Intervista a Giorgio Tonini sul Comitato per l'uninominale e sulla missione ISAF in Afghanistan

Radio Radicale comitato per l'uninominale abbiamo qui con noi Giorgio Tonini del PD perché questo Comitato
Ma perché nel momento nel quale sperabilmente si riapre la discussione sulla legge elettorale penso che
La riforma elettorale giusta è quella
Che serve a restituire i cittadini
Il potere di scegliere i propri rappresentanti stabilendo un rapporto stretto come
Si può fare solo sul territorio tra
Un territorio del proprio deputato del proprio senatore
Senza tuttavia perdere quello valore fondamentale che è stato conquistato con il referendum del novantuno del novantatré che è stato quello di
Avere un sistema elettorale maggioritario che consenta ai cittadini di scegliere anche la coalizione di Governo credo che questi due valori debbano andare inscindibilmente insieme
Il l'attuale legge elettorale
Il cosiddetto porcellum garantisce almeno alla Camera al Senato sappiamo che non garantisce nemmeno questo
Una chiara maggioranza di Governo dopodiché però invece a del tutto soffocato
Qualunque rapporto virtuoso tra
Eletti ed elettori con i famosi parlamentari nominati ecco questo scandalo va rimosso
Ma senza buttare via il bambino con l'acqua sporca cioè senza buttare via insieme all'acqua sporca dei parlamentari nominati
Anche quel bipolarismo
Che va invece rafforzato attraverso
Appunto il collegio uninominale chiarissimo proprio perché proprio il collegio uninominale per rafforzare le bipolarismo per rafforzare la democrazia competitiva secondo lei
Ma perché in tutti i Paesi europei
Diciamo di più antica civiltà democratica questore il sistema che tradizionalmente quello che meglio fa incrociare queste due esigenze ci sarà pure una ragione dice
Eh sì c'è una una distillato di saggezza storica per così dire il coraggio di nominale una porzione di territorio che
Si rappresenta attraverso un parlamentare e quindi attraverso un confronto tra candidati alla fine dal quale emerge un vincitore chiaro
E ovviamente questo parlamentare ha un segno politico di solito di tipo nazionale che quindi consente anche la polarizzazione del sistema nel modo più dolce nel modo più corretto
Bene cambiamo argomento fra poco il Senato a fronte il decreto sulle missioni e all'estero in Afghanistan sono la situazione è abbastanza complessa l'Olanda
A annunciato di dar seguito alle decisioni di ritirare il proprio contingente dall'Afghanistan che ne pensa delle missioni all'estero e la missione in Afghanistan in particolare
Ma io potrei cavarmela con una battuta ho sostenuto questa missione l'intervento in Afghanistan quando
Alla guida di questa macchina bellica c'era un certo Giorgio da più bus figurarsi se non penso che si debba sostenere in questo momento lo sforzo del Presidente Obama
C'è uno sforzo di arrivare al dunque e cioè cercare una soluzione che si sa che non può essere che una soluzione politica
Attraverso un Governo di coalizione che
Associ al Governo dell'Afghanistan la maggior parte delle forze possibili che si possono recuperare ad un civile confronto
Naturalmente per sostenere questa proposta è necessario comunque mettere sul tavolo delle trattative anche una forza militari che mantenga intatta la sua
Capacità di azione e quindi io penso che in questo momento la cosa più sbagliata è quella di andar via in particolare di andar via in maniera solitaria
Al di fuori di una solidarietà internazionale come quella che tanto più in un contesto di rilancio del multilateralismo o a quello che
Faticosamente sta cercando di fare il Presidente degli Stati Uniti
In questo momento è all'ordine del giorno diciamo Giorgio Tonini senatore del PD mentre la Commissione affari esteri qui a Palazzo Madama con l'ascolto come sempre narrati radicale