Tra gli argomenti discussi: Cina, Commissione Ue, Crisi, Debito Pubblico, Economia, Finanza Pubblica, Globalizzazione, Italia, Moneta, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 6 minuti.
Rubrica
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direttore di IMT Scuola Alti Studi di Lucca e presidente del CERM
Sì buongiorno agli ascoltatori di Radio Radicale mentre la crisi economica
Morde
La Commissione europea chiede un incremento del di circa il sei per cento del proprio Budget per il due mila undici
Sulla base di un analisi del documento che era stato redatto nel due mila sei per il periodo due mila sette due mila tredici cioè piombato il framework che era stato redatto prima della crisi
La situazione che indurrà a questa richiesta che è stata prima ridotta a una aumento del di circa il tre per cento salvo poi ritornare all'attenzione del Parlamento europeo
Con il Milan richiesta appunto di incremento del dal cinque punto nove per cento Faraò tema interessante perché porta alla luce almeno ad avviso di chi parla
L'opacità del Budget della Commissione europea che una sorta di autoreferenzialità possibile
E ANCI concretamente possibile a livello dell'allocazione delle risorse interna alla Commissione stessa un Budget è un bilancio molto complesso da leggere un Budget è un bilancio rispetto al quale non si capisce la funzione piena di alcune delle allocazioni un esercizio di trasparenza in tempi di crisi è un esercizio di produttività e di rottura
Della deriva autoreferenziale della Commissione sarebbe quanto meno auspicabile
Mentre questo accade a Bruxelles si parla di guerre si parla di guerre commerciali si parla di guerre valutarie
Sicuramente la situazione internazionale molto dinamica le interdipendenze che si sono generate si manifestano in tutta la loro criticità flussi di capitali da Paesi all'alta ad altri
Determinano la possibilità per alcuni dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo di mantenere le loro valute deprezzate acquistando valute
E e spero che agrari grazie alla loro posizione di
Saldi positivi sulla bilancia commerciale naturalmente il grande inquisitore la Cina rispetto alla quale che determina una sorta di grande bluff da parte soprattutto degli Stati Uniti almeno così appare di nuovo
Secondo chi parla in questo momento a Radio Radicale cioè secondo me
Un grande bluff perché quando si dice impediremo alla Cina di acquistare
Titoli obbligazionari statunitensi
Verrebbe da domandare provocatoriamente ma neanche troppo benissimo e poi chi acquisterà i titoli obbligazionari statunitensi oppure quando si minaccia o si chiede di inserire delle sanzioni o delle limitazioni
All'entità degli avanzi commerciali degli avanzi partita corrente a livello di scambi internazionali anche in questo caso si tratterebbe di capire quale Enforcement quale possibilità reale di far rispettare queste regole
Potrà essere messa in campo certamente è un'altra delle fonti di instabilità valutaria e monetaria riguarda più la casa
Di coloro che fanno che muovono rimproveri accuse alla Cina perché una quota significativa dell'instabilità prospettiva che avremo sui mercati valutari
Sarà legata all'emissione di cartamoneta da parte di alcune banche centrali proprio per far fronte alle esigenze legate all'emissione di debito pubblico
Parlando di debito pubblico la settimana che si apre la settimana importante perché a Bruxelles nella seconda parte della settimana
Si deciderà la versione finale
Del nuovo patto di stabilità e di crescita esibite il definiranno le modalità
Attraverso le quali saranno monitorate e sanzionate le posizioni debitorie dei diversi Paesi dell'Unione
L'Italia ha fatto valere un punto che sicuramente un punto utile da un da un punto di vista culturale di approfondimento e da un punto di vista anche politico
Cioè a dire di contabilizzare di far valere non solo le posizioni sul debito pubblico ma anche le posizioni interne alle economie
Circa la posizione del settore privato quindi delle banche dell'impresa e delle famiglie in termini di risparmio e di debito
Sappiamo e lo abbiamo sentito ripetere ripetutamente appunto in questi mesi che l'Italia è rimasta in una posizione più solida sul versante
Del del risparmio privato e tuttavia è importante ricordarci anche per prepararci a quello che saranno le decisioni di Bruxelles dalla fine della settimana
Che è quella tale valutazione essi è importante per andare ad esempio a misurare il rischio di default di un Paese
E quindi andare a dire che per l'Italia questo rischio di default è basso anche per il ruolo del risparmio privato
E tuttavia ripeto debito pubblico e debito privato non sono la stessa cosa non lo sono se non altro perché una quota del debito privato del risparmio privato italiano è allocata alla acquisto
E alla detenzione di obbligazioni dello Stato e quindi uno shock idrogeno che dovesse incrementare
Ho la volatilità e dovesse mettere in difficoltà lo Stato italiano produrrebbe sicuramente effetti negativi non solo per lo Stato ma anche per coloro che quel debito pubblico detengono come risparmio
Da questo punto di vista indipendentemente da quello che ci dirà a Bruxelles
E forse potranno emergere solo elementi rafforzativi di questa posizione
è bene che il nostro debito noi lo riduciamo molto presto è bene che
Questo fare bello che vede oggi una distanza di oltre sessantotto punti percentuali
Tra il target di un'incidenza sul PIL del sessanta per cento e l'attuale livello del debito al centodiciotto
è bene che questo fardello sia tolto presto di mezzo perché veramente qui sta una spada di Damocle sulla nostra economia buona giornata a tutti gli ascoltatori
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