Radio Carcere: informazione su giustizia penale e detenzione

Mentre il capo del DAP il consigliere Franco Ionta annunciato di voler spendere
Altri soldi pubblici
Per commissionare un sondaggio al fine di capire quanto i cittadini sappiamo che la realtà presente nelle carceri italiane noi di vogliamo raccontare soltanto due episodi che sono accaduti in questi giorni
In due Carcina Ariane due episodi
Che senza spendere soldi per far fare dei sondaggi la dicono lunga rispetto alla realtà presente nelle vecchie patrie galere
Carcere di Monza ventidue luglio le persone detenute del carcere di Monza evidentemente esasperate hanno iniziato una protesta attraverso la battitura
Delle stoviglie sulle grate per la mancanza di acqua corrente all'interno delle celle
In altre parole nel carcere di Monza non solo le persone detenute sono costrette a stare per ventuno ore al giorno in celle sovraffollate
Dove la temperatura supera i quaranta gradi ma devono anche subire la mancanza di acqua in cella
Già l'acqua ovvero il bene primario che neanche più feroce dei carcerieri negherebbe
Ma non c'è non c'è da stupirsi ciò che accade a Monza accade anche in altre carceri come ad esempio in quello di Lecce o in quello di Catania
Dove nelle celle manca l'acqua corrente una volta in carcere si diceva stai a pane ed acqua oggi oggi neanche quello
Carcere di Taranto ventisette luglio tragedia sfiorata stamattina nel carcere di Taranto dove intorno alle sette un grosso pezzo di cornicione in cemento armato è accaduto nella sezione dei semiliberi in cui fino a qualche momento prima stavano passando alcuni detenuti e alcuni poliziotti
Penitenza diari il cornicione caduto ha provocato un boato che ha creato allarme in tutto il penitenziario e anche all'esterno
Vale la pena precisare che nel carcere di Taranto come in tante altre carceri sono anni è anni che si mettono in essere
Costo Sissi mila avori
Di manutenzione lavori di manutenzione pagati con i soldi pubblici lavori di manutenzione che non sempre non sempre arrivano alla risultato che si attendeva forse
Forse il DAP invece di preoccuparsi di commissionare sondaggi sulle carceri dovrebbe preoccuparsi di indagare sul perché
A Monza manca l'acqua in cella e sul perché a Taranto nonostante i lavori di manutenzione fatti è crollato proprio oggi un cornicione
Aumentando l'italiano il tribunale
Cinque Codice di procedura penale italiano d'appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena anche questa sera torneremo ad occuparci della disastrosa realtà presente nelle carceri italiane ma lo faremo attraverso
Du o episodi drammatici avvenuti in questi giorni in due carceri e della Sicilia infatti sono morte due persone detenute una è morta a Catania il ventidue luglio si chiamava Andrea Corallo aveva trentanove anni e pensato un po'è morto tagliandosi la vola sostanzialmente Andrea corale morto perché si è sgozzato da solo usando una lametta da barba una morte
Tanto drammatica quanto cruenta e poi ci occuperemo di un altro decesso avvenuto proprio questa notte nel carcere di si Ragusa dove Corrado Riotta di quarantaquattro anni è morto perché si è impiccato alle sbarre della propria
Della propria cella
Due episodi drammatici per raccontare l'emergenza oggi presente nelle carceri italiane un'emergenza che però lascia indifferente la politica
Del Governo ma non solo se infatti è vero che la responsabilità politica del collasso del sistema penitenziario è attribuibile al Governo
Berlusconi dovremo proporci una domanda un po'ardita che lancia al di là dello stagno il sasso e la domanda eh
Quanti tra magistrati
Direttore delle carceri e operatori concorrono con il proprio silenzio a tale collasso oltre al Governo quanti sono gli irresponsabili che tacciono di fronte all'illegalità
Si intravede una matrice comune nell'atteggiamento irresponsabile meno è prevista del Governo con quello dei cosiddetti a detti ai lavori
Catania ventitré luglio Antonio Corallo di trentanove anni detenuto nel carcere la Bicocca di Catania è morto dopo essersi tagliato la gola usando una lametta da barba
Andrea Corallo divideva la cella con altre due persone detenute ed era detenuto nel carcere la Bicocca di Catania dall'aprile del due mila otto
Nell'attesa di capire se si sia trattato di un vero e proprio suicidio oggi un gesto di autolesionismo finito male è evidente che due anni passati nella vecchia galera di Catania
Fanno perdere il senno e questo basta e avanza
Siracusa ventisette luglio questa notte intorno alle tre Corrado Riotta quarantaquattro anni detenuto nel carcere di Siracusa si è ucciso impiccandosi alle sbarre della sua cella i compagni del inutili insieme a Corrado Riotta non si sono accorti di nulla ed il corpo senza vita dell'uomo è stato scoperto dalla gente di turno che stava effettuando la conta alle tre di notte
Corrado Liotta era detenuto in attesa di giudizio nel reparto isolati del carcere di Siracusa e già qualche giorno fa aveva commesso un atto di autolesionismo ingoia Ando delle lamette da barba e per questa ragione era stato ricoverato in pronto soccorso
Un segnale
Dall'Arma è un segnale di disagio che però evidentemente non è servito per salvare la vita a Corrado Liotta che
Abbandonato senza supporto psicologico questa notte attaccato una corda alle sbarre della sua cella
E se impiccato
Questi dunque infatti la voce che tra poco ascolterete quella di Domenico Nicotra ispettore della Polizia penitenziaria ma soprattutto dirigente sindacalista in quanto dice il Segretario generale del sindacato osa per della Polizia penitenziaria Domenico Nicotra ci aiuterà a capire cosa è avvenuto nel carcere di Catania dove si è sgozzato l'altro giorno un persona detenute cos'è avvenuto nel carcere Siracusa dove proprio questa notte un'altra persona detenuta ha deciso di togliersi la vita
Ispettore Domenico Nicotra
Nelle carceri siciliane in due soli due giorni si sono verificati due decessi di due persone detenute
Andrea Carollo il ventidue luglio si è tagliato Agorà nel carcere la Bicocca di Catania e poi invece questa notte il ventisette luglio Corrado Riotta si è impiccato nel carcere di Siracusa è così
Chiamo di capire cosa è successo cerchiamo di contestualizzare questi due eventi drammatici partendo magari proprio dal caso di Catania e poi per arrivare al caso di Siracusa quale devo dire sono tutte e due dei carichi da
Perché questo di di Bicocca non aveva dato India già ava a Bicocca da aprile due mila otto e non aveva mai dato adito ad alcun pensiero
Di questo tipo avevo un reato perché il quattrocentosedici bis e quindi di altro tipo quindi di tipo mafioso derivati glorioso e di fatto non aveva dato da pensare a un atteggiamento di questo che ha sorpreso tutti adesso ci parlo le inchieste in corso però evidentemente anche per capire meglio perché questo
Si è tagliato la gola all'improvviso in cella
Aspettando che i suoi due compagni di cella uscissero
E questo è anche opposta bensì ispettori Nicotri infatti è un po'tutto strano l'accadimento che ha portato alla morte Andrea Corallo che si è tagliato lago Lanzo ma addirittura nella società il carcere la Bicocca
Di Catania ma cosa è stato a un taglio improvviso s'ha preso alla meta e davanti agli agenti si è tagliato la gola hub
Pure aspettava che i suoi compagni uscissero se tagliato la gola si è capito cos'è successo fatto andrebbe che
Conoscitivo
La gente e per andare al parco peggio la gente
Si avvicina a di padre in qualche secondo vede del a due
Quindi tenete conto che questo aveva già posto né un atto di questo tipo di Autority poi nel merito preciso applichiamo l'esito delle indagini è stato un atto di autolesionismo finito male qui o l'abito qui Catania oppure un vero e proprio suicidio secondo lei non lo sappiamo c'è lo ripeto ci sono indagini in corso è un po'sparava perché questo che gli ATER tanti anni non ha dato perché erano l'avevo l'atteggiamento tipo
Però è chiaro che quel patto accaduto come può accadere in tante altre volte è al vaglio degli inquirenti proprio per la sua un po'strano per lavorare
Eccetto è tanto violento come episodio quanto anomalo no e
Poi dall'altro il anche i calci di Catania soffre
Particolarmente il sovraffollamento no titolati da tenere chiaramente a livelli come da tutte le parti tra l'altro a Catania un po'di più perché il luogo dove spesso arrivano detenuti in transito Rettore poi sviluppati tale che
L'arrivo dell'aeroporto il Nucleo provinciale perché mi pare in tutto l'arco della vita fino a Catania Bicocca quanti sono i detenuti sono guardi fino a qualche giorno pagano trecento adesso conoscete notevolmente perché nel mette in linea agosto diciamo che ci sono progetti e quindi non ci sono in questo mandarli in detenuti che sono state come in Emilia gli altri lo Colbertaldo ce ne centotre Alpa ma è una cosa di pochi giorni che probabilmente durerà ancora pochi e nei giorni perché già dal primo settembre che di parte ritorna livelli di trecentotre cinquanta tranquillamente ecco e
In base alla sua esperienza di vice segretario generale dell'Osa per il quale la sì l'aria che si respira la Bicocca di Catania un'aria pesante Howard e devo dire non solo c'è una particolarità che propendono istituto nuovo Bicocca non ha ampi
Dico che non è stato previsto come istituto per mantenere detenuti è stato previsto come prioritario chiedo o alberghi corretta ma non è nuovo ventinove del tipo di del più vi è bassa cristiana pagati non è un campo sportivo non ampi un'attività tali da poter fare caricare i distretti assolutamente
Già una realtà nuova quanto nessuno rimuovo
Che non ha molti anni erano inferiori almeno ammirato consegnato nel mille novecentonovantuno appunto e nei tempi che fino a qualche anno fa
Ci vollero il capolavoro capo del DAP Cappellini per far arrivare l'acqua perché non arrivava nemmeno a Papa Paolo con le autobotti quando cade Nico Capo del Dipartimento aveva veramente tale fare allora
Primo punto e prevede l'arrivo dell'acqua Bicocca ma qualche anno a
Ecco Andrea corallo che si è tagliato la vuole il ventitré luglio in calce la Bicocca di Catania
Ecco non sappiamo ancora se è suicidio se era un atto di cinismo finito male sta di fatto proprio pro potremmo dire che
Due anni passati e cacciabile ok Catania possono fare uscire di se non a persone
Purtroppo in Europa venga degli egli ore dico che l'APPA va bene le condizioni vera noi va bene che il sovraffollamento sicuramente
In tutti gli istituti in Italia non ha creato un bene ecco invece quello che sta succedendo in giro è ben noto ma lei deve pensare che in Sicilia su quattro mila cinquecento detenuti previsti come tolleranza l'abbiamo ponendolo prego otto mila e cinque
Saggiamente quasi il doppio presso il
Lo voglio dire una detenzione fatta come quella che ha fatto che ha fatto Corallo nel carcere abito applica da anni e che era da due anni li detenuto è una detenzione che mette a rischio l'equilibrio di una persona questo sanno infatti insomma
Se ha tagliato la gola cricca equamente non basta però l'alto non so e spero in questo senso
Non so dire se effettivamente spara che c'è gente che fa vent'anni in carcere e che probabilmente trova anche un equilibrio perché lavora perché trova degli Pardi perché riesce attengono alla famiglia ricostruire anche un modo chi così gli può dire di vivere
Il rapporto anche con la famiglia purtroppo in questo dato non è stato possibile intanto preciso perché Bicocca non può essere un luogo di lunga punto questo voglio dire che non ha uno spadone non ha alcuna possibilità ma lei venti che in un carcere come Bicocca c'è solo un educatore
Ma decorano stavano le cose non è stato concepito per tenere a lungo
Corallo stava lì dentro Corallo Savalla libero ecco da due anni quindi voglio dire eh
è presumibile il fatto che anzitutto uno perde essendo questo voglio dire quei poco la struttura della Bicocca che certo che Bicocca non era non era sicuramente non è un istituto
è un istituto però pratico è stata per un certo tipo il detenuto ed è per un certo modo
Invece in questo momento questo tre per cento italiana
Tutti gli istituti non sono più tardi per quello per cui sono stati concepiti
Discuto il fatto che è colpa di concepiti sono per tenervi tenuto
Accetto allora ispettore Nicola passiamo al secondo grave episodio che è accaduto oggi e che a crudo poco in un carcere della Sicilia passiamo da Catania Siracusa carcere dove
Oggi anzi questa notte una persona detenuta che si chiamava Corrado gli otto D quarantaquattro anni si è impiccato cosa è successo da quello che lei sa alloca le tre
E circa intorno a lui ava in cella con l'altra pay persone ora pretende tenuti è andato nell'altra parte c'è un bagnetto e che impiccato alla Pineta del bagno
è come ispettore Nicola tra al nome di radio carcere c'è giunta voce che Corrado Liotta che riuscite impiccarsi questa notte a Siracusa civico decorato Riotta già qualche giorno fa aveva posto in essere
Degli atti di autolesionismo se non sbaglio se vengo gli ATO e la mette è giusto no le devo dire che questo chinare la gialla perché va raccolta provato
Appare apporre netta ha fatto già una cosa simile e aveva ingerito due pezzetti di lame ma è stato ricoverato per alcuni giorni in ospedale
E però è stato dimesso diciamo che gli è andata bene quella volta è
Ad operare impostori proposto l'atto di autolesionismo ha quindi Corrado Liotta già aveva tentato un un un suicidio quantomeno un grave atto di le autolesionismo qualche giorno fa
Egli aveva già portalettere otto dieci giorni ai propri governato tre giorni e egli essa notte è riuscito a uccidersi B però per l'uscita probabilmente a approfittato di l'ora in cui alle tre di notte tutti dormono la allargare piovute un istituto nuovo con qualche possibilità in questo caso aveva un appalto che varata col bagnetto indiano
Diciamo così via agevolato luglio a parte dirà meno rumore purtroppo e quindi è accaduto anche questo ma è chiaro che sta operando una struttura diversa perché da quella struttura
Che anche lei pari a un altro livello di avrà anche degli spazi per lavorare è evidente che è mancato qualcosa nel senso se una persona commette un atto di autolesionismo così grave come ha fatto Corrado gli otto acqua dieci giorni fa ingoiato della mente
E poi non si fa nulla per
Contenere quelle evidenti disagi oggi occlusa ammazzano guardi non so che devo dire pure questo che dopo quello che aveva fatto purtroppo non all'Amministrazione in questo momento siamo carenti di tutte le figure non ci sono nei fatti Apitelli le sale tipico ora chiaramente dichiara c'è in questo caso andava guardato avviene da una ricorda purtroppo non non abbiamo più o con la coppia di guardare i detenuti in modo ordinario immagini che guardate a vista ordinario intendo dire ho avuto la gente dentro la pensione con centocinquanta detenuti
Il quale nel porre tutte le attività di servizio non so quanta figure papocchio ma non soltanto il ma anche mancato per carenza di personale un controllo da parte a cui cedere insieme manca da anche un'assistenza psicologica Satya la Puglia da da parte di quell'insicurezza ma senza sociali psicologi no male voglio dire questo lì lì sono morte annunciata quindi cerca ci sono previsti cinquecento duecentocinquanta detenuti come capienza c'era in questo momento oltre cinquecento
Cinquanta cioè la decima Commissione staticamente il doppio dei di più del doppio del raddoppio lei può immaginare che in questo momento addirittura ogni norma abbiamo un quadro carente per l'organico per ma le immagini che che più del doppio quanti iscritti come già sapete che l'Amministrazione il Governo voglio attagliare parlo delle ore Nova approvato come le duecentocinquanta unità d'immagine per cinquecentocinquanta
Sul cinquecentocinquanta persone detenute presente nel carcere di Siracusa quanti agenti sono in servizio quanti ne Manconi inveiva guardi la lotta quanto accaduto Quetta c'ero tredici circa
E è e adesso c'è una media di centocinquanta persone in meno ed è circa duecento in questo momento è lei tenti Chiappino acuta
C'è anche il nucleo traduzione che colleghi ad intraprendere anche che urta perché vicino c'ha una casa di reclusione che ha urtato quindi anzi a Siracusa mancano sedi soltanto sono soltanto duecento
Agenti ne mancano centocinquanta e questa notte quando si è impiccato Corrado Riotta in servizio in tutto il carcere c'erano soltanto tredici agenti tredici tredici
E stiamo parlando di una struttura nuova una struttura che abbia dei costi innanzitutto immagini
E cattivo Ucciardone cessino dov'è la lettera c di Siracusa esso costruito nel mille novecentonovantasette quindi insomma le
E uomini lo faccia una gestione ottimale una situazione non vale Lomonaco a cui lei dovrà Parlamento che purtroppo non contente
Neppure la gestione ordinaria ecco è insomma pare a questo punto sembra quasi assurdo parlare di suicidio perché una persona che già tenta una pila liberismo invogliando sia il ammette le carceri non fa niente non viene assistito a livello psicologico di lasciato solo in una cella è una morte annunciata è ovvio che se impicca quello che penso che guarisce
Le ricordo lasciamo agli ascoltatori denunciavano ascoltare
Applicata ai criteri teniamo che come indaga portiamo in giro ormai da qualche anno dicendo che non se ne può più qualcuno annuncia il continuo annunciare che nelle carceri farà delle correvano papà dell'anno e mezzo guarderà e ancora attendiamo gli annunci che papà
Speriamo che dopo la lettera non è per quello che hanno problemi gli annunci
Ispettore Nicola lei proprio come dice e il Segretario Generale dell'Osa per ha un ruolo sindacale importante forse le posso fare questa domanda mi dica lei se mi può rispondere ma come lei sa il Presidente il capo del DAP Franco Ionta diramato qualche giorno fa una circolare diretta tutto il personale in cui ha detto fare
Un sondaggio per migliorare la comunicazione su quello che avviene il carcere su e giù lei che ne pensa ma io penso che il problema a questo punto non è di comunicare meglio quello che accade il problema è che chi vuole fare
La politica della polvere sotto il tappeto cioè
Noi non diciamo come stanno le cose probabilmente l'opinione pubblica non viene allarmata ma non è questo il nostro obiettivo l'obiettivo è parchi anche dentro le carceri non ci siano luoghi oscuri
Che tuttora perché si venga a conoscere e che e che l'opinione pubblica il Governo facciano e pongono in essere le attività perché invece non accadano le cose
Non tanto che non prenda la conoscenza della notizia non deve non dovrebbe essere uno che se ammazzato a Siracusa ma gli altri sono sopravvissuti ovvio oppure
Come perché il principio di adeguatezza dire uno che ama cadono appare tranquilli che gli altri cinquecento quarantanove parlo bene cioè
Non mi pare che dovremmo dire così io non ce la farei
Beh diciamo che c'è un problema è che va posta eletta non poteva avere e non credo che sia un problema di comunicazione anche lì
Basta poco che c'è da dire quanto signore stamattina che implica avete trovato check cosa c'è da dire il patto parla da fare il fatto parla è che possiamo dire dovremmo migliorare fino la nostra comunicazione dallo Spartak che colpa
Coppa
Mettiamo lo Stato siamo al Governo la diciamo quello che è continuerete impiccato e lo Stato deve prenderne atto ed elabora mettere tutti gli accorgimenti perché questo non accade più assolutamente grazie grazie ispettore Nicotra e soprattutto il buon lavoro grazie grazie a lei
Lucia Castellano è la direttrice del carcere
Bollate
Di Milano
Una direttrice di grande esperienza che conosce bene anche il collasso in cui versa oggi il sistema penitenziario
Un collasso del sistema evidenziarlo di cui indubbiamente è il primo responsabile il Governo Bellu coni ma la domanda che questa sera ci vogliamo porre e che abbiamo posto anche alla direttrice Lucia Castellano
è un'altra
Quanti tra magistrati direttori e operatori concorrono con il proprio silenzio a tale collasso oltre al Governo Berlusconi quanti sono gli irresponsabili che tacciono di fronte all'illegalità
Si intravede secondo noi una matrice comune nell'atteggiamento irresponsabile menefreghista
Del Governo con quello dei cosiddetti addetti ai lavori sentiamo cosa ci ha risposto Lucia Castellano
Direttrice Lucia Castellano lei conosce meglio di me il collasso in cui oggi versa il sistema
Penitenza diario un collasso dimostrando che dà i numeri dei numeri del sovraffollamento un sovraffollamento sessantotto mila e cinquecento persone detenute ma era giunto dalla sua Repubblica italiana un collasso dimostra ATO anche dall'altissimo il numero di persone che rinunciano a vivere in carcere l'ultimo quello che si è tolto la vita Corrado Liotta nel carcere di Siracusa ecco direttrice
Castellano ovvia la responsabilità
Politica ma al di là della responsabilità del Governo Berlusconi quanti altri si dovrebbero assumere la responsabilità di questo collasso carcerario e invece tacciono lei
Tutti noi operatori del settore dovremmo assumerci questa responsabilità naturalmente a diversi livelli diretti significa
Come dire nessuno quindi partirei proprio dalla dal su dal suddividere la responsabilità al di là di quella politica sulla quale non ci soffermiamo
Allora prima di tutto il tempo donna contabilità rispetta Rocco al dettato costituzionale e ancora avuto il settantacinque per
Glielo chiedo per intervenire da delle presunte disposizioni molto banalmente per esempio quella di tenere le celle a teste allora probabilmente con un po'più di coraggio si potrebbero ottenere le barche di detenzione aperte anche in situazioni
Che non sono
Il massimo della della tranquillità o della garanzia e poi auditing che nell'anno in carcere R.
Bisogna capire che cosa significa tranquillità e garanzia per la tranquillità di tutti chiusi dentro e la tranquillità di un suicidio quater sicura appunto ecco quindi ricavo anche il concetto di ordine e sicurezza dovrebbe un po'
Ecco ma adesso sul lato operativo direttrice Castellano però io dico
Esso non si può generalizzare lei ha perfettamente ragione però al di là della responsabilità politica che mi ripeto e che la evidente a tutti però non c'è anche una responsabilità dei
Educatori dei comandanti di reparto degli educatori degli psicologi cioè voglio dire quanti poi a quanti fa comodo questo collasso io credo che sia o Landi continente
Un tu
No
Il settore pubblico cioè quanto concetto un po'di
Imponibilità cioè e una una porta di catena qui di Sant'Antonio per cui tutti dicono ma io non posso farci niente ed è cercare ribaltiamo il concetto e veniamo
Dall'Abate dal nostro piccolo che come ognuno di noi può fare la propria giornata vediamo che poi le cose cambiano lo ripeto e e poliziotto e responsabile che cura mente
Nella serenità ed il clima che vive sul piano e chiaro perché il Piano detentivo a centocinquanta detenuti laddove ce ne potrebbero optare per tanta col politico quel povero cominciato solo una vittima
Però a andando un po'più su il caporeparto responsabile del prima che arrivasse a creare della né nel reparto la una presento dei sottufficiali della Polizia penitenziaria eh
Una figura importantissima perché sono loro io li contempla i manager non vede in dei reparti e quello che attribuiscono antisdrucciolevoli non ho conoscono i loro subalterni conoscono il loro
I loro detenuti detenuti di quel reparto della misura in cui poliziotto un sottufficiale di reparto è talmente bravo e talmente come dire
Largo Simmenthal anziché aiutare per esempio dall'educatore da condividere il peso di questa situazione con l'educatore quindi l'educazione che entra
Nel reparto detentivo l'educatore che non fa il burocrate che condivide onori e oneri del rapporto serio si allunga la vita inni Ficara
Rispetto al qui ed ora con questa situazione di sovraffollamento dividerei peso già iniquità cominciare a fare qualcosa in più mi sembra una banalità ma non è venuto va sostanzialmente ascoltato riconosciuto come persona
Va tenuto fuori dalla tanta quanto più è pur
Questo la legge lo impone con questo questa puntualizzazione sulle varie responsabilità fino ad arrivare poi a chi comanda il carcere della lega lacerare accomandanti alle allorché
Del carcere c'è una linea è una linea culturale che nel primo bene ad abbracciare per motivi molto banali uno perché costituzionalmente legittimo perché rende il nostro lavoro
Un po'meno abruzzese
Ecco possiamo dire senza certamente senza indicare luoghi circostanze
Però potremmo dire che anche nei in chi dirige il carcere ci sono delle lacune oggi in Italia che concorrono con indifferenza alla politica
Sì e certamente la meritatamente anziana dal dal dal dal dal dall'Abate la periferia fino al centro potrebbe sicuramente fare di più
Allora direttrice Castellano questo un po'il quadro questa prospettiva che proviamo a proviamo a vagliare con lei di questo di questo
Ambito di impunità come lei giustamente lo ha
Lo ha lo ha inquadrato però ci sono altre figure importantissimi e il carcere che
Hanno anziché potrebbero fare
Di più innanzitutto in Magister sorveglianza l'altra settimana che radio carcere Venter di Stato il Presidente Di Giovanni che ha immesso un provvedimento con cui ordinato alle varie direzioni di recarci sua competenza di ripristinare la legalità
Vedi emittenza B intanto io penso che probabilmente la la la perché i tempi di Giovanni avrà
E ma nato perturbazioni in questo provvedimento sulla base della sentenza della Corte Costituzionale del settembre due mila nove ex se interpreta l'articolo ottantanove
Perché la parola di
Disposizioni riunificata iscrizioni e ordina e sicuramente ma la la Corte a interpretato una norma che già esisteva
Non so da quanto tempo la dottoressa Di Giovanni Peretti del Tribunale di tornare in Italia
E non so da quanto tempo Poggioreale perché
In uno stato di legalità
E pugni mi viene spontanea la domanda del perché la dottoressa Di Giovanni ha detto impone il ripristino delle gambe della legalità il soprattutto consentendo l'adozione
Domani interventistica della legalità non credo che
Prima del settembre del due mila nove Poggioreale poter concorrere alla lunga e quanto a quanto a spazia ridipinta Aldo se acqua e a tutto quello che la Corte europea
Allora e chiaro che
Se che questo gioco è anche un gioco piuttosto pericoloso perché sappiamo tutti benissimo che tu e Poggioreale non è normata dalle come noto la norma quasi tutti
Indicarceli italiane sui chiaramente il prendiamo spunto da un provvedimento interpretativo di una incolpato dalla Corte costituzionale
Per obbligare Nilde impormi Poggioreale a ripristinare nella legalità sapendo che non potrà mai fare allora in comuni perché Enna tecnicamente impossibile parlo allora
Chi gioca al gioco delle tecniche che in una clinica della musica che rimane in piedi nel caso di specie il direttore
E questa non è un modo corretto importare di importare il problema ecco allora
Io credo che manchi nelle istituzioni una porta congiunta
Per dire
Facciamo un confronto e vediamo che cosa ognuno per la propria parte può fare allora io
Direttore mi impegno a buttar sui banconi dei colloqui per esempio l'altra cosa e dal due mila che il nuovo regolamento dice che il colloquio non deve avere più bancone ed io non so quanti carceri che l'abbia ancora sarebbe interessante andare a guardare
Allora io magistrato gli impegni un po'meno e e chiedo alla società civile al SerT alla il
Alla direzione e cosa materialmente militare
Per ripristinare la legalità allora
Nuove ottanta o nell'altro riordino domani
Omessa chiare
Quindi possiamo in sintetizzare dicendo che in qualche maniera al di là della responsabilità politica sul collasso evidenziare io
Di addetti ai lavori dovrebbero iniziare a ente a interrogarsi sulle sui loro ruoli su ciò che devono fare intanto loro
Ma chi molto dall'incuria del magistrato in udienza merito dal bar tutti quanti eroghiamo ripeto ancora una volta dobbiamo ad alcune delle tematiche che non si Patitucci dà il benvenuto al paga
Imponente
Merito del piano e non è giusto ecco però se noi ci poniamo questo problema direttrice Castellano vuol dire che problema c'è
Invece negato certo che è un non è un problema un grande ma è un dramma sociale ecco direttrici casella ultimo un ultimo aspetto la questione riguarda
I magistrati giudicanti BMG per chissà in tribunale ma che anche gli avvocati ecco pagano però dei magistrati cioè i magistrati sembrano avere un atteggiamento indifferente
Su come poi vengono eseguiti i loro legittimi e correttissime provvedimenti penso a misura cautelare in carcere ovvero a una sentenza
E la stessa Anm
Ancora oggi tace sul al collasso in cui versa il sistema penitenziario lei che ne pensa
Beh io credo appunto che anche loro ovviamente entrano devono entrare incolta come dire in questa presa di coscienza collettiva di tutti gli operatori del diritto anche perché io aspetto e lo dico anche l'anno parlo con amici magistrati noi siamo al punto finale il punto terminale della giustizia il percorso verificate noi non consumiamo
Non funziona a monte non pur quella neanche la macchina giudiziaria qui carcere non attento tutte il carcere per giurato il carcere uccide
Anche il lavoro di in carcere c'è la Mac per le persone viene vanificato e quindi ovviamente loro chiudere perché dovrebbero porre il problema dove vanno ammettere che la pena corporale che infliggono perché capace con ristrutturato una prima corporale
Ed è questo il rumore di cancello che apre uno spazio importante di radio carcere lo spazio che dedichiamo alle lettere scritte
Dalle persone detenute nelle vecchie sovraffollate e accaldate carceri italiane carceri che mai nella storia della Repubblica italiana
Sono state così sovraffollate pensate stiamo arrivando quasi a quota sessantanove mila persone detenute a fronte di una capienza
Che a malapena arriva a quarantadue mila posti un tasso di sovraffollamento
Da record un tasso di sovraffollamento che tramuta
La pena in un trattamento disumano e degradante in altre parole in semplice e
Tremenda
Tortura queste sono le lettere che ci arrivano da queste celle
Calde sovraffollate queste le parole delle persone detenute che sono i primi testimoni del collasso penitenziario che adesso è in atto nelle carceri italiane benvenuti benvenuti nelle patrie galere
Ci scrive Cesare che è persona detenuta nel carcere
Rebibbia di Roma carissimo Riccardo con il caldo che sta facendo in questi giorni il carcere di Rebibbia è diventato un vero e proprio inferno infatti
Non solo siamo costretti a vivere nelle celle ammassati uno sull'altro ma non riusciamo neanche a respirare
Immagina che nelle celle siamo talmente in tanti che non c'è più posso neanche neanche per sistemare un paio di mutande
Figurati figurati il resto in queste condizioni disumane scrive ancora accesa dal carcere vede di Roma in queste condizioni disumane cui siamo costretti è ovvio che aumenta senza limite anche la disperazione
Di chi e meno forte degli altri una disperazione che rischia di fare delle vittime come è successo qui a Rebibbia l'altra sera
Dove un ragazzo ha tentato di impiccarsi e per poco non andava ad allungare la Lissa già lunga
Di chi tra noi detenuti non ce l'ha fatta più e si è e si è ammazzato
Considera scrive ancora accese dal carcere Bibbia di Roma considera che anche a Rebibbia siamo abbandonati da tutti basti pensare e che su mille seicentottantanove detenuti ci sono soltanto cinque o sei educatori ti rendi conto
La verità è che noi vogliamo pagare il nostro debito con la giustizia ma siamo stanchi di essere trattati
Peggio delle bestie ti saluto con tanta stima la lettere firmate da Cesare persona detenuto nel carcere vide di Roma un carcere che fino a qualche mese fa era ritenuto una delle migliori carceri italiane invece invece anche il carcere Bibbia di Roma
è afflitto dalla piaga del sovraffollamento e quindi non si può certo più annoverare tra le carceri dove si stava un pochino meglio poi ci scrivono Massimo Calogero Massimo e ancora Massimo dal carceri Siracusa ovvero dal carcere dove come di abbiamo
Detto all'inizio di questa puntata di radio carcere questa notte si è ucciso una persona detenuta che si chiamava appunto Corrado Liotta Corrado gli otto aveva quarantaquattro anni e si è impiccato una cella
Del carceri Siracusa ecco Massimo Calogero Massimo e ancora Massimo ci scrivono proprio dal Caccini Siragusa e affermano carissimo Arena anche noi anche noi nel piccolo carceri si la scusa dobbiamo partire la piaga del sovraffollamento questo carcere infatti potrebbero ospitare circa trecento persone ma noi ma noi siamo oggi quasi il doppio
Il che significa il che significa che nelle celle singole ci stanno invece quattro detenuti mentre in quelle un po'più grandi ce ne stanno dodici o anche tredici detenuti
Mamma mia questa realtà della di una cella del carcere di Siracusa
In poche parole scrivono questi ragazzi a calci Siracusa in poche parole qui nel caso ci si Ragusa è un vero e proprio causa e il nulla non la funzione
Inoltre scrivono ancora questi ragazzi detenuti nel carcere di Siracusa inoltre non solo noi dobbiamo partire una vita fatta in celle sovraffollate ma anche i nostri familiari sono costretti a patire ingiustizie quando vengono a fare il colloquio con noi in quei giorni infatti i nostri familiari si devono mettere in fila fuori dal carcere
Alle tre di notte alle tre di notte e molti di loro sono costretti a dormire in macchina nell'attesa di poterci incontrare
La domanda che noi ci facciamo allora è
Questa chi oltre a noi deve scontare una pena ingiusta
Per non parlare delle cure mediche quando infatti
Passa all'infermiere in cella quindi del carcere di Siracusa quando passa l'infermiere in c'era per darci le medicine fuma una sigaretta qual dottoressa ci visita fuma pure lei e quando al dottore gli diciamo che abbiamo mal di testa luci risponde ce l'ho anche io
Questo è il modo di curarci nel carcere di Siracusa
Poi molti di noi sono costretti a comprarsi le medicine
Di tasca propria spesso spesso capita che quelle medicine acquistate scompaiano dal carrello dei medicinali
E se per caso proviamo dire qualcosa loro loro ci rispondono con un bene rapporto disciplinare
Questa in sintesi è la nostra vita nei casi di Siracusa e speriamo tanto che qualcuno oltre agli amici radicali si preoccupi per noi
Buon lavoro e grazie la lettera è firmata da Massimo Calogero massimo è ancora Massimo persone detenute nel carcere di Siracusa ragazzi grazie
Per la vostra
Lettera e anzi se avete ulteriori notizie soprattutto notizia anche in merito
A quest'ultimo suicidio avvenuto nel carcere di Siracusa vi prego vi prego di scriverci ancora
Ci scrive poi Vincenzo e Ovidio dal carcere di lanciano caro Arena il carcere di lanciano non è più non è più una galera ma è in verità un vero e proprio Lager
Pensa che in una cella di soli quattro metri quadri
Fatta per ospitare un solo detenuto noi ci dobbiamo vivere Interreg persone e come se non bastasse la sera ci chiudono anche la porta di ferro della cella il cosiddetto blindato e così noi non riusciamo neanche a dormire
Per il caldo soffocante che fa
Inoltre scrivono ancora Vincenzo villa recarci lanciano inoltre non ci danno nulla per pulire la nostra cella con la conseguenza che siamo costretti a vivere
Non solo di una piccola cella ma anche in una cella che sporchissima
Allo stesso modo anche noi detenuti viviamo nella trascuratezza più assoluta e per farti un esempio da più di un anno non ci possiamo neanche tagliare i capelli perché perché il barbiere qui in carcere
Non c'è
Ma non solo scrivono ancora questi ragazzi detenuti nelle carceri lanciano ma non solo tira contiamo anche quello che è accaduto qualche mese fa qui per farti capire come ci trattano
Nel carcere di lanciano deve infatti sapere che qualche mese fa un nostro compagno si è sentito male di notte ed è iniziato a chiamare aiuto beh sai com'è finita
Quel nostro compagno dopo un bel po'di attesa
è morto
Già è morto è morto e lo hanno trovato senza vita sdraiato
In cella e questo è solo un esempio di come ci trattano qui nel carcere di lanciano salutarci Pannella
La Bonino e la Bernardini la lettera è firmata da Vincenzo e Ovidio persone detenute nei carceri lanciano
Poi ci scrivono pensate duecento diciotto persone detenuti nel carcere di Foggia
Duecento diciotto persone son veramente Dante noi anzi dei ringraziamo per questa lettera che firmate in duecento diciotto persone dal carcere di Foggia scrivono questi compagni detenuti nel carcere di Foggia carissimo Riccardo iscriviamo ho così numerosi per informatiche noi dal primo luglio abbiamo iniziato una protesta pacifica non violenta contro il sovraffollamento che dobbiamo subire qui dentro una protesta che consiste nello sbattere le si barre per tre volte al giorno nella speranza che qualcuno che qualcuno ci ascolti infatti qui nel carcere di Foggia la situazione davvero infernale il carcere potrebbe ospitare solo quattro c'è do detenuti ma noi oggi siamo quasi il doppio il che significa che in celle piccolissime fatte per un solo detenuto noi ci dobbiamo vivere in quattro o addirittura in cinque persone
Insomma non più una pena ma una vera e propria tortura che non riteniamo che non le riteniamo giusta
Noi scrivono ancora queste duecentodiciotto persone triste teca ci di Foggia noi vorremmo far sentire la nostra voce e vorremmo sapere quale sarà l'Aris posso del Governo di fronte a questa emergenza che sono oggi le carceri carceri dove i detenuti vivono in condizioni a dir poco disastrose
Chiediamo solo aiuto a chi ci governa un fortissimo braccio a lei e a tutti i radicali che ci seguono la lettera l'ho tetto e firmata pensato un po'da duecento diciotto persone ristrette nel sopra affollatissimo carcere carcere di Foggia
Poi ci scrive un gruppo di persone detenute nel padiglione Avellino del carcere Poggioreale e di Napoli
Care radio carcere siamo un gruppo di detenuti che fino a un poco tempo fa era ristretto nel carcere di Secondigliano carcere da dove ci hanno trasferito e portato qui nell'inferno di Poggioreale per noi è stato come passare
Dalle stelle alle stalle e trovarci qui un vero e proprio incubo infatti siamo costretti a vivere in maniera disumana ammucchiati dentro celle che sono dei veri e propri tuguri dove spesso diventa di
Cile anche solo poter respirare ci tengono chiusi in queste gabbie per ventidue ore al giorno e per tutto questo tempo ci lascio nel più completo abbandono senza darci la possibilità di chiedere nulla o di fare nulla noi scrivono ancora queste persone detenute del carcere di Poggioreale noi siamo disperati e non chiediamo molto non chiediamo la Libe ta chiediamo solo di poter essere trasferiti in un altro carcere dove poter scontare la nostra pena con dignità
Distinti saluti la lettera è firmata da un gruppo di persone detenute ristrette nel padiglione Avellino del carcere Poggioreale di Napoli ecco questa lettera io la farei leggere
Al sottosegretario alla giustizia
Caliendo sì proprio all'UI proprio al Sottosegretario Caliendo che la scorsa settimana rispondendo a un'interrogazione parlamentare presentata
Da Rita Bernardini sul disastro presente recarci Poggioreale ha detto il sottosegretario avendo che tutto sommato a Poggioreale consista così male perché ci sono un sacco di corsi cioè il corso per fare i presepi cioè il corso gli atti Express IVA c'è anche il corso per far conoscere e Napoli ai detenuti ecco forse un corso manca Poggioreale il corso destinato al Sottosegretario Caliendo per fargli conoscere il carcere di Poggioreale
Va bene ci scrivono poi Massimo Gaetano Antonio Giovanni Carlo Giuseppe Davide salvo Marcello e Giuseppe dal carcere piazza Lanza di Catania ciao caro Riccardo siamo dieci i detenuti del carcere di Catania dieci detenuti che dividono la stessa sporca vecchia e accaldata cella una cella non più grande di sei metri quadri
Dove si muore di dal caldo e dove spesso addirittura manca l'acqua corrente pensa che due di noi dormono per terra due di noi dormono per terra
Proprio perché non c'è spazio per un altro letto a castello letto a castello che qui nel carcere di Catania sono alti ben quattro piani
In pratica scrivono questi ragazzi detenuti nel carcere di
Piazza Lanza di Catania in pratica viviamo ammassati come bestie
E il carcere e il carcere non fa nulla per noi non ci sono medici o medicine non c'è possibilità di lavorare o di fare qualsiasi altra attività
Per protestare contro queste condizioni di vita abbiamo iniziato la battitura lo sciopero della fame iniziative non violente che vogliono urlare tutta la nostra disperazione una spero azione che riguarda tutti i detenuti recarci di Catania ovvero un carcere che potrebbe contenere solo duecentottanta persone ma che oggi ne contiene seicentoventi
Vi salutiamo e ne approfittiamo per dirvi grazie
Da parte nostra la lettera è firmata da Massimo Gaetano Antonio Giovanni Carlo Giuseppe Davide salvo Marcello e Giuseppe persone detenute nella stessa cella del carcere piazza Lanza di Catania
Dieci persone
Che rimangono per tutto il giorno chiusa in una c'era di sei metri quadri due di loro dormono per terra è questa la vita secondo la legge in un istituto dallo Stato chiamato carcere è questa
Ci scrivono poi quattro persone detenute nel carcere Montorio di Verona carissimo Arena siamo quattro ragazzi detenuti dei casi di Verona un carcere che come altri Italia soffre del problema del sovraffollamento infatti la struttura è fatta per contenere circa cinquecentocinquanta detenuti ma noi ormai siamo più di novecento
La conseguenza è tanto semplice quanto drammatica ovvero siamo costretti a vivere chiusi per tutto il giorno in quattro persone all'interno di una spicco la scienza una cella dove tra l'altro si soffoca dal caldo e dove possiamo fare la doccia solo poche volte a settimana con immaginabili gravi conseguenze
Anche la situazione sanitaria è pietosa qui nel carcere di Verona per qualsiasi malattia infatti citando la stessa medicina miracolosa per non parlare del magistrato di sorveglianza che rigetta tutte le nostre istanze
Con motivazioni assurde non a caso qui ci sono persone a cui manca di scontare solo qualche mese di carcere che restano però in cella senza poter usufruire di una misura alternativa alla detenzione
Dicono poi che qui a Verona c'è un direttore Bettin cosa strana visto che noi in ben due anni questo direttore non lo abbiamo mai incontrato nonostante che abbiamo fatto numerose istanza e per poterci per poterci parlare
Anzi anzi ad essere precisi scrivono ancora queste persone detenute caccia montoni di Verona anzi ad essere precisi una volta l'abbiamo visto il direttore del carcere di Verona ma in tv
Già in televisione e parlava di corsi di formazione e di altre cose del genere
Discorsi per noi incomprensibili quindi ai calci di Verona dove su circa novecento detenuti ne lavorano soltanto do in cinquanta cinquanta detenuti a Verona lavorano sul numero complessivo di nome cento persone detenute
Sai chissà come noi detenuti recarci Verona domande non poi queste quattro persone ristrette nel carcere di Verona
Gli agenti della Polizia penitenziaria che sono costretti a turni massacranti e a cui spesso e a cui spesso vediamo negli occhi la nostra stessa luce la luce di chi non ce l'fa più a resistere speriamo tanto che i radicali ci vengono a fare visita e speriamo anche che il Governo si decide finalmente a fare qualcosa per noi anche perché la politica
Delle a rimandare non porta molto lontano con stima la lettera è firmata da quattro persone detenute del carcere Montorio di Verona salutiamo poi Francesco dalla casa lavoro vista l'ICI per San Giugliano in provincia di Modena che ricordate libere alta di chi è internato ovvero di chi è sottoposto a misura misure di sicurezza detentiva si tratta di persone che dovrebbero stare in luoghi dove poter lavorare ma che di fatto sono trattati come gli altri detenuti ovvero sono lasciati giù in cella è senza lavoro salutiamo Angelo Acaccia di Caltanissetta che si sofferma sul modo in cui i detenuti vengono trasportati da un carcere all'altro ovvero chiusi e Amanita in gabbie te di pochi centimetri quadrati ecco il problema dei trasferimenti un problema di cui ci occuperemo nelle prossime puntate di radio carcere caro Angelo è anzi continua a seguirci
Vincenzo salutiamo dai calci Ragusa che giustamente si sofferma sui suicidi in carcere Domenico i suoi compagni detenuti dal carcere la Dozza di Bologna che hanno scritto una bella lettera alloro magistrati sorveglianza salutiamo Domenico dal carcere di Turi in provincia di Bari Milo dal carcere Busto Arsizio Vincenzo acacie Poggioreale Marcello dal calci di Prato Angela recarci Ferrara Vito dal carcere ibride di Roma Sergio Akashi Messina e Gigi dal carcere il Livorno
Prima di salutarvi di ricordi recapiti di radio carcere ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere innanzitutto il numero di telefono di quindi Radio Radicale dove mi potete trovare per tutta la settimana questo è il numero di telefono zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno chiamate durante la settimana chiede di rimedi Riccardo Arena se non ci sono lasciato un vostro numero di recapito perché io
Di richiamo poi ricordo il nostro sito internet che all'indirizzo radio carcere punto com ed infine ricordo soprattutto le persone detenute l'in diviso dove inviare le vostre lettere dal carcere come aumentarle questo legame che c'è tra voi che è stato in carcere e non è che cerchiamo di far sentire la vostra voce
Questo è l'indirizzo radio radicale rubrica radio carcere
Via Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma scrivete scrivete scrivete radio carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangano protette da quelle quattro mura
Grazie ad Alessandro tutori per l'assistenza di regia
E grazie a tutti voi che anche questa sera
Da una casa dalla macchina e da una cella avete ascoltato una piccola voce la voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Finalmente all'italiano il tribunale
Cinque codice di procedura penale
Italiane la Corte d'Appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento