Class Action dei detenuti per il ripristino della legalità nel carcere di Lecce (e non solo)

Se Radio Radicale pronto possiamo
Allora buongiorno a tutti
Oggi in questa conferenza stampa presenteremo
Campa con la quale abbiamo dato un titolo class action dei detenuti per il ripristino della legalità nel carcere di Lecce e non solo
Presenteremo due azioni
Legali
Una presentata l'avvocato Alessandro Stomeo ne parlerà Lugli qui presente un'altra presentata da Nessuno tocchi Caino radicali italiani l'Associazione salentina soluzione radicale diritto e libertà l'associazione famiglia fratelli ristretti entrambe rivolte al magistrato di sorveglianza
Di Lecce
Sono qui presenti
Dicevo l'avvocato Alessandro somme o
L'avvocato
Giuseppe Napoli Presidente anche dell'associazione radicale diritto libertà
Il Segretario Associazione famiglie fratelli distretti Franco d'arte
Però
Intanto io darei la parola a Giuseppe Napoli
Proprio per capire di cosa stiamo parlando in termini proprio di con delle condizioni in cui si trovano di detenuti ma anche gli operatori penitenziari nel carcere di di Borgo San Nicola Lecce
Grazie Sergio allora
Come diceva Sergio sono Segretario che sono Presidente l'Associazione radicale salentina diritto e libertà
Abbiamo indetto questa conferenza stampa oggi per parlare del gravissimo problema del carcere ed in particolar modo della situazione
Molto grave chiese cioè nel carcere di Borgo San Nicola Lecce
E per illustrare delle iniziative concrete che si pongono nella tradizione della lotta radicale che è una lotta diciamo che tradizionalmente una lotta concreta per la tutela dei diritti
E quindi queste illazioni di carattere giurisdizionale tendono a porre un diciamo tra virgolette un freno ad una situazione
Che quale quella della delle carceri in Italia e in particolar modo a legge che
E la pone che si pone al di fuori delle convenzioni internazionali e delle previsioni costituzionali tanto è vero che l'anno scorso nel mese di luglio
L'Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo a risarcire un detenuto per violazione della Convenzione sulla tortura con specifico riferimento appunto al trattamento penitenziario
Parlando di trattamento inumano
E
Poi specificatamente delle azioni legali parleranno o l'avvocato Stomeo Sergio
Io vorrei solamente introdurre dando dei dati che nella loro schematicità e nella loro come dire
Apparente aridità però rappresentano secondo me in maniera situazione delle carceri in Italia
Sul nazionali che quando si parla di capienza abbiamo tre termini e che si riferiscono all'appunto alla capienza carceraria una capienza regolamentare che è quella
Che dovrebbe essere diciamo nella normalità
Poi una capienza tollerabile che il massimo che già diciamo facendo uno sforzo un carcere può raggiungere in termini di
Capienza appunto di persone e poi la capienza effettiva che quella effettiva che si trova e che si riscontra nei singoli istituti carcerari copre quindi in Italia noi abbiamo una capienza regolamentare di quarantatré mila e trecento posti
Una capienza tollerabile enti sessantaquattro mila ed effettivamente diciamo questi dati si riferiscono ai primi di settembre e dati del del del Dipartimento
Della
Penitenziario DAP abbiamo una capienza effettiva in tutta Italia di sessantotto mila cinquecento detenuti
Di questi sessantotto mila e cinquecento un dato fondamentale che il quarantacinque per cento e sono imputati vale a dire non sono tra virgolette condannati in via definitiva e quindi anche questo è un dato importante
Anche i fini delle problematiche che qui magari non tratteremo che mai che i radicali hanno avuto sempre a cuore quelle della custodia cautelare in carcere e quindi
Noi abbiamo quasi il cinquanta per cento di gente che non è stata condannata in via definitiva
E di questi sessantotto mila cinquecento quasi il cinquanta per cento venticinque mila poco meno del cinquanta per cento sono stranieri anche questo è un dato che deve far riflettere
Passiamo alla Puglia la Puglia ha una capienza regolamentare di duemila cinquecentocinquanta
Detenuti e in realtà né accoglie quattro mila settecentosessantanove passiamo a Borgo San Nicola
Dove la situazione veramente drammatica e che dove in termini di
Presenze e di posti e si ritiene che invece è stato considerato in una recente interrogazione parlamentare di Elisabetta Zamparutti deputata
Radicale eletta nelle liste del PD dopo la visita ispettiva del diciotto agosto si ritiene appunto che il Borgo San Nicola sia il secondo carcere in Italia come capienza come diciamo
Presenza di i detenuti
Allora dicevo una presenza una capienza regolamentare di seicentocinquanta detenuti una capienza tollerabile di mille cinque e di mille cento e una capienza effettiva di mille e cinquecento quindi quasi il doppio
E noi abbiamo avuto a Borgo San Nicola nel corso del due mila dieci quattro suicidi
Tra esse attentati suicidi sventati dalla Polizia penitenziaria e cinque agenti di Polizia penitenziaria ferita feriti dai detenuti
E vorrei precisare questo a scanso di equivoci che quando i radicali noi ci occupiamo del problema del sovraffollamento il problema del sovraffollamento carcerario e delle carceri non è finalizzato unicamente
A quella che è la situazione sia pur drammatica che diciamo con che copre che prende in prima persona che è quella dei detenuti ma
A essere vittima
Della situazione carceraria drammatica in Italia sono anche tutti coloro i quali si trovano
A fronteggiare il problema e si trovano sul fronte del pianeta carcerario quindi mi riferisco agli agenti di Polizia penitenziaria che sono in numero ampiamente insufficiente anche a Lecce agli operatori sanitari in numero
Di molto inferiore a quello che dovrebbe essere e naturalmente in determinati casi anche agli stessi organismi che dirigono istituti di pentiti penitenziari
Un altro dato che vorrei dare che poi magari Sergio con riferimento ai e l'avvocato Stomeo svilupperanno è quello della situazione che sia perché è bene che si sappia diciamo che questi dati vengano a conoscenza
Di chi ci ascolta con riferimento specifico al carcere di Lecce noi abbiamo delle celle che sono circa di dodici metri quadri
E originariamente era previsto che ogni cella di dodici metri quadri ripeto dovesse contenere devo dovesse essere prevista per un singolo detenuto in realtà noi abbiamo che queste scene di dodici metri quadri
Contengono tre detenuti
E che sono stipati in onda letto a castello a tre piani
La tanto per intenderci la la il piano superiore cioè quello più vicino alla al tetto si trova cinquanta centimetri compresa la
Il il materasso a cinquanta centimetri dal tetto quindi possiamo ben pensare gente che sta
Venti ore magari venti ore al giorno rinchiusa in una cella possiamo pensare quale può può essere diciamo la quale quali reazioni si possono scatenare anche a livello di
Diciamo patologie
I servizi igienici sono colloca sono collocati in un vano cieco annesso alla cella e sono di circa due virgola quattro metri quadri
Questi sono i dati da questi dati noi siamo partiti per diciamo instaurare questa azione di carattere legale perché noi non siamo abituati radicali non sono abituati alla sterile protesta o a quella che si dice la passeggiata
Di tanto in tanto alle carceri per giusto per fare la comparsa Sita noi siamo abituati da sempre diciamo dagli anni Settanta perlomeno
A
Dare corpo alle nostre iniziative e ora questa azione legale
Che si innesta ripetiamo
A a quella che è stata la sentenza che citavo dell'anno scorso
Unitamente che si innesta anche a quella della molto interessante molto importante dell'avvocato Stomeo
Può avere delle ripercussioni di carattere devastante che ex ove fossero appunto accolti potrebbero diciamo costituire un punto fermo nella civiltà giuridica del nostro Paese
Quindi non voglio dilungarmi oltre e quindi passo la parola ora a Sergio D'Elia per il prosieguo della conferenza stampa grazie
Grazie
Grazie a te Giuseppe
Avete sentito il carcere di Lecce i primi posti
Era il secondo qualche settimana fa e possibile che sia diventato il primo nel
Tri nella triste classifica nazionale del sovraffollamento
I detenuti sono all'incirca mille cinquecento
Pochino sotto poi vanno un pochino sopralzo intorno a mille cinquecento
Questo significa in base ai dati che ci ha riassunto Giuseppe
Vieni a sederti qui i dati
Che sono quasi novecento in più rispetto alla capienza regolamentare c'era la capienza
Che potrebbe consentire all'amministrazione penitenziaria di far vivere detenuti nella legalità nel rispetto dei diritti umani
Sanciti dal diritto interno italiano e dal diritto internazionale in particolare dalla Convenzione europea sui diritti umani quindi novecento in più rispetto alla capienza regolamentare quattrocento in più e questo è il dato significativo
Che lo pone appunto primo in classifica nella
Lista del sovraffollamento quattrocento in più rispetto anche a quella cosiddetta capienza
Tollerabile già queste cifre descrivono una realtà
Alla quale noi cerchiamo di porre rimedio con l'iniziativa di informazione io ho visto insomma media pugliesi salentini particolare stanno seguendo molto in queste settimane la vicenda del
Del carcere con articoli anche molto lunghi le televisioni eccetera
Quindi iniziativa di formazione innanzitutto ma noi vogliamo inserire un'iniziativa proprio giuridica legale e qui siamo oggi a presentare due azioni legali
Dodici metri quadrati insomma in cui questo significa dodici metri quadrati di una cella con tre detenuti in cella
Tolto lo spazio riservato non so la branda poi ho letto a castello comunque una branda sono due metri per novanta novanta centimetri
Tolto lo spazio per i servizi igienici lo spazio per il tavolino dove devono mangiare degli sgabelli di due armadietti che da io ho presente perché ci sono stato
Più volte al Borgo San Nicola recentemente anche con Elisabetta Zamparutti nell'agosto scorso
Ho fotograficamente presente la la cella l'ho vista ma anche una pianta della cella esso tutte le misure della scelta quali sono
Sono esattamente descritte peraltro in questo questa bozza di reclamo che trovate su quel tavolo ma all'ingresso proprio
Le dimensioni dell'ACI dalla finestra
La branda l'Arcella la stessa i servizi igienici dove sono colloca
Il risultato è che lo spazio calpestabile per ogni singolo detenuto si riduce ad un metro virgola settantacinque certi
Voglio solo far notare che le norme europee recepite dal diritto interno impongono ai Camilli che ci sia uno spazio vitale per il cane di due metri virgola sette
Metri quadrati spazio minimo vitale Erika qui è il caso di dire lo dico a salentina mancu i cani per quanto riguarda la situazione dei detenuti nel carcere di Borgo San Nicola
Diciamo due azioni legali
Hanno le i connotati i ricorsi reclami sono obiettivamente e formalmente ricorsi individuali
Però se ricorsi individuali sono decine
O addirittura centinaia assumeranno il connotato di una class Ecce di un'azione collettivo ed è quello che noi vogliamo fare
Per quanto riguarda la situazione del carcere di Borgo San Nicola
Non mi dilungo sulla prima class action quella che già in atto dell'avvocato era uno stadio di Rabuiese anche abbastanza avanzato
Dall'avvocato Alessandro Stomeo
Ce ne parleranno io illustro molto semplicemente quella nostra quella dei radicali che non è alternativa ma anzi è parallela e convergente con quella
Dell'avvocato sto meno e rivolto al magistrato di sorveglianza sotto la forma di reclamo
In base all'articolo trentacinque dell'ordinamento penitenziario
Cosa si chiede al magistrato di sorveglianza
Di disporre di provvedere ne ha il potere che è sancito non soltanto dall'ordinamento penitenziario ma da
Le
Recenti e meno recenti sentenze della Corte costituzionale che hanno attribuito al magistrato di sorveglianza non generico
Potere di sensibilizzazione di Consiglio all'amministrazione penitenziaria ma di disposizione di ordinanza di decreto
Volto a ripristinare le condizioni di rispetto della dignità umana
Della legalità dei diritti soggettivi stabiliti dall'ordinamento interno italiano e dalle convenzione internazionale in cui a cui ha aderito al nostro Paese
Quindi sono azioni urgenti e improcrastinabili del magistrato di sorveglianza
Disposizioni volte ad eliminare
Ad eliminare le violazioni dei diritti dei detenuti dal carcere di Lecce queste l'iniziativa che noi oggi perché noi oggi presenti
Insomma
Anticipo una obiezione che potreste fare sì va beh arriva questa disposizione al carcere di Lecce ci sono mille cinquecento detenuti magistrato dice no devono avere almeno secondo quanto stabilito dalla Corte europea
Almeno tre metri quadrati attesta dove li mettiamo eccetera
Io dico che su questo il carcere c'è c'è una responsabilità
Intanto
Io non voto la croce addosso la direttrice altro essa Piccini per caccia diverso la ritengo un'ottima professionista una che si è formata sullo spirito e sulla lettera della riforma penitenziaria
Lei non ha responsabilità nella
Gestione essendo la gestione di un carcere impossibile con mille cinquecento detenuti
Potrebbe avere la responsabilità di non aver
Opposto un rifiuto per esempio alla dipartimento dell'amministrazione penitenziaria cioè una norma a Roma al data avviare nulla a chi
A da Roma decide i trasferimenti
Nel carcere di Lecce ci sono una marea di detenuti che vengono
Non soltanto dalle Province pugliesi vengono da Poggioreale sono tenuti i detenuti che vengono dalla Lombardia che vengono dal dall'Emilia io credo che la che il carcere di Lecce la direzione del carcere censiti
Avrebbe dovuto rifiutarsi di accogliere quei detenuti ai quali non è in grado
Di garantire
I diritti umani fondamentali questa e la sua
La sua responsabilità
Dopodiché come diceva Giuseppe io ritengo che non solo i detenuti ma anche di operatori penitenziari a partire dal direttore fino arrivare a tutti gli agenti di Polizia penitenziaria sono vittime della stessa catastrofe umanitaria che vive
Il carcere italiano soltanto quello
Quello pugliese
Quindi
Il richiamo chiede davvero ripeto a chi è arrivato da tre giornalisti
Questi in questo momento c'è una bozza di reclamo che sul tavolo di la vi invito a fare noi chiediamo al magistrato di sorveglianza
Di disporre che la direzione della casa circondariale di Lecce si attivi con pronto a sollecitudine per eliminare ogni possibile situazione di contrasto con l'articolo ventisette della Costituzione
Italiana e con l'articolo tre della Convenzione europea dei diritti umani
Conformando quindi le condizioni di detenzione di esecuzione della pena all'esigenza del rispetto delle condizioni minime
Come raccomandate dal Comitato europeo
Prevenzione della tortura del tema dei trattamenti disumani e degradanti
E stabiliti è
Stabilite con sentenze numerosissime che riguardano anche lo Stato italiano dalla Corte europea dei diritti dell'uomo
Che sono hanno fatto storia ci veniva citata prima quella sulle in meno o vinci
Gli euro le migliaia di euro di risarcimento perché stava in cella i numeri per quattro mesi in una cella di tre metri quadrati spazio minimo vitale qui parliamo a Lecce di uno virgola sette
Metri quadrati
Si chiede poi in particolare alla siccome ricorsi sono individuali e quindi ogni ricorso cambia da detenuto detenuto perché c'è il detenuto tutti stanno nello stesso spazio magari c'è un detenuto che ha accesso lavoro
E quindi è esce dalla cella per qualche ora al giorno ma ci sono i detenuti che non hanno neanche la possibilità di lavorare ci sono quelli che sono tutti che non hanno la socialità e questo è un parametro ma
Che hanno fatto richiesta di aver partecipare a un corso scolastico professione di formazione prossimo pronti professionale e non gli è stato consentito è un'altra violazione
Quindi sono indicate una serie di violazione che sono però vanno come dire personalizzate detenuto per detenuto che riguardano sinteticamente spazio c'è lo disponibili
Tempi di uscita dalla cella e attività praticabili
L'illuminazione la reazione Della cioè da questa vale per tutti dalla finestra e davvero piccola per una cella così
Affollata
Le condizioni igienico
Sanitaria ci sono i particolari né raccontava ieri uno Alessandro Stomeo lo dirà di persone che chiedono di avere visite specialistiche passano mesi prima di
Di ottenerlo
I servizi agli impianti essenziali il riscaldamento d'inverno la si va verso l'inverno EU un'ora al giorno e una violazione di un diritto umano fondamentale quello il l'acqua che d'estate va e viene le fogne che erano costruite per cinquecento detenuti ora devono nel ne devono servire mille cinque
I problemi della cucina c'è un articolo del Regolamento penitenziari anzi dell'ordinamento penitenziario che c'è una cucina deve servire al massimo
Ogni cucina duecento detenuti lì ci sono tre cucine per nella parte detentiva per tre cucina per mille duecento detenuti e una violazione precisa dello l'ordinamento penitenziario il lavoro detto
Lavorano una novantina c'è un numero
Non ricordo in questo momento però di l'accesso al lavoro peraltro frazione Artissima o perché non ci sono soldi dell'Amministrazione quindi lo stesso lavoro viene diviso fra Bari detenuti è un'altra violazione dell'ordinamento penitenziario
I rapporti con la famiglia chi viene da Napoli deve partire alle
L'una le due di mattina da Napoli per arrivare verso le quattro le cinque davanti ai cancelli del carcere per fare la fila per poter fare un colloquio alle nove
Alle nove di mattina c'è
Un articolo fondamentale che è dell'ordinamento penitenziario che dice che l'ora Lella la detenzione nella detenzione si devono favorire agevolare i rapporti con la famiglia per fare un'ora di colloquio
Passa una giornata tra viaggio di andata e ritorno e di file fuori fuori dal carcere
E così tante altre cose chiudo con una questione su cui
Sapete abbiamo siamo già intervenuti
Attendiamo ancora dal Presidente Vendola che si era impegnato dopo un'iniziativa di Marco Pannella nostra
Volta che sia
Venisse realizzata quella
Legge applicata anzi quella legge istituita nel luglio del due mila sei sul garante regionale dei detenuti
Dato un'iniziativa che abbia fatto propria Brindisi con l'Associazione famiglie fratelli ristretti
Sede del Comune con il Sindaco
Minniti
Io ho avuto un grande risalto nei giorni successivi Vendola si è impegnato la prima riunione della Giunta regionale di indicare i tre candidati una terna di tre candidati e ha sollecitato il Presidente del Consiglio regionale Introna
A fissare una riunione del Consiglio per poi votare tra i tre il canditi
Garante nominare il garante dei detenuti
Grosso davvero non sono informato la pongo solo in termini di domande cioè chiedo magari voi lo sapete giornalisti meglio di me se ci sono state giunte
Del Consiglio della Regione Puglia dopo la le pause estive comunque se ci dovessero essere state sicuramente almeno ai giornali non è pervenuta la notizia
Di una
L'indicazione della terna dei dei candidati
Consiglio regionale probabilmente non si è ancora riunito però io attendiamo che dalle parole dall'impegno di Vendola dopo la nostro appello all'istituzione alla nomina del Garante seguano
Seguono i fatti e vedremo nei prossimi nei prossimi giorni
Questo è quanto ora do la parola ad Alessandro Stomeo per l'illustrazione della sua
Buongiorno a tutti
Naturalmente ringrazio
Sergio D'Elia tutti i rappresentanti delle associazioni per avermi invitato
Investe è così se vogliamo dire di tecnico per illustrare quella che
L'iniziativa intrapresa dal punto di vista strettamente giurisdizionale per cercare di
Fare emergere le numerose violazioni dei diritti dei detenuti che sono state illustrate pari in maniera particolareggiata da da chi mi ha preceduto
Devo dire che
L'idea di fondo della mia iniziativa quella di interessare della questione direttamente il magistrato il tribunale di sorveglianza
In verità esiste già la possibilità
Di far valere eventuali violazioni della Convenzione europea dinanzi alla Corte europea già numerosi ricorsi sono stati avanzati da questo punto di vista
Quindi l'aspetto innovativo se così vogliamo dire dell'iniziativa che io porto avanti è quella di evitare la necessità o comunque l'obbligatorietà dell'azione dinanzi alla Corte di Strasburgo e cercare di spostare se così vogliamo dire la competenza
Al alla magistratura di sorveglianza che ha giurisdizione sul carcere nel quale si verificano le violazioni in questo caso il Tribunale di Sorveglianza di Lecce
Naturalmente il mio intervento dovrebbe avere un taglio molto più tecnico perché dovrei in qualche modo
Come devo dire illustrare quello che sostanzialmente la natura
Del ricorso però dico se per utilizzare un linguaggio che può essere anche comprensibile ai non addetti ai lavori
Si tratta sostanzialmente di
Una richiesta di indennizzo per trattamento disumano e degradante cioè
Secondo la mia idea lo le numerose violazioni dell'ordinamento del di regole dell'ordinamento penitenziario della Costituzione
L'articolo tre l'articolo ventisette
Per violazione dell'articolo tre della CEDU
Sono tutte posizioni giuridicamente tutelabili nel senso che degli stessi detenuti possono in qualche modo rivolgersi all'autorità giurisdizionale perché questa certi l'esistenza della violazione di diritti propri dei detenuti
Diritti provvide detenuti non perché come qualcuno
In seguito a l'illustrazione dell'iniziativa a ritenuto di diffondere voci del tipo che l'avvocato sto meno si sta interessando i diritti dei detenuti quando invece ci sono persone libere che hanno meno diritti avvenuti
Sono diritti propri dei detenuti perché i detenuti si trovano in uno stato di restrizione della libertà personale
Che
Riguarda
Per concetto soltanto i detenuti e chiaramente a questo stato di restrizione della libertà personale sono collegati alcuni diritti
Che possono far valere soltanto i detenuti liberi non li possono far valere perché essendo liberi Consob
Fin quando una restrizione del libertà personale detto questo io non diciamo condivido appieno alle iniziative dei radicali e delle associazioni ma mia non è
Diciamo l'iniziativa di natura politica può essere definita un'iniziativa di natura etica perché penso che rispetto o della libertà di diritti fondamentali di ogni essere umano dovrebbe essere patrimonio di tutti
Cioè io non non sto cercando di
Elevare il livello di tutela della posizione dei detenuti all'interno delle carceri ma società cercando attraverso la mia iniziativa di fare in modo che vengano fuori le violazioni di diritti che già esistono
Ex soprattutto da questo aspetto innovativo sto cercando di collegare eventualmente all'accertamento di la violazione di questi diritti
Un aspetto risarcitorio e questo lo faccio sulla scorta della sentenza di Strasburgo nel caso sulle matrici già citato da Sergio D'Elia
Con la quale la Corte europea ha stabilito che effettivamente esiste diciamo una implicita violazione quanto meno ravvisabile come danno morale e quindi un
UNI implicito danno per il detenuto che subisce queste privazioni che può essere quantificato in termini economici
Quindi io chiedo al magistrato di sorveglianza innanzitutto di verificare
Di verificare la situazione di detenzione di ogni singolo ricorrente di verificare la violazione di tutte le norme dell'ordinamento penitenziario che io cito nel ricorso
Che sono numerosissime oltre che dell'articolo tre ventisette della Costituzione e quindi di collaudare eventualmente no queste violazioni un aspetto risarcitorio
Che naturalmente proporzionale al periodo di detenzione e alle condizioni di detenzione perché va parametrato poi
Sulle singole situazioni soggettive naturalmente ci sono detenuti che vengono ammessi al lavoro per i quali la violazione di diritti e meno incisiva ci sono detenuti che sono in cella intrecci sono detenuti che sono in cella in due ci sono detenuti che hanno subito anche purtroppo
La cronicizzazione di patologie che già magari avevano o che hanno accusato patologia all'interno del carcere a causa
Di carenze della struttura sanitaria in quel caso magari si può
Per quella posizione soggettiva cercare di dimostrare anche un danno biologico collegato alla
Alle violazioni di quella che è la condizione
Di detenzione
Aspetto innovativo dal punto di vista strettamente tecnico eh
Che anziché utilizzare la formula delle CRA del reclamo generico cioè quello cui riferiva Sergio l'articolo trentacinque dell'ordinamento penitenziario
Io ho chiesto al tribunale di sorveglianza
La giuristi generalizzazione della procedura cioè nel senso che ho chiesto al tribunale di sorveglianza e non di pronunciarsi con un decreto che in qualche modo a natura
Quasi amministrativa perché esiste già la possibilità nell'ordinamento penitenziario per i detenuti
Di reclamare il magistrato di sorveglianza o al direttore no esistenza di violazioni dell'ordinamento penitenziario
In questo caso il magistrato di sorveglianza
Ammonisce o comunque indica all'amministrazione penitenziaria con decreto quelle che sono le soluzioni da adottare per ripianare questa situazione di violazione del diritto
Io invece
Sulla scorta di due sentenze una della Corte di Cassazione a sezioni unite una della Corte Costituzionale ritengo
Che il magistrato di sorveglianza abbia una competenza piena ed esclusiva su tutto quello che attiene alle modalità di esecuzione della pena
E quindi in questa maniera
Magistrato di sorveglianza può
Anziché utilizzare la procedura prevista dall'articolo trentacinque utilizzare la procedura prevista dall'articolo sessantanove dell'ordinamento penitenziario e quattordici
Bis e ter voi cioè una procedura giurisdizionali Zago fissazione dell'udienza presenza delle parti nel contraddittorio e discussione sull'eventuale violazione del diritto
Chiaramente
Una procedura del genere a come sbocco giurisdizionale un'ordinanza che poi diventa anche impugnabile in Cassazione
O comunque in qualche modo rappresenta un provvedimento giurisdizionale a tutti gli affetti non provvedimento amministrativo
Che anche se dovesse soltanto parzialmente accogliere quelle che sono le doglianze dei ricorrenti aprirebbe le strade poche a tutta una serie di
Procedure successive che potrebbero anche avere radicare la competenza per sono altri giudici per quanto riguarda eventualmente poi la quantificazione
Dell'aspetto risarcitorio
Diciamo io brevemente ho cercato di illustrare la situazione volevo fare una breve parentesi
Che non è di natura strettamente tecnica
La l'aspetto più paradossale della vicenda
Questo era venuto in mente e nel
E che
Di fatto il carcere di legge nasce come una delle migliori probabilmente come la migliore strutture militari a livello ingegneristico a livello di spazi verdi a livello di dimensioni
Dovrebbe essere una struttura assolutamente all'avanguardia quello che l'arresto diciamo quello che è sostanzialmente una carenza di personale
E di impegno da parte poi delle istituzioni a far funzionare questa struttura
Senza magari realistico come un vero e proprio vantarsene moderno
Avvocato Stomeo poi se ci sono
Dubbi io
Domande da fare
Credo
Però non voglio approfittare
Della tua
Finito suo intervento
Si possono comunque fare domande successivo ora io do la parola a Franco
Nardelli poi c'è anche l'avvocato Giuseppe se vuole aggiunge io dico semplicemente introdurre l'intervento di Franco Nardelli che il segretario dell'Associazione famiglie fratelli ristretti
Che
Nell'attesa che si pronunci il magistrato di sorveglianza al Tribunale di Sorveglianza di Lecce magari nell'attesa che la cosa in Regione Puglia si doti dello strumento fondamentale
Per la tutela di tre detenuti del Garante regionale sui detenuti
Comunque ci sono persone
Organizzate in questa associazione
Di famiglia di detenuti di ex detenuti o
Di
Persone in contatto con i detenuti dentro che già stanno cercando di supplire alle carenze
Del diritto che non viene rispettato dei diritti che non vengono tutelati dell'Amministrazione che non ce la fa a gestire la situazione del tribunale di sorveglianza sul quale piccola parentesi voglio dire
Che se nel carcere di San Nicolò Borgo San Nicola ci sono mille cinquecento detenuti e anche perché il Tribunale di Sorveglianza di Lecce e di più
Avaro nella concessione dei benefici penitenziari Pertini merita
Delle misure alternative alla pena per chi le merita in tutta Italia credo che sia da questo punto di vista del PD il tribunale più come dire
Fuori dallo spirito dalla lettera della legge Gozzini c'è ci sono pochissimi detenuti in semilibertà credo che siano una ventina nel carcere di Lecce su mille cinquecento detenuti
Ci sono pochissimi detenuti ammessi al lavoro esterno
Le misure alternative alla detenzione che sono competenza della tribunale di sorveglianza
Sono
Le misure proprio volte a mantenere un equilibrio tra quanti entrano nel carcere quanti meritano di uscire e non restare lì fino all'ultimo giorno della loro pena
Se i detenuti sono così tanti a Lecce anche perché ripeto il magistrato di sorveglianza non concede i benefici penitenziario
Quindi dovrà rispondere alle istanze avvocato Stomeo dovrà rispondere al nostro e clamore però una soluzione già oggi lui l'avrebbe che è quella di applicare la legge Gozzini che a Lecce
è un non oggetto misterioso la legge Gozzini a Lecce non viene
Non viene applicata non viene praticata eccetera però ci sono appunto persone come Franco all'associazione
Famiglie frate veri stretti che invece supplica sconosco essere lavorano perché
Deteriore
Volte il resede zero su due fronti diciamo quello interno della volontariato dell'assistenza chili mancano anche i vestiti
All'interno del carcere di Lecce loro cercano di procurarli
A chi manca lo specialista perché quelli amministrazione non arrivano della ASL arrivo lo cercano di provvedere all'esterno possibilità di l'inserimento per i detenuti te la parola fine
Quindi
Lo scopo dalla nostra associazione appunto è quella che diceva Sergio è quella di assistere le famiglie dei detenuti
Di ex detenuti e gli stessi detenuti
Ci adoperiamo ad assistere quei detenuti che non hanno la possibilità economica atto del pagare un avvocato e quindi grazie agli avvocati sto meno De Giuseppe l'avvocato di casse che oggi non è presente
Appunto
Possono quei detenuti possono tranquillamente rivolgesse la nostra associazione per essere legalmente assistiti e difesi
Altro scopo stiamo organizzando ad organizzare corsi di formazione lavoro
Per i familiari dei detenuti per gli ex detenuti che non hanno un lavoro appunto a breve nascerà una cooperativa di servizi i soci saranno appunto i familiari dei detenuti dei decreti ed ex detenuti
Obiettivo della cooperativa oltre a procurare lavoro per le famiglie dei detenuti ed ex detenuti sarà quello di garantire un lavoro a quei detenuti
Che magari hanno raggiunto i termini per poter usufruire di affidamento dei servizi sociali ma che purtroppo non possono uscire dal carcere
Perché la famiglia non non riesce a trovare disponibilità da parte di aziende o privati ad assumersi la responsabilità a dare la disponibilità a prendere in affidamento il detenuto
Celebriamo anche tramite associazioni Caritas Chiesa a volontari volontariato a garantire vestiario a quei detenuti che non hanno familiari e che di conseguenza non fanno colloqui
Niente purtroppo ci troviamo anche ad affrontare queste problematiche che ritengo anche drammatiche
Niente allo scopo altro è quello appunto di garantire
Assistenza
Medicale laddove
Purtroppo a causa
Delle carenze che ci sono nei nostri penitenziari grazie anche a volontà medici volontari garantiamo anche l'assistenza
Medica
Niente andiamo avanti e cerchiamo di
Di fare il possibile per alleviare queste problematiche
Grazie
Grazie Grazia Franco Nardelli ritira la sua meritoria iniziativa
Ora vorrei passare la parola all'avvocato Davide Di Giuseppe del foro di Brindisi che diciamo si accollerà l'onere
Di seguire questi ricorsi giurisdizionali e quindi passo senz'altro la parola Luigi
Grazie buongiorno a tutti intanto io volevo nel precisare che non sono l'unico avvocato di questa
Associazione perché c'è anche l'avvocato Di Castri e comunque sono uno degli dei componenti del pool
Degli avvocati che si occupano delle vicende dei detenuti per la Provincia di Brindisi
Sostanzialmente oltre che occuparci delle problematiche relative ai detenuti che qui sono state oggi ampiamente descritti ampiamente trattate
Lei ci vogliamo anche occupare delle problematiche del detenuto una volta che si trova a
Uscire fuori dal carcere quindi tutte le problematiche riguardo il reinserimento sociale la possibilità del detenuto di svolge una regolare attività lavorativa
Le gli impedimenti che comunque è costretto ad affrontare l'ex detenuto in questo caso una volta che
Si trova a contatto con la vita sociale una di queste problematiche Este problematiche le discutevamo qualche giorno addietro
E quella delle misure di prevenzione che comunque
Tolgono no il collega annuisce ma purtroppo
Sono delle sono dei problemi che noi quotidianamente ci troviamo ad affrontare purtroppo cerchiamo di affrontarli cerchiamo di risolverli ma spesso senza alcuna soluzione
Sia perché come diceva giustamente Sergio D'Elia
Il tribunale di sorveglianza di Lecce è uno dei tribunali di sorveglianza più rigidi che
Noi seppur nella nostra giovane carriera professionale abbiamo avuto modo di incontrare
Sia perché alcune leggi così troppo evidentemente restrittive impediscono questo reale reinserimento sociale
Dell'ex detenuto che poi spesso anche
Per colpa di queste restrizioni torna a delinquere
Quindi la problematica della patente quindi della per dita dei requisiti morali per avere la patente che quindi è strettamente connessa con la possibilità successivamente
Di poter svolge anzi di poter cercare
Prima un'attività lavorativa e poi
Poterla svolgere con tutti e quindi limitazioni di non avere il titolo di guida è una delle problematiche insieme con le problematiche relative al detenuto stesso
Che noi stiamo cercando di risolvere almeno in ambito locale che poi comunque avrà
Sicuramente una rilevanza
A carattere nazionale io vi ringrazio di avermi dato la parola
Ho utilizzato questi pochi minuti per spiegare che cosa vogliamo fare che cosa comunque faremo nei prossimi mesi grazie
Grazie grazie davvero all'avvocato Giuseppe
L'ora
Dopo che hanno parlato gli avvocati che giustamente hanno riferito di dover intervenire
Come è giusto che sia su delle caratterizzazioni degli aspetti giuridici e quindi squisitamente giuridici e non politici
Delle della della vicenda dei ricorsi io vorrei invece
Spendere qualche parola anche di carattere politico
A conclusione di questa conferenza stampa
Perché naturalmente non possiamo non tenere conto che la giustizia il problema della giustizia penale e civile in Italia
Costituisce una grande questione di carattere sociale se solo pensiamo che in Italia traccio giudizi civili e giudizi penali ci sono undici milioni di processi
Pendenti
Di questi undici milioni di processi appunto la verità sono processi penali e diciamo quindi e necessario che il potere politico si occupi di questa
In realtà noi assistiamo giornalmente
Che i politici si occupano di altro
E questo comporta anche delle problematiche di carattere sostanziale quale quello di un'amnistia di classe latente continua di duecento mila
Prescrizioni all'anno che rappresentano appunto come dicevo una
Una assorta di amnistia di classe
Quindi noi li accanto a queste iniziative di carattere diciamo giurisdizionale abbiamo delle altre proposte sempre di carattere squisitamente politico che sono ragionevolissima
Innanzitutto un'amnistia generale che costituisca un azzeramento della situazione lo avevamo già detto nel due mila sei quando fu
Fu fatto l'indulto avevamo detto guardate l'indulto non basta di per se stesso perché l'indulto in su viene ad
Diciamo cultura a riguardare solamente l'aspetto della pena
è necessario che ci sia l'amnistia cioè necessario che i fascicoli sui sui sulle gare sulle
E scrivanie dei giudici vengano sostanzialmente tirati fuori perché finché continuano appendere cinque milioni di fascicoli allora la questa giustizia non sarà rispondente a quelli che sono gli standards
Non solo nazionali ed internazionali anche internazionali quindi la necessità immediata di un'amnistia la necessità di intervenire sulle leggi che riguardano la tossicodipendenza
Una notevole dei dar depenalizzazione per i cosiddetti reati senza vittime quindi tutta una serie di iniziative di carattere Spinu squisitamente politiche
Politico che si innestano a quelle giurisdizionali che oggi qui abbiamo quindi concludo e a conclusione della di questa conferenza stampa passo la parola a Sergio D'Elia
Se non ci sono domande da parte possiamo
Concludere qui la nostra Conferenza Stampa grazie perché ha partecipato