"Dolimiti: una risorsa per l'Europa"

I compagni gli amici di prendere il posto di un insieme di nostri lavori
Signor presidente
Dalle
Presente
Verrà
Di depositari del presente articolo
Sindaco
La settimana dal Presidente
E dopo ancora sempre parte che non era così
Ma
Sì
Allora diamo inizio ai nostri lavori prima di dare la parola all'onorevole Graziani e o desidero ringraziare molte personalità presenti in sale tra le altre il sindaco Giovanni Crema sindaco
Ti Belluno il Tel Favaro sindaco di Bordeaux Ca'calati di farle che Amilcare Lunardelli sindaco di Thibaut ricca penso che i nostri lavori potranno essere anche lavori che danno indicazioni utili alle amministrazioni comunali nel pensiamo in modo particolare anche l'amministrazione Tiberio uno vi ringraziamo di essere presenti
Al nostro contegno prima se per ridare la parola all'onorevole Graziani io vorrei ricordare presente in modo particolare da comandare i relatori quindi essere il più possibile naturalmente stringati
Vorrei anche proporre degli dare a quelli che intervengono se siamo d'accordo un tempo di dieci minuti
Il motore di poter concludere con la presentazione di una mozione di un documento finale a tornare tutti ci trenta l'un anche perché quell'Ulivo che dovremmo abbandonare
Passare se siamo d'accordo io darei la parola l'onorevole Graziani parlamentare europeo particolarmente impegnato sui temi che riguardano la banca Montagna in quanto è anche il presidente dell'intergruppo montagna del parlamento europeo
Graziani
Riferendosi la mia relazione alle politiche europee per la protezione e lo sviluppo delle aree montane è necessario in primo luogo chiarire cosa debba intendersi per politica europea si tratta di un problema non secondario cui è legata all'interpretazione la valutazione degli interventi finora ad oggi ad oggi emessi in opera dalla comunità messa in opera della comunità
Mi riferisco soltanto alle politiche comunitarie non mi riferisco ad altre politiche cosiddette o quanto meno ad altre riflessioni di carattere complessivo posta in essere ad esempio al Consiglio dal Consiglio d'Europa o anche all'interno delle comunità di lavoro soprattutto nelle alte in particolare nella comunità del di lavoro al Théâtre
Parlando di aree Monti
Necessario evidenziare che si tratta dizione di territorio
Superfluo ma opportuno farlo caratterizzate da particolari situazioni ambientali economiche produttive sociali culturali giuridica istituzionali ed è altrettanto particolare i rapporti con il resto del territorio che richiedono di essere affrontati in un'ottica globale ed integrata in grado di coglierne la specificità e la complessità e di guidarne l'armoniosa interazione
Gran parte del degrado ecologico di uno squilibrio di sviluppo delle aree montane
Da attribuire proprio alla disattenzione posta queste caratteristiche nella messa a punto di politiche che pur non avendo come oggetto specifico la montagna mi hanno disegnato la fisionomia negli ultimi decenni
In questa relazione considerano dunque politiche europee per la montagna in primo luogo quelle politiche che lasciando di fatto la montagna nell'oblio ne hanno determinato in modo quasi assoluto la marginalizzazione lo squilibrio credo infatti che le misure più direttamente indirizzate la montagna oltre ad avere un impatto solo secondario tradiscono anche se anche se in diversa misura una grave elusione dei propri problemi di fondo delle aree montane
Mi riferisco a quest'ultimo proposito in particolare la direttiva comunitaria del mille novecentosettantacinque la numero duecentosessantotto relatori dubitativa all'agricoltura di montagna di talune zone svantaggiate
Che partendo dall'ottica mono settoriale in cui si muove il binomio agricoltura zona sfavorita non muta sostanzialmente i lineamenti che oltre venticinque anni di politica agricola comunitaria hanno profondamente impresso alle aree montane
Considerando la vocazione agricola come esclusiva delimitando l'impegno comunitario per la montagna a misura a misure assistenzialistiche di sostegno che ben poco hanno a che fare con l'affermazione di un nuovo modello di sviluppo
Ma procediamo con ordine innanzitutto analizzando quelle che brutalmente voglio chiamare le responsabilità o meglio le corresponsabilità della politica agricola comunitaria nell'attuale degrado delle zone montane
Tra le politiche comunitarie la PAC e quella che all'impatto più importante e che ha avuto sul tessuto rurale delle zone montane l'incidenza maggiore
Cemento della costruzione europea la politica agricola comunitaria a seguito nei suoi oltre venticinque anni di vita una logica produttivistica e di espansione dei mercati agricoli sacrificando ogni attenzione alle questioni socio ambientali che nella maggior parte richiedono un intervento i cui risultati non sono immediatamente rilevabili
Ad esse primariamente va imputata la rottura dell'equilibrio tra pianure Montagna che fino ad un recente passato ha significato una riduzione sostanziale degli svantaggi naturali e dei condizionamenti socio economica economici da essi derivati per le zone di montagna
Lo sviluppo caotico e disordinato che a partire dagli anni cinquanta ha guidato la trasformazione della nostra società in società industriale e terziaria e terziaria producendo il progressivo sfaldamento del tessuto rurale
è stato aggravato ed accelerato a partire dagli anni sessanta e delle politiche produttivistica e di espansione dei mercati agricoli della Comunità
Che hanno privilegiato massicciamente l'agricoltura di pianura capaci di ospitare un'agricoltura intensiva basata sulle tecnologie meccaniche
L'accentuata meccanizzazione delle pratiche colturali cui era affidato l'incremento produttivo dell'agricoltura che le caratteristiche geofisiche de la montagna non consentivano di avere di adottare
Ha infatti Zanato la condizione a condizione di svantaggio naturale evitare i territori
Ponendoli ai margini dei processi di sviluppo e rompendo definitivamente l'integrazione con il territorio circostante
La risposta che le popolazioni locali sono state costrette ad usare alla ulteriore perdita di ruolo economico che la montagna è stata ancora un nuovo una una volta seppure differenziata Lesotho
Il delicato e qui abbia equilibrio naturale affidato in larga parte al ruolo di presidio svolto dall'agricoltura è andato via via degradando sì in molti casi in modo irreversibili a ciò si è aggiunto questo questo equilibro naturale che aveva svolto tradizionalmente l'agricoltura a ciò si è aggiunto l'indiscriminato sfruttamento delle risorse i superstiti ai fini delle economie di pianura
Così per l'acqua e per l'energia elettrica utilizzate per la pianura senza considerazione delle esigenze locali di approvvigionamento
Così per il bene principale della montagna la produzione forestale che lavorate trasformate in pianura sottrae valore aggiunto la montagna proprio quattro giorni fa ero al Pollino che ho visto in tv in concreto
Questo sfruttamento della montagna dovrà dalla pianura un paesino del polline Empoli un Polino nelle è una montagna a cavallo della Basilicata della Calabria
Che è ricca tacque
La mattina mese di aprile la mattina alle ore undici l'acqua era già terminata era già chiusa era razionata immaginare di cosa succede durante l'estate immaginate cosa succederà questa è stata un'annata particolarmente particolarmente secca un'acqua che poi viene utilizzato proprio per andare in pianura
Gli squilibri territoriali che si sono venute a creare nel territorio europeo hanno assunto diverse forme soprattutto in funzione del grado di sviluppo delle pianure sottostanti
Il caso delle Alpi ad esempio contigue all'area più sviluppata d'Italia sia dal punto di vista pericolo che industriale testimonia nel modo più evidente come quanto più la pianure sviluppata
E quanto maggiore è la contiguità con le aree montane tanto più lo squilibrio assume le forme non di isolamento territoriale ma di emorragia delle risorse umane e materiali che riveste la forma illusoria di apparentemente rigoglio economico
Si tratta di aree in cui si è innestato un importante sviluppo turistico che dando luogo alla crescita abnorme di un settore dell'economia ha generato nuovi squilibri sia a livello di struttura economica per esempio con ulteriore abbandonato in dell'agricoltura
Si era livello territoriale con ulteriore degrado socioambientale dovuto alla supera utilizzazione del territorio
Queste situazioni che possono sembrare tanto diverse da quella di altri gruppi montuosi europei e di gran parte dei nostri Appennini ad esempio denunciano in realtà un eguale squilibrio la cui genesi e comune e la cui soluzione richiede lo stesso impegno la stessa lungimiranza
Si potrà dunque concludere questa sommaria
Abbozzò questo sommaria Bosso di storia delle montagne Rope affermando che pur senza voler attribuire alla politica agricola comunitaria
Tutta la responsabilità dell'attuale situazione delle aree montane perché grandi responsabilità hanno le politiche nazionali
Va ad essa riconosciuta dalla comunità riconosciuta la grande colpa di non aver fatto i conti con il ventotto per cento del territorio comunitario
Ivi compreso il sessanta per il sette per cento del territorio italiano
Prendendo lo questa è la più percentuale nel Montana rendendolo prete bottino di guerra del modello di sviluppo prodotti mistico fino ad oggi perseguito
E configurando una politica meramente residuale per le zone montane considera montane considerate appunto un residuo rispetto alle altre aree perché non più investite da processi socio economici significativi
E soprattutto alla comunità va imputato il fatto di non aver preso ancora coscienza del fatto che una politica positiva per la montagna oggi deve essere innanzitutto politica comunitaria
Perché coinvolge settori quali quello agricolo ma non solo quello che ridicolo quello per esempio dei trasporti in genere quello infrastrutturale che oggi sono pienamente soggetti alle competenze comunitarie
Prima di passare ad analizzare i nuovi elementi che contrassegnano la fase attuale della politica comunitaria voglio brevemente soffermarmi sugli strumenti normativi specifici cui la comunità finora limitato la sua risposta ai problemi della montagna
Ai più recenti le quali va riconosciuto il merito di contenere il seme di nuove sensibilità
La già citata direttiva duecentosessantotto quello del mille novecentosettantacinque sulle aree montane svantaggiate ispirata a criteri assistenzialistici settoriali
Cioè legata interventi destinati solamente all'ambito agricolo
La gialla citare direttiva è ispirata a criteri assistenzialistici settoriali ma la montagna non può essere oggetto di mera assistenza perché deve essere gestita in termini positivi e perché al suo interno vi sono territori certamente poveri
Dove parlare di sé assistenza entro certi termini potrebbe avere un senso e territori anche molto ricchi dove comunque i criteri gli interventi devono essere differenziati
Né può essere oggetto di misure legate solenne solamente l'ambito agricolo perché questo pur rappresentando il settore fondamentale non esaurisce le potenzialità economiche delle montagne
Lo strumento di fu intervento fondamentale in realtà è stata la concessione delle indennità compensativa agli agricoltori
Cui si è aggiunta in chiave però prevalentemente assenze assistenzialistica la concessione di condizioni di maggior favore per gli aiuti agli investimenti nelle aziende agricole e di aiuti agli investimenti collettivi per la produzione di foraggi
Concepiti per compensare il ventuno antalgico naturali e permettere la permanenza dell'agricoltore
L'indennità compensativa in realtà ha finito per svolgere secondo le situazioni i diversi ruoli integrazione di reddito sostegno determinate produzione i quali insieme principali criteri di erogazioni
Basati su parametri aziendali fisici l'hanno resa uno strumento spesso contraddittorio nei suoi esiti economici e sociali rispetto agli stessi obiettivi socio strutturale della comunità
Il criterio di corresponsione delle indennità compensativa sulla base di parametri aziendali fisici ha infatti penalizzato la parte più debole degli agricoltori
Non riuscendo a frenare la propensione all'esodo mentre il completo sganciamento dalle azioni più propriamente strutturali a cominciare dagli aiuti agli investimenti ha fatto sì che in molte delle situazioni in cui essa ha avuto qualche incidenza si sia prodotta una cristallizzazione delle condizioni strutturali dell'agricoltura di montagna o addirittura un eccessivo ampliamento di alcune forme produttive con un impatto distruttivo sull'ambiente
A questa considerazione deve essere aggiunta quella dell'assurda disparità nella ripartizione delle indennità compensative
Il caso clamoroso è proprio quello dell'Italia a conferma della sua incapacità amministrativa
Che con otto milioni e mezzo di ettari sfavoriti ha ottenuto nel mille novecentottantacinque venti milioni di ECU circa trenta miliardi di lire
Mentre la Germania ha ottenuto cinque volte l'importo italiano con una superficie sfavorire sfavorita assai inferiore sei milioni e duecento mila ettari e poi l'ha detto va andrebbe visto i criteri per individuare la superficie sfavorita in Germania
La Gran Bretagna avuto sei volte l'importo italiano con una superficie saporita poco superiore a quelle italiane dieci milioni di ettari
E addirittura il Lussemburgo che ha soltanto trecentocinquanta mila abitanti e soltanto centotrentatré mila ettari sfavoriti ha ottenuto oltre cinque milioni di ECU cioè più della metà di quello che ha ottenuto letali
Le prime rilevanti modificazioni alla direttiva del settantacinque sono state introdotte da dal regolamento
Sette nove sette del mille novecentottantacinque relativo al miglioramento delle strutture agrarie
Che ponendo le basi per una razionalizzazione ed una semplificazione degli interventi strutturali riconosce con l'articolo diciotto l'esigenza di intervenire in quelle aree che presentano vantaggi e svantaggi strutturali e infrastrutturali
Di ostacolo ad una soluzione soddisfacente applicazione degli interventi orizzontali previsti con azioni comunitarie volte a promuoverne l'insieme delle agricoltura
In realtà i regolamenti finora adottati sulla base di tali indicazioni limitandosi a misure parcellizzata Arci Rizzato e frammentarie per aree specifiche
Rischiano da una parte di produrre materna deleterie concorrenzialità tra le aree svantaggiate della comunità
Impedendo una visione globale dei loro problemi e delle loro esigenze e dall'altra di non permettere l'utilizzazione delle possibilità pur lasciate aperte dall'articolo di diciotto
Di promuovere azioni mirate a sviluppare l'agricoltura nelle regioni caratterizzate da svantaggi strutturali o infrastrutturali
L'ancora troppo debole affermazione dell'assunzione della dimensione montagna nelle politiche comunitarie rischia di rendere inefficaci alcune preziose indicazioni contenute nelle più recenti normative comunitarie
Come è successo per il regolamento dell'ottantacinque il fatto che tali misure non siano fino in fondo sostenuto e un approccio integrato da un approccio intersettoriale
Ai problemi della montagna rischia di sminuire nelle potenzialità innovative di metterle al servizio nelle delle logiche di sviluppo fin qui perseguite
Anche per il recente Regolamento sul congelamento delle terre sul sette Said numero mille novantaquattro del mille novecentottantotto si possono avanzare le stesse preoccupazioni
L'aver posto accanto ad elementi positivi per le zone montane quali aiuti all'imboscamento l'introduzione di pratiche culturali favorevoli all'ambiente
Misure di sostegno per la cessazione dell'attività il congelamento dei terreni denuncia ancora una volta la scarsa attenzione letale per l'agricoltura di montagna
Al fatto che in Europa non vi è o non vi è sempre sovrapproduzione globale bensì un cattivo ordinamento delle produzioni
Non si deve dimenticare che le eccedenze derivano dall'eccessivo sfruttamento della superficie agricola dalla sua cattiva utilizzazione della cattiva ripartizione della produzione degli Odorico degli agricoltori
Qui sembra riaffacciarsi il presupposto implicito negli interventi comunitari per la montagna fin qui esaminati che l'agricoltura di montagna non posso avere un ruolo produttivo e si è pertanto più opportuno sostenerla con interventi di carattere assistenziale assistenziale
Per mantenere nell'interesse generale quote di popolazione nelle aree montane
In proposito però occorre rilevare un limite concettuale è un rischio il limite concettuale riguarda il concetto stesso di produttività agricola
Se si guarda quel fenomeno che possiamo qualificare come terziarizzazione dell'agricoltura l'agricoltura svolge sempre più funzioni di servizio ambientale di ricerca funzioni culturali in genere
Anche di carattere economico terziario si pensi all'agriturismo
La produttività agricolo l'Agricola non è più soltanto quella legata alla quantità dei prodotti e neppure quella lì legata alla qualità che giustamente oggi sta diventando l'imperativo categorico
Ma appunto e quella anche legata ai servizi che è in grado di assicurare la conservazione e il restauro ambientale diventa dunque oggi metro fondamentale per valutare la produttività di questo settore che forse incomincia diventa che forse incomincia a diventare improprio qualificare come settore primario
Il rischio è che limitando l'intervento al solo settore agricolo questo è il limite concettuale il rischio è il seguente limitandosi al solo il settore agricolo e non affiancando
A quel settore agricolo misure destinate allo sviluppo di altri comparti produttivi la generalizzazione degli aiuti comporti una smobilitazione degli agenti economici renda quindi ancora più difficile il mantenimento del tessuto sociale economico e ambientale nelle zone montane
Anche a questo proposito dunque riemerge con forza la necessità di inquadrare gli interventi per le zone montane in un'ampia politica in grado di organizzare una complementarietà tra le attività agricole forestali turistiche e artigianali infrastrutturali
Si tratta dunque di proporre un diverso sistema di organizzazione dell'attività economiche che tenga conto dei particolari condizionamenti di queste regioni della loro potenzialità e dei mercati
Come ha rilevato il Comitato economico sociale che è un una delle istituzioni della comunità qualcosa di analogo al nostro uno che nel come ha rivelato dunque il successi come economico sociale in un suo recente pregevole rapporto elaborato da Andrea Amato che raccomando la riflessione di tutti coloro che si occupano di questi problemi
Non è possibile perseguire l'obiettivo della permanenza delle popolazioni nelle aree montane
Se non in quanto guardiani degli ambienti senza affrontare il problema
Dell'eliminazione del differenziale di sviluppo tra queste e le aree forti e senza prevedere un loro ruolo attivo in un processo di sviluppo della montagna non disancorato dei processi più generali di sviluppo dell'economia e della società
In una parola senza affrontare alle radici il problema dello squilibrio
Il seguito che varrà che verrà dato al Regolamento sul sette Said così pure come al regolamento dell'ottantasette numero mille settecentosessanta che modifica il regolamento sette nove sette
Le alle indicazioni contenute nel memorandum della commissione per un'azione forestale della comunità
Del pro piano per la forestazione consentirà in tempi brevi di saggiare quale sia la reale attenzione della comunità ai problemi delle aree montane delle altre zone sensibili sotto il profilo ambientale sociale ed economico
La recente introduzione dei trattati istitutivi della Comunità dell'obbligo di prendere in considerazione le esigenze dell'ambiente in ogni altra politica comunitaria
La definizione degli obiettivi centrali della politica ambientale introducono comunque le premesse almeno teoriche per un intervento globale per le zone montane
L'Atto unico europeo questa riforma dei trattati istitutivi della Comunità
Ha infatti posto le basi giuridiche per quella riconversione ecologica dell'economia che nelle zone montane significa in primo luogo dare spazio alla integrazione dei diversi settori produttivi e alla valorizzazione del patrimonio naturale e umana
L'attuazione dei nuovi principi istitutivi si muove in sintonia con l'idea che la questione ambientale debba costituire il motore limite di ogni ulteriore sviluppo
E sono questi stessi principi che sia pure in maniera ancora abbozzata caratterizzano la svolta della stessa politica agricola comunitaria
I caratteri culturali concettuali vitali svolta possono essere colti in alcuni documenti atti fondamentali quali ad esempio il libro verde elaborato dalla Commissione
Che rappresenta il risultato di una lunga riflessione delle istituzioni comunitarie avviate agli inizi degli anni ottanta e anche bisogna aggiungere il quarto programma di azione per l'ambiente
Nel libro verde si rileva che è sempre più evidente che la funzione dell'equilibrio dell'agricoltura in una moderna economia industrializzata e non soltanto di assolvere i compiti strategici economici e sociali ma anche di conservare l'ambiente rurale
Ora che la comunità è alto sul sufficiente per numerosi prodotti agricoli e deve quindi gestire cautamente le proprie capacità produttive assume maggiore rilievo l'importanza relativa alle considerazioni ambientali
Negli ultimi dieci anni sono ancora parole del libro verde l'agricoltura conosciuta una rivoluzione tecnologica che ha radicalmente modificato le pratiche colturali
Gli effetti di questi cambiamenti sull'ambiente suscitano una crescente inquietudine condivise non solo dalle popolazioni urbane ma anche dagli agricoltori
E sebbene gli aspetti dell'ambiente siano già stati presi in considerazione della PAC negli ultimi anni è opportuno considerare quali misure si potrebbero prevedere nel prossimo decennio
L'agricoltura deve essere considerata come un settore economico che alla stregua degli altri settori di attività
Potenzialmente pregiudizievoli all'ambiente dovrebbe essere oggetto di opportuni vincoli e controlli pubblici per evitare un determinato un deterioramento dell'ambiente
Altrettanto importante per la conservazione passi per Abn ad ambiente la politica intesa a promuovere le pratiche colturali che contribuiscono a conservare l'ambiente rurale tutelare zone specifiche queste alcune parole
Mi paiono particolarmente interessanti del libro verde
E dunque solo all'interno di un'ampia strategia di riconversione dello sviluppo in senso ecologico che è possibile a ritagliare una politica realmente efficace per la montagna che ne attacchi le matrici strutturali dello squilibrio
E che in pari tempo le salvaguardie valorizzi le condizioni ambientali
A questo proposito opportuno fare i veri riferimento proprio le proposte avanzate dal comitato economico sociale della comunità
Nel rapporto che adesso citato perché se vanno fino in fondo in questa direzione indicano l'esigenza di una politica europea per le zone montane unificante ma non univoca in grado di rispondere
Alla diversa qualità intensità delle situazioni di squilibrio che l'intreccio dei meccanismi dello sviluppo economico e gli svantaggi naturali hanno determinato nelle diverse realtà nazionali e regionali
Obiettivi centrali di questa politica sono salvare il patrimonio montagna inteso in senso naturale antropologico artistico storico e culturale qui tutte le considerazioni che si sono fatte sono spartite ieri sono particolarmente interessi interessanti
Per capire come il patrimonio montagna non sia soltanto con una turare ma anche quello culturale storico
Fermare lo spopolamento delle aree montane tramite una strategia dello sviluppo che aggredisca le cause strutturali e non solo gli effetti dello squilibrio
Rendere competitive le condizioni di vita della montagna e quindi non inferiori a quelle delle popolazioni urbane le pari opportunità cui si è fatto riferimento ieri
Sviluppare l'occupazione non intesa come semplice variabile delle politiche di sviluppo economico e produttivo
L'espansione dei servizi e di proroga valorizzazione dell'ambiente ma come vincolo centrale che richiede anche investimenti pubblici per quote di occupazione al di fuori del mercato
Schema temete schematicamente criteri guida di tali politica dovrebbero essere i seguenti
A un primo un approccio globale integrato che cioè postumi interventi settoriali con le connesse spinte diversamente dinamiche
Dinamiche e ne cerchi la sintesi in processi progetti innovativi di sviluppo ospitando nella connessione tra i diversi aspetti dello sviluppo e prevedendo né le ripercussioni di ciascun intervento settoriale
Due azioni sulle strutture di produzione creazione di nuova imprenditorialità
Tre valorizzazione di tutte le risorse endogene
Quattro ter con oggi appropriate ma non poveretti siano cioè avanzate finalizzate a nuovi processi produttivi
Propri della valorizzazione delle risorse da montagne siano pensate per essere agibile in particolare contesto fisico umane economico e questo un punto molto importante che chiama in causa anche le risorse della ricerca
Cinque sinergie e non solo equilibrio tra sviluppo economico e salvaguardia dell'ambiente e qui un tema molto importante quello legato ai parchi e parchi naturali
In quanto essi possono rappresentare luoghi di sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo di sviluppo compatibile
Di nuove forme di gestione basate sui principi della democrazia e della ribelle avanza delle competenze scientifiche insomma di un nuovo e più corretto rapporto tra uomo e ambiente appunto quella sinergia tra sviluppo e salvaguardia
Sei programmi e progetti integrati di iniziative di spesa sia d'impresa che infrastrutturali
La definizione dalla rivendicazione di tali programmi e progetti potrebbe con successo essere affidata a contratti di programma che impegnino in un'azione continuativa per adempimenti rapidi le istituzioni locali regionali nazionali e comunitari
Assieme soggetti portanti deve dei vari progetti integrati nonché della comunità scientifica e queste del resto anche le indicazioni emerse dal convegno del nostro partito di Urbino
Quello di un anno fa sulle aree interne
Poco
Salto alcuni passaggi che mi avvio alla conclusione
E forse è il caso proprio in conclusione di esplicitare il presupposto
Su cui si fonda la convinzione della necessità di una politica per la montagna elaborato a livello comunitario
Per poter affrontare il nodo più difficile da sciogliere nella messa a punto di un'adeguata risposta ai problemi delle aree montane
E di tutte quelle situazioni di fragilità sociale ambientale che testimoniano la intrinseca patologia del modello di sviluppo fino ad oggi perseguito
Nel Progetto per una carta delle Alpi presentato qualche tanto tempo fa affreschi Niero nel Parco Nazionale delle delle crepe
Con il contributo della Commissione delle Comunità nell'ambito delle iniziative per l'Anno europeo dell'ambiente si afferma che le alti e il discorso vale sia per le Dolomiti in particolare sia per la montagna in generale
Possono essere al di là delle istituzioni un'affermazione della realtà europea al di là delle frontiere le città le vallate in massicci possono avvicinarsi è stabilire un gemellaggio fra di loro
Le Regioni possono parlarsi gli spazi protetti possono lavorare assieme
Gli uomini possono collaborare bisogna considerare le Alpi come una spina dorsale d'Europa aperta sul Mediterraneo ed occorre insistere sulla loro funzione di passaggio di legame fra gli uomini che le loro culture di cerniera spesso si dice
Tali legami infatti sono esistiti e sono stati evidenti prima che venissero creato le frontiere
Queste considerazioni riflettono la filosofia e la cultura di base che credo ispirano l'impegno di noi tutti nella tutela delle alte in generale della montagna
Ma finché questo risulti questo risulti estivo realmente incisivo
Avesse deve affiancarsi la coscienza del fatto che oramai per affrontare questioni di questa portata il livello nazionale è assolutamente insufficiente
Come conferma la strutturale incapacità dimostrata dai singoli stati nel governo dei problemi fondamentali della montagna
Ed è questo il significato in fondo fondamentale del convegno del titolo di questo convegno Dolomiti risorsa dell'Europa
Del resto appare evidente che fenomeni quali quello delle piogge acide non possono essere debellati con interventi nazionali né concepibile uno sviluppo corretto dell'agricoltura montana montana
Se non si procede a una profonda riforma della politica agricola comunitaria
Analogamente impensabile disciplinare incontrollato sviluppo delle stazioni di sport invernali all'interno di un solo Paese peggio ancora di un solo territorio
Così come una corretta gestione dei trasporti Inter frontalieri che subiranno un'impennata con la progressiva liberalizzazione dei mercati la fatidica data del novantadue esige una politica sono sovranazionale
è con questa convinzione del resto che due anni fa è sorto in seno al Parlamento europeo intergruppo montagna con lo scopo preciso di far comprendere agli operatori che è riduttivo e forse controproducente qualsiasi sforzo se manca il quadro sovrannazionale comunitario innanzitutto
Ma necessariamente aperto per alcuni terribili territori come le antiche come Dolomiti in particolare alla cooperativa collaborazione di altri paesi
E lo con lo scopo è sorto questo intergruppo altresì di spingere la commissione della Condé le comunità che l'organo competente fino a oggi competente a mettere a punto un quadro siffatto quattro sovranazionale
A tal fine l'intergruppo che ha avuto l'adesione di oltre cinquanta parlamentari europei allacciato una serie di contatti organizzato alcune iniziative tra cui quello del luglio scorso sul Monte Bianco
Dove ha portato la bandiera europea con l'adesione di una serie di organizzazioni alcune delle quali è qui presenti
è un'analoga iniziativa in sta organizzando per la fine di aprile in Asturia sui Picos de Europa
E altresì l'intergruppo insieme all'Uncem alla nemmeno che l'associazione nazionale di all'idea che la montagna francese sta ponendo le basi per un'organizzazione europea della montagna
La possibilità della rapida adozione di una politica comunitaria per le zone montane globale di integrata intersettoriale
Le cui linee generali come si è visto sono state elaborate sulla base della riflessione che negli ultimi anni ha pienamente investito gli organismi comunitari
Nel contesto più del più generale dibattito sul nuovo modello di sviluppo ecologico dipenderà però in larga misura dalle incidenza che il Parlamento europeo
In quanto istituzione rappresentativa dei cittadini europei e perciò di tutti gli interessi
Sia degli interessi forti dei grandi gruppi economici ma anche degli interessi degli strati più deboli della società tra cui deve annoverarsi
Gran parte anche se non tutta la montagna europea
Riprenderà cioè in larga misura l'incidenza che il Parlamento europeo riuscirà ad avere sui processi decisionali della comunità
Il deficit democratico su questo non bisogna bisogna insistere sempre di più che caratterizza le istituzioni comunitarie generato dal fatto che le competenze trasferite progressivamente alla comunità e giustamente trasferita la comunità
Ma sulle quali prima del trasferimento il trasferimento si esercitava il ruolo legislativo e di controllo democratico dei parlamenti nazionali vengono ora gestite non da un organo democratico ma dal Consiglio dei ministri della commissione soprattutto al Consiglio dei ministri dei governi nazionali
Questo deficit democratico impedisce Tell organo democratico europeo cioè il Parlamento europeo
Che ha poteri meramente consultivi posso esercitare quello che dovrebbe essere il suo ruolo naturale che dovrebbe essere vuoto decisionale di mediazione degli interessi
Entro il mille novecentonovantadue come non si stanca di ripetere il presidente la commissione dell'orto l'ottanta per cento della legislazione economica sera di derivazione comunitaria sfuggirà cioè alla logica democratica
Sarebbe interessante re
Verificare valutare già adesso qual è quantitativamente e qualitativamente la legislazione che si riferisce alle aree montane e che sfugge al controllo democratico dei parlamenti nazionali perché appunto di derivazione comunitaria
Ora vi rendete conto ma in quest'opera quadro estremamente difficile che preferì menti per le zone montane si muovono effettivamente nella direzione degli interessi generali e cioè di uno sviluppo armonico ed ecologico
E questo non sarà possibile a meno che la battaglia per la loro adozione tra l'adozione di provvedimenti volti all'interesse generale non si coniughi a quella più ampia per una riforma delle istituzioni comunitarie
Come non temere che nella situazione attuale qualunque provvedimento a favore delle zone montane
Non si riveli il cavallo di Troia degli interessi dei gruppi più organizzati e più forti a discapito degli interessi generali quali sono appunto quelli legati alla tutela dell'ambiente generale e delle aree montane in particolare
Non è retorico né superfluo allargare l'orizzonte della nostra battaglia per la montagna affermando che l'attuazione di un'effettiva politica per le zone montane si può avere solo se ci si incammina con forza verso la creazione di un'effettiva unione politica dell'Europa
Basata sulla democrazia e che proprio l'appuntamento del novantadue a rischio di distorsioni profonde incalza costruire e questo del resto il significato che le prossime elezioni europee assumono e questo è il significato che il Partito comunista in particolare ha voluto imprimere ad esse
Quando accogliendo le spinte che prevenivano dallo che provenivano in particolare al Movimento Federalista Europeo recependo l'altissima lezione di Altiero Spinelli
Ha proposto e la proposta come sapete è stata colta dal Parlamento italiano che contestualmente alle elezioni si svolga un referendum consultivo sull'Unione europea proprio per avere per adesione popolare che riteniamo sarà massiccia
Credo che sia una progetto di unione politica dell'Europa
Dal Progetto di rafforzamento del ruolo del Parlamento europeo quella spinta necessaria per costringere i governi ad abbattere gli ostacoli ancora forti che si strappò vengono alla realizzazione di tale progetto grazie
Ringraziamo l'onorevole Carlo Alberto Graziani perché proposte concrete importanti che qui ci ha avanzato e vorrei anche ringraziarlo credo sia giusto farlo per essere stato d'essere ancora soprattutto nella veste di presidente dell'intergruppo montagna al Parlamento europeo
Direttamente impegnato sui temi che abbiamo affrontato e che ha fruttato disteso con tanta passione nelle sue relazioni
Ha ora la parola
Il dottor Diego caso un sociologo ambientalista esperto di economia turistica sul tema
Un progetto di sviluppo integrato di valorizzazione delle risorse dell'area dolomitica il caso per l'impiantistica invernale costi e benefici per l'ambiente turismo si prepari il professor Mario Panizza
Dunque il ritiro di regge relazione perché
A forza di aggiungere particolari gli esodati è diventato una cosa ponderosa se leggessi potrà niente fra il morire dispiacere metà della della sarà quindi cercherò di fare una sintesi molto rapida
La mia relazione parte da due presupposti il primo è questo che non puoi esistere sviluppo autentico in termini economici e sociali sesso non è un processo endogeno ballare a cui si riferisce
Ogni evoluzione finalizzata e progresso perché essa sia da considerare sviluppo è necessario che i potenziali di crescita presente nel gruppo sociale considerato posso ad essere guidato in assenza di questa capacità di guida dei processi crescita economica noi dobbiamo rinunciare rifiutare la crescita
Questa è la prima premessa
La seconda premessa riguarda un cliché comune di valutazione di questa provincia in particolare la provincia di Belluno ma in generale tutte le aree alpine e cioè si considerano queste aree
E in situazioni di sviluppo arretrate quindi si considera che esse abbiano bisogno di uno stimolo ulteriore di assistenza di aiuti ulteriori perché si trovano svantaggiate rispetto ad altre aree
Ebbene io ritengo che questo tipo di visione in particolare per la provincia di Belluno nel suo complesso che ovviamente non può essere vista
In termini di complesso semplice perché anche qui chiaramente lo sviluppo ma neanche di leopardo ma in generale questo tipo di provincia non ha bisogno di queste assistenza e perché
Se noi valutiamo i due indicatori che normalmente si valutano in questo in questi casi e cioè il reddito pro capite e la patrimonialità degli abitanti noi verifichiamo che la Provincia di Belluno
Ha un reddito pro capite e naturalmente quando parlo di provincia parlo di te della parte dolomitica e la Provincia di Belluno ovviamente perché questo è il tema di questo convegno ecco la parte diciamo così dei Comuni Dolomiti sia provincia di Belluno non redditi inferiori alla media regionale anzi a per la gran parte di questi comuni ad eccessi atti ad eccezione
Di Zoppei San Pietro e Colle Santa Lucia tutti gli altri comuni hanno redditi pro-capite i superiori agli altri comuni del Veneto e superiori anche ad altri comuni della italiani e la media italiana
Quindi il problema in testa il reddito non non si pone un altro indicatore che indirettamente ci pietà unione una valutazione di questo genere
è la valutazione dei risparmi del del terreno nel territorio per un mese questo dato è provinciale noi abbiamo il più elevato indice di depositi postali di tutta la Regione Veneto
E lesa la Regione Veneto ha una propensione marginale risparmio molto elevata e i d Italia rispettati i Paesi europei se la piuttosto elevate
Inoltre anche per i depositi bancari siamo secondo posto veniamo dopo solamente la provincia di Verona quindi anche dal punto di vista dell'accumulo di risparmio che pure che questo valutato solamente del pasto dai depositi bancari e postali però ci sono ad esempio anche le altre i i sistemi risparmio quali ad esempio l'acquisto di titoli
Del debito pubblico e di dei fondi di investimento anche da questo versante siamo in ottima posizione ricordo che due dei raccoglitori di fondi investimento nella provincia di Belluno hanno preso il premio loro stazionano scosso per la maggiore raccolta di fondi d'investimento
Il che vuol dire che questa provincia in particolare la parte dolomitica non può più essere considerata tranne qualche eccezione una sono depressi
Quindi non c'è bisogno di ulteriore stimolo allo sviluppo in termini quantitativi semmai il discorso da porre è quello di di verificare l'equilibrio e la distribuzione di queste risorse di questi benefici
Se ne valutiamo anche l'aspetto patrimoniale e con questo concludo questo discorso di premessa
Vediamo che all'interno dell'area dolomitica impari della Provincia ma questo vale anche per le altre due regioni gli altre due province Bolzano e Trento vediamo un indizi patrimonialità delle di proprietà scusate delle abitazioni
Che che è sull'ordine dell'ottantacinque novantacinque per cento
Che cioè il più elevato che non nel resto della Regione veneto
Da un lato dall'altro è un particolare che voglio segnalare non è un caso che proprio i tre comuni che all'interno di questa area dolomitica sono i più sviluppati abbiano questi indice di proprietà delle abitazioni più basso
E cioè Cortina cinquantanove per cento bocche sessantadue San Vito il Sessantotto mente resto i Comuni dolomitici
Anche ad altrettanto livello di sviluppo hanno indici di condizione improprietà diciamo così degli immobili pari a novanta ottantacinque novantacinque per cento
Se poi li chiudiamo lo sviluppo dal punto vista edilizia cioè dell'insieme di lei le proprietà immobiliari della Provincia noi crediamo che lo sviluppo delle case occupate della Provincia è stato notevolissimo
Sono aumentate trentaquattro per cento a cinquantuno ottantuno quelle non occupate del Quattrocento quarantotto per cento e ricordo a questo proposito che ventuno mila centocinquantasei sono le abitazioni di per poi casa di per vacanza diciamo così tale sulle trentotto mila non occupate e quindi abbiamo un aumento il settantotto per cento dal settantuno all ottantuno dalle case per vacanze
La Provincia di Belluno a appunto ventun mila una di seconde case per vacanze la provincia di Trento una trentanove mila la provincia di Bolzano ne ha solo otto mila circa quindi ecco l'immagine della zona dolomitica come una zona depressa deve essere definitivamente accantonata
Se poi consideriamo che nell'area dolomitica in particolare la provincia di Belluno almeno in parte una particolare area di questa anche la struttura commerciale che gravita intorno alla al il turismo ma non solo è la struttura produttiva piuttosto positiva ecco che il quadro deve essere radicalmente valuta ma valutato in modo radicalmente diverso tratto c'è c'è un certo affetto a questa immagine perché evidentemente
Chiedere l'assistenza invece che puntare sulle proprie forze forse a volte
Più comodo
Ecco un'altra questione chiudo con le premesse che altrimenti qui non non una finisco più è il problema relativo alle modifiche che la realtà economica di questa provincia ha subito negli ultimi quarant'anni
E queste modifiche sono state di grandissima importanza probabilmente ripeto un discorso che è stato fatto ieri lo ricordo le attività agricole sono calate dell'ottanta noto dell'ottantanove per cento
Il settore secondario su due ha subito un calo del dodici per cento e il terziario c'era sì segna una crescita del settantuno per cento
Ricordo però che all'interno di questo calo del settore secondario nella provincia di Belluno
Noi abbiamo comunque in questa provincia
E ed una crescita del numero addetti per ogni mille abitanti abbiamo un indice di crescita degli addetti ogni mille abitanti che è pari a centocinquantotto mentre in Italia nello stesso periodo ha dicendo trentasei
Quindi abbiamo indici che danno una informazione questa provincia molto diverso da quella del cliché di provincia disgraziata che ha bisogno di assistenze e di altre provvidenze naturalmente ciò non vuol dire che in questa Provincia non esistono problemi
Per i quali c'è bisogno dell'assistenza ma questi problemi non hanno niente a che fare con la necessità di ulteriore sviluppo economico fanno invece a che fare con la necessità di risolvere alcune questioni che vedremo poi
Ecco queste due premesse
Purtroppo non mi posso esentare da ricordare altri due aspetti perché altrimenti questo mio discorso può sembrare un discorso partigiano ma i dati a volte hanno la possibilità di sfatare questo tipo di visione e ricordo due aspetti
L'aspetto dell'emigrazione della disoccupazione che sono visti sempre come aspetti legati alle aree marginali
Per quanto riguarda l'emigrazione siam passati dei trenta mila emigrati temporanei dei cinquantuno sessantuno arteriosi matura sessantuno oggi devianti temporanei sono nell'ottantasei e cinque mila cinquecento e cioè siamo a un livello di emigrazione temporanea
Simile a quello delle altre province venete ricordo anche che l'emigrazione temporanea nostra provincia è molto diverso da emigrazione forzata degli anni sessanta
Metal meno di questa migrazione temporanea è un'emigrazione professionalmente qualificata e che darà buoni profitti per fortuna dico per le migranti non sto dicendo che è una cosa negativa
Quindi anche il discorso dell'emigrazione andrebbe un po'rivalutato perché altre regioni del nostro Paese hanno indici di emigrazione molto e molto più consistenti di questo
Per quanto riguarda poi la disoccupazione noi abbiamo nell'ottantasei abbiamo denunciati sette mila trecentotrentanove disoccupati nello Stato mentre cioè questo è un tasso di occupazione su ottantotto C votato otto mila persone
Attive asta prevista pari all'otto tre per cento e Chappell perfetta media nazionale quindi anche il problema disoccupazione in questa provincia
Esiste ovviamente ma esiste nei termini in cui cita del resto il territorio nazionale quindi nessuna specificità da questo punto di vista be fatto questo discorso veniamo alla questione io per quanto riguarda i dati relativi al turismo rinvio l'assemblea la verifica sulla sulla relazione presentata però alcuni di questi dati vedevano se ricordate perché altrimenti poi si perde la dimensione quantitativa del fenomeno che poi a un mi aspetto un peso anche sulle questioni di qualità
Ebbene gli arrivi nel cinquantuno erano centoventidue mila nell'ottantotto sono settecentoquaranta mila la crescita è pari a cinquecento sei per cento
Le presenze erano un milione otto e cinquanta nel cinquantuno sono sei milioni seicentottantotto all'ottantotto ma in realtà in altre per in altri anni precedenti abbiamo raggiunto chi sa di milioni trecento mila
E quindi una crescita del duecentosessantuno per cento già questo dato la diversa crescita di arrivi e di presenza ci dice che la permanenza media in generale nella nostra provincia come del resto in altre province turistiche sia chiaro è calata
In particolare nella provincia di Belluno la permanenza media che è calata di più è quella del Riera mentre quella ex alberghiera mantiene un livello di concorrenzialità anche con le altre province dolomitiche
Ricordo che accanto a questa di accanto a questa crescita della domanda c'è anche una crescita ovviamente relativa anche della offerta infatti passiamo dei trecentocinquanta giustizia per lire quarantanove cinquecentosessantotto e l'ottantotto una crescita sessantadue per cento
Sì siamo dotati di diciannove mila trecentottantadue letti con una crescita del centododici per cento otto mila bagni con la crescita di nuovi novecentosei ventotto per cento questi dati che naturalmente verso ponderati un po'più attentamente io li sto buttando qui un po'
E son dodici mila seicento con settantatré mila duecentocinquantasette letti quindi abbiamo una dotazione
Considerando anche i letti degli alloggi privati che sono circa cinquantasei mila abbiamo circa novantadue mila seicento ventinove reti a cui si sommano le disponibilità di seconde case che non sono poche nella nostra provincia
E sono un peso e un onere per le amministrazioni notevole ricordo che le seconde case sono ventun mila per sette due ottocentottantotto mila stanze circa insomma via
E danno la disponibilità i dati circa ottantacinque mila letti in aggiunta a quelli precedenti quindi
Possiamo considerare che le presenze le seconde case ipotizzando una permanenza in queste seconde case di venticinque giorni però di uno dei lati considerati pari a due milioni e cento mila presenze
Quindi un peso delle presenze le seconde case che è notevole no pari circa il quindici venti per cento le parti
Tre presenze totali
Ecco noi abbiamo quindi a disposizione centottanta mila letti quasi dieci milioni di presenze considerata quelle c'è una casa quindi un flusso turistico di dimensioni notevolissime
Di dimensioni notevolissime questo peso però il dato medio il tatto totale il dato medio non
Nomine fedele alla realtà perché in realtà nelle località turistiche noi abbiamo nei periodi di punta afflussi ancora più notevoli di quanto il dato generale posso fare intendere
Ad esempio nei periodi di punta a Cortina quaranta quarantacinque mila persone venti mila Santo Stefano di simile a Pieve di Cadore quindici mila faticare e in generale gli altri comuni turisti cinque per un'attrezzatura
Turistica siamo sull'ordine in media dalle tre mila alle otto mila presenze il che vuol dire che le popolazioni si trovano presenti sul territorio trovano insomma vedono la situazione in cui la popolazione residente aumentar di sette otto volte
Naturalmente questo non può
Che creare dei problemi crea dei problemi perché noi in tutto questo discorso abbiamo dimenticato tutti i flussi pendolari che pure soprattutto in estate e ma anche in inverno Eccles potuto inganno e anche le state comunque più o meno la stessa cosa
Noi presepio per la Valle del voi che l'ultimo rilevamento segnala quindici diciotto mila veicoli al giorno e la media per le altre valli alpine vuol dire praticamente la palla coordinava leggendo che adora e le altre siamo sull'ordine dai cinque ai nove mila veicoli
Al giorno che passano per questa strada naturalmente voi sapete che le strade montane hanno la cattiva abitudine di passare in mezzo ai centri abitati anche questo negoziato che poi valuteremo
Ecco per trasformare questi indicatori indicatori che possono dare un una valutazione del del peso del turismo nelle tre province dolomitiche vi dico che gli arrivi meglio di fronte a una densità di popolazione e cinquantotto abitanti per chilometro quadrato di Segonzano
Di settantuno per Trento il sessantatré per Belluno vi è un indice di arrivi per chilometro colato quadrato pari a trecentonovantadue per Bolzano duecentottantasette tra trenta e cento Santo trattato dell'uno tali indici però se vanno valutati in termini relativi alle località turistiche più importanti devono essere spostati in questo modo Cortina ad esempio la densità di trentadue abitanti per chilometro quadrato mentre l'indice degli attivi e centoquattro arrivi perché amo troppo la a Falcade la densità di abitante quarantaquattro abbia gli abitanti per chilometro Pato l'indice settecentosei arrivi perché io l'ho trovato e così via insomma non sto qui a tediarvi con ulteriore adatti
Mi ricordo solamente alcune questioni piccolissime questioni che però sono significative mi salvo poi per continuare il discorso dopo
Se ne facciamo il conto degli arrivi per abitante per alcune delle vallate alpine più importanti per quanto riguarda palate dolomitica scusatemi noi abbiamo questi indici verità così in ordine sparso sperando che riusciate a seguire il discorso che sto facendo
Gli arrivi per abitante nella provincia di Bolzano sono sei Vieri sette e settanta per per abitante a Trento quattro e tre per abitata Belluno quasi tre per abitante
Però a Cortina gli arrivi per abitante sono ventiquattro in Val di Fassa gli arrivi per abitante sono quarantotto a Livinallongo ventidue in Val Badia ventinove in Val Gardena trentatré quindi ha un indice di arrivi per abitante nel corso dell'anno che piuttosto notevole se poi ne facciamo questo conto degli indizi in rapporto agli addetti alle attività turistiche ma vediamo ovviamente questi indici crescono ancora di più
Se non è facciamo il conto adesso un altro dato che io voglio dare delle permanenze medie troviamo queste permanenza media
Per quanto riguarda permanenza media totali per quelle aprire strade di erede vedete se vorrete nella relazione
La permanenza media nelle province di Bolzano sette giorni evidenti a Trento nove giorni a Belluno dieci giorni Cortina sei giorni Val di Fassa otto Livinallongo cinque val Badia sette Val Gardena sette
Il che quando un segnale di un certo gene e cioè la permanenza media normalmente nelle località turisticamente più avanzata e più bassa che non la permanenza media in località turisticamente meno attrezzata il che dovrebbe far riflettere
Perché evidentemente località turistica più attrezzata eccetera eccetera diventa più elemento di consumo che non elemento di godimento della permanenza questa almeno è la mia interpretazione poi lamenta ognuno può dare per l'arte ritiene più opportuno
Naturalmente voi vedete per sapere se vediamo la provincia di Belluno
La permanenza media il settore extravergine diciassette giorni la permanenza media detiene cinque giorni mentre la provincia di Bolzano permanenza media da dire sette giorni estate dire dieci giorni questo fatto delle differenze di permanenza media dissi sta a significare che le strategie adottate a queste località sono diverso ovviamente ma sta anche a significare che il peso della seconda casa e dell'extra alberghiero nella provincia di Belluno è superiore al peso dell'alberghiero
Infatti
I dati assoluti no non humus non sto qui a leggere i fatti noi vediamo che le spesi dei turisti che fruiscono di diverse offerte sono diversi
I turisti sono i versi le spese che l'orso porterei questi turisti sopportano sono diverse evidente che turista e starebbe Viero spende meno del turista alberghiera come è altrettanto evidente che il turista invernale spende più del turista estivo
Ma voglio darvi alcuni dati generali che possono dare un'ulteriore elemento di riflessione sulle dimensioni anche economiche del fenomeno turismo nella provincia di Belluno in particolare per la quale o maggiori dati
Il Sole ventiquattro Ore ha fatto un'ipotesi sul base di uno studio fatto dalla professor puntute l'Università di Bocconi Milano
Individuando una SPISAL media del turista italiano pari a centoquattro centoquaranta mila lire al giorno del turista straniera pari a duecentosessantaquattro mila lire al giorno
Questa è una ipotesi attuale che però per quanto riguarda il turismo montano lascia qualche perplessità
Vi è una tre invece ricerca più più puntuale più precisa in merito ai turisti trentini fatta dal Censis due anni fa
Il quale Censi si identifica la spesa media pro capite il turista italiano i settantuno mila lire delle turiste straniere cinquantaquattro mila lire
Io ho preso come punto di riferimento questa seconda ipotesi quindi un'ipotesi prudenziale anche se in verità quella al Sole ventiquattro Ore alla Totò un modello per la sua verifica più efficiente di quella del Censis tradotto questa per non
Diciamo così tirare troppa acqua al mio mulino
Ebbene se noi adottiamo questo tipo di interpretazione del Censis poi distingue la spesa media pro-capite del turista degli era pari a ottanta mila lire del turista ex alberghiero pari a cinquantaquattro mila lire
Comunque noi valutando la questione in questo modo otteniamo una serie di ricavi lordi per le spese turistiche dei turisti la provincia di Belluno applicando questo criterio una spesa variabile da i cinquecento sessanta mila scusate più abitato perché non vorrei dire una cosa per un'altra scusate
Da cinquecento miliardi a mille miliardi all'anno di spesi turistiche che vuol dire di ricavi legati attività turistica
Se noi consideriamo che per ogni miliardo speso me attività turistica questo uno studio del Censis nato cento studi proprio sull'attività turistiche
Se noi consideriamo che il valore aggiunto per ogni miliardo speso da un turista e pari a circa cinquecentosessanta quattro milioni noi abbiamo l'idea di quant'è il contributo al pro al valore aggiunto di questa Provincia attività turistica
Facendo una stima prudenziale il valore aggiunto prodotto attività turistiche attività turistiche in questa provincia sull'ordine degli ottocento miliardi di lire
Se voi considerate che il valore aggiunto di tutte le attività produttive di questa Provincia ovviamente quelle denunciate pari a circa due mila cinquecento miliardi voi avete un ordine di grandezza per valutare l'importanza di questo fatto
Naturalmente questo ordine di ricavi e solamente i ricavi diretti voi sapete che attività turistica oltre che i ricavi diretti anche quelli indiretti ed indotti che io per per
Pietà nei nostri confronti evito di ragione
Comunque
L'ordine di grandezza di di queste dimensioni
Sei righe ricordo che i degli impegni dei depositi bancari nella precedono sono pari a mille settecento mentre miliardi annui
Il che vuol dire che un terzo di questi potrebbero se facciamo nella teoria spicciola così perché poi i dati bisogna anche valutando un po'più attentamente di quanto sto facendo io in questa relazione potremo dire che un terzo del valore aggiunto di questa provincia deriva d'attività direttamente connesse al turismo quindi è inevitabile aggiungere e concludere questa prima parte del mio discorso
Che il turismo per questa Provincia è uno dei settori su cui si basa l'attività economica generale è un settore vitale sulla base di questi calcoli
Ho voluto anche così degli ettari a calcolare quanto sia il ricavo netto per esercizio alberghiero naturalmente il calcolo viene fatto in modo completamente diverso comunque fazioni calcoli d'avere nella relazione spiego come hai fatto questo questo calcolo ovviamente parlare oppositori controllare questi dati
Beh insomma il ricavo per Alberto quattro metri si parla di ricavi no quindi da questi devono sottotitolo ostino nella gestione alberghiera che a volte non sono non sono né piccoline pochi
Comunque il dato medio naturalmente riprende ribadisco il concetto alla media avesse preso sempre con con le pinzette della valutazione statistica comunque ricavo medio per esercizio alberghiero adesso se lo trovo qui dovranno definire
Ma insomma era circa seicentotrenta milioni ecco qua centonovantotto milioni danno la commedia però questo dato medio dei ricavi ripeto quindi si bisonti dati i costi peccati conati per Cortina sancita quattrocentoventuno milioni l'anno di ricavo medio per la Val di Fassa I milioni
Di ricavo medio per all'esercito alberghiero sono senza seicentotrentuno milioni per Livinallongo trecentonovantacinque milioni l'anno e per la Val Gardena quattrocentododici milioni l'anno per ogni istituto alberghiero
Ricordo cautela anche valutazioni questi dati che sono dato immediatamente
Ecco questo dato tanto però è un'idea un'ultima un'ultima indicazione rispetto agli occupati del settore
Ecco valutando i dati da Provincia di Belluno solo perché purtroppo i dati telefonate due province un sollecito tenerle in tempo l'occupazione di retta o come dire sostenuta dall'attività turistiche e circa sei mila cinquecento occupati sono calcoliamo la palla o l'attività diretta indiretta siamo sull'ordine gli ultimi occupati
Non non vi do il dato dell'occupazione indotta perché questo riguarda il comprensorio regionale no come spera ovviamente l'attività indotte riguardano anche presente la fornitura di servizi te arrivano da fuori provincia no fonte ottocento disalimentare e così via quindi l'occupazione indotta è un dato che ci dice poco
Comunque sull'ordine dei venti mila persone tanto per
Per chiarire il discorso
Naturalmente questo va valutata in relazione alle denunce che dicono tredici mila cinquecento addetti al settore come sale la Provincia
Quindi il dato che dice sei mila occupati se fosse vero c'è fosse verificato la pratica e probabilmente è così che dice che metà degli occupati nel settore come alzare i pubblici esercizi è occupato grazie all'attività turistica
Quindi vedete i benefici dell'attività turistica evidentemente sono notevolissimi
Questo perché per sgombrare il campo da ogni facile speculazione su questo discorso sono notevolissimi e sono però a tali da aver sollevato questa provincia dalle sue condizioni arretratezza questa non può più essere considerata una provincia arretrata
Non visto piedi ridati ma se voi fate un calco letto sulla base di queste valutazioni e dividete il il valore aggiunto fra tutti i residenti otterrete dei valori aggiunti che sono indicativamente di questo di questo valore
Sperando di trovare
Ecco
Se voi dividete il valore aggiunto che così calcolato per abitante troverete che nella provincia di Belluno il loro aggiunto per abitante quindi che viene che dovrebbe essere teoricamente distribuito tra gli abitanti e settecentocinquanta mi
Da lire
Mentre
Questo cono scusate queste dato relativo intanto ricavi turisti generali sono circa due milioni e cento mila lire per abitante
Mentre per fare il calcolo delle altre vallate tanto per dare l'ordine di riferimento del valore aggiunto distribuito per la popolazione residente nel Val di Fassa ventotto milioni a testa per la barba di Assisi milioni Perini a lungo otto milioni per Cortina dieci milioni per la Val Gardena diciassette milioni
Se venissero distribuiti questi valori aggiunti
Naturalmente la distribuzione poi è tutto un altro discorso no ceti a sacco più grande chi ce l'ha più piccolo questa è un'altra questione però se mi dividessimo questo valore aggiunto
Tra la popolazione residente questi sarà tritati come vedete sono dati di grandissima importanza che non dimentichiamo che in queste vallate oltre a fare il turismo si fa anche altre si fanno anche altre cose non si sa se da mancata attività magari
In certi casi meno importanti incerti altresì quindi una serie di dati importanti
Quali sono i tratti due motori di questo sviluppo e la nostra provincia ipotesi questi i primi motori di questo tipo sono stati due
Io su questo è titolare l'azione molto più più chiara più esauriente ha proposto ma sono stata la speculazione sui suoli e la speculazione edilizia che ha permesso di creare realizzare l'accumulazione originaria con la quale fare investimenti turistici
Nella nostra provincia in provincia di Trento la speculazione sui suoli sulle rendite immobiliari è stato l'elemento che ha fatto partire l'attività turistica insieme ovviamente alle altre aspetti cioè la lungimiranza degli operatori locali
Lavoro tali correre dei rischi e tutta una serie di valori positivi oltre oltre questo ma chiaramente questo l'elemento che dal punto di vista economico è stato determinante
La seconda questione è stata la doppia stagionalità e questo lo dico proprio perché voglio evitare l'impressione di non affrontare le questioni che invece sono sul tappeto
La la doppia stagionalità permesso moltissime stazioni di rendere competitivi la loro attività soprattutto addetti era ma anche star bandiere la doppia stagionalità ha permesso il decollo dell'attività turistica perché voi sapete che soprattutto gli alberghi hanno una serie di oneri per costi fissi che se non vengono distribuiti su una serie di rendimenti nel corso dell'anno difficilmente riuscirebbero a reggere
La concorrenza
Però sta di fatto che questa è stata una scelta nostra Provincia
Seconda casa
E doppia stagionalità la seconda scelta in realtà non è stata una scelta ma un obbligo
Perché la domanda in questi ultimi trent'anni è cresciuta per conto suo e in realtà la crescita del del turismo invernale e più dovuto alla crescita della domanda che cresce per conto suo e che non sappiamo neanche tanto bene come cresce sappiamo solo che sta modificandosi in quest'ultimo tempo
Più che alle dalle capacità dell'offerta che si è adeguata
Naturalmente e io voglio portare qui i dati a questo proposito fermate mi quando sono fuori tempo massimo perché altrimenti fasi io dalla fuori tempo massimo consentito non vi ricordo che
Sì sì spero di sì va be'comunque il il peso delle dell'inverno passa dal sedici per cento degli arrivi invernali Sese Seko sugli arrivi totali del ventotto ventinove e arriviamo saltano tutti i dati intermedi arriviamo ha il trentatré per cento della stagione ottantasette ottantotto per la provincia di Belluno a questo
Cioè in provincia di Belluno i gli arrivi invernali sono pari al trentatré per cento degli arrivi totali per quanto riguarda le altre località voglio ricordarlo perché è importante questo fatto
Le le percentuali di arrivi invernali in Val di Fassa cinquantasei per cento a Livinallongo il cinquantadue per cento in Val Gardena il sessanta per cento a Cortina e quarantanove per cento in Bell una provincia al trentanove per cento questo dato ottantasette ottantotto
Questo padre invece riguarda le presenze
Scusatemi arrivi e presenze così il il peso dell'inverno in Val di Fassa quarantaquattro per cento delle presenze a Livinallongo il settanta per cento le presenze
In Val Badia sessanta per cento in Val Gardena cinquantanove per cento coordina quarantasette dello ventinove verrebbe da aggiungere qualche altra provincia dicendo che il dato non è pervenuto pare comunque non ha importanza il fatto un'altra cosa relativa la valutazione degli indizi invernali
La crescita degli impianti io adesso qui dato purtroppo non ho sottomano
Comunque noi passiamo in sostanza sessanta impianti a un ecco senta seconda sessantasette impianti di risalita centottantanove impianti di risalita
I più centottantadue per cento e passiamo da una portata oraria dei trenta mila persone hanno portato orarie centoventi mila persone ora con un aumento del trecento per cento di queste portate orarie di fronte a una crescita del turismo
Invernale che molto più lenta cioè l'offerta di impianti di risalita è cresciuta più rapidamente che noi la richiesta de cioè che non la la il numero di arrivi e di presenze turistiche che sia un dato su cui riflettere non è un caso che in conseguenza di questo fatto qui la l'utilizzo meglio medio degli impianti
E calcolato sulla base dei passaggi per Livinallongo del quarantaquattro per cento per la Val Gardena il cinquantasette per cento però da dia trentun per cento va di Fasano in tutto a cielo aperto Tina venticinque per cento
Cioè noi utilizziamo gli impianti sul in base al loro capacità trio a teorica di portare gente in quota per il venticinque per cento Cortina via via per tutto il resto del del sistema vi ricordo alcuni dati purtroppo devo saltare un popolo in frasca perché evidentemente devo ridurre il tempo e la mia relazione vi ricordo che la Val di Fassa secondo gli ultimi dati su questi ha concesso dato insomma ha venduto chiamiamoli così sette milioni ottocento mila passaggi Livinallongo quattro milioni cinquecento Val Badia undici milioni Val Gardena sedici milioni Cortina quattro milioni e mezzo
Tra le due milioni e mezzo insomma totale Superski settanta milioni di passaggi il che vuol dire
Che gli impianti hanno trasportato la stazione a valle la stazione a monte settanta milioni di persone che non vuol dire settanta milioni i set di persone diversa che ovviamente uno sale e scende più volte nello stesso impianto no non confondiamo
Le due cose
Le ricordo che il peso per il
Beh insomma non importa della portata oraria per abitante voglio ricordare che la infrastrutturazione gli impianti di risalita è notevolissima Livinallongo quindici per cento però deriva dalle altre aree dolomitiche più o meno siamo su indici Mary nell'ordine del nove otto nove per cento più o meno
Quindi le infrastrutturazioni rimpianti nelle aree dolomitiche appartenenti alle tre Province e più o meno simile naturalmente le caratteristiche tecniche degli impianti sono notevolmente diverse ma su questo per ora non mi voglio non mi voglio soffermare
Ogni mese ricordarvi oltre le percentuali utilizzo il rendimento per unità di portata oraria cioè quanto rende una ipotetica unità di portata oraria diciamo così su questi impianti fa Livinallongo rende quattrocentottantuno mila lire
Magari in Val Gardena quattrocentosessantasei data di A due quarantanove in Val di Fassa duecentotré a Cortina centodiciassette mila cosa vuol dire
Vuol dire che il d'utilizzo medio degli impianti
Rende più redditizi rimpianti laddove il loro utilizzo medio più elevato questo è evidente una banalità
Però ha una sua conseguenza che è notevole perché se noi adottassimo il criterio del Superski in tutta la provincia di tutta la dolomitica come si sta tentando di fare come i progetti che dopo ricorderò
Noi dovremmo cercare di re raggiungere livelli utilizza pari a sessanta stampa però comunque cinquanta per cento almeno solo per giungere qui rendimenti
Il che vuol dire sostanzialmente
Fare in modo che questi impianti abbiano ogni enti Antinori avanti la propria quota
Ricordo un'ultima cosa rispetto ai militari superstiti pene questo problema e turismo invernale o dei ricavi del Superski Dolomiti deve esser ricordato
Perché altrimenti si perde le dimensioni se ne facciamo una media dividessimo no i ricavi che su questi Dolomiti vi ricordo che i ricavi Superski Dolomiti diretti in pericolo dalla vendita dei giornalieri stagionali e settimanali
Ne avremo questi dati servilismo per ogni abitante delle vallate i ricavi Superski un milione novecento mila e Val di Fassa due milioni trecento in Val Badia sette milioni a Livinallongo seicentoventi mila lire per abitante a Cortina
Tre milioni settecentocinquantaquattro mila lire in Val Gardena naturalmente questi ricavi sempre il solito discorso non sono vitali eccetera guidando detratti i costi eccetera eccetera
Se invece dove questo atto Rosato prima beh insomma e un dato significativo voglio dire il peso di Vernate da questo punto di vista importante
Vi ricordo che la crescita del turismo invernale è un fatto mai assodati vede una crescita che non si fermerà in futuro anche questo va detto
Perché per esempio il superstite Romiti ha venduto due milioni e quattrocento mila giornate skipass restando a nove ne ha vendute trentasei milioni nel ottantacinque
No scusate ne ha vendute due milioni e nove nell'ottantacinque si i passaggi ventotto milioni nel settantanove trentasei milioni l'ottantacinque le proiezioni fatte nella zona di a te Adrian prevedono una crescita degli sciatori dei venticinque milioni attuali ai trentacinque milioni cinquanta milioni del due mila come proiezione quindi la crescita del turismo invernale ci sarà la crescita della domanda ci sarà l'interrogativo quale concludo
Interrogativo quale possiamo assecondare e lasciare al mercato la regolazione di questa crescita o non c'è un altro limite che noi non possiamo superare che limite le capacità di carico di questo ambiente dolomitico dove sopportare questo tipo di crescita bene la risposta secondo me
Non non può essere che quella che
Questo tipo di crescita deve essere regolato da elementi diversi dagli accatto
Da elementi diversi che devasta elementi legislativi crescere elementi di controllo alla popolazione sul proprio territorio perché altrimenti andiamo di fronte alla situazione in cui non saremo più in grado di gestire questo territorio ricordo solamente tra questione
La raccolta dei rifiuti solidi urbani tra il mese beh questo è un fatto saltiamo ovviamente perché se non finisco più
Ecco voglio solamente ricordare i costi di questo tipo di sviluppo e li ricordo leggendo le scusate ma il tempo è quello che le ricordo leggendoli perché una riflessione su questo tipo di processo già ricordato e studiato dalla dall'Università di Berna
Proprio al turismo svizzero essenziale da comprendere di ricordo solamente due cose il sit-in utili per il turismo invernale che erano per vocazione
Diciamo così utilizzabili in modo vantaggioso sono già stati tutti utilizzati ora restano solamente località in cui la vocazione per lo sci di discesa nome affatto dimostrata e quindi l'investimento per costruire piste di discesa in queste località sarà dote egualmente più costoso il che vuol dire che il rendimento marginale
Di questi investimenti sarà notevolmente più basso di quello che caratterizzava questi investimenti in passato questo per togliere qualsiasi dubbio né a coloro che dicono siccome abbiamo pagato in passato guadagneremo di futuro risponde assolutamente dimostrato anzi se mai
è dimostrato incontra il contrario
Allora quali sono i costi più frequenti che troviamo di fronte a un tipo di sviluppo il quantitativo che la crescita domande la domanda fa presagire e i piani la Regione Veneto i piani dell'arte la provincia di Bolzano e prese i trenta fanno presagire
Beh prima o poi te controllo economico dello sviluppo evidente
La Regione Veneto prevede come suo piano nere se tutti i progetti vengono accettati la costruzione di almeno dico almeno perché faccio la metà di quelli che son stati presentati sessanta nuovi impianti il che vuol dire aumentare la dotazione impianti e trentatré per cento
Vuol dire fare una serie investimenti pare un'ottantina di miliardi nelle varie vallate
Sono so che ricordare quali sono già l'ho ricordato in passato quindi poi proveniente di dominio comune questa Assemblea sta di fatto che questo piano qui prevede ovviamente un aumento del trenta per cento degli impianti evidentemente se la matematica non è un'opinione
Se vogliamo sostenere il rendimento medio di ognuno di questi impianti con una presenza di arrivi o di flussi pendolari dobbiamo mentale oli uni agli altri di altrettanto con una situazione in stagione in cui i nostri paesi sono immobilizzati dai traffici turistici quale questo
Secondo rischio monocultura mono economia turistica
Poi c'è la tendenza al monopolio dell'attività produttiva la perde i concorrenzialità delle piccole imprese a conduzione familiare artigianale quindi l'espulsione dei piccoli imprenditori e attività produttive
L'abbandono di attività marginali le crescita dei consumi al calo dal professore marziale risparmi e quindi sempre meno soldi per l'autofinanziamento delle imprese
Locali e sempre più ricorso al credito che ovviamente è più costoso
Calo del rendimento per unità di investimento infrastrutturazione eccessiva e non calibrata sulle esigenze dei residenti
Storno dei surplus investimenti speculativi fuori dal territorio la produzione questo già avviene se ne facessimo un analisi degli investimenti fatti fuori del territorio provinciale in speculazioni immobiliari nella costiera
Adriatica o nelle zone industriali del decorre Aglianese Trevisano scopriremo che gran parte delle proprietà immobiliari sono proprietari dell'un'esigua ma caso non è che voglia fare vacanza Treviso Conegliano nato investimento di un uomo modo di essa
Però ecco l'altro aspetto immigrazione la manodopera crescita del costo della vita e dei fattori produttivi in loco
Crescita degli oneri la pubblica amministrazione insufficienza dei bilanci
Maggiore vulnerabilità d'amministrazione pressioni esterne minore libertà di scelta qui ricordo ad esempio l'unica proposta ultima proposta fatta da sei mila comuni porta in Cadore tanto per così e visto che siamo qua in famiglia è utile ricordare questo fatto
Poi non so
Il fatto che la gran parte la progettazione di impianti riferita guarda caso non riguarda progettisti locali ma bensì progettisti che sono legati ad Hopa ne è andata con le società o meglio come si staccano la maggioranza la partecipazione azionaria
Nessuna che voleva costruire impianti Pino progettisti locali nostri tecnici locali
Eccetera eccetera eccetera ricordo solamente una cosa se noi seguiamo questo sviluppo quantitativo dovremmo trovarci una residenza turistica in qualche altra dalla cantina fino ancora stata sbattuta allo sviluppo turistico altrimenti in montagna non ci saremo più
Ringrazio il dottor casoncelli la precisazione del suo intervento e dei dati che ci ha portato naturalmente io devo svolgere quel ruolo
Antipaticissime motivi di chiamare la stringatezza
I relatori coloro che intervengono interverranno porrei però partire questo può facilitare il mio ma soprattutto il vostro compito che noi abbiamo tutte le intenzioni di pubblicare in fretta
I gli esiti gli atti di questo convegno che quindi questo può facilitare appunto il compito di chi deve parlare
Il compito di sintesi
Vorrei anche ricordare che noi abbiamo adesso per l'ultima
Relazione la relazione del professor Mario Panizza e poi tappiamo uno due tre quattro altri dieci interventi quindi se vogliamo concludere anche con una mozione conclusiva propositiva concreta
Io credo che bisognerà tentare Quito gentilmente divoratori di essere sintetici allora la parola al professor Mario Panizza
Ordinario di Geologia dell'Università di Modena sul tema una politica culturale del Tour del territorio dolomitico parlerà poi professor senti
Una politica di tutela di gestione e di valorizzazione del territorio dolomitico
Bisogna basarsi su una corretta conoscenza dei suoi problemi del suo passato
E le sue leggi dei reciproci rapporti delle varie componenti dei suoi equilibri e delle sue tendenze evolutive una conoscenza che non deve essere semplice osservazione descrizione versi bensì analisi e comprensione delle cause anche le più remote come quelle geologiche o più attuali come quelle socio economiche che hanno concorso e concorrono alla genesi dell'ambiente delle Dolomiti questa mia relazione
Cercherà di basarsi su un pragmatismo concettuale metodologico in cui inserirò i problemi delle Dolomiti con particolare riguardo agli aspetti geologici data la mia specificità professionale
In questo schema che vedete proiettato sono sintetizzate le basi conoscitive sulle quali deve fondarsi la sfera politica per le scelte di pianificazione territoriale
Sono S quanto più esse saranno analizzate con rigore e compiutezza tanto più correttamente si potranno produrre delle valutazioni e delle scelte politiche
Fra queste componenti riconoscenza mi soffermerò soprattutto su due cioè sul rischio ambientale e sui beni culturali desidero comunque fare un breve cenno anche alcuni aspetti fisici sia delle caratteristiche ambientali che delle risorse naturali
Nel secondo lucido che la signorina gentilmente ministro proporrà per quanto riguarda queste le caratteristiche ambientali secondo definizione di ambiente se comprendono l'insieme delle componenti che in vario modo interagiscono con gli organismi viventi dal punto di vista fisico e facendo riferimento appunto a quello schema
Nel territorio dolomitico queste caratteristiche riguardano la composizione litologica di queste montagne che non sto ricordarlo disposizione tettonica la forma delle vette dei versanti oppure le acque naturali
Di sorgenti torrenti fiumi e laghi che rivestono tutrice importanza sia per la vita e l'attività dell'uomo sia come agenti diretti e indiretti disapprovazione del rilievo
Infine i problemi del clima cioè dell'atmosfera che con i suoi molteplici aspetti a fenomeni appare uno degli eletti menti principali per lo studio e la gestione dell'ambiente
In quanto non solo ha contribuito alla formazione del paesaggio ma influenza e condiziona la sua evoluzione quello dei suoi abitanti basta soltanto un cenno ai problemi dell'innevamento che proprio quest'anno si sono rivelati di estrema gravità
Innevamento artificiale conseguenti polemiche per eventuali inquinamenti un'auto settore essenziale quello delle risorse naturali e qui c'è l'altro lucido
La quantità la distribuzione delle quali condiziona qualsiasi decisione politica mentre il loro sfruttamento e utilizzo interferisce con le altre componenti ambientali
Come esempio si pensi ad una cava di materiale calcare dolomitico che se non correttamente gestita può alterare la morfologia di un versante distruggere un bene naturale provocare un dissesto idrogeologico eccetera oppure la creazione di un bacino artificiale per la produzione di energia elettrica non voglio toccare l'esempio dica del Vajont la catastrofe sessantatré voglio invece accennare alla risorsa idrica costituita dai ghiacciai
E alla necessità di un loro corretto utilizzo e salvaguardia viene naturale pensare ai problemi del ghiacciaio della Marmolada quanto è stato ricordato anche ieri cioè a polistirene espanso gettato nei crepacci danni per favorire lo sci estivo e soltanto ora scoperto ma i due aspetti del paesaggio dolomitico né quali vorrei soffermarmi di più sono quelli come dicevo relativi a rischi ambientali i beni culturali
Innanzitutto opportuno definire il concetto di rischio ambientale chiarire lo schema logico che dei vari parametri che lo influenza
Ieri intanto per pericolosità ambientale quella sinistra del schema si intende la probabilità che un certo fenomeno naturale o indotto la trepidazione
Si verifichi in un certo qual territorio determinato intervallo di tempo cioè ad esempio valutare la possibilità che vengono a frana un terremoto un inquinamento eccetera mentre per vulnerabilità territoriale siamo a destra dello schema
Si intende l'insieme complesso della popolazione delle costruzioni dell'infrastrutture delle attività economiche dell'organizzazione sociale delle eventuali programmi di espansione e di potenziamento di un certo territorio invece per rischio
Si deve intendere la probabilità che le conseguenze economiche e sociali di un certo fenomeno di pericolosità
Superino una determinata soglia cioè il rischio ambientale guarda al prodotto della pericolosità ambientale per la vulnerabilità di un territorio
Quindi la valutazione del rischio deve passare attraverso l'analisi dei rapporti che intercorrono tra i vari fattori di vulnerabilità le diverse forme di pericolosità possibili in un certo territorio cioè ci sono delle pericolosità
E qui e quali per esempio una frana che può avvenire in diversi territori però con maggiore o minore possibilità di rischio e questo dipende dall'uomo cioè l'uomo che crea con la sullo schema a destra la vulnerabilità quindi delle situazioni di rischio
La regione dolomitica presenta una casistica tutto purtroppo vasta di problemi di pericolosità ambientale prima di tutto quella geomorfologica frane erosioni degradazioni
Credo che proprio dal pausa dopo illustrerà ante ampiamente questa casistica connesso ad un territorio legato ad un'orogenesi recente tuttora attiva si pensi che le Alpi si sollevano di me di media un millimetro all'anno in alcuni punti di più
Da rocce di varia coerenza Conti che è anche molto degradabile infidi da un'energia del rilievo molto elevata cioè con grandi dislivelli fra dette fondovalle da versanti ripidi irregolari eccetera questa situazione naturale di pericolosità
è stato in alcuni luoghi accentuato dall'attività dell'uomo a volte intrapresa senza i necessari studi che valutasse re mitica solo eventuali impatti negativi penso ad alcune attività insediative turistiche industriali e infrastrutturali
In alcune parti l'abbandono delle coltivazioni ha lasciato le pendici alla mercé degli eventi naturali senza più l'azione di ripristino sistematico che veniva fatta dal contadino
Ma altre situazioni di pericolosità sono presenti una certa attività sismica inondazioni
Valanghe inquinamenti proprio questi ultimi in progressivo aumento legati soprattutto agli insediamenti antropici e industriali in particolar modo anche al turismo
Ci pensa rifiuti solidi anche in alta montagna oppure industriale ai fanghi tossici nei nei nei fondovalle e infine anche le piogge acide purtroppo che avvengono da territorio Esterni alla alle Dolomiti però che arrivano anche anche qui tutte queste situazioni di pericolosità in un territorio con caratteristiche di vulnerabilità territoriale come come dicevo e come quello dolomitico con aria notevole esposizione insediativa possono determinare gravi prospettive di rischio questo inoltre deve essere valutato ed eventualmente eliminato
O il più possibile mitigato attraverso una programmazione attenta e rigorosa quindi una programmazione di nuovi insediamenti una programmazione di vie di comunicazione una programmazione di impianti di risalita e piste da sci
Se la sistemazione idrogeologica dell'aria dolomitica si può considerare soddisfacente cioè ci sono delle attività delle delle azioni di salvaguardia ITO idrogeologica buone
Bisogna però fare attenzione a non creare invece nuove situazioni di rischio e questo credo che sia il punto a penso per esempio al progetto di impianti sciistici alle Cinque Torri e vengono fatte su un corpo di frana
Penso al progetto autostradale del fa d'alto
Che già a provocato segni di dissesto
Ancora penso l'anello cistico del Pelmo qui un aspetto diverso di cui tratterò brevemente anche anche anche dopo cioè come come beni naturali certamente è un problema politico quindi perché sia la sistemazione Ifi idrogeologica in senso positivo che le opere tipo strade impianti questo in senso negativo nega attivo possono certamente consensi
Mentre non porta consensi la prevenzione
Un quarto aspetto ma non ultimo per l'importanza che ha in questo territorio e quello dei beni culturali
Fra i beni culturali sono anche quelli naturali in quanto fanno parte della nostra cultura così come quelli artistici architettonici documentarie cetra comunque tutti i beni culturali sono e debbono essere distinta dipendente integrati fra loro
Se prendiamo appunto le Dolomiti la loro storia Geologia e antropizzazione geomorfologia e vegetazione
Con esempi di integrazione fra natura e opere dell'uomo che vedono esempi sul versante agricole terrazzati nei tetti delle abitazioni selciato delle mulattiere che utilizzano la roccia delle formazioni geologiche circostanti
Nelle baite e ne rimasi fatti Collegno delle conifere e via via fino agli affreschi delle case e agli oggetti dell'artigianato il tutto in un equilibrio che purtroppo mostra segni di alterazione di degrado e di lacerazione
Fra i beni naturale delle Dolomiti più diffusi e spettacolari sono quelli geologici geomorfologici una guglia roccioso una forma torrentizio un ponte naturale una scogliera corallina fossile
O altro ancora hanno da sempre costituito materia di interesse e di richiamo per la loro componente scenico oppure per la loro rarità originalità
Tuttavia non sono soltanto questi attributi questi attributi estetici
Che debbono conferire valori a questi elementi del paesaggio ma anche a volte soprattutto il loro significato culturale in quanto appunto testimonianza di una vicenda geologica passata
Come l'opera dei ghiacciai durante l'invasione del Quaternario di un evento come la struttura tettonica un giacimento di fossili o di minerali
Qui mi voglio soffermare su due aspetti che riguardano appunto i beni naturali uno gli aspetti del turismo e l'altro quelli della valutazione di impatto ambientale
L'interesse che si sta registrando verso i beni naturali e dell'ambiente nella sua generalità sia a livello di opinione pubblica che attraverso iniziative legislative private di censimento protezione recupero offerto di questo patrimonio
Fanno ritenere con la loro corretta interpretazione valorizzazione li possa collocare nel nostro Paese ai primi posti fra le risorse turistiche
La loro conoscenza e l'individuazione
E la comprensione del loro significato culturale consentirà di superare appunto quell'aspro ciò quell'approccio di tipo essenzialmente estetico
Che ha fatto finora della componente scenica o spettacolare l'unico richiamo di questi beni naturali
Ecco quindi la possibilità di offrire luoghi e paesaggi magari già visti
Sono stati malamente resi turisticamente sterili dal consumismo in una prospettiva diversa dove sia chiaro il percorso naturalistico e storico che li ha formati che li ha portati ad assumere certe caratteristiche
Soltanto la questa conoscenza si potrà arrivare alla coscienza del loro valore per l'uomo e quindi ad azioni di tutela e di valorizzazione correttamente inserite in una pianificazione territoriale
Il bicentenario del battesimo geologico delle Dolomiti ha offerto l'occasione di applicare proprio a Cortina d'Ampezzo
Un progetto culturale per il turismo che andasse oltre la passeggiato l'escursione oltre la vacanza e lo svago
In questa occasione l'azienda di promozione turistica di Cortina d'Ampezzo e che abbiamo il presidente del Favero ha definito una serie di iniziative intese accordi diversi aspetti storici artistici e naturalistici
E inseriti in un progetto turistico che andasse anche oltre il momento contingente del bicentenario itinerari naturalistici iniziative espositive
Congressuali e ora l'iniziativa anche di un centro studi indie intitolato al naturalista scomparso Rinaldo trattenga
Un altro aspetto che riguarda i beni naturali come dicevo in particolare quelli di tipo geologico geomorfologico riguarda si riferisce alle procedure di valutazione di impatto ambientale
Se vuoi mettere prossimo schema di in uno studio di impatto ambientale le ricerche nell'ambito delle scienze della terra si colgono si collocano in due settori di indagine
Qui non vi illustro tutta questa ma soltanto la parte a sinistra quella che riguarda il percorso logico di questa procedura
Quindi al al di là dei problemi connessi con la pericolosità esistente o indotta quindi la parte centrale destra del dello dello schema
Quello del dei beni naturale cioè il confronto di questi beni naturali con le previste operazioni che accompagnano la costruzione dell'opera e con le caratteristiche di questa una volta edificate in esercizio
Tutto ciò forniva gli elementi per una valutazione se tali beni potranno essere perduti o alterati e in quest'ultimo caso come e di quanto
Soltanto un approccio di tipo culturale e scientifico quindi ribadisco questo approccio non l'approccio di tipo estetico
Una un approccio scientifica i beni naturali permetterà oltretutto queste operazioni necessarie per dare quelle operazioni necessarie per dare a questi questi beni giusto peso di valutarne i tempi di evoluzione
Di inserirli in una corretta gerarchizzazioni integrata che permetta di confrontarli quantitativamente con tutte le varie componenti ambientali e di ricercarne le eventuali interazioni
Operazioni che in un approccio di tipo puramente estetico soggettivo come dicevo difficilmente possono essere invece attuate
Un'ultima parte di questa mia relata relazione
Decidono farla su con alcune osservazioni sui problemi dei parchi e del Piano territoriale di coordinamento del Veneto che è anche piano paesistico del della stessa regione
La legge quattrocentotrentuno appunto la legge cosiddetta Galasso dall'otto agosto l'ottantacinque
è stata preceduta come sapete da svariati momenti legislativi in particolare ne vorrei citare soltanto due la la la legge mille quattrocentonovantasette del mille novecentotrentanove e quella mille centocinquanta del quarantadue la prima che proponeva una concezione estetica arcadica o romantica del paesaggio
Si tratta infatti di bellezze naturali mentre la seconda ha un'impostazione invece meramente vincolistica della tutela del paesaggio
Con questa legge cioè con la nuova legge del modello dell'ottantacinque invece c'è una visione unitaria dei comprensiva dell'ambiente del territorio
Nel quale lo strumento fondamentale di protezione non è più di volta in volta il vincolo paesistico bensì il piano
Paesistico che reso obbligatorio alle Regioni si parla cioè di pianificazione come di un'azione politica che viene sottratta alla casuale successione nel tempo di parziali progetti d'intervento
Questa legge imponeva alle Regioni di elaborare i piani paesistici entro il trentun dicembre dell'ottantasei ma ciò ha costretto le regioni ad una pianificazione paesistica da svolgersi in tempi troppo brevi rispetto alle difficoltà della problematica complessiva e dagli obiettivi che la legge sì presidente si prefigge
Questo
Con tutti i rischi che una pianificazione affrettata risultasse insufficiente dal punto di vista culturale che non fosse adeguatamente preparato attraverso il coinvolgimento e la sensibilizzazione delle popolazioni
Che non potesse essere accompagnata infine da una strategia generale di utilizzazione del territorio attraverso anche parallele azioni di gestione e valorizzazione economica delle risorse
Una conseguenza negativa di tutto ciò e che non viene stimolata la coscienza culturale di chi deve recepire i vincoli e che quindi non viene favorito un consenso politico
Basato sulla conoscenza e sulla sensibilizzazione ai problemi dell'ambiente in tutti i suoi aspetti naturali ed antropici
In particolare la Regione Veneto adottato uno strumento che è appunto il Piano territoriale di coordinamento che è anche il piano paesistico ma che non è stato ancora approvato questo piano comprende dei piani d'area cioè il massiccio del Grappa la laguna
E l'area veneziana il Delta del Po
Parallelamente nemmeno i tentativi di parco sono stati approvati vedersi appunto quello dei Lessini che è stato bocciato con la difficile gestazione di quello degli organi di quello d'Ampezzo a proposito di questo un altro tema importante quello dei compiti da attribuire ai vari enti locali cioè un problema di scala di processualità e di compiti diversificati
Alla Regione dovrebbe competere il compito la precisa definizione degli indirizzi e delle norme di pianificazione e l'individuazione dei diversi ambiti specifici distintivi del paesaggio regionale
Alle Province alle Comunità montane al al alle Regole d'Ampezzo ai comuni a seconda dei casi dovrebbero invece essere conferite le deleghe per le successive perimetrazioni che derivino con maggiore pertinenza e con maggiore conoscenza
Credo e taglio quegli ambiti e che individuino ancora aree specifiche da tutelare da adibire a parco e così via
Agli enti locali quindi dovrebbero essere attribuite le deleghe di autogestioni in materia di parchi ma purtroppo esempi di disastri ambientali ed urbanistici perpetrati da alcuni comuni
Possono giustificare una certa difficoltà all'attribuzione di queste deleghe
Nel caso specifico del Parco d'Ampezzo siamo invece in una situazione ottimale il presidente delle delle regole Palmieri che c'è anche anche oggi e qui presente
Ci ha ha ricordato ieri che già da mille anni questo territorio e gestito correttamente anche se non ha la prelazione di parco attenuazione che ritengo comunque riduttiva e ambigua
Ma in generale
Gli scarsi risultati fin qui raggiunti o i tentativi a vuoto in parte eseguiti rivelano questo una insufficiente conoscenza dei processi ambientali visti in modo integrato quindi una scarsa efficacia di tipo culturale
Poi ancora un'adeguata preparazione sociale e l'assenza di un preventivo coinvolgimento e quindi di una sensibilizzazione delle popolazioni col risultato che questa operazione di pianificazione non vengono capite
Se non addirittura criticati o avversate manca infine un'adeguata parallela strategie di valorizzazione economica delle risorse e quindi questo tipo di pianificazione e in genere visto come limitativo o lesivo di certi diritti
Vorrei con concludere affermando che i piani paesistici i parchi queste iniziative rappresentano un'importante occasione sia culturale che politica ma che purtroppo rischia di essere perduta
Grazie professor fra l'inizio e per la sua relazione prima di dare la parola al professor senti terzi steso ringraziare alcune personalità presenti il questo nostro convegno l'onorevole
Isaia Gasparotto che anche membro del gruppo montagna che si è costituito che lavora alla Camera dei deputati e il professor Gian Candido De Martin
Presidente della Magnifica comunità del Cadore Dora alla la parola al professore venti cielo geologo ti ritiene di Agordo parlerà poi professore dal padre
Certo
E l'argomento è molto complesso meriterebbe
Forse
Curatore diverso e anche un tempo diverso più profondo qualche semplice accenno la la gelosia Dolomiti relativo di certo io cosa vuol dico
La Georgia uniti incomincia molto indietro
Sopra un basamento di oggi antichissime
Gli oltre cinquecento milioni di anni
Metamorfico come questo che vedete
Vennero gli uomini che hanno portato alla situazione su musica
Che
Perché
Praticamente questi fenomeni pur trovandosi Dolomiti ormai abbastanza nota prossimo
Ecco questi contatti tra rocce per tali dolomitica rocce vulcaniche induttori schiaccia sull'altro l'isolamento no questa uniforme in cui si sono controlli Passo Giau molti cerniera prossimo
Queste rocce tante volte Lalli che andesite che contengono May cristallino progetti di ricerca si trovano facilmente qui abbiamo materiali turchi anzi stratificati dovuti a frane sottomarine degli edifici vulcanici
Cresce diventavano poi all'Argonne forma di strati di tipo phishing alternanze di materiale arenarsi grossissimi
Gruppo Del Monte Papetti che è costituito da sette ottocento metri di spessore di alternanze di colate
Ladri che sottomarine sub aeree precisi esplosione conglomerati e tufi vulcanici
Questi fenomeni era accompagnato con mamma temo profondo esistevano l'area presso Marina magma profondo che lei di origine alla monsoniche magma che a contatto con l'o c'è sovrastanti come il calcare dalla mormorava ed altre voci e digerire fenomeni metamorfici di contato trasformazione mitologica
Il solito ad opera di elevata temperatura
Che origine a una miriade di minerali e a fenomeni geologici tra i più interessanti al mondo che furono oggetto di studio già agli inizi del secolo scorso al primo Congresso Geologico mondiale
Fu tenuto a Predazzo
Oltre centocinquant'anni fa qui siamo sui monti consoni contatto tra voce formati che a sinistra
Profondi intrusive processi mentali a destra ecco un'altra visione si vede contrasto tra queste rocce nerastre terrazze biancastre del calcare della Marmolada ecco cristalli in questa lo dicono sull'aria un silicato di calcio che si è formato attraverso la reazione di queste rocce
Successivamente nell'Adriatico superiore
Si arrestò il vulcanismo l'inizio fenomeno di sedimentazione Teresina dono male e di rielaborazione sottomarina
Di quei prodotti vulcanici precedentemente sedimentati si formò la nota formazione dagli strati di San Cassiano e famosa amministrativi a valle che costituisce un elemento interessante sia dal punto di vista morfologico della vegetazione ma specialmente anche da instabilità Grauso logica delle Dolomiti
La conca di Cortina e sopra queste rocce tracce che affiorano anche in molte altre zone sotto il piano di Sinisi lungo Laval l'alta valle Cordevole per Sarah Palin a lungo l'altopiano di Cars eccetera ultrachic
Successivamente
Dal piano sta amico superiore troviamo la formazione di RAI del una c'è l'immigrazione particolare che praticamente copre tutta l'area dolomitica
Cessò quasi del tutto la vita degli organismi costruttori il mutualismo era già cessato decise inventarono arenarie arzillo e sadico che portò che come ratti nell'aria delle Dolomiti orientali presso Cibiana tra loro anche Jesse
Che si materiali costituiscono una interruzione la serio mitica caratteristica
La prossima affiorano in molti posti prima quando l'altra Venanzi detestati rossastri alla base tre Dolomiti superiore
Ecco qua aprile sull'accisa da sella vedete con interruzione Autonomie inferiore donne superiore immersa con l'assegno la quell'azienda che taglia in modo caratteristico la parete Sosa perché costituisce un elemento ideatore essa un mito rivisto in Congo elemento che essa facile ruvidità di queste voci crea il crollo delle pareti superiori
Ecco il gruppo c'è l'amore tagliato a quella linea orizzontale e questo orizzonte redigano tinozze
Argillose argillose ero dipinto artista aderì prossimo proprio la base dato faticose su possente costruzione successiva è costituito da queste voci qui muoiono perché la stia non l'ho fatta questa integrazione prossimo
Ecco anche la base delle Tre Cime di Lavaredo bellissimi pinnacoli
Limiti titolo milanese stanno o sul basamento che piuttosto deboli stabile tra qualche milione di anni anche lettere simili alla saranno il ghiaione che sta sotto purtroppo
Pittore veneziano gruppo civetta si vede la stratificazione Adriana sulla sinistra in basso precisa il Parlamento per dove qui crolli questo crollo avvenuto lo misi in questo secolo dovuto proprio l'erosione del piede quindi questa parete dolomitica
Per successivamente cessò questo apporto Taurisano forse portolano mio principale nel piano Noriko successivo Traverso uno complessa serie
Dei si poteva vincere di ambienti di alta e bassa marea di praterie di alghe qui si vede un ciclo tema cioè una sedimentazione di dolomia una immersione la formazione di una brezza di colore nerastro e poi non ho sedimentazione
Ogni strato delle dolomie stratificate che avete qui attorno sono costituite praticamente attraverso questi complessi fenomeni qui c'è il fossile negavo con che viveva
In questo questo ambiente molto contante utile al contrario Cortina perché abbiamo una sono quegli studiosi queste cose lavorano dimostrate mille volte
Ricordiamo anche che in queste però ha chiesto alla base del Pelmo trovate recentemente le orme
Dei lei vuole che orme pesce condono secondo stime alza il muro in Europa dalle orme di dinosauri che passeggiavano in queste praterie di alghe stimare passo che si cibavano probabilmente di queste anche
C'è uno invece strati
Rocce intaccare stratificate sempre di non vi di un ambiente di questo genere costituiscono questi ambienti dolomitici le più belle pareti le pareti della Tofana davanti all'auto le Tre Cime di Lavaredo sono appesi ecco qua siamo un gruppo di culture Ines
Queste rocce sono costituite da strati alternati di calcare con dislivelli sottili di Mannoia arzilla che tante volte creano anche qualche problema durante la salita l'arrampicata
Curioso restano uno dalla Torre Trieste che mostra facciamo una continuità perfetta in verticale senza soluzione di continuità
Salendo però si nota che a metà dalla parete come in quasi tutta l'area come etica ma in particolar modo di Savona mancano circa cinquecento metri di rocce
Nel piano etico che invece c'erano sedimentate sia non avvicina carica che novanta dice c'è una grande enorme lacuna stratigrafica sotto sodomia sopracciglio calcari
La interruzione non passa neanche su una chiesa proprio metta della parete prego
The cupa salendo si vendica la roccia sotto tu stratificata ci sono
Appetiti fa sì che per replicarsi sopra la voce diretta attribuisce aveva fanno applicata molto più di aderenza molto più delicata e si nota questo passaggio non c'è nessun'altra informazione che si dica che sotto domina sopra calcare
Prego
Diretta è costituito queste rocce sotto dolomitiche sopra calcare del taglio già prese
Abbiamo fenomeni di sconvolgimento teutonico sia sulle Tofane sulla carne massa sul pure scolaro sale anche in cima la civetta dove fenomeni successivi di orogenesi portarono ripiegamento di queste rocce
Diciamo nelle ci prese ci prese superiore informazione del rosso ammonitico nelle zone dalle Dolomiti diciamo meridionali una zona sottolinea la Valsugana sono rocce calcare Omar nuove rossastre ricchi di fossili ci e c'è un frammento di una grossa munite
La giocosità gomiti diciamo che ha una storia molto più lunga nel settore assolute quinario dolomitica centrale non ci sono più i testimoni di queste rocce trio Cretacico superiore sulla sinistra una scaglia lo saluta Caremar nuovo
Che affiora praticamente solo sulle cime più elevate colto meridionale e poi nel Vallonga invece che e costi costruisse geograficamente il limite inferiore alle Dolomiti facciamo un gruppo delle diciamo Dolomiti Feltrinelli
Prossimo
Queste rocce sono oggetto intanto oggi intrometto dice il Ctp minerali come questo nuovo rimarca site bellissimo pur interessanti forse di come questo e chi moderno la prossima
Comincia sollevarsi l'area dolomitica per l'orogenesi alpina per la collisione con Doohan mancava cioè dall'Africa
E dell'Europa si sedimentano davvero dall'orogenesi alpina si sedimentano per forte erosione trasporto sedimentazione con Mondo e torbide sottomarine ci sembra potente serie
Cinica pessimisti per l'uno che lo spessore di circa un milione di metri rocce calcaree o argillose specialmente Chilton argillose
Molto instabili che creano i famosi dissesti del bacino d'Alpago e dalla Val Belluna tracce che troviamo un'area marginale dolomitica
Nell'aria un etilometro mediamente questa voce non la Fioroni
Qui ci deve fare un salto qui c'è una lacuna praticamente di informazioni di parecchie decine in milioni di anni per parlare dei dissesti idrogeologici dalla morfologia più accennare alle transazioni fenomeno che ha venduto sei volte da un milione settecentocinquanta mila anni qua
E sei quattro volte negli ultimi seicento mila anni
Tra l'uomo che e tanti conoscono per l'avevo studiato ma che comunque ha dato origine a uno morfologia
Alternata lunga ma svolge facciale il primo internazionali Crocione trotzkisti ha dato origine alla morfologia che noi vediamo che la tra altri interessanti al mondo devo dire che raffreddamento climatico aumento dall'umidità ha portato alla formazione di ghiacciai comico di oggi esistono in Alaska che qui fronti chiuse uno fino in pianura
In Puglia sopra utile Vittorio Veneto lavori Garda eccetera eccetera morfologia glaciale che si trova anche oggi nelle ultime fasi di ritiro laziale durante i periodi di star riflessioni stessi
Invece se ne sta viale ben studiati specialmente al professor pianista che prima aveva studiato aveva parlato prevede forti piano le pale
Di San Martino e in tutte le zone più elevati dolomitiche
Morfologia glaciale che si può vedere attraverso questi meravigliosi profili di vaglia dunque stradali San Lucano
Dove c'è un regista un dislivello di mille cinquecento metri tra fondo male le pareti e che mostra praticamente un'origine quasi esclusivamente nazionale
Fenomeni di carsismo molto complessi che strumento dalla voce calcare del gruppo verso la pisside civetta piatti piani una carrellata delle pale di San Martino fenomeni molto interessanti
Bevande parlare dei dissesti idrogeologici dissesti idrogeologici
Connessi esclusivamente alla gelosia ci sono di dissesti che sono connessi a molteplici attività la gelosia però per determinante alla formazione del dissesto la costituzione geologica la struttura tettonica le caratteristiche sia meccaniche geotecniche termini sono determinanti
Ma nessuno dissesto idrogeologico può prescindere dal clima a prescindere dall'acqua cellula ci sono pochi dissesto idrogeologico che non abbiamo acqua turisti dissesti sono creduti a tensioni tettoniche adulti a fenomeni gravi tattili
Che hanno poco a che fare con i dissesti disuso a terra quella la taglia positiva precedente mostrava una curva l'andamento climatico mostra praticamente come l'andamento climatico per i termini ante anche nel dissesto abbiamo qui delle una cartografia molto semplice e chiara che
Mostra danni dovuti alla alluvione almeno cento centosei Tre Venezie
Questi danni alluvionali glielo invece presenta sei
Ovviamente ristretto non può ciò che il dissesto idrogeologico
Ricordiamo che tutti i comunicati in giallo in rosso verso la pianura sono danni dovuti al atti alluvionamento allagamento nell'aria luce montana insoluti eminentemente a franosità e ha se non meriti erosione trasporto idraulico
Chiede che nell'area
Tipicamente volo mitica esiste la maggior quantità di Sesto quindi non è evidente che parlare o mitica
Tra le più interessanti più bello del mondo fosse anche quella per gli Stati che quella in cui il pre crisi l'equilibrio idrogeologico è per il più precario
Meglio positiva brutto che mostra una per la carta
Che dei rilievi si è un po'una catasto i dissesti valle per valle tipo per tipo pronti mille centotré sessantasei seguito dall'unione ecco qua l'Area Centro dolomitica qua e là coordinò parte del Trentino
E del comune Cortina su in alto dove c'è una elevatissima concentrazione ti danno derivante dall'alluvione e quindi dal dissesto idrogeologico
Vorrei fare uno rassegna il dissesto inclusione delle rocce
Le fila degli orsi quartiere le voci
Metamorfiche Latona Sorico sono tra le voci più instabili abbiamo estesi dissesti dovuti sempre a cause naturale parliamo nell'aria nel comune di Gosaldo dove sono stati contate centinaia e centinaia di frane in coro attive Jacques Paesi interisti bustier certo spopolamento Causa dissesto
Nell'area del Comelico nell'aria della dalla Valle Isarco
Sulla tenuta delle catastrofi dovute a frane ed erosioni a partire con testimonianze precisa a partire dal mille novecento caro portato a gravi danni
Croce successive sono rocce caratterizzate da caratteristiche tecniche molto migliori quali torti ricorsi ferì in certe zone quasi prive di Sesto
Però in certe zone sono queste rocce molto presentate suddivisi lastre queste processo divisi lastre presentano una pericolosità per quanto riguarda rientrano e qui abbiamo una non diapositiva dalla Val d'Ega io l'ho girato a tutto appigli per anni specialmente in alto ricevono allora gira a piedi in alto vedi situazioni di quel genere non esistono
Enormi quantità di masse Clivio fortemente instabile quando si passa sotto lentamente si rimettono mano sulla testa perché una situazione con centinaia e centinaia di dissesti potenziali e che non possono certamente essere sistemati forse meglio l'ignoranza è molto meglio non conosciuti così si evita il problema
Cioè come fenomeno di caduta di porsi di lungo la ferrovia Bolzano prenderò alcuni anni fa mille centottantaquattro prossima ecco che è finita
Non vorrei essere catastrofico lo fa nessuno breve rassegna tanto i dissesti sul così diluiti negli anni c'è una nuova serie di o positive mi dispiace dispiace per voi
Ecco questo fenomeno Antonio centottantacinque un crollo di torte di molto tenaci detto il blocco sa circa venti metri cubi inutili su roccette Maxima crollano anche le voci tenaci
Che ha investito un'automobile con dentro quattro passeggeri e tutti sono rimasti di
Prego
Nella successiva
Ci sia lo stesso Violante poca Zoological durante il Permiano medio abbiamo Lerna Riva Gardena voce normalmente prive di grandi dissesti idrogeologici ricordiamo però una frana avvenuta
Il quattro novembre mille novecentotrentasei a Falcade dove in questo piccolo villaggio di suo nuovo sopra Falcade
Una frana negli strati avrà l'appoggio imbevuti d'acqua
Scivolò sul alcuni edifici e vi furono venti undici morti quindi esiste una pericolosità giocosità anche incerte rocce apparentemente stabili nonostante il Paese adesso cinque secoli avvenuta con la frana una volta solo la formazione Bellerophon del Permiano superiore tale formazioni più stabili dell'area dolomitica ci siamo dissesti diffusi in tutte le zone ove essa affiora formazioni dirlo sui calanchi come vengono mal tiepida nella zona di Falcade lungo il Rio arringa l'osso di calore
La prossima
Ecco qua Savona Sondrio rintracciamo se il calore dove in atto un intervento la Protezione civile per eliminare parte di questa preti stabile
Ma abbiamo anche gravi fenomeni quasi imprevedibili o imprevedibili per la maggior parte dei tecnici mettono lui sprofonda mento coliforme quest'anno nomina che si è formata solo in una notte senza dare alcun preannuncio lungo una strada comunale impedì Falcade due anni fa lo rovina di duecento metri cubi cotoni e di sprofondamento in atto presso ha corrotto limiti proprietari di questi terreni le coprono ci mettono a terra perché altrimenti l'orto rinnovare almeno dal punto di vista e divisione
Prossimo spreco fenomeni nella
Nella formazione diversa perversa Aniano abbiamo grandi aree franose quindi prima dell'area DC simile torrente Tor colto lenticchie o il tre Coppa nel bacino tre Marmolada e questi fenomeni si vedono che sono disposizioni erosione accelerata diffusa c'è una sovrapposizione di numerosi fenomeni di degradazione
Che costi e cioè che danno origine al bacino del Rio dalla Marmolada e che il più grande concentrato di erosione catastrofica che esista in tutta l'area dolomitica
Il prossimo
Ecco questi fenomeni di erosione frana sulla stessa ortografico autorete bio espresso senile fenomeni che vanno valutati e studiati
Tranne che ci furono anche nelle formazioni geologiche più stabili la frana delle anime voluto almeno centoquaranta che ha interrotto l'accesso lavato il dodici e che anche attualmente presenta molte situazioni di instabilità
Ricordiamo la frana viale che Ruta allo scivolamento Rotondi non esser la roccia molto tenace ma cioè soprastante rocce più instabili risposte avrà l'appoggio imbevute che hanno permesso scivolamento di quaranta milioni di metri cubi di una notte dell'undici gennaio mille settecentottantuno e con questo accumulo diede origine alla corale che oggi con l'accumulo su cui giace l'abitato di mangiare
Eroso praticamente dal emissario del torrente colpevole prossimo e dà origine a queste vaste regioni che si verificano ogni qual volta vengono delle piene alluvionali Ottolenghi sia scomparso Sandro l'assetto delle aree circostanti
Tranne Mingo macchiette nazi queste sono le rocce più tenaci e più stabili nell'area dolomitica forse anche del mondo danno origine a pareti verticali alti mille mille cinquecento metri non possono essere che fortemente instabili ogni tanto la vera missione dà origine a crolli questo crollo è venuto nel mille novecentootto trovo costa ventotto morti e la distruzione di due abitati Prada con Asti nella valle di San Lucano e tuttora esiste questa associazione uguale a quella descritta al professor De Paolini nel mille novecentootto canto sul Trono vuoto dopo due giorni a descrivere la situazione com'era rimasta Puglia queste zone stabiliti rimangono
Questa è una frana che avevate scritto anche
Pietro panissa di decompressione portò al sale mantenuta al secolo scorso
Che è di origine ha un grosso cumulo di materiale e tre vittime la distruzione dall'abitato di sì il titolare presso presso a corto
Ferone che avvengono anche in questi tempi nostri semitica Roccia presso Belmonte forte lì sotto Castell'Ottieri cavatore questa frana è venuto a circa dieci anni fa
E creò un fenomeno pericoloso passo tra carte non può col metro cubo sognato alcune case e non fece alcuna vittima mentre si stava facendo l'opera di protezione al piede che avevo chiesto urgentemente prego la prossima
Ospiti dolomitici apparentemente instabili ma ogni tanto qui la gravità in giugno un gioco molto a favore di queste di questi applichi ceduto le fessurazioni idee dove il gelo disgelo onde di trasmissioni che che portano disfacimento allora forse più stabili
E si vedeva questo dal basso su queste torri alte anche cento metri il gruppo il teste il corpo che urta un enorme accumulo di materiali che periodicamente rotto nuovo alle l'origine colate di fango detriti rotolamento i blocchi
La frana di roccia nelle strati quindi la valle tufi vulcanici rabbinici che iniziato molti anni fa si sviluppò specialmente nel centottantasei Telesina questo accumulo costruisce corso l'acqua
Il crea praticamente una spada di Damocle sull'abitato diciamo Lehár Cerminara
Ecco altre frane nell'alta val Fiorentina
Centinaia e centinaia di frane oltre quindici venti per cento la superficie territoriale caratterizzata da instabilità idrogeologico diffusa comprò per i grandiosi come questo la bolla l'orso milioni di metri cubi scivolati in un unico e ventotto intessuta sei
Strati di San Cassiano tutta questa zona del Passo di Campolongo voi vedete bella verdeggiante perché tanto più franoso in questo materiale questo caso materiale e tanto più buono la situazione conto questo materiale vasi comunque ricco di sali di potassio fosforo e diciamo con elementi tipici della la vita vegetale nessuno le faranno delle colate di fango che si verificano ogni tanto con doppio
Ma con qualche ostinato anticamente costituita su questi depositi colata che hanno sconvolto specialmente all'area nell'immediato può spaziale ma anche in tempi recenti
Tutti voi conoscerete i fanoni ferrosi costa Lares di tavolini lavorano vivace vertici muove sempre perché la statale dolomitica taglia e sulla statale Dolomiti c'è sempre con la depressione che ci indica il terreno si muove
E non me li franoso induco curioso l'euro e sottratti lunare dentro Soldano dove gli interventi alla Forestale sono riuscito e tragica metri più seria già stabilizzare fortemente versanti ma resta il secondo vallivo che diciamo abbastanza di Stato che ancora prego
Strategie Cassiano Castronno non l'area di Livinallongo piscine dalla degradazione inarrestabile Marie lenta non pericolosa ma inarrestabile da parte della prego
Strati di Rai per stati Rai poteri che avevo citato prima che costituiscono un elemento di debolezza strutturale tonica dalla stabilità io mostruosi cavare dolomitica strati interessantissimi sotto profilo solo dico e tanto
Pericolosi visto profilo tra Stato Rita
Le norme di frane di migliori Dini metri cubi nella strani antiche sotto il naso la moglie Ansa ma in tutta la realtà Intimissimi Sebastiano ottimismo stesi in tutta l'area del passo Tre Croci dorata una ruga voi
Io sono il pomeriggio Longorio gravasse Canova sono timoroso Cioce moroso ci voti Passignano armi di erosione di stabilità geologica alle Cinque Torri
Come abbiamo già spiegato molte volte gli studiosi non sono mai state ferme si sono mosse verso il basso per questo hanno questo aspetto così bello caratteristico ma anche dovuto scivolamento prego questa la frana
E c'è un po'tentò una spende scritta dal vostro
E niente diciamo studioso giardini venuta meno centottantasei
Ecco fra un attimo più tagliata
Ho quasi finito
Dal punto fino soppresso
Presso San Vito di Cadore gravissimi alle grandi colate di Tito pressoché a Ponza croce molto stabili ma qui tanto lui se questi fenomeni tranne in queste rocce in Val Sarentino prego
Cortile mulini materiali detritici c'è tutta la copertura quaternaria questi titola alluvioni morene dei titoli falda sul settore forse di più grandi fenomeni di franamento avvistabilità eroso logica qui sono esempi su nomi di degradazione nelle delle piramidi di terra invalida il sembra qui abbiamo fenomeni di erosione nelle nostre vallate prego
Se non vi è ragione che ci trasformano colate di fango vale con dati condannata abitati infrastrutture prego
Grandi frane questa volta rete del settanta
Grandi frane che si evolvono nel tempo che sono tugurio codalunga
Non è che ci sono verificate si verificò in modo continuo questa certificata un anno fa circa sette otto aprile venticinque aprile Riccardo Illy
Eccetera eccetera le auto davanti
Colate di fango usiamo Pato il fango unito al termine del finiano Longorio Ciampa stabilito di Fassa circa dieci anni fa queste colate di fango poi ognuno dei corsi d'acqua e alimentano trasporto solido Lunardon Coop durante inutili frasi creano il nome di al monumento il primo vivrà unico in tarda Total pause Tolomei anche antropici dissesto certamente dovuto in gran parte a cause naturali anzi per la maggior diretto al novanta per cento al caldo e sono sempre naturali promossi mette molto spesso ma le condizioni perfette ideali prese colpito questo dissesto poi c'è senno di poi no poi c'è sempre il senno di poi cioè non si dovrà far questo fra l'altro ecco altri fenomeni di così non costruite bene prego
Evidentemente le cose non sono state fatte bene non è semplice pioggia creato questo danno
Per i apriamo dissesti artificiali costruiti solo l'uomo io chiudo con questo dare loro mitica è bellissima per tutelare nel mondo per me io ci credo perché io Tyson compra un parte del mio tempo superveloce l'ho passato tre segmenti così mi è parso molto a tavolino
è un'area anche molto dice stabile dare abbastanza instabili in cui l'uomo deve avere una particolare sensibilità conoscere deve affrontare i problemi con un certo criterio che non sto qui a parlare qualche volta tutte sono venuti i fenomeni disastrosi la frana del Vajont
Con migliaia di vittime questa erano noti stava c'entra poco con le Dolomiti e T-shirt ritroso logico
Però piuttosto sta testimoniare che c'è una grande necessità Young diverso approccio a questi problemi diversa conoscenza dall'ambiente
E niente ho finito
Ma
Manca
Era una
Mettano
E
Vivere
L'ultima tenacia credo oltre ad una
Ma
Basterà
Ma
Brescia monca
Già
Per circa anche
Lasciamo una prima Sciacca
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Io exploit
Prima allora inumana
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Ma anch'io va tedesca all'omonimo
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Una talmente tanto la parola natura tratto urlatori comunque io direi intanto nel dare la parola al professor Tantalo dal tavolo sotto il alla professor Candido De Martini accanto l'intelletto e dal piglio dell'Austria e poi magari facciamo un attimo il punto della situazione allora la parola al professor che D'Alpaos dell'università di tante
No
Non c'è più spesso
Ah ecco scusi microfono e anzi ancora
Quindi esatto queste
Cercherò
Funziona
Dopo quanto ha detto il professor tenti credo sia difficile parlare di sistemazioni in montagna
Però in montagna bisogna vivere quindi qualche cosa dirò soprattutto per quanto riguarda alcuni aspetti
Fondamentali alcuni concetti informatori
Mi tutta l'area dolomitica ma in generale in tutti i territori montani
Il regime dei corsi d'acqua è fortemente condizionato dalle utilizzazioni idroelettriche realizzate nella prima metà di questo secolo voi qui vediamo un esempio relativo al medio bacino del Piave
E vediamo come la rete idrografica naturale fortemente interconnessa con la Rete di sfruttamento idroelettrico che contempla l'inserimento di serbatoi
Di regolazione delle portate e i canali di gallerie artificiali per la diversione delle portate
Il regime dei corsi d'acqua in montagna e perciò non più regine naturale ma un regime regolato che ha dei riflessi negativi
Talvolta sulla difesa Idraulica è impensabile proporre l'eliminazione dello sfruttamento idroelettrico tanto più in questo periodo in cui si parla tanto di energia pulita per questa per certi aspetti è forse l'unica energia pulita che oggi produciamo
Peraltro credo che sia necessario porre l'accento su alcuni aspetti connessi con l'utilizzazione idroelettrica perché questi aspetti sono rilevanti come dicevo prima dal punto di vista della difesa idraulica
La presenza dei serbatoi in particolare comporta sullo regime idraulico dei torrenti profonde modificazioni sulle portate ripide
Sia sulle portate di Marghera e di morbilità dei corsi d'acqua
Che sono stravolte rispetto a regime naturale
Più modeste invece sono le riduzioni delle portate il colmo delle massime piene questo soprattutto per come i serbatoi idroelettrici sono stati concepiti e per l'esercizio per i questi serbatoi viene fatto
Una conseguenza altrettanto rilevante e importante è quella dei serbatoi sul trasporto solido praticamente i serbatoi intercettano completamente il materiale in arrivo da Monte e non fanno passare a valle
Se non portata liquida
Qui vediamo in questo trasparente
Un andamento annuale delle portate del bollite
è un tipico andamento alpino vediamo evidenziati in giallo l'andamento delle precipitazioni Ingrosso l'andamento delle portate medie giornaliere riconosciamo nel periodo invernale
Le situazioni di magra che sono anche proprie del periodo estivo nel periodo pre primaverile le morbide e nel periodo autunnale le piene
L'intervento di regolazione dei dei serbatoi come dicevo prima
Modifica sensibilmente l'andamento delle portate delle conseguenze sul trasporto solido sono rilevantissime
Perché la capacità di trasporto della corrente dipende dal cupo o dal quadrato della portata liquida il che vuol dire che una riduzione a metà della portata liquida comporta una riduzione fino a dieci volte della portata solita
Ventidue aggiungere il fatto che spesso l'utilizzazione idroelettrica comporta come dicevo prima una diversione delle acque che vengono captate convogliate in altre parti attraverso gallerie artificiali
I tronchi a valle dei serbatoi sono perciò fortemente influenzate da questi da queste strutture
Nullo e praticamente l'effetto dei serbatoi idroelettrici sulla moderazione delle piene che pure sarebbe un beneficio
Non trascurabile soprattutto per gli ambienti della pianura lo vediamo in questo esempio che si riferisce al funzionamento dei serbatoi idroelettrici nel medio bacino del Piave
E vedete come l'andamento della portata in arrivo al serbatoio evidenziato in celeste praticamente non si discosti molto dall'andamento delle portate scaricate
I picchi di piena in arrivo sono di fatto trasferiti a valle senza nessuna moderazione
La causa di questo è in sostanza la struttura costruttiva dei serbatoi vediamo qui un tipico esempio lo sbarramento
E lo scarico di fondo che viene concepito soltanto come opera ausiliaria di mutamento del serbatoio
E il grande scarico di superficie questo perché in generale i serbatoi idroelettrico e gestito per mantenerlo sempre più sempre pieno compatibilmente con i deflussi delle portate
Ricordavo prima anche il fatto che il serbatoio idroelettrico trattiene
La totalità del materiale solido porta proveniente da monte la corrente in arrivo al serbatoio convoglia sempre della portata solida molto di più quando le portate liquide sono sostenute questo materiale tende a depositarsi l'incivile del serbatoio
E in relazione anche all'escussione di livello che il serbatoio e che il lago subisce può avanzare più o meno verso lo sbarramento
Una parte però dei materiali proveniente da Montella più sottile grazie a un fenomeno di differenze di densità può trascinarsi sul fondo del serbatoio e arrivare fino anche a ridosso dello sbarramento e in fondo questo è il problema che oggi hanno quasi tutti i serbatoi dell'area dolomitica una grossissimi fenomeni di intervento che hanno fatto anche pensare alla possibilità di rimuovere tali depositi con operazioni artificiali
Dal momento che dicevo prima da questi serbatoi non si può prescindere
è evidentemente necessario far riferimento al fatto che i fenomeni che la presenza di questi serbatoi determinano possono in qualche modo essere attenuati contenuti
In particolare per quanto riguarda le aste che sono a valle degli sbarramenti noi possiamo osservare a seconda della situazione geologica
E geomorfologica dell'asta di Valle due opposte tendenze potremmo osservare fenomeni di erosione là dove l'apporto solido degli affluenti
A valle del serbatoio non è consistente ma potremmo anche osservare rilevanti fenomeni di sopralluoghi ornamento
Se l'apporto di materiale solido da parte degli affluenti e consistente
In quanto questo materiale solido arrivano all'asta principale di fatto tende a depositarsi per l'incapacità della corrente liquida di trasferirli verso valle in un alveo di ampie dimensioni
Se noi vogliamo perciò moderare gli affetti che i serbatoi esercitano sul regimazione delle acque
Le sulla difesa del suolo in montagna dobbiamo pretendere quanto meno che sia rigorosamente rispettato il disciplinare di concessione
E cioè che siano derivate in durante le periodi periodi di magra esattamente le portate concesse e non di più
E che durante i periodi di morbida e di piena l'esercizio del serbatoio sia anche effettuato tenendo conto delle esigenze dell'altro di valle
Chi non trattenendo perciò la totalità degli afflussi in arrivo ma cercando anche di favorire lo smaltimento delle portate verso valle perché questo è un provvedimento fondamentale
Per la regimazione delle aste
Chi va
Problematiche assai diverse che senti nella sua illustrazione nella sua illustrazione avvenga evidenziato si presentano per i corsi d'acqua minori e in sostanza per quasi tutto il territorio montano perché noi qui ci troviamo di solito di fronte aste molto ripide impetuosi a versanti che sono instabili Agosti che spesso sono abbarbicati su pendii impossibili
Tutto questo costituisce una minaccia per gli abitati e in definitiva per le attività produttive
Noi lo possiamo vedere questo in alcuni esempi vedete qui
Chiaramente evidenziato all'azione erosiva su un versante che non è imbastito il tentativo di contrastare questa erosione con delle strutture
Trasversali sono questi fenomeni però che non colpiscono soltanto le aree non protette da bosco perché noi vediamo che in questo esempio pur essendo presente il bosco notiamo fenomeni di frana laterale nota notiamo fenomeni di profonda erosione
Tutto dipende fosse dall'interazione tra struttura terreno le acque
Non esistono situazioni impossibili dal punto di vista
Della possibilità di produrre e Setti
Dannosi sotto questo punto di vista altre volte il problema è quello del contenimento delle acque come in questo caso necessità di difendere delle case sorte arido a ridosso dei torrenti
Ora l'intervento di sistemazione non può essere evidentemente per ragioni economiche esteso su tutto il territorio
Oggi dobbiamo anche fare il conto con la diversa situazione
Di vita che si presenta nelle valli alpine anche nel territorio dolomitico
Fino agli anni Cinquanta noi avevamo una presenza massiccia diffusa sul territorio della popolazione
Lo Stato interveniva a sistemare i grandi dissesti interveniva sulle aste principali ma questi interventi di sistemazione sia Piancavallo uomo che abitando sul territorio interveniva per rimediare ai piccoli danni
Piccoli danni che se presi subito possono essere fronteggiati agevolmente e che possono però trasformarsi in grandi danni se lasciati andare
Oggigiorno in montagna la vita si è concentrata le attività si sono concentrate sui fondovalle
I casolari sparsi non esistono più le piccole frazioni sono state abbandonate Endo politica corretta di difesa del suolo di questo non si può non tener conto
Per ragioni economiche è anche chiaro perciò che parlando di difesa del suolo si deve pensare a una politica di difesa differenziata del suo bisogna in questa politica accettare anche che parti del territorio possano andare totalmente in rovina
Sarebbe quanto mai
Inopinabile pensare di arrestare tutto anche perché tutto non potrebbe essere fronteggiato
E quindi sostanza ciò che noi possiamo fare oggi in questa situazione
Di cercare di limitare i danni e di dare sicurezza alle zone in cui si concentrano le attività
Questo potrebbe essere ottenuto cercando di evitare sui torrenti minori sui arrivi minore importanza i trasporti di massa cioè quei fenomeni che portano rilevantissime quantità di materiale solido in breve spazio alle aste torrentizio e rendendole
Non in grado di trasportarle verso valle oppure mettendo nella condizione di trasportarli improvvisamente verso valle quasi tutti i problemi
Di difesa in montagna non sono creati dal contenimento delle portate l'Ipt ma sono creati creati dalla cattiva regimazione delle portate soli
In questo senso dobbiamo cercare perciò di sanare i fenomeni di erosione al piede
Dobbiamo cercare di ostacolare le colate laviche perché queste sono estremamente pericolose come i trasporti di massa
Dobbiamo cercare di realizzare anche delle zone di deposito di questo materiale perché non è pensabile che questo materiale posso partire alle quote più alte e ad andare andare verso la pianura in toto
Dobbiamo anche però cercare di non ostacolare i fenomeni erosivi che avvengono con gradualità perché questi sono in definitiva quelli che determinano la naturale evoluzione delle cose
Sulle vallate principali sui fondovalle delle vallate principali dove si è concentrata l'attività dell'uomo anche dobbiamo pensare a una difesa differenziata del territorio perché non è pensabile che su queste vallate ovunque e dovunque si possa costruire
Soprattutto per consentire una corretta regimazione del POR delle delle portate solido dobbiamo individuare delle zone in cui le ghiaie possono depositarsi o essere erose e quindi subire fortissime
Oscillazione di livello
Dobbiamo d'altra parte individuare le zone da proteggere assolutamente sono quelle dove si sviluppano i centri abitati e dove si sviluppano le attività produttive
E per questo si può ricorrere come spesso si fa alla canalizzazione ma la canalizzazione anche un intervento estremamente pericolosa perché se è messa in crisi può comportare il disastro per l'abitato che si vuole difendere
Canalizzare non significa perciò soltanto intervenire
Nella zona interessata direttamente dal dalla presenza di questa struttura ma significa anche intervenire a monte per evitare che in questa zona arrivino quantità abnormi di materiale solido che depositando sì potrebbero determinare la disabilitazione del torrente
Canalizzare comporta anche realizzare a valle della canalizzazione strutture di deposito del materiale solido tali da essere in grado di non influenzare il funzionamento della canalizzazione stessa e perciò questo un intervento assai delicato che spesso viene attuato avventatamente perché non si prende in considerazione non si prendono in considerazione le nella situazione di Monte nelle situazioni rivale
In definitiva allora se noi vogliamo parlare di una corretta politica di difesa del suolo credo che si debba parlare
Di una pianificazione degli interventi
Pianificare significa differenziare le difese da zona a zona
Tenendo conto delle infrastrutture evidentemente
Che però a loro volta devono tener conto anche del piano di sistemazione idraulico-forestale che si è prevista perché spesso le infrastrutture sono inserite laddove non è possibile né accettabile inseriti
In montagna poi e anche questo sembrerebbe logico è evidente ma non lo è alla prova dei fatti bisogna intervenire con gradualità
In quanto se noi interveniamo con interventi massicci possiamo alterare la natura dei corsi d'acqua determinare drastiche modificazioni del trasporto solido e quindi della regimazione del trasporto solido determinare effetti negativi sulle zone che stanno a valle
Attuare gradualità di interventi per ciò significa anche disporre non già di massicci investimenti in piccoli in brevi
Pazzi di tempo ma disporre degli stessi finanziamenti fosse anche di di finanziamenti maggiori di quelli che generalmente vengono attribuiti alla montagna costantemente nel tempo
Perché solo questo può garantire l'attuazione di una politica di difesa flessibile come deve essere in questo caso in quanto estremamente difficile prevedere in molti casi quale sarà il risultato dell'opera di sistemazione
E ovviamente per intervenire correttamente è necessario che ci sia una corretta progettazione delle opere
La quale richiede l'intervento di tecnici specializzati in diverse discipline
E certamente propedeutico a qualsiasi tipo di sistemazione uno spot un approfondito studio geologico del territorio l'ha messo in evidenza chiaramente la relazione del professor stenti
Bisogna anche progettare non sulla carta ma camminando a piedi su intorno sui torrenti e questo anche sembrerebbe ovvio ma invece oggi si tende a produrre carta restando seduti alla propria scrivania
Significa anche sperimentare opere nuove perché fatalmente opere che nel passato si potevano realizzare oggi non sono più realizzabili perché mancano le competenze e specifiche manca soprattutto la manodopera adatta per realizzare certi tipi di strutture e mancano anche i soldi perché con l'evoluzione della vita anche queste strutture sono andate incrementando spaventosamente il loro corso i loro costi e ovviamente progettare correttamente significa osservare attentamente e gli affetti delle opere che si vanno a realizzare solo un'osservazione attenta di quello che si costruisce può aiutare a rimediare ad eventuali errori
E qui per concludere potremmo ricordare un qualche cosa
In merito alle competenze degli enti che intervengono nel territorio
Io credo che sarebbe estremamente opportuno è urgente che tutte le competenze in questa materia fossero trasferite ad un'unica autorità invece noi oggi che cosa osserviamo osserviamo che sul territorio si e sovrappongono e talora si scontrano si contrappongono le competenze dello Stato che per esempio sovrintende alla gestione dei serbatoi idroelettrici delle grandi opere di di derivazione e delle regioni
Regione la quale a sua volta interviene con due diversi organismi il genio civile
Dove diciamo le competenze sono più che altro di carattere ingegneristico e la Forestale dove le comporti le le competenze sono forse più di tipo ambientale biologico
E invece nella sistemazione di un vaccino è necessario che queste competenze siano egualmente
Presenti e soprattutto è necessario che gli interventi siano coordinati
Sta di fatto che se noi guardiamo la reale situazione delle cose potremmo dire che spesso nel Genio civile nella Forestale interviene nel determinare nel dettare le sistemazioni che devono essere attuati e nel pianificare le sistemazioni perché spesso al di sopra di questi stanno decisioni di tipo politico che portano questi stesse organizzazioni ad essere di fatto esautorati
Sto parlando delle grosse iniziative che portano anche in queste valli
Alla progettazione di imponenti
Opere dal punto di vista del costo finanziario sul cui esito peraltro io presto abbastanza perplesso
E se mi consentite vorrei fare un'ultima constatazione
Io sono convinto del fatto che anche in questa materia la decisione spetti alla politica perché nella vita sociale il primato e certamente della politica
Però nella vita sociale italiano da un po'di tempo si assiste ha una strana colleganza
Di intenti tra gruppi politici e gruppi finanziari
E da questa colleganza nascono gli interventi e le proposte d'intervento che non seguono nessuna logica
Almeno a mia a mio modo di vedere tanto è vero che vent'anni che si parla di una legge di difesa del suolo ancora questa legge non è stata attuata
Ma i gruppi finanziari i gruppi politici trovano il conforto della classe tecnica cui anch'io appartengo
E che è disposta ad avallare tutto
Perché in questo modo può evidentemente produrre a sua volta dei profitti
Io non posso richiamare i politici non posso richiamare gli esponenti della finanza ma vorrei richiamare i tecnici visto che sono un tecnico a un diverso modo di concepire la professione e vorrei richiamarmi soprattutto un fatto
Che questo nella vita professionale credo che debba prevalere la porti seno LaPresse la professionalità la capacità cioè di affrontare correttamente i problemi
E che finalmente debba invece essere tra lasciata l'amicizia che porta a intervenire a lavorare solo perché sei amico dell'amico grazie
La parola Giancarlo ritenute Martin
Docente universitario di Roma dell'Università del virus il presidente dalla Magnifica comunità del tradurre
Abbiamo accolto volentieri l'indirizzo per il promotore del convegno
A partecipare dire due parole
Tanto più che il tema del convegno la sua articolazione riflettono
Argomenti che mi interessano particolarmente nelle
Dovresti in cui me ne occupo
Le Dolomiti le Alpi risorsa per l'Europa
Non più barriera ma elemento di comunicazione risorse ora ambientale
Potenzialmente preziose quindi patrimonio da conoscere da difendere da valorizzare con questi temi
Che sono oggetto di queste due giornate che hanno dato origine a una serie di contributi non a tutti ho potuto non tutti ho potuto ascoltare ma i contributi che mi sono sembrati assai qualificati
Potrei limitarmi e anzi debbo limitarmi a qualche brevissima considerazione ma credo di dover almeno a tentare di sottolineare
Alcuni punti per cercare di esprimere soprattutto gli aspetti in cui si manifesta una larga sintonia con l'impostazione che constatato in questo convegno
Affinché le Dolomiti affinché la montagna le altri possono
Esprimere salvaguardare il proprio carattere la propria fisionomia
è necessario puntare né si è detto anche qui a una tutela attiva a una tutela quindi che in qualche modo si poteva sintetizzare come espressione di una cultura dello sviluppo dello sviluppo endogeno Espresso il vissuto da coloro che risiedono nell'ambito del territorio e quindi non come espressione di una cultura che io giudico sempre molto fuorviante la cultura del vincolo
La cultura che spesso rispetto alla montagna una cultura esogena
Che finisce per essere espressione di interessi di esigenze di chi vive in città
E finisce per tradursi in montagna in condizioni di dipendenza culturale e anche di conditi pendenze politico amministrativa rispetto a scelte che vengono assunte altrove vengono quindi subite
Dalle comunità residenti in montagna
E quindi rispetto a questo tema che mi sembra il convegno abbia messo a fuoco in maniera appropriata
Credo che si debba registrare una ricorrente consonanza in una serie di appuntamenti che si vanno sviluppando ecco questo convegno si inserisce direi
Nell'arco di una serie di iniziative che già si sono tenuto in parte altrove
Si terranno anche a breve maggio ci sarà Belluno egualmente un convegno sulla montagna tra conservazione e innovazione anche la Magnifica Comunità intende contribuire per la sua parte questa riflessione con un convegno incentrato sulle testimonianze positive
In materia di parchi in questa
Difficile ricerca di un punto di equilibrio tra esigenze del salvaguardia del territorio e dello sviluppo economico
In un certo senso si potrebbe dire che molti di questi concetti sono ormai acquisiti e quindi che questi incontri finiscono per ripetere delle cose che ormai
Sono espresse anche compiutamente in relazione anche scientifiche oltre che ne apporti politici però credo che non sia inutile questa ripetizione non sia assolutamente inutile sviluppare una riflessione in questa direzione
Se e emergono appunto delle linee guida che in qualche modo siano in grado finalmente di fare registrare delle consonanze di far maturare orientamenti comuni come premessa direi culturale necessaria per una effettiva coerente efficace azione di tutela attiva
Delle risorse del del territorio ecco il vero nodo
Irrisolto della politica della montagna è proprio quello di dare in un certo senso coerente sviluppo ad alcuni principi alcune linee guida che sono ormai abbastanza acquisite nella loro enunciazione
Teorica e culturale
Rispetto a questo io credo che essenzialmente si ponga oggi un problema di attuazione di alcune scelte di alcune linee guida sviluppando sviluppando nelle potenzialità certo con gradualità come anche da ultimo ci invitava il relatore che mi ha preceduto ma con costanza di con riferimento alle Dolomiti credo che effettivamente la dimensione interregionale che qui si è evoluta
Sottolineare abbia un significato le dava perseguita anche se bisogna constatare certamente che purtroppo ci sono delle differenze sul piano istituzionale tra le regioni interessati che non facilitano alla ricerca di linee di azione comune ecco dal punto di vista dell'ordinamento giuridico istituzionale la differenza tra Veneto e Alto Adige il Trentino ore tutti nota
Mi sembra sempre meno giustificabile sul piano sostanziale ma purtroppo rappresenta un ostacolo concreto alla definizione di politiche comuni
In tale prospettiva in ogni caso le linee di attuazione che mi sembrano maggiormente importanti e significative per rendere protagonista è sempre più le comunità locali
Del proprio sviluppo per adeguare gli interventi alla specificità del territorio montano
Si possono in qualche modo trovare già enunciati ieri era chiusi in un documento che che tutti noi abbiamo presente che per molti aspetti eh
Certamente un'acquisizione lungimirante avanzata anche nel contesto della Regione Veneto mi riferisco al Progetto montagna dell'ottantatré che contiene sicuramente nella parte che si traduce nelle direttive
Ma una serie di indicazioni del tutto coincidenti con quello che anche qui emerso ecco mi sembra che non ci siano diverse enunciazioni di principio ecco forse poiché c'è una parte attuativa del progetto Montagna che
La parte sulla quale si è maggiormente incentrata l'azione l'attuazione operativa che ha determinato anche qualche squilibrio ma sulle enunciazioni di principio credo che
La sintonia sia larghissima e da questo punto di vista credo che il progetto montagne non debba essere sostituito da un altro progetto debba essere sviluppato ecco proprio nelle sue potenzialità lei soprattutto in tre punti che sono alla base anche dell'enunciazione che li ritroviamo il diritto all'autogoverno all'autoproduzione e quindi la valorizzazione delle istituzioni locali
Sia di quelle tradizionali più antichi e parti comuni anche quelle proprie della nostra realtà alle regole la stessa Magnificat comunità per quello che può essere
Che sono
Elementi di mantenimento del substrato comunitario e quindi elementi essenziali per il mantenimento del
Della gente in montagna sia quelle nuove e mi riferisco in particolare alle Comunità montane la cui potenzialità è stata fino ad oggi praticamente
Sulla carta ecco direi salvo casi eccezionali ieri il lo strumento istituzionale offerto da questa intuizione lente di vallata era stato del tutto inespresso alle conseguenze operative
è un ente che ci viene in qualche modo invidiato all'estero ecco anche da chi ha posto mano alla legislazione per la montagna i francesi gli svizzeri
E e altri guardano con interesse a questa nostra esperienza credo che qui si debba effettivamente pensare a un
Ha una prospettiva in cui nell'ambito della riforma dell'autonomia essi eliminano una serie di incertezze che tuttora permangono sul ruolo che le istituzioni differenziate per la montagna e si mettono in condizione
Quindi le comunità locale delle nostre zone di autogestire il proprio sviluppo attraverso delle scelte programmate attraverso interventi operativi
Coordinati con il ruolo ovviamente anche degli altri enti locali tradizionali Comune Provincia ma che trovano nella vallata un punto di coesione credo assolutamente non artificiale ma legato alla realtà del territorio altro punto dicevo diritto alle differenze che si è acquisito sempre più superando malintesi e forme di egualitarismo nel trattamento legislativo
Ecco su questo piano il rischio della omologazione attraverso la legge è sempre un rischio ricorrente
E qui il progetto Montagna aveva fatto alcune scelte di principio molto interessanti nella prospettiva di una revisione legislativa a tappeto di tutta
La legislazione regionale proprio nell'ottica di adeguare le leggi sia alle esigenze specifiche della montagna e purtroppo
Questo principio non ha avuto uno sviluppo ma credo che resti la sfida forse fondamentale che abbiamo oggi sul tappeto con la quale misurarsi anche per pensare al futuro
Delle Dolomiti come risorse a effettiva per le comunità locali infine il diritto alla solidarietà che si esprime nella necessità di riconoscere alle comunità
Che vivono in situazioni difficili come quelle montane
Un sostegno differenziato un sostegno pubblico differenziato e comma essendo chiaro che questo non è l'obiettivo principale nell'unico obiettivo
Quello di avere i contributi ecco è un corollario di una impostazione che parte dalle premesse che
Brevemente ricordavo questi mi sembrano i principali
Criteri metodologici e contenutistici per poter valorizzare la risorsa Dolomiti
Solo una cosa vorrei aggiungere per concludere rispetto a questo tipo di registrazione di sintonia
Nel corso le Dolomiti saranno realmente mi sembra tutelate e valorizzate dalla popolazione che vi si risiede e non concepite come un'area di ricreazione per le città
Se si potranno e si potranno mantenere condizioni di vita dignitose sviluppando attività economiche a misura delle esigenze locali
Anche sul piano del turismo come è stato ricordato ma intendendolo come uno dei fattori non l'unico per un equilibrato sviluppo e a certe condizioni della montagna direi solo a una condizione fondamentale come che si sviluppi
Effettivamente sul piano culturale una consapevolezza comune diffusa tra le tutte le forze politiche tra i tecnici come è stato giusto giustamente anche adesso ha sottolineato
Che collaborano con i politici che si sviluppi una cultura appropriata volta a
Avvicinare la montagna dal punto di vista della valorizzazione della cultura che le è propria ecco io credo che il vero primo investimento sul quale dobbiamo puntare quello di arrivare a una crescita effettiva della
Montagna nel sua componente comunitaria nella sua componente di governo anche attraverso certamente la riscoperta delle culture locali non intese come folklore soltanto come folklore
Ma non certe intese come elemento di divisione perché spesso le culture locali
Possono correre questo rischio
Della separatezza in un certo senso lo dico a maggior ragione perché giustamente qui
Nel sottotitolo del convegno si fa riferimento l'integrazione etnica come un obiettivo dolomitico il rischio invece dell'applicazione rigida le bidelle proporzionali come accade anche nell'Alto Adige vicino non aiuta a mio giudizio una logica dove la cultura locale deve essere elemento di reciproco arricchimento tra le diverse comunità
Ma aperti a una effettiva integrazione a una intera interazione che polo arricchire riuscendo a far discernere meglio le proprie esigenze di governo di sviluppo e di tutela ambientale ecco da questo punto di vista io credo che davvero i montanari debbono sempre più acquisire questa capacità di saper fare le scelte
Però piedi saperle gestire condizionando quindi anche il legislatore ecco non c'è bisogno di avere leggi paracadute tazze
Da Venezia avuto a Roma bisogna che queste leggi nascono sulla scia di una proposta che deve venire dalle comunità interessate questa capacità di proporre e di gestire delle scelte credo che possano essere davvero agevolata asserì
Si riesce a maturare insieme al di là delle diverse distinzione che diverse appartenenze politico
Culturale si riesce a far mantenere maturare insieme questa esigenza di concepire la montagna come un bene come una risorsa che interessa davvero la comunità e che come tale deve essere salvaguardato nell'interesse del della comunità io chiudo con una citazione
Che missili mi sembra si collega inutilmente con in quello che è stato detto anche stamane in in materia di parchi proprio per questa difficoltà di conciliare due prospettive nell'ambito anche della nostra zona dolomitica
Ho letto è stato scritto che non è un parco che salva una valle ma è una popolazione che lavora e difende le sue risorse
Chi ha fatto della terra per necessità e consuetudine è un bene insostituibile quindi un valore commi sembrano parole
Sulle quali dovremmo tutti convenire con me premesse per poter tentare questo difficile equilibrio che però è la vera sfida culturale sulla quale oggi ci misuriamo ringrazio
Grazie al professor Lantella ora la parola Carla che del club alpino Rylance
Come se
Dice queste miceti che lei mette tante espresse un soluzione nel Popolizio ANCC Novalis più ovattata
Frena esche come il pentito undici regia e Neqrouz per esempio su situazioni intimorirlo Fortran
Innanzitutto desidero ringraziarvi per l'opportunità che mi è stata concessa di parlare qui anche se sono intervenuto qui sono in veste di osservatore da parte del club alpino austriaco
Due parole sulla situazione che riguarda il Tirolo
La inizia Fontevrault cresce pennies sta mettendo a destra e ci son Thai il fronte ore follie AN Nantes al mentolo Mitterrand sentita Planet è schierata
Tattica molto offrendo il pulsante destro ultimo traliccio un pozzo agricoltura la inseriti tal consensi consente il sito del patto tra spesso in Sicilia alpine nuovi Orobosa passa il TFR tenzone
Chiaramente quando parlo del Tirolo parlo della parte austriaca del Tirolo non del Sud Tirolo anche se noi non abbiamo una parte delle Dolomiti nel nostro territorio di problemi riconosciamo pure noi visto che una gran parte del nostro territorio
è montuoso
Tant'è vero che solo il tredici per cento del nostro territorio
E di terreno coltivato sette per cento solo adatto all'insediamenti abitativi mentre tutto il resto e minacciato dai inondazioni valanghe e slavine zone montuose appunto
Dice queste avrei ecstasy avariata un grande appena alpini a un clan non rende timore gli Stones Petenzi si Garian entrando nel senso nata indetta chiede leone anche Lanza l'ottica di sinistra gesti mi tenete alieni strategy Iolent
Fornendogli funzioni strizzando l'iscrizione centralità nuova sim regionale slalom fra un po'di Cristo
Però sono i giochi per dire due parole per quanto concerne le aspettative che in genere sono riposte nella pianificazione territoriale soprattutto per le zone montane
Nelle Tirolo a partire dagli anni Settanta esiste una suddivisione di tutto il Tirolo in unità territoriali pianificate
Che noi chiamiamo regioni che chiaramente non hanno nulla a che vedere con le regioni amministrative italiane
Delle cinquantacinque regioni tipi all'indicazione purtroppo sinora solo sette sono state realizzate
Tutti a fare un fatto Anza vaghezza e
Tra striscioni talvolta una impronta Rea lite Nicolosi Croft rispetto sociale traspare recepito da ne spende fissazione spesso esce socio strumentale est trasferito al Pirellone Enzo ricondursi Montorsi
Terzo il Lorenzo in fondo
Stai Lorenzi ciò che essendo il fatto ti fa paziente sugli stand la allo scrittore impersona Infernetto in Italia in che prestissimo nel PC non ci fecero fronte personali
Posto onde onde Pezzucchi offre netto o non trae non sono anzitutto eccentrico scrittore
La nostra
Ha solo sapete
In a puzzle assolutizzare il sensazionale il sonno notai Lorenzo info foto esempio vestito rendendola siccome gli organi personalità che metto a posto onde
Ma prima del suo negozio in onda sui fatti son secondo da essi finirono in persona avrebbe detto post fonda
L'esperienza ci ha se ci ha insegnato che tra le aspettative riposte in una pianificazione e la realtà effettiva c'è un grosso divario
Un esempio in una ballata tirolese che era che attrezzata turisticamente in maniera perfetta
Erano state previste per il mille novecento novantuno delli una quantità di persone da portare in quota con gli impianti di risalita di un determinato livello
Un determinato numero nel l'ottantasette nell'aprile ottantasette quindi già quattro anni prima
Questa previsione era stata superata del ventitré per cento per darvi le cifre assolute per il novantuno erano state previste trentun milioni di persone mentre l'altitudine allora che poi tra l'altro è un'unità di misura che in Italia non si usa in Italia si parla nuovamente di persone all'ora che vengono portate in quota in Austria si aggiunge anche un terzo parametro e precisamente l'altitudine alla quale tengono trasportati ciò per metro di altitudine e quindi se prendiamo questa unità di misura
Nell'etere novantuno erano previsti trentuno milioni di queste unità
Nell'ottantasette si erano già raggiunti trentasei milioni quindi una una differenza del ventitré per cento
Fonti a eccezione del piccolo ti sei nel Sud che Priebke impronta a Fazio England affittuari nel sconsolata Schifani rispetto a quel sequestro conta s'al Scozzari nel modulo sono sanzioni tra Société chiede CPP pensavo stesse extra omnes tostare Spinoza un bando alle frodi S. inneschino testé scritti tanti socialisti
In base a queste pianificazione e regionali si prevedeva anche la creazione del certi certe aree tutelate
Diciotto ne erano state previste e ne è stato realizzato solo una guarda caso la più piccola oltre a queste zone tutelante si prevedeva
Creare anche un contesto ricreativo cioè a ciascuna zona sciistica in quota doveva corrispondere tutti intorno una zona ricreativa Natività soprattutto per escursioni e passeggiate che facesse da Corona tutto questo
Si avvale tondo esplicitando il potesse alpine nel fondo fatta bonifiche otto tosto con a ostentare che persino il trasporto delle forme di produzione sommersi pulp lezioni scolastiche sono sul il default stroma offre elementi sopra rendemmo Benefit alto tante pizze intanto distrussero il trenta Fazzari che il Celtic
E queste zone esterne chiaramente si sale si rendevano l'ho necessaria a causa di questa logica proprio perché una maggiore offerta stilistica di impiantistica nella zona alpina
Non ha solo conseguenze in quota chiaramente anche a livello della della vallata e necessario averi emendando Tare né necessari infrastrutture per creare presenta i posteggi per i visitatori oppure le strade necessarie per aggiungerne tant'è vero che nella vallata di cui si parlava prima indeterminate giornata
Il punto uno del processo
Presidente creeremmo sono le critiche che vengono mosse a queste pianificazioni però ripiegavano come conseguenza che le autorità il sono ancora in stia darsi delle norme molto precise incontrovertibile
Taglio del nastro su appiccicoso nell'annus forme mettere intuì tra lo studio e io penso col col nome cioè lui colloqui ci spurie
Trovare una giusta studio Susan Wenger fast entrare da una simile funzione del politico sperare sostenere il sestetto di Sartorio un precedente permettimi visitare islandese balletto soffrirono
Quindi per evitare le critiche le di abitazioni in genere non sono molto specifiche ed esatta tuttavia preferibile ovviare a questo problema ultimamente si cerca di mettere a punto anche degli studi integrati
Che comprende una serie di studi ecologici che anche di fattibilità economica
Dare una specie di aiuto alle forze politiche per facilitare le decisioni chiaramente tutti questi studi costano costi spesso sono troppo alti per poterli estendere a tutto il Paese
Quindi è stranamente mai nessuno con completa antisemitismo falsa sul tifo inflisse a Hoffman puntura offre classici perché tanto in un tweet dei nostalgici occhi in su forza del sembrerebbe miti tutti fratelli essere al per
Con questo avrei finito determinato ringrazio ancora per la gentile accoglienza che mi è stata riservata e spero che lo scambio di informazioni soprattutto di buona volontà in futuro possa contribuire sopra le nostre montagne
Noi occorre ringraziare per la loro presenza l'onorevole Renzo pascolano
Deputato alla Camera dei deputati la delegazione ufficiale una delegazione ufficiale della sesta Commissione del Consiglio regionale che si occupa di cultura il turismo che è presente ai nostri lavori
Purtroppo ecco devo dire
Dobbiamo scegliere per motivi che non dipendono ovviamente dalla nostra volontà
Di chiudere a questo punto data loro i lavori del nostro convegno quindi sacrificando dei contributi certamente importanti e preziosi al convegno vorrei però subito utile
Coloro che non han potuto non son potuto intervenire quindi che ringrazio che entro quindici giorni noi ci attendiamo perché pervengano presso il
Tutto comunista il Consiglio regionale
Intervento le comunicazioni che si sono svolte anche quelle che hanno potuto svolgersi in particolare voglio ringraziare quindi gli amici di quegli oratori che non hanno potuto prendere la parola il rappresentante della delegazione slovena
Il dottor Maurizio Trambus ricercatore dell'IRES CGIL del Veneto
L'architetto Ezio Paganin del Centro Servizi piccola media impresa responsabile industria della regione del Friuli-Venezia Giulia
Abelardo Material gruppi WWF regionale Roberto Cattaruzza dirigente e del Dipartimento Foreste regionale del Veneto
Toscana
Della professoressa letizia per porto Buzzi di Italia Nostra di Belluno
Duccio Matteotti della segreteria regionale della partito sì del Partito comunista del Trentino Alto Adige
L'avvocato Matteo Fiori del club alpinisti Enti Feltri ci scusiamo ancora da
Con questi amici e compagni noi scegli hanno til conclude da questo punto i lavori del nostro convegno assumendo voci dei precisi impegni
Impegna naturalmente che scaturiscono dalle tante proposte che sono emersi in queste giornate di lavoro
Vi propongo perciò tue emozioni conclusive dei di cui do lettura la prima mozione riguarda delle proposte punto concreto
Pesa le Dolomiti
Le Dolomiti sentimento dell'arco alpino particolarmente ricco di qualità e di prestigio
Possono diventare laboratorio per la concreta sperimentazione del nuovo sviluppo basato sulla conservazione e la promozione delle qualità ambientali
Il suo una nuova convivenza interezza mica costruite a partire dalla valorizzazione della cultura e della lingua latina
Uno sviluppo le cui regole
I cui motivi con strumenti possano essere estesi a tutto l'arco alpino e più in generale a tutte le zone dell'Europa dove esistano analoghi problemi e analoghe potenzialità
Per lavorare in questa direzione
Il primo passo da compiere e quello di proteggere il prezioso patrimonio ambientale costituito dalle Dolomiti
Un patrimonio costruito nel corso dei secoli dalla natura e da un'azione dell'uomo anche attraverso la secolare esperienza delle comunioni familiari
Un'azione dell'uomo rispettosa dei suoi ritmi e delle sue leggi
Ma oggi minacciato dalla miopia di interessi che per ottenere profitti immediati privatizzando urbanizzato Sato per di infrastrutture di cemento un ambiente che è un bene della collettività
La nuova consapevolezza del valore delle potenzialità delle Dolomiti
Esige perciò in primo luogo una riconsiderazione di tutti i programmi e i progetti relativi ad opere suscettibili di introdurre nell'ambiente dolomitico modificazioni irreversibili
In questo crea quadro si chiede e si propone a l'abbandono dei più devastanti Progetti di caroselli cistiti missilistici impianti di risalita attuali seguenti
Marmolada Ford Ka rossa tassi San Pellegrino Monte Pelmo mondo dal Passo Giau San Vito di Cadore
Somiglia Forcella del Sassolungo
Cortina Passo Falzarego saldati Jalba di Canazei Pozza di Fassa Monte Terzo Passo Falzarego
Dei
La sospensione di ogni progetto che ti attraversamento dell'area dolomitica con itinerari autostradali e superstrada anni
Sì la sottoposizione di ogni progetto
Di nuova infrastruttura alla valutazione di impatto ambientale condotta secondo i criteri e i parametri stabiliti dalle reti rettili della Comunità europea prevedendo anche l'opzione serio di la chiusura dell'accesso automobilistico
Alla zona delle Tre Cime di Lavaredo
Devono contemporaneamente essere realizzati gli interventi capaci di migliorare le condizioni di vita e di fornire risposte positive all'esigenza di conservazione di corretta fruizione dell'ambiente
In questo quadro e disposte indispensabile nei promuovere la valorizzazione ambientale di tutte le aree vincolate al parco e riserva naturale
E istituire prioritariamente i parchi naturali per i quali esistono specifici progetti di legge già presentati dai consigli al Consiglio regionale
Superare infine il blocco dei lavori di ammodernamento della tratta punterei le Alpi Calalzo e dare operatività alla progettazione ed esecuzione del proseguimento per la linea ferroviaria fino a Dobbiaco
L'unitarietà dei problemi e delle potenzialità delle Dolomiti
Impone di esercitare ogni sforzo per superare i confini amministrativi ed avviare le indispensabili azioni di coordinamento tra le regioni e le province dolomitiche
Finalità del coordinamento deve essere la conservazione e la promozione del patrimonio ambientale
Il suo deve essere svolto in particolare a stabilire indirizzi comuni per la realizzazione e la gestione della rete territoriale costituite dal sistema dolomitico dei pare chiedere riserve naturali
La verifica di impatto ambientale lei e l'integrazione delle infrastrutture telecomunicazioni
Il massimo contenimento delle espansioni urbane e l'eliminazione di ogni spreco del territorio
Infine la promozione di un turismo
Basato sulla qualificazione e diversificazione dell'Offerta su una programmazione della domanda che consenta di contenere le punte dell'affollamento al di sotto delle soglie di sopportabilità ambientali
Sull'estensione dei periodi di soggiorno sull'integrazione del turismo con le altre attività economiche questa è questi sono i contenuti della prima bozza proposta di mozione
La seconda che una mozione più politica e d'impegno
Per ognuno Dinoi riguardo una mozione politica che ci impegna a dar vita a un'iniziativa costante i Comuni congiunta
Tra la regione Veneto e presso le istituzioni regionali
Rispettive presso la Regione Veneto e le province autonome di Trento e di Bolzano
Dalle relazioni dagli interventi svolti al convegno nazionale di Cortina d'Ampezzo e sulle Dolomiti o alle risorse dell'Europa è emersa con forza l'esigenza di politiche coordinate interregionali
Tra il Veneto il Trentino e l'altro anticipo per un'azione di tutela attivati delicati territori montani e della relativa presenza umana
Considerati diversi gradi di competenza delle normative che regolano l'azione delle tre Autonomie locali
I promotori danno mandato ai gruppi consiliari comunisti
Ti presentare tempestiva iniziativa presso i rispettivi Consigli regionali e provinciali
Per promuovere l'incontro l'azione congiunta delle giunte e delle commissioni legislative competenti
Al fine di trovare le soluzioni ai provvedimenti coordinati e rispondenti alle esigenze politiche amministrative esplicitate nella mozione conclusiva che ho appena finito di leggere del convegno e in particolari
Primo sulla pianificazione territoriale sui piani della viabilità degli impianti alcune delle altre reti di infrastrutturazione servizi
Proprio di competenza di altri enti statali parapubblici dei sulla programmazione dei parchi interregionali sulle rispettive gestioni cissé lo sviluppo dell'agricoltura te la forestazione di montagna
Sulla formazione e l'aggiornamento professionale per la promozione di attività integrate per le zone montane
Su piani integrati di sviluppo di aree omogenee interregionali
Sull'attivazione di strumenti di azione congiunta per la salvaguardia e la valorizzazione della cultura e della lingua latina e per favorire forme avanzate di attività di e riattiva coesistenza etnica
Sulla promozione d'intesa con lo Stato italiano e con la Comunità europea quindi anche con impegno dei comunisti a quel livello evidentemente del Parlamento europeo
Di insediamento di centri di ricerca di sensibilizzazioni sui problemi ambientali e per la diffusione della rispettiva cultura
Che trovi una propria sanzioni questo punto un punto portante rilevante di questo convegno in una carta dei diritti dell'uomo e dell'ambiente dell'arco alpino europeo
Queste sono le
Due mozioni gli impegni che ci sentiamo di assumere congiuntamente questo convegno sia per estetisti
Ali regionali provinciali ed europee sia anche attraverso iniziative l'impegno a portare queste proposte queste idee anche tra la gente tra i diretti interessati costare
La così importante e così preziosi
Scusate
Devo fare le ultime comunicazioni scusandosi anche di eventuali ulteriori molto omissioni
Sono presenti sarebbero intervenuti e comunque saranno presenti insieme a tutti coloro che non hanno potuto cominciare il loro intervento
Nella pubblicazione degli atti anche la professoressa Anna Paola Zoni Tauro in rappresentanza del presidente nazionale di Italia Nostra Mario Fazio
Tra Gianni rasoterra segretario regionale della colf coltivatori qui in rappresentanza della colf coltivatori nazionale la professoressa Athena rodizio che ci ha mandato un messaggio che era prevista non ha potuto parlare ma che anch'essa comincia consegnato da Suso intervento sulle comunioni familiari redatto scrittori che troverà appunto spazio Simone agli altri interventi
Volevo semplicemente dire ora che ringrazio in compagnia di amici presenti voglio anche ringraziare quei parlamentari che le personalità che ne competenze che non hanno potuto per impegni di lavoro partecipare al
Diciamo fisicamente direttamente al nostro convegno appunto ti ringrazio ancora ringrazio infine anche gli stessi giornalisti e la stampa che hanno seguito con impegno con così grande interesse i nostri lavori grazie
Tutto abbiamo Pagano aree terapeutiche quindi
Pensavo grazie