Intervista a Lino Duilio sullo sciopero della fame e della sete di Marco Pannella contro l'esecuzione dell'ex vicepresidente iracheno Tarek Aziz

Lino Duilio Del Partito Democratico la mozione sul la condanna a morte di Tareq Aziz che
Il Governo ha già ha già esposto il punto di vista dicendo appunto farà le pressioni a tutti i livelli e in tutte le sedi
Agli iracheni per impedire questa questa esecuzione e il Parlamento adesso dirà la sua opinione
Ma siamo a mercoledì
Mercoledì pomeriggio vecchie ascoltavo oggi tra poco tra dieci minuti cominceranno da seduta dei lavori pomeridiani discuteremo appunto di questa mozione innanzitutto
Però ne sta intellettuale bisogna dare merito alla delegazione del radicale di avere
Lavorato affinché in tempo quasi reale idee venisse calendarizzata quindi si discuterà
Diciamo di questo problema e io sono convinto che in modo bipartisan Parlamento esprimerà
La sua voce
Perché il punto si chiede che si intervenga si faccia di tutto perché si eviti appunto che ci sia questa condanna a morte di Tareq Aziz
Questo caso avremmo dunque avremo e avremmo sia il Governo che il Parlamento cioè che
Portano all'unisono e quindi
Peraltro insomma come dicevo io
Credo di essere un facile indovino c'è una maggioranza parlamentare
Pressoché diciamo così unanime
Questo dovrebbe diciamo così consentire al nostro pesce di presentarci quelle carte migliori su questa battaglia che è una battaglia di civiltà
Questo modesto generale Ramponi è stato particolare io convintamente
Voterò questa mozione perché sono contrario
Via principio innanzitutto alla pena di morte in qualunque parte del mondo si verifichi si sia in Iraq che sia negli Stati Uniti o che sia altrove
Perché ritengo che non nessuno abbia il diritto di mandare a morte una persona
Case più specifico di Tareq Aziz
Ritengo peraltro insomma che per quanti errori possa avere fatto ma non è da dimenticare che era un riferimento comunque insomma
Di quel regime anche in termini di dialogo a livello internazionale avrà fatto quello che avrà potuto fare in maggio non voglio entrare troppo nel merito mi limito a constatare che appunto era il volto diciamo così più dialogante
Ma comunque al di là dei considerazioni che attengono a questioni squisitamente politiche come ho detto prima che succeda in Iraq che succeda nel Burundi quei succeda gli Stati Uniti io credo che il Parlamento italiano
Darà l'ennesimo segno di civiltà nel votare una mozione con la quale si chiede che non si è seguita sentenza di morte
Senta Marco Pannella che aveva iniziato uno sciopero della fame per la verità sulla guerra in Iraq quindi ascoltatori lo ricordano bene
L'iniziativa politica Iraq libero per cui c'era la possibilità non percorsa viene Silvio per il dittatore
Iracheno e invece la volontà
Che è stata portata avanti sino alla fine di fare comunque la guerra adesso Marco Pannella in sciopero della sete secondo lei
Si potrà e si dovrà fare luce su quella su quella parte della storia che poi insomma così tanti danni ha creato e apportato ma ne abbiamo già accennato il suo che ricordo male in una precedente occasione
Personalmente come ho già detto io assolutamente non sono non sarei scandalizzato del fatto che il Parlamento come già accaduto in altri Paesi penso all'Inghilterra che
Paese
In quanto a democrazia
Diciamo così almeno storicamente ci dà dei punti
Non sarei scandalizzato del fatto che ci appunto votasse un documento che portasse diciamo così ad una
Commissione che ha
Cercasse di approfondire
Un po'meglio quindi arrivare alla verità su quanto è successo a suo tempo
Sia perché certo il nome di cosiddette ragioni di Realpolitik legate
Ad alleanze internazionali però si è presa una decisione che vorrei si dimenticasse prodotto effetti molto gravi sulla popolazione civile e quindi oltre al discorso
Saddam Hussein ed è grazie gerarchiche nuovi così ci sono stati gli assetti
Molto gravi sulle conclusioni civile in termini di morti intendo dire insomma probabilmente
Si poteva evitare o comunque bisogna fare di tutto per evitarlo insomma sarebbe interessante stabilire anche col senno di poi insomma se è stato fatto di tutto perché si potesse
Ci ha seguire un'altra strada OCSE invece diciamo il nome della Realpolitik che richiamavo prima insomma ci sia astenuti da prendere in considerazione altre possibilità
Sia per quello che è accaduto che mi pare ancora bilancia così segni sotto il nostro occhi
Di una non soluzione della questione sia come ci ha detto il suo delle vittime inermi di popolazione civile insomma che sono accadute in occasione di quella guerra