Sono stati discussi i seguenti argomenti: Crisi, Economia, Elezioni, Esteri, Obama, Rassegna Stampa, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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Buongiorno gli scrutatori di Radio Radicale sabato trenta ottobre questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a cura i David Carretta due temi di cui ci occuperemo quest'oggi innanzitutto le elezioni di mente negli
Stati Uniti vi proporremo una serie di sondaggi
Usciti questa settimana uno del miglior Times la coalizione che aveva portato
I democratici al potere e Obama alla Casa Bianca si è logorata
I Repubblicani sembrano andare i voti delle donne
Dei cattolici degli americani meno abbienti e degli indipendenti
Il Washington post sempre questa settimana pubblicava invece un altro sondaggio che dava conto dello stato d'animo degli americani
La maggior parte di loro si sente sulla baratro del prossimo pagamento sia esso rate del mutuo o l'affitto
Leggeremo a questo proposito un'altra un altro articolo del Washington post un'analisi rabbia
E paura mentre si avvicinano queste
Elezioni che dovrebbero dare la maggioranza di una delle due Camere del Congresso ai repubblicani e poi
Leggeremo alcuni commenti l'editoriale di questa settimana dell'Economist l'America arrabbiata però Barack Obama gli Stati Uniti stanno
Entrambi facendo un po'meglio di quanto gli americani sembrino pensare
L'editoriale poiché fasciata disdire il primo una contesa vuota negli Stati Uniti d'elezioni di mid term incentrati sul rancore personale anziché sul dibattito che tanto
Necessario l'altro tema di cui ci occuperemo l'Europa al Berti cerchie sì chiuso ieri a Bruxelles accordo minimo dei ventisette divisi per riformare il patto di stabilità il titolo
Per la cronaca di oggi dire mondo una revisione limitata dei trattati dovrebbe rendere perenne il meccanismo di salvataggio di uno Stato
Per la zona euro in fallimento dal quotidiano francese leggeremo anche editoriale sulla laboriosa governance economica della
Zone anzi Europ ma partiamo dalle elezioni di mid term da un sondaggio uscito giovedì
Sul New York Times non ve l'abbiamo un proposto ieri perché
Questa rubrica non è andata in onda per il Consiglio europeo la coalizione che aveva portato i democratici al potere si è logorata e repubblicani
Sembrano andare i voti delle donne dei cattolici degli americani nell'ambiente degli indipendenti scrive il quotidiano liberal di New York alcune componenti fondamentali della coalizione politica che
Aveva dato i democratici controllo del congresso nel
Due mila nove e sei prima di consegnare a Barack Obama alla Casa Bianca nel due mila otto stanno passando con i repubblicani nella fase finale di questa campagna elettorale
Dimmi term la maggioranza delle donne dei cattolici delle comunità suburbane dell'indipendenti dicono che voteranno per candidati repubblicani nei loro
Collegi congressuali tutti questi gruppi avevano sostenuto Obama nel due mila otto i democratici quando strapparono entrambe le Camere del Congresso repubblicani nel due mila e sei
Nel caso delle donne da svolta verso i repubblicani particolarmente marcata in particolare se la si raffronta l'ultimo sondaggio del New York Times di settembre all'epoca il trentasei per cento delle donne
Pronti a votare erano a favore di un candidato repubblicano contro il quarantatré per cento per un candidato democratico l'l'ultimo sondaggio al quarantacinque per cento delle donne dicono che sosterranno un repubblicano contro il quarantuno per un democratico
Le donne ricorda le il New York Times dal mille novecentottantadue non hanno mai espresso una preferenza di queste dimensioni
Per i repubblicani nelle elezioni del Congresso Obama il suo partito
Però
Avranno molto da fare a prescindere da questo perché c'è anche una maggioranza degli americani del Midwest dell'Ovest degli Stati Uniti che dicono che potranno per il pubblico per i repubblicani
Quest'anno
Il sondaggio secondo il mio al Times fornisce una fotografia
Prego election day di un Paese così politicamente inquieto deluso per la sua attuale traiettoria che cinquanta sette per cento degli elettori registrati dice
I volere dare una chance a un candidato con poca esperienza politica precedente
Più di un quarto degli americani afferma di voler sostenere un candidato che ha punti di vista che sembrano estremi sulla questione che è stata più al centro dalla campagna elettorale lo stato dell'economia
I repubblicani hanno cancellato il tradizionale vantaggio dei democratici quale
Partito più in grado di creare posti di lavoro i repubblicani continuano a essere visti con ampi margini di vantaggio come il partito meglio piazzato per ridurre il deficit federale
L'opinione pubblica vuole compromessa dei da entrambi i partiti ma l'elettorato non sembra offrire una direzione chiara o
A Obama o al al prossimo congresso
Sulle sulle questioni chiave quasi nove lettori su dieci dice di considerare la spesa federale come una questione importante più della metà dice di preferire meno Stato che offre meno servizi
Ma poiché non c'è un consenso su quali programmi intagliare c'è opposizione l'idea di aumentare l'età pensionabile o ridurre benefici per i futuri pensionati
Mentre
In sostegno per una delle proposte economiche chiave di Obama cioè il Sarra le tasse per i redditi sopra i duecentocinquanta mila dollari
è declinato sostanzialmente nel corso dell'ultimo hanno così
Tra l'altro il New York Times e anche il Washington post
Sempre giovedì pubblicava una sondaggio che corrobora ava a la lettura data dalla quotidiano liberal di New York o o meglio la rafforzava in particolare
Nelle
Sue conclusioni il fatto che gli americani
Hanno idee poco chiare su cosa su cosa fare che hanno delle preoccupazioni abbastanza profonda e la maggioranza degli americani sul si sente sul baratro del prossimo pagamento
Una maggioranza degli americani dice di essere preoccupata di come pagare la rata del mutuo o l'affitto sottolineando le dimensioni del dei timori per lo stato dell'economia
Del Paese alla vigilia delle elezioni di mettermi il cinquantatré per cento
Gli americani sono molto preoccupati e in qualche modo preoccupati di avere il denaro necessario per i pagamenti mensili il risultato di questo sondaggio evidenzia le sfide politiche
Che di fronte l'Amministrazione Obama nonostante centinaia di miliardi di dollari spesi per salvare le imprese finanziarie cioè le banche per creare posti di lavoro e per impedire ai creditori
Di cacciare dalle loro case i debitori in difficoltà l'Amministrazione Obama non è riuscita a alleviare i timori degli americani e giovedì Washington post accompagnava
Questa questo sondaggio con un'analisi rabbia e paura mentre si avvicinano le elezioni per gli elettori questi due anni hanno hanno fatto una certa differenza
Scrive il post viaggiando attraverso il campi di battaglia nei giorni finali la campagna elettorale del due mila dieci
Diventa
Sempre più chiaro il sentimento di questo Paese colpito dalla recessione e quanto questo sentimento sia cambiato nei due anni che sono poi passati da quando
Barack Obama è stato letto Presidente sulla base di un messaggio di speranza e cambiamento
Lo stato d'animo
Sempre più cupo uno stato d'animo determinato non solo dalle difficoltà economiche che hanno colpito quasi
Ogni americano ma dalla paura che ci possono volere anni per tutti dalla famiglia media Luck al Governo federale per uscire dall'attuale crisi
La rabbia è una delle parole spesso più esatte per descrivere
L'elettorato quest'anno ma una sola parola non può adeguatamente catturare sentimenti espressi dagli elettori ogni angolo di stradone in comizi elettorali oltre alla alla rabbia c'è paura c'è preoccupazione c'è nervosismo delusione ansia disillusione
L'impatto si farà sentire martedì i repubblicani dovrebbero beneficiare delle norme disaffezione per lo status quo
Quanto profondo sarà il cambiamento lo decideranno gli elettori ma non c'è dubbio che il risultato cambierà gli equilibri di potere a Washington così
Il Washington post preannunciando quindi
Il cambio di maggioranza almeno in una delle due cadere del congresso l'Economist questa settimana dedica la sua
Copertina all'America arrabbiata questo il titolo sopra una vignetta di del decine se non centinaia di americani di ogni tipo che puntano il dito contro Barack Obama un Barack Obama isolato come si è arrivati a tutto questo a questo punto è l'interrogativo che si poneva economisti in un'analisi
Il candidato che aveva promesso speranze cambiamento non ha portato né speranza né cambiamento ma non è interamente colpa sua perché Obama evitato anche
La la crisi economiche a però dall'Economist noi vogliamo segnalare soprattutto eleggere editoriale
L'America l'abbiate al titolo lo stesso dalla copertina Barack Obama gli Stati Uniti stanno entrambi facendo un po'meglio di quanto gli americani sembrino pensare
Scrive il settimanale ci vuole uno sforzo in questi giorni per ricordarsi delle furia che attraverso il mondo quando Barack Obama venne eletto Presidente degli Stati Uniti
Non solo Obama era il primo uomo di colore ad assumere il più importante in carico globale Obama sembrava essere anche l'uomo che avrebbe sanato le ferite dell'America
In patria in particolare in economia e restaurato la sua reputazione all'estero allora all'epoca in molti pensavano Yes we can sì lui può due anni dopo la magnitudo della delusione palpabile ovunque
In America Presidente intrappolato in una sorta di vizio sinistre visto come un codardo dedito al compromesso li cui mezze misure per riportare l'America lavoro
Hanno fatto troppo poco per quelli che hanno votato per lui e le cui riforme sulla sanità e la finanza sono stata annacquate per garantire interessi speciali
A destra Obama appare come un dottrinario della spesa facile che ha sprecato trilioni di dollari in burocrazia e ipotecato il futuro senza riuscire a risolvere la crisi presente
I centristi che l'avevano sostenuto incluso l'Economist lo considerano una delusione
Le sue capacità come Presidente sono molto inferiori al suo genio come candidato
Ora spiega settimanale sembra che in un'America rabbia alta sia sul punto di vendicarsi infliggendo i democratici di Obama una dolorosa sconfitta nelle elezioni di mid term del due novembre il risultato più probabile che i repubblicani
Riconquista hanno la maggioranza alla Camera dei rappresentanti recuperino al Senato un numero di seggi sufficiente per bloccare qualsiasi progetto di legge
Per l'Economist però la rabbia contro Obama è un po'esagerata pensate alla principale ragione per cui gli americani sono arrabbiati l'economia
Tra l'altro ieri su questa riva torna notizia relativamente buona nel terzo trimestre l'economia americana è cresciuta del due per cento lo potete leggere un po'ovunque anche se alcuni economisti sostengono che questo tasso
Di crescita non basta recuperare i posti di lavoro persi
Ad ogni modo prosegue l'Economist la lenta ripresa del mercato del lavoro è il risultato del fatto che
Consumatori imprese stanno cercando di ricostituire le proprie finanze ci vuole sempre un po'di tempo per
Riequilibrare i conti quando ci si riprenda una recessione Obama è colpevole di aver fatto promesse che non era in grado di mantenere ma non ha causato la crisi avuto ragione nel lanciare subito un imponente piano di stimoli pubblici
Ha avuto ragione a resistere alle richieste di non data di protezionismo semmai colpevole di non avere un piano per credibile per la riduzione del deficit ma su questo i repubblicani sono nella stessa situazione e allora
Cosa è andato storto la risposta è una piccola serie di cose discorsi di dettaglio di decisione e un'eccessiva vacuità che alla fine hanno minato la sua Presidenza Obama si è iniziato il mondo del business che e quello che deve trascinare la ripresa americana
Parlando degli uomini d'affari come di Gatti Grassi e speculatori la sua decisione di lasciare i dettagli
Delle sue grande riforme al Congresso come nel caso dalla riforma sulla sanità
Gli è costata Carra Obama curiosamente non sembra in grado di capire prima ancora che rispondere
Alle lamentele della classe media americana e alla pericolosa abitudine di sminuire chiunque non sia d'accordo colui come un deluso un cattivo
Per qualche ragione Obama non sembra percepire le sofferenze dell'America appare incapace di capitalizzare sui successi della sua amministrazione di proiettare una visione ottimistica per il futuro
Il che in realtà secondo l'Economist non dovrebbe essere poi così difficile
Nonostante tutti i suoi problemi l'America si sta comportando molto meglio di quanto suggerisca al suo cattivo umore attuale
E ancora l'economia più innovativa al mondo il posto dove ci sono le università migliori la sua demografia è favorevole ha una forza lavoro flessibile a tassi di interesse ultra bassi
Ed ancora un Presidente di talento che sicuramente può fare meglio di quanto abbia fatto finora così
Tra l'altro l'Economist nel suo
Primo editoriale di questa settimana anche feroci ad ANCI riti di cavalli su cui il suo primo editoriale alle elezioni di mid term
Ma soprattutto quella che è il titolo definisce la contesa vuota negli Stati Uniti le elezioni di mid term sul nostro
Incentrate sul rancore personale anziché sul
Dibattito sui contenuti
C'è stato scrive effettivo uno svuotamento totale di contenuti nella campagna per le elezioni di mid term selezioni servono a fornire mandati forti ad agire è difficile immaginare un obiettivo tanti più mancato di questo la sola cosa su cui sembrano essere d'accordo democratici e repubblicani che nessun partito vuole discutere
Le proprie proposte politiche
Visto che nessuno dei due partiti politici cultore di sostanze candidati preferiscono gli attacchi contro
Gli avversari ma questa tattica contribuisce ad abbassare ancor di più la credibilità dei politici americani un nuovo sondaggio mostra che solo un un elettore su dieci
Approva il lavoro che sta facendo il Congresso la prossima volta risultato sarà zero
Di aver i politici americani non hanno nemmeno iniziato discutere dello o opzioni per mettere sotto controllo il deficit e statunitense
Le politiche sull'energia sull'immigrazione sull'Afghanistan sulla sicurezza nazionale richiederebbero molta più attenzione ma non c'è stato nulla durante la campagna per le elezioni di mid term qualcuno potrebbe dire che un'elezione destinata spaccare dividere il Governo americano in due
Una parte mano democratica l'altra in par mano repubblicana
Non può fornire un chiaro mandato
In questo caso l'Obiettivo bloccare non riformare ma queste elezioni avrebbero potuto e dovuto fornire al Paese un'opportunità per guardare seriamente alle scelte che ha di fronte forse sarà per la prossima volta
Vedremo vedremo la prossima settimana come saranno andate queste elezioni di metter mano per chiudere l'Europa il consiglio
Europeo accordo minimo dei ventisette divisi
Per riformare il patto di stabilità questo il titolo
Di un articolo
Che racconta un po'comandato questo vertice sulle mondo di oggi una revisione limitata dei trattati dovrebbe rendere pere perenne il meccanismo di salvataggio
Di uno Stato in fallimento dalle montano vogliamo leggere soprattutto l'editoriale la laboriosa governance economica della zona euro
Come gestire una moneta unica senza unione politica la domanda che pone il quotidiano francese la domanda ricorrente da dal Trattato di Maastricht del
Mille novecento novantuno finora gli europei non hanno trovato alcuna soluzione soddisfacente la crisi greca ha dimostrato che l'euro poteva morire gli europei hanno messo una pezza
Ma devono ancora inventarsi un dispositivo perenne era questo l'obiettivo del vertice
Che c'è stato Brussa e nel al momento della sua creazione l'euro era fondato su un principio voluto dalla Germania aiutati che Dio tutta aiuta
Ciascuno doveva gestire il suo Bilancio come un buon padre di famiglia con un patto di stabilità che prevedeva sanzioni per gli ultimi della classe
Questo schema è andato in frantumi nel due mila quattro quando Francia Germania rifiutarlo le sanzioni all'epoca gli europei decisero di vivere senza regole fino alla crisi greca questa condotto la zona euro a compiere
Ciò che R inimmaginabile aiutare uno dei suoi Paesi in fallimento non c'era altra scelta
In contropartita di europea hanno imposto la Grecia un piano di austerità draconiano e così la filosofia è stata rovesciata ormai l'Europa vola sin soccorso degli Stati deficitari ma li controlla usa la tattica della carota
Ed è il bastone per le Montero questo nuovo dispositivo creato in fretta e furia non è stabile
Occorre rendere perenne
Il meccanismo di Assisi sfondo di assistenza agli Stati in un fallimento a oggi il rafforzamento delle sanzioni della disciplina di bilancio non è convincente quella che è stata
Negoziata anche al Consiglio europeo di questo di questi ultimi due giorni da una parte l'applicazione delle sanzioni resta sottomessa un accordo politica con il rischio che si produca lo scenario del due mila e quattro
Il rifiuto delle regole comuni da parte di un grande Paese Jean Claude Trichet
A ragione a chiedere sanzioni più automatiche Angela Merkel avuto torto a cedere su questo punto Nicolas Sarkozy
Dall'altra parte c'è il rischio di un errore di valutazione non è detto che le politiche di austerità alla fine siano coronate da un successo resta che senza una
Priebke non essendoci una federazione illusoria europea
La via stretta imboccata è l'unica praticabile altrimenti le fragilità della costruzione dell'euro
Rischiano di screditare definitivamente la moneta unica europea così le mondi in questo editoriale un po'euro realista diciamo ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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