Sono stati discussi i seguenti argomenti: Caucaso, Cina, Economia, Elezioni, Esteri, Obama, Rassegna Stampa, Russia, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 21 minuti.
Rubrica
Manifestazione
15:30
10:00, Roma
12:00
15:00 - Camera dei Deputati
10:00 - Roma
12:00 - Roma
11:00 - Torino
14:00 - Milano
15:00 - Milano
15:30 - Milano
Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale venerdì dieci settembre questo appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi ci occuperemo degli Stati Uniti delle elezioni dimette ma di novembre
Che saranno incentrate soprattutto sulla questione economia
E questa settimana Barack Obama
è intervenuto finalmente dicono alcuni giornali
Per sostenere le posizioni democratiche con nuove proposte tra l'altro cinquanta miliardi di dollari per spesa in infrastrutture e la novità tagli di tasse riproporremo
I commenti la International Herald Tribune CRI pubblica oggi un editoriale di ieri del New York Times
Del Wall Street Journal e del Washington posto a proposito di Obama vedremo un'analisi da le monde di oggi secondo la quale
Lì per potenza
Americana non potrà più essere così presente nel mondo proprio a causa della sua situazione economica difficile e in particolare a causa del suo enorme
Debito pubblico questo ci porterà in qualche modo alla Cina
Cina che scopre di non essere così simpatica come pensava nel mondo
Il Washington post mercoledì ha pubblicato un bell'articolo mentre la Cina si ritaglia un posto più importante negli affari mondiali la sua forza e la sua ricchezza provocano ostilità
Sulla Cina leggeremo anche un pezzo da Libération
Che dà conto di scontri al vertice cinese sulle liberalizzazioni politiche sulla
Democrazia il partito comunista cinese è spaccato tra apertura status quo scrive tra l'altro vide chiuderemo in proposito di democrazia sulla Russia
Leggendo l'editoriale dal Financial Times di ieri secondo cui Vladimir Putin farebbe bene a non tornare Presidente nel due mila e dodici sulla Russia però vi siete Remo tra l'altro
Una notizia un'autobomba che esplode in un mercato russo nel Caucaso del nord in Ossezia del nord per essere precisi questo
Dopo altri attacchi nel Cecenia ed anche sta negli ultimi giorni nulla sintomo che la politica del Cremlino
Quella di Medvedev Bocola di Putin nel Caucaso non sta funzionando comincia ovvero con gli Stati Uniti con l'editoriale pubblicato oggi dalle realtà ivi un che riprende il New York Times
Su uno
Sulle nuove proposte economiche di Barack Obama in vista delle elezioni Dini Terna di novembre ricordiamo che
I Repubblicani sono nettamente in testa nei sondaggi potrebbero
Riconquistare non solo la Camera dei rappresentanti ma anche il Senato dibattere dell'economia forse il Presidente Obama ci ha messo troppo tempo per
Impegnarsi nel dibattito sullo stato delle economie americana ma con due discorsi robusti finalmente ha dato agli elettori una chiara Scelta
Scrive il Tribune gli americani sono profondamente preoccupati per l'economia e i loro posti di lavoro e se i loro rapporti sul fatto che i loro rappresentanti Washington abbiano
Un vero piano per uscire da questa situazione è complessa hanno ragione ad essere preoccupati ma
Almeno questa settimana agli elettori è stata data una chiara scelta sulla direzione che il Paese
Può prendere da novembre in poi il Presidente Obama che ci ha messo troppo impegnarsi in questo dibattito ha fatto due discorsi importanti finalmente appassionati
Ha detto che per creare posti di lavoro e stabilizzare l'economia del Governo Federale aiuterà l'impresa investire di più e dovrà spendere di più per un po'più di tempo
Ha aggiunto mamma che il Paese non sarà mai in grado di ridurre il deficit se il Congresso cederà alla richiesta dei repubblicani di estendere settecento miliardi di dollari di riduzioni fiscali per i ricchi ingiustificate e insostenibili
I discorsi
Spiega all'Herald Tribune sono stati un duro attacco al leader dei repubblicani alla Camera John Bonera che ha guidato l'implacabile opposizione del suo partito la politica economica dell'Amministrazione
In un discorso lo scorso mese classificato come la posizione definitiva dei repubblicani sull'economia
Bonnaire ha dichiarato che la prospettiva di tasse più alte regole più strette maggiore regolazione
Ha come conseguenza qui strozzare la ripresa economica Obama secondo il Tribune avuto perfettamente ragione a dire che le proposte e repubblicane
Equivalgono esattamente a tornare alla pessima gestione dell'economia dello scorso decennio quelle politiche che hanno contribuito a trasformare il surplus di bilancio in deficit hanno praticamente distrutto il sistema finanziario
Mi hanno costretto milioni di americani alla disoccupazione di lungo periodo vogliamo tornare alle stesse politiche fallimentari che hanno spinto la nostra economia sull'orlo del baratro chiesto Obama mercoledì
La battaglia immediata spiega ancora il giornale e sui tagli alle tasse del Presidente Bush che esprimeranno alla fine di quest'anno
Obama vuole rendere questi tagli di tasse permanenti per le famiglie che guadagnano meno di duecentocinquanta mila dollari l'anno
Mentre intende lasciarsi ispirare i tagli alle tasse per quelli che guadagnano di più cioè il due per cento dalla popolazione i repubblicani per contro voglio non estendere Italia le tasse per due anni
Ma non ci sono dubbi sulla loro reale intenzione quella di renderli permanenti per le realtà di violenza assenso
Fare come dice Obama cioè estendere i tagli alle tasse per la classe ma e via in modo temporaneo perché la fragile ripresa ha bisogno di una spinta per contro non ha estende non ha senso estendere i tagli di tasse per i ricchi
Io mi cani della classe media spendono ciò che risparmiano in tasse mentre i contribuenti più ricchi mettono da parte quei soldi
Nel lungo periodo saranno necessari più entrate poi per continuare a ricostruire l'economia e finanziare la riforma sanitaria
Non ci sono prendiamo se Obama evitato di dire questa dura verità negli ultimi discorsi ma la posizione dei repubblicani
E qui vale a negare la realtà nel mondo reale sono state le tasse più basse per i ricchi le regole a Lentate la deregulation che hanno colpito gli americani della classe media portato l'economia sull'orlo del disastro
I discorsi di Obama sono stati uno sforzo robusto da parte del Presidente per unire democratici in vista delle elezioni era ora
E ci auguriamo che i leader democratici al Congresso dimostrino la stessa chiarezza e la stessa volontà di andare allo scontro con i repubblicani siamo però contenti di vedere Obama tornare
A combattere così tra l'altro l'Herald Tribune editoriale ripreso dal New York Times il Wall Street Journal Europe
Forse è una novità saluta quella che nel titolo definisce la contraddizione di Obama sulle tasse perché perché Obama dice che
L'economia bisognosi di un taglio di tasse ma anche di un aumento delle tasse
Dopo venti mesi più di un trilione di dollari in politiche keynesiana il Presidente Obama scopre le virtù della riduzione delle tasse mercoledì
Il Presidente ha proposto un piano da centottanta miliardi di dollari che include un credito di imposta permanente per la ricerca e lo sviluppo di una detrazione per gli investimenti produttivi nel due mila undici per tutte le imprese
Entrambe sono idee sensate che potrebbero bilanciare alcuni dei danni provocati dall'aumento delle tasse che Obama vuole imporre in modo generalizzato a partire
Da gennaio John McCain e potrebbe presentare una denuncia per plagio perché entrambe queste idee
Erano parte del suo programma elettorale nel due mila otto la Casa Bianca non è chiara ma è importante capire quanto questa sia una svolta concettuale scrive il Wall Street Journal
La politica economica di Obama oggi si è fondata sulla convinzione che il Governo possa pilotare la crescita semplicemente firmando assegni
Hai consumatori consumatori che poi spenderanno il denaro del Governo mettendo così la cosiddetta domanda aggregata per contro è mancato qualsiasi tentativo da parte di Obama di incentivare le imprese gli individui a investire a prendere più rischi
Anche se questa svolta politica quella della ante nel mantenere alcuni dei tagli del delle tasse di Bush e motivata dalla disperazione elettorale rimane comunque una tacita ammissione del fallimento del modello di crescita che finora era stato proposto da Obama
Il che ci porta a scrivere pulsioni giornata la contraddizione nel cuore di questa parziale conversione
Sulle tasse il Presidente si vuole tagliare le tasse perché dice che l'economia ha bisogno di stimoli ma poi vuole anche alzare le tasse perché dice che questo non colpirà alla crescita
Mercoledì a Cleveland Obama spiegato di volere ancora un forte aumento delle imposte in gennaio sui profitti delle piccole imprese i dividenti di capital gain e i redditi delle famiglie più ricche ecco la contraddizione
Il Wall Street Journal però scrive di voler comunque dare al Presidente al suo team economico alcuni punti
Piccolo plauso per aver fatto un piccolo progresso intellettuale in momento scelto per queste proposte
Porterà alcuni ha bollato le come un tentativo per fermare la disfatta elettorale dei democratici non ci sono dubbi che questo sia in parte il calcolo di Obama ma anche una concessione verso una minigonna migliore politica economica
E ora che Obama ha ammesso che i tagli alle tasse sono una buona politica e repubblicani
Farebbero bene ad andare a vederlo e a farli delle proposte così in modo costruttivo in qualche modo
Conclude questo giornale che di certo non sostiene Barack Obama il Washington post rappresenta sempre la via mediana tra il New York Times e Wall Street Journal
Il piano di Obama per la ripresa in parte economico cioè sensato in parte politico cioè insensato e il titolo
Dell'editoriale scrive il post se rimanevano dubbi sul fatto che le recenti proposte economiche di Obama in parte fossero ispirate dal calendario politico B
Il Presidente stesso ha cancellato quei dubbi mercoledì durante una breve visita in Ohio Obama ha lanciato un duro attacco repubblicani accusandoli di volere un ritorno alle stesse politiche fallimentari che hanno portato la nostra economia sull'orlo del baratro
Obama ha chiesto con urgenza gli elettori di andare avanti con le sue politiche quasi per caso il Presidente ha brevemente menzionato le sue ultime idee
Un aumento della spesa sulle infrastrutture accoppiato una riduzione delle imposte
Lasciando così i suoi consiglieri il compito di specificare i dettagli insomma siamo in piena stagione elettorale e naturale per il presidente colpire forte quando suo partito indietro nei sondaggi
Il post mette poi in discussione alcune delle proposte di Obama come quella di finanziare
I suoi progetti sulle infrastrutture tassando le imprese americane che creano posti di lavoro all'estero in realtà investimenti esteri da parte americana non distruggono posti di lavoro negli Stati Uniti mali creando incoraggiando
Produzione per le esportazioni nelle sussidiaria estere
Più promettente invece la proposta di permettere alle imprese di detrarre i costi per nuovi investimenti produttivi
Ma per il posto di misure di Obama sarebbero benefiche all'economia solo nel breve periodo le sue proposte non sono un sostituto per una ristrutturazione di lungo periodo dell'economia americana
Ad ogni modo ci sono poche possibilità che i repubblicani si uniscano democratici per implementare le proposte di Obama prima delle elezioni
I repubblicani stanno ottenendo successo semplicemente sono fango sull'onda dello scontento pubblico per lo stato dell'economia
E resistendo a tutto ciò che puzza come aumento delle tasse a un certo punto però entrambi i partiti dovranno offrire
Soluzioni serie alle sfide economiche reali del Paese apparentemente non accadrà durante questa campagna elettorale così
Il Washington posta a proposito dello stato dell'economia americana
Questo delle ripercussioni anche sulla politica estera degli Stati Uniti le mondo oggi pubblico un'analisi di allerta fascio dall'iper potenza alla superpotenza falcidiate falcidiata da cosa dal debito
Scrive le Monde occorrerà farci l'abitudine l'America sarà meno presente nel mondo di domani
Nella nel prossimo quarto di secolo gli Stati Uniti non peseranno quanto ieri la politica estera americana non sarà più tanto determinante
La figura dominante delle relazioni internazionali di questi ultimi sessant'anni dovrà fare i conti con le potenze emergenti di oggi a cominciare dalla Cina
Ma questa non è la ragione principale del della diminuzione annunciata dell'influenza americana negli affari del mondo ragione nel portafoglio
Gli Stati Uniti non hanno più i mezzi per sostenere la politica estera interattiva che hanno condotto
Nella seconda metà del ventesimo secolo dovranno essere meno interventisti perché sono falcidiati questa almeno la tesi di uno dei migliori specialisti di politica estera americana mai col Mandel Baum
L'università John Hopkins che nel suo libro del fruga al super Power spiega che la parte di risorse consacrata la difesa e alla politica estera
Americana diminuirà inevitabilmente innanzitutto a causa del peso del debito
Barack Obama l'uomo della transizione il Primo Presidente stabilire un legame stretto tra la politica estera il finanziamento della riforma sanitaria lo ha fatto con l'Iraq ma in parte anche con l'Afghanistan
Il mondo di domani sarà un'America meno presente in Europa se Medioriente nello spazio ex sovietico
La previsione di Mandel Baum rallegra quelli che considerano gli Stati Uniti come una potenza globalmente nefasta
Ma Mandel da un avverte che il mondo sarà un luogo più disordinato il più pericoloso europei saranno i primi a fare da subirne le conseguenze naïf gli europei continuano a ridurre le loro spese militari
Continuando a contare su uno scudo americano per assicurare la loro sicurezza scudo americano che rischia di non essere più così efficace
Questo scrive tra l'altro alla fascio su le Monde di oggi e a proposito della Cina come potenza emergente vi vogliamo segnalare è possibile recuperarlo ancora su internet è un bell'articolo uscito mercoledì
Sul Washington post a proposito degli inconvenienti nel diventare una potenza mondiale
Penso che per ragioni di tempo non abbiamo potuto segnalare nell'edizione di ieri
è un'analisi di Andrew il virus mentre la Cina si ritaglia un posto più importante negli affari mondiali la sua forza provoca ostilità
Si parte da un caso quello del Kirghizistan dove c'è ci sono state rivolte ai ticinesi
Nel momento in cui la Cina supera le sue frontiere alla ricerca di mercati e di una voce più forte negli affari mondiali
Un Paese che una volta si vanta cioè la Cina che si vantava una volta di avere amici ovunque nel mondo ora si trova sempre più confrontata un problema
Che agli Stati Uniti vivono da tempo la ricchezza della forza della Cina possono ispirare paura rispetto ma generano anche invidia e a volte ostilità violenta
Washington post racconta che a farne le spese sono i cinesi presenti in Kirghizistan ma non solo anche in Indonesia in altri Paesi dell'Asia del Sud-Est agli imprenditori di etnia cinese
Sono visti con sospetto e spesso presi di mira durante rivolte il fenomeno nuovo riguarda soprattutto i cinesi
Arrivati in questi Paesi nell'ultimo decennio cioè da quando è esploso il boom della
Cina e sempre a proposito della Cina vale la prema prendere
Libération ieri la democrazia motivo di attrito politico applichino il partito comunista cinese spaccato tra aperture status quo
Ventuno anni dopo la repressione di piazza Tienanmen nella purga del Gorbaciov cinese cioè l'ex
Premier riformatore Zhao Ziyang alcuni curiosi appelli alle riforme risuonano di nuovo nei corridoi del potere cinese lunedì in occasione delle cerimonie del trentesimo anniversario della prima
Zone economica speciale di Shenzhen Hu Jintao annunciato che alcune riforme un politica saranno tentate su base sperimentale proprio in questa zona economica
Vogliamo estendere la democrazia socialista ha detto il presidente cinese aggiungendo l'intenzione di organizzare elezioni democratiche
Comunque è anche il numero uno del Partito Comunista tuttavia spiegato una che esiste una condizione queste riforme devono essere conformi alla legge che fa dubitare sulla sua sincerità
Qualche giorno prima del premier cinese went Giampaolo si era espresso in modo più convincente senza riforma politiche risultati della riforma economica non saranno mai stabili
E l'obiettivo della modernizzazione non potrà mai essere raggiunto apparentemente Wenner voleva fusti gare funzionario stiliamo regolazione del democratica ma poi non ha precisato il contenuto delle riforme
Tutto è calcolato per dare l'impressione che le riforme politiche occupino i pensieri dei dirigenti dice un commentatore fu riuscire ma lei Presidente neopremier hanno la minima intenzione di fare riforme politiche reali per esempio
Separare il ruolo del partito da quello del Governo vogliono solo una cosa concentrare di più il potere approfitto del partito perché il partito comunista non
Riesce a democratizzare assi da solo
Resta il fatto scrive libri che il grande scarto tra un'economia capitalista dirigista e un potere politico fossilizzare atto preoccupa realmente alcuni dirigenti cinesi
Il generale You Yad Zug commissario politico dell'università della difesa nazionale nel settimanale di Hong Kong Felix
Si interroga su quale sia il segreto del successo degli Stati Uniti è questa la risposta
Non sono né Wall Street nella Silicon Valley ma lo stato di diritto e soprattutto il sistema che
Sta alla base dello stato di diritto la democrazia
La democrazia è urgente in Cina senza di lei il nostro successo non durerà gli ideali democratici non hanno frontiere nazionali o storica
Questo scrive
Un generale un commissario politico il più
Ya Zhou vedremo se questo dibattito anche in funzione del prossimo congresso del partito comunista cinese
Non esploderà finalmente a Pechino e non solo sui giornali di Hong Kong
A proposito di democrazia la Russia partiamo da una notizia l'Herald Tribune autobomba ora esplode in un mercato russo nel Caucaso del nord
Per essere precisi in Ossezia del Nord molti morti feriti questo attacco ne segue altri non ce n'è Daria stante forse il sintomo
Che la politica del Cremlino in questa regione della Russia lo sterno sta funzionando così bene come pretendono Putin e niente veder tra l'altro lo affidiamo ieri pubblicava un'interessante pezzo sull'Ossezia del sud richiamata all'ordine da Mosca
Dall'Ossezia del sud è un territorio Giorgiano annesso praticamente
Riconosciuto diciamo
Dalla Russia la Russia accusa questo territorio dirottare l'aiuto massiccio che arriva da Mosca insomma riconoscimento o meglio l'annessione
Non è stato un affare però il falso o pensieri pubblicava un editoriale su
Puntine niente del la presidenza russa Vladimir Putin farebbe bene a non ritornare Presidente nel due mila e dodici si parte
Da un'intervista dato dal da Putin ai diversi giornali che potete ritrovare un po'ovunque su internet
ESPI si schiera con Medvedev che ha lanciato un programma di modernizzazione l'abbiamo del Nizza azione richiederà riforme democratizzazione
Putin non ha dato l'impressione di pensare che questa modernizzazione sia necessaria né di volerla
Perché convinto che uno zar onnipotente buono sia il modo migliore per tenere unito il Paese proteggerlo da funzionari rapaci in realtà iscriverti il suo prestigio sarebbe meglio usato
Se costruisse istituzioni democratiche se permettesse la Russia di avere candidati presidenziali in grado di guidare il futuro sviluppo democratico ci fermiamo della ricca retto la buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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