19 DIC 2010
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:05 Durata: 1 ora 51 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 19 dicembre 2010 , condotta da Massimo Bordin con gli interventi di Massimo Bordin (giornalista), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 1 ora e 51 minuti.

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  • Introduzione

    Massimo Bordin

    giornalista

    Le evoluzioni nel Palazzo, le sorti dell'Euro, il caso Marchionne. Il voto di fiducia per il Governo e il ruolo dei Radicali
    17:05 Durata: 3 min 7 sec
  • Pannella: "E' indubbio che dopo il voto sulla fiducia del 14 dicembre ci sono partiti politici, o comunque parti del potere italiano, che tendono a mettere al centro dell'attualità sia la questione giustizia", che "la riforma elettorale uninominale"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Marco Pannella: "Domenica scorsa era ancora in pieno questa offensiva: 'I Radicali stanno tradendo perché vedono Berlusconi', etc. Io insistevo, ero quasi ossessivo: 'Del 14 non parlo con nessuno, né con Bersani ed è la premessa di ogni incontro che facciamo. Quale che sia l'esito, dal 16 si cominceranno a capire quali sono i problemi che ci porterà il seguito della legislatura'". Pannella sottolinea come, durante l'incontro della settimana scorsa con il premier, egli abbia ricordato a Silvio Berlusconi il suo sostegno - in passato - per la proposta radicale di una riforma americana delle istituzioni. "Ho ricordato questo e gli ho detto: 'Torno adesso a dirti, visto che si parla di nuove elezioni o meno, che questo che tutti chiamiamo 'Parlamento dei nominati' non è tollerabile, ed è una falsa piccola contro-riforma quella che vorrebbe una parte del Partito democratico, ovvero il sistema tedesco, etc.'". La riforma americana, invece, "è vera perché crea una classe dirigente antropologicamente diversa". "E non dimentichiamo che oggi lo stato dove il momento parlamentare pesa di più è quello presidenziale americano, perché il presidente ha a che fare con Camera, Senato, con elezioni di metà mandato". "Ora il 17 dicembre ho letto che Berlusconi ha detto, testualmente, che bisogna passare al maggioritario, intendendo chiaramente quello amerciano. Certo, per un minimo, conoscendo Berlusconi e via dicendo, ho detto: 'Toh, almeno si è ricordato che esistono queste parole'. Il 16 ha significato qualcosa, può voler dire che è alla ricerca quantomeno della riforma o della contro-riforma da fare, e questo sicuramente lo si deve un po' a quel colloquio". Il dibattito sulla riforma della giustizia. L'intervista dell'Ad di Intesa San Paolo, Corrado Passera, e le parole sull'importanza della riforma della giustizia civile e penale quale "priorità del mercato". La presenza mediatica di Nichi Vendola. "Anche quando non era sulla cresta dell'onda, ed era stato eletto in Puglia in situazione molto discussa, grazie a Poli Bortone, veniva accettato come significativo rappresentante dell'opposizione, e questo vuol dire aumentarne le chance e le possibilità". L'articolo di fondo di Angelo Panebianco, sul Corriere della Sera, a favore dell'uninominale: "E' indubbio che dopo il 16 ci sono partiti politici, o comunque parti del potere italiano, che tendono a mettere al centro dell'attualità sia la questione giustizia", che "la riforma elettorale uninominale"
    17:08 Durata: 15 min 38 sec
  • La prossima presentazione di uno studio sullo stato dell'informazione. "La lotta nonviolenta, se armata di maggiore sapere e conoscenza, è di grande efficacia rispetto alle violenze della democrazia reale"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La presenza mediatica minima dei Radicali. "Adesso si gioca tutto su trasmissione da 5-6 milioni di telespettatori in media". "Si scelgono le opposizioni di regime. Il che non vuol dire malafede necessaria da parte dei prescelti; vuol dire soltanto che quelle vengono ritenute le voci meno pericolose. E che Tonino Di Pietro non sia tanto pericoloso". La figura di Vendola: "Ho sempre detto che preferisco le narrazioni invece dei saggi. Però le narrazioni di Vendola sono narrazioni di ipotetici futuri. In genere non si narra il sogno. Lui prescinde molto dagli obiettivi e dai fatti, e dice cose interessanti e non banali. Comunque lo si sceglie perché purtroppo - io ritengo - non rappresenti una vera alterità e alternativa". L'intenzione di incalzare il Pdl sulla riforma anglosassone e il Pd sulla riforma maggioritaria francese, "proposta decisa a congresso ma sulla quale il Pd non fa assolutamente niente". "Figuriamoci se adesso Berlusconi ritenesse giusto o conveniente fare finta di essere disponibile, figurati le urla dall'altra parte, di nuovo". "Il problema della giustizia e il problema delle carceri nella democrazia reale denota, quasi ovunque, nuclei istituzionali, organizzati, di sapore neonazista o di sapore Shoah. Adesso come partito, quando ci riuniremo a Congresso, ci confronteremo con questo". Il caso della Svezia. La ricerca in corso dei Radicali, con l'aiuto del Centro d'Ascolto, sull'informazione: "Stiamo per produrre un aggiornamento della Peste italiana. Cos'è la Peste italiana? E' un tentativo di armarci anche di una consapevolezza diversa rispetto alla lettura storiografica di questi ultimi 60 anni". "Noi ora ci prepariamo a dare un'altra arma ai democratici": "Abbiamo brevettato un diverso modo di analizzare gli effetti dei nuovi media e quindi abbiamo guardato non più, come si faceva prima, quanti secondi e minuti avevano gli uni e gli altri, ma quanti sono i cittadini che sono titolari del diritto di voto che posso tecnicamente essere informati". "La lotta nonviolenta, se armata di maggiore sapere e conoscenza, è di grande efficacia rispetto alle violenze della democrazia reale. Mi auguro che tra 10 giorni potremo esibire questo studio"
    17:23 Durata: 26 min 36 sec
  • La missione in Mauritania contro il fenomeno locale della schiavitù. La convocazione del Congresso del PRTNN a febbraio

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La prossima settimana "andremo in Mauritania perché uno dei nostri compagni, che era venuto al Consiglio generale del Prt a Barcellona, ci aveva illustrato qualcosa che all'inizio mi lasciò scettico: in Mauritania si cifra al 30 per cento la fetta di popolazione che vive di fatto una situazione identica a quella dello schiavismo". Ora però questo compagno ha effettivamente fatto luce sul tema e ha denunciato un caso particolare: "Si è mosso, e avendo scoperto che due bambine erano schiave presso una famiglia alto-borghese di quel paese, è andato al Commissariato" a sporgere denuncia. La reazione violenta delle forze dell'ordine contro l'esponente radicale in Mauritania. Contemporaneamente va avanti la battaglia dei Radicali all'Onu, a New York, per la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili. La convocazione, dal 15 al 18 febbraio, del Congresso del Partito radicale nonviolento, transnazionale e transpartito. Il tentativo di attivare le varie giurisdizioni internazionali
    17:50 Durata: 13 min 7 sec
  • La situazione delle carceri italiane e il ruolo di Travaglio, Grillo e Di Pietro

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    "Ho sentito Travaglio accusare noi di avere fatto l'indultino. Ma quella cosa è una vergogna, mentre lui è andato a trovare 'l'indultino' sapendo che quella è una cosa impopolare presso quelli di Grillo, Di Pietro". La situazione della giustizia italiana e il progetto originario del governo: "Riguardava prima 12-13.000 persone; invece ora - proprio grazie a Grillo e Travaglio - riguarderà tutt'al più 1.200 persone. Non solo: mentre prima era automatico, ora dovranno essere i magistrati che singolarmente dovranno vedere queste situazioni. Ora devono infatti vedere se sono recidivi; così se uno per tre anni - magari all'inizio - è entrato e uscito dal carcere, allora il magistrato non può dare l'autorizzazione". I lettori del Fatto Quotidiano. Le manifestazioni degli studenti e gli scontri di Roma con le forze dell'ordine
    18:03 Durata: 9 min 39 sec
  • L'iniziativa radicale nel Consiglio regionale del Lazio

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito

    La situazione nel Consiglio regionale del Lazio. "A un certo punto, dinnanzi al fatto che sono 70 Consiglieri regionali, e non 73 proprio grazie a noi, hanno 16 Commissioni, ciascuna con 16 presidenti, 32 vicepresidenti, le macchine blu, etc. Dinnanzi al fatto che queste Commissioni si sono riunite in media meno di due volte in 5 mesi, a questo punto - con l'accordo zelante e zelota dell'Idv, senza serie opposizioni di Sinistra e Libertà - a un certo punto portano a 20 il numero di Commissioni. Quindi praticamente c'è una Commissione ogni 3,5 Consiglieri". "I nostri due Consiglieri regionali, Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita, come da tradizione radicale - dall'esordio dei nostri quattro parlamentari alla Camera in poi - conoscono i regolamenti e contro questo hanno fatto un lavoro ostruzionistico. Si è aggregato, ma non mi ha sorpreso perché 'piatto ricco mi ci ficco', anche Francesco Storace"
    18:13 Durata: 6 min 12 sec
  • La figura di Marchionne; il parallelo con Salvemini nel disvelare "l'alleanza industrialista" in Italia. L'intervista di Pannella al Foglio.

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La figura di Sergio Marchionne, ad di Fiat, e l'intervista di Marco Pannella al Foglio. Il parallelo tra l'ad di Fiat e la figura di Gaetano Salvemini, con la sua analisi dell'"unità industrialista" nello stato italiano. "Non so quello che farà Marchionne, ma è indubbio che Marchionne pone un problema urgentissimo per dei democratici". Il welfare in Italia. "Per valutare il valore attuale di Marchionne dovrei essere meglio informato su cosa succede nel territorio della Chrysler, cioè di cosa succede di questa situazione in termini di benessere diffuso. Di fronte a un nuovo tipo di contratto, si tratta per esempio di capire se la località e il dato sociale vedevano maggiore benessere con i contratti fordisti o piuttosto con la nuova realtà voluta da Marchionne". Il libero mercato secondo Luigi Einaudi e Friedrich August von Hayek. Il possibile ruolo dei Radicali nell'interpretare la vicenda Marchionne: "Il nostro problema è come su tutto, come sulla democrazia, è che o riusciamo ad avere dei diritti elementari della democrazia per il Paese. Il problema mio non è che noi si possa parlare, ma che noi si possa essere ascoltati e giudicati". Il precedente delle proposte radicali contro la fame nel mondo. Il ruolo economico globale della Cina
    18:19 Durata: 22 min 42 sec
  • I Radicali in televisione sui cosiddetti "temi etici": "Loro ci stanno ore, noi siamo andati con questi scampoli, e tutto questo per loro è assolutamente intollerante"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito

    Le incredibili reazioni all'apparizione di Mina Welby nella trasmissione di Fazio e Saviano e alla trasmissione dello spot australiano pro-eutanasia in uno spazio autogestito dei Radicali: "Loro ci stanno ore, noi siamo andati con questi scampoli, e tutto questo per loro è assolutamente intollerante". I movimenti interni a Fli sul tema dopo le dichiarazioni di Chiara Moroni
    18:42 Durata: 6 min 13 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito

    Le iniziative transnazionali radicali, a partire dal "rilancio - non entro Natale, ormai - di una ulteriore conferma della moratoria sulla pena di morte". La battaglia per la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili. L'antiproibizionismo. La trasferta in Mauritania. Il possibile ruolo dei credenti
    18:48 Durata: 8 min 1 sec