3ª edizione del Festival del Diritto - L'utopia geopolitica del mondo eguale. Lezione di Lucio Caracciolo

Buonasera
Benvenuti e grazie
Di essere venuti a questo incontro
Che come sapete con Lucio Caracciolo e a
Come titolo
L'utopia geopolitica
Poi
Caracciolo ci spiegherà che cos'è
Del mondo uguale
Come sapete il tema di quest'anno del Festival delitto sono le disuguaglianze
E chi di voi ha partecipato a qualcuno degli incontri che si sono tenuti tra ieri e oggi sa che
Già in questo prima
Pezzo di percorso il Festival abbiamo parlato e diseguaglianze da tanti punti di vista
Non si sente
Sì
Ieri c'è stata una lezione di Giuliano Amato che ha per esempio
Sottolineato un punto molto interessante cioè come
Per due secoli almeno
Le disuguaglianze sono ridotte
Tra cittadini
Ma chi non era cittadino chi non era lo Statuto di cittadinanza non era considerato un po'come ha detto come avveniva nella
Atene democratica che considerava gli altri Barbaglio schiavi
Poi in quest'ultima parte del della nostra storia dal secondo dopoguerra
Presente la Convenzione europea
Se messo l'accento sui diritti della persona
Ieri Giuliano Amato ha detto si arriva qui in Italia un extracomunitario illegale
Non è il cittadino ma è una persona e quanto meno come persona dei diritti e questo rimette in questione il tema del mese Bizet quali anzi
Ieri sera abbiamo parlato i seguaci anzi tra minori e adulti con Simonetta Agnello ordini
Oggi se n'è parlato ne ha parlato Bevilacqua delle diseguaglianze che derivano dalle risorse dall'agricoltura
Da martedì ci ha parlato della razza e del razzismo ieri è stato detto in realtà che è un falso concetto le razze umane non esistono e quindi sono create diseguaglianze in base a un'idea stereotipate falsa ne riparleremo ne riparlerà Guido Barbujani che un genetista
Vedendo dal punto vista genetico Pietro Rescigno ne ha parlato al punto di vista giuridico
Presente alla Camera ne ha parlato appunto istituzionale oggi Lucio Caracciolo ce ne parlo dal punto di vista geopolitico ora la parola molto circolate in questi anni
Geopolitica anche per un po'per merito di Lucio Caracciolo che in qualche modo misura in Italia
è stata la persona che l'ha introdotta
Che la fermata in particolare presso la rivista checché Lucio Caracciolo dirige che si chiama Limes
Però nonostante questo poi chiedere a Caraccio dirci due parole nel corso su cosa è la geopolitica perché credo che in parte rimanga anche per alcuni un oggetto ancora
Misterioso certe un approccio alla politico alla geografia o la
Diciamo la considerazione degli equilibri del mondo
Originale nuovo ma necessario
Non è un caso che la rivista Limes sia tra le poche imprese editoriali degli ultimi anni che ha avuto un grande successo
Credo nell'un caso perché soprattutto le persone della generazione più giovane rispetto alla mia
Che per esempio vengono oltre che li mesi internazionale
Eleggono sempre meno i giornali italiani credo che lo facciano perché si rendono conto che la loro vita futura nostra vita futura
Dipenderà sempre di più da cose che si decidono fuori dell'Italia che riguardano l'Italia ma che si vicino anche fuori
Lucio Caracciolo
Nella sua vita ha sempre avuto una doppia anima quella di storico
Ha scritto dei libri di storia si occupa tra la storia italiana della storia tedesca della storia europea e quella di giornalista ha lavorato per molto tempo a Repubblica Stato tra il
Fondatori diciamo tra i primi giornalisti di Repubblica e quindi come dire è uno studioso ma al tempo stesso una persona che e questo si vede leggendo la vista Limes è molto interessata acché le cose su cui studia
In cui si interessa arrivino numero più largo possibile di persone
E li mise lì messo un piccolo miracolo perché
Voi sapete che
Le riviste generalmente in Italia sono liste circolo veramente tra poche persone si trovano solo in alcune librerie
Sono per addetti ai lavori vanno per abbonamento Limes no immesse una rivista che arrivato a un pubblico molto ampio
E questo credo testimone del fatto che pur trattando temi complicati perché una volta e la Cina una volta nel sovietico molto il Sudamerica una volta il Vaticano ci sono come dire i tre i temi sono anche temi obiettivamente difficili per un italiano
E però sono temi che attraggono l'attenzione di un pubblico molto più ampio di quanto magari non siano certe piccole diatribe nostre interne che certe volte sembrano prender tutto lo spazio dei giornali ma che
Evidentemente noi stessi ci accorgiamo poi non sono così importanti
Il tema diseguaglianze
Per questo ci teniamo molto che fosse Caraccio trattarlo in una dimensione appunto che non fosse solo quella italiana perché un tema che non è solo italiano e quindi gli cedo la parola
In particolare Pescara questo titolo perché il titolo poiché è un titolo che appunto abbiamo scelto insieme realtà lasciarla pro la proposto lui e va spiegato perché appunto bisogna cominciare con spiegare
In che senso si può parlare di utopia geopolitica del mondo è uguale
Grazie Giuseppe
Buona sera a tutti
Evidentemente mi tocca spiegare questo titolo che ha una radice un po'pragmatica nel senso che essendo il
Il nostro festival incentrato sulla uguaglianza sulle disuguaglianze questo doveva essere un po'il termine da declinare con la geopolitica che così mi viene attribuita come specializzazione perché l'utopia geopolitica del mondo è uguale
Innanzitutto perché io penso che il mondo non esista né voglio spiegare perché
Perché una cosa esiste non basta che esista fisicamente bisogna che incerto universo di persone concordi sul fatto che esiste e la sappia descrivere più o meno in modo analogo
Noi ci eravamo illusi io credo fino a qualche anno fa che il mondo cioè l'umanità per essere più precisi
Andasse in questa direzione cioè condividesse un'idea comune
E quindi possiamo dire eguale
Di se stessa
E
Questa convinzione era particolarmente radicata in una parte del mondo la nostra
Che anch'essa secondo me non esiste più ma che convenzionalmente si chiama occidente
E allora facciamo un attimo la storia di questo percorso ma in poche parole
Vent'anni fa finiva la famosa guerra fredda che i più giovani di voi non hanno nemmeno vissuto quindi è un tema che può apparire storico per me quasi cronaca
Finiva un mondo che appariva in qualche modo preordinato predeterminato in cui per esempio di analisi più politiche non c'era molto bisogno perché sapeva più o meno chi stava con chi chi era l'amico chi era il nemico
Logica cosiddetta bipolare simmetria tra bene e male Capitalismo socialismo mondo facile
Bene finito
Il male l'Unione Sovietica e dissolto asini quel sistema più politico e strategico che si chiamava mondo comunista lesto per capirci
Riscrive entrare occidente
E questa tesi era diventata non solo una tesi accademica o politica ma direi quasi senso comune
Io di questo senso comune si fecero interpreti ITEA autori tre autori molto diversi di cui sconsiglio vivamente la lettura ma che sono stati realtà molto letti e cito questi tre autori e i loro libri perché sono il paradigma negativo
Di quello che io voglio affermare
E cioè
Il famoso almeno per chi si occupa di queste cose vogliamo chiamarlo filosofo politologo americano
Di origine giapponese Francis Fukuyama
Che ha scritto nel mille novecento novantadue quindi appena dopo la fine della guerra fredda un libro che si chiamava la fine della storia pensate un po'
Poi
Nel mille novecentonovantacinque lo segue a ruota un
Un economista esperto giapponese che si chiama che inizio male il quale ha scritto
Dato che la storia era finita ha scritto che
è finito lo Stato nazionale di indotto Nissan stese
Anche qui da quando ormai scritto questo libro sono nati alcune decine di Stati comunque
E poi un terzo libro che a mio avviso la summa di questa ideologia di un giornalista molto famoso
Svariate volte premio Pulitzer americano che scrive sul mio al Times che si chiama Tom Friedman
Il quale scrisse duro
Che straccia il mondo e piatto Mib siamo già nel due mila cinque quindi è un ideologo piuttosto tardo
Io l'ho me lo sono riportato qui davanti a me
E un libro molto gradevole nella lettura ma soprattutto rivelatore di come attraverso un discorso molto accattivante molto piacevole
Molto ottimista se vogliamo
E da questo punto di vista molto americano di quell'America che però adesso ha cambiato un po'il modo di vedere il mondo ci spiegava che ormai siamo tutti
Il rapporto gli uni con gli altri e che siamo in una fase di globalizzazione
Cioè in una fase in cui appunto tendenzialmente
Il mondo diventa eguale tutti competono con tutti tutti collaborano con tutti
A partire da una base grossomodo paritaria
Mi piace citare questo
Questa sua tesi mi dice che siamo entrati
In una
Terza fase della globalizzazione la prima fase fu quella data dalla scoperta dell'America dal mille quattrocentonovantadue I primi dell'Ottocento la fase degli Stati nazionali che promuovono la globalizzazione
La seconda fase è stata quella dall'Ottocento al due mila e la terza fase è questa che stiamo vivendo oggi in cui domina la tecnologia
Che si crea quelle che lui chiama la piattaforma del mondo piatto il mondo piatto Caputo questo mondo in cui tutti sono lo stesso livello se non sarebbe piatto
Che dominata dalla tecnologia dei personal computer del cablaggio fibre ottiche e della diffusione del software per la gestione del workshop cioè della
Lavoro
In collaborazione
Insomma una sorta di determinismo tecnologico la tecnologia disegna un mondo piatto
Ecco sono passati
Diciamo dal novantadue oggi quasi vent'anni dal libro sulla fine della storia quindici anni dal libro sulla fine dello Stato che solo cinque anni dalla prima edizione di questo fortunato
Berselli artisti Tom Friedman il mondo è piatto e mi pare che possiamo dire che la storia non è finita
Gli stati non solo non sono morti ma ogni giorno se ne ne nasce uno nuovo e per quanto riguarda la TIA Pizza del mondo io resto più o meno convinto che ci siano molti avvallamenti
Molti percorsi non condivisi in questo nostro pianeta
E quindi torno alla tesi iniziale il mondo non esiste non perché non esista fisicamente questo pianeta ma perché non esiste una visione condivisa di che cosa sia dal punto di vista dell'umanità questo pianeta che cosa debba essere e che cosa sia oggi
Per dire una battuta il mondo non è mondiale ci sono tanti mondi che fanno parte di questo insieme planetario
Ciascuno dei quali paradossalmente nella misura in cui diventa più collegato e visibile agli altri diventa addirittura più misterioso
Noi adesso abbiamo la possibilità almeno in teoria noi fortunati noi diciamo persone più o meno benestanti di comunicare con resto del mondo a nostro piacimento
Eppure questo non necessariamente significa che noi capiamo i cinesi o che i cinesi capiscono noi
Che è un abitante del mali sia più collegato con un norvegese occhi un brasiliano abbia una maggiore capacità di comunicazione con un canadese
Intendo Cuper comunicazione non è il fatto di mandarsi delle e-mail mai fatto di riuscire a entrare nella testa dell'altro
E perché diventato più complicato entrare nella testa dell'altro perché è aumentato il flusso della comunicazione
E quindi paradossalmente la comunicazione è diventata se vogliamo
Più opaca meno trasparente e meno leggibile
C'è troppa roba semplicemente per poter capire effettivamente che cosa c'è nella testa vostra ho nella testa mia
E per la prima volta il fatto che si siano spalancate le porte delle teste di ciascuno di noi o meglio
Della maggioranza di noi perché ricordo che ancora
Quasi la metà degli abitanti di questo pianeta non ha mai fatto una telefonata in vita sua quindi insomma anche da un punto di vista strettamente fisico
La globalizzazione ha qualche limite ma anche coloro che solo tra virgolette globalizzati non per questo si capiscono o meno ancora si amano più di prima
Insomma
Perché possa darsi un mondo eguale
Bisogna dire grossomodo un'idea condivisa di che cosa sia questo mondo soprattutto di come si possa convivere in questo mondo
Che per questo credo che
Sia necessario aprire un'idea della specie
Cioè che noi non siamo semplicemente Lucio Caracciolo Giuseppe Laterza e ciascuno di voi ma siamo oltre che i cittadini italiani europei tutto quello che volete anche
Parte del genere umano
Ora
Se c'è qualcosa che sta emergendo in maniera direi fin troppo visibile e addirittura
Enfatizzata negli ultimi tempi è il fatto che io sono io tu sei tu voi siete voi e ciascuno di noi tende a fare grosso modo gli affari propri tanto più quanto più comunica con il prossimo
E questo detto in maniera molto brutale avviene non solamente a livello individuale ma a livello politico nel senso che contrariamente a quello che molti pensavano vent'anni fa o anche prima
I paesi o meglio i soggetti politici di questo mondo hanno più difficoltà a comunicare fra loro a capirsi
E hanno quindi anche più difficoltà a organizzare la convivenza
Perché semplicemente
Che cosa è successo che siamo diventati paradossalmente tutti i più potenti
Ai tempi della cosiddetto mondo della guerra fredda c'erano sostanzialmente due grandi paesi e poi c'erano intorno a questi
Soli una quantità di pianeti più o meno grandi più o meno piccoli che ruotavano intorno a orbite predeterminate
Adesso ciascuno pensa anche dei soggetti politici mi limito agli Stati per ora molto poco rilevanti pensano di poter fare quello che gli pare voi vedete piccoli Stati che non si preoccupano di contraddire o addirittura di combattere grandi potenze
E vedete grandi potenze che semplicemente non riescono più a governare il mondo che pensavano fosse a loro disposizione mettono la chiave nella serratura e la serratura non si apre
La caratteristica geopolitica se posso usare questo parolone poi magari
Vi dirò in poche parole che cosa penso che sia
La caratteristica geopolitica di questa fase e quindi la diffusione della potenza non ci sono più solamente un paio di soggetti che decidono grosso modo per tutti
Ma tutti pensano di aver diritto dirigere per se stessi almeno se stessi e possibilmente anche qualcun altro
E quindi una fase come dicevo di forte diffusione della potenza
Tanto è vero che i soggetti che contano nel mondo non sono più soltanto gli Stati i soggetti canonici dell'ordine internazionale ma sono entità molto diverso
Grandi aziende cosiddette multinazionali
Grandi mafie transnazionali in Italia ne abbiamo qualcuna come per esempio la 'ndrangheta che sono ma si è organizzazioni criminali nate in una regione italiana che si sono diffuse nel resto del Paese
E che sono diventate anche delle potenze intercontinentali nel senso che la 'ndrangheta e attiva non solamente in Calabria o a Milano spero non qui ma è attiva in Canada in Australia in Spagna in Germania in Sudamerica
Quindi grandi massi e che hanno un potere di influenza non solo economica evidentemente anche politica molto ma molto rilevante
Naturalmente lobby che organizzazioni più o meno trasparenti io alcune sono delle società segrete altre sono invece più visibili ma insomma una quantità di soggetti
Che non sono immediatamente codificati chili in un ordine internazionale ma poi
La cosa veramente clamorosa e che le singole persone possono prendere delle decisioni e fare delle azioni che influiscono sul resto del mondo
L'abbiamo avuto un esempio plateale direi qualche mese fa quando un
Uno pseudo terrorista
Fu arrestato su un volo intercontinentale dagli americani avendone le mutande del un un improbabile
Materiale esplosivo che avrebbe dovuto far ritornare e per questo ha bloccato completamente le comunicazioni americane per un certo periodo di tempo quindi basta
La singola azione in questo clima diciamo un po'enfatizzato il citato
Di non conoscenza e quindi anche di paura reciproca per produrre degli affetti questa volta possiamo usare la metafora in modo più pertinente effettivamente tra virgolette globali
La moltiplicazione degli atti degli attori significa che non c'è più il mondo non solo non c'è più il mondo bipolare ma non c'è più nemmeno il mondo polare nel senso in cui spesso i politologi usano questa parola c'è alcuni poli di Potenza
Che più o meno condividono le regole del gioco oggi si gioca a scacchi domani a dama e dopodomani a tre sette ma più o meno sappiamo a che gioco giochiamo invece adesso non si sa più
A che gioco si gioca ognuno gioca possibilmente il suo gioco
Su questa
Evidenza io credo conviene ragionare anche per capire quali sono i dati strutturali che l'hanno determinata un dato
A mio avviso decisivo che viene spesso trascurato perché noi stessi trascuriamo è il fatto che nel mondo siamo sempre di più
Una cosa era un mondo da cinquecento milioni di persone
Parlo di Cristoforo Colombo anche prima una cosa e il mondo in cui sono nato io per esempio non un modo di tanto tempo fa era grosso modo un mondo di quattro miliardi di persone
Un mondo come quello di oggi un modo di si dice sei miliardi e settecento milioni e rotti di persone in realtà
Probabilmente sono molti di più e un mondo che il secondo le proiezioni demografiche
Che a differenza degli economisti spesso ci azzeccano perché era diciamo la demografia una scienza più prevedibile più determinata
Arriverà un mondo che arriverà intorno I nove nove miliardi e mezzo di persone censite o stimate di qui alla metà del secolo
E se Berlusconi ha ragione forse la potremo vedere anche nuovo di questo mondo da nove miliardi nove miliardi e rotti
Quindi è evidente che
Aumentano i posti a tavola aumentano gli appetiti ed è molto più difficile
Rendere corale
Il canto di un certo numero di persone così vasto piuttosto
Di quello di un numero di persone più limitato ma non è solo un dato numerico
E soprattutto
O quanto meno anche un dato culturale dimenticavo
Oltre al numero delle persone la grande differenza rispetto al passato è che per la prima volta nella storia umana
La maggior parte delle persone abita in città
Fino a ieri la maggior parte delle persone abitava nelle campagne
Da pochi anni secondo le stime dei demografi la maggior parte delle persone vive in centri urbani
E voi capite la differenza culturale enorme che si può dare fondo al giudizio di valore ma certamente
La differenza culturale di mentalità enorme che si può dare fra un cittadino di città che un abitante di campagna
Ma come dicevo non solo dati grezzi numerici o anche di localizzazione città piuttosto che campagne ma soprattutto differenze culturali
Ora le culture differenti
Io dico grazie a Dio
Chiedo scusa di questo giudizio di valore
Sono sempre esistite ma non è mai stato possibile averne contemporaneamente tutti o quasi la cognizione
Cioè che esistesse per esempio una cultura confuciana
Dal formidabile potere nell'impero celeste cinese
Era un dato noto nelle scuole
Quanto meno superiori europee
Da parecchi secoli che però noi quotidianamente
Non solo chi va in Cina ma anche semplicemente chi abita in Italia incontra dei cinesi si debba confrontare con una cultura e con la mentalità confuciana bene è una grande novità
Ed è
Uno stress in senso tecnico culturale e quindi poi inevitabilmente anche politico
Di dimensioni formidabili e assolutamente inedite e naturalmente vale il rovescio
Per un
Cinese cresciuto in un ambiente culturale confuciano impattare con
Imprenditore italiano che vuole delocalizzare in Cina piuttosto che
Con l'avventore italiano nel suo ristorantino di Piacenza e non è una cosa così ovvia
è una cosa completamente nuova che suo padre suo nonno e tutti i suoi antenati non hanno mai potuto sperimentare
Ora
Quello che
Uno potrebbe chiedersi quanto meno io mi chiedo
Come è stato possibile
Che
Dei dati a mio avviso fin troppo evidenti come quelli che ho enunciato ma spero che qualcuno poi li voglia contestare
Non abbiano
Portato a
Innanzitutto cercare di capire meglio questa rivoluzione che sta accadendo sotto i nostri occhi e poi soprattutto a evitare di credere
Che effettivamente appunto il mondo fosse piatto la storia fosse finita e gli Stati fossero morti cioè da cosa nasce da cosa nacque
E in parte posso dire ancora estiva quella ideologia della globalizzazione come di una sorta di filosofia della storia
Un binario che è stato messo a un certo punto della storia e che ci porterà appunto al mondo eguale o al mondo globalizzato al mondo mondiale fate voi
è una buona domanda alla quale io non ho una risposta ovviamente definitiva
Ma io credo che
Storicamente questa visione
Sia stato in qualche modo l'ultimo urrà della visione occidentale del mondo televisione accidentale del mondo intendo l'idea
Che i nostri valori i nostri progetti il nostro modo di vedere il mondo sia inevitabilmente
Il valore il project volto di tutti e se non è ancora il valore punti inevitabilmente lo diventerà
E quello che per esempio
Dopo l'undici settembre porto alcuni ideologi americani molto influenti all'epoca la Casa Bianca
Parlo di giochi da più Bush e dintorni
A teorizzare una selva specie di rivoluzione mondiale
Che effettivamente avrebbe dovuto portare a un mondo eguale nel senso per capirci di un mondo che sarebbe diventato progressivamente volontariamente e liberamente americano
In tutta sincerità coloro che proponevano questa rivoluzione cavalcando la guerra al terrorismo per provocarla
Parlo dei cosiddetti neoconservatori americani erano convinti e forse lo restano
Che il mondo sia una sorta di America impotenza in potenza cioè
Che non sia ancora come l'America ma che sia destinato a diventarlo e che se finora non lo è diventato non è perché l'uomo iracheno piuttosto che nascano piuttosto che italiano è cattivo
Ma perché ci sono dei cattivi dittatori che gli impediscono di essere quello Colli porrebbe essere
Di qui lo sgomento tanto per tornare un elemento fattuale dei soldati americani che arrivano a Baghdad nella primavera del due mila tre e che invece di essere accolti a rose e fiori baci abbracci
Vengono accolti quantomeno con uno atteggiamento scettico o addirittura con una
Ostilità aperta
Perché semplicemente loro si pensi sentivano portatori o erano stati indotti a pensare di essere dei portatori
Di un bene universale che però sarà stato forse effettivamente un bene universale dal loro punto di vista
Se volete anche dal punto di vista di alcuni di noi ma non lo era dal punto di vista di chi doveva in qualche modo fruire di questa rivoluzione
Forse non è un caso che ideologiche quella famosa rivoluzione neo conservatrice fossero originariamente dei comunisti molti di loro dei trotzkisti per essere più precisi
Cioè avevano un'idea rivoluzionaria di una rivoluzione permanente continua
Solo che avevano sostituito l'America al comunismo va per il resto
La il loro modo di ragionare i loro meccanismo mentale era
Perfettamente identico a quello di un trotzkista degli anni trenta
E non è un paradosso perché il comunismo come tutte le grandi titoli ideologia è vagamente utopiche prescrittive cioè quelle che ti dicono come devi diventare e soprattutto di spiegano che lo diventerà i perché è una scienza che te lo dice
è molto simile al missionari ISMU americano o al comunque i vari mica mi sia Nisini per cui certo soggetto politico si sente in qualche modo
Inviato da un'entità superiore che può essere
La scienza marxista può essere Dio invio dei cristiani o può essere il Dio dei musulmani
Che lo indirizza lungo un percorso egli dice quello che deve fare che quello che farà salverà il resto dell'umanità
Non è andata così
Abbiamo invece
Avuto
Proprio nella fase in cui sembrava che il mondo dovesse diventare uno
Una frammentazione come dicevo dei soggetti una diffusione della potenza e quindi una crescente ingovernabilità del mondo
Tutti pensano che oggi l'America sia ancora la potenza numero uno del mondo io sono
D'accordo
Il problema è che la potenza numero uno conta poco è sempre la potenza numero uno va mentre fino a qualche tempo fa la potenza numero uno era
Un vero numero uno
Adesso non essendoci più l'ordine condiviso
Anche la potenza più potente può molto poco e quindi la diffusione della potenza di fatto è una forma di diffusione della impotenza o se volete dell'anarchia
Il che può essere visto in vari modi positivo o negativo può essere visto in maniera tragica come una fase di guerra di tutti contro tutti homo homini lupus oppure può essere visto come una fase di grandi opportunità
In cui anche popoli i territori persone che non avevano una voce
Come dicono i sociologi fino a poco tempo fa improvvisamente possono farsi sentire possono far valere le loro ragioni possono cercare
Di governa arsi o magari anche di governare gli altri
Io non credo che
Il mondo possa essere letto secondo questi schemi
Semplicistici consolatori probabilmente le due cose sono destinate a convivere diciamo l'interpretazione positive quella negativa almeno per il tempo della nostra storia umana
Ma mi rendo conto che
Spesso poi in queste situazioni si tendono a produrre delle spiegazione di carattere ideologico nel senso che non si cerca di capire che cosa succede ma si cerca di fare aderire la realtà ai propri desideri
Che da questo punto di vista
Quello che dicevo prima sull'America credo che sia molto interessante
Perché non non andando il mondo nel modo in cui vorremmo andasse parlo qui genericamente di noi
Occidentali nel senso comune del termine europei americani insomma la gente abituata
A comandare negli ultimi due secoli siamo stati obiettivamente i padroni del mondo ecco questa
Umanità che si pensava quasi onnipotente non potendo constatare immediatamente
Che i propri desideri le proprie volontà si attuano
Si è inventata una sorta di universo parallelo ricordate il Truman show il famoso film di qualche anno fa
Se le cose non vanno come devono andare io mi costruisco un teatro nel quale finalmente ognuno fa la parte sua
E non ci sono troppi problemi
Il problema è che questa visione del mondo è diventata molto diffusa fra i decisori politici
Cioè fra persone che ricevono lo stipendio non per predicare come fa il Papa come dovremmo essere ma per capire come siamo e per cercare di migliorare questa nostra condizione quotidianamente per quanto è possibile
E quindi nata la categoria abbastanza inquietante del decisore che decide non in base
A un'analisi della realtà ma in base a un copione che lui stesso scrive che sovrappone alla realtà e che pensa possa dominare USA
Abbiamo visto alcuni grandi leader politici qualcuno ce n'è anche in questo Paese che hanno fatto di questa
Di questo metodo cioè della sovrapposizione del proprio modo di vedere il mondo al mondo quasi una sorta di manuale
Che seguono quotidianamente
Magari hanno cominciato anche un po'mentendo sapendo di mentire una forza di mentire a se stessi sono arrivati alla convinzione perfettamente in buona fede che quel teatro sia diventato la realtà
Che a questo proposito mi piace citare
Un giornalista americano che non è il deprecabile de deprecato Tom Friedman ma un giornalista che si chiama Ron su Schintu
Il quale
Qualche anno fa conversando con un
Con uno dei Consiglieri del Presidente Bush ma sono convinto che lo stesso accadrebbe se conversa se oggi con uno dei Consiglieri il Presidente Obama
Si sente dire questa cosa
La gente come lei dico lei giornalista
Vive in quella che noi chiamiamo la comunità basata sulla realtà
In cui ci si illude che le soluzioni emergano dal giudizioso studio di una realtà comprensibile
Oggi il mondo non funziona più così
Adesso noi siamo l'intero noi americani
Che mentre agiamo creiamo la nostra realtà
E mentre voi giudizio solamente studiate quella realtà noi agiamo di nuovo producendo nuove realtà che voi potrete studiare
Noi siamo gli attori della storia che a voi a tutti voi resta di studiarla
Molto chiaro
Forse un po'arrogante ma ha il merito
Della chiarezza cioè noi
Della realtà insomma ce ne frega abbastanza poco importante poter costruire un racconto di questa realtà che corrisponda alle nostre necessità che imporlo
Un famoso scienziato della politica
Spiegava
Che è sovrano e chi decide dello stato di eccezione potremmo dire che in questo caso sovrano e chi decide del modo in cui si racconta la realtà quindi non
Non ci si orienta su quello che accade ma ci si orienta su qualcosa che noi stessi produciamo e che cerchiamo di sopra e di imporre alla realtà lo vediamo anche
Paradossalmente ma purtroppo esempio in ambito militare
Se voi prendete per esempio
Restiamo in America la fatta anche altri esempi spendete per esempio l'ultimo manuale
Sfornato dall'Accademia di questo Point sulla contro insurrezione
Cioè su come si combatte un'insurrezione che quello che gli americani hanno fatto prima in Iraq e adesso in Afghanistan senza risultati troppo brillanti
Alla fine
Si spiega che le guerre contro gli insorti non si evincono uccidendo né di più
Perché più insorti uscì di più ne nascono
C'è una particolare aritmetica dell'insurrezione per cui per esempio se tu citi un talebano su dieci non è che restano nove tali Bari ma ne nascono novanta per usare la terminologia di questo manuale
Invece vince non chi uccide più talebani ma chi riesce a convincere il proprio pubblico che ha vinto la guerra
Il che può accadere anche senza uccidere nessuno uccidendo un milione di persone ma l'oggetto del contendere la conquista del proprio del racconto che dominare la proprio opinione pubblica e possibilmente nell'opinione pubblica mondiale
E quanto disse a suo tempo il generale McChrystal prima di finire
Licenziato da Obama per averlo pubblicamente schernito è quello che dice adesso il generale Petraeus anche se poi sul campo fa esattamente il contrario
Ed è quello che si insegna oggi in qualsiasi accademia militare non solo americana importante non è uccidere il nemico importante conquistare la mente di chi conta coi nei nostri Paesi
Perché se io riesco a uccidere centocinquantamila talebani arrivo a Kabul e trionfante e poi c'è il mio Paese quindi per qualche motivo non è contento di questo fatto io è come se avessi perso la guerra anche se ho conquistato
Il territorio che dovevo conquistare quindi si tratta di
Costruire dei racconti e di importi
A suo tempo adesso meno si costruiti con un certo successo il racconto della globalizzazione
Non semplicemente come interdipendenza perché quello è un fatto cioè il
Fatto che siamo tutti più collegati l'uno con gli altri
Non tutti e ma una
Una quota di umanità molto maggiore rispetto ad anni fa
Ma da qui si è inserito in maniera del tutto arbitraria
E senza alcun riscontro concreto che l'interdipendenza creasse eguaglianza
Crea se quanto meno se non eguaglianza creasse un modo analogo di vedere le cose quindi una maggiore facilità di comunicazione
Da questo punto di vista visto che siamo al Festival del diritto
Credo che una riflessione
Che io non posso fare perché non sono un giurista ma che alcuni giuristi hanno fatto ed altri non giuristi anche hanno fatto
Riguarda per esempio un'altra delle grandi mitologie che ha sorretto poi anche questa fase la globalizzazione non solo che il mito del diritto internazionale e cioè l'idea
Che possa esistere non dico che esista ma che possa esistere un diritto internazionale appunto non nazionale ma fra le nazioni condiviso fra le nazioni che sancisca alcuni grandi principi e possa sanzionarli
Ora noi diamo visto che concretamente
Quando si fa riferimento al diritto internazionale lo si fa sempre a partire
Da soggetti particolari cioè non c'è un'entità terza
Nello spazio non so dove o magari a palazzo di vetro
Che ragione a per gli altri stabilisce i torti e le ragioni ci sono
Dei soggetti politici degli Stati delle organizzazioni che decidono questo è
Il punto di vista
Dell'umanità e questo significa che il diritto internazionale diventa una forma di diritto strumentale
Quindi non un diritto perché è un diritto strategico ora diritto strategia sono naturalmente
Termini antinomici non si può contemporaneamente volere il diritto e immaginarlo come agenti all'interno di rapporti di forza diritto dovrebbe in qualche modo
Prescindere da questi rapporti di forza e però noi diamo specialmente in Italia e dire specialmente nel mondo cattolico creato questa ideologia che in termini volgari potremmo definire buonista in base alla quale esistono delle regole condivise da tutti
Che bisognerebbe applicare e che purtroppo magari qualche volta non vengono applicate
Don solo sinistro si statuisce questo principio astratto come se fosse condiviso ma addirittura si istituiscono delle corti internazionali
Che poi all'atto pratico applicano in maniera selettiva
In forma giuridica degli interessi specifici
Tribunale di Norimberga Tribunale di Totti ma più recentemente
Tribunale per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia erano ovviamente non potevano essere altro in alcuni casi era anche un bene che lo fossero
Dei tribunali di parte non è che si ci metteva discutere se i razzisti erano buoni erano cattivi Cisco Univar nazisti oppure non è che si decideva si servirono buoni o cattivi si pulivano i serbi
Ma una cosa è punire il nazista o il criminale serbo a partire da un dalla giurisdizione positiva nazionale un'altra cosa è farlo in nome di principi universali
E siccome evidentemente non tutti condividono questi principi specialmente quelli che perdono le guerre inevitabilmente appare
Diciamo una certa ipocrisia in questo tentativo di universalizzazione del proprio punto di vista
E sì che l'ipocrisia da Pecci possiamo stare il problema è che dal punto di vista di chi subisce una decisione particolare informo riversare si creano poiché le reazioni
E si creano dei tentativi di costruire magari a propria volta
Una forma di giurisdizione internazionale OCSE ad internazionale che difende i propri interessi
Un altro esempio banale voi sapete quante Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo esistono per
Svariate tutte universali a intendiamoci però presenta se voi prendete la Dichiarazione islamica dei diritti umani
E prendete la dichiarazione che è stata statuita a suo tempo dalle Nazioni Unite vedete alcune piccole differenze si chiamano tutte le dichiarazioni versati per carità
Però diciamo una
Evocava cari la Sharia e l'altra norma evoca oppure se voi chiedete a un cinese che cosa intenda per diritto umano o per il diritto della persona quindi da che secondo lui il diritto della persona non esiste perché è superiore il diritto della comunità e quindi questo è il diritto diciamo universale e però appunto nella nostra ideologia per cui l'Occidente universo e quindi anche i nostri valori sono per definizione universali
Tutto deve per forza attenersi salvo poi andare a sbattere un muro e scoprire che quando gli altri
Non sono d'accordo con noi hanno la forza
Di reagire
Mentre prima questa forse non ce l'avevano e quindi il dibattito da accademico diventa molto spesso tragico
Per finirebbe per lasciare anche un po'di tempo
Spero a una discussione critica
Vorrei
Concludere su quali possono essere
Le prospettive di un mondo che non solo non è più uguale di quello di prima
Nel senso che diceva adesso soprattutto nel senso culturale
E quali possono essere
Alcune diciamo indicazioni molto modeste banali
Di sopravvivenza in un mondo dove la potenza e più diffusa quindi l'impotenza e più diffusa e dove le regole sono meno condivise
E soprattutto dove ci sono più attori che hanno una propria idea di che cosa siano le regole e magari non solo delle regole che dovrebbero essere condivisi da tutti ma soprattutto di quelle che sono in grado di imporre agli altri
Allora se c'è qualcosa di non completamente falso in quello che ho cercato di sostenere fino adesso
Credo che una prima regola dovrebbe essere quella della sobrietà
Cioè quella di rinunciare alle ideologia e per quanto consolatorie piacevoli in alcuni casi anche esteticamente ammirevoli che ci siamo costruiti in questi ultimi anni il cui culmine
è quello appunto di una sorta di mondo globale
E cercare invece di capire non dico le cose come stanno perché potrebbe sembrare arrogante ma soprattutto cercare di capire come anche gli altri soggetti
Appartenenti a culture a comunità molto diverse dalla nostra vedono questa convivenza in questo pianeta e che è un modo storicamente diverso dal nostro ma che per la prima volta nella storia è un modo di vedere che si è diffuso e che non è semplicemente a attivo in una parte del mondo ma è
Visibile un po'dappertutto
E si è diffuso anche fisicamente perché i flussi migratori le grandi diaspore hanno portato queste comunità e queste culture lo vediamo anche qui a contatto con lui cosiddetti occidentale
E quindi umiltà
Quindi
Rinunciare appunto all'ideologia e cercare di confrontarsi con
Con gli altri punti di vista e in questo caso confrontarsi vuol dire cercare di entrare nella testa dell'altro
Perché finché io non sono in grado di non dico capire ma quanto meno avere un'idea vaga di intuire come ragione il mio interlocutore
Finché non sono in grado di capirlo posso magari avere simpatia per luglio posso essere simpatico Luigi ma non creiamo
Una possibile vera
Efficiente confidenza restiamo universi che possono starci simpatici o antipatici ma che non comunicano
E che magari non comunicando costruiscono delle spesso accade delle immagine azioni dietro logiche perverse per cui io non capendo te immagino quali chissà quali disegni
Non solo si tu possa coltivare quindi cercare di
Capire
Di non
A vere
Semplicemente delle lezioni da dare
Ma appunto rinunciare a a questa idea di avere di essere portatori sostanzialmente di un valore universale condiviso che non c'è
La seconda cosa io credo e
Capire quali sono in questo mondo in cui la potenza si diffonde sempre di più anche a livello individuale dicevo
Quali sono le parti
Più interessanti come si dice con un termine che mi dispiace ma che viene spesso usato emergenti
E quindi scoprire che vi sono
Aree del mondo Paesi che fino a ieri erano Terzo Mondo penso a un grande Paese come il Brasile
Che oggi si pensano si pensano e quindi in qualche misura sono potenze mondiali non sudamericane mondiali Brasile oggi
Ha da dire la sua per esempio sulla questione iraniana
E in Consiglio di sicurezza vota contro gli Stati Uniti d'America
Per un compromesso con l'Iran quando mai si poteva pensare
Non dico dieci anni fa ma anche un anno fa che il Brasile votasse contro gli Stati Uniti per l'Iran nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
E lo stesso guarda caso lo ha fatto anche un'altra potenza emergente come la Turchia addirittura paradossalmente nostro alleato e membro dell'Alleanza atlantica la Turchia la Turchia ha votato contro gli Stati Uniti e per l'Iran
O come può succedere che qualche piccolo Autilio magari non tanto piccolo come Chavez in Venezuela od altri signori lo vediamo qui qualche esempio diciamo dall'altra parte del mare Mediterraneo
Possa in qualche modo dettare la propria agenda a Paesi che sembrerebbero o che erano considerati fino a poco tempo fa delle grandi potenze
Mentre invece Paesi che si consideravano e che tuttora si pensano grandi potenze magari perché fino a qualche decennio fa avevano dei grandi imperi si scoprono improvvisamente impotenti
E quindi bisogna cercare faticosamente nella
Del Plani spero di individuare
Questa ed in qualche modo anche un'attività di tipo geopolitico
Le aree del mondo i soggetti che in qualche modo in questo mondo hanno qualcosa di nuovo da dire e sofferto non regole che sembravano in qualche modo determinate e infine
E qui finisco sull'Italia
Devo dire che questa sovversione dell'ideologia globalizzare ante
Ha una buona
In senso tecnico applicazione in Italia cioè in un paese che ricordano gli stessi fino a trenta quaranta anni fa
Esportava umanità e adesso ne importa ma non solo ne importa ne importa in quantità considera i voli e a ritmiche sono al livello dei primi due o tre Paesi del mondo nel senso che l'Italia oggi fare i primi due o tre paesi in termini
Di recezione di flussi migratori al mondo
Essendo stato fino agli anni Settanta un Paese esportatore i braccianti di menti
Ora è chiaro che per una
Per una persona che vent'anni fa leggeva quei tre deprecabili libri che ho detto che quindi immaginava che tutto il mondo diventasse come noi scopre improvvisamente invece che esiste un mondo anzi esistono una quantità di mondi altri diversi
Qualche volta ostili ma comunque diversi fondamentalmente da noi e che ce l'abbiamo in casa B si sente spunti spiazzato e quindi è anche legittimo e comprensibile
Che possa avere delle reazioni non razionali non calcolate
Non
Misurate in termini anche strettamente
Di costi e benefici ma delle reazioni epidermica e delle reazioni nervose delle reazioni di sconcerto
Perché scopre improvvisamente che il teatrino dell'ideologia
è sfociato in una realtà che la contraddice o meglio lo contraddice il teatrino in termini
Quasi antipodale
E quindi dobbiamo fare anche in qualche modo un tuffo nella nostra realtà che non è la realtà non dico dei nostri padri ma forse nemmeno dei nostri fratelli maggiori
E con la consapevolezza di sapere che questo non è un fenomeno reversibile quanto meno nei tempi delle nostre vite questo fenomeno che è destinato a restare con lui
E che ci impone
La mia ci impone nel senso che non abbiamo alternative quello che dicevo prima cioè cercare di entrare nella testa degli altri poi eventualmente ci si litiga poi magari si fa a botte o magari ci si mette d'accordo si trova tra regole comuni
Ma se non lo facciamo questo sforzo non possiamo nemmeno pretendere che gli altri si sforzi di entrare nella nostra testa grazie
Bene abbiamo un po'di tempo come diceva Lucio Caracciolo per
Dialogare per sentire qualcuno dei vostri
Riflessioni commenti domande
Mi sembra che le cose che diceva Caracciolo
Fossero siano degli antidoti a punta a una ideologia
Molto forte che è circolata in questi anni
Per esempio quando
Caraccio diceva
Scambiare qualche mail con una persona che ha all'altro dall'altra parte del mondo non vuol dire conoscerla
Vuol dire avere una facilità certamente maggiore di comunicazione ma addirittura
Da quello che diceva questa comunicazione può essere paradossalmente
Un fattore di ostacolo alla migliore conoscenza
Non so se abbiamo un microfono
E non so se c'era qualcuno che appunto vuole
Poi una domanda una questione
Sulle cose che
Ecco ce ne c'è una persona
Abbia un microfono ecco qui c'è
Ci dice soltanto il suo nome così quello
Grazie
Buona sera sono Eric Burckhardt ed alla mia domanda si capirà che sono uno studente sono stato uno studente in giurisprudenza e che la mia tesi portata sul diritto internazionale del modo
Di concepire le cose
Ora il fatto di concepire suddividere il mondo principalmente gli Stati nazionali continua secondo lei a rappresentare una risposta geopolitica adeguata mondo globalizzato e in particolare a un'economia globale
Da questo punto di vista sappiamo che Ultimo cioè l'ha detto lei stesso multinazionali organizzazioni criminali transnazionali che ci sono forse sviluppate oramai
Più dell'istituzione dell'autorità politica e sotto profilo globale diciamo
E non ci troviamo forse in un periodo analogo a quello intercorso tra il mille quattrocentonovantadue il mille seicentoquarantotto
Quindi con la scoperta del della merita lento logoramento da Repubblica cristiana
Fino arrivare al Trattato di Westfalia e la definitiva scomparsa la res publica cristiana mi spiego meglio
I fatti e la realtà di oggi non ci obbligano a costruire
Dal punto di vista proprio istituzionale
A costo di profondo innovazione difficoltà un nuovo ordine globale e senza scadere nell'utopia di un ordinamento globale non è forse necessario evitare che al
Alle relazioni Ochiana e tra Stati si aggiunge si aggiungono allora sostanziale rilevanza
E importanza nel governo delle come mia
E della e dell'ambiente delle altre problematiche globali
Insomma al di là delle buone volontà dei singoli individui non si può con
Cioè senza confidare nell'utopia
Non c'è speranza
Grazie
Forse intanto per cominciare dato
Se non succede
Non so io accoglierei tre quattro domande può rispondere avere c'è un'altra subito
Qui davanti
Lei ha parlato più che altro delle regole della politica
Gli Stati nazione la perla la l'aumento è stato in azioni la perdita delle grandi potenze
Però
Per
Provare a contraddirlo un po'il commercio invece non è che sta regolando per altra via i rapporti tra i Paesi nel senso che a me sembra che le regole del commercio
Le transazioni gliele lo spostamento delle merci
Eccetera hanno sempre più regoli comuni cioè c'è una tendenza apparente almeno
Di autoregolamentazione direi che è una parola giusto ma di una regolamentazione attraverso inviti o piuttosto che altre
Altri soggetti che riguarda soprattutto quell'aspetto
Una regolazione negli Stati della possibilità
Di
Io lo chiamo rifar commercio ciò è di lo scambio di merci lo scambio di
Possessori ecco quella non è un di per sé una regolazione
Pongo
Dovete di lì un abbraccio
Buonasera a tutti
Mi presento sono Mosca Michelangelo o una folta ideologia sono marxista leninista non pentito
Per convincermi
Assisto questi dibattiti e tutti quanti e dite che l'ideologia sono morti finite
Nel sepolcro della storia ma sente l'ideologia
Quindi è fuori l'individualismo la bussola si perde
E vengono poi le disuguaglianze chi aumenti e l'hanno sempre di più
Perché ossia un'ideologia chiamano alla così una un'ispirazione religiosa
E quelle molto attraente per tutti i popoli oltre mezzo c'è un'ideologia
Politica
Se non si hanno questi due parametri e si è sull'attendismo da una parte e sul qualunquismo dall'altra ai c'è caos e c'è la confusione la gente pensa
In questo caso salvare alla proprio la propria perde dov'è la propria condizione e quindi me ne frego se l'altro muore di fame vede prego se l'ATO è disoccupato me ne frego se ci chiede una fabbrica più lontana me ne frego di tutto
Allora bisogna rimettere nelle teste della gente che si sente l'ideologia
Non si va avanti da nessuna parte perché l'ideologia è un qualcosa che ti trascina nel lontano
Periodi o non nell'immediatezza delle cose da fare quotidiane
No e quindi ti dà un una visione in cui a ai
Una vita da spendere un tutore avanti dal teatro mandare i figli senza presto c'è
La
Come ho detto anche prima l'assoluta che nettezza del quotidiano che l'affare di fare quello che che ognuno ritiene non esibiti geologia
Anche dentro il Parlamento vanno a fare scandalismo andare israeliano soldi ovunque non perché non hanno più
Un'ideologia sulla quale orientarsi
E chi li dirige no e chi segue questi questi politici poi ci comporti di conseguenza popolo e e Specchio dei redditi chi ci comanda quindi io sono dove tetto marxistaleninista non pentito faccio con ti che in un partito di quel tipo e spero che
Questa ideologia non si spenga perché se si spengono questa ideologia e purtroppo
Mi rendo conto che siamo lo dico al lumicino ma insomma siamo lì
E anche se
Milan gran parte del mondo c'è ancora qualcosa che
Ci dà qualche speranza perché nell'animo umano poi
è
Cioè la voglio ieri sono tutti uguali diciamo che non c'è discriminazione guardiamo
Guardiamo l'uomo come diceva
L'onorevole Fini stamattina
Guardiamo l'uomo e non
Il cittadino ma l'uomo come uomo si tavoli ha fatto la Bossi-Fini che non sono io no è un lavoro non c'è un uomo ti manda la Casati bella pedata nel sedere
Quindi ci conta riceva
In termini quelli quel
Quell'uomo che ha alla sua Casale sui mercati dal vendere quello che vuole però parlando dell'uomo poi
Percorsi contraddiceva appunto con la sua legge Bossi-Fini che
Espelle una persone se non è un lavoro pensionati da poco seri sei un pezzo di legno da buttare a male
Quindi
Ideologiche servono
Poi rispondere così sì
Comincerei dal
Dall'ultima interlocutore perché
Non se ne voglia non me ne vogliano gli altri mari mi è più simpatico
Anche perché
A suo tempo ho letto il mio Marx il mio marzo mi spiegava che lui non era un ideologo ma erano scienziato
Quindi trovo paradossale che uno possa essere contemporaneamente un marxista leninista e un fautore dell'ideologia
Ma comunque sonoro tutti paradossi sono possibili ma lei intende ideologia non capisco cosa vuol dire ideologia nel senso come se ho capito bene quanto meno come diciamo idealità cioè come necessità di avere
Degli ideali che in qualche modo ci portino avanti ora io ho cercato naturalmente
Si può non condividere nulla di quello che ho detto ma io ho cercato non di spiegarvi come deve essere il mondo ma di come io penso che stia andando che è una cosa un po'diversa cioè non mi pare di avere
Cercato di esprimere un dovere essere ma ho cercato di
Trasmettervi quello che è nel mio piccolissimo io credo di capire
Per quanto riguarda le relazioni politiche non solo politica in questo mondo
Perché questo è il punto di partenza sono invece pensiamo che esista un credo che ci spiega già tutto che basta leggere il Corano la Bibbia o o il capitale o qualcos'altro mi ritiro
E
In buon ordine
E quindi fatta questa premessa e comunque apprezzando l'impulso all'idealità senza il quale non ho nemmeno la voglia di studiare il mondo così come
Bando cercare di rispondere le altre due domande e cioè
Se ho capito bene
Le due domande condividono in qualche modo un assunto di carattere economicistico cioè l'idea che in carenza di un ordine politico
Internazionale i meccanismi economico-finanziari commerciali come dice lei possano determinare comunque delle regole condivise che hanno poiché le ricadute di carattere magari politico-istituzionale
E lei suggeriva anche il fatto che forse sia punto da superare una sorta di divisione del mondo e per Stati nazionali
In vista di un nuovo ordine globale basato sul governo dell'economia piuttosto che dell'ambiente
Allora
Premesso quello che dicevo e cioè che io non intendo
Perché non non saprei
Fornire ricette sul mondo avvenire ma cercare di descrivere quello che riesco a vedere oggi a me non pare
Che stiamo assistendo innanzitutto
A un declino dello Stato allora attenzione io uso il termine è stato un senso più vasto del termine non mi riferisco in particolare lo Stato nazionale perché se voi vi andate a vedere anche
Come si sono formati recentemente gli Stati nel mondo che ti ricordo fino a pochi tempi rapporti fino venticinque anni fa erano circa centodieci adesso sono duecento
Come si sono formati questi altri Stati si sono formati in genere
Per sottrazione
Da stati esistenti grandi imperi che sono collassati dopo la Prima guerra mondiale dopo la Seconda guerra mondiale dopo la
Terza guerra mondiale se vogliamo chiamarla così la guerra fredda si è avuta progressivamente
Peruzza vista Impero ottomano impero nazista impero sovietico intero jugoslavo
Si è avuta la formazione di
Istituzioni che magari si sono auto definite stati alcuna sono in attesa di riconoscimento ma che hanno contribuito a rendere più pletorico
Il numero dei soggetti abilitati a discutere l'ordine internazionale quindi questa diffusione del potere di cui parlavo
Il problema che molti di questi Stati realtà sono degli stati di carattere divenne un patrimoniale cioè si tratta normati Stati nazionali nel senso classico del termine Amati per esempio un capomafia piuttosto che un leader che utilizza magari la carta etnica o intenta dei diritti storici di qualche popolata amico per detenere il controllo di un territorio
I
In Europa per esempio molti Stati ex jugoslavi rispondono a queste caratteristiche o anche alcuni Stati dell'Unione europea
Penso la Romania la Bulgaria
Sono stati in cui è molto difficile distinguere il livello istituzionale a livello criminale nel senso che al potere ci sono i capi delle principali mafie locali eppure questi sono addirittura membri dell'Unione europea
Quindi abbiamo perso un po'il se vogliamo il senso di quello che cos'è uno Stato quello che dovrebbe essere uno Stato nel senso alto del termine che abbiamo coltivato da Westfalia in poi quanto meno
E abbiamo delle entità che sono omologate in termini anche internazionali spicci
Agli Stati Uniti d'America piuttosto che all'Italia e che magari appunto si chiamano Montenegro Kosovo anche Stati più importanti e che sono appunto dell'entità
Governate da alcuni signorotti locali i quali sono sostanzialmente
Autoreferenziali in termini di legittimazione e che però sono parte dell'ordinamento internazionale quindi questa
Proliferazione è una proliferazione che ha reso più eterogeneo il panorama dei cosiddetti Stati e però
Riconoscendosi fra loro e superiore non riconnessione entrasse evidentemente si autoblindo interno far parte dell'ordine internazionale
E quindi questo rende molto più complicato anche la possibilità di una sorta di etero direzione per via economica
Lei parlava del commercio ma forse avrà letto sui giornali che ogni volta che la dato Yukio piuttosto che altre grandi organizzazioni cerchiamo di stabilire delle regole comuni per il commercio si scontrano con
Delle realtà degli interessi che rendono
Questo commercio poco
Poco diciamo regolato e poco regolabile un esempio che ci riguarda direttamente noi avevamo stabilito come europea dei
Alla Conferenza di Barcellona del mille novecentonovantaquattro o l'anno due mila dieci
Sarebbe nata
Nello spazio euro-mediterraneo una Area di libero scambio di libero commercio
Lei la vede
Oppure non so
Doha Round non so se le dice qualcosa il sono una quantità di esempi che semmai specialmente dopo la crisi rivelano una tendenza al protezionismo cioè la chiusura
O magari professano ideologicamente il liberismo per chiudere i propri mercati aprire quelli altrui Stati Uniti d'America sull'esempio direi quasi paradigmatico
E così via quindi io francamente non credo che attraverso delle attività economiche commerciali o finanziarie si possa surrogare la politica il momento in cui questo accadesse e qui
Veramente da un giudizio di merito ne sarei molto preoccupato
Forse abbiamo il tempo ancora per accogliere uno due questioni se ci sono
C'è un signore
Sono in corso due processi
In apparenza contraddittori lo spostamento del potere economico
Dall'Occidente verso altre aree sembra come
Scriveva un economista indo americano di cui non ricordo il nome in maniera
Quasi pacifica parte conflitti locali
E un flusso migratorio verso l'Occidente stesso
I primi diciamo risultanze di questi processi sono già evidenti tipo un ritorno al nazionalismo nel giornalismo
La diminuzione dei
Diritti
In generale individuali e non
Ma secondo suo parere cos'altro c'è spetta alla fine di questo processo che sarà sicuramente lungo
Grazie
Ovviamente non lo so
Però posso immaginare
Alcune
Tendenze
Allora una tendenza che già visibile
Porta
All'incrocio
Di due frustrazioni
La frustrazione
Di chi essendo
Nato ricco se posso usare questa metafora ricco e potente come noi occidentali vede infrangersi contro un muro di
Di risposte della storia
I suoi sogni di egemonia di benessere di tranquillità di pace occidentale e dall'altra la frustrazione di chi immaginava
Che con la fine della guerra fredda e quindi con il questa apertura cosiddetta globalizzato ante
Avrebbe immediatamente partecipato del banchetto altrui
E quindi avrebbe
In qualche modo superato nel giro di qualche anno
Gli ostacoli che altri popoli per esempio quelli occidentali hanno impiegato alcuni secoli e superare
Ci sono stati anche diciamo in campo economico
Degli economisti che hanno
Teorizzato appunto questa possibilità di
Salta acustici storici per di portare più o meno o località grado analogo di premesse re le cose sono diversamente il pericolo è che queste due frustrazioni essendo delle frustrazioni di carattere ideologico prima
Quindi non hanno una base razionale non una base verificabile però una base nemmeno
Criticabile perché appunto sono ideologiche riproducono poiché lei sia tale come
Per esempio per parlare d'Italia
Noi siamo ormai
Quasi tutti convinti che c'è un'invasione africana dell'Italia e che il nostro Governo può aver fatto bene può aver fatto male si è messo d'accordo con un gap casi
Perché lui facesse il nostro poliziotto e impedisse che l'Italia fosse invasa degli africani
Poi vai a vedere le cifre e scopri che dei cosiddetti immigrati clandestini
Una quota pari a circa l'ottantacinque per cento sono i cosiddetti overstayers cioè coloro che entrano legalmente in Italia
E poi restano nel nostro Paese una volta scaduto il loro regolare permesso
Mentre quelli che dovrebbero essere in qualche modo tamponati metodi spesso brutali da Gheddafi solo una quota minimale
Direi non oltre il dieci per cento di questo fenomeno e loro non ci concentriamo sul dieci per cento e non ci preoccupiamo dell'ottantacinque per cento
Perché perché semplicemente alla fine questi meccanismi
Di carattere anche mediatico io faccio anche il giornalista quindi so come funzionano queste cose cioè si fanno diciamo le cose un po'in fretta ci si cerca di prendere l'elemento che colpisce di più l'invasione
Dal Nordafrica il canale di Sicilia con un mare di battaglia e quindi sulla base di questo che è un diciamo un prodotto facilmente vendibile si determinano poi delle politiche
Cioè io mi invento una realtà e poi su questa realtà costruisco delle politiche molto reali
Che poi producono effetti evidentemente opposti a quelli che vengono in qualche modo propagandata e questo è uno degli aspetti secondo me più preoccupanti di quei fenomeni cui lei faceva riferimento
Bene io ringrazio molto Lucio Caracciolo
Vi invito a me
Prossimi incontri con Marco Revelli diciotto stasera ci come sapete si linea Bardi al Palazzo gotico alle venti e poi continuare il festival grazie a tutti