Etica e giustizia: la formazione degli operatori del diritto

Scusate stiamo cominciando
Bene do il benvenuto
Al presidente Vietti
Lo ringrazio per essere qui con noi oggi
Do il benvenuto alle autorità civili militari i magistrati presenti chiaramente i miei colleghi docenti
Tecnici amministrativi studenti e comunque coloro interessati a sentire questa conversazione che il
Presidente Vietti oggi
Terra
Sappiamo bene che gli argomenti
Di questo di possono all'avanguardia sappiamo bene che nel Paese ce molto conflitto
Siamo convinti
Che il presidente Vietti che peraltro
è stato eletto con una grandissima maggioranza che ha coinvolto
Tutta la forza di dire dal Parlamento o quasi sarà in grado di riportare quelli giusti equilibri che è una società come la nostra deve
Avere
Lei dirà
Il problema dell'etica è un problema che tocca tutti sicuramente oggi parlerà di più dell'etica che riguarda
Le professioni forensi delle dire riguarda la magistratura la giustizia ma il problema etico è un problema che riguarda
Tutti e soprattutto riguarda l'università
Perché l'università e proprio il posto in cui vengono formati i giovani
E devo ai giovani essere formati non solo
Su per la loro qualità didattico scientifica professionale ma anche per il modo di livello stile di vita come sapete anche sull'università il dibattito è aperto perché ormai da anni
Che e ci sono delle campagne di stampa che mettono
In rilevo giustamente
Parti delle cose che non vanno nelle università
Io direi che sono almeno un dieci per cento mentre non mettono in rilievo il novanta per cento delle cose che vanno bene quel dieci per cento viene utilizzato per ridurre i finanziamenti come sapete
Qui proprio ne posso parlare perché è un problema attuale che coinvolge
Tutte le forze che anche le gli ospiti che siete presenti le risorse sono sempre più decrescenti
Per avere più risorse bisogna dimostrare di meritarlo e di saperle
Per utilizzare quindi in questo questa lezione di oggi appunto vuole servire anche e soprattutto ai nostri studenti perché ma io direi anche nostri docenti perché qualche episodio
Del quale io ho dovuto chiedere scusa indiretta in una trasmissione nazionale con cinque milioni di spettatori
Ha dovuto assumervi la responsabilità di relatore è successo anche nella nostra la nostra università è sicuramente non era una lezione di etica quella che era successa
In quei giorni e quindi
Gliele il dibattito è aperto e molto importante e sono convinto
Che questa giornata servirà a tutti noi per riflettere non parlo della
Divieti come diciamo
Persona che da anni che lavora nel settore
Parlamentare un collega insegna diritto commerciale alla LUISS
Insegna alla Scuola di specializzazione per le professioni forensi a Roma tre
C'è collaborazioni con la cattedra di diritto civile alla Facoltà di giurisprudenza presso l'Università di Torino a parecchie pubblicazioni alcune di grande rilievo che toccano il diritto fallimentare il diritto
Societario un esperto dal settore l'uomo giusto al posto giusto e quindi sono molto contento lo ringrazio ancora di averci dato l'onore di essere oggi qui con noi
Grazie
Al Magnifico Rettore se posso all'amico Antonino reca
Un saluto a tutti loro un saluto
Hai presi via i docenti di questa illustre università
I capi degli uffici giudiziari ai rappresentanti delle forze dell'ordine a tutte le autorità civili e militare agli studenti in particolare
A tutti i signori alle signore presenti
Il tema del
Mio intervento
Quello relativo alla formazione degli operatori del diritto in particolare con riguardo all'etica e alla giustizia
Allora vorrei cominciare con una citazione della Commissione europea la Commissione europea
Dice testualmente la formazione giudiziaria eh determinante per porre in essere che lo spazio giudiziario europeo
Cioè
La Commissione europea nel descrivere il Progetto di istituzione di uno spazio di informazione giudiziaria
Comune
Fa riferimento proprio alla necessità di una conoscenza di strumenti giuridici
Perché divengano sempre più comuni nello spazio giudiziario europeo cioè nei sistemi giudiziari di tutti gli Stati membri
E ancora nella comunicazione
Della Commissione stessa al Parlamento europeo e al Consiglio europeo del ventinove giugno due mila sei sulla formazione giudiziaria nella Unione europea
Si afferma cito
Che di fronte all'evoluzione dell'Unione europea verso uno spazio di libertà di sicurezza e di giustizia
La Commissione europea ritiene che sia essenziale per gli operatori della giustizia dei singoli Stati membri
Acquisire una cultura giuridica europea comune
Per raggiungere questo obiettivo prosegue la Commissione gli Stati membri dovranno prendere dimestichezza con i reciproci ordinamenti
Imparare le rispettive lingue
Abituarsi a lavorare nell'ambito di un partenariato transnazionale e di un reciproco riconoscimento al fine di promuovere la cooperazione tra le autorità
Giudiziaria
Dunque il tracciato di una formazione degli operatori di diritto che non voglia avere soltanto e che oggi non può più avere che soltanto l'orizzonte nazionale ma deve avere la prospettiva
Della
Unione europea
Viene individuato dalla Commissione in modo molto puntuale
Con il riferimento al prende che la prendere dimestichezza con
I rispettivi ordinamenti che inevitabilmente sono ancora molto dissimili tra loro
Nell'imparare le rispettive lingue lo sottolineo soprattutto per gli studenti noi
Italiani abbiamo uno record straordinariamente negativo in Europa perché sa che
Tra quelli che
Possiedono meno dimestichezza con le lingue straniere e
Oggi cari ragazzi che fondamentale parlare le lingue
E abituarsi a lavorare in questa logica di partnerariato transnazionale
Per
Ottenere quella collaborazione che
Indispensabile prodromica alla creazione dello spazio giudiziario e dello spazio del diritto comune europeo
Ecco credo che
Queste indicazioni della Commissione
Più di ogni altra parola
Possono dare la misura di come la formazione comune tra gli operatori del mondo a cui apparteniamo noi questa mattina parliamo al mondo degli operatori del
Diritto e prima un giornalista mi ha chiesto
Ma lei parlerà dei magistrati
No il tema è gli operatori del diritto degli operatori del diritto non sono solo i magistrati così come la giustizia non è questione che riguardi solo i Magi atti operatori del diritto sono gli avvocati sono i notai sono i professori universitari certe orsono anche
I magistrati sono quel gran numero di operatori giudiziari che non sono né avvocati né magistrati ma pure fanno parte del sistema giustizia a pieno titolo bene
La formazione comune di questi operatori del mondo del diritto
è
Un presupposto imprescindibile
E questa esigenza di muoversi nella direzione della formazione comune non risponde soltanto ad una esigenza in Terna dello Stato
Ma è un requisito
Che ci viene richiesto proprio a livello comunitario
Che
Livello comunitario che del modello della preparazione comune
Fa un pilastro di partenza per fondare il percorso della interdisciplinarietà degli ordinamenti dei vari Stati mente
In attesa di approdare a quel diritto comune europeo che deve e continuare a rimanere l'obiettivo finale di questo percorso intanto
La costruzione di una interdisciplinarità degli ordinamenti dei vari Stati membri è
L'obiettivo intermedio a cui dobbiamo lavora
A questo proposito ricordo che nell'ambito dell'attuazione del Programma di Stoccolma la Commissione europea ha annunciato che presenterà l'anno prossimo
Una comunicazione relativa a un piano di azione in materia di formazione europea per tutte le professioni lega
E lancerà progetti pilota che prevedono programmi di scambio tipo
I famosi programmi Amaus Mussi per le autorità giudiziarie e per i professionisti del diritto nell'arco che va dal due mila undici al
Due mila e dodici
Dunque e credo che questo sia consolante per noi l'Europa sta lavorando attivamente sul versante della fu un'azione comune degli operatori del diritto e credo che questo debba e possa rappresentare un grande stimolo anche per noi
Per
Sviluppare e dare
La massima dinamica possibile ad un'analoga attività a livello nazionale
Credo che sia
Noto a tutti ma forse vale la pena di ricordarlo qui brevemente qual è il fondamento
Della teoria della formazione comune degli operatori del diritto
L'obiettivo da perseguire sta nell'opportunità di garantire quella che siamo soliti chiamare una comune cultura della
Giurisdizione
Una cultura della giurisdizione che accomuna appunto tutte le categorie interessate magistrati avvocati notare operatori del diritto professori docenti
E solo attraverso il rendere comune questa cultura della giurisdizione noi riusciremmo ad evitare
Possibili atteggiamenti culturali di chiusura
E di auto referenzialità corporativa la tentazione della
Chiusura corporativa e molto forte storicamente in ciascuna di queste professioni
La tentazione di chiude che essi in un mondo che faccia riferimento soltanto
A se stesso alla propria storia pur gloriosa alle proprie tradizioni è una tentazione molto ricorrente
Lo sforzo della formazione che ci faccia approdare ad una comune cultura della giurisdizione e l'unica medicina e l'unico rimedio per battere questa tentazione della autoreferenzialità
Che spesso induce a chiusure corporative che sono la ragione la causa delle incomunicabilità tra questi mondi che a loro volta determinano spesso
I problemi di scarsa collaborazione i problemi di scarsa comprensione i problemi di scarsa sinergie
Se come è indispensabile noi vogliamo uscire dalla crisi del sistema giustizia dalle difficoltà che il pianeta giustizia vive non lo potremo fare soltanto attraverso un grande Porto di collaborazione tra tutte queste categorie ma questo approderà in o soltanto della misura in cui ciascuna lavorerà per rendersi parte di questa comune cultura della giurisdizione
E io credo che questa consapevolezza che certamente è maturata negli ultimi anni
Chi vi parla ormai
A una
Una certa età e una certa esperienza e dunque ha vissuto sul piano universitario sul piano
Professionale il passaggio tra la fine degli anni Settanta
Ed oggi
E vi posso assicurare ma i colleghi me lo confermeranno il vero confermeranno che c'è stata per fortuna una
Grande maturazione in questa consapevolezza culturale
Dei comuni valori di fondo delle rispettive funzioni che operano a livello del diritto
E questa è
Amici miei l'unica via per
A crescere per diffondere nelle varie categorie la capacità di riconoscere e di rispettare
Il punto di vista dell'altro
Noi viviamo in un Paese in cui sembra ormai
Che lo Stato sia fatto di bande in
Perpetua guerra tra loro
E allora
Non possiamo sempre immaginare che tocchi agli altri cominciare l'opera di ricucitura di un tessuto sociale
Nazionale culturale unità quanto bisogno di unità abbiamo in un mondo che profondamente di là c'era
Basta aprire i giornali non dico quelle di questa mattina ma quelli di
Quasi tutti i giorni per rendersi conto di quanto sia forte questa tentazione centrifuga per cui
Sembra ad un lettore che venga da un altro mondo sembra quasi che questo Paese sia tornato lo diceva ieri un qualche commentatore
Al mondo delle signorie se non al mondo dei feudi perennemente in guerra gli uni contro gli altri le categorie
Le corporazioni le classi le aree geografiche legge mie le nazionalità gli in un conflitto permane
Allora
Non possiamo cercare l'alibi che tocchi sempre agli altri cominciare a fare qualcosa nella linea della Ricucci tumorale
Questo
Tema della formazione degli operatori del diritto
Che io ho voluto ricondurre al tema della comune cultura della giurisdizione ai in questo aggettivo comune lo sforzo proprio di cominciare a costruire in questo mondo che ovviamente è un compito Colombo ondoso rispetto al Paese ma è un mondo che ha una sua dignità che ha una sua era rilevanza che ha una sua
Out
Volevo Lezza anche sociale dunque è un mondo che in qualche modo può diventare modello e prototipo bene sì cominci a costruire
Qualche cosa di comune che
Determina anzi tutto il rispetto dell'altro perché il senso di appartenere ad una cultura comune e anche il senso del
Rispetto dell'altro è
La premessa è la condizione che ci insegna a
Misurarci come la cultura dell'alto
Sentire anche inevitabilmente
Le distinzioni le diversità che ovviamente fanno parte anche di spinte di ispirazioni ideali
Diverso ma diversità che non possono mai mettere in discussione
La complementarietà dei ruoli la complementarietà di queste culture pur con sfumature con sensibilità diverse
E dunque la capacità di arricchimento reciproco che viene dal confronto leale e razionale
E dunque
L'esigenza di costruire e di lavorare a costruire questa comune cultura della giurisdizione è
La soluzione
Ad un problema che non abbiamo solo noi operatori del diritto ma che hanno
Tutti gli appartenenti
Al nostro ai Paesi della Comunità
Trovare un equilibrio terra l'identità e le differenze
Noi non viviamo più in un mondo culturalmente omogeneo
Ci sono stati sei Colini in cui
Non so se felicemente o meno ma la Società viveva in un contesto di sostanziale omogeneità culturale c'era una condivisione ampiamente diffusa dei valori degli ideali delle gerarchiche delle priorità bene questo mondo non c'è più
Noi viviamo in un mondo in cui
Il multiculturalismo il pluralismo o ideologico la diversità
è il connotato del nostro vivere comune
Come si fa a
Rispettare la diversità traendone
Elemento di forza e di coesione sociale e nazionale
Lo si fa attraverso la percezione della identità e dunque
Acquisendo una consapevolezza di chi siamo
I dove veniamo di quali sono le nostre radici di qual è la nostra storia di quale portato culturale noi siamo il frutto toh perché ovviamente non siamo dei marziani non nasciamo dal nulla veniamo da una storia veniamo da riferimenti ideali la comune matrice cristiana
Deve e può essere riconosciuta da tutti indipendentemente da professioni religiose o da appartenenze
Di chiese
La storia che viene dal rispetto della centralità della persona che impariamo dalla cultura greca dalla cultura latina e poi dalla cultura cristiana questo il nostro portato la
Con l'eccezione la consapevolezza della nostra identità deve però diventare la premessa per poter accettare la diversità e per integrare la diversità in un quadro
Culturale comune
Se no se no diversamente
La crisi di identità può manifestarsi in due modi una crisi di identità che diventa
Paura e ansia nei confronti di qualunque diversità e che dunque reagisce allontanando il diverso o tentando di allontanare il diverso perché nella società multiculturale multietnica globale i diverso alla fine non lo si allontana lo si può spostare lo si può spingere ai margini ma poi inevitabilmente dà i margini riesce e forse ce lo troviamo in condizioni ancor più
Complicate e più difficili
Oppure
Oppure gettare
Tutti quanti in una sorta di agnosticismo e di relativismo per cui diversità o identità non ci sono più perché nessuno rappresenta più niente per nessuno e dunque si crea una situazione di incomunicabilità totale in cui ciascuno vive chiuso nella propria Turris eburnea
Ecco
Io credo che
Un recupero di identità vera sia la premessa anche per un recupero del ristretto e della integrazione del
Diversità
Mi viene bene a questo punto
Fare una citazione che traggo da Benedetto sedicesimo nella enciclica spezzi Salvi
Dove il Papa ci dice
In modo molto puntuale secondo me a proposito del ragionamento che sto cercando di sviluppare anche le strutture migliori funzionano soltanto se in una comunità sono vive
Delle convinzioni
Che siano in grado di matto di motivare gli uomini ad una libera adesione all'ordinamento comunitario la libertà necessità di una convinzione
Una convinzione non esiste da sé ma deve essere sempre di nuovo riconquistata comunitaria mente
Figlia della citazione
Dunque una convinzione una cultura comune una idealità una motivazione forte che
Ci induce ad accettare di far parte di una comunità più vasta
In cui ci sono anche
Opinioni diverse in cui ci sono anche le differenze ma in cui l'identità non cozza con la differenza
è una convinzione
La quale
Non è automatica e qui sta lo sforzo della formazione una convinzione
Che non ereditiamo con
Il latte che su chi amo alla nascita ma a una convinzione che deve essere sempre di nuovo ri conquistata dunque che ha bisogno
Di uno sforzo di uno sforzo intellettuale di uno sforzo di studio di uno sforzo di formazione
Come unitariamente
Dunque di uno sforzo che non può essere soltanto uno sforzo individualistico egoistico in una dimensione puramente individuale ma che deve coinvolgere la comunità di cui facciamo parte laddove per comunità intendiamo dalla comunità universitaria alla comunità comunale alla comunità nazionale
Ecco
Una
Cultura della matrice
Comune
La dobbiamo coltivare anzitutto a partire dal livello universitarie
Anche l'ultima riforma dei cicli di studio di giurisprudenza
Su cui come dire mi avvalgo della facoltà di non rispondere circa la mia
Opinione ma tuttavia
Ha salvaguardato
Un intento una preoccupazione quella di mantenere in ogni caso un percorso iniziale comune a tutti i possibili indennizzi perché solo garantire agli studenti una comune base giuridica
Consente poi di aspirare a coltivare una specializzazione dei ruoli anche qui l'identità prima delle differenze
Ma un'identità che consenta poi di coniugarsi
Conto le differenze
E questo vale anche a livello posto universitario in cui alla medesima logica risponde
Il Cannone fondamentale delle istituzione delle scuole di specializzazione sia quelle universitaria sia quelle delle professioni
A questo proposito proprio il Consiglio Superiore della Magistratura
Ha formulato un parere sulla proposta di costituzione di un osservatorio permanente sul funzionamento delle scuole di specializzazione
Per le professioni forensi per le professioni legali e lì ha osservato come e questo si pone come utile strumento per implementare la ricerca e la elaborazione di Standard comuni di preparazione specialistica
Che caratterizzano l'esigenza delle varie categorie interessate
In modo che l'orientamento del discende verso le singole professioni forensi
Possa ad un tempo essere implementato con le peculiarità di ciascuna professione ma non obblighi Cary mai la considerazione
Di quel comune sentire che il presupposto necessario per poter garantire la funzionalità dell'intero sistema giuridico
E dunque
Specializzazione ma anche comune sentire
Torniamo al concetto dell'identità e delle differenze
E dunque anche nella formazione post-laurea l'attenzione il criterio che noi dobbiamo rispettare e quello
Che la specializzato rione non disse tolga mai dalla consapevolezze dalla percezione di questo comune sentiti
I cannoni a cui questa formazione debbono ispirarsi sono quelli che fanno riferimento al titolo del nostro incontro l'etica e la giustizia
Vengo rapidamente a qualche considerazione su questo rapporto cercando
Più che di farne una speculazione di carattere teorico una valutazione di qualche proiezione pratica di questi due alti principe cominciando a dire che
La giustizia
Nella sua declinazione concreta si attua nell'esercizio della
Giurisdizione
La giustizia
Nella pratica si traduce nell'esercizio della giurisdizione e dunque agire in modo etico
Per la porta e l'operatore del diritto vuol dire esercitare correttamente il ruolo
Che ciascuno o atti
Nella sistema della giurisdizione
Abbiamo detto che ci sono
Professionalità differenti nel mondo della giurisdizione bene
è e dico che ciascuno svolga correttamente il proprio ruolo
Nella consapevolezza di appartenere al Comune il sistema della giurisdizione
Sia
Che sia parte in quel sistema sia che sia terzo
Sia che sia parte viale dichiaratamente parziale come il caso dell'avvocato sia che sia imparziale come è il caso
Del
Giudice
Sia che si trovi in una condizione in qualche modo ibrida tra la parzialità e l'imparzialità come possiamo dire che
Il notaio da una parte e il pubblico ministero dall'altra
Noi sappiamo che prima del Settecento gli ordinamenti statali articolava non la giurisdizione
Come emanazione di retta del
Potere politico assoluto dunque non si distingueva
Nessuna peculiarità tra le manifestazioni della
Giurisdizione
Tra le manifestazioni del Governo tra le manifestazioni del potere legislativo
Nel mille cinquecentosettantotto il filosofo giurista francese scialbo de
Osservava che cito la prima prerogativa sovrana è il potere di dare la legge a tutti in generale e a ciascuno come singolo senza bisogno del consenso
Di
Nessuno
Qualche eco di questa
Teoria dire risuona anche i tempi nostri ma siamo nel mille settecento nel mille cinquecento settanta
In questa affermazione della
Indistinta
Dell'indistinto rapporto tra
I poteri si è radicato il sistema giurisdizionale medioevale prima ancora quello di derivazione umanistica sia classica che del tardo
Impero Giustiniano in qualche modo
Evocando la citazione di Bo dente
Ante litteram diceva quote principi placca cui leggi Sabbetta dico
E
A questa impostazione più o meno si riferiva ogni sistema continentale forse con la sola eccezione della greca della Grecia classica dove il bilanciamento dei poteri per la verità che ha visto più nei sistemi rappresentativi che non in quelli esecutivi e giudiziale
Dobbiamo arrivare
Alla separazione dei poteri di Montesquieu per
Rompere
Questo blocco indistinto
E per vedere imporre alle legislazioni moderne un approccio sistematico basato sulla esigenza di introdurre pesi e contrappesi in modo da garantire che nessun potere dello Stato
Non solo
Possa identificarsi in una sola idee entità ma non possa neppure operare in modo del tutto indipendente dagli altri
Dunque se la giurisdizione dopo Montesquieu
è espressione di uno dei tre poteri dello Stato moderno
E incarna la potestà dello stato di amministrare la giustizia
è certamente al senso etico di giustizia che dobbiamo ispirarci
Quando si rifletta sui meccanismi atti a garantire l'applicazione pratica dei sistemi giurisdizionali in modo che questa sia
Per eccepita dai cittadini come finalizzata alla ricerca del bene comune
è molto importante non dimenticare che la giurisdizione esiste e può funzionare in quanto i cittadini riconoscano a questa funzione
Il
Fine del perseguimento della giustizia
O forse ancor di più il file del perseguimento del bene comune a Traverso l'esercizio e l'applicazione della giustizia
Storicamente tutti gli alti e bassi che
Si sono registrati nella stima e nella considerazione che i cittadini hanno degli operatori di giustizia sono stati indissolubilmente legati i con il grado di riconoscimento che veniva dato ai singoli sistemi giurisdizionali a proposito della loro idoneità di perseguire il fine di giustizia
Certo questa affermazione ci porta a qualche considerazione un po'sconsolata se noi leggiamo oggi
Gli indici di fiducia che i cittadini manifestano nei confronti del nostro sistema giudiziario
Indici molto bassi
E ma con questi dobbiamo fare i conti
Per anche qui un esame di coscienza che non funzioni con il solito sistema dello scaricabarile per cui tutto si risolve dando sempre la colpa agli altri la colpa
E sempre degli altri no la colpa è di tutti
Perché se c'è quel senso di comune cultura della giurisdizione e quel senso di comune appartenenza al sistema giudiziario e in qualche modo responsabilità di tutti se
La giustizia percepita
Che è concetto completamente diverso rispetto
Alla alla macchina giudiziaria oggettivamente considerata così come in qualche modo si dice che la sicurezza percepita e cosa dive è rossa rispetto al oggettivo sistema di protezione delle libertà di un Paese bene se la giustizia percepita da parte dei cittadini non identifica in modo così netto e chiaro nel funzionamento del nostro sistema giudiziario la sua idoneità a perseguire il fine di giustizia
Ecco questo credo che
Sia e debba essa che l'oggetto della riflessione degli operatori
Una volta che hanno accettato di condividere la comune cultura della giurisdizione e dunque
Di farsi carico ciascuno per la propria parte del
Ha responsabilità di questa difficoltà e di questa crisi del sistema della giustizia
Qualcuno immagina che
Questa crisi di giustizia
Dipenda da una scarsa o inadeguata legittimazione degli operatori della giustizia sia per quanto riguarda i professionisti
In qualche modo ancorati ad una concezione
Corporativa che risale ai primi anni e i primi del
Scendi del secolo scorso e soprattutto per quanto riguarda i magistrati che in ultima analisi
Sono
Voglio dire
La l'anello finale della catena del sistema giustizia ora
Certamente CEI una crisi di legittimazione degli operatori della giustizia
Non per nulla siamo qui a ragionare sulla esigenza di rafforzare e di
Praticare fino in fondo la formazione comune
Io non credo però
Che
Possiamo mettere
In discussione
La ragione profonda e la giustificazione dogmatica della non elettività dei protagonisti della giurisdizione perché
Qualcuno ha questo fa riferimento scarsa legittimazione in quanto mancanza di investitura del consenso popolare ora io credo che la non elettività
Dei magistrati
Non si debba declinare come una ingiustificabile riserva di potere ad una casta ma come garanzia per il cittadino che
Coloro che sono chiamati a interpretare la giurisdizione abbiano una professionalità tale
Da essa che effettivamente in grado di perseguire il fine di giustizia
Rispetto al quale
L'investitura popolare rischierebbe di far divergere le finalità dell'esercizio della giurisdizione dalla obiettiva applicazione della legge al caso concrete
Riflettiamo sulla circostanza che la funzione di garanzia degli organi giurisdizionali
Non è sempre stata presupposto e parametro della relativa attività nei sistemi assolutistici la composizione dei tribunali e le funzioni assegnate io non le più varie
Mentre i sistemi giurisdizionali moderni vige la nostra Costituzione lo dice esplicitamente l'articolo centodue il divieto di costituzione di tribunali speciali
E allora l'agire
Etico dell'operatore di diritto
Si concretizza non tanto nel rispetto di astratti modelli deontologici quanto piuttosto nella consapevolezza di essere parte di quel procedimento complesso
Presìdi AATO da fondamentali garanzie di indipendenza che
Da un lato per quanto riguarda l'esercizio delle professioni forensi
è e in qualche modo connaturato mentre per la magistratura si spiega questa fondamentale garanzia di indipendenza non come privilegio ma come
Prestigio di autonomia di giudizio e di esercizio imparziale e perciò etico e perciò eticamente corretto delle funzioni decisionale
Dunque l'assenza di
Condizionamento
Ho
Di decisioni prese sulla base del consenso eh alla fine la legittimazione il pilastro della legittimazione della giurisdizione nella democrazia moderna
Che non potrebbe consentire
Di legare
L'esercizio stesso a scelte basate sul presumibile consenso
Quando addirittura queste
Venisse vo invocate anche in contrasto come le regole
Questa è
La vera innovazione del
Costituzionalismo democratico del dopoguerra
Il consenso non è sufficiente a legittimare qualunque decisione
Certo il consenso non è
Necessaria e sufficiente a legittimare l'esercizio della giurisdizione da parte
Della magistratura ma per la verità il consenso non è
Nemmeno sufficiente a ben pensare
A legittimare qualunque decisione dei poteri politici di governo perché anche i poteri politici incontrano come la giurisdizione i limiti che sono espressi dai diritti fondamentali
Indisponibili
E costituzionalmente
Garantiti
Allora
Certo la sovranità
Che appartiene al popolo
Che manifesta il consenso ma anche qui la nostra Costituzione ci ricorda la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti stabiliti dalla Costituzione
E dunque
Il consenso che non può mai essere eletto come investitura diretta che possa prescindere dalle regole
Ma il consenso che legittima ad ottenere una rappresentanza la quale
Si muove nell'ambito
Delle regole
La rappresentanza che
Rappresentanza democratica parlamentare anzitutto che depositaria del potere leggi l'attivo e che lo esercita nelle forme e nei limiti stabiliti dalla Costituzione cioè secondo le regole che la nostra democrazia parlamentare prevede
E
Da fiducia ad un Governo il quale non può invocare una in vesti pura popolare che in qualche modo prescinda
Dal rispetto delle regole perché le regole
Valgono per tutti
E dunque sebbene la magistratura la legittimazione non sta nel consenso perché la magistratura deve
Declinare
Lai interpretazione della legge che il popolo sovrano emanata la verso i suoi rappresentanti parlamentari nel rispetto
Della
Democrazia
Bene
Anche per il potere legislativo e per il potere esecutivo non può mai essere ci la scorciatoia della invocazione di retta del consenso per
Disattende che le regole
Le regole certe opere lei scrive il potere legislativo
Le attua le mette in pratica il potere esecutivo le interpreta il potere giudiziari ma sempre
Delle medesime regole parliamo
E amici miei
Quando dico che il consenso non può essere fonte di legittimazione della giurisdizione e e tanto meno dei suoi interpreti
Non dico soltanto che considero improbabili le ipotesi che pure qualcuno ha avanzato di fare leggere direttamente
Hai i magistrati o almeno i magistrati del pubblico Ministero ipotesi che considero completamente avulsa dalla nostra Costituzione è vero
Che
Sono ipotesi presenti in alcuni Paesi di common law ma
Come è noto questi Paesi hanno un meccanismo di bilanciamento interno ho dei poteri totalmente diverso dal nostro e dunque non riproducibile salvo trasferire anche nel nostro quel meccanismo di bilanciamento
E di poteri ma non è possibile come dire fare l'innesto di una sola parte
Però
Però
Se la sottoposizione alla legge
Per il giudice è
Garanzia il limite dell'esercizio del suo potere
Noi dobbiamo ricordare che anche per il legislatore il rispetto della legge è imprescindibile
Certo il legislatore può cambiare la legge ma la deve cambiare secondo le procedure previste e nel rispetto dei principi fondamentali della carta
Il legislatore non può
Questo è un passaggio
Che a mio parere merita una qualche attenzione invece dato che non può dolersi
Del fatto che
In una società complessa come la nostra
In una società che abbiamo detto prima è multietnica multiculturale pluralistica portatrice di interessi in più di versi in cui la giurisdizionalizzazione come si dice con un brutto termine
è diventata pervasiva e dunque diritti che un tempo non esistevano oggi sono tutti tutelabili e dunque tutti giusti viabili anche diritti che attengono a sapere di straordinaria sensi milita come
Le sfere più intime della
Persona per quanto riguarda l'origine della vita per quanto riguarda la fine della vita per quanto riguarda l'ambiente per quanto riguarda la salute
Non siamo più nell'ottocento in cui la tutela era riservata grosso modo I diritti reali e alle obbligazioni oggi quanti e quali e tanti diversi diritti sono giurisdizionali di bene
Il legislatore può mai immaginare che
L'avete scritto la regola e spesso purtroppo lo dico
Da ex legislatore quindi consapevole delle nostre responsabilità averla scritta in modo impreciso il modo spesso confuso attraverso sovrapposizioni attraverso stratificazioni che non tengono conto delle successioni della legge nel tempo talora anche in modo contraddittorio rispetto ad altre prescrizioni bene
Questo legislatore non tanto per colpa sua qualcuno
Perdonatemi l'inciso quando
Partecipava i convegni sulla riforma del diritto societario che ho avuto l'onore di portare
A compimento mi rimproverava dicendo ma il legislatore quarantadue tra legislatore del Codice civile era un legislatore prego tecnicamente più preparato
Non ho dubbi non ho nessuna difficoltà a riconoscere al legislatore del quarantadue qualità nettamente superiori rispetto al legislatore che noi fummo nel due mila e due
Mi permettevo semplicemente di fare a questo proposito però una piccola notazione difensiva
Il legislatore del quarantadue
Aveva
Non so se dire un vantaggio
Ho
Uno svantaggio rispetto a noi non aveva il Parlamento
E allora vi assicuro che legifera re senza Parlamento certamente consente una produzione normativa tecnicamente più precisa dopodiché ovviamente però
Sto rientra nella sfera di scelte che forse vanno al di là della tecnicalità giuridica se uno preferisce il Parlamento ha Verro o non averlo e e se c'è la
Deve scontare anche il fatto che forse le leggi qualche volta si scrivono in modo meno preciso perché sono frutto della mediazione parlamentare
Ma
Ma e torno al punto ciò che
Noi operatori del diritto che vogliamo maturare questa comune cultura della giurisdizione dobbiamo avere ben presente
E che non si può immaginare che in un contesto normativo di questo genere il giudice
Possa essere colui che fa un'applicazione
Meccanica
Della norma
Non esiste
Il giudice bocca della legge
Il giudice bus della l'uva non so se è esistito nell'Ottocento
I teorici ci dicono che sarebbe esistito a mio parere e una figura di di difficile reperibilità anche nei secoli scorsi ma certamente non esiste oggi
Perché perché la mediazione tra la norma e il caso concreto in un contesto socio economico come quello del mondo moderno
Implica inevitabilmente
Una
Interpretazione che in qualche modo diventa perdonatemi l'eresia una
Produzione normativa parallela
Il diritto vivente ma che cos'è il diritto vivente il diritto vivente è
Lo sforzo di applicazione della regola ad un caso Conca tu che la modernità rende sempre più complesso sempre più difficoltoso come sfaccettature
Spesso difficili si mette da essere
Conciliate tra loro e che dunque
In qualche modo affiancati al la
Norma intesa in senso letterale una su tua lettura o estensiva o riduttiva
Io non mi scandalizzo di questo io non mi scandalizzo di quella che a mio parere è una grande banalità detta da chi francamente DDT diritti e di giustizia sa poco
Amato ma i giudici fanno della legge
Interpretazioni discutibili e il loro mestiere
E il loro mestiere e inevitabile
Qual è il problema lo dico ai magistrati qual è il problema
E che preso atto che il giudice a
Questa
Straordinaria funzione e diciamolo pure questo enorme potere
Di creare il diritto vivente
E dunque in qualche modo di produrre
Questa normazione parallela rispetto a quella del potere legislativo qui si ripone il tema della legittimazione
Perché mentre il Parlamento è legittimato alla produzione normativa dal consenso popolare e qui si il consenso rileva perché il consenso che mi incarica di scrivere le regole
Il giudice non lo è
E allora il grande tema su cui bisogna riflettere ma bisogna a riflettere non
Accapigliarsi sì in risse da mercato nonché usare generalizzazioni semplicistiche
Tipo
Bianchi contro neri indiani Contu cowboy perché questo è un paese che risolve tutto trasformando sempre qualche tutti appartenenti ad una squadra Toro Juve si diceva un tempo a Torino quanto intorno era ancora in serie A oggi purtroppo non lo è più oppure indiani e cowboy non è così
Non è così
Questo è un tema delicato su cui tutti quanti siamo chiamati ad una riflessione e probabilmente è una riflessione che ci deve portare a soluzioni anche progressive che dobbiamo studiare insieme
Qual è la legittimazione
Che noi possiamo immaginare per giustificare la produzione del diritto vivente da parte
Di una corporazione quale quella della magistratura la quale viene selezionata semplicemente in base ad un concorso
E in base al concorso francamente si può dire forse
La legittimazione
A produrre
Le regole troppo poco
Allora esclusa la possibilità di ricorrere anche qui alcun senso attraverso l'elezione per le ragioni che ho detto io credo che il grande tema
Su cui gli operatori del diritto gli sforzi di formazione e il Consiglio superiore che ho l'onore
Di
Rappresentare e di presiedere sotto l'alta presidenza del Presidente della Repubblica deve essere proprio quello
Di trovare una formula per cui la legittimazione a questa produzione di regole
Venga attraverso una
Rigorosa selezione
Bisogna che
La categoria che acquisisce questo straordinario ruolo e questo straordinario potere non avendo né l'investitura popolare ampia
Una
Forma di legittimazione che passa attraverso una selezione rigorosa una formazione permanente un aggiornamento continuo un rispetto rigoroso della deontologici sia e dunque sia soggetta ad un sistema disciplina aree assolutamente rigido e non è elastico e non troppo domestico e non troppo domestico
Ah vi anche
Il rigore dello stile a bianche il rigore del comportamento abbia anche l'attenzione a quello che il Presidente della Repubblica ha richiamato più volte
Evito di le esternazioni eviti le sovraesposizioni adotti una sobrietà che si sia compatibile
Con quel rigore che attiene
All'esercizio di un ruolo così delicata
Chiudo perché già mi sono
Troppo
Attardato ecco credo che la consapevolezza di questa cornice di regole
Comuni a cui tutti gli operatori della giustizia sono sottoposti ma non solo gli operatori della giustizia
Sia l'unica l'unico baluardo per garantirci reitero reciprocamente autonomia e autorevolezza
Oggi
Il venir meno di
Questo rispetto delle regole in gran parte la causa degli squilibri che si determinano tra i poteri dello Stato
Si parla di supplenza dei giudici sulla politica si parla di tentazione della politica di riprendersi il maltolto come gli interessi rispetto
Alla giustizia tutto questo effettuo di quell'errore
In prospettiva che prima denunciavo l'illusione di poter agire soltanto sulla base di un consenso ma l'hanno
Ente inteso rispetto al sistema delle regole
Che pure il consenso debbono incanalare
E gestire
Senza corto circuito di
Tra
Con un senso
Investitura e esercizio dei poteri
Perché questo si chiama demagogia
Forse
La politica a sua volta deve tornare a guardare un po'più in alto
All'interesse generale dei cittadini nel nome dei quali la sovranità esercitate da giustizia amministrata dal canto suo la magistratura
Devi evitare assolutamente di rincorrere la politica sul terreno del consenso e
Dedicarsi a rivendicare la propria legittimazione in modo rigoroso sulla professionalità e sulle ittica della professionalità ci vuole per tutto questo uno sforzo comune
Per riprendere tutti insieme ciascuno secondo le proprie attribuzioni quei valori di solidarietà e di bene comune che sono i capisaldi della nostra democrazia
Pena la sfiducia che può derivare in modo irrimediabile nell'opinione pubblica nei confronti non della giustizia ma di ogni istituzione dello Stato
E a tutti nota la invocazione
Ci sarà un giudice a Berlino che
Il mugnaio Arnoldo rivolse nel mille settecentottanta Federico II che voleva impossessarsi del suo mulino
Questa citazione viene spesso fatta per
Ricordare
Che c'è un baluardo di garanzia contro la prepotenza del potere assoluto pochi però forse sanno o ricordano che
Nella indifferenza generale alla fine di questa storia Federico secondo ignoro la sentenza dei giudici
E con un atto di forza sì in possesso del Mulino noi
Dobbiamo lavorare perché ciò non accada grazie
Grazie Presidente