli atenei la gestione delle risorse viene decisa per la quasi totalità ecco dalle dai docenti sentiamola
Un potere di incidere assolutamente limitato ed è questo che ho detto nella nel mio precedente intervento lo ripeto ora quindi Paola per rispondere a temi più dover rimanere nel il nei tempi le proteste da parte degli studenti ci saranno nella misura in cui non non vedremo dei cambiamenti rispetto allo status quo solo in quel caso
Grazie Carolina
Concludiamo
Con
L'intervento del Presidente Galli Quagliarello al quale chiedo molto semplicemente il provvedimento al Senato
E una previsione
Dei tempi
E anche di quello che saranno le eventuali modifiche
Ed emendamenti che potranno essere significativi in questa settimana di fuoco che state per iniziare
Io penso che verrà approvato il provvedimento
Mi auguro giovedì sera al massimo venerdì mattina la prossima settimana mi auguro giovedì sera così il mio compito e il capogruppo strappi semplici pretendono trattenere la truppa anche per il venerdì mattina
Detto questo
A me pare che sul provvedimento si è fatto un buon lavoro in Commissione ora ci saranno degli strali che siano già tante
Io ricordo che quando ho fatto il mio intervento in Commissione i colleghi dell'opposizione erano tanto consenzienti che io dall'altra parte vedeva una serie di teste che facevano così continuamente
In secondo luogo i due punti li abbiamo evidenziato i due punti se provvedimento poi dirò una cosa
Sono a quelli
Che sono stati detti qui cioè di ricercatori nell'età pensionabile per il resto
C'è un cambio di filosofia del provvedimento e cioè
Sì circa di
Creare un per il possibile una competizione tra gli atenei
Per cui poi i risultati
Si vedono a monte
E
Anche
Parte dei finanziamenti vengono dati sulla base
Dei risultati questore
Il
Cambio proprio diciamo di filosofia generale che questo provvedimento
Assume
Io vorrei con un emendamento inserire
Anche un'altra piccola cosa cioè sempre dal punto di vista della narrazione chi è stato nell'università passasse che
C'è
Chi ha tirato la carretta
Semplicemente per amore
Della propria istituzione e anche del proprio oggetto di ricerca e chi
Dell'università nonostante gli stipendi diciamo non adeguate a comunque approfittato perché c'è stato
Queste persone si trovano ora sullo stesso piano
Introdurre anche se attraverso
L'una piccola finestra oltre che la concorrenza tra gli atenei
Una concorrenza interni
Che porti alla diversificazione degli stipendi sulla base
Del carico didattico per il carico di ricerca e anche di ciò che si porta all'università agli interventi finanziari sto perché ci sono dei docenti
Che sono una convenienza per le loro università perché
Hanno finanziamenti di ricerca a livello europeo e internazionale ed altri invece che sono
Come si dice a Napoli un giubbotto un peso ecco io credo che questa sarebbe un'altra importante novità cercheremo di farlo
Sono
Io
Vi ringrazio
Per questo dibattito attualissimo mi auguro che questo motore
Che è l'università nella storia d'Italia
Porti lontano
Questo è stato un esempio di come l'università
Sia variegata e sia composta da tante tanta tanti tanti ruoli
La politica dovrà gestire
Questo difficile momento e soprattutto l'onestà intellettuale come diceva all'inizio
Dino trincerarsi dietro battaglie meramente ideologiche ma di fare il bene di l'università e quindi dello sviluppo dalla nostra Nazione e vi ringrazio
Ora Marcello Veneziani di
Bisogna fare questo intervento che purtroppo era previsto per domani mattina
Dopo minuto contrattempo personale e
Perché
Diciamo lo spunto è quello del fatto che Marcello sta curando
Per il Comune di Roma
Le celebrazioni del
Centoquarantesimo anniversario di Roma Capitale
Che sono state costruite in sequenza con il centocinquantesimo anniversario della de l'Unità nazionale
E ho detto in varie occasioni
Di carattere diciamo così politico che noi dobbiamo fare di queste scadenze un'occasione per un da un lato una grossa riflessione dal punto di vista
Diciamo così storico politico e dall'altro lato anche
Una serie di
Occasioni per fare mobilitazione
Popolare
Che mobilitazione culturale
Perché
Noi non dobbiamo lasciare queste
Ricorrente
In mano nei alla lega creano atteggiamento ovviamente negativo ma neanche
A un contesto istituzionale sicuramente rispettabile
Ma che alla lettura di queste ricorrenze che estremamente riduttiva e non in linea con quello che può essere una chiara percezione identità nazionale
Questo questa mobilitazione questo tipo di impegno dobbiamo realizzare povere una sede elettiva declinazioni diverse da quelle propriamente istituzionali per chiunque
Cover non comune una provincia una realtà diversa
Sia del declinazione di carattere politico per coloro che invece ovviamente operano sul territorio e così via
Perché ripeto
Quando si governa
Quando si trova essere rappresenta il Governo nazionale
Bisogna evitare diciamo così il rischio di rinunciare mandare dei messaggi e anche tutta la tematica ne parlavamo peraltro venendo qua
Con Marcello tutta la tematica delle politiche culturali non può essere ridotta semplicemente alla gestione di feste venti Conferenza altre cose ma deve diventare uno strumento per rigenerare
Una consapevolezza identitari all'interno del nostro popolo quindi da questo punto di vista quando si governa non bisogna sedersi sul dato amministrativo sul dato squisitamente governativo non bisogna continuare a mantenere una fortissima
La valenza di carattere
Culturale e ideologico
E utilizzare anche gli strumenti istituzionali li contesti
Diciamo così
Delle celebrazione del ricorrenze per dare dei messaggi e fare dei ragionamenti che servano a inquadrare in maniera corretta
Il dato diciamo così identitario politico di aggregazione sociale del nostro popolo
In particolare
Io credo che
Il tema della
Del
Di Roma Capitale l'unità nazionale posti proprio in sequenza
Possa essere l'occasione per una serie di riconciliazioni nella nostra storia nazionale
Che però non devono essere riconciliazione neutrali ma deve essere un generico volevo seduti bene
Deve essere una consapevole rimessa in linea del
Nostro dato unitario della nostra realtà statuale istituzionale la nostra anche costituzione
Rispetto a quella che è l'identità profonda nostro popolo
Sapendo che proprio le fratture del Novecento e ancora prima frattura dell'ottocento hanno fatto sì che questa una realtà non è cresciuta esattamente in linea con queste identità
E io sono convinto che molti dei problemi che noi abbiamo anche dal punto di vista politico dal punto di vista dello sviluppo del nostro Paese nascono da questa sorta di
Mancanza di centro
Noi abbiamo identità che è chiara che millenaria che fondata sulla religione che fonda la sua vita di lingua che fonda su una
Appartenenza storica su un forte radicamento anche
Con quella che l'esperienza
Chiamiamole imperiale
Che ha caratterizzata al Medioevo eccetera insomma tutto quello che viene dal portale di Dante Alighieri coi
Ma voi abbiamo avuto un processo unitario invece sembra fatto apposta per negare tutto questo processo unitario potente caratterizzata da una spinta di carattere giacobino Odeon da un meccanismo diciamo di una
Concezione liberale
Diciamo molto
Nel corso di chiamarla progressista o altre realtà di questo genere quella ce lo dirà meglio di me ecco tutto questo va in qualche modo recuperato
Non per negare unità nazionale non per negare questo processo risorgimentale non per negare la stessa Costituzione
Che fonda la Repubblica ma per ricentrare la avere una linea guida anche per processi di riforma
Faccio solo un esempio voi
Concludo questa introduzione che finalizzata che farà affluire di lentamente le persone sono disperse per Orvieto
Facciamo per esempio lei riferimento al concetto di Repubblica romana
La Repubblica romana
E della diciamo così grande romantica probabilmente l'aspetto trapelate più recuperabile
Perché la Repubblica romana
E un dato che rimanda sostanzialmente a una forma di
Dato repubblicana in cui c'è
La meritocrazia all'élite
Il dittatori sto Crati lo rappresentata dal Senato esitato invece del popolo la rappresentanza del popolo la precisazione del popolo quello legato appunto all'SPQR che lega insieme nel dato della Repubblica romano questo concetto
Che non
Le storture le contraddizione della scadenza imperiale normale le persecuzioni dei cristiani dentro a una non agli eccessi dell'intero non a Nerone non a tutto quel quelle altre cose che invece sono più fortemente legata al discorso di inventato imperiale
La Repubblica romana
Fu ripresa come mito come sapete nel mille ottocentoquarantotto
Dalla dei mazziniani dalla da chi in qualche modo insomma fece quell'esperienza effimera del dato del pubblico romano concluda un orientamento anche di carattere anticlericale negativo rispetto al
A con una certa impostazione tradizionale con venature di tipo massonico tutte le cose che conosciamo
Però quel concetto ripreso all'origine non non solo c'è una mediazione risorgimentale ma ripeto all'origine potrebbe in qualche modo essere la base
Per una rigenerazione della Repubblica italiana
Dissennati chiave
Fortemente caratterizzata anche da un punto di vista identitario da un punto di vista di un giusto equilibrio fra il dato democratico quello comunitario
Quello meritocratico però dire stoccati eccetera e questo tipo di ricentrare futura è un dato che se non su cui secondo me bisogna tendente lavorare anche perché recupera
E concetti di religione civile
Che spesso Marcello evoca
Quella unità fra
Il dato religiose in senso proprio dato del cattolicesimo e quel senso di appartenenza allo stato delle istituzioni dell'umore del del
Del del delle del civismo e del senso di cittadinanza in senso alto che unifica ammonti aspetti delle nostre tradizioni culturali che non devono essere vissuti in conflitto
Per sanare antiche fratture insolito concludo citando fatto che voi dovete capire quante paradossale se voi andate a dare tale della patria e guardare due delle telefonate che è il simbolo più imminente la nostra identità nazionale eccetera
Voi a parte la microscopica Croce che c'è sopra la tomba del Milite ignoto non trovate nessun simbolo cristiano tutta alle norme coreografia
Dicono grafia adattare la parte non trovate nulla anticristiano
Questo
Testimoni un po'la frattura
Che c'è da questo punto di vista rispetto a certi per cose certe contraddizioni accetti elementi che noi dobbiamo superare
Perché hanno rappresentato elementi di grandissima debolezza
In base a questo è nata e cresciuta nostro Paese una democrazia cristiana che per tanti anni non ha avuto la percezione del senso dello Stato della nazione
è stata in qualche modo avversa questo anche perché reagirà rispetto all'eccesso di retorica nazionalista fatta il fascismo eccetera
A sì c'è stata un una vicenda invece che gli organi dello Stato che spesso in questa separazione rispetto
Ha un radicamento religioso identitario
Sono stati più esposti a strumentalizzazioni e meccanismi deviazioni allogeni ragion di Stato avulse da un profondo radicamento popolare eccetera insomma si tratta di elementi su cui è tempo di
Andare fino in fondo anche perché concludo per davvero
Rispetto alla retorica leghista
Che questo è assolutamente vero
Ha inventato di sana pianta ideologicamente una paterno insiste perché la Padania non esiste un albo costruzioni ideologiche o la costruzione astratta
E rispetto a da alcuni elementi che comunque la lega accogliendo le dobbiamo saper rispondere non
Solo con le vittorie che diciamo così
Alla alla diciamo così in
Napolitano alla istituzionale il cedolino sarà risponde con un senso orgoglioso di identità nazionale di unità nazionale che siamo senso alto forte e serio
Che abbia forti radici abbia una forte motivazioni che si è capaci di muovere realmente
In termini forti in questa queste radici che noi rappresentiamo e noi siamo e queste radici debbono essere una sfida profonda questo pulpito insomma non dobbiamo contrapporre alle Gismondo un un coso un modo essere italiani così insomma all'al genio Scalfari oppure non so anche la Calogero Ciampi per dire il cambio Calogero Chan più
Ma un elemento che sicuramente nobile e dignitosa di questa percezione quindi
è una sfida molto importante che noi dobbiamo affrontare fino in fondo per dare motivazioni profonde quello che il PdL
Per fare questo abbiamo bisogno di un profondo approfondisse gli apporti culturali
E non a caso ci affidiamo al macero veneziani che ha scritto quel libro assolutamente prezioso e fondamentale che appunto è la rivoluzione conservatrice in Italia
Che e vi invito a chi non avesse per caso letto dileggio attentamente unzione volevo libro fondamentale e costitutivo
Dell'ideologia italiane l'ideologia che noi dobbiamo riuscire a rappresentare a marce
Ma io penso che noi dobbiamo essere paradossalmente grati a Bossi alla lega se oggi parliamo di identità nazionale uscendo dallo stucchevole contorno di pure celebrazioni senza contenuto
Prima giustamente diceva Gianni Alemanno che bisogna dare contenuto il messaggio a questa cornice che il centocinquantenario dell'Unità d'Italia e i centoquaranta anni di Roma Capitale e credo che paradossalmente sono stati proprio gli attacchi della lega di Bossi la nascita come dire immaginifica della Padania
A suscitare una qualche reattività in un corpo inerte che era quello italiano
Noi eravamo abituati ormai a considerare l'Italia soltanto un marchio per la Moda tra il design
Considerando il Paese ormai completamente immerso nell'Unione nell'intera Unione europea da una parte della globalizzazione dall'altra
Riuscire ancora a riparlare di identità nazionale
E vedere i soggetti che fino a ieri erano totalmente assenti su queste tematiche che improvvisamente Eurisko
Proprio identità nazionale soltanto per creare problemi di dissenso politico nell'intero dalla maggioranza evidentemente vuol dire che qualche cosa è avvenuto
E quindi credo che sia un'occasione straordinaria per chi da anni ha sostenuto l'importanza di valore centrale dell'identità nazionale
I cogliere questa occasione del compleanno dell'Italia e del compleanno di Roma Capitale per farmelo occasione duplice
Per una ripensamento della nostra identità della nostra tradizione ma immessa nel nostro presente
Io devo dire che faccio parte anche di quel comitato dei garanti per l'Unità d'Italia ed ho proposto in quel comitato di istituire la festa nazionale del diciassette marzo che il giorno in cui
L'Italia fu proclamata Stato unitario mille ottocentosessantuno
E nei centocinquant'anni questa festa nazionale ci sarà cioè il Comitato l'ha approvato il Governo ne farà appunto materia di un disegno di legge ci sarà questa festa nazionale
Però ecco
Importante non è quello di scoprire qualche lapide in più
Anzi se vogliamo noi sfuggiamo dal Risorgimento proprio perché lo vediamo soltanto come un fatto un monumentale
C'è sempre chiari bande a cavallo una
Vittorio Emanuele queste lapidi le più assurde c'è una presa in cura lapide
Delicata Garibaldi a Palermo che ricorda la Penny chiari Garibaldi cioè che è stato due ore a Palazzo Agliata ha dormito e ce l'ha vendicato eroiche vi Garibaldi che si è addormentato per due ore
Allora insomma per uscire da questa visione olio grafica del Risorgimento cerchiamo poi di entrare nel cuore della nostra identità nazionale e il vero problema che non ci portiamo addosso
E che noi siamo uno Stato fragile recente
è una nazione solida che antica
Ecco questo è il punto di partenza credo per un messaggio
Di contenuto
Noi abbiamo
Una
Debolissima e anche recentissima costituzione statale ma abbiamo
Una nazione
Che e disegnata geograficamente e disegnata culturalmente abbiamo una delle lingue più antiche d'Europa
Abbiamo una storia condivisa assai forte e abbiamo soprattutto alle nostre radici una duplice eredità
Quella della l'impero romano della Repubblica che l'aveva preceduto
E dall'altra parte della civiltà cristiana che aveva appunto ed ha epicentro in Roma abbiamo questa grande possibilità di concepire l'identità nazionale come l'emanazione di una civiltà e non soltanto come il frutto di una nazione che si è costituita nell'epoca delle nazioni che fu appunto l'Ottocento
Quindi abbiamo questa antichità abbiamo un'italianità
Molto radicata e un senso civico molto labile
Abbiamo un'appartenenza allo stato ancora controversa e abbiamo invece un radicamento caratteriale
Nella italianità che rende l'Italia una delle personalità nazionali più spiccate al mondo oggi una personalità italiana e quella romana in modo particolare e
Molto più spiccata di ogni altra nazionalità pur avendo un sistema Paese una struttura istituzionale piuttosto fragile
E assai controversa
Ecco io credo che noi dobbiamo brevemente come dire a ripercorrere il cammino dalla nostra unità cercherò di farlo raccoglie pochi minuti per arrivare poi ad alcune considerazioni che riguardano più direttamente il nostro presente
E cioè
Noi dobbiamo
Aveva
Un'idea dell'identità nazionale inclusiva
Non dobbiamo cioè celebrare
Del Risorgimento soltanto attraverso quella
Virtuosa minoranza che affatto l'Unità d'Italia
Quella fu
Con tutti i suoi limiti sui difetti e le sue controindicazioni una minoranza isolata rispetto al Paese
Proprio ieri parlando appunto nella Comitato uno storico di qualità come Villari
Contestata la mia idea che il Risorgimento fosse stato largamente estraneo a Tremonti che erano preponderante del nostro Paese e cioè il mondo contadino
Il mondo cattolico e mondo meridionale
Sono tre mondi che hanno vissuto l'estraneità del processo unitario e non cercava così richiamando qualche singolo episodio cercava di richiamare i cattolici liberali qualche isolato meridionale che ha fatto diciamo
Il Risorgimento cercava di richiamare questi aspetti per vitalizzare in qualche modo l'idea che il Risorgimento fosse stata un'opera di popolo
Dobbiamo convenire onestamente non lo diciamo per diminuire il valore del Risorgimento se mai per
Incrementare l'opera
L'importanza di quella minoranza dobbiamo invece convenire che il Risorgimento fu opera di una minoranza
Per ogni come dire cattolico contadino o meridionale che partecipo all'Unità d'Italia ce ne furono dieci contro e cento estraneo questo è il rapporto numerico e lo dobbiamo riconoscere
Dobbiamo riconosce
Lo dobbiamo riconoscere non per
Sancire
La divisione irrimediabile del nostro Paese o l'estraneità irrimediabili nel nostro Paese rispetto al processo unitario ma al contrario
Lo dobbiamo fare per averi media inclusiva del processo di identità nazionale e capire che quel processo oggi e ancora incompiuto e basta
Realizzato attraverso l'integrazione con quei mondi o con quel che resta di cui loro
A cominciare dal mondo cattolico
Ecco prima
Giustamente Gianni Alemanno ricordava
Il peccato originale di questo Paese che a differenza di molte altre mature democrazie non era una religione civile
Noi che siamo una forte grande civiltà cristiana
Non abbiamo saputo mai correlare contemperare
L'aspetto
Civile civico
Istituzionale con l'aspetto religioso di fede
Che pure caratterizzare da secoli da millenni nel nostro Paese e mancata una religione civile
Perché alle origini del nostro processo unitario non c'è stata quella identità nazionale nel nome e nel segno della civiltà cristiana
è un limite è un limite storico è un limite in cui sono responsabili non solo coloro che fecero il Risorgimento ma probabilmente anche molti cattolici in una prima fase quel continente alcuni cattolici sostennero il
Risorgimento
Ci fu il progetto di Gioberti grandissimo
Progetto del primato morale e civile dell'italiano e ci fu anche un Papa Pio IX che come disse uno storico prima bene di d'Italia e poi la mando a farsi benedire
Cioè nel senso che prima
Ritenne che il processo unitario dovesse essere compiuto in Italia poi vive la presenza di forze laiche probabilmente ostili anche al senso religioso e l'abbandono ecco questo è un limite che noi ancora verticale
Che non abbiamo ancora saputo colmare
Se oggi non c'è una forte etica condivisa un'etica pubblica e perché abbiamo lasciato la religione nell'ambito della Chiesa o dell'osservanza privata e abbiamo invece la
Jean sulla politica prima sotto la custodia delle grandi ideologie del Novecento poi tramontate quelle non avendo più un appiglio come dire storico culturale a cui dare
In qualche modo forse legittimazione
Allora abbiamo lasciato la politica in balìa
Nella prassi in balia dell'opportunismo del cinismo dell'assenza di contributi perché ci è mancato questo valore importante
Ecco L'Unità d'Italia
Non avrebbe avuto senso se non si fosse compiuta a Roma
è Roma e cruciale non soltanto per la retorica carducciano e che tutti abbiamo sentito quando eravamo magari nelle scuole elementari parlo delle generazioni
Ha precedenti perché quelli piano sotto i trent'anni che sono venuti fuori dalla scuola
Di Berlinguer allora visto cassare i programmi del Risorgimento da ogni
Diciamo calendario scolastico non si parla dell'Ottocento è soltanto una parentesi così si parla del Congresso di Vienna poi si arriva subito novecento
Invece ecco si parlava di Roma
Attraverso questa idea un po'ancora vetustà dannunziano e carducciano
è come in realtà e importante per il compimento dell'Unità d'Italia perché solo con Roma avviene l'integrazione del nostro Paese l'integrazione con la Roma
Rappresentativa della civiltà romana
Con la Roma rappresentativa della civiltà cristiana e cattolica e con la Roma che integrati il sud e il nord
Lo Stato italiano non nasce con la sua proclamazione
Dopo la sua proclamazione il ceto dirigente dello Stato italiano quasi tutto piemontese ed è inevitabile perché il Piemonte che è diventato come dire la gente istituzionale principale
Ma nel corso di decenni
Trasferendo la capitale a Roma
C'è stata un'integrazione nazionale straordinario di cui spesso trascuriamo l'importanza e valore perché dal mille ottocentosettanta fino diciamo i primi anni Settanta
Del nostro cioè del secolo che abbiamo le spalle del Novecento
Nell'arco di un secolo noi abbiamo vissuto un processo di integrazione nazionale straordinario cioè il Paese si modernizzato
Iniziamo denunziato nonostante due guerre nonostante una guerra civile nonostante il travaglio dall'esperienza del fascismo accoglie l'antifascismo nonostante insomma i traumi che ha vissuto dal Novecento il nostro Paese il riuscito
A consolidare
Una sua identità nazionale nell'arco di cento anni ed è nata anche una borghesia di Stato che percentuale ha funzionato voi spesso attacchiamo critichiamo
Gli statali e la borghesia ritenendo che siano come dire soggetti in qualche modo ritarda anche arcaici
Beh dobbiamo riconoscere che
Grazie all'integrazione che avvenne proprio a Roma di tutto il Paese in particolare del sud nella macchina statale noi avremmo prefetti
Carabinieri poliziotti insegnanti funzionari che costituiscono l'ossatura per il nostro Paese nostro Paese diventò una grande nazione diventa una grande democrazia nonostante tutto e questo lo possiamo
Riconosce non soltanto perché c'è stato il lavoro di un'identità nazionale che ha proseguito nel corso di cento anni
Io utilizzo la data cento anni perché forse il processo di sbrigativo dello Stato italiano avviene proprio sul finire degli anni Sessanta sotto l'impulso del sessantotto da una parte
Con l'introduzione delle regioni dall'altro con la perdita di quel modello centralista con tutti i suoi difetti ma che qui per cui cent'anni ha funzionato tutto sommato che aveva in Roma ovviamente
Il suo cuore il suo epicentro
Con il risultato di divenne poi un degrado inarrestabile della categoria stessa dello statale
Col della categoria del docente dell'insegnante pubblico del militare di tutto quello che costituiva
Lo statura era credibilità dello Stato italiano quindi insomma
Quando parliamo di identità nazionale quando parliamo di Roma Capitale dobbiamo ricordare anche questo non c'è
Nacque un Paese
Che aveva una struttura uno Stato è chiaro che chi ha retto e che tutt'ora regge tutto sommato tra le principali democrazie del mondo perché esistita questa struttura e allora dobbiamo riconoscere questo valore questa importanza
Quindi oggi parlare di identità nazionale significa anche riconoscere questo percorso storico
Anche se
Bisogna liberarsi dall'idea che Italia sia nata il diciassette marzo del mille ottocentosessantuno quello è stato solo il coronamento
Perché l'identità italiana è nata
Con una romanità
è nata con la cristianità è nata con il Medioevo cristiano e nato con il Rinascimento innato comandante con Petrarca con Machiavelli
In atto con la lingua italiana quindi la nostra diciamo identità si è stratificata attraverso una serie di eventi di cui l'atto politico istituzionale è stato soltanto l'ultimo
In ordine di tempo e non il primo
C'era un tipo di storiografia di tipo idealista quello i croce per intenderci che riteneva che l'Italia nascesse con lo Stato italiano invece no
Italia nasce con la nazione italiana come diceva già più volte come hanno detto che l'ambiente storici anche grandi letterati che poi si è formato
Uno è stato intorno a questa idea di nazione questa forte immigrazione oggi che senso ha parlare dell'identità nazionale ecco io
In questo caso in questo senso mi rivolgo soprattutto ad una comunità politica
Che prevalentemente proviene da un'esperienza di amor patrio di identità nazionale molto spiccata
Ma vissuta come
Come dire un'esperienza di una minoranza rispetto al resto del Paese in fondo io me lo ricordo da ragazzo perché anch'io
Sono stato un ragazzo che credeva l'importanza di identità nazionale che sventolava il tricolore ma mi accorgevo
Che lo sventolava come dire nonostante gli italiani lo sventolavano stante il sistema Paese cioè mi sono sempre accorto che l'amor patrio e Stato per decenni
Il tutto semi proibito di una minoranza marginale di una minoranza che non contava tantissimo nel nostro Paese e mi sembrava un po'nostalgica dice AP un po'pura come dire contrapposizione al mondo presente
Invece poi alla fine
Quel tipo di identità si è rivelata tenace per poter creare un collante anche di tipo politico
Ecco io ventitré ventiquattro anni fa scrisse quel libro rivoluzione conservatrice in Italia in cui cercavo come dire di uscire dalla dimensione settaria anche in senso nobile
Del proprio patriottismo contro tutti per cercare di agganciare la piccola storia io la destra politica civile eccetera alla grande storia del nostro Paese
Ritenendo che quella storia fosse frutto di quell'altra e che quindi non ci fosse una separazione
è un contrasto ecco credo che
Quello sia un precedente importante se oggi esiste una realtà politica che riconosce piena legittimità da un verso l'identità nazionale dall'altro alla destra politica lo dobbiamo anche al fatto
Che quella idea diciamo minoritarie della destra è stata poi successivamente
Metabolizzate assorbita ignominia molto più grande in cui si è capito che alcuni valori di fondo non erano i valori di fondo di una minoranza ma erano il comune sentire di un popolo
Erano in qualche modo l'espressione parlata di quello che pensava consentiva soltanto la maggioranza silenziosa degli italiani quindi era un modo per esprimere questo comune sentire e quindi il problema era quello di riformulare nel linguaggio giusto nel linguaggio della dei nostri temi ecco una delle espressioni chiavica
Condotto questa comunità a riconoscersi in questa storia in questa tradizione è stata proprio l'espressione radici
Ecco e mi fa piacere che ci sia una mostra insomma a Roma che parla degli radici dell'identità nazionale perché non dobbiamo semplicemente limitarci
All'epopea risorgimentale garibaldina dobbiamo ricordare garantirci in un contesto analogo a quello che abbiamo vissuto ieri del Comitato cioè
Il Comitato dei garanti uno storico divari Andrea Giardina ebbe subito a contestare l'idea della mostra organizzata dal Comune di Roma sulle radici dell'identità nazionale dicendo che la parola radici è una parola che evoca
Contrasto conflitto razzismo separazione
A quel punto io
Mi limitai osservare che
Innanzitutto la violenza e più innata nell'espressione sradicamento non nell'espressione radici perché al contrario radici una forma come dire di armonia con il mondo di compresenza
Diciamo sinfonica rispetto alle cose del mondo
E in secondo luogo
Dobbiamo ricordare che
Richiamare le proprie radici non significa negare le radici degli altri significa valorizzare le radici dare importanza alle tradizioni e non dimentichiamo che il saggio più bello dedicato alle radici
E ad opera di una pensata dice ebrea si Mombello opera Istat che era rivoluzionari anche di sinistra ma che aveva idee
Fortissime da un punto di vista metafisico
E anche metà politico che sono oggi un nutrimento importante per chi voglia avvicinarsi ad un'idea della politica grande
E non soltanto come dire di cura diciamo rappresentazione di interessi contingenti e allora io credo che questo voglia essere debba essere il significato dell'identità nazionale eccetera a richiamare per un verso le radici e da un verso richiamare appunto
L'importanza
Di una storia che abbiamo alle spalle di un carattere nazionale
Carbone spalle
Non per giocarlo contro contesti internazionali ma per far capire che c'è un valore aggiunto all'identità nazionale le identità romana che dobbiamo farlo valere e allora forse la parola identità nazionale oggi
Diventa insufficiente perché più rappresentativa ancora l'idea di civiltà
Perché magari le nazioni sono piccoli mondi circoscritti
Che ruotano intorno media più forte che quella di civiltà inedita di civiltà
Sono compresi valori importanti come
Le identità
Locali e nazionali
La cultura di un popolo e le tradizioni di un popolo il sentire religioso e civile di un popolo e quindi la religione civile io la civiltà e ciò che caratterizza in qualche modo un orizzonte comune se
Dobbiamo da un punto di vista politico pensare che oltre lo Stato c'è la comunità dobbiamo da un punto di vista geopolitico pensare che oltre la nazione c'è la civiltà
E la civiltà romana la civiltà italiana la civiltà mediterranea sono il fondamento dalla civiltà europea e sono inevitabilmente connesse e correlate con la civiltà cristiana quindi oggi
Abbiamo bisogno di questi messaggi forti perché io mi accorgo che
Quando
Si affrontano platee diverse platee molto eterogenee c'è una iniziale inerzie diffidenza verso queste tematiche perché si fuoriesce dal seminato verrà della politica corrente però poi ti accorgi che ci son quelle cose che arresta
Sono quelle cose che creano coesione intorno sono quelle cose che determinano un comune sentire anche politico oltre che culturale
E allora forse bisogna intanto investire anche su questi temi forti
Cioè bisogna vere anche granello di megalomania voti mito manichea e pensare anche iniziative fortissime che riescano in qualche modo ad animare questo valore dell'identità nazionale a ridare fiato a questa
Passione nazionale ecco
L'occasione di una festa nazionale il diciassette marzo può essere la piccola occasione per avviare un discorso a livello nazionale così come ricordare il venti settembre ma non più attraverso i canoni di una vecchia neanche rispettabile tradizione massonica
Che vedeva il venti settembre la rivalsa
Della della Roma laica e massonica e amate anticlericale
Rispetto alla Roma cattolico ma vedere al contrario il venti settembre come l'occasione per una
Riconciliazione
Nazionale ma anche personale di ciascuno di noi del proprio sentire civile del sentire religioso
Credo che possano essere queste le occasioni per ridare cemento alla politica
Io sempre l'impressione che
Dopo anni di referendum permanente intorno alla figura di una persona di un leader no che Berlusconi si avverta la necessità di dire
Ecco superata la questione personale che altro c'è chi altro dobbiamo aspettarci verso dove dobbiamo andare i credo che il punto di partenza debba essere quello cioè
L'idea
Che esiste un'identità nazionale idea che esistono dei luoghi dei territori
La forza
Della lega lo si ripete fino alla nausea e la sua capacità di radicarsi nel territorio allora perché non partire da Roma che territorio per eccellenza perché non considerare la nazione italiana come un territorio
Perché non considerare gli intrecci nessi tra lingua politica cultura e territorio e perché non fare una politica di questo genere che possa propagarsi dal servizio pubblico televisivo alla scuola all'università
Alle biblioteche a luoghi comunque di fruizione popolare ecco io credo che sì a questo fogliettini ma che
Che dobbiamo affrontare quindi io mi auguro che
Gli incontri e le
Celebrazioni che si terranno tra il
Roma Capitale l'Unità d'Italia non siano occasioni come dire per
Tumulare definitivamente in una bara ridia d'Italia un'idea di Roma ma ce l'ho incontrato il punto di avvio di un ripensamento nazionale
Che ci consenta di capire anche l'importanza come dire quotidiana nelle sale italiane il valore aggiunto della lingua italiana e la cultura italiana del carattere italiano della dell'economia del nostro Paese dei prodotti nel nostro Paese
Se non avvertiamo con il motivo di stare insieme credo che perdiamo ogni altra ragione
E rispetto a questo motivo di fondo guardando nell'orizzonte lago e disperso delle forze politiche italiane
E cioè l'unica forza culturale e civile e politica che può in qualche modo richiamare un discorso di tipo territoriale culturale identitario non può essere che una forza che
Chiamiamole di destra o chiamiamo in altro modo che comunque agisce
Venendo da una tradizione di identità nazionale
E cercando di correlare quell'identità nazionale con quell'identità solidale
Di tipo sociale che costituisce anche il nerbo di una nazione che si sente Consorte cioè abitata da persone che vivono
Lo stesso destino dal popolo
Ecco quindi che ci sta mi sembra l'unica strada possibile praticabile e credo che
Totti soprattutto a
Forse politiche di questo tipo rappresentante perché io non credo che l'uso strumentale oggi dell'identità nazionale al puro scopo di creare divisione tra la lega di Bossi e il Governo Berlusconi possa andare avanti perché poi quando gli si chiama di fronte i problemi reali d'identità di un paese vengono fuori risposte eccentriche eterogeneo invece credo che sia proprio da lì che
Si possa partire per cercare di
Rifondare diciamo così una
Una identità nazionale un'identità quindi inclusiva
Io credo che anche rispetto alla storia del passato noi dobbiamo compiere lo sforzo di mettere a confronto per la prima volta le storiografia che vengono dal Risorgimento e quelle che vengono dall'anti Risorgimento
Dobbiamo evitare questa
Sorta di teoria dei mondi separati per cui c'è
Il
Risorgimento un po'trombone che viene ricordato al solito modo tale autorità istituzionali attraverso come dire trombe tromboni
E dall'altra parte
Le piccole ridotte di appassionati cultori dell'anti Risorgimento del brigantaggio nella Roma cattolica o della dell'epoca apre moderna perché viceversa si raccolgono per ricordare il tempo che fu
E bisogna mettere in contatto questi mondi perché
Se andiamo poi alle origini ci accorgiamo che entrambi combattevano per un'idea di patria che mutava ma in fondo era
Nelle sue
Sensazioni originari analoga forte entrambi combattevano per l'identità del proprio territorio per la storia della proprio territorio solo che la correlavano in modo diverso se noi oggi riusciamo a disinnescare l'idea che il Risorgimento esaurisca l'identità nazionale l'identità nazionale si esaurisca nell'idea di Stato unitario nato nel mille ottocentosessantuno esserlo ricomprendiamo nel più grande orizzonte quella storia
Politiche civile del nostro Paese ritenendo che faccia parte di una tradizione antica nulla sono possibili gli incontri le inclusioni è possibile capire perché il sud si sentì il lontano dal Risorgimento
E gli si dimentica anche una cosa tremenda che accaduta in Italia di cui non si parla mai
Ricordiamo
Le lotte risorgimentali ma non ricordiamo che le vittime delle guerre risorgimentali sono poca cosa rispetto alle vittime della Repubblica Napolitano
Che nel sangue represse insorgenti
Represse colori quali combattevano per un'idea di Patria di religione al sud e fu anche per questo che il sud si tiene lontano dal processo risorgimentale perché aveva visto scorrere troppo sangue cioè intere città che venivano saccheggiate massacrante
Chi di cui c'è scarsissima memorizzi prendete i libri di storia non se ne parla fatto di quello che accade tra il mille settecentonovantanove Emilio ottocentouno non se ne parla quasi mai
Nella microstoria presenti nel sud si narra dell'eccidio di Altamura dove morirono cinquanta persone ad opera dei sans previsti cioè degli anti
Diciamo così rivoluzionari e non si racconta che
Tre mesi prima erano morti tre mila persone a Trani duemila persone ad Andria migliaia di persone nel resto del sud e non solo del sud
Semplicemente perché erano seguirmi alla causa della loro terra erano legati a un universo
Di valori di credenze che apparteneva all'orizzonte e come dobbiamo tentare una storia inclusiva partendo da questo e credo che lo specifico di incontri che possiamo organizzare
A Roma rispetto alle celebrazioni che fanno a Torino o che faranno nel resto d'Italia
Possa essere proprio quella perché lì si ricorda soltanto l'opera di questa minoranza il discorso soltanto come dire
Di una specie di lottizzazione storica del Risorgimento i moderati che dicono ricordatevi di Cavour i più radicali debito però è stato più importante Garibaldi qualche superstite sabaudo che ricorda
Il valore di Vittorio Emanuele II qualcuno mazziniano che poi finisce là
No ricordiamoci anche del resto d'Italia
Che vide passare davanti a sé l'Unità d'Italia senza far nulla inerte
Diffidente magari cerchiamo di capirne le ragioni e cerchiamo di scrivere una storia condivisa attraverso il confronto tra le ragioni dell'anti Risorgimento e quelle del Risorgimento
Non per arrivare
Come dire a una specie di cancellazione ma al contrario di valorizzazione dell'identità nazionale cioè la convinzione che un grande Paese deve saper metabolizzare le sue guerre civili
Deve saper digerire ciò che ha avuto nella storia del passato e deve saper trasmettere questo
L'esperienza di unità perché è un grande Paese così cessa capire che ciò che ha diviso le generazioni cento anni prima può diventare invece in materia di unione e di coesione
Per quanto riguarda il presente l'avvenire quindi
Ecco
Non vedete nelle celebrazioni dell'unità nazionale o di Roma Capitale semplicemente quei dell'ultima fanfare dei bersaglieri che suona
Al contrario è un segnale importante perché nell'epoca dello spaesamento dalla delocalizzazione abbiamo bisogno di un territorio di un luogo che sentiamo come allo sta casa allo Stato patria nostro luogo di elezione
E quindi è per questo che dobbiamo riconoscere
Un'idea
Diciamo così
Non retorica severa
Ma non seria ma vera ma incisiva di identità nazionale attraverso l'idea di Roma ricordando che appunto le nazioni possono anche diversamente di segnarsi le civiltà hanno
Facilità
O vive nella sua integrità o tramontare quindi bisogna difendere una civiltà che potrebbe tramontare non attraverso queste idee di esclusione di ricacciare discutere no attraverso il primato delle proprie identità
Non si tratta di negare ad altri
In qualche modo
Come dire l'affluenza nel nostro Paese si tratta
Di rispettare le tradizioni a partire dalla propria
Semplicemente questo a partire dalla propria poi si possono rispettare anche le tradizioni degli altri però bisogna pur capire la tradizione da cui si può dire
E allora per cercare di arrivare a qualche conclusione
Quando io sento i dibattiti che danno ormai per scontata la separazione di Sud del Nord e non capisco come a questo punto cosa farà c'è scritto sarà una Repubblica indipendente uno Stato pontificio non so che cosa diventerà
Quando sento questi discorsi è la prima reazione che ora è che e questa cioè
Dico ma non vi rendete conto che
Al sud al nord il problema vero
E la denatalità
E quando dico denatalità non mi riferisco soltanto al fatto democratico cioè al fatto che oggi italiana il paese che fa meno figli tutto l'Occidente non mi riferisco soltanto alla questione demografiche
Dico che
La percezione che si avverte assunto come al nord e che non nascono
Non solo nuovi figli non nascono nuove idee non nascono classi dirigenti non nasce niente
E qui da lì che bisogna partire allora in questa
Perdita di natalità in questa assenza diciamo così di investimento sul futuro
C'è collante nazionale perché siamo tutti con lo stesso problema e quello decliniamo in modi diversi assunto in un modo a nord in un altro ma il problema è comune
E allora se partiamo dal problema comune essendo ricordiamo che il nostro Paese
Deve celebrare la sua unità e non la sua uniformità
Perché è bene che sia diverso nord e sud centro periferia
Pertanto Adriatico il versante tirrenico
Se noi riconosciamo questa polifonia del nostro Paese questa capacità di esprimere più identità
In una identità e lui abbiamo colto una ricchezza che può diventare una risorsa straordinaria di consenso politico
Di coesione sociale
Di fattori comunitario perché poi alla fine come dire
La nazione e il nome provvisorio che si dà una comunità
Che la comunità e in fondo il Progetto verso cui bisogna andare
La società
Egoista la Società che oscilla tra individualismo e globalizzazione è una società che ha bisogno di coesione comunitaria cioè ha bisogno di ritrovare
Né i linguaggi di oggi con le sensibilità di oggi attraverso i termini che riguarda il nostro presente magari ritrovare quel senso comunitario quindi identità nazionale a Roma l'Italia
Sono straordinarie occasioni per rilanciare
Questa visione comunitaria e credo che chi ha i numeri la storia l'esperienza la biografia per poterlo dire
Dovrebbe farsi sentire non dovrebbe limitarsi soltanto come dire a ossequiare l'auto e di autorità
Vigenti ma dovrebbe al contrario fare un passo in più e dire va bene voi ricordate
Il Risorgimento ne ricordiamo l'identità italiana voi ricordate centocinquanta anni di storia non ne ricordiamo duemila e anche tremila se vogliamo che ricordiamo
Semplicemente questa
Convinzione di andare fino in fondo
Mi può dare lungimiranza la politica respiro di viale che può forse restituire anche il piacere di stare insieme di fare comunità i fare politica insieme grazie
Ringrazio Marcello per questa era quello che ci aspettavamo punti di vista del suo intervento regionali proseguiamo su un discorso più di carattere interno organizzativo lussuosi ancora una volta ringraziando l'audience