Cara Europa ti scrivo. Sentirsi europei

Credo sia doveroso in questa giornata
Ricordare anche con un minuto di silenzio
Tommaso Padoa Schioppa uomo che ha
Illustrato il nostro Paese e che all'interno di questa struttura all'interno del Parlamento europeo ha rappresentato una pietra miliare
E continuerà a rappresentarla
Non a caso Tommaso Padoa Schioppa è stato definito come l'impeto intellettuale dietro l'Europa il precursore
Della della moneta unica Hilla
Profeta in alcuni casi per gli iscritti
Che ha pubblicato alla fine degli anni Settanta inizi degli anni Ottanta sulla necessità della di unificare le monete per poter rendere le quattro libertà fondamentali
Della Europa unita realmente conciliabili tanto che la sua filosofia veniva detta la filosofia del Quartetto delle inconciliabili riferendosi proprio alle quattro libertà fondamentali che senza una moneta unica non avevano ragione di esistere non trovavano un punto di conciliazione quindi vi chiedo un minuto di silenzio per quest'uomo
Allora buongiorno buongiorno a tutti e si sente si siamo un pochino in ritardo la giornata insomma frenetica che dalla via ad una settimana
Particolare dal punto di vista politico il senatore Quagliariello impegnato in questo momento in Senato per un appuntamento importante che è quello che riguarda la riforma Gelmini ne avete sentito parlare nel sentiremo parlare molto
In questi giorni quindi lo aspettiamo ma intanto iniziamo iniziamo ad occuparci di questa cara Europa ti scrivo tra l'altro trovo
Bellissimo all'idea di di dare questo titolo a questo appuntamento perché davvero dà il senso dell'appartenenza e soprattutto della vicinanza con questa istituzione
Europea con la Commissione naturalmente che si occupa delle petizioni ha un senso di appartenenza che forse
Qui da noi ci appartiene per l'appunto un po'di meno però
Iniziamo con un video
Ma ma
A ma
A
E allora come vi dicevo spesso anche anche chi fa perché noi il il mio mestiere non è che conosce perfettamente i meccanismi a livello europeo a volte neanche a livello
Appunto italiano figuriamoci a livello europeo quindi quando ha preso in mano un po'la documentazione che ci portava torna a parlare del convegno
Dell'appuntamento di oggi ho detto però che bella cosa vedi lì come oggettivamente sia la possibilità di partecipare di sentirsi parte integrante di qualche cosa perché appunto come
Avete sentito da queste prime parole
La cosa forse più importante è quella che ogni cittadino a livello
Di singolo oppure di collettività alla possibilità appunto di
Partecipare nella misura in cui può appunto presentare un proprio esposto una propria rimostranza o comunque una propria interrogazione presso la Commissione e quindi presso il Parlamento
Europeo e quindi alla possibilità di essere valutato ed ascoltata naturalmente parliamo di tutto questo oggi cerchiamo anche poi dopo di fare un un confronto proprio tra quello che accade
Al Parlamento europeo e quello che invece accade qui da noi quali sono le differenze con Enrico Letta buongiorno ove con
Come vi ho detto il senatore Quagliariello che arriverà sicuramente con Erminia Mazzoni volevo chiedere intanto a Massimiliano Dona segretario generale dell'Unione nazionale consumatori rappresentante italiano nel gruppo consultivo consumatori presso la Commissione europea una
Titolo lunghissimo di aiutarci un pochino ecco a capire a capire bene
Come adoperare questo strumento e che cosa questo strumento
Sì buongiorno grazie per l'invito
Devo dire che
Come rappresentante dei consumatori in Europa festeggio questa iniziativa con
Con grande favore
Voi sapete che
Almeno a giudicare dai dati dell'affluenza alle urne dei cittadini europei
Questi non sono molto inclini a partecipare alle cose alle cose europea i dati medi delle affluenze in tutti i Paesi europei
Sono generalmente molto bassi
Invece occupandomi dei consumatori o una
Posso portarvi una testimonianza di segno opposto
Perché ogni qual volta si parla di temi vicini alla cittadinanza c'è grande interesse da parte della gente quindi un primo messaggio che mi sento di
Di dare alle istituzioni europee ma
Ho la sensazione che
Lo siano sempre più cogliendo
E che occuparsi di cose vicino alla gente fa sentire le istituzioni
Vicino al al quotidiano ed è quindi anche più facile chiedere partecipazione alle persone
Vi dico questo perché al di là di questo meccanismo recentemente inaugurato la chance di partecipare al processo legislativo è dato ai consumatori già da lungo tempo
Forse molti di voi ignorano il fatto che
è possibile partecipare
Alla realizzazione alla riforma delle attuali direttive che riguardano i consumatori perché
La Commissione europea in particolare a inaugurato già da parecchi anni un'intensa attività di consultazione
In pratica ogni qual volta
In animo della Commissione europea di
Scrivere una legge europea quindi una direttiva europea che riguarda i consumatori o di modificarne alcune esistenti
è bandita una vera e propria consultazione alla quale facilissimo accedere e anzi io invito tutti voi ad interessarmi a questo procedimento i mezzi di informazione divulgarlo perché
Queste consultazioni vengono valutate spesso dalla Commissione anche in termini numerici e quindi noi rappresentanti dei cittadini siamo nella difficoltà per cui
A fronte delle cinquecento seicento risposte che arrivano alla Commissione la maggior parte di queste provengono dal mondo imprenditoriale perché evidentemente il mondo imprenditoriale più organizzato
è più facile far circolare le informazioni
E quindi ci ritroviamo su certi temi molto vicino alla cittadinanza penso
Non so alla riforma sulla direttiva che riguarda i viaggi
Tutto compreso ciascuno di noi e anche un consumatore quindi si sarà imbattuto nella necessità di reclamare i propri diritti su questo versante penso al tema delle garanzie post-vendita penso al tema del commercio elettronico
Di ciò che avviene nelle vendite porta a porta ecco allora già partecipare in questa misura
In quella richiamata la fase ascendente della normativa cioè la fase nella quale normativa viene pensata è qualcosa che ci può far sentire più vicini al al mondo dell'Europa altrimenti visto come qualcosa che accade al di fuori delle nostre esistenze io reclamo un po'spesso con i colleghi giornalisti quando parlano delle
Leggi vigenti nel nostro Paese le chiamano leggi europee quasi a farci credere che siano altro rispetto a a ciò che in realtà vive con noi
Sintomatico su questo versante il tema delle garanzie stime si parla spesso di garanzia europea quasi a darci la sensazione che sia qualcosa che invece non è stato recepito come
In realtà è stato dal nostro Codice Codice del consumo
Ecco allora ci tenevo a a a raccontarvi che il tema della partecipazione dei consumatori al a ciò che avviene a Bruxelles è un tema che non nasce oggi con con questo meccanismo senz'altro questo meccanismo
Stimola ulteriormente la partecipazione dei cittadini consente a ciascun cittadino europeo di rivolgere al Parlamento una una petizione su temi naturalmente di
Competenza europea quindi non su questioni che riguardano invece il rapporto tra cittadino e il proprio Paese di appartenenza
Si potrà si dovrà ricevere notizia circa gli esiti
Della propria istanza che verrà aggiudicata subito se ricevibile o irricevibile Cesare ricevibile solo punto perché esorbita dalle competenze del parlamento europeo e ad oggi queste petizioni
Sono raccolte in un database
Un database al quale non è facilissimo per i cittadini accedere forse questo può essere un un primo un primo limite invece potrebbe essere bene anche per capire qual è il tenore che possono avere queste petizioni renderlo accessibile non solo i membri del Parlamento ma anche ma anche i cittadini europei
E si può in questo modo essere parte del del mondo Europa gli italiani dovrebbe da una buona notizia sono già sufficientemente adusi a questo meccanismo perché
Mi sembra che i dati ci vedano nelle prime posizioni dopo credo Spagna e Germania
Per in questo meccanismo di partecipazione
L'Europa e con questo concludo è sempre più sensibile al coinvolgimento dei cittadini lo è anche con una
Altra iniziativa recente e cioè quella che consente
Di diventare addirittura promotori di progetti di legge a livello europeo secondo un meccanismo
Che naturalmente prevede la raccoglie il coinvolgimento di più
Paesi membri e la raccolta di un certo numero di adesioni ma sono tutti segnali
Per far diventare l'Europa più parte del nostro quotidiano
Molto dipende anche da noi ecco io non posso come rappresentante dei consumatori non concludere dicendo che molta parte della responsabilità e anche nei cittadini il messaggio che lancio alle istituzioni e questo educazione informazione dei cittadini sono la leva fondamentale perché questi possano coltivare i loro diritti e approfittare nelle molte chance che l'Europa offre loro grazie
Intanto saluto al nostro tavolo anche l'onorevole Mauro capo delegazione PDL ppm buongiorno anche
Lei
Volevo chiedere naturalmente introdurre il professor Francesco Cherubini docente di Diritto dell'Unione europea alla
Alla LUISS
Una cosa sulla consuma parola fondamentale fondamentale per tutti trasparenza ovvero se questo strumento del quale noi stiamo parlando offre una garanzia in più di trasparenza appunto
Allora certamente innanzitutto grazie
Dell'invito e
A questa diciamo iniziativa che trovo assolutamente lodevole
Certamente si però occorre diciamo così fogli anche collocare questo diritto di petizione all'interno di un contesto che
Molto molto più generale il contesto è quello di produzione in fondo e
Uno dei canali attraverso cui si attiva la partecipazione dei cittadini all'attività alla vita dell'Unione Europea e talvolta anche processi
Decisionale all'interno dell'Unione europea ed è un problema che è sempre stato fortemente sentito perché poi a che vedere con quella che normalmente si chiama legittimità democratica dell'Unione
Legittimità democratica dell'Unione che
Proprio rispetto all'Unione europea è stata particolarmente sentita secondo me per due ragioni una in fondo e quasi banale cioè che trattandosi
Di un'organizzazione internazionale almeno inizialmente
I padroni del processo decisionale erano sempre gli Stati inizialmente processo decisionale votare intorno al Consiglio allora
Dei dei ministri ma la ragione principale in fondo la prima è comune anche le altre organizzazioni internazionali
E che questa organizzazione in particolare può è questa la differenza enorme rispetto alle altre incidere direttamente sulle posizioni individuali
Bypassando completamente quello che si chiama il diaframma statale quindi può incidere può calare delle norme direttamente negli ordinamenti nazionali
Senza che gli Stati membri debbano o addirittura possano fare
Possano fare alcunché ed è questa la ragione principale per cui
Per l'Unione europea si è parlato di un deficit democratico problema che in realtà è presente anche nelle altre organizzazioni ma diciamo che gli se ne è parlato molto ma molto meno ecco i rimedi che sono stati
Utilizzati e studiati per colmare questo deficit per richiudere per così dire il cerchio democratico sono stati vari negli anni o ne ricordo soltanto alcuni
Brevemente sono costituiti dalla
Beh naturalmente elezione a suffragio universale diretto della i membri del Parlamento europeo e poi naturalmente
La il rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo all'interno dell'Unione oggi il Parlamento europeo partecipa al processo decisionale
In una posizione assolutamente pariordinata rispetto a quella del Consiglio e Consiglio che un organo un organo di un organo di Stati
Poi naturalmente il Parlamento europeo ha visto la forza di propri doveri non soltanto nell'ambito del procedimento di oggi si chiama legislativo
Ma anche
Nell'ambito dei rapporti con la Commissione ricordo a tale proposito che oggi
Grazie ad una modifica secondo me molto intelligente del Trattato di Lisbona
La designazione del Presidente della Commissione avviene tenendo conto dei risultati delle elezioni del Parlamento europeo quindi vi è una politicizzazione della designazione del Presidente della della della Commissione e poi naturalmente come ci ricordava l'avvocato chiedo scusa
Esattamente l'avvocato Donato
Il Trattato di Lisbona introdotto questo diritto di iniziativa che spetta ad almeno un milione di cittadini sul quale voi tornerò perché
Perché questo diritto di iniziative immesso
Quanto meno rispetto alla sua attuazione a successive norme successive norme che sono attualmente oggetto di una procedimento
Di fronte al Parlamento europeo perché vi è stata già una proposta una proposta della Commissione
Ora questo a tentativo di colmare il deficit democratico che naturalmente
Anche questo alla base dell'introduzione del diritto di petizione ma anche del ricorso al mediatore europeo del diritto di accesso i documenti tanto per ricordare elementi di trasparenza
Tratto il diritto di petizione
In realtà il parametro però se nell'auto dotate o già prima che venisse introdotto i trattati nel proprio regolamento se non ricordo male dietro almeno cento ottantuno ha seguito ecco questo
Procedimento di democratizzazione anche un'altra direttrice l'altra direttrice e l'allargamento l'estensione della nozione di governati
Cioè tutti questi canali di partecipazione alla vita dell'Unione europea il diritto di petizione piuttosto che l'accesso i documenti
Piuttosto che il ricorso al mediatore non sono
Una prerogativa un diritto solamente dei cittadini europei ma vengono estesi talvolta proprio dal Trattato ai residenti che siano cittadini di Stati e cittadini di Stati vista diversi addirittura
In una sentenza di qualche anno fa della Corte di giustizia
Un diritto direi fondamentale di cittadinanza di partecipazione al processo democratico che il diritto di elettorato attivo
Naturalmente per i membri del Parlamento europeo
Ecco è stato oggetto di una sentenza della Corte di giustizia nella quale la Corte ha detto che il diritto allora comunitario non osta acché questo diritto di elettorato attivo
Possa essere esteso anche i residenti cittadini sedersi purché naturalmente vi sia un legame solido con il territorio di uno Stato membro dell'Unione e quindi siano residenti residenti abituali
Ora questa circostanza che tra l'altro va unita all'estensione di anche altre categorie di diritti ai residenti di lungo periodo io ne cito uno perché fosse uno i più importanti
Che il diritto di circolazione di soggiorno oggi i residenti di lungo periodo cittadini di Stati terzi godono di un diritto di circolazione soggiorno
Che è quasi identico a quello dei cittadini europei per esempio nell'ambito di un istituto molto importante che è quello del ricongiungimento familiare le ipotesi sono praticamente sovrapposte sono molto ma molto simili livellate
Ecco dicevo questa tendenza a rafforzare la legittima democratiche ad allargare la base
Dei governati per l'appunto ai residenti di lungo periodo rivela una tendenza che secondo me molto più profonda
La tendenza molto più profonda e quella della costruzione di un nozione di cittadinanza europea che si sta mano a mano svincolando dalla cittadinanza nazionale questo perché
Perché l'Unione europea rompe diciamo il rapporto identitario cittadino nazione
E lo oltre sulla base di che cosa sulla base di un'appartenenza non appunto alla nazione ma ad un habitat per così dire giuridico giuridico comune d'altra parte questo non deve sorprendere perché
Perché in fondo il processo di integrazione nasce inizialmente con i trattati
Di Roma per la costruzione di un mercato comune mercato comune a cui è indifferente la nazionalità non solo ma uno dei principi base il mercato comune e la non discriminazione sulla base
Della nazionalità ora grazie
Ora acque ok ora a questo concetto di mercato comune cioè a questa visione iniziale che era direi
Strettamente mercantili sta poi si si è sovrapposta all'introduzione dei diritti umani all'interno dell'Unione europea
Creando quello che oggi si chiama spazio di libertà sicurezza e giustizia uno spazio libertà sicurezza e giustizia che identifica proprio il rapporto fra i governati e l'Unione europea
Non sulla base della appunto della nazionalità ora questa tendenza che
Molto ma molto lenta naturalmente non è che segue un percorso privo
Di ostacoli perché perché gli ultimi allargamenti in particolare secondo me forse un pochino troppo disinvolti hanno proprio
In qualche modo minato quella omogeneità dell'abilità atto giuridico di quel Comune territorio
Giuridico ed hanno fatalmente finito per
Far riemergere gli egoismi nazionali
E il metodo intergovernativo esempi di questo genere il Trattato di Lisbona ce ne sono tantissimi io ne faccio solco alcuno perché insomma se ci sono veramente tanti Trattato di Lisbona praticamente
Fa proliferare il modello di integrazione differenziata cioè quel modello per cui le norme dell'Unione si applicano solo a taluni Stati non ad altri un esempio di eclatante di tutto questo la posizione del Regno Unito della Polonia rispetto alla Carta dei diritti fondamentali
Tra l'altro posizione che verrà estesa alla Repubblica Ceca
Che forte della sua posizione di ultimo Stato
A ratificare il Trattato di Lisbona ottenuto questa estensione ma
I casi di integrazione differenziata sono tantissimi al Trattato di Lisbona c'è anche un altro elemento simbolico questo una cosa che fai comunità liste assolutamente scontata però mi accorgo che meno scontata fra tutti gli altri e cioè la circostanza che
E il Trattato costituzionale cioè quel trattato che è fallito per una serie di ragioni
Ecco PAI comunità Istrice una cosa assolutamente nota viene ripreso non dico integralmente ma in buonissima parte dal Trattato di Lisbona non è vero che il Trattato di Lisbona disconosce il Trattato costituzione
Ci sono delle piccole modifiche certamente le modifiche più importanti che sono state volute espressamente dagli Stati quali sono
Sono quelle che evocano che alludono ad un modello federale quindi sparisce ogni riferimento alla Costituzione spariscono i riferimenti alla legge europea
E sparisce anche la Carta dei diritti fondamentali dalla Costituzione dal Trattato Costituzione stessa anche se poi viene ripescata dall'articolo sei del Trattato sull'Unione europea un elemento qui concludo
Secondo me in controtendenza ed è molto significativo e qui ritorno all'attività della Commissione per le petizioni e questa proposta della Commissione rispetto al diritto di iniziativa popolare quella Commissione doveva stabilire
Che cosa una serie di norme di dettaglio perché il Trattato ci dice che questa proposta deve venire da almeno un milione di cittadini
Che rappresentino un numero significativo di Stati ma non ci dice quanti sono gli Stati e alla Commissione inizialmente aveva proposto un terzo degli Stati membri aveva proposto un limite minimo di cittadini che devono provenire da un determinato stato membro perché quel costo lo Stato membro possa dirsi
Rappresentato all'interno di questo milione
E tutta una serie di norme di dettaglio relativa alla raccolta delle firme e via discorrendo
Ora una cosa che il trattato dà per scontato che questo diritto spetti ai cittadini europei
Nella proposta della Commissione non c'è alcun riferimento ai residenti cittadini di Stati terzi ora se ho raccolto bene i documenti della Commissione per le petizioni la come sapete c'è stata chiamata ad esprimere un parere cosa che è possibile credo sulla base articolo cinquanta del regolamento del Parlamento europeo e in questo parere secondo me ha espresso una posizione estremamente intelligente sensibile
Rispetto alla tendenza che prima ho cercato di descrivere perché estendeva questo diritto di petizione anche residenti di lungo periodo che fossero cittadini di Stati terzi sulla base di una motivazione che io trovo assolutamente condivisibile
E cioè che questa fetta della Società fa parte di quel che comune territorio giuridico per cui è assolutamente in Congo escluderla questo diritto di petizione
Che peraltro è un detto non di natura vincolante perché
La Commissione diciamo mantiene una piena discrezionalità nel poi dare seguito a questa proposta di iniziativa ecco se non ricordo male perché la posizione del Parlamento e ora in prima lettura credo che sia di qualche giorno fa il Parlamento europeo ha recepito altre indicazioni altri suggerimento della coalizione per vincere ma non ha recepito questo che mi sembrava quello dal significato politico
Forse maggiore e che insomma avrebbe in qualche modo contribuito ad aggiungere un ulteriore tassello alla costruzione per l'appunto di quello spazio di libertà sicurezza e giustizia grazie PAI Tai magari
Onorevole Mazzoni risponderà nella più in dettaglio intanto buongiorno al senatore Quagliariello che già raggiunto e che credo oggi abbia una giornata abbastanza complicata e quindi volevo chiedere subito all'Hui abbiamo descritto questo primo quadro europeo con questa partecipazione veramente attiva da parte dei dei cittadini utilizzando uno strumento che sicuramente a disposizione di tutti di singoli o di appunto
Associazioni oddio appunto un collettivo
Domanda direttissima e da noi
Grazie io in realtà ho fatto doppio salto mortale tra spiato per essere presente qui oggi
Perché stiamo discutendo la riforma l'università questo è anche un
Un modo per chiedervi scusa se poi subito dopo l'intervento dovrò abbandonare i lavori e soprattutto chiedere scusa hai relatori che seguiranno
Perché appunto non non si fa così di solito però veramente mi appello oltre che al quinto emendamento insomma
Alla comprensione
Dei colleghi
è da noi noi siamo stati io un Paese diciamo considerato
Euro entusiasta secondo la tradizione siamo stati
Nel novero dei Paesi fondatori
E qui l'Europa è stata difficilmente
Messa in discussione ora ci accorgiamo perché le cose stanno cambiando un po'improvvisamente e questo lo facciamo alla fine del primo decennio del ventunesimo secolo
Io riflettevo venendo qui
Quali sono le ragioni anche di questa diversa percezione del tema europeo che si sta sviluppando da noi diciamo così più problematica
E penso che queste siano ragioni che fanno riferimento no hai
Alle grandi frattura del nostro tempo e di questo inizio di secco lo vedete l'Europa è stata una tipica costruzione
Da guerra fredda che stata pensata ideata e portata avanti
All'interno di quell'orizzonte e di quelle problematiche io su questo sono un po'meno come posso dire ottimista una visione storica un po'meno OLAF ottimistica di
Cherubini nel senso che anche il mercato europeo
E non si v tanto un superamento della del principio di nazionalità quanto un compromesso rispetto a quel superamento che non era riuscito con la CIED
Ed un modo per
In qualche modo mediare la visione diciamo dell'integrazione funziona lista propria di Moni e quella più confederale
Di dei gol ce una frase di Aron che spiega tutto è che dice che se nel cinquantasette fosse stata al Governo la quarta
Che una la Quinta Repubblica e del gol
L'trattato non sarebbe mai nato se nel cinquantotto fosse rimasto invece la Quarta Repubblica e non fosse stato al potere del gol il Trattato non sarebbe stato mai ratificato
Nel senso che appunto la convenienza nazionale della Francia giocò un ruolo fondamentale in in quel passaggio e ricordo anche
Un ricordo personale io ero un giovane studente che intervistò Spinelli questa cosa poi
è stata ripresa anche nei suoi diari e ovviamente come giovane studente era un po'entusiasta e di chiesi
Se l'Europa si sarebbe mai potuta estendere dal
Dall'Atlantico agli Urali secondo la famosa formula e quindi allora evidentemente eravamo
Nel pieno degli anni eravamo all'inizio degli anni ottanta questo significava evidentemente anche una liberazione di quei territori che erano sotto il regime comunista e Spinelli mi gelo mi rispose mai sia
L'Europa può andare avanti se rimane
Con queste dimensioni esse rimane legata all'asse franco-tedesco se ci stacchiamo da questa dimensione l'Europa per forza di cose entrerà in crisi ovviamente questa dimensione per una serie gli eventi che dagli inizi degli anni ottanta non si potevano nemmeno immaginare l'abbiamo superata
In realtà
Ci siamo trovati di fronte ad una crisi dell'Europa io penso che le due crisi di questo primo decennio
Ne semplificano bene le ragioni l'Europa ha avuto o un un un avuto insomma sull'Europa si è riversata si sono riversate le conseguenze innanzitutto della crisi
Del due mila uno quella successiva all'undici settembre
Quando
Quella dimensione identitaria che fino ad allora avevamo dato per scontato
Atto
è tornata a da vere o un significato per tutti anche per chi evidentemente
Ne ha rigettato
La
La pregnanza
Ecco non è un caso
Che di Europa senz'anima o se si vuole di anima europea
Si è tornati a parlare dopo quella data e dopo quella data sono tornati nuovamente di attualità gli ammonimenti di De Gasperi di Schumann di Adenauer
Dei padri diciamo dell'Europa cristiana che fondavano per l'appunto sulle radici e su quel patrimonio identitario comune
Che era riversato nella consapevolezza profonda di una storia che ci univa piuttosto che di diritti da conquistare che ci avrebbero uniti
La possibilità della edificazione
Europea ecco questa crisi evidentemente si è stemperata successivamente si è secolarizzata ma il suo significato
Più profondo non è venuto meno e secondo me questo si lega a quell'altra crisi che invece noi abbiamo vissuto nel due mila otto
Che ha avuto più una dimensione invece economico-finanziaria che non una dimensione culturali denti Italia ma che anche essa ammesso
In dubbio alcune certezze proprie perché erano alla base dell'edificio europeo mi riferisco alla crisi per la quale è venuta meno la corrispondenza anche labile tra l'economia reale l'economia virtuale
Abbiamo scoperto che su un bene economico si sono fatte tante transazioni al punto tale che a un certo punto anche gli Stati sovrani hanno perso il controllo delle bolle speculative
E abbiamo dovuto identificare una rapida marcia indietro
Che ha messo diciamo in dubbio null'altro significato profondo per l'Europa aveva avuto e cioè l'Europa come veicolo di crescita ovviamente in questa situazione
Chi le tentazioni di in qualche modo distruggere
Il l'edificio europeo sono state molto più forte a volte sono state anche tentazioni inconfessato ma nel momento nel quale ci siamo trovati
Di fronte anche all'ipotesi del fallimento di Stati sovrani che appartenevano all'Europa
Evidentemente indirettamente abbiamo messo in dubbio un vincolo di solidarietà e su questa base dobbiamo riconoscere che l'Italia ritrovata a livello più alto e anche più serio la sua vocazione europeista
Perché invece di essere uno dei Paesi che poteva determinare un fattore di crisi è stato senz'altro uno di quei Paesi che invece ha lavorato per la stabilizzazione
Ora questa stabilizzazione che ancora una stabilizzazione precaria di che cosa abbisogna e per questo io per una strada completamente diversa forse intrisa
Di maggior realismo e di maggior pessimismo arrivo poi alle stesse conclusioni del relatore che mi ha preceduto è ha bisogno assolutamente che cresca
Un sentimento identitario
E possa poi trasformarsi in
Cittadinanza autonoma rispetto alla cittadinanza nazionale
Senza la pretesa di soppiantare la cittadinanza nazionale sotto questo aspetto uno dei temi che dobbiamo porre all'ordine del giorno
Che il Trattato di Lisbona ci impone di porre all'ordine del giorno è il rapporto tra Parlamenti
Tra Parlamento europeo e tra Parlamenti nazionali un rapporto inesistente
Fino a quando appunto c'era il sogno della Costituzione che oggi assume invece un'assoluta pregnanza ma perché il rapporto sia vero
è necessario comunque che entrambi gli elementi del rapporto abbiano un assegno una una loro consistenza una loro rilevanza
E allora questo rapporto ci potrà essere solo se evidentemente quella investimento sul un'identità comune
Che poi si possa trasformare anche
TIM una nozione di cittadinanza
Deng sviluppato sotto questo aspetto per quello che
Sta facendo questa Commissione è uno degli elementi che dobbiamo mettere nella partita dei più
Perché insomma se
Abbiamo fatto tanto per distruggere un'identità europea iniziando da un dibattito tutto ideologico
Sulle
Radici che non voleva prendere
In considerazione quello che invece e qualcosa di difficilmente innegabile eccome volere la carta di identità ma in rifiutarsi di scrivere il colore dei propri occhi oppure o o o o della propria altezza e così abbiamo fatto tanto
Dall'altra parte dobbiamo anche riconoscere che nella partita
Che nella partita a attiva vi sono alcune cose importanti io questa Commissione
La reputo una di quelle ed è per questo che tenevo in modo particolare oggi ad essere presente a questo appuntamento vi ringrazio
Allora onorevole letta mi sono segnato alcune parole che ha detto il senatore Quagliariello il sentimento identitario
La partecipazione noi stiamo parlando oggi di questo strumento
Della Commissione petizioni di questo sentirsi europei e di partecipare indubbiamente tutto questo deriva da una capacità di ascolto che c'è e quindi di voler proprio a ascoltare e far partecipare da qui poi nasce questo
Sentimento identitario e di di appartenenza che forse appunto a livello europeo e più
E più spiccato di quello che abbiamo noi qui ci mancano alcuni strumenti ci manca l'ha capito la capacità e la voglia di ascoltare io
Faccio questo riferimento naturalmente pensando a tutto quello che ha detto il senatore rispetto alle varie crisi attraversata in passato e a quella che stiamo attraversando adesso
Che sono crisi che fanno attraversare dei momenti difficili sicuramente anche dei momenti di
Di tensione di difficoltà anche di tensione sociale come abbiamo visto nei giorni scorsi e come
Anni ahi noi ci dicono potremmo rivedere i in questi giorni e per questo che mi veniva in mente appunto di focalizzare l'attenzione su quali sono gli strumenti per ascoltare
E quindi rendere partecipi le persone
Sono tante le le sollecitazioni che che vengono dalla dà l'occasione di oggi
Io parto da questa
Il
La velocità del cambiamento che stiamo vivendo
è assolutamente impressionante da alcuni anni a questa parte e i fenomeni che avremmo immaginato potessero accadere fra un po'di tempo invece stanno accadendo subito
E probabilmente sarà sempre più così e in particolare il ragionamento dal quale parto è ovviamente legato al tema centralità dell'Europa
E vengo poi a partire da questo ragionamento la questione la cittadinanza perché ci credo molto la questione la cittadinanza come questione essenziale del futuro
Centralità dell'Europa
Abbiamo passato il secolo con
Un secolo precedente che vedeva le carte geografiche fatte tutte con l'Europa al centro
E il mondo era diviso tra il mondo francese il mondo spagnolo il mondo portoghese il mondo anglosassone
Il mondo era diviso secondo le divisione dell'Europa lo scorso secolo è stato un secolo che ha visto chiamare guerre mondiali guerre che erano guerre europee l'Europa era il mondo
Nell'arco di pochi anni stiamo entrando dentro una situazione nella quale per la prima volta
La globalizzazione questa globalizzazione ci sta portando uno il mondo
Che non è l'Europa
è un mondo nel quale l'Europa è un po'pezzo
Nemmeno particolarmente rilevante
Rispetto a altre parti del mondo che assumono sempre maggiore rilevanza e questa centralità dell'Europa non c'è più
Non ci sarà più
E non solo non ci sarà più questa centralità dell'Europa
Ma gli stessi singoli Stati europei se vogliono immaginare di avere un ruolo nel futuro di questo mondo più largo ce lo potranno avere soltanto attraverso la dimensione europea
Uso questa espressione che vale per l'Italia come può valere per la Francia
Di Eric troppo valere per la Germania
Per la Spagna per la Gran Bretagna eravamo tutti
Grandi Paesi in un mondo piccolo
Prima
Nel secolo scorso
Oggi siamo tutti i Paesi medi medio-piccoli in alcuni casi in un mondo grande perché il mondo si è improvvisamente decuplicato
E quando dico mondo vuol dire i mercati i mercati finanziari che ci fa concorrenza a chi ha tra i nostri turisti
Chi ha tra i nostri quelli che erano gli investimenti che venivano da noi
Questa questo cambiamento così straordinario che è un fatto positivo ovviamente però un cambiamento che necessita un'Europa reattiva
E quindi i tempi di reazione dell'Europa che fino adesso ci siamo dati sono tempi che non sono più sufficienti se io penso alla scansione negli ultimi quindici anni di ho perso il conto quante in
Conferenze intergovernative
Convenzioni Consigli europei
Era tutto
Uno strumentario
Che era utile nel mondo di prima nel quale
I media e la stessa opinione pubblica per qualche giorno si fermava perché c'era il Consiglio europeo che diceva il vertice europeo era la prima notizia di tutti i telegiornali le bandiere il leader dietro a queste bandiere
Oggi si susseguono i vertici
Affannosamente si sono susseguiti in questo tempo di crisi ma stiamo dentro una situazione completamente diversa
E il ragionamento che voglio svolgere qui semplicemente questo un'Europa basata sulla mediazione degli Stati
Che cerca hanno di mantenere il loro ruolo novecentesco è un'Europa che è destinata a fallire
E gli stessi singoli Stati cercheranno velleitaria mente di mantenere il loro ruolo in un secolo che rischia di spazzar Livia se continuano così dice questo
La la legge dei numeri nel senso che il G sette che nacque nel mille novecentosettantacinque per iniziativa di
Il scambiaste dismette fu un G sette che scelse i suoi sette non sulla base di simpatia reciproca
Ma sulla base del fatto che si erano i Paesi cardine dell'Occidente ma soprattutto erano le prime sette economie del mondo dal punto di vista quantitativo
E l'Italia centro perché insieme al Canada in quel momento era la sesta settima
E tutti sappiamo che già oggi
Questa graduatoria non è più così e tutti sappiamo che secondo il trend di crescita solamente fra nove anni nel due mila e venti questa graduatoria tra i primi sette nove tra nessun Paese europeo
Neppure la mitica
Germania riunificata sarà secondo tutte le stime probabilmente ottavo nono Paese del mondo in termini di
Crescita in termini di PIL intermedi potenza economica
Noi saremmo tra il dodicesimo il quindicesimo posto la Francia sarà un gradino sopra di noi
Però insomma il concetto è molto semplice quello che sta avvenendo un cambiamento segnatura epocale non soltanto perché entrano miliardi di persone nella mondo nei mercati ma anche soprattutto perché cambia completamente gli equilibri
Ovviamente questo cambiamento ha portato il cambiamenti nella governance mondiale il G sette G otto praticamente non c'è più è nato un G venti
Che però fatica il grande rischio lo sappiamo tutti e che
Alla fine prevalga la logica dell'effettività e che quindi si incontrino il Presidente americano il presidente cinese
Quindi le due grandi economie del secolo che appena cominciato
E e comunichino poi a noi
Le decisioni che hanno
Assunto tutto questo ragionamento per dire che oggi
La orgoglio
La difesa di inutili prerogative nazionali in questa logica rappresenta rubare il futuro ai nostri figli alle nuove generazioni dei nostri Paesi
Noi generazioni che oggi godiamo di benessere godiamo di benessere perché alcuni visionari nel passato hanno fatto la scelta europea e sicuramente tra questi visionari oggi Financial Times lo chiamavo così
E c'era Tommaso Padoa Schioppa e alcuni visionari che hanno fatto in quel periodo scelte che erano più avanti del momento nel quale sono state fatte
Oggi non ci rendiamo conto che le scelte che dobbiamo fare vanno imposte
Hai gruppi dirigenti e alle pubbliche opinioni che ritengono sbagliando ancora di poter giocare un ruolo in quanto dimensioni nazionali con questo ovviamente non sto
Parlando a favore di una eliminazione di una dimensione nazionale che naturalmente rimarrà ma so soltanto dicendo che se vogliamo che le nostre culture i nostri Paesi le nostre lingue
Abbiano un futuro e giochi non futuro questo futuro sarà garantito soltanto da un rafforzamento della dimensione europea perché l'Europa unita sarà in grado di combattere con Cina e Stati Uniti nel mondo per giocare ruoli e prendere decisioni l'Europa divisa viceversa non sia in grado di fare nulla di tutto questo
Perché si arrivi lì la cittadinanza europea non come cittadinanza di secondo livello mediata cioè dagli Stati nazionali ma la cittadinanza europea di retta
è un elemento fondamentale lo è per via
Di quello di cui è parliamo stamani quindi il tema del rapporto con le istituzioni il cittadino che ha uno strumento la Commissione
Petizioni presieduta dall'onorevole Mazzoni per
Parlare con le istituzioni chiedere rispetto di un diritto e soprattutto
Che l'elemento mi rendo conto qua più complicato farsi che da questa richiesta che parte dal basso possa
Accadere
Un atto giuridico
Che possa trascinare atti politici che possa portare a modifiche delle norme dei
Dei
Delle direttive quindi possa portare poi a dei cambiamenti legislativi partendo dal basso
Ma qui il tema è ovviamente che questo questa dimensione almeno nella
Giudizio credo io nella visione che ne ho io
Deve essere una dimensione dita sottolineare sulla quale investire perché è la base per arrivare al passaggio finale che a mio avviso è quello essenziale cioè
è quello dell'elezione diretta del Presidente delle Poropat
Perché dico questo che può sembrare detta così una cosa come dire non ci si arriverà mai
Io penso parto invece dalla dalla necessità dico che
è fondamentale che si arrivi lì
Perché
Non è possibile accettare come accaduto in queste
In questi anni che il Presidente degli Stati Uniti non sia mai andato a Bruxelles e non è mai andato a Bruxelles non perché
Non non li piaccia la Capitale
Dell'Europa non è mai andata grosse perché a Bruxelles non ha un interlocutore
Col quale lui parco parlare direttamente al suo stesso livello perché se
Sappiamo tutti bene che se va a Bruxelles incontra un Presidente del Consiglio europeo
E poi dopo deve incontrare un Presidente dalla Commissione europea poi dopo deve incontrare il Presidente di turno del semestre europeo e poi se vuole andare a parlare di Medioriente deve incontrare una quarta persona una signora
Per la verità di cui si son perso un po'le tracce in questi ultimi tempi
E credo che
Questo tema sia un tema non secondario nel senso che oggi la globalizzazione vuol dire informazione comunicazione partecipazione del pubblico opinioni e non è immaginabile venderà la nostra pubblica opinione e alla pubblica opinione globale che l'Europa è qualcosa di serio
Costruita con un'architettura di rappresentanza così complessa
Obama deve saper parlare col Presidente dell'Europa questo Presidente l'Europa deve essere letto dei cittadini europei come lo eletto lui
La stessa cosa vale per il presidente cinese tralascio sulle modalità di elezione del presidente cinese ma
Il tema
Della rappresentanza è un tema fondamentale e questo può avvenire soltanto con un'evoluzione della logica dalla cittadinanza
Come rapporto diretto tra i cittadini e le istituzioni europee
Avrebbe un ruolo fondamentale una dinamica di questo genere
Sarebbe utile per costruire maggiore identità europea son convinto che funzionerebbe anche nel senso che io penso che le opinione pubblica e dei nostri paesi sono già ampiamente pronte
A dividersi a livello europeo tra i sostenitori
Della Merkel o o di Schröder o di Sarkozy io di Berlusconi o di Prodi potrebbero farlo a prescindere dalla loro partecipazione nazionale perché credo
Che cominciamo a essere tutti abbastanza
Maturi nella
Considerazione di quello che sta accadendo con questo tempo di globalizzazione nel capire che i miei interessi di cittadino europeo italiano toscano
Nella città di Pisa sono forse maggiormente
Realizzati
Difesi dal Presidente
Che non viene magari dal mio Paese piuttosto che da quello che viene dal mio Paese se io lo ritengo non collimanti e con le mie idee
E ritengo che questo punto questo passaggio c'è un passaggio assolutamente
Maturo pronto dobbiamo pensarci dobbiamo arrivarci perché rappresenta questo tentativo di fare dell'Europa
è un'evoluzione questa evoluzione l'unica evoluzione che possiamo dare i nostri figli è l'unica evoluzione che possiamo raccontarci ad uno possiamo proporli altro o fughe indietro verso una dimensione nazionale
Che il cui senso ormai sempre più ridotto quindi termino dicendo che
Il lavoro e la crescita
Della dimensione della cittadinanza passa anche attraverso strumenti come quelli delle petizione quindi della
Dinamica del rapporto
Tra il cittadino europeo e le istituzioni comunitarie in questo caso il Parlamento europeo lo ritengo un elemento fondamentale per evitare anche quella distanza che invece oggi c'è con quelle scarse percentuale di affluenza quella difficoltà a capire cosa accade
A Bruxelles sapendo poiché quello che succede tra Strasburgo e Bruxelles
Riguarda la nostra vita quotidiana molto più di quanto tutti noi sappiamo perché
E dona citava prima le norme sui consumatori
è uno di quei casi in cui
Se non ci fosse l'Europa
Non ci sarebbe promette una norma che sia una nel nostro Paese che parla di consumatori tutte le norme sui consumatori su un'applicazione di direttive comunitarie senso di un avanzamento che in Italia c'è stato perché c'è stata l'Europa
Stessa cosa mi verrebbe da pensare per il diritto ambientale credo che non esista in Italia una norma di diritto ambientale che non si applicazione di una direttiva comunitaria il che non fa molto
Diciamo
Una bella pubblicità al nostro Paese però fa bella pubblicità all'Europa e al fatto che l'Europa per noi rimane fondamentale rimane la nostra prospettiva dobbiamo lavorarci anche questo uno strumento per farlo grazie
All'altro
Onorevole Mauro quando noi pensiamo all'Europa all'europarlamentare a quello che si fa appunto nel Parlamento europeo abbia ho sempre questa immagine insomma di di tempo perso diciamolo no a volte non abbiamo realmente la percezione invece
Leggevo alcuni numeri e appunto di di dell'attività
Di questa Commissione dice al momento ci sono mille quattrocentoquarantuno petizioni aperti quattrocentoventisei riguardano questioni ambientali novantotto il mercato interno e la libertà di circolazione
Ottantuno questioni relative ai trasporti e poi ancora quarantadue i temi della giustizia la Spagna si guadagna per quest'anno la medaglia di paese euro entusiasta
Seguita dall'Italia centoventuno
Sono le appunto il numero che ci viene assegnato e poi c'è il Regno Unito la Germania onorevole Mauro quindi è ora entusiasti almeno la partecipazione a questo livello sette
Sì grazie ma
Voglio essere molto chiaro allo concluderò sull'attività della Commissione ripetizioni cercando di sottolinearne
Il ruolo strategico lasciatemelo però fare tre telegrafiche considerazioni
In ordine agli interventi che mi hanno preceduto potremmo introdurli così l'intervento di un euro realista Quagliariello l'intervento di un euro speranzoso come Enrico letta
A cui mi sento di aggiungere l'intervento diciamo di un euro dottrinario
Mi spiego
Intanto c'è un credo comune perché la verità è che nessuno di noi tre
Si sente di sottrarsi a quella che è la conclusione non scontata ma assolutamente cogente su quello che è lo scenario che c'è dietro il tema dell'Europa
E e la conclusione semplice non non nessuno di noi riesce a immaginare la soluzione anche del più piccolo dei problemi che ci affligge senza mettere in campo una piattaforma politica del peso dell'Unione europea
La verità che nessuno può pensare che si possa risolvere il problema al flusso epocale che
Dal sud del mondo e dalla Area dello subsahariana muovere verso nord
Lasciandolo risolvere a Malta da solo all'Italia con svariate migliaia di chilometri di coste e nessuno può pensare che il più piccolo dei problemi dei consumatori possa essere risolta riaffermando i nodi di una strategia di carattere nazionale
Ne quindi perché uso allora la formula euro dottrinario perché potremmo appunto dire così che come in epoca medioevale
Ieri è arrivata a formulare l'ipotesi dell'in coma escogitare in equity cioè a supporre l'esistenza di Dio per il solo fatto che non si poteva prestare un ente
Nel diciamo con caratteristiche superiori addio stesso
Oggi ci rendiamo conto che fuori dall'Europa sono fuori dalla partita per il destino del mondo e questo quanto meno ci mette nelle condizioni
E di
Recuperare quanto è stato fatto in questi anni dandogli un segno positivo
Può essere un segno positivo a tutto tondo come e nella visione di coloro che hanno tributato
Ad Adenauer Schumann e De Gasperi non semplicemente un riconoscimento politico a Magliano estradati verso un processo di beatificazione
Che è una cosa quanto meno caratteristica la nascita di un processo politico vero e proprio
E può essere invece la sottolineatura
In chiave politiche ai contrattuale se pensiamo a quello che lo stato dell'arte
In questo senso credo che Enrico Letta abbiamo fatto degli affondi che mi piace riprendere ma mi soffermo ancor prima su quanto diceva Gaetano Quagliariello
Non è che ha fatto velocissimo ma efficacissimo una ripresa di quelle che sono le questioni storico ideologiche del nostro progetto europeo
I in questo senso val la pena comunque sottolineare appunto questo che l'Europa nasce con un Progetto anti ideologico è la risposta non semplicemente all'ideologia di carattere totalitario che hanno percorso Convento di morte
Il Novecento e quindi nazismo i fascismi comunismi dittature rosse e nere che avevano al fondo una medesima interpretazione della storia e cioè la concezione di un potere per cui il potere tutto l'uomo non è niente
Ma anche attenzione dei nazionalismi
Quindi nel DNA del Progetto europeo gioco forza il federalismo cioè
Gioco forza c'è una visione di costruzione che al suo apice un esito magari in termini le pianificazioni del presidente dell'Unione europea all'attenzione del presidente dell'Europa in quanto tale c'è
Perché c'è per l'appunto la necessità di superare una lettura della storia che ha portato male nella fino all'Ottocento apportato male in tutto il Novecento
Allora pretendere di recuperare il progetto europeo tenendo saldo allo stesso tempo il versante dei nazionalismi non porta da nessuna parte
Quelli che si seggono al tavolo oggi della discussione in Europa dicendo faremo sentire la voce dell'Italia o della Francia dalla Germania ribadiremo la forza del nostro Paese hanno la veduta corta perché a quel tavolo
La forza dell'Italia dalla Francia alla Germania si fa sentire chiarendo qual è la visione europea Di Francia Italia e Germania
Fuori da questo schema c'è semplicemente la contraddizione palesata in questi momenti difficili della signora Merkel che da un lato
Denuncia e giustamente che non si può pretendere che i cittadini tedeschi
Contribuiscano in solido alla prosieguo di uno Standard per cui un operaio tedesco va in pensione a sessantasette anni col cinquantadue per cento dell'ultimo stipendio e uno Greco cinquantacinque con la conta due per cento dall'ultimo stipendio ma dall'altro
Devono porsi la soluzione di un problema semplice e cioè
Tremonti alla mente se va a fuoco la casa il tuo vicino ti conviene spegnere il fuoco perché se siete lo stesso quartiere altrimenti brucia anche la tua
Allora la questione dell'Europa come inevitabile necessità
Oggi è posto alla sferza di quella che è la contraddizione più patente
è una soluzione che troviamo solo se ci lasciamo alle spalle i nazionalismi e abbiamo la forza di fare qualcosa di più di quelle non riusciamo a dichiarare di consiglieri il Consiglio di riunione ENPAB del Parlamento in riunione del Parlamento
Altrimenti ci esponiamo alla battuta che circola e un po'in tutto gli ambienti delle istituzioni di Bruxelles quella etica sul servizio di azione esterna dell'Unione europea cioè sulla nostra politica estera finalmente Kissinger al suo Benedetto numero unico
Telefonando ti risponde il call center del servizio dell'azione esterna dell'Unione europea e ti dice queste al call center del servizio d'azione esterna dalla politica estera europea
Prendere uno per la politica estera francese premere due per la politica estera spagnola prendere tre per la politica estera britannica quattro per quella tedesca Italia non pertinente allora attenzione
Perché se
Non abbiamo la forza di capire questa sottolineatura
Noi non andremo da nessuna parte semplicemente perché se seguiamo il DNA del Progetto europeo non solo quello avuto del fado i fondatori ma anche di quelli che sono aggiunti lungo la strada
Quel progetto ci porta un di più di Europa che avviene non con un di meno di cultura di tradizione l'identità del singolo Paese europeo ma con un di più anche in tutto questo qui attenzione alla partecipazione e chiudo
E le famiglie politiche europee
Perché noi siamo alla curiosa dizione Unione europea per il fatto che quando abbiamo fatto il passaggio ulteriore coinvolgendo gli ex Paesi dell'est
E quindi abbiamo pagato il nostro debito con la storia rispetto
A l'amarezza di un'Europa rimasta divisa per sessant'anni abbiamo scoperto che anche la sinistra era diventato europeista e questo è stato una grande conquista
Ma lo è diventata non risolvendo alcuni nodi
Per cui se l'Unione europea nel timore di un federalismo vero vero
Diventa l'unione delle repubbliche socialiste europee cioè diventa il superstato mitizzato da alcuni è tenuto da altri che possa rendere uguale tutto invece che rendere armonico tutto
Allora evidentemente quel debito rischia di tramutarsi in un deficit di democrazia che pesa sull'orizzonte della Europa unita o degli Stati Uniti d'Europa
E così dice col far tremare le vene ai polsi ammette i cittadini
è chiaro è chiarissimo in questo senso sei per medico ogni anno dobbiamo è una cosa sola Presidente Mazzanti e me lo dovete consiste in mare dobbiamo chiudere velocità niente io ho voluto veramente fortemente che la presente Mazzoni assumesse questo ruolo
Per una questione semplicissima perché la questione la partecipazione diretta dei cittadini all'Unione europea
è una questione che in questi anni non conoscerà appena la citazione degli intrighi di palazzo delle procedure del Parlamento europeo
Noi facciamo la cittadinanza se il tema della legge che nasce dai cittadini solitamente diventa oggettiva e vera per tutti allora lasciamo gliela lasciamo glielo dire all'onorevole Manzoni
Volevo chiudere anch'io perché
Accorpare i che è fondamentale di tutto quello che aveva letto questa mattina ISPA da questo lavoro di questa Commissione è che leggo che a differenza di altre Commissioni parlamentari il suo calendario di attività non ruota intorno al tre ora ma legislativo della Commissione ma è determinato dai cittadini stessi e questa importantissima una come dire sono loro che stabiliscono
Quella che noi chiamiamo l'agenda parlamentare qui
è una parte d'Europa come dire agita e non subita dai cittadini nel primo caso l'unico caso
Credo fino ad oggi io da da padrone di casa da ospite ho sacrificato doverosamente il mio tempo di parola per i relatori che avete ascoltato
In ragione della emergenza determinatasi per
La la morte di Tommaso Padoa Schioppa quindi noi abbiamo
Anche da chiudere rapidamente i lavori quindi o rinunciato al mio spazio di apertura vorrei almeno in chiusura dire due parole mi hanno concesso credo non più dei
Cinque minuti ecco qualcosa in più dei tre minuti che normalmente mi concedono nell'Aula parlamentare
E il mio tentativo di oggi possono dire è riuscito perché la Commissione petizioni per quanto sia oramai diventato nostro do nel quale credo profondamente a differenza di quello che invece pensavo al momento dell'insediamento come ha detto Mario Mauro ha voluto fortemente la mia presidenza e quando me la proposta
Non gli ho risposto male ma quasi
Perché non avevo la dimensione esatta della importanza di questa Commissione me ne sono resa conto e oggi approfitto di questa occasione pubblicata ringraziare Mario Mauro della grande occasione che mi ha offerto
Quindi era una scusa la il bilancio dell'attività di un anno e mezzo di questa commissione per
Diciamo così scrivere una letterina di Natale non all'Europa ma per l'Europa e in una forma possibilmente bipartisan credo che nella sintesi che ha fatto Mario Mauro degli interventi che si sono sviluppati tra realismo speranze dottrina siamo riusciti a comporre una bella pagina da scrivere per l'Europa che forse ci consentirà di Nizza nel due mila e undici con una spinta
Diverso e quindi di avviare il nuovo decennio in una in maniera diversa
Quest'anno non è un anno come tutti gli altri non solo si completa un decennio quindi apriamo anche la nuova fase della strategia di Lisbona perché si chiude
La cosiddetta strategia di Lisbona due mila dieci e si apre il percorso di Lisbona
Della dell'Europa due mila venti ma è l'anno in cui celebriamo i sessant'anni dalla storica dichiarazione su umana e l'anno
In cui chiudiamo diciamo la fase dell'entrata in vigore della tratta a Todi Lisbona con tutte le novità che ha introdotto e che sono state citate dalla
Rappresentante degli esteri e la politica estera il cosiddetto pesca ai nuovi poteri e le nuove procedure del Consiglio alle nuove funzioni del parla
Però però a partire dalla
Pienezza della potestà di bindella potere di Bilancio che abbiamo visto il Parlamento europeo ha esercitato già in fase di prima applicazione delle nuove procedure
Avendo l'ultima parola dicendo l'ultima parola sul Bilancio fallita la fase di conciliazione
E dico che la la Commissione per le petizioni è sicuramente uno strumento significativo
E utile nella costruzione di questa imponente impalcatura europea
Ma non può essere lasciata da sola nel senso che i cittadini non possono essere lasciati da soli i numeri le ripetizioni che non ho il tempo di ripetere danno la dimensione del fenomeno i cittadini ci sono un sentimento europeo è cresciuto nelle coscienze dei cittadini
Molto di più di quanto sia cresciuto nella consapevolezza dei rappresentanti dei cittadini
Ci sono più in Europa i cittadini e italiani anche che non le istituzioni che sono ancora frenate
Da una pavidità o forse da un egoismo nazionalista che confligge con
La idea di realizzare veramente questo sogno europeo
Io ma aggiungo solo una brevissima considerazione
Che perché credo sia doverosa per rispondere anche agli interventi di Massimiliano Dona e della professore Cherubini che ringrazio per la loro presenza
La Commissione petizioni ha bisogno di essere comunicata di più è lo strumento di comunicazione e sembra quasi una contraddizione ha bisogno di essere comunicata di più
La segnalazione che arrivava da Massimiliano Dona una possibilità di accesso più facile un modo più fruibile per i cittadini di arrivare a questo un interlocutore importante per la promozione della democrazia stiamo lavorando con la burocrazia europea perché ci dia un sito web più a degli
Atto a questa istanza speriamo di realizzarla il Presidente Buzek ci ha detto mi ha detto che
Forse il due mila undici sarà l'anno buono
Per quanto alla iniziativa popolare ringrazio il professore con Rubini per l'attenzione che ha prestato al lavoro svolto
Sicuramente la Commissione per le petizioni ha fatto la sua battaglia per cercare di rendere molto più
Adatta al cittadino europeo che oramai e anche un cittadino residente e c'è una differenza
Particolare che non ho il tempo di approfondire la possibilità di esercitare il lo strumento della iniziativa legislativa europea non siamo riusciti in questo intento abbiamo
Fatto il nostro lavoro non dando solo un parere alla Commissione affari istituzionali ma abbiamo lavorato con la procedura di associazione che è quella prevista all'articolo cinquanta della Regolamento quindi abbiamo lavorato insieme
Alla Commissione
Di merito e siamo riusciti però a produrre credo un risultato comunque l'uno per quanto questo dell'accesso dei residenti non cittadini europei e non sia stato uno dei risultati raggiunti io credo che il Regolamento che è stato approvato lo scorso sedici dicembre
Alla a Strasburgo sia un buon Regolamento
Io concludo questo hanno e poco più di attività parlamentare e di Presidenza con
La grande soddisfazione credo che sia Stato un anno significativo per la la mia esperienza per la consolidare la mia convinzione europeista
Soprattutto per acquisire un insegnamento importante dai cittadini che si sono rivolti in maniera competente alla Commissione che presiedo
Credo che la strada che abbiamo davanti per realizzare un'Europa che sia realmente in grado di essere
Competitiva in questa diversa dimensione nella quale come ha detto Enrico letta l'Europa non rappresenta più l'intero mondo ma una parte di esse peraltro marginale
Quindi credo che questa strada sia ancora lunga ma ritengo che potendo partire
Dando un'Europa dei popoli che attraverso queste statistiche che ho elaborato minimali ma già significative mi dicono che esiste ha già una una sua struttura significativa
Deve cercare di consolidarsi di rafforzarsi nella costruzione della cosiddetta Europa politica ciò all'Europa
Di Governi che siano in grado non dico di emulare quello spirito grande quella convinzione e che ha ispirato ENI in ATO i padri fondatori della Europa unita sessant'anni fa quando sono stati in grado solo contando su valori condivisi
Di partire da un'OPA lacerata nella quale c'erano ancora ferite fisiche fresche e arrivare ha un sogno di un'Europa federata
Credo sia ancor più possibile oggi che abbiamo davanti uno scenario completamente diverso ventisette Paesi europei già uniti quattro Paesi in attesa di completamento della procedura di adesione
Cinque paesi in fase di avvio quindi
Abbiamo già dei confini allargati significativi
Abbiamo un mercato unico abbiamo la moneta unica abbiamo fatto dei grandissimi passi abbiamo raggiunto dei traguardi credo che sia ancor più doveroso
E peraltro ineluttabile in questo momento riuscire a realizzare quel sogno di quelli che Gaetano Quagliariello definito i visionari della
Della nostra Europa unita
Io vi formulo i miei auguri per il prossimo anno riformulo a noi come cittadini italiani ma soprattutto non come cittadini europei sperando che questa momento di confronto ci abbia dato un piccolo contributo per iniziare in maniera più europea il due mila undici grazie