Speciale Commissioni

Perciò le Commissioni
Ogni settimana
Il punto sui lavori delle Commissioni parlamentari
Una sera gli ascoltatori studio Federico Punzi Roberta Iannuzzi però speciale Commissioni la rubrica di approfondimento che Radio Radicale dedica all'attività delle Commissioni parlamentari
Prima di iniziare vi ricordo che questo le precedenti puntate la nostra rubrica sono scaricabili nelle P tre dal sito internet www punto Radio Radicale punto it
Anche questa sera visto che i lavori delle Commissioni parlamentari sono ancora fermi per la pausa estiva recupereremo dell'archivio alcune sedute che per motivi di tempo non siamo riusciti a mandare in onda nelle scorse settimane negli scorsi mesi
Ci occuperemo quindi delle condizioni di vita nelle carceri e in particolare della salute dei detenuti ascoltando una seduta della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario
Ma iniziamo da un tema di stretta attualità la visita del leader libico Muhammar Gheddafi in questi giorni a Roma sollevato aspre polemiche oggetto di queste polemiche
Non sono solo il trattato tra Italia e Libia come risarcimento per la crescita italiana durante l'occupazione coloniale gli accordi commerciali la collaborazione tra Roma e Tripoli
Per contrastare l'immigrazione clandestina ma soprattutto le modalità stravaganti in cui si è svolta la visita e le parole come sempre provocatorie pronunciate dal dittatore che dal mille novecentosessantanove al potere in Libia
Andremmo quindi ascoltare tra breve una seduta del Comitato parlamentare di controllo sotto solo sull'attuazione dell'accordo di Schengen
Era il tredici ottobre del due mila nove veniva ascoltato sulle nuove politiche europee in materia di immigrazione l'ambasciatore italiano a Tripoli Francesco Paolo Trupiano ascoltiamo
Chiamiamoli clandestini non legalmente residenti nel territorio
Io ovviamente il numero varia a seconda
Delle stime non ci sono dati dati ufficiali però
Volendo
Tenersi ad una linea di mezzo diciamo che un milione e mezzo di
Persone non legittimamente residenti in Libia sono uno numero da contenere in in considerazione se lo paragoniamo ovviamente hai sei milioni di abitanti
Come mai ci sono
Talmente tanti clandestini invitiamo
Beh primo per ragioni politiche
Negli anni negli scorsi nel
Vi era quasi un invito avvenire in Libia
Si diceva che nell'Africa dovesse essere assolutamente senza frontiere che tutti gli africani sarebbero stati ben accolti in Libia
Ovviamente forse si è andati un po'in più in là nel senso che questa
Apertura
Ha dimostrato che diventava proprio una una falla perché
Un milione e mezzo di persone su sei milioni di abitanti ovviamente è una cifra
Considerevole che pone dei grossi problemi sotto tutti profili
Un profilo
L'ordine sicurezza ovviamente un profilo
Sanitario un po'perché
Questa gente si ammala porta delle malattie che in Libia per esempio non erano non erano così frequenti oppure problemi sociali
Perché poi magari si sposano cercano la casa alla famiglia eccetera oppure problemi economici perché più si va avanti più tendono a prendere dei posti di lavoro per i libici
E quindi questo è un grosso il grosso problema però
Questo
Ci fa riflettere ad un punto che io ritengo essenziale
Molto spesso leggo su su su giornali su su articoli anche della stampa straniera c'era che la Libia un paese di transito dell'emigrazione
Io direi che essi un paese di transito ma è soprattutto un Paese di destinazione
Perché un milione e mezzo per non dire due milioni di persone residenti nel Paese ovviamente
è una cifra talmente ampia che non corrisponde alla cifra di trentasei mila
Circa persone venute dalla Libia in Italia lo scorso anno cioè non non c'è proprio unno un paragone
Mi pare che soltanto questo dato dimostri quello che dicevo prima che la Libia è anche un Paese di destinazione
Tant'è vero che negli ultimi anni
Ma mano che la Libia si è aperta ampie sotto il profilo economico-finanziario eccetera sono state aperte atri pone una serie
Di queste piccole
Uffici bancari che fanno il trasferimento della valuta per gli emigranti fanno solo quello
E ormai ce n'è una miriade del si vedono si vedono le code
Questo
E un'ulteriore dimostrazione del fatto che
Moltissimi vogliono stare in Libia cioè Vannini per restare
Quindi non tutti vogliono venire in Italia
Questo credo che sia importante come elemento poi di di di di riflessione
Veniamo ha i dati relativi alla agli sbarchi
Per non andare troppo in là nel tempo mi sono
Fermato al due mila quattro che tra l'altro nell'anno del mio arrivo arrivo a Tripoli
Nel due mila quattro sono arrivati in Italia dalla Libia tredici mila cinquecentonovantaquattro persone
L'anno successivo due mila cinque quindi ventiduemila ottocentoventiquattro
In questo il
Nel due mila sei ventuno mila quattrocento
In questi tre anni la maggioranza dei
Clandestini chiamiamoli così per per
Per capirci nel senso di persone che attraversano le frontiere senza la dovuta documentazione permessi eccetera
Erano soprattutto egiziani
Nei primi due anni e cioè due mila quattro e due mila cinque la stragrande maggioranza più del cinquanta per cento erano gli egiziani
Nel due mila sei invece la prima nazionalità
è stata il Marocco
Con otto mila oltre otto mila persone su ventuno mila quattrocento
Perché questo perché nel frattempo viene a Stati cause i casi di sedute me Lilia
E al momento della chiusura di quella di quella via dispongo i marocchini si sono trasferiti da quest'altra parte
Nel due mila sette si è passati a sedici mila ottocentosettantacinque
Con un calo dovuto ad un inizio di attività di sorveglianza da parte l'ippica
Nel due mila otto si è giunti alla cifra complessiva di trentaquattro mila cinquecento quaranta
Quindi una crescita esponenziale
E nel due mila otto la prima nazionalità di origine era quella tunisina
Quindi ancora una volta c'è stato unno un cambiamento di nazionalità la seconda era la nigeriana la terza la somma nella quarta periferia
Tutto questo per il due mila otto
Nel due mila nove come
Sapete
E entrata in in vigore questa nuova procedura di controllo congiunto da parte libico ed italiano
Con io le la nuova
La procedura di riaccompagnamento
è interessante io credo vedere i dati dall'inizio dell'anno fino alla
Ad oggi
Lo scorso anno
Due mila otto dal primo gennaio al venticinque settembre chiedo scusa ma i miei dati non sono proprio ad oggi ma
Comunque al venticinque settembre l'anno scorso ventidue mila novecento trentadue persone
Quest'anno spesso periodo primo gennaio venticinque settembre sette mila quattrocentodiciotto
Il calo
è evidente
Ma se facciamo un'ulteriore analisi
Partendo dal famoso sei di maggio data di inizio del del del della procedura di riaccompagnamento
Dal sedici maggio alla venticinque di settembre dello scorso anno diciassette mila cinquecentoquarantasei
Quest'anno spesso periodo dal sei di maggio al venticinque settembre mille settantotto
Cioè e un caloroso effettivamente
Del del del novanta per cento
Propria compagna menti
Dalla sei di maggio al sette di settembre
Sono stati riaccompagnati in Libia mille e cinque persone
Di cui ottocentotrentatré con attività congiunta
Libico italiana
E cento settantadue
Presi e riportati in
In Libia esclusivamente dagli stessi libici
In questi ultimi giorni ci sono stati questo perché mi sono fermato al sette di settembre perché dal sette di settembre fino alla data in cui sono partito da Tripoli non ci sono stati ulteriori ulteriori elementi
In questi ultimi giorni ci sono stati
Due casi perché sono stati non di riaccompagnamento in Libia ma Di Presa
Riporta per riporto in Italia
Di due imbarcazioni una con cinquantatré un'altra con ventidue persone
Che erano in difficoltà in zona search and rescue maltese zona SAR maltese Malta non ha ritenuto di accogliere la richiesta di asilo
E quindi questi due casi di abbiamo li ha trattati la nostra autorità di di polizia dalla Guardia di finanza e la Guardia costiera
Mentre contemporaneamente in questi giorni ancora centoventi sono andati direttamente sono stati presi a ma
Ecco questi sono
I dati numerici
Da dove viene questa
Nuova procedura
Sento dire viene dalla Trattato di Bengasi
Devo correggere non viene dal Trattato di Bengasi ma parte da molto prima
Parte innanzitutto da un accordo firmato dall'allora Ministro degli esteri Dini con il suo omologo Schäuble ampi il tredici dicembre due mila
Era un accordo
Più ampio non parlava soltanto di immigrazione quanto clandestina ma parlava di collaborazione nella lotta al terrorismo alla criminalità organizzata al traffico illegale di stupefacenti all'immigrazione clandestina
Successivamente c'è stato anche un
Un altro documento firmato dall'allora ministro dell'interno Pisano nel febbraio del due mila cinque
Che e un po'più io
Essendo un verbale
Di una riunione tenutasi
A Tripoli e un po'più più preciso ma riguarda sempre il contrasto al terrorismo alla criminalità organizzata al traffico della droga
Al traffico degli immigrati clandestini ecco al traffico degli immigrati clandestini
Questa e e è un punto importante perché già nel due mila cinque quello che si era sviluppato in primo luogo era la lotta alla criminalità organizzata cioè agli sfruttatori
Del fenomeno del del dell'emigrazione clandestina
In questo senso già con la con questa
Con questo documento del febbraio due mila cinque venne concordata averlo concordato una serie di iniziative di cooperazione
Tra l'Italia e la Libia con forniture di materiali e soprattutto con addestramento delle forze di polizia
Si arriva così alla dicembre due mila sette
Ventinove dicembre due mila sette qui andiamo proprio direi alla al nocciolo della
Della questione con un no protocollo firmato dall'allora ministro dell'interno Amato
Con
Il ministro degli esteri ancora una volta Chateaubriand perché in quel momento il coordinamento di tutte le materie relative all'emigrazione sotto l'aspetto esterno
In Libia veniva curato dal Ministro degli esteri
Questo accordo questo protocollo e più specifico
E riguarda innanzitutto la cooperazione nella lotta contro le organizzazioni criminali dedite al traffico degli esseri umani allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina questo il primo articolo
All'articolo due si parla per la prima volta
Ufficialmente diciamo di pattugliamenti marittimi
Si dice l'Italia la grande già Amelia organizzeranno pattugliamenti marittimi con sei unità navali cedute temporaneamente dall'Italia
Poi in effetti ci sono state delle evoluzioni queste sei unità navali non sono state cedute temporaneamente ma in via definitiva però e già il
Il protocollo Amato Shao gamma del ventinove dicembre che prevede
Questo tipo di attività
Difatti dice dette oggi unità navali effettueranno le per l'azione di controllo di ricerca di salvataggio
Nei luoghi di partenza di transito delle imbarcazioni dedita al trasporto di immigrati clandestini sia in acque territoriali libiche che internazionale
Sul piano diciamo della
Degli accordi delle intese si arriva a questo punto alla trattato di Bengasi che quindi non è l'origine come dicevo ma
E un momento importantissima ovviamente
Ma direi di passaggio perché il Trattato di Bengasi in pratica
Dice che le due parti intensificano la collaborazione in atto
Quindi
E stabilisce anche si parla del sistema di controllo delle frontiere terrestri quelle per le quali
E previsto anche un intervento dell'Unione europea
Si arriva quindi buongiorno
Si arriva quindi alla protocollo più recente firmato dalla ministro Maroni il quattro di gennaio del duemilanove che
Si basa
Sulla protocollo Amato perché e quello e quello principale
E definisce l'organizzazione dei pattugliamenti marittimi con equipaggi congiunti
Quindi
Già qui evidente diciamo qual è Lalla alla la finalità dei Daily di queste forme di pattugliamento
D'altra parte
Dicevo l'Unione europea Vione europea fin dall'inizio è stata al corrente di queste attività
Tanto che
In occasione del
Conclusione dal noto caso delle infermiere bulgare ricorderete il caso delle infermiere bulgare a quel momento
La Libia nella persona del viceministro degli esteri Abdullah atti allo Betti ex ambasciatore a Roma
Firmo con il commissario Ferrero Waldner Benita Ferrero Waldner uno
Un programma un non protocollo che prevede
Tra l'altro la fornitura di un dispositivo per la sorveglianza delle frontiere libiche per terra e per mare per fare fronte all'emigrazione clandestina
Questo accordo sarebbe stato
Poi come dice il
Il successivo qua siamo
Diciamo alla luglio del due mila sette
Nel Trattato di Bengasi quindi trenta agosto due mila otto sì ricerche ecco si fa riferimento a questa intesa tra la Libia e l'Unione europea
Si dice che questo progetto verrà finanziato fifty-fifty a metà tra l'Unione europea
E
La
E l'Italia
Questa diciamo è un po'da una parte sono i numeri che io illustrato e
La cronologia del intese sulle base sulla base delle quali
Si svolgono queste attività
Vorrei fare qualche precisazione
Leggo spesso e anche
In
Servizi televisivi eccetera che l'Italia a costruito due centri di
Addirittura
Che vengono chiamati di detenzione di clandestini in Libia
Vorrei dire che
Sulla base delle intese
Precedenti d'Italia contribuito a varie cose forniture di automezzi DTT i diritti veicoli quattro ruote motrici per il soccorso dei clandestini nell'area desertica eccetera
E a fornito finanziato la costruzione di un centro di accasermamento per il personale di polizia libico agraria
Quindi il centro di cui si parla per quanto riguarda l'aria di Garigliano che diciamo cento chilometri a sud di
Di Tripoli
E un centro di accasermamento per il personale per il personale di polizia
Non è
Assolutamente un centro di detenzione dei clandestini
Poi sono state
Distribuite in lungo e in largo delle foto di un altro centro di detenzione nell'Oasi di Kufra
Si parla del di un centro che sarebbe stato costruito finanziato dall'Italia nell'Oasi di Kufra
Purtroppo devo dire che il centro non esiste
Siamo ancora in una fase di Progetto
I funzionari che sono stati indicati come essersi recati lì per visionare questo
Progetto sia del facenti parte del del Progetto Frontex dell'Unione europea
Sia funzionari del nostro Ministero dell'interno effettivamente sono andati lì
Per verificare sul posto la fattibilità di questo centro
Un piccolo dettaglio non è un centro di detenzione di clandestini ma è un no centro polifunzionale di pronto soccorso ed assistenza sanitaria a Kufra
Quindi voglio dire non si tratta di un po'ancora una volta di un centro di detenzione ma si tratta di un centro polifunzionale di pronto soccorso
Per la prima assistenza sanitaria per proprio per i clandestini che attraversano
Dalla dal Susanna e attraverso l'Egitto eccetera arrivano in quella in quell'area
Il progetto è stato approvato è stata individuata l'area
E devono ancora iniziare le opere infrastrutturale di base da parte libica c'è le autorità libiche devono portare la luce l'acqua
Eccetera verrà le esigenze fondamentali quindi il centro
Per quello che riguarda l'Italia non esiste
Ci sono dei centri libici ma non italiani
Questo mi premeva dirlo perché effettivamente se no sembra che il Governo italiano ha finanziato del del
Delle delle mostruosità perché a si vedono poi dalle fotografie no
Abbiamo finanziato come Governo italiano un centro di accasermamento per la forza di polizia è un centro sanità
Altro punto vorrei toccare avviandomi verso verso la conclusione
Il rapporto con le organizzazioni internazionali
Se ne è fatto un gran parlare o comunque
Vorrei dire innanzitutto partendo dalla UNHCR
Questo che o non è un documento di origine italiana l'Annual Report delle dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per le agenzie presenti in Lidia
Dice che l'ufficio dell'UNHCR in Libia è stato costituito nel mille novecentonovantuno
è vero che
La Libia non ha firmato non ha sottoscritto la Convenzione di Ginevra
Del cinquantuno ma e parte della convenzione sui rifugiati della dell'allora Organizzazione dell'Unità Africa
Comunque la l'UNHCR ha una sua attività
Secondo i dati forniti dalla stessa
Organizzazione attualmente l'ufficio di Tripoli
è composto da ventotto persone
Di cui dodici autorizzata a condurre
La determinazione quindi le famose interviste per determinare lo stato dei rifugiati quindi l'ufficio di Tripoli conta ventotto persone
E
Nonostante le restrizioni nel proprio lavoro perché
Non avendo firmato la Convenzione di Ginevra e non essendoci unno una convenzione diretta tra lo Stato libico e l'UNHCR
L'UNHCR stesso opera
Di fatto e non direi di diritto
Ma ciò non toglie che al trentuno luglio del due mila nove l'UNHCR di Tripoli ha registrato otto mila cinquecento sei rifugiati
Dei quali
Tre mila seicentotrentacinque palestinesi residenti da lungo tempo in Libia e duemila seicentocinquantatré iracheno
Quindi
L'UNHCR anche se con molte restrizioni è presente in lì
L'altra organizzazione che è presente in Libia e Loi M. l'organizzazione
Internazionale per le migrazioni
E questa organizzazione trova Trai maggiori finanziatori proprio l'Italia
La Alitalia dice qui questo questo declina a finanziato
Alla
Venti per cento mentre l'ottanta per cento è stato finanziato dalla Commissione europea iniziativa Across sarà
Che
Fase uno e fase due che cerca di sviluppare la cooperazione tra Libia e Niger per prevenire e combattere il fenomeno delle migrazioni irregolari
Poi c'è l'altro progetto finanziato dall'Italia lembo ormai crescere
Finanziato dalla Commissione europea e dall'Italia
Che riguarda il
La gestione del del della delle migrazioni verso la Libia da Ghana Nigeria e Senegal
Ancora sempre in Libia
L'Italia ha finanziato Alloi M.
Un il progetto Prometeo
Che fornisce addestramento per le ONG e le organizzazioni caritatevoli per la formazione
Del
Personale libico
Per il law Enforcement cioè per come
Gestire dal punto di vista legale questo fenomeno ancora
L'Italia fuori a finanziato l'altro programma che si chiama treni flusso
Fondata da finanziato dall'Italia il programma e destinato alla rimpatrio volontario dei clandestini verso i loro Paesi di origine
E cioè lo io m fa un'attività
Direi importantissima che è quella di aiutare coloro che sono interessati a rientrare volontariamente nei loro Paesi
A farne a fornire un addestramento professionale a fornire dei piccoli mezzi perché poi possano comprare non so un piccolo trattore
Per fare qualche attività nel loro nel nel loro Paese di origine alla piccola officina o quello che sia
Attualmente
Ha iniziato questo questo programma nel due mila sei questi sono le date i dati statistici forniti dalle Nazioni Unite
è iniziato il programma nell'ottanta nel due mila sei e ha favorito il rientro di ottantaquattro persone
L'anno successivo due mila sette mille quattrocento ottantaquattro quindi come vedete uno un salto esponenziale
Stessa cifra grossomodo nel due mila otto mille quattrocentocinquantatré persone assistite nel loro rientro dalla Libia e i Paesi d'origine
In totale tre mila ventuno persone
Questo programma e finanziato dal Governo d'Italia
Questa un po'Lalla la situazione vorrei
Da ultimo per finire aggiornarvi sul caso su dei casi specifici
E cioè quelli di
Vorrei insediamento in Italia di cittadini eritrei che si ritrovavano in
Libia
Abbiamo curato un primo trasferimento reinsediamento in Italia nel due mila sette
Ne esattamente nel novembre due mila sette
Trenta trenta persone
Un altro nel maggio duemila otto
E sono lieto di dirvi che proprio ieri il consolato generale d'Italia a Tripoli ha completato
Tutte le procedure per quello che riguarda
La parte di nostra competenza per il reinsediamento in Italia di sessantasette ulteriori cittadini eritrei
Piccolo dettaglio
La Libia non riconosce lo Stato russo dei per rifugiati a questo fine
Per cui queste procedure sono di una complessità burocratica unica
Tra l'altro questa gente non ha un'identità Nona unno passaporto non ha un documento di riconoscimento
E allora la prima cosa interviene l'UNHCR
Che deve
Si reca in genere nel campo di misurata dove sono sistemati questi
Eritrei
E
Né identifica diciamo un certo numero dei più bisognosi
L'identifica rilasciato un documento dal quale si comprende chi è e chi non è
E sulla base di quello il nostro consolato inizia tutta la la l'operazione per il reinsediamento in Italia ma
Siccome
Appunto c'è questa difficoltà all'ippica ufficialmente nel momento in cui escono dalla Libia non sono rifugiati politici ma sono
Dei migranti
Ecco che interviene anche Loya M. per cui c'è una strana una strana uno strano giro di carte che
Porta far sì che queste persone escano dal campo come migranti
Hanno un documento che gli consente poi di arrivare in Italia come rifugiati politici però poi vanno per
Due-tre giorni il tempo di completare la documentazione presso una sede dello dell'OCM
Partono come migranti e arrivano in Italia come rifugiati politici
Quindi e una complicazione notevole
Questo
Per dire che
Per quanto riguarda il reinsediamento
Noi siamo come come Paese alla quarto posto dopo Stati Uniti
Canada
E Francia come Paese di accoglienza
Di rifugiati
C'era l'ambasciatore italiano a Tripoli Francesco Paolo Trupiano ascoltato lo scorso tredici ottobre
Dal Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen sulle nuove politiche europee in materia di immigrazione
Ora sempre occupandoci di Libia in chiave immigrazione
Sentiamo la risposta che ha dato il sottosegretario agli esteri Alfredo Mantica all'interrogazione presentata da Matteo Mecacci
Deputato radicale eletto nelle liste del PD sulla politica dei respingimenti dei clandestini e a seguire la replica dello stesso Mecacci dal ventisei maggio di quest'anno la Commissione era la Commissione affari esteri della Camera
Ma io credo che bisogna
Su questo cercare anche di riportare
Un attimo di attenzione su su quello che dice il Trattato di amicizia tra Italia esigibile
Anche io ricordo che all'articolo diciannove
Si afferma che occorre attivare intensificare la collaborazione nella lotta al terrorismo la cui targa Nizza
Al traffico di stupefacenti e all'immigrazione clandestina
Per prevenire ed altro sul fenomeno voglio ricordare che siamo anche impegnati alla stipula di accordi con i Paesi di origine di queste migrazioni
Tali obiettivi lo abbiamo ribadito lo ribadiamo vanno sempre perseguiti nel rispetto dei diritti umani libertà fondamentali
L'articolo sei dello stesso Trattato sancisce infatti anche l'impegno ad agire in conformità con gli obiettivi i principi a catena c'è un'intera dichiarazione sei diritti dell'uomo
Si tratta evidentemente di una previsione di carattere generale
Ma che è da ritenersi idonea vincolare anche l'autorità libiche al rispetto di norme e stanno internazionali nate
La Libia non è parte della Convenzione di Ginevra del cinquantuno ma ratificato e firmato la Convenzione del mille centosessantanove per relazione allora dell'Unione africana sui rifugiati in Africa
Il cui ambito e non solo complementare ma cerchietti aspetti anche più esteso rispetto alla Convenzione di Ginevra
Le attività dell'UNHCR dovermi in Libia e poi la testimonianza che le autorità libiche intendono collaborare con organizzano i nazionali
Per una migliore gestore dei rifugiati grazie a tale collaborazione cittadini eritrei e regolarmente presente al rito libico a cui è stato riconosciuto lo stato del duri poggiati
Sono stati ricollocati in Paesi europei non certo al paese d'origine molti di loro in Italia
Il trattamento in Libia degli immigrati illegali e del resto all'attenzione degli organi monitoraggio e diritti umani dello
è in corso il negoziato per un accordo quadro tra Unione Europea e Libia e che comprende un ampio capitolo migratori
La Commissione europea impegnati in base al mandato del Consiglio a ottenere dalle autorità libiche anche garanzie materie tutela di persone che necessita di protezione internazionale
Il ruolo primario assunto da ritardi nei rapporti tra l'Unione europea la Libia è stata ampiamente riconosciuto al terza Commissione che ha voluto il nostro Paese nel ruolo di capofila del progetto Sava Med
Iniziative in collaborazione con lo Yemen finalizzate a migliorare
Le capacità della Libia nella gestione dell'immigrazione clandestina
Per quanto riguarda i cosiddetti respingimenti le operazioni riconsegna dei clandestini porti libici effettuate al nostro Paese sono sempre svolte nel rispetto del principio
Del nove attualmente come ricordato dal ministro Maroni non gli Stati Bati negata ad alcuno dei clandestini intercettati l'apposita di chiedere asilo
Nessuno degli otto il centotrentaquattro stranieri intercettati e li ho accompagnati nel due mila nove ha chiesto protezione internazionale ne ha fatto sapere di essere perseguitato man proprio Paese
Nei casi in cui invece è stata chiesta protezione la riconsegna la Libia non è stata effettuata gli stranieri sono stati accolti sul nostro territorio secondo le procedure previste
Ricordo
Tra parentesi che rifugiati complessivamente presenti in Italia sono oltre cento mila
E che a nostro paese registra e tempi nettamente inferiore rispetto alla media europea per la valutazione delle domande di asilo
Segnaliamo anche che quest'anno non sono state eventuale te operazioni di riaccompagnamento
Il trattato Italia-Libia in conclusione secondo il Governo ha consentito una drastica riduzione di sbarchi clandestini un efficace contrasto alle organizzazioni Minale che dal traffico di esseri umani traggono profitto
Quelle italiana si è dimostrata una politica
Che si colloca un quadro assoluta legalità internazionale del su cui guarda
Con crescente attenzione l'Unione Europea nell'approntare e gestire l'emergenza migratoria nel Mediterraneo ma Presidente io non posso dichiararmi soddisfatto per due motivi uno
Perché oggettivamente non è una polemica personale Sottosegretario però non ha risposto la mia interrogazione io ho fatto una domanda sulle dichiarazioni che erano state fatte dal
Rappresentante dello Stato Città del Vaticano che aveva criticato queste
Queste politiche di Rispi li mette quindi non c'è stata nessuna valutazione rispetto all'oggetto della
Della però non è a verbale diciamo dunque verrà smentito il monsignore nella lo mette a verbale ambiente abilità ove all'amica no no no ma proprio al mio grande chiarezza di trasparenza che non c'è nessun segreto
Cioè se io rischia se io Governo rispondo con una serie di dati qua possono essere contestati o meno questa voce al Governo che smentiscono le dichiarazioni di monsignor Marchetto
Indirettamente noi sosteniamo che monsignor Marchetto non è a nostro giudizio ha valutato attentamente la situazione siccome avevo fatto una domanda diretta la risposta dirette all'apprezzo
La Livio
Detto detto ciò però sul merito poi della risposta io credo che
Si continui ad evitare ad evitare di affrontare
Il problema per quello che
In particolare
I riferimenti al rispetto del diritto internazionale citati nel trattato Italia-Libia sono stati smentiti dei fatti non per una valutazione
Personale ma per dichiarazioni ufficiali che sono state fatte dall'Alto Commissario ONU per i rifugiati da suo rappresentatività alle
Anche anche dall'Alto Commissario ONU di Ginevra Sottosegretario
Anche dall'Alto Commissario ONU di Ginevra e dell'Alto Commissario ONU dei diritti umani di Ginevra nonché nel corso della valutazione
Del peer review meccanismo dell'Italia davanti al Consiglio sui diritti umani sono state fatte molte raccomandazioni da parte del Consiglio sui diritti umani che sollevano questo problema
Dichiarazioni ufficiali di Stati membri del Consiglio sui diritti umani delle Nazioni Unite però c'è una cosa che per me è grave
Ed è quella a cui lei ha fatto riferimento ai dati forniti dal Ministro Maroni ma che sono stati forniti anche la Sottosegretario Nitto Palma in Parlamento novembre scorso
Allora si dice che degli oltre ottocento
Immigrati che sono stati intercettati
Nel tratto di mare tra Libia e l'Italia nessuno di questi ha fatto richiesta di asilo politico ne ha fatto richiesta di protezione internazionale dicendo allora
I dati che sono stati forniti dalla Caritas dal Ministero degli interni rispetto all'anno precedente al due mila otto quando vi erano stati oltre trenta sei mila trentasei mila novecentocinquanta
Immigrati legali che erano arrivati sul territorio italiano di questi il settantacinque per cento aveva fatto richiesta di protezione internazionale
Allora come è possibile che nel giro di un anno ci sia un mutamento di percentuale di persone che chiedono protezione internazionale dal settantacinque per cento allo zero per cento
Tant'è che alcune procure della Repubblica in Sicilia come lei ben sa sottosegretario hanno aperto dei procedimenti penali nei confronti di alcuni comandanti delle navi e anche di responsabile del Ministero dell'Interno per violazione delle norme italiane sì dice
No aperto un procedimento detto sottosegretario non mi metta è un dato che mi sembra importante per un Governo vedersi messo sotto processo e per del parte i suoi funzionari per delle decisioni che sono state prese a livello politico
Dal con l'apertura di un procedimento con l'apertura di procedimento penale quindi io su questo veramente inviterei a cercare di affrontare il problema per quello che è e nonna sviare
Perché dire che nessuna delle persone ha fatto richiesta di asilo politico e sappiamo che alcune di queste persone che sono state rimpatriate in Libia hanno fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell'Uomo di Strasburgo proprio perché non gli è stato consentito
Di essere valutati nella loro richiesta di protezione internazionale è un atteggiamento che secondo me profondamente sbagliato e che dovrà essere
Cambiato a meno che
Come lei forse ospitava nel suo intervento e magari ragiona anche lei che tutta la comunità internazionale tutta l'Unione europea si adegui
Alle politiche dell'Italia in materia di immigrazione di respingimento io ne dubito però nel dire al peggio non c'è mai fine quindi
Vedremo cosa accadrà che su questo
Dagli Esteri passiamo agli interni occupandoci della situazione dei detenuti nelle carceri in particolare che la salute delle persone private
Della libertà personale ascoltando una seduta di una Commissione parlamentare del diciassette giugno scorso approfittiamo della pausa estiva dei lavori nelle commissioni parlamentari dei lavori parlamentare in generale
Per
Proporvi alcune nelle sedute di Commissioni parlamentari che non siamo riusciti ad ascoltare nelle scorse settimane negli scorsi mesi stasera ascoltiamo la seduta della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali
Del diciassette giugno scorso dedicata ai rappresentanti del Forum nazionale per il diritto alla salute delle persone private della libertà personale che hanno chiesto di essere ascoltati la Commissione una Commissione bicamerale Presidente il Presidente
Leoluca Orlando dell'Italia dei Valori e nell'ordine alla seduta intervengono l'onorevole leda Colombini che la Presidente del Forum e poi di seguito il vice Presidente Lillo Di Mauro il Segretario generale
Il dottor Fabio cui
Intervengono anche Angiolo Marroni che è il garante per i detenuti Regione Lazio il dottor Giacomo tizia Ninì che il vicesindaco di Montelupo
Fiorentino con delega per l'ospedale psichiatrico giudiziario la dottoressa Mariella affatato direttore dell'Istituto penitenziario di Spinazzola
E l'ispettore superiore Nicola Di Nicoli
Comandante di reparto dell'Istituto penitenziario di Spinazzola non possiamo proporvi la seduta per intero perché dura più di un'ora ma ne ascolteremo una buona parte quarantacinque minuti poi scoperto il Forum per il diritto alla salute
Delle persone limitate nella libertà personale ed è è un insieme di associazioni di personalità
Automatica funzionali che molto il suo modo direi persone che hanno una professionalità nel campo della salute
In carcere e sono direi di una espressione scusi come si usa dire trasversale
E e sono unite tutte queste persone dall'obiettivo del diritto al saluto alla salute nelle carceri e
Alla dignità delle persone che sono in carcere
E
Ed è stata promosso il Forum
All'indomani della legge cosiddetta di riforma sanitaria Bindi
E di riordino della sanità in campo penitenziario che è avvenuto nel novantotto la prima e nel novantanove la legge duecentotrenta
Per la riforma della medicina penitenziaria però è solo con il di CPM del primo aprile dell'otto che si in perché si
Diventa diventi il re irreversibile il passaggio della medicina penitenziaria al Servizio sanitario nazionale e quindi alle ASL e il
E alle Regione
Quindi sono passati dieci anni da quella
Da quella legge e il percorso dico fatto dal Forum
I anche dal Paese in un certo senso in questi dieci anni la lega delle autonomie la raccolto in un libro che abbiamo chiamato sani dentro che metto a disposizione del Presidente
Direi
Per togliere di mezzo la storia storie del
Che sancisce appunto dopo dieci anni dalla legge per primarie una conquista di principio fondamentale
Che se applicata
Correttamente
E piena di potenzialità e anche di cambiare radicalmente la condizione di salute e di vivibilità nelle
Nelle carceri e anche direi che
Una
Può instaurare una nuova
Cultura dei rapporti tra due sistemi diversi dello Stato che sono il sistema sanitario e il sistema della della giustizia con la grande beneficio noi pensiamo
A tutti i rapporti e che può anche essere dal momento che
In questi tempi e si discute tanto di riforme che una riforma c'è
E che se applicata approdare anche Segni di esperienza importanti e concreti per altre riforme che possono e che noi ci auguriamo in avanti
In a questo punto e sono passati due anni da quel decreto perché era il due mila otto siamo al due mila
Del due mila dieci e molti di questi problemi restano aperti
Altri ci sono aggravati
E
Direi una cosa che
Ci ha fatto chiederà anche questa obiezione è che ci più pure io che più ci preoccupa e che sia scomparsa dall'agenda politica e delle scelte correnti che si fanno nel nostro nel nostro Paese
Tutta questa
Materia della
Politica
Della sanità della sanità in carcere
E sul piano dei costi fioriere sul piano istituzionale questa preoccupante e preoccupazione e data che
Da due anni
I il
Ieri il passaggio
Della
Delle competenze con i criteri fissati dal decreto sia nuovo mancanti in tutti e cinque le
Regioni a statuto
Come già ricordato il presidente Orlando
E
Non hanno
Ha avuto voce
E sono lo sapete meglio di me quali sono
La Sicilia la Sardegna Friuli Venezia Giulia Valle d'Aosta e Trento e Bolzano
Creando una disparità di trattamento tra le Regioni e tra i civili cittadini in questo caso detenuti che
Noi pensiamo possa rasentare il limite della costituzionali
E questo è molto grave che avvenga
Dallo Stato
Che deve applicare una legge di questa
Di questa portare quindi questo è il primo problema che secondo noi dovrebbe essere rapidamente
Risolto anche perché le responsabilità stanno proprio nella non designazione dei
Dei delegati del Governo che devono far parte della Commissione di recepimento delle leggi nazionali chiede
Fatto compresa compresa questa questa è la prima questione la seconda e la questione delle risorse
Noi siamo molto preoccupati tanto più in un momento come questo che si discute
Del bilancio dello Stato che si discute della cosiddetta manovra
Economica che può avere ripercussioni gravissime su o le condizioni proprio di salute nelle nelle car i fondi dello Stato iscritti negli anni due mila otto e due mila dieci in tutte
Il
Per il resto sostegno appunto della riforma in carcere non transitano alle Regioni
Per di più sono opposte
Sono sottostimati pancia sottostimati allora non tengono conto del sovraffollamento il suo fa affollamento la cifra generale l'ha già data che è quella che sono e quella del part
L'amministrazione penitenziaria siamo sessanta sette mila quattrocento detenuti oggi contro i quarantatré mila di Pomigliano
Indi più di un terzo dei detenuti le somme sono sempre le stesse ma non solo appunto non transitano se avessi avuto una prima fetta piccolissima di quelle del due mila otto non c'è ancora c'è una buona intenzione per il due mila nove e non c'è nulla per il due mila dieci e siamo già a metà del
E questo voglio dire e secondo voi
Ha bisogno
Direi
Di un intervento deve essere una delle cose che viene rimessa all'ordine del giorno delle scelte che si compiono in questo che si compiono in questo in questo momento
E anche perché si è con me la manovra che presentata
Sì si avranno quei tagli che sono
Staccate anticipati nella manovra stessa
Noi avremo poi dirò un aggravio notevole come è andata avanti allora la riforma in una situazione istituzionale di quel tipo che buona parte delle Regioni non sono non hanno ancora non hanno ancora dato
Seguito al recepimento della della riforma che
I soldi come si dice non transito ecco qui c'è stato l'intervento delle Regioni anche qui a macchia di leopardo se volete per
E che hanno sostituisce un sostituite allo Stato perché in certe situazioni non si poteva non non intervenute qui comunque c'è il Garante dei diritti
Indi leve delle persone carcerati e dell'azione abbiamo il vice Presidente che
Tra l'altro è anche il PIL
Presidente della Consulta penitenziaria del Comune di Roma crea
Il comune il Lazio circa il dieci per cento della popolazione detenute
Del Paese
E che se mettiamo insieme questo famoso combinato disposto dell'aumento dei detenuti del del sovraffollamento della carenza di personale produce disagi e sofferenze e i rischi aggiuntivi molto pesanti
E la gravi o dei costi da parte delle Regioni e insopportabile tanto più di fronte cioè coloro alla stessa manovra che le ha portate protestare nel modo più come uscirne motore conoscete
Quindi
Noi
Questo riponiamo appunto con forza questo
Questo problema perché se no già rasenta il collasso del sistema
Ma rischia di di di precipitare come sapete nelle carceri mancano poliziotti educatore psicologi perfino direttori
Quindi
Allora se e sono in aumento anche qui io ci torno nuovi dotati perché abbiamo raccolto l'avvio lascio dati una
In modo da mettere a disposizione della della della Commissione
Londero dati ma sono in aumento non solo i suicidi
Che sono una cosa gravissima che non ha bisogno di essere sotto di
Che è molto più alte circa il venti per cento in più il
La popolazione fuori ma aumentano
Tutte le malattie
Nelle carceri la TBC gli attacchi
Aumenta il disagio psichico e di nuovo
Cominciano ad essere dire io occupate le carceri dai pidocchi
E si sembrava pensare si fosse
Eliminato con completamente
Quindi e la quindi da qui anche la la nostra preoccupazione e riponiamo pongo una domanda
C'è una consapevolezza
Fino in fondo del livello di sofferenza e sopportabilità della vita quotidiana per questo il problema quelle sono punte drammatiche ma che
Se vogliamo andare quali questioni strutturali quelle che davvero affrontammo sia la questione delle punte drammatiche del suicidio e delle
E delle malattie infettive
Anche perché poi torno in una società ed è un rischio non soltanto per la salute dei detenuti ma è un dal rischio per la sua per la salute delle poi delle delle delle popolazioni quindi c'è questa
Consapevolezza che la vita quotidiana nelle carceri Colleen mille piccole
Come si può dire pene aggiuntive
Sono tantissime
Noi pensiamo che siamo proprio ha un limite che può esplodere e che però si può dire in qualsiasi direzione
E perché a perché a questa riforma che ha questa delicatezza e che a questi risvolti anche che poi questi sulle altre riforme questi nonne guida
Non è guidata politicamente
I rischi era va il decreto che ha previsto anche una continua collaborazione e anche ad una sorta permettetemi per dirlo rapidamente in una cabina di regia nazionale
Perché una riforma di questa portata se non c'è una forte guida un appunto un continuo monitoraggio un continuo stimolo una a volte anche un'opportuna continua
Azione di intervento vero e proprio e molto difficile che si possa
E
Le riforme appunto hanno bisogno quindi d'urgenza che vi sottoponiamo è quell'imprimere una forte accelerazione al processo di riforma per metterlo al passo con i tempi di oggi come una delle scelte prioritarie
Per la salute ma anche per la sicurezza per tutti e due i diritti che sono fondamentali tutte e due
Quindi
E se vengano avanti queste misure che riguardano sia
Tu tutto lo stato sociale del nostro Paese ma che riguarda anche in Italia
Con gli educatori Celli tagli le ore di lavoro le ore lavorative qui c'è ci sarebbe un elenco enorme da farvi quante limitazioni idi dirvi il rapporto che c'è
Tra finire il cosiddetto trattamento degli operatori del trattamento e quello che sarebbe la necessità per garantire
Proprio direi i livelli bassi come dice lei
I
Sì diverso
I cosiddetti appunto
E
Noi abbiamo sentito molto e parlare di questo ma
Puoi nei con nel concreto le misure dia
C'abbiamo avuto questa aumento dei due mila
Agenti
Di polizia
Quelle del trattamento sono proprio
Dagli enti
A e queste annunciato esatto
Sì
Comandi
E quindi
Vi poniamo il problema della guida di questa rincorsa e anche del
Di come si compiono punto Nesci
Si è fatto di fronte al sul sovraffollamento
Un piano un piano carceri
Che tra l'altro
Ormai è chiaro che
Prima di essere avviato i diventare un fatto reale
è molto
Di lungo molto nel nel tempo
E che
Non sempre utilizzate anche tutte le possibilità concrete per esempio nel Lazio ci sono due nuove strutture una Rieti l'altra Velletri che non vengano appena
Non ve ne andate non c'è il personale
Quindi le
Problemi e e questo non è solo nel Lazio è e anche nelle altre persone adesso non ricordo questi dieci o dodici strutture nuove che non vengono che non vengano utilizzate
Però ecco c'è il Paese e qui c'è il problema anche che si è cercato di utilizzare
Le risorse
Nella direzione del piano e tra queste ce n'è una secondo noi che come segnale e gravissimo che si prendono i soldi della Cassa dei POR dell'arte in cui la Cassa ammende per sostenere
Piano anzi pare che
Libro dei sogni soldi veramente disponibili siano quelli della Cassa depositi e prestiti odio continua queste
E il vecchio il voto della lega delle autonomie locali nel corso del suo stile impone le cose così appunto che che sono destinati
Io sono destinati all'inserimento alla al sostegno di progetti di inserimento e di fuoriuscita dal Cal
Quindi i fondi
Che destinati per la Decca cervice azioni vengono utilizzati per carcerare CEE si fa
Completamente l'opposto di quello che si dovrebbe si dovrebbe fuori
E le proposte guardate non mancano non gli stessi del Forum abbiamo dato arrivava diversi parlamentari a quelli che sono venuti i nostri incontri una proposta di modifica
Di modifica del legge delle idee del Regolamento della Cassa depositi e prestiti per adeguarla appunto alla leggi e quindi ad inserire nel Comitato nel comitato
Direttivo chiamato Comitato amministrazione le Regioni del in modo da
Da venire punto utilizzo correlato a questa
Non sappiamo che fine ha fatto
Comunque della mettiamo a disposizione la mettiamo a disposizione anche questo
Certo
Noi ci rendiamo conto che
Se
Che se non c'è Puma
Una svolta nell'impegno
Il rischio è che non solo dovremo direi
Come si dice non voglio dire piangere perché non è non è nostro ma nel nostro stile ma non c'è non solo
Non c'è una politica non non mancano le proposte come dice questa che è piccola ma che molto significativa
Come faremo a fare
La riforma del nuovo Codice Penale di procedure come faremo appunto
A compiere gli atti necessari per questo
Io voglio concludere molto rapidamente per dire che c'è bisogno comunque impone che c'è secondo me e urgente su queste questioni compiere un'operazione di verità
Di dire le cose come stanno di farle sapere e quindi e il Parlamento agli strumenti e i mezzi se vuole per potere compiere questa questa operazione
Eviti e e non
Faremo
Cioè
Le associazioni aderenti al fuoco le personalità faranno o la loro parte come lo hanno fatto nei dieci anni passati per arrivare alla irreversibilità
Della della della riforma
Quindi chiamando tutti noi stessi anche alle responsabilità collettive e individuali che ci riguardano
Però con la stessa chiamata di responsabilità a tutti i livelli delle istituzioni dal Parlamento al Governo alle Regioni agli enti locali qui tra l'altro c'è l'assessore Tizio animi tra l'altro impegnato il numero di incanti
Delle operativi della riforma che sono gli OPG a ventuno PC
Indi
Vi diranno mira anche meglio su questa su questa questione e comma
Noi insistiamo per dotare
La
Per dotare di Parlamento Dellai e di uno strumento che può essere collocato alta dove volete allora è questo il punto per singolo cacciatore che funzioni da regia
Per la per l'applicazione della
Della riforma e in come chiamata dalla Costituzione nella leale collaborazione tra il due
Maggiori ministeri interessati e la giustizia la sanità e
Le Regioni
E anche Illy al mondo oppositori Terzo Mondo la terza economia chiamiamolo come vogliamo
Che sono quelli che poi operano concretamente nelle carceri e che vivono direttamente con loro le loro sofferenze
E anche a volte quelle in potenze e quelle delusioni che rischiano di rendere il tutto accolti non angherie agire
Il non
Consigliere Vacca imporre che la riforma che la riforma vada avanti ci impegneremo e chiediamo anche al Parlamento di impegnarsi e di al
Con il Ministero della della sanità Auditel
E delle Regioni perché possono partire subito le Regioni a Statuto
Speciale e poi piedi affidiamo anche le altre cose che riguardano la salute del personale e una prego programmazione un osservatorio mondo
Che faccia da modiche monitoraggio
Alla alla riforma sapete ed è questo il nostro impegno che conosciuti noi potete contare per quello che possiamo dicembre e ci auguriamo che tutte le forze che sono stati in campo per la riforma in primis
Il Parlamento
Perché senza
In Parlamento e senza il Governo che ha varato queste riforme anche noi sarebbe importantissimo come come si dice quindi in primis loro per riuscire appunto a fare
Una impresa che è difficile che dura ma che può essere
Grazie Presidente io credo che questa audizione la conferma che c'è da parte del
Parlamento dalla Commissione
Interesse ad affrontare il tema per così come è stato esposto
Io credo che la denuncia più forte che viene questa preoccupazione rispetto alla scomparsa del tema dalla politica
Della salute nelle carceri Gallo dall'agenda politica del nostro Paese è un tema ma noi abbiamo avvertito questa esigenza tant'è che abbiamo dato vita a questo filone di inchiesta
Che voglio ricordare coordinato dalle colleghe l'onorevole De Nichilo Rizzoli l'onorevole Lo Moro che insomma il punto di riferimento rispetto a questo attività della della Commissione
Ci sono mi sembra di poter riassumere alcuni problemi il primo cercare di riportare l'attenzione su questo argomento che purtroppo è limitato con tutta l'esaltazione e depressione
Di singoli casi eclatanti ma senza interventi strutturali per cui
Vicende drammatiche come quelle che si fanno verificando e che
Meritano attenzione all'attenzione nella comunicazione e poi finisco in qualche modo col distrarre rispetto
Alle cause strutturali di quello che accade e quindi l'episodio in sé scoprire chi è responsabile di che cosa diventa più importante del perché si verificano questi questi episodi
Mi sembra che la
Un dato oggettivo è che le condizioni la crisi è strutturale
Deriva dal fatto che ci va riformulato ATA perché aggrava la situazione con due punte drammatiche abbiamo esaminato per esempio i dati
Fornite dalla Regione Lazio del convegno del febbraio a Regina Coeli dove deve fuori che il quaranta per cento dei detenuti nel Lazio feto epatite cronica
Perché la cosa che la dimensione dice
Certamente voteremo l'etiope sette per cento soffre di problemi psicologici e psichiatrici così come
Il problema appunto le malattie infettive del quale si faceva riferimento i punti mi sembra che sono
Riassumendo
Completare il trasferimento per la Regione sullo speciale e trasferire le risorse per alle regioni ordinarie che hanno ritardi enormi nel ottenere le risorse afferenti a questo tipo di
Servizio
Un'attenzione tagli perché i tagli da da riforme da manovra pulviscolo di
Creare un un danno doppio questo settore che diventa la conferma dunque avuto attenzione rispetto al tema ma anche altre prose su un paio oggettivo il proprio personale mancante
Che non è soltanto il personale di polizia ma anche psicologi educatori c'è il personale
Che
Attiene
Non soltanto alla partenza di questa repressiva ma anche la parte della qualità la vita il problema del Piano Carcere Mantero
Con la conseguenza che qualunque però calcia tempi lunghi di realizzazione bensì invece visto nelle strutture carcerarie
Che da subito potrebbero essere utilizzate o riattacco questo mi sembra
Che posso riassumere complessivamente il senso delle cose che abbiamo ascoltato volendo pregare l'onorevole Lo Moro nei corridoi sono i sia il segno di intervenire
Se come volete completare la posa di produzione
Prego
No io volevo dottor Meroni garante dei detenuti la Regione Lazio si intanto volevo dare il dato che
Ieri ieri i detenuti in italiano sessantasette mila ottocentosessantasette omento ininterrottamente
Per leggi esistenti che producono carcere
Posso elencarle ma vorrei conosciamo
Ora
Quindi questo è un dato ineluttabile e continuerà
Le strutture rimangono più o meno le stesse abbiamo sentito ora è venuta fuori l'idea
Di fare uscire dalle carceri quelli che hanno un ultimo anno da scontare
Questa misura al di là delle forze politiche si dà condivise e chi non ha condivise
Apre dei problemi complicati
Perché la magistratura di sorveglianza e la magistratura in genere ha detto una cosa a me sembra ovvio le pene sono personali
Una misura che generalizza a tutti i detenuti al di là tra la valutazione delle persone
Una misura di fuoriuscita nell'ultimo anno ha diritto di non ingresso per quelli che sono
Possibilmente canne condannati a quelle piene che è una misura che
Cozza con la Costituzione
Questo è un dato allora si fa un anno si può fare se lo fate se il Parlamento lo farò bene
Penso che sia difficile farlo
Se
Sì se anche si facesse c'è il problema di tipo quelli che non hanno un alloggio non hanno la residenza
I detenuti non italiani
I detenuti che hanno la residenza
E se poi si facesse c'è problemini quanta polizia è necessaria per controllare se l'arresto domiciliare
è rispettato
Quindi questo è un annuncio molto bello molto che produce o può produrre anche delle conseguenze in carcere pericolose
Perché produce un'illusione produce un'idea produce un sogno
Che poi viene deluso
Quindi questi la prima questione seconda questione in carcere ci sono circa attorno quarantacinque per cento più o meno di detenuti senza sentenza definitiva
Il che vuol dire che sono facciamo poi ci sono anche avvocato insomma loro lo faccio ma sono io avvocato
Se io un detenuto che presuntivamente innocente o non colpevole
E non ci sono sentenze di primo grado
Ho di appello o di ricorso
Non abbiamo una popolazione detenuta che non essendo condannata definitivamente apre un problema che non è più per gli anziani ad un problema di giustizia
Cioè di come funziona la giustizia
E questo è un problema gigantesco
Perché se già avessimo sentenze
Positivo negativo e di condanna o di assoluzione
Più rapide forse avremmo meno gente in carcere
Questo problema investe ineluttabilmente enormi sistema previdenziale ma il sistema del genere giustizia
Io sarò brevissimo
La polizia penitenziaria
Noi nel dipartimento armi non so se quando ha sentito il divario di ascoltato il dibattito nella missione iniziale di Andrea è stato detto che li dentro in quella struttura in quel palazzone ci sono mille trecento poliziotti
Che fa non fanno il lavoro per cui sono stati assunti
Cioè non vanno già del carcere
L'attività amministrativa segreterie cose eccetera
Queste
Ma non è stato neanche detto che nelle carceri
Tutte le gestioni dei bar
Sono affidate alla Polizia penitenziaria e sono circa in Italia complessivamente settecento
Ora io capisco che ci possa essere
Qualche esigenza al Ministro della Giustizia quelli che fanno i passi cioè un impiegato qualunque sono poliziotti penitenziari
Allora è vero che mancano
E se si fa il piano carceri
Indubbiamente manco ancora di più
Ma non si può neanche negare che noi dobbiamo pure un pochino snidare questa situazione
Perché io solo con l'amico dei sindacati della polizia penitenziaria ma
Vorrei che ci fosse il rigore questo senso
Rigore
Infine
Credo brevissimo io penso due cose
Il detenuto il detenuto che ha diritto alla tutela della sua salute come tutti i cittadini la Presidente ha detto grande conquista grande con questo
Io frequente cachet da settantotto quindi insomma sono quasi un semilibero
Io all'inizio non ero favorevole alla riforma confesso non era favorevole al suo preferivo il sistema previdenziale sanitaria
Anche se nell'azione abbiamo sostituito tutta l'attrezzatura sanitaria delle carceri con soldi della Regione perché è tutto fuori norma
Non si poteva prendere in carico le aste tant'è che è stato detto che ne facciamo di queste a mandiamo nei Paesi del terzo mondo in Africa che nessuno è una cosa oppure questo è un pochino richiamo discutibili allora a quasi a dire
Qua quando quando si dice
Così allora però il principio che il cittadino detenuti ai cittadini di quel territorio un principio sacrosanto democratico
Ma lo è davvero uguale al cittadino del territorio
Questo è un punto delicatissimo io sto pensando di proporre alla mia regione
Una
Proposte di regolamentazione per cui il cittadino detenuto rispetto al cittadino del territorio deve avvenire una corsia privilegiata
Per la sua cura ovviamente mi immagino che succede immagino già alla come sia reati e oltre i reati pura corsia privilegiata e chi più ne ha più ne metta ma questo è un problema perché il cittadino
Tutto il territorio è nelle liste di attesa ma può anche scegliere
Può succedere i cittadini del nord non può scegliere
Non può scegliere allora se io ciò un amico mio credete in carcere amico mio sinceramente amico e incapace e che aspetta di farsi una
Una risonanza ma
Da otto nove dieci mesi
E non ha scelta non è che ciò è solo all'altra parte non va da nessuna parte non ha la scorta perché la posizione di se non c'è scorta fa fatica a ciò le scorte
Non ha
Un ospedale che gradisce questo ricovero
Perché un detenuto ricoverato significa una scorta udienze dagli ospedali normali non nel Lazio abbiamo la fortuna di avere due strutture ospedaliere quello del Pertini e quello del collega in qualche modo fanno fronte ma non è così in tutta Italia
Rifondazione sta cosa così io penso che si dovrebbe immaginare
Che bello se a livello regionale si può pensare una corsia privilegiata per il detenuto per accedere alle cure
Ultima cosa e finisco
Non si parla mai
Perché non è giustizia ma è interno
Ma è interno dei centri di identificazione ed espulsione
Non è nell'azione abbiamo uno
Sì a me mi si chiedesse vuole andare in carcere ora andare al civile cioè dire carcere ha subito
Non è un minuto di situazione
Io prego Presidente alla vostra Commissione di fare
Una visita al CIE di Casal Palocco che forse già uno dei migliori
Perché i centri di identificazione di espulsione e un inferno
Si sta
Da un giorno a sei mesi
A sei mesi senza una sentenza inattesa di essi denti efficace con ambasciate e consolati dei Paesi che non vogliono dirci quel cittadino chiede alcuni sì altri no ma quasi tutti no
E che questi cinque-sei persone che vengono molte dal carcere sono messe lì in deposito maschi e femmine in deposito
E la situazione e così
La gestione interna a Saluggia tutte le cose le riguarda l'Italia è affidata a una società privata prima Croce Rossa adesso una cooperativa sociale buonissima che fa questo lavoro
La gestione della sicurezza fuori e tutta la polizia o esercito interforze
Questi intervengono soltanto se c'è un incidente altrimenti non posso fare niente e dentro e dentro c'è una situazione infernale
Col caldo ma entro stanno cominciando
A ogni sera ogni giorno io parlo con la questura col prefetto e siamo stati autorizzati in convenzione entrare
Col prefetto con la Questura con equilibrio e cioè oppure Cucchi dirigente il centro perché ogni giorno che ogni notte noi temiamo l'incidente
L'altro giorno sono evasi sostanziale stallo evasivo anzi vuol dire anche vasi sono fuggiti diciamo sono stati presi famosa riporta di lì due adesso due in questo momento due di questi stanno sopra i i pali
E non riuscendo no una via quattro giorni fa sul palo
E Nocente ieri uno si è fatto uno squarcio di quindici centimetri in una coscia un altro stava legato per terra con le mani legate perché se lo liberavano sì sui citava
Allora in questa situazione così spaventosa ora
E molti sono ex detenuti o detenuti e noi dobbiamo pure insomma questo è l'abc presto uscendo dal seminato però mi pare che questa questione voglio dire ho visto diritti umani i diritti umani dei diritti umani
Quelli non guardo né con l'appello regioni nelle razze
E le nazionalità allora io volevo richiamati fosse atteso questo punto il CIE dica saprò come altri in Italia prima lo gestiva la Croce Rossa
E forse accadevano le stesse cose
Che forse non si sapeva
Adesso dello entriamo Metro gestisce la cooperativa sociale i brave persone bravi ragazzi
Con la polizia molto brava molto umana a polizia Desio quell'ufficio immigrazione diretta dal
Figlio del famoso commissari Improta che è bravissimo noi oggi sappiamo tutti e trasparente ed è una situazione tremendo
E questo io segnalavo perché può darsi che vi interessi grazie
Grazie poca comincio semplice ecco prego
Grazie Presidente innanzitutto appunto grazie al Presidente della Commissione per averci Utilities perché questo
A sono Luigi Di Mauro il vicepresidente del forum ne sono il Presidente della Consulta penitenziaria del comune di Roma scusate
Appunto vi ringraziamo perché questo costa significa che c'è da parte del Parlamento la volontà di affrontare ormai questo problema insomma posso dire che siamo in un Paese molto
Il rappresentante del Parlamento insomma in questo caso
La quale sono rappresentate tutte le forze politiche e ammodernamento queste piccole
Angelo per favore
Fossero
Siamo ancora a far polemica no questo è un pezzo di Parlamento lei è Presidente votato da tutti noi siamo
Insistiamo per volere del Parlamento è una meccanismo da varato se vuole comune del parlamento quelli io malamente non tollero e un meccanismo di polemiche in questa ora
Vice presidente condivido il suo chiarimento mi ero permesso di dire che qui sono presenti tutte le forze politiche la prova che il Parlamento e tanto basta perché diceva rappresentanza al Parlamento prego
Bene siamo in un Paese davvero singolare me viene da nel senso che dodici anni da una riforma noi oggi stiamo ancora discutendo sul perché questo riforma non funziona insomma ricordo
Che appunto quando venne iniziato il percorso contemporaneamente in Francia avveniva la stessa cosa ed in quattro mesi la riforma fu applicata e ad oggi attiva eccetera
Detto questo è stato esposto quali sono grossomodo i problemi che ci sono nelle carceri e quali sono i problemi che vive appunto questa riforma
Però io credo pure che ci sono delle responsabilità perché non è che le cose avvengono così per caso insomma e le responsabilità di un così lungo percorso e di problemi che oggi abbiamo nell'applicazione totale della riforma sono legate chiaramente all'amministrazione penitenziaria che è assente
Opposto resistenza a questo passaggio non si capisce poi tra l'altro bene il perché
Ma anche alle ASL che probabilmente perché non hanno una cultura in questo senso
Fanno resistenza ad accogliere fino in fondo la responsabilità che gli deriva da questa riforma
In questo senso io penso che dovremmo un po'lavorare per aiutare anche le Regioni e quindi le ASL e gli operatori delle AA.SS.LL.
Rendersi conto di cosa appunto hanno in mano e di quali sono i compiti delle responsabilità che si sono assunti perché io oggi
Non me la piglio appunto l'Amministrazione penitenziaria rispetto a casi di malasanità in carcere ma me la prendo con le Regioni e con le ASL e come per qualsiasi altro cittadino libero
Dottor garante Marroni diceva che nella Regione Lazio sono stati
Dotati strumenti nuovi eccetera eccetera ma questo non è in tutte le Regioni
C'è da dire che la cosa anche particolari e stravagante che i medici che oggi operano in carcere sono i medici che venivano appunto dalla Amministrazione penitenziaria quindi
Sono gli stessi medici e io mi chiedo come si può applicare una riforma di questo genere utilizzando lo stesso personale
E non investendo invece personale nuovo di queste responsabilità magari no perché
Essi hanno anche modalità diverse poi di approcciarsi al paziente detenuto eccetera
Si parlava di personale quando si parla di personale io ho sulla polizia penitenziario ho poco da dire credo che siamo uno dei pochissimi Paesi
Come dire al mondo che hanno questo numero elevato di Polizia penitenziaria
Che poi appunto come diceva il Marroni non venga impiegata nel carcere un altro discorso ma ce ne sono tantissimi
Il problema della carenza di personale nell'Area pedagogica sono indizi Cologgi e questo ha un legame molto forte con la salute in carcere
Perché quando non sia il trattamento giusto nelle carceri quando non sia l'accoglienza giusta nelle carceri il peso
Della carcerazione molto più forte tant'è che appunto come voi saprete già è stimato che il novanta per cento insomma dei detenuti sono comunque portatori di un disagio psicologico molto forte
E che in alcuni casi può indurli appunto poi
Al suicidio
Non incontrano mai lo psicologo perché di fatto non ci sono sono talmente pochi che non riescono assolutamente ad incontrare i detenuti così come gli educatori
Immaginate quando un detenuto falla alla famosa domandina per una qualsiasi
è richiesta e quanto tempo deve aspettare perché questa richiesta possa essere evasa considerando che l'educatore di riferimento magari deve seguire centinaia di detenuti che sono nella sua sezione
Quando parliamo di salute parliamo anche di minori perché molte volte questo
Questo questa tipologia di detenuti non non si tiene assolutamente in considerazione ma ci sono in minori degli anni diciotto che stanno nelle carceri
E che sono tra l'altro i portatori di patologie legate alle assunzioni di droghe e quindi anche mentali che avrebbero bisogno di interventi
Strutturali avrebbero bisogno di comunità esterne che noi ci sono quando parliamo di salute parliamo di bambini detenuti da zero a tre anni delle loro madri quindi della condizione sia psicologica ma anche fisica insomma di questi bambini
Quando parliamo di salute di parliamo anche delle donne quindi di una
Condizione particolare anche in questo caso
Che ci sta
Mi viene in mente che non ci sono come dire ginecologi non ci sono insomma
Quelle figure necessarie alla salute della donna alle transessuali a cui vengono sospese le cure ormonali quando entrano con il rischio no di ricadute psicologiche e fisiche pesanti fare ci sono tipologie
Insomma di detenuti talmente
Eterogenee che avrebbero bisogno di un intervento di salute appunto approfondito e specifiche specializzato e questo purtroppo non c'è
Non c'è ripeto perché le ASL e ancora non si assumono questa responsabilità appieno adducendo come scusa
I tagli chiaramente alla spesa sanitaria i trasferimenti che non ci sono e via dicendo ma c'è anche una responsabilità da parte degli enti locali perché molte cose possono essere come dire
Messe in atto da da dagli stessi Comuni mi viene da pensare alle case di accoglienza per gli anziani per i detenuti anziani che potrebbe uscire dal carcere
Ma non possono farlo perché poi all'esterno non verrebbero accolti in alcuna struttura oppure i malati di AIDS
Per non parlare appunto poi dei detenuti tossicodipendenti pendenti
Che non solo perché la nostra legislazione non gli permette di essere curati all'esterno ma molti che possono andarci non hanno posti nelle comunità perché sono carenti l
Le comunità
Abbiamo ascoltato parte della seduta della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario sulle cause dei disavanzi sanitari regionali dello scorso diciassette giugno presiedeva il presidente Leoluca
Orlando dell'Italia dei Valori intervenivano i rappresentanti del Forum nazionale per il diritto alla salute delle persone private
Della libertà personale non abbiamo invece potuto ascoltare l'audizione
Del direttore dell'Istituto penitenziario di Spinazzola dottoressa Mariella ha fatto per ovvie ragioni di tempo di di rimando però al sito internet di Radio Radicale indirizzo radio Radicale punto it e lì trovate las seduta la Commissione parlamentare tutte le sedute delle Commissioni parlamentari che Radio Radicale registra per intero potrete
Sia ascoltarla e potete anche leggerne i resoconti sommari e stenografici tratti
La Camera e Senato e potete anche ascoltare il singolo intervento che mi interessa selezionando lo attraverso
L'indice degli interventi per questa sera il tempo a nostra a disposizione e completamente finito e l'appuntamento è per martedì prossimo un saluto da Roberta Iannuzzi Federico Punzi
Polito strutturato discussione in Commissione
Approfondimento succederà al filone delle tensioni del momento