"Dolomiti: una risorsa per l'Europa"

Buongiorno io saluto tutti i gentili ospiti che ringrazio nella loro presenza mi scuso per il ritardo
Fra poco saremo al completo anche con la presidenza
I nostri
Ospiti sono tutti arrivati
Tra qualche minuto saremo al completo
Direi di iniziare i lavori visto che abbiamo fra l'altro un programma molto intenso io spero anche di grande interesse
Non saluto tutti gli intervenuti abbiamo e di questo siamo molto contenti delle presenze estremamente qualificate interessanti rischieremmo solo di dimenticare qualcuno
Direi di rincominciare secondo la scaletta dei nostri lavori
Ringraziando ha dato evitando immediatamente la parola
Al sindaco di Cortina Gianfranco Demenego
No
Buongiorno a tutti e nel salutare
I le signore e signorine autorità convenute
A nome dell'amministrazione ritengo di chi sia opportuno puntualizzare l'importanza di questo in conto questo in conto che si colloca nelle nel bicentenario delle Dolomiti e che ha portato via riammesso continua nella posizione centrale sia un fatto geografico sia per un fatto di valori addentare
Noi riteniamo che quest'occasione
Dove molti argomenti su motivi d'interesse per tutta la non Tania
Possono e possono trovare delle soluzioni in una sintesi finale
Ci sia decisamente positiva
Positiva soprattutto su alcuni argomenti che sono di interesse per l'amministrazione alla quale io nella quale io rappresento e che ritengo che siano anche problemi comuni per gli altri centri
Voi con questo fare alcuni accenni a quali sono i problemi fondamentali
Il problema del territorio come problema geologico e come dissesto geologico
Il parto naturale che Cortina deciderà e credo opportuno che venga istituito la salvaguardia dell'ambiente che fatto fondamentale soprattutto nel ai giorni nostri nel e per il futuro
Vorrei anche ricordare
Il valore che la montagna i valori che la montagna non possono perdere e che devono cercare di unire
La cultura e il passato con le caratteristiche e con le esigenze delle
Del futuro
Inoltre per cercare di vedere e oggi si discuteranno anche questi pro problemi la posizione dell'agricoltura
La posizione dell'agricoltura nell'ambito montano che in questi ultimi anni ha perso il suo vero valore e chi invece era alla base nel nella fine del secolo scorso e all'inizio di questo secolo
Tutto questo però deve essere inserito in una programmazione a lunga scadenza contatti rapide e con traguardi che devono essere raggiunti in anni barella in questa programmazione Cortina si pone finalmente nella scelta in una scelta precisa
La scelta di volere dare servizi e soluzioni che non in tacchino quella cosa fondamentale che abbiamo cioè l'ambiente e la natura
I governi 'sto punto ingraziare il segretario del Partito Comunista
Provinciale
L'amico Tanzarella che sempre si è dimostrato sensibile nel nei confronti nostri
E anche a livello regionale quando faceva il consigliere regionale ha sempre tenuto presente l'importanza di Cortina ma soprattutto l'importanza di questi valori
Certo che nelle sintesi questo convegno si raggiungono indicazioni precise io auguro a tutti compiere i trattori di oggi
Un
Proficuo lavoro e una e i suggerimenti costruttivi per il mio Paese grazie ancora
Grazie a Gianfranco Demenego voglio salutare
Il compagno onorevole Fabio Mussi della segreteria nazionale del PC che fra noi
E dovrete sopportarmi qualche minuto e poi diamo inizio nostra convenga
Signori al relatore gentili ospiti care compagne e compagni
Le Dolomiti lo diceva qualche secondo fa il sindaco di Cortina scrivono ancora l'atmosfera delle celebrazioni del bicentenario di gyoza dolomie
Lo scienziato francese che con la scoperta la composizione chimica della roccia dolomitica ha per l'appunto impresso
E per sempre il suo nome a questo ambiente unico per la sua bellezza ed il fascino dei sui monti e delle sue ballate
La ricorrenza non è certamente passata sotto silenzio
Molte
Diverse
Ed anche opportune iniziative hanno ricordato l'evento e tutta l'area dolomitica
Ma se anche corso un pericolo solo in parte inevitabile
E vale la pena renderlo esplicito
Non mi riferisco al prevalere del tutto comprensibile naturale in alcune occasioni degli aspetti più direttamente celebrativi
Mi riferisco piuttosto il rischio che a noi è sembrato reale di non riuscire a commettere in modo efficace la riflessione
E la ricerca storica culturale e scientifica che pure hanno potuto giovarsi di contributi di alto livello valore con i problemi rilevanti complessi del presente e del futuro di questa
Sarebbe ingiusto e forzato parlare di fuga dall'attualità
La cui comprensione di interpretazione in nessun caso può prescindere da una rigorosa ricerca storica culturale e scientifica
Ma non ci pare presuntuoso affermare
Che con questo nostro odierno convegno abbiamo innanzitutto cercato a differenza di altri
Di non sottrarsi al confronto con i problemi cruciali dell'area dolomitica che proprio in presenza di una forte complessità culturale Petit istituzionale
Vanno affrontati unitariamente e chiedono un'altrettanta forte et unitaria capacità di Progetto di governo a livello locale nazionale ed europeo
Le Dolomiti sono un sottosistema dell'arco alpino
Europeo un segmento ambientale molto caratterizzato per la singolarità
Geografica geologiche fisica
Per la singolarità storica e culturale
E purtuttavia dell'arco alpino
E se riproducono ad un tempo la multiformità delle situazioni e delle esperienze e l'omogeneità dei nodi problematici in modo tale da poter rappresentare per l'insieme delle regioni alpine un utile laboratorio
Una complessità viva perfettamente visibile carica di significati e di contenuti umani storici e culturali che agiscono fortemente nella realtà dell'oggi
Tre sono i gruppi linguistici delle Dolomiti Italo romano
Il romanzo là vicino il tedesco
Modelli economico funzionali diversi il modello germanico e quello romano hanno segnato l'evoluzione storica e sociale di questa e ne determinò ancora significative differenze
In relazione alle tipologie produttive insediative agli assetti proprietari alla partizione
Ereditaria
Infine sempre per rapidi cenni molteplici sono le esperienze istituzionali
Della storia degli ultimi quarant'anni due regioni il Veneto e Trentino Alto Adige dagli statuti assai diversi tre province Belluno Trento Bolzano anche queste dalle assai diverse competenze funzioni e risorse
Complessità e differenza dunque ma anche un po'genitale di una problematica che se può giovarsi della ricchezza delle articolazioni dell'esperienza delle situazioni ha bisogno anche di una forte guida di governo di risposte coordinate ed unitari
Per tutta l'area dolomitica infatti come per l'intero arco alpino si impone una cruciale questione
Quale risposta dare in tempi sufficientemente rapidi ai problemi di crisi trasformazione della società montana in relazione a fondamentale rapporto fra ambiente e sviluppo
Come governare cioè oggi per il domani
I fenomeni ormai storici di abbandono e di degrado del territorio insieme le risposte distorte che questi vengono avanzate mettendo operativamente in rapporto una conservazione dell'ambiente da cui nessuno può e deve prescindere
Con uno sviluppo compatibile che su questa conservazione poggi su I fondamenti che sappia rispondere ai bisogni e agli interessi degli uomini degli uomini in carne ed ossa che in queste vallate vivono ed operano in questo senso un futuro per lo Spazio Alpino dolomitico dopo consistere in una commemorazione ognuno recupero astratto di determinate condizioni storiche ecco i modelli culturali economici bicipiti del passato
Anche concerti a concezioni visionari
Elitario romantiche
Malgrado la forte spinta ideale e culturali le motivano
Possono rappresentare in quanto tali un rischio per l'ambiente dolomitico laddove prescindono dagli interessi e dei bisogni delle comunità umane che di delle comunità umane che vi sono insediate
C'è invece la necessità di ricercare
Studiare progettare e mettere in atto modelli nuovi nuove possibilità di tutela dell'ambiente che tengano in considerazione i dati positivi del moderno sviluppo senza al tempo stesso assumerne gli aspetti negativi
C'è necessità di non farsi condizionare in altri termini dall'immediata appetibilità i risultati quantitativi dalle conseguenze assai pericolose e degli affetti ITIS distruttivi nella maggior parte dei casi irreversibili
Un ragionamento sullo sviluppo sostenibile deve al contrario tener conto della crisi della vecchia organizzazione storica dell'area dolomitica e dei modelli produttivi nel settore primario in primo luogo sociali e culturali che l'ha fondata no ma deve nello stesso tempo assumere come decisivi
Veri vincoli per un'efficace azione di governo i problemi di compatibilità ambientale posti dall'importazione di modelli tipo consumistico derivati dall'esplosione di un turismo di massa agevolato peraltro dalla concorrenza distruttiva all'interno di questa aree e con le aree contermini
Un processo di trasformazione
Che se vedesse accelerati sui ritmi in questa direzione tenderebbe inevitabilmente ad annientare se stesso
Proprio perché distrugge i beni e le risorse che lo motivano come attività economica e come spiegazione umana ad un diverso rapporto con la natura e la cultura di questo territorio
Né del resto solo di questo si tratta
Il montanaro elemento costitutivo nel suo ambiente nel senso più forte dei molteplici significati che questa affermazione comporta in questa provincia l'abbiamo consentito molte volte
Ma è pur vero che non per questo il cittadino della montagna che pure ha pagato i prezzi di un'esistenza difficile è riuscito a fermare il degrado del proprio territorio
Anzi in diverse occasioni
Non ha avuto altra scelta se non quella di assecondare i processi di sviluppo che sembravano rispondere abbisogni di emancipazione
E di qualità della vita che altrimenti non parevano ottenibili ma che in realtà a tentavano alla stabilità ecologica
Del suo ambiente ingoiava non risorse consumavano territorio sino a determinare diretti e forti pericoli alla stessa sopravvivenza fisica di intere comunità
Sarebbe sbagliato occultare
Per un eccesso di retorica
Questo dato di fatto che chiama in causa interessi e responsabilità e chi è governato il nostro Paese
Ma anche responsabilità di interessi dei ceti dirigenti locali che con intensità molto diverse nel Veneto
Come nel Trentino Alto Adige e nelle tre province dolomitiche hanno assecondato ed ancora oggi promuovono politiche proposte di governo che non riescono ad uscire da una logica assistenzialistica quando va bene
Da una visione puramente quantitativa dello sviluppo
Che non sanno agire per riorganizzare e rendere efficaci ed efficienti le immense risorse ambientali umane culturali ed economiche che l'area dolomitica continua ad a vere a sua disposizione come giacimento inutilizzato
Spesso solo consumato
Dall'appena accennate complessità dei problemi deriva in qualche modo la struttura della riflessione proposta del convegno che nei suoi tre sessioni si sofferma su problemi riassetto ambientale per avanzare una prima sintesi fra conservazione e sviluppo
Su quelli etnico culturali e sugli aspetti specifici degli assetti istituzionali regionali locali per valorizzare le risorse delle differenze e di identificare livelli di partecipazione e di democrazia
Che rispondono alla necessità di azione di governo efficace ad un ruolo forte di programmazione ed amministrazione del potere pubblico
Ed infine su quelli dello sviluppo che deve essere sempre traguardato i vincoli che pone un corretto uso dell'ambiente e rivolto ad una ristrutturazione dei fini e dei modelli produttivi che oggi innovazione scientifica e tecnologica posso io
Infine l'Europa il titolo è nostro convegno non si tratta
Di una moda né di un'emergenza elettorale
Ma di una consapevolezza ormai acquisita
I problemi dei flussi turistici
L'utilizzo delle energie del re idroelettrica la gestione delle acque anche a Fini potabili e dirgli qui
Oggi fra l'altro drammaticamente all'ordine del giorno proprio in questa regione
Hanno ormai come imprescindibile orizzonte non solo e non tanto i singoli stati nazionali ma l'Europa
La salvaguardia dell'ambiente dolomitico Dal Pino
Per un suo equilibrato sviluppo ed un'esigenza è un'esigenza primaria e per l'Europa che con la sua alta densità di popolazione e il suo sfruttamento intensivo delle risorse disponibili
Non potrà alla lunga sopportare un sistema montano ed un territorio alpino ecologicamente instabili senza correre il rischio concreto ed attuale i danni incalcolabili a medio a lungo termine
A questa visione di interdipendenze forti deviazioni globali che bisogna saper dedurre programmi azioni strumenti d'intervento
Avremmo certamente raggiunto
Un primo significativo traguardo cioè questo nostro convegno si facesse strada a partire dei problemi nell'area dolomitica la convinzione dell'utilità e della ragionevolezza
Di un accordo di autolimitazione degli effetti distruttivi di uno sviluppo non controllato anzi spesso reso meno controllabili dall'aspra concorrenza fra le diverse regioni dell'arco alpino
Solennemente assunta è questo che noi anche chiediamo non proprio espressione di volontà dal Parlamento europeo e diretta a determinare i diritti dell'uomo e dell'ambiente montano europeo e i principi costitutivi di uno sviluppo sostenibile
Su cui orientare i verificare le compatibilità delle legislazioni e delle azioni di che dei governi nazionali regionali e locali
Sono in ogni caso è convinto che la nostra riflessione odierna per la qualità estesa delle competenze che hanno accettato di lavorare con noi
Per la ricchezza degli specialismo per la diversità e pluralità delle esperienze e delle sensibilità culturali scientifiche presenti
Per il confronto politico che rende possibile potrà rappresentare qualcosa di più che in occasione di discussione per diventare e questo è sicuramente un impegno del Partito Comunista Italiano
La leva di un progetto coerente e di una netta proposta di governo per l'area dolomitica l'arco alpino europeo
Desidero ringraziare tutti i relatori coloro che interverranno che hanno voluto raccogliere il nostro invito ad essere presenti ed in modo particolare tutti coloro lasciatemelo dire
Che sul piano culturale e tecnico organizzativo hanno dato il loro prezioso contributo perché questo incontro potesse venire nel migliore dei modi la vostra presenza lo testimonia grazie e buon lavoro
Cominciamo subito i lavori darei per la prima relazione della prima sessione la parola al professore Angelo De Rossi ispettore che il ministero della pubblica istruzione peraltro molto conosciuto in questa provincia e un esperto ovvero dei problemi dell'uomo della montagna la sua cultura degli e della sua vita
Prego anch'
Pur essendo consapevole di aprire con questo intervento la via ad una serie di apporti disciplinari sul tema
Le Dolomiti come risorsa dell'Europa
Sono assai lontano dall'idea di proporne una sorta di composizione fatta a priori
Io credo invece che il mio compito sia quello di tentare di individuare una linea che precisi almeno in qualche modo
L'oggetto profondo di ricerca di questo convegno
Ossia il capire come e per che le Dolomiti siano una risorsa per l'Europa che si avvia alla propria unificazione
E come perché si giustificano da parte dell'Europa medesima interventi atti a conservare e a promuovere questa risorsa
Dio subito che in un mondo come il nostro
Tutto teso alla esplorazione e dall'affermazione delle differenze
Io intendo proporre un discorso che fa capo al concetto di identità
La tesi in sostanza è questa le Dolomiti sono un mondo variegato e composito fatto di popolazioni diverse per etnia per lingua e per tradizione
Questo mondo possiede una identità profonda che giustifica la coesistenza pacifica e feconda delle popolari di popolazioni differenti
E questa con un sì coesistenza di diversità su un'identità comune
Può essere riferimento e modello per chi si appresta a porre in atto misure che decideranno i futuri assetti relazionali fra le genti europee
Io credo che si possa dare una risposta affermativa a queste domande
Così come credo che conservare e promuovere questo patrimonio di identità e di coesistenza
Debba consistere solo nelle rispettare le condizioni di contorno che lo hanno reso e lo rendono ancora possibile
Ma iniziamo dal principio
Nella nostra epoca che tutta satura di comunicazione l'idea della differenza della sua analisi e della sua affermazione attraversa tutti i nostri modi di pensare e di essere risultando addirittura dominante
Differenze fra i sessi differenze fra gli individui differenze tra le culture differenza tra natura e cultura fra umanesimo e tecnologia
E questo atteggiamento porta ha dunque Ricky Carracci
Ciascuno sui i suoi spazi su ciò che costitutivo della sua differenza
Con l'esito di viverci come l'identità separate e di pensarci come radicati in spazi isolati e dei connessi
Contemporaneamente però non riusciamo a sottrarsi ad una opposta esigenza
Cioè quella di unirci di riscoprire una natura comune un qualcosa che ci consenta di coesistere senza conflitto e che garantisca simultaneamente il nostro e l'alito lui sviluppo
Che lo garantisca dal rischio di naufragio e di morte
Siamo combattuti fra queste due contrari e tensioni
E abbiamo paura di uscire dai nostri spazi separati pur capendo che non possiamo continuare a viverci senza morire
Il nostro dramma quello del nostro tempo e quello della opposizione fra la singolarità dei connessa e L'Unità globalizzato ante che cancellando ogni differenza toglie proprio l'identità
Se non troviamo dei riferimenti che ci consentano di superare l'angustia di questo dilemma non è possibile nessun discorso né politico né economico né né altro di qualunque settore
La vita delle Dolomiti e la cultura delle loro genti mostra come il superamento di questo dilemma sia possibile e io credo che questo sia il concetto di fondo che propone le Dolomiti come risorsa e che unisce la diversità degli apporti disciplinari in un unico spirito
In questo senso studiare la vita delle Dolomiti gli assetti secolari che quelli in divenire delle sue genti
La conservazione del territorio e quella delle testimonianze del passato per estrapolato né il futuro
Configura le Dolomiti quasi come un laboratorio un osservatorio che indica strade principi ipotesi di soluzione traspone civili io credo a dimensione autenticamente continentale
è vero che parlare di una piccola regione di un contesto così vasto come l'Europa significa porsi a due livelli talmente diversi
Da doversi chiedere se ciò che cogliamo come totalità nella considerazione globale cioè locale non si risolva invece come singolarità
In un insieme più vasto obbediente ad altri parametri
Ma è altrettanto vero
Che quando scendiamo al profondo dell'uomo alle invarianti dei suoi rapporti al modo di perpetuarsi dei gruppi umani sempre disfatti e sempre ricomposti
Chi torna naturale rammentare l'osservazione di Russo che dice quando si vogliono studiare gli uomini si deve guardare il vicino asse
Per questo guardiamo vicino a noi a questa Regione di tramontana come a una risorsa autentica
Ma essa urne riferimento concreto ci permette di spingere il nostro sguardo lontano
Ci permette di scoprire un'identità proprio a partire dalla osservazione delle differenze
Chi ha già detto che le Dolomiti sono un mondo un mondo fatto di luoghi diversi per posizione per risorse
Che hanno imposto agli abitanti differenti rapporti ambientali codificati sinusite che come quelli linguistici sembrano quasi treni
Kenneth ricorrere portino con sé l'immagine dei paesaggi che hanno attraversato fin dalla loro partenza
Così ogni luogo ha i suoi limiti le sue ritualità
Il suo disegno delle parentele
I suoi nomi ricorrenti le sue consuetudini consolidate che vivono quasi protette dalla configurazione verticale del terreno che circoscrive zone ben definite
Ma i crinali non dividono
Uniscono peraltro sono una sorta di moderatore del contatto del mescolarsi
Che così che avviene lentamente senza traumi permettendo di riconoscere quel tanto di sette c'è nell'altro e di non considerarlo soltanto come costi is come straniero nemico sì che al di là delle accidentalità locali al di là addirittura dell'essere divisi in tre Province e dell'essere assoggettati a tre regimi amministrativi diversi
L'abitudine di fare i conti con difficoltà che sono analoghe la prudenza annata dal sapere le conseguenze catastrofiche irreversibili di ogni decisione errata proprio ai fini della sopravvivenza
Ha finito per consolidare un fondo di esperienza comune che si esplica nella gelosa custodia di ciò che propri Jolla che di ciò che propria ricchezza e proprio onere
E da qui che trae origine la cura tradizionale meticoloso del territorio c'è risorsa da trasmettere l'intatta a quelli che verranno
Da qui la cura della conservazione dei delicati equilibri ambientali e della dimensione demografica che porta a vivere solo degli interessi resi da un capitale di beni individuali e collettivi
Che deve essere saggiamente amministrato
Da qui il permanere di quel frutto di esperienza millenaria che sono ancora almeno nello spirito i laudi delle regole
Da qui la delicata vicenda delle pattuizioni per diritti di sopra suolo e delle altre forme che hanno reso possibile la coesistenza pacifica e la negazione di qualunque forma di imposizione o di violenza
Che non sia il solo potere coattivo di una legge
Che però tende sempre e comunque alla composizione delle liti
Da qui stili costituirsi
E lei volle vere di un paesaggio di strutture architettoniche ed urbanistiche di forme d'arte che costituiscono il linguaggio espressivo della rapporto uomo territorio visto come sistema integrato quando ci muoviamo tra le valli dolomitiche e ne godiamo gli aspetti noi avvertiamo anche se non necessariamente a livello consapevole
Questa armonia viva dinamica chi è discorso che suscita una risposta profonda del nostro essere e che quella stessa armonia
Che ad altra dimensione vorremmo acquisisse l'intera Europa
Basterebbe questo modo di essere e di stare in rapporto da proporre come modello a poter essere considerato un Thesaurus per la coesistenza europea proprio fondata sul rispetto dell'individualità culturali
Perché già a questo punto è possibile intravedere
Ciò che questo modo di in questo modo implica ossia come il rispetto di una comunità verso l'altra si fondi sul rispetto delle risorse che ne consentono la vita e la sua su e la sua stessa organizzazione
Da quelle più banalmente economiche a quelle più raffinata mente spirituali
Questo Thesaurus della vita dolomitica quindi può e deve essere esplorato
E ne debbono essere posti in luce tutti gli aspetti
Perché essi sono diretti alla vita ed alla pace e perché mostrano come l'uomo possa scaricare
Sulla lotta comune la natura quell'aggressività che espressa in altra direzione determinerebbe invece distruzioni e massacri
C'è però al di sotto di tutto questo un altro messaggio che emerge dalla vita e dalla consuetudine delle Dolomiti eclissi Ponente come la radice che giustifica ogni altro i più superficiale messaggio
Ogni uomo
Fonda e costruisce il proprio essere il proprio conoscere ed il proprio pensare e di conseguenza il proprio agire
Nelle realizzare due condizioni che se non siano rispettate o nella misura in cui non siano rispettate Portanova contraddizione mortale
Le due condizioni sono le seguenti
La prima è il rapporto diretto con le cose
Ossia la capacità di essere in contatto immediato con esse per poterne trarre tutta l'informazione della quale sono prendi la seconda se la progressiva acquisizione della capacità di essere soggetto del proprio discorso
Perché e attraverso il discorso che l'uomo pone contemporaneamente il mondo come oggetto della sua azione SI medesimo come coscienza operante
Il nostro mondo
Che è fatto di spazi separati
E anche il mondo di linguaggi frantumati e fra loro incomprensibili
La mancanza di referenza e la carenza di modelli sui quali specchiarsi e sui quali confrontarsi mette i nostri processi educativi e distruzione a rischio sempre maggiore
Di risolversi infatti coso trasporto da docenti via discenti di contenitori vuoti
Dini linguaggi che non organizzano informazione trasformandola in conoscenza
E che non permettono per il cablaggio intenzionale di conoscenze per ricavarne altre conoscenze che costituisce il processo trasformazione male che si chiama pensiero
Io credo sia fuori di ogni dubbio che l'ambiente dolomitico abbia sempre fornito un tipo di educazione istruzione esente da questo rischio
La vita di montagna e in genere ogni vita di RAI di lavoro soprattutto quando il lavoro è duro
Gli impedisce al linguaggio di diventare lo schermo tra il soggetto e le cose escludendo il soggetto stesso dalla produzione autentica dei suoi enunciati
La traduzione la tradizione delle Dolomiti
Richiama alla formazione autentica dell'uomo proprio in quanto impone all'uomo la verifica dei propri enunciati attraverso gli effetti dell'organizzazione delle cose che si meritava
Bertolt Brecht diceva che i massacratori escono dalle biblioteche e le popolazioni delle Dolomiti hanno dato prova
Di non essere popolazioni propri via al massacro
E io non so se altro il più grande patrimonio di insegnamento di patrimonio risorsa per il futuro la vita delle Dolomiti posso offrire all'Europa che vuole essere unita anche se oggi però
Tutto questo comincia ad essere in pericolo a rischio grosso
Perché le popolazioni dolomitiche nell'impatto con i mass media e con la massiccia presenza turistica
Sono distolte spesso dalla loro millenaria tradizione di vita e di formazione individuale e collettiva aprendo soprattutto ai giovani
Il rischio dell'alienazione e spesso dell'abbandono del loro ambiente specifico
Viene spontaneo a questo punto parlare di difesa
Non credo alla difesa pièce sottrazione a rischio differita
Perché ciò che per sopravvivere debba essere sistematicamente protetto è sostanzialmente morto
Io credo che il discorso debba rifarsi come dice giustamente il titolo proposto a questo intervento alla conservazione
Conservare indica etimologicamente un'azione gli impegni Siva di servizio a favore di qualcosa
Significa per me in questo caso agire sulle condizioni di contorno della vita delle Dolomiti per consentirne la libera ed autonoma sopravvivenza
Per impedire quel processo di deresponsabilizzazione progressiva degli individui che porta al disordine elementare e dunque all'estinzione al dispiegamento dei gruppi umani
Conservare
E di conseguenza promuovere ossia attivare lo sviluppo di una popolazione e consentirle di poter operare scelte relativamente a quelle con varianti che permettono di regolare il processo di sviluppo
Se una popolazione non può controllare e decidere circa tali con varianti la sua autonomia e fittizia è illusoria
Non credo di dire nulla di nuovo
Affermando che si tratta
Dell'istruzione dell'assetto del territorio della qualificazione degli operatori pubblici e delle politiche di credito
E non credo di aggiungere alcunché di particolare notando come queste quattro con varianti interagiscano con la variabile o le variabili di trascinamento dello sviluppo
Se si voglia veramente conservare e promuovere la risorsa costituita per l'Europa dalle Dolomiti viste come inserite attivamente nel contesto generale dell'Europa stessa
Bisogna ridare la partecipazione alle sue genti
Circa le decisioni su tali con varianti che sono proprio quelle che consentono di controllare lo sviluppo indotto dalle variabili che lo trascinano
Assetto del territorio e politica di credito sono cose troppo ovvie perché ci si debba soffermare
Chiunque per sottolineare come la diversità ambientale imponga differenti metri di valutazione ed imponga una contrattazione funzione del tempo e degli andamenti congiunturali
Credito e politiche di innovazione sono fatti strettamente connessi perché il credito che consente l'adattamento dei ritrovati tecnologici alla specificità della vita in montagna
E la connessione fra tecnologie da assetti territoriali e nota il punto da esimersi da un approfondimento specifico almeno in questa sede
Discorso a parte
Invece mi pare meritino l'istruzione e la qualificazione degli operatori pubblici
L'istruzione da istruire latino
Indica il processo attraverso il quale il mondo adulto fornisce le giovani leve di strumenti per affrontare i problemi dell'esistenza
Questo processo e assai ricco ed articolato ed appartiene in gran parte al corpo sociale che lo esplica direttamente ed immediatamente coi suoi modi di essere e di vedere che vengono introiettate i attraverso le note via della partecipazione della imitazione dai giovani
Ciò che colpisce è invece che nella istruzione scolastica attuale il momento formale di questo processo quello che tende a consentire al giovane di organizzare significa mente i contenuti della sua esperienza
E che forzatamente si esplica in un lavoro su contenuti scientifici e culturali
Sia pressoché privo di ogni e qualsiasi specificità e riferimento al luogo urbano e geografico nel quale l'allievo stesso pur vive e in genere continuerà a vivere
Vivere in montagna non è lo stesso che vivere in pianura
Vivere in montagna esseri in rapporto in interazione con essa
Ciò con cui non si interagisce non fa parte del nostro ambiente anche se faccia parte del nostro luogo geografico
Se nel processo di formalizzazione dei linguaggi attraverso i quali si articola il mondo il soggetto e l'ambiente in cui per l'appunto è il soggetto restano fuori
Allora lo stesso linguaggio diventa uno schermo alienante è un porre soltanto finzioni che indirizzano ad altro dall'incontro con la propria specificità e con la propria identità
è lo sradicamento ottenuto in cambio di una presunta identità nazionale o transnazionale che sono illusorie
Perché esse stesse non hanno senso al di fuori del nostro concreto viverle in chiave di identità locale
Siamo ben lontani da qualunque campanilismo da qualunque provincialismo che finiscono fatalmente nell'idiozia nel privato in ciò che sta fuori dalle grandi direttrici lungo le quali si snoda il cammino dell'uomo
Sosteniamo invece con ogni energia che se manca la base profonda di una identità culturale latitante e perciò legata a un luogo umano e geografico
Non c'è nessuna possibilità di resistere al mutamento vertiginoso che stiamo vivendo e che perciò sia emarginata e ci fa marionette anziché protagonisti
Mi si lasci dire a questi effetti che non esistono culture minori o maggiori esistono soltanto livelli sempre più profondi di cultura che vanno dalle articolazioni superficiali attraverso le quali ogni gruppo ristretto risolve a livello di sottosistema i problemi degli di interazione ambientale di contesto
Fino alla scoperta
Di quella combinatoria di elementi semplici che costituiscono il percorsi dei discorsi coi quali con diamo ed ecco neghiamo in giudizi enuncia attivisti e pongono come dicevo
In un unico atto
E l'oggetto e la nostra coscienza operante
Conservare la risorsa delle Dolomiti è fare assi che l'istruzione
Si riappropri di questo senso
Che è quello che sorge a Ceva all'attività delle antiche scuole
Che si esprimeva nelle regole e nei laudi ed è in genere e di in genere nelle istituzioni sulle quali si reggeva il Pubblico delle genti di questa meravigliosa regione
C'è poi l'altro punto quello della qualificazione dell'operatore pubblico che si accordava questo ma che in questo non si esaurisce
Oggi la canzone ministra
L'agire a livello di servizio della comunità locale qualunque sia il livello di questa comunità
Implica problemi la soluzione dei quali nei si inventa né si improvvisa
Implica conoscenze competenze
Aperture
Che presuppongono una preparazione attenta e la capacità di uscire quando occorra addirittura dal mero buonsenso
Che troppo spesso la complessità smentisce Attraverso Effetti paradossi o perversi
Le cui conseguenze poi la comunità si trova a dover pagare
La consapevolezza culturale e la formazione tecnica non fanno certo un buon amministratore ma si dovrà convenire che ne costituiscono almeno la condizione necessaria ancorché non sufficiente
Le realtà ad affrontare ogni giorno sia all'interno che verso l'esterno sono sempre più complesse e pesanti e le decisioni spesso improcrastinabili debbono essere prese comunque a ragion veduta
L'operatore pubblico va sempre più configurando siccome pubblico e l'imprenditore la cui inadeguatezza in quanto ostacoli la funzione dell'imprenditoria privata finisce per danneggiare in modo consistente la comunità amministrata
Le tradizioni amministrative delle comunità dolomitiche hanno molto da insegnare in argomento anche a livello di metodo di quel metodo che va per reti funzionali competenze
Incentrate su problemi da risolvere anzi che per settori visti siti istituzionali di attribuzioni che spesso rendono addirittura impossibile l'affrontare i problemi
Qualificare l'operatore pubblico significa non solo far sì che chi amministra conosca veramente i problemi
Così come li deve conoscere
Chi è amministrato ma che l'organizzazione del lavoro decisione del lavoro decisionale a livello di istituzioni sia adeguato alle esigenze di luogo e soprattutto di tempo
Chi è che conservare e promuovere lo sviluppo della regione dolomitica non significa affatto tendere a farne un museo ove della con una specie di riserva parco con gli indigeni pagati per far fuori il colore e per custodire il paesaggio
Si tratta invece di creare o rafforzare le condizioni affinché essa possa continuare affinché possano verificarsi uno sviluppo controllato da coloro che di tale sviluppo sono i protagonisti
E poi cosa succederà come procederà come dovrà procedere questo sviluppo
Ogni tentativo di rispondere a domande di questo genere indica da parte nostra solo la presunzione di dominare di predeterminare un futuro che almeno nella misura in cui gli è prodotto di scelta libera e appunto non prevedibile o prevedibile soltanto come ipotesi di ventaglio di scenari
Oggi possiamo per indagare su fatti sudati su possibilità che risultano a noi
E possibilità ce ne sono e molte e in direzioni diverse
Val la pena di parlarne soltanto per un motivo perché una cultura umana può reggersi
Soltanto se abbia le risorse economiche di popolazione per farlo e se tali risorse risultino concorrenziali a quelle offerte dal contesto
Le esigenze di collocamento e di carriera dei giovani ma anche tali da risultare appetibili rispetto al ricollocamento e agli sviluppi di carriera che offre il grosso centro urbano o più in generale la pianura
E la questione qui presenta due diversi profili un primo di convenienza economica
Rapporto fra orario di entità di lavoro responsabilità attribuite eccetera e i regimi retributivi è un secondo relativo al contesto di Hagi sociali e di scambio tra le persone
Offerti dal luogo nel quale il lavoro stesso viene prestato
è chiaro che sotto certi profili lavorare ad esempio a Milano possa risultare preferibile che lavorare a Pieve di Livinallongo
Conservare e promuovere la risorsa delle Dolomiti passa anche attraverso le forche caudine di questo tipo di problematica
Perché il bisogno di aggregazioni di scambio di partecipazione ha assunto forme di richiesta che non sono eludibili
E non è pensabile che la grande maggioranza di giovani accetti una vita che non consente la soddisfazione di un tale bisogno e con le modalità che soltanto certi tipi di organizzazione sociale con cento il provincialismo e avvertito sempre e dovunque come rischio involuto Orio molto alto
La difficoltà aumenta ancora poi ove si pensi all'effetto dell'impatto del turismo nei confronti dei più giovani specialmente dove sussistendo sia la stagione estiva che quella invernale
Questi giovani vedono e dunque assimilano per i noti processi di partecipazione imitazione solo un mondo fatto di divertimento e di consumo
Un mondo che brucia le occasioni in cerca di sensazioni nell'assurda postura zione che solo i seri escano a dare un senso alla vita
Ritengo che queste difficoltà siano superabili attraverso un azione combinata tre diversi livelli
Un'istruzione che ponga come si è detto prima il rapporto autentico con l'ambiente e che consenta la propria azione china della propria cultura di origine un assetto del territorio che consenta una reale comunicazione ed un'organizzazione che favorisca lo scambio sistematico con altre culture
Quello da risolvere e dunque un problema di interazione di comunicazione che consenta alla correzione della posizione transazionale sfavorevole della montagna
Senza che l'impatto con altre realtà sia tali da sradicare dal loro specifico i soggetti che ne dovrebbero essere gli attori
In definitiva la domanda che ci eravamo proposti chiedendo se il territorio delle Dolomiti gli offra la possibilità non solo di offrire ai giovani di sbocco professionale ma anche residenza appetibile sia ai fini di carriera che di relazioni sociali muovere risposte positive
Se vengano soddisfatte le istanze che abbiamo richiamato
Ed altre ancora che ne costituiscono il contorno è il supporto
La prima
Che viene in mente è costituita dall'istanza che i lavori del mondo Montanaro divengano remunerativi
E ciò investe tra i diversi aspetti del problema un primo relativo alla dimensione aziendale spesi in agricoltura
Un secondo relativo ai regimi contributivo assicurativi che dovrebbero essere unificati per prestazioni di lavoro diverso un terzo pertinente regimi fiscali
Quali effetti abbia avuto per la montagna il frazionamento della proprietà fondiaria e facile da vedere
Gli incolti che potrebbero essere produttivi i boschi abbandonati la mancata cattura del sottobosco li selvatiche invento di troppi Pascoli sono cose notte
Che hanno avuto un esito dello spopolamento di certi Paesi e del degrado ambientale
Per non parliamo dei bacini fluviali di quel che hanno subito al seguito di questa mancata cura con tutti i rischi per la stessa pianura che gli eventi del sessantasei gli hanno messo ben chiaramente in luce istituti come il maso chiuso come quelli delle comunità familiari e ciò che ha dei sì si connette vanno ripresi riesaminati a fondo per adeguarli all'attuale
Non sto parlando di moda che è tutt'altra cosa in modo che possano riprendere vita Teri dare possibilità di vita chi nell'attore fruitore
Cosa implichi questo a livello di rendere nuovamente remunerative attività che condotte isolatamente non meritano più di essere di essere gestite e facilmente pensabile
Sono senz'altro da rivedere i regimi assicurativo previdenziali vigenti
E da riadattare alla specifica e alle specificità della zona i regimi fiscali soprattutto per quelle piccole aziende
Che pur svolgendo attività economica assicurano di fatto servizi essenziali sia per gli abitanti che per l'ambiente
E questo ci porta necessariamente il discorso a quelle attività artigiane che costituiscono la spina dorsale dell'economia del settore secondario in montagna
E che per la loro costituzione sono condannate a morte se lei si vogliano inquadrare nella prospettiva amministrativa e nei regimi fiscali delle attuali gestioni aziendali
Discorso ci farebbe assai complesso a questo punto e non è questo in ogni il luogo che spetta per svilupparlo basti soltanto dire però che quando un sistema finisce per creare
Dei dissesti per creare dei guai per togliere Rea redditività d'attività essenziali solo perché sono svolte in particolari condizioni
E da rivedere evidentemente il sistema
Il nostro discorso però sarebbe incompleto se non tenesse conto che rendere abitabile un territorio vuol dire anche promuovere nello stesso delle attività che siano fonti di reddito appetibili in senso attuale
Le Dolomiti sono il punto ombelicale della montagna europea e ne costituiscono certamente la capitale morale
Ciò crea la naturale premessa
Io penso per
Il costituirsi per il sorgere di centri di studio
Sia a carattere interculturale che di ricerca d'ambiente ai quali potrebbero accedere giovani di nazionalità diversa per imparare ad essere europee
E del resto
Perché non studiare di porre in zone silenti raccolte salubri anche i centri di ricerca o di elaborazione dati di grandi attività di pianura
Perché non porre in essere e centri di educazione ambientale
Sia per studenti che per adulti aiutando quella trasformazione qualitativa dello stesso turismo
Che sta mostrando per chiari segni diritto di ricercare un contatto con la natura e con l'umanità locali aldilà della pura fruizione del paesaggio e dell'aria
Oltre che degli impianti sportivi e di divertimento certo che va regolata la dimensione demografica dell'ospitalità che le Dolomiti possono offrire per evitarne il degrado
Certo ancora che l'utilizzo delle risorse va lasciato ai locali per impedirne l'esclusione dal godimento e che almeno va regolamentato l'afflusso di capitale esterno affinché assicuri
Non soltanto di non essere speculativo a breve termine ma anche di costituire infrastrutture capaci di garantire un adeguato indotto locale
E lasciatemi dire che non sono certamente le idee e le proposte che mancano
Quelle che sono state richiamati in modo forse confuso e caotico sono soltanto alcune
Che però sono tutte legate da un denominatore comune
La loro tendenza a creare spazi nei quali l'esistente possa evolvere decidere dissente
Garantito soltanto contro la speculazione
E garantito ancora per quelle grandi opere di assetto idrogeologico che oggi a seguito di precedenti politiche depauperati vive la zona non è più in grado di sostenere improprio
Personalmente Non credo nei miracoli S-mine alle posizioni del tutto catastrofiche non credo né che si possa trasformare ipso facto il mondo montano in Paradiso
Ne che sia ineluttabile la morte della montagna ridotta a me era un mondo subalterno alla pianura può polmone di respiro dallo stress
Io credo nella volontà e nella capacità dell'uomo di porsi di fronte ai problemi e di risolverli con quella costanza con quella tenacia con quella prudenza che nelle Dolomiti sono virtù
Ossia forze tradizionali era dita
La capacità di evolvere di progredire da parte dell'uomo consiste nel costruire alternative a quel fluire degli eventi che impropriamente viene visto e vissuto come naturale ossia quello che vede nelle grandi forze naturali ed economiche un qualcosa di ineluttabile come il corso di un fiume in piena contro il quale nulla è possibile
Dai tempi lontani
Quando qualunque decisione o qualunque impresa era in balia di forze naturali incontrollate e incontrollabili ad oggi
Non abbiamo fatto altro che soggiogare utilizzare le forze naturali per ottenere effetti che la natura da sola non ci avrebbe mai dato
Per questo ritengo che non sia vano sogno
Che un'Europa unita trovi un suo laboratorio attivo e di coesistenza e di incontro nell'area dolomitica e che questa possa costituire un polo di riferimento ed un centro di ricerche
Per la riappropriazione da parte dell'intero mondo montano europeo
Della sua funzione distintiva ed Uniti IVA di civiltà diverse
Io credo che se vogliamo davvero questo se creiamo le condizioni per cui questo accada credo che potrà realmente accadere
Creare le condizioni
Non pretendere di pre determinare il futuro per decidere di esso la competenza e di chi in tale futuro dovrà vivere ossia i nostri figli a noi
Spetta solo fornire loro gli strumenti della cultura materiale e non materiale e la formazione spirituale e morale per poter decidere matura mente di se stessi grazie
Angelo De Rossi che molti di voi conoscano
è stato Angelo De Rossi ma ringraziamo non potevamo avere migliore introduzione ai nostri lavori permettetemi che io legga alcuni messaggi che credo significativi
Ringrazio cortese invito a convegno organizzato dal gruppo consigliare comunista abbiamo qui a che basta a capogruppo insieme segretario regionale del Trentino attualizza il compagno Chiocchetti
Gruppo consiliare comunista regione veneta sul tema Dolomiti una risorsa per l'Europa in programma Cortina sette otto aprile prossimo venturo purtroppo malgrado la migliore disposizione
Concomitanti improrogabili impegni non mi consentono di partecipare invio partecipanti tutti mio saluto tra urla di proficuo lavoro stop Giorgio Ruffolo ministro per l'Ambiente
Io credo che Giorgio Ruffolo vada ringraziato
Perché noi avevamo invitato sappiamo che non potrò essere presente e che voleva esserci ma credo che sia stato un atto di non solo l'intelligenza ma di disponibilità reale a collocare su problemi reali il fatto che il ministero dell'Ambiente abbia dato il patrocinio questo convegno e quindi il mio ringraziamento non ne formale ho dovuto ma riconoscimento di sensibilità
Che credo che necessaria rispetto ai temi che che oggi discutiamo
Un altro un messaggio impossibilitato a intervenire per impegni di lavoro auguro al convegno del grande successo
L'importanza dell'argomento l'asserita riorganizzazione certamente meritano il coordinatore generale di ma un tennis Ernesto Carlo Alberto Pinelli io sarei per fare un applauso perché non condivido per esempio il parere che ha dato sull'iniziativa
Formidabile importante e che ha messo in crisi tutti compreso nuovi ti mando di ma un tendone sulla Marmolada
Ha fatto un grande servizio alla Provincia non ne ha messo in crisi e capacità di attrazione turistica o suo prestigio calato Carlo Alberto Pinelli sarà nella tavola rotonda che concluderà la prima sessione
è sostituito degnamente dall'alpinista che voi tutti conoscete gogna che insieme a me il regista della film sulla appunto sul lavoro fatto sulla Marmolada
Un ultimo messaggio che trovato giustifica anche altri altre persone viene l'onorevole Emilia Boselli capogruppo della Partito comunista la Commissione ambiente della Camera
Impegnata come dicevo altri che erano previsti che arriveranno comunque nel corso del convegno da impegni parlamentari
Ce ne sono a discussione i decreti che di cui tutti siete conoscenza impegni parlamentari mi periscono partecipare al vostro convegno ne assicura l'interesse impegno su sei risultati auguro buon lavoro
Procediamo con i lavori adesso la parola al professor Edoardo Salzano Presidente Istituto Nazionale urbanistica consigliere regionale del partito comunista nel Veneto
Con la relazione assetto politica il territorio dell'area dolomitica piani azioni strumenti
Ma abbiamo la fortuna di parlare di un territorio la le cui caratteristiche sono note a tutti
Del resto già dagli interventi che hanno preceduto il mio sono immerse mi sembra con chiarezza le ragioni per cui le Dolomiti sono per noi una risorsa da conservare e promuovere
Sono emersi con chiarezza le qualità di questa risorsa
La ricchezza eccezionale del patrimonio che essa costituisce
Voglio sottolineare questi due termini qualità e patrimonio e voglio soffermarmi un poco su di essi
Perché in qualche modo definiscono le coordinate della stella polare che deve guidarci nel ragionare su come operare una sintesi tra conservazione e sviluppo
Qualità
Questo termine esprime valori che non sono riconducibili a numerario che perciò trovano con difficoltà spazi adeguati nelle valutazioni e operazioni economiche
Ma esprime valori che oggi riconosciamo essenziali per la vita della nostra civiltà
Per i quali non siamo più disposti a rinunciare quali che siano le difficoltà che dobbiamo superare per ottenerne la promozione
E quando riferiamo il termine qualità al territorio all'ambiente
Non ci sfugge che esso esprime una realtà che sempre il risultato di un sapiente intreccio tra un originario dato naturale
E l'applicazione a questo dato del lavoro della cultura dell'uomo
Un intreccio tra natura e il lavoro nel quale certamente qui nelle Dolomiti sembra prevalere l'elemento naturale
Mentre in altre situazioni penso ad esempio a Venezia appare prevalere l'elemento storico del lavoro e della cultura
Ma che dovunque la dove raggiunge il requisito della qualità è caratterizzato da un equilibrio tra l'uno e l'altro elemento
Come trovare oggi questo equilibrio tra lavoro e natura
Per rispondere a questa domanda significa affrontare in pieno il tema di questa sessione del convegno
Equivale a domandarsi come sia possibile oggi trovare una sintesi tra l'esigenza della conservazione promozione della risorsa ambientale costituita dalle Dolomiti e l'esigenza di uno sviluppo economico sociale e civile di quella società che nelle Dolomiti vive e opera
Può aiutarci ad andare avanti nel ragionamento riflettere al secondo termine al quale prima mi riferivo patrimonio
Quando parliamo di una risorsa come di un patrimonio
Noi intendiamo evidentemente riferirci a qualcosa che non va sfruttato
Che non va trattato come una miniera o una cava o un giacimento dal quale estrarre pezzi
Per trasformare rivenderli consumarli
Ma va trattato come qualcosa che può generare ricchezza non effimera
Solo se viene conservato adoperato con parsimonia ha cresciuto anzi perché generi maggiore ricchezza
Perciò tornando ancora al tema di questa sessione trovare la sintesi tra conservazione e sviluppo equivale per noi a cercare un tipo di sviluppo nuovo rispetto a quelli che abbiamo conosciuti
Il quale non solo non confligga con l'esigenza di tutelare le qualità ambientali Manzi assuma la tutela e la crescita di quelle qualità come il motore e insieme l'obiettivo dello sviluppo
Uno sviluppo nuovo dicevo
E sappiamo bene infatti che lo sviluppo che è stato perseguito fino a oggi è uno sviluppo fondato su una concezione distorta del rapporto tra uomo e ambiente
E fondato sulla concezione dell'ambiente come res nullius come qualcosa di cui ciascuno può appropriarsi
Che tutti possono preoccupare consumare senza preoccuparsi della sua ricostituzione
Su cui tutti possono scaricare i rifiuti prodotti
E sappiamo anche che questo sviluppo ha già prodotto e sta ulteriormente producendo danni gravissimi
Danni via via più ampi poiché l'allargamento dei diritti democratici l'aumento del reddito medio del tempo libero l'accentuata è facilitata mobilità
Hanno trasformato la fruizione delle qualità territoriali e ambientali
Da fenomeno di élite al fenomeno di massa
Con la privatizzazione recinzione degli accessi alle coste boschi
Con la proliferazione delle seconde e delle terze case
Con l'ipertrofica infrastrutturazione del territorio con la sovrapproduzione di rifiuti e la loro disseminazione questo sviluppo sta provocando la distruzione del patrimonio ambientale con i ritmi rapidissimi
E se questo costituisce un danno per tutto il genere umano
Costituisce poi un danno particolarmente preoccupante ed emergente
Laddove la fonte prevalente del reddito non è costituita dall'attività industriale manifatturiera o dolore dall'agricoltura intensiva
O dal terziario produttivo ma dalla utilizzazione saggia o dissennata che sia del patrimonio ambientale
Come appunto qui come nelle Dolomiti
Uno sviluppo capace di considerare governare le la risorsa territorio come un patrimonio
Deve evidentemente disporre di strumenti adeguati adeguati perché idonei allo scopo cui devono servire e adeguati perché capaci di operare controtendenza rispetto ai processi in atto quindi perché forti
Oggi l'attenzione delle politiche territoriali riguardanti l'ambiente tende a polarizzare sia rivolgere quasi esclusivamente lo sguardo sul settore del disinquinamento
Impegna risorse affluiscono e sono pretesi in misura via via crescente per depurare raccogliere ridurre la tossicità e la nocività
Rendere insomma meno dannosi o almeno meno fastidiosi i rifiuti solidi liquidi e gassosi che la nostra società produce in così gran quantità
è un settore nel quale certamente giusto impegnarsi
E sacrosante sono le critiche le proteste per quelle autorità come la Giunta regionale del Veneto che producono moltissimo materiale di propaganda e pochissimo disinquinamento
Ma è un settore che per definizione inevitabilmente in ritardo sulle cose
Sui processi reali interviene a valle dei processi può al massimo e con dispendio crescente di risorse ridurre la negatività degli affetti
Le politiche territoriali basate sull'disinquinamento non solo per ciò di per sé uno strumento adeguato per un governo della risorsa territorio
Capace di raggiungere la sintesi tra conservatore conservazione e sviluppo
Il disinquinamento è necessario ma non è sufficiente
Uno strumento idoneo ma oggi non forte e perciò non pienamente adeguato nel senso in cui dicevo prima
è costituito dalla pianificazione territoriale e urbanistica
L'importanza di questo strumento sta in ciò che esso è Allo stato degli atti l'unico che riesco che possano uscire a governare una realtà qual è il territorio che è un sistema complesso di elementi fisicamente definiti suscettibili di usi diversi
è l'unico strumento capace di garantire non una mera giustapposizione delle varie scelte di settore i trasporti parchi le energie alla produzione la residenza e così via
Ma un assetto fisico e funzionale nel quale le varie utilizzazioni le varie funzioni vari regimi cui sono sottoposti o sottoponibile diverse parti del territorio
Trovino una loro complessiva coerenza
Coerenza in Terna e coerenza tra l'assetto del territorio e il sistema di obiettivi culturali sociali politici economici che la collettività assume
La pianificazione territoriale urbanistica vista come strumento idoneo a raggiungere un rapporto corretto tra conservazione e sviluppo ambiente e lavoro qualità del patrimonio ambientale sua adeguata fruizione
Ha conosciuto stagioni molto diverso e e conosce ancora oggi indi Rizzi molto diversi nelle tre regioni nelle tre aree che gravitano sulle Dolomiti
Ai due estremi della diversità si pongono secondo me il Veneto da una parte l'Alto Adige dall'altra
Mentre mi sembra che per più d'un sostanziale aspetto in una posizione intermedia si colgono si collochi la provincia di Trento
Un modo che a me sembra significativo per comprendere e valutare le politiche territoriali delle regioni dal punto di vista del patrimonio ambientale
è costituito dall'impatto che su di esse ha avuto la legge quattrocentotrentuno del mille novecentottantacinque
Quella legge che comunemente nota come legge Galasso ma che ben più propriamente bisognerebbe chiamare legge Alborghetti Bassanini Galasso
Corna quattrocentotrentuno come tutti sanno il Parlamento ha sollecitato le regioni a procedere nella tutela delle caratteristiche essenziali del paesaggio italiano
Mediante gli strumenti di una pianificazione territoriale urbanistica contrassegnata dalla specifica considerazione dei valori paesaggistici ambientali
E lo ha fatto con due ordini di stimoli
Da un lato con la prescrizione a redigere piani
Sì fatti e adottarli entro una determinata data
Dall'altro lato con lo stimolo indiretto della posizione di vincoli di non trasformabilità su determinate aree vincoli che potevano essere risolti superati appunto solo con l'adozione dei piani
Io vorrei notare tra parentesi che la quattrocentotrentuno è stata la prima manifestazione seppure in forma impropria di quell'attività di indirizzo e coordinamento in materia di assetto del territorio di ecologia
Che il DPR seicentosedici attribuisce agli organi centrali dello Stato
E vorrei annotare ancora che sebbene l'attuazione della legge sia stata molto deludente rispetto alle aspettative e alle stesse potenzialità e sa comunque posto in moto un processo di pianificazione praticamente in tutte le regioni italiane
Per il Veneto la quattrocentotrentuno è stata una benefica scossa
E solo grazie alla legge che la Giunta regionale ha frettolosamente ripreso gli studi per la formazione del Piano territoriale di coordinamento che da oltre a un decennio era solo un'intenzione è una prescrizione inevasa
Della legislazione regionale
E ha individuato e in qualche modo vincolato sul medesimo piano lei sessantasei gare da destinare all'istituzione di parchi e riserve naturali che da anni erano oggetto di un elenco mai importato all'approvazione del Consiglio regionale
Per le due Province del Trentino Alto Adige invece come per il Friuli Venezia Giulia
E come per l'Umbria l'unica altra regione italiana ad aver consolidato prima della legge quattrocentotrentuno un'attività di pianificazione d'area vasta
La legge ha provocato quasi solo un adempimento di verifica tecnica della maggiore o minore validità rispetto ai nuovi indirizzi
Del parlamento di una politica di pianificazione e di tutela che in queste regioni era in corso ormai da molti anni
Particolarmente significativa mi sembra l'esperienza della Provincia autonoma di Bolzano della Regione altoatesina
Significativa sia per l'insegnamento positivo che per taluni aspetti ne deriva sia per alcuni suoi limiti
I rappresentanti dei Bolzano sono sempre orgogliosi
E ha ragione quando possono esporre alcuni numeri significativi ad esempio che più dell'ottantacinque del territorio altoatesino e tutelato
E la parte più consistente di questa quota molto rispettabile è costituita dalla superficie vincolata dai piani paesaggistici comunali o intercomunali quindi a un livello di dettaglio molto preciso
Una superficie tutelata attraverso strumenti di pianificazione atipici sostanzialmente di solo vincolo che operano in negativo rispetto ai piani urbanistici comunali applicati in modo molto esteso
E a un territorio questo è il secondo dato significativo
Che è in larghissima misura antropizzato
Infatti benché sessantaquattro per cento del territorio altoatesino sia quota superiore ai mille cinquecento metri il settantatré per cento dello stesso territorio adoperato per le attività primarie
Come ha osservato Silvano Bassetti pure in condizioni spesso ai limiti della sopravvivenza
L'antropizzazione del territorio risulta ancora oggi in questa regione è diffusa e capillare secondo modelli prevalenti ieri cultura alpina
Conservati sia anche per la stabilità di forme giuridiche di indivisibilità dei fondi rustici maso chiuso e di modelli socio politici fondati sulla radicata diffusione della popolazione sul territorio
La politica di tutela ambientale altoatesina di questo importante versante delle Dolomiti non nasce oggi e le sue ragioni sono certo complesse
E già a partire dagli anni sessanta che il territorio è stato soggetto a pianificazione comunale la quale dal mille novecentosettantasei copre la totalità dei comuni
E nel quadro e col supporto di questa politica si è sancita e si applica molto rigorosamente con un sistema di decisioni fortemente centralizzato la totale inedificabilità dei boschi e degli alpeggi
Per il contenimento dell'espansione edilizia ottenuta anche combattendo con decisione sia l'edificazione diffusa sia la costruzione di seconde case per i non residenti
Ed è una politica territoriale quella altoatesina nella quale la tutela dell'ambiente e del paesaggio trovano le loro ragioni in un duplice ordine di motivazioni
Da un lato la consapevolezza che i redditi e la loro costanza nel tempo sono legati alla preservazione del patrimonio che lì genera il paesaggio insomma come risorsa economica da far durare per sempre
Dall'altro lato e forse ancora più profondamente
La convenzione che quel paesaggio quell'ambiente quei modi di produrre di vivere nel territorio
Sono parte fondamentale dell'identità culturale di due minoranze etniche quella osso tedesca minoranza nello Stato nella stessa regione
E quella ladina minoranza nella minoranza
Una tutela quindi nella quale i moventi difensivi sembrano determinanti
E questi stessi momenti difensivi hanno fatto sì che si conservasse nel tempo al di là e al di sotto delle politiche territoriali
Quel modo di gestire i rapporti produttivi e i rapporti patrimoniali che ha largamente resistito alle forme tipiche del sistema capitalistico borghesi italiano
Una tutela quindi per ciò stesso non priva di elementi di fragilità da cui derivano i suoi stessi limiti
Così a proposito di Dolomiti c'è da registrare che il territorio urbanizzato si è normalmente ha cresciuto certo in termini relativi negli ultimi trent'anni
Passando dai tre mila ettari del mille novecentocinquanta e i dodici mila ettari odierni
E ciò sembra avvenuto soprattutto nella seconda metà degli anni Settanta
Quando in quella regione la pianificazione urbanistica comunale ha prevalso sulla pianificazione paesistica
Sono gli anni in cui ci sono state le maggiori espansioni nel fondovalle e in cui in alcuni punti significativi si è consolidato il sistema degli impianti di risalita
Ma oggi i giochi sembrano potersi riaprire mentre nelle valli meno toccato allo sviluppo turistico
Ci si rifiuta di adottare il modello consolidato di un turismo affidato agli impianti di risalita alla concentrazione delle presenze alla infrastrutturazione del territorio
E si vuole cogliere fino in fondo l'occasione di uno sviluppo basato sul binomio qualità dell'ambiente e qualità del servizio ricettivo
Al livello della Provincia sembra riaprirsi un dibattito sull'esigenza
E sull'opportunità di superare i limiti localistici della dimensione comunale della pianificazione per introdurre forme di pianificazione o quanto meno di incisivo coordinamento a livello di area vasta
Anche nella provincia autonoma di Trento la tutela dell'ambiente presente da alcuni decenni all'interno del processo di pianificazione
Un processo di pianificazione più classico di quello altoatesino non atipici piani paesistici comunali ma un vero e proprio piano degli Area Vasta
Il piano urbanistico provinciale formato per la prima volta negli anni sessanta al quale fece seguito una legge organica di tutela del paesaggio che già nel Milano centosettantuno anticipa alcuni contenuti della legge nazionale quattrocentotrentuno dell'ottantacinque
Tra i caratteri essenziali dell'impostazione maturata nel Trentino in quegli anni
Io vorrei ricordare soprattutto l'estensione dell'oggetto della tutela e si esplica nel passaggio dalle bellezze naturali a territori naturali o trasformati dall'opera dell'uomo
Superando l'ottica estetizzante strettamente figurativa e adottando una concezione naturale culturale
E la graduale connessione tra tutela paesaggistica e pianificazione urbanistica
Come nell'Alto Adige anche nel Trentino a una partenza nettamente anticipata rispetto a quasi tutte le altre regioni italiane corrisponde una fase di appannamento grave nella seconda metà degli anni settanta
Probabile Effetto e anzi anticipazione ma questa volta in negativo
Di cui il più generale appannamento dell'attenzione politica sui temi della pianificazione
E della faccia arsi delle posizioni della deregulation che negli anni successivi prevalsero a livello nazionale
Fatto sta che con una legge del mille centosettantaquattro si statuisce la prevalenza della pianificazione comunale urbanistica volta all'edificazione rispetto alla pianificazione paesistica
Sì restavano i diritti derivanti dagli strumenti urbanistici vigenti senza prescrivere la verifica dal punto di vista paesaggistico
Togliendo di fatto il diritto di veto e quindi ruolo per preminente alla tutela e privando la pianificazione dei livelli subalterni dei contenuti natura paesaggistica considerando questo aspetto sempre più sopra strutturale
Mi sembra che prima ancora della legge quattrocentotrentuno fuit disastro di Stava a provocare nel Trentino nell'ottantacinque una svolta della politica del territorio
La nuova Giunta provinciale diede una spinta vigorosa un processo di pianificazione che si era insabbiato
La revisione del piano urbanistico provinciale avviata fin dal mille novecentosettantasette è rimasta dall'ora assolutamente ferma fu ripresa tant'è che il nuovo piano urbanistico è stato approvato nel mille novecento ottantasette
Ma fin da subito si approva una legge di salvaguardia applicata alle previsioni del piano prima ancora della sua adozione
E contemporaneamente si rilanciò la legislazione per l'istituzione dei parchi naturali giungendo a istituire in questi ultimi anni o forse mesi
I parchi naturali del Brenta Adamello e del Paneveggio Pale di San Martino
Il piano provinciale dell'ottantasette ha suscitato peraltro qualche critica che a me appare fondata soprattutto per quanto riguarda gli impianti sciistici
La scelta e quella di giungere ad una stabilizzazione degli impianti
Intendendo con questo consentire la costruzione di nuovi impianti di risalita laddove la capacità delle piste supera quella degli impianti
E la costruzione di nuove piste laddove invece la situazione di partenza invertita
è un criterio mi sembra non privo di razionalità aziendale
Ma il rischio che viene denunciato e quello di provocare di fatto con la realizzazione di nuovi impianti un aumento del carico urbanistico complessivo senza sufficienti verifiche del suo impatto
Per le seconde case l'altra grande causa di degrado del paesaggio dell'ambiente l'atteggiamento trentino mi sembra sostanzialmente simile a quello altoatesino anche se meno pronunciato
Sostanzialmente il blocco all'espansione delle seconde case
è intervenuto quando alla metà degli anni Settanta scoppio lo scandalo voi siete vola protesta per una grande lottizzazione di ville Villetti alberghi Anffas alla rovina
E anche la ragione di fondo che determina gli attuali orientamenti politici prevalenti in Trentino mi sembra simile a una delle componenti della posizione altoatesina
Anche nel Trentino sembrano pensare e spesso autorevolmente lo affermano se non tuteliamo l'ambiente il paesaggio dall'infrastrutturazione dal consumo fondiario se non controlliamo il carico urbanistico nelle zone più pregiate
Se non freni amo i processi in atto la materia prima dell'attività turistica si degrada fino al deperimento e con essa gli stessi redditi che di essa si giovano
Delle tre regioni dolomitiche italiane il Veneto è indubbiamente quella che regge il fanalino di coda
Grandi dichiarazioni in grande propaganda grandi programmi ma ancora nessun segnale concreto di una politica del territorio aperta alla effettiva salvaguardia e valorizzazione dell'ambiente
Eppure negli stessi documenti prodotti dalla Giunta regionale le analisi anche acute e le denunce anche ferme nord mancano io ve ne leggeva alcuni brani perché sono tra l'altro di grande bellezza e precisione
Mi sembra che sia l'ultimo documento programmatico approvato dalla maggioranza consiliare il programma regionale di sviluppo
Quello che ad opera forse le parole più forti per denunciare il rapporto perverso tra sviluppo e ambiente che ha caratterizzato il governo del territorio Veneto nell'ultimo ventennio
Saremo parole che sarebbe bene che fossero tradotte non solo nelle lingue ufficiali del congresso ma anche nelle sette versione della lingua ladina
Va sottolineato con forza dice il piano regionale di sviluppo
Che lo sviluppo demografico e la redistribuzione territoriale della popolazione da un lato la crescita della produzione nonché le modalità tecnologiche con cui tutto ciò si è verificato dall'altro
Hanno avuto conseguenze pesantemente negative sull'ambiente
La rarefazione della presenza umana nelle zone di collina e di montagna il trasferimento sull'ambiente di tanti costi interni all'impresa
Lante poco risultati concreti dello sviluppo alla tutela e alla valorizzazione dei beni naturali storici e culturali
Emergono come alcuni dei tratti salienti della recente processo di crescita socioeconomica del Veneto
E sono responsabili dei gravi fenomeni di dissesto idrogeologico di degrado e di inquinamento dell'ambiente e del paesaggio a tutti ormai evidenti
E ancora l'uso indiscriminato dell'aria dell'acqua e del suolo
E la valutazione del tutto errata che fosse possibile utilizzare l'ambiente esterno alla casa alla fabbrica la città agli allenamenti alle attività agricole ai consumi turistici alla mobilità
Come un ricettore inesauribile hanno portato a una sempre più grave compromissione delle risorse stesse
Infine è sempre la Giunta regionale del Veneto che parla i sistemi ambientali di interesse naturalistico
Sia montani che fluviali come pure le zone umide costiere
Risultano particolarmente danneggiati da interventi di trasformazione agricola dal consumo turistico non controllato da un'eccessiva attività venatoria e dall'inquinamento
Molto interessanti riprendo adesso con parole mie
Condivisibili mi sembrano anche le considerazioni che nel programma regionale di sviluppo si svolgono a proposito del turismo dopo aver segnalato che da tempo si registrano
Segni di disagio quali il deterioramento ambientale e la caduta di qualità del prodotto offerto e il conseguente scoraggiamento della domanda
Si afferma
Due punti virgolette
Può apparire la situazione che può apparire paradossale si spiega per la particolare composizione del prodotto turistico
Che è fatto prima di tutto di servizi forniti da beni pubblici sostanzialmente non riproducibili
Ceduti ai turisti apprezzo zero
è intuibile che in questa situazione di fronte a una crescita molto rapida della domanda di turismo
La risposta in termini di adeguamento dell'offerta di servizi e beni turistici privati
Risolve il problema solo fintanto che non si creano situazioni di concorrenza nell'uso di beni turistici pubblici non riproducibili
Io tornerò più tardi sulla fra pochissimi minuti sulla questione del turismo degli affetti che esso produce sulla risorsa ambientale e soprattutto sugli indirizzi
Che a mio parere devono affermarsi per ottenere una effettiva sintesi tra sviluppo e conservazione
Per ora vorrei restare nel Veneto per dire che le analisi sono corrette ma le cose non sembrano affatto cambiare sul terreno delle concrete politiche territoriali poste in atto
Non parliamo degli interventi a valle delle opere delle politiche finalizzati al disinquinamento che pure sono quelle verso le quali più ampiamente sono rivolte l'attenzione e l'impegno non c'è il piano per rifiuti
Hanno lì per strada istituito
Parliamo del prodotto culturalmente più evoluto almeno in apparenza ma anche tutto sommato una sostanza della politica territoriale del Veneto il Piano territoriale regionale di coordinamento
Adottato dalla giunta perfetto della legge quattrocentotrentuno il trentuno dicembre mille novecentottantasei ma non è ancora approdato nella sede del Consiglio regionale
Ma sintetizzando molto la mia relazione chiedendo scusa agli interpreti per questo vuole dire che il Piano territoriale regionale di coordinamento ci sembra estremamente carente
Sia dal punto di vista della efficacia e questo è evidentemente un requisito indispensabile per un atto che non voglia nutrire l'accademia ma modificare l'estensione del territorio
Sia per un punto di vista culturale in cui la scelta che oggettivamente si fa e quella di segregare le aree di più più selvagge e di più spiccato interesse naturalistico dalle altre
Dichiarando sostanzialmente sono le prime meritevoli di di di tutela
Un punto particolarmente rilevante dell'inadeguatezza del Piano territoriale regionale sta nel fatto che esso non stabilisce la prevalenza delle scelte derivanti dall'esigenza della tutela dell'ambiente rispetto a qualsiasi piano oppone dramma o intervento settoriali
Noi sappiamo tutti che le trasformazioni del territorio non avvengono unicamente mediante le politiche urbanistiche comunali
Queste sono certamente rilevanti soprattutto per i loro effetti cumulativi
Ma almeno altrettanto agiscono sul territorio gli interventi decisi da autorità che sono sottratte alle decisioni dei piani urbanistici comunali
è del tutto ovvio oltre che a tutti noto che l'assetto del territorio determinato in modo consistente dagli investimenti e dagli interventi dell'Anas
Delle Società per le autostrade delle aziende ferroviarie delle otto autorità portuali aeroportuali dalle società per lei trovi e così via elencando
Ora un piano territoriale intanto serva in quanto riesca a ricondurre a coerenza le diverse iniziative di settore
Da questo punto di vista il PTRC Piano territoriale regionale del Veneto è così lontano da raggiungere questo obiettivo che pure a parole si pone da apparire addirittura schizofrenico
Tipico ed è l'unico esempio che farò per passare poi rapidamente alle conclusioni
è il caso del sistema relazionale nella relazione giustamente si afferma la azione al PTRC che dovrà essere riguardato con la massima attenzione il rapporto tra sistema infrastrutturale e sistema dell'ambiente
Ma nel concreto il Piano territoriale regionale
Si pone come l'assemblaggio acritico di tutti i tracciati e gli interventi che volta a volta sono stati proposti senza compiere nessuna selezione né delle opere da realizzare né delle loro priorità in un simile atteggiamento subalterno il piano arriva al punto da configurarsi anzi come il primo atto di politica territoriale
Che fornisca una legittimità alle più devastanti e spesso inutili scelte infrastrutturali che sono state proposte nel corso dell'ultimo ventennio
Dall'Autostrada di Alemagna quella di Valdastico dalla Treviso-Ostiglia le complanari di Mestre dall'idrovia del Sile a quella litoranea quella tra Venezia e Padova
Io credo che aveva argomentato a sufficienza almeno per quanto può essere utile a questo dibattito che effettivamente esistono differenze consistenti nelle politiche territoriali delle tre regioni dolomitiche
In estrema sintesi mentre in Alto Adige nel Trentino per ragioni di vario ordine ma per la comune preoccupazione di non deprezzare il capitale costituito dal patrimonio ambientale
Si rafforzano le politiche tese la tutela dell'ambiente e al contenimento dei carichi urbanistici legati al turismo
Nel Veneto ci si limita a denunciare ciò che è avvenuto ma non si riesce o non si vuole riuscire ad impedire che lo stesso avvenga nel futuro
Tanto per fare un esempio il solo nell'ambito della discussione delle singole leggi istitutive dei parchi
Che si riesce a introdurre qualche contenimento alla realizzazione di nuovi impianti di risalita e non a caso come dicevo neppure un solo parco è stato fino a oggi istituito e mentre il piano urbanistico provinciale di Trento per fare un altro esempio a eliminato la previsione dell'autostrada di Valdastico la famigerata più dubbi il Piano territoriale di coordinamento del Veneto la ripropone
Il rischio che vedo a questo punto e che il relativo ritardo delle Dolomiti venete nell'attrezzarsi per il turismo conduca a seguire moduli di intervento che altrove sono superati
Appuntare insomma per una malintesa concorrenza
Alla realizzazione di impianti di risalita ai caroselli ad un indiscriminato aumento della ricettività al conseguente aumento dei carichi urbanistici indotti
Ed aggiungere allora su questa strada al deperimento della risorsa fondamentale dell'attività turistica
Non voglio rubare spazio alla relazione che Dio Cason terrà domattina ma credo che qualche brevissima considerazione sul turismo sia a questo punto utile
Il turismo di massa sta diventando in tutto il Paese da un lato una grande occasione di incremento del reddito dall'altro lato un grande fattore di degrado dell'ambiente
E le aree più minacciate sono proprio quelle nelle quali per essere le qualità ambientali più accentuati più famose la pressione del consumer turistico è più forte
Da questo punto di vista io credo che il possibile destino e anche le possibili misure da assumere per indirizzarlo da una parte o dall'altra
Siano debbano essere molto simili in una prestigiosa vallata alpina o in un rinomato centro storico ora molti esperti del settore ritengono che nei centri storici e in modo secondo me del tutto equivalente nelle aree a maggior pregio naturalistico
Si debbano svolgere azioni rivolte contemporaneamente in due direzioni da un lato a qualificare l'offerta turistica
Premiando la qualità sulla quantità e quindi migliorando il livello dei servizi
Rendendo più direttamente percepibili e fruibili le qualità che caratterizzano i singoli siti
Allargando i periodi di visita riducendo drasticamente le punte diversificando l'offerta e così via
Dall'altro lato a promuovere quello che Luigi Scano ha recentemente definito razionamento programmato della fruizione
Necessario cioè mi sembra definire per ogni bene potenzialmente oggetto di funzione turistica
Qual è il massimo carico urbanistico che esso può sopportare nei diversi archivi tempo considerati ed è poi necessario porre in atto politiche di pianificazione territoriale urbanistica di dimensionamento e il ridimensionamento dell'offerta di gestione della domanda
Prenotazioni assegnazioni turni e così via che consentono di assicurare che nella realtà quei determinati carichi quelle determinate soglie di sbarramento come lo definisce Giuliano Bianchi non vengano superati
Più in generale mi sembra che una politica del territorio volta trovare una sintesi non solo teorica ma operativa tra salvaguardia e sviluppo
Tra all'esigenza di preservare e accrescere il patrimonio ambientale e quella di fare della sua fruizione un'occasione di crescita civile sociale ed economica
E cosa che richiede una visione unitaria e un'applicazione estesa e rigorosa del metodo della pianificazione territoriale urbanistica e della programmazione di settore
E quando si tratta di una realtà unitaria per la struttura per vocazione per usi potenziali per problemi qual è indubbiamente quella delle Dolomiti
Allora mi sembra che sia anche necessario superare i limiti amministrativi per impedire che si frantumò meno la coerenza dell'azione necessaria
Sarebbe assai utile a questo proposito che le tre regioni dolomitiche cominciassero a coordinare le loro politiche territoriali
In materia di parchi i quali spesso interessano ecosistemi che superano i confini una volta una foresta come un crinale De Rossi ha un limite oggi è un possibile elemento di unione
Come in materia di indirizzi la pianificazione territoriale come in materia di infrastrutture e anche in materia di indizi da assumere e di parametri organizzativi da promuovere
Per la gestione di quella realtà per sua natura ostile ai confini amministrativi e di Stato che il turismo
E io credo per concludere che gli stessi organi centrali dello Stato non possano restare insensibili rispetto ai problemi che le Dolomiti pongono lo stato di fatto influisce fortemente sull'assetto del territorio anche dolomitico con le sue politiche infrastrutturali con i parchi e le riserve naturali e nazionali con le politiche energetiche e così via
Anche allo Stato bisogna chiedere di dare coerenza ai propri interventi sul territorio
E di definirli in un'intesa con le regioni che non sia a foglia di carciofo ma si manifesti con il confronto di quadri di coerenza
Allo stato delle storie affidato il compito di esercitare come ricordavo l'indirizzo del coordinamento anche attraverso la definizione delle linee fondamentali dell'assetto del territorio
La necessità di affrontare unitariamente coordinando una pluralità di ragioni i problemi della tutela ambientale dello sviluppo economico e sociale in un'area così significativa come quella dolomitica questo segmento omogenei rilevante dell'intero Alcor arco alpino potrebbe richiedere uno sforzo congiunto di questa portata
Che coinvolga Stato e regioni non come possessori di competenze conflittuali ma come tessitori di un milione destino perde dolomitiche
Grazie a Edoardo Salzano io mi devo scusare perché non saluto personalmente molte delle personalità presenti
Non solo perché sono molte ma perché poi rischierei anche di fare qualche gaffe quindi è edito ne faccio una complessiva fra l'altro voglio così informare i presenti
La cosa si fa molto piacere che abbiamo avuto al di là della scaletta già qualitativamente e quantitativamente significativa delle adesioni
Nei giorni scorsi e anche in queste ore
Di studiosi personalità che e interverranno con la loro presenza e che hanno chiesto anche di parlare li faremo di tutto
Dopo le relazioni introduttive della prima sessione per garantire la possibilità di questo contributo voglio dire fra l'altro che comunque tutte le comunicazioni relazioni previste saranno poi pubblicate quindi nulla andrà disperso di questo sforzo di confronto che ci pare importante significativo ultima comunicazione poi continuiamo come i nostri lavori
La scaletta dal punto di vista dei relatori non cambia cambia solo nell'ordine dell'organizzazione dei lavori per una serie di ragioni organizzative che voi capite benissimo
Adesso ha la parola il dottor Costantini Capo Dipartimento Economia Montana e foreste della Regione Veneto poi parlerà il professor De confuso nell'ordine il dottor Crespi del centro
Antivalanghe di araba e poi il dottor Giuliano Bressa Università di Padova
Laboratorio di tossicologia e via via altri relatori assume fatto la presidenza rimuovendo ludico elemento tossico che poi sequestrati Sala che sarei io risolverlo però vi sono l'unico che fumati beh non è molto coerente col come io devo devo dirlo
Subito dopo no ma se è secondo con la segretezza si
Molto più sfumato cioè dopo che è passata la norma dalla regione assumerà la presidenza e consigliere regionale Pisoni
Voglio salutare con molto affetto ma proprio anche personale la compagna Lalla Trupia della direzione nazionale del PC
Segretario regionale del Veneto EuroCup parlamentare fra l'altro nome la nostra unica europarlamentare presente
Dottor Costantini grazie alla parole
Ecco prima di volevo fare una premessa che mi pare indispensabile dare un dato
Cioè che la la superficie forestale nel Veneto interessa della montagna veneta i tre quinti della stessa superficie nell'area dolomitica i due terzi poi volevo fare una se mi consente il professor
Si alzano scienza parlato prima di me
Una piccola considerazione che forse nel settore della pianificazione forestale siamo a livello del Trentino dall'Alto Lazio cioè nel senso che sono le uniche tre regioni in Italia che da anni fanno i piani economici forestale
La continua evoluzione del processo tecnologico ha portato come inevitabile conseguenza la necessità di estendere l'utilizzo della ricerca operativa
Anche a quelle attività che per consuetudine non ne sono non se ne erano finora avvalse sistematicamente
Da parecchi anni la ricerca scientifica e tecnologica entrata di consuetudine far parti dei bilanci di gestione
Oramai è prassi consolidata di molti settori destinare quote di Ilan ciò che possono variare dal sei al dodici per cento
Alla ricerca che tutti gli effetti che a tutti gli effetti la vista come investimento produttivo perché oggi perché oggi chi non fa ricerca rimane indietro
Le applicazioni tecnologiche della ricerca scientifica sono senz'altro una delle più apprezzabili conseguenze dalla civiltà moderna
E nel contempo rappresentano uno dei fattori condizionanti il nostro modo di vivere
In buona sostanza la ricerca applicativa allo scopo finale di indicare ai responsabili delle scelte decisionali le norme di condotta più vantaggiose
Si propone cioè la essenzialmente leso inizialmente finalità riconducibili alla teoria delle decisioni
Peraltro i compiti della ricerca non si esauriscono con la costruzione di modelli di simulazione di un dato carta
è infatti necessario controllare la soluzione di ogni problema una volta che questa sia state individuate per verificare se sia soddisfacente soprattutto è indispensabile saper trasferire i risultati ottenuti in procedure attuative facilmente eseguibili da chi deve poi confrontarsi con realtà applicativa ed operativa
Va sottolineato come la scienza moderna oltre di rilevare una netta tendenza verso una crescente specializzazione riveli anche una tendenza per certi versi antitetica la tendenza cioè a potenziare gli interscambi farà una disciplina all'altra
Fare ricerca non è qui noi un contributo fisiologicamente dovuto ad un modello di sviluppo che si muove in maniera vorticosa
La ricerca non è altro che il continuo Collocamento con soluzioni avanzate che hanno già trovato ricadute pratiche
Appare evidente la necessità di ricondurre anche le problematiche ambientali ed ecologiche su di un piano di rigorose obiettiva sinteticità
Per poter affrontare decisioni e scelte operative concrete Rio oggettivi di giudizio senza farsi prendere la mano da aspetti emotivi o peggio dalle mode del momento
Con l'ambiente e non si firmano contratti in bianco dietro l'angolo l'angolo ci può essere sempre un disastro naturale una frana un'alluvione
In particolare in un territorio vivere io Pietro geologicamente a rischio come gran parte della montagna il rapporto uomo ambiente è sempre stato difficile e talora costellate di lutti e rovine
Operando in un ambiente così delicato ogni intervento si presenta complesso e problematico che richiede una lucida visione
Molti settoriale suffragata dalla disponibilità delle più recenti tecnologie con cui sopportare le scelte operative
In estrema sintesi si può affermare che la strategia di gestione del territorio montano dall'ambiente dolomitico in particolare
Devo deve muovere dalla esigenza imprescindibile di conciliare armonizzando lì i temi dello sviluppo economico e della tutela dell'ambiente
Sarebbe infatti un grave errore pensare ad una politica conservazionisti che a fine a se stessa
La presenza attiva dell'uomo alla difesa dell'ambiente devono coniugarsi armonicamente soprattutto in montagna dove il presidio della vita anti e la prima garanzia di tutela territoriale
E il presupposto essenziale per la conservazione di un patrimonio ambientale e culturale di incommensurabile valore e bellezza
A rendere ancora più impegnativi il processo decisionale collegate alle tematiche ambientali e la loro peculiare valenza spaziale e temporale per cui ogni intervento
Estende i suoi effetti molto aldilà nel tempo e nello spazio
Basti pensare ad esempio dei boschi che circondano questa vallata per cui non è oggi godiamo delle bellezze paesaggistiche dei proventi economici derivanti da scelte decisionali delle generazioni che ci hanno preceduto
Per un futuro migliore dovremmo quindi programmare con sempre maggiore attenzione nell'uso delle risorse territoriali ad approfondire i processi conoscitivi che riguardano l'ambiente
è infatti dimostrato come gli investimenti in questo settore si pagano Sons altro nel breve periodo
Ma oramai sempre più spesso anche nel breve periodo perché oggi si impiegano nuove tecnologie e queste devono essere tecnologie avanzate
La ricerca svolge appunto il ruolo di acquisizione e sperimentazione di arricchimenti in termini di uno out
Di osservazioni sulle tendenze senza Saro sottovalutare ricadute in termini d'immagine per l'azienda
Anche il settore pubblico non può prescindere da queste valutazioni se si vuole ricercare una maggiore efficienza e se si vuole essere pronti alle nuove sfide quali quelle sono ambiente sulla qualità della vita
La nostra filosofia operativa e quella di predisporre serie ed approfondite indagini conoscitive prima di attuare
Qualsiasi intervento che vada ad incidere sulle risorse ambientali e paese esiste
Questa prassi ormai consolidata del conoscere prima di operare ha portato alla realizzazione di importanti sistemi di controllo e di monitoraggio dei parametri fisici ed ambientali
Quali quelli legati al ciclo delle foreste e delle acque con il risultato di dar corso ricerche approfondite ed originali e di contribuire alla soluzione di problemi che sovente in montagna assumono i contorni dal dramma come le piene dei torrenti era valanga
A tale scopo si adottano tecnologie estremamente raffinate quali il telerilevamento da satellite l'aerofotogrammetria i modelli matematici di simulazione realizzando sperimentazione di rilievo in collaborazione con le comunità scientifica nazionale ed internazionale
Il Dipartimento Foreste dalla Regione del Veneto ha da tempo attivato un servizio per la ricerca e la pianificazione forestale
Questa struttura il compito di sviluppare le tematiche di ricerca afferenti al settore forestale ed in particolare quelle lo ribadisco che nell'area dolomitica i boschi interesso di due terzi del territorio
Ed in particolare quelle che Secret caratterizzano per un'immediata ricaduta pratica ed applicative
E a tale proposito è stato costituito un Centro di calcolo ed elaborazione dati per organizzare mantenere costantemente aggiornate la gran mole di informazioni raccolte
Nel corso di varie ricerche indagini campagna condotte per il rilievo della Carta forestale dell'inventario forestale regionale del catasto abilità forestale delle maniglie delle piste da sci eccetera
A supporto di questa attività è operativo dal mille novecentottantacinque un centro diranno Sensi territoriale e di cartografia automatica che permette il trattamento delle immagini fornite dei satelliti danzata esposto
E delle riprese aerofotogrammetrie con pellicole all'infrarosso
Con tali strumenti di indagini è possibile studiare lo stato fisico vegetativo delle foreste
Eseguire controlli sulla consistenza dei prelievi di minori seguire l'andamento dei fenomeni moria del bosco imputabile a cause di ottiche insetti o parassiti diversi ed abbia ottiche fattori climatici incendi ed inquinamento
A questo proposito della moria del bosco vorrei dare se mi consente la presidenza alcuni dati
Anche per precisare un concetto che quello si parla spesso di piogge acide
è facile creare forse degli allarmismi il problema esiste però stiamo attenti a non creare degli allarmismi eccessivi
E ho citato prima l'inventario forestale regionale
Su sette mila punti dell'inventario forestale regionale
Hanno messo in evidenza l'analisi queste aree Distaso
Una certa percentuale Iran imputabili a fattori notti di origine bioetica dobbiamo attica e quindi non direttamente riconducibili al fenomeno del bastarda impoveriscono i tedesco da morire dal Boscolo tipo delle cosiddette piante grasse
Questi analisi nei boschi del Veneto sono state condotte sulle spese principali cioè sull'abete rosso sull'abete bianco sulla risse sul pino Silvestro e sul fatto i risultati sono questi
Piante privi di danni
Abete rosso ottantotto
L'ottantotto per cento
Ne avete bianco l'ottantasei nell'Aris l'ottantacinquenne Pinochet dovesse settantanove
Beh il faggio il novantuno
Salgono Tani da insetti da insetti in abete rosso oltre quarantadue poi arriviamo ad anni di origine sconosciuta
Che per la Berté rosso
Sono circa due virgola quindici per cento per l'abete bianco il quattro il settanta per cento per Hillary si due sessanta Pipino server stressati e dieci e per il Fagus sylvatica per il falso l'un per cento questi danni di origine sconosciuta visto che le altri comici hanno sede arrivano adattati parassitario così possono essere riconducibili alle cosiddette piogge acide
Questi sono i dati anche per non creare eccessivi allarmismi ritenuto opportuno dar
Parallelamente
A tale iniziativa è stata avviata in collaborazione con diversi istituti universitari una serie di importanti ricerche miranti all'approfondimento delle conoscenze sulle caratteristiche ecologiche delle più importanti spesi forestali dal Veneto
Per arrivare poi alle tipologie
Una particolare attenzione viene rivolta anche problemi organizzativi e gestionali
Legati a tutto il settore forestale
Voglio concludere la mia esposizione anche con un esempio pratico
Ricordando una originale ricerca per noi avviata Appio proprio qui a Cortina
Dal dipartimento foreste in collaborazione con l'Università di Padova e che si incentra sullo studio del processo di sostituzione naturale della ricerca un abete rosso
L'area circostante
Il centro urbano di di Cortina era nel secolo scorso prevalentemente destinate alla produzione foraggera
E di conseguenza nei boschi circostanzi erano favorite le formazioni Harari sì anche se le condizioni ecologico stazionari erano più consona l'abete rosso che infatti tendeva ad invadere spontaneamente i la ricerca
L'eliminazione delle zone piantine di abete rosso limitava però tale processo naturale di successione
La crescente attività turistica ha provocato una progressiva riduzione dell'attività svolta in città il conseguente abbandono di molti prati e pascoli ha quindi favorito l'avanzata dell'area forestale la diffusione spontanea dell'abete rosso sotto il sì
Si pone ora il problema della gestione di queste formazioni arboree
Si tratta cioè di decidere se favorire all'Eur la evoluzione naturale
Eliminando gradualmente la vecchia generazione dirà di sì o se favorire artificialmente il mantenimento di il da ricette
Poiché queste soluzioni determinano conseguenze a livello del microclima e del paesaggio di notevole rilevanza sopraffino soprattutto in aree come questa
In cui la principale attività economiche quelle turistica è stato deciso di valutare attentamente i risultati delle possibili scelte decisionale proposte
Sono quindi in corso di attuazione notes che avvieremo quest'anno nuove prove sperimentali su limitate superfici per valutare i risultati delle diverse tecniche circoli culturali
E si stanno approntando apposite modelli di simulazione finalizzati alla valutazione delle ripercussioni paesaggistiche di tali interventi
Posso quindi affermare mi pare che di fronte alla sensibilità sempre crescente con le tematiche ambientali il Veneto non settore forestale si è collocato fra quelle regioni che non solo avvertono questa esigenza
Ma passano anche le realizzazione avvalendosi dei più moderni strumenti tecnologici grazie
Grazie il dottor Costantini
Comunico che abbiamo ricevuto due telegrammi uno dall'assessore regionale all'agricoltura e foreste Giulio veronese
è un telegramma del ministro per le Politiche comunitarie Antonio la Pergola
Entrambi augurano Successo a questo nostro convegno allora la parola il dottor Mauro De CONS
Coordinatore dello studio della Provincia di Belluno sulle fonti di inquinamento che parlerà che sulla comunicazione tratterà i fattori di degrado e vivibilità dell'ambiente
L'emergenza ambientale che interessano ormai quotidianamente le più diverse aree del globo sono una testimonianza più evidente del raggiungimento e del sorpasso dei limiti di tolleranza ambientale tesseramento cioè di precise soglie biologiche i danni o i cosiddetti stress ambientali sono infatti soggetti come la gran parte dei fenomeni naturali ad una funzione di accumulo e di soglia che viene molto spesso convenientemente descritta
Da curve matematiche di tipo logistico contrassegnate dalla presenza di lunghi periodi di crescite omogenee
E da Brad intensi periodi di rottura determinanti cambiamenti spesso irreversibili dei precedenti Stati ho rapporti di causa-effetto
Il concetto delimita l'accrescimento naturale la sopravvivenza delle comunità naturali in presenza di risorse finite
Era chiaro fin dal secolo scorso in questi ultimi anni contributi quali adattamento dell'analisi costi benefici di Leontief a con la teoria delle catastrofi De Toma hanno messo a disposizione apparati concettuali è logico matematici sufficientemente idoneo a descrivere e simulare anche i limiti della tolleranza ambientale
Che i danni all'ambiente siano cumulabili e oltre certe soglie reversibili e quindi una realtà ormai nota dal settanta e larga parte ormai prevedibile e misurabile
Questa premessa appare necessaria in quanto l'ambiente dolomitico ma più in genere diretto tra l'ambiente alpino
è stato sottoposto in questi ultimi vent'anni ha delle evidenti accelerazione e trasformazione del modello socio economico tradizionale e anche culturale
Trasformando le nostre zone dare marginali allo sviluppo ad aree centrali e fortemente integrate con il nuovo corso terziario al post-industriale dell'economia moderna
Nella nostra fattispecie sa significato mettere sul mercato la risorsa ambiente una risorsa che fino ad allora era assai scatta scarsamente utilizzabile da parte dei non residenti
Se non per il pittorico delle descrizioni letterarie ed artistiche gettarli elitarismo turistico di alcuni punti notevoli pensiamo a Cortina stessa
Ciò ha significato
Un carico turistico complessivo che nei primi anni Cinquanta ad oggi
Si è triplicato negli esercizi alberghieri da essa alberghieri parliamo della Provincia di Belluno che ormai raggiunge quasi sette milioni di presenze annue
Senza contare l'esercito dei pendolari del week-end che sfuggono a qualsiasi tipo di rilevamento che sicuramente quantitativamente sono molto più che proporzionale dispetto alle presenze alberghiere ed extralberghiere
Ne consegue direttamente che il turismo è diventato ormai il fulcro dell'economia delle nostre zone
Non possiamo pensare che il reddito che ne deriva direttamente o indirettamente
Tre talmente sotto forma di spesa dei turisti indebitamente
Non sono recenti ricerche creano condotto bene Balbo italiano visto che per lo meno i tre Comuni di Cortina San Vito e Bocca di Cadore anche settanta ottanta per cento all'artigianato
Dire direttamente per offrire un prodotto al settore turistico
Quindi zero che il reddito
Che ne deriva è sicuramente superiore al trenta trentacinque per cento di quella totale per quanto riguarda l'intera provincia e può arrivare anche a settanta ottanta per cento appunto e stando tanto per cento nelle zone dolomitiche
Se quindi diventano sempre più evidenti guasti ed il degrado ambientale
Causato anche qui direttamente o indirettamente dal turismo di massa
Altrettanto evidenti sono peraltro i vantaggi per la popolazione locale in termini di reddito pro-capite
Tanto più rimarchevoli in quanto chiaramente confrontabili con la povertà l'emigrazione con con contraddistingueva le nostre zone fino a a circa vent'anni fa
Avendo quindi ben presenti i vantaggi e forse meno gli svantaggi di un recente di questo recente sviluppo economico dell'area dolomitica
E al di là di valutazioni etiche sulle modalità e le scelte che hanno condotto alla situazione attuale
Io ritengo che
Se si conviene che le esternalità di tale modello di sviluppo si travasano sull'ambiente producendo dell'accumulazione di stress che avvicinano sempre più ha dei limiti di soglia
Se si conviene che comunque le risorse sono in qualità in quantità finita perché l'uso di talune di loro in consumo è reversibile perché comunque i costi di ripristino sono assai elevati
Se si conviene che allo stato dei fatti il turismo resta dal punto di vista economico la carta più importante per la economia delle vallate dolomitiche
Allora bisogna che convenire a mio avviso che le politiche attuate in passato e quelle NATO da qualunque tipo di soggetto siano valutate
Dall'ambientalista già presidente dal turista dall'imprenditore proprietario immobiliare non possono essere considerate adeguate e paganti sul lungo periodo
Pur potendo ancora essere per taluni di questi soggetti sul breve-medio periodo
Spazza quei bisogna comunemente tendere allora quella di una progettualità di lungo respiro
La sola che potrà permettere di percepire i limiti delle risorse ed è il momento di non ritorno del modello attuale basato come detto sul presupposto di un utilizzo indefinito delle risorse ambiente
Direi che è uno sforzo prima di tutto culturale dal momento che il concetto sistemico di ambiente non ha mai fatto parte della cultura e conseguentemente degli strumenti la programmazione economica e territoriale
Ed anche Lecce dei tentativi di instaurare questa nuova progettualità si dimostrano gravemente lacunosi si pensi per esempio al Piano territoriale regionale di coordinamento che dovendo recepire la valenza di Piano paesistico ai sensi della legge Galasso
Severità tradotto in un piano di parchi e di vincoli passivi da riempire di contenuti in un futuro ancora assai indeterminato
Passando una scala inferiore si può rilevare che anche le nuove normative dei piani regolatori generali nel Veneto
Pur comprendendo delle tematiche di carattere ambientali dell'analisi di carattere ambientale non sono certamente idonee a garantire un approccio adeguato ai problemi di uso di territorio in aree ad elevata valenza paesistica
Probabilmente il giusto livello di programmazione e pianificazione quella scala sovracomunale
Ma i piani di sviluppo
E piani territoriali derivanti delle comunità montane non riescono ad ottenere per i vincoli legislativi e te la sovrapposizione agli interessi locali che comportano quella valenza cogente che meriterebbero mentre i Piani territoriali provinciali non ancora metodologicamente definiti appaiono comunque assai lontani dall'approdo
In ogni caso l'approccio sistemico comprenda Zero spera biosfera Sozzo spera e techno spera come vengono definite che è necessario implementare deve poter operare una valutazione ambientale globale fare antropizzate e non retti e maglie viarie urbane tecnologiche eccetera
Evitando quindi per quanto possibile l'uso di limiti teorici quali ad esempio quello dei mille trecento metri della Galasso che pure ha avuto la sua importanza
In questo caso sarebbe presidio possibile creare un grosso parcheggio a quota mille che potrebbe pelato diventare il fattore più rilevante di degrado ambientale perché dopo perché lo percepisca la quota mille trecento
è un esempio banale certamente ma fosse chiarisce quanto sia complesso il rapporto fra forma funzioni ed utilizzo integrati del territorio in contesti ad alta valenza ambientale
Tali rapporti che avevano trovato
Una rispettosa mutua integrazione
Storicamente si sono progressivamente Spadati soprattutto con il maggior carico ambientale causato dal turismo sia direttamente
Turisti automobili impianti servizi eccetera sia indirettamente nelle modalità di uso del reddito derivante turismo da parte dei residenti è un problema non secondaria direi
Ciò che appare assolutamente rilevante eccome all'importanza del fattore turismo sull'uso gli equilibri del territorio montano corrisponde un altrettanto importante assenza di studi sul fenomeno turismo
E ciò vale in proporzione però anche a livello nazionale cacciato infatti che il turismo proprio settore sul quale si posseggono meno dati
E quelle esistenti sono di natura puramente quantitativa di RAI addirittura contabile con un'assenza assoluta di informazioni di carattere qualitativo questa mancanza di conoscenza paradossale per la programmazione di aree che vivono quasi esclusivamente di turismo
Fa sì che si abbia dell'utenza un'immagine di fare indifferenziata non selettiva e qualitativa
Che si traduce in un altrettanto indifferenziata offerta i luoghi del turismo si vanno infatti sempre più omologato senta nidi attrezzatura che di servizi che addirittura di aspetto fisico del territorio
Pensiamo a questo proposito le forme di Lizzie sempre più standardizzate alle strade di accesso sempre più larghe rettificate quando proprio la linea retta alla negazione della fronte le forme originali del territorio montano
Alle piste di discesa sempre più uguali a se stesse ai negozi che ripetono stereotipi urbani e di grandi catene produttive eccetera eccetera
è chiaro che questa tendenza oltre che negare le peculiarità fisiche morfologiche sociali e culturali dei luoghi
Contri contribuendo poi a creare paralleli effetti di omologazione sociale anche dei residenti rispetto all'utenza turistica di cui si era accennato anche nella prima relazione
Questa tendenza dicevo contribuisce anche a disporre a usare ad attrezzare il territorio in modo altrettanto di indifferenziato offrendo tutto a tutti cercando di attrarre il maggior numero di persone
Possibile e massimizzando in questo modo la rettifica redditività ma anche ovviamente il carico antropico lo stress ambientale di ogni metro quadrato indipendentemente dai suoi caratteri dette vocazioni con limiti di soglia
Il turismo
Diventa allora in questo modo il massimo fattore di degrado ambientale pur essendo contemporaneamente l'unico garante del mantenimento dei residenti nelle aree montane
E tale contraddizione insita nella moda nel modello di sviluppo diventa tanto più esplosiva quanto più rimane defilata dei luoghi della programmazione territoriale economica e perché no politica
Dall'esperienza maturata negli ultimi anni in tema di inquinamento ambientale
Traggo la convinzione delle normali fra virgolette forme di inquinamento ambientale diretto da parte delle industrie quello causato dai problema dei rifiuti solidi urbani dei residenti
Andarmene il gran pregio di essere localizzate
Ho localizzabili e quindi rilevabili misurabili e controllabili
Il turismo invece con carichi di punta che arrivano a decuplicare la popolazione residente con utenti indifferenziate che usano in modo indifferente indifferenziato tutto il territorio
Con l'impossibilità di incanalare e localizzare i punti di inquinamento ritengo che allo stato attuale sia la più critica delle variabili dal degrado ambientale
E questo senza contare ovviamente i danni ambientali indiretti le infrastrutturazioni l'edilizia che però come già detto hanno almeno il prezzo teorico di essere maggiormente controllabili
La situazione è già grave tende a diventare un'emergenza almeno in assenza di una presa di coscienza complessiva del problema
Se pensiamo che le proiezioni disponibili sono andamento del settore turistico segnalano trend di crescita molto elevati almeno per i prossimi cinque dieci anni con gli effetti che sono facilmente intuibili
C'era da questo punto relativamente semplice considerare ad una ad una tutte le variabili del modello economico e socioculturale del sistema Dolomiti
Riscontrare come ciascuna di esse sia rilevabile in modo più o meno pesante qualche fattore di degrado che quindi di degrado ambientale se intendiamo correttamente concetto di ambiente
E come essi siano molto spesso associabili alla presenza turistica
Senza pretendere di essere esaustivi visionato in relazione che tratteranno sia oggi che domani in modo specifico i principali aspetti
Si potrebbero segnalare come fattori di degrado per quanto riguarda il suolo
Le discariche di rifiuti urbani disseminate sul territorio
In termini di cubatura tediare interessata le più rilevanti sono quelle situate in prossimità dei nuclei abitati molto spesso sulle rive sulle scarpate dei torrenti che sono state storicamente l'unico punto di smaltimento dei rifiuti solidi
I casi di ripristino ambientale di tali aree sono praticamente assenti
Anche se vengono spesso spacciati per tali dei semplici interramenti superficiali che ovviamente non risolvono niente per esempio del problema del percolato
Quindi è solo una copertura diciamo così estetica del problema
Queste discariche se sono dimensionalmente più grandi sono però già state tutte localizzate che dovranno essere seriamente soggette a razionali interventi di bonifica cosa che non si può invece dire degli innumerevoli non potrei mai non facciano siccome dei canali discariche ma punti di raccolta di rifiuti
Di piccole e piccolissime dimensioni che però sono disseminati su tutto il territorio salvo poi raccogliersi in nicchie naturali sotto l'azione degli agenti atmosferici abbiamo sotto gli occhi
Il problema della Marmolada dei giorni scorsi
Di questi punti è assai più difficoltosa l'identificazione
E di questi rifiuti sei più difficoltosa la raccolta
Se non sono pericolosi sicuramente dal punto di vista igienico diventano dei rilevanti fattori di degrado ambientale The paesaggistico essendo probabilmente l'aspetto più percepibile da parte del fruitore del territorio
Abbiamo un problema di rifiuti speciali o tossico-nocivi di origine industriale
Anche tali rifiuti sono da sempre accomunati sono stati sempre accomunate la sorte dei rifiuti solidi urbani
Quindi
Al conferimento in discarica con la probabilissima esclusione dei fanghi che data la loro natura e il loro peso si è sempre trovato più conveniente smaltire tendenzialmente in prossimità direttamente delle aziende
C'è da sottolineare che i ritardi nella predisposizione di un piano e delle relative discariche per lo smaltimento di queste tipologie di rifiuti sto parlando e rifiuti speciali e tossico-nocivi
Unitamente alla possibilità di a delle aziende di effettuare degli stoccaggi solo provvisori con tempi e quantità di stoccaggio determina strettamente determinati per legge
Prende questo problema particolarmente urgente e bisognoso di una concreta soluzione se penso che possa che sia destinato a diventare comunque entro tempi brevi con ulteriore emergenza ambientale
Altro aspetto l'abbandono delle cultura boschive del territorio agricolo ci sono da segnalare a questo proposito almeno due questioni una concettuale diretto è una pratica Primo l'abbandono del territorio agricolo e l'agricoltura come fonte di reddito è stato reso possibile e dazi volato dalla possibilità di ottenere un reddito alternativo quello appunto turistico
Sette dal paesaggio gradirebbe scrivo è una condizione più che una caratteristica essenziale per la valenza turistica dei luoghi ne consegue l'ora che il suo mantenimento è necessario e funzionale al mantenimento di in economia basata sul turismo
In termini volutamente cinesi potremmo considerarlo una materia prima essenziale non rinnovabile indispensabile l'industria turistica
Se questo è vero
Allora bisogna abbandonare concetto settore agricolo come area economica a sé stante almeno nei luoghi che hanno questa valenza ambientale
Che considerarlo un elemento funzionale al settore turistico alla stessa stregua degli impianti di risalita delle strutture alberghiere eccetera eccetera
Ne consegue allora che i costi di mantenimento dell'ambiente agricola boschivo devono in qualche misura essere sostenute direttamente da coloro che traggono beneficio dall'attività turistica
Senta né di reddito per il godimento estetico quindi operatori ed utenti
Non è questa certamente la sede per discutere eventuali forme di tassazione diretta o indiretta quanto per sottolineare che questa nuova ottica di considerare l'agricoltura la forestazione
Forse chiaramente una provocazione siamo eticamente e culturalmente può essere discutibile
Può essere comunque l'unica per salvaguardare non solo ciò che è rimasto di questo settore ma soprattutto per mantenere quelle alcune condizioni necessarie al mantenimento della pendenza ambientale e quindi turistica dei luoghi
Un secondo aspetto l'incremento dei rischi di incendio la loro sicura correlazione con incremento dei passaggi lungo sentieri e boschi anche questo è un caso di cui abbiamo gli esempi recenti
Ciò non toglie che il turista si automaticamente più rischioso di un residente ma come dicevo all'inizio per il fatto che i fattori si accumulano il fattore rischio si cumula per cui se c'è una possibilità su dieci mila che in un dato tragitto in un dato tempo
Le posso accusare un incendio se passa a dieci mila persone di Schio diventa quasi una certezza
E vedendo i tassi di crescita le presenze turistiche
Cioè del picnic e quindi dei pochi che vengono accesi che nessun aspetto congenito non certo dettato dal pensare che questo tipo di rischi possono ridursi
Abbiamo poi sempre per quanto riguarda il suolo il problema della creazione di nuovi tracciati viari ed infrastrutture stilistiche ed il loro ammodernamento
Ammodernamento che viene comunque sempre visto soprattutto come momento di crescita dimensionale che quindi quantitativa
Fosse prima che funzionale
In questo modo operando per settori si creano le condizioni per una maggiore offerta e quindi attrazione della domanda
Senza che questi incrementi di flusso di domanda siano studiati o resi compatibili con il resto delle strutture che dovranno supportarli servizi parcheggi eccetera
Oltre a ciò queste opere in astrazione anche interventi edilizi rilevanti a opere di regimazione eccetera diventano di
Le opere minori invece ne sono sottratte c'è da chiedersi
Tornare o meglio i sistemi ad alta valenza ambientale quale quello dolomitico non sarebbe opportuno che anche queste opere minori posso soltanto delle procedure magari semplificate di via sembra fatto assodato operazioni quali la variazione di opporsi un edificio possano sostenere permessi ad approvazioni
Penso per la per esempio alla commissione Beni ambientali magari sono di carattere statico e del medesimo iter sia richiesto anche ad impianti ed attrezzature con impatti complesse differenziati che andrebbero valutati con elaborati competenze multidisciplinari
Sarebbe probabilmente opportuno tu in queste aree venissero studiate dei piani di sensibilità ambientale determinanti i fattori di stress ambientale differente grado di protezione a seconda appunto gradi casa sensibilità
Tali piani potrebbero disciplinare le tipologie di interventi approvabile direttamente dall'amministrazione comunali
Con le caratteristiche a cui quel tale interventi dovrebbero conformarsi te in seconda battuta quegli interventi che per rilevanza dimensionale o settoriale
Necessitano di essere sottoposti a procedure semplificate di via e comunque ad approvazione approvazione di carattere superiore
Va da sé che tali piani integrati o integranti PRG dovranno essere in grado di disciplinare territorialmente l'ammissibilità o meno di interventi innovativi oltre che naturalmente prevedere recupera risanamento delle zone sottoposte a Belgrado
Per quanto riguarda l'aria tenuto a sottolineare qui il problema delle piogge acide e degli aspetti relativi alla sovranazionalità dell'inquinamento
Tanto più sentiti se vengono a colpire are che per i loro apprezzo ambientale e culturale costituiscono già di per sé un patrimonio sovranazionale
Meno trattati ma altrettanto rilevanti sono i problemi relativi all'inquinamento da traffico sia fisico chimico che acustico ed emissioni gassose in atmosfera
Per quanto riguarda queste ultime bisogna serrare che per benché disciplinato da un'apposita legge il problema delle emissioni gassose di carattere industriale che civile è ancora lontano da una soluzione positiva
Praticamente nessuna azienda è in possesso di analisi delle proprie missioni e tanto meno di adeguati sistemi di depurazione
E lo stesso discorso riguarda anche l'emissione da impianti civili sia residenziali che di grosse convivenze pensiamo agli alberghi agli ospedali
A tutto questo si associano le emissioni da scarichi di automobili che essendo i paesi montani localizzati prevalentemente sul fondovalle lungo i percorsi obbligati la rete viaria interessa praticamente tutti i nuclei abitati da in altre zone
A fianco del problema scarichi vero e proprio c'è da sottolineare poi l'esistenza di una miscela volatile ha dato tenore di particelle Capra MOSE
Dal manto stradale che vengono abrase dalle catene o dalle che vetture degli autoveicoli nel periodo invernale se si pensa quantità di catrame necessaria annualmente per il rifacimento dei manti stradali
Si potrà avere anche un'esatta percezione di quanto catrame viene ammesso che viene immesso nell'aria e nelle aree adiacenti alla viabilità principale
Dobbiamo ricordare che questo inquinamento oltre a quello classico delle missioni degli scarichi degli ossidi di azoto monossido di carbonio nitide solforosa eccetera è direttamente proporzionale alla crescita del movimento turistico
Altrettanto proporzionale poi l'inquinamento di tipo acustico che ancora una volta non ha precedenti di studio o di rilevazione ma in talune tratte viarie non è sicuramente minore di quello registrabile in alcune realtà grosse realtà urbane che comunque largamente al di sopra dei limiti di soglia stabiliti dalla legge
Quanto ai volumi di traffico influiscono sull'ambiente quali siano le modificazioni ed effetti del suolo della flora e della fauna anche sugli uomini che si vengono a creare lungo i corridoi stradali
E quali siano le dimensioni in questi corridoi non è dato sapere Pezzoli indica una volta di più le carenze informative sulla base delle quali vengono poi fatte delle sette localizzative che sono poi anche di grossa importanza
Per quanto riguarda i fattori degrado delle acque dire che c'è sicuramente da rimarcare quello relativo agli scarichi industriali ed artigianali e siamo nelle nostre zone al vasto uso che si fa di vernici o di vernici nel tutte quanto riguarda l'industria del legno
Oppure il discorso delle galvaniche della galleria in generale
Questo settore sottende assieme a quello di la produzione dei rifiuti probabilmente però il settore sul quale si possiedono si possiede la maggior mole di dati anche a livello puntuale
Che mettono progressivamente in grado di operare delle politiche di risanamento e monitoraggio che sono già in atto
Benché complessa e costosa appare invece almeno ad una prima analisi la soluzione del problema degli scarichi fognari di tipo civile
Quasi tutti i comuni ed in primis proprio quelli che attraggono il maggior numero di turisti
Sono infatti sprovvisti sono stati provvisti sì di rete fognaria
Però gli mancano i depuratori su una depuratori finali e quindi discariche finiscono direttamente in corso d'acqua
Questi scarichi costellano le sponde dei torrenti e dei fiumi la cui portata naturale già depauperato dalla captazione di acque a fini civili edito elettrici
E si caratterizzano per essere probabilmente è stato il fattore maggiormente inquinante delle acque del nostro territorio
Anche in questo caso è evidente che il problema diventa progressivamente più grave quanto più si aumenta il carico turistico
E la sua risoluzione passa attraverso dei costi di impianto per esempio dei depuratori che sono molto più rilevanti di quanto comporterebbe il fabbisogno di solo i residenti
Stata tale erronea convinzione che i depuratori non funzionano non funzionano nelle aree montane a causa di problemi temperatura cosa che non è vera
Resta a questo proposito da segnalare allora come esista per tutta una serie di servizi pubblici il problema delle soglie funzionali dovendo essi far fronte a grosse variazioni nel dimensioni dell'utenza a causa ovviamente della ciclicità del flusso turistico
Il perdurare della mano stagionalità ed eritemi ritmi di crescita del turismo da weekend accentuano queste forti variazioni della domanda
Che si traducono poi i necessari sopra dimensionamenti e quindi costi non solo per esempio degli impianti fognari e trattamento degli scarichi ma anche di servizi minorili prestava servizio raccolta rifiuti solidi urbani o più semplicemente del personale addetto alla regolamentazione del traffico per esempio
Tutti questi costi nel migliore dei casi vengono ovviamente riversate sui residenti
Nel peggiore dei casi le amministrazioni non sono in grado di attivare i servizi necessari a far fronte ai momenti di punta e quindi si è costretti a registrare una progressiva concentrazione nell'ambiente di fattori inquinanti
Un ultimo punto
è quello relativo a quello che può essere definito l'inquinamento visivo e che di solito viene scarsamente considerato
Abbiamo già parzialmente affrontato in precedenza tra in presidenza trattando della omologazione architettonica che funzionale dei centri urbani
Anche il suo però come tutte le forme disinquinamento e di degrado ambientale si realizza però più attraverso una sommatoria di fatti minori che col per pochi ed eclatanti elementi di rilevanza immediata
Ecco quindi che oltre al problema sicuramente costituito da piste gli impianti di risalita eccetera che specie per il passato ben poco hanno cercato di integrarsi con l'ambiente
L'inquinamento visivo si realizza per esempio attraverso le linee elettriche che nove volte su dieci sono il soggetto più riuscito delle foto ricordo la cartellonistica pubblicitaria lungo le strade con l'esterofilia dell'insegna ed esercizi commerciali dei nostri paesi
Se costretti ancora una volta quindi la Sonata a segnare l'assoluta mancanza nel nelle nostre zone almeno di studi relativi alla percezione ambientale sia da parte dei residenti che dei turisti
Se venissero effettuati è probabile che si terrebbero dei risultati inaspettati e sorprendenti se fosse la conferma che ormai sono rimaste importanti sono le funzioni
Mentre le forme che fra di esse quelle ambientali c'erano sempre più indifferenziate tanto che paradossalmente potrebbe essere a Cortina più interessante poter contare su un negozio Benetton su una pista larga è facile piuttosto che sulle Tofane o l'architettura locale
Grazie
Grazie il dottor Del con sé io sono costretto ricordare ai relatori che siamo ampiamente in ritardo sulla scaletta di Marx e quindi bisognerà chi relatori stessi cerchino di limitare i loro interventi a Roma la parola il dottor Massimo Crespi direttore del Centro sperimentale di araba
La comunicazione riguarda l'esperienza del Centro Sperimentale valanghe e difesa idrogeologica di araba
Grazie signor chairman sarò brevissimo pervenire incontro immediatamente i suoi la merce desiderata ora i suoi non so non mi ricordo se neutro
Dunque
Da un po'di tempo negli nelle sedi di incontro del della comunità tecnica scientifica in questo caso anche politica senza tre voli via
Quando siamo chiamati a parlare come centro di araba vedo che il raccontiamo un po'la nostra storia questo è importante perché intanto significa che negli negli otto anni in cui abbiamo lavorato qualcosa abbiamo Espresso e ed è importante anche perché fateci stati chiamati qui oggi per me un momento di riconoscimento mi si consente quello che ha fatto quindi grazie per questo invito
Peraltro che sta non è una ripetizione nostra attività difatti le citerò
Solamente di fatto appunto di di di ricordare non è nel consiglio di invecchiamento perché io assieme al poeta turco Nazim Hikmet mi pare sono dell'opinione che ad ottant'anni prima avrà ancora il coraggio di pianta degli ulivi per aspettare di raccogliere di raccoglierei le olive appunto Non è mai troppo tardi
I problemi verso della ricerca nel settore
Forestale o di loro forestale
Si è posto da noi all'inizio come proprio una vera e propria mancanza di target si direbbe oggi c'è lui
Bersaglio di interlocutori è stata infatti la nostra esperienza che nasce in maniera per certi versi artigianale cioè dove siamo stati chiamati ad inserirsi in un contesto che era di difficile determinazione nelle sue componenti anche operative non istituzionali anche di rapporto con il resto
Del mondo ci hanno esperienze simili a Grenoble soprattutto poi ad agosto in Svizzera che abbiamo cercato di emulare ad inizio poi nel tempo abbiamo trovato nostra individualità che si è sviluppata in maniera anche abbastanza originale
Ogni settanta e l'ottanta sono stati caratterizzati da una vera e propria rivoluzione nel mondo tecnologico questo questa rivoluzione tecnologica Rivalta con un momento di ritardo nel nostro ambiente
Forestale tant'è che nostro primo sforzo ne è stato quello di mentale cose nuove ma solamente di dire di scoprire che in modo dell'ingegneria verrà fatto di passo importante importanti nel mondo ad esempio sia strutturale che l'applicazione di alcune di alcune tecniche e per noi
Che siamo i cugini poveri se vogliamo un po'di questo di questo ambiente il fatto di applicare di avvicinarci a questo nuovo modo di intendere le cose da fare è stato un passo Avanti indubbiamente beh questo che aggiungiamo il il la new wave va ambientalistica che ha pesantemente condizionato reti nostro modo di vedere di operare all'interno del mondo soprattutto in un mondo che come nel caso nostro era quello da un punto di vista geografico deve Dolomiti delle quali si parla appunto oggi e quindi un un il discorso ambientale assume un connotato estremamente particolare
Queste tecnologie nuove in pratica poi sono stata per sono rappresentate da applicazioni detta che ne diremo al senso invece di impiego
L'immagine da satellite
Per le l'indagine Carate territoriali e da queste reti di monitoraggio ora mai se non si possa far nulla senza fare anche un po'di monitoraggio ad ogni modo in molti settori il monitoraggio e indubbiamente importante fondamentale per la cronica mancanza di dati di informazioni
Che si contraddistingue soprattutto oggi che vogliamo lavorare sull'ambiente sul territorio ma sembra che non non lo si conosco sufficientemente bene
Assieme a queste prima considerazione e siamo già a metà dell'intervento che ne
Che
Il il c'è stato con un approccio di carattere metodologico cartesiano se vogliamo a come affrontare la ricerca qual era un po'nostro ruolo
Nel mondo della ricerca cooperativa e la scelta è stata quella di non inventare l'acqua calda cioè di non mettersi a far concorrenza a nessuno perché non siamo un ente siamo regione e sarebbe stata anche poco intelligente andare ad investire dove altri avevano se non già impegnati quindi la scelta di coordinare
Le immanenza che già conta distinguevano nostro territorio cioè abbiamo poi un ambiente che conta il sito nelle sue contro il settore sta come quella di Padova che non è l'ultima arrivata dove c'è un humus di carattere tecnico scientifico rilevante c'è un mondo dell'impresa
E dell'industria che ha acquisito in Veneto e sta esportando tecnologia e di di di tutto riguardo quindi avevo deciso di inserirsi senza nel
Creare tensioni all'interno di questo mondo almeno abbiamo cercato di farlo ma coordinando mettendoci soprattutto al servizio della comunità scientifica nazionale e non cosa significa questo significa che
L'impegno del ceto sito quello per esempio di creare costretti monitorato cioè creare i punti di raccolta di dati che
Andavano a sanare le mancanze strutturali del mondo la ricerca non Idraulica morire ambientalistico idraulico-forestale in Italia c'è molte persone parlano poche si applicano hanno i temi manca un un mancano di punti di riferimento precisi quindi abbiamo cercato di fornire questi punti riferimento quando un ricercatore
Alcuni di questi parleranno anche nel corso di questo convegno ha bisogno di una serie di dati e di alcune serie storiche e di conoscenze attinenti al territorio montano del Veneto le chiede a noi c'erano occorre che andiamo a mezzogiorno e le stazioni meteorologiche dopo dieci metri che metta o qualcun altro l'istituto di ricerca la comunità eccetera cerchiamo di sono un punto di riferimento nella raccolta di dati ambientati
Questo ovviamente connesso anche al miglior utilizzo delle sempre più difficile reperire risorse che che si intende questo settore le spese fatte in questi anni molto succintamente
Come servizio valanghe se da questa rete di di raccolga informazioni che prima era gestita da personale del corpo forestale gradualmente abbiamo portato verso un gestione automatica automatizzata il motivo molto semplice proprio il giorno in cui abbiamo i due metri di neve il personale non può andare a fare i rilievi per i non si lascia capire la porta di casa
E quindi siamo senza dati propri momenti di maggior stress come quando non si riesce a misura la portata di un fumé con Dean piena perché non si riesce appunto a raggiungere i siti di misura avevano dato che in questa direzione di applicazione tecnologie i bollettini molti dei presenti riconosceranno si danno queste segnalazioni ai ai turisti anche chi opera in montagna
Si son fatti alcuni interventi difesa quest'anno anche molto importante ricovero per Isolde rivolta Corbino
Che hanno proprio questa valenza ambientale per cui si è fatto abbiamo superato l'impiego di strutture rigide
Nella per frenare le valanghe siamo abbiamo sposato la causa delle eletti d'acciaio flessibili che hanno questa che sono praticamente invisibili e quindi riducono gli impatti ambientali
Abbiamo fatto le carte di protezione nelle carte di di pericolo delle valanghe di buona parte della provincia di Belluno di reddito
Tutta la provincia di Belluno soggetta valanghe poi pugni sintesi adesso penalizzato i piani delle zone esposte cioè l'applicazione di questi strumenti a scale molto inferiori cioè al due mila cinque mila in pratica le scale catastali movimenti in condizioni le amministrazioni di portare eventualmente anche modifiche e integrazioni al Regolamento organistici
Per concluderlo innevati e la stazione delle regioni alpine
Che che per i problemi attenti alle valanghe che coordinate quest'anno dal Veneto è un momento importante di coordinamento perché vede di incontro costante fra tutte fra tutti i servizi valanghe per le regioni di
è un'associazione che in questi anni a lavorato parecchio fatto corse sensibilizzato facente eccetera
Esperienze nuove in pratica sono quelle del trasporto solido del Cordon usi Prince abbastanza unica per la montagna non solo veneta il trasporto solido un grosso problema dov'è un problema tecnico diciamo però è un problema
Che contraddistingue
Le nostre la nostra montagna il fenomeno di crescita di applicato delle montagne inducono un aumento di questi trasporti i grossi studi erano stati fatti del Meyer Peter teste infido però sui grandi fiumi sul Mississippi eccetera
Quindi con risultati che erano difficilmente applicabile al colpevole al Borghetto eccetera dove il regime torrentizio spinto fino proprio l'estremo rende inapplicabili tutte quelle tutte le equazioni che erano state risolte da questi scienziati vi hanno lavorato in questa direzione
Cercando di
Portare un contributo importante alla conoscenza del trasporto solido nella nostra realtà operativa di montagna la rete di monitoraggio c'è questa rete che controlla in tempo reale tutto quello che esce dal punto di vista ematologico temperature piovosità eccetera ciò modelli matematici che simulano gli eventi e cercare di darci indicazioni
Nel previsionali sia nell'immediato e quindi con l'eventuale innesco i meccanismi di protezione civile che soprattutto in fase preventiva modo di conoscere meglio quello che vien definito come ciclo delle acque cioè conoscere meglio il nostro dico nemico tra virgolette la con un qualche consolazione un nemico per antonomasia ma in alcune stazioni romane conoscerlo meglio per poterlo quindi troppo del quindi rispondere adeguatamente per conclude i nuovi trend
La Rete sta per essere estesa anche alla parte di pianura del territorio si sta nel metodo costanza complicato e costoso di conseguenza nello sforzo della regione quello di applicare al massimo multiuso c'è il fatto che questa rete sarà per più scoppiato quindi la Roma e teologia l'estensione di di delle nostre elaborazioni in chiave di riduzione dell'impiego di pesticidi in agricoltura sostanzialmente e in chiave di un un un fornire un servizio al mondo l'agricoltura non tanto con un aumento di produzioni che sembra oggi servire poco nella nostra attuale logica di sviluppo quanto piuttosto con una riduzione dei costi la valenza ambientale rimane in ogni caso prioritarie
Dove diremo che Sensi Ing
Dell'ambiente lo cerchiamo di analizzarlo con questi dati forniti ai satelliti una tecnica eccezionale Cerati condizioni far cose che dice mi fa sullo stato in pancia impensabile soprattutto di fornire
Agli amministratori politici degli strumenti decisionali
Adatti e che li mettono in condizione di decidere cioè il lavoro da satellite dalle moto non lavoro catastale nel senso che si dia i chilogrammi di produzione metri quadri di superficie cita anche quelli mano con estrema precisione
Ma ne possiamo concederci in queste analisi anche un errore dal venti al trenta per cento l'importante non è la quantificazione quanto individuazione dei trend impedire che si verifica cioè impedire
Conoscere prima situazioni che hanno caratterizzato per esempio anche nostro paesaggio
Va be'supremo di pianure non so che pesato di pianura con l'ingresso della soglia nella nostra realtà proprio ambientale che nessuno pensava acquisisse le dimensioni che acquisito oggi quindi si va verso una differenziazione che con veramente concluso dei centri di ricerca che vedono da una parte le indagini connesse territorio ambientale montano come centro di araba che oramai già appunto noto una sua come al solito la sua storia percento di Venezia che curi invece le valenze territoriali ed l'utilizzo delle tecnologie da satellite e questo nuovo centro che ce lo strumentale per l'idrogeno meteorologia
Che dovrebbe in prospettiva ma già oggi
In pratica con domeniche Nietzsche nel bollettino agrometeorologici già fornisce un servizio in questa chiave a un a un uno spettro d'utenza che molto più ampio e differenziato grazie
Grazie del dottor Crespi ed ora una comunicazione collegata anche alle indagini all'esperienza del centro sperimentale di araba su gli Effetti delle piogge acide il dottor Giuliano Bressa del laboratorio di tossicologia dell'Università di Padova
è un attimo
Un attimo nel tridente positive
Benissimo
Dunque piogge acide fenomeno Costarica in cui i giornali la tv e il mondo scientifico ne ha parlato molto in particolar modo stratificazione dell'aria scandinavi la prestazione forte la foresta e Germania
Poi beh ma comunque
Ci dovrebbe ugualmente cerchiamo dal primo Censimento
Diapositiva uno
Se ricavato una percentuale di posti indennizzati pare circa cinque per cento i quali sono situati per lo più nell'arco alpino o nella parte più eccezionale dell'Appennino
Questo fenomeno relazione appunto all'atrocità mediana
Attualmente il fenomeno un desta c'è sempre preoccupazione tuttavia ad esempio dei dati sulle missioni di zolfo la prossima prego
Rivelano che a livello comunitario l'Italia registra fra i più alti valori di emissione annuale
La formazione di composti acidi Gisulfo e Gaza otto che provocano le precipitazioni acide già avviene di natura in conseguenza dei fenomeni quali eruzioni vulcaniche incendi di foreste la decomposizione batterica di materia organica
Tuttavia tale contributo è irrilevante se confrontato con quello dovuto alle numerose attività umane quale la produzione di energia elettrica il risanamento urbano e altre attività industriali la ricaduta di sostanze acide la prossima prego
Può avvenire sia per via seccante unità in realtà le sostanze acide si formula sono presenti l'atmosfera come partito asticelle le precipitazioni costruisco solo il mezzo di trasporto verso sua
La composizione delle piogge acide formata oltre che dalle dalle sue due delle novizie anche da una serie di altri tre agenti inquinanti come ad esempio i metalli pesanti idrocarburi lealtà e di e altre sostanze
Tutte non mente gran parte ai processi di combustione
Vista la presenza della chiusasi di questi contaminanti ci sono già osservati i primi effetti nocivi sulla flora sulla fama prossimo prego
Ipotizzando una percussione indiretta Sumitomo umana
Ciò non è stato ancora dimostrato in quanto l'interesse per questo fenomeno va bene abbastanza recente in teoria le piogge acide nello stadio successivo alla deposizione la prossima
Possono influenzare disposizione umana a sostanze tossiche sia mediante l'accumulo di elementi dieci lungo le catene alimentari che tramite la continuazione dell'acqua potabile
In particolare in particolare è stato osservato che le fece la crescita Civita del suolo dell'acqua dovuta pretese anzi ne condiziona la mobilità e di conseguenza la dignità di metalli tappate de organismi viventi
Gli elementi principalmente coinvolti in questo fenomeno sono d'alluminio l'arsenico il cadmio mercurio piombo è sereno
E sta serrato anche che metalli infatti fissati a notizia organica dal nel suolo possono essere sostituiti facilmente attraverso uno scambio ionico con l'idrogeno degli altri presenti nelle che oggi questo processo può causare la sua abitazione dei metalli tossici rendendoli disponibili per il deconcentrazione lungo la catena alimentare la prossima prego
Ad esempio il mercurio che è un elemento che riveste una particolare importanza dal punto di vista tossicologico per gli effetti deleteri sull'uomo uno degli esempi per stanza importanti
La comprensione dell'impatto del piazzarsi sull'ammonizioni di questo elemento nell'ambiente richiede un richiamo al suo ciclo ecologico la prossima
Mercurio una volta rimesso nell'ambiente può esservi trasformato da diversi dei microrganismi batteri Sozzo nel suolo in composti organici in in metilmercurio e di Minniti metilmercurio
Che per le sue di consumi Tana entra facilmente la catena alimentare
Ad esempio sono stati riscontrati concentrazioni elevatissime un rapporto di uno a dieci mila di questi scudi questi prodotti pericolosissime siano i tessuti di pesci predatori come la trota el Persico che in uccelli
è stato ipotizzato che le piogge acide rendono non più disponibile il mercurio per azioni di mitigazione ciò tipo finanziare i pericoli in cui la popolazione va incontro essendo esposta agli effetti tossici questo metallo
Basta ricordare appunto l'episodio avvenuti che proprio cast catastrofici in Giappone mi amate indagata negli anni cinquanta e sessanta dove popolazione locale si nutriva apparentemente di pesce molto inquinato da metilmercurio
Gli effetti eversivi più drammatici su compagni appunto a livello del Ministero centrale e sono per mentre sono molto molto lesivi altri questo è un esempio comunque sprecare degli altri in merito altri metalli Carmine del piombo e altre altre sostanze che sono dell'ambiente però quindi massima il pericolo esimi risanato il pipistrello è un ciclo
Beh stanza Complesso però avviene anche per altre metà
Con precoce concludere dicendo appunto che prospettabile che che le politiche di te dipinti di protezione dell'ambiente
Posso evitare il verificarsi di simili tragedie assicurando livelli più elevati per la qualità della vita intese come funzioni di un ambiente non degradato
Io poi concluso
Grazie dottor Bressa
La prossima relazione il disinquinamento delle acque tecnologie biologiche di depurazione salvaguardia dei fenomeni di eutrofizzazione
L'ingegner Francesco Polvani dirigente dell'arco tecnica di Brescia
Fa fra i fenomeni di degrado ambientale venuti alla ribalta in questi ultimi tempi
Uno dei più gravi e certamente il fenomeno dell'eutrofizzazione dei telai oppure nelle fasce costiere primari
Diciamo che l'apice di questo fenomeno è forse si è avuto l'anno scorso
Nel nell'Adriatico tuttavia anche nei nei laghi il fenomeno dell'eutrofizzazione molto diffuso
Il fenomeno dell'auto stilizzazione
Delle acque è dovuto essenzialmente alla presenza de così detti nutrienti cioè di al di sotto del fosforo
Con la presenza di azoto e fosforo
E con l'anidride carbonica disciolta nelle acque
Sì sì Lupano
Dei degli organismi diciamo
Chiamati alghe scocche son degli organismi foto sintetizzi cioè in presenza di di luce di Energia luminosa sono in grado di sintetizzare
Sostanza organica cioè nuovi nuovi organismi partendo diciamo Dunhill e carbonica e punto da nutrienti cioè dal sotto al fosforo
Là sotto e il fosforo che son presenti nelle acque di scarico
E secondo diciamo
Un
Dei dati forniti diciamo dal ministero dell'Ambiente che verranno scaricati nelle acque italiane nei prossimi anni
Sono di quarantacinque mila e ottanta tonnellate anno di fosforo
Così ripartiti
Metabolismo umano trentasette quattro per cento
Detersivi
Cinque virgola cinque per cento zootecnia quindici e tre per cento agricoltura trentuno e nove per cento
Soli incolti due virgola otto per cento
Industria otto virgola uno per cento
Quindi vediamo come la maggior parte del fosforo scaricato nelle acque provenga
Diciamo si è di origine antropica in quanto e quello del metabolismo umano e dei teatri dei detersivi che supera il quaranta per cento
Poi abbiamo anche quello dell'agricoltura
Pertanto diciamo questo fenomeno è presente anche in zone può essere presente anche in zone dove diciamo le industrie scarsamente diffusa tanto è vero che l'industria al fenomeno diciamo come scarico vi fossero che è il fattore limitante velluto fissazione scarica solo l'otto virgola uno per cento
Ora per
Porre rimedio al fenomeno dell'automorfismo azione
Ci sono due strade da seguire
Quella diciamo della opere di disinquinamento
E questo riguarda soprattutto diciamo le fonti per localizzate le fonti localizzate sono e gli scarichi urbani Lasorte che mi agli scarichi industriali
Mentre per le fonti diffuse che sono l'agricoltura i soli incolti soprattutto per l'agricoltura
Bisogna procedere diciamo con una sessione preventiva di antinquinamento diciamo con una migliore
Con una metodologia migliore diciamo di coltivazione dei terreni
Ecco io illustrerò brevemente qui
Sì però un processo diciamo
Di idee fosfato azione biologica
Un processo di depurazione che consente di eliminare il fosforo dalle acque di scarico
Soprattutto dalle acque discarico diciamo di natura organica quali sono quelle delle pubbliche fognatura e anche degli allevamenti diciamo solo tecnici
In maniera diciamo biologica quindi senza l'utilizzo di additivi chimici
Che addio additivi chimici che darebbero origine ad il file di chimici che a sua volta sondare sostanze inquinanti son dei rifiuti speciali
Mente diciamo la deforestazione biologico consente di togliere il fosforo dalle acque attraverso un fango biologico
Che o può essere smaltito in discarica oppure potrebbe anche essere utilizzato in agricoltura in quanto poi questo fango biologico diciamo conoscente
Un lento rilascio del fosforo il che potrebbe essere utilizzato proprio come fertilizzante
Questo processo biologico che diciamo si chiama processo è un processo brevettato si chiama processo Paolo è stato brevettato da una società statunitense che le quote chimica diciamo
A la licenza per l'Italia di questo processo
Che diciamo un una variazione del tradizionale a processo a fine di atti che pure era un processo di depurazione di è un processo di depurazione biologica ma che toglie solo la sostanza organica
è dai dai liquami mentre questo processo di depurazione questo processo diciamo di Defoe sfatta azione biologica oltre a togliere la sostanza organica
Riesce a togliere diciamo anche il fosforo per quanto riguarda il processo denominato auto
E fosforo ed azoto per quanto riguarda il processo denominato a due euro
E questo la possibilità di togliere il fosforo
Che l'azoto soprattutto il fosforo
è dovuto al fatto che la particolare conformazione del processo biologico di depurazione
Diciamo fa sviluppare alcuni tipi di microrganismi di batteri
Che sottoposti a vizi crisi anaerobici Aerobic sì alterna alternati durante il processo di depurazione sono in grado di accumulare notevoli quantità di fosforo
Fino al cinque per cento valutati sulla sostanza secca che costituisce il fango dissi imparo che poi viene estratto diciamo dall'impianto di depurazione
Mentre diciamo in un impianto tradizionale di depurazione la quantità di Fosso che poteva venire accumulata dal fango Iraq di circa l'un per cento
Quindi con questo processo di Defoe stata azione biologica si riesce a portar via diciamo
Attorno all'ottanta ottantacinque anche il novanta per cento della quantità di fosforo presenta nelle acque di scarico urbane
Che so tecniche mentre accollare il processo tradizionale a fine direttivi si riusciva al massimo a portar via il venti per cento pertanto diciamo gli impianti di depurazione Dio logici
Che diciamo son diffusi fino ad ora se non hanno il sistema di Defoe sfatta azione chimica in pratica lasciano quasi invariata la quantità di fosforo chi è presente nelle acque di scarico
Ecco dal perché nonostante diciamo il gran numero di depuratori che ormai diciamo sono stati costruiti sono funzionanti il fenomeno dell'autorizzazione non è stato ancora diciamo arrestato proprio perché questi depuratori
Non prevedevano la De Fossa trazione
Al massimo prevedevano la de force fatta azione chimica però come ho detto prima la del fossato azione chimica presenta l'inconveniente di produrre questi fanghi chimici
Oltre al fatto che erode fossato azione chimica e costosa perché richiede i reagenti chimici che possono essere il tuo duro fare ricco o il sol fatto di alluminio
Quindi la deportazione produce chimica
Presente a questi inconvenienti maggiore
Costo
Tagli chimici e quindi problema di smaltimento in discarica
Viceversa nate frustata azione biologica non ha problemi di smaltimento dei fanghi perché son fanghi assimilabili ai rifiuti urbani e possono essa ASS smaltiti nelle discariche per rifiuti urbani
Il fango spesso potrebbe essere utilizzato in agricoltura come fertilizzante
Inoltre il processo stesso consente dei risparmi energetici rispetto un impianto tradizionale una maggior stabilità dell'intero processo di depurazione
è un processo particolarmente adatto alle basse temperature in quanto imbattere in the Fox fa tanti sono dei batteri cosiddetti si trova fiducia che prosperano maggiormente alle basse temperature quindi questo processo può essere applicato anche diciamo in depuratori situati in zone montane come possono essere diciamo i depuratori della zona dolomitica
E inoltre questo processo consente anche di poter sopportare delle punte di carico proprio per diciamo il tipo di massa dei biomassa batterica che si sviluppa particolare
Consente di di far fronte a delle punte di carico diciamo impreviste e quindi anche questo fatto Llorente
Molto diciamo adatto ad essere applicato in impianti di depurazione diciamo situati in località ha forse a forte presenza turistica e quindi con Flutur con fluttuazioni del carico inquinante
Io ho concluso
Grazie
Al dottor poco anche l'ingegner Polvani ha ora la parola il dottor Giuseppe Licci Angiolo vicepresidente della Società gestione Impianti di Venezia
Che si intratterrà sulla programmazione Investimenti gestione degli impianti di disinquinamento vorrei sottolineare come questo argomento che apparentemente sembrerebbe un attimo esulare
Dalla nostro convegno dal quello che abbiamo oggi all'ordine del giorno invece importantissimo nel momento in cui come diceva prima il dottor del console le indagini
Rilevate soprattutto esperite soprattutto nella provincia di Belluno hanno rilevato come vi sia l'assenza quasi totale di impianti di depurazione efficaci in quest'area
Io vorrei tentare un'acrobazia siccome siamo
Sono vecchio Amadore tentarono credo sia lo stesso
Siccome siamo credo tutti stanchi
E la relazione c'è una relazione scritta
Vorrei semplicemente riferirmi ad alcune questioni che ci sono nella mia relazione
Sì e secondo me sono molto importanti soprattutto per il sì agisce a livello istituzionale
Vorrei dire che tralascio ecco la prima parte dove si parla delle proteste dei delle denunce dei movimenti ambientalisti
Tutte cose che peraltro conosciamo
Se non per dire una cosa su questo punto
Io a un certo punto ho scritto una frase un po'come dire provocatoria
Se dicendo che siamo un popolo inquinato con Ulisse pretore Amendola
Però devo dire che siamo anche un popolo inquinato ore
Anche molte di alcune cose che sono state dette qui
Mi confermava in questo mio pensiero
Non voglio dire che quando si parla degli interventi di risanamento ambientale
Gli stessi interventi vice scritta la parola terrorismo psicologico sono invece terrore
Sono visti con un atteggiamento di terrore psicologico e le ragioni ci sono
Le ragioni ci sono delle cose che diceva anche il professor Salzano prima e altri che interventi anti relatori
Cioè sul fatto che in realtà
Il problema dell'ambiente viene visto non viene visto come un quasi un fatto a se stante
Come non come un fatto che invece come io ho scritto da qualche parte
Dentro i cicli produttivi dentro i processi
Dell'Asstra simile
E qualche cosa di diverso invece non è così
E se non fosse così se si insistesse nel nel dire che il problema ambiente qualche cosa di diverso io credo che molti problemi arriverebbero essere risolti con molto ritardo
Volevo dire anche che
C'è un problema che è legato poi a questa questione della emergenziali ITA
Che riguarda anche la stessa struttura e ripartizione dei fondi io qui ho parlato di acrobazie di bilancini cose di questo tipo
E poi vorrei riprenda un attimo questo concetto
E perché sulla ripartizione dei fondi sugli investimenti per risanamento ambientale siccome la prossima appunto è di un certo tipo
Si hanno le si fanno dei bracci di ferro veri e propri anno per anno e chi vive in Parlamento queste cose le sa meglio di me
Allora io cito un modo
Qui
Che non è una scoperta nella vita
Per
Affrontare il problema quello che viene chiamato il problema è secondo me impropriamente problema ecologico
In modo organico
E in modo organico che cosa vuol dire
Vuol dire che bisogna studiare il problema per studiarlo dentro dentro i cicli produttivi
Dentro
I modelli di vita
E soprattutto e qui vorrei rovesciare un po'ragionamento che di solito si fa
Colloquio
Ai modelli di consumo
Perché di solito noi partiamo non solo dalle materie prime abbiamo una serie di cicli produttivi cicli di produzione di servizi e così via dicendo
E arriviamo al consumo del consumo si parla quasi mai
Sì si parla dei sacchetti di plastica
Si parla di cose di questo genere
Ma sul modo di vivere
E sul modo di vivere lo diceva un operatore che abbia presieduto per esempio quando parlava di
Catene camminare sull'asfalto innevato di chiodi
Inferiore moduli consumare
E io mi rendo conto che è difficile certe cose a tornare indietro
Però tutti credo siamo convinti che ormai come dire il livello Dio il così detto consumismo
E diventato esagerato smodato
Credo che queste zone stesse qui attorno
Siano spesso soggette a ad assalti umani
Antropologici sono estesi antropici
Allora
E se l'approccio e e diverso
Il problema fondamentale come si dice sempre trovare un giusto rapporto fra salvaguardia e sviluppo
E allora anche gli interventi di risanamento devono essere in dentro questo alveo riportati dentro questo outlet
Doveva fare delle azioni preliminari
Che secondo me sono molto carenti e sulle quali siamo molto indietro
Cioè io parlo dei famosi catasti consensi menti che dir si voglia
Faccio l'esempio della laguna di Venezia perché
Perché ovvero lì e quindi
Molte volte quando si chiede si dice sempre che la laguna di Venezia fortemente inquinata
Qualcun altro dice che mediamente inquinata
Qualcuno dice che insetti posti è molto inquinata in altri posti poco inquinata
E tutto ciò che cosa vuol dire
Vuol dire che sta succedendo ancora adesso avrebbe non solo violenze ma in moltissimi altri posti
Che c'è una ripetitività di studi ed esperienze non programmati e non pilotati
Per cui non so magari si sa tutto sul mercurio
E non si sa niente o quasi niente su altri tipi di
Quindi
In conclusione
Credo che bisognerà tornare alle organizzazioni statali universitari imprese di produzione di servizio quelle che operano
Per raggiungere risultati concreti e quindi evita evitare ripetibilità
Sky e spreco di danaro va avanti soci costruttivo qualcosa è chiaro che il rinvio alla relazione alla gestione degli impianti disinquinamento
Epicentro preda
Io non so perché nata dalla mente si tocca
E vediamo chi sono gli attori i soggetti del pervengono nella gestione del disinquinamento
Allora si scioglie i Comuni ed allo consorzi
E si occupano gli acquedotti che si occupano di depurazione delle acque a volte di energia e così via dicendo aziende municipalizzate
C'è molte volte hanno dimostrato gli stessi difetti gestionali dei comuni benevolo suo
Perché le leggi sono quelle che sono poi ci sono imprese industriali pubbliche e private che soprattutto sì c'avevo buttato l'ultimo prelievo nel settore più grosso del business che sono i rifiuti tossici e nocivi
E intendo dire
Ci sono imprese di servizio sono sul tardi visto il pubblico privata ci sono imprese di costruzione di impianti che fine fanno i gestori di impianti il nuovo funzione
Di un appalto vinto per cui nell'appalto era prevista anche la questione dell'impianto
L'impresa di costruzioni si trasforma poi l'impresa di gestione
Allora io credo di poter dire questo
Ormai ci siamo accorti tutti
Ne bastano alcuni dati statistici anche che
Non solo alcuni impianti privati non molti impianti pubblici si dice addirittura l'ottantacinque per cento degli impianti pubblici non funzionano
Questo è un problema
E non funzionava io credo perché
I comuni e i loro consorzi diciamo la struttura pubblica istituzionale tutta della sua catena
No no nella vocazione nella struttura giuridica per affrontare problemi di gestioni operative
Vorrei fare ecco richiamare una cosa che ho scritto qui
Parlando di consorzi per esempio
Facendo alla strada da Venezia a Cortina
Sulla contrarie molti consorzi
Che possono essere consorzi non solo un consorzio per l'acquedotto
Il Consorzio per l'impianto di depurazione
Il consorzio per il gas
Il consorzio e avanti dicendo
Non accade mai tra l'altro di questi Consorzi siano assimilabili fra di loro
Per la conformazione
Dei Comuni consorziati
Quindi cosa succede in buona sostanza
E succede una cosa molto semplice che invece di avere
Un consorzio un consorzio che un consorzio per l'ambiente per gli interventi di risanamento ambientale
Ci sono a cavallo accavallamenti di competenze tra Comuni e consorzi fra Consorte e consorzi e così via dicendo
Perché è un danno non solo economico ma anche di efficienza
Perché in buona sostanza
Quello che accade nella pratica le cose
Ecco i finanziamenti vengono erogati male
Cioè i finanziamenti non sono riferiti fra l'altro qui vorrei proprio dal coro concetto e poi la smetto
Non sono interventi di finanziamento degli investimenti non sono riferiti a a dare a priorità di disinquinamento vere e proprie perché
Perché quando si fanno programmi di finanziamento
Non si fanno in funzione di delle delimitazioni naturali
Diciamo nel caso nostro del di un bacino idrografico
Ma si fanno secondo le distribuzioni dei vari Comuni Consorzi Provins lezione via seguito
Cioè non c'è nessuna logica nella distribuzione dei fondi
Nessuna logica che risponda
A questo criterio della perimetrazione datiamo così perimetrazione territoriale del bacino di disinquinamento
Ecco allora io credo che appunto si si occupa di queste questioni a livello istituzionale
Dovrebbe rivedere queste questioni
Dovrebbe anche fare delle proposte
E tenendo presente che
E chiaro ovvio dico alla fine
Cioè si può coniugare
Sia il controllo contemporaneamente al controllo pubblico
Con una gestione privata
E purché sia garantito a controllo pubblico è una questione privata che sia efficiente si era dal punto di vista manageriale rispondente alle esigenze del disinquinamento
Grazie
L'ultima comunicazione della mattinata chiedendo venia per gli altri relatori
Che dovranno necessita di tempo intervenire nel pomeriggio
Del dottor Fabio la di sull'ambiente dolomitico la fauna
Non sono
Ecco mi rendo conto l'ora tarda e dell'ipoglicemia
Per cui anch'io mi ero preparato un discorsetto però preferisco così affidare questo è enorme argomento quale quello della fauna che naturalmente non si può
Così limitare come discussione dieci quindici minuti
Alla visione di qualche diapositiva via punitiva che
Ha come oggetto qualche flash sulle specie più rappresentative che dobbiamo dire sono ancora abbastanza abbondanti e in certe situazioni anche in condizioni di vita discrete nel nostro ambiente dolomitico
Ecco
Vediamo in pochi secondi
Dolomiti ce ne fa se ne parla tanto però le Dolomiti sono un ambiente magnifico che all'estero naturalmente ci ci invidiano ci hanno delle montagne molto bene montagne che partono ecco senta Pometto un po'fuoco che hanno vari ambienti ambienti così di fondo vale su su fino ad ambienti la dirò c'è elevata al di sotto della vegetazione Arbore
All'interno di queste di queste magnifiche montagne ne abbiamo abbiamo detto tante specie faunistiche
Sia specie così famose così dette spese nobili come specie che sono comuni oppure sono considerate come spese minori
Beh mi sembra anche un po'fuori fuoco comunque nella in questo vasto panorama possiamo trovare qui han detto dal capriolo
Avanti
Ha altre specie che noi non conosciamo che vanta molte calpestiamo
Il ramarro ad esempio che in questi ultimi anni nella Torah rifacendosi per cause alcune conosciute altre no dall'inquinamento ambientale altri altre cause non difficilmente quantità qualificati riconoscibili avanti
Alla salamandra pesata ve ne porto un po'così per fare vera ricchezza che esce allo scoperto dopo le giornate piovose
Fra l'altro
Grazie
Non si promette un po'più a fuoco forse ecco ai rettili parte innocui parti velenosi venosi o meglio così considerati velenosi come la vipera con i suoi vari tre varietà che sono presenti nell'articolo mitico
E che però può essere pericoloso soprattutto per soggetti defedati per bambini o per vecchi
Avanti
Dunque sarebbe da parlare naturalmente in undici giorni ma una giornata intera
Queste viene ci sono delle spese comuni e sono delle specie anche che non sono comuni o che si sono c'era un altro estinte in altre parti dell'arco alpino va
Beh
Depositi mi hanno un po'anticipato specie stanziali specie così di basso come la beccaccia che vedete qui
Avanti e come altri rapaci scriviamo il falco pecchiaiolo chiedendo non da noi in primavera se ne ritornano verso il Nordafrica o altre parti del continente africano in autunno Franco
La vita abbiam detto è una vita che si può che che prospera sia al di sopra della vegetazione arborea come al di sotto nel bosco troviamo tante specie faunistiche
Stavolta i avanti
Di cui si dice un gran male che proviamo ricordare essere il più grande carnivoro utilissimo all'ecosistema si calcola che una volpe in mano mangia circa due tre anche cinque mila topolini roditori
Oppure avanti
Il cervo il cervo in parte reintrodotto in parte migrante da le regioni limitrofe dove non era mai scomparso ricordiamo che c'era stata una rarefazione
Evidentissima di questo stupendo ungulato nell'immediato dopoguerra e che sta ritornando che sta aumentando la sua consistenza numerica in tutto l'ambiente dolomitico sia Veneto che trentino e altoatesino avanti
Gli ha visto prima una femmina apriamo un maschio giovane
Quanti
Un maschio un po'più più anziano del medietà
All'interno del bosco dove le foreste hanno ancora un aspetto naturale intendendo per naturale un aspetto che pur essendo sottoposto a tecniche siti culturali a ancora una sua architettura così di tipo naturale con piante di varietà con un ritocco ricco sottobosco vive il gigante ancora gravi fanno europea avanti
Il Gallo cedrone che ad dobbiamo ricordare e sottolineare esiste ancora nell'arco alpino nel nella parte nord orientali quindi dalla dal Trentino diciamo fino al Friuli e che in questi ultimi anni avanti
Negli ultimi trent'anni avuto una rarefazione di circa l'ottanta per cento la sua consistenza questo per per cause varie
Si va dalla dal delle rate tecniche selvicolturali a soprattutto ha un disturbo Ana costruzione di strade spesso inutili a mio avviso naturalmente che entrano anche negli angoli più nascosti più remoti nel bosco
Questo gigante questo ha un cero magnifico un maschio come questo esemplare che vediamo nella tipica postura primaverile quando esegue le sue parate
Questo master questo esemplare ha bisogno di silenzi ha bisogno di un ricco sottobosco diciamo di un ambiente naturale il giorno d'oggi le Dolomiti stanno un po'diventando troppo scomodi per questo questo animale che è un po'una spia dell'ecosistema avanti
Qui siamo la veduta delle Dolomiti anche se geologicamente dei comizi Feltrine non partendo proprio o sono fan parte del dei massicci più settentrionali nelle quote l'aliquota elevati troviamo anche un altro esemplare che forse l'emblema del dell'ambiente dolomitico il camoscio molto rappresentato che abbiamo in abbondanza e che dopo l'ultimo dopoguerra sta aumentando progressivamente grazie anche un rispetto maggiore da parte delle popolazioni avanti
Avanti
Animale che anche con la sua forza colosso Potenza così alimentato le leggende rivale del dei valligiani ricordiamo ad esempio come il narra la leggenda che le le rocce dolomitiche un giorno tetre furono coliti un inattesi essi rivestirono di questi colori che voi vedete Grassi ai nanetti del popolo Silvano che saltavano sulla a a cavallo di tipo dei camosci sulla luna dell'Varano con i i raggi del pianeta illuminato dal sole Pini di questi colori che noi crediamo sono secondo la leggenda dovuti alla a alla agli ingaggi lunari
Va
L'ambito la le specie faunistiche però devono fare il conto conta tanti fattori le zone ideali di spianamento molto spesso sono così occupate da abitazioni per impianti sì sì sì da strade per cui qui ecco che il pericolo naturale maggiore per queste di questi animali questa di positiva nei quali nell'emblema l'inverno con i suoi rigori con la sua neve
Molto spesso ecco non serve non non basta quel folto cappottone che noi viviamo questo mantello invernale a difendere a isolare termicamente il il camoscio che è costretto soprattutto in certe zone dolomitica a vivere quote superiore codici Prisco facendo leva anche sulle c'è la neve e così via è questo va a scapito della sua sopravvivenza avanti
A quota inferiore abbondante e in via di espansione sia come era redistribuzione che come numero come recita il capriolo avanti
Anch'esso però ha dei problemi durante il il il rigido inverno che dolomitico
Qui vediamo un maschio maschio che ha ha perso le corna in autunno avanti
Ecco qui una sequenza secondario veloci che e considerato anch'esso così un animale dall'agilità proverbiale
Che però quando il con la coltre nevosa supera i quaranta cinquanta centimetri ai grossi problemi su previdenza non solo perché non non riesce a trovare nutrimento ma anche perché è così impossibilitato perde la sua agilità
Prima visto prima maschio in autunno e i scusi in primavera e potevamo notare la mi pare un po'un fuori fuoco mi la
Quella quell'investimento epiteliale che ricopre le corna quando stanno crescendo in velluto chi vediamo un maschio in nello splendore dei colori estivi fa
La primavera viene avanti però anche se aliquote viviamo lavoravo aliquote superiori persiste la neve e possono esserci anche le nevicate tardiva
Riquadri bassi cuculo così annuncia la primavera e avanti nelle praterie gratitudine qualsiasi tempo faccia e se nel suo lungo letargo la marmotta
Ricordiamo che le marmotte che noi viviamo sulle nostre Dolomiti secondo una storia forse non confermata alle ballate erano estinte alla fine secolo scorso discendono da alcuni esemplari importati da un abate dalla valle dell'in nel mille ottocentottantasei
Ecco
Chiudiamo la marmotta al alle risveglio sarebbe interessantissimo parlare di come la marmotta riduce il suo metabolismo durante il letargo invernale
I suoi atti respiratori si riducono dai dai diciotto venti al minuto a uno due al minuto i battiti cardiaci a uno ogni sei sette secondi per cui casi un ormone che può essere un campo di ricerca per la medicina spaziale pure per la chirurgia a quale acqua aperto ormoni che riduce Gambit metabolismo e anche quindi il dispendio energetico durante l'età avanti
Avanti
Ritorniamo un po'a questo mio
Bisogna pallino questo Cetrone che ho portato qui essere un po'insieme altri tetra Oni piegati Petroni così dolomitici ricordiamo che su punizione tutte le quattro varietà di tetra o anzi Titoni di italiani la pernice bianca l'altra con il Monte Cavo Forcello caro Ceroni in primavera avvengono proprio le parate Amoruso il gallo cedrone
Avanti
Alle quote superiori
Invece sempre in primavera inoltrata vengono lei avanti le parate specializzate del del Galà forse lo secondo Petroni e il quale non ha conosciuto ancora la rarefazione che acquistato incontro italo Gallo cedrone avanti
Abbiamo sempre forse lo maschio che Andrea zone più elevate nelle arene di canto in cui la c'è la neve oppure Lerna pressata dalla neve si esibiscono i loro canti qua
Avanti
Questa per me è una ricchezza una richiesta che sicuramente andrebbe salvaguardata
Avanti
E che fosse senz'altro meno conosciuta delle degli impianti sciistici delle funivie però qualcosa che non possiamo permetterci di perdere
Davanti ecco in primavera pure state avanza rilevanza sì sì sì ci si introduce nell'estate alle quote superiori
Gioco se permette un po'più a fuoco un po'non so se la mia parte che non vivo vive regole e codici periodi il i branchi di di di camosci
Ci sono arricchiti di nuovi nati siamo alla fine di di Di Maggio primi di giugno e il piccolino è prossima sequenza
Sono costretti poco tempo ad assumere delle dimensioni paragonabili aprire tutto qui vediamo quattro cinque giorni di vita e devono seguire a Madrid ovunque perché in montagna sono predatori ci sono soprattutto le commissioni appare ambientale che possono essere fatali per la loro sopravvivenza qui la madre porta a i piccoli dove c'è possibilità di maggior di maggior riparo e dove anche se può trovare nutrimento a chiudiamo i piccoli ieri ha visto pochi giorni prima circa un mese avanti
Io due-tre mesi agosto
Ecco già stiamo entrando nell'autunno successivo qua
E possiamo nella prossima diapositiva ecco villa l'allattamento l'alta mi si protrae per circa sei mesi anche se nata metto stretto per due mesi solamente fan
Il piccolo in in in inverno e l'inverno sappiamo su nostra montagne sulle Tofane tanto per fare un esempio comincia molto spesso può cominciare già alla fine di ottobre deve avere estera essere in condizioni fisiche di sopra fare questa e questo grosso impegno e la mortalità ricorriamo nella nella classe più anni di vita raggiunge anche il quarantacinque cinquantacinque per cento dei dei nuovi nati qua
E con la nostra Tofana di rose scritti incombe sopra di noi
Altra altra specie faunistiche abbastanza dei rappresentata più utile che la crisi densità e quasi ottimale sul nostro montagne L'Aquila qualcuno pensa ma c'è ancora la piace eccome
E andiamo avanti qui sarebbe c'era un milione e mezzo
L'Aquila che viene controllata sempre a distanza sempre naturalmente nel rispetto alla biologia della specie e che vediamo dare molto spesso
I frutti e dare dare naturale dei giovani i quali e in autunno partono avanti per migrando alla ricerca di un loro territori ed era una densità sulle Dolomiti ottima però ci sono anche altri pericoli ci sono i fotografi così esasperati ci sono i turisti ci sono i dépliant turistici che delle volte hanno così la scarsa vedutista di fotografare un il mito della che di dire dove questo è successo nella zona di Zoldo e ha portato alla alla morte del piccolo per eccessivo disturbo va
Sempre L'Aquila giovane info
Ricco anche le Tel il patrimonio Ninja Paci notturni Peppone faccio vedere solo due dal grosso gufo reale
Il quale prende di notte il il posto dell'Aquila come predatore alla alla alla piccola civetta abbiamo anche una civetta nana bianca praticamente tutte le varietà
Più o meno così rappresentate
Tra
L'estate avanza la stagione migliore per i nostri nostri animali quanti il già Priolo va incontro al periodo e gli amori
Quanti la scimmia
E in in autunno con una punta massima attorno alla metà di ottobre
Questa ecco sempre dalla nelle forme dolomitici salotto attorno con con il bosco si è rivestito di quel giallo dorato dei larici ecco avanti
Se hanno è comunque un attimo fuoco si hanno gli amori del del cervo abbiam detto sta aumentando la sua alla sua la sua presenza
Animale crepuscolare notturno che però esce allo scoperto anche durante le ore più luminose durante il periodo del degli amori che avviene appunto in autunno avanti
La nostra rallenta immersa nella nebbia
Ritroviamo il camoscio che c'era un un esempio della sua agilità anti
Dico
Avanti
In ottobre anche nel periodo se anche le per il gli umori del camoscio
Il maschio che normalmente vive vive da solo si avvicina al banco che nel resto dell'anno comandato da una femmina anziano ed esperto
Ecco quindi alla fine di questa mia veloce così piccola relazione ritorno un po'ogni amico Ceroni che abbiam detto è l'emblema avanti delle nostre delle nostre montagne
Che mi auguro che con tutti se ci siano tante parole ma ci sono soprattutto fatti che salvaguardino un po'questi nostri ambienti e nemici viene ce ne sono tanti interessi economici soprattutto e però che dove c'erano le avanti
Come abbiamo visto noi possono vivere anche i figli quelli che verranno Topolino in cava
Quanti
Ecco
Detto questo antico finito
Scusate debbono
Debbo chiedervi ancora dieci minuti di pazienza del resto mi sembra che queste diapositive siano state un attimo di sollievo
Perché il dottor Adriano Rasi non può essere presente oggi pomeriggio e quindi ha necessità di intervenire immediatamente
Dottor Adriano Rasi è dirigente del settore ambiente dello studio zollette Ingegneria e ci parlerà della valutazione di impatto ambientale di grandi in frasca
Dottore nell'area dolomitica dopo sì chiudiamo ringrazio la per la l'invito a questo
Interessantissimo convegno alcune considerazioni generali sulla valutazione impatto ambientale per poi tratteggiare
Alcune esperienze che abbiamo condotto in questi anni in questo settore la valutazione impatto ambientale è un momento decisionale nuove importante per le popolazioni interessate per gli enti pubblici per i loro organi amministrativi e tecnici
Per le società di ingegneria e i professionisti incaricati di elaborare la progettualità necessaria per la realizzazione delle opere degli studi d'impatto ambientale
Base di ogni valutazione d'impatto ambientale
La via è un momento di verifica che sta vivendo una tardiva introduzione nella prassi amministrativa del nostro Paese
E una faticosa contraddittori armonizzazione con la preesistente griglia di autorizzazioni e valutazione di tipo urbanistico paesaggistico e ambientale
E anche un'occasione da non perdere per introdurre consolidare una cultura più avanzata nelle modalità di concezione e definizione progettuale delle opere stesse
E proprio in questa prospettiva è maturato un approccio integrato interdisciplinare la progettazione negli studi di impatto ambientale nell'organizzazione di ingegneria nella quale operano è un'esperienza in continuo divenire per cui assolutamente non abbiamo pretesa di avverrà di essere giunti a nessuna conclusione definitiva
Che cerca di valorizzare Broglia apporti specialistici degli esperti nelle singole componenti ambientali sintetizzandola in concrete misure di miglioramento della qualità progettuale inquadrate nei cosiddetti sistemi ambientali
Prendo a prestito una definizione del professor Carlo Lotti
Per definire appunto i sistemi ambientali come una insieme finito di elementi fisici economici sociali morali fra loro correlati di cui abbiamo dobbiamo assicurare non solo la conservazione ma anche migliora setto per migliorare l'attuale qualità della vita
Un sistema dunque che vari guardato nel suo assieme gli esami settoriali possono anche arrecare del danno
Una delle ragioni dell'attuale situazione è stato osservato sempre da Lotti è che l'uomo moderno è stato volutamente condizionato non vedere l'ambiente nel suo assieme
Se accettiamo questo approccio e non è senz'altro l'accettiamo
Una prima conseguenza riguarda proprio le finalità del costruire infrastrutture nell'area dolomitica e l'opportunità di costruirle analizzando in seguito le modalità di realizzazione
E sono senz'altro questioni di estrema rilevanza politica per il futuro di queste terre che coinvolgono le fondamenta dei modelli di sviluppo sui quali organizzare la vita sociale economica senza voler minimamente affrontare un tema che ritengo sia soprattutto pertinenza in almeno diciamo in questa veste di di di altre di altri
Il punto di vista di un operatore deve soprattutto incentrarsi sulle modalità di concezione di realizzazione
Traducendo lo spirito della nota direttiva comunitaria sulla valutazione di impatto ambientale del giugno dell'ottantacinque evitare Effetti rilevanti su valori ambientali considerati importanti
Prendere quindi massimamente compatibile l'infrastrutturazione con l'ambiente
Credo comunque permettete una digressione che soprattutto nell'area dolomitica del Bellunese visse ancora una significativa carenza di infrastrutture adeguate soprattutto nel settore della viabilità dei trasporti della difesa idraulica e della tutela anche ambientale
Appare ora la seconda conseguenza della definizione di sistemi ambientali come concepire un'opera secondo una progettazione integrata ecco la ricaduta più significative rilevante dell'introduzione della valutazione d'impatto ambientale
La progettazione non è più solo l'esplicitazione di una soluzione tesa soprattutto a risolvere le problematiche tecniche
E a minimizzare i costi bensì diventa un complesso sistema di interazione tra aspetti tecnici ambientali ed economici al quale concorrono oltre naturalmente al Progetto tecnico
L'analisi costi-benefici lo studio paesaggistico e di impatto ambientale
L'eventuale Studio per la gestione per la manutenzione l'opera quindi non più come un intervento puntuale ma come un sistema che si cala sul territorio
Progettare l'ambiente quindi e non solo per definire un'opera già di fatto compatibile e qui mi ricollego alle decisioni a priori che sono prese riguardo allo sviluppo del territorio
Perché è essa stessa contiene quelle misure quegli accorgimenti necessari per sopprimere o ridurre gli impatti ambientali considerati come negativi
Ma anche per ridurre i guasti che sovente sono più importanti di quelli determinati dalla nuova situazione indotta dall'aria realizzazione l'opera stessa di guasti in fase di cantiere e per ottimizzarne la gestione anche questo un aspetto molto importante che è stato consentito ricordato questa mattina riguardo agli impianti di depurazione delle dei reflui
Questa metodologia di lavoro
Prevede quindi una forte integrazione disciplinare e uno sviluppo dell'iter progettuale di progressivo approfondimento comprendenti frequenti momenti di confronto e verifica all'interno dell'équipe di Progetto
Il cuore di questo prodotto Progetto integrato è senz'altro lo studio di impatto ambientale che si articola Oro ora secondo le norme tecniche recentemente descritte nel decreto del Presidente del Consiglio
Del dieci agosto dell'ottantotto il numero trecentosettantasette
In sintesi questo prevede per l'opera proposta un quadro di riferimento programmatico un quadro di riferimento progettuale ed un quadro di riferimento ambientale
Quest'ultimo capitolo è senz'altro il più rilevante e consiste nel vero e proprio studio di impatto ambientale
Bisogna individuare e quantificare le modificazioni che l'opera produrrà sulle con poco né in ti e i fattori ambientali
L'atmosfera le l'ambiente idrico il suolo la vegetazione la flora la fauna gli ecosistemi la salute pubblica il rumore e le vibrazioni le radiazioni ionizzanti del paesaggio
è importante rilevare che questi adempimenti sono limitati per ora alle grandi opere e cioè alcuni impianti industriali e in modo particolare i chimici gli impianti termoelettrici le grandi infrastrutture lineari il trasporto viario porti porti le ritrosie gli impianti di trattamento e stoccaggio dei rifiuti tossici o nocivi le dighe
è però un indirizzo metodologico è importante ma di limitata rilevanza obbligatoria per le tipologie di opere infrastrutturali normalmente eseguite in ambito alpino e dolomitico in particolare
In ogni caso per fortuna direi sono sempre più frequenti
E non solo da da a questi ultimi mesi le precise richieste da parte di enti di amministrazione di popolazioni che chiedono che le progettazioni siano dotate di studi di impatto
Anche per opere per le quali non è obbligatoria la Valutazione impatto ambientale ai sensi del citato decreto
E questo può diventare un momento molto importante di confronto
Su dei dati il più possibile diciamo oggettivi neutri in un certo senso momento di confronto importante per discutere attorno alla reali da un lato la realizzabilità e dall'altro in intorno alla modalità di realizzazione dell'opera stessa
In tal senso parliamo un po'le nostre esperienze puntuali
Una nostra prima significativa esperienza dell'ottantacinque ottantasei è stata appunto la redazione del progetto della strada statale di Alemagna nel tratto Castellavazzo macchine detto e del suo studio di impatto ambientale
In in quell'occasione abbiamo voluto soprattutto approfondire una metodologia di lavoro che prendendo le mosse da precedenti consolidate esperienze straniere e cito in modo particolare l'esperienza desse tra francese
Ne esplora se in un caso concreto le prerogative e i limiti di applicazione a causa della particolare conformazione della Valle del Piave
La soluzione progettuale adottata era in più punti senza alternative di percorso ragionevolmente individuabili
E così per i tratti con possibili soluzioni alternative è stata approfondita la metodologia di valutazione comparata
Mediante una matrice ponderata e azioni componenti ambientali con valutazioni numeriche sostanza una rielaborazione di altre matrici Bang conosciute dagli atti detti lavori come la matrice di dibattendo
Questo metodo alla luce anche di successive esperienze
Se però dimostrato piuttosto Complesso con indicazione di sintesi ottenibile anche con più immediate matrici qualitative e comunque di difficile anche interpretazione da parte dei decisori
Dei decisori sia politici che amministrativi
Molto interessanti invece a nostro avviso sono state le risultanze di alcuni studi su singole componenti ambientali paesaggi in part dare che hanno trovato recepimento in misure di miglioramento progettuale ad esempio definizione gli imbocchi di tunnel
E la definizione di gallerie parava Langhe e paramassi
Più importanti invece i risultati delle esperienze complessive di altre progettazioni stradali riguardante alla strada a scorrimento veloce della Valbelluna
In questo caso gli approfondimenti e le risultanze degli studi sulle componenti ambientali hanno portato sostanziali e ripensamenti delle primitive indicazioni progettuali che in stretta intesa con il committente hanno consentito l'individuazione di soluzioni che valorizzasse non l'inserimento paesaggistico ovvero salvaguardasse lo siti di grande significato ambientale
Vale la pena di citare
Ad esempio la variante di nel mezzo di Feltre
Che spostandosi dal tracciato previsto dal piano regolatore esistente ha salvaguardato una parte della riserva naturale del Nichetto dice l'Arda sia tenendo conto dei vincoli degli importanti vincoli giuridici
A tutela ambientale esistenti sia approfondendo le conseguenze dell'inquinamento acustico generato da un'infrastruttura viaria di quella portata
Sono ASI naturalistica tutelata anche a livello internazionale cioè dalla convenzione internazionale di Ramses
Molto interessante è anche stata la soluzione ai problemi ambientali derivanti dal passaggio della strada statale
Masse chisura sa in comune di Belluno in fregio alla Torbiera di Antonio sito di grandissimo interesse naturalistico
In tal caso vista la la la grande delicatezza del dell'intervento si è provveduto ad aggiustamenti di tracciato a un complesso sistema di protezione del sito dalle acque di scorrimento
Interessanti la piattaforma stradale
Nonché a una nuova tecnica di realizzazione del rilevato stradale che non interferisse in alcun modo sulle delicate dinamiche di equilibrio idrico della torbiera stessa
Ci sono altre si prescritte rigide norme di tutela per non danneggiare in fase di cantiere le peculiarità del sito un'altra esperienza interessante è stata compiuta nella progettazione integrata di opere di difesa idraulica nel bacino del MAE due anni fa
In questo caso un'attenta mappatura delle emergenze ambientali soprattutto a livello paesaggistico e dell'ecosistema ripariale
Ha consentito di introdurre modalità costruttive che evitassero la brutale canalizzazione dei corsi d'acqua
Salvaguardando ampiamente le sacrosante esigenze di sicurezza degli abitati e delle vie di comunicazione con le esigenze di di di rispetto naturalistico
In tal caso si è provveduto introdurre tecniche costruttive utilizzanti materiali naturali oltre ad inerbimento i particolari e sistemi di tutela della fauna acquatica
è opportuno a questo punto accennare ad alcune difficoltà poste dalla legislazione attuale difficoltà in buona misura Giannotte e sottolineate dall'esperienze già effettuata
Questo è un punto estremamente rilevante per consentire diciamo un Successo dell'introduzione di queste di queste metodologie di valutazione che non si esaurisca soltanto in un ulteriore pare adempimento burocratico per la preparazione di Progetti di interventi della pubblica amministrazione
In primo luogo va rilevato lo scollamento tra la normativa urbanistica la normativa dei lavori pubblici
E la normativa di salvaguardia ambientale e paesaggistica che genera un forte inutile appesentimento delle procedure allo stato attuale senza peraltro garantire una maggiore tutela ambientale
Se non si interverrà a porre mano a questi problemi la via appunto non troverà una sua collocazione precisa
Un altro aspetto rilevante è la vetustà delle norme che regolano settori anche molto significativi per il governo ambientale del territorio soprattutto in un contesto così delicato come la montagna dolomitica
E qui vorrei ricordare un un una norma estremamente importante per le nostre valli e cioè le norme del Testo unico delle acque del mille novecentotrentaquattro che non contengono vivamente assolutamente dei criteri di salvaguardia ambientale
Essendo state concepite in ben altro contesto storico
Per le maggiori derivazione a scopo idroelettrico però questo comporta delle serie difficoltà tutelare adeguatamente gli ambienti ripariali montani poiché le portate di rispetto ad esempio questo uno degli affetti
Negativi dell'attuale quadro normativo perché le portate rispetto ad esempio previste dalla legge attuale non te non sono di assoluta insufficienza
A fronte delle radicali trasformazioni ambientale operate dall'intenso sfruttamento idroelettrico nelle nostre vallate
Pur con questi problemi e ostacoli però en a nostro avviso vediamo del del vediamo dei segnali così di di fiducia e l'incoraggiamento a proseguire un'esperienza di approfondimento di questi studi di impatto ambientale
In quanto una maggiore attenzione ai temi ambientali paesistici è unita la possibilità offerta appunto da un impatto rozzo sistemi con la progettazione integrata sta portando effettivamente è una definizione progettuale molto più rispettosa dell'ambiente e del nel sia nelle scelte che nelle tecnologie adottate grazie
Buon pranzo tutti ci rivediamo verso lei quindici e trenta
Dentro
Invece i partecipanti a incominciare a prendere posto
Che pian piano incominciamo a
L'asse tutto il pomeriggio anche se vi sono il ore alcune comunicazioni che riguardano la importanti che riguardano la seduta di questa mattina che non siamo riusciti a concludere
Vi ricordo che oggi pomeriggio abbiamo in previsione la sessione
Riguardante la comunità di uomini nella risoluzione delle differenze
Con tutta una serie di relazione di comunicazioni alla fine del quale terremo un dibattito una tavola rotonda con diversi esponenti su le questioni affrontate in tutta questa giornata di oggi
Rimanevano ancora due comunicazioni da questa mattina invitando sempre i partecipanti a prendere posto
La prima delle quali del professor Roberto Gambino del Politecnico di Torino riguardanti il parking nel sistema interconnesso di tutta l'attività
Seguirà poiché la comunicazione dall'architetto Giovanna ostili consulente prima commissione consigliare Regione Veneto su modelli istituzionali e gestione dei parchi montani
Io do subito la parola al professor Gambino del del Politecnico di Torino
Che terrà una comunicazione sono impauriti nel sistema interconnesso di tutela attiva
C'è già e già funzioni sì UDEUR situazioni
Ma io intanto credo io le tue ragioni di per chiedere la clemenza della del pubblico
La prima è che sono o l'ingrato compito di interrompere per primo la loro di gestione
E la seconda è che temo di avere una conoscenza delle delle Dolomiti dell'area dolomitica enormemente inferiore a quella di chi mi ha preceduto e credo di chi mi seguirà quindi questo per dire anche subito che
Cercherò di proporre essenzialmente una ipotesi che mi ha suggerito dal confronto fra questa e altre aree su cui ho più o più lavorato come ad esempio la Valle d'Aosta
Uno schema di ragionamento che forse potrà in qualche modo essere ripreso poi meglio da chi conosce più di me quest'aria
In Regione dovrebbero porre sostanzialmente questo parte dalla titolo del l'articolo del con me dal tema del Colle ed è questo se
Vogliamo davvero che la l'ambiente dolomitico la tutela dell'ambiente dolomitico possano essere vista come valorizzazione di una risorsa
A livello europeo
Occorre a mio avviso che si sviluppi una strategia
Di alto profilo
Delle risorse degli spazi naturali nel frangente calata delle risorse degli spazi naturali che all'interno di questa si ridefinisca
In modo specifico il ruolo che i parchi possono svolgere
E che si affidi questa strategia
Ad un progetto
Condiviso
Cercherò di dirà in poche parole rinviando occhi
Non ossia riterrà soddisfatto dagli argomenti che succintamente potrà portare alla lettura della della relazione che ho che ho preparato
Primo punto
La tesi del convegno è che l'ambiente fatemi dire la tesi implicita nel tema del convegno
Se l'ho ben interpretata e che l'ambiente debba essere debba e possa essere concepito
Non soltanto come un contenitore che limita e condiziona
Ogni forma di sviluppo
Ma che sia la vera base
Un autentico sviluppo
Credo che se non si è spinto fino in fondo questa tesi
La possibilità di rivendicare un ruolo europeo per le operazioni di valorizzazione di tutte era all'interno di quest'area nonostante l'enorme prestigio internazionale di cui già gode siano destinati all'insuccesso che cosa conforta questa tesi
Ecco mi pare che dei diversi osservatori scientifici politici
Sociali
La risposta che può venire a questa domanda ruota sostanzialmente attorno a questa osservazione che oggi e sempre più ogni fatto locale dipende in modo inesorabile
Da
Sistemi violazione che si stanno rafforzando a livello internazionale
Quindi dalla posizione che ogni area locale
Io sto ad occupare Circuiti di relazioni che vanno fuori
Degli ambiti regionali che vanno fuori dei paesi mi Quagliariello Carlson collocate
Ma nello stesso tempo mi pare che ci sia ormai una certa concordia di osservazioni sul fatto che
La posizione che ogni area locale può occupare nelle reti internazionali economiche sociali culturali
Dipende sempre più dalle condizioni ambientali dunque dai rapporti verticale che ciascun fatto locale riesce a stabilire come l'ambiente nel quale si produce
Se partiamo da questa osservazione che ripeto mi pare un po'suggerita dalla dalla dibattito in corso non solo del nostro Paese
Allora una prima conclusione sembra imporsi e cioè che la valorizzazione
Della risorsa Dolomiti
Intanto può essere affacciata proposto a livello internazionale europeo quinto nazionale in quanto sia la valorizzazione non di singole risorse
Ma del pacchetto Dolomiti
Cioè sia una valorizzazione integrata di questa siamo posizione che prendendoci all'azione l'ambiente nella sua compiutezza tutte le sue dimensioni economiche sociali culturali naturali
Passo direttamente al punto successivo
Se questa e la
Prospettiva sì cioè
Il programma di ricerca che ci si propone è un programma
Che guarda non la valorizzazione di singole componenti o di singole risorse o di singole parti dell'area dolomitica ma dell'ambiente dolomitico nella sua interezza non su competenze e non sull'Unità
Storico culturale
Allora
Immediatamente si si deve ci si può chiedere che ruolo possono svolgere i parchi in questa prospettiva
Credo questa risposta sia Cherchi della risposta alla domanda siano importanti
Perché il rischio
Lo dico da outsider affidata da Esterno che
Tutto il programma si riduca
Si risolva nella istituzione del parco nazionale
Inserita nel pacchetto non solo è un rischio mi sembra molto forte
Se si vuole evitare questo rischio si quindi il programma è quello che ho cercato di di accennare
Dobbiamo chiederci che ruolo possono svolgere i parchi e partirei subito dalla constatazione che ormai ci suggerita da un amplissimo dibattito non solo nazionale Mauro io internazionale
Cioè dalla constatazione che in generale ma soprattutto in situazioni come quella che abbiamo sott'occhio
Non è pensabile che le due finalità classiche storiche dei parchi naturale
Cioè quelle dalla della conservazione
E della
Promozione della fruizione pubblica del pub che un giorno di cui parlava già nel secolo scorso il primo
Proposito del del primo parco costituito non come Parco segnalarmi col Parco statale cioè quello del io semiti in America oltre otto
Il padre che non c'era niente storicamente associato alla conservazione nel definire il ruolo il significato sociale del dei parchi bene partire credo dalla costruzione che ne aveva finalità della conservazione nella finalità della fruizione dell'ambiente naturale
Possono essere confinate all'interno di parchi nazionali e regionali
Il parco
Non può
Dico cosa ormai ovvia configurarsi come isola felice all'interno soltanto della quale entrambe queste finalità possono trovare composizione e Risoluzione
Non c'è il minimo dubbio che la strategia deve avere una latitudine molto maggiore deve investire la interezza del territorio
Il problema sala di vedere come e in che modo ma certamente non pensabile che alcune parti vengono ritagliate arbitrariamente dal paese reale di cui di cui fanno parte
Qual è allora la funzione specifica che può essere esercitato dai parchi
Io credo credo che da tempo ci sia una riflessione importante in questa direzione credo che il ruolo specifico i parchi non sia più appiattite sulle due finalità storiche della conservazione e della pubblica fruizione
Ma sia soprattutto da a riconoscere nella capacità simbolica e rappresentativa dei parchi
Nella loro capacità cioè di essere metafora vivente e vivibile da tutti
Dei nostri programmi dirlo
Ricostituzione dei rapporti con la natura
Una traccia è un ricordo aveva detto tempo fa Vattimo per riconciliarsi riconciliare i ritmi i luoghi della vita quotidiana quei processi naturali con gli spazi naturali
Ecco io credo che questo sia il vero il vero significato il vero ruolo sporche specificamente i parchi possono svolge sorvoliamo portare avanti una strategia integrata di valorizzazione e tutela degli spazi naturali
Non possiamo affidarci soltanto alle esortazioni o le azioni dall'alto noi sappiamo che la valorizzazione la la riconquista degli spazi naturali è anche prima di tutto un'operazione culturale
E questo potere culturale ha bisogno di nuovo si di MiTo ha bisogno di una tensione utopica che oggi manca nella nostra società
Il parco può assolvere
Meglio di qualunque altra azione umana fa questo contento eccezionale di rendere vivibile percepibile da tutti sia pure nelle domeniche della vita
L'esperienza di un rapporto diverso di un rapporto riconciliato di rapporto ricostituito coi processi naturali
Se questo è vero allora
Occorre riconoscere ai parchi questa funzione metaforica questa funzione simbolica questa funzione rappresentativa all'interno di strategie che vanno ben al di là dei parchi e che devono investire l'intero territorio
Si può allora pensare e sì forse sì si deve pensare forse non ha alcune parti di territorio privilegiate rispetto alle quali si possono poi attuale in altre parti del territorio politiche diverse politiche compensa Trizzino come spesso sia detto in passato si può pensare forse si deve ritornare a pensare forse ad una rete di spazi naturali questa l'ipotesi che vorrei sottolineare sulla RAI propugnare
Che si sta sviluppando altrove Chiesa nel mille centottantatré una
Una commissione apposita costituita
Presso il negli scatoloni roman francese e presieduto dall'ex ministro Gare Pisani
Aveva proposto
Sottolineando l'esigenza di cambiare rotta nelle politiche francesi che come credo molti di voi sapranno erano e sono caratterizzate da un pesante dualismo fra avrei protette aree nelle quali si conserva e aree ai bordi di pelle nelle quali si investe maison periferiche dei tanti ad esempio
La politica
Tre proposto dalla Commissione Pisanelli era molto diverso aveva proprio questo titolo una venti di spazi naturali
Ciascuno dei quali caratterizzato da una propria l'occasione dominando da una dalla propria
Destinazione caratterizzante
Legata alle risorse presenti legate le peculiarità naturali storiche
Presenti sedimentate inizio
E complementare a quella degli altri caratteristica della della Rete e quella di mettere insieme legare insieme nodi che sono tendenzialmente diversi uno dall'altro
Ogni spazio naturale con una propria caratterizzazione con la propria fisionomia e aggiungiamo subito se vogliamo portarsi vicino situazione che abbiamo sott'occhio qui
Con una propria storia alle spalle con una propria l'immagine costruito nei secoli
Ecco molte altre suggestioni sono venute in questi ultimi anni su questa violazione per esempio si è parlato anche in Italia spesso di parquet reticolari
Nella pianificazione paesistica sia cominciato usare il concetto di rete proprio per capire come è fatto il paesaggio per riconoscere nelle reti
Come dire le strutture grammaticali del paesaggio
La Val d'Aosta recentissimamente a sembra avere sia pure timidamente imboccato una strada che forse potrebbe portare in questa violazione ecco io vorrei sottolineare alcuni aspetti di una concezione articolare come quella che sto proponendo innanzitutto un aspetto che si collega al tema del dibattito di oggi
Una rete di spazi naturali è una strategia implicano strategia di valorizzazione che una strategia delle differenze
La rete non ha senso le connessioni nei rapporti di complementarietà di interazione non hanno senso se tutti i nodi sono uguali fra loro è proprio la differenza che rende ricca e varia l'offerta che la rete nel suo complesso in grado di gratuita
Differenza che nel caso della delle Dolomiti ecco mi permetto una un'attività incursioni anche stare in così poco conosco
Però ricordo venendo qui stamattina mi pareva di capire per esempio la la lezione che aveva dato
Qualche anno fa già Rosario Assunto quando
Spiegava la consacrazione estetica del paesaggio alpino
E nello spiegarlo e facendo un riferimento esplicito al mare a dolomitica etero in evidenza come durante questa consacrazione estetica del Settecento la trasformazione dell'orrido nel sublime che è stato il segno dalla conquista paesistica dal dal paesaggio montano
Non si è mai disgiunta dal sentimento della grazia
La sarà assunto sottolineava questa fusione di Grazia e sublime che è tipica del paesaggio alpino dolomitico
Ecco io credo che questa fusione sia indicativa di una tensione più ampio più generale di profonda che è una tensione di differenze
E che non riguarda soltanto la la integrazione etnica culturale di cui credo si parlava assai bene domani ma che riguarda anche anche queste differenze naturalistiche che trovano qui indubbiamente una una una sintesi eccezionale
Un secondo aspetto della della della Rete che mi mi mi pare opportuno ricordare che la rete una rete che fa i conti con le discontinuità del territorio
L'esperienza il parquet a livello mondiale insidiata da una rischio gravissimo che è quello della in sulla riduzione e sulla riduzione cioè il fatto di circoscrivere ignare relativamente ristrette per quanto ampie in altri Paesi le arretra tette
Espone da rischi di vulnerabilità che si misurano sia sul piano delle aggressioni
Biologiche sul piano delle aggressioni urbanistiche per esempio
Una rete connessa può tener conto di questi rischi poi istituire delle relazioni edificanti per esempio in alcuni casi alcune aste della Rete in alcune proposte sono diventati dei corridoi ecologici che corrispondono alle aste fluviali
Secondo essenziali per mantenere in vita di otto
Una terza caratteristica
Che è quasi in pista in quello che ha accennato la strategia una strategia di Rete è una strategia di tutti l'attivo non ha alcun senso proporre una rete di spazi naturali che siano richiamati per così dire passivamente a criticamente
Meccanicamente e quindi vincolistica mente dai dati naturale
La rete è una rete progettata è una rete che vuole esprimere qualcosa che vuole servirà qualcosa qualche cosa a qualcuno
è una rete quindi di politica non di
Di analisi
Una quarta con quanto spetto che mi pare importante ancora sottolineare che la concezione particolare quello secondo il quale questa concezione può mettere può consentire di tali dava importanza alla soggettività del territorio io credo che siamo in molti a essere preoccupati del fatto che prima le esperienze dei parchi nazionali ma più recentemente la pianificazione paesistica
Per dire di una cosa che allo stadio in cui è latitanza dello Stato le stanze regioni fan sì che sia tuttora più un auspicio che una realtà amministrativo operante quella della dimensione paesistica tuttavia con letta nei suoi contenuti politico culturali non c'è dubbio che ci sono e paesistica in larga misura
Ripercorso l'esperienza dei principali parchi nazionali dei tutti i parchi nazionali italiani e di molti pensionati europei nel come dire sovrapporre lo sguardo
Di chi viene dall'esterno l'interesse del visitatore allo sguardo dall'interno alla lettura dall'interno lettura
Per l'insider per in sostanza alle popolazioni che hanno storicamente prodotto il carretto
Una approccio reticolare proprio perché mette in rilievo
L'individualità l'identità storica culturale non meno che di immagine naturale dei singoli luoghi delle singole aree
E può consentirci forse di recuperare questa dimensione soggettiva che è una dimensione imprescindibile della territori
Fatte queste suturate le considerazioni credo che sia quasi ovvio
Capire sia quasi sia trasparente con la il perché mi sembra così
Viene spontaneo di proporre una concezione articolare per la rivalutazione delle Dolomiti tennista straordinaria pagina di di montagna abitato lontano evitato diversificata che a culture diverse che ha storie diverse che ha Risorse naturali estremamente vari ancora stamattina credevamo quanto quanto sia sia importante sulla diversità nella ai fini della ricchezza dell'offerta dolomitica
Ecco venendo alla all'ultimo eccoci per una ragione in più che forse meno trasparente che vorrei ricordare
Proporre qui nelle Dolomiti
Una valorizzazione che fa riferimento ad una rete di spazi naturali e quindi non ha poche aree ritagli abili rispetto al contesto ma ad una rete articolata diramata sul territorio ha forse più senso che altrove
Siamo qui in una regione che prima di altre ha conosciuto
Quella che oggi non a caso come simmetrica espressione chiamiamola reticolari trazione della città e l'articolo del territorio
Una cioè una forma di sviluppo diffuso
Più decentrato in meno polarizzato di quelle che altre regioni hanno conosciuto prima prima di di questa che quindi
Apre la possibilità di sviluppi
A favore che valorizzino le creatività locali certamente più importanti di quanto non posso venire tuttora in altre regioni di questo Paese
Qui forse prima che altrove possibile pensare a delle occasioni importanti che si producono localmente per la valorizzazione appunto di singole parti inclusi connessi in una rete da territoriale
Questo anche un Pollicino in Italia c'è una su una una città diffusa una città decentrata un'urbanizzazione sparsa come quella che ha conosciuto il ventotto com'è noto produce anche rischi ambientali
Diversi nuovi forse maggiori di quelli che abbiamo imparato a conoscere nelle regioni più paralizzate allora anche per questo è importante che una strategia degli spazi naturali
Abbia questa dimensione reticolare che è congruente
Come il modello di sviluppo che si venuto producendo in questa in questa regione
Leggo l'ultimo punto che è quello del del progetto io credo che debba essere ben chiaro che una rete come quella che ho il cui ho fatto riferimento è una rete che si progetta
Tale dove si progetta per almeno che si pianifica che siamo subito spionistica
Per alcune buone ragioni stamane già posso Salzano portato alcune ragioni generali
Che
Confortano oggi chi sostiene che ci sia oggi nel Paese una domanda nuova di pianificazione che
Dovrebbe costringere il personale politico a a ripensare
Le i favori accordati alla deregulation negli anni passati
Però io ho chiamato le tre ragioni che mi paiono in questo momento pregando importanti in funzione della strategia che ho cercato di delinea la prima ragione eh
Che il piano l'unico strumento democratico abbiamo finora sperimentati inventato e sperimentato per legittimare
Le scelte di tutela
Non è pensabile che noi giustifichiamo scelte di tutela che pretendiamo si allarghino ad un'area vasta
Diramandosi sull'intero territorio col sistema con cui le sovrintendenze hanno per anni preteso di giustificare le scelte tutela dei monumenti
Cioè con i decreti
Vogliamo giustificare le scelte tutela portando ragioni e si portano ragioni portando un progetto sociale a cui ci si riferisce questo il primo dapprima buona ragione che mi pare
Conforti l'esenzione dell'ICI seconda ragione che non abbiamo inventato finora un metodo più intelligente per infondere un minimo di razionalità distributiva nelle scelte che facciamo
Cosa intendo correzione di stile intendo il fatto che dobbiamo tutti avere ben chiaro che le scelte di tutela non regalano
Danni non regalano benefici e non producono danni in egual modo per tutti e dappertutto
Producono sovrane ingiustizia estrema ingiustizia sono le scelte tutte ma penalizzano qualcuno arricchiscono altri
Non possiamo dimenticare per neppure per un istante che quasi tutte le Riziero ma tutto quello che conosco ricerche sulla frequentazione dei parchi che sul sono state in tutto il mondo
Ci dicono che la frequentazione dei parchi soprattutto di persone colte e benestanti
Le categorie dei contadini agli operai sono regolarmente sottorappresentati neri sotto i tacchi allora noi dobbiamo sapere che l'operazione Parco e più in generale qualunque operazione di tutela che si estenda sul territorio
Redistribuisce ricchezza redistribuisce vantaggi e svantaggi
Perché questa redistribuzione possa essere controllata ripeto non abbiamo finora inventato uno strumento più chiaro esplicito discutibile di quello del piano
Una terza
Una terza ragione
Quello dei carichi ambientali
Nella una strategia degli spazi naturali che si estenda su tutto il territorio che tocchi tutte le risorse del territorio nella tentativo di farne un sistema interconnesso come diceva il titolo che mi è stato proposto è una strategia che determina una distribuzione di incarichi di carichi turistici i carichi urbanistici di pressioni antropiche
Allora di nuovo è impensabile che visto dell'istruzione di carichi che può essere lesiva al fino al punto della distruzione del patrimonio da cui trae origine la strategia stessa possano essere diciamo così prodotta possa essere attuata senza il conforto di un piano che dica dove e come si producono situazioni di stress si protrae congestione
Se si tiene conto questa serie di motivazioni che hanno
Che ha alle spalle la proposta di un piano io la pianificazione estesa dell'area dolomitica in un ai fini di una valorizzazione integrata delle sue risorse
Credo che si possa tentare di fissarne alcuni requisiti io provo a dire qui alcuni requisiti che a mio avviso una operazione delegazione dovrebbe avere in quest'area consapevole del fatto che alcuni di questi requisiti sono estremamente difficili da da da raggiungere da da garantire
Il primo requisito che mi pare dover dire è che deve trattarsi di una pianificazione di tipo integrato io credo che la predicazione
Di quest'area la costruzione di una ha reso di una rete di spazi naturali esteso da Dolomiti che abbiamo i contenuti i caratteri che ha un piano strettamente paesistico non sia in grado di misurarsi efficacemente con implicazioni socio economiche territoriali che un'area di questo genere in arrivo inevitabilmente contiene credo che questo non possa essere fatto neppure stabilendo dei degli improbabili coordinamenti fra la pianificazione paesistica e la pianificazione territoriale urbanistica credo che debba trattarsi di una pianificazione che assuma contestualmente queste diverse dimensioni del problema
Il secondo requisito mi pare tocca la dimensione del del piano ed è certamente il più delicato perché non ignoro che qui ci sono tre regioni compresenti che c'è una pluralità di di di di di competenze eccetera eccetera
No non sono stato negato neanche di profilare la soluzione però forse una linea di soluzione può essere rinvenuta in questo che mentre da un lato occorre come già fatto Lucio Salzano
Affermare con forza l'esigenza di strategie
Vasche
Che vadano al di là del confine amministrativi di competenza perché certamente i confini amici noti sono ignorati
Dall'ecologia e e non riflettono neppure la storia e la cultura che c'è alle spalle ma ecco mentre da un lato si della Francia affermare con forza questa esigenza e quindi l'esigenza di una creazione di una rete e non di singole parti
Credo però che si possano
Attiene al presente
Lasci condita che stanno manifestando negli ultimi decenni le nuove tensioni che vengono dagli approcci locali però credo che da questo punto di vista l'approccio locale possa e debba essere rivisitato possa e debba essere rivalutato
Beninteso
Facendo carico all'approccio locale al progetto alla piano locale
Delle implicazioni dirette e cioè del fatto che ogni volta che si progetta un'area locale
Si deve aver ben presente che non è un'area locale a sé stante ma è un pezzo di una venti
Allora forse un modo però
Risolvere diciamo pragmaticamente un problema che credo politicamente molto molto duro potrebbe essere quello di istituire un dialogo fra il livello strategico per il livello locale non che si avvalga diciamo di questa consapevolezza che entrambi i livelli deve esserci del fatto che si è in presenza di una reti di risorse e non di risorse cioè un terzo requisito e quello che
Concerne la valutazione io credo stamattina non so se posso portare una punta di polemica nel convegno stamane ho sentito proprio in chiusura del convegno un intervento che faceva riferimento alla valutazione d'impatto ambientale non non vorrei essere frainteso non intendo polemizzare sterilmente su questo tema e non intendo invalidare diciamo il metodo della valutazione d'impatto ambientale visto che è stata una conquista quella di avere finalmente ben presto
Decreto che abbiamo avuto qualche mese fa
Che ci lascia che ci ha lasciato tutti con la bocca amara ma che è stato comunque un primo allineamento con una logica europea internazionale che da tempo si rivendica
Credo però che la logica di questo decreto
La logica soprattutto nella quale si sta sviluppando oggi in Italia la prassi denuncia l'impatto ambientale sia esattamente antitetica alle esigenze che provengono da una strategia consapevole intelligente di valorizzazione e tutela delle risorse ambientali
Cerco di dirlo con un'unica parola il vero problema che abbiamo di fronte è quello di prevenire non di mitigare
Purtroppo la logica nella quale ci si muove soprattutto nei confronti delle grandi infrastrutture è una logica di mitigazione
Nel migliore dei casi non si discute che l'opera debba essere fatta questo non è mai o quasi mai in discussione
Si discute se posso essere spostata un pochettino possesso era nascosto un pochettino sì posso evitare che produco molto rumore che poi dopo molti fumi eccetera eccetera
Non è questo che serve poche basta se preferite ad una strategia di autentica tutte agli spazi naturali
Abbiam bisogno scusi studi si apprende di una valutazione preventiva quindi una valutazione che deve essere portata dentro il piano dentro strategie l'abbiam bisogno di di i inserire organicamente le procedure valutative all'interno dei processi di progettazione e di pianificazione del territorio
Sono queste la speranza che possiamo avere di fronte per ai fini della tutela di un albero efficace la tutela che non si è semplicemente appunto un'operazione cosmetica l'ultimo requisito
Che se volete scontato e con questo chiudo a quello della informazione
Penso non tanto soltanto
A quella che oggi è di moda rivendicare cioè alla funzione cosiddetta retorica e comunicativa dei piani dei progetti
Quelle che
Poi
La ragione per la quale oggi assistiamo al fiorire della Pedi grida architetti oppure alla così alla ai piani da rivista eccetera
Non penso tanto soltanto questo penso proprio al fatto che
Per almeno due esigenze fondamentali l'informazione deve diventare una componente essenziale di ogni processo di pianificazione prima ragione
E che abbiamo imparato a nostre spese che non esiste il processo di pianificazione che possa avere probabilità di successo se non si fonda sul dialogo e sull'intesa e quindi sull'informazione
E la seconda ragione e che non esiste strategia di tutela e di valorizzazione degli spazi e delle risorse naturali
Che non sia anche prima di tutto una strategia culturale e dunque una strategia dell'informazione grazie
Ringraziamo il professor Roberto bambino per il suo contributo
Do lettura di un telegramma pervenuto che
Di Marisa Rodano deputata parlamentare impegnata in un incontro a Brussel con i paesi mediterranei che si scusa di non essere presente ed augura pieno successo l'importante iniziativa do ora la parola per la comunicazione sui modelli istituzionali e gestionale del parquet momentaneamente Giovanna osti consulente della prima Commissione Consiliare Regione Veneto
Sì non dei parchi montani ma più genericamente dei parchi regionali c'era un errore nella scadenza bene io però solamente alcuni cenni alcune generalità su questa che sta questione che appunto molte regioni stanno affrontando soprattutto così nel periodo dell'apposta e lega
Allora in Flash sulla gestione dei parchi nazionali
Tra i parchi nazionali istituiti nel nostro Paese fino agli anni Sessanta hanno avuto un in comune soprattutto una logica ed un'impostazione ispiratrice vincolistica protezionistica tesa insomma alla conservazione di territori non antropizzati particolarmente adatti a sua tutela dell'oasi naturalistica
La gestione di questi parchi nazionali cinque famosi Gran Paradiso Stelio Abruzzo Cerciello e Calabria
è direttamente ministeriale si governata dal ministero dello sport delle foreste e si caratterizza naturalmente con aspetti vincolistici
Ora dell'ambiente se ingiustamente e strettamente protezionistici priva di partecipazione con un'assenza quasi totale di iniziative animazione
La stanza sette appunto lo Stato ha trasferito alle Regioni funzione amministrativa in materia da in materia la possibilità di registrare di legiferare in direzione della costruzione di parchi e riserve naturali
Tuttavia in assenza di un quadro legislativo nazionale di riferimento per regioni hanno affrontato le questioni con atteggiamenti impostazioni e quindi esiti assai diverso sempre
Sostanzialmente comunque le Regioni hanno introdotto una prima grande novità rispetto alla logica precedente dello stato e cioè la partecipazione il protagonismo degli enti locali dei soggetti del tenente interessati
E va ricordato che alcune regioni la Lombardia con il Parco del Ticino la Toscana con il Parco della Maremma
Avevano già avviato negli anni Settanta siamo anni settantaquattro stanza cinque esperienze pilota proposito ricavandone un impianto dalle caratteristiche dal dalle competenze urbanistiche
In ogni modo ma nel modo queste esperienze pilota e quelli seguente i la legge ti dà ricade settantasette si sono sviluppate con caratteristiche diverso dall'impianto tradizionale ministeriale precedente
Gli elementi comuni possono definirsi schematicamente allora partecipazione degli enti locali redazione di programmi territoriali programmi di sviluppo consentito oltre che naturalmente difesa e salvaguardia delle aree interessate
Siamo qui negli anni Ottanta ad una svolta importante e positiva che caratterizza tutta l'esperienza odierna pur tra i limiti e le ombre esistente
Si passa in poche parole da un atteggiamento statale vincolistico ad un atteggiamento regionale degli enti locali dei soggetti più direttamente interessati che potremmo definire di difesa attiva delle aree interessate
Ad un utilizzo della risorsa ambiente equilibrato e partecipato delle speranze tra l'altro ciò è reso indispensabile dalle caratteristiche delle aree interessate che sono ormai non più oasi incontaminate da tutelare ma sono spesso luoghi antropizzati compresenze produttive urbanistiche significative
Le esperienze più significative delle realizzazioni regionali sono senz'altro i parchi del Piemonte i parchi lombardi e parti toscani dell'amaretto parco toscano della Maremma
Naturalmente come premettevo i problemi di limiti di queste esperienze sono evidenti
Da una parte manca completamente un quadro nazionale di riferimento legislativo tale da garantire un assetto congrua alle iniziative
Manca un sostegno dello Stato in termini di risorse adeguate all'iniziativa in oggetto e si è andata evidenziando una situazione gestionale dell'iniziative a volte debole problematica
Le scelte gestionali dei parchi regionali in oggetto sono state appunto le più diverse
Però alcune regioni hanno scelto la strada della gestione consortile nel caso della Regione Lombardia della Regione Toscana ma quasi tutte le regioni italiane hanno scelto questa questo modello
Questa gestione prevede la partecipazione diretta degli enti locali interessati e si è spesso dimostrata di complessa gestisco permeabilità per la difficile compito compresenza di interessi frazionati e poi come geni
Sono ormai decine i parchi che istituiti non sono riusciti ancora a decollare sintomatico presento il Parco laziale degli Appennini Monti Simbruini che un parco istituito nel nell'ottantacinque non ha ancora confini non ha tabellazione opaco lasciato così per così dire andare dove il comitato di gestione ancora non se riunito così pure per il Parco delle Grigne Lombardia dove addirittura gli enti locali oppongono e si oppongono a alla a determinazione del parco e sono contrario al parco che dovrebbero gestire un'altra strada imboccate quella del Zenda udienze autonomi direttamente gestori delle aree deputate e sono enti di ispirazione regionale questo è il caso della Regione Piemonte la regione Piemonte che ormai gli ha un'esperienza di trentotto parchi tra parchi e riserve naturali esperienza ormai consolidata e anche positiva in questo caso questa azienda questo ente sono sì ispirati dalla Regione ma prevedono anche una partecipazione molto serrata e diretto degli enti locali interessati
In questo caso però il piano del parco è prodotto direttamente dalla Regione che comunque segue tutta la dalla prassi tecnica e scientifica di applicazione appunto della dell'area parco ci sono però effettivamente dei dei limiti anche in questo tipo di struttura et possono così rifarsi quasi all'esperienza dei parchi nazionali cioè di un appesantimento burocratico e di una scarsa credibilità da parte dei soggetti di base
Vi sono poi state altre scelte praticate come quella di affidare agli enti territoriali direttamente cioè i Comuni alcune prerogative in materia di gestione soprattutto in presenza di piccole Arioli serve
Scelte che hanno dimostrato una certa debolezza visto che l'ente locale da solo con i suoi mezzi scarsi difficilmente riesce a reggere il peso di una realtà territoriale il cui interesse travalica i confini comunali
In Europa non mancano esempi vicina queste scelte citava prima professor Gambino ed in generale le esperienze presenti anche quelle più avanzate rivela no limiti e problemi simili
Quindi anche la mancanza di indirizzi unitari e la scarsità di risorse conflitti tra enti locali territoriali ed Enti superiori
Nella nostra regione pur in presenza di una situazione precaria e compromessa rispetta l'ambiente
Le cronache di questa settimana sono emblematiche siamo in una situazione di completa assenza legislativa in materia di costituzione di avvio dei parchi
Nonostante la legge quadro dell'ottantaquattro la Regione Veneto non ha tuttavia avviato nessun esperienza reale in proposito pure in presenza di una struttura ambientale di enorme rilievo
E di fronte a pressioni fortissimi sia popolari sia degli enti territoriali
Oggi giacciono presentati in Regione una serie di proposte di legge eterogenei e spesso di segno e filosofie contrapposte
L'unico provvedimento fino ad ora discusso in aula e quello del piano dei Monti Lessini naufragato tristemente sulla contrapposizione dell'ente gestore ben in realtà è naufragato sulla caccia con le se le questioni che sappiamo
E anche per una certa difficoltà da parte della maggioranza
E a sottolineare il fatto che il gruppo regionale del Pci abbia presentato una serie molto complessa di proposte in materia
Che sono state presentate ad un precedente convegno del settembre mille novecentottantasei le proposte istituzione dodici parchi regionali nel Veneto hanno come obiettivo non solo quello di aprire un confronto legislativo serio e di merito ma anche quello di fissare alcune coordinate di intervento generale
Corrette positivo per ricapitolare un po'il assunto della proposta complessiva
Si tratta di definire un piano programma che si caratterizza per gli elementi di tutela ma anche per il necessario governo delle potenzialità urbanistiche produttive di sviluppo complessivo
Un'accentuata partecipazione degli enti locali e dei soggetti interessati Categorie ambientalisti associazionismo una gestione consortile Regione Provincia Enti locali di base come presupposto unitario di coinvolgimento e di cooperazione
è in questo senso ad annotare come grande ruolo cioè un grande rilievo sia affidato all'Ente Provincia nella redazione del piano del parco
Tuttavia anche il dibattito in corso fortemente penalizzato oltre che dalla scarsa sensibilità già accennate
Ma anche ad una certa scarsità delle risorse che evidentemente mette in crisi un in mette in crisi appunto un impianto estese corretto del Progetto
Per quanto riguarda l'aria montana bene tale Dolomiti bellunesi e siamo in presenza di una proposta di Parco Nazionale inserita ancora nel mille novecentottantacinque mi Progetti di parchi nazionali da costituire da parte del ministero per l'Ambiente
Questi progetti ci sembrano per ora imperniati alla vecchia concezione del parco statale
Anche se a nostro avviso continuano a appunto per il continua a perseguire vecchie logiche anche se con qualche aggiustamento rispetto alla partecipazione degli enti interessati
Io stimo eccomi sempre necessari i problemi
Assunti a questo obiettivo si intende rispondere proprio la proposta istitutiva di parco avanzata del PC in Regione per le Dolomiti già nel mille novecentottantasei che ancora la Giunta non ha deciso di discutere
E fuori dopo Dublino tuttavia e al di là delle proposte esistenti o degli orientamenti oggi conosciuti
Che esiste ed è questo il punto una posizione si tratta di una situazione di stallo che va rimossa
Se intendiamo davvero dare risposte concrete alla salvaguardia di queste e di altre aree di grande pregio naturalistico nella nostra regione
Intendo dire che senza un movimento vero forte articolato nella nostra regione non decollerà una discussione di un confronto reale tale da portare in breve all'avvio di alcune significative esperienze di parco nel Veneto
Ringraziamo l'architetto Giovanna ostili
Con questa relazione alcuni poi interventi di queste diciamo così di questa parte saranno svolti domani passiamo alla seconda sessione sezione di questo nostro incontro Dolomiti comunità di uomini sulla risoluzione delle differenze
Vi ricordo sempre che poi vi sarà una tavola rotonda come da programma alla fine di questo serata
Io per incominciare la seconda sessione do subito la parola
A Serena tiella responsabile nazionale CGIL per le minoranze linguistiche per le regioni a statuto speciale la relazione riguarda le culture locali delle nazionalità autonomia d'autogoverno
Un progetto di convivenza civile Interelettronica
Al
Devo fare una precisazione immediata sì e sono responsabili della CGIL scuola
Per le minoranze regione a statuto speciale anche perché credo che la CGIL non abbiamo responsabile ma
Dopo la mattina
Sono rivolta soprattutto sul versante orientale dolomitico dovrebbe arrivare un pomeriggio un po'più occidentale
Anche se ho saputo con dispiacere che non ci sarà il rappresentante esso tirolese tedesco
Io non nascondo e lo dico subito alcune perplessità
In ordine ai temi così come sono formulati
E il mio intervento sarà pertanto problematico proprio perché si propone di individuare i problemi e i loro limiti
Diciamo pure anche geografici
Le Dolomiti
In quanto ambiente umano e qui cito portatore di differenze che sono dei valori
è un tema che potrebbe svolgersi su alcuni filoni
Per esempio quello etnico linguistico
Quelle particolari regole con gli abitanti hanno conformato la loro vita familiare associativa nel corso dei secoli avanti
Ma in atto anche che nella specificità etico linguistica Nena tre edizioni della comunione dei beni e delle forme stretti ereditarie eccetto sono esclusive di questa zona
Esiste comunque il problema di fissare i margini
Di questo
Convegno
Che a mio giudizio sono difficilmente tracciabili
Proprio Cortina
Che pure non si può certo non considerare dolomitica
Ha una parte di storia di caratteristiche di peculiarità che non sono comuni alle altre zone ladino dolomitiche
Faccio un esempio
Al censimento del ventuno
Se la fonte che ho veduto esatta
Punto solari tante di Cortina si dichiarò latino
E altro i rapporti di Cortina con il contatore
Seppur agli atti nel tempo
Non possono certo essere ignorati
Il candore poi entrare ne teme che questo sessione del convegno
Sì paletti perciò secondo me uno sforzo di individuazione degli elementi che possono ricondurre i nostri quesiti ad una unità ho intitola per quanto composita
E non per l'operaio delle forzature ma per mettere in chiaro anche cosa ci si vuole riferire
E spero qui che nessuno si scandalizzi così Spalletti ma a me sembra per esempio che è un elemento comune
E per taluni aspetti indiscutibile sia
L'appartenenza fino al diciotto all'ex impero asburgico
Anche se
Che qui per Cortina secco gli asburgici sono stati un po'meno lunghi che per gli altri
Fatta questa scelta non per la sorte degli ostaggi in Iraq che non potrebbe portare che alla Cripta dei Cappuccini
Ma perché da quella da quell'appartenenza ok dal passaggio l'Italia
Derivano l'attuale distribuzione
In ambiti amministrativi DiVersi fatto comunemente considerato negativo o comunque considerato importante
L'inclusione dentro i confini dello Stato italiano di consistenti gruppi etnico linguistici questi gruppi hanno costituito per uno Stato nazionale dei problemi ai quali l'Italia fra le due guerre ha dato risposte inaccettabili
Gruppi che sono comunque i sopravvissuti nonostante le vicissitudini drammatiche
Gruppi che hanno posto da Pro Seconda guerra mondiale dello Stato italiano di fronte all'esigenza di risolvere in altro modo i problemi derivanti dalla loro presenza
Gruppi che insieme ad altri consentono oggi all'Italia di essere un Paese plurilingue
I gruppi che nonostante i limiti che hanno contraddistinto la politica della Repubblica nei confronti delle comunità minori
Hanno fatto sì che il problema delle minoranze assumesse rilievo
E quindi seppur non senza contraddizioni emergesse anche quella delle minoranze non di confine
Con un più ancora per i quali sono state sperimentate forme di autonomia speciale
Che derivano esplicitamente dall'esigenza di tutela delle minoranze
Grotte che consentono all'Italia di onere oggi entro i propri confini delle potenziali oggi attuali zone ponte indiscutibilmente cento europee se non vogliamo usare il mitteleuropea
Anche perché reti di un'esperienza non troppo remota
Tutti ma non a chi è plurietnica lunedì in questi casi Lori nazionale
E però con riferimento a questa condizione storica non certo ininfluente
Dev'essere stato presente anche promotore del convegno se leggiamo il titolo di questa seconda sessione
Tuttavia mi rendo conto anche che anche questo riferimento storico geografico per così dire Austroungarico lascia dei dubbi nei confronti dell'intitolazione generale
Dolomiti è evidente che varie zone della provincia di Bolzano che la Provincia di Trento non corrispondono all'area dolomitica
Pantere questioni geologiche ma nemmeno sotto il profilo linguistico in quanto l'area dolomitica in senso stretto è essenzialmente anche se non esclusivamente ladina
E non italiana tedesca e ladina come è stato detto
E
Parlo sempre delle zone che appunto sono nomi neanche le zone diciamo ospite Esterne all'aria strettamente politica non sono portatrici di quei particolari retaggi loro cultura
Del bene comune a cui si è fatto più volte riferimento
Quindi negli argomenti di questa seconda sessione
Si intersecano e si sovrappongono tematiche più propriamente diciamo così dolomitiche con altri ad esse non riconducibili
La conclusione con il mio intervento dovrebbe portare e cioè un progetto però convivenza civile in tecnica
Ripropone le difficoltà già segnalate di corretta individuazione degli argomenti in esame
Innanzitutto Corleo necessità di eliminare il termine integrazione che appare caratteri ma abbastanza incupito
Temete che l'azione sì ossia pericolosa interpretazione che ha esperienze minoranze rom lo sa presidente integrazione significa assimilazione
Quindi va eliminato
Mi soffermo
Scartato integrazione su convivenza
Questo interetnico
Inter empirico e aggettivo di sapore mi si permetta il termine sudtirolese
E l'aria dolomitica propriamente detta
Non è mi pare già detto comunque un polo ripeto un interetniche nel senso in cui usiamo comunemente questo aggettivo
Non appaiono quali elementi di distinzione di frattura etnica le varianti del latino
Ne le infiltrazioni assai gravi sul profilo linguistico avvenute sui margini dell'area dolomitica
Infiltrazioni italiano tedesche venete e trentine che mi hanno fortemente ristretto l'area e che ha hanno soppiantato anche Dini
Non è suppongo il trasferimento di immigrati penso a Cortina mi pare possono essere collocabili
In un'ottica che sottintende una condizione di scontro o di difficile conciliabilità
Intendiamoci bene quello voglio dire che essere appartenente al gruppo ladino dolomitico sia sinonimo di pacifismo assoluto cioè non voglio contrapporre no Sudtirolo come sono di scontro autunno la dignità idilliaco da un po'così ce l'ha presentata dottor De Rossi stamattina seppur con una consapevolezza che indietro anche qualcosa d'altro
Passiamo senza dubbio scontri ma anche molto violenti hanno nel passato però non riconducibili a ragioni di carattere etnico ma questioni di posti e di pasta
Ogni per quanto risolte anche pacificamente come altro verso leggi che tendevano conciliazione come è stato detto stamattina e quindi non ripeto
E nemmeno immaginavo che si vogliono far rientrare in un quadro di problematiche interetniche a certe robuste questioni di campanile
Non so mi riferisco ad esempio alla disputa sul possesso della cima Marmolada
Certamente anche nell'area dolomitica
Buona parte della gente la dignità però visse come fatto invasivo estranea nemico l'annessione allo Stato italiano
E soffocante l'impatto con un Paese che operava una pesante politica mondo nazionale e nono linguistica
Lo scontro interetnico semmai si ebbe allora
La gente si collocò infatti specialmente nelle valli occidentale in quella posizione potremmo dire antitaliana
Che la portò anche ad allinearsi con i sudtirolesi di lingua tedesca
Allora una questione tecnico alla vigna indubbiamente diffusi
Se il Tolomei
Nel suo discorso del luglio del ventitré a Bolzano definita Dini una macchia grigia da grattare via
Cioè l'addio non mancano i protagonisti
Tra i quali ricordo e non certo come figura luminosa il vicario del principe vescovi Bressanone grande fautore delle opzioni Tel trentanove verso il Terzo Reich che fu monsignor Company Inc che se non sbaglio era di queste parti
Qui corre la necessità di fanno riferimento al ruolo complessivamente troppo debole anche fortemente appassionato in alto i diversi periodi dalle genti latine e dei loro rappresentanti
Troppo debole nei confronti della stessa in nel senso di affermazione della delle mia e della e della valore della lingua troppo debole nei confronti dello stesso Agostino poi dell'Italia dopo la prima dopo la seconda guerra e per quanto concerne il Trentino Alto Adige del secondo dopoguerra rispetto ai due gruppi in tavoli misti italiani tedesco
Ma debole sempre di Asia e anche presso che inesistente nelle menti delle parti decisionali chiamati in campo
Naturalmente non si vuole sottacere né sottovalutare il ruolo importanza dei movimenti cui ladini hanno dato vita che nonostante l'ostilità di differenza tra classe politica sia internazionali radianti che in quelle locali
Ricordiamo nefasto atteggiamento da Democrazia Cristiana trentine sui gradini hanno reso possibile ottenimento di quel poco che ladini hanno e il mantenimento della speranza di potersi ulteriormente affermare
Perché se pure individuati come diversi ad esempio attraverso l'intitolazione dei censimenti che era comunque importante
I ladini nemmeno ai così detti i tempi dell'Austria ebbero forme concrete riconoscimento
La scuola ad esempio non più a Cortina ma altrove era tedesca Cola concessioni per le zone e non costantemente mantenuta dell'uso dell'italiano nell'insegnamento della religione
D'altronde la progressiva tedeschi trazioni fondo padre Giacobbe Rienza queste sono cose note e dei loro centri principali era già privato la la vigna
Tra virgolette di pali riferimento linguistico culturale la separazione del grande ambito retto romanzo in tronconi non comunicanti già avvenuta a seguito di infiltrazioni etnico linguistiche tedesche o italiane
Aveva indebolito comunque la loro cultura che divenne fenomeno residuale marginale sotto il profilo linguistico oggetto a test da attenzione degli studiosi
I fenomeni interessanti si ma politicamente non sostenuti e quando non ha versati indifferenti anche a questo riguardo occorre rilevare e la problematica accennata non è certo solo latino dolomitica e non è solo retto la mancia accomuna
Anche sotto questo aspetto tutte situazioni di montagna aventi Linde sculture perdenti rispetto ad altri
Cioè cioè una comunanza di destini
Non teme povertà montani spopolamento montagne dove le condizioni sono favorevoli assalto del turismo di altre forme più o meno che essi reclutamento lingue culture e civiltà dunque perdenti sia in relazione seguito di fenomeni sono palesemente indicati qui ho accennato ma perdenti anche
A causa
Della della politica culturale
A cui ho anche già accennato mono linguistico EMI nazionale operata dagli stati appunto nazionali non solo dall'Italia
Perché così come gli Stati nazione Italia e Francia soffocato dall'occitano
Questo atto nostro Italia tentò di assimilare ad espellere
Durante soprattutto proprio per mondiale tedeschi latini sulla sloveni croati
Sotto questo profilo le vicende dell'area dolomitica in senso stretto non sono diverse da quelle tutti i territori passati tanti asserito grande Cuervo
Non solo anche di quella buona parte chiude lo stesso vento aggregate l'Italia in conseguenza della guerra franco-prussiana ovvero la cosiddetta terza guerra d'indipendenza
Io divine peraltro emblematico rispetto l'insieme delle situazioni interventi
Il destino del territorio che da Pontedecimo ci si ferma al confine dico Cao verso l'Austria era storico Slavia non molto tre Fusina
Territorio sloveno impazzite schizzato e Tedesco in nessun modo italiano eppure pregato l'Italia come su tiro tedesco con l'aggravante di essere rispetto ad esso pressoché sconosciuto nel suo vicende altrettanto dura
Se non più dura sotto il profilo la sensazione Della perde identità culturale economica dello spopolamento legato non solo l'emigrazione manca forzato esilio
Dovuto al fenomeno delle azioni per il Terzo Reich
E certamente oggi emblematico anch'esso ad esempio recuperate la sua originalità anche nei confronti di un laboratorio convivenza tanto più perché affacciato al nostro Duel ma subentra il confine
Non è quindi facile e sarebbe ingiustificatamente riduttivo il primo intervento che dovrebbe collocarsi un poco l'introduzione problematica appunto seguire soltanto un'ipotesi dolomitica ladina
Peraltro come ho già ricordato l'intitolazione del convegno parrebbe prevede e quello attuale sessione ribadire che le tematiche abbracciata pari necessariamente più ampie
So che che dovrebbe essere presente la la la rappresentante dei latini per cui il cui una parte sul alcuni punti salienti della storia dei latini
Che Storace per immagino ne parlerà lei
Sulle convivenze
Convivenza accoglienza
Quindi se non si potrebbe dare riferendosi alla via latino dolomitica di preponderanti problemi interne chimici
Peli ricerca primaria di soluzioni per la convivenza interenti mica
Con lei l'occasione per individuare ed invita ad approfondire temi riconducibili alla convivenza l'immaginazione ricompense più ampia e che mi ha e che chiamerei piuttosto che coesistenza
Punto
Che concerne i rapporti Giroud giuridico istituzionali
Economici culturali degli abitanti delle varie strade l'area dolomitica con il resto d'Italia e con il resto delle Regioni cui appartengo una coesistenza che dovrebbe arginare per il nucleo io dolomitico già così gravemente spezzato
Il progressivo diverge verso zone d'attrazione Sterne poi cadere entro gli ambiti d'interessi anch'essi quasi esclusivamente di origine esterna
E nell'una o nell'altra zona del la tigna hanno molto e hanno maggiori possibilità l'affermarsi di imporsi anche attraverso forme disomogenee
Date le disomogeneità istituzionali ed amministrative
Risolvere questo problema
Quello cioè la coesistenza delle popolazioni autoctone con il resto del Paese delle loro stesse regioni regioni da loro gran parte estranea almeno al momento della costituzione
Comporta una revisione profondità forse impensabile dalla situazione attuale
L'ipotesi
Si potrebbe pensare quantomeno a un coordinamento degli interventi è un controllo coordinato da parte comunità rapine dolomitiche degli interventi stessi
Per dare un'idea da difficoltà di tale prospettiva
Sottolineo la compattazione della impossibilità registrata finora di un grumo di coordinamento persino in un settore estraneo grandi interessi economici quale quello scolastico
Allora
Altro
Prego sempre coesistenza
Riguarda tutto il mondo latino ma non solo adesso perché ormai si tratta di un problema di coesistenza quando non di sopravvivenza dia delinque nei confronti dell'inglese ovvero anglo americana
Che tende a soppiantare lingue nazionali tempio forte Restaurant occorso in posizione di netta concorrenzialità nei confronti dell'introduzione dell'insediamento di qualsiasi lingua maggiore o minore che sia
L'Europa del prossimo futuro pare orientata ad arginare l'omogeneizzazione linguistica attraverso una politica di sostegno delle grandi lingue nazionali
E delle lingue regionali
Tuttavia la situazione è fortemente contro dissennata anche da un diffuso convincimento della gente intorno al cosiddetto necessità dell'inglese
Su questo punto si dovrebbe dibattere la questione chiarissima per comunità di minoranza ma in prospettiva non meno grave anche per le nazioni europee della autori Nuccia alla propria identità
Altro tema ricollegabile così scherza
Chi scende dal grande problema della convivenza nel Sudtirolo e che riguarda soprattutto quindi il India provincia di Bolzano coinvolti in un processo che pone come obiettivo ed è un obiettivo che non si può non condividere il superamento delle barriere etniche senza rinunce identità di nessuno
Tale processo potrebbe apparire rispetto ai gradini e marginalità a queste invece per il significato di ciò che i gradini hanno sempre praticato considerato praticabile
L'uso delle tre lingue presente ora anche nella scuola attiva sul piano
La familiarità dei gradini con la lingua italiana e con quella tedesca un tempo diffuso in un'area molto più vasta che non l'attuale su tiro
Li pone in una posizione invidiabili Kymco riconoscendosi la cultura e la lingua proprie assumete accetta l'uso di altre lingue come fatto spontaneo e naturale
Necessarie servirà per portatori di Inge minoritarie sia anche necessario ma non per questo meno valido accompagnato da una forte presa azione lingua madre e Touring crisma fatte da Dini che i cittadini dell'Europa e dal mondo
Altro tema sempre collegabile quale consistenza
Se riguarda la lingua latina
L'esistenza di diverse varianti della lingua comporta l'esigenza di provvedere ad una nomina normalizzazione linguistica che consenta una comunicazione scritta comprensibile all'interno in prospettiva all'esterno del mondo latino
E appena Italia accennare a iniziative poste in essere sono molto importanti
A questo fine e in parte già realizzate nel Canton Grigioni in Friuli in Sardegna stessa Val di Fassa
La costruzione di una lingua scritta comune deve poter coesistere con tutte le varianti della lingua parlata
E sotto questo profilo le lingue di minoranza si pongono in posizione più avanzata rispetto alle lingue scrittura consolidato da tempo e imposta come unico
A questo punto è sembrata indicato Traverso questi quattro punti
Alcuni argomenti utili nei confronti di un laboratorio prodotta
Risorsa dell'Europa nato intitolazioni comunque in
Anche la la vigna è un territorio cui il tipo di sviluppo economico oltre a devastazioni culturali operate soprattutto ma non solo dal fascismo ha impedito di essere protagonista del proprio sviluppo
Divenire rissoso d'Europa secondo le modalità
Scusa
Attraverso le quali si è arrivati a situazione attuale smembramento il saccheggio
Significherebbe offrirsi ad un saccheggio maggiore ed omaggi ho detto ad una maggiore emarginazione delle comunità rispetto ai centri di potere
Se fosse vero che in un'Europa delle Regioni o comunque in un'Europa in cui non mancano certo profusione di buoni propositi
Ipoteticamente le comunità locali in particolare situazione di minoranza sarebbero oggetto di maggiore
Considerazione avrebbero maggiori diritti gettati in avanza che non della attuale Europa degli Stati nazionali
Non è certo scontato che a un ipotetico e inascoltato assertore giornalistico europeo corrisponderebbe una ripartizione dei poteri reali in grado di operare un'inversione di tendenza
Diciamo pure che nulla lascia intravedere al di là delle grandi dichiarazioni già fatte o in fase di elaborazione
Cito ad esempio la nuova Carta europea dei minoranze perché meno del Consiglio d'Europa
Che il potere in Europa così tenta senza confini riuscirebbe ad essere vorrebbe essere
Qualcosa di diverso rispetto le forme di potere che finora hanno governato e lo sviluppo delle varie zone d'Italia devono
La condizione di risorsa delle zone di montagna prevalentemente a senso unico
Inversione di tendenza dovrebbe essere una condizione quanto meno dire reciprocità
Senza perdite d'identità
Siamo nell'utopia
L'improbabile latina
Sotto il profilo di una revisione dei confini amministrativi delle regioni interessate gli ostacoli appaiono insormontabili
Basti ricordare che confida Regione Trentino-Alto Adige Südtirol ed è due Province sono stabiliti da leggi costituzionali scaturite a seguito di complesse accordi internazionali
E che
Inesorabili per ora motivazioni politiche e rende intoccabile
Appunto i confini
Ritengo che sarebbe indispensabile per quanto è aumentato la revisione culturale profonda su tutta la tematica dei confini delle ragioni dell'appartenenza problema mondiale non dolomitico
è una terra e della popolazione uno stato piuttosto che un altro a una regione piuttosto che un'altra
Occorre constatare che nonostante qualche coraggiose quanto mai opportuna iniziativa di revisione di questa tematica attuata ad esempio rileggendo la storia patria targhettina e riconducendo ad esempio il fenomeno Unità d'Italia quello che esso fu nella realtà
Appaia radicate profondamente in quanto mai messa in discussione la cultura di massa è una terminologia d'uso talune certezze
Al punto che le ragioni strategiche relative richiesti confine avanzate da Stati vincitori assolutamente non rispondente a divisioni tra popoli diversi stadi vita differenti esigenze economiche
Ma ragioni di prestigio presupposti militari buoni non sempre non sempre solo per l'epoca in cui le pretese uno avanzate sono date acriticamente per scontate
Lo spartiacque qui fa mi riferisco anche a quanto detto Gigio dottor De Rossi per molti è un confine naturale
E perciò ha persino osato nonché inviolabile
Le conoscenze spesso del tutto errato travisate intona Prima guerra mondiale
Forse anche più che intorno a seconda costituiscono la base giuriste sulle minoranze di confine ancora largamente presente
E l'idea dell'Italia una d'arme di lingua d'altare memorie di sangue ricorda come dice Manzoni dei tuttora conservata attraverso apprendimento scolastico spesso banale ma non soltanto attraverso esso
Si tratta quindi superare i confini politici amministrativi consolidati
Ma entro certi limiti superabili dove raggiunge l'avvocato scavalcano tutte le altre ragioni pensiamo Comunità europea permette infatti assimilabili anche la al polacca ma
Quello che più difficile e superare l'idea di confine che nelle nostre menti l'idea di confine e le barriere costruite contro di noi
Per fare un esempio cifre proprio alle minoranze sull'idea di Stato nazione è talmente preminente che si è disposti ad accettare anche se comunque rosse riserva mentale
La tutela di quelle minoranze che sono potenzialmente pezzi di altri Stati nazione
Esempio tedeschi verso il Tirolo che potrebbero essere sotto elezioni gli sloveni sul confine orientale
Ma non come comunità o gruppi aventi valore in sé
I dadini infatti e tutte le riviste culturali non hanno quasi nessun peso sulle scelte che si fanno
è il prevalere nettissima della politica sulla cultura per rovesciare i termini una regione come la la vigna la inesistente da Dini
Potrebbe costituire una mirabile scuola
Un laboratorio storico per l'Europa
I presupposti ci sono io
Tema nazionalità
Parrebbe eccessivo infatti e addirittura antitetico rispetto la presunzione esaltata dalla possibilità di linea
Individuate varietà non soli nelle varietà non solo linguistiche dell'estetica della FIFA o di fa soprattutto a Roma elementi riconducibili all'idea di una nazionalità distinta Frattini
Anche se indubbiamente separazioni esistenti creano quasi ineluttabilmente dei sensi d'appartenenza diversi diversifica
Si può parlare peraltro di una nazione latina Aventis simili se non proprio identici riscontri nel senso di appartenenza di ciascuno il mondo del vino fino a che punto è patria
Firmate da Castelrotto a Cortina
La parola nazionalità contenuto nell'intitolazione del compito che gli è stato affidato e spesso gravato di forte carica politica
Mi pare utile al riguardo ricordare l'uso sei frequente che si fa di questo termine presso comunità di minoranza non quello di via peraltro è uno dei quali contrappongono la loro nazione allo stato
Negando giustamente secondo loro punto di vista la loro aspirazioni l'uso dell'aggettivo nazionale nel senso se ed in puro di scorta
Come dire che links per denaro ma nota si dovrebbe chiamare istituto statale la previdenza sociale non nazionale
Nazione quella propria rivendicata anche sotto il profilo nominalistico per indicare la coscienza della propria appartenenza contrapposto allo Stato un'azione quale l'Italia e non solo il Socio definisce
E i nomi della quale sono state tirate Ringo cultura circoscrizioni ristretti e però ma qui siamo sempre vicini se non dentro alla logica del contrapposizioni nazionale
Io però è sua autonomia ma e qui mi dispiace vedere all'assenza di Stato e d'altronde non voglio sostituirmi
Do qui sarebbe più pertinente ovviamente riferisce autonomia speciale visto che lo Stato italiano ha inteso risolvere taluni problemi di confine Attraverso attribuzione di particolari condizioni giuridico istituzionali
Il Parlamento ha più volte ripetuto intorno a validità nel senso di questi autonomia e non intendo certamente sostituibile adesso
Ciò che mi sento di poter affermare essendo residente a Province a statuto speciale soprattutto essendomi occupata anche in fase elaborativa anti norme d'attuazione statutarie in particolare in materia scolastica anche non scolastica che se alle autonomie speciali di confine corrisponde una notevole quota di potere per gli enti territoriali
La quota di democrazia praticate dalla gente che va so
Rigidità eccessive derivante anche dal modo di formazione delle fonti normative impongono strategie attuative che sporge patteggiamenti tutti i politici fra i governi in causa per fra Stato e regioni e province
O si risolvono in sede di giusti giurisdizionale
Rifiuti periodi è già stato detto che esistono in regimi differenziati prevede prezzi Bolzano e Trento
E aggiungo questo
Che è tanto più paradossale questa differenza di regimi fare provvede Bolzano e Trento se pensiamo all'accanimento con il quale la Provincia di Trento ha rincorso i poteri attribuiti alla provincia di Bolzano
Anche quando nessuna logica realmente autonomistica ne avrebbe comportato attribuzione
Mentre di fronte questione ladina rispetto a Bolzano Trento chiesto pochissimo
Anche le recenti norme attuative materia scolastica precedente ha introdotto previsioni comunque limitati e per gli ordini
Cioè caduto nei confronti tra Val di Fassa perfino il parallelismo di poteri per costituito le vicende autonomia trentina motivo conduttore tra politica di Trento verso il governo
Fosse posto opportuno perso qualche pezzo di carta
Ciò costa l'improbabile la vigna appare realmente impossibile teniamoci Parodi La Pigna usando un termine che ladini usano nell'indagine appassionati di auto noti
Mi confronti la costituzione di una entità amministrativa propria ma dovuto anche per indicare quello che secondo me è più o meno l'oggetto di questo convegno quindi non so bene che così si riferisca
Queste barbarie a Dini appare veramente impossibile indubbiamente sì se si perseguono diede autonomie speciali on site ci pensasse suppongo carristi talmente oggi tesi nessuno ad un'autonomia speciale per le zone bellunesi
Non so fino a che punto
Esiste peraltro una reale volontà e soprattutto una forza sufficiente per impegni invertire lo sto dato di fatto costa
Cioè lo smembramento costi tutti istituzionali amministrativo e l'introduzione di trasformazione delle colonie dei modelli di vita più intensi
Di quanto il loro maledettamente prevedere i tempi avrebbe comportato
Senza che a tale progredire le popolazioni abbiano partecipato sono in forma subalterno
Ci sono creati punti riferito economici culturali religiosi esterni all'area differenziati per le diverse zone di quest'area incidenti ulteriormente sui processi di smembramento ed emarginazione anche fuori del comune non poche altre situazioni di montagna
Quindi
Credo che tornare indietro
Nei confronti di questa situazione che tendenzialmente
Salvo qualche
Buona intenzione
Mi sembra continuare mi pare difficilissimo
Quei tendenze non appaiono per ora diverse che nel passato
Questo se fosse la richiesta di tutela dell'ambiente che non può essere affidate circoscritta esclusivamente a singoli ambiti amministrativi tempo se la spinta più forte sul più fare leva
Almeno nell'immediato per una qualche ricomposizione
I legami culturali esistenti mi riferisco quelli fra la Latini alla generalità sono una forza piuttosto esigua anche sono trascurate
Forse bisognerebbe creare sculture beninteso c'è supportate da voi volontaria reali possibilmente più forti
Nel caso nel campo di iniziative
Di di iniziative andrebbero Tavano ricorda ricondotte tematiche anche più vasti di quelli così così strettamente linguistico-culturali
E che dovrebbero coinvolgere anche dove la diva non sono maggioranza tutta la popolazione
Occorre poi indubbiamente individua in un centro di riferimento culturale
Possibilmente a livello universitario perché c'è già presso l'Università di Urbino
Si potrebbe pensare non so alla futura Università più niente riposano
A
Vado a finire così
Indubbiamente relaziona un Progetto di convivenza civile interenti gravi
Anche nei confronti di un possibile modello per l'Europa
Non è tanto quindi all'area dolomitica in senso stretto che ci si può riferire
Ma a situazioni come Sudtirolo ad altri anticalcare più propriamente di confine che attualmente però non so dei modelli ma presente no
I presupposti per diventarlo
Un'area come quella dolomitiche credo proprio dirimpetto e mi può ad esempio attraverso un recupero della lingua
Qui la coesistenza dei delitti di essa con la la lingua per una dominante senza rinunce le aperture pressoché lingue eccetera costituire un modello
Per un'Europa delle regioni e delle lingue regionali non oltre
Nel campo della scuola che sarebbe per così dire il mio pane e che del
Al può totalmente
Avrebbe
Dico solo che ecco
Anche prescindendo candele Citadel posizioni Karen istituzione scuola nelle varie zone della vigna dovrebbe essere possibile anche attraverso i normali strumenti normativi scolastici stabilire degli avvicinamenti Ferchichi discussione che si fanno impartendo nelle varie zone
Che la prevista autonomia di unità scolastiche oltre mille difetti che avrà dovrebbe consentire ulteriori sparsi intervento per esigenze delle varie comunità
Su tutta la questione scuola proporre un impegno di riflessione comune fra le zone interessate
Capito potrebbe farsi promotrice del genere era punto interrogativo non escluderei peraltro notoriamente nessuno istituzioni ed organizzazione di buona volontà
Pirlo richiamando un passo della relazione di stamane dell'ispettore De Rossi
E cioè le due condizioni
Che a un certo punto gli ha posto
Il rapporto diretto con le cose
La capacità di essere soggetti del proprio discorso
Se pensiamo che la tendenza delle scuole italiana è esattamente l'inverso
E per far mente fa un esempio chiarissimo si fa di tutto preliminare la geografia
Appare chiaro che quasi tutto ciò di cui si sta qui parlando ha molto più ha molti nemici che aveva finali
Ringraziamo Seregno Gemma anche il contributo do la parola dalla professoressa Daniela De Tomaso culture locali in relazione all'ambiente alle comunità latine
Devo innanzitutto precisare alcune cose che sono delle inesattezze insomma apparse sul programma perché qui appare una relazione di tipo storico la mia sul sottinteso
Mentre in realtà evidentemente c'è stato qualche errore di stampa
Qui non sono un'esperta di storia e civiltà latina sono comunque una latina e questo penso sia già punto a favore
Perché finora credo che oggi ne sono intervenuti sia in realtà stata una persona che vive tutte le nostre problematiche
Comunque il tema affidato mete al convegno si chiama le culture locali in relazione all'ambiente le comunità ladine
Io ho tentato di svolgere questo termino al meglio che potevo e questa relazione ce l'avete se avete la cortesia di guardare negli atti ce l'avete già scritte e cercherò di Satana alcune parti
Perché in realtà il mio interesse principale e il motivo per cui intervengo in questo convegno è il fatto che io sono la coordinatrice del gruppo SS Dolomite
Un gruppo di ambientalisti lettini spesso tolti ma mentre cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica sul lo stato di degrado e di pericolo imminente che le Dolomiti corrono in questi in questi mesi in questi anni
Sarò perciò abbastanza tipica in questa relazione nel senso che la relazione si divide a metà tra la parte storica informativa su cosa sono i latini in che situazione si trovano al giorno d'oggi perché ci troviamo come ci troviamo la seconda parte affronterà il più specificatamente il problema ambientale
Lo stimolo iniziale per la trattazione di questo termine o che ho fatto e ha cercato di farlo previa
Cioè tranquillizza
è stato questo già nel titolo sarà questa precisazione le culture locali in relazione all'ambiente le comunità latine questo mi ha molto stimolato perché in effetti questo è un problema reale esistente
Per varie vicende storiche che vi risparmio sono tutte sulla relazione che ho scritto chi interessasse insomma
Sono già lì
Purtroppo noi ladini siamo un popolo disgregato siamo un popolo che non non ha coscienza di esserlo molto spesso
E di conseguenza un popolo che reagisce accetti stimoli e certi problemi in maniera alquanto frammentario far alquanto divisa
Noi purtroppo al contrario della cometa sudtirolese
Che è molto più compatta abbiamo avuto finora storicamente delle risposte sempre molto deboli come appunto fermato anche la professore Santella che ma preceduto e di conseguenza ci troviamo in una situazione molto molto difficile
Una situazione di
Di mancanza d'identità in un certo senso
E
Di
Grossa ecco siamo in balìa praticamente di forze molto spesso anche esterne o per lo meno di culture egemonica
Qual è il problema che ne consegue praticamente la Latini al giorno d'oggi e io amo chiamarla appunto l'alchimia
Se non a latina
A parte che è divisa in tre grosse isole criteri torniamo a ripetere all'isola Svizzera la parte svizzera retto la mancia la parte dolomitica che ci interessa più specificatamente oggi la parte friulane
Per la parte dolomitica o voglio trattare in particolare
La parte dolomitica e dal punto di vista storico
La più sfortunata delle tre zone latine diciamo infatti a incontrare nel Canton dei Grigioni del Friuli che hanno avuto nel passato momenti di autonomia amministrativa Turati vari secoli e che hanno permesso perciò formarsi una lingua ufficiale letteraria adoperata persino nei tribunali in chiesa
Le valli ladine dolomitiche sono sempre dipese da amministrazioni esterne sia di lingua tedesca sia più recentemente di lingua italiana inoltre la Dini vivevano e vivono in Valle fuori mano divisa da Monti e passi disagevoli spesso isolate completamente nei mesi invernali ciò ha portato ad avere pochi contatti con le altre latitudini
Le varianti dialettali si allontanarono sempre più l'una dall'altra
E ciò comporta oltre ad alcune difficoltà di comprensione anche la perdita di un'identità unitaria
A ciò si aggiunsero in tempi più recenti anche le divisioni amministrative che hanno addirittura lottizzato la comunità ladine due grandi aree di influenza quella italiana e quella tedesca tanto per schematizzare
Sono noti in italiani e permettete l'espressione poco ortodossa gli attuali abitanti delle valli di Fassa anche Livinallongo di Cortina nelle province di Trento e Belluno
Mentre subiscono una forte influenza tedesca gli abitanti di Gardena e Badia nella provincia di Bolzano
Queste divi
Ancora più grave perché questa esige la divisione in ventitré province diverso e di una comunità già di per sé piccola e fragile comporta gravissimi problemi di comunicazione fra Valle che vale non esistono infatti a causa di astrusi motivi burocratici servizi di trasporto pubblico da valle a valle
Se si eccettuano ampiamente gli impianti di risalita così come non è possibile ascoltare trasmissioni in lingua latina
Tuttavia anche da Bolzano nella valle del Po it poi quella di Livinallongo così come non si possono vedere le immagini della tv romancia né in provincia di Trento né in quella di Belluno sempre in quest'ottica separatista si inserisce anche la stampa nessun ampezzana infatti ha messo un garden risente leggendo i giornali potrà mai sapere la cronaca locale della Val di Fassa e viceversa naturalmente a meno tre queste persone non vadano a preparare il giornale nella valle limitrofa
No nel qual caso ovviamente non serve comperare il giornale si può chiedere direttamente
è una logica conseguenza perciò
Che gli abitanti delle varie vallate dolomitiche spesso non sappiano nulla
Assolutamente nulla dei pochi Vizzini e fratelli dal punto di vista turistico e culturale molti ladini addirittura non sono mai stati le valli vicine poiché le loro attività gravitano forzatamente sui centri di fondovalle in questo caso parlo di ospedali
Preture uffici eccetera eccetera per cui la Dino parlante in pratica
è vissuto per secoli aggrappato alla sua terra come piccolo contadino dell'equatore dovendo sempre rapportarsi con la stella che con le autorità dal trenta al giudice al medico eccetera in italiano e in tedesco
Queste sono state viste bocciò come le lingue di cultura e ancora oggi lo sono una
E questo stesso ladina maturato nei secoli un forte senso di inferiorità linguistica e conseguentemente culturale nei confronti delle lingue dominanti per a prevedere un attimino ancora oggi noi latini siamo costretti in un certo senso ad istruirsi nelle lingue degli altri perché ovviamente non esistono scuole in cui ci si può costruire nella nostra lingua
Ovviamente questa è un'influenza culturale molto forte in questa situazione come dicevo prima si assiste a un certo sbandamento nella nostra popolazione
Infatti in questa situazione di sbandamento culturale di perdita di identità
Per fortuna ci sono anche dei sintomi di risveglio attualmente sia nella coscienza propria appartenenza
Sia sul problema ambientale e qui appunto arriviamo al secondo tutta la nostra ciò che la mia
Relazione ecco vorrei rendere appunto chiaro che secondo me non si può parlare in queste difficili condizioni di un atteggiamento particolare tipicamente latino della nostra comunità nei confronti dell'ambiente
La comunità da la comunità latina è purtroppo attualmente ancora molto spesso in balia del miraggio economico si crede cioè o per lo meno finora si è creduto moltissimo nello sviluppo senza limiti
Ma questa non è certamente la peculiarità dalla nostra gente
E invece è un fenomeno ancora molto diffusa in tutto il mondo
E come dicevo prima ci sono però fortunatamente alcuni accenni al cambio di mentalità anche nelle valli ladine non a caso il movimento ambientalista sta crescendo velocemente anche da lui ciò che fino a pochi anni fa
Se non addirittura mesi sarebbe sembrato impossibile sta diventando realtà sorgono infatti i comitati popolari locali che si oppongono a grossi interventi
C'è una certa opposizione a queste diciamo oligarchie locali di tipo economico che fino a poco tempo fa non ci sarebbe mai sognati di vedere insomma la situazione
Benché fra mille difficoltà sta evolvendosi in maniera positiva
Purtroppo però torniamo maggiore realismo
Le forze economiche locali non locali che spingono verso un consumo accelerato ed il responsabile del territorio
Sono fortissime e poco propensa al dialogo
Perciò il pericolo reale imminente
Non solo dalla continuazione ma addirittura dell'incremento del ritmo di sviluppo o per meglio dire ti sfruttamento nell'area dolomitica
Mi sono sintomi preoccupanti le decine e decine di nuovi progetti per la costruzione di altri impianti di risalita in tutta l'area dolomitica
A questo proposito mi pare sia stato diffuso in sala un volantino in cui si accennava alcuni progetti principali
Ricorderò comunque a questo riguardo che brevemente le Dolomiti sono la zona che ha la più alta densità di impianti del mondo intero d'Europa e del prezzo del mondo
Vi sono infatti nell'area dolomitica ben quattrocentosettantacinque gli impianti di risalita esistenti e funzionanti ricorderò anche brevemente la portata oraria di questi impianti è di oltre quattrocento mila ripeto quattrocento mila persone ora ciò significa che ogni ora possono venire portati in quota quattrocento mila persone questi numeri terzi dicono il livello di aggressione qui siamo arrivati perché veramente quattrocento mila persone ora quando sono in quota hanno bisogno di servizi giri Julie Fujiko i bar i ristoranti Titti liste
Lasciano no ovviamente dei rifiuti eccetera eccetera questo è perciò a nostro avviso già un livello di guardia al livello limite
Purtroppo come dicevo altre centinaia di impianti sono in progetto citerò solo alcuni esempi grossissime proporzioni
Primo c'è il collegamento fra la Marmolada fino a Falcade attraverso la Ford Ka rossa zona attualmente intatta
è una delle ultime tolse il carosello sciistico del monte Pelmo questo essendo qua in zona dovrebbe essere noto a tutti
Ci sono poi altri collegamenti sciistici in Val di Fassa in Val Badia Livinallongo eccetera eccetera
Vi sono inoltre a seguito di questa nuova richiesta di impianti di conseguenza nuova richiesta di energia elettrica il progetto di grandissime elettrodotti ben centottanta mila volte
Che con lettere per un anello attorno alle Dolomiti questi elettrodotti Roberto su un'amaca sapeva fino a Canazei poi da Canazei in Val Gardena
Eppure da Salinger fino all'Alta Badia eccetera eccetera la serie nera cortina e altri progetti simili altri progetti di grande pressione sono purtroppo superstrade di grosse dimensioni una che sta attualmente avendo dei problemi di opposizione per fortuna è quella che dovrebbe da Trento a Canazei in poco meno di un'ora una superstrada di grandi dimensioni undici metri di larghezza
Che viene fatta pezzo a pezzo nel senso che non c'è un progetto diciamo unitaria
E che comporterebbe la costruzione molti viadotti Too late
Scavalcamenti di torrenti sopra passi torrenti arginature eccetera eccetera ceppo in previsione potenza e mentre numerosi impianti strike quali ad esempio la funivia la forcella del Sassolungo abbastanza nota
Oppure un'altra meno nota che sarebbe il progetto di cremagliera sotterranea da tre mila persone ora che mancava sei porterete in quota appunto
Sì dal vedere il Pordoi sui due mila metri circa ecco quali sono le conseguenze di questo andamento di questo sviluppo
Ovviamente sempre maggiori aree
Vanno devolute parcheggio sia in superficie sia sotterranei silos
Ci sono poi i forti inquinamenti di cui abbiamo già sentito parlare stamattina non mi dilungo nelle acque nell'aria rumore rifiuti solidi urbani eccetera
E poi non ci sia in fondo ci sarebbe ovviamente il nuovo impulso la speculazione edilizia che già non è stanca neanche adesso
Ma che ovviamente avrebbe un ulteriore impulso manca poco per ciò che arriviamo al totale alla totale cementificazione dei fondi dalle
Ebbene in questa situazione così drammatica a nostro modo di vedere cosa rispondono le amministrazioni locali
Qui arriviamo alle dolenti note
Ad esempio la Provincia di Trento che stamattina è stata citata con la Provincia che che già sembra meno peggio del Veneto
Ma comunque infatti non lo è la provincia di Trento ha appena un paio d'anni fa
Introdotta addirittura l'esproprio per pubblica utilità e la servitù coattiva sui terreni interessati alla costruzione di impianti di risalita e di piste ciò significa che le piste e impianti di risalita son diventati un servizio di pubblica utilità
L'attualmente sono gestiti da privati profitti vanno a privati
Ma non è finita qui le stesse autorità provinciali finanziano fino al sessantacinque per cento del costo la costruzione di impianti stessi dei loro potenziamento con fondi pubblici naturalmente
Poi finanziano
Naturalmente permettono un conto la costruzione di altre opere di forte impatto ambientale preti dubbia utilità sociale considera considerato il contesto quali grosse superstrade con linee elettriche eccetera che avevo citato prima
Inoltre continuano a rilasciare contro tale leggerezza e mancanza di programmazione concessioni edilizie per per centinaia di migliaia di metri cubi queste purtroppo sono realtà di oggi nonché dieci anni fa perché questi
Ampiamente il pianeta
Di fabbricazione in Paesi continua a passare giorno dopo giorno
Senza che nessuno li limiti senza che ci sia una programmazione seria a livello regionale provinciale
Sito perciò di questa occasione per lanciare un appello che
Io definisco accorato
Infatti molti di noi del nostro gruppo
Pensa che se non si interverrà molto radicalmente con molta decisione in questi prossimi due tre quattro cinque anni poi per le Dolomiti non ci sarà più molto da fare perché saranno state completamente aggredite
E per ripristinare questi danni sarà molto molto difficile molto costoso
Di conseguenza volevo solo dire questo
Cerchiamo tutti di capire e di agire nel senso di interiorizzare il fatto che siamo giunti al limite di carico antropico condotto la vittima e di conseguenza noi diciamo fermiamoci fermiamoci limitiamoci insomma dalla distruzione
Però come dicevo prima bisogna fare fare e non parlare
Perché purtroppo i fatti corrono corrono molto in fretta e molte volte le parole buone intenzioni e la presa di coscienza della gente non è veloce a sufficienza grazie
Ringraziamo Daniela De Tommasi strutture una parola Luigi passo consigliere regionale veneto del PC
Per una relazione sull'agricoltura montana e ambiente ricordo i partecipanti che subito dopo faremo una brevissima pausa dei cinque dieci minuti per poi passare alla tavola rotonda prevista per le ore diciotto
E oramai consolidata negli studiosi delle problematiche territoriali ed ambientali la convinzione che il mantenimento dell'estensione di una maglia umana preposta all'attività agricola in montagna
Costituisce uno dei presupposti per una fittizia efficace conservazione dell'ambiente non solo ammontano ma anche delle piante
Lo sviluppo caotico e disordinato in questi decenni ha prodotto profondi squilibri sociali territoriali economici e ambientali
Le zone collinari e montane hanno perduto popolazioni molte molti centri anche di questa splendida azione del PIL hanno subito drastici ridimensionamenti
Gli investimenti si sono concentrati nelle aree urbane nelle città la società italiana è divenuta una società industriale ferroviaria
L'agricoltura di collina e di montagna franata e connessa è precipitata in città prima con la forza lavoro poi con gli smottamenti le frane e i fiumi in piena è stata seguita cioè dal territorio
Perché il necessario processo di reddito riduzione degli occupati in agricoltura è stato lasciato allo spontaneismo
Spontaneismo che ha prodotto nuove pesanti contraddizioni nelle aree urbane nel territorio di pianura oltre che nelle aree interne collinari del Natale
L'obiettivo che ci siamo proposti è quello di fornire degli spunti per una riflessione di apportare alcune idee sugli interventi possibili per contribuire a creare le condizioni per un rilancio dell'agricoltura mentale
Rilancio che non può prescindere dalla convenienza complessivamente intesa cioè di ordine economico sociale e culturale che sta alla base delle scelte del coltivatore come di qualsiasi altro soggetto imprenditoriale
Nell'approcciare il problema ci riferiamo principalmente ma non esclusivamente all'area dello dolomitica compresa nella parte alta della Provincia di Belluno per la quale è stato più agevole disporre di dati
A nostro avviso è importante superare il concerto codificato nella vigente legislazione di area montana legalmente intesa
Perché per il tutto incapienti ad esprimere le profonde diversità esistenti fra le zone alte e le altre zone
Distinzione per la verità già introdotta dal legislatore in riferimento al pagamento dei contributi agricoli i quali vanno diversamente quantificati
A secondo che fossero dovuti dai coltivatori operanti sotto al di sopra dei settecento metri tale previsione che coglieva una peculiarità le aree montane
è stata cassata con sentenza della Corte Costituzionale del dicembre ottantasei il paltò violava la par condicio dei coltivatori rispetto all'obbligo della contribuzione obbligatoria
Una corretta analisi del problema della registrare il sostanziale fallimento delle varie leggi sulle montagne
Fallimento che è macroscopico per quanto riguarda gli interventi a sostegno del settore primario nella parte veneta nella delle Dolomiti
Viceversa in questa stessa area altri settori hanno registrato progressi anche consistenti occhialeria nel con medico e nel Cadore nell'artigianato e nel turismo
Su quest'ultima attività ritorneremo successivamente con particolare riguardo all'agriturismo
In pratica questa che consente tesaurizzare il pene ambiente a favore dei coltivatori realizzando una efficace integrazione del reddito agricolo
Questa attività e tradizionale da lungo tempo praticata in Alto Adige e nello stesso trentino
Dove si esplica tra l'altro di Gardini mentre nel Veneto è stata avviata solo recentemente l'applicazione della legge quadro nazionale e della relativa legge regionale la principale legge recante provvedimenti in favore dei territori montani e la novecentonovantuno del cinquantadue cui ha fatto seguito la legge mille centodue del settantuno titolata le nuove norme per lo sviluppo della montagna
Nonché vari regolamenti e direttive comunitarie leggi regionali in varie forme incentivava hanno incentivano la produzione agricola il montante
Ciò nonostante la situazione agricola delle aree piccoli linee montagna ha subito un progressivo accentuate declino più consistente nell'alta montagna dove esistono delle situazioni in cui una negatività totale da far presupporre e a non reversibili tale riprende nato basti a tale proposito valutare i dati relativi alla elevata età degli addetti
E la quasi totale assenza di forse il giorno nel settore i dati esposti nella tabella allegata alla mia relazione
Dati dedotti da una rilevazione dell'INPS effettuata nell'ottantatré che sono riferiti ai soli Comuni montani della Provincia di Belluno confermano la tendenza all'invecchiamento e la mancanza di ricambio dagli addetti al primo non v'è dubbio che il fenomeno dell'invecchiamento del sopravvalutato comune a tutta l'agricoltura se in Italia che in Europa però con profonde differenze il figlio
Se per l'attualità percentuale sia soprattutto per le ragioni che hanno determinato il fenomeno sia per l'ex conseguenze che ne sono derivate schematizzando possiamo affermare che in pianura leso il caotico e spontanea e conseguente all'assenza di una politica di programmazione da un lato e dall'altro va correlato il nuovi interessi di ordine economico e dura lex che si sono affermati nel dopoguerra all'emissione di nuove tecnologie alla meccanizzazione dei processi produttivi e agricole
Che hanno permesso un aumento di produzione lorda vendibile e quindi di redditività all'impresa agricola in alta montagna questo processo non si ed Eric Caro all'esodo dei coltivatori ha corrisposto l'abbandono dei terreni Linceul raggiungimento del terreno con l'espansione della sterpaglia dentro
La tardività di valore dei territori da un punto di vista agricole mentre nella realtà in cui si avviava uno sviluppo se il tipo turistico c'è stata l'accelerazione dell'abbandono delle terre interessate ad acquistare da questa sommaria analisi si ricava una trentina ma progressiva perdita di ruolo dell'agricoltura nell'economia montana e una marginalizzazione non solo economica ma anche sociale ed il suo agli atti
Quest'ultima considerazione chiuderà nel Veneto che noi in Trentino in Alto Adige dove norme giuridiche particolari praticate tradizioni hanno concorso ad una migliore e più efficace tutela del continua tuttora del suo ruolo produttiva e sociale se qui stare a grandi linee l'assicurazione sono necessarie ed urgenti interventi capaci di interventi interruzione l'attuale Franca fare interventi devono partire dalla ricollocazione del coltivatore
è il centro dell'attenzione dei pubblici poteri partendo dal presupposto che se la presenza umana in alta montagna è fondamentale fissa non può che discendere da un comprensorio io mirate a garantire condizioni sociali gli eredi privati coltivatori in questa direzione maturo non solo a livello politico ma anche a livello sociale
Il convincimento che nel Paesi industrializzati l'agricoltura forse il tempo a disposizione oltre al tradizionale ruolo produttivo un i servizi alla comunità come la conservazione del territorio montano e che tali servizi vadano adeguatamente compensato
Bisogna operare per creare le condizioni affinché quelli che attualmente operano nel settore primario non se ne vadano e per promuovere il ritorno seppur limitato di forze Giovanni all'agricoltura
Questi obiettivi si possono cogliere a condizione che la qualità della vita del reddito nelle zone montane corrisponda al livello che mediamente si riscontra che le altre attività produttive nella società civile
Lo sforzo che deve essere il prodotto per individuare delle soluzioni realistiche tragica per l'agricoltura di montagna esige che si abbandonino i luoghi comuni per indicare degli interventi capaci davvero di invertire la tendenza
Ai comunisti riteniamo che esistano dei margini in questa direzione almeno per due regioni regione primo perché è aumentata la sensibilità dell'opinione pubblica per le problematiche dell'agricoltura e dell'ambiente
Secondo perché la qualità della vita per motivi di darsi peggiorata anche negli agglomerati urbani nei quali si paga anche il prezzo dell'esodo dalla montagna
Per fare
Innanzitutto diciamo che non abbiamo la pretesa di avere tutte le risposte ai molteplici problemi dell'agricoltura di montagna
Per cui proponiamo la vostra attenzione alcune proposte che potranno già essere approfondite in questa sede ma più ancora da il Sole interessati mia convinzione che una delle principali ragioni del fallimento degli interventi pubblici di montagna
Discenda dal fatto che gli stessi sono sempre stati il capo per conto degli abitanti della montagna e non pensati promossi e gestiti direttamente dagli abitanti stessi
Nelle forme e con gli strumenti più adeguati
A riprova di questa affermazione al porto un esempio il piano regionale di sviluppo previgente a quello approvato in Consiglio regionale del Veneto fine ottantotto prevedeva nello specifico Progetto montagna che ambiva attraverso interventi intersettoriali a rivitalizzare l'economia della montagna veneta e quindi anche della parte più lunghi l'intuizione che stanno alla base del progetto montagna una corretta e condivisibile la gestione fatta né dalla Giunta regionale ammantato molti obiettivi e nel complesso i risultati sono stati largamente insoddisfacenti rispetto alle aspettative e alle risorse impiegate entrando nel merito delle proposte sul primo problema che si pone riguarda proprio il tipo di agricoltura chi siete s'intende realizzare in alta montagna
Rendendola compatibile con l'ambiente contemporaneamente sia remunerativo perché vi lavora potrà però essere incentivato ad inserirsi questo è già un primo problema che si pone ritiene terminare l'incontestabile aumento di produttività e di una entità del comparto agricolo è stato il miglioramento genetico delle varietà vegetali e delle specie animali unitamente ad una diffusa meccanizzazione
Ed altre innovazioni tecnologiche e all'uso nella classifica riteniamo prioritario che la ricerca nel campo della meccanizzazione
Si orienta i suoi mezzi adatti alla lavorazione un adeguato il margine di sicurezza dei terreni a forte pendenza cioè tecnicamente possibile a condizione che ci sia una precisa volontà politica
L'allocazione di adeguate risorse per superare da un lato indisponibilità delle grandi imprese internazionali iniziare dalla fila ad investire in ricerca per la metanizzazione in montagna
Dall'altro per superare la dipendenza pressoché totale dall'estero che obbliga i nostri produttori ad acquistare macchine soprattutto di produzione industriale
Oltre al problema meccanizzazione bisogna affrontare un secondo e più penetrante problema e cioè cosa produrre su questo punto tralascio l'attuazione agricola comunitaria prescindendo il fabbisogno alimentare nell'ambito della comunità con le sue mani distribuite eccedenze perché il nostro ragionamento e ha per oggetto l'agricoltura montana e l'ambiente nell'ambito dell'ONU
Bologna
La particolare conformazione orografica limita e condiziona l'attività agricola per cui riteniamo con un possa essere recupero ambientale e paesaggistico in montagna
Senza il mantenimento e finestre lento
Di un consistente patrimonio bovino da latte ed in misura più limitata quello di Caprino
Atto preliminare il conseguimento di questo obiettivo e togliere alla montagna la quota di produzione lacci condizione essenziale per l'aumento degli eletti atto conseguente e l'adeguamento degli strumenti urbanistici in modo soddisfare se c'è e di promuovere se non esiste una domanda per l'ampliamento e la creazione di strutture di ricovero del bestiame è necessario sostenere una ricerca nella genetica dei bambini e degli ovini caprini per produrre specie anche recuperando il cielo gli autoctoni adatte all'alimentazione al pascolo in alta montagna individuare favorire l'allargamento delle nicchie di mercato per la commercializzazione per i prodotti lattiero caseari tipici soprattutto nel periodo il minor afflusso turistico
Si può considerare analogamente a quanto fa l'accetta all'olio di oliva
Ad un aiuto economico per la commercializzazione dei prodotti lattiero caseari tipici di un'area di intervento ad esempio quella dolomitica qui stiamo parlando per quanto riguarda i servizi che l'agricoltura può svolgere emergono alcuni aspetti interessanti in relazione sette assai
Questo intervento non dovrebbe tuttavia le Grande archiviazione di Mentana anche se potrebbe essere riutilizzato impronte so conti interventi nel piano nazionale forestale per favorire interventi
Di riforestazione
L'aumento di produzione linee in Italia come del resto è rinnovata è una necessità che permette di raggiungere evitarsi Scotti
Ridurre il deficit agricolo alimentare importiamo circa venti milioni di tonnellate anno dilettantismo
Legname di privarsene qualità diminuire l'impatto ambientale nei Paesi sottosviluppati via di sviluppo vedi ad esempio la questione delle foreste ammazzarlo
Cioè otto sarà necessario compensare con nuovi accordi commerciali
La diminuzione della valuta pregiata che questi Paesi evitavano dal commercio delle proteggere il territorio per aumentare le risorse ambientali creare nuove occasioni di lavoro
Altre produzioni possibili potrebbero essere quelli più piccoli studi a scopo alimentare d'industria per queste produzioni appare opportuno incentivare la trasformazione dell'ambito aziendale
O al massimo le strutture ti porti giornata ciò al fine di mantenere l'alta qualità del prodotto una ad guarda remunerazione del produttore essenziale appare il ruolo dell'agricoltura per assicurare continuità alla presenza umana in area montana in queste aree ciò è possibile ipotizzando ritardi Vittorio integrata collegate con l'attività turistica come il teste abbiano senso certamente il caso delle Dolomiti e dirette alla colture di pregio destinate ai mercati particolari o al turismo pendolare o stanziale può trasformarsi artigianali agli allevamenti estensivi all'asset vinto il Tour
Per tutti questi casi si ritiene poi necessario che l'agricoltura stritolato Spencer edizioni liberal torna con opportuni sostegni servizi generali svolti all'agricoltura riforestazione valorizzazione dei prodotti è sottoposta prodotti lattiero-caseari di alta qualità e pregio conserve di frutta autoctona prodotte artigianalmente
Carni di maiale pecora affumicata per consumatori esigenti
Che vogliono prodotti tradizionali e saldi incentivi ad attivare estendere forme di vendita diretta qui consentano l'intesa esatto anche a favore dei produttori agricoli turistici pendolari e stanziali indotti dalla bellezza della montagna in generale
E delle Dolomiti in particolare in questo contesto l'attività agrituristica va sostenuta ulteriormente promosso soprattutto nella parte veneta essendo la parte al Toti una trentina una pratica oramai infrazione bisogno nel rispetto delle tipologie della salvaguardia paesaggistica dei comuni nei loro strumenti urbani tutti tengano conto delle esigenze di sviluppo nell'agriturismo centrista direzione appare opportuno consentire il cambio di destinazione d'uso degli rustici non chiude guidati dal congelatore per finalità produttive per ricavarne locali da destinare a scopo oggettivo e di vendita diretta reintrodotti aziendali o realizzati dalle cooperative
L'intuito il chilowattora ossia sono dal complesso delle indicazioni prospettate appare chiaro il nostro convincimento per il reddito delle famiglie coltivatrici d'alta montagna può essere assicurato solo dal concorso inghiottita organicamente intrecciate e non più dall'attività agricola strettamente inteso
Come realizzare concretamente le azioni necessarie a rivitalizzare la chiusura in alta montagna innanzitutto predisponendo i progetti per aziende singole o associate anche senza vincoli giuridici
Ma solo sulla base delle pubblicazioni necessaria e previste da un progetto di animazione agricola intersettoriale elaborato Terni trovare nelle quali possono rientrare laggiù borghi sparsi
Progetti da immaginare voleva nel perseguire dal passo con il supporto degli operatori dell'assistenza tecnica che sempre più dovrà essere specializzata per affrontare dentistici le complesse tematiche dell'alta montagna degli operatori dell'istruzione professionale e del supporto del tecnico delle strutture regionali e degli enti strumentali agricoli e non istruttoria dei progetti per ritrovare dovrà procedere nel confronto continuo diretto coniugare i soggetti interessati ed essere gestita dalle Comunità montane dai Comuni rotante ove se ne ravvisi la necessità dalle Province questa impostazione presuppone almeno per quanto riguarda il benessere
Superamento dell'attuale organizzazione regionale del settore primario che non ne attuato sul decentramento democratico continua ad operare attraverso un sistema burocratico e centralistica l'obiettivo che ci proponiamo tralasciare animazione sociale dall'altro
Per l'incentivazione economica dall'altro e la reintroduzione di uno spirito imprenditoriale nel settore agricolo che è stato ampiamente diverso
Per il prevalere di altre attività quali il turismo il terziario e l'industria che hanno condizionato l'agricoltura di montagna
Ad un ruolo marginale sia dal punto di vista economiche sociali per il conseguimento degli obiettivi di anzi esposti fondamentale il ruolo dell'ente proposto la programmazione nella nostra ipotesi lo ripetiamo è essenzialmente il comune e la Comunità montana la politica del fattori per le aziende una solida armatura disservizio affidabili ed efficace in tutte le stelle clienti fissi produttivi scegliendoli sia il perito Rizzo arrestarli offre tecnici così come le altre attività integrate artigianali servizi ambientale che dell'agriturismo
Dovranno trovare collocazione delle strategie più generali che le istituzioni dovranno darsi ed è a tali indirizzi che dovranno ancorarsi operativamente gli istituti di ricerca gli enti strumentali operanti nell'area Piovanelli hanno ed è sempre pari intirizziti che si dovranno privatizzare gli interventi pubblici compresi quelli finanziari un altro elemento importante al fine di aumentare le potenzialità reddituali delle aziende agricole e quello di una moderna legislazione che favorisca processi di ricomposizione fondiaria
Sappiamo che laddove sono stati recepiti nell'ordinamento istituti intesi a salvaguardare l'integrità della dimensione aziendale più lento è stato il processo di decadi lento e abbandono dell'attività agricola si dovrà lavorare non tanto ad estendere l'istituto del maso chiuso
Alle altre realtà territoriali né pensare a soluzioni informative nelle transazioni fondiarie quanto invece ad la mora la riforma del diritto successorio soprattutto nell'immediato determinare convenienze economiche
Nell'acquisto di terreni agricoli in montagna
Si potrebbe in sostanza prevedere uno sgravio totale delle imposte il pagamento delle varie specie di accatastamento notarili limpido eccetera la corresponsione di un premio a chi vende il proprio fondo
Ed è un coltivatore diretto pure Giovanni singoli associati provvisti di adeguata preparazione professionale tenta in danno continuare o intraprendere l'attività agricola questa è a nostro avviso è una strada percorribile prescelto neppure percorribile va intrapresa
La strada di attivarsi al più qualificato un uso delle proprietà fondiarie pubblica siano esse del demanio statale regionale e del o di regole comunità che dovrebbero essere finalizzate al conseguimento degli obiettivi sopra definite
A casa corollario conclusivo delle azioni intese migliorata connessioni integrati il reddito del coltivatore la sua colloca o nel sociale è rappresentato da un miglioramento dei servizi assistenziali territoriali ed ospedalieri dei trasporti pubblici dell'efficienza e della transitabilità nell'arco dell'intero anno delle strade così come le attività ludiche e culturali la riscoperta della tradizione del folklore non possono rientrare nel pacchetto di azioni dalle zone agricole in alta montagna
Una riscoperta è un rilancio del ruolo dei valori dell'agricoltura di montagna
Traguardato alla luce della nuova e moderna esigenza di salvaguardare l'ambiente
Che intere generazioni di coltivatori ci hanno consegnato come conseguenza del loro secolare lavoro un patrimonio che è interesse di tutti tutelare e promuovere in forme nuove ed adeguate alla realtà più noi da parte nostra vogliamo fare la nostra parte contribuendo a promuovere le condizioni e gli interventi necessari a mantenere alta assicurare la prospettiva per il futuro dell'agricoltura né Antara
E dell'ambiente di cui essa parte integrante vitale
Io proporrei se siamo d'accordo una pausa di dieci minuti e poi riprendiamo con la tavola rotonda come da programma
Imprigionando anticipando il poi possiamo incominciare
Abbiamo
Oggi si qualcuno mi aiuta in fondo chiudere
L'entrata emerge
Edolo io vi presento partecipanti a questa tavola rotonda
Come dicevo prima Fabio Mussi della segreteria nazionale del PC Camillo cimenti assessore regionale Veneto all'ambiente uno compagni alpinista accademico del Cai
Alessandro Gogna segretario di Montale quando Hernanes Alberto Toniolo consigliere regionale di tipi
Luciano Gallinaro capogruppo Pd cinque della Regione Veneto coordina questa tavola rotonda Fiorello Zhang Grando giornalista del Gazzettino il quale you do subito la parola
Ringrazio gli organizzatori di questo convegno di questa tavola rotonda per aver
Conferito a me chiede
Non non so quanti meriti specifici rabbia possieda per quest'incarico commutare le conferito l'incarico di coordinare e e senza voler lavarmi le mani essere super partes per morire
Cercherò di svolgere una funzione sostanzialmente notarile perché è giusto e doveroso che leggo i contenuti di questa maratona siano quelli esposti dagli intervenuti
E vorrei comincia subito con una domanda che rivolgere rivolgo non rivolgere rivolgo direttamente a Mussi ed è questa media non è venuto in mente oggi una riflessione che potrà sembrare ingenua
Addirittura puerile ma che siccome ogni drago agli ormoni spesso di cui è fatta di arrivata anche a me e io mi trovo in imbarazzo perché non s'aveva da rispondere aiuto che Prodi della situazione per chiedere la a un uomo politico che invece per aprire approntata maggior livello del partito comunista che appunto organizzato questa TAR questo convegno e che è qui per confrontarsi con le cose come abbiamo sentito dire io vorrei chiedere questo
Si è partiti dire i quali dal presupposto che sviluppo e salvaguardia dell'ambiente e siano compatibili cioè si dà per per scontato che siano compatibili cioè si possono perseguire e l'un obiettivo e l'altro cioè e lo sviluppo e le il il dominio e la regolazione del territorio c'è la consolazione di una risorsa che è alla base dello sviluppo spesso e un modello teorico molto interessante vorrei sapere però da una parte se effettivamente c'è e con quale animo e con quale integrarle con quali convinzioni si va a perseguire questo obiettivo e in secondo luogo con quali strumenti politici se è possibile dire il Partito Comunista intende e che ha non dico risolvere ma perché nove su tutti e due divenne che su come intende impegnarsi per raggiungere questo obiettivo
Ma noi scommettiamo tutti un po'che
Una pace tra l'uomo ciò che lo circonda possono essere troppo dichiarata
Ho sentito un molti riferimenti alla questione ambientale
E condivido moltissime cose dette perché mi paiono nuove culturalmente nuove politicamente nove anche teoricamente per il tipo di approccio di categorie che ci suggeriscono di usare
Di cultura lo dico perché la discussione oggi è stata le relazioni straordinario interessa
Io non vorrei assolutamente mettermi in cattedra sulla montagna sulle Dolomiti perché messo meno della gran parte dei partecipanti a questo convegno e quindi non sono venuto qui per questo
Sono venuto oltre che a discutere anche a
Ad ascoltare imparare a confrontarmi
Importante per un partito come il nostro che ha dichiarato una priorità
Del rinnovamento ecologico dell'economia come punto di visione strategica
Devo constatare che rispetto a qualche anno fa
C'è un vero e proprio balzo
Nel linguaggio nella cultura che impieghiamo in questi nostri confronti cioè cominciamo ad usare un linguaggio comune
Che ci consente di descrivere le cose e di comprenderci
Che è il primo passo per trovare poi qualche soluzione ai problemi che abbiamo di fronte
Ambiente propriamente non è natura non è natura pura
Ambiente è un sistema di relazioni stamani nella conferenza stampa mi scuseranno i colleghi che
Giornalisti che mi hanno ascoltato se mi ripeto ma
Ho voluto ricordare che c'è una matrice di significato della parola ecologia che ormai entrata fortunatamente a vele spiegate nel linguaggio politico alla
La usiamo noi la usa Gorbaciov nel discorso dell'onore a USA Bush nel suo primo discorso programmatico appena eletto
Ecologia viene da una matrice greca o le cosche che che non vuol dire natura
Non vuol dire neppure semplicemente ambiente a area delimitata di cose di oggetti di persone vuol dire ambiente costruito
In greco Nikos vuol dire ambiente costruito ciò che nasce esattamente dalle relazioni tra l'uomo e ciò che lo circonda si costruisce in questa relazione
Abitare un'Area un paese uno un territorio una montagna un mare abitare di per costruirlo e trasformarlo
Sono successe così apocalittica naturalmente negli ultimi decenni
Facciamo data un paio di secoli fa
Io ho letto la relazione ma abbiamo visto queste splendide immagini della fa una delle Dolomiti stamani mattina in chiusura di mattinata
Ah ho letto in macchina in viaggio la relazione che poi non è stata integralmente letta che ricordava per esempio come
Fino al secolo scorso abitassero da queste parti specie come la lince come l'orso che sono scomparsi ma questo è il grado più immediato al cui livello noi constatiamo delle trasformazioni ce ne guardiamo il pianeta
Come ci insegnano gli scienziati sopra tutte termodinamici che hanno un po'anticipato questa consapevolezza dei e qualche rischio catastrofico
Ci accorgiamo Roma e che grazie alla tecnologia lavorerebbe esazione umana non solo la pressione demografica la quantità di uomini ma la loro potenza la potenza del loro fare
Il si riesce a trasformare l'ambiente
In pochi anni in misure
In misura tale che un tempo prima della tecnica moderna occorrevano millenni se non milioni d'anni
Cioè ormai
Io qui cito il titolo di un libro fortunatissimo
Tempi storici e tempi biologici tendono a sovrapporsi a diventare lo stesso tempo
Cioè in un tempo storico misurabile in qualche decina o centinaia d'anni si inducono trasformazioni nelle forme di produzione e riproduzione della vita sul pianeta
Che una volta richiedevano milioni d'anni prima che l'uomo raggiungesse questo livello di tecnica
Lo dobbiamo partire da qui
Non solo spaventarci anche se giusto spaventarsi ormai della catena continua di catastrofiche che da Chernobyl all'Amazzonia al petrolio in Alaska alla proliferazione delle alghe alla distruzione di interi ecosistemi che la cronaca ci mette sotto gli occhi
Stamani ho sentito collega Costantini mettere in guardia l'allarmismo
Anch'io credo che l'allarmismo sia la forma patologica di una cosa però giustissima lanciare l'allarme si ormai e tempo che si lanci l'allarme
Salzano ricordava che abbiamo pensato per un lungo tempo nella cultura umana per lungo tempo si è pensato che le forme naturali fossero una sorta di res nullius di cosa di nessuno e dunque che si potessero tranquillamente grazie la loro infinita riproducibilità consumare occupare trasformare
Questo modo di vedere a ha riempito il pensiero umano fino a poco tempo fa persino
Non sulla filosofia classica tedesca ma in Carlo Marx e l'idea di una infinita appropriazione umanizzazione della natura fosse possibile
Ma abbiamo scoperto invece che questo non è possibile
Perché noi siamo in grado di indurre modificazioni che possono diventare irreversibili nella biosfera cambiare in tempi storici la storia naturale
E questo ed è diventato qualcosa che sta sul tavolo della politica non appartiene a alla riflessione poetica o filosofica sta sul tavolo della politica ci obbliga in politica a partire da qui
E quindi la cultura
Che si incorpora nella politica diventa un punto punto decisivo
Non tutto può essere fatto non tutti i problemi che abbiamo di fronte saranno di facile soluzione
Per esempio una crescita esponenziale ripopolazione consumo di risorse porta l'entropia come si dice va cioè la degradazione dell'Energia ad un punto tale che diventa irreversibile irrecuperabile
Ma e forse il l'Osservatorio di Washington waldo voce ci dice dieci anni forse dieci anni sono pochi forse ne abbiamo qualcuno di più a disposizione però certo il tempo si è ristretto
E se dobbiamo dar credito a quella parte della scienza
Non catastrofica
Ma consapevolmente allarmata allora dobbiamo muoverci
Subito
Muoverci subito non vuol dire solo riparare i danni
Siamo in montagna quindi tutte le metafore della valle della Monte possano essere facilmente usate bisogna anche intervenire a Valleve dove si provocano distruzione inquinamenti alterazioni si può anche riparare questi danni Massini
Aggiungiamo la voce ambiente come voce della riparazione dei danni
Nelle amministrazioni e nei programmi politici non ne usciamo non ne caviamo fuori le gambe il problema e davvero di ricco inceppi nell'insieme delle azioni come insieme come sistema
E pensare anche agli insiemi territoriale alle aree territoriali per esempio alle Dolomiti
Come sistema
Nel quale avvengono una serie di azioni integrate
Che sono quelle dell'agricoltura del turismo dell'industria
Dell'insediamento umano della colata di cemento della strada della ferrovia eccetera eccetera e dall'insieme di queste azioni dalla correzione dei queste insieme di azioni noi possiamo cominciare a ipotizzare un sistema in equilibrio
Ho sentito qui in moltissimi dell'intervenuti usare l'espressione per esempio lo sviluppo compatibile e sviluppo sostenibile
Che è un'espressione che è la chiave di volta di un testo importantissimo che ha il rapporto sul lavoro sviluppo e ambiente dell'ONU firmato dalla commissione presieduta signora Bronte Lante
Che parte proprio da questa ottimistica ipotesi
Che l'uomo la sua civiltà possa svilupparsi e crescere informe sostenibile tutta da dimostrare
Però noi partiamo da questa ottimista ottimistiche ipotesi concludo avendo detto solo cose generalissima e poi magari ci ci avviciniamo a scelte più concrete facendo un solo esempio
Qui è stato più volte chiamato ballo
L'esagerato carico antropico come si dice dell'area dolomitica
Turismo di massa la mobilità delle persone
Ha portato lo sviluppo ricchezza reddito
Oggi ci accorgiamo che siamo giunti ad un limite oltre il quale il alla distruzione ambientale non potrà che corrispondere anche una diminuzione di crescita una diminuzione di reddito una diminuzione di chance
Di opportunità economiche finanziarie
C'è un punto Benetton mi veniva citato qui in cui si accende l'espansione quantitativa cento una catastrofe idee da quella posizione indietro non è che è possibile andare infinitamente avanti
E lo accetto si può anche in qualche città si è ipotizzato il il numero chiuso diciamo per l'accesso Venezia qualcuno l'ha pensato per Firenze che si fa numero chiuso per le Dolomiti
Si mette le catene
Quando si arriva quattrocentoventicinque mila trecentoventisei si chiude e non entra più nessuno
Oppure noi non dobbiamo fare un'operazione molto più coraggiosa
Perché qui al numero chiuso poi naturalmente bisognerà chiudere le frontiere nazionali non bisognerà più ospitare stranieri che vengono da fuori tanto meno lavoratori che vengano dare diverse dalla nostra
Oppure non bisogna pensare un'altra cosa ma dove sta scritto che sia naturale
Un modello di vita civile nella quale si lavora cinque giorni la settimana per sette ore
Poi si fa il week end
Sabato e domenica
E naturalmente se tutte le macchine si muovono sulle strade della stessa ora dello stesso giorno ci vogliono strade adeguate per ospitarle e Polo cali Thai seconde e terze case e alberghi e piste adeguate a smaltire il traffico nella sua punta maggiore
E poi chi l'ha detto che tutto il turismo se della neve si debba concentrare in poche settimane d'inferno e che poi luglio agosto tutti tutti in ferie
E che invece il tempo di lavoro non possa essere ancora diminuito
Non possa essere distribuito diversamente la popolazione
E che il rapporto fra il tempo che si lavora il tempo in cui non si lavora e dunque anche il riposo una festa alla la Feria
Non possa essere organizzata diversamente e che dunque il sistema di flussi di scambi di mobilità dentro la città e fra la città e il fuori
E poi tra la città le zone più urbanizzate
E le aree di destinazione turistica più intensa che tutta questa organizzazione degli spostamenti del godimento del tempo delle della distribuzione dell'organizzazione del lavoro non possa essere ripensata globalmente
E questo è un modo di affrontare il problema proprio a monte cioè un modo di affrontare il problema che mette in discussione l'organizzazione della società ne critica gli attuali assetti
E ipotizza un cambiamento è un cambiamento molto radicale per ora su questo si è fatto pochi passi avanti
Io ho visto cose visto che l'interesse che si dicono in Germania che vengono dette in particolare da un leader tedesco Oskar Lafontaine che proprio tenta di costruire una cornice politicamente teoricamente attendibile a queste riflessioni e però siamo ormai alla soglia
Che ci obbliga a ripensare le forme del lavoro e della vita associato e dunque certo le Dolomiti come sistema con tutte le cose integrate l'agricoltura il turismo che si è detto qui ma alla società e la società ricca e sviluppata e del benessere del consumo come sistema
Sapendo poi che non solo non c'è
L'ecologismo in una città solo in una montagna solo in una regione sola un una nazione sola
Non c'è l'ecologismo in un continente solo ormai sono problemi che hanno una dimensione planetaria e che devono viste essere visti
Anche nelle loro forme sovranazionali e qui naturalmente si aprirebbe la riflessione interessantissima che ho sentito stamane che merita forse qualche pensiero anche in questa tavola rotonda sul rapporto fra l'elemento regionale fra l'elemento delle differenze delle etnie e delle culture delle nazionalità
E poi invece l'altra tendenza che quella sovranazionale trasversale e planetaria ma questo forse può essere un momento ulteriore io mi fermo qui
Avendo risposto solo in parte la domanda sull'ambiente che era stata rivolta
Ringrazio Mussi debbo dire che in realtà via ha bruciato alcune domande che mi ero ripromesso di fare su alcuni domani di dettaglio depositato ma molto opportunamente perché mi pare che in questo modo si è venuto fuori un quadro non soltanto pertinente rispetto al tema
Che in discussione ma anche rispetto forse a una certa
Già percepimento della dell'argomento puro vasto ma parti possono e particolare dell'ambiente dolomitico e della conservazione dello sfruttamento delle risorse delle mie dolomitico in un più ampio discorso che riguarda moralistici di vita civile o di vita sociale e quindi perché evidentemente sì mi è sembrato opportuno che questo argomento pur ma vasto fosse inserito in nati in un quadro ancora maggiore poco pratico di della della gestione di tavole rotonde io mi scuso per non aver fatto una per una questione di per per aver sbagliato nel metodo prima
Ho fatto il calcolo che siamo elimina sei si sono si sa i coloro che devono intervenire se non utilizziamo grosso modo che la visione di compatibilità degli dette le persone con l'orario Rispoli quello disponibile già il pensa così ricchi chiedo dico mi pare che si debba far così di chiedere gentilmente di attenersi alla luce che una decina di minuti però gli interventi in modo possiamo esaurire questa questo questa iterati e ciascuno in grosso modo in una voragine poco tutto il più di un'ora
Per tornare diciamo alla all'oggetto specifico del convegno gogna
Che ci parli delle Dolomiti così come ultimamente le ha viste dello stato di degrado e del sud della del rapporto della legittimità di un rapporto tra le Dolomiti come come sistema monto montuoso in rapporto alle alle Alpi in generale insomma se è vero che è possibile ritenerle in qualche modo ci stanno paradigmatico
Dunque io devo voglio sensato rispondere a questa a questa domanda cercano anche di essere abbastanza breve stare nei limiti previsti
Però devo fare una premessa soprattutto che riguarda il perché io posso essere qui a parlare
Io sono provengo diciamo da una frequentazione della montagna che è una frequentazione soprattutto alpinistica essendo nato io insita in questo sono confortato però dall'aver accanto a me anche un accademico del Cai lungo Company che invece notti morti alpinista e però è nato in montagna esattamente più a Cortina penso
Gli alpinisti hanno una grossa responsabilità in quello che è il degrado della montagna tenuta in genere e quindi anche delle Dolomiti
Siamo stati noi che abbiamo incominciato a percorre
Le vie di accesso alle cime più alte abbiamo conquistato le cime più alte questo già da duecento o addirittura duecentoventi anni
E abbiamo continuato questa esplorazione nel tempo sempre più massicciamente
Sempre più intensivamente fino ad aver ormai una una rete di vie alpinistiche più o meno difficili sulle montagne delle Alpi delle Dolomiti e del mondo che è decisamente impressionante Congo una bibliofili una biblioteca se si vuole di libri scritti sulla montagna che
Non uno starebbe certamente qui dentro neppure un decimo di quello che è stato prodotto se si mettesse un una sola copia però mi sono scritto
Per un titolo
Noi abbiamo fallito la conquista
E ad essa è seguita lo sviluppo
Quale sviluppo lo sviluppo evidentemente turistico perché siamo stati noi per primi a insegnare che la montagna è bella che la montagna poteva essere goduta da tutti che la montagna poteva offrire tante belle cose che in pianura o anche al mare non non non c'erano
Quindi si riteniamo profondamente responsabili di quanto è successo
Anche se da una parte possiamo esserne contenti perché questa provato ha portato dei grossi vantaggi dall'altra ha portato anche come vediamo e specialmente negli ultimi anni un grosso degrado
Noi ci siamo come attivisti gradatamente lasciati andare nel considerare questo progresso questo sviluppo come una cosa normale con un qualche cosa che di cui non si potesse fare a meno perché anche per noi era comodo salire in funivia piuttosto che a piedi e lo è tuttora per molti specialmente
Poi è venuta un convegno che è stato tenuto a Biella nel mille novecentottantasette e in questo convegno sono nate alcune cose diverso è nata una consapevolezza diversa e cioè che la montagna è forse qualcosa di più che non un semplice gioco un semplice modo di percorrere degli itinerari un semplice modo di vivere la natura
Noi ci siamo resi conto improvvisamente che avevamo per le mani un enorme patrimonio un patrimonio che però proprio perché stava per essere veramente aggredito all'ultimo stadio si stava scappando di mano come sta scappando di mano a tutti noi non soltanto agli alpinisti
Un patrimonio
Che è così importante così importante per tutti noi che tutti quanti noi dovremo assolutamente sentire la necessità di difendere
Vogliamo cioè una marcia indietro vogliamo una inversione di tendenza che si concorda poi con tutte le missioni tendenza di cui ho sentito parlare oggi
Così però sento parlare di Dolomiti
Che dovrebbero essere una risorse lo sono senz'altro per l'Europa però non ho ancora sentito parlare e forse me ne scuso perché stamattina non c'ero di risorsa
C'ho sentito parlare soltanto di risorse economiche
Oppure di Risorsa così turistica degli Sorsa di vita di ma consideriamo una buona volta che esiste anche una risorsa spirituale di cui tutti noi abbiamo bisogno c'è un ambiente col quale noi dobbiamo confrontarci noi non siamo sull'uomo non è fatto per vivere nella più completa organizzazione
Questo movimento mantengo il Tennessee che vuol dire montagna nella selva gitane montagna selvaggia
Può essere ovviamente può inserire in quello che era Dolomiti ma ne sappiamo che le Dolomiti sono antropizzate Dolomiti non sono montagne selvagge
Ebbene quindi dobbiamo ricorrere compromessi evidentemente perché sappiamo anche quanto l'opera dell'uomo possa preservare dal disastro un intero gruppo di montagna l'intera catena montuosa basta vedere dove la montagna abbandonata che cosa succede
Quindi noi come mantenuti ritenesse la filosofia di fondo e in questo momento non più conquistata la montagna a tutti gli effetti e in tutti i modi qui compresa quindi anche tutta la speculazione ma difesa difesa accanita difesa fino all'ultima possibilità nostre di ciò che rimane difesa della montagna
Abbiamo incominciato in questa difesa con forse la cosa più semplice che la polizia quando uno entra in una casa nuova cioè non nuova ma una casa che non ha mai abitato la prima cosa che fa la cerca di pulirlo cerca di di di fare qualche cosa per renderlo abitabile
Noi sapevamo tutti che la montagna è abbastanza sporca le Dolomiti se non molto frequentate hanno dei punti particolari caldi
Uno di questi punti si sapeva benissimo che era la Marmolada
Allora tra l'altro abbiamo avuto anche dalla dalla Regione Veneto grazie all'assessore cimenti contributo e questo ci ha fatto molto piacere e con questo anche se vogliamo con questa nulla osta siamo partiti per questa operazione di pulizia
Ebbene vi dico subito però che questa operazione di pulizia si è tramutata presto di un'opera di polizia perché beh perché percorrendo la Marmolada in lungo e in largo come mai avevamo fatto perché la mano si erano limitati a percorrerla per le vie alpinistiche
Ma andando a percorrerà a fondo negli angoli più riposti nelle più segreti canaloni abbiamo visto che cosa è effettivamente ebbene abbiamo pulito il punibile abbiamo pulito so che gli escursionisti ed alpinisti avevano lasciato in giro specialmente sui sentieri alla base delle pareti
Non abbiamo assolutamente portato via neanche un grammo di una lattina un vetro una plastica dove abbiamo riscontrato che quella sconcio che non avevamo sotto gli occhi era opera di qualcuno preciso
Ecco questo noi non l'abbiamo fatto perché evidentemente ci sembrava che questo fosse quasi un reato
Cioè la discarica evidentemente non autorizzata è sicuramente un reato a parte che poi si tratti di montagna o o di una roba così bella come la regina delle Dolomiti
Quindi non abbiamo toccato nulla abbiamo riscontrato che tutta la responsabilità di quel disastro di quelle discariche era da attribuirsi alla funivia
Nella marmellata
Ebbene io voglio essere breve non sto a descrivere che cosa abbiamo visto perché ci vorrebbero le immagini e poi comunque le immagini sono a disposizione di chiunque sia diapositive sia il filmato
Non sto a descrivere se non proprio citando la pena il disastro compiuto nel ghiacciaio quando è ormai questo è testimoniato dagli operai ai carabinieri quando i di operai stessi su ordine dell'amministrazione la funivia gettavano nei crepacci del materiale espanso recuperato non si sa bene dove sono talmente Adriano a Bolzano per cercare di otturare questi crepacci che si andavano gradatamente apprendo sia perché il ghiacciaio si muove sia perché si andava incontro a stagione magari un po'più secca delle altre
Questo è stato fatto per due o tre anni di seguito in modo tale da permettere la sciata estiva arte le venti trenta persone al giorno questo è veramente incredibile questo è testimoniato quindi non sto dicendo delle cose così solo è agli atti
A questo punto non ci domandiamo come mai la pretura di Agordo non abbia ancora aperto un caso ho aperto
Sì la indigesta la pertanto però ancora perché non abbia portato in tribunale a questa gente ecco non ce lo domandiamo così molto francamente molto semplicemente
Io penso che
L'amministrazione l'amministrazione che ci sta in questo momento governando deve dare corpo a queste nostre aspirazioni
Queste spiegazioni di polizia questa spiega che la cosa più semplice di questo mondo perché la polizia proprio il più basso gradino
Poi soprattutto di pulizia mentale cioè di andare a far pulizia di tutto quel ciarpame che stiamo abituate a portarsi dietro per cui il turismo e la il numero uno delle cose per cui c'è la monocultura dello sci per cui se tutto quello di cui avete sentito parlare oggi
Ecco io chiedo proprio sulla base della nostra chiamiamo l'esperienza della nostra non so non so neanche in più come che una chiamala se esperienza o o o modo di vedere le cose non so forse troppo soggettivo
Che venga dato corpo questa esigenza che vedo non essere più soltanto di poche persone ma di molte più persone di una volta anche evidentemente dei locali e dei valligiani
Soprattutto nella concreta sensazione a questo punto che siamo arrivati come diceva prima l'onorevole Mussi
Una concreta sensazione capi stiamo raggiungendo
L'oltre cioè sta stiamo arrivati già al punto limite stiamo andando oltre quel punto a oltre al quale non si può assolutamente andare grazie
Molte grazie ad Alessandro Gogna per la per la sua testimonianza che è stata poi portata anche al di là della apparente diciamo dal parente distacco con molta partecipazione
E con molto o molto sentimento se la parola Dico è interpretata come dovrebbe essere interpretata io continuerei allora con propone di atti Congo Company
Ampezzano accademico del colpito italiano
Le vorrei chiedere allora in sostanza ecco che mi commentasse cioè se condividono questo discorso della necessita di un'inversione di tendenza e come e allora quale proposte quali strumenti sono possibili
Per quest'inversione di tendenza per questa alleggerimento del peso diciamo che vede le montagne ricavavate al punto in cui si diceva prima
E poi ai colori provocare così su un problemino invece un po'di dettagli perché ogni tanto è bene calare il problema questi questi discorsi che poi devono avere un loro livello
Progettuale anche calarli un pochino la nella realtà che in questi giorni per esempio fa discutere la realtà dei cannoni
Per l'innevamento in tema che è anche molto che sarà oggetto poi mi se non vado errato tra non molto di una Polito convegno non so di che tipo organizzato a Montecatini ecco si può intrattenere un po'su questi due argomenti
Ai costi sulla proposito dell'ultimo argomento ritiene di non essere uno di non di non poter fare una una un ingaggio profeta la domanda è a disposizione di chi chi di chi altri che né interverranno poi
No io volevo parlare
Non in qualità di alpinista
Che fatto che io sia stato un alpinista sono più cauto affari inconvenienti non gli ho voluto andare in montagna sono andato volentieri l'ho fatto solo per me non per gli altri
Io vorrei parlare qua di qualcosa di diverso e diciamo così che si inserisce però bene in tutto quello che è stato parlato stamattina
Io sono oltre che essere un alpinista sono anche il presidente delle Regole d'Ampezzo
Le Regole d'Ampezzo sono l'istituzione millenaria
Sembrerebbe in modo ma in un mondo moderno in un mondo progressista
In un mondo che cambia ogni mezz'ora che un'istituzione come quella delle regole sia un'istituzione fuori dal tempo
Un'istituzione da tenere relativamente in considerazione
Io invece voglio fare presente
Diciamo così le benemerenze l'importanza di questo tipo di gestione
Di questa istituzione e di quello che questa istituzione ha fatto e fa per l'ambiente della nostra vale
Prima è stato parlato anche dei ladini io sono anche latino non sono ampezzano da da da da da cento mila generazioni probabilmente in mente ci sono arrivati qua come calciatori poi piano piano si son trasformati in agricoltori e i contadini io non vedo questo disastro del l'ambiente ladino perché in fin di continuità Dini siamo un popolo compresso da due realtà grosse come la realtà lattina e la lealtà germanica il fatto stesso che noi siamo ancora questo mondo che noi parliamo ancora nostra lingua è un risultato notevolissima
è un risultato è una dimostrazione di cultura notevolissime grandissima casa riteniamo di no le regole regole in istituzione vecchia di mille anni display laudi cioè i suoi statuti sono laudi si sta tutti che hanno una validità perfetta ancora al giorno d'oggi
Io vi faccio levi voglio dimostrare qual è impostata l'attività ultima di quest'ultimo anno diciamo così delle regole per farvi capire che un'attività come quella regola viene può essere quella che salva anche un Paese importante come Cortina d'Ampezzo
Io vi dico che se Cortina d'Ampezzo non è stata invasa d'alterità al cemento dal cemento portato su dà i soldi da tanti soldi che vengono sulla lecita
è dovuto soprattutto dall'Istria all'Istituto regole dirà
Non c'è nessuno che riesce a dimostrare il contrario
In altri terreni dal la escluso il fondovalle edificato cioè di un'unica proprietà
L'unica proprietà degli originari del posto una proprietà indivisibile inalienabile perfettamente destinato a Bosque pascolare
Solamente in casi eccezionali eccezionali Simi e temporanei per pochissimo tempo si può fare un uso diverso dal nostro territorio un uso solo turistico ma diverso sempre in funzione dell'interesse generale del nostro Paese
Gli faccio degli esempi in Italia se le regole ci fossero state anche a Valtournenche non ci sarebbe stata Cervinia
Il Bale era un se erano quattro semplici Maliki comma che sono le nostre ma anche della Stura nell'arte margherite circa Rocca nostre magari Ferraro
Sì ci fosse stato l'istituzione di cogliere in Val d'Aosta quella volta lì non ci sarebbe stata non ci sarebbe sotto il cielo alto centotrenta appartamenti e tutto il pesto ambientale che è stato fatto a Cervinia
Infatti dal da dove inizia la proprietà regoli era voi non vedete un solo metro quadro residenziale
A disposizione né di terzi nei nostri mari
Un altro territorio come mille anni fa è un territorio che ha una destinazione agro silvo pastorale che e che rimane tale nell'interesse generale tutti quanti
Cosa abbiamo fatto noi per esempio ultimamente
Sentiamo adesso in quello che è la vita ultima l'aereo ha intrapreso un discorso con la Regione a proposito di parco la Regione fra ha fatto il PTRC famoso Piano Territoriale di Coordinamento ha inserito un nostro una parte del nostro territorio sei mila cinquecento metri quadri
A parco denominandolo anche in un modo sbagliato Fanes Sennes noi cosa abbiamo fatto perché fanno su un modo sbagliato perché Fanes Sennes sono territori della provincia di Bolzano non c'entra niente col Comune dottrina Nicola politico la regione del Veneto
Noi abbiamo noi abbiamo proposto la variazione logicamente denominazione aveva proposto di fare il parco Antezza
Ma non solo questo noi abbiamo preso in considerazione anche le osservazioni fatte da altri enti abbiamo preso in considerazione l'osservazione fatta dei beni ambientali di Venezia mi ha presa in considerazione le osservazioni fatte al WWF
Noi stessi abbiamo fatto delle proposte alla Regione dove il parco previsto dalla Regione in sei mila e cinquecento metri quadri è stato portato a undici mila metri quadri
Tutto di nostra proprietà cioè mettendo del nostro non sta non decidendo sulla sulla proprietà altrui sola noi abbiamo proposto questo e questo è un dato sicuramente positivo
Nel mentre per il periodo si tre undici mila tre scusate ho detto metti
Undici mila ettari sì noi nell'ultimo periodo abbiamo chiesto al Comune la chiusura delle ultime strade forestali
Sapendo anche tende del del disapprovazione apatico che dura eccetera però abbiamo avuto anche la stampa nazionale che è venuta qua colti nel mese di agosto e alla quale fa lodato
Questo nostro decisione di chiudere le strade forestali al transito delle IGP perché chi compera una Jeep cioè un fuoristrada pensa chissà perché e io non ho ancora visto e nessuna legge DS autorizzato a disporre di tutto il territorio privato di tutti quanti cioè uno per il semplice motivo che con con fuoristrada può andare fuori strada
Fuori strada cose fuori scala forestale proprietà altrui e la proprietà privata altrui sono i nostri boschi sono i nostri pascoli sono i nostri tratti noi abbiamo cercato di limitare al massimo addirittura di proibire queste circolazione di questi mezzi privati intendiamo anche in determinati punti particolari dove un certo spostamento del turista dal fondovalle verso l'alto depura venire con mezzi meccanici noi intendiamo istituire delle delle navette
Provate solamente che a pensare cosa che succederebbe delle Tre Cime quale sarebbe il miglioramento delle Tre Cime se al posto del transito indiscriminato su quella strada
Forse organizzato un servizio di navette scusami sindaco del sindaco dell'abitacolo insomma
Il qui si è parlato di di numero chiuso per esempio io non sono per il numero chiuso ma sono per cercare di individuare attraverso l'organizzazione di parchi attraverso dette tante vari svariate sistemi di cercare di disciplinare l'afflusso del turista in alta montagna
Sì anche può vedere all'istruzione di questo turista nel rispetto di quelle che sono le bellezze naturali queste sono tutti i compiti che noi abbiamo che noi portiamo avanti come regole nel nostro piccolo noi abbiamo per esempio in noi vediamo apriamo un giornale qualunque di di tutela del paesaggio tipa io Airone cosa sentiamo vediamo vediamo pagine intere
Proposte dall'ENEL dove che l'ENEL ci parla di tutela dell'ambiente
Noi abbiamo noi abbiamo proposto falene che voleva fare una linea di venti mila dal Passo di Falzarego poco al di almeno in parte di inserirlo sottoterra Stockhausen per non rovinare il il sopra terra perché il suo fratello corrispondeva a cinque mila piante abbattute perché are questa linea elettrica lo Stato italiano così tanto bravo che parla tanto di di di bellezze naturali da tutelare eccetera tutti i nostri politici che ce ne dicano veramente tante non riesce neanche a procurarsi i mezzi da tutelare il l'ambiente inserendo un cavo elettrico sottoterra invece che sopra terra
Date che sono situazioni veramente gravi resterà noi ma io quello che voglio rivendicare soprattutto e questo noi abbiamo sentito parlare della difficoltà della gestione dei parchi abbiamo sentito dire per esempio che i parchi
Statali sono dei parchi conservativi vincolatività che non non non si realizzano nel sistema migliore
Abbiamo sentito parlare di parchi regionali che sono stati formati che non sono stati assolutamente non hanno fatto un minimissima passi in avanti
Noi Regione Veneta anche vediamo un PTRC che prevede sessantacinque parquet o qualcosa del genere e al giorno d'oggi non c'è ancora istituito neanche un parco
A quando noi abbiamo dichiarato la nostra disponibilità l'istituzione di un parco a due soli Patti a due soli parti
Che la gestione venga fatta da noi e altri
Da noi regole Antezza
In quanto non Regole d'Ampezzo per mille anni abbiamo oltre mille anni abbiamo tutte abbiamo gestito questo territorio
Se questo territorio oggi come oggi e possibile organizzarlo a parco è dovuto anche dal modo di gestione fatto dei nostri vecchi
E allora noi noi i mille anni abbiamo dimostrato la capacità di gestire questa territoriale io non credo che altra gente che venga da altri Paesi o da altre situazioni sia migliore di noi io non dico neanche non sono neanche tanto presuntuoso di dire che noi siamo i migliori
Però noi abbiamo dato mille anni di dimostrazione di capacità di gestire questo territorio
E noi intendiamo e vogliamo continuare a gestire questo territorio
Noi non abbiamo chiesto un'altra cosa la Regione abbiamo chiesto alla Regione un po'di soldi
Io voglio dire questo a noi non abbiamo chiesto l'elemosina la visione
Noi siamo dei contribuenti della regione dello Stato italiano dei buoni contribuenti la regione dello Stato italiano
No in definitiva chiediamo che una piccola parte dei tutte le tasse che noi paghiamo ritornino a noi che vengano sfruttate usate per un miglioramento della gestione del nostro territorio
Credo con questo di nave che noi come ente non abbiamo chiesto assolutamente niente di
Di grave quindi difficile dipinti impossibile a fa a realizzare l'esame le risorse qualcheduno dice che lei sa se calano
Che la Regione non c'ha tanti soldi eccetera io non non ci credo questo io credo invece che si tratti di un uso migliore e diverso del denaro pubblico
I soldi per la costruzione di impianti di risalita e ci sono i contributi all'impianto e Richard risalita vengono dati io personalmente sono sicurissima mille per mille
Che tanti soldi sono stati dati l'adesione di impianti di risalita non è stato dato finora fino a oggi mille novecentottantanove una lira per l'istituzione di un solo parco
Io vi dico io vi dico anche le difficoltà che noi troviamo presso la le agli enti burocratici regionali provinciali o quello che sia
Ne abbiamo proposto una degli ottimi rapporti con la gente molto in gamba e molto preparata come i forestali come bene ambientale di Venezia abbiamo delle difficoltà enormi per esempio con venerdì via vi racconto un caso perché questo è veramente emblematica
Ne abbiamo sedici mila ettari di terreno non abbiamo un metro quadro ditte di di costruzione residenziale su questi temi l'ho già detto prima
Noi abbiamo un baracchino costruito nel mille novecentosessantacinque di circa di circa
Trenta metri quadri di legno
Che de serviva come alloggio agli operai che lavoravano nel bosco li sistemi di lavorazione nel bosco sono cambiati gli operai non ci sono più ma ci sono solo dei mezzi meccanici a un certo punto abbiamo deciso di usufruire questo fabbricato per diciamo così per dare un aiuto al pastore della malga vicina perché possa fare un po'di attività agrituristica
Abbiamo fatto l'errore grossissima discostare sto baracchino di dieci metri perché era sotto un canale di valanghe ebbene egregi signori sono tre anni e mezzo
Che noi attendiamo dei beni ambientali di Belluno una risposta se tirar via il baracchino del tutto o lasciarlo sul baracchino il tutto ad un certo punto una commissione provinciale politica chi non riesce a capire
La la necessità di sostenere l'agricoltura in montagna perché questa è la realtà a Cortina si parla di dire di agricoltura nell'alto Cadore si parla de di agriturismo che c'è stato un un un tavola rotonda una conferenza l'anno scorso guardate che da Cortina
A Cortina ci sono duecento e quaranta capi di bestiame bovino
Da Cortina dal confine di Cortina Dogana Vecchia fino a Longarone non c'è un capo bovino solo non esiste solo un capo bovino
Tutto il Centro Cadore e senza capi bovini noi ne abbiamo duecentoquaranta noi corriamo il rischio se noi siamo ha già a dare la possibilità a questo pastore di gestire la sua attività agrituristica dipende il pastore e il sessanta capi di bestiame con un rischio di essere eliminati
Sessanta su duecentoquaranta non so se riuscite se evidentemente i beni ambientali non sono ancora riusciti a capire Lele questo discorso guardate che è un discorso molto grave si è sempre parlato qui di agricoltura in montagna dove ci sta di gestione del territorio attraverso l'agricoltura eccetera e poi un caso del genere trova delle opposizioni spaventosa io penso di avere un po'esagerate approfittato della mia nel tempo mi scuso con tutti quanti se vi ringrazio
Grazie componente
Trascuriamo a proprio volentieri un certo e per le cose belle che ci ha detto è l'oscuriamo quindi anche se è andato legge un po'più in là del rispetto nel tempo che gli era stato assegnato e rivolgo nuovamente l'invito a contenere nella dei limiti previsti
Così è possibile la durata dell'intervento lo ringraziamo comunicando Company intanto perché parlando di regole e ha acceso anche in me personalmente non come giornalista ma come uno che è nato opposte parti vari possa certamente non essere preso ripetuto in altre zone ma servire come punto di riferimento per vedere come certi risultati si possono ottenere e come certe inversione di tendenza siano state contenute siano state attuate
Non favorendo già inizialmente alcune spinte diciamo non proprie delle zone di montagna e poi anche perché mi pare che abbia detto una cosa ma se un importante laddove dice che la gestione cioè il protagonista della gestione del territorio di montagna deve essere e comunque sempre e Montanaro
Detto questo
Toniolo otto mila voti consigliere regionale di Democrazia proletaria e che so per esperienza professionale essere uomo che nelle sua intervenuti in genere molto concreto e determinato al quale vorrei chiedere
Riprendendo anche il discorso dei cannoni della neve sì acqua il che diciamo problema se ha qualche episodio sia quella qualche situazione abbastanza immediata da
Corredata riferirci anche per dare con i strumentalmente poi modo all'assessore cimenti che vedo che sta già prendendo appunti di così intervenire con per la parte istituzionale che gli compete
Prima la legge bene il dibattito di oggi e le relazioni sono state talmente ricche di suggestioni e di indicazioni che ognuno di noi penso avrebbe forse preteso comunque aspirato a contribuire ha ulteriormente approfondirle occorrenza lesse in grado comunque a portare un contributo in per questa riflessione indispensabile nella nostra regione per aree definite per porzioni di territorio significative sui quali ormai è urgente intervenire
Ma dal momento che Fiorello mi ha posto una domanda molto molto precisa e così sono sicuro di rispettare anche il tempo che Necci è stato messo a disposizione
In tale forse la pena penso all'ora di cogliere due o tre situazioni a mio avviso almeno significative
Un interrogativo che anch'io per la verità c'è stato una comunicazione devo dire non preventiva non precostituita ma una questione che volevo porre anch'io a agli amici ai compagni che hanno organizzato questo convegno cioè ormai abbastanza le imprese non chiuso però arricchito il tempo delle riflessioni
E per queste come per altre aree indispensabile porre dei punti fermi sì è vero com'è stato ripetuto nelle aree specialmente nelle relazioni introduttive di questa mattina
Che il sistema delle aree protette è assunto ormai come pregiudiziale per una politica di pianificazione del territorio cioè Nun si parte dalla pianificazione in quanto tale ma si parte dalla individuazione di una preziosa maglia qualcuno diceva una preziosa
Avrete di aree significative in funzione delle quali deve essere pensata la programmazione territoriale
E allora per questo territorio al di là dei cannoni per la fabbricazione della neve artificiale
Che sono suppongo per lo sciatore e l'equivalente di una discesa o dovrebbero esserlo forse non per gli operatori turistici ma per uno sciatore
Autentico dovrebbero essere l'equivalente di una discesa sul Montestella Milano con le scie e con le piste di plastica o con la invenzione nodi quali che di qualche additivo di qualche supplemento di qualche sostituto
Una sorta di protesi per la per l'esercizio delle proprie attività delle proprie aspirazioni sportive
Naturalmente quindi il ricorso e io ho già visto arrivare in regione in queste settimane dopo un voi sapete che ogni anno quando vi è una abbondante precipitazione nevosa
Le e comunità locali chiedono degli interventi legislativi per eccesso di caduta di neve
Quando non vi è nessuna precipitazione nevosa
Vi è una richiesta di intervento legislativo per la mancata precipitazione in fra le ATER richieste quest'anno alcune comunità montane hanno già avanzato appunto richiesta precisa per la acquisto di cannoni però io devo dire che non mi pare francamente il modo per affrontare in maniera radicale il problema dei del turismo nella stagione invernale quando questa non abbia il supporto della neve ma dicevo allora molte riflessioni sono state fatte multe chiarificazioni sul piano culturale ormai stanno effettivamente come diceva Mussi
Tiare indossi e stanno per divenire acquisite anche trasversalmente alle aree culturali e alle forze politiche allora vediamo che cosa almeno alcune iniziative che subito devono essere prese allora diciamo per esempio che per concretamente intervenire in un'area come quella dolomitica
Non si deve realizzare il carosello previsto attorno al Monte Pelmo
Diciamo chi è d'accordo e chi non è d'accordo perché la traduzione concreta della politica ambientale non può non richiedere atti conseguenti opzioni conseguenti
Cioè ci si deve dire se nell'anniversario della scalata del del buon scozzese Del Monte mettemmo è auspicabile che sia realizzino quei Caroselli che sono costati poi supporti DiVersi che sono stati programmati dalle amministrazioni locali dalle comunità montane in genere sono state richieste diciamo del ceto politico amministrativo
Una un'altra questione per esempio voi avrete letto sulla Gazzetta dello Sport che una tappa del Giro d'Italia la si fa finire alle tre cime di Lavaredo
Ora
Credo al di fuori di ogni immaginazione di decorosa non dico protezione ma gestione di un territorio così significativo quale quello nord delle Tre Cime esclusivamente ormai sono ridotte a tre
Denti sospesi in mezzo ad un ad una distesa d'una prateria di automobili vie come tutti avranno visto sono stati ricavati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo delle piattaforme sembrò delle dei gironi infernali delle piattaforme che ospitano centinaia migliaia di auto moto allora
Noi domandiamo
è ammissibile che vi sia un'autostrada che collega il lago di Misurina con le Tre Cime di Lavaredo con tanto di tassello per l'ingresso e il pedaggio perché questo è ammissibile che si trasferisca una manifestazione accettabile e anche interessantissima come il Giro d'Italia sì vai un sovraccarico dico esemplarmente è la manifestazione di ciò che accade normalmente nella stagione
è una terza questione anche questi sono delle insomma dei paletti come si dice con un'espressione un po'mondo grossolana mai sono significativa che bisogna mettere e ancora ipotizzabile
Che ceti politici e amministrativi sostengano la necessità della realizzazione della Venezia Monaco oltre i limiti che sono stati recentemente fissati cioè fino a Pian di Pedoia questo è un'altra delle cimenti può rispondere possono rispondere amministratori
Locali perché ripeto altrimenti ormai poi ed è e su questo concludo ma sarebbe da davvero da discutere perché la ma alcune relazioni stamattina alcuni passaggi dell'intervento di Gambino che è sempre molto molto affascinante
Anche se non sempre condivisibile la licenziò la sua importazione almeno parziale su alcuni su alcuni aspetti
Della sua concezione della politica
Protezionistica stamattina comunque si è molto parlato della valutazione di impatto ambientale ma anche qua occorre veramente essere chiare e cioè la valutazione impatto ambientale sta io vedo che tutti i progetti che arrivano in Commissione urbanistica Colosio o quando comunque se ne discute al nostro livello istituzionale
Ammoniscono anzi si premura hanno di avvertire che la realizzazione autostrada dieci mila metri cubi e di di edilizia residenziale e via dicendo
La dev'essere naturalmente pensata tenendo conto della dell'impatto ambientale che determi allora c'è il rischio che la valutazione di impatto ambientale venga utilizzata come una copertura per dico donare
Una inserimento una infrastruttura una comunque realizzazione nel territorio per decorata per tinteggiare la per edulcorare le il la presenza che rimane pur sempre una presenza distrutte un'autostrada realizzata oggi a lo stesso impatto ambientale di un'autostrada realizzata ieri fondamentalmente indipendentemente appunto dalle correzioni che si possono fare
E una vera invece utilizzazione è un ricorso proficua la valutazione di impatto ambientale può avvenire
Certamente nella nell'ambito la successione delle procedure dell'esame delle proposte
Progettuali ma una corretta valutazione impatto ambientale del pre vedere anche questo esito e cioè che l'opera non si realizzi
Deve essere cioè un semplicemente un metodo quello che viene indicato prima della realizzazione di un'opera in un determinato territorio una metodo che deve essere scrupolosamente di seguito
E che deve prevedere alla sua conclusione anche il pieno rigetto della realizzazione di un'opera non semplicemente il suo innesto il suo inserimento la sua collocazione in un ambiente se e così non fosse ripetono a questa procedura
Di per sé interessante di per sé essenziale altro nodo farebbe che garantire agli studi di progettazione infrastrutturale residenziale turistica non farebbe altro che garantire quella copertura di fronte alle amministrazioni pubbliche delle quali hanno bisogno considerando lo sviluppo di una qualche sensibilità ambientale di una qualche attenzione a questi Problemi oltre diciamo i modelli volgarmente rozzamente consumistici che si sono dovunque affermati
Primo alcune zone più in altre zone meno ma serto nella nostra regione
Forse non particolarmente in quest'area un mondo il tutto nell'area dolomitica veneta almeno che dalla quale o una qualche conoscenza sia chiaro nessuno Dinoi
Pensa che rinascita come qualcuno diceva almeno mi è parso implicitamente stamattina che rinasca il regno della della regina
Critiche Carlo Felice Wolff
Rievocava nella favolistica sui Monti pallidi naturalmente nessuno ripensa che dal lago di Braies riescano appunto i protagonisti di quelle antiche è ovvio questo è soltanto una delle acquisizioni culturali ormai di cui parlava Mussi ma però dev'essere anche chiaro che non può nessuna misura esserci oggi la riedizione
Della paura delle operazioni e delle politiche consumistiche e speculative protette in qualche modo come prima dicevo edulcorata e rese accettabili da meccanismi da procedure di approvazione
Amministrativa che poi alla fine altro non fanno per mantenere le cose come sono quindi sugli episodi per esempio che prima citavo non sarebbe male dico cimenti visto che cioè l'interlocutore in questo momento anche agli amministratori locali rispondessero
Alla dal alla strada che conduce alle Tre Cime di Lavaredo non solo non deve ospitare la rumorosa e devastante
E per questo aspetto carovana del Giro d'Italia ma casello si deve lo ha detto anche Pampagnin prima si deve commensale con la politica laddove io ho sentito Cervellati proporre di allargare una da parte delle Valli di Comacchio per poter realizzare davvero un Parco del Delta a come si deve e allora a deve anche essere pensata fra le valutazioni di impatto ambientale la dea antropizzazione e latte e urbanizzazione la dove necessario il che significa molto concretamente per esempio collocare una sbarra al casello la dell'autostrada per le Tre Cime di Lavaredo e impedirne l'accesso se non come si deve fare Pedestal a mente con le proprie gambe
Grazie al Toniolo per la forma brillante e incisiva che anche questa volta ha riservato il suo intervento
E per aver va be'confrontarci consiglio di confrontarci con problemi concreti e provato ricordi prova di concreti allora la parola all'assessore regionale all'Ambiente e Territorio Camillo cimenti
E ai quali io chiederei particolare di affrontare oltre agli altri argomenti che riterrà anche in risposta alle critica usate fatte agli interventi o ai nomi interventi della Regione
E lo dico mi si può accennare a queste tre ecco altri argomenti che vengono in mente
Il alla allarme e allarmismo
Parchi se si è fatto non si è fatto con la si vuol fare con le sta facendo e infrastrutture introdurre e quindi assetto del territorio e urbanizzazione il rapporto agli fenomeni che di degrado che abbiamo sta sentito sia stamattina che ogni pomeriggio
Intanto ringrazio dice Fitto
Anche se è scritto nell'originario richiesti ci partecipare a portare il saluto invece credo che qui volentieri partecipo ora una riflessione un po'più specifica più puntuale
E non mi sottraggo ovviamente queste anche se circo però di scegliere quei temi soltanto il primo credo che Fucito solo per ripetere un rito che ormai tutti noi
Così
Toritto ripetiamo su quale sia il turno ormai costantemente su cui si è svolto il lungo dibattito di sabato domenica e Cinzia Enichem
Questa compatibilità tra sviluppo salvaguardia quali sono le condizioni perché la montagna resti montagna ma nel suo tempo restino gli abitanti della montagna
Mi pare che ormai condizioni perché l'uomo rimanga per certi aspetti potremmo riassumere nella giaculatoria
Del delle pari opportunità cioè delle condizioni perché si limiti o si o si blocchi
Lo sfollamento dai luoghi di montagna non di turisti ma dei residenti di coloro cioè che hanno oggi il privilegio la responsabilità principale e il merito principale di salvaguardare le condizioni della montagna stessa
Naturalmente perché ciò avvenga ci sono alcuni interventi alcune regole cioè ripeto create le condizioni perché possano esserci e restare e non invece favorire ancora quello che è venuto qui e altrove nella nostra regione questo abbandono abbastanza diffuso è forte delle aree meno privilegiati
Per fare questo ha vinto ventidue i due argomenti hanno un difficilissimo equilibrio
Tutela certo tutela perché condizione perché possiamo parla di sviluppo sviluppo perché condizione perché possiamo parlare di tutela
Ci sono i momenti in cui fortunatamente prevale la riflessione sulla tutela ci sono dei momenti in cui ha forse dire che bisogna sviluppare per tutelare si rischia di far prevalere l'altra
Altro piatto della bilancia di saremo sul delicato
Allora parto proprio dell'urbanistica per dirle UPIM del cosiddetto concreto dal piano territoriale di coordinamento
Ha finito la sua fase istruttoria debbo dire che sono confermate per quella che è la proposta
Che la Giunta non sarà il Consiglio non solo sono confermate bresciano leggermente aumentati le aree così protette che sono le condizioni per la pianificazione territoriale convengo anch'io
Per sono precisate rispetto a una dizione con una disegno che era abbastanza per ambiti e non per delimitazione territoriale sono precisato nella proposta
Che tendono a realizzare a consacrare direi ciò che per fortuna specialmente in queste province si è già verificato
E la conservazione come la il rispetto del territorio rispetto di aree dando ad esse per certi aspetti la dignità anche della istituzionalizzazione
Secondo problema dei parrocchie
Chiariti letterine metri quadrati e tutto quello che ha detto Compagnie vero io la verità ho tentato di votare un parco non ho avuto voti contrari ma tante astensioni per cui non è passato
Quindi è rimasto un parco votato ma senza il quorum così avviene
Adesso stiamo concludendo mi pare Sei un mito fra virgolette perché poi
Qui siamo nel dibattito politico per lo meno una riflessione su due parchi che nei Comuni intendimenti di chi partecipa a queste riunioni dovrebbero essere portati in Consiglio a tempi brevi
Con una una stanza ponderoso la sua qualità che quello dell'idolo delle edicole ugandese e l'altro indice che dovrebbe essere contestuale e quello ribattezzato dell'Ampezzo
Con tutte queste ampliamento del territorio che è stato già delineato sulle tue condizioni così rispondo subito acquisto
Mi pare che finora e certo qualcuno buona parte quasi tutti i suoi ho sentito che i membri della commissione
Anche la proposta della Giunta
Hanno riconosciuto l'opportunità della così detta autogestione del parco affidato alle regole ampezzana sono di verificheremo in fase finale se anche su questo non si riaprirà una diatriba che abbiamo già conosciuto in altri parchi
Quelle di mezzi finanziari molto pacifico da questo punto perché è un po'di soldi ci sono in Bilancio tutti i parchi che si riesce a realizzare quest'anno evidentemente partono con la certo ad hoc
Visto che quelli non sono stati toccati né dell'emergenza Adiginè ed altre sono lì i soldi sono pronti dobbiamo risparmiati anche rispetto la Lessinia visto che non è andato avanti il parco quindi si coglie ugandese
L'Ampezzo partono per primi certamente avranno una dotte credeva che vuole
Il terzo parco di voglio parlare io speravo che ci fosse dottor Pinelli mi pare dove visto perché così
Potrà parlare lui al posto mio del Parco delle Dolomiti bellunesi perché componente di quella Commissione Ministero Regione commissione che sta predisponendo le condizioni per il Parco delle Dolomiti bellunesi
Mi pare che qui che lavoro si è se sia molto avviato c'è stata una lunga riunione anche lunedì
Grosso modo si viaggia su una delimitazione territoriale quindi che ripete di ipotesi regionale cosiddetta fra virgolette non voglio ipotesi annerite
Il punto di i due punti dedicati sono il primo la gestione però il modello della gestione questo parco nazionale quindi rispondere come diverso a metà
Tra Esperti cioè componenti venti gli Stir nominato dei ministeri e metà dominati dagli enti locali il modello che si sta realizzando che è quello del resto anche previsto per entrare nelle i disegni due diversi progetti che si stanno discutendo con valenza diversa Senato alla Camera
Il punto più delicato lo dico forte forte e questa storia del passaggio provvisorio
Dove perché nella programma annuale dell'ambiente ottantotto è stata forzata un po'la situazione attribuendo al ministero dell'agricoltura
La responsabilità della gestione provvisoria eccone vorremmo arrivare
In questa Commissione che comprende per la verità in positivo anche per i tanti misteri coltura che anche nella fase provvisoria fosse rispettata questa compresenza di esponenti del ministero ed esponenti degli Enti locali
Quindi sulla scia i parchi e torno invece alcuni riferimenti un po'di urbanistica qual è la linea che da qui cerchiamo di ispirare
Il nostro compito di tutela rispetto ai progetti urbanistici
E che riguarda costare riguardare le montagne anche della nostra della mia provincia voglio dire
Di essere molto molto molto attenti alle dimensionamento e ogni nuova previsione di insediamento residenziale
Di amici di sollecitare e di stimolare la riqualificazione dei centri
E a un particolare qui anche avendo attenzione delle modalità esecutive che non sono un fatto marginale d'urbanistica di montagna
Per citare un comune che non è di queste parti quando il Comune di rosso dell'Occidente sia come propone non mi vincola ripropone le tapparelle metalliche invece che i battenti i battenti in legno qui pare che siamo dei casi coltivati immediatamente abbiamo cassato morire
Veramente atipico che un comune così anche ancora abbastanza ben conservato abbia questi piccole sbavature aperta poi immediatamente accolto come prescrizione
Il problema più delicato invece viene per le per i complessi per le borgate abbandonarti
Qui come stimolare il recupero di questo
In alcune ipotesi la questione mente più semplici o per lo meno si cerca di indirizzare di stimolare gli amministratori locali indirizzare qui eventuali interventi esterni
E pacifico per mantenere la gente in montagna non è pensabile continui a vivere disperso nel territorio come pure è avvenuto in passato piccoli aggregati urbani quanto meno si aggregano nell'area centrale del Comune che spesso il già piccolo abbastanza i già rimessione tale che ha bisogno di essere così stimolato per conservare un modello di vita sociale
E di utilizzare eventualmente solo quei solo in questo senso queste borgate per eventuali e stimolando restauri anche dall'esterno non prevedendo nuovi villaggi per latte seconda casa
Questo non giova più nessuno nessuno può pensare mai di ripetere queste formule che pure hanno inciso profondamente nella urbanistica delle aree di montagna
Per quanto riguarda poi ancora il territorio d'urbanistica l'ambiente il recupero di strutture caratteristiche siamo impegnati ad aderire a proporre al Consiglio aderendo a una richiesta abbastanza corale delle comunità montane un progetto un disegno di legge che anzi il recupero di strutture caratteristiche la montagnetta abbiamo finiti eccetera
Questo dicono chiavi di lettura
Chiavi di lettura che poi mi porta anche intervenire sulle infrastrutture Taki avevo scritto Toniolo una frase più niente gli appunti che mi ero fatti e la rileggo per dire di una certa nostrana sintonia ma insomma qualche volta succede anche che le cose che si
Che diciamo possono convergere scritto quarto debole leggo esattamente a chi giova l'accesso inconsulto rifugio oro un solo iscritto che nei miei appunti e ne convengo quindi che
Ed è il ragionamento che ho fatto anche la l'estate scorsa con le ho visitato l'area del parco di Ampezzo ho già imparato il nome bene mi pare
E di teli di trovare una soluzione per sì è impensabile escludere
Grossa fetta popolazione dell'accesso ai posti anche più significativi della montagna ma altrettanto impensabile continuare a prevedere che tutti ci arrivo in qualsiasi momento con qualsiasi macchina e quindi queste barriere
All'interno di aree da da cui eventualmente può partire la navetta c'è questa possibilità di accesso ma cresce limitata pilotate
Mi pare che la quel ragionamento fatto sulle Tre Cime di Lavaredo sul rifugio lontano sia coerente con questo credo che ciò che è un'autostrada ma va bene percorrevo l'autostrada colonna con la navetta insomma si può fermare prima
Del resto proprio ieri una lunghissima discussione velocissimi Oronzo con la presente sul piano parti sulla variante del piano regolatore di corpi di Miss indica Oronzo per la frazione Misurina
Abbiamo ragionato a lungo in Commissione in comitato tecnico urbanistico proprio su anche su questo
Cioè su questo problema basata sull'uso del lago di Misurina c'è anche su un certo blocco di alcuni visioni di ulteriori insediamenti devo dire che il Comune tra l'altro possono variante che e fortemente migliorativa della presa della previsione preesistente che prevedeva all'entrata in Misurina diciamo da dal tre croci per intenderci una possibilità di insediamento nuovo sulla sinistra
La la proposto e ovviamente abbiamo condiviso un taglio totale di questa possibilità di insediamenti quindi un salto culturale certamente apprezzabile
Lo stesso regola penso debba valere anche sul sul Parco dell'Ampezzo e su altre aree protette
Convengo anche così estendo l'argomento su questo ragionamento sulle nel recentemente siamo interessati un problema analogo che riguarda la provincia di Belluno indirettamente e che privatamente la mia le province di Treviso di Vicenza cioè il passaggio di questo un gasdotto sul Monte Grappa è un po'una rapporto non sempre facile con questi enti pubblici che ritengo di avere una specie di di essere legibus soluti
Il che per il fatto stesso di essere enti pubblici che tenero con un servizio pubblico di essere al di fuori di alcune regole a cui invece tutti noi dobbiamo sottostare
Abbiamo per quanto di nostra competenza che è molto marginale nel caso Montegrappa siamo intervenuti intanto dire riconsideriamo insieme Progetto perché non è detto che per qualche miliardo in più o meno dobbiamo prevedere una striscia che taglia Del Monte Grappa si potrà percorre Caminiti affaccia percorsi o percorrere aree lungo le vallate senza immaginare
Che massicci Allegra Paci attraversato dalla parte trevigiana vicentina dalla parte poi bellunese da questa striscia di diciotto metri è vero che la striscia verde pur di Prato
Con tutte le fotografie di via grande restauro ambientale ma poi sappiamo esattamente cosa vuol dire come si legge oggi venendo qui vedevo tutte le piste
Vero di che scendono da rifugio negli sopra San Vito San Marco mi pare no ex legge un immediatamente la montagna non è che voglia parlar male ma evidentemente ho fatto analogo accadrebbe in modo immotivato sul Monte Grappa ed ecco
Quindi il rapporto non è facile voglio dire spesso conflittuale e alla fine anche il ruolo della Regione di un parere perché poi questo rientra invece in competenze diverse
Il problema delle infrastrutture
Poi mi fermo perché ho superato il mio il infrastrutture anche qui credo che bisogna fare una grossa selezione
Se vogliamo
Realizzare l'equilibrio ormai ripetuto fra le condizioni di permanenza in montagna e e condizioni tutela
E alcune cose bisogna realizzarli alcune cose non bisogna più pensarle
Al peso provincia di Belluno e inimmaginabile che l'asta
Cosa posso chiamarla a valle lassa trasversale della provincia quella di penetrazione sia nelle attuali condizioni tecniche nella provincia di Belluno
Fuori da un circuito di di di pari sviluppo di pari condizioni intendo dire le collegamento la Valbelluna per intenderci
Cioè questa evidentemente non è non si può ragionare in termini restrittivi rispetto a quella strada che e fortemente ritardata rispetto alle esigenze di collegamento della Provincia di Belluno
è impensabili invece che accanto a quest'asta siamo sostituire longitudinale o trasversale con cui ci siamo capiti
E alcune strade di penetrazione poi si è invece la corso rincorsa prevedere la tutta una serie di nuove strade questa e inimmaginabile l'accesso la penetrazione all'ambiente di montagna alla base le mete lontane deve essere obiettivamente migliorato nella nostra regione
La penetrazione successiva anche nelle singole zone questa dovesse invece utilizzata con un grande grande cautela fino al limite del blocco perché altrimenti sì allora si conta forse poi continueremo a concentrare alcune soluzioni alcuni tassi di sviluppo in alcune aree e creando poi il pregiudizio promette una non dico una povertà di ritorno ma un rifiuto rispetto alla agli obiettivi originari che era quello di attuare il turista perché alla fine se Cortina non me ne voglia il sindaco ma se continua diventa una specificità di montagna alla fine ho l'impressione che il turista se ne va
E comunque noi facciamo fatica a riconoscerci poi venire infine la montagna se Cortina diventa un problema di parcheggi prevede il traffico eccetera non è così ma insomma questa certamente l'andazzo di di non molto tempo fa voglio dire se qualche altro centro ripete modelli di questo tipo continuando poi a espandersi evidentemente non è più un'ipotesi di sviluppo della montagna ma di rifiuto della montagna
L'ultimo punto
Il problema fare per certi aspetti sollevato d'agonia che il più più significativo ed è quello dell'educazione
Un capitolo o molto importante l'esperienza della Marmolada dell'anno scorso è significativa
è significativa anche negli episodi minori e molto significativo nell'episodio maggiore citato in questo disegno di chiudere i crepacci che il fatto veramente grave tutta quell'esperienza
Perché qui c'è un'alterazione forte al sistema della montagna e anche a assolutamente immotivata
Giustamente citate a livello di codice penale
Però allora bisogna anche pensare a creare questa
A livello dei centri abitati una rete di risposta aprono dell'educazione ambientale
Il nostro piano dei rifiuti urbani va realizzato Levì s ognuno si tutt'si trincera verso il no per finire che l'alternativa a una
A una programmazione precisa del modo di smaltimento di trasporto delle il luogo dove va portato in rifiuto
Quindi è capire che continuerà perché rifiuto comunque c'è ridotto non ridotto continuerà la vecchia pratica del ricorderà discarica abusiva dello smercio della
Così dell'abbandono informa più organizzato meno organizzato del rifiuto dappertutto qui e qui si chiamo dalle sue ha fatto una lunga riunione questa mattina presso la sede provinciale di Belluno proprio con i responsabili ricostituenti enti di bacino però perché solo uno risposta coordinate precisata forza
A pretendere poi che tutti perseguano Enti pubblici e poi anche la forza rispetto al cittadino perseguono l'obiettivo di controllare
Lo smaltimento dei rifiuti urbani
Mi fermo perché mi pare che ho superato ampiamente
Grazie all'assessore ci metti per la molle dell'informazione che ci ha dato e perché Conti conferma nella l'importanza del ruolo che alla Regione della gestione di questi problemi che pure si scrivono nel più ampio quadro dell'Europa
Tema che specifico di questo convegno queste Dolomiti questa montagna forse e questa montagna immagini questo Marco maggiore della montagna che guarda all'Europa totale dal punto di vista poi anche degli interventi operativi evidente che le iniziative ed elezioni regionali sono estremamente importanti il mio compito credo si concluda con introdurre l'ultimo degli interventi che sarà quello di Luciano Gallinaro
Capogruppo del PC alla Consiglio regionale Veneto ai quale chiederemo non soltanto di Colli certamente non di fare un punto che anche perché materialmente il convegno si conclude domani ma comuni di faggi alcune riflessioni
Sorto sulle sulle possibilità sulle proposte operative che il PC intende portare avanti e una riflessione in particolare su una appunto ci siamo dimenticati fosse dato poi la mole enorme di argomenti che son venuti avanti ci siamo forse un po'dimenticati di dell'aspetto
Delle comunità delle della gente che vive qui in nelle nell'integrare dolomitica prima forse non volendolo Company in a
Fa ha fatto brillare una piccola luce quando a proposito del parco di fame se ne esce
Ha tirato fuori un certo confine per cui i nomi non sono più molto bene allora io vorrei
Che su questo tema anche che che l'ideologia dicesse qualcosa anche su questa risorsa umana che chiari Dolomiti hanno per cui pure pur nella loro diversità nella nella diversità delle carni e dei linguaggi delle culture c'è una specificità è una omogeneità una certa unità delle Dolomiti che consente di quindi anche operativamente dieci in un modo anziché in un altro
Grazie
Ma dato allora a me converrebbe solo ringraziare la vostra attenzione ritardi domani Anna convegno ma se non c'è cercano di essere appunto telegrafico tenendo conto anche di alcune questioni che mi sono state poste cercando però di eliminare intanto un colpo basso che nel suo linguaggio soffice l'assessore ha tentato ti porto di darci nel senso che in qualche modo la responsabilità del fatto che non si è fatto un parco nel Veneto
Sarebbe dovuta le astensioni
E ha un bel dire e poi ha cercato di motivare questo sulle questioni della gestione e asce e cercando di accaparrarsi la disponibilità delle Regole d'Ampezzo dicendo guardate se è successo così le opposizioni non hanno capito mi hanno bocciato il parco che non succeda anche per la realtà di Cortina
Ecco si può dire così si intendeva e allora secondo me è un po'forzato intanto mettere assieme l'esperienza delle regole da un pezzo
Con una gestione che si proponeva ed è utile che qualcuno forse non sa tutte le vicende venete ma si proponeva una gestione di un parco
Il quale il cui presidente era un bracconiere era un po'difficile pensare di aderire a una proposta di parco che aveva quelle caratteristiche
è stato denunciato anche una stampa nazionale un po'dappertutto quindi questa è un po'la difficoltà che avevamo nell'affrontare in questo momento la prima legge
Istitutiva di un parco assieme ad altre per quanto riguarda la le scelte di sviluppo assieme alla protezione dell'ambiente e della e quella realtà e questo l'ho richiamato anche per le sprint cominciare a rispondere velocemente alle questioni che mi sono state poste devo dire che oggi è circolato spesso tra i giornalisti tra i presenti ma voi state discutendo ma ancora non abbiamo ben capito quali sono le vostre proposte
Ecco intanto noi vorremmo dire che è importante mettersi da una parte in questo momento
Medesima parte significa stare dalla parte di chi denuncia che di chi manda un messaggio di allarme perché questo è un punto sul quale noi vogliamo che sia chiaro questo anche da questo convegno questo messaggio
Perché anche qui si vede subito al convegno che parlava cimenti organizzato dalla Comunità montana della cordino
è l'iniziativa degli ambientalisti di polizia della Marmolada è stata considerato come un oltraggio e come un colpo all'immagine ecco noi certamente non abbiamo questo opinione siamo convinti invece che bisogna continuare nella denuncia perché siamo arrivati a una situazione che qui è stata ampiamente detta oggi di limite oltre il quale fosse già in parte per alcuni esperti Senate oltre questo limite anche in questa realtà
Quindi intanto un messaggio chiaro su questo
Secondo anche il metodo cioè a noi sembra che questo convegno dovrebbe insegnare annuncia insegnato qualcosa e dovrebbe insegnare anche in modo particolare chi governa insomma il fatto che
Bisogna cogliere questa potenzialità che c'è nella società qui è stata rappresentata oggi sentiamo una potenzialità e una sensibilità che non trova assunto riscontro con le iniziative istituzionali politiche quello che diceva non si oggi questa situazione si presenta nel tavolo delle decisioni politiche ed è questa sensibilità che va colta partendo da questo se noi avessimo confezionato su uno uno schema di proposte ed avremo presentate così probabilmente avremmo
Costruito in maniera dirigistica senza individuare un percorso e i soggetti che sono necessari anche per ottenere dei risultati in in qualche modo e questo anche una proposta concreta che facciamo
Per quanto riguarda è un impegno nostro ma anche una proposta che vogliamo portare avanti nell'iniziativa delle istituzioni nell'iniziativa e di raccordo tra istituzioni e società di fronte a una battaglia di questo genere
E questo lo voglio dire a chi appunto sostiene correntemente una richiesta di gestione di una politica ambientale mi riferisco a quello che diceva il presidente delle Regole d'Ampezzo
Ed è noi siamo d'accordo sulla gestione sociale ci mancherebbe altro la vediamo
E la conosciamo la realtà
Dica così come è stata gestita in questi anni però vorrei altrettanto segnalare che non si tratta solo di una gestione ma di trovare coerenze regole da parte del pubblico che competono comunque al pubblico
Perché noi abbiamo questa sensibilità ma i rischi dell'aggressione ci vediamo tutti e se il Pubblico nuovo ristabilisce alcune regole
Se le istituzioni non fanno la loro parte nel definire gli obiettivi generali entro i quali poi avere anche una gestione sociale
è l'attacco si sarà comunque
E chiediamo che le istituzioni siano dalla parte di appunto di chi vuole avere questa gestione sociale nell'ambiente
Proprio perché ma al di là di noi stessi di una realtà solo locale territoriale
Non so basterebbe solo citare vedere e vedere come l'iniziativa pubblicitaria nello sport di montagna che stanno i Baget di pubblicità dello sport di montagna che stanno portando avanti in questo periodo nel nostro Paese e complessivamente nelle Paesi più sviluppati
E questo indossare e motivata ad alcuni interessi economici forti e condizionerà se non ci sono regole chiare se non c'è un'istituzione da parte di chi vuole una gestione sociale appunto la protezione e di un equilibrato rapporto tra Salvaguardia Ambiente
Questa la questione che vogliamo porre quindi anche a chi giustamente rivendica in parte una gestione sociale ma assieme vogliamo costo una battaglia per ridefinire
Regole comportamenti e a rimotivare coerentemente ruolo delle iniziativa pubblica
Però
Detto questo significa anche però individuare responsabilità
Perché mi veniva ricordato prima quando si parla dello Stato ebbe e bisogna dirlo parlare
Di che cosa è successo nella nostra regione non c'è dubbio siamo una delle pochissime regioni che non ha fatto ancora nulla per quanto riguarda le protezione all'istituzione di parchi e è vero che si scrivono nel PTRC si scrivono i documenti ma poi la coerenza non c'è
E non ci sono le realizzazioni ma in Italia siamo il Paese
Molto arretrato
Molto più arretrato di altri per quanto riguarda diciamo la definizione di aree di riserva di protezione della natura richiede la realizzazione di parchi eccetera
Ma potremmo dire anche quanto siamo in ritardo sul terreno della ricerca dell'innovazione per quanto riguarda la valorizzazione e la protezione del del risorse delle risorse naturali e via di questo passo quindi anche qui quando andiamo a questi alla ricerca di questo rapporto
Pensiamo sia utile avere questo discrimine questo momento cioè anche cogliere bene le responsabilità
Cioè perché siamo arrivati a questa situazione secondo me è un tutto dentro questo convegno anche questa questa riflessione è un non è una strumentalizzazione politica e a rendere evidente
Quali devono essere i ruoli e dove stanno le responsabilità per affrontare per rendere appunto attuale politicamente un'iniziativa per quanto riguarda la la protezione la protezione dell'ambiente
Comunque in tutti i casi c'è una questione che specifica per quest'area e finisco proprio che in qualche modo va affrontata anche al nostro livello a livello locale
E qui abbiamo sentito che ci sono le differenze
Noi pensiamo che queste differenze siano un punto di forza questo abbiamo detto e per è questa la questione che abbiamo posto in questo convegno queste differenze devono essere considerate a pieno da tutte le realtà solo qualche giorno fa noi abbiamo discusso di questioni istituzionali nella Regione Veneto e Cecchini sostiene che le differenze devono essere annullate
Ecco noi siamo convinti del contrario da queste differenze si può avere il SS valorizzate il massimo di potenzialità però per questo c'è bisogno di una coordinamento anche dal punto di vista istituzionale che finora non è stato assolutamente trovato
Noi siamo stiamo parlando tutto sommato di un'area molto piccola di regioni che sono inserite una comunità di lavoro tra l'altro che coinvolge anche territori extra nazionali ebbene qui non c'è assolutamente un rapporto tra il Trentino Alto Adige il Veneto
Non si è fatto alcuna politica di coordinamento noi siamo convinti che sia necessario farlo abbiamo già convenuto con i i nostri compagni della provincia di Trento e di Bolzano e e il gruppo regionale di presentare congiuntamente questa sollecitazione a livello istituzionale ecco questa è un'altra proposta
Proprio per richiamare al massimo l'attenzione e riportare ad attualità e le discussioni di approfondimenti che abbiamo fatto in questa sede che questo giorno e che certamente proseguiranno anche domani
Tonda ci rivediamo domani mattina alle ore nove con la sessione conclusiva
Grazie Colozzi