Prima Festa Nazionale dell'Avanti! della domenica - Lavoro o diritti?

No
Cominciare
Questa discussione
Su un tema
Diritti e lavoro
è un tema
Affrontando il quale
Viene
Naturale in questa sede
Innanzitutto ricordare
Il nostro compagno Marco Biagi
Che
Venne
Ammazzato non molto lontano da qui
L'anno scorso
Ci ha lasciato anche
Uno dei maestri di Marco
Il nostro compagno Gino Giugni
è
Al di là della
Ricordo doveroso
Ho voluto ricordare queste due compagni
Perché nella chiacchiera
Giornalistica
Sembra quasi
Che rappresenti uno due estremi contrapposte
Giugni il padre
Dello Statuto dei lavoratori
Pertanto
Spesso citato negli ultimi anni
Come motivo di rigidità
Biaggi
Lo studioso che ha cercato con altre
Di aggiornare
Il diritto del lavoro e di adeguarlo
Ha un'organizzazione produttiva
Che esige maggiore flessibilità rispetto al passato
Debbo dire che
Si tratta di una contraddizione
Che appunto a
Spazio solo nella chiacchiera giornalistica
Non solo perché
Anche Giugni fu oggetto dell'attenzione delle Brigate Rosse
Segno quindi che le Brigate Rosse non consideravano così
Rigido vostra tutto dei lavoratori ma soprattutto
Perché i giudici ha insegnato
Che il diritto del lavoro è un diritto vivo
Non imbalsamato
E
Una formulazione legislativa che di volta in volta registra
I rapporti di forza fra le parti sociali
E le fissa per un certo periodo i piace ricordare
Che Gino già nel mille novecentottantadue alla Conferenza di Rimini citata stamattina
Da Stefano Caldoro
Aveva proposto una revisione dello Statuto dei lavoratori
Dico questo
Perché il tema
Di cui discutiamo questa sera
Non è un tema tecnico
è un tema
Profondamente politico
In un contesto
In cui
Viene messo in discussione
Tutto il sistema delle relazioni industriale
E se noi pensiamo
Che quando ci fu l'altra crisi di sistema
Del sistema politico
Quella di vent'anni fa
Bene o male il sistema delle relazioni industriali
Servizi
Attenere insieme il Paese
A consentire al Governo Amato
La manovra da novantadue mila miliardi
Con la quale si salvo
La lire
Acconsentire l'avvio di un processo di innovazione
Del modello contrattuale
Beh di fronte alla crisi politica
Che stiamo attraversando adesso che è un'altra crisi di sistema
L'idea che possa saltare contemporaneamente al sistema dei partiti
Anche il sistema delle relazioni industriali e poco rassicurante
Io credo che
La vicenda
FIAT
Indi che
Con grande chiarezza la debolezza
Delle tre punte del triangolo su cui si sono lette in questi cinquant'anni le relazioni industriali in Italia
Noi abbiamo avuto il movimento sindacale
In occasione della questione di Pomigliano
Spaccato in due
Dove a un osservatore esterno come me
è sembrato che la contrapposizione non fosse tra due diverse strategie
Ma fosse tra una parte del sindacato
D'accordo a prescindere e un'altra parte del sindacato all'opposizione a prescindere
Con un prevalere di logiche di schieramento rispetto al merito
Che poi
Si è rivelato nel momento in cui
Tutte le parti sindacali
Hanno dovuto prendere atto che la strategia della FIAT non riguardava solo Pomigliano
Ma riguardava la stessa presenza di questa azienda nel nostro Paese
Confindustria
E si è vista scavalcare
Certo non
Dall'ultima imprenditore che passasse per strada
Ma se pensiamo che l'avvocato Agnelli fu presidente di Confindustria e che Sergio Marchionne ha minacciato di uscire da Confindustria ci rendiamo conto
Che anche la rappresentatività
Di quest'altro attore sociale
è stata messa molto in discussione
Il Governo
Che pure
Di fronte
Alle prime manifestazioni di crisi occupazionale
Che erano seguite alla crisi finanziaria internazionale
Aveva lanciato una parola d'ordine discutibile ma comprensibile
In periodo di crisi non si fanno riforme
E quindi per esempio
La riforma degli ammortizzatori sociali
Può aspettare teniamoci la cassa integrazione così come
Perché in periodi di ogni di emergenza è importante non
Stressare
La coesione sociale
E poi ha scelto
L'occasione di Pomigliano
Per stressare il movimento sindacale
Quindi ci sono tutte le condizioni
Per temere
Non un'evoluzione del sistema delle relazioni industriali come
Pensava Giugni come pensava di agili come pensano oggi tanti altri protagonisti della vita culturale politica
Ma per spaccare
Questo sistema
Ecco io credo che questo sia
Il motivo di preoccupazione maggiore
E vorrei sapere come la pensano i nostri interlocutori
Do quindi subito la parola a Paolo Pirani Segretario confederale della UIL
Pregandolo ditte nere il suo intervento nei dieci minuti grazie
Grazie si
Ma la questione di assoluta attualità
Abbiamo
Non venivano ricordate due eminenti figure
Del riformismo socialista
Giugni
E Biagi
Io vorrei ricordare anche Brodolini
Di cui
Ricorso qualche mese fa proprio l'anniversario il quarantesimo anniversario dello Statuto dei lavoratori
E lo voglio ricordare non a caso
Gli anni in cui fu approvato lo Statuto dei lavoratori il settanta
Erano anni di una grande trasformazione
Economica sociale e politica della società italiana
Milioni
Di lavoratori di cafoni di braccianti
Si spostavano dal Mezzogiorno al nord e andarono a determinare e a contribuire a determinare quelle grande miracolo quel grande sviluppo della nostra economia
Il miracolo italiano la nascita della grande industria di massa
Andare a lavorare nelle fabbriche di Milano di Torino
Andavano senza diritti
Senza dignità senza tutele
E furono però protagonisti
Di una grande stagione
Per il nostro Paese
Bruno prego protagonisti di grandi lotte sindacali
Certi contratti nazione di lavoro esistevano anche prima
Ma l'affermazione del contratto nazionale di lavoro di categoria come elemento di unificazione
Dei lavoratori di quella categoria su tutto il territorio nazionale ha conosciuto da quella stagione una sua generalizzazione e affermazione
Rispetto a quel fenomeno importante e interagendo con quelle battaglie con quelle lotte civili e sociali
Intervenne
Anche l'azione della legge l'azione riformista
In quel caso del ministro
Brodolini e del ministro Donat Cattin me
Successivamente a seguito della scomparsa
Prematura del povero Brodolini
Generalizzando conquiste che qui è una fiera lo terminate con le lotte con le iniziative sindacali
Rendendo protagonista stabile del cambiamento italiano il movimento sindacale italiano
Lo stato dei lavoratori sostanzialmente fatto di tre parti della prima parte la libertà i diritti e i per la dignità del lavoratore
E e altre due parti
Che riguardano la libertà sindacale l'organizzazione sindacale ovverosia si poneva il problema già allora
Del
Soggetto
Chiamato a
Tutelare e garantire quei diritti quella dignità del lavoratore sul posto di lavoro l'organizzazione sindacale
Voi cosa che quella legge fu osteggiata
A destra
Dalle forze più relazionare della Confindustria del
Movimento Sociale del
Dei partiti confindustriali
E a sinistra dallo stesso partito comunista che non la voto
E plastica e plastica la votazione che avvenne al Senato nell'approvazione della legge che fu fatta con una metodologia in
Inusuale
Chi era d'accordo si è alzato in piedi chi non era d'accordo rimaneva seduti
E i senatori del Partito comunista del Movimento Sociale allora rimasero sedute
Voglio ricordare perché tutti i salti
Di qualità dell'iniziativa della legge di anche
Di legge riformista en conosciuto quel terreno lì opposizione e di contrapposizione a destra grazie
Lo ha conosciuto Giugni
L'ha conosciuto tragicamente Biagi
Mi auguro che non ci siano altri che debbano conoscere
Questo tipo di tragedie
Ma io credo noi oggi dobbiamo fare i conti
Con la trasformazione che in corso
E la trasformazione accelerata della crisi ma impostata dalla cosiddetta globalizzazione che cambia gli equilibri geopolitici a livello mondiale
Che
Oggi
Proprio per effetto della crisi circa ci fa considerare in termini diversi la qualità e il valore del lavoro fino a qualche tempo fa si pensava che un'economia apriva di lacci e lacciuoli
Un
Neo liberismo senza regole fosse di per sé foriero di grandi sviluppi di
Successivi progressi come si è dimostrato questo non è stato
Torna al centro della nostra attenzione alla questione del valore del lavoro
Io credo che oggi
Questo valore del lavoro debba essere destinato non in termini di antagonismo o di ripresa di una sorta di lotta di classe fuori tempo massimo
Debba essere declinato puntando sul valore della persona
Sul merito delle persone sulla qualità
Che le persone possano esprime
Questo significa cambiare anche alcuni paradigmi non cambiare
Il livello dei diritti che come tali devono essere universali
I diritti
Dice la parola stessa hanno senso in quanto sono riversati Val valgono per tutti
Non ci sono diritti che valgono in base
Diciamo al posto dove uno lavora per cui se uno lavora in una piccola azienda o no nel lavoro nero non ha nessun o nel nell'artigianato non ha
Dei diritti che ci sono invece se lavora nella pubblica amministrazione o nella grande nella grande impresa ci sono diritti che sono e ovvero di carattere universale
Sono assicurati dalla Costituzione dalle leggi
Poi vi sono le tutele
Che devono rispondere
Anche quella che l'evoluzione concreta del modo di produrre
Della progressiva avanzamento del valore della persona
Della capacità
In altri termini di non
Creare una contraddizione
Tra l'idea di progresso e l'idea di sviluppo
Noi
Pensiamo
Che dalla crisi si possa uscire
Cogliendo gli aspetti di trasformazione sapendolo interpretare sapendo in qualche misura declinare i diritti le scelte la capacità contrattuale in relazione alla tutela della persona e al mantenimento di una prospettiva di sviluppo ecco perché io non vedo
Contraddizione chi lo fa francamente dice una cosa Ciocchetti sa di mettere in contraddizione diritti con il lavoro e sulle cose marciano come dire di pari passo noi non auspichiamo in Italia il modello cinese noi auspichiamo in Italia un moderni
Dove si possa riprendere il cammino della crescita e dello sviluppo
Questo significa
Affrontare alcuni nodi alcuni abbiamo affrontate
Quello della riforma del modello contrattuale dando più spazio
Ad una contrattazione che si avvicina la persona sia vicino al luogo della produzione sia cioè capace
Di
Legare la retribuzione allo sviluppo anche della produttività
L'abbiamo fatto in maniera sufficiente certamente no è un terreno
Che dovremmo continuare ad esplorare di cercare ma è il terreno vero su cui noi possiamo
Impostare anche l'iniziativa araba sindacali
Vi è un terreno certamente che riguarda la legislazione più generale il rapporto
Tra la globalizzazione la crisi del welfare il finanziamento del welfare lo sviluppo di sistemi diciamo più legati al territorio
Questo certamente senza abbandonare video universale
Del
Del welfare di alcuni pilastri del welfare stessi ma certamente
Assumendo anche un'idea di sussidiarietà nell'azione
Di
Determinazione
Dello stesso Wham
L'abbiamo fatto in parte quando abbiamo costruito diciamo la seconda gamba della previdenza sociale quella della
Della previdenza contrattuale della previdenza integrativa non basta
Dobbiamo pensare a sistemi di sanità integrativa dobbiamo pensare a sistemi in cui il lavoratore trova ulteriori tutele proprio attraverso l'azione sindacale e l'azione di un rapporto con le controparti che non sia necessariamente conflittuale ma trovi terreni
Cooperativi penso a tutto il sistema cosiddetto bilaterale
è un terreno di esplorazione nuovo di partecipazione nuova di un sindacato che esce
Diciamo dalla cultura antagonista del Novecento e sviluppa le proprie potenzialità di rappresentanza sul terreno della partecipazione della cooperazione
Senza negare
Il conflitto di interessi evidente tra il datore di lavoro e il lavoratore ma trovando diciamo dei terreni di ricomposizione
Più avanti proprio sull'idea di sviluppo sull'idea di redistribuzione degli utili sull'idea di valorizzazione del merito c'è un problema e
Vado alla conclusione per stare qui siamo dentro
I tempi che ci siamo dati
Che riguarda più in generale la Società italiana è una società
Bloccata è una società dove l'ascensore sociale si è fermato
Dove i ragazzi e le ragazze
Che magari studiano non trovano sbocchi non trovano una corrispondenza all'impegno che hanno messo nello studio dove il merito non conta niente
è una società che va scossa dalle fondamenta occorre
Io credo
Un'azione politica diversa la politica non sta dando buona prova di sé francamente nella politica governativa
Ne la politica dell'opposizione
Mi pare che la stabilità
L'idea di stabilità che è un'idea se importante
Poi alla fine si declini in termini di stabilità dei deputati e dei senatori al loro posto francamente non è quella la stabilità a cui noi auspichiamo a cui noi pensiamo
Si debba si debba guardare
Riteniamo in questo senso
E questo può essere un terreno di ricomposizione anche nel movimento sindacale se
Attorno a questo si riesce a cogliere la necessità di un salto di paradigma di un cambiamento
Che
A cui la società da cui la società
Richiede
Che è quello
Della sfida del patto sociale che è stata lanciata
Sui temi di un nuovo patto fiscale
Dei cittadini ma non possiamo più avere
Come dire un sistema
Che fa dell'evasione fiscale e dell'imposizione fiscale solo sui percettori di redditi diciamo il loro il suo poco il suo punto di forza
Vi è un problema lo ricordavo prima di redistribuzione degli utili del reddito di partecipazione
A questa era la questa produttività a cui contribuiamo noi stessi
Vi è un problema
Proprio più generale
Di una società che ritrova coesione
Siamo
Alle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
E siamo qui una sede Partito socialista che era il più vecchio partito italiano
La cui
Una delle sue ragioni di essere a proprio legata all'idea di unità nazionale dell'Unità dell'Unità d'Italia ecco io credo noi dobbiamo riprendere nel momento in cui ci confrontiamo con l'Europa e con il mondo in cui assumiamo la consapevolezza che la nostra sfida
è una sfida globale se vogliamo essere
Vincenti se vogliamo cambiare
Perché
Il cambio nel cambiamento possiamo trovare
Le ragioni per i nostri dei nostri valori e delle nostre
Radici io credo proprio per questo il valore dell'unità e della coesione deve essere uno dei segni
Distinti
Di
Diciamo di questo movimento sindacale
Che tanto ha fatto nella costruzione di questo Paese
Prima e dopo la liberazione grazie grazie
Adesso la parola passa a Lucca
C'è il fisico del
Direzione del partito socialista
Sempre dieci minuti
Voglio innanzitutto ringraziare a nome del di asserire andamenti i nostri ospiti che sono tanto prestigiosi quanto cortesi ad essersi sobbarcati il
Non comodo viaggio fino
Alla nostra festa
Vi ringraziamo davvero anche perché abbiamo l'occasione di confrontarci con loro su una serie di temi che abbiamo dibattuto poche settimane fa del nostro congresso nazionale
E
Che sono temi che Molteni Chiesa
Molti di coloro che senza conoscono hanno partecipato alla discussione
Poiché abbiamo
Un'idea realistica dei limiti di impatto di di capacità di comunicazione del nostro partito
Possiamo qui avere un'occasione per confrontarci
Che tali prima non non c'è stata
Io
Non voglio
In questo senso
Parlare né di di di di fiumana di Volpedo Quarto Stato lo Statuto dei lavoratori cioè
Il primo socialista italiano non è un giacimento storico è
Un soggetto diventi che pretende di
Qui ed oggi per il futuro di avere proposte
E di
Partecipare alla discussione dell'oggi
Allora voglio in primo luogo affrontare anche
Sulla scorta dell'esperienza più generale europea
Del PSI decreto il socialismo europeo che in questi mesi sta facendo una serie di campagna europea su questi temi
Voglio innanzitutto affrontare il tema di quello che sta succedendo
Nel quadro europeo che ovviamente ci riguarda tutti non è un quadro astratto non è un quadro esotico
A partire dalla questione della
Crisi e dell'austerità
Perché al grido di
C'è la crisi finanziaria mondiale come tutti sappiamo sta passando un certo tipo di
Chiamiamola per capirci ortodossia economica
Per cui occorre tagliare è indispensabile evidenti e non c'è neanche da discuterne
Occorre tagliare spesa sociale occorre tagliare spesa di sviluppo e la crisi
Questo pensiero chiamiamolo ortodosso è quello contro cui a livello europeo i socialisti europee
Rasmussen Danimarca Steinmeier in Germania e così via si stanno battendo
Sembra che si era nato un clima danni trenta
Poi un grande Piero dosso Franklin Delano Roosevelt altri grandi etero dossier che investe e così via
In segnarono e per un secolo questo avesse che
Non è esattamente così che quando c'è crisi non serve tagliare e non è necessariamente la cosa migliore da fare più senza reinvestimento in primo luogo l'investimento pubblico l'investimento collettivo in sviluppo e risorse di sostegno all'occupazione
La crisi diventa recessione diventa recessione cronica ecco noi diciamo che di fronte alla crisi
Un certo tipo di
Austerità è qualcosa che non ci possiamo permettere
è ovviamente una risposta retoriche polemica ma credo efficace chiara a chi dice che non ci possiamo più permettere il welfare non ci possiamo più permettere gli alti livelli di garanzia sul lavoro insomma non ci possiamo più permettere quello che è stato
Dalla seconda guerra mondiale in poi il modello sociale europee
Un modello di benessere di tempo libero
Un modello che al contrario noi nella globalizzazione dobbiamo difendere verbalizzazione dobbiamo dice
Esiste un forte fronte conservatore neo liberale che in qualche maniera all'idea tra virgolette di americanizzare l'Europa se non vicinissimo Zanda addirittura cioè che al grido
Siamo in competizione con l'America con la Cina allora dobbiamo a ridurre i costi che poiché sappia che diventano sempre i costi dei salari dei lavoratori mai
I costi dei grandi meno cercherei ormai dei il profit sharing ad Edi di chi sta i vertici delle grandi aziende
Dove dobbiamo ridurre i costi perché siamo in concorrenza con la Cina noi diciamo il primo è contrario l'Europa deve essere
Il punto di riferimento all'Europa che deve
Nella globalizzazione imporre il suo potendo difende adoperarlo imporlo quello delle Craco infatti la globalizzazione funziona nei due sensi
Molti
Amici militanti cosiddetti no global sostengono precisazione perché la leggono come americanizzazione guardate funziona che al contrario perché in America la destra la destra populista ITI partes
Gridano Obama è socialista non lo è tanto dice solo le cose di buonsenso
In questo senso almeno in questo senso il buonsenso sicuramente Palombo riformista perché
La destra americana bene che la globalizzazione ma anche nel senso che un po'l'America si euro pezza
Questa richiesta che comincia a esserci della parte più avvertita dell'elettorato americano
Dove è diventato un valore di una sanità europea
Dove di minor valore di un'università europea cioè non avesse a dove non devi fare un mutuo per trent'anni per andare università
Sono valori sono valori sono i socialdemocratici che dall'Europa assistant stanno contaminando la cultura degli Stati
La Cina
Non sta affatto pensando sul lungo periodo questo almeno ci dicono insomma interlocutori responsabile
Lo stralcio è stato pensato sul lungo periodo a una sorta di inferno neoliberista impacchettato da dare dal regime unico immagino di rintrodurre holding sulle per la prima volta sistemi di welfare
Allora la parti della globalizzazione una pratica senso unico per cui la globalizzazione
è
Per forza il mercato prima di tutto per forza un modello presunto americano uno dei possibili prede americano in realtà prima di tutto la globalizzazione aprite qui dobbiamo stare
Senza rinunciare I nostri ruoli non è vero che i nostri modelli sociali ed economici solo vecchi obsoleti e la modernità
Quella
Quella limite la modernità senza progresso la modernità Piero voce la modernità che solo competizione
Bene
Questa è la partita a livello europeo
C'è da aggiungere
C'è da aggiungere questo che
Se
Uno Stato può fare bancarotta perché lo decidono alle agenzie di rating e in generale i pochi c'è Napoli la finanza internazionale perché questo è avvenuto con la Grecia non crediate che c'è
Una
Sorta di legge naturale inesorabile per cui la Grecia dovesse andare in bancarotta c'è chi ha operato attivamente
Nove della finanza agenzie direttivi e così via sono le stesse che impongono certi valori al grido di è inevitabile lo dicono i numeri lo dicono i numeri lo dicono certi valori certe scelte che devono essere combattute
L'idea che si debba tagliare il welfare perché lo impone la logica della sana economia è semplicemente una scelta di parte questo l'ha detto bene il Parlamento tedesco elidere la espelle quando affrontando la Merkel
Che ha sbagliato e ha fatto dei danni a tutti noi ogni contribuente europeo perché permessi la Merkel ha impedito il piano di salvataggio della Grecia solo risultato interesse ad agire per la sesta affatto mesi dopo per colpe la Merkel e quindi è costato di più tutti noi
Bene il capo delle spese e l'opposizione ha detto guarda che
Non solo bisogna dare la Grecia bisogna difendere i Governi crede europei e le democrazie europee
Da qualcosa che va minacciato dalla democrazia che le scelte economia non si fanno più nei Parlamenti né nelle elezioni nella dimensione politica li fa qualcun altro non si sa bene dove tra Wall Street e lo sto a casa sua
Seconda questione come è cambiata la società e lavoro vi ricordate gli anni ottanta come eravamo tutti ottimisticamente fiduciosi
Che il cambio di paradigma dalla centralità della classe operaia industriale al nuovo lavoro postmoderno post-industriale fosse pieno di opportunità dicevamo finalmente non
L'operaio alla Sciarrone Charlie Chaplin che passa otto ore attirare una leva perforare un bottone la norma
Un lavoro dove tutti si impadroniscono
Di competenze nove lavoro post-industriale lavoro intellettuale
Questa cosa c'è vera
Va difesa la difesa
La società liquida del lavoro intermittente io sono sempre un Co.Co.Pro quindi non lo dico sempre degli altri e interessante offre spazi offre opportunità
Però non potevamo essere così ingenuamente ottimisti rifornimento degli anni Ottanta e anche il turismo degli anni Novanta la terza via mediana è stato in questo troppo ingenuamente ottimista cioè doverlo battuto de plano non è tutto così facile
Il lavoro post-industriale
Ha creato innanzitutto un'enorme falange di lavoratori manuali a bassissimo reddito e senza prospettive perché
Nel momento che le cui la metà di lavoro intellettuale privilegiato si polarizzato e lavora sempre di più perché lavoro intellettuale non è che termina otto ore confische la sirena
Questa metà mancia il tempo degli altri per lavarsi vestirsi
Hai bisogno di una grande falange di lavoratori si posti industriali e terziari ma che ispirano la camicia dell'Alabama poi cambiano le famiglie cambia la Società non ci sono più le donne a disposizione
Ogni singolo
Uni single benestante ha bisogno
Di
Pagare qualcun altro che fatti triviale lavoro di stirati le camicie quindi post-industriale a due punti di vista uno non è molto carino stirare le camicie tutta la vita per pochi centesimi di euro
Una coppia che lavora tutti e due avrà bisogno della tata per i figli e così via ecco un'altra carriera allargata occhi
Allora questa
Liquidità i
Inconsistenza del lavoro porta non soltanto porto unità ma anche nuove pressioni che nuovi e li ringrazio
Noi diciamo vado a concludere ti assicuro Luigi
Noi abbiamo posto con la vedo stube se lo vogliamo qui sapendo che specialmente le organizzazioni sindacali italiane sono distanti per culture che sta da questa queste storia questa questione ma
Credo che se la questione su cui dobbiamo cominciare a riflettere
Il welfare di cittadinanza
La questione ovvero sia che francamente
I contratti nazionali lavoro la tutela sindacale non copre più la gran parte i lavoratori i propri lavoratori più deboli lavora per i servizi di una parte del terziario sono esposti
Troppo esposti crediamo che sia necessario introdurre anche in Italia noi pensiamo
Un salario minimo per legge
Che fra l'altro servirebbe a combattere
Certe forme di sfruttamento spesso alle forme specialmente nel meridione di lavoro sottopagato o di lavoro criminale e un reddito di cittadinanza
Perché noi non possiamo
Continuare a immaginare una società noi crediamo in cui
I lavoratori della grande azienda vive il dramma della cassa integrazione però paradossalmente paradossalmente un privilegiato rispetto a chi alla cassintegrazione o ci arriva attenzione non voglio dire questo bel discorso sporco a
I privilegi dei lavoratori dipendenti cioè questo tipo di polemica no
Rallo cos'è la normalità al precariato no e il contrario però di fronte a diritti che non coprono tutti e devo trovare nuove forme di garantire questi diritti l'unica maniera chiediamo un welfare di cittadinanza grazie figli
Vorrei
Sentire l'opinione di Pasquale Viespoli che
Adesso e
Il presidente dei senatori Futuro e Libertà proprio a al Senato tra poco
Ne è Sottosegretario al lavoro di lungo corso per poco ancora penso
Anche se immagino
Che non sarà sostituito se non quando verrà sostituito il Ministro dello sviluppo economico soprattutto
Prego Pasqua
Io innanzitutto a vita vi ringrazio per le realizzazioni per per l'invito che mi dà l'opportunità di partecipare
Allora
Riflessione ad un dibattito
Importante significativo
Così come già era stato introdotto dal delle riflessioni di Covatta
Corre il rischio di
Camminare in maniera diciamo disorganica rispetto
Alle tante questioni che già sono state poste sicché cercherò
Di recuperare un minimo diciamo di organicità seguendo il filo dei ragionamenti che già sono stati
Esplicita
A partire dal riferimento di Covatta a Marco Biagi
Io credo che ci sia
Un aspetto fondamentale del lavoro di Biagi che non è stato sufficientemente affezionato perché per un verso
Ci consente di colleghi collocare le questioni che abbiamo di fronte in una dimensione più giusta più corretta più all'altezza delle sfide
E dall'altra ci consente di dare alcune risposte
Anche in relazione al tema del cosiddetto welfare dei cittadini che da ultimo è stato posto perché
Primo lo sforzo di Biagi il grande sforzo di Marco Biagi è stato quello più come dire consequenziale alla sua natura di giurista
In realtà viaggerà un esperto di diritto comparato
E ha cercato di lavorare di costruire un sistema anche attraverso una modernizzazione dell'impianto normativo che fosse di stampo europeo di punture di dimensione europea
Tante che lo stesso libro bianco sul mercato del lavoro al di là delle polemiche anche delle delle questioni drammatiche che poi
Ci sono determinate per via del confronto del dibattito
è in realtà di di di di impianto europeo e e tutto dentro una moderna cultura dell'economia sociale di mercato non è di stampo nel liberista nel mio liberista
è sostanzialmente dentro la tradizione europea e dentro il modello sociale di me
E dentro quella riflessione proprio perché di stampo e di cultura europea di dimensione europea
Ci sono alcune questioni alcuni temi già allora già all'epoca che riguardano esattamente i nodi che abbiamo di fronte
Perché è già all'epoca nel dibattito della cultura
Europea avanzava in tema
Della
Come dire dell'esigenza di riorientare la metto così
In maniera sicuramente superficiale di violenta
Le relazioni industriali verso una cultura maggiormente cooperative partecipativa perché sta dentro diciamo il percorso europee
Già
Come dire in quella impostazione si faceva riferimento ai temi che abbiamo di fronte e cioè il tema di una nuova democrazia economica e del modello anche che come dire
Diventa non solo il modello delle relazioni ma il modello contrattuale o quant'altro che sulle grandi questioni che abbiamo di fronte
E in quella riflessione
C'è un tema anche questo non sufficientemente attenzionato perché è vero che dobbiamo attrezzare
Dentro un'organica riforma degli ammortizzatori e delle tutele dentro una sorta anche qui di riposizionamento della spesa sociale
Dobbiamo determinare un sistema di tutela e di garanzia che prevede meccanismi di sostegno al venti
Io non determino
Qui nominalistica mente alcuni riferimenti che sono stati fatti anche perché alcune sperimentazioni rischiano no di come dire sacrificare
Rispetto ai risultati agli esiti le buone intenzioni previste nel nel modello al quale si faceva riferimento
Penso all'esperienza del reddito di cittadinanza
Penso alla stessa esperienza non sempre positiva in alcuni casi si in molti altri casi no dello stesso ride ma insomma penso a a quello che già nell'esperienza seria utilizzato e concretizzato e che non sempre ha dato risultati significativi
Tuttavia però la questione il tema si pone ma accanto a questo si pone il tema dei servizi
C'è in tema di un
Costruzione di un mercato del lavoro che nel nostro Paese ancora non c'è ancora non si realizza ancora non si costruisce
Ed è la costruzione del mercato del lavoro soprattutto sul terreno dalla capacità dei servizi
Che può dare risposta a quell'assenza di soggetti privi che non hanno rappresentanze che neanche il sindacato riesce ad intercettare e che sono quelle che speri entrano la solitudine del lavoro e la solitudine dentro il mercato del lavoro soprattutto quando si tratta di soggetti che debbono avvicinarsi per la prima volta lavoro vengono espulsi
Dal dal mercato del lavoro ad una certa età soprattutto se ultracinquantenni soprattutto se donne soprattutto in alcune aree di questo Paese
Quindi se riprendiamo complessivamente la riflessione a partire dallo spunto diciamo
Che io mi ricordo di Biaggi ma la sostanza di questo ricordo impone io credo che stiamo dentro un percorso che ci può consentire
Con alcuni approfondimenti con alcuni affinamenti con alcuni attualizzazioni con alcune modifiche sostanziali riavere però la traccia da seguire dell'impianto complessivamente di carattere riformista e riformatore che è contenuto in quella in quell'impostazione
E Kibaki continuato perché dentro quel percorso c'è il tema dello Statuto dei lavori dentro quel percorso c'è il tema in approntato della riforma o organi Inca degli ammortizzatori sociali che tema rinviato a tutti i Governi riforme o non riforme rispetto all'allego contesti di crisi
E responsabilità complessivamente del sistema politico del sistema istituzionale ed è la classe dirigente di governo di questo Paese non aver avuto la capacità di affrontare in maniera organica il tema della riforma degli ammortizzatori sociali
La risposta che il Governo a data da questo punto di vista è stata una risposta che senza affrontare in maniera organica la questione tuttavia determinato attraverso il meccanismo della cassa integrazione invero
Utilizzato per coprire anche in quei settori quelle
Tipologie aziendali sulle tipologie settoriali in modo da ricomprendere tutto il lavoro subordinato
Che prima non erano prive ha costituito comunque uno strumento di risposta momentaneo alla crisi secondo me un
Modo positivo per tenere tutto dentro all'interno del rapporto di lavoro
Per evitare l'ondata dei licenziamenti il che pone oggi un problema che non vogliamo affrontare o che non riusciamo ad affrontare e cioè sì abbiamo costruito
Un percorso dentro il modello sociale europeo
Che dalla crisi ne esce rafforzato questa la mia personale opinione e anche la batteria di strumenti che storicamente questo Paese ha reso disponibile il corso degli anni ne esce rafforzato
E l'utilizzo dello strumento della cassa integrazione in deroga ha determinato la possibilità
Di costruire
Oggi
Anche attraverso un positivo l'accordo di cooperazione istituzionale un meccanismo capace di tenere insieme politiche passive
E di innestare forse per la prima volta tentare di intestare perché non sempre questo sì
Determinate realizzati determinare anche politiche attive del lavoro attraverso la cooperazione istituzionale il ruolo della fu le Regioni la possibilità di utilizzare la leva formativa per la riqualificazione per la ricollocazione in maniera più produttiva
Rispetto a quanto la dispersione della frantumazione
Delle risorse come dire
Avesse reso positivo l'utilizzo di questa leva di politica attiva non solo
Per quanto riguarda la formazione accanto a questo si è messo in moto un altro processo
Che non sempre viene considerato ed è il processo Bielsa inserisce il sindacato e la bilateralità dentro il governo della formazione per gli occupati
E i fondi paritetici interprofessionali sono una leva straordinaria di sperimentazione della funzione del sindacato
E delle parti sociali in generale nel governare questi processi nel costruire un sistema di formazione per gli occupati ed iniziare ad avviare un processo che nella dimensione del territorio
Ed in particolare nella dimensione regionale riesce a mettere a sistema ruoli funzioni e competenze in modo tale da fare sinergia questo non sia ancora realizzato
Ma ricordiamo che questo processo e avviato e se questo processo è avviato evidente che anche il ruolo e la funzione del sindacato in qualche modo si ridetermina si rivolga si riposiziona
Come gli assume una valenza diversa anche dentro il mercato il mercato del lavoro
Ora
Fatte queste considerazioni
E detto che secondo me bisogna proseguire su questa impostazione su questo su questo impianto
Che che bisogna affrontare assolutamente in maniera organica il tema della
Della riforma degli ammortizzatori vorrei fare solo una riflessione rispetto alla
Allo scenario
Ed anche a proposito della questione FIAT anche qui guardate
Sulla questione della contrattazione
Ma in un sistema che complessivamente
Fa devoluzione dall'alto verso il basso dice
C'è un sistema dove certo che c'è la dimensione globale
Ma questa dimensione globale ha comportato la grande crisi che poi come dire
E precedente data diversi anni ma insomma questo del corso
Dentro questa dimensione globale andata in crisi è andato in crisi il ruolo e la funzione dello Stato nazionale
Che si è trovata accedere sovranità
Ha ceduto sovranità verso l'alto ha ceduto sovranità verso il basso ha ceduto sovranità nella dimensione europea
Che non a caso è diventato una dimensione alta per cercare di fronteggiare non a caso al tempo della crisi la dimensione europea è diventata la dimensione minima per affrontare con capacità di risposta complessiva la crisi
E ha ceduto sovranità verso il basso verso l'Berzo il sistema regionale verso il sistema delle autonomia insomma
Questo meccanismo che vogliamo chiamare definire non la vogliamo
Il mio regionalismo di decentramento di federalismo
Poi parlava va va va declinato a seconda dei significati è una volta come dire esplicita delle DOP denominazioni non tutti quando diciamo le stesse cose pensiamo le stesse cose
Perché c'è chi le pensa nella dimensione del conflitto territoriale chi ne pensa nella dimensione della cultura nazionale che si articola attraverso le diversità e le ricchezze ma questo è ancora un altro degli un'altra questione è evidente che questa dimensione del territorio non poteva e questa dimensione della competizione
Che si è spostata dall'azienda dall'impresa singola al sistema territoriale non poteva non comportare che anche la dimensione contrattuale avesse sempre più
Una valenza ed una dimensione accanto a quella nazionale di territorio perché in quell'ambito che oggi si situa la competizione si combinano i diversi sì fattori e si determinano le condizioni per fare complessivamente capacità di sistema economico territoriale dentro la competizione globale
Quindi secondo me ci sono alcuni processi
Che vanno governati e rispetto ai quali tutti dobbiamo metterci in discussione perché non c'è dubbio che c'è una straordinaria crisi dentro la crisi
Chi è anziché trovare come dire la forza dei soggetti degli attori politici sindacali istituzionali dentro la crisi
Sì ci scontriamo con le reciproche debolezze e in realtà questo è un paese che fa somma delle debolezze perché nessuno è forte
Non è forte il centrodestra che si trova diviso rispetto al modello politico istituzionale
Non è forte alternativo il centrosinistra che si trova
Frantumato rispetto all'idea di alternativa
è in difficoltà di rappresentanza e di rappresentatività il sindacato cioè
I grandi attori che nel passato comunque al di là della valutazione di merito sono stati protagonisti
Della costruzione di alcuni momenti fondamentali di coesione di tenuta del tessuto sociale istituzionale
Oggi hanno una grande fragilità una grande debolezza
Di fronte a questo di fronte a questo
Io credo che l'unico messaggio su cui dobbiamo cercare tutti di misurarci
è di come si fa coesione di come si fa coesione sociale di come si fa questione istituzionale di come si dà una risposta che recuperi senso alla politica che recuperi protagonismo sociale ed istituzionale
Per cercare di
Come dire rispondere
Alla disgregazione al rischio di rottura a questo tema diciamo del disorientamento della frantumazione che corre il rischio di essere diciamo la vera sfida che abbiamo che abbiamo che abbiamo di fronte da questo punto di vista
Io credo che non bisogna alimentare
Le rottura
Non bisogna dilettante di lacerazioni
Bisogna determinare condizioni alte di confronto sapendo che non possiamo fare coesione senza accogliere compiutamente la sfida della modernizzazione
Non possiamo fare questione rispetto a quel che siamo stati ma dobbiamo fare coesione rispetto perché dobbiamo diventare come sono getti politici attori politici attori istituzionali come la sfida che in un qualche modo e chiudo rapidamente
Pone secondo me in termini positivi
La vicenda FIAT vecchie collocate con durezza
La questione e tutte le questioni e costringe tutti ad inversa
Perché le risposte che finora abbiamo date si sono rilevate inadeguate rispetto al fatto che
C'è un signore che a torto o a ragione pone una sfida enorme dentro l'epoca della globalizzazione
Comunicativa mente afferma il principio della delocalizzazione all'inverso perché determina le condizioni che portano dall'Est verso il Mezzogiorno ho detto comunicativa mente
Determina questa e lo in realtà
Fatto un'operazione che secondo me
Pone pure alla politica una serie di interrogativi perché
Se ha ragione Brunetta
Che dice la metto così e chiudo che c'è il cancro nell'aria casertana e napoletana probabilmente è così dal punto di vista della tenuta di alcuni valori di coesione di di civismo di di di di legalità e tuttavia però quell'aria è tale per cui attrae un grande investimento
Perché forse dentro quell'aria c'è una funzione un ruolo geopolitico che guarda prima
Del sistema istituzionale e prima del sistema sociale
Alla frontiera del Mediterraneo alla nuova frontiera del Mediterraneo e quindi pensa e ripensa il Mezzogiorno in funzione geopolitica che pone una grande questione un grande tema di governo complessivo
E rispetto al quale io credo che non possiamo rispondere
Lo non faccio polemica credetemi con questo termine non possiamo rispondere con la pigrizia e con il conservatorismo di destra di sinistra DC
Ed abbiamo complessivamente accettare la sfida nei termini in cui viene posta sapendo che una sfida
Che io pensavo no pensavo
Che come dire il problema
Fosse
Pomigliano
Dentro la vicenda di Pomigliano
Quale diventava la linea di demarcazione
Tra chi era d'accordo e pur essendo d'accordo però diceva ma non può diventare un modello nazionale
Tra
Che non era d'accordo appunto
Ora ci troviamo di fronte ad una sfida ancora più significative più più più più forte
E
Siamo come dire salutare mente dal mio punto di vista Galati a misurarci con questa sfida
Ricette disponibili
E da utilizzare
Sono come dire poche
Però però
A mio avviso è una sfida che ci chiama tutti ad uno sforzo di
Di sintesi sapendo che alla fine il valore della questione e un valore
Che dobbiamo Tevere e consentire sulla battuta finale
Guardate noi non lo vediamo più
Fatti
Nominare il Mezzogiorno è diventato quasi un peccato territoriale diciamo così se si può utilizzare questa definizione e lo dico criticamente anche autocriticamente per come abbiamo contribuito a raccontarlo il il Mezzogiorno
Però guardate quando si parla di nuovo Air France quando si parla di unità audizioni da nazionale
Se non affrontiamo attraverso due grandi patti
Il patto nazionali un nuovo patto nazionale che parta non da l'Unità ma dalla disunita d'Italia che è sotto gli occhi di tutti
E riscrive il patto nazionale e rifatto coesione nazionale e recupera il valore la comunità nazionale
E se non facciamo patto generazionale nuovo patto generazionale tra padri e figli e qui il tema del nuovo welfare
Di cui si parlava io credo che difficilmente saremo in grado complessivamente di evitare quello che diceva Covatta cioè di trovarci di fronte dentro la crisi ad una grande crisi di sistema
Che diventa difficile da governare da gestire per tutti da destra a sinistra soprattutto se prevale la frantumazione rispetto alla questione
Grazie
Scorretti
Gli espropri che ha accettato
Insomma
Frase apodittica di Brunetta su alcune aree del sud risparmiato Benevento prometta quindi dovresti essergli grati
Chioggia considerato colore e questo è pure vero
Come dargli torto d'altronde
Vorrei ricordare un'altra
Massei una
Di Brunetta
Il secondo il quale il mercato del lavoro n italiano è il migliore del mondo
Non so
Sir Lello Di Gioia errori sicuramente Sir Lello Di Gioia Segretario regionale
Del
Partito in Puglia è d'accordo e comunque gli do la parola
Io
Sempre dieci minuti ci si tenterò di essere anche più breve
Ma io penso di tentare di essere al tema di questa
Nostra discussione
La quale discussione parla della Moro i diritti
E mi permetterò
Così
Di tentare di narrare un po'la situazione
Attuale del nostro Paese
Perché possibile fare delle analisi discutere costruire anche delle prospettive ma il problema vero
E che noi Abbadia abbiamo oggi in questo Paese una situazione di
Su cui la politica il Governo centrale non è riuscito a dare delle risposte
Non è riuscita a dare delle risposte da un punto di vista di sviluppo questo Paese non ha un piano
Di
Sviluppo industriale non ha un'idea chiara anche di come costruire
Un moderno nuovo per ciò che riguarda guerra
Basta ricordare alcune questioni per capire in quale situazione noi oggi ci troviamo
Abbiamo
Una difficoltà oggettiva
Occupazionale soprattutto da un punto di vista giovanile
E soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia
La Sicilia
A indici paurosi trentasette per cento o giù di lì
Il trentatré trentadue per cento riguarda la Campania
Il trentuno trentadue per cento la Puglia la Calabria e così via
Vi è una situazione difficile per ciò che riguarda di rapporti da un punto di vista anche
Salariale
Non c'è giustamente il premio del merito basta guardare le differenze
Tra
Coloro i quali hanno livelli bassi coloro i quali hanno livelli più o meno più elevati
Basta guardare la povertà che aumenta e il rischio della povertà che abbiamo soprattutto nel
Pertanto i giornali nel momento in cui tanti giovani hanno un lavoro atipico i veri poveri del prossimo futuro
Abbiamo la possibilità di costruire un sistema che ci consente
Di superare queste difficoltà
Abbiamo
Come forze politiche come Governo di questa prova di questo Paese affrontare con determinazione la questione della crescita di questo Paese
Io credo che questo Governo assalito
Sulla crescita ha fallito per quelli che sono le risposte che bisogna dare complessivamente ad una situazione sociale che sta diventando drammatica
Quadrate noi abbiamo
Nel
Si sta esaltando quello che il Ministro Tremonti ha fatto ha mantenuto i conti in ordine
Il dato vero che non abbiamo un debito che stavo mentale
Il dato vero è che noi abbiamo una crescita che non è
Comunque paragonabile agli altri Paesi
Del sistema europeo il dato vero positivo che noi abbiamo
E che in virtù dei bassi salari che oggettivamente ci sono siamo agli ultimi posti della classifica
Europea oltre l'Europa costruisce anche una condizione di un minor costo del lavoro del nostro dei nostri prodotti
Io credo che noi dobbiamo affrontare con grande determinazione i problemi della crescita di questo Paese non trecento come giustamente sottolineava qualcuno
I famosi
I famosi carrarmati evidenti Mussolini spostare i soldi soldi e sono sempre quelli
Perché qui c'è un piano che bisogna determinare per ciò che riguarda l'infrastrutturazione di questo Paese
Bisogna costruire una politica seria di riorganizzazione del sistema
Della amministrazione pubblica bisogna tentare in questo particolare momento di non determinare anche quelli che sono stati anche nelle ultime finanziarie quelle previste
Quelle già realizzate nel giugno scorso tutti quei tagli lineari indiscriminati
Perché ha determinato un conflitto di fatto è una sua azione drammatica del nostro sistema del nostro sistema sociale anche del nostro sistema
Economico
Io credo che
Bisogna affrontare questo tipo di problema ridando nuova
Prospettiva in che modo
Per esempio io credo che bisogna determinare una con Tizio ore di formazione continua all'interno di questo Paese
Voglio portare un dato per tentare di comprenderci
Noi abbiamo
Come il sistema universitario una grande vive formazione di base
I nostri ragazzi nel momento in cui terminano e anche qui bisognerà affrontare il problema è la riforma dell'università in modo serio non come
Tenta di affrontarla
La Ministro Gelmini i nostri ragazzi nel momento in cui vanno all'estero e soprattutto nelle università americane hanno una capacità di inserirsi in questa Università con grande con grande
Forza perché il la loro formazione di base elevata
Il problema vero e che
Non siamo in grado qui in Italia di costruire un sistema che vale oltre
La formazione di base che significa incidere appunto su alcuni aspetti essenziali di una riforma universitaria che consente quindi
Anche delle professionalità alte che che consente quinti di poter inserire in un circuito di recupero
Delle nostre migliori mente all'interno del sistema Paese che consente la crescita
Allora abbiamo necessità di fare una formazione sistematica continua non soltanto per coloro i quali
Entro nel mondo del lavoro ma anche per coloro i quali sono all'interno del mondo del lavoro abbiamo necessità
Di riformare il complesso è stato detto
La questione degli ammortizzatori sociali abbiamo la necessità di costruire un sistema anche
Perciò e si è fatto in alcune realtà io
Se mi consentite
Comunque qui
Credo un esperimento importante che è stato fatto in Puglia e cioè
La famosa questione dell'apprendistato in Puglia è stato una situazione interessante per ciò che riguarda l'impresa
Dove hanno usufruito del apprendistato e che poi ha determinato anche uno punti cioè di costi minori per ciò che riguarda
Le imprese in quanto tale
Ecco tutta una serie di interventi che ne dobbiamo determinare che ovviamente se ci sarà il se il conto turno tenterò di metterlo
Modo anche più organico ci danno la possibilità di costruire un percorso che è quello di guardare all'immediato che comunque
C'è un momento di grande difficoltà di crisi costruendo un sistema di nuovi poveri ma di determinare anche le possibilità
Di nuove condizioni futura all'interno del montone del mondo del lavoro
Un ultima parola sulla questione
Dei diritti
Io non entro
Sulla questione della democrazia economica di cui parlava
Poco fa Pasquale anche perché ricordo che questo problema fu affrontato moltissimi anni fa proprio dalla UIL con Giorgio Benvenuto quanto
Parlava di democrazia economica e dintorni democrazia industriale
Però io credo che noi dobbiamo riflettere su una cosa
A prescindere di quello che è accaduto a Pomigliano su cui io poi esprimerò il mio pensiero ma quello che accanto a me
Cioè ma impossibile che tre lavoratori sono stati licenziati
Reintegrati dal magistratura
E ancora oggi sono qui fuori dai cancelli la fa
Allora la politica la politica
Ha il dovere anche qui
E noi come Partito Socialista non abbiamo avuto risposte
Da parte degli organi anche di stampa perché non ci hanno pubblicato questo il nostro Segretario nazionale Riccardo Nencini
Ha scritto una lettera al Presidente finì per dirgli ma perché non convochi la carriera
E fai approvare dalla Camera una mozione per dire che questi lavoratori da uno viene entrare in fabbrica
E nella di verifica di quelli che sono i sistemi anche da un punto di vista di riforma
Di riforma della giustizia perché no
Verificare anche una riforma della giustizia del lavoro che consente che nel momento in cui vi è una sentenza anche quella
Attuale dei lavoratori della FIAT di Melfi dieci subito la possibilità di entrare non fare in modo che l'azienda dice Benedini tenerli fuori puntato di salario io credo che questo è un diritto che bisogna comunque fa in modo che venga SD spettato
Grazie
De Gioia
L'ultimo intervento forse la conclusione
E di Susanna Camusso
Che secondo voci che ho sentito fra qualche settimana
Sarà il segretario generale del maggiore sindacato italiana
Io le faccio i migliori auguri
Anche perché
Il suo compito
Non sarà semplice
Noi dobbiamo credo
In fondo
Fare la festa dell'Avanti
Senza avere l'Avanti
Pubblicare mondo operaio come se fossimo negli anni ottanta
Ci amare CIPE a Partito Socialista italiano sono tutti
Degli anacronismi
Però siccome come diceva
Il protagonista di San Michele aveva un Carlo
Meglio ridicoli che rassegnate scritto
Io voglio aggiungere un altro anacronismo
Io sono cresciuto
Neanche voi perché siete un po'più giovane di me ma non moltissimo
In un'epoca in cui L'Unità sindacale
Sembrava
A portata di mano
Hai visto mai
Che si possa riprendere un cammino unitario non
Come quello che poi farli
Degli anni Settanta
In cui
Le diverse sensibilità
Venivano in qualche modo rimosse
Ma proprio a partire
Dalla frattura che di fatto per colpa di tutti e di nessuno
Si è determinata nel movimento sindacale italiano forse più facile riannodare un discorso unitario a partire da posizioni distinte
Che non in una melassa unitaria come quella che c'era venti e trenta anni fa
La parola Susanna Camusso
Provare a stare vorrei fare
Tre riflessioni
Se il tempo
Sempre meglio
Parto dalla prima il ventinove settembre
Solo europea dei sindacati
Ha detto in tutta Europa delle manifestazioni
Contro le politiche
Bene
Qua non funziona un microfono
Allora
Si sente
Barbisotti così si sente dobbiamo trovare un tengo al Santo Padre dicevo il ventinove settembre sulla il Confederazione europea dei sindacati ha indetto
Una giornata di mobilitazione il tutto in tutta Europa sulle politiche dei Governi e per
Sollecitare ad una scelta europea rispetto alla crescita
Mi duole dire che in Italia tutto ciò verrà seguito solo dalla CGIL e che in quell'occasione
Molti Paesi europei vedranno
Allo sciopero dei rispettivi sindacati per sollecitare delle politiche diverse perché parto da qui perché io credo che ci sia un tema Oro Peio non c'è solo un tema nazionale
C'è un tema europeo che poi molto connesso al tema della crisi
Finanziaria del mondo nonché della crisi produttiva e di distribuzione produttiva del mondo e cioè della decisione di quali sono i modelli a cui noi facciamo riferimento
E se
Possiamo liquidare
Il modello europeo che è stato sempre un modello
Di rapporto tra lavoro welfare e capitale opera
E decidere come dire che si va alla ritirata dello Stato dei singoli Stati nazionali e del modello europeo e poi il capitale e lavoro se la vedano se riescono a veder solo se quel modello ancora delle cose da dire
Questo è uno dei temi che ci sono perché
Non è vero che non abbiamo un modello nazionale noi abbiamo un modello nazionale dentro un modello europeo
Abbiamo un'Europa la cui politica monetaria
Ai limiti e difetti che prima venivano citati anche ricordando la questione della Grecia ha un grande bisogno di diventare un'Europa economica non solo finanziaria
è uno dei temi e se per esempio Europa decide che oltre a guardare con grande attenzione alla stabilità dei singoli debiti pubblici è in grado per esempio di immaginarsi delle politiche di finanziamento per la crescita
Miglior libro bianco di dell'orchidea otto punti Tremonti
Perché uno a come dire un orizzonte l'altro
Questo mi porta a ragionare
Di un'altra cosa anche qui faccio un'affermazione un po'secca però io vorrei dire a questo Governo non ha prodotto riforme
Questo Governo ha prodotto divisione sociale e bisognerebbe partire da qui perché ha accresciuto le diseguaglianze la prima delle quali
Tra nord e sud del Paese ma poi possiamo proseguire tra i giovani e i meno giovani
Poi capisco che data la composizione del palco non venga detta ma anche tra uomini e donne da questo punto di vista fatto degli scempi che
Come dire sono degni di un libro a parte
Questo Governo non ha prodotto riforme da un lato perché
Si è interpretata un ordine dei conti pubblici e io non mi unirei al coro della bravura del ministro
Che ha tenuto in ordine i conti perché poi ogni volta scopriamo che il debito è cresciuto che la spesa corrente è cresciuta però gli affetti del debito cresciuto della spesa come
Corrente è cresciuta non si riflettono sulla condizione generale dei cittadini di questo Paese
Ora forse a questo splendido ordine dei conti non è proprio così splendido
Qualche cosa non c'è in più lo splendido ordine dei conti sta producendo dei debiti sul futuro straordinarie
Perché se questa generazione sta fuori dal lavoro se le donne tornarono rinunciare a cercare lavoro
Se il sistema pensionistico gli si sottrae risorse per portarla la spesa corrente e quindi si determina una condizione pensionistica dei giovani di oggi che chiederanno più assistenza sociale il futuro se si taglia l'istruzione la formazione
Io ho il sospetto che non stiamo producendo un futuro stiamo producendo un debito per il futuro allora anche qui i conti in ordine del momento mi pare che ci abbiano dentro di sé delle questioni che non funzionano
In più questo Governo
Ha fatto una cosa che tutti quelli che abbiamo ricordato alle nostre spalle
Non si erano mai permessi di fare
E cioè di giocare nel campo della rappresentanza per dividere
Io ci trovo niente di riformatore in tutto ciò qualunque sia il modello di riferimento
Perché il Governo dovrebbe essere rappresentante generale dovrebbe essere soggetto terzo diventa soggetto di parte in più ci ha fatto anche delle figuracce perché in questo suo ogni volta cantare alla vittoria ragione delle rotture dei nuovi straordinari modelli
Devo dire la guardo anche un filo da spettatore sterno se li mettiamo in fila le dichiarazioni fatte da alcuni Ministri su Pomigliano e li leggiamo alla luce dei problemi di oggi forse ci viene da ridere a tutti
Invece che essere di fronte a chissà quale straordinario
Nuovo modello
Però dentro questo ragionamento ovviamente quando si è parte
E non si è soggetto terzo si rischiano di fare dei pasticci compreso di sbagliarsi rispetto
Agli obiettivi detto che questo è il secondo
Il giudizio mio della mia organizzazione lo stato delle cose poi ovviamente ci sono le cose che bisognerebbe poter fare
Una diceva senatore Viespoli poco fa quindi non
Assumo le cose che dice il valore ammortizzatori sociali
Nulla di formati da tanti luci non solo ovviamente da questo Governo l'esperienza cassa integrazione in deroga all'esperienza utile mi permetto di dire bisognerebbe ragionare dei finanziamenti due mila undici perché se no tra qualche mese abbiamo dei guai
L'esperienza però degli ammortizzatori e della cassa integrazione in deroga dice che forse quel sistema che è stato tanto criticato finché non c'era la crisi così drammatico della cassa integrazione non era e ci permette di provare a ragionare
Della
Prospettiva che c'è quello è un tema su cui vedremo io non ho la minima idea di quale sarà il progetto che di riforma
Che verrà presentato però su altre cose invece abbiamo capito cosa sta facendo
No io penso che contro la coesione ci sono le scelte che sull'istruzione sta facendo questo Governo non solo contro il futuro del Paese ma contro la corruzione
Perché se si riduce l'offerta formativa si creano dei ragazzi deboli per la prospettiva se si riduce il tempo scuola si creano degli ostacoli al lavoro delle donne
Se si riduce la formazione del tempo scuola così come si è fatto si sta decidendo
Che come dire il livello di integrazione del nostro Paese è un livello che va verso il declino e verso maggiori problemi
Se si riducono i sostegni dentro la scuola ci si immagina una scuola dei forti non la scuola di tutti
E da questo punto di vista invece la scuola è uno strumento straordinario di integrazione del Paese con chi arriva nel nostro Paese ma soprattutto tra logge il futuro
Non esiste come dire un tema diamo prospettiva i giovani se intanto gli sentiamo le gambe lì
E anche la stessa cosa che sicuramente è fondamentale che bisogna
Avere un'altra stagione differente di tutti di attività di formazione permanente di formazione sul lavoro di qualificazione dei fondi
Bilaterali con le impresa rispetto alla formazione professionale ha un grande bisogno però di una partenza distruzione diffusa
Perché se no siamo all'idea che torniamo un sistema di formazione debole finalizzata a quel lavoro e non ha la capacità del futuro
Questo per dire che anche rispetto ai ragionamenti del welfare le grandi reti fondamentali o sono nazionali o aumentano la frantumazione del Paese
Non è un caso che per esempio tutta la vicenda dei precari della scuola dei tagli alla scuola a degli effetti differenti tra il nord e il sud del Paese e sono come dire una cosa che bisognerebbe chiamare coloro col proprio nome
L'unico Paese che di fronte a una crisi di queste dimensioni di fronte alla crescita della disoccupazione decide di licenziare invece di proteggere il lavoro che ha perché di questo stiamo parlando
Seconda cosa di Pomigliano se ne è parlato anche troppo e spesso a sproposito
Con un alla fine un atteggiamento di subalternità nei confronti della FIAT e della modalità con cui propone il progetto
E si dà un po'per scontato che
Siccome lì siamo di fronte a un elemento che guarda l'utilizzo impianti produttività e così via il lavoro viene prima di tutto se si parla di diritti bisogna sbalorditi Zare questo tema
Il lavoro io non voglio parlare delle cose di cui si è sempre parlato però in quell'accordo ce n'è una di cui non si parla mai
E c'è un certo punto c'è scritto che in qualunque momento l'azienda potrà decidere il demansionamento dei lavoratori
Norma che esiste nel nostro ordinamento solo in ragione della salvaguardia del posto di lavoro nei casi di
Non passaggio alla mobilità ma
Dentro la cassa integrazione
Dura due tre dentro la cassa integrazione pur di salvaguardare deposte tutto proporrà il lavoratore demansionamento non esiste come logica ordinaria
E diventa una logica ordinaria
Che idea sia del lavoro se le cose che si chiedono non sono l'utilizzo impianti che per carità assolutamente ragionevole ma le cose che si chiedono anche tu non è una prospettiva di avanzamento professionale
Che il tuo comportamento può essere penalizzato dal fatto che qualche furbo determinerà una penalizzazione generale perché questa
è la norma sulla malattia non che colpisce i furbi ma che tutti pagano in ragione del comportamento del
Oppure se decidi che non ci sarà mai un momento in cui lavoratori possono decidere che quella modalità organizzativa è una modalità l'acqua rispetto alla quale possono scioperare che l'idea del lavoro c'è
Perché tutto questo a ben poco a che fare con la produttività
Ma a che fare con un'idea del lavoro di qual è la prospettiva
Io capisco un ragionamento che dice se produco vettura di basso livello dal punto di vista la gamma non dal punto di vista la qualità ma dal punto di vista della gamma ho bisogno che queste vetture costino
Meno di quello che
Il prezzo permette di ottenere sul mercato ma anche facendo stamani lavoratori
è un valore aggiunto la riduzione del prezzo o invece è un'idea che
Tutto sommato in questo clima di progressiva divaricazione divisione frantumazione ammesso anche pensare che il lavoro deve essere ridotto e sui minimi termini questa domanda bisognerebbe farsela perché poi ne conseguono le cose che stanno succedendo perché tutti hanno ridato innovazione di Pomigliano non è un modello nazionale
Adesso stiamo tutte discutendo deroghe generali ai contratti di contratto dell'auto di Regolamento della FIAT come modalità contrattuali cioè stiamo discutendo del fatto che la FIAT vuole affermare la sua extraterritorialità
Perché quando non c'è mai un punto poi la voracità diventa infinita come dire a scuola di Chicago ce lo dice da lungo tempo
Quindi forse lì bisogna ride riprendere un punto e anche leggerla in chiave economica ma ovviamente la leggiamo in chiave di diritti dei lavoratori ma il contratto è solo e unicamente lo strumento che difende tutela i lavoratori o il contratto anche uno strumento di regolazione della competizione tra le imprese
Come mai la FIAT è l'unica che può dire dice di tagliare il contratto nazionale di lavoro se ne può fare a meno perché la FIAT monopolista in questo Paese
Ma gli altri settori non possono permettersi questo livello di dell'operazione
Perché entrano in competizione tra di loro e non è un caso
Che la famoso accordo separato sul modello contrattuale che era pieno lì grandi degli deroghe sanzioni non si è tradotto in nessuno dei contratti nazionali di lavoro salvo casi metalmeccanici
Dove qualcuno oggi lo pretende ma in ragione appunto dell'essere monopolista e la stessa Federmeccanica non è in grado di dire che deroghe vorrebbe perché si è aperto un gran casino tra le sue imprese le sue rappresentanza
Perché se io c'ho due produttori di acciaio per fare un altro esempio forse
La logica delle deroghe tra di loro una logica che non le porta grandemente lontano
Ma rischia di aprire dei meccanismi di competizione
Ancora siamo proprio sicuri che questo Paese ha bisogno di ulteriori derogo l'azionista dopo che l'insieme delle deregolazione i penso agli appalti al massimo ribasso penso a tutte le forme di di verticalizzazione c'hanno tutte portate a essere
Fuori dal confine tra legalità del lavoro
O forse abbiamo bisogno di più regolazione non della moltiplicazione ad la norma ma della certezza della regolazione
Questo è un tema che ci andava anche che è un tema che guarda al
In via di paese che ai e non all'idea che bisogna inseguire
Qualunque spinta perché quella spinta di per sé ammodernate modernizzata dice perché soprattutto ormai in voga in particolare per qualcuno dei ministri di questa Repubblica
Se la CGIL un'opinione e il contrario di per sé moderno ma a furia di essere moderni nove stiamo abbiamo un Paese grande arretramento dal punto di vista delle condizioni
Però è indubbio che il tema siccome io condivido quanto è stato detto ciò che il tema poi per noi e la coesione per me coesione vuol dire ovviamente a rimettere al centro il lavoro e la costruzione di un sistema di welfare che guardi nessun Perini diseguaglianza e non
Le righe affermi e le cristallizzati
Il tema della divisione del sindacato e quindi della sua debolezza rispetto alle politiche che ci sono assolutamente evidenti tanto io capisco perché a un Governo di centrodestra
Prova a dividere il sindacato perché è evidente che è più debole nel rivendicare delle politiche infatti non ci sono politiche di crescita infatti non ci sono risposto all'occupazione c'è infatti si è riuscito ad affermare un'altra modalità
E un'idea di esclusione c'è anche oggi ti ad affermare in tutto questo sistema un'ulteriore pressione fiscale sul lavoro dipendente
Quindi che fare io non credo che le divergenze che ci sono oggi siamo divergenza rapidamente ricompone di più
Non lo sono perché quando
Come dire si sente il bisogno di affermare rispetto a una piattaforma unitaria che data ancora dal Governo Prodi
Si sente bisogno prima di fare un anno l'iniziativa con il Ministro dell'economia per dire che c'ha ragione lui su una riforma fiscale che come è evidente non ha assolutamente fatto
E oggi di dire che c'è una separazione di obiettivi nonostante gran parte delle cose sostenute su una piattaforma unitaria io credo che siamo al di là del merito
Non è il merito che oggettivi
è una collocazione che guarda quali sono gli elementi di vantaggio che possono derivare dal non disturbare il manovratore compresi tutti gli imbarazzi che oggi ne derivano perché manovratore mi pare che abbia qualche difficoltà
A continuare ad essere così certa o del suo futuro
E allora siccome poi però
C'è una verità che ci riguarda tutti e che poi torna e che insistiamo su in termini di rappresentanza sugli stessi soggetti cioè sui lavoratori dipendenti e sui pensionati e se le organizzazioni non sono in grado
Di costruire una soluzione c'è una sola modalità
Che quella che si determinano le regole della rappresentanza della democrazia si determini c'è ogni sindacato davvero cosa vale lo si certifichi però va
Perché io delle dichiarazioni quotidiane per cui ogni giorno c'è qualcuno che scavalca che supera però non si vede mai un numero io vorrei vedere i numeri
In primis la nostra organizzazione è disponibile a certificare tutti i suoi dati a chiedere a un ente esterno dei controllati
Da questo punto di vista ringraziando l'opera
Di Massimo D'Antona che aveva costruito una proposta esplicita che poi nella pubblica amministrazione se anche tradotta in realtà in termini di misurazione della rappresentanza di strumenti di democrazia
Si certifica rappresentanza si decida il tecnico tema della responsabilità delle organizzazioni sindacali perché non solo per dire che trasferiamo la nostra responsabilità qualcun altro
No per dire che si decide come si può decidere e che si decide in ragione della rappresentanza che concretamente c'è e coinvolgendo i soggetti perché ce l'ho fatta lunga faccio un'ultima battuta
Non si può dire
Che a Pomigliano si vota e poiché quel voto vale per farle deroghe per tutti i metalmeccanici
Perché quel voto vale per i lavoratori di Pomigliano
Ma se a tutto il mondo della fiato metalmeccanico si si danno queste quelle condizioni bisognerà ben richiamare al voto tutto l'insieme del mondo Betal meccanico perché se no siamo alla democrazia dei fini non alle forme democratiche
E allora il tema che può rimettere insieme non è quello appunto di affermare
Che si può ricostruire non so quale unità non è quello degli accordi tra di noi perché abbiamo visto che saltano con bella regolarità di fronte ad ogni divergenza allora il tema e quali sono le regole che permettono di
Essere costretti a certi comportamenti e a misurare la risposta dalla nostra rappresentanza si può fare bisogna farlo
Io non so se augurarmi che questo Parlamento ci provi perché temo che potrebbe fare dei grandi disastri
Penso però che invece il sindacato le sue controparti questo tema lo possano affrontare definendo anche delle modalità d'anticipo invece che delle modalità ex post
Sono tra chi preferisce il mandato alle bocciature cioè preferisco conosce l'orientamento prima che non puoi giocare a biglie
Però bisogna darsi delle regole che devono valere sempre delle misurazioni di rappresentanza che devono valere sempre e mi permetterei di dire delle misurazioni di rappresentanza che valgano anche per il resto del sistema delle associazioni
Perché
E poi la chiudo davvero se
I lavoratori di un'importante azienda presso l'annunciato che uscivano dalla CGIL
Per dieci giorni sui giornali si sarebbe parlato della crisi di rappresentatività della CGIL lo si fa con un escono due figuriamoci se esce
Una grande impresa quando la più grande impresa metalmeccanica annuncia di voler uscire dal sistema la colpa dei lavoratori di Pomigliano c'è qualcosa che non torna in questo ragionamento
Perché evidentemente il tema della rappresentatività
On line in ragione a che cosa eserciti e bisognerebbe anche
Domandarsi perché io credo che farebbe bene a tutto il sindacato domandarsi se no se la scelta della FIAT di voler uscire dal sistema che continua a persistere che non è risolto da questa rincorsa alle deroga questa quell'altro
Se la scelta della FIAT di voler uscire dal sistema è davvero una scelta
Che riguardo al fatto che a Pomigliano esistono delle divergenze o se quella scelta invece non riguarda l'idea che si vuol far star fuori da un sistema perché non ci si riconosce nelle regole del sistema che a questo Paese
Perché quando si diventa multinazionali spesso sia troppa tendenza pensare
Che le regole di un Paese sono ostacolo perché le multinazionali son più importanti del Paese nazionali
Ma quella modalità esattamente quella che ci ha portato alla grande crisi finanziaria cioè all'idea che il potere economico deve sempre a prescindere dal potere della politica della rappresentanza
Grazie
Ok
I nostri interlocutori
Andiamo già superato abbondantemente dorata Monica dicendo
In Emilia quindi buon appetito grazie