L'attualità in Archivio: il dibattito sulle scelte economiche finanziarie dei governi del passato, l'amministrazione della giustizia, la fame nel mondo, il nucleare, i radicali

Ancora un ulteriore momento di informazione di riflessione realizzato con documenti d'archivio questa volta abbiamo scelto De riproporvi una registrazione del dieci aprile mille novecentottanta quando alla Camera si discuteva una
Delle leggi finanziarie varate dei Governi dell'epoca durante
Ianni degli esecutivi d'unità nazionale delle leggi speciali varate nome dell'adottato dal terrorismo e contro le quali l'opposizione
Radicale si batteva in Parlamento con i mezzi concessi dal Regolamento quando esempio ostruzionismo è fuori dal Parlamento con il referendum
Indifesa
Della costituzione dello stato di diritto in questa circostanza di ascoltare il tuo intervento pronunciato durante quel dibattito dall'ex parlamentare radicale Adelaide
Agli età
Nel settantotto segretariato del Partito Radicale giurata popolare alla processo di Torino alle BR
Ascolterete Adelaide Aglietta ribadire l'importanza che da sempre radicali hanno attribuito alla più importante documento economico finanziario nonché alla centralità del dal Parlamento ed illustrare re controproposto e radicali
Adelaide Aglietta dopo aver ricordato alcune delle principali iniziative radicali di quegli anni tra le quali
Quella contro lo sterminio per fame nel mondo denunciava tra l'altro alla scarsezza dei fondi stanziati
Per rendere d'amministrazione della giustizia più efficace denuncia in particolare le scelte energetiche compiute fino a quel momento tutte le volte ieri come oggi
Ad un antieconomico poco sicuro uso dell'atomo
Montecitorio il dieci aprile mille novecentotto io vorrei ribadire all'inizio di questo discorso quella che è la posizione del gruppo parlamentare radicale
La posizione del gruppo parlamentare radicale nei confronti di questa legge finanziaria che è venuta all'esame da quindici giorni in questa Camera
E una posizione di
Duro contrasto di dura critica
Un'opposizione che stiamo portando avanti e portando avanti con gli strumenti regolamentari
Portando avanti dilatando al massimo la discussione di questa legge
Onorevoli colleghi proporle lo sciopero
Mario nata poche
Vorreste che potrebbe essere a
Bisogna avere una posizione estremamente dura
Rispetta proprio alla situazione in cui noi ci veniamo a trovare nell'affrontare la discussione l'esame
Della legge finanziaria
E credo che innanzitutto e una difficoltà legata ai tempi della discussione di questa legge che sappiamo che è stata presentata il trenta di settembre
Che sappiamo che avrebbe dovuto essere approvata entro il trenta di dicembre e ci troviamo oggi ad aprile con un problema di tempi in quanto entro il trenta aprile sappiamo che il Bilancio deve venire approvato e quindi la legge finanziaria
E con una situazione direi di quasi ricatto rispetto alle forze politiche rispetto
Ai deputati che non hanno davanti a sé tempi per imporre modificazioni per imporre per poter intervenire
Per poter intervenire in questo provvedimento che è fondamentale e sappiamo tutti nella vita del nostro Paese
Allora credo che bisognerebbe fare una prima osservazione cioè sui motivi per cui c'è stato ed è esistito questo ritardo osservazioni che già altri hanno fatto ma che vogliamo ribadire
E lo vogliamo ribadire proprio a partire da una posizione nostra di gruppo radicale che si è trovato spesso coinvolto in questa Camera
In accuse in attacchi pesanti quando per una volta
E ripeto e ribadisco per una volta posto in essere l'ostruzionismo ostruzionismo su un decreto legge ecco io vorrei chiedere a questa Camera vorrei chiedere al Presidente vorrei chiedere ai colleghi
A che cosa siamo stati di fronte in questi mesi in cui la legge finanziaria presentata il trenta di settembre ancora oggi non è approvato ed è venuta all'esame della Camera da circa
Quindici giorni
Sappiamo perfettamente i motivi che hanno fatto slittare questo provvedimento
Sappiamo perfettamente si è parlato anche in questa camera di ostruzionismo della maggioranza sappiamo perfettamente
Che questa legge è slittata perché ci sono state spaccature dissensi all'interno della maggioranza che l'aveva presentata e la sosteneva anzi non la sosteneva molto bene devo dire
E
E quindi ci troviamo in una situazione in cui
Per valutazioni nostre valutazioni profonde ti spiegherei motiverò dopo riteniamo che vada modi date in alcune parti questa legge con un problema di ricatto che ci viene dai colleghi in Transatlantico che ci viene comincerà a venirci dalla stampa
Che in realtà la legge finanziaria deve passare così come i senza alcuna modifica perché i tempi stringono perché i tempi non consentono di apportare modifiche ed è un fatto che noi rifiutiamo
è un fatto che noi rifiutiamo perché se poi ci sono la
C'è la volontà politica di fare certe modifiche su questa che ne vogliamo andare a confrontarci evidentemente sappiamo perfettamente che le modifiche possono essere fatto non c'è
O non ci dovrebbe essere problema di tempi appunto se esistono le volontà politiche
E poi c'è un'altra difficoltà un'altra difficoltà molto grossa
La
C'è l'articolo ottantuno della Costituzione il quale dice che le Camere approvano ogni anno i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo
E quindi credo
Che sappiamo
Che la legge finanziaria lo sappiamo perché l'ha ribadito anche con l'assenso di tutti i gruppi la Giunta del Regolamento che la legge finanziaria fa sistema con il Bilancio di previsione
E quindi sappiamo
Che e un atto anche la legge finanziaria di governo strettamente di governo
E quindi un atto in cui maggiormente viene in discussione il rapporto fra Governo e Parlamento
E quindi essendo atto di governo poi il potere di indirizzo di controllo di modifica del Parlamento e maggiormente potenziato a maggior valore maggiormente deve essere esercitato
Solo che c'è un particolare non sappiamo chi è la controparte il Governo quest'atto presentato da un Governo non sappiamo esattamente da chi e presentato da chi e sostenuto
Di quale espressione e espressione di quale parte di quali scelte politiche e
E ci troviamo in una situazione devo dire personalmente difficile di difficoltà una situazione che ha del paradossale una situazione che è kafkiana noi sappiamo che questa legge finanziaria è stata presentata da un Governo che aveva l'appoggio della Democrazia Cristiana del partito socialdemocratico e del Partito liberale
Sappiamo nel frattempo che abbiamo un Governo di con lo sappiamo perché abbiamo letto sui giornali che questo Governo ha giurato da Pertini che è sostenuto da una maggioranza democrazia Cristiana Partito Socialista il Partito Repubblicano credo che ci siano
Mi auguro che ci siano delle sostanziali differenze fra questi due Governi
Non ci sono se il nuovo Governo ha fatto propria questa legge finanziaria in tutti i suoi contenuti in quella ha fatto propria questa programmazione economica se così vogliamo chiamarla perché così non è
E e quindi sappiamo anche dai giornali che il Governo non è ancora avvenuto alle Camera una settimana da quando ha giurato
Non è ancora venuta alle Camere a presentare il proprio programma politico sta elaborando il programma politico e noi stiamo già discutendo stiamo discutendo e devo dire ieri
Veniva fatta pressione perché approvassimo oggi degli articoli di una legge finanziaria
Che rappresenta la programmazione economica e finanziaria della vita del Paese e che quindi è legata a precise scelte politiche immagino
Ecco ci troviamo a farlo senza ancora sapere
Il programma che il Governo verrà presentarci senza aver espresso una valutazione su questo programma senza aver dato la fiducia a questo Governo
Ecco e devo dire è una situazione allucinante allucinante perché ritengo che il nuovo Governo
Non possa far propri o non ci ha detto comunque che fa propri i contenuti la programmazione che era stata fatta è prevista
Dall'altro Governo
E allora
Tra l'altro ci sarebbe anche da chiedersi ministri su che cosa hanno giurato perché immagino che i ministri che vengono chiamati ad amministrare il Paese giurano avendo davanti un programma avendo davanti delle scelte
Ecco le stanno facendo in questi giorni ci dicono che la prossima settimana verranno presentati in Parlamento e noi oggi ci troviamo a dover discutere e nell'intenzione di tutti a dover velocemente approvare
La legge finanziaria perché i tempi scadono perché c'è stato un ostruzionismo nei mesi scorsi per cui siamo arrivati probabilmente agli sgoccioli
E quindi
Le scelte politiche ancora una volta vengono messe da parte
I problemi centrali del nostro Paese vengono messi da parte di fronte ad altre agenzie una situazione del resto che abbiamo già vissuto in questi mesi passati l'abbiamo vissuto con il problema della decretazione
Ci siamo trovati sempre con l'acqua alla gola perché scadevano i decreti del governo in realtà l'urgenza di questo Parlamento non era nei contenuti
Dei decreti non era la costituzionalità o meno dei decreti ma bisogna fare in fretta e bisogna comunque approvare se no ogni volta bisogna mettere le pezze queste in realtà
Sono alle decisioni che chiamato sempre a prendere questo Parlamento in un rapporto fra Governo e Parlamento che è diventato l'abbiamo detto già altre volte
Il rapporto in cui la Camera viene semplicemente chiamata a timbrare quelle che sono le scelte le volontà governativa
E ci troviamo davanti ad un provvedimento che è completamente snaturato da quanto previsto nella legge quattro sei otto e credo che su questo lungamente hanno già parlato i compagni del mio gruppo
Che legato
Che è un provvedimento frammentario una serie di atti legati all'esigenza di questo o quel ministro
Senza che siano poi unificati senza che si intraveda immessi un momento di programmazione economica e finanziaria della vita del nostro Paese globali e legata precise scelte politiche
E allora credo che ancora una volta abbiamo di fronte la dimostrazione a dimostrazione di come la vischiosità delle burocrazie che impegneranno nel nostro Paese
Degli interessi parcellizzati e corporativi di questa o quella parte politica di questa o quella corrente di questo o quel gruppo di potere vadano
Ad incidere
Ad incidere sostanzialmente nella vita del nostro Paese portando in realtà
Ancora una volta
A far prevalere questi interessi rispetto a quello che è il rispetto della legge che nel rispetto della Costituzione in questo senso
Noi avevamo fatto un'eccezione di incostituzionalità su questa legge finanziaria che si è ritenuto di non approvare
Perché in realtà non rispetta nei termini costituzionali né soprattutto questa legge finanziaria non è espressione di quanto era voluto dalla legge quattro sei otto di quanto era previsto dalla legge quattro serio
E quindi devo dire
Che
Probabilmente l'osservazione che viene da fare in questa situazione e che o il Governo questo nuovo Governo è un bluff
Cioè
E formale o la continuità di questo Paese del governo di questo Paese è data dall'antidemocrazia cristiane probabile forse o da Cossiga
E non poi da una serie di volontà politiche espresse dalle diverse forze politiche che sostengono un Governo
Ho evidentemente e una presa in giro questa legge finanziaria
E quindi
E la cosa che noi denunciamo e una sì che la situazione di difficoltà in cui
Ci troviamo e la situazione e uno dei motivi per cui abbiamo ritenuto di allargare i termini della discussione inattesa
Che il Governo che il nuovo Governo venisse a proporci un programma politico esaminasse una legge finanziaria fatta dal Governo precedente e ci dicesse almeno se la faceva appropriasse la riteneva
Politicamente giusta una scelta politica economica e finanziaria valida o meno e quindi continuiamo ad essere in questa situazione in attesa appunto che ci venga a dire il Governo quale sarà il programma politico che porta avanti
E sappiamo che la legge finanziaria e nei fatti la carta di identità di un Governo
E il provvedimento fondamentali centrale della vita del Governo del momento amministrativo e
Della vita di questa Camera sappiamo che negli anni
Sul Bilancio prima che si stesse la legge finanziaria si facevano discussioni di mesi che duravano mese perché è il provvedimento c'entra
Oggi facciamo delle discussioni in cui noi radicali proprio perché riteniamo che alcuni punti
Danno delle indicazioni politiche sono scelte politiche precise che non condividiamo che riteniamo che vadano cambiate che riteniamo perniciose per la vita del nostro Paese e non solo per la vita del nostro Paese
Ci ritroviamo soli a parlare a denunciare queste cose a tentare di ristabilire
Ancora una volta mi spiace ci ripetiamo sempre su questa tentare di ristabilire
La centralità di rivalutare la centralità del Parlamento nella vita politica del Paese
E di un corretto rapporto fra Parlamento e Governo
E devo dire che io ho abbastanza difficoltà in questo momento personali
Proprio perché
Per motivi familiari per motivi personali o una situazione in cui mi trovo a dover vivere credo il problema centrale della vita di tutti noi che è il rapporto fra la vita e la morte
E credo che
Proprio a partire da questo da un momento di riflessione particolare su queste cose esaminando forse magari un pochino distrattamente o con la testa distaccata questa legge finanziaria le scelte politiche che ci stanno alla base
Mi ritrovo di fronte problemi di scelte che investono la vita proprio perché in questo momento in questo divario personale che io
So che la vita il concetto della vita e messo al centro della vita di tutti noi e quindi prioritariamente della vita del Paese delle scelte che vengono fatte
So che le scelte che vengono fatte con questa legge finanziaria trattano e coinvolgono la vita di ognuno di noi
Nelle sue giornate toccano e coinvolgono centralmente la vita del Paese
Toccano e coinvolgono la vita della gente
Gli interessi della gente ecco mi chiedo se ci siamo chiesti o se ci stiamo chiedendo quale può essere la risposta che questa legge finanziaria che i contenuti che l'espressione
Della volontà politica delle scelte politiche contenuta nella legge finanziaria suscita nel Paese e nella gente
Se sarà se questa è una risposta adeguata alle speranze alle esigenze della gente della vita di ogni giorno della gente
O se invece e un incremento ancora una volta a spinte di pessimismo a spinte di rassegnazione
A momenti di non speranze quindi a momenti di non crescita per ognuno di noi ha momenti di non
Costruzione di nulla
E noi ci siamo trovati come gruppo parlamentare radicale come Partito Radicale
Nei giorni scorsi a fare una marcia per la vita per la pace per il disarmo a Pasqua
Nella mattinata di Pasqua mattina che tradizionalmente ognuno dedicate a se stesso allo stare con la famiglia o con le persone
A cui è strettamente legato
Ci siamo trovati invece
Con trenta quaranta mila persone a fare una marcia per ribadire
Che
Ancora e c'è gente e devo dire che guardare quella marcia era un fatto molto bello perché c'erano famiglie bambini anziani
Famiglie venute insieme proprio per riaffermare a partire da questo momento collettivo
Da un momento di di partecipazione
Con un proprio gesto con Nina menti della propria vita a camminare per le strade
Per ribadire la volontà che in questo Paese si facciano scelte
Scelte che siano di vita e non di morte scelte che siano per la pace non per la guerra scelte che egli affermino come fondamento della convivenza civile del nostro Paese e della convivenza internazionale della convivenza fra i popoli
Quello che la gente poi in realtà vuole e c'era un'esigenza che noi sappiamo benissimo esistere in tutte queste persone e quindi sappiamo poi esistere la maggioranza del Paese un'esigenza di
Di sicurezza
Ecco oggi noi viviamo in tempi
In cui la nostra vita la vita del Paese la vita internazionale la vita di tutti i popoli la vita del mondo è strettamente legata a momenti di insicurezza
Vediamo che
Gli equilibri internazionali lo leggiamo tutti i giorni sui giornali oramai sono a livello proprio di del filo siamo sul filo del rasoio
Da mesi si parla oramai sempre più spesso di possibile catastrofe di possibile esplosione di possibile esplosione di una guerra
Viviamo all'interno del nostro paese una situazione
Sempre più legata
A ragioni di morte il terrorismo
La violenza dello Stato l'illegalità hanno prodotto una situazione di
Di causa di morte di terrore di insicurezza nella gente
E quindi io credo
Che il primo problema che noi ci dobbiamo porre perché questo è un problema che responsabilmente per il mandato che abbiamo avuto come deputati per i compiti che competono al Governo di amministrazione della vita del Paese
Il primo problema che noi ci dobbiamo porre se attraverso questi provvedimenti non riusciamo a recuperare
Per noi per il Paese per la gente di questo Paese
Per i rapporti che noi abbiamo nel mondo internazionale dei momenti delle scelte
Delle prospettive di sicurezza o se continuiamo ad alimentare scelte e momenti di insicurezza e di pericolo
Di pericolo per la convivenza interna di pericolo per la convivenza internazionale
Ed allora io credo che
Il tentativo che noi stiamo facendo
Di modificare di discutere di parlare di essere momento di dialogo
Quindi da non violenti
Il dialogo e la cosa che sempre ricerchiamo attraverso questo dialogo che noi stiamo facendo in questi giorni e il tentativo di modificare in tre punti questa legge finanziaria e quindi probabilmente di cambiarne l'ottica in quei tre punti
Proprio per andare in una direzione che invece di incrementare internamente e nei rapporti internazionali insicurezza momenti di tensione e di insicurezza
Cerchi invece di incrementare momenti di sicurezza e noi sappiamo che oggi
Per quello che riguarda la vita interna del Paese per quello che riguarda la vita internazionale
La sicurezza si fonda su tre punti la sicurezza alimentare la sicurezza energetica queste sono le cose che dobbiamo riconquistare
E la sicurezza relativamente ai problemi dell'ordine pubblico e quindi è vero che su questi tre punti
Noi
Stiamo tentando
Di variare le cose sappiamo perfettamente altri deputati del mio Gruppo ne hanno parlato e altri ne parleranno che il problema della sicurezza alimentare che è un mondo che esiste e continua ad esistere fondando la sua esistenza
Sullo sterminio di decine di milioni di persone è un mondo estremamente insicuro questo viene detto non da noi Presidente ma viene detto da fonti autorevoli
è un mondo che si troverà da qui a vent'anni probabilmente ad affrontare una situazione esplosiva in cui i due terzi dell'umanità non mangeranno i due terzi dell'umanità saranno in stato di denutrizione permanente
I due terzi dell'umanità saranno in agonia permanente e questa è la maggiore minaccia che noi avremo nei prossimi vent'anni rapporto Carter credo rapporto non sospetto
Si dice che la maggiore minaccia la pace nel mondo e quindi il maggior
Momento di incertezza da oggi al due mila
Per la pace del mondo per
Ogni cittadino per ogni persona del mondo è il dato
Di questo fatto il dato della fame dello sterminio per fame che continua sappiamo perfettamente che è una questione di volontà politica su questo abbiamo presentato degli emendamenti
E riteniamo che siano emendamenti che vadano presi in considerazione
Appunto sempre se sia nell'ottica di cercare di dare delle svolte alla politica interna e internazionale del nostro Paese
Dello svolto e che vadano in quella direzione che vadano nella direzione del costruire parce costruire momenti di
Di pace momenti fondati su dati di solidarietà su certi valori che ribadiscono come valore centrale il valore della vita ma anche
Che siano segno di una politica non mio pe che si fa carico di quelli che saranno gli equilibri o i nomi equilibri
E si fa carico di non arrivare da qui nei prossimi anni dieci vent'anni a un momento di rottura dell'equilibrio mondiale
E e per quello che riguarda
I problemi dell'ordine interno dell'ordine pubblico interno noi credo che sia inutile ribadire la situazione tragica in cui ci veniamo a trovare una situazione di guerra dichiarata
Devo dire dichiarata Presidente della Repubblica
Una situazione in cui il sangue sparso tutti i giorni in cui il cittadino non è più tranquillo non è più sicuro ha girato e strada abbiamo una situazione e ed è determinata voglio dire c'è un certo tipo di filosofia e di politica dell'ordine pubblico che viene portato avanti
Che noi stiamo denunciando denunciando da mesi denunciando prioritariamente perché anche qui ancora una volta crediamo
Che il dialogo che la tolleranza che rispetto della Costituzione che il rispetto della vita o sono i momenti portanti di una qualsiasi politica della politica dell'ordine pubblico in particolare
O non si riuscirà ad uscire dalla spirale in cui ci si è messi con responsabilità pesanti
Da parte di chi ha scelto questa linea politica
Kakà da parte chi è TIA da parte di chi ha scelto la linea dei decreti antiterrorismo delle leggi speciali della repressione del momento autoritario saltato
Da parte di chi ha scelto la politica di guerra fra virgolette dico di guerra perché noi rifiutiamo
Non solo questa definizione ma rifiutiamo fatti come quello di Genova nelle modalità e nelle forme in cui si è svolto
Perché questo significa guerra e incrementa significa incrementare logiche di guerra e incrementare momenti di sangue e incrementare assassini
Ecco io credo che relativamente al problema politica l'ordine pubblico tutte le dichiarazioni che sono state fatte
Purtroppo perché ogni volta che c'è stato un assassinio politico ogni volta che
Il terrorismo ha colpito noi abbiamo avuto il Ministro degli Interni che è venuto a relazionare subito con molta puntualità devo dire per ripetere sempre la stessa scena
Per ripetere sempre al limite le stesse parole
Che finiscono poi per non avere più grosso contenuto di fronte alla tragedia che si sta
Consumando o che si è appena consumata in sappiamo che si sta per i consumatori
Veniva a dirsi
Che però si erano fatti dei passi avanti e i fatti non lo dimostravano
Che al centro dell'interesse dell'attenzione della preoccupazione per il governo del Ministro degli Interni
Esisteva proprio questo dato
E quindi provvedimenti che poi abbiamo visto sono andati in senso opposto
E ci diceva
E questo era un momento centrale noi ci troviamo oggi di fronte a una legge finanziaria
Che
Non prevede non dico una un un aumento ma che prevede una diminuzione delle spese destinate alla giustizia
Anche su questo altri si sono intrattenuti più a lungo ecco io mi chiedo che credibilità può avvenire in una situazione di ordine pubblico interno
Quale quella che sta che stiamo vivendo in questo momento che credibilità può avere un Governo che nella legge finanziaria sempre che sia la legge finanziaria del Governo che abbiamo perché questo ancora non siamo riusciti a chiarirlo
Che non prevede nessun aumento nessuno stanziamento in più
Per l'amministrazione della giustizia che sappiamo in quale situazione inversa che viene denunciata oramai drammaticamente dai magistrati
Dobbiamo affrontare problemi importanti dovremmo affrontare la riforma dei codici dovremmo mettere in grado le strutture
Giudiziarie di funzionare
E noi abbiamo un bilancio della giustizia irrisorio ridicole per far fronte se si volesse far fronte se si volesse veramente incentrare la politica dell'ordine pubblico come prima cosa e come primo dato surreale funzionamento
Della giustizia
E quindi credo che questa sia una scelta irresponsabile che sia una scelta che va modificata
E non accetto rispetto al tentativo e alla volontà di modificare questa scelta che mi si dica i tempi il trenta aprile non c'è possibilità di modificare la legge finanziaria perché credo che questa sia una scelta
Sui CIDA sia una scelta folle sia una scelta che contraddice alle intenzioni che noi abbiamo sempre sentito a proclamare
E mi auguro non fossero vuote parole anche se poi ripeto la politica che ne è seguita
A noi dimostrava che in realtà le scelte erano poste ma abbiamo sempre sentito proclamare dal Ministro degli Interni ogni volta che tragicamente ha dovuto presentarsi a questa casa
E quindi anche su questo c'è una precisa richiesta come sul problema dello sterminio per fame nel mondo abbiamo una richiesta precisa una richiesta anche
Di diritto di adeguamento
Dell'Italia
A quelle che sono stati risoluzioni internazionali risoluzioni Paese dall'ONU richieste che sono venute dall'ONU i Paesi membri oramai danni rispetto alle quali siamo inadempienti danni
Che venisse destinato lo zero settanta del prodotto nazionale lordo per
La cooperazione allo sviluppo richiesta che è stata ribadita da una risoluzione votata quasi all'unanimità dal Parlamento europeo
Rispetto a questo abbiamo uno stanziamento irrisorio
E noi riteniamo
Di dover chiedere
Ad un Governo che sia responsabile e che capisca la portata la dimensione la proiezione di scelte di questo genere
Ci troviamo a dover chiedere l'uno e quaranta
Che sarebbe uno zero settanta di Stato stanziamento ordinario così come richiesto danni dall'ONU così come richiesto da alcuni mesi
Dal Parlamento europeo
è uno zero settanta a risarcimento e quindi per intervento straordinario immediata risarcimento di quanto delle inadempienze di anni del nostro Paese che sappiamo essere stato sempre uno degli ultimi se non ultimo
Tagli stanziamenti per la cooperazione allo sviluppo e per quanto riguarda la giustizia crediamo veramente a fronte poi di un bilancio militare
Di sei mila miliardi circa
Che non sia ingiusto che non sia folle
Che non si avventuri stico che non sia azzardato richiedere che il tre per cento venga destinato
Al bilancio e della giustizia
Perché si metta in grado la giustizia di funzionare sappiamo che il maggior deterrente verso la criminalità comune politica è una giustizia che funziona che funziona solerte mente che funziona velocemente sappiamo che un incremento
Alla criminalità politica la criminalità comune sono i processi che durano dieci anni e l'accertamento della verità che non viene fatta e il colpevole che non viene punito
Ecco sappiamo che queste cose ce le diciamo tutti i giorni
E quindi crediamo che non sia folle che non si avventuri stico pretendere chiedere
Ecco a queste cose non viene data risposta rispetto a queste cose devo dire in questi quindici giorni di dibattito
Ripetendo cose probabilmente che nessuno ha più voglia di stare ad ascoltare ma cos'è che non diciamo oggi per la prima volta che abbiam detto nei mesi scorsi cosa che non diciamo solo noi perché il problema della giustizia mi pare che i compagni comunisti
Ho letto sull'Unità è un problema che gli sta a cuore non ho visto emendamenti rispetto a questo da parte comunista mi auguro
Perché rispetto a questo troveremo nell'opposizione comunista
Dei validi alleati rispetto a questo cambiamento
Rispetto agli stanziamenti per la giustizia
Anche se concretamente non esistano emendamenti del partito comunista rispetto a questo settore e crediamo anche che oggi
Sia una risposta
Per noi stessi e per il Paese e per la categoria oggi direttamente sposta in questo momento alle azioni terroristiche cioè per i magistrati che lo richiedono sia l'unica risposta che si possa dare l'unica risposta credibile l'unica risposta
E dia un'indicazione di sicurezza
Un'indicazione di speranza un'indicazione
Anche di
Credibilità di riaffermazione di credibilità di questo Stato
Dicevo su queste cose hanno già parlato parleranno i compagni del mio gruppo
A me quello che interessava
Un momento affrontare anche se velocemente
Era il nodo
La sicurezza alimentare la sicurezza sui problemi dell'ordine pubblico la sicurezza energetica
Il nodo della politica energetica del nostro Paese
Proprio in rapporto a quelli che sono gli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria
E gli stanziamenti che dovrebbero essere previsti
Proprio a partire
Da una politica energetica chiara definita
E che si vede in quale direzione sta andando e quindi i motivi per cui poi noi siamo critici rispetto
A quanto emerge
Non tanto e non solo dagli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria ma quanto emerge poi nei fatti a quanto emerso in questi anni nei fatti per quanto riguarda
In modo di affrontare questo problema
In modo di la politica energetica del Governo che nei fatti cioè che apparentemente non esiste ma poi occultamento esiste ed è molto chiara
Evidentemente è un altro noto un altro momento di grossa critica che noi abbiamo relativamente alla legge finanziaria
Vediamo che sono previsti per il finanziamento del programma deprimente ottanta ottantaquattro trecentoventicinque miliardi che peraltro poi mi pare non collimi no con altre cifre previste altrove
Per il programma del CNEL stesso
E sono previsti ottocentocinquanta miliardi per il risparmio energetico
Allora io credo che dobbiamo porci il problema
Proprio perché non è un problema laterale non è un problema marginale
A che cosa serviranno questi soldi per quale politica verranno impiegati per quale scelte verranno impiegati
E allora io credo che
Se anche apparentemente non esiste o non è mai esistita
Una precisa precise scelte politiche energetiche credo che una politica energetica esista una filosofia che viene perseguita ed è quella strettamente della scelta nucleare
Noi stiamo marciando anche se occultamento in alcuni momenti
Perseguendo direttamente la scelta nucleare
E allora credo che
Su avendo scelto così come in altri momenti in altri settori delle nostre scelte di politica internazionale avendo scelto
Una allineamento alla politica nucleare militare e civile portata avanti da altri Paesi succubi di interessi di altri Paesi e di interessi di multinazionali di interessi
Che non è esattamente collimano con quelli che dovrebbero essere gli interessi del nostro Paese
E allora io credo che quello che abbiamo fatto fino ad oggi noi dal settantaquattro ad oggi siamo ci siamo trovati a dover affrontare una crisi energetica la mancanza del petrolio
Rispetto al quattro rispetto alla quale da settantaquattro ad oggi non è stato fatto nulla non è cambiato nulla credo poiché
Risibili mente potremmo dire che gli unici cambiamenti che sono esistiti sono stato l'aumento delle tariffe
è stato un disagio economico per tutti i cittadini sono state le minacce dei blackout ma in realtà poi concretamente non si è inciso e non si è fatto nulla non si sono fatte delle scelte e si è
Continuata perseguire semplicemente la scelta nucleare peraltro in questo momento devo dire
Bloccata
Nel senso che anche questa scelta è bloccata fortunatamente
Anche se poi sappiamo che è bloccata o riteniamo che sia bloccata per motivi opportunistici abbiamo le amministrative fra tre mesi le decisioni sulle installazioni non vengono prese o vengono prese o rimandate prese e rimandate
Perché in realtà potrebbero mettere in difficoltà partiti parti politiche di fronte poi a un'esigenza che viene dall'opinione pubblica di chiarezza su queste scelte di saperne di più di conoscenza
Di capire il perché la scelta nucleare di capire
Con quale costruttività verso quale modello di sviluppo questa scelta ci può portare e quindi credo in questo momento una scelta anche questa paralizzata
Proprio in vista delle amministrative ma che certamente nel giro di sei mesi sette mesi otto mesi
Andrà avanti andrà avanti speditamente sempre che non intervengano fattivo
E allora io credo che di fronte a questo noi dobbiamo porci un problema
E cioè dobbiamo cercare di ricostruire
Come si è arrivati o quando è stata fatta questa scelta
Quando è stata fatta da questo Parlamento questa scelta e credo che l'unico atto parlamentare quindi l'unico atto espressione di una volontà politica del Parlamento che noi abbiamo
E la risoluzione che è stata votata il cinque ottobre del mille novecentosettantasette ed era una risoluzione su comunicazioni del Governo sul problema energetico che aveva praticamente quattro punti
E cioè
Siria affermava in questa risoluzione come momento centrale della politica del Governo in questo settore
Che bisognava sviluppare
Le fonti energetiche internet cioè il solare la geotermia recupero dei rifiuti e così via questo era un punto
Che bisognava fare una politica programmare una politica di risparmio energetico in campo industriale civile questo era un secondo punto
C'era poi un terzo punto che diceva che
A copertura
Dei deficit energetici che sarebbero stati lasciati dall'insufficienza delle altre fonti bisognava fare un ricorso equilibrate e controllato al nucleare
C'era un quinto punto che parlava dei reattori veloci rispetto ai quali si diceva
Che bisognava proseguire nell'opera di ricerca e di sperimentazione dei reattori veloci
Noi sappiamo che si sta marciando come scelta di fondo verso i reattori veloci quello che voglio ribadire
E che rispetto a questo si era parlato di ricerca e di sperimentazione ma non vi era stata una precisa scelta politica perché è una scelta politica perché la scelta di un modello di sviluppo della società
Modello centralizzato modello militarizzato ecco sono critiche che abbiamo fatto e sappiamo è inutile probabilmente ribadirle
Non c'era stata una precisa scelta politica sull'adozione o meno di questa tecnologia in realtà poi tutto si è svolto come se l'unica scelta politica fatta in quel momento fosse stata
La scelta nucleare e specificamente lo sbocco
Nei reattori veloci
Allora già allora noi fumo molto critici rispetto a questa risoluzione perché dicevamo che tutta la parte che riguardava le energie rinnovabili del risparmio energetico
Era una parte
Che ben si occupava i due terzi di questa risoluzione ma che era molto generica
Mentre in in realtà l'unico dato puntuale e preciso era quello che
Era relativo sia pur come spazio minimo relativo alla scelta nucleare
E difatti noi abbiamo visto che a partire da questa risoluzione che ribadisco e dobbiamo tenerlo presente e l'unico momento di indicazione politica che è venuta da questo Parlamento al Governo
Noi abbiamo ribadito abbiam visto ribadita in questa
Risoluzione e due mesi dopo abbiam visto ribadito anche nel piano energetico nazionale che il problema del
Nucleare della scelta nucleare
E la scelta nucleare ha una funzione residuale cioè di coprire
Quella parte a cui non si arriva
Per altre strade ma vediamo che nel piano
Energetico nazionale votato il dicembre settantasette questa linea di tendenza viene immediatamente a ribaltata con una precisa scelta fatta in direzione del nucleare
E
Senza tener conto di quella che era l'indicazione politica data da da questo Parlamento
Vediamo che in questo piano gli unici investimenti forti investimenti centrali sono gli investimenti relativi al nucleare mentre viene assolutamente lasciato nel vago viene assolutamente marginalizzato
Votato due mesi dopo c'è il piano energetico nazionale è stato fatto è stato fatto elaborato due mesi dopo la risoluzione parlamentare è già due mesi dopo in realtà
Il Brasile della risoluzione parlamentare che non avevamo denunciato nel momento in cui veniva votata e palese ed evidente la scelta che questo Paese che il Governo ha fatto
E la scelta nucleare
Due mesi dopo
Da allora ad oggi
Le cose si sono susseguite nello stesso modo cioè da allora ad oggi non c'è stata nessuna azione seria
Nel campo del risparmio energetico
Se non vogliamo ritenere che se ieri sono stati quella trafila di decreti sul contenimento dei consumi energetici che abbiamo visto quest'inverno
E non c'è stata nessuna scelta Serbia nessun investimento serio nessun passo avanti nel campo
Delle fonti rinnovabili
C'è stato invece l'avviamento del piano nucleare ribadito
Dunque Nale del trenta
Abbiamo la relazione di previsione programmatica del Governo per il mille novecentottanta sono i tre documenti che noi abbiamo di fronte da i quali possiamo tentare Perra deduzione di ricavare
Quella che è la politica energetica se esiste del nostro Paese
Ed esiste ribadisco esiste
E vediamo che in tutti e tre e sono molto veloce Presidente perché poi ogni tanto abbiamo la sensazione partigiana che ci si guardi con preoccupazione
Velocemente da tutti e tre questi documenti quello che si evince
E il fatto che l'impegno centrale del Governo continua ad essere rivolto essenzialmente alla scelta nucleare al potenziamento nucleare
Alla scelta nucleare come unico sbocco per l'approvvigionamento energetico del Paese
Ecco con un'unica eccezione per essere più precisi
Che l'aumento progressivo del carbone per le centrali termoelettriche
Questo lo si evince leggendo il programma decennale dell'ENEA
In cui gli impegni e qui è sempre un problema di impegni finanziari gli impegni finanziari centrali dell'ENEL sono sul nucleare
E gli impegni
Per il risparmio energetico e per lo sviluppo delle fonti rinnovabili sono nuovamente ancora una volta sono risibili si parla
Si parla nel programma dell'ENEL di centomila pannelli solari l'unico dato concreto che esiste l'unico dato concreto che ci viene dato che ci viene fornito sono
La Corte la costruzione di centomila pannelli solari che hai fatto risibile ecco se vogliamo con questo
E quindi evidente da queste evidente dagli stanziamenti ecco quando poi diciamo la legge finanziaria alle scelte che sono dettate da precise scelte politiche
Vediamo nel programma dell'ENEL che la scelta finanziaria la scelta degli investimenti previsti dall'ENEL è una scelta che va a potenziare che prende come unica strada la scelta nucleare che potenzia che
Ma non che potenzia che sceglie la strada al nucleare
E che accantona nei fatti
La scelta delle fonti rinnovabili che non prende in nessuna considerazione il problema del risparmio energetico anche se sappiamo e ne parleremo che è stata presentata
Una legge finalmente dopo sei anni dopo sette anni una legge
Sul risparmio energetico
E
L'altro documento
E sempre a partire poi dagli investimenti che sono previsti e dalle parole che viene detto in esso
L'altro documento che noi abbiamo
E il programma quinquennale
Il piano quinquennale del CNEN per gli anni mille novecentottanta ottantaquattro
Che questo Parlamento conosce solo come linee guida per il piano in quanto il piano non è stato ancora ufficialmente approvato dal Governo
E credo che
Se noi e loro leggendolo ma leggendo anche solo alcune parole alcune espressioni perché poi
Anche queste cose sono importanti
Che rischi sono riferite al problema nucleare noi leggiamo che nelle linee guida
Per il piano quinquennale del CNEN si attribuisce al nucleare un
Un ruolo significativo
Si parla di un consistente programma nucleare si auspica il massimo sforzo tecnica tecnicamente organizzativamente possibile per la realizzazione delle centrali nucleari fino a prevedere
La costruzione di due centrali nucleari l'anno ecco questo noi possiamo voglio dire sono poche espressioni ma sono espressioni significative che noi troviamo
Nel
Nelle linee-guida ripeto il piano non è ancora stato approvato dal Governo
E che ci dicono
Che anche da questo che l'attività del CNEL e come nei fatti ha da essere prevalentemente indirizzata a questo
Questo ce lo dice anche ce lo dicono anche le previsioni finanziarie pertinente dove su un
Investimenti di circa due mila ottocentonovanta miliardi trecentonovanta miliardi unicamente sono destinati
Al risparmio energetico e alle fonti energetiche rinnovabili e quindi tutto il resto si presume o gran parte del resto che sia invece destinato
Alla
Al alla scelta nucleare
A potenziare a mettere in atto ad avviare
A rendere esecutiva la scelta nucleare
E quindi vediamo
Da questo
Piano del CNEN e un piano centrato sull'energia nucleare ma se
Un altro fatto che
Al limite ci preoccupa
Ed è il fatto
Kate Menna
Si candida ad una doppia funzione
A partire proprio dalle
Inadempienze del Governo dal fatto che il Governo non ha previsto un momento che
Sia momento di studio di elaborazione di programmazione di quelle che sono
Le fonti rinnovabili
Si candida quindi a questa funzione che altro dalla funzione per cui è stato istituito
Avendo già nei suoi stanziamenti una priorità che data per scontata che la priorità nucleare
E quindi questo è un fatto se vogliamo che ci preoccupa è un fatto ancora una volta che ci dimostra che la volontà del Governo è quella di accantonare
Voi e la scelta di una seria politica di risparmio energetico voi la scelta di studio e di realizzazione di approvvigionamento energetico attraverso le fonti rinnovabili ma che si punta che si dà priorità
E centralità alla scelta nucleare
E allora
Credo che
Se noi
Andiamo
A leggere
Alcune
Cose che sono
Nella
Quindi questo per quanto riguarda
Le scelte che sono state fatte
Occhi cd
Che vengono che assumiamo come fatte perché poi il piano non è stato ancora approvato che assumiamo come fatte
Dal Governo per quanto riguarda il cane
Abbiamo poi una relazione
Previsionale del Governo
Che l'altro documento
Che vogliamo
Analizzare o vedere un momento la relazione previsionale e programmatica per il mille novecentottanta
Che il Governo ha presentato al Parlamento
E
Che dovrebbe contenere
Le linee della politica energetica del Governo per i prossimi
Anni
E allora io credo che
Anche dall'esame un pochino più approfondito di questo documento
Noi vediamo che in questo documento sono riaffermate con durezza lei posizioni tradizionali in materia energetica cioè
è previsto in questa relazione leggendo l'attentamente un impegno prevalente
Nel settore elettrico lo sviluppo del nucleare
Il ricorso crescente alle centrali a carbone l'abbandono del mercato petrolifero i petrolieri e nessun impegno preciso
Perché vengano razionalizzati gli usi energetici e cioè nessun impegno preciso sul risparmio energetico e sulle lo sviluppo delle fonti rinnovabili
E io credo che
A partire proprio dall'esame di questa relazione
Noi vediamo che nel quadro che viene tracciato
E cioè vediamo che si accentua oltre a quanto detto si accentua la tendenza a localizzare prevalentemente nel Sud le produzioni più inquinanti e questa è una tradizione nostra
E cioè a fare nel sud il terminale carbonifera nazionali il punto di scarico
Nel sud si tenta di piazzare l'impianto di ritratta mento del con buste ibride nucleare il deposito delle scorie radioattive e quindi diciamo con una posizione neo colonialista rispetto al sud che è quella di sempre
E
Nei comuni più poveri del Mezzogiorno viene fatto un ricatto in termini di miliardi di Nintendo Izzo per la localizzazione delle centrali nucleari questi sono i punti che vengono enucleati nel nella relazione previsionale del Governo
E allora credo che in questo quadro certe prudenze formali che a questo documento sono un tentativo di mascherare la politica di tutti questi anni la vecchia politica
E viene lasciata in primo luogo viene data dire lasciata cadere la menzogna che faceva
Che ribadiva come pericolo immediato del blackout e lo legava strettamente all'avvio del piano nucleare nella relazione del Governo si dice
Che si deve sottolineare che l'attuale situazione di crisi nel settore elettrico non è connessa ai ritardi nella realizzazione delle centrali nucleari
Nel piano energetico nazionale approvato dal CIPE nel settantacinque si prevedeva infatti che le prime due centrali nucleari sarebbero entrati in operazione nell'ottantuno
L'attuale situazione dipende dai ritardi accumulati però posizioni di varia natura a livello locale nella realizzazione delle centrali termoelettriche decise prima della crisi del settantatré
Degli impianti di trasmissioni in particolare ad alta tensione nelle limitazioni imposte all'esercizio delle centrali esistenti
Non è quindi nulla a che vedere con la cosiddetta controversia nucleare
Se riconosce Point
Nella relazione la necessità che l'opinione pubblica si esattamente informata sui problemi della sicurezza ne sappiamo che i problemi della sicurezza rispetto
All'avvio del piano nucleare
Sono i problemi che sono stati posti al centro dell'attenzione di tutte le forze politiche che sono stati sollecitati in particolare sono stati sollecitati l'avvio del piano nucleare è stato legato dal Partito Comunista
A un esame più approfondito dei problemi della sicurezza
La scelta nucleare si dice comporta rischi che si possono e si devono esattamente quantificare
L'opinione pubblica deve poter valutare questo viene sempre detto nella relazione previsionale del Governo deve poter valutare la portata reale degli effettivi rischi delle centrali e dei sistemi di conservazione delle scorie radioattive
E perciò e perciò opportuno un ampio dibattito tra le varie tesi prospettate come anche una conclusione definitiva dell'argomento
E cioè arrivare a delle conclusioni in tema di sicurezza per poter poi
Far partire dall'avvio al piano nucleare
E diciamo che queste sono delle indicazioni di principio che ci vengono dalla relazione previsionale del Governo
Peccato che poi
Non vi sono indicazioni concrete
Cioè ci sono delle indicazioni di principio in realtà poi nei fatti non viene dato nessuno sbocco a queste indicazioni di fondo
Ma viene rinviato tutto alla conferenza di Venezia che peraltro sulla sicurezza delle centrali nucleari che peraltro si è tenuto
E diciamo anche sempre per questo tipo di contraddizione che emerge da quelle che sono le dichiarazioni esterne e quello che poi comunque sta andando avanti da anni
La relazione governativa mostra persino leggendo la
Di voler rinunciare al dogma della inevitabilità del nucleare
E viene detto testualmente
Va detto subito con estrema chiarezza che il ricorso all'energia nucleare non è una scelta assolutamente obbligatoria per ciò inevitabile e ancora viene detto la scelta nucleare già compiuta ma rimesso in discussione nei fatti
Resta una scelta politica o si è una decisione tra una pluralità di alternative
Tutte caratterizzate da aspetti positivi e negativa
E diverso tuttavia insistere con fermezza sull'esigenza di proporre all'opinione pubblica alternative non illusorie ma compiutamente precisate in ogni aspetto
Ecco io quello che voglio continuare a evidenziare come ci sia la la doppia faccia
Ne parliamo spesso di una doppia verità che viviamo in questo Parlamento che è la verità dei corridoi e la verità dell'Aula
Che la verità delle del fatto formale nell'Aula e le cose che poi ci si dicono e con l'abbiamo vissuta pesantemente nel momento
Del cosiddetto ostruzionismo radicale sul decreto antiterrorismo in cui nei corridoi ci si diceva che avevamo ragione
In aula sulla stampa in altre
Assemblea o in altri in altri posti non ha mai tv eccetera eccetera si veniva duramente attaccati
Come in realtà i difensori del terrorismo ecco qui di nuovo sono belle parole queste che noi leggiamo nella relazione previsionale del Governo ma nei fatti
Quello che poi emerge una lettura attenta e che si continua a presentare il nucleare con una scelta obbligata
Innanzitutto si esclude in partenza di poter istituire un confronto con una politica energetica che sia basata sulle fonti rinnovabili
E quindi si evita di dovere e Labour ai elaborare delle altre alternative che vengano precisate compiutamente c'è per quanto sto riguarda le fonti rinnovabili c'è sempre
Ci sono sempre dei riferimenti che restano nel vago e che mai concretamente e compiutamente assumono una dimensione
Costruttiva
Leggiamo infatti sempre nel documento che l'energia solare può offrire a medio termine un contributo importante alla copertura dei fabbisogni energetici di alcuni Paesi e quindi non non quantificabile evidentemente
Le concrete possibilità di sfruttamento di questa fonte tuttavia non potranno essere verificate prima della metà degli anni ottanta
Ecco io così probabilmente
Non ho molta competenza ecco ma mi chiedo perché prima degli anni Ottanta cinque non si possa verificare nel fare stime
Un pochino più approfondite un pochino più precise sul solare e sul contributo che potrebbe venire dall'utilizzo dell'energia solare
Nell'attesa
Noi sappiamo che il nucleare ci viene detto si può confrontare soltanto con il petrolio e siccome nessuno può ragionevolmente pensare oggi alla luce dei fatti che il petrolio possa continuare ad essere la fonte esclusiva
E allora bisogna puntare evidentemente sull'unica altra fonte
Che garantisce e cioè sul nucleare
Tanto più
Che il Governo per lo meno a leggere sempre dalla relazione previsionale e continua a nutrire una fede quasi circa
Nel
Nel nucleare
Si dice infatti sempre traendo lo dalla relazione del Governo
In una logica di sviluppo in vista industriale virtualmente impossibile prescindere
Dalla fonte energetica nucleare nei prossimi decenni a meno di ridurre sensibilmente il tenore di vita della popolazione di livelli di occupazione
Tutti i principali Paesi industrializzati anche quelli che dispongono di consistenti fonti alternative nel futuro faranno ricorso all'energia nucleare in misura significativa e progressivamente crescente
E questa fonte è destinata a diventare la fonte energetica dei Paesi ad alto sviluppo tecnologico
Quindi dobbiamo stare tranquilli
Perché in realtà da queste parole dal fatto che relativamente al problema dell'energia solare dell'utilizzo del solare non viene quantificato ma si rimanda
Al medio termine forse nell'ottantacinque porre potremo fare delle stime in realtà dall'altra parte si riafferma
Che
Nel futuro l'unica scelta possibile che noi possiamo fare e la scelta
Del plutonio
Ci dice ancora che con gli anni Settanta sia iniziata la transizione dall'epoca del petrolio abbondante a costi medi sempre più bassi alla nuova epoca delle risorse energetiche rivoluzionarie
In cui se gli attuali programmi di sviluppo avranno successo come oggi si prevede da un lato l'energia solare e le fonti energetiche rinnovabili forniranno Energia soffice informa distribuite
E dall'altro i reattori veloci auto fertilizzanti e con la scelta dei reattori veloci dicevo prima
Nella risoluzione del settantasette si parlava semplicemente di studio di ricerca noi qui siamo di fronte a una scelta che nei fatti e già fatta ad una scelta precisa
I reattori veloci auto fertilizzanti forniranno energia elettrica e calore reti di distribuzione sempre più interconnesso a livello di continenti
E allora io credo che
Ecco leggendo questi pochi questi pochi passi
E noi possiamo
Tranquillamente dire
Che se anche apparentemente
Una politica energetica
Precisa quantificata non esiste non esiste per quanto sono non parliamo di quello che è l'approvvigionamento del petrolio che ancora viene delegato alle multinazionali che ancora viene delegato il ricatto dei petrolieri
Sul quale proprio non c'è un intervento diretto
Dello Stato salvo poi appunto tutti i casi che abbiamo avuto sotto gli occhi in questi mesi
Per quanto riguarda la politica energetica Governo alle scelte sono fatte noi stiamo andando velocemente anche se transitoriamente
è una scelta in questo momento statica bloccata stiamo andando velocemente
Alla scelta delle
Centrali
Dei reattori veloci stiamo andando alla scelta del plutonio
E sappiamo che cosa questo significa o comunque vorremmo saperlo
Vorremmo sapere in termini di sicurezza ad esempio che cosa questo vuol dire
E c'è un altro punto evidentemente non ci possiamo soffermare su tutto
Nel in questa relazione del
Del Governo c'è un altro punto particolarmente interessante
Che è il punto
Che riguarda ecco devo dire che quanto riguarda il risparmio le fonti dolci sono liquidate molto velocemente ecco praticamente il problema
E
Centomila scalda acqua solari ecco quello che è previsto
Nella relazione del Governo
In tema di fonti rinnovabili quando il famoso momento politico la scelta politica fatta da questo Parlamento indicava prioritariamente e solo come momento resource residuale il nucleare ma prioritariamente
Le fonti rinnovabili prioritariamente a risparmio energetico noi oggi abbiamo
Che per quanto riguarda le fonti rinnovabili si prevedono cento mila pannelli solari e probabilmente una stima più precisa verso gli anni ottantacinque
Per quanto riguarda le centrali nucleari e affermata IRI
E fatta la scelta delle centrali al plutonio fatta la scelta del plutonio e ha riconfermato l'avvio della costruzione delle dodici centrali che sono previste
E
Devo dire che per quanto riguarda c'è poi un'altra parte che interessante su cui mi soffermo velocemente
Ed è il cosiddetto tranche Program e cioè il programma turbato nel settore elettrico che dovrebbe permettere di superare quelli che sono i ritardi e quindi sempre sul problema nucleare nella localizzazione delle centrali nucleari
Che
E abbastanza
Preoccupante
Perché è centrato sull'immediato nel nucleare perché affronta i problemi che abbiamo nel tentativo di superare
Il momento della localizzazione che il momento poi di partenza del programma nucleare che il momento di partenza della scelta nucleare
E credo che
La relazione governativa ci dice che il compito questo coi cioè la localizzazione delle centrali
è un compito di carattere psicologico politico e organizzativo ed è abbastanza
Interessante leggere queste cose e consiste in quattro azioni principali
Una sono i blackout programmati
Dal provvedimento
Ci dicono saranno esentate cioè dai black-out ci viene detto saranno esentate quelle Regioni che nell'inverno dell'anno precedente
Avranno registrato un'eccedenza di potenza ed Emilio energie elettrica disponibile rispetto alla domanda interna delle regioni stesse
Cioè in parole povere non ci si dice ci sarà un'assenza e si prevede un'assenza di energia elettrica si prevedono dei blackout ma in realtà ci saranno dei blackout programmati
Che potranno colpire di preferenza alcune Regioni cioè in realtà le Regioni che rifiutano lo sappiamo ce lo siamo detti che rifiutano
La localizzazione di centrali nel proprio territorio quindi il l'uso dei blackout come momento di ricatto come momento punitiva ecco stiamo
Parlando
Del programma della relazione del Governo per attuare
La localizzazione delle centrali per arrivare alla localizzazione del cento allora verranno usati blackout ibridi i blackout in forma ricattatoria nei confronti
Di quelle regioni che rifiuteranno le centrali nucleari
Anche se poi sappiamo che per ora stante l'attuale legge il potere decisionale ultimo e comunque ancora al centro
Ed è probabile che verrà richiamato al centro appena sarà passato il momento delle amministrative cioè appena
L'impatto politico appena le regioni o le le attuali giunte
Rosse o bianche avranno salvato la faccia né confronti della localizzazione delle centrali e così abbiamo che poi sarà richiamata al centro sempre che
La variabile del referendum radicale che la cui raccolta iniziata raccolte le firme iniziate in questi giorni che tende proprio a ridare nelle mani delle Regioni il potere decisionale che tendo intanto a ridare
Alla volontà della gente all'espressione della gente al momento della gente la decisione rispetto alla scelta nucleare la decisione rispetto
A un problema che centrale che è vitale nella vita del Paese ma che tende a ridare un potere decisionale in tema di localizzazioni centrali alle Regioni stesse potere che oggi viene tolto hanno solo un potere di indicazione
E allora credo il programma di governo e
Il blackout ricattatorio nei confronti del regioni che rifiutano le centrali
C'è un altro punto
Che gli interventi per accelerare la localizzazione la costruzione delle centrali elettriche nucleare convenzionale
E riguardano in particolare la realizzazione degli impianti turbogas programmati in Abruzzo Marche Campagna Salerno la costruzione dell'impianto idroelettrico dell'agire attimi
La localizzazione costruzione delle quattro centrale a carbone previste per la Toscana gli Abruzzi la Puglia la Calabria
Un'altra centrale a carbone per complessivi per
Che dovrebbe essere localizzata nella pianura padana
Poi c'è l'autorizzazione della costruzione di dieci centrali nucleari di mille megawatt
Che dovrebbero essere localizzati in Molise Piemonte Lombardia Friuli Venezia Giulia e Puglia
Poi viene prevista una modifica della legge tre nove e trenta
Proprio quella di cui parlavo prima e vogliamo sottoporre a referendum e non so se
In questo c'è già una previsione da parte del Governo da parte di alcune forze politiche di immettere
Una legge che possa poi evitare il referendum che modificando magari non sostanzialmente la legge riesca ad evitare il momento del referendum
Una modifica dicevo della legge tre nove tre
Per introdurre e qui è un altro modo brutto insomma di intervenire in queste cose per introdurre incentivi agli enti locali che dovrebbe raccogliere le centrali eccessi si prevede
Un contributo annuo alle Regioni
Pari a una lira per ogni chilowattore prodotto nella regione esportato in altre regioni cioè
Un incentivo evidentemente che va poi
A ricattare le regioni più povere e in secondo luogo si prevede un contributo annuo ai Comuni
Che ospitano le centrali contributo pari
A zero cinque lire per ogni chilowattora il prodotto
Contributo che verrebbe esteso anche ai Comuni limitrofi
E allora io credo che
è molto chiaro cioè
Il momento propositivo che viene dalla relazione del Governo è molto chiaro bisogna arrivare in ogni modo usando ignaro me ogni strumento alla localizzazione delle centrali
Bisogna arrivare attraverso il ricatto dei blackout programmati
Bisogna arrivare a superare o si tenta di superare io mi auguro che non sia questa la strada o che non venga accettata dal controparte
Si vota contro parte del Governo evidentemente i Comuni
Si vogliono superare le resistenze che esistono sappiamo che esistono il caso del Molise è un caso che è esistito e che è storia per quanto riguarda la Colli localizzazione centrale nel nostro Paese
Le resistenze degli enti locali alla località localizzazione delle centrali
Pagando in realtà
In una qualche misura tentando di pagare di dare un indennizzo per quelli che saranno i danni che verranno alla salute dei cittadini e all'ambiente
E quindi sperando evidentemente facendo ancora una volta leva attraverso questo sistema
Sul
Niente facendo levate tentando di sollecitare quelli che sono i Comuni più poveri e quindi i Comuni più più più ricattabili da un punto di vista economico
E quindi in particolare come dicevamo all'inizio un certo tipo i poli politica mio collega Lorniali sta verso il Meridione in particolare evidentemente lei
Comuni meridionali
E quindi è prevenuta che prevedibile credo che sia abbastanza chiaro che di fronte alla prospettiva di avere di disporre di svariati miliardi l'anno
E le resistenze maggiori o le resistenze cadranno più facilmente in quei Comuni e in quegli enti locali
Che sono maggiormente poveri che sono maggiormente sottosviluppati
Ecco io credo quindi che
Proprio
Esaminando
Ma devo dire molto superficialmente prendendo alcuni punti o alcuni momenti significativi
Esaminando quindi
Gli investimenti previsti dall'ENEL gli investimenti previsti dal tenente
Esaminando superficialmente ma
Particolarmente a partire dal programma d'urto dal programma immediato dalla necessità di localizzazioni immediate che si evince
Dalla lettura della revisione della della Relazione previsionale del Governo ecco credo di
Che possiamo essere serenamente affermare
Che c'è una scelta di fondo oramai per quanto riguarda la politica energetica del nostro Paese che è la scelta delle centrali
Che nella scelta del plutonio che la scelta dei reattori veloci perché questo chiaramente viene detto e che è accantonato che mette come marginale che non dà nessuna centralità in termini di investimenti in termini di previsioni
Al
Alle fonti rinnovabili al momento alle fonti rinnovabili contravvenendo e questo è importante
Non siamo formalistici
Credo che la forma che noi continuiamo a ribadire questi momenti in cui esaltiamo la forma è poi un esaltare la sostanza contravvenendo all'unica scelta politica fatta da questo Parlamento che vedeva invece una situazione capovolta
E cioè l'impegno centrale del Governo sulle fonti rinnovabili l'impegno marginale
Sul nucleare
E allora ancora velocemente e
Per arrivare
Semplicemente
A motivare per un settore gli emendamenti che noi abbiamo proposto la nostra opposizione dura questa legge finanziaria devo dire per un settore molto velocemente veniamo solo a parlare ancora
Del
Problema della
Della sicurezza
Ecco io credo che
Le uniche riserve che sono venute o l'unica e condizioni che sono state poste
Da alcune forze politiche in particolare dal Partito Comunista
Ma che sono poi una richiesta generalizzata
E il problema della sicurezza e cioè è stato detto è stato chiesto da tutte le parti politiche
L'avvio del programma nucleare che noi vediamo già nei fatti andare avanti o comunque essere previsto essere l'unica previsione che viene fatta in campo energetico
L'avvio del programma nucleare deve essere strettamente legato a un'analisi dei problemi della sicurezza una soluzione di quelli che sappiamo essere i problemi
Della sicurezza
E noi vediamo che
Abbiamo delle prese di posizioni ufficiali
Italiani in materia di sicurezza e sono posizioni ufficiali
Che assolutamente non tengono conto di un momento che è stato un momento di svolta nel problema della sicurezza relativamente alle centrali nucleari e che è stato l'incidente di armi spot
L'incidente Dear rispolvera è stata la prima grossa occasioni di verifica della validità dei sistemi di sicurezza delle centrali ed ha determinato
Negli Stati Uniti un processo di revisione
Dell'intero sistema nucleare quindi è stato un momento centrale è un momento di svolta ecco devo dire che tutte le prese di posizione ufficiali che noi abbiamo
E cito proprio due frasi dico due frasi che
Emergono dai programmi dell'ENEL e dalle linee guida del CNEN
In cui non c'è
Assolutamente traccia né di quanto ha significato l'incidente di armi il turco
Negli Stati Uniti d'America e quindi evidentemente in termini scientifici in termini di conoscenza dovrebbe aver significato qualcosa anche per noi ma c'è semplicemente la raccomandazione generica
Che
Le attività le ricerche nei campi sicurezza vanno potenziato
E vediamo nei programmi dell'ENEL ci sono due frasi il problema è liquidato
Programma delle nel fino al mille novecentonovanta e liquidato con due frasi per quanto riguarda sito la sicurezza degli impianti nucleari
Nei confronti dell'uomo e dell'ambiente sono state da tempo intraprese tutte le azioni per ridurre a valori trascurabili gli effetti durante il loro nome normale funzionamento normale funzionamento
Sono stati anche predisposti tutti i provvedimenti impiantistici e procedurali per ridurre a valori pure estremamente bassi le probabilità e le conseguenze di possibili incidenti
E si rinvia ecco tutto questo viene detto
Sul problema della sicurezza e poi si rinvia alla famosa Conferenza divina di Venezia cioè a quello che sarà il rapporto Salvetti e il lavoro della Commissione salve
Per quanto riguarda le linee guida del CNEL il capitolo della sicurezza e protezione non fa nessun cenno a quanto emerso gli Stati Uniti in seguito all'incidente di armi spuntate
Ci si limita a raccomandare il potenziamento della direzione sicurezze e protezioni della disputa
E peraltro devo dire che in alcuni che in un'altra punto delle linee guida del CNEN viene anche denunciato
L'incompetenza della disparità riguarda i reattori veloci cioè al problema della sicurezza relativo e reattori veloci e che noi abbiamo visto prima
Essere già la scelta che è stata fatta che ci viene data nella relazione previsionale del Governo
E con un accenno poi alla mancanza di esperienza appunto della dispersi sul terreno dei reattori veloci
E quindi noi andiamo a fare una scelta
Abbiamo fatto la politica nostra incentrata e incentrata sulla scelta nucleare sulla scelta dei reattori veloci avendo marcatamente una dichiarazione
Di mancanza di esperienza dell'organo che dovrebbe essere preposta a studiare i problemi della sicurezza relativamente all'uomo e all'ambiente
Ed allora credo che
Ecco siamo seriamente preoccupati
Non solo perché politicamente per il tipo di
Di società che prefigura non siamo d'accordo su queste scelte
Ma siamo preoccupati perché sappiamo che gli investimenti previsti sta gli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria vanno in questa direzione e vanno queste in direzione con un tasso di in coscienza
E
Con un
Un ignorare
Tutte le prese di posizioni politiche delle varie parti politiche che ci sono state cioè in realtà con ignorare totalmente il problema della sicurezza abbiamo avuto la Conferenza governativa sulla sicurezza nucleare che si è svolta a Venezia
Mi pare due mesi fa
Tutti l'avvio del piano nucleare era rinviato alla soluzione dei problemi della sicurezza e quindi in realtà era rinviato al rapporto Salvetti al lavoro della Commissione a quanto sarebbe emerso dalla conferenza Salvetti
Ecco devo dire che noi
Abbiamo visto un fallimento della conferenza di Venezia abbiamo visto che i problemi non sono stati
Non sono stati risolti ma abbiamo visto dei difetti di fondo nel
Mettere in piedi questa Conferenza e nell'analizzare nell'esaminare i problemi della sicurezza
La Commissione
Salvetti come prima cosa ecco credo che
Siano notazioni che vadano fatte gli esperti nella commissione che dovevano esaminare quali
Hip affrontare esaminare cercare di dare soluzione ai problemi della sicurezza erano esperti
Legati all'industria nucleare cioè uomini delle nello poter tremende salvo due eccezioni su diciotto sedici erano reca legati a questo e questo devo dire che è abbastanza
Stupefacente
Non era stato invitato nessun rappresentante dell'ordine dei geologi e noi sappiamo che ci sono dei problemi non rilevanti che ci sono stati c'è stato un rapporto critico presentato dall'ordine dei geologi
Sugli aspetti geologici relativamente all'insediamento di centrali nucleari rapporto preoccupante
Non sono stati invitati o almeno pare siano stati invitati ma poi in realtà la comunicazione non è avvenuta i rappresentanti dell'Istituto superiore della sanità
Che hanno
Hanno preso ed hanno assunto nell'ambito della Conferenza di Venezia una posizione molto critica rispetto al lavoro che è stato fatto dalla Commissione Salvetti
E quindi voglio dire proprio rispetto alla presa di posizione dell'Istituto superiore della sanità noi possiamo già ad esempio affermare
Che il Governo non presenta una posizione uniforme neppure a livello istituzionale rispetto a questi problemi
Istituto superiore nazionale della sanità pensa alcune cose che e sono contraddette mucche contraddicono i risultati della Commissione governativa
E quindi noi possiamo fare una critica di fondo rispetto a questo problema rispetto a come si affrontano questi problemi rispetto all'impegno che esiste relativamente a questi problemi e cioè che è stata fatta
La composizione della Commissione Salvetti che doveva appunto analizzare studiare i problemi della sicurezza che era la condizione che le forze politiche tutte forze politiche sociali poneva hanno per l'eventuale avvio del piano nucleare
è stata la composizione è stata già finalizzata a precostituire un certo risultato
E questo lo si vede anche
Nel modo nel nella forma in cui sono stati posti cinque quesiti e sui quali la Commissione dovrà indagare alla e ai quali la Commissione doveva dare risposta
E credo che in realtà arriviamo proprio dal tipo di composizione della Commissione dal tipo di quesiti che sono stati posti dal modo dalla formulazione di questi quesiti il tutto è stato fatto per precostituire
Una certa incerto risultato che si evince nel documento conclusivo
Che in realtà tende sostanzialmente a negare l'esistenza di problemi in materia di sicurezza nucleare
E la cosa più straordinaria e che in tutta la conferenza che tuttora rapporto della Commissione Salvetti
E
E ignora totalmente quello che è stato quello che ha significato ma quello che ha significato poi
Quello che ha significato
Nel mondo ma negli Stati Uniti specificamente con degli studi approfonditi con
L'incidente di armi scuro cioè non ci troviamo ad affrontare i problemi della sicurezza che vengono serenamente negati dal
La conclusione della Commissione senza neanche tenere in conto che cosa ha significato l'incidente via Rismondo
E
E devo dire che
C'è una dichiarazione di proprio relativamente alla relazione Salvetti una dichiarazione molto veloce di un tecnico americana
Che ci dice che una delle conclusioni principali della Commissione consultiva per la sicurezza nucleare che il programma nucleare italiano
Adotta come base per il progetto e la sicurezza dei reattori codici di Stendhal della nazione di origine
Le istituzioni americane di controllo si sono espressi in modo nettamente critico sui metodi di attuazione delle misure di sicurezza e hanno chiesto un'ampia riorganizzazione istituzionale fino alla soppressione
Dell'attuale ente di controllo nucleare e un riesame degli standards progetto allora noi siamo al punto in cui
Neghiamo l'esistenza di un problema di sicurezza
Ignoriamo totalmente che esistito ha risposto che ha
Significato queste cose nella politica americana relativa alla sicurezza per le centrali nucleari
La risposta del Governo degli Stati Uniti a queste raccomandazioni proveniente da molte settori finora incerta ma si è generalmente d'accordo sulla necessità di molte modifiche né ci troviamo davanti a un Paese
Rispetto al quale facciamo riferimento
Tecnicamente siamo costretti a fare rete riferimento e quindi poi in realtà
Facciamo riferimento anche per quanto riguarda
Gli strumenti di controllo e di sicurezza gli stand adottati
Non è possibile ci dice sempre il tecnico americano che la Commissione Salvetti trovi che il sistema italiano sia soddisfacente sulla base
Dell'adozione delle normative del paese d'origine quando è noto che questi Standa sono carenti
Devono essere sottoposti a drastici cambiamenti i russi i risultati della Commissione sono perciò del tutto prematuri cioè i risultati della Commissione in realtà
Sono
Quelli di dirci che non esistono problemi di sicurezza che
Che possano
Preoccupare per l'avvio e per
Di un per l'avvio di un piano nucleare
E devo dire che
Su questo
La Commissione Salvetti cioè risultati a cui perviene la Commissione Salvetti che vengono esposti nella conferenza di Venezia e che poi vengono
Drasticamente
Contestati da alcune
Dico non solo tra un tecnico americano ma dall'ordine dei geologi ma dall'Istituto nazionale della sanità
Ecco devo dire che
La Commissione ci assicura che i criteri su cui sono impostati i piani di emergenza sono totalmente adeguati e devo dire in questo contraddicendo un documento ufficiale ecco queste poi sono le incongruenze
Che non
Che noi ci troviamo ci troviamo ad affrontare e di fronte a queste incongruenze le nostre preoccupazioni già abbiamo poca fiducia
Tocca tocca fiducia propri istituzionalizzata nel
Nel modo di amministrare nel modo di affrontare nel modo di risolvere i problemi
Ma devo dire che quando poi ci troviamo di fronte a contraddizioni nell'ambito stesso delle fonti ufficiali ecco siamo doppiamente tripla mente preoccupanti
Perché la Commissione ci assicura che problemi non esistano che i criteri sono adeguati ma noi vediamo che in questo viene
Contraddetto un documento ufficiale detto un n che era un apporto Polvani
E io voglio leggere velocemente per poi avviarmi a concludere su questo ma credo che quanto ho detto parte da una premessa e cioè da un dato
Nostro di opposizione reale al tipo di investimenti previsti
Devo dire per
Per un programma energetico che non è mai identificato ma che in realtà esiste che il programma e che la scelta nucleare che il programma fondato
Sul l'adozione del plutonio sui reattori veloci l'abbiamo visto esaminando i pochi documenti ufficiali che abbiamo in materia e dicevo c'è questo rapporto ufficiale del CNEL in materia di sicurezza
Che
E abbastanza preoccupante
E che ci dice nei punti precedenti di questo rapporto è stato tratteggiato un evento catastrofico molto grave
Pur tenendo conto dell'estrema improbabilità di esso cioè il problema è che poi
Si affronta
Il momento degli incidenti probabili
Poi esiste tutto un alea che sono gli incidenti improbabili rispetto ai quali evidentemente non si fa nulla che poi all'oscuro
Pur tenendo conto delle estreme probabilità di esso la commissione tecnica desidera tuttavia sottolineare che un evento di questa natura e dimensioni sarebbe certamente di notevolissima portate qualora si verificasse
Richiederebbe la mobilitazione di molte risorse del Paese per un lungo periodo di tempo
Nel concetto di rischio residuo
Cioè gli improbabili entrano altresì valutazioni di altri incidenti più difficilmente trattabili in termini puramente probabilistici
Ci riferiamo per esempio all'insieme delle cosiddette cause esterne le quali possono risultare di difficile valutazione statistica e se non correttamente tenuti in conto nella loro entità agire come cause comuni di qua sto provocando malfunzionamenti plurimi impreviste
Vi sono poi gli eventi dipendenti dal fattore uomo che appaiono di difficile inquadramento in un puro sistema statistico particolarmente quando in tre interviene la volontarietà
Nel caso del sabotaggio in particolare sono emersi pareri discordi sulla fronte abilità di tali eventi mediante l'uso di tecniche probabilistica
Ai fini del processo decisionale ed è stato da taluni messo inoltre rilievo come il carattere di volontaria distruzione di tali atti suggerirebbe di prendere in considerazione in ogni caso i rilasci estremi
Sarebbe indispensabile sul piano operativo predisporre una serie di piani di emergenza per far fronte ad eventi di gravità crescente che coprono l'intero arco di conseguenze dell'incidente
D'altra parte un unico piano per fronteggiare piccoli e medi incidenti e gravi catastrofi costituirebbe pure un errore sul piano operativo conviene dunque pensare a più piani di emergenza per far fronte i vari incidenti
E la soluzione minima induce ad orientarsi verso due piani distinti un piano di portata locale per incidenti di gravità limitata un piano di portata nazionale per gli incidenti catastrofici quelli a cui si faceva riferimento prima
Del tipo di quelli che sono discussi nel presente documento a proposito del rischio residuo
Deve essere chiaramente detto che non si pensa ad un piano d'emergenza nazionale nucleare ma piuttosto all'inserimento dell'ipotesi di una catastrofe nucleare nel piano nazionale generale di emergenza
Che deve essere predisposte sempre pronta a scattare per far fronte ad eventi catastrofici che colpissero
Il Paese
Ecco io credo
E che leggendo questo che parallela angolo con quelli che sono i risultati della Commissione Salvetti
Ecco noi siamo seriamente preoccupati perché di tutto questo la Conferenza governativa che è stata convocata
Sul problema per dare una risposta I gravi interrogativi che pesa hanno sul problema della sicurezza per quanto riguarda l'uomo e l'ambiente
Nel momento in cui si dall'avvio o si dovrà dare l'addio ossia i già dato nei fatti o nella volontà quanto meno e l'abbiamo testimoniato l'avvio a un piano nucleare e una risposta totalmente inadeguata che non tiene conto neppure
Di un parere che viene dato da un organo come il CNEL
E io credo a questo punto che
Potremmo su queste cose portare altra documentazione potrei dilungarmi e solo su una cosa voglio ancora
In trattenermi ed è più esattamente perché riteniamo che è abbastanza grave
Sul
L'ultimo quesito dicevo prima come è stata formata la Commissione come sono stati formulati quesiti
Sono stati fatti perché precostituire già una certa risposte cioè la risposta che in realtà non c'è motivo di preoccupazione per quelli che sono i problemi della sicurezza
Ecco io
Voglio parlare semplicemente del quesito cinque il quesito e cinque in cui
In realtà la Commissione non dà risposta
Al quesito che è relativo al ciclo del combustibile o da una risposta che relativa ai problemi di sicurezza nel trasporto del combustibile ma che assolutamente non prende in considerazione il trattamento del combustibile irraggiato né
Il problema di sicurezza relativa al deposito delle scorie che sono e lo sappiamo tutti i due grossi problemi che restano irrisolti anche a livello internazionale
E allora credo che su questo ecco proprio per citare ancora una fonte una fonte che credo non sospetta perché
E il
Il documento che è stato fatto
Ed è abbastanza lungo il documento che è stato fatto dall'Istituto superiore della sanità su un rapporto della Commissione consultiva per la sicurezza nucleare
E che è stato presentato dall'Istituto superiore della sanità la Conferenza nazionale di Venezia ecco io per dare un'ulteriore
Stigmatizzazione di quello che ha significato la conferenza
Di Venezia cioè nulla cioè semplicemente il tentativo di dare una pezza d'appoggio anche in termini di sicurezza ma credo che poi il fallimento sia plateale dalla Conferenza di Venezia
Anche sui problemi della sicurezza ecco credo che quanto viene detto dall'Istituto superiore della sanità
Sia
Una conferma ulteriore
Che il problema della sicurezza è stato affrontato superficialmente
E
Nello specifico nel punto cinque che riguarda poi i problemi della sicurezza relative all'uomo nell'ambiente
Nella ristrettezza dei tempi che le sono stati assegnati la Commissione ha ritenuto di dover interpretare in senso limitativa il mandato attinente al quesito cinque
Dichiarando di restringere l'esame ai soli processi direttamente connessi all'esercizio dei reattori
Tuttavia sia nel testo che nelle conclusioni e raccomandazioni si trovano inserite affermazioni esplicite di impegnative sull'opportunità di perseguire la strada del riprocessamento del combustibile
Le affermazioni relative sono presentate senza alcun commento sul significato che l'effettivo avvio di questo segmento del ciclo avrebbe dal punto di vista della sicurezza nucleare da protezione sanitaria
Sembra così sfuggire completamente all'attenzione della Commissione uno dei punti più complesse di tutta la tematica nucleare quello della protezione del materiale fissi le contro i pericoli del furto io della proliferazione nucleare
Va riconosciuto con analisi completa di tale problema
Sia pure in forma preliminare avrebbe richiesto anche competenze non rappresentate nella Commissione quali quelle relative problemi della protezione fisica tipo
Tuttavia anche su determinati aspetti di carattere squisitamente tecnico relative al pretende il ciclo
Quali il problema della contabilità del plutonio quello del contenimento degli scarichi aeriformi degli impianti di riprocessamento la Commissione esprimendosi sull'opportunità
Di perseguire riprocessamento non ha ritenuto di doversi pronunciare sul piano della sicurezza nucleare della protezione sanitaria sono cose che vengono dette dall'Istituto superiore della sanità quindi evidentemente da un'autorità che ha competenza su questo
L'omissione di tali aspetti rappresenta secondo l'opinione di questo istituto una delle più gravi carenze di metodo e di contenuto riscontrabili nel rapporto della Commissione
Le indicazioni della Commissione si configurano pertanto esclusivamente come indicazioni di politica industriale senza che si riesca a scorgere nel testo del rapporto
Alcun segno di consapevolezza del complesso iter che dovrebbe precedere una scelta di tale rilevanza
In particolare assente
Ogni confronto tra i rischi associati alla soluzione che si indica da perseguire e quelli relativi ad altre possibili soluzioni della gestione del pretende il ciclo
Confronto che avrebbe potuto fornire una forma di legittimazione alla fine alle affermazioni su riprocessamento
Alla luce di un'analisi preliminare del rapporto della Commissione consultiva del ministro l'industria questo istituto ritiene di dover esprimere le proprie perplessità
Sulla possibilità che il rapporto possa costituire una base sufficiente sotto il profilo della sicurezza nucleare della protezione sanitaria stiamo parlando
Riagganciandomi proprio all'inizio del mio discorso dei problemi della sicurezza della sicurezza di ognuno di noi della sicurezza del Paese
Ecco che sono i problemi che interessano la gente che sono i problemi che dovrebbero in primo luogo
Mettere in discussione la nostra responsabilità di rappresentanti del popolo
E dicevo sempre continuando e mi avvio a chiudere
Per una decisione sull'utilizzo dell'energia nel Programma energetico del nostro Paese
Va ricordato che in altri Paesi industrializzati analisi di questo genere hanno comportato indagini di più ampio respiro permettendo risultati più completi approfonditi
Per quanto riguarda la protezione sanitaria delle popolazione attorno agli impianti nucleari e convinzioni di questo istituto più volte affermata che la normativa italiana recependo i principi di base tra radioprotezione sul rischio indebito
E tenendo conto delle possibilità tecniche attuali di contenere una percentuale altissima degli scarichi di esercizio di una centrale tra nucleare debba imporre
Il rispetto di valori di dosi per le popolazioni associate agli scarichi di esercizio più stringenti di quelli attuali
E per finire
Questo istituto ritiene che la politica del sitting della predisposizione dei piani di emergenza debba basarsi sulla considerazione di tutti gli incidenti fisicamente possibili ciò comporta l'istituzione
Nell'intorno di un impianto nucleare di un'azione sviluppo sorvegliato dimensionato sulla scala degli incidenti più gravi che non vengono presi assolutamente in considerazione nel rapporto Salvetti
La quale mantenere sostanzialmente inalterate nel tempo quelle caratteristiche che permisero un giudizio di accettabilità del sito
Ecco devo dire che per
Trarre una conclusione e credo che potremmo citare
Altri pareri che sono stati dati altre pareri autorevoli anche negativi come il parere manifestato dall'ordine dei geologi dal Presidente dell'ordine dei geologi ecco a me interessa
La contraddizione che esiste fra il rapporto governativo Salvetti le conclusioni che sono state tratte da questo in questo rapporto e che esistono in questo rapporto
E l'Istituto nazionale della sanità che non è un organismo sospetto che rappresenta una palese contraddizione fra due posizioni sostanzialmente governativo
Per trarre delle conclusioni
Da questo discorso che per problemi di tempo ed impegni che sono stati assunti dal nostro gruppo non posso protrarre non posso continuare ad illustrare
Partendo da quelle che erano le origini del mio discorso l'opposizione del nostro gruppo a questa legge finanziaria per quanto attiene i tre problemi e ci si e io ho indugiato per accenni al problema
Che riguarda la politica energetica del nostro Paese per cui siamo contrari agli stanziamenti previsti per il time se non vengono indirizzati
O se non diventano momento di attuazione di una diversa politica energetica che non vada
Che non vada in direzione unicamente
Del nucleare ma anche invece potenti così come da decisione del Parlamento nel settantasette potenzi il momento delle fonti rinnovabili e il momento del risparmio energetico ecco credo che ci troviamo di fronte
A prescindere dalle questioni di metodo ad una legge finanziaria
Che
Non può dare soluzione non può dare risposte soddisfacenti non dare risposte soddisfacenti perché
è una legge finanziaria che è espressione di una linea politica ripeto non ho ancora capito se sono le scelte politiche di questo Governo che ancora non abbiamo avuto il bene di vedere
Il bene di vedere con il suo programma con le sue scelte politiche di fondo che poi dovrebbero essere riflesse nelle scelte di politica economica previste nella legge finanziaria e così cerco sempre questo nodo da risolvere
Ma se le scelte ipoteticamente di questo Governo
Economiche finanziarie sono quelle che sono previste nella legge finanziaria dove non c'è cenno
Di una volontà di cambiare le scelte di fondo della politica internazionale tenendo presente il problema dello sterminio per fame nel mondo i problemi che saranno determinanti nei prossimi anni per quello che sono gli equilibri mondiali per quella che è la pace
Nel mondo e quindi problemi di sicurezza per tutti
Nello specifico esaminando i problemi
Devo dire
Per punti Bellocci di quello che
La politica energetica il nostro Paese e con il riteniamo
Sulla base di quanto detto ma sulla base soprattutto dei documenti che esistono che la scelta di politica energetica che è fatta dal Governo
E che viene
Finanziare che che gli che ci sono gli stanziamenti previsti nella legge finanziaria per portarla avanti questa scelta e una scelta che non garantisce che non garantisce in termini di sicurezza anche personale
E i cittadini che non garantisce soprattutto in
Scelta di prospettiva del tipo di modello di società che vogliamo costruire
Del tipo di rischi a cui andiamo incontro
Del tipo di centralizzazione militarizzazione dello Stato in cui inviamo in quanto non garantisce i cittadini e quindi dico proprio perché a partire da questi tre problemi e il terzo lo voglio ancora ricordare e il problema della giustizia è una scelta irresponsabile criminali in una situazione di questo genere
Del Paese è quella di non prevedere uno stanziamento nella legge finanziaria che garantisca l'effettivo funzionamento della giustizia a partire dal quale
Dal funzionamento immediato dal funzionamento puntuale della giustizia né possiamo pensare
Di mettere in atto un deterrente verso la criminalità politica e comune ecco credo che
Tenendo presente che su questi tre punti si accentrano le critiche durissime che ci spingono a oggi ad opporci a questo provvedimento attentare di cambiarlo pur
E nonostante il ricatto del tempo che ci viene imposto
Dall'ostruzionismo da quello che è stato l'ostruzionismo a maggioranza ecco dico per questi motivi perché crediamo come cittadini come deputati soprattutto rappresentanti del popolo di essere qui
A fare a valutare delle scelte
Nell'interesse nella direzione di quella che
Ad essere garantita la sicurezza ai cittadini e di quelle che sono le speranze proprio di vita di valori da ribadire di società che si vuole costruire
Di sicurezza di tentativo di costruire una vita una vita non momenti di morte ma momenti di vita
In prospettiva per ognuno di noi per il nostro Paese per l'equilibrio internazionale ecco in questa direzione noi non vediamo nelle scelte fatte dal Governo una legge finanziaria
Nessuna logica affermarsi nessuna logica di questo genere nessuna volontà di svolta politica in questo senso di svolta di politica internazionale di svolta di politica interno in questo senso
Nel riaffermare logiche diverse da quelle portate avanti fino ad oggi
Ed è il motivo per cui il Gruppo radicale e ferocemente contrario
A queste scelte
Aspetta che il Governo venga a dire se sono effettivamente o meno le sue scelte o le scelte espresse dalla sua politica
E
Continua evidentemente in quel momento che ritiene fondamentale nella vita personale e politica di ognuno di noi che il momento del dialogo e del confronto
Nel tentativo evidentemente attraverso il dialogo e il confronto di arrivare a soluzioni che siano produttive positive per tutti e grazie
Onorevole però me la registrazione del dieci aprile mille novecentottanta in questo momento vita parlamentare relativo
Alla presenza dei rapitori nelle istituzioni aveva sempre attuale dibattito su un mio contributo all'efficacia delle leggi finanziarie
Per mia qui odierno programma realizzato con documenti d'archivio