Diario di iniziativa radicale

Sì grazie buongiorno buongiorno a chi ci ascolta ma un tema che può apparire minoritario ma non è così perché coinvolge come vedremo migliaia di donne e di famiglie
è un po'tutti i giornali notiziari radiotelevisivi hanno riferito del caso di una giovane donna di Bernalda un Paese di cito Matera deceduta dopo aver messo al mondo due gemellini si è parlato di ennesimo caso di malasanità
è il marito della donna comprensibilmente sconvolto ha urlato che i medici gli avevano ucciso la moglie che è un paio di ginecologi sono stati sospesi cautelativamente
E naturalmente dovranno essere le inchieste della magistratura e quelle interna a stabilire se si tratta di molte dovuta disgrazia oppure perché all'ospedale non è stato fatto tutto quello che si poteva e si doveva
Colpisce tuttavia
Che alla donna fosse stato praticato il parto cesareo e forse una coincidenza ma anche nell'ospedale di Messina dove qualche giorno fa due medici si sono quelli a cazzotti mentre una donna stava per mettere al mondo bambini no c'è di mezzo un Cesario uno eroga i medici lo riteneva non necessario l'altro invece indispensabile e se le sono date di santa ragione mentre la madre e figlio rischiavano la vita
E la memoria a questo punto è andata un'interrogazione presentata a metà luglio dalla nostra parlamentare in sede di Commissione Affari Sociali Maria Antonietta Farina Coscioni ed agli altri parlamentari radicali
E partono dalla premessa che l'Italia è il primo tra i Paesi dell'Unione europea periodo nel corso dei parti cesarei che hanno rischi da due a quattro volte maggiori rispetto ai patti pagina ali
E che in base a questi dati contenuti in un recente rapporto dell'Istituto superiore di sanità ha
Lo stesso istituto definisce allarmante il fenomeno
E per questa messo a punto delle linee guida limitative per il ricorso alla pratica perché la media del numero dei parti cesarei è del trentotto per cento colto l'indicazione massima del quindici per cento raccomandata
Dall'Organizzazione mondiale della sanità e che le punte massime si è registrato nelle regioni meridionali del Paese con in testa la Campania
Con il sessantadue per cento di parti cesarei
Che si è passati dall'undici per cento del mille novecentottanta al trentotto per cento del due mila otto che ben al di sopra dei valori riscontrati negli altri Paesi europei c'è poi un fenomeno diciamo così curioso
Quello di una spiccata variabilità su base interregionale con percentuali che sono tendenzialmente più basse nelle regioni d'Italia settentrionale più alte in quelle del sud
Alcun indizio secondo l'Istituto superiore di sanità di comportamenti clinici assistenziali non appropriati e questo nonostante che il Cesario presenti margini di rischio consistenti
Come si è detto da due a quattro volte superiori rispetto al parto vaginale
E gli ultimi dati sempre dell'Istituto Superiore di Sanità riguardano sei regioni Piemonte Emilia-Romagna Toscana Lazio Campania e Sicilia e mettono in risalto anche le cause e i rischi connessi al parto
I valori più bassi sono stati registrati al nord e in Toscana otto decessi per cento mila nati vivi e quelli più ed dati nel Lazio tredici morti per centomila nati vivi e in Sicilia ben ventidue volti per cento mila nati
Ecco alla luce di questi dati i deputati radicali chiedere al Ministro della salute se non si ritenga opportuno e urgente predisporre accertare
Le ragioni per cui si è passati da quell'undici per cento del mille novecentottanta al trentotto per cento del due mila otto che come
Come già detto ebbene al di sopra dei valori riscontrati negli altri Paesi europei
Per quale ragione le punte massime si registrano in particolare nelle regioni meridionali del Paese e quali iniziative il Ministero intende promuovere
O sollecitare o comunque adottare per la piena attuazione delle linee guida predisposte dall'Istituto superiore di sanità appunto per quel che riguarda i parti cesarei ed vaginali
Non risulta al momento alcuna risposta né ufficiale né informale non risultano particolari iniziative per limitare quanto più possibile questo fenomeno
E dopo che il Ministro della Sanità patti è andato a Messina e ha espresso tutto il suo sgomento per l'accaduto non risulta che comunque qualcosa sia stato fatto e anche questa inerzia questo non fare
è un fatto buona giornata buona fortuna