Intervista a Igor Boni sulla situazione sociale ed abitativa dei rifugiati politici a Torino

Radio radicale ci occupiamo dei rifugiati a Torino una situazione
Che si ripete in molte città italiane dove il sistemi ma di protezione pere i richiedenti asilo esistere ma sottodimensionato e molto spesso fa
A qua da molte parti e allora di questo voglio parlare in particolare per quanto riguarda la situazione di Torino perché è una situazione dove i radicali tori chiesi
Si sono impegnati per molto tempo fino a giungere anche una forma di azione non violenta un
Sciopero della fame a staffetta che si è tenuto per chiedere alla Sindaco al Prefetto perché ha delle autorità della città di arrivare a una sistemazione definitiva no della situazione di adesso poi ce lo faremo dire di quanti sono i profughi a Torino in particolare però vogliamo parlare con i Corbo Michela coordinatore provinciale dell'associazione radicale Adelaide Aglietta e lo salutiamo buonasera Igor
Ora accolte ecco vogliamo parlare della di una questione che si è è andata
Sia andata sistemando dopo uno sgombero che c'è stato nella a di Asti a Torino uno sgombero che ha visto più di duecento immigrati soprattutto del Corno d'Africa essere sgomberati duecento rifugiati per meglio dire e di questi venti non hanno accettato le proposte di sistemazione lei do Vittorio i cittadini e di fronte a questo rifiuto come dire è stato deciso dalle autorità dal
Il prefetto in particolare di
Sistemarli in un ex centro sociale che era stato sgomberato due anni fa e poi murato lex Balena dopodiché accortosi di questa situazione il sindaco Chiamparino ha deciso che invece non poteva essere
Esserci una situazione del genere no nella sua città di cui
Il Sindaco vuole che sia un esempio di
Legalità hai anche in in qualche modo di sicurezza e a questo punto ha chiesto lo sgombero anche da quella struttura e quindi si è poi
I ed è in corso sono a un braccio meno di ferro tra questi immigrati
La polizia insomma il questore la
E anche lo stesso Sindaco questi mirati in particolare sono anche difesi da alcuni esponenti di rifondazione della zona e noi adesso però con rigore vogliamo proprio partire da questo da questa situazione che coinvolge una ventina di di rifugiati quindi
Non è forse così grave che però esemplificativa di quello
Che posso cedere quando non si affronta in maniera diciamo programmata una questione così importante come questa
Sì sostanzialmente hai descritto molto bene la situazione immagino gli ascoltatori ascoltando la dicono forse c'è qualcosa che non va nell'organizzazione nel coordinamento
Tra forze dell'ordine prefettura e Città di Torino ed effettivamente quello che
Risulta evidente in particolare la caserma di viale e ha ospitato circa duecento rifugiati
Dal settembre del due mila e nove
Tra l'altro anche in seguito a denunce nostre fatte perché questi rifugiati prima stavano in una ex clinica che avevano occupato e stavano in duecento duecentocinquanta persone nel caldo di agosto dello scorso anno
Trentaquattro intervista igienici a ciascuno
Immaginare che cosa poteva essere con la struttura
Non abbiamo visitata ed effettivamente era un girone dantesco con fuori dalle finestre il traffico della città che proseguiva le attività che proseguivano ignare indifferenti a qualcosa di assolutamente inaccettabile che capitava appunto a Torino non nella nel centro dell'Africa
Il capitolo sei denunce anche è avvenuto questo spostamento che già si sapeva essere temporanea perché questa caserma di via Asti deve essere ora dedicata ad ospitare gli alpini che arrivano in città
Ma è evidente che noi dall'inizio abbiamo detto che quella trasloco era temporaneo ma che in quel tempo che si guadagnava occorreva trovare una soluzione
Definitiva per queste persone che significa una soluzione di accoglienza di percorso di integrazione e via dicendo Ingletti in questi mesi inviarci questo percorso è stato avviato con fatti organizzati corsi di italiano costa di stanziati dei soldi
E a maggio però
Improvvisamente viene sospeso tutto quanto ed inizia un'azione da parte del Comune della Prefettura
Che in pratica l'obiettivo evidente di mandare via per conto loro i rifugiati creando dei problemi da un certo tipo all'inizio non si porta più il cibo si tolgono televisori si tolgono i frigo
Qui evita di farli rientrare quando escono per più di quarantotto ore sono tutta una serie di situazioni che ha fatto sì che queste persone una parte delle quali ha trovato effettivamente lavoro magari andando il sud Italia fare
Per tempo a tempo determinato ai raccoglitori in agricoltura
Altri hanno trovato altre sistemazioni gli ultimi sono stati diluiti in pratica con queste azioni Prefettura del Comune meno questi venti persone che hanno deciso di resistere di non Antoine donare la struttura che arrivati allo sgombero come hai giustamente descritto dunque e al paradosso che in qualche modo le istituzioni con figli hanno queste persone di occupare
Da abusivamente uno stabile immediatamente dopo il Sindaco dice che proprio in seguito questo occupazione bisogna comperarli
Ora in pratica si è riusciti a fare un percorso circolare perché se la situazione ora non si risolve evidente che quel luogo diventa immediatamente luogo di accoglienza da decine e decine di rifugiati e ricominciamo da capo con una struttura assolutamente inadeguata per ospitare rifugiati politici e con il Comune la Provincia di Torino la Regione
Che non fanno quel passo avanti che noi chiediamo da
Ormai più di un anno passo avanti che significa
Programmare
Qualcosa di stabile governare una situazione che vengono
Cominciamo in piedi con coinvolge
Nonché uno in cinque seicento persone complessivamente in tutta la Regione Piemonte quindi
Non orde barbariche qua quattro cinquecento persone che hanno diritto
Di essere accolte nel nostro Paese in quanto rifugiati che scappano dalla guerra ed ai quali dobbiamo dare una risposta
Io sottolineo che il Comune di Torino in tutto questo rischio
Che alla fine di diventare un po'il capro espiatorio perché magari ha fatto qualcosa perché gran parte dei Comuni d'Italia semplicemente non fa niente rifugiati dormono sotto i ponti e quindi io non voglio
Far sì che questo
Abbia rifiutato di via il cui Torino è a una gestione peggiore di alte anche provvede invece la migliore ma non per questo
Queste sufficiente ed è per questo che con Rita Bernardini
Già in due occasioni abbiamo presentato in Parlamento al Ministro Maroni perché poi la voce dei rifugiati e la coesione nazionale due interrogazioni alle quali ovviamente non è stata data risposta
Ne che però sollevavano questo caso
Parallelamente ai venti rifugiati che oggi hanno anche
L'onore di essere
Aiutati tra virgolette da esponenti di Rifondazione Comunista se ne aggiungono altri cento che stanno in una ex Caserma di vigili di via Bologna
Senza riscaldamento fino a un anno fa se non ci fosse stato il nostro intervento quasi senza cibo senza nessuna prospettiva uomo nella nostra città di Torino che
Una bella città della solidarietà ed accogliente a tutto questo ne continuiamo a pensare
Che non sia accettabile per Torino per l'Italia e continueremo a monitorare a fare azioni politiche e proposte politiche degli ad offrire la nostra collaborazione
Alle istituzioni che dovrebbero almeno sapersi coordinare perché l'esempio che in futuro è stato dato nell'ultima
E nell'ultimo episodio tra Prefettura e Comune di Torino è un esempio che può sembrare più una barzelletta che la realtà Comune cento e allora naturalmente noi continueremo a seguire questa vicenda io per adesso ringrazi Goldoni
Ora io aggiungo solo una cosa siti prima ha citato il nostro digiuno tutta fretta
Che era rivolto al Presidente cotanta richiederà che
Ci incontrarle perché ritenevamo e riteniamo di avere alcune cose
Alcune proposte concrete di gestione da offrire al precedente comma COD annuncia degli attivi neanche di una risposta
E la nostra lettera e il nostro invito ai ricevuti la ovviamente lui ricevuto
Ci ha ricevuto in compenso il vicepresidente del Consiglio regionale Placido esponente del PD che ringraziamo
Che ha promesso di portare in Consiglio regionale la nostra istanza
Che era intanto che i rappresentanti del Consiglio regionale andassero a visitare le strutture nelle quali oggi vivono e rifugiati politici tante buone intenzioni ma per ora anche questa cosa non è stata parte quindi anche su questo chiediamo
Che
Silvia
Ha detto alle promesse che sono state fatte vadano a vedere in via Bologna vadano a visitare la nuova
I nuovi le nuove strutture occupate si occupino anche a rischio di perdere qualche voto dei fucilati politici a Torino in Italia si boni grazie a voi e a presto