Intervista a Paolo Giaretta sulla Decisione di Finanza Pubblica, sulla situazione economica in Venetro e nel Nord Est e sul rinnovo delle presidenze delle commissioni della Camera

Radio Radicale abbiamo da qui con noi Paolo Giaretta senatore del PD già sottosegretario di Stato loro sviluppo economico che ha di fronte a sé il documento della decisione di finanza pubblica insomma il nuovo DPEF sotto diversa dei non denominazione
E questa decisione questo schema di decisione di finanza pubblica
Positivo per la situazione del Paese
Ma è un documento singolare perché Tremonti sostanzialmente con questo documento dice
Abbiamo già fatto tutto con la manovra estiva il famoso decreto e quindi non c'è bisogno di fare altro però
Ci sono due elementi nuovi che invece avrebbero richiesto un discorso coraggioso al Paese un cambiamento anche dell'impostazione
Gli elementi sono che Berlusconi nelle
Di ricevere la fiducia nelle scorse settimane
è andato di fronte al Parlamento e perciò di fronte al Paese dicendo ci sono cinque punti su cui il Governo si impegna e questi cinque punti
Una parte almeno di questi punti richiedono delle politiche attive e richiederebbero nuove spese richiederebbero comunque una ridefinizione di politiche quando lui dice
Voglio sul serio ridurre la pressione fiscale o dice voglio introdurre il quoziente sul
Familiare sono diciamo se fossero attuate
Impegni che costano qualche decina di miliardi di euro
Quando dice faremo un nuovo programma di infrastrutture per il Mezzogiorno tra l'altro dimenticandoci dell'infrastruttura del Nord va bene ma questo è un dettaglio
E ci vogliono dei quattrini per farla ecco quindi si sarebbe dovuto recepire
Nel documento nella decisione di finanza pubblica questi nuovi impegni del governo di questo non c'è traccia e quindi concludiamo che sono le solite come dire balle tra virgolette
Che il Presidente annuncia Mapelli Cuba cominciamo contando sulla cattiva memoria degli italiani l'altro elemento più preoccupante è che a livello europeo si è assunto un indirizzo che diciamo vincolante
Gli Stati che hanno un debito superiore al sessanta per cento del PIL è questo il caso dell'Italia a un velocissimo percorso di rientro noi siamo attorno al centoventi per cento dovremmo
Dimezzarlo e e ogni anno dovremmo correggere di almeno il cinque per cento lo scostamento
Ma cinque punti di PIL sono una cifra enorme sono tra i quaranta i cinquanta miliardi di euro di manovre che noi dovremmo fare tutti gli anni
Usando un po'tanto e sono tanti quindi ci vorrebbe un'iniziativa straordinaria noi ad esempio diciamo
L'economia italiana non sarebbe in grado di sopportare questa cura del di Cavallo una via d'uscita potrebbe essere avendo
In mente un intervento coraggioso di dismissione del dei patrimoni pubblici
La privatizzazione
E bisogna fare una cura di cavallo o lo facciamo pagare i cittadini oppure lo Stato si decida a fare sul serio
Una cura dimagrante ci promise anche intervenire sui meccanismi di creazione della spesa perché se si fa una cura dimagrante sul fronte delle dismissioni e poi meccanismi specie se rimangono intatti di qui a pochi anni siamo nuovamente
Non c'è dubbio di fatti questo è
Stato in il luglio il principale elemento di critica alla manovra perché se noi in un solo anno abbiamo visto
Il PIL
Perdere più di cinque punti cioè la ricchezza è calata di cinque punti e la spesa pubblica per i consumi intermedi che vuol dire la spesa per far funzionare la macchina dello Stato aumenta del quindici per cento
è chiaro che è una forbice che si allargherà sempre di più su che cosa sono queste spese per i consumi intermedi la pubblica amministrazione poi in concreto e tutto c'è e tutto ciò al netto del personale cioè
Tutti i consumi che servono a far funzionare la macchina dello Stato ma dalle
Dalla macchina da scrivere agli affitti dei si potrebbe tagliare un bel copie bisogna riuscire a mettere sotto controllo quella spesa il che dimostra i dati dimostrano che anche quelle di Brunetta erano tutte chiacchiere
Il senatore Giaretta nel nord-est dell'Iran dal Veneto qual è la situazione industriale ed economica perché alcuni dati producendo sale sembra indicano che c'è insomma una certa ripresa
Però questa ripresa non pare sufficiente per trainare la crescita del PIL sempre secondo i dati macroeconomici qual è la situazione in Veneto e nel non modesto
Diciamo che non è diverso dal resto d'Italia abbiamo una situazione a macchia di leopardo
Che attrae debolezze la ripresa
Non interessa ancora tutti i comparti industriali incomincia ad avvertirci in quelli più aperti all'export nelle aree di maggior dinamicità
Teniamo conto che anche la Cina sta rallentando quindi quello qui in questi due anni è stato un mercato di sbocco importante insomma non ha più i ritmi di sviluppo dell'ultimo decennio
L'altro elemento che una ripresa ancora molto incerta i dati della congiuntura internazionale sono dati ondeggiante ancora quindi non c'è un chiaro percorso anzi l'OCSE
Dice nell'ultima suo report sul così detto superindice con indice si sintetico sulle previsioni
Che la congiuntura si sta indebolendo e la terza a un momento di preoccupazione che comunque
La ripresa quando cioè non è ancora in grado di tradursi in una ripresa di occupazione quindi resta una situazione sociale molto molto pesante
E passiamo alla situazione qui a Palazzo Madama rinnovo delle Commissioni rinnovo degli incarichi dei gruppi e a che punto è nel pendio il diminuiva
Ma non mi sembra che ci siano problemi
Rilevanti anche tradizione che a metà mandato si fa una verifica così della composizione dell'Ufficio di Presidenza dei gruppi ma insomma la regola di massima è
Che chi ha lavorato viene confermato ringraziamo Paolo Giaretta senatore Pd già Sottosegretario di Stato lo sviluppo economico con l'ascolto come sempre da Radio Radicale