Cava.it - Viva V.E.R.D.I - conversazione con Giuliano Amato

Buonasera
Tocca a me presentare questa
Questa serata
Chiedo scusa in innanzitutto del ritardo veramente eccessivo alcuni inconvenienti organizzativi che sono capitati come spesso accade
Io sono Adolfo turbanti sono il presidente dell'Istituto Storico grossi entrano della Resistenza e dell'età contemporanea
Conosciuto più brevemente come iscritte
I si il nostro sito internet è www iscritti al punto it effettivamente il Presidente ci fa piacere nello
Che lo visiti ogni tanto
Nel nostro sito ovviamente sono presenti le nostre iniziative Enzo
Voglio dire questo che come esito della Resistenza siamo stati molto
Contenti di presentare e di partecipare a queste serate che rappresenta un po'l'anticipazione delle
Iniziative che saranno fatte l'anno prossimo per la CIPE la celebrazione del centocinquantesimo anniversario
Dell'unità nazionale
Quindi noi
Diciamo subito che saremo
Presenti nelle scuole in saremo presenti nelle iniziative istituzionali
Che saranno promossi e ci auguriamo dalla dalle del da dal sia dalla Prefettura chieda agli enti locali Comuni Province già abbiamo visto che ci si sta muovendo in questa in questa direzione
Più che celebrazioni noi vorremmo che fossero però una occasione di riflessione una riflessione sulla nostra storia
Una riflessione sulla su quel filo che collega il Risorgimento
Alla Resistenza e poi alle vicende del dell'Italia contemporanea fino alle vicende che stiamo che stiamo vivendo che stiamo avendo attualmente
E questo è un po'l'impostazione che già ieri l'altro la nostra direttrice Luciana Rocchi ha presentato proprio
In questo luogo
E a questo noi ci vorremmo attenere appunto nel nostro impegno per per l'anno prossimo
Noi riteniamo appunto che ci sia un filo che collega questi vicende e
Vorrei fare questa breve riflessione
Questo filo è particolarmente evidente credo nella nostra terra
E che come diceva appunto anche l'altra sera la professoressa Rocchi
E se si guarda anche all'esperienza storica di un soprattutto di una zona della della della Maremma che sono le colline metalli fare la zona la zona mineraria
Vediamo che effettivamente lì c'è un crogiolo di esperienze
Da cui socio sono nate ad esempio è nata risente tutta la
La forza del partito reputo il Partito Repubblicano avuto nella nostra nella nostra terra
E poi anche
Perché noi non ci vedo una contraddizione
L'esperienza analitiche che lì ci sono stati e poi il movimento socialista fino ad arrivare appunto alla Resistenza e dopo la Resistenza
Ecco quindi il nostro intento come
Istituto dell'esistenza e dell'età contemporanea è proprio quello di collegare anche la storia nazionale alla storia della nostra terra che è una storia di Risorgimento è una storia di anarchia è una storia di socialismo è una storia di antifascismo
Questa è l'impostazione che noi vorremmo dare che proporremo nelle scuole con le istituzioni e in tutte le occasioni che avremo
Per riflettere su questa su questi centocinquanta anni
Io chiedo qui perché penso che sia importante che il discorso venga
Condotte proseguito da dai nostri ospiti quindi
Vi presento intanto Andrea Purgatori chi è un giornalista del Corriere della Sera che ha il compito di
Mi creda se
Non più del cuore ma magari ce lo spiegherà
Meglio e qual è la sua attuale collocazione
Se vuole e che ha il compito di intervistare su questi argomenti il Presidente
Giulia o comunque di conversare con noi con il presidente Giuliano Amato che non ha bisogno di presentazioni
Dirò soltanto che e quasi un nostro conterraneo a questo punto
Questo ci fa molto piacere e e ovviamente anche chi è il presidente del comitato nazionale per le celebrazioni del centocinquantesimo della dell'Unità d'Italia ecco quindi la parola Andrea Purgatori
Buonasera grazie grazie turbanti sì io
Mentre
Mentre tu parlavi fasce questo accenno alla
Alla
Promessa di essere presenti nelle scuole
Ricordavo quando in occasione del centenario cioè nel mille novecentosessantuno io giovane
Studente delle scuole elementari
Ho vissuto diciamo le celebrazioni che allora si facevano
Con molta solennità le coccarde bianche bianche rosse e verdi che si mettevano sui grembiuli mi
I discorsi dei
Dei presìdi dei direttori delle scuole
Il senso comunque di un momento importante anche se poi capivamo fino a un certo punto che cosa si stava celebrando
Il paradosso perché oggi
Ci apprestiamo a celebrare i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia in un momento in cui forse mai come oggi l'Italia è stata disunita
O comunque piena di tendenze secessioniste e indipendentiste con spinte da una parte e dall'altra
Che a tutto puntano meno che a ricordare invece lo sforzo che fu fatto centocinquanta anni fa per unire il Paese e allora io la prima domanda che faccio a Giuliano Amato e ovviamente questa
Primo
Non siamo arrivati a queste celebrazioni
Un po'impreparati e uno può poco allenati anche dal punto di vista diciamo emotivo rispetto a quello che andiamo a celebrare e due
Ma
Come
Reagiranno soprattutto le nuove generazioni a una festa perché questa è una festa senz'altro che ci sarà il prossimo anno alla quale partecipano in modo così diciamo se non indifferente un po'distratto
Sì la rete funziona resta mi sentite sì
Intanto buonasera a tutti punto scusate il ritardo
Comunque sia
Siete riusciti ad asciugare il sedile dove avete messo in sede porrà speriamo che non dei costi un alto prezzo questo a volte succede
Ma insomma
D'estate si fa
Il ora ci arriviamo impreparati il e ci arriviamo distratti
Io userei per porre lo stesso problema Andrea
Parole un po'diverso se
Distratti e è il vero rischio che corriamo davanti a queste celebrazioni
E quello che a me interessa e che ho detto sin dall'inizio da quando ho assunto l'incarico di Presidente del Comitato nazionale dei garanti
E che bisogna fare in modo
E le scuole in questo sono un passaggio fondamentale
Che non siano celebrazioni fatte attorno ai monumenti dai e magnati del luogo da sindaci che se ne devono occupare
Con la loro fascia tricolore e lì finisce trenta secondi in televisione ciascuna città ha avuto attorno al monumento le sue figure istituzionali
E poi si passa ad altro probabilmente ai cibi che saranno sulle nostre tavole queste stampe
Nelle altre notizie predilette dal TG uno della Repubblica
Quindi bisognerà
Che siano coinvolte queste giovani generazioni
E che si rendano conto di una cosa che per loro è importante in realtà perché sono ragazzi e ragazze abituati a muoversi a girare con pochi o tanti soldi
Non hanno i confini nazionali come loro confini loro sono italiani
Loro sono comunque identificati dovunque vanno come gli italiani
E per loro è importante sapere che cos'è questa italianità
Che cosa vogliono dire gli altri quando li vedono arrivare dicono ecco gli italiani che cosa ci si mette dentro la italianità
Questo è un tema in veramente importante perché lo sappiamo benissimo che dentro l'italianità ci sono delle qualità delle quali siamo orgogliosi
E ci sono delle caratteristiche che siamo noi i primi a a criticare e dalle quali tendiamo a prendere le distanze
Allora
Che cosa si vede in un ragazzo una ragazza italiana le qualità che ci piaccia o no
O le caratteristiche di cui ci vorremmo liberare
Che cosa abbiamo messo noi storicamente dentro l'italianità
Ecco questo un'angolatura attraverso la quale probabilmente i giovani vengono coinvolti perché gli finisci per spiegare che cosa sono loro
E loro hanno bisogno di capire che cosa sono
In un momento nel quale
L'italianità rimessa in discussione ecco questo è il punto
Questa è un tema al quale io che sono così tra virgolette un vecchio intellettuale di sinistra diciamo
Mi sento preso da un sentimento misto nell'Italia di oggi perché io appartengo a quel filone culturale non potrebbe che essere così
Che ha sempre criticato l'Italia come l'abbiamo avuta
Che ha sempre constatato che questi italiana a cui è da élite non sufficientemente legate al Paese
Chi non piaceva neanche alle sue stesse Littell Italia di queste élite e la chiamavano l'Italietta no ieri e non ne erano soddisfatti
L'Italia che ha deluso tante promesse
Contro l'Italia che ha mandato metà della sua popolazione metà della sua popolazione a cercare una vita migliore in altri Paesi
A cavallo del secolo in cui avemmo L'Unità diciannovesimo secolo a cavallo con il ventesimo venti milioni di italiani hanno lasciato il Paese
Ed eravamo poco più di quaranta
A quel tempo
Allora cosa volete vale più questo di qualunque critica di un intellettuale a cui non è piaciuta l'Unità d'Italia
Per dire che qualcosa non deve aver funzionato in quell'Italia li nel nostro passato se no metà degli italiani avrebbero cercato il proprio futuro nel proprio Paese
Quindi io appartengo alla valutazione critica
Di questa formazione nazionale però quando vedo oggi che viene messa in discussione non il come è stata fatta macchie è stata fatta
Ma chi è stata fatta
Allora ecco
Tendo a scattare sulle difensive
E a dire ma voi vogliamo scherzare
Cioè quindi era meglio se non si faceva l'Italia
Era meglio se rimaneva il nord col nord o al sodo consunto perché questo viene detto oggi sia al nord sia al sud
Ma perché ci siamo preso in carico di questi terroni che usano i nostri soldi rifacciamo la Padania per conto nostro
E al sud e c'è gente che oggi dice ci hanno rovinato questi del Nord
Hanno fatto l'Unità d'Italia e il sud è diventato arretrato il povero
E non sono in grado
O sono in grado ma fanno finta di non sapere che ahimè il sud purtroppo si presentò
All'appuntamento dell'Unità d'Italia che era già arretrato Vaime
Per mille ragioni
Ecco questo è un punto che oggi è importante e che bisogna che venga fuori e che forse deve venir fuori e prima delle critiche per sostenere le critiche
Non mettiamo in discussione l'unità d'Italia
Cioè se
è vero quell'Italia fu fatta in qualche modo per caso
C'è un bellissimo libro di Carfagna su Cavour
Che comincia con
Come deve a vedere
Funzionato il sette di Fellini quando prepara per Otto e mezzo
Un film che nasceva senza che il regista sapesse esattamente come avrebbe messo la seconda scena dopo la prima
E che cosa avrebbero recitato gli attori tre giorni dopo ma aveva l'idea in testa e alla fine il film venne fuori
Dice giustamente Cafagna l'Italia è nata così e quel Fellini era Cavour
E Intini e ci fu una combinazione che mise insieme blu voi
Il pezzo di azione democratica fondamentale per agganciare il Mezzogiorno a fare l'unità d'Italia come Garibaldi
E quei democratici che credevano in Mazzini che tennero in piedi governi provvisori che poi
Permisero l'aggancio dopo il cinquantanove dell'Italia centrale ecco
è stato cosicché nata e quindi certo che nata in modo quasi con una intelligenza straordinaria che ha giocato sul
Sul ciò che veniva accadendo ma cosa saremmo noi se quello non sarebbe accaduto
Ecco noi che abbiamo sempre sostenuto che esiste una identità culturale degli italiani in una identità linguistica degli italiani noi non saremmo italiani allora il nostro problema per favore
Dobbiamo riportarlo a
Come possiamo essere
Al meglio italiani
Che cosa assenso che portiamo nel futuro e che cosa dobbiamo correggere di ciò che in passato non abbiamo fatto
Questo ha senso ma è assolutamente desolante
Ecco assistere acquista messa in discussione
I ricchi ricorda il Belgio in qualche modo ma almeno li sono FIAB valloni e fiamminghi qui non siamo neanche quello sì io volevo ricapitolare due o tre cose
Perché cerco e penso anche che sia
Giusto immaginare questa
Riflessione anche ciò che accadrà il prossimo anno
Rispetto alle generazioni più giovani perché
Voglio dire la celebrazione che
Possiamo fare noi è una celebrazione in qualche modo rivolta al passato il punto è probabilmente capire quale senso ha l'unità di questo Paese per legge delle generazioni future
Ho sentito alcune cose che esso di cui sono assolutamente certo le nuove generazioni non hanno più il senso dei confini nazionali ma si sentono i giorni sentono cittadini europei quindi
La famosa battuta che l'Europa è stata fatta dalla Ryanair non è del tutto campata per aria perché certamente è vero che il modo con cui la facilità con cui si spostano i giovani
Ha facilitato questa
Questa
Diciamo e capacità di scambi la seconda cosa però su cui vorrei riflettere e che paradossalmente che indice anche di una certa schizofrenia
I giovani all'estero i giovani italiani all'estero sono molto più italiani di quanto non lo siano in Italia
E io questo da padre lo vedo nella solidarietà che hanno
Nel modo comune di pensare le cose
Nella grande generosità uno con l'altro che magari non manifestano qui nel Paese nel quale non celebriamo i centocinquanta anni possibile che non si riesca a recuperare diciamo
Non si riescono a recuperare queste qualità anche qui ma che improvvisamente come che torniamo in Italia invece ricominciamo con la divisione nord e sud è una è una giustissima osservazione quella che fai
In realtà quanto quando io mi trovo fuori
A contatto saremo tutti i cittadini d'Europa però c'è poco da fare quando sei in Francia se in Francia perché parlano francese cioè negli Stati Uniti è diverso perché bene o male
Sono percepiscono le diversità anche la tra l'essere del Mississippi all'essere del Maine però almeno parlano la stessa lingua
Ecco uno ha voglia di dire io così euro prevista in Europa l'Europa l'Europa sta al fatto che
Varchi il confine non presenti più il passaporto è come se andassi dalla provincia di Grosseto
A quella di Livorno però in provincia di Livorno continuano a parlare di Italo toscano quando pare che il confine con la Francia parlano un'altra lingua quindi ti trovi in un mondo in parte diverso a quel punto sei italiano
Cioè non s'io non sono io e basta io sono italiano allora ci sono alcuni tratti di italianità che mi rendono
In qualche modo non solo simile ma collegato agli altri italiani percepiamo insieme che siamo percepiti allo stesso modo dagli altri e intanto abbiamo un problema farci valere
E sei perché abbiamo il problema a farci valere perché partiamo un po'dalla premessa giusta che si pensi che gli italiani sono peggio degli altri
Sempre caso
Uno di noi per dirne una banale che non ha a che fare con le ricerche con queste robe qui
Ma se per caso uno di noi in una strada straniera
Ha una sigaretta in mano il minimo che si aspettano è che la cicca finisca in terra e il vigile si apposta dietro per multare l'italiano perché si aspetta che il PD da circa interno all'italiano più sporco di noi
Allora noi dobbiamo dimostrare che non è così
E li dobbiamo far capire una cosa che in genere viene capita dopo mai prima che noi siamo meglio porca miseria non peggio degli altri
E non riusciamo ad essere meglio con un senso di rivalsa verso gli altri che pensano che invece noi siamo peggio peggio e di orgoglio
Settanta parte della nostra tradizione nazionale che giustifica il peggio se vogliamo
Ma c'è questo sentimento io in tanti
Ho detto a Minoli che è il responsabile alla RAI
Dei programmi sul centocinquantesimo
Tu prendi il film ma oltre assenso e al Gattopardo che sono naturalmente le le proprio le grandi colonne i pilastri della rievocazione risorgimentale prende la Grande Guerra di Monicelli
Perché è lì che viene fuori questo italiano che gas Maniezzo ordine le ricordate i due soldati
Che Sandor mentre hanno e mentre il resto del reggimento lascia il cascinale
E poi in fondo sarebbero quasi contenti di essere rimasti lì mentre gli altri si beccano ancora i combattimenti ma si trovano che li stanno arrivando i tedeschi dagli austriaci all'epoca perché prima guerra mondiale
E loro hanno le caratteristiche che gli austriaci si aspettano negli italiani
Tendono ad essere individualisti si sono separati dal infatti del reggimento tendono a salvare la pelle
Però quando questi li trattarlo come due che naturalmente sono sufficientemente vigliacchi da tradire il proprio Paese da informarli i due dicono di no
E si fanno fucilare ma non tardano
E quindi viene fuori l'italiano che meglio macchie inatteso nell'essere meglio allora
Questa è una grande risorsa che passi che poi ecco io lo lo avuto da uomo di Governo
I complimenti per come sono i soldati italiani nelle missioni lo sappiamo non è retorica queste qui è e verità
I nostri sono bravi più spesso più bravi degli altri
I nostri non avrebbero fatto succedere assemblee inizia a quello che altri di un altro Paese
Hanno fatto succedere non sentendo un massacro che stava avvenendo a cinquanta metri da loro
E i nostri sono quelli che a Nassiriya
In realtà si occupa erano più in missione civile che in missione militare che sanno fare entrambe le cose i nostri ragazzi le nostre ragazze sono bravi quando sono a Bethesda
Gli italiani in quell'istituto di di di di di studi
Sulla strada Salute sono in genere tra i migliori ricercatori e così via ma si scopre dopo agli italiani italiani sono bravi però
Quando siamo qui
Io non sono italiano sono io e basta
Questo bisogno sembra quasi che sparisca
E all'interno noi e e questo è il vero problema italiano all'interno noi per le diamo la capacità
Di
Vedere
Quello che abbiamo davanti che possiamo fare insieme agli altri
Come mai ci accade acquisto ecco questa è una questione sulla quale
Vale la pena che ci interroghiamo ma
All'interno
C'è una forma di chiusura di perdita di quel senso comune in cui in quella italianità che
Che queste nostre esperienze all'estero confermano quello che sosteneva leopardi ve lo ricordate nel discorso
Sullo stato Del Debbio dei costumi degli italiani quando diceva che
Se non c'è il sentimento comune nazione della nazione eccetera ci si chiude in se stessi
Si cade nei propri vizi la virtù al massimo e virtù privata mentre
La vera e uno il sentimento dell'identità comune dell'identità nazionale scriveva lui
Trasforma i vizi in virtù
E il sentimento patrio lì c'erano parole retoriche insomma diventati sentimento di azione comune questo una volta che siamo dentro i confini nazionali
Sembra in qualche modo che venga meno oggi in poi
C'è anche una malattia peggiore
Una
Vedi come uno con questo medietà deve fare se alla voce noi non abbiamo sto problema se notturno pure tue io staremmo qua Gorgoni degenerare per salvare la Nord la parte migliore di noi anzi
Non abbiamo questo problema
I co oggi
Contro sembra critici sia Natale in chiusura di ciascuno nella propria vita che
Accettiamo che accadano intorno a noi e sopra di noi delle cose che dovremmo trovare inaudite
E qui se posso tornare alle Opare dire appunto che c'è un passaggio famoso di quella sua cosa sul costume presente degli italiani che
Parla dell'Italia come era questa Italia uscita dal periodo suo più nero dopo il seicento dice quello che era il popolo più colto
Più vivaci e più sensibile d'Europa era diventato freddo indifferente insensibile
Oggi l'Italia
Sta tra mi dà la sensazione di essere un po'così
Mi chiedo se qualcuno la dorme intatta
Se dobbiamo aspettare un principe che si svegli se ciascuno di noi dovrebbe fare la parte del proprio principe forse sarebbe la cosa migliore addosso sei posto che
Sì è un principio è vero un
Un principe televisivo insomma
Ma ciò detto per tornare alla questione
Del prossimo anno nel mille novecentosessantuno si celebravano i cent'anni dell'Unità d'Italia essendo usciti da una guerra che aveva riunificato il Paese
E nel pieno di una
Grande espansione economica il boom famoso buco
Oggi festeggiamo i centocinquanta anni dell'Unità d'Italia nel mezzo di una crisi spaventosa
E lo lo sboom esattamente e senza vere alle spalle
Diciamo quel collante di esperienza drammatiche tragiche ma che però poi portarono di nuovo all'unità del del Paese che era stata la seconda guerra mondiale
Perciò
Su che cosa possiamo andare
A far leva per
Cercare di tirar fuori in questo senso inverni problema questo questo questo tocca proprio
Alla politica e lo dico quando parlo di politica non parlo solo delle élite esterne politica è una dimensione di ciascuno di noi
Certo insomma la lo ricordava già a luglio all'inizio insomma noi
Sono i
I grandi fatti ecco che provocano intense emozioni e di intensi dolori quelli
Si direbbe con la retorica dell'Ottocento che tempra hanno un popolo o che comunque fanno scoprire alcuni fattori essenziali di identità e di scelte quindi
L'Italia che esce dal fascismo e che
Salva se stessa
Un po'meno della Francia ma sulla stessa strada attraverso la Resistenza
è un'Italia che si dà una piattaforma sulla quale può proiettare un futuro insomma ecco
E quindi Lecce l'Italia della Costituente che figlia in quale figlia della resistenza perché se no
Se non ci fosse stata la Resistenza la Costituzione ce l'avrebbero fatta gli alleati esattamente come è accaduto in Germania insomma ecco che
Ci fu una gradazione come sappiamo piccoli ricordi di storia
La Francia che ebbe una favolosa resistenza guidata da un grande personaggio che era del gol
Addirittura e riuscire a sedersi al tavolo dei vincitori eppure era uno dei Paesi che avevano perduto ma
Fu talmente forte è la la sua spinta
Che venne ritenuto no no un Paese va beh liberato ma un paese che si era liberato
La Germania all'opposto fuori il Paese che venne interamente conquistato dagli alleati
E venne debellato in termini tecnici di diritto internazionale la Germania era un territorio di occupazione allo stato non esisteva più
E la la Grundgesetz la legge fondamentale che non si chiama o Costituzione perché riguardava una par la parte occidentale soltanto della Germania
Fu e in realtà il prodotto di un organismo non direttamente elettivo che lavorava di prettamente sotto i Governi alleati l'Italia era in una posizione intermedia tra queste due
Non le fu consentito di sedersi al tavolo dei vincitori fu può essere sconfitto ma non debellato come la Germania dove deve all'Italia alla resistenza e a chi l'ha fatta
Sì mantenne una sua identità avvenne trattata come un Paese che certo dovette subire un trattato di pace piuttosto umiliante
Ma si ricostituita sola assistente della sua costituzione
E lei è sei suoi rappresentanti scelse il suo destino futuro
Sulla piattaforma della Resistenza ed è la spinta di pensare un futuro di lavorare con l'aspettativa di ricostruirsi
E la gente lavorava forte all'epoca e la vita era più scomoda di come sia oggi e certo si era naturalmente precari perché come potevi essere qualcosa di più di precario in un'economia che stava riprendendo poi abbiamo avuto una situazione che ci ha fatto vedere un futuro nel quale i fili sarebbero stati meglio dei padri
E capitato a noi è quella che era il sogno americano ogni genitore che lavora lavora con l'aspettativa che se lui non si è laureato si impara laureare il figlio del figlio laureandosi starà meglio dei
Come è stato lui avrà la televisione avrà una casa avrà il bagno in casa non dovrà andare fuori userà la carte
I geni che non i quadratini del giornale preso dal barbiere il giorno dopo insomma chi ha la mia età se le ricordo che queste cose le iniziative
Questo dato dava spinta insomma oggi non possiamo curarci una guerra
Non possiamo augurarci di rifare la resistenza per riavere una ragione di vita futura ma per Paccoi Dio ha inventato la politica per dare una ragione di vita futura
La politica e questa cosa che è esattamente questa cosa qui altrimenti ciascuno serata per sé oggi la politica non sa indicare un futuro comune
Non sa coinvolgere nessuno deleterie non è facile
Perché OPA ma c'è riuscito nel suo Paese quando è stato eletto e due anni dopo sembra che già la maggioranza degli americani non sia soddisfatta di lui però è la prova che si può
Si può spingere quando
Io io lo devo fare questo paragone esserlo non qualcuno lo troverà sgradevole ma inevitabile quando Obama dice Yes we can
Noi possiamo costruire un futuro per un'America migliore quando di recente qualcuno ha detto in Italia la stessa cosa voleva dire qui ciascuno può fare quel che gli pare
E se ciascuno può fare quel che gli pare non esiste il futuro comune
Cioè qui non solo la politica non indica un futuro comune mai indica la strada
Deve Iasio che poi fare assolutamente quello che vuoi anch'io faccio quello che voglio ogni tanto mi ci metto anche qualche legge perché io posso Iuc no tutto non lo puoi fare va beh
Un giorno tutto questo potrei provarci anche tu insomma se ti va bene ci riuscirà
Allora i in un contesto del genere ecco col quale futuro comune a un Paese insomma
Siamo il Paese dell'arte di arrangiarsi dicono ahimè in questo momento sembra proprio di sì
Mi domando
Mi domando
Se la politica che si prepara a celebrare questi centocinquanta anni dell'Unità d'Italia avrà il coraggio
Di
Fare piazza pulita di una serie di alberi genealogici
Che alcuni si sono costruiti e che non corrispondono nella storia né alla realtà delle cose per poter in qualche modo diciamo rivendicare
Un
Territorio all'interno della relazione sul quale poter decidere di mettere le mani piedi e fare come gli pare penso alla lega ma ci penso rispetto a quello che si diceva prima negli anni del boom quando in realtà
La gente del sud andò al nord fece la ricchezza del nord no
E oggi abbiamo il problema degli extracomunitari che dovrebbero sparire alle cinque del pomeriggio dopo aver fatto andare avanti le fabbriche
Di più di metà del nord semplicemente perché a qualcuno dà fastidio che circolino per strada
Sì questo è uno dei problemi più seri che abbiamo davanti e che
E che contraddice
Tutto quello che avevamo immagazzinato nell'idea dell'italianità pensa anche negli anni del fascismo
Perché una cosa che non tutti sanno
è che in quegli anni
Quando si fece forte
La idea nazionalsocialista che l'identità nazionale avesse ad essere un'identità di razza
La reazione di uomini di un regime che poi fece le leggi razziali
Ma le leggi razziali furono una vergogna quadrupla per il regime fascista
Per chi erano esattamente l'opposto di ciò che in quegli stessi anni
Per contrastare il razzismo antiebraico nazista un uomo vini intellettuali del regime da Delio Cantimori che allora era fascista a Costamagna
Scrivendo hanno che nulla di razziale
E alla base del italianità perché la nostra è un'identità culturale e storica
Della quale sono partecipi tutti coloro che hanno vissuto nel nostro territorio e hanno
Contribuito a far crescere la nostra la nostra comunità questa
Era la il paradosso inspiegabile che rende le leggi razziali ancora più imperdonabile
E che queste parole non furono mai smentite
Non furono mai contrastate se non nei fatti tragici che portarono appunto all'espulsione anche da noi degli italiani di religione ebraica
No di razza ed ecco perché Crystal cosa della razza
è una delle vergogne più grandi che vi fanno capire che quando si dice lo ha detto la scienza pensiamoci quattro volte prima di ritenerla una verità
Perché noi avremmo degli scienziati
I quali studiosi di Antropologia di queste discipline i quali scrissero sostennero per oltre cento anni
Che la razza umana che tale eh perché effettivamente noi umani di siamo diversi dai i da i felini Dei
Dai pesci
Ed altre razze che di viventi che esistono al mondo fino in
Umani eravamo divisi in tante razze
Cioè razze cioè
Proprio infatti di componenti genetiche di terzi a seconda che fossimo bianchi o neri o addirittura ebrei o cristiani
O direttore ebrei o cristiani
E ci fu qualche mascalzone autentico il quale memore delle cose scritte di cui parlavo prima di Costamagna ad altri di se è già
Perché per noi conta la differenza spirituale non incontra la differenza
Puramente fisica e allora inventammo il razzismo spirituale
Per cui un ebreo è di una razza diverso in tanti in Italia ancora oggi ogni tanto sentite qualcuno che usa questa espressione
Che proprio dovrebbe fare esplodere la bocca che la usava Axa ebraica provvedere è un nonsenso spaventoso no anche
Ma appunto mica anche in quegli anni c'era l'idea della identità basata su elementi culturali
Che era giusta in un Paese come l'Italia
Chi era stato fatto da migrazioni le più diverse storicamente che
Noi al centro del Mediterraneo è non a caso qui ci troviamo tra etruschi e romani in realtà che e gente venuta da altri posti collocata qui
Questi etruschi non ci sarà litigi che giri
Avevano la cosa che mi colpì di più una volta fu vedere che in Ungheria c'erano oggetti dei secoli del settecento ottocento è avvenuto esattamente uguali a quelle che già abbiamo noi qua
Quindi
C'era qual è
Qualcuno si muoveva ad tra questi due Paesi ora
E e poiché successivamente con le Repubbliche marinare al punto io ricordo sempre quando degli studenti davanti il Moro di Venezia
Il Moro di Venezia a un signore in nero che molti secoli prima di Obama aveva la stessa carica a Venezia
Che era il una delle grandi potenze del insomma dei nostri mari del
Del Mediterraneo allora questa e è stata sempre l'Italia appunto oggi
Ecco l'Italia si presenta come un Paese
Nel quale se tu sei nipote di un immigrato sei ancora trattato come un non italiano in realtà mi diceva un ragazzo
Che conosco che viene identificato ancora veniva identificata scuola ancora da qualcuno come mussulmano della terza generazione ora
Mussulmano della terza generazione francamente insomma no a parte tanto che
Non è che tutti sono cristiani o tutti sono ebrei quindi ci possono essere gli italiani musulmani
Questo è che uno dei punti più gravi quest'idea che incide un ceppo originario che costituirebbe
Il punto di riferimento necessario della identità nazionale ecco questo
Non lo può dire a nessuno per la cosa spassosa e che non lo possono dire neanche i lombarda
Perché si legge o una cosa che storicamente
Priva di senso è l'idea che questi siano dei celti
E proprio non è così mi dispiaccia non capisco che cosa ha fatto innamorare né il senatore del di una origine celtica forse non sa cosa sono
Ma può darsi che no magari può darsi che ero sabbione un'idea ce l'hanno perché io l'ho raccontato più volte io sto facendo fare un lavoro sulla cultura prodotta dalle Regioni
Allora lavorando sulla Lombardia della scorsa legislatura che aveva un Assessore alla cultura leghista
Viene fuori che lui affatto tradurre in lombardo
Un libro famoso sud tra cui la di un autore irlandese scritto in gaelico
Dicendo i lombardi così vedete qual era la vostra lingua originale
Ora questo è davvero straordinario perché non c'è traccia
Di un dialetto gaelico nel nord Italia nel modo più assoluto non c'è non c'è traccia alcuna
E c'è questa cosa e qui e c'è appunto questo atteggiamento grave nei confronti degli immigrati io ne ho scritto anche di recente
Devo dire la verità sono
Sono anche un po'di diciamo dispiaciuto
Con
Con tutta la politica italiana ecco che
In questo
FAS fa prevalere le ragioni del consenso
Su
Sanno riconoscimento in un principio e credo che lì che in questo sbagli
Cioè perché se alla fine io non riesco a distinguere tra destra e sinistra su punti essenziali come il trattamento degli immigrati il trattamento dei rom
Ma
Mi diventa difficile appassionarmi auto identificare lui
Trovarmi nella condizione di battermi per insomma sei io
Ho fatto il Ministro dell'interno e non erano di destra e a quelli che venivano dal mettere chiedermi di espellere in Roma espellere espellere mandarli via e basta
Doveva essere Illy
Il prefetto
Il prefetto
Il quale chiedeva a questi politici
Lei mi dice dove dormiranno stasera alle donne i bambini di quel campo che mi chiede di abbattere e io magari lo batto ma prima lei mi dice dove
Era il Prefetto che faceva questa parte mi sarei aspettato che un politico di centrosinistra ci pensasse possono
Credo che dobbiamo
Concludere anche perché abbiamo come missione quella di salvare la voce personale
La voce poiché sempre più tirato con preoccupazione Central gorghi hedged ritardi
E quindi
Io un'ultima domanda di faccio
Perché stavo pensando a quello che prima la citazione che faceva il suo ebbrezza e così vorrei ricordare en passant che sono due anni che non abbiamo mille cinquecento militari
A Beirut nella zona di hezbollah e non è mai accaduto nulla cioè solo lei fanno il loro lavoro per le Nazioni Unite e tutto funziona straordinariamente bene
Allora penso a questo certamente non sono militarista
Su questo insomma so di poterlo dire e penso a quello che abbiamo detto prima dei giovani
Che all'estero rappresentano un senso dell'italianità della unità del Paese diverso da quello che c'è all'interno dei confini nazionali penso alle eccellenze
Che noi abbiamo all'estero mi domando ma non sarebbe più giusto una provocazione cominciare questa celebrazioni fuori piuttosto che dentro casa
Sì no questo è giusto anche se abbiamo bisogno di capire che siamo dentro casa tirar fuori appunto sembra che riesca a venire fuori macabra
Questo in realtà accadrà nel senso che i nostri istituti italiani di cultura faranno parecchie cose hanno un programma molto intenso
Nel senso che ci sono gruppi così associazioni perché se Dio vuole il nostro è un Paese che col non viene avvistato soltanto
Infatti la maggior parte
Delle degli eventi che avranno luogo nel corso del due mila undici sono eventi organizzati dalle associazioni più diverse da istituti come il suo o da altri insomma sono questi
Il cuore ma
Io una che o ho seguito personalmente
Che a New Yorker
Ci sarà un'associazione di ebrei italiani che
Organizza e ora celebrazioni
Dell'unificazione nazionale del trattamento degli ebrei in Italia
Che è importante che loro lo facciano perché sono italiani si sentono italiani ed è uno straordinario esempio che a me piace di di di di di di di sottolineare avendoli promossi
Perché appunto loro sono tra quelli italiani che potrebbero dire andate a quel paese voi all'Unità d'Italia
Altri lo stanno facendo che non hanno alcuna ragione per farlo d'Oro che avrebbero le ragioni non lo fanno perché in principio era Alitalia per loro
L'Italia fatta male l'Italia debole l'Italia mal certa l'Italia ingiusta l'Italia che ha
Non ha promesso non ha mantenuto le sue promesse
L'Italia come diceva Piero Gobetti che per fare gli italiani li ha dovuti fare tutti impiegati lui usava
Da e ne disse una anche peggio ora e pericolosa dirla ma disse e per eliminare il brigantaggio lo trasferimmo tutto a Roma dissidenti
Ferrarese
Un po'Bossi Diana se vuoi in qualche modo ecco benissimo anche ecco in questa Italia che ha questi difetti ma
Ma e e ciò che noi siamo è il nostro habitat e ciò che la nostra storia ci può essere e allora noi che appunto noi ebrei
Italiani parliamo di questo a New York
Ed è importante che non faccia nulla anche perché appunto
Nonostante tutto poi noi abbiamo tanti italiani all'estero
Che e non sanno molto del loro Paese in effetti anche per loro è importante
E concludo perché non possiamo fare andare il nostro sopra non tra le undici di racconto questa che vera
Ne ha dovuto su a volte gli italiani finiti all'estero cosa saranno dell'Italia
In uno di questi ricevimenti in cui centinaia di italiani si affollano attorno al Presidente del Consiglio al consolato a New York e quando capretta
Il Presidente Berlusconi venne avvicinato nomi in questa occasione ma precedente Governo fra gli altri da un vecchio italiano che disse
Le cose per noi non vanno bene ce lo dica lei che a Roma conta a Mussolini che non va bene
Su
Non so come la prese
Però insomma è divertente
Grazie Giuliano Amato grazie
Ci sono delle aree delle arie verdiane credo adesso no