Un'Europa cristiana? - Incontro con Monsignor Rino Fisichella e Massimo D'Alema

Buonasera a tutti voi grazie per
Essere venuti a questo nuovo incontro
Che vede al centro della nostro dibattito questa
Questa domanda sulla sull'Europa cristiana è
Su questo certamente due nostra conoscenza perché
Non posso certamente augurare una benvenuti ma un bentornati
Alla Presidente D'Alema Monsignor Rino Fisichella perché
L'uno è stato nostro ospite per ben tre volte l'altra per quattro e
Monsignor Fisichella addirittura inaugurò
Ebbene disse la nostra sede
Romana quindi
Sono due amici
Stabili solidi
Della nostra associazione della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione
E in particolare
è
è
Ancor più difficile augurare
Benvenuto a chi tra poco tempo sarà responsabile del dicastero che qui sopra
Governerà il Consiglio per la nuova
Evangelizzazione quindi realtà non siamo noi ospitante ma ospiti della
Di monsignor Fisichella
Il tema è particolarmente importante sulla
Sulla Europa cristiana è si lega bene la la presentazione della nuovo superiore generale come reazione dei figli dell'Immacolata Concezione perché aveva la responsabilità dello stato dell'Albania per
Un'università che raccoglie
Il meglio dell'università italiane e quindi in campo educativo e che oggi guida
Saldamente anche se da poco tutte le attività che noi in questo periodo stiamo svolgendo e
In omaggio
Nostro Cardinal Ferrari a Marchese ricordo che all'Albania questa grande aquilano e quindi immagino
Che L'Aquila albanese è volata finora non a Roma
E ci farà compagnia nel se estendiamo
In cui il
Nostro superiore generale
Ci potrà guidare gli auguro buon lavoro
E
Passo la parola
Nostro amico dirà schiamazzi
Che come al solito ci spiegherà perfettamente bene per quale motivo sono qua e cosa ci diranno i nostri ospiti
Buona sera
Questa
Presenza vostra così
Massiccia e anche qualificata e un indice testimonia immediatamente
L'appeal il fascino che suscita il confronto tra i due protagonisti di stasera
è un confronto che nasce da lontano a un antefatto diciotto mesi fa quando abbiamo presentato
In questa sede il libero di monsignor Fisichella sull'Europa che come un manifesto programmatico e ultimativo
L'Europa scriveva nasce cristiana è solo nella misura in cui conserverà questa identità potrà sopravvivere senza
Dissolversi
Un libero ultimativo quello di monsignore Fisichella che indicava nell'Europa la priorità strategica
La sfida decisiva del Pontificato Di Benedetto sedicesimo che nel frattempo
La chiamato a dirigere
L'organismo il dicastero nuovo di zecca che ha il compito come avete sentito di raccogliere questa sfida la sfida della identità disciolta si chiamava così libero
Di monsignor Fisichella identità dissolta binomio che al nostro grafico a suggerito la immagine Geo religiosa che campeggia alle mie spalle
Della cattedrale insieme alla quale a significare a rappresentare il destino comune di queste due architetto le millenarie la Chiesa
E l'Europa insieme alla quale
Si disgregata il continente stesso con i suoi istituti più significativi istituti laici a cominciare dal più prezioso la democrazia
E a significare che il problema non è soltanto religioso il problema è politico e a monte culturale dire
A monte evoca il senso il concetto della salita un cammino
Scriveva monsignor Fisichella una strada dove non possiamo procedere da soli dobbiamo andare insieme ai laici
Parole sue prendendo come compagna di strada la retta ratio la ragione guardando a chi ci sta accanto
Con quello che era l'approccio dei latini il rispetto e timo logicamente respingere che vuol dire guardare dritto guardare in faccia guardare in profondità guardarsi dentro
Ed è una esigenza che altri grafici questa volta e chiedo di mandare dalla regia sullo schermo la copertina di Italianieuropei
Questo guardarsi in faccia guardarsi dentro che vedete altri grafici hanno rappresentato con la traiettoria lineare dei due sguardi che si cerca hanno
E si incontrano quello del Chierico e dell'ai co o se volete questa sera del politico e del vescovo
Del capo dicastero e del presidente dell'affetto se che è il network ora l'onorevole D'Alema neopresidente della first schedine turche delle
Fondazioni culturali che si ricollega all'esperienza dei partiti
Progressisti europei e infine con una bella battuta ma efficace
Dell'Espresso che in un box e l'altra settimana anticipato quest'incontro quello di stasera può essere considerato anche l'incontro quindi tra due commissari
Nei rispettivi schieramenti
Il Commissario alla di evangelizzazione come ha scritto L'Espresso
E il commissario alle reti indottrinamento un dialogo che deve avvenire quindi sulla via della retta ratio e che l'editoriale di Italianieuropei presenta comune relazionalità abbiamo detto lineare
E quindi procede in modo autonomo dalla fede
In modo indipendente dalla fede ma al tempo stesso aperta che non si preclude la possibilità di guardare in alto non preclude la possibilità dell'esistenza di Dio e al tempo stesso guarda dentro fa un po'il meccanico un'altra bella immagine
Che c'è nel libro va a cercare quello che è il dispositivo originario cristiano della rivoluzione che Alitalia cristiana che costituisce tuttora oggi anche se la IC Zanato e secolarizzato il motore
Ecco perché il meccanico della nostra idea di democrazia in questo tentativo
Quindi pensare con delle categorie tipologiche
La la democrazia USA il libro delle immagini ardite ma potenti come quella della Trinità
Che viene vista come una icona che anticipa il principio della separazione dei poteri
è in fondo spiega il libero un potere assoluto che si divide e diventa democratico mi rendo conto monsignor Fisichella che sono delle immagini ardite
Ma che in un tempo in cui il dicastero devono ad utilizzazione si propone di presentare come lei scrive con linguaggio nuovo
All'Europa i principi di sempre un linguaggio questo suggestivo di Italianieuropei che può
Tornare
Utile
Che cosa voglio dire domenica scorsa Benedetto sedicesima annunciato che nel due mila e dodici ci sarà un nuovo sinodo
Sulla nuova evangelizzazione sino dosso
Vuol dire
Camminare insieme gli addetti ai lavori ci sono qui molti vaticanisti sanno che il punto di partenza di questo cammino è un documento che si chiama in strumento ma la Boris che contiene dieci sulle quali poi ci dovrà dibattere sulle quali
Ci si confronta mi pare che questo testo Europa cristiana della
Fondazione
Italiani europei possa essere considerato
Lo strumento
Di lavoro di quell'altro sinodo quello allargato di quel cammino insieme I laici che lei auspica ed è un contributo che viene
Da una
Tradizione
Diversa
è un tempo distante oggi non più distante e forse neanche più troppo diversa sicuramente non distante ma comunque anche con riferimento
A quei tempi in cui c'era molta distanza e molta
Opposizione reciproca mi piace citare un gesuita che a lei
Che
Germano filo e cultore degli autori e tedeschi
Oscar Raffo Oswald fonda nel però in India che viene citato grande collaboratore dei Papi nella stesura di leggi e del Novecento ha collaborato con più un decimo nella
Stesura della quadrati Asimo
Hanno
E viene riportato dalla rivista taglia europee in un passaggio interessantissimo che dice a proposito del rispetto del GUA aree dentro la dottrina della Chiesa guarda a Marx come al suo più grande avversaria proprio per questo lo guarda con il più grande rispetto
Eminenza eccedenze
Autorità tutte Presidente cari amici
Sono contento di essere qui questa sera
Riflettere su alcune provocazioni che mi sono giunte dai diversi interventi
Della rivista Italianieuropei
Che rappresenta
Una voce
Autorevole che si aggiunge ad altre voci che in questi anni
Hanno reso ricco il dibattito in varie sedi proprio sul tema dell'Europa e del cristianesimo
Mi congratulo per la varietà dei contributi per le provocazioni che hanno suscitato e quello che è vero a via di fatto una riflessione che emerge proprio da questa lettura
Però sono anche contento lui essere qui con il presidente D'Alema
Anche perché penso due anni fa mi aveva io l'avevo ospitato al all'università lateranense
E lui aveva ricambiato invitandomi a un nuovo di questi incontri di dibattiti che organizzava io purtroppo tenevo all'epoca delle conferenze fuori Italia
E quindi il mio essere qui questa sera e anche per
Ripagare un pochettino il torto che avevo fatto all'epoca ma non ero proprio in in Italia
Il cristianesimo non è nato in Europa
Ma certamente l'Europa nasce con il cristianesimo
Questa affermazione avrebbe bisogno di uno spazio molto più congruo da poter essere esposta
A nessuno comunque sfugge la verità storica
Che è impressa in questa tesi
Il cristianesimo rimane storicamente legato a quella terra che giustamente chiamiamo santa
Perché ha visto realizzarsi la rivelazione di Dio l'umanità
A partire da Abramo
Padre e di quanti attestano la fede nel monoteismo
La storia si è sviluppata in quella terra
Promessa e giustamente definita promessa perché oggetto di una costante premura da parte di Dio
Per noi cristiani però
Questo interesse di Dio trova il suo compimento nell'incarnazione di Gesù di Nazareth
Figlio di Dio e sua rivelazione definitiva
Sul suo comando da questa terra sono partiti i suoi discepoli che hanno attraversato il mondo
Annunciando la sua morte e resurrezione come germe di salvezza prima quanti credono in lui
Nonostante questo il cristianesimo si è sviluppato e a radicato la sua forma concettuale
In quelle terre e in quel pensiero che oggi conosciamo come parte dell'Europa
Paolo più di altri ha percorso questi territori annunciando il Vangelo
I viaggi ad Atene Corinto te salomonica la Regione della galassia Malta Cipro Roma la Spagna
Attestano la prima presenza del cristianesimo in quei territori che oggi chiamiamo appunto Europa
Né i filosofi dell'antica Grecia
I primi pensatori cristiani hanno trovato il supporto necessario per spiegare il Ministero della fede
E con quelle categorie con quei linguaggi hanno saputo plasmare la verità del Vangelo
L'opera missionaria dei monaci
A destra
E ad onesta ma non possiamo dimenticare a destra
Cirillo e metodi o
Hanno ed Angelita toh i Paesi dell'est Europa europeo a quello che noi oggi conosciamo come l'Est europeo
I monarchici
La saggezza lungimirante di papi quali Gregorio e leone non a caso meritevoli del titolo di Manlio
La forza trainante della fede vissuta da milioni di pellegrini che da una terra all'altra in diversi momenti creavano i presupposti per lo scambio di culture di tradizioni di tecniche
Hanno realizzato quanto la storia ci ha fatto conoscere nello sviluppo di questi secoli
Il cristianesimo ha plasmato l'Europa
In fondo endo innanzitutto in essa il senso di universalità
Fatto proprio dall'eredità grecoromana e trasformato alla luce della fede
Non è un caso che uno degli ultimi poeti dell'impero romano Buttiglione Ipazia
Come mai sotto l'influsso incalzante del cristianesimo poteva scrivere riferendosi a Roma feci stipata le hanno diversi urgenti bus su una
Tuttavia
C'è un tuttavia
Non più il Pantheon con gli dèi delle popolazioni assoggettate a Roma
Era il segno di pace per i vari popoli
Ciò che ora veniva ad essere centrale e garanzia di convivenza
Alla base dell'unità dei popoli che era il concetto di uguaglianza posto dal cristianesimo
Perché è convinto assertore che indipendentemente dalla cultura dallo Stato sociale
Tutti appartenevano alla stessa natura umana
Avevo non solo padre che amava tutti senza distinzione Dio e un sono Salvatore Gesù Cristo
La città degli uomini insomma veniva costruirsi sulla base di ciò che era la Città di Dio
Fondamentale in questo contesto diventa il principio di verità coniugato con quello di libertà
Vera caratteristica della fede cristiana
La verità vi farà liberi rimarrà nei secoli come l'emblema di una originalità propria del cristianesimo che non conosce e confronti
Queste fondamenta
E lo sviluppo avuto nel corso dei secoli che segnano il dissolversi dell'impero romano il lento passaggio al Medioevo e da qui un altro lento passaggio che all'inizio della modernità
Possono essere differentemente interpretati come avviene anche in alcuni contributi di questo testo ma non negate
Ora
Ribadire questa verità non ci rende orgogliosi
Anche se devo dire ne avremo motivo
Ma provoca ad assumere ulteriori responsabilità soprattutto in un momento di crisi come quello che viviamo
E giungiamo così ai nostri giorni dove il termine crisi sembra tra i più utilizzati nel nostro vocabolario quotidiano
Essa viene percepito soprattutto a livello economico finanziario politico
La sua matrice tuttavia ritengo essere primariamente culturale
E da qui infatti che come conseguenza derivano le altre forme a cui assistiamo spesso inermi o forse perché incapaci di trovare la via maestra per uscirne
La crisi comunque non è mai un momento esclusivamente negativo
Essa porta con sé elementi che provocano ad esprimere un giudizio di merito su quanto si vive
E la crisi obbliga a trovare le forme per poter andare oltre
Si può pensare quindi anche positivamente al tempo di crisi
Purché l'oggetto del nostro riflettere
E le conseguente impegno portino poi a verificare un reale contributo che le diverse forze in gioco portano per produrre ulteriore progresso
Da questa prospettiva mi sembra bene a ricordare
Che ci sono tre principi posti alla base di ogni civiltà che ne condizionano e determinano lo sviluppo
Ne determinano la su cui viene la sopravvivenza
E potrebbero anche determinarne la distruzione
Tre principi in modo particolare sono comunemente accettati
La cultura
La religione
E la legge
E proprio di ogni società riconoscersi in una cultura
E negli aspetti che la specificano nel confronto con altre
Di questa fanno parte la lingua le tradizioni l'arte nelle sue diverse manifestazioni tutto ciò che costituisce l'agire e il pensare personale e sociale
La religione da parte sua porta la risposta all'interrogativo fondamentale dell'uomo sul senso della propria vita
Ciò comporta la risposta al perché dell'amore
Del dolore della sofferenza della morte se esiste qualcosa dopo la morte
Insomma tutto ciò che si racchiude in quell'istanza secondo la quale l'uomo non è solo ciò che mangia
In Luigi c'è qualcosa che lo trascende
Un infinito che egli stesso sperimenta in ogni atto della sua esistenza personale e che non può reprimere
Tutto questo lo ha dimostrato
Filosofo dello spettro e ad esempio di Maurice pro
Questo non del
Caposaldo da questa prospettiva
E da ultimo c'è la legge
Quell'insieme cioè di disposizioni che regolano la vita sociale
E consentono di identificarsi in un sistema di pensiero e di comportamenti che si fa garante della giustizia il bene del male
Proprio questo ultimo principio cioè l'attività legislativa di fatto con la politica proprio questo ultimo principio provoca a comprendere quanto fondamentale sia la relazione tra questi tre elementi
Perché non avvenga che uno contraddica l'altro creando di fatto un corto circuito tale
Da mettere in crisi un sistema di vita è un sistema di pensiero
A mio avviso ciò che si sta verificando purtroppo in Europa
Mi sembra essere proprio questo corto circuito che impedisce una circolarità comunicativa tra questi tre principi che ho descritto
Con la conseguente condizione di crisi permanente in cui siamo inseriti
Ciò che balza evidente è una situazione fortemente paradossale non voglio dire contraddittoria ma certamente paradossale
Nel tempo in cui l'Europa viveva di valori condivisi
Possedeva anche una forte identità che la rendeva facilmente riconoscibile nonostante i confini territoriali
In questi anni invece mentre si sono abbattuti i confini che avrebbero dovuto creare una unità
Ciò a cui assistiamo il moltiplicarsi delle differenze
L'aumento degli estremismi la frammentarietà che dominata il punto da fare sgretolare ogni possibile unità
Dovremmo leggere evidentemente come mai abbiamo delle percentuali molto alte anche del dieci e passa per cento di presenze
Quando si va a votare con il il metodo proporzionale lo si nota immediatamente in tutta Europa
Estremismi
Che non possono non interrogarci
Da un punto di vista culturale io non ho
Elementi per parlare da un punto di vista politico qui abbiamo il Presidente io faccio un'analisi da quello che mi compete da un punto di vista culturale mi sembra comunque che questa condizione meriti
La riflessione su alcuni fattori
Una visione fenomenologica mostrerebbe subito le gravi che
Difficoltà che si riscontrano nel non a vere una sola lingua
Ne
Una
Sola legislazione
E neppure una piena adesione di diversi Paesi
Pensiamo Schengen pensiamo tante quelle situazioni che tutti quanti noi conosciamo
Io non so quante lingue dobbiamo conoscere per poter muoverci da una parte all'altra di territori che vogliamo considerare una unità
La lingua non è amici miei la lingua non è una cosa secondaria la cosa fondamentale
Perché è la comunicazione
Si ha l'impressione che in questo processo di unificazione
Tutto sia già prefissato e determinato da una élite di persone
Senza però un diretto coinvolgimento dei cittadini che rimangono sempre i primi attori dei protagonisti
Aveva voluto escludere le radici cristiane non è stata una bella premessa
Ma ritengo che l'oblio delle tradizioni in cui i popoli si riconoscono può diventare una colpa
Perché parte dal presupposto che il nuovo da costruire si deve imporre con una voltura con il passato
Non è così
E lo sbaglio compiuto dalla modernità nella vera seguito questa strada dovrebbe essere almeno un monito
Non si può pretendere di suscitare un senso di appartenenza a una nuova realtà come l'Europa distruggendo l'identità che i popoli si sono costruiti nel corso dei secoli
Pensare che una moneta unica possa dare identità o che lo scambio di studenti con il progetto Erasmo ad esempio crei un senso di appartenenza non è sufficiente
Questi sono strumenti utili
E validi
Ma debbono essere fondati accompagnati sostenuti da un progetto culturale rispettoso delle differenze e in grado di fare sintesi per una novità originale
Senza della quale
Tutto diventa uniforme
Linguaggio o arte architettura letteratura politica economica
Ma in questo modo il cittadino si stanca
Si richiude in se stesso perde entusiasmo
Se questo si sta verificando
Temo dipenda anche dal fatto
Che si vuole costruire un'Europa indipendente dal cristianesimo
E in alcuni casi da parte di qualcheduno perfino contro il cristianesimo
Eppure
Il cristianesimo è una condizione obbligatoria per la coerente comprensione dell'Europa
Seguire la strada che di fronte
Alla religione si rimane neutrali
E niente di più dannoso che si potrebbe immaginare
Le religioni per l'Europa ma per il mondo le religioni non sono tutte uguali
Non siamo in una notte oscura in cui tutto incolore
Il primato della ragione conquistato nel corso dei secoli
Non può appiattirsi proprio ora con un egualitarismo da sabbie mobili che impedisce di dare voce alla forza critica della ragione
Questa è chiamata a discernere tra le religioni
A scegliere di riconoscere le proprie origini l'apporto ricevuto
Vivere e di indifferenza di agnosticismo piattismo non solo non consentirà di giungere ha una risposta sul tema fondamentale del senso della vita
Ma non permetterà neppure di raggiungere l'obiettivo dell'unità di questi Paesi
Insomma
Abbiamo il compito di produrre pensiero
Che sia capace di gettare le fondamenta per un'epoca che darà cultura alle future generazioni permettendo loro di vivere una genuina libertà
Perché proiettati verso la verità
E questo pensiero che manca
E sinceramente io non lo vedo ancora all'orizzonte
Come ricordava di recente anche Papa Benedetto sedicesimo il mondo soffre per la mancanza di pensiero
Il dramma probabilmente Statuto quanto qui
Se manca la forza del pensiero non si può pretendere alcuna progettualità
Tutto diventa monotono e porta all'asfissia
A chi compete la progettualità
Soprattutto davanti a una nuova Antropologia che tutti quanti noi siamo chiamati
A dover realizzare per un nuovo modello di società
Certamente non ha un solo gruppo
Questo ritengo debba essere il momento di una sinergia
In grado di fare sintesi del patrimonio del passato per interpretarlo alla luce delle conquiste che caratterizzano la nostra epoca
In modo da trasmetteranno genuinamente in maniera originale alle generazioni che verranno dopo di noi
Il corto circuito è avvenuto perché le tre componenti della civiltà hanno intrapreso una strada solitaria
Forse perché hanno giocato o solo indifesa o all'attacco senza comprendere che nessuno può vivere senza l'apporto degli altri
Non dobbiamo quindi ripetere lo sbaglio del passato nel concepire il nuovo che prepariamo con una rottura con il passato non è così che la storia progredisce
Non è e marginamento né esorcizza Ando il cristianesimo che si potrà avere una società migliore
Non potrà avvenire
Una lettura come questa non solo il mio Paese
Ma è sbagliata nelle sue stesse premesse
Non ci sarà una formazione di identità matura né per i singoli né per i popoli se si prescinde dal cristianesimo
Certo
è una pretesa
Certo la nostra è una storia costellata di luci e ombre
Ma il messaggio che portiamo è di genuina liberazione per l'uomo e di coerente progresso per i popoli
Il fondamento di un corretto rapporto tra la ragione la fede lo si deve al nostro pensiero
Che non ha mai voluto umiliare la ragione
Ma ne ha fatto una compagna di strada ineliminabile
E se qualcuno mi dicesse che ha umiliato l'ha ragione il cristianesimo non conosce la nostra storia e non conosce coerentemente il nostro pensiero
Per la nostra tradizione la fideiussione guerra in sintesi l'ex tunc
è condizione per poter raggiungere ogni uomo e ogni donna in ogni parte del mondo in quella fondamentale uguaglianza che data appunto dalla razionalità
I cui contenuti sono accolti anche dalla fede
Pur con un processo di purificazione
E da questo rapporto positivo con la ragione che si è mai evitano i conflitti e si esclude ogni fondamentalismo
Cos'è alla fine un fondamentalismo se non
Un'espressione di un frammento di verità
Che è stato assolutizzato senza voler considerare l'apporto degli altri e il fatto di essere appunto parte di un tutto
Per noi non è così
La verità che pensiamo è vero è data per via di rivelazione
Ma è entrata nella storia con incarnazione del figlio di Dio e questo la rende inevitabilmente soggetta al progredire e alla sua dinamica fino alla fine dei tempi
D'altronde
è proprio la concezione del valore salvifico della verità che ha permesso i cristiani di rende alla universale conquista e non un prezzo da mercato la verità non lo si acquista
Andandola a pagare
A scuola come avveniva per gli antichi filosofica il cristianesimo ha fatto fare questo salto siccome questa verità conoscere Gesù Cristo e la salvezza
Tutti la debbono conoscere e qui che si spezza quel corto circuito attraverso il quale
E necessario andare oltre
Alla stessa stregua
Penso alla concezione del perdono come espressione di amore che sa andare oltre l'offesa
E questa cultura che ha parlato sommato intere generazioni di popoli e ha consentito di verificare una fratellanza e una solidarietà più profonda
Il concetto di matrimonio che il cristianesimo ha portato come unicità di rapporto nella reciprocità dell'amore
Ha saputo garantire la giustizia contro l'arbitrarietà
Che umiliava la donna
E come non pensare a quella capacità della relazione interpersonale
Come collante del tessuto sociale
E la ricerca del bene comune nel rispetto per la dignità di ogni persona ma non deriva proprio dal concetto stesso di personale
Posso Pontina che il cristianesimo ha prodotto come il suo contributo al patrimonio dell'umanità a partire dal quarto secolo
Il rispetto per la vita
Soprattutto nei confronti di quella innocente debole e indifesa
è un ulteriore segno della presenza del cristianesimo nel tessuto sociale
Che ha permesso di giungere a intuizioni straordinarie in opere di assistenza che permangono immutate come punti fermi per la società
Non avanziamo nessun diritto di primogenitura su queste conquiste che sono state compiute nel corso dei secoli
Non desideriamo però che altri se ne impossessi no giungendo a negare
La nostra originalità e il nostro apporto questo mi sembra una questione di onestà intellettuale
Se ricordo questi fatti ma tanti altri potrebbero essere
Aggiunti nell'elenco è solo per ribadire che il cristianesimo nome di inciampo al progresso della società
Ma è condizione di genuino sviluppo
Come questo debba avvenire ce lo ricorda ancora una volta l'originalità della nostra fede
La laicità di cui tutti siamo gelosi anch'io anche se ho un colletto anch'io sono geloso della laicità
Può fondamenta gelose profondamente difensore della laicità
Perché questo concetto di laicità come ben sappiamo e dovuto a quel Gesù di Nazareth che ha detto date accesa e ciò che è di Cesare e avvio quello che è di Dio
La laicità come sempre più spesso in questi anni ci è dato da verificare non è esclusione del cristianesimo
Ma ascolto di quanto può offrire come il suo contributo peculiare
Accettarlo o rifiutarlo sarà una scelta che il legislatore dovrà valutare
Non mi sia consentito non per una possibile manciata di voti a fine legislatura
Ma per il buon governo della cosa pubblica
E per la globale formazione culturale delle generazioni a venire
Una legge è mia profonda convinzione una legge crea cultura
Ma proprio questo dovrebbe essere considerato in questo momento storico in cui si possono già vedere le conseguenze create da alcune legislazioni
Ci domandiamo la società e migliorata
I giovani hanno trovato maggiore impegno e responsabilità nella società
Il lavoro è diventato una forma di realizzazione quando c'è
La famiglia si è rafforzata nell'impianto sociale la scuola è palestra di vita l'ammalato è una persona da rispettare e non un peso per il bilancio di fine anno
La vita nel suo insieme è rispettata
Questi interrogativi amici miei non sono affatto retorici
Perché dare risposta a questi interrogativi è obbligatorio da parte di tutti
Se partiamo dal presupposto
Oggi emergente in molti settori europee che il primato spetta alla libertà dell'individuo
Allora sarà necessario e urgente che si crei uno spazio per ricordo per riportare in equilibrio tale pretesa con il richiamo concreto alla responsabilità sociale
Perché noi non siamo una somma di individui noi viviamo all'interno di una societas
E se tutto diventa soltanto pretesa dell'individuo che vuole imporre la societas si frantuma non esiste più scompare
Mi avvio a concludere il primo fondatore di una scuola cristiana a Roma il martire Giustino
Nella sua prima Apologia di retta all'imperatore Antonino Pio
Fa di conoscere gli intenti che muovevano i cristiani scriveva
Più di tutti gli uomini noi vi siamo utili e alleati per la pace
A queste parole
Secoli di distanza
Fanno da Lecco
Quelle dell'ai co Alexis De Tocqueville
Quando scriveva nel suo dello Democracy Hanane ricca
E ne approfitto per dare un saluto a sua Eccellenza l'ambasciatore negli Stati Uniti presso la Santa Sede
Scriveva Alexis de tout court delle de Tocqueville i cattolici mostrano una grande fedeltà alle pratiche dell'occulto e sono pieni di ardore di zelo per la loro fede
E tuttavia
Formano la classe più repubblicana e più democratica che vi sia negli Stati Uniti
Questo fatto a prima vista sorprende
Ma la riflessione ne scopre facilmente le cause nascoste
Penso che sia un errore considerare la religione cattolica come un nemico naturale della democrazia
Tra le varie dottrine cristiane il cristianesimo mi sembra invece una delle più favorevoli all'uguaglianza delle condizioni
In materia di dogmi il cattolicesimo pone tutti gli uomini allo stesso livello di intelligenza
Obbliga I particolari delle stesse credente il sapiente come l'ignorante l'uomo di genio come il volgare infligge le stesse austerità al potente come al debole non transige con nessun mortale
E applicando ogni uomo la stessa misura ama confondere tutte le classi della società Ai piedi di un medesimo altare così come esse sono fuse insieme agli occhi di Dio
Se il cattolicesimo dispone i fedeli all'obbedienza
Non li prepara però all'ineguaglianza
I sacerdoti cattolici in America hanno diviso il mondo intellettuale in due parti
Nell'una
Hanno lasciato i dogmi rivelati e ad essi si sotto mettono senza discutere
Nell'altra hanno posto la verità politica
E sono convinti che Dio l'ha lasciata alla libera ricerca degli uomini
Così cattolici degli Stati Uniti sono insieme
I fedeli più sottomessi e i cittadini più indipendenti
E mi sia consentito la citazione di Papa Benedetto sedicesimo alla
Questa misteriosa olio
Qualche settimana fa
La tradizione cattolica sostiene
Che le norme obiettive che governo negletto agire sono accessibili alla ragione
Prescindendo dal contenuto della rivelazione
Secondo questa comprensione il ruolo della religione nel dibattito politico non è tanto quella di fornire
Norme
Tali norme come se esse non potessero essere conosciute dei non credenti
E ancora meno è quello di proporre soluzioni politiche concrete cosa che è del tutto al di fuori della competenza delle religione
Bensì piuttosto di aiutare nel purificare gettare luce all'applicazione della ragione nella scoperta dei principi morali oggettivi
è un processo che funziona nel doppio senso
Senza il correttivo fornito dalla religione infatti anche la ragione può cadere preda di distorsioni come avviene quando è manipolata dall'ideologia o applicate in modo parziale che non tiene conto pienamente dalle dita della persona
Per questo vorrei suggerire che il mondo della ragione e il mondo della fede hanno bisogno l'uno dell'altro
E non dovrebbero avere timore di entrare in un profondo e continuo dialogo per il bene della nostra civiltà
Come si vede cambiano le epoche che con loro le persone eppure il nostro messaggio rimane identico
La strada che siamo chiamati a percorrere non è semplice
Le sfide che si pongono su questo cammino richiedono di essere affrontate analizzate studiate in modo tale da creare una progettualità che possa corrispondere a un vero progresso per tutti
Un compito peculiare comunque ci ha chiesto evitare di camminare da soli
Ma noi noi cattolici non potremmo farlo
Non ne siamo capaci
Per nostra natura siamo cattolici cioè siamo aperti a tutti desiderosi di accompagnarci ad ognuno per offrire la Compagnia della sete
Noi desideriamo parlare con tutti
Anche se sappiamo che non tutti vogliono dialogare con noi
Siamo stati inviati a bussare ad ogni porta anche se sappiamo che molte rimangono sbarrate
Ci dispiace
Ma siamo convinti che solo attraverso un rispetto
Profondo e reciproco
Forte dell'ascolto delle ragioni dell'altro potremo avere un fecondo tratto di strada da percorrere insieme
Noi non vogliamo imporre
Vogliamo solo proporre
Alla missione che ci è stata affidata e in ogni caso a questo non verremo meno
Perché crediamo di poter essere strumento di unità per tutti i popoli
In questo frangente comunque
Se qualcuno pensasse di costruire l'Europa senza di noi resterà deluso
Perché il progetto non decollerà
Certamente per quello che possiamo non permetteremo che si faccia un'Europa contro di noi
Perché sarebbe la sua stessa fine
Noi
Siamo sale che dà sapore
Siamo gli evito che fa frammentare
Se venisse meno il nostro apporto la pasta non di eviterebbe e quanto dovrebbe essere appetitoso resterebbe senza gusto grazie
Domenico ottemperino in apertura ha ricordato che questa è l'edificio
Dove ha sede il nuovo dicastero preceduto da monsignor Fisichella e voluto da Benedetto
Sedicesimo voi sapete che quando a un vescovo viene assegnata una nuova diocesi c'è una cerimonia liturgica che si chiama
La presa di possesso della cattedrale e un vescovo invece va a presiedere un dicastero non ha una diocesi non ha un popolo un territorio
Però se
Per analogia laica
Visto che monsignor Fisichella detto da mare la laicità concettualmente di essermi anche geloso possiamo immaginare un'analogia laica con quella che è la presa di possesso io credo che il discorso di stasera per la sua altezze ampiezza
Di respiro di monsignor Fisichella equivalga a una presa di possesso e anche solenne di questo edificio dove ha sede il suo dicastero questo per usare un paragone
Ah ristorati co volendo né poi invece mutuare uno più artigiano come all'inizio pocanzi ho detto che
Italiani europei fa un po'il meccanico che va a guardare dentro il motore dell'idea di democrazia un antico dispositivo cristiano
Allo stesso modo affatto direi monsignore questa le immagini artigiana Fisichella l'elettricista andando a cercare respingere
In fondo sottotraccia il possibile corto circuito tra religione cultura e legge portando i fili in superficie e dando lasco essa riallacciandomi al paragone finale gastronomico sui sapori direi che in questo modo rende più gustoso il confronto con una serie di stimoli che il Presidente D'Alema certamente vorrà
Riprendere io uso un antefatto anche per introdurre il suo intervento vado più indietro
Nel tempo al giorno di San Massimo lotto un onomastico Presidente D'Alema dell'otto gennaio mila novecento novantanove quella mattina il Corriere della Sera
Scrisse oggi
Presidente del Consiglio Massimo D'Alema va in udienza da Giovanni Paolo secondo questa è la visita più ambita ma anche
Emotivamente
Cito testualmente in più difficile di tutta la sua carriera politica duello dopo a Palazzo Chigi lo aspettavo per una lunga intervista
In esclusiva che mi concesse nel corso Della quale pronuncia una frase che l'indomani venne ripresa da tutti i giornali per chiunque si dedichi alla vita pubblica Cristo è un punto di riferimento ricorda essenziale perché la vita pubblica non ha senso se
Non è dedicata agli altri una frase che può essere accostata a un'affermazione che l'allora cardinale razzi faceva proprio in
Quegli anni se non pensiamo la democrazia in ordine al cristianesimo e il cristianesimo
In ordine le più celebri frasi di Papa Ratzinger e il cristianesimo in ordine alla democrazia
Finiamo per giocarci la democrazia sul pontificato Di Benedetto sedicesimo
Italianieuropei Presidente D'Alema nell'editoriale editoriale che attribuito che attribuibile e attribuito alla fondazione non ad uno degli autori spende una delle frasi
Più significative e impegnative di questo testo il Pontificato di Benedetto sedicesimo scrive rappresenta per l'Italia
Per l'Europa una sfida
Incompresa
Ed è significativo anche il contesto temporale cronologico in cui si colloca Italianieuropei esce il quindici giugno
Di quest'anno quindici giorni dopo il trenta giugno Massimo D'Alema diventa Presidente della first che ha il network delle fondazioni che si ricollega all'esperienza di partiti una piattaforma progressisti di dibattito europeo
Sulla quale
Il nuovo Presidente si presenta con il contributo
Queste singolari coincidenze cronologica da queste parti del mondo del Tevere si chiamano provvidenziali poi non sono nelle altre si presenta con il contributo
Di questo testo
E con l'interrogativo di questo titolo un'Europa cristiana lei
Per descrivere l'attuale ruolo che svolge nel contesto in questa congiuntura politica ha usato una immagine si è richiamata una figura omerica quella di che le piace molto quella di Aiace Pella Mogno era il cugino
Di ve lo ricordate i film e più alto di tutti
Era il cugino di Akil
Che però combatteva nelle retrovie un passo indietro rispetta le prime file a difesa della retroguardia quando i Troiani attaccano l'accampamento per bruciare Nadine Hui
Salda le navi consentendo agli achei quando sarebbe venuto il momento di tornare a navigare nel mare della storia evidente l'allusione al ruolo delle fondazioni
Che alle spalle dei partiti svolgono un ruolo di pensatoio elaborando qualità e che poi su fiere hanno come il vento nelle vele
Della politica ma io ho approfondito ulteriormente niente legato alla cosa ho approfondito ulteriormente
Anche perché mi trovavo a Piombino quando lei l'ha pronunciata con gli operai di Piombino perché passo le vacanze estive in quella parte del litorale
Toscano ho approfondito questo personaggio agli achetez la Mogno dei personaggi dell'Iliade l'unico che non ricorre mai mai mai all'aiuto degli Dei
Che come sapete erano schierati da una parte e dall'altra e il più laico e il meno pagano
Dei personaggi del Iliade e io vedo in questo
Una predisposizione immunitaria
Che la rende
Idoneo
Alla laicità positiva
Ha una laicità pertanti all'assoluto in un tempo invece neo pagano in cui come scrive monsignor Fisichella una bella frase di un suo libro c'è un nuovo Pantheon valoriale dove
Gli istinti e gli impulsi dell'individualismo vengono eletti a religione
Civile la Regione civile abbiamo sentito per monsignor Fisichella e un'altra è quella di Tocqueville la democrazia in America infatti ho visto gustosa niente che l'ambasciatore quando è stato
Citato prendeva appunti che immagino domani mattina saranno per e-mail inviati alla Casa Bianca
Presidente
Guai grazie innanzitutto grazie a tutti voi carissimi amici autorità grazie agli amici della Fondazione dei lidi che hanno voluto promuovere questo incontro e
Monsignor Fisichella che
Con
Grande impegno non soltanto con dottrinale ma
Direi con passione intellettuale
Si è cimentato con le provocazioni egli ha detto ma quello che noi abbiamo scritto in questo numero della nostra rivista
è stato anche provocazione verso il nostro mondo
Con questo impegno lo sforzo della rivista Italianieuropei lasciati anche via colgo l'occasione per ringraziare tutti gli autori che vi hanno concorso tra i quali
Senza dubbio vi sono alcune personalità importanti
Del mondo culturale italica
Non
Don lasciamo stare Aiace diciamo grazie
No Aiace
Corrisponde
Al mio carattere
Ketty anche quello di non rifuggire dalla mischia questo era una delle caratteristiche di aiutarci
Egli fu premiato postumo fa si
Raccontano
Racconta no
I i
I poemi
Tardivo ENI
Posto medici che il frutto pietoso deposito proprio sulla sua tomba le armi di Achille
Che non gli erano state concesse in vita ma io spero forse di essere più fortuna
Ma
Ecco vorrei
Vorrei
Anche reagendo e quindi voi mi consentirete comunque corsi con un po'più di libertà e qualche imprecisione
Riprendere il filo del dialogo con monsignor Fisichella
E approfondire le ragioni anche che ci hanno spinto
Ad affrontare un tema così impegnativo così delicato l'Europa cristiana
Noi mi riferisco alla fondazione che ho l'onore di presiedere
In verità
Non siamo mai stati schierati da quella parte laicista che pretende di costruire l'Europa prescindendo dalla fede religiosa
Vorrei spezzare una lancia per ricordare l'impegno del professor Giuliano Amato che condivide con me questa impresa culturale che dura da dodici anni ed è condirettore della rivista
Il quale nella sua veste di vicepresidente della Convenzione europea che discusse quel testo costituzionale si schierò a favore della ricerca di un compromesso
Che consentisse al di là delle opposizioni che furono fieri ISSI me
Di
Riferirsi nel preambolo della Costituzione europea I valori religiosi fondativi dell'Europa
E quindi rivendico da questo punto di vista
Sacco un tentativo che non fu un mio ma che certamente diciamo condivido mi sento di condividere e che
Comunque appartiene alla storia di questo gruppo di uomini politici ed intellettuali che ha dato vita a questa fondazione questa rivista
Ma
Appunto nella scrittura di questo numero nella sua impostazione noi non siamo in
Partiti da un interrogativo sulla fede
Noi siamo partiti da un interrogativo sull'euro
Da un senso profondissimo di preoccupazione
Per il futuro del nostro costo continente
Quale sarà il destino degli europea
In che modo gli europei riusciranno ancora dare un'impronta
Ad un mondo
Che
Cambia tumultuosa niente
Che ridefinisce i rapporti di forza
Che vede
Emergere come protagonisti
Occorrerà ricche emergere popoli
Ma anche civiltà culture
Il rischio di una marginalità dell'euro
E non è una preoccupazione che debba essere intesa in senso egoistico eurocentrico
Che cosa può comportare una marginalità dell'Europa se non anche una marginalità dei nostri valori della nostra civiltà
Come l'Europa ripensa alla sua missione
In un'epoca in cui non sarà più il predominio economico la ricchezza
Il tratto fondamentale
Del ruolo dell'Europa nel mondo
Pensate che oggi l'Europa rappresenta circa un quarto della ricchezza mondiale
E secondo le previsioni di tutti gli economisti nel giro dei prossimi trenta anni
E mio figlio sarà più giovane allora di quanto non lo sia io oggi
L'Europa rappresenterà poco più del sei per cento della ricchezza del mondo
Non è un cambiamento su uno di quantità
C'è un mutamento che ridefinisce
L'equilibrio mondiale
E ridefinisce il posto dell'Europa
E come reagisce questo nostro continente questa grande trasformazione
Che la crisi economica che abbiamo vissuto
Ha certamente accelerato
Basta vedere all'indomani di questa crisi
Con quanta statistica l'Europa riprende il cammino e con quanta rapidità altri continenti si sono rimessi in corso
Come reagisce questo nostro continente
Questo nostro continente invecchiato
Sì si cammina per le strade di Europa
O si cammina per le strade di Shanghai o di San Paolo del Brasile
La prima cosa che balza agli occhi e che
Lì
Sono più giù
L'età media della Pop
Sì o no
E quindici anni dieci quindici anni meno contano
Continenti giova
Che guardano con attese positive verso il futuro
Mentre il nostro continente appare ripiegato su se stesso impaurito
Incalzato dalla competitività degli altri
Spaventato
Per la minaccia
Più il terrorismo che si volge contro l'Occidente e che vede nell'Europa uno dei suoi obiettivi
Incapace di governare
Questo straordinario processo di immigrazione
Che se da una parte è una risorsa straordinaria
è fra l'altro una delle
Dei pochi movimenti che vanno nel senso di un'Europa più giovani
Nel nostro Paese gli immigrati rappresentano oramai più di un decimo della ricchezza nazionale e tuttavia è anche un'enorme sfida di natura culturale
Civica antropologica
Un grande processo che dovrebbe essere governato e non esorcizzato otto
E accanto a questo aggiungo
La profondi dissidi contrasti sociali di diseguaglianze una società diseguale e anche sempre una società più incattivita
E nella quale si spezza hanno legami comunitari
Emergono spinte di natura corporativa localistica
Tornano in campo nazionalismi
Nazionalizzazione i intesi come presenza delle tradizioni civili culturali sono un valore positivo
Ma quando tendono a contrapporsi tra di loro sono un elemento drammatico di lacerazione
Ebbene questa Europa rischia di smarrire i suoi valori
Rischia di perdere se stessa
Quei valori di libertà di tolleranza
Quell'umanesimo europeo che ha fatto che ha fatto dell'Europa come è stato scritto una potenza Gentile
Nel rapporto tra Europa e Stati Uniti
Si è scritto che gli Stati Uniti rappresentano Marte e l'Europa bene
Una potenza Gentile e in fondo i momenti migliori di questo dopoguerra si sono avuti quando
La potenza americana e il soft power dicono gli americani europeo
Hanno saputo combinarsi insieme
In una collaborazione positiva per affrontare le contraddizioni ridurre il rischio di conflitti
Ma se l'Europa perde i suoi valori
Perde la sua forza maggiore
Quella che nessuna competizione economica
Può spazzare via Orrico
Allora è evidente che
Se noi vogliamo ritrovare una missione dell'Europa
Occorre nutrire urla di una rinnovata speranza
Questa è la parola chiave
E la speranza
Che
Alimenta
Aspettative positive che mette in movimento energie
E difficile pensare
E di qui abbiamo preso le mosse
E difficile pensare
Che
Una rinnovata speranza
Possa agire come stimolo
Però una nuova stagione europea
Senza
Il concorso della fede religiosa
Senza la presenza cristiana
Nella vita pubblica nella vita politica
Nel progetto culturale europea
E abbiamo avvertito lo dico per me
Lo dico per me
Da un punto di vista laico
Che una stagione di timore
Era finita che bisognava lasciasse la alle spalle
Da dove è nato questo timore è nato dalla preoccupazione che
Negli anni che abbiamo le spalle a partire dal mille novecentottantanove dalle illusioni che l'ottantanove generò
Il fallimento del comunismo come tentativo di unire il mondo
Ma poi
Dopo l'ottantanove
Il fallimento della grande illusione l'ultima ideologia del Novecento
Che bastasse il mercato
A unificare nel mondo
Questi fallimenti
Sì sono accompagnati ad una rinascita religiosa
E non solo del mondo cristiano
Un arredo angosciato e dire contestazione
E di fronte a questa rivincita di Dio
Vi è stato nel mondo laico
Il timore
Che questo processo di rinascita religiosa
Si correggesse contro la modernità
E rimettesse in discussione
Quei valori di tolleranza e quei principi di libertà
Che hanno costituito il patrimonio positivo della modernità
E accanto a questo anche
La preoccupazione che i fondamentalismi religiosi
Aprissero nuovi conflitti
Determinassero lo scenario di nuovi conflitti di civiltà
Ora
è pur vero tornerò su questo punto che
La radice dell'Europa
Stante la rivoluzione cristiana
Nella nostra rivista l'uso di un bel Lissi mo'saggio Carlo Ossola un intellettuale di grande finezza
E nella grande rivoluzione cristiana che dà un fondamento all'idea di eguaglianza tra le persone
E quindi e la premessa della democrazia
Ma è anche vero che se questa è la radice culturale dell'Europa e anche vero che la costruzione politica europea
Nasce
Dall'affermarsi del valore della tolleranza
All'indomani delle guerre religiose
E il timore che il ritorno in campo
Di quello che è apparso come un rischio di integralismo religioso spazza asse di via questo principio ha certamente costituito la ragione tra virgolette buona o comprensibile
Di una
Preoccupazione laicista nei confronti della retroscena di agire
E per questo io credo che è così importante
Persino lasciatelo dire a me posso fatta dalla mia relativa maggiore libertà
Persino rispetto alla straordinaria suggestione
Del papato di Giovanni Paolo
Straordinaria
Di fronte
Alla globalizzazione me Olivera
Parlo da uomo di sinistra
La sua capacità di tenere in campo i valori umani
Ma persino rispetto a quella straordinaria esperienza
Sul piano culturale colpisce l'impegno di Benedetto sedicesimo
In particolare
Nel
Ridefinire o definire in modo così chiaro intellettualmente stringente il rapporto fra la Chiesa che il mondo moderno
Nello sgombrare il campo di ogni timore
Che la rinascita religiosa si volga contro la modernità
E
E questo rapporto tra la Chiesa del mondo moderno appare incentrato nella relazione tra la fede la speranza che la ragione fede
Intesa come portatrice di speranza e la ragione conoscenza
E storia
Una relazione
Che Papa Ratzinger non percepisce come sfida della modernità le religioni
Ma che egli propone come un'alleanza ed una integrazione storicamente necessaria tra fede e ragione per affrontare le sfide della interdipendenza della globalizzazione
Nella misura in cui queste sfide minacciano la persona
Vale a dire l'uomo nella sua potenziale infinita libertà
Non è un rapporto scontato quello tra fede e ragione
Comporta un'opera di
Devi costruzione e ricostruzione intellettuale
Nella quale il Pontefice si è impegnato diciamo già
Come intellettuale e come cardinale ben prima di diventare Pontefice non c'è dubbio che
Il testo che da un punto di vista diciamo laico ancora
Colpisce di più e che segna
L'avvio di questa cultura del dialogo resta il confronto
Con Jürgen Habermas
Che delinea
Una prospettiva che va oltre il dialogo e mi permetterei di dire anche oltre quel rispetto reciproco quello reciproco riconoscimento di valori che è la condizione
Perché il dialogo alla fine
Rischia di ridursi alla ricerca di un compromesso
Il che eppure necessaria sul terreno della politica
E quando si tratta dichiara regolare le vicende umane attraverso lo strumento della legge
Ma a me pare che il dialogo tra fede e ragione
Ci viene presentato come un vero e proprio metodo per il ritrovamento di se stessi
Come qualcosa che arricchisce da una parte che dall'altro
E naturalmente
Senza da una parte e questo comporta
Ben più che non era riconoscimento della libertà religiosa
Ma il riconoscimento di quanto positiva ed auspicabile sia la partecipazione dei credenti e della Chiesa al discorso pubblico
Ben lungi da ogni
Concezione
Della privatizzazione della fede religiosa
Che è estranea la civiltà europea e particolarmente estranea alla tradizione del nostro Paese
E naturalmente anche la Chiesa dall'altra parte però è chiamata ad una pubblica di oggettiva traduzione razionale dei suoi valori
E a definire
Compito tanto più complesso vi farò un cenno a questo nella vicenda italiana
Dove
In definitiva per molti anni
E non vi appaia un paradosso chiusa ma la storia che abbiamo vissuto
è stato il partito dei cattolici il presidio più sicuro della laicità della politica
Ma questa questione è diventata molto più problematica
Nel tempo più recente che stiamo vivendo
Ebbene
Definirei ai suoi rapporti rapporti della chiesa con la politica
Nella edificazione della civitas
Che non sono soltanto come dire e più complicato che non definire dei confini che sono scontati
Perché
Se è vero come ha scritto Papa Benedetto sedicesimo che è compito della politica il giusto ordine della società e dello Stato
Tuttavia
Egli aggiunge
Riconoscendo che la Chiesa non può e non deve sostituirsi allo Stato che la Chiesa non può restare ai margini
Della tensione ideale verso la giustizia
Il che configura
Un rapporto più complesso di una pura e semplice separazione
Comporta una dialettica vorrei dire che comporta una comuni visione del bene comune
Condivisa
Di un bene comune
Che naturalmente
Mette al centro il tema della giustizia
Riconoscendo che la carità non assorbe la giustizia
E lasciatemi dire diciamo senza polemica diciamo non
Non basta essere compassionevoli
Come certi conservatori
La carità non assorbe la giustizia e la fede non può surrogare la ragione
Ora
Se questo è secondo me io lo vedo
Come
Un magistero di grande importanza
Appunto perché
Chiarisce
Anche rispetto i timori dei laici
Il tema del rapporto tra
Chiesa cattolica
E
Modernità fede e ragione
Io credo che questo è il punto di partenza per
Ciò che definirei ma è stato definito diciamo
Una
Una concezione inclusiva della laicità
Bisogna uscire
Anche le parole hanno un loro peso
Il problema non è quello del rapporto fra laici e cattolici
Il problema è quello di una laicità
Che non si oppone alla fede religiosa ma la componente
Come valore costitutivo del bene comune
E se mai
Dentro questa visione laica condivisa del bene comune che si nutre
Anche della forza del messaggio cristiano il vero problema è quello del dialogo tra credenti e non credenti
Non tra laici e cattolici
E della
Riconoscimento da parte dei non credenti
Che la fede religiosa è
Nulli evito essenziale per una società più giusta e per una comunità autenticamente umana e dall'altra parte il riconoscimento da parte dei credenti che
Possono che non c'è come dire un monopolio dell'etica
A che ragioni integralmente umane possono fondare
Un impegno personale un impegno civile un impegno politico coerente
Con i principi etici
Dunque è una visione inclusiva della laicità
Una laicità che non si contrappone alla fede che non pretende di privatizzare la fede o di cancellarne i simboli nel nome di un multiculturalismo che
Non può essere indifferenza
Certo viviamo in una società multiculturale multireligiosa
Il che è comporta lo sforzo del
Del dialogo
Ma questo non può portare alla rinuncia
Rispetto allo sforzo di individuare
Un nucleo di valori condivisi
Che Recca la comunità
Altrimenti questa molteplicità diventa frammentazione di conflitto
Il che anche dal punto di vista di chi non crede
è
Sarebbe un dramma
Che porterebbe ad una disgregazione
E
Non c'è
Ecco
Io credo che
Non siamo Fisichella insistito molto sulla ispirazione della legge
Io credo che prima della legge e persino più della legge l'attenzione deve essere volta come dire alla ricchezza lo spessore del discorso pubblico
Il che
A mio giudizio
Aiuta anche
A individuare
I limiti delle leggi
I limiti il rispetto verso la persona
Il rispetto verso la vita la dignità delle persone
Comporta a mio giudizio anche la consapevolezza che non tutto può essere normato dalla legge
Che c'è una sfera della libertà della responsabilità
Dove quello che conta
è
Lettica condivisa
La forza culturale che unisce una comunità
Lo dico perché questo secondo me
Potrebbe aiutare a sgombrare il campo
Di conflitti che nascono dall'equivoco o dalla illusione questa qui davvero illuminista
Che la legge forniti lettica
Non lo credo
Io credo al contrario diciamo che
Gli indifferenti istmo etico
La caduta dei valori
Possono convivere
Con il formale rispetto dei sentimenti religiosi
La caduta dei valori in Europa non nasce
Dalla violenza di un sentimento anticristiani
Ma da una indifferenza che convive
Con il rispetto formale della religione ed il suo primato nella società
Il che a mio giudizio pone anche alla Chiesa qualche problema un po'più complicato
Che non sfidare laicismo vecchia maniera
Di chi vuole togliere i crocifissi e di chi non vuole scrivere la fede cristiana tra le radici dell'Europa
Ora
Se
Questo è vero
Per l'Europa
Chi ha bisogno
In modo vitale in questo momento
Dell'apporto cristiano
Per restituire forza i suoi valori da suo Progetto
E ha bisogno di quel cristianesimo che annuncia la liberazione dell'uomo ha bisogno di quel cristianesimo portatore di una carica di universalità
Non ha bisogno di quei laici che usano il cristianesimo come ideologia dell'Occidente
Di questo davvero non c'è bisogno
Perché questo sarebbe una tragedia per l'Europa
E sarebbe un tradimento della universalità del messaggio di liberazione dell'annuncio cristiano
Se l'Europa ha certamente bisogno della Chiesa della Chiesa universale
Della Chiesa che
Aiuti a compiere sciocche l'ideologia
Antireligioso del Novecento non hanno saputo compiere e cioè quella
Unificazione del genere umano
Che è la condizione perché la globalizzazione economica
Non porti con sé conflitti e ingiustizie
Io penso che il nostro Paese su questo dico qualche parola e concludo sarà
Abbia ancora di più
Bisogno di una presenza della Chiesa
Io ho visto
I documenti più recenti con i quali i vescovi italiani sono tornati ad impegnarsi sui problemi della nostra società
E che rappresentano un contributo e un punto di riferimento davvero essenziale
Insomma lasciatemi esprimere come dire il senso di una
Profonda direi quasi angosciosa USA preoccupazione
Di questa crisi europea
L'Italia è e a mio giudizio uno dei Paesi più profondamente investiti
Perché
Nel processo di unità europea noi italiani abbiamo come in quel processo abbiamo trovato qualcosa che ci ha aiutato a surrogare la debolezza della nostra coesione nazionale
E la crisi del processo europeo
Lascia questo Paese particolarmente smarrito
Profondamente diviso
Fino a mettere in discussione le ragioni stesse dell'unità del Paese
In un nord ricco che sente il sud come un peso che in un Mezzogiorno che riscopre persino l'epica borbonica
Della rivolta contro l'occupazione piemontese
Si rimettono in discussione i capisaldi di una storia nazionale condiviso
C'è un senso di smarrimento
C'è un in volgare elemento del discorso pubblico
Lasciate che io dica diciamo esattamente il contrario di quello che ci si potrebbe aspettare penalmente
Altro che
Chiedere
Alla Chiesa al mondo cattolico di non ingerire io vorrei dire ingente
Se non ora quando
Questo Paese
Ha voluto nel contributo dei cattolici
Un apporto straordinario alla costruzione della democrazia
All'allargamento delle basi di consenso dello Stato democratico
è stato un apporto straordinario
E io sono profondamente convinto che senza ritornare al mito dell'unità politica dei cattolici che certamente infinita con la fine della guerra fredda
Tuttavia e certamente possibile trovare un equilibrio
Tra il pluralismo delle scelte politiche i L'Unità dei cattolici sul piano ecclesiale
Come componente fondamentale della cui visione del Paese
Mai come in questo momento c'è bisogno
Che
Si torni a lavorare insieme diciamo alla ricostruzione di uno spirito civico
Di un nesso forte
Fra in
Tra politica ed etica si dice e certamente ma io vorrei dire più largamente
Tra impegno professionale impegno imprenditoriale
Ed è circa
In fondo la crisi mondiale ci ha mostrato quanto l'economia
Abbia bisogno di essere eticamente istituzionalizzata per non volgersi contro le ragioni dell'uomo
E davvero si può pensare che questo nesso tra etica e politica tra professione ed etica tra impegno imprenditoriale ed etica
Lo si ricostruisca così fortemente senza un discorso pubblico che veda la presenza dei cattolici italiani o ma non lo credo
Io credo che sarebbe una illusione questo
E
Certo
Vorrei
Rassicurare monsignor Fisichella non siamo a fine legislatura
E non cerchiamo manciata di voti
Anzi perché avremmo bisogno di milioni di voti non manciate
E
Non è questo
E non è questo certamente il movente da cui da cui siamo stati aspiranti nel nel volontà di riaprire questo scorso ma semmai davvero
Da una vivissima e credo condivisa preoccupazione per l'avvenire dell'Europa e del nostro Paese
Dalla necessità di un sussulto dello spirito civico dell'Italia
Che a mio giudizio non ne ho fatto mistero dovrebbe tradursi in una comune assunzione di responsabilità in un momento così difficile come sarebbe naturale
In un Paese civile e dove ci fosse un senso condiviso del bene comune
Una comune assunzione di responsabilità quindi
Nulla di più lontano rispetto alla logica della disputa elettorale ecco anche per questa Italia ci siamo occupati molto per l'euro sentiamo il bisogno di un incontro
Tra le ragioni della politica
La ragione
E l'apporto prezioso della fede religiosa grazie
Venete
Rimette vi prego soltanto un attimo
Soltanto un attimo
Sedute
E la collega Daniela reggiani che la portavoce del Presidente D'Alema detto rigorosamente non ci saranno dichiarazioni politiche invece avete visto che in coda è arrivata l'annuncio che non ci saranno le
Elezioni la cosa
La cosa io ringrazio il presidente D'Alema per avere colto quella mia indicazione che è quella appena ho letto
In Jogna il testo del quaderno superata cristiana che mi ha immediatamente indotto a chiedere al Presidente D'Alema di presentarlo in questa sede
è questa collocazione così perentoria decisa del pontificato di Papa Ratzinger nella modernità
è la prima volta che da sinistra e si sente affermare in maniera così decisa che quella cui assistiamo non è una riedizione
Del Vecchio scontro tra caricarli anticlericali ma è un confronto sul voto ora
Antropologico sui valori fondanti è bella modernità
Che cosa succede non c'è la replica perché Nadia Urbinati
Che una professoressa della Università della Colombia Dini io Arca scrive che è un certo grado vedere che continua infatti qua la dialettica tra
Perahia monsignor Fisichella sta continuando e scrive
Se vogliamo è una reinterpretazione molto elaborata molto naïf che fa Nadia Urbinati professoressa la Colombia di miei Arche della vecchia diatriba tra da un cammino e don Peppone
Dando un'interpretazione culturale alta Benedek infatti continua a discutere dice Nadia urbinate che un certo grado di tensione tra la sfera civile
Tra la sfera della lecita e la sfera
Della religione è fisiologico per la democrazia non deve essere mai repressa questa dialettica questa la frase bella ma non può mai essere risolte invece vedete
Infatti vedete che non è stato risolutivo questo confronto
Ma è destinata a continuare dietro le quinte perché monsignor certifica la ci spiega e questa dialettica
Tra Chiesa è stato tra mondo laico e mondo religiosa destinata non risolversi ma per una ragione molto semplice perché rimanda un'altra dialettica quella tra
La città terrena e la Città di Dio di cui cattolici ricorda nel suo libro monsignore Fisichella i credenti sono in qualche modo anche diversamente credenti sono ambasciatori allora che cosa succede
Succede che la storia continua perché grazie a Dio
Come nota un'altra autore Lino Duilio che credo sia presente in sala in un altro contributo di questa rivista la storia dei cattolici in Italia più che culturale
Più che politiche più che culturali e sociali un continuum mi è piaciuta la frase recita testualmente di iniziative individuali associative
Che hanno segnato il costume e impegnato la vita relazionale punto che non si può parlare di storia d'Italia senza la cattolicità di questa storia padre fratello Ruggiero Valentini nuovo superiore generale dei padri concezioni insiste
è è testimone perché copre passerete lassa congregazione esattamente l'arco dei centocinquant'anni anzi nascono con quattro anni di anticipo nel mille ottocentocinquantasette
E impegnano con la loro presenza la storia sociale di questo Paese e Lucia concederci con il saluto Revello Gerola Lentini dico fratelli perché è un religioso o laico per la prima volta dopo centocinquant'anni non è un sacerdote il superiore generale
Vorrei dire che proprio Gruber superiore generale dopo che settimane che proviene da
Tra il Paese più
Più profondo diciamo dell'Europa che l'Albania
Devo dire che non mi sento estraneo al dibattito di questa sera il tremito I temi trattati innanzitutto io innanzitutto
Basti osservare che l'esperienza delle congregazioni religiose e dei movimenti cattolici
Costituisce una rete europea
Molto capillare in tutta Europa
Lungo tutto alla sua storia
Dalle più rigide del cristianesimo fino ad oggi gruppi di uomini gruppi di donne hanno deciso di attuare forme di vita comunitaria
Cristianamente ispirato per condividere valori e obiettivi
Questo estratto rete
Anche un rilevante fenomeno civile
Che venga esprime la libertà dei cittadini
Anche come credenti di associarsi
Ebbene
è chiaro che anche noi ci sentiamo dentro le dinamiche della politica anche dentro le conseguenze a volte della politica
Come potrebbe essere diversamente per una istituzione religiosa
Così intransigente es che si occupa di scuola di formazione professionale di assistenza di cura dei malati di ricerca di servizi sociali
Bene ha fatto anche nella rivista qualcuno ha sottolineato il ruolo delle congregazioni religiose nello sviluppo della società italiana prima e dopo l'Unità d'Italia
Chi potrebbe negare che i religiosi
Ancor prima di essere espressione della Chiesa sono cittadini del Paese in cui vivono
E protagonisti di una determinata società civile
Certo questo è lo spirito interiore che ci anima come religiosi e che ci spinge ad una azione di solidarietà spesso giace
Nel nostro Paese nelle diverse latitudini del mondo
In Albania per citare del punto all'ordine del paese dove ho vissuto negli ultimi anni abbiamo realizzato una università concerto e corsi di laurea
Coinvolgendo sette università italiane con cinquecento docenti tra gli anni che vengono ad insegnare qualcuno è più presente decreto
Cinquecento docenti che vengono in un unico centro universitario a trasmettono in lingua italiana un patrimonio culturale e scientifico
Ecco questo lo spirito con cui operiamo nel mondo ma siamo anche uomini animati dallo spirito
Che genera convivialità tra popoli differenti
Siamo compagni delle
Sull'incarnazioni nella
Nelle sofferenze nelle lotte degli uomini
La comunità che rappresento dall'Italia da questo Paese con il suo ethos il suo ruolo storico e anche per i confini del sud del mondo
Questa comunità si è mossa verso l'Europa negli ultimi anni
Sorta qui accanto nell'Ospedale di Santo Spirito per opera di un religioso infermiera vedo educatore
La Congregazione del Beato Luigi Monti ha cercato casa a Lourdes recentemente che sapete essere una città emblematica delle radici cristiane del continente
E insieme a Lourdes
In
Albania
In Polonia in Croazia perbene per concludere
Facciamo per questo perché pensiamo che il continente europeo soprattutto in alcune annue A reca ha davvero serve il problemi di convivenza
Peraltro analoghi ad altri contesti internazionali ma caso forse unico nella geopolitica mondiale
Questo continente europeo a in sé anche le soluzioni
Che sono essenzialmente la casa d'Europa aperto a tutti i suoi popoli
Nella forma istituzionale che sta faticosamente definendosi
E
La sua sensibilità cristiana che indiscutibilmente una vocazione alla universalità e alla fraternità
Grazie a tutti voi per essere venuti grazie per la vostra presenza così attenta
Buona sera a tutti grazie