Tra gli argomenti discussi: Abu Mazen, Afghanistan, Cina, Economia, Esteri, Fmi, Guerra, Israele, Karzai, Moneta, Netanyahu, Pace, Palestina, Rassegna Stampa, Talebani, Usa.
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Buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale venerdì otto ottobre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura quest'oggi torneremo ad occuparci del rischio di
Guerre monetarie lo faremo
Innanzitutto con leva al trade union di ieri che
Sintetizzava un po'le posizioni dei vari Paesi gli Stati Uniti
Parlano di rischi per gli interventi sulle monete
In un attacco indiretto alla Cina ma la Cina
Si difende mentre il Fondo monetario internazionale evoca i timori di una crescita
Non equilibrata di una crescita sbilanciata
Leggeremo poi una serie di commenti territoriale secondo di ri del Financial Times schermaglie monetaria la Cina è la chiave per abbassare le tensioni sui tassi di cambio per il Wall Street Journal Europe di oggi invece
Un altro editoriale
Uno dei responsabili del del rischio guerre monetarie e sono gli Stati Uniti la svalutazione del dollaro che
Viene portata avanti dall'Amministrazione o Obama per
Tentare di rilanciare la crescita leggemmo anche un'analisi dalle mondo di
Allora fasce nonché parla del ritorno di un sentimento protezionista cui e la che significa in Francia ma anche negli Secci uniti
Leggeremo leggeremo perché
Il secondo tema di cui ci occuperemo in Afghanistan i colloqui tra il governo Karzai e i talebani leggeremo
Un editoriale del Washington post che si chiede se un accordo con i talebani possa porre fine alla guerra
In Afghanistan ci sono elementi di preoccupazione per il quotidiano americano il Garden invece parla di guerra senza fine in un editoriale di ieri mentre
L'indipendente scrive che questi colloqui segnalano l'inizio della fine
Dei giochini afgani
Altri colloqui importanti sono quelli tra israeliani palestinesi in Medioriente
Su questo leggeremo l'editoriale di oggi dell'International Herald Tribune secondo cui
Benjamin Netanyahu e Mahmoud Abbas devono parlare devono soprattutto dimostrare coraggio politico per
Portare avanti i colloqui di pace ma partiamo dalle guerre monetarie
L'Herald Tribune ieri apriva con un articolo che sintetizzava abbastanza bene
La situazione gli Stati Uniti
Parlano di rischi per lui interventi sulle monete il riferimento alla Cina ma la Cina
Difende la sua azione mentre il Fondo monetario internazionale evoca i timori di una crescita sbilanciata scrive il Trid Vionnet il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner
Avvertito che i passi necessari per garantire stabilità di lungo periodo e una crescita più di lanciata dell'economia globale
Rischiano di essere minati da una corsa di alcuni Paesi per evitare che le loro monete sì rivaluti no il messaggio era diretto principalmente alla Cina
Ma il premier cinese Gwen già Bau parlando a Bruxelles l'altro giorno a resistito alle crescenti pressioni dell'Europa degli Stati Uniti
Che chiedono di rivalutare il renminbi in modo da permettere alle imprese straniere di essere più concorrenziali sul mercato cinese
Non lavorate per fare pressioni su di noi sul tasso del Re mi in via del T.U.E.L. abbandonando un discorso che era stato preparato per un incontro con gli imprenditori
Europei e cinesi a Bruxelles a questo duro scontro inusualmente Franco avvenuto a distanza
Mentre il Fondo monetario internazionale pubblicava nuove previsioni al ribasso sulla crescita economica globale per il prossimo anno il fondo sottolineato una preoccupi preoccupante divario nei tassi di crescita
Tra i Paesi avanzati l'economia in via di sviluppo sintomo
Appunto degli squilibri
A livello macroeconomico nel momento in cui i Ministri delle finanze si stanno per riunire a Washington in questo fine settimana per le riunioni annuali del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale gli americani temono che la cooperazione immersa durante la recente crisi finanziaria stia cominciando a Erode assi così
Tra l'altro leva al Tripi orna nel mondo oggi
Pubblica un'intervista Dominique Strauss Kahn il il direttore del Fondo monetario internazionale che come come aveva fatto sul Financial Times alcuni giorni fa avverte del rischio di una guerra monetaria catastrofica per per l'economia
Mondiale perché dopo una guerra monetaria rischia di esserci anche una guerra protezionista una guerra commerciale
Di chi è la colpa seconda fascia al Times la Cina è la chiave per abbassare
Le tensioni sui tassi di cambio
Questo sommario delle vittoriale dal titolo schermaglie monetarie scrive il quotidiano della siti i sentori di guerra sono nell'aria la guerra è quella monetaria ma le conseguenze per l'economia globale potrebbero essere disastrose
Dopo una serie di interventi volti a mantenere bassi valori delle monete
Locali i leader politici hanno cominciato a esprimere i timori di una corsa pericolosa al ribasso
E la politica dei tassi di cambio la minaccia non deve essere presa alla leggera una guerra monetaria contrariamente a ciò che ha detto il Ministro delle Finanze brasiliano Guido mantenga non è ancora scoppiata
Interventi di Giappone Corea del Sud svizzere tregua nel corso dell'ultimo anno sono stati modesti intermittenza
Ma
La la possibilità di altri interventi non deve essere sottovalutata
Non è sorprendente presa lasciata INPS che
Alcuni Paesi stiano cercando di rafforzare le loro esportazioni in questo periodo economico fragile
Spostare il carico della crescita economica sui consumatori stranieri eh più facile dal punto di vista politico ed economico che stimolare la domanda interna
Ma anche se gli interventi sui tassi di cambio danno un vantaggio competitivo gli spot agli esportatori interni
Alla fine avverte effetti queste operazioni diventano controproducenti dal punto di vista globale e perché perché non è possibile che tutti
Riescano nello stesso momento a risolvere i loro problemi economici attraverso le esportazioni
La prospettiva di un'altra serie di alleggerimenti quantitativi da parte di stracci uniti e Regno cioè in sostanza
Stampare moneta alleggerendo le pressioni sulle valute locali
La prospettiva di questi altri alleggerimenti quantitativi hanno aumentato le tensioni a livello globale l'eccesso di liquidità verso i mercati emergenti
Sta incoraggiando i Paesi in via di sviluppo a procedere a loro volta deprezzamento i delle loro monete per i farmaci al Times tutto questo può portare a una spirale pericolosa ma buona parte della responsabilità e della Cina le riserve di moneta straniera cinesi raggiungono i due virgola cinque miliardi di dollari
E Pechino sta intervenendo sulla suo monete arrivo Nimbi come nessun altro Paese al mondo come più grande esportatore al mondo ogni sua azione ha un grande impatto sul commercio globale
La Cina non ha permesso al Re mi inviti rivalutarsi significativamente sul dollaro e questo significa che quando il dollaro per del terreno i Paesi terzi per esempio quelli europei diventano ancor meno competitivi rispetto alla Cina
Per riequilibrare l'economia globale è necessaria una maggiore libertà di fluttuazione della moneta cinese i surplus commerciale della Cina sul risultato dei bassi salari e dagli alti risparmi
Dei cinesi fino a quando la Cina non risolverà queste due questioni stimolando la domanda interna rimarranno pesanti squilibri nell'economia globale
I tassi di cambio sono solo una parte della soluzione i problemi economici attuali ma è comunque meglio che il venti di guerra
Sui mercati dei cambi non diventino un vero e proprio conflitto così
Il
Farà ciò Times e Wall Street giornali invece a una lettura un po'diversa e
Assegna una parte importante di responsabilità in questa
Possibile potenziale guerra monetaria agli Stati Uniti la cooperazione di Geithner il titolo di un editoriale la svalutazione del dollaro non significa leadership economica
Cos'è successo segretario al Tesoro Timothy Geithner si è finalmente accorto del pericolo legato il protezionismo monetario
Spingendo si a invocare l'Accordo di Bretton Woods del mille novecentoquarantaquattro che permise di arrivare alla stabilità dei tassi di cambio
Per un'intera generazione peccato che l'idea di cooperazione che ha in mente Geithner è quella di randellate e la Cina per costringerla rivalutare il renminbi
In modo che gli Stati Uniti possano svalutare il dollaro e sottrarre un po'di domande economica globale se il discorso di Geithner ha travolto dimostrare leadership beh abbiamo qualche dubbio sul fatto che abbia raggiunto il suo obiettivo scrive il Wall Street
Prima degli incontri del Fondo monetario internazionale della Banca mondiale di questo fine settimana
Il Segretario al Tesoro semplicemente ripetuto il solito discorso americano sul fatto che la sottovalutazione della moneta cinese la fonte di tutti i mali economici globali
I cinesi difficilmente cambieranno politica di fronte a queste bastonate pubbliche e comunque anche un cambio della politica monetaria non farebbe nulla per rilanciare la crescita economica americana il più ampio problema che contraddistingue le dichiarazioni di Geithner
è che il Segretario al Tesoro rifiuta di riconoscere il ruolo degli Stati Uniti negli attuali conflitti monetari
Come Paese che detenga che detiene la moneta dica Riserva mondiale gli Stati Uniti hanno un obbligo speciale a mantenere alto il valore del dollaro e invece
La politica del Tesoro e dell'affetto dalla Federal riserve di svalutare attraverso l'alleggerimento quantitativo per spingere le esportazioni americane e nascondere i fallimenti degli stimoli pubblici degli ultimi tre anni
Secondo il Wall Street Journal buona parte della colpa per il caos dei mercati valutari globali e per l'esplosione del prezzo
Del loro è proprio la politica americana di stampare biglietti verdi una vera leadership americana
Implicherebbe negoziati per avere più coordinamento nella politica monetaria
Includere beh la promessa di svalutare il dollaro di non svalutare il dollaro nel caso in cui la Cina dovesse smettere di intervenire
Sulla sua moneta e di accumulare trilioni di dollari di riserve fino a quando gli Stati Uniti continueranno a fare i mendicanti con il dollaro Belmondo non ascolterà le richieste americane di cooperazione così
Il Wall Street giornale veniamo alle Monte di oggi che pubblica un'analisi di alla Fraktion sul ritorno degli umori protezionisti qui e la questo il titolo
E qui e là un significato ben preciso perché significa in Francia ma
Anche
In America la prima scena luogo in una bella città dei Pirenei Tau che accolto a fine settembre
Un seminario dei parlamentari del Partito Socialista invitato demografo Immanuel Tod ha provocato gentilmente i parlamentari socialisti messaggio non avete un vero programma economico
State sfuggendo al dibattito attuale quello della necessità per l'Europa di proteggere alcuni settori della sua industria
La seconda scena avuto luogo qualche giorno dopo il ventinove settembre a Washington
Nella capitale americana
La Camera dei rappresentanti adottato un progetto di legge che fino a due o tre anni fa era impensabile autorizzato il Governo imporre diritti doganali
Tariffe contro i Paesi che usano pratiche commerciali e monetarie sleali in chiaro la Camera dei rappresentanti vuole mettere alcuni settori dell'economia americana riparo dalla concorrenza cinese
Martedì cinque ottobre a Parigi diciannove deputati della maggioranza hanno indirizzato una lettera Nicolas Sarkozy in occasione di la prossima presidenza francese del
G venti chiedendogli di mettere all'ordine del giorno la questione del rispetto della regola della reciprocità nel commercio internazionale a Bruxelles commissario al Commercio Karol de Cuccia ha approvato
Dobbiamo esigere la reciprocità non dobbiamo essere mai fa abbiamo il dovere di difendere i nostri interessi ha detto di Gucci
Insomma gli uni agli altri parlano tutti della stessa cosa senza però mai osare
Designarla con il suo vero nome di cosa si tratta protezionismo come replicare dei Paesi emergenti diventati ricchi che vendono i nostri mercati quando i loro sono molto più permeabili
Prima della crisi la questione era tabù il pensiero dominante non sopportava la minima nota dissidente libero scambio rom bene per tutti la globalizzazione era una win-win solution il dibattito non era economico se mai
Teologico il dopo il dogma il peccato qualsiasi ostacolo al commercio internazionale era considerato come negativo la crisi ha rotto il tabù lo ha fatto nell'ordine monetario dove vediamo le banche centrali
Più rare una delle loro regole più sacre stampando monete comprando buoni del tesoro dei loro stessi Governi
Ma la crisi anche rotto il tabù sull'ordine commerciale un tempo si diceva che proteggersi un po'significava entrare in una pericolosa spirale protezionista oggi le pratiche di alcuni Paesi emergenti Cina in testa conducono l'Europa l'America
Colpite dalla disoccupazione a proteggere alcuni settori delle loro economie
Ci sono economisti che dicono in sostanza
Che
I paesi emergenti provocano gli squilibri strutturali all'origine della crisi attuale e imboccano protezione per alcuni settori dell'economia
Nell'economia dei Paesi sviluppati il problema è che numerosi altri economisti sono altrettanto convincenti quando dicono che il rimedio proposto e quanto meno contestabile il dibattito aperto toccherà proprio gli economisti risolverlo
Ma ci si deve interrogare sulla fattibilità delle misure protezioniste settoriale
E niente dice che esista una maggioranza in Europa a favore del protezionismo costata Le Monde avvertendo che c'è un paradosso
La questione tanto culturale quanto economica per ragioni storiche in Europa coesistono due tradizioni da un lato Regno Unito e la Germania che sono libero scambisti dall'altro la Francia che lo è molto meno
Ma su questa questione la sensibilità francese minoritaria rispetto al resto d'Europa paradossalmente però la Francia potrò fare un alleato proprio negli Stati Uniti perché l'America l'altro grande Paese occidentale
In cui l'opinione pubblica e meno libero scambi lista così tra l'altro Lemmon in questa analisi
Di Anna fascio e passiamo all'Afghanistan altro tema tornato d'attualità
Perché due giornali il Washington post e il Guardian hanno rivelato l'esistenza di colloqui in corso comunque avvenuti tra
Hamid Karzai e due gruppi distinti ma comunque importanti dei
Dei talebani in il Washington post di ritornava ieri con il suo editoriale ponendosi una domanda poi un accordo con i talebani porre fine alla guerra in Afghanistan la risposta non è così chiara leggiamo il fatto che alcuni leader talebani abbiano cercato intendere la mano al Governo afgano
è una notizia incoraggiante suggerisce che le operazioni militari contro gli insorti stanno avendo un impatto maggiore di quanto lasciano pensare le brutte notizie sulla guerra
Un anno fa alla frazione in Pakistan dei talebani commercio conosciuta come la sciura di Chetta aveva rigettato i negoziati con Hamid Karzai ponendo come condizione il ritiro di tutte le forze della NATO
In altre parole erano si consideravano sufficientemente forti da portare avanti la guerra il Serge americano nella loro Rocco roccaforte di Kandahar ed operazioni
Speciali condotte per catturare Ucci o incidere i comandanti talebani sul terreno potrebbero aver ammorbidito la posizione della sciura di Chetta
Ma per il posto rimangono ragioni per preoccuparsi delle notizie sui negoziati con i talebani
Inclusa quella pubblicata da questo stesso giornale sul Governo di Karzai l'Amministrazione Obama che hanno iniziato a guardare i negoziati come un modo per uscire dal conflitto
Ancor più preoccupante l'assenza di un segnale
Che il leader della sciura di Chetta il Mullah Omar e i suoi associati vogliono davvero rispettare le tre condizioni poste da Karzai da Obama per un accordo cioè che i talebani abbandonino la violenza che rimedi no al Qaeda che accettino la Costituzione afgana
Che garantisce i diritti delle donne per il post non è pensabile che il Mullah Omar conosciuto per il suo oscurantismo brutale
Quando i talebani erano al potere all'improvviso si metta a sostenere i diritti delle donne e più probabile che Karzai proponga un accordo che dia i talebani una parte del potere
E forse il controllo di alcune parti del Paese in cambio di una fine della guerra e della promessa di rompere con Al Qaeda il problema è che oltre a essere moralmente ripugnante uno scambio di questo tipo non funzionerebbe
Perché incontrerebbe la resistenza dei leader tagiki uzbeki a Zara dell'Afghanistan con il rischio di un ritorno alla guerra civile degli anni Novanta
Darebbe poi una spinta enorme agli estremisti islamici del Pakistan
Inclusa una fazione talebana che sta cercando di rovesciare il Governo Proci dentale disarma Bud
E potrebbe trasformare l'Afghanistan in un secondo Libano dove movimento estremista hezbollah a seggi dentro il Governo e controllo ampie zone del territorio creando una delle minacce più destabilizzanti del Medioriente
Se Karzai sia la l'Amministrazione Obama hanno ragione offrire una rete a una riconciliazione I talebani
E ad ascoltare le aperture che vengono dei loro leader ma i due devono mettersi d'accordo su una serie di criteri più stretti per quello che
Dovrebbe costituire un accordo accettabile soprattutto devono escludere di permettere alla sciura di Chetta di tornare al Governo di fatto o di diritto in Afghanistan o anche solo in alcune zone del Paese così
Il Washington post guerra senza fine invece era l'editoriale di ieri del
Guardian secondo cui c'è una chiara e pressante necessità di porre fine alla monumentale follia di proseguire una guerra in Afghanistan c'è una lunga descrizione di cose
Che non vanno ormai si abbandonata la pretesa di costruire uno Stato
E questo a causa di Hamid Karzai si spendono le norme risorse militari per combattere i talebani eppure il campo di battaglia sempre più grande sempre più largo la battaglia sempre più intensa
Tutti sanno che questo conflitto può solo finire con una soluzione negoziata e rischio però secondo il Guardian
è che la guerra possa semplicemente continuare perché il suo corso diventato inarrestabile per l'Independent invece le le le voci di di colloquio significano l'inizio della fine dei giochi afgani questo il titolo di vendita viale
Di ieri qualsiasi tentativo di farsi un'idea coerente di ciò che sta accadendo in Afghanistan i suoi confini diventa sempre più complesso ogni giorno ma le notizie di colloqui
Suggerisce che alla fine la strategia del parlare i talebani potrebbe cominciare a portare i frutti
Il fatto che questi colloqui abbiano la definizione degli americani un altro segnale che potremmo essere all'inizio della parte politica della fine dei giochi secondo
Secondo l'Independent per chiudere però una segnalazione sul Medioriente devono parlare il titolo dell'editoriale di oggi dell'Herald Tribune che riprende un commento del New York Times
Devono parlare chi Benjamin Netanyahu premier israeliano e Mahmoud Abbas Presidente palestinese perché perché i colloqui di pace quelli che
Secondo molti analisti hanno maggiori possibilità di successo danni a questa parte rischiano di deragliare se i due non dimostreranno coraggio politico ci fermiamo da Peter retta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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