Puntata di "Speciale Giustizia" di lunedì 8 novembre 2010 condotta da Enrico Rufi .
Tra gli argomenti discussi: Giustizia, Magistratura, Md.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 39 minuti.
Rubrica
Dibattito
10:00
09:30
9:43 - CAMERA
12:42 - CAMERA
13:50 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
Le otto minuti queste radio radicale siamo giunti con un po'di ritardo e ce ne scusiamo l'appuntamento con lo speciale giustizia e allora andiamo al i lavori del diciottesimo congresso nazionale di Magistratura Democratica
Che si è tenuto dal ventotto il primo novembre scorsi a Napoli alla Castel dell'Ovo
Vi vogliamo proporre questa sera la terza giornata dei lavori di questo congresso con interventi tra gli altri di parla ma era Vietti figli Camusso Fini già ridurlo
Ci risentiamo fra un'ora e quaranta minuti buon ascolto
Il prossimo chiamata a parlare il dottor Claudio Ciardullo che ringraziano Segretario generale della sinistra CGIL
Consapevole
No
Buongiorno io ringrazio
Magistratura democratica Claudio Castelli Rita San Lorenzo per questo invito
Che mi dà la possibilità di portare al Congresso il saluto del sindacato dei lavoratori di polizia della CGIL
E di fare alcune brevissime considerazioni attorno ai temi della legalità e del controllo di legalità
Temi che sono stati affrontati in modo pienamente condivisibile da Rita San Lorenzo nella sua relazione
E che considero decisivi nei prossimi anni in Italia persino per il suo modello di sviluppo e la sua identità di Paese democratico perché nell'economia globale
Dominata dal sistema finanziario le regole sono lo strumento di difesa dell'anello debole di quel sistema e quindi il mezzo
Per
Ridurre le disuguaglianze economiche e sociali
E perché sulla legalità
Si gioca anche la sua modernità acquistato in grado
Di fare fronte
Di onorare gli impegni di quel contratto sociale che per lo so
Era come
Ricordiamo la contropartita alla rinuncia dei singoli
A importanti libertà personali
Quel contratto che oggi molti cittadini italiani farebbero fatica a sottoscrivere un'altra volta con uno Stato che dimostra di non essere in grado fino in fondo di onorare i propri impegni
Perché il sistema finanziario via tolto una parte significativa del potere di decidere della ricchezza dello Stato
Perché la criminalità organizzata gli ha tolto una parte significativa del monopolio della violenza
è perché è una parte della politica che ha tolto il ruolo e il prestigio degli organi rappresentativi alla legalità andrebbe riconosciuto dunque un ruolo fondamentale
Di tenuta del sistema democratico è invece l'illegalità nella disattenzione colpevole delle classi dirigenti assunto ormai caratteri di vera e propria emergenza paradigma di questo processo involutivo e la corruzione
Già altissima negli anni Novanta tanto da costituire anche l'innesco del passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica oggi è un fenomeno sistemico disputato ma che diffuso a qualunque livello delle amministrazioni statali e locali e non può un limitato soltanto
Al mondo politico un freno allo sviluppo ha definito la corruzione
Il Governatore della Banca d'Italia e le ultime graduatorie internazionali fanno scivolare
L'Italia sulla
Corruzione percepita dal quarantesimo al sessantatreesimo posto
Ma il punto politico è che un alto livello di legalità non sembra essere un obiettivo strategico del Governo altrimenti non si spiegherebbero i condoni lo scudo fiscale
La teoria delle regole di lacci e laccioli per i mercati l'abolizione dei controlli preventivi per l'avvio di un'impresa
L'elogio dell'evasione fiscale fatta davanti alla Guardia di Finanza il mancato scioglimento del Consiglio comunale di Fondi nonostante le tre relazioni del Prefetto di latina
E vi è numerandolo e soprattutto non si spiegherebbe
Io non si spiegherebbero i tentativi ormai costante di ridimensionamento di due amministrazione quella della magistratura di due poteri di due istituzioni la magistratura e le forze di polizia
Sul versante del controllo di legalità come leggere altrimenti
Il taglio in tre anni di un miliardo seicentocinquanta milioni di euro alle forze di polizia o il taglio analogo agli uffici giudiziari
Che in uno dei Paesi
Degli otto più industrializzati del mondo ancora sono costretti a fare la stragrande maggioranza delle trasmissioni di atti e di notifiche
A mano ovviamente non col sistema informatizzato
Dunque sono politiche di smobilitazione queste del Governo altro che il tentativo di appropriarsi dei risultati di forze di polizia e magistratura ma diciamo con chiarezza che il Governo non ha alcun titolo
Di rivendicare il merito dei successi sul fronte della cattura dei latitanti e sul fronte antimafia che in questo periodo sta ripetutamente tentando appunto di accreditarsi
Noi
Pensiamo che questi risultati siano stati ottenuti nonostante gli attentati la magistratura e forze di polizia nonostante gli attentati all'intimidazione delle organizzazioni mafiose
Ottenuti in condizione di crescente emergenza organizzativa e senza un progetto strategico a meno che non si voglia considerare un progetto strategico nella lotta alla criminalità diffusa e organizzata l'uso delle ronde
è il pattugliamento dei giovani militari della città risultati ottenuti dunque
Nonostante l'azione di governo e non grazie all'azione di un Governo che farebbe bene a dismettere
I toni propagandistici che in questo momento sta usando sul versante della lotta alla mafia
E questo specie se si guarda alle proposte di riforma di due istituti stanno diventando sempre più decisivi le intercettazioni e il rapporto tra pubblico ministero e polizia giudiziaria
Che forse dovrebbe riguardare molti dei presenti tra l'altro
Io non so quanti PM
Il punto riguarda molte persone però forse il punto di vista di chi rappresenta la polizia giudiziaria potrebbe essere un qualche interesse anche a questo dibattito
Allora sul disegno di legge sulle intercettazioni si usi si utilizza il pretesto della privacy
Per ridimensionare la capacità di indagine di investigatori intuire
Sì
Va bene no era per superare il rimbombo
Chiacchierare
Dicevo sulle intercettazioni si utilizza il pretesto della privacy per ridimensionare la capacità di indagine di investigatori e inquirenti
Specie sulle illegalità connesse alla gestione della cosa pubblica
Ed è la lotta alla criminalità mafiosa si vorrebbe comprimere il diritto all'informazione c'è uno di quei diritti considerati imprescindibili per poter definire democratico uno Stato
In una parola si vorrebbe un controllo di legalità addomesticato
E si vorrebbe la magistratura le forze di polizia impegnate prevalentemente nella gestione della marginalità sociale come la prostituzione
Solo quella di strada ovviamente
Oppure la Prodi migrazione irregolare oppure i lavavetri anziché la lotta alla corruzione all'intreccio tra politica mafia e amministrazione
Disegno che è stato finora neutralizzato perché si è fatta strada nell'opinione pubblica la consapevolezza e dietro risvolti tecnici che che riguardano il tema delle intercettazioni in realtà
Vi è un una scelta di valori un modello culturale e politico di rapporto tra Stato e cittadino e dunque la consapevolezza che le intercettazioni sono sono diventate
Quella diga l'ultima dica senza la quale c'è il rischio ovviamente che legalità e democrazia vengono travolte c'è invece un rischio di sottovalutazione rispetto al tema
Rispetto al tema del rapporto tra P.G. P.M. mi limito a dire da questo punto di vista che
Anche per non rischiare di essere tagliato
Il risultato è quello di un pubblico ministero cieco e depotenziato
Un sistema che all'obiettivo
Di spostare lasse del controllo delle indagini dal potere giudiziario a quello politico
Dunque il poco tempo che ha questa legislatura le difficoltà della maggioranza stanno spingendo il Governo evidentemente a intervenire su questi snodi cruciali
Allora è sempre più necessario che si pensi alzi la voce forte di quell'Italia
Che chiede meno tattica e più strategia politica sul versante delle grandi battaglie sulle legalità e sulla democrazia e che non accetta di vivere in un Paese dove alto il senso di insicurezza
E radicata la legge del più forte socialmente economicamente politicamente
Per queste tale che resiste fatta di magistrati e poliziotti che fanno il loro dovere di amministratori che non si piegano
Di fronte alla legge mafiosa di sindacalisti che difendono chi non ha potere
Dei giornalisti che non si fanno zitti IRE
Dai potentati economici e politici e di persone che non si rassegna una società fatta di pochi cittadini garantiti e molti sudditi esposte ogni rischio per questi italiani
L'impegno a coerente appassionate competente istituzionale sociale culturale di Magistratura Democratica e sempre di più un impegno rispetto al quale
Il giudizio un animo e che non si possa rinunciare grazie
Allora per piacere l'acustica qui non è buona andiamo ancora problemi di funzionamento sei capannelli di persone che chiacchierano all'altro fondo andassero fuori farebbero piacere a tutti gli altri che vogliono ascoltare
Allora
Adesso
Chiamiamo a parlare
Mimmo Gallo e Marcello Matera comincia ad altri
Bene anzi
Più distante
Lontano per sé non rimbomba ecco mi sentite
Bene
Dio credo che se si volesse fare una raccolta del ingiurie delle aggressioni che sono state rivolte
Alla magistratura italiana i singoli magistrati negli ultimi quindici anni sarebbe impossibile perché sarebbe scrivere un libro più grande di più pesante di quello che ha scritto Armando Spataro però
Degli ultimi tempi è cresciuto diciamo così
L'animosità il livore nei confronti della magistratura perché tutto sommato la Costituzione regge quell'obiettivo di sotto di limitare l'indipendenza del giudiziario non non è stato ancora conseguito
Però
Dietro questo obiettivo non c'è soltanto la l'esigenza di impunità di qualcuno
C'è qualcosa di molto più profondo diceva giustamente già ridurlo un attimo fa
La giustizia il mezzo per ridurre le disuguaglianze
E e qui il punto è questo noi ci troviamo di fronte
A
Una politica che mira
A costruire a stratificare le diseguaglianze lo fa
In modo specifico nel nostro settore pensiamo per esempio alla al cosiddetto pacchetto sicurezza Ripa che ti sicure sa con i quali sono stati
Il compiuti passi significativi il PRI introdurre una sorta di diritto penale del nemico organizzato diciamo così sulla figura del diritto penale per tipo d'autore riservato a determinate categorie di persone che vengono considerate nemici pubblici e che quindi devono essere dati con un diritto penale differenziato rispetto a quello ordinario riservato alle persone perbene rispetto a questo forse
Credo che non abbiamo alzato diciamo così con la sufficiente non abbiamo gridato rispetto
All'assurdità di questa
Di questa situazione come avremmo dovuto fare probabilmente il nostro compito anche quello di
Di gridare per la giustizia ricordo
Una frase in un altro contesto di di un personaggio che diceva nel mille novecentoquarantatré
Chi non verità per gli ebrei non può cantare in gregoriano
Ecco ora in questa situazione in cui noi viviamo chi non grida per l'eguaglianza non può amministrare la giustizia
E
IReF poi tutte queste aggressioni producono dei risultati in termini di omologazione cresce il conformismo cresce la perdita di senso del proprio ruolo
E allora
Cioè ne vediamo che c'è questa
Questa discrasia fra la coste Bre maggiore fra la Costituzione
Legale
E la Costituzione materiale cioè della costituzione materiale che è formata dalle leggi ordinarie
Dai comportamenti amministrativi e degli atti amministrativi tipo le ordinanze le ordinanze dei Sindaci e e altre autorità beh nella Costituzione materiale
Si è formato una sorta di corpus iuris
Che pratica e organizza la discriminazione sociale
E che la discriminazione e che semina
I segni delle leggi razziali che sono state seminate a piene mani
Fino arrivare a delle assurdità assurde come
A creare cioè anche noi abbiamo la nostra Guantanamo guardate Guantanamo Amnesty International considera Guantanamo un buco nero del diritto cioè una zona nella quale il diritto non ha
Territorialità non ha cittadinanza quelli che stanno a Guantanamo o che stavano a guardarlo sono esclusi dall'habeas corpus
In quella zona è una zona franca dal diritto
Anche noi
Anche da noi si stanno costruendo delle zone franche dal diritto
La zona franca principale quella che avviene in alto mare
Attraverso
Questi invenzione dei respingimenti dei profughi e della loro consegna forzata
Nelle mani della Gestapo libica
Ora questa vicenda in questa vicenda viene fuori di nuovo quel conflitto fra la giustizia e il diritto il diritto inteso come l'ordine diciamo così del sovrano che
Che noi abbiamo studiato a scuola insomma che abbiamo letto nel
Nel mito di antiche ore però viene fuori mano in maniera plastica io ho letto dico due parole soltanto ecco quattro minuti ancora una testimonianza di un ufficiale della Guardia di Finanza
Pubblicato da Repubblica detto ed è passata così inosservata questa storia dei respingimenti è uno dei servizi più crudeli che svolgiamo e da molti i mesi che si registrano casi di ammutinamento nel senso che molti pattuglia Torri che dovevano salpare dei torti Liguria Toscani per darci il cambio
Non partono proprio
I nostri colleghi giustamente si rifiutano di svolgere questo servizio infame
Che non ci fa dormire
A notte ma per non saltare ci vuole un motivo plausibile e quindi spesso il comandando qualche ufficiale indispensabile si ammalano
Oppure sull'imbarcazione si verifica un problema tecnico anche in mare si trovano delle scorciatoie per non eseguire i respingimenti
Questo come ho detto un servizio infame e al loro ognuno di noi si assume delle responsabilità dei rischi per cui se possiamo appigliarsi a qualcosa lo facciamo quindi
Gli ufficiali della Guardia di Finanza che hanno un briciolo di coscienza non ci dormono non ci dormono sulla notte sono costretti
A confrontarsi con questo dilemma se
Obbedire all'ordine del del sovrano oppure se obbedire all'ordine della propria coscienza e qui
Questa situazione estrema chiama in causa il ruolo il nostro ruolo il ruolo dei magistrati perché il magistrato deve essere il ruolo del magistrato essere quello di
Della giurisdizione se quella difatti Trichet di giustizia
Io penso che ci venga proposto un altro modello
Che quello del magistrato come amministratore della disuguaglianza è un modello che sta già e già in funzione e con criteri scientifici perché quando io leggo una sentenza
Di un collega di o di una collega di Torino la quale applica il tasso dello zero virgola trentanove ottantatré per cento al valore della vita dell'albanese morto sul lavoro ed è ebbene dico beh qui
E la Costituzione materiale che si
Materializza anche nella giustizia il ruolo del giudice che cambia
E diventa l'amministratore della diseguaglianza
E io credo che ne dobbiamo rivendicare ad alta voce che il nostro ruolo è un altro non siamo gli amministratori della diseguaglianza
E non siamo il braccio il braccio di ferro di una politica che costruisce la discriminazione il nostro compito è un altro
E quindi
Io ripeto che noi dobbiamo
Gridare per la giustizia a voce alta chi non grida per la giustizia non può amministrarla grazie
Allora
Matera e poi nell'ordine Pasquariello dall'avvocato a bordo
Marcello Matera certa ma
Conosciamo
Buongiorno a tutti
Io sono qui
Per porgervi il sincero sa saluto di unità per la Costituzione
E per augurare a tutti voi un proficuo svolgimento dei lavori
I temi di questo congresso meritano
Tutta la nostra attenzione
Così come meritano tutto il nostro profondo rispetto
Le dinamiche legate alla dialettica interna del vostro dibattito
La lettura della relazione introduttiva visita a San Lorenzo
Però suggerisce alcune riflessioni
Perché investono temi
Che
Appartengono a un dibattito che va
Oltre
Gli steccati correntizio
Per quanto ci riguarda
Magistratura democratica ha rappresentato
Rappresenta
E deve rappresentare per il futuro
Un patrimonio culturale e ideale di valori assolutamente essenziale per una libera e autonoma giurisdizione nel nostro Paese
Le identità culturale in magistratura non possono essere messe in discussione Manzi devono essere valorizzate perché indipendente esercizio della giurisdizione
Dico ciò
Per offrire una prima risposta alla questione posta sul tappeto
Dal vostro Segretario generale
Quella cioè
Del rapporto che deve esistere tra
Aree culturali in magistratura e Giunta centrale dell'Associazione nazionale magistrati
Siamo assolutamente convinti oggi più di ieri
Che le aggregazioni ideali le aree culturali
Le sedi e delle sedi del pensiero organizzata quelle che
Oggi è una brutta parola dirla però lo diciamo le cosiddette correnti
Il siano da una parte
Il migliore antidoto I pericoli del cosiddetto pensiero unico
Dall'altra parte
Siano funzionali a realizzare con responsabilità una partecipazione trasparente consapevole
Dei magistrati al Governo autonomo della magistratura
In tal senso riteniamo essenziali
Gli spazi di riflessione collettiva
Sull'efficienza del servizio giustizia sulla ragionevole durata dei processi sulla tutela dei diritti e sul contrasto all'illegalità diffusa
Anche noi
Rivendichiamo con forza
La necessità di gruppi organizzati quali centro quali centri di elaborazione culturale e di confronto
Crediamo altresì
Che il cosiddetto pensiero organizzato
Oggi fogli ai debba essere
Assunzione di responsabilità interne al sistema dell'associazionismo giudiziario e del governo autonomo della magistratura
In un percorso di autoriforma che consenta appieno esercizio
Di competenze di politica giudiziaria coglie nel segno dunque
La relazione introduttiva
Quando individua
La sostanza del così detto superamento delle correnti in quelle che definisce
Pratiche della rappresentanza di autogoverno che perseguono un consenso personale costruito sulla difesa dell'interesse corporativo del singolo rappresentante
Nel nome di una sbandierata apoliticità
Queste aggiungiamo noi
Sono pratiche
In nero lobbismo
Che rappresentano un serio rischio per i valori della effettiva rappresentanza democratica
E il migliore più efficace argine all'affermarsi delle lobby
Io offerto
Dal nostro punto di vista proprio dalle aree culturali e ideali che insistono in magistratura
La scelta di fondo non può che essere tra aggregazione sui valori io
Aggregazione sugli interessi
In tal senso da gettata luce dal nostro punto di vista su quella zona grigia che esiste tra magistratura e politica
E per questo
Che ripetiamo da un po'di tempo che il magistrato che decide di entrare in politica fa una scelta irreversibile senza ritorno
Così come riteniamo
Che si possa e si debba fare molto di più
In quei settori di attività non giurisdizionali
In cui troppi i magistrati sono impegnati
Alla domanda
Direi retorica diritta San Lorenzo se c'è ancora bisogno di MT la risposta ovviamente
è
Sì c'è bisogno di Magistratura democratica così come c'è bisogno di ogni altra e diversa identità culturale funzionale al sistema della giurisdizione autonoma
Non mi sorprende
Che si rivendichi da parte di Magistratura Democratica una maggiore soggettività politica o forse meglio una maggiore visibilità politica nel governo della indenne
Non è questa una novità
Fa parte proprio della diversa ottica che contraddistingue Magistratura democratica da unità per la Costituzione
Tuttavia ritengo che quando come in questa fase storica
Non vi sia
Una
Una animisti Khalid omologante unità associativa intesa semplicemente come metro valori fine
Ma vi sia piuttosto un governo maggioritario
Per il conseguimento di un programma politico le legittime diversità culturali devono trovare in sintesi proprio in quel programma politico
Unità per la costituzione condivide questo metodo di lavoro ed intende portarlo avanti attraverso il confronto e il dialogo con le diverse aree culturali dell'attuale Giunta
L'esperienza fin qui vissuta rappresenta la dimostrazione a nostro avviso di un impegno importante comune alla ricerca di equilibrio tra le nostre diverse culture
è un esempio di democrazia attiva in un Paese che ne sta permettendo la nozione
Non parlerò
Ovviamente della cosiddetta politicità della giurisdizione
Si tratta di un aspetto che non appartiene alla nostra cultura di alla nostra tradizione ma che merita profondo rispetto
Per quanto di positivo ha rappresentato in un passato contesto storico molto delegato molto delicato per lo sviluppo democratico del Paese
Più rilevante storicamente mi sembra oggi
Affrontare
La
Cosiddetta questione morale
Imposta dei fatti degli ultimi mesi
è una questione come è noto che ha interessato in larghissima misura
Magistrati che hanno avuto ruoli di spicco nel passato
Proprio in unità per la Costituzione
Ferme restando le responsabilità personali dei singoli gli sono stati indubbiamente
Comportamenti con i quali già da tempo abbiamo fatto i conti
E devo dirvi che il massiccio ricambio generazionale
C'ha in questo senso aiutato a superare definitivamente prassi e comportamenti in passato caratterizzati da opacità e zone d'ombra
Una cosa però è certa
La questione morale riguarda tutti i magistrati
E sarebbe sbagliato a mio avviso racchiude la
Nelle tecniche di lotta correntizia
A maggior ragione in questo momento storico in cui le tensioni sociali e politiche si scaricano inevitabilmente sulla giurisdizione i magistrati tutti
Sono obbligati a uno sforzo ulteriore
Per non cedere all'assist modi abitudini culturali che provengono dall'abbassamento generale dei livelli etici nelle istituzioni buon lavoro
Allora Susanna Camusso vice segretario generale della CGIL
Sì gradito momenti
Buongiorno a tutti io ringrazio
Rita Magistratura democratica di questo invito
E so perché le grandi organizzazioni conoscono che un congresso sempre un'occasione delicata in cui ci si domanda se fare
Puramente una presenza di cortesia utilizzarla anche
Come lo scambio però delle emergenza
Io però però rapidamente a dirvi le ragioni per cui per noi importante questa mattina essere qui e sono importanti le iniziative che hanno segnato il nostro percorso del periodo precedente soprattutto il futuro
E parto da una cosa che ovviamente riguarda molto tutti noi e cioè il giudizio sul nostro Paese
Che non solo è attraversato più strutturalmente di altre dalle conseguenze della crisi internazionale
Ma è un Paese di cui lo abbiamo denunciato da tempo il declino ma non riusciamo più a dire solo declino abbiamo bisogno di aggiungere alla parola declino la parola degrado
Perché c'è un degrado dei costumi dei comportamenti della cultura dell'etica che ha poi degli effetti materiali e concreti sulla condizione delle persone e sulle condizioni economiche del Paese
Che tratta il disagio sociale la povertà le difficoltà che ci sono come degli elementi da cui sottrarsi e magari condannare e contemporaneamente
Non dice mai numeri che segnano oggi la condizione concreta del Paese ci viene raccontato che non abbiamo le risorse per fare nulla che bisogna solo tagliare la spesa che qualunque provvedimento va in quella ragione
Eppure
A noi continua a tornare due cifre
Sessanta miliardi di corruzione centoventicinque miliardi di evasione uno straordinario problema di legalità
Che si due da due numeri che si alimentano a vicenda e che se fossero assunti come la priorità del Paese determinerebbero l'esistenza delle risorse per riportare questo Paese alla crescita economica le sue condizioni positive
Ma era alta durante la crisi in questi due anni non abbiamo misurato una crescita progressiva dell'illegalità non solo nei comportamenti di chi da governante del Paese o dalla politica dovrebbe essere esempio per tutti
Ma anche nelle modalità con cui il denaro è entrato nella crisi
E in cui la tripla stretta del credito ha determinato il fatto che altre le grandi organizzazioni criminali avendo risorse a disposizione hanno proseguito nell'infiltrazione nel nostro sistema economico
Non è un caso che noi siamo stati
A fianco della popolazione del Paese che ha perso il suo sindaco Angelo Vassallo che ha provato a misurare il mantenimento di un'area che era incontaminata rispetto alla criminalità e che si trova oggi a fronteggiare invece queste ingresso
Nella stessa ragione per cui non ci domandiamo se si può continuare
Ad avere il grande
Il futuro Progetto dell'Expo a Milano senza guardare cosa questo sta determinando in termini di infiltrazione delle grandi organizzazioni criminali
E non lo facciamo perché parlare di legalità e in qualche modo uno una
Caratteristica che si può utilizzare lo facciamo perché tutto questo usa il lavoro per entrare e per espandersi
A noi è assolutamente chiaro che nel momento in cui cambiano le modalità con cui la criminalità organizzata si inserisce il lavoro diventa spesso il canale attraverso il quale ci si appropria di pezzi interi dell'economia del nostro Paese
Penso a ciò che sta in termini di servizi intorno alle persone con gli affetti disastrosi delle decentramenti e delle esternalizzazioni delle funzioni pubblica dello Stato
Ma penso a quel ciclo core mai viene chiamato del movimento terra ma che potrebbe arrivare anche all'insieme del ciclo del calcestruzzo ma penso anche al fatto che noi siamo il Paese che ha
Voluto e permesso che la Protezione Civile passasse dall'essere un servizio fondamentale per i cittadini a un'organizzazione di passaggio difforme illegali degli appalti e della loro attuazione
Ma penso
Atteso anche
Alla crudeltà permettete di chiamarla così di un Paese che di fronte alla crisi
Non a tema
Di aver sfruttato migliaia e forse centinaia di migliaia di lavoratori migranti e oggi li costringe la clandestinità perché non avendo lavoro non possono rinnovare il permesso di soggiorno e questo ovviamente ha molto a che fare
Con la costruzione di un clima di incertezza è una domanda di sicurezza che non è la condizione di benessere perse ma è l'idea che trovando un nemico su cui scaricare le paure si possa in qualche modo vivere meglio
E ancora noi ci siamo schierati abbiamo provato come CGIL insieme a tanti altri a combattere il decreto delle intercettazioni
Torna di moda e l'abbiamo difeso vorremmo dirlo sottolinearlo non solo perché a noi è cara la libertà di stampa e la possibilità che i cittadini siano informati
Ma la di Bid abbiamo difeso soprattutto quella lotta contro quel decreto l'abbiamo fatta
Perché volevamo difendere il lavoro e noi sappiamo che quando si riduce la possibilità di indagine quando soprattutto
Si riduce la possibilità di intervenire a rispettare rendez Creta organizzata ci saranno molti lavoratori vittime di quell'espansione
E molti lavoratori che saranno sottratti al Circolo trasparente dei diritti per essere invece il canale di infiltrazione
Una crisi determina sempre una crescita delle diseguaglianze
Lo sappiamo ce lo dice la nostra storia ce lo dice la nostra esperienza questa crisi ha dimensioni tali che ovviamente le fa crescere ancora più grandemente
E da una crisi che fallimentare le diseguaglianze ci sono varie possibilità di uscire
Una quella che noi teniamo molto e che sia un'uscita autoritarie totalitaria del nostro Paese
E proprio per questo ci preoccupa il fatto che il termine giustizia sia sempre più utilizzato in modo deformato bistrattato come elemento che va sottratto alla condizione di benessere dei cittadini
E ci preoccupa l'idea che tutto il dibattito sulla giustizia la sua efficienza e la sua efficacia sia tutto giocato al contrario e di nuovo parto dal lavoro per fare un esempio
Ci hanno raccontato che i tempi della giustizia sul lavoro erano troppo lunghi che un lavoratore che facevo una causa un'impresa che aveva una causa doveva aspettare tempi infiniti
Ci si sarebbe aspettato che di fronte a questo dato
Per rendere le imprese più in grado di agire per difendere i lavoratori e le loro esigenze di giustizia si sarebbe determinato un procedimento di risorse di mezzi di possibilità perché il processo del lavoro fosse più rapido
Ciani invece ammannito il collegato al lavoro non ancora diventato legge perché non ancora pubblicato sulla Gazzetta ma ormai approvato da tutti i rami del Parlamento
In quel collegato al lavoro c'è per noi una cosa che segnerà se non riusciamo a contrastarlo comunque noi come sapete
Siamo già impegnati a ricorrere in Corte costituzionale quando questo provvedimento verrà attuato ma dentro quel procedimento c'è rovesciamento di uno dei principi fondamentali dell'attuazione della costituzione del nostro Paese
E cioè c'erano versamento del principio sul fatto che il lavoratore è il soggetto debole in particolare nel momento dell'assunzione ma lo è complessivamente del suo rapporto si sostiene invece che due soggetti siano equivalenti
E si sostiene ancora
Che possa esistere due principi calo e preoccupano uno quello
Che il lavoratore debba decidere per tutta la sua esistenza di rinunciare alla possibilità di ricorrere a giustizia accettando l'arbitrato e che quell'arbitrato non abbia bisogno di rispettare compiutamente le leggi e contratti
E la seconda che nel momento in cui ci fosse un contenzioso e questa andasse in giudizio i giudici devono sottostare a procedure amministrative e non avere più la possibilità di valutare concretamente cosa intervenuto in quel rapporto di lavoro
C'è un'idea che sembra molto più quella che il lavoratore diventa una qualunque merce commerciale che non invece un soggetto dotato di diritti
E se questo si concludesse dentro l'annunciato dentro l'annunciata idea di cambiare lo Statuto dei lavoratori trasformandolo dello Statuto dei lavori questo completerebbe perché anche qui come sul termine giustizia c'è un altro
Slittamento delle parole si passa dall'idea che i lavoratori siano persone che hanno dei diritti al fatto che sia il tipo di lavoro che porta con sè dei diritti e non le persone
Uno slittamento di questo tipo parla complessivamente di qual è il problema che noi abbiamo nel Paese anche il problema di ridare a le parole
Il senso giusto ma forse
Dentro quel collegato al lavoro c'è una spia
Di qual è l'idea vera del Paese che sia
Lo si dice poco spesso l'ha detto la sua la CGIL dentro quel collegato al lavoro c'è anche l'idea che si abbassa l'obbligo scolastico si rimanda di ragazze lavorare a quindici anni
Cioè un'idea esattamente come su tanti altri temi che i ragazzi le ragazze del nostro Paese non abbiano nessun futuro un'idea come se fatto sul sistema della previdenza che non abbiano una prospettiva di vita decente dopo a fine del lavoro in realtà un'idea di un Paese che in ragione di un debito pubblico che già oggi sta costruendo gigantesco debito pubblico per il futuro ma quel gigantesco debito pubblico sarà tutto esercitato sulla base del fatto
Che si deciderà se assistere o meno le persone in ragione della loro condizione di debolezza
E in questo che la gestione dell'economia in sé
L'idea di un futuro straordinariamente autoritario
E allora credo che nelle iniziative che noi dobbiamo
Quotidianamente fare per appunto difendere il lavoro come il punto fondante di un Paese della sua economia e dello stato delle persone ci sia i bisogno che tutti i soggetti che hanno a cuore dalla Costituzione all'idea di un Paese civile e non in degrado ci si ponga la domanda di come proviamo a prospettare un futuro diverso da quello che ci prospetta questo Governo
Nelle varie
Cari amici
Ho accettato
Con piacere l'invito
Ad intervenire
Questo congresso di Magistratura Democratica
Non solo per portare un doveroso saluto come vicepresidente del Consiglio superiore
Ad una
Autorevole associazione di magistrati
E alla sua
Qualificata rappresentanza consigliare che
Approfitto per ringraziare per la fattiva
Collaborazione
Ma
Anche perché sono convinto che la storia
La cultura di questa
Articolazione
Dell'Associazione nazionale magistrati
Testimoni una
Costante
E attenta riflessione
Sui temi della giustizia
Con un approccio aperto sensibile
Alle esigenze
Del servizio e non indifferenti ai mutamenti alle sfide
Della politica
E voglio esprimervi anche una particolare
Vicinanza in questo momento di intenso vivace
Dibattito interno sugli sbocchi futuri del vostro movimento un dibattito che credo sia
Utile a voi
Ma che sia utile a tutti coloro
Che sanno quanto la
Giurisdizione sia un tema complesso
Dunque bisognoso di confronti approfonditi fatti anche di distinzioni frequenti e non
Di formule semplificative e superficiale
Credo
In particolare che sia giusto riconoscere a Magistratura democratica l'aspirazione
Accogliere
Con consapevolezza nel senso positivo e la ricchezza
Dell'associarsi
E quindi anche del distinguersi in base
Alle
Idee
Senza per questo perde che
La percezione di un doppio pericolo che si nasconde
Dietro
Un approccio eccessivamente chiuso in quella che potrebbe rischiare di diventare una militanza ad oltranza
Doppio pericolo intendo da un lato il rischio di scivolare in un massimalismo corporativo di chi
Interamente ripiegato su se stesso non riesce più a cogliere le ragioni dell'altro
E d'altro canto il rischio
Clientelari o degenerativo che una distorta logica correntizia o di apparato può recare come
Anche alcune recenti vicende che hanno coinvolto pure il Consiglio superiore ci hanno dimostrato
Dunque
Aggregazione per aree culturali omogenei come strumento anche
Di costruttiva autocritica
Ma non
Di auto assoluzione a priori
E allora
Con questo spirito credo che
Questa sede questo vostro convegno congresso sia
Un'occasione utile per fare insieme qualche riflessione su questo tema della giustizia che continua a rimanere al centro
Del dibattito politico a restare un tema caldo nonostante gli interventi riformatori che pure ci sono stati di modifica del quadro normativo e non solo di quello ordinamentale
Le ragioni di questa permanente attualità sono molteplici
Se
è vero che non si possono
Affrontare i problemi della giustizia cercando soluzioni ad un singolo problema sarebbe però un errore
Trascurare che la giustizia come servizio ai cittadini a molti seri problema a cominciare dall'ai intollerabile lentezza alla
Forse altrettanto grave mancanza spesso di risposte prevedibili
Ovviamente non servono semplificazioni già l'ho detto ma
Se
Riforme si vogliono i si possono ancora fare
Devono essere riforme in grado di trovare quelle consenso ampio che è necessario per il cammino di qualsiasi intervento norma vivo efficace ma soprattutto devono essere che riforme come ci ha ricordato il Presidente della Repubblica organiche
Di ampio o respiro non
Condizionate dalle
Contingenza
è di questi giorni
La notizia
Peraltro
Ancora
Diciamo così allo stato gassoso
Della proposta di una riforma costituzionale
Su alcune problematiche di politica giudiziaria tra le più delicate e e controversi
E
In questa cosiddetta proposta spiccano i temi della separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri e della creazione di due
Consigli superiori
Credo si debba
Anzitutto notare oggettivamente non per spirito polemico che
è difficile cogliere
Un clima politico adeguato a riflessioni serene ed equilibrate
Su snodi istituzionali di questa delicatezza e di questa centralità rispetto all'attuale impianto costituzionale
La nostra Costituzione è frutto di un progetto largamente meditato e condiviso
Ovviamente ogni soluzione anche quelle costituzionali possono e sa che messe in discussione modificate è proprio della politica fare questo
Ma
Per sostituire un Progetto meditato e condiviso occorre un altro progetto non meno meditato e non meno condiviso
Nei giorni scorsi ho già avuto modo di ricordare che la nostra Costituzione a collocato il pubblico ministero nell'ordine giudiziario
Rendendolo compartecipe della funzione giurisdizionale come
Ci ricorda l'articolo centodue primo comma della Costituzione
Dunque
Nel nostro ordinamento costituzionale ma prima ancora nella nostra cultura giuridica il pubblico ministero e posto all'interno della magistratura dunque parte i ci fa dell'autonomia e dell'indipendenza da
Ogni altro potere dello Stato propria dell'ordine a cui appartiene
E per questo coerentemente è sottoposto al controllo e al Governo del Consiglio Superiore al pari
Dei giudici
E io credo che proprio anche attraverso l'unicità del Consiglio Superiore il pubblico ministero è ricondotto al ruolo di garante del rispetto della legge della legalità
E condivide come la magistratura giudicante
La cultura della giurisdizione la professionalità la formazione la
Deontologica
Ovviamente
Questo comporta che il pubblico ministero sia consapevole di questa
Funzione di garante della legalità e di questa compartecipazione
Agli onori e agli oneri della giurisdizione
E lo dimostri conseguente ente tanto della fase delle indagini nei rapporti con la polizia giudiziaria quanto nell'esercizio dell'azione pena alé diversamente si finirebbe di portare acqua inevitabilmente al mulino
Dei detrattori
Di questa figura così come la conosciamo e come vorremmo mantenerla
La tenuta del pubblico ministero sul terreno
Del rispetto della legge delle garanzie dei diritti del cittadino io non credo che sia
Innata e perpetua per il solo fatto che chi svolge quel ruolo ha sostenuto un concorso selettivo
Credo che questo requisito sia legato alla condivisione con la magistratura giudicante di quel patrimonio che è la cultura comune della giurisdizione una cultura che ovviamente anche questa non è innata ma che va
Continuamente
Coltivati
Al di fuori di questo circuito mi permetto di dirlo a coloro che propugna hanno soluzioni diverse
Mettendoli in guardia contro il rischio di un effetto boomerang al di fuori di questo circuito il pubblico ministero
Rischierebbe di cadere facile preda di logiche autoreferenziali o securitaria o di contingenze politiche difficilmente evitabili quanto meno nel lungo periodo con la conseguenza
Che
Non potrebbe non porsi seriamente presto o tardi il problema del suo controllo
Ora
è chiaro che nessun sistema immune da limiti da controindicazioni dunque neanche il nostro vigente
Non mi nascondo e non ci dobbiamo nascondere che in punto di tenuta del rispetto delle garanzie e della cultura della giurisdizione da parte del pubblico ministero
Non sono mancati
Scarichi violini
Cadute sulle quali la Magistratura deve riflettere invia direi di prevenzione ed in parte i colare intervenire credo che Magistratura democratica su questo possa e debba svolgere un ruolo importante proprio ad evitare che
Intervenga poi la politica con soluzioni penalizzante ma detto questo io penso che complessivamente il sistema tenga
E dunque meriti DS che difeso
Nel contesto di questa
Riflessione
Contraria la separazione delle carriere e dei Consigli superiori consentitemi di fare un piccolo passo avanti con una
Riflessione più generale sul ruolo della giurisdizione
La giurisdizione fa capo
Al corpo dei magistrati a cui la Costituzione affida consapevolmente la funzione
Più alta
Di una democrazia
Quella di
Incarnare il volto spesso dello stato di diritto
Di rendere le formule della legge
Fonte di protezione effettiva dei beni e degli interessi e dunque strumento di tutela dei più deboli
L'evidenza dei giorni nostri dimostra quanto sia importante ricordare e conservare questo Vallo
è
Una funzione
Essenziale
E costante quella
Della magistratura
è la garanzia vera della coesione sociale e non ci sono succedanei a questa funzioni
La giustizia sembra ovvio ma forse non è inutile ricordarlo è amministrata dai giudici e dunque
Ad essi e alla loro funzione si deve rispetto
Un rispetto talora troppo trascurato in ossequio a un malinteso senso di libertà dai ruoli e dalle regole certo non si può pretendere un rispetto a critico
Ma
Ma non possiamo altrettanto dimenticare chi è
Il processo il suo esito il momento in cui la legge diventa la regola del caso concreto e questo non è
Un dato privo di significato
Insomma il potere giudiziario eh
Spada e bilancia secondo la raffigurazione antica e anche carica di significati per le sue potenziali contraddittorietà
Dove la forza evocare ve l'arbitrio la bilancia segna il giusto
Allora
Difendere la funzione giurisdizionale
E il ruolo della
Magistratura
è
Essenziale
Lo dico anche se
Non va troppo di moda ma forse proprio perché non va troppo di moda va ricorda
Le polemiche non ci devono mai fare dimenticare la funzione di insostituibile protezione sociale che la magistratura svolge
Siamo talora incline a pensare di più uguagliare Roria le colpe alle strutture alle lungaggini che pure
Ci sono e sarebbe
Ipocrita far finta di non vedere cose
Ma altrettanto non possiamo e non dobbiamo dimenticare che chi sono nella società condotte cariche di disvalore con dote che offendono i beni e gli interessi che toccano in modo illegittimo la vita quotidiana delle persone
E dunque non è immaginabile una convivenza sociale senza giustizia perché non ci può essere organizzazione sociale senza regole e senza lo strumento che fa sì che le regole divengano cogente
E la magistratura è garante di questa convivenza e di questa continuità il potere giurisdizionale e
Attribuito alla magistratura e la distingue da altre forme autoritativa e di manifestazione della potestà dello Stato perché nella sua attività essa è retta dal principio di imparzialità
E dà un carattere di
Neutralità
Consentitemi una parola sulla imparzialità
Io credo che tra i nemici della magistratura si debbano annoverare anche quelli che vogliono negare o nei fatti o il che è lo stesso nella percezione sociale
Il carattere imparziale della sua azione
è nella
Imparzialità che sta
Oltre che la giustificazione dei poteri della magistratura e delle sue prerogative anche la radice della sua autorevolezza
E questa
E minata non tanto dalle critiche legittime ovviamente quando sono contenute nei limiti della civiltà il che non sempre accade
Ha lucrato della magistratura e dei suoi atti
Ma dalla incapacità di taluni atti di accreditarsi e di venir percepiti come esercizio pieno e neutrale
Di una funzione che non deve mai lasciarsi guidare da altro che da una valutazione dei fatti e dalla responsabile applicazione della legge
Una parola sulla
Neutralità
Potere giudiziario deve essere anche potere neutro che cosa vuol dire oggi potere
Neutro
Certo non possiamo pensare che
Lo si possa intendere alla maniera
Che si auspicava nel quadro della classica divisione liberale dei poteri alla Montesquieu
Del giudice
Portavoce della legge del giudice Bush dura l'uva
Dove si immaginava una legge farei
Tanta che il giudice doveva limitarsi a conoscere nel suo contenuto e ad applicare quasi meccanicamente I fatti del caso giudiziarie
Questa formula poteva reggere forse nel contesto di uno Stato minimo o astensionista come era lo Stato liberale dell'ottocento
Ovviamente è diventato anacronistico immaginare la oggi in presenza dello Stato interventista
Che sforna continuamente a valanga norme sul norme che si accavallano talora in condizioni di confusione anche di contraddizione o di conflitto
Di fronte a ciò l'interprete non può non compiere
Scelte a valenza politica
La neutralità
Sognata da Montesquieu come rigorosa astensione
Giudiziale
Da operazioni di sviluppo discrezionale del diritto è
Certamente impraticabile e chi continua ad invocare la o a teorizzare o la
Evidentemente vive in un mondo che non è il nostro
Lo è diventata tanto più
Perché in tutti gli ordinamenti ad eccezione di quello inglese sono state adottate costituzioni costituzioni
Ricche di formule normative
Generali elastiche capaci di essere riempite di contenuti particolari diverso
E spetta al potere giudiziario in definitiva scegliere quei contenuti e farne derivare ai vari livelli e con varie affetti le conseguenti
Queste osservazioni sul carattere
Interim seccamente politico dove uso il termine politico in senso alto rendendomi conto quanto
è difficile farlo
Oggi ma
Dobbiamo provare a recuperarlo questo senso alto della politica sul carattere intrinsecamente politico del diritto giurisprudenziale sviluppato dall'autorità giudiziaria valgono anche con riguardo all'attività della magistratura requirente
Non è
Seriamente sostenibile un'interpretazione dell'articolo centododici della Costituzione che
Facendo perno alla per me è indiscussa e indiscutibile obbligatorietà dell'azione penale voglia far credere che le operazioni che fanno scattare la repressione penale non siano guidate
Da valutazioni
Discrezionali
E selettive lo sono per necessità non foss'altro per la massa enorme delle notizie di reato che si accumulano sui tavoli delle procure anche in rapporto con
La massa enorme certamente il cioè si IVA delle normative presidiate da sanzione penale su cui sembra che il legislatore voglia incessantemente proseguire in questa opera di Pampena lirismo
Bene
Si può auspicare certo che lo Stato contemporaneo respinga la spiega dei suoi interventi in particolare applichi un servo resta nel ricorso alla criminalizzazione attraverso fattispecie sanzioni penali di tutti i comportamenti di tutte le criticità sociali
Si può auspicare che si riprenda a legiferare in modo più tecnicamente accettabile più preciso tuttavia nessuno può illuderci
Di tornare alle dimensioni dello Stato liberale classico
Questa conclusione
Vuol dire perciò abbandono dell'idea di un potere giudiziario neutro nel quadro dell'attuale stato interventista e sociale
Oppure questa neutralità può e deve ancora essere che declinata seppure
In termini di
Modernità
In tutto il mondo occidentale si continua giustamente a volere una magistratura fatta da giudici inamovibili e indipendenti
Quantunque dovunque ci sia la consapevolezza del carattere intrinsecamente politico degli sviluppi che questi giudici in primo luogo al diritto attraverso la giurisprudenza
Ed è questa consapevolezza
Questa apparente contraddizione che pone
Problemi di ardua soluzione e probabilmente pone il
Problema dei problemi
Anche nel rapporto tra la politica e la giustizia
è un principio della democrazia che certamente nessuno vuol negare che le norme giuridiche debbano emanare d'autorità rappresentative
Cioè periodicamente soggette all'approvazione o alla riprovazione del voto popolare
L'efficacia che non è attiva della giurisprudenza sul piano del diritto vivente confligge obiettivamente confligge con questo principio e dunque determina una pensione perché i giudici
Lo sappiamo non sono organi rappresentativo
Allora dobbiamo andare alla ricerca della giustificazione Dellai eccezione che qui si pone al principio democratico della rappresentanza
La si trova
Nella presunzione che i giudici sottratti all'impatto delle competizioni elettorali siano meglio capaci di interpretare di far valere le esigenze profonde di giustizia
E operino comunque una razionalizzazione complessiva del sistema normativo
Ma
Rimane il fatto
Che
Tra il principio democratico e la politicità della giurisprudenza la pensione permane
In alcuni ordinamenti questo problema viene risolto come sapete attraverso l'elezione popolare dei magistrati
Soluzione che al di là degli slogan folcloristici non credo compatibile con la nostra tradizione in altri si prevede la soggezione del pubblico ministero all'esecutivo ma anche questa
Non la ritengo una strada percorribile
E allora allora io credo che nel rispetto del nostro impianto costituzionale occorra far riferimento a quella che chiamerei
Un rigoroso sistema di
Certificazione della qualità del magistrato
Che garantisca il più possibile la rispondenza dell'operatore al
Delicato modello del moderno magistrato
Scrivevano in un bel libro di qualche anno fa due pubblici ministeri il giudice e i suoi limiti
Cito è inutile e pericoloso cercare per i magistrati una diretta legittimazione democratica nel principio di sovranità popolare la legittimazione dei giudici è
Piuttosto mediata
Nel senso che l'indipendenza del potere giudiziario attiene alle forme ai limiti con cui come recita la Costituzione il popolo esercita la sua sovranità
La investitura dei magistrati e una
Irrimediabile eccezione e per l'appunto un limite al principio rappresentativo che caratterizza i sistemi democratici
Questo limite si giustifica fondamentalmente per la particolare competenza tecnica
Richiesta i giudici della funzione di applicare la legge alla luce dei principi costituzionali ma
Il richiamo alla mera professionalità tecnica appare riduttivo
Per cui ebbene interpretare la professionalità del magistrato anche come formazione e socializzazione ispirata i valori costituzionali fine della citazione
Dunque
Io credo e concludo la legittimazione democratica della attività giudiziaria
Va oggi generalmente individuata in elementi diversi ovviamente rispetto al semplice sistema di nomina
Cioè nella qualificazione professionale aggiornata e continua
Nella
Responsabilità e che responsabilizzazione aggiornate continua del magistrato nella esposizione anche al controllo dell'opinione pubblica
Nella attento rispetto delle regole
Processuali nella effettiva imparzialità e indipendenza nella rigorosa deontologia anche consentitemelo
Nella sobrietà del comportamento
Ma
Se non ci si vuol limitare a petizioni di principio
Occorre
Concretamente efficacemente declinare poi
Questa
Intuizione che mi permetto
Di rassegnare anche alle vostre riflessioni per
Trovare nuove regole che tengano conto della profonda evoluzione della magistratura dalla Costituzione ad oggi
E possano rafforzarne perché questo insisto io credo sia il tema la legittimazione democratica
In questo sforzo è impegnato il Consiglio Superiore della Magistratura e solo certe o che Magistratura democratica ci sarà di aiuto
In questo percorso non
Nell'interesse
Di una corporazione o di una parte ma nell'interesse del Paese vi ringrazio
L'area vecchie restituire
Ho chiesto di intervenire adesso perché volevo davvero ringraziare il vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura per le parole che ci ha detto
Veniamo da esperienze diverse da ogni punto di vista
Il fatto di trovarsi su alcuni concetti reciproco alcuni dei non per nulla scontate e mezzo di incoraggiamento specie in un momento come questo in cui come sappiamo il Paese attraversato a profonde divisioni
In particolare su due punti vorrei soffermarmi un attimo
Le parole che ha detto sulla questione dell'interpretazione
Dello mettere la questione neutralità in contrapposto il finto alcun potere in contrapposizione con l'inevitabile politicità che all'interpretazione
è un elemento che ci fa fare enormi passi avanti nel per lungo tempo abbiamo continuato a dire chi neutralità concetto che noi riteniamo sia doveroso
Nessun modo può essere può voler dire
Il differenza rispetto ai valori perché queste Ranzi verrebbe ad essere ipocrisia
Una cosa totalmente diversa rispetto a quella che ne abbiano sempre in tema inteso rispetto alla funzione per certi grazie anche creativa come è stato detto oggi
Che inevitabilmente viene a vedere l'interpretazione di questo davvero dico grazie alla vicepresidente Vietti perché non son cose per nulla scontata e nemmeno in magistratura
L'altro elemento che credo vada sottolineato specie oggi in quel modo confuso ancora non chiaro ma se continua a parlare di riforme costituzionali e la contrarietà queste riforme sia per il modo con cui stanno emergendo sia
Per quello che per quando secondo sapere noi lo abbiamo dei testi con cui possiamo con intanto già ad oggi sono emersi io devo dire con molta franchezza che è quella che vedo non è una riforma costituzionale quella che vedo è la battaglia finale che si vuol fare contro la magistratura
Nulla a che fare
Quello che vedete al giorno d'oggi con la reale riforma della giustizia perché non tocca i problemi della giustizia di quei cittadini sono afflitti non tocca nella qualità nei tempi della giustizia
OCCAR soltanto il problema degli asset dei poteri a all'interno della del nostro sistema e devo dire francamente che si riposi separazione delle carriere sia dei poteri di Consigli superiori separati
Si era ipotesi maggiori poteri del ministro sia l'ipotesi di deprivazione di poter il Consiglio Superiore per non parlare di quelli di incide sull'oblio della Repubblica autorità dell'azione penale
Sono del tutto inaccettabili non solo non darebbero in nessun modo i cittadini una giustizia migliore e darebbero una servizio e non sono un servizio dei privato ma darebbero sicuramente una
A uffici del Pubblico Ministero e gli uffici giudiziari in generale
Totalmente
Succubi del potere politico questo credo sia una cosa totalmente inaccettabile su cui bisogna essere estremamente chiari so bene e questo parlo soprattutto agli amici avvocati
Che vogliono una separazione delle carriere
Sto bene gli errori le loro ragioni però devo dire una cosa non possiamo fare una discussione scientifica oggi sul problemi pro e contro sulla separazione carriere dobbiamo vedere oggi cosa vorrebbe dire in questo Paese la separazione delle carriere
In questo Paese
Oggi
La separazione delle carriere vorrebbe dire inevitabilmente
Arrivare a un PM che di fatto oltre unicamente
Magari in un secondo ma al momento sarebbe sottoposto al potere esecutivo questa è la realtà
Può piacere non so bene che i nostri amici avvocati dicono ci opporremo
Fino in fondo a questo però io son convinto che quando quel crei un ufficio del pubblico ministero fortissima incontrollato al giorno d'unto verrà spontaneo necessita di sottoporlo a un controllo io a questo punto la soluzione più semplice sarà quella
Di sottoporlo al potere esecutivo è una scienza che ci sembra totalmente sbagliata e del resto perché viene fuori oggi viene fuori oggi perché si vuol fare i conti in modo definitivo
Con la magistratura indipendente il cui controllo non si sopporta questa purtroppo è la realtà in questo Paese e parlo quello che succede quotidianamente in questo Paese ci rende conto della strenua necessità ma non per noi noi vivremo forse meglio
Ma per il Paese di aver mai satura davvero indipendente per questo Paese vedere un pubblico ministero davvero indipendente queste necessità di questo Paese non è un problema di questa frangia della magistratura o degli operatori del diritto ed avere un problema che tutti noi abbiamo
Dopodiché è chiaro
è necessaria una reale riforma della giustizia su questo non mi soffermo anche per problemi ovvi di tempo ma
Ne abbia scritto era presente tra l'altro casualmente in alto ruolo proprio vice Presidente Vietti
Il abbiamo presentato
Ora una
Proposta sulla una reale riforma della giustizia
Che però si articola in tempi totalmente diversi si articola su prove di organizzazione su problemi di risorse di investimenti di
Recupero di risorse che al giorno d'oggi vengono buttati via di innovazione tecnologie di riforma dei riti cosa che sarebbe fattibile
Che però non si può rifare anche perché la realtà è
Che a fronte della grande riforma della giustizia di cui tutti i Paesi continua a parlare quello che viviamo quotidianamente negli uffici è depauperamento delle risorse e i salti mortali per andare avanti tutti i giorni
Perché a queste alla realtà
Che forse anche purtroppo ci troviamo a raccontare
E questo nonostante
E perché io credo vada detto nonostante in molti uffici ormai si vivano esperienze di organizzazione di innovazione estremamente apprezzabile
Perché non è che stiamo lì con le mani in mano e aspettiamo che qualcuno intervenga quello che cerchiamo di fare su cui abbiamo esperienze anche avanzate eh di fare in modo tutti gli uffici possano rispondere meglio i cittadini di organizzarli meglio di fare in modo che nuove tipologie Riva
Però questo di fronte
O all'indifferenza o nel migliore dei casi alla difficoltà di un ministero che nel migliore dei casi non ha risorse
Queste è la realtà odierna con cui noi ci siamo a convivere
Però su questo io credo che la risposta che deve venire fuori da questo congresso ringrazio davvero il contributo che ci è stato appena è una appena dato è una risposta in positivo e cioè
Ma deve fare in modo che l'esperienza che stiamo vivendo se l'esperienza che si diffonda
Dobbiamo fare in modo che i
Quello che stiamo cercando di fare gli uffici quello che ne cerchiamo di
Per fare che il nostro modello di magistrato possa essere quanto più possibile vissuto completamente e diffuso possa effettivamente esserci
Su questo e concludo con soltanto due osservazioni su di noi scusandomi un attimo sulla
Ripercussione sul nostro interno
Credo che lo degli interventi che sono stati fatti ieri oggi emerge una cosa
Forse come è stato democratica stiamo più importanti quello che crediamo le stesse di essere
Perché la realtà e i
Pesato Noukrati in questi anni è stato un referente fondamentale per settori della società oltre che della magistratura
Perché sapeva che c'era qualcuno non con quelli d'accordo ma con cui poteri confrontati all'interno dalla magistratura e questo è stato prezioso
Su questo noi Roma e dimenticarcene fa è chiaro siamo in una fase difficile ma si apre difficile per il Paese e risposte che dobbiamo dare son dispose di andare in un amen stessi ma la Biagi statura e al Paese paga vicenza che dovremo fare molto semplice se
Tenderà di venire a rassegnarci ad essere sostanzialmente l'organizzazione di di nicchia in cui parliamo tra di noi parliamo tra coloro che son d'accordo con noi o pure essere coraggiosi e cercare di di essere sempre più l'Associazione plurale innovativa che dialoghi dentro e fuori la magistratura
Che abbia la capacità
I la l'umiltà di cercare di convincere di conquistare ma anche la capacità di mettersi costantemente in discussione so bene che questo vuol dire è sicura nave in mare in mare aperto e non sappiamo sostanzialmente dove arriveremo
Però credo che su questo dobbiamo davvero ritrovare dei grandi radici che hanno portato al medico dobbiam vederci e quello che prevale e la paura di essere in mare aperto e di non sapere dove andiamo una curiosità
La curiosità dell'eresia che ha fatto partire ma è stato democratica dice la CRUI stabilire dove potremo arrivare sotto questo profilo penso davvero che abbiamo un grande futuro davanti grazie
Presidente
Tra buongiorno a tutti bentrovati grazie ovviamente dell'invito prima
Di svolgerò alcune brevi riflessioni
Sento di portare a tutti voi il saluto dell'intera Associazione nazionale magistrati soprattutto dispetto e l'attenzione per il dibattito interno a Magistratura democratica
Dividerò queste mie brevi riflessioni il tre
Aspetti il primo riguardante il ruolo e l'attività dell'Associazione nazionale magistrati
Il secondo anche all'esito di quello che è stato l'intervento del giudice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura che brevemente chiamerò autoriforma della magistratura il terzo
Anche all'esito della
Relazione del nostro Segretario Rita San Lorenzo mi sembra giusto approfondire delineare anche il ruolo dei rapporti tra ANM correnti più in generale il tema della rappresentatività
Dei magistrati
Nelle tratteggiare il ruolo e l'attività dell'Associazione nazionale magistrati mi consentirete brevemente di partire da quello che l'atto fondativo di questa Giunta
Della Giunta che io rappresento Giunta è bene ricordarlo di maggioranza e non unitaria
Atto fondativo che
Risale al marzo del due mila otto e che ancora oggi per noi è un motivo di rispetto e di coerenza in questi anni
In che senso nel senso che è vero che noi dalla l'atto fondativo di questa Giunta abbiamo ritenuto di dover intraprendere un percorso nuovo un percorso
Fondato nonno su una unità di facciata come spesso in precedenza erano state caratterizzate le precedenti giunte
Ma una unità sui contenuti
Su alcuni contenuti che per voi sono stati dei punti fermi e in relazione I quali profondamente abbiamo uno stato un momento di intima e senza che
Questo mi sento di poterlo dire hanno caratterizzato anche in qualche maniera la storia della magistratura associata voglio dire che
Fondamentalmente da due modelli di magistrato
Quello di un magistrato omogeneo al potere politico di turno bocca come si dice della legge o un modello di magistrato per il esce interpretare norme conformemente valori della Costituzione e noi ci siamo riconosciuti senza ombra di dubbio in questo secondo modello di magistrato
Ed è per questo motivo che abbiamo ritenuto in quello che maggiormente può catturare l'attenzione della stampa dell'opinione pubblica il tema delle cosiddette riforme mantenuto dei punti fermi nel rispetto alla Costituzione l'abbiamo fatto con riferimento
Alle gli annuncia disegni di legge in materia di intercettazioni lo abbiamo fatto con riferimento ai disegni di legge sul
Sul processo penale
Ma lo abbiamo fatto anche con riferimento a materie che non riguardano il processo penale mi riferisco alla materia civilistica e anche a quella del lavoro dove senza indugi abbiamo ritenuto di dover dire la nostra opinione quella dell'Associazione nazionale magistrati
Su temi che facevano riferimento i valori della Costituzione
Rispettando quel principio di democraticità che Lupi che il dibattito politico spesso e volentieri dire costantemente rinfacciava
Cioè quello della marginalizzazione del ruolo del giudice e dell'attività dell'Associazione nazionale magistrati
Ricorderete tutti le affermazioni in virtù delle quali le leggi le fa il Parlamento i magistrati devono applicare la legge ciò a testimoniare il fatto che
La nostra associazione l'Associazione nazionale magistrati non poteva pronunciarsi su temi sui quali solo il Parlamento doveva decidere eppure
Eppure noi abbiamo
Portato il nostro contributo che poi dobbiamo dire è stato molto recepito dall'attenzione dell'opinione pubblica ricorderete quello che è accaduto sul versante delle intercettazioni sul versante del processo breve
Sul versante anche del
Processo del lavoro
Smentendo altresì questo assunto che le leggi le fa il Parlamento dal momento in cui costantemente
La nostra Giunta
è stata più volte è convocata la Commissione giustizia e della Camera dei deputati e del Senato e quindi mettendo quell'assunto iniziale in virtù del quale
La nostra attività era in realtà un'attività che sconfinava perché andava ad interferire
Con il dibattito parlamentare in corso
Però
Diciamo questa è stata l'attività da un certo punto di vista e più visibile quella che maggiormente ha interessato la stampa l'opinione pubblica quello dello sconto dalla magistratura e la politica tra la magistratura e Berlusconi
Ma di là di questo aspetto dicevo noi
Abbiamo
Ci siamo dovuti confrontare
Con una realtà non solo politica ma anche interna in evoluzione e mutamento
Quando siamo partiti bisogna questo pur ricordarlo riconoscerlo
Quella parola che si affermava l'intero della magistratura crisi dell'associazionismo giudiziario è una parola con la quale noi ci siamo dovuti confrontare
Siamo entrati in un momento nel quale indubbiamente
Il clima e nel quale ci siamo trovati in un clima che veniva da un momento di forte divisione interni dalle vicende relative all'ordinamento giudiziario e dall'assenza di una componente pure importante
All'interno della nostra Giunta e allora da quel momento in poi io posso dire
Che quello che non è mancato alla nostra Giunta è stata il coraggio di cambiare
Tra
Scegliere non scegliere tra affrontare una sfida non affrontarlo abbiamo avuto il coraggio di prendere delle decisioni che indubbiamente hanno fatto discutere
Che soprattutto sono stati animati da un preciso interno
Quelle di voler introdurre all'interno della Associazione nazionale magistrati un momento di critica di riflessione e dibattito
E lo abbiamo fatto prendendo posizioni su temi alquanto delicati primo tra tutti quello della cosiddetta interferenza
Tema quanto mai noto a questo consesso l'abbiamo fatto con riferimento
Alla vicenda saremmo Catanzaro dove abbiamo voluto
E interferire indubbiamente con un procedimento in corso ma per una ragione molto semplice
Perché proprio con riferimento al tema che è stato introdotto quello del rapporto tra
Unità e pluralità
Noi abbiamo ritenuto
In realtà che questo pluralismo che è l'essenza poi delle correnti sulla quale
Sul cui tema sul quale mi soffermerò nel proseguo
Bisogna se in realtà
Ad operare una
Precisa scelta di campo all'interno della magistratura
Tra una visione prettamente
Corporativa e di altra soluzione
E una
Visione
Viceversa di un'associazione che oltre a fornire il proprio contributo all'esterno svolgesse un ruolo diverso all'interno della magistratura
Quella cosiddetta neutralità dell'attività del giudice il De diritto non l'abbiamo tradotta con un'altra parola autoriforma della magistratura
Mantenendo ferme
Le differenze le distanze tra i gruppi associativi quello che ha voluto fare questa Giunta non è superare le correnti
Ma in realtà sintetizzare il dibattito interno la magistratura ancorandolo attraverso dei punti fermi molto ben chiari e distinti
Il cosiddetto tema dell'autonomia e dell'indipendenza che spesso e volentieri
In questi ultimi anni ci siamo trovati a difendere non l'abbiamo voluto disgiungere
Dal concetto di responsabilità e soprattutto dal rispetto delle regole anche
In presenza di indagini dedicate di indagini che toccavano il potere l'abbiamo sempre detto non siamo a fianco saremo sempre a fianco
Di quei magistrati che svolgono delicate indagini che toccano il potere
Ma
Non debbono essere di scorciatoie
Deve esservi sempre il rispetto delle regole e questo è l'interferenza sicuramente è stato uno dei primi momenti di forte dibattito che abbiamo vissuto al nostro interno ma altrettanto lo abbiamo fatto anche
Con riferimento alla tutela delle cosiddette fasce deboli siamo intervenuti anche nel dibattito che ha riguardato il tema dell'immigrazione proprio perché ritenevamo che l'azione della magistratura non dovesse essere confinata in marginalizzata ad un ruolo di tutela della difesa degli interessi delle categorie
Una delle principali critiche obiezioni che è stato fatto sul punto è che anche recentemente è stato riproposto è stato ma perché l'Associazione nazionale magistrati non azzarda a fianco di questo o di quel magistrato
Io non penso che il ruolo dell'Associazione nazionale magistrati debba essere quella di un difensore di ufficio di un iscritto all'associazione perché altrimenti
Penso
Avremmo perso tutti altrimenti saremmo costretti a difendere anche quelle zone di opacità di neghittosità
Che recentemente sono state riproposte in maniera molto chiara e netta con il tema della questione morale altro tema sul quale non abbiamo indugiato ma abbiamo voluto prendere in maniera molto chiara una posizione netta e precisa
Per dare un segnale perché questo ritengo che debba essere il ruolo dell'Associazione nazionale magistrati quello di svolgere un forte ruolo dalla punto di vista culturale
Di non di disgiungere l'autonomia l'indipendenza al concetto di responsabilità non può farlo di giungere al concetto di credibilità
E
Se vogliamo la credibilità dell'istituzione dobbiamo pretendere dei comportamenti
Consoli e la funzione che si esercita è questo il motivo per il quale senza indugi il quattordici luglio dunque di un atto del Comitato direttivo centrale
Abbiamo chiesto un passo indietro e magistrati coinvolti l'abbiamo fatto e ribadito anche in una certe Assemblea al Tribunale di Milano
Tutti questi temi come dicevo poiché noi l'abbiamo tradotti in un aspetto molto importante che è quello della cosiddetta autoriforma della magistratura che è la nostra
Sedi per le il vice Presidente del Consiglio Superiore la magistratura il nostro modo di tradurre quello che è stato l'intervento della responsabilità autoriforma che noi giochiamo su tre punti fondamentali e strategici
La scelta della dirigenza le valutazioni di professionalità e il funzionamento del sistema disciplinare sono questi tre punti sui quali realmente noi giochiamo due visioni diverse del modo di interpretare la magistratura
Una visione corporativa o invece una visione non corporativa ed è per questo che grande attenzione abbiamo riposto verso quello che andava a fare il Consiglio Superiore della Magistratura
La valorizzazione del merito nella scelta della dirigenza
Altra sfida con la quale oggi
I gruppi associativi interni alla magistratura debbono confrontarsi
Ma soprattutto il funzionamento del sistema dei controlli quel sistema dei controlli sui quali forse la magistratura già nel mille novecentonovantasei perso una grande occasione
Ma i quali oggi noi annettiamo una grande importanza
E
Fondamentale ruolo nella realizzazione appunto di un nuovo modello di magistrato nel quale riconosce ci e riproporsi e lo stesso discorso vale per il funzionamento del sistema disciplinare soprattutto in un momento in cui anche su questo terreno
Sulla così detto cattivo funzionamento del sistema disciplinare si agitano proposte e progetti di riforma dell'istituto della responsabilità civile inteso appunto non come modo per esercitare una né nei confronti appunto del
Magistrato ma come una sorta di istituto che affermi una responsabilità paradisi minare quindi di controllo da parte del cittadino sull'attività del giudice
Queste brevi osservazioni fanno andare appunto all'ultimo aspetto
Che volevo trattare quello del rapporto tra l'ANM e i gruppi associativi quello del tema della rappresentatività dei magistrati
Io penso
Che il nostro compito quello dell'Associazione nazionale magistrati che piaccia o non piaccia rappresenta la quasi totalità e dei magistrati italiani sia anche quello di doversi confrontare
E con un momento di evoluzione che come ha caratterizzato la vita politica indubbiamente ha caratterizzato e la magistratura non possiamo ignorare
Come
Tanti giovani magistrati siano entrati in magistratura negli ultimi anni
Come
Acuti alcuni punti fermi del dibattito e delle riflessioni
Nell'ambito associativo oggi siano vissuti in maniera esattamente diversa degli negli anni in cui maggiormente si affermavano ricorre timida degli anni Sessanta il congresso di Cardone ancora dovevano nascere e come la difficoltà
Del nostro compito in questa ultima fase
Sia stata quella di averci confrontare
E con colleghi che avevano un unico Obiettivo l'unica attenzione
Quello di guardare
Prevalentemente alle cosiddette condizioni di lavoro I temi relativi alla quantità della giurisdizione alla difesa delle prerogative
Economiche
Privilegiando chiaramente
Gli aspetti relativi alla cattiva organizzazione degli uffici
Dovendoci confrontare anche
Con colleghi I quali il tema del dibattito interno della magistratura risultava estremamente lontano e fuori e dalle loro problematiche
Ci siamo confrontati in altre parole con quello
Che comunemente è stato definito crisi dell'associazionismo ed a noi abbiamo ritenuto su questo ter Reno
Di voler affrontare
Il tema e la questione con pragmatismo
Cioè per primi andando noi dai colleghi andandolo voi dei così detti uffici e insofferenza proprio per far vedere
La vicinanza della Associazione nazionale magistrati anche alle concrete
E reali problematiche quotidiane
E questo aspetto io penso che debba essere maggiormente rimarcato in un momento nel quale
Con molta attenzione
E dobbiamo guardare quelle iniziative individuali che mirano
A sostituirsi all'Associazione nazionale magistrati e a risolvere un problema di un singolo ufficio rispetto al problema di interesse di carattere generale faccio un esempio per tutti le vicende che hanno riguardato i recenti episodi intimidatori negli uffici di Reggio la rabbia siamo andati a Reggio Calabria sostenendo una tesi il problema di Reggio Calabria non deve essere ritenuto solo di Reggio Calabria ma un ma dell'intera magistratura perché se noi ragionassimo in questo modo avremo perso tutti quanti se ritenessimo che vuoti le carenze di un singolo ufficio
Sono problemi solo di quell'ufficio e non problemi giuntali dagli a reggere lo solo l'effetto che la coperta corta se non privilegiando i rapporti personali come
Ultimamente anche e spesso il ministro ha detto io non parlo con l'Associazione ma par lo
Con i capi degli uffici ebbene io su questo tema vorrei che si rimanesse molto fermi l'Associazione nazionale magistrati è e sarà interlocutore ineludibile di qualsiasi Governo qualsiasi colore abbia perché se si perdessimo
E si smonta stimo questo principio al di là di chi vi parla di là della Giunta che in questo momento rappresento avremmo tolto l'essenza e le ragioni dello stare insieme e allora
In conclusione si è parlato di cosiddetto superamento delle correnti e lealtà
A me sembra che sia quanto mai vitale e di fondamentale importanza che il dibattito interno alla magistratura prosegua
E che in alcun modo tenga messo in discussione la libertà di associazionismo anche all'interno della magistratura
Quello di cui noi abbiamo parlato e quello che vogliamo offrire come spunto di riflessione e in realtà un rapporto nuovo tra l'associazione e i gruppi associativi
Si è parlato appunto di un rinnovato patto
Che deve esistere all'interno della magistratura su alcune questioni che devono rivestire carattere cruciale
Primo fra tutti l'abbiamo detto la scelta della dirigenza primo fra tutti i controlli e le valutazioni di professionalità il sistema disciplinare e una visione non corporativa della magistratura
Io penso che il riconoscimento di questi punti può far superare realmente
Una visione è una logica clientelare che non ci appartiene e chiedere appunto delineare tratteggiare in maniera direi essa
Il
Il il rapporto tra ANM e gruppi associativi è cambiata la vita politica abbiamo detto
Ma è cambiata anche la magistratura dobbiamo prendere atto
La recente riforma dell'ordinamento giudiziario comunque
Ha delineato un sistema basato non più
Sul terrorismo assicurate sulla anzianità
Tutto questo porta inevitabilmente ad un rapporto diverso anche
Con la configurazione la situazione non è più l'associazione o la corrente un luogo nel quale
E l'associato si rifugia solo per ottenere un posto direttivo per essere assolto nel sistema disciplinare questo il
Rapporto il concetto che noi abbiamo voluto affermare e questo il modello di corrente nel quale non ci riconosciamo
Ed è questo il traino culturale che l'Associazione nazionale magistrati su questo punto vuole fare realizzando da questo punto di vista non un soffocamento uno annullamento
Delle dell'esistenza appunto dei il gruppo associativo e del pensiero organizzato ma un momento di sintesi
Reale non quelle unitaria di questo aspetto
Superando altrimenti un rischio esattamente opposto quello che si affermano come è stato detto l'individualità e il lobbismo che e concludo solo con un esempio mi è stato chiesto ma perché in occasione del Congresso tu
Hai trascurato non mi ha inserito a parare complesso visto che io non aderisco nessuna corrente e con esso il principio esattamente opposto
Che poi dovremo nove mila rappresentanze anziché tre o quattro quindi a maggior ragione il discorso e concludo veramente
Sul quale
Vogliamo rimanere e svolge un momento di attenzione e quello di creare un nuovo rapporto sinergico tra gruppi associativi e associazione superando tutti quegli aspetti di patologia con i quali degli anni
Ci siamo confrontati e che realmente hanno creato una degenerazione del correntismo
Perché l'Associazione nazionale magistrati che noi in questo momento ipotizziamo non è un'associazione statica corporativa a difesa dell'esistente
Ma è un'associazione che vuole interloquire nel dibattito esterno sul ruolo delle riforme in maniera dinamica difendendo i valori della Costituzione
Ma
Sapendo interpretare quelle che sono le reali problematiche
Del dibattito interno ma difendendo soprattutto un modello di magistrato un modello di magistrato libero autonomia indipendente che si caratterizza per la responsabilità e per la credibilità grazie
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