Radiomigrante - osservatorio sul fenomeno dell'immigrazione

Buonasera agli ascoltatori di Radio Radicale benvenuti alla nuova puntata di radio migrante in collegamento telefonico Shukri Said
Sportiva Andrea Bernaudo all'opera
Questa puntata e registrata registrata il sei gennaio perché ci siamo presi una settimana di pausa anche in vista della cambiamento della posizione
Di radio migrante nel palinsesto di Radio Radicale come tutte le altre rubriche
Della radio è stato è stata cambiata la posizione del palinsesto
La nostra sarà da ora in poi il venerdì alle sei e trenta di mattina quindi la prossima puntata di radio migrante la potrete ascoltare venerdì ventuno gennaio alle sei e trenta di mattina
Questa puntata invece di questo giovedì tredici gennaio dedicata ancora alla situazione
Nell'ex ambasciata solo alla DDA di rilievi che al sei gennaio ancora non era risolta la settimana prima
C'era stata una conferenza stampa importante che grazie alla mobilitazione in particolare di su Chris RID e dell'Associazione emigrare
Aveva portato di nuovo all'attenzione
La condizione di questi circa centocinquanta rifugiati somali in questa ex ambasciata abbandonata e che vivono una condizione che
Gli accomuna i tantissimi sia nella città di Roma ma anche in tutta Italia rifugiati che dovranno l'assistenza dovuta loro per legge e che in più vivono una condizione di prigionieri nel nostro Paese perché
Se cercano di andare in un altro Paese per le regole del Trattato di Dublino vengono rispediti in Italia e quindi sono costretti poi
A vivere in una condizione di esistenti e di dover integrazione
E allora noi tra poco vi proporremo gran parte di questa conferenza stampa
Però di vogliamo anche ricordare che vogliamo anche dire che probabilmente
Sarà già in questo momento che scontata era di migrante iniziata una Campania radicale o sta per iniziare una campagna radicale
Per il rispetto della legge da parte dello Stato rispetto a la direttiva europea sulla lavoro nero e rispetto all'articolo diciotto del testo unico sull'immigrazione proprio sul lavoro nero ma questo sicuramente sarà argomento delle prossime puntate di radio migrante
Adesso vi proponiamo questa conferenza stampa organizzata da l'Associazione migrare da buon diritto da articolo ventuno dalla Federazione nazionale della stampa ed altri e poi riprenderemo la parola per salutarvi
Buongiorno a tutti
Vi ringrazio di essere
Presenti qui
Vi ringrazio in modo particolare perché
Siamo in piena
Settimana festiva
Siamo all'antivigilia del Capodanno
Impegni
Di varia natura non rendono semplice questo appuntamento che però
Vedo affollato e dunque significa che
L'interesse per il tema di cui oggi parliamo
Sentito e diffuso e questa è una prima piccola buona notizia
Per il resto le notizie non sono
Buone perché
Siamo qui a illustrare una situazione
Di estrema difficoltà
Direi
Di massimo allarme
Che configura
Qualcosa di molto simile a una emergenza umanitaria
Come sapete ci troviamo
Nell'ex Ambasciata della Somalia
A Roma e
In questo edificio che molti dei presenti hanno già ha avuto modo di conoscere che successivamente potranno
Ancor meglio visitare vivono e da lì
Circa cento quaranta persone
Sono
Centoquaranta persone parte
Di una
Popolazione
Che viene stimata in circa mille cinquecento- mille settecento
E forse più
Che
Provano riparo precario
E
Alcune circostanze
Contratti davvero di drammatica
Emergenza
In altri quattro-cinque insediamenti informali
Diffusi sul territorio della città di Roma
Non si tratta di emarginati sociali non si tratta di
Immigrati tanto meno di clandestini
Si tratta di
Profughi
Ai quali lo Stato italiano questo è il punto fondamentale che voglio ribadire con forza
A
Riconosciuto una condizione giuridica
La condizione giuridica di rifugiato o quella forma di tutela che la protezione sussidiaria
Lo Stato italiano firmatario
Di
Tutte le convenzioni europei e internazionale sulla tutela dei profughi e che già nella sua carta costituzionale
Prevede il diritto di asilo
Ha riconosciuto a queste persone a tutte queste persone uno statuto giuridico
Ma
Ecco il punto a questo lo Stato italiano le sue istituzioni Blessu due amministrazioni pubbliche si sono
Limitate a questo
Nessuna politica pubblica nessuna misura sociale capace di attribuire a queste persone
La possibilità di accedere ai servizi sociali la possibilità di una integrazione nel sistema di diritti di cittadinanza una qualche forma di accompagnamento per l'avvio al lavoro
E queste persone lo voglio ricordare perché penso che sia un dato fondamentale solo in Italia ecco il punto per una ragione
Perché costretti a fuggire dal proprio Paese
In quanto
Il proprio Paese e dilaniato da guerra civile
Ho
Da un conflitto bellico o perché in quel Paese
Esistono forme di persecuzione in Regione della confessione religiosa
O della nazionalità o del gruppo sociale di appartenenza o delle proprie opinioni politiche
Pensare a questo a me impressionante perché
Nel momento in cui
Questa e la condizione di profugo
E questa e la validissima del nostro Paese nei loro confronti l'avarizia l'assenza di politiche pubbliche l'esiguità
In qualche caso la miseria delle scarsissime risorse messe a disposizione
Non posso non pensare che la nostra Carta costituzionale ma il nostro ordinamento giuridico le nostre istituzioni democratiche
Sono state edificate grazie al sacrificio di persone che il settanta settantacinque ottanta anni fa con ovvero lo stesso destino
Dei prossimo vini somali che oggi sono in Italia dei profughi afgani palestinesi di quelle decine di nazionalità che sono in Italia
Perché durante il regime fascista migliaia e migliaia di italiani riparare un all'estero
Furono all'estero in Francia
In Belgio e Svizzera negli Stati Uniti furono profughi fuggiaschi rifugiati clandestini
Perseguitati dalle polizie locali spesso con le stesse
Motivazioni con le quali o oggi alcuni di questi profughi vengono perseguitati dalle istituzioni
Dalle forze dell'ordine del nostro sistema democratico io penso che questo elemento non possa essere ignorato all'ora all'ora
La situazione
Di chi vive in questo edificio
E finalmente diventata uno scandalo pubblico grazie a chi questo edificio abita cioè grazie
A questi cento quaranta persone che oggi sono qui e che voi potete intervistare voi potete ascoltare col quale con le quali potete parlare e conoscere le condizioni in cui vivono
E grazie all'associazione immigrare di cui al portavoce Shukri Said che
Da settimane in Mesis si batte perché
Questa situazione esca dal silenzio dal buio dall'ombra nella quale si trova
Ricordando che appunto a Roma almeno altre quattro cinque situazioni altrettanto
Oltraggiose per il nostro livello di civiltà giuridica e per le
Nostre idee e di democrazia sono distribuite nella città e altrettante persone ripeto la valutazione che viene data è di mille cinquecento mille settecento persone si trovano in condizioni simili allora
Noi pensiamo che questa situazione
Debba costituire
Da subito da oggi per questo abbiamo convocato
Questo incontro e questa conferenza stampa
Motivo di iniziativa pubblica
Abbiamo fatto conoscere
Di somali che qui vivono alcuni da anni hanno fatto conoscere le associazioni che qui opera
Hanno fatto conoscere questa situazione l'anno sottratta all'oscurità e al silenzio ma questo è solo il primo passo solo il primo piccolissimo
Passo del quale non possiamo accontentarci dobbiamo andare oltre bisogna che si avvii un'avvertenza che è una vertenza al locale e nazionale che
Ovvero
Deve diventare oggetto di un negoziato con l'amministrazione locale
Quindi l'Amministrazione comunale di Roma e col Governo italiano perché le competenze non sono solo di un soggetto o di un'amministrazione sono di molti soggetti
Tutti devono essere chiamati a rispondere di questo oltraggio
Alla nostra idea di convivenza civile è alla nostra idea di democrazia
Allora
Oggi
Abbiamo qui
Diverse persone che rappresentano anche diverse istituzioni organizzazioni movimenti vogliamo che possono parlare
Perché appunto ciascuno deve portare questo contributo
Ciascuno per la sua parte
A un'iniziativa che deve assumere la forza di una vera e propria mobilitazione
Chiamiamo qui le telecamere perché da qui si possa poi andare oltre cioè a rivolgersi I su oggetti che assumono le decisioni ai soggetti che possono
Concretamente operare
Oggi questo incontro
è stato promosso da a buon diritto all'associazione
Della quale sono presidente da Shukri Said dalla quale darò adesso la parola la dalla Federazione nazionale della stampa italiana
Il cui Presidente Roberto Natale sta per
Venire trattenuto da impegni familiari
E il ruolo della Federazione nazionale della stampa è ovviamente cruciale perché c'è un problema
Di opinione pubblica
Di attenzione da rivolgere non solo in questi giorni ma anche nei giorni a venire
C'è
Vincenzo Vita che parlamentare ma anche
Esponente di articolo ventuno un'associazione che
Attiva nel campo dell'informazione c'è
Marco Paciotti che è il responsabile del Forum nazionale dell'immigrazione siamo contenti di avere qui anche la presenza di
Luigi Zanda vice presidente del gruppo dei senatori del Partito Democratico
Credo che ci sia il Presidente del Partito Democratico di Roma e abbiamo con noi e di questo sono molto contento il Presidente del terzo Municipio
C'è il Municipio nel quale ci troviamo a nel quale appunto c'è questa via e questo stabile Dario Marcucci al quale successivamente
Darò la parola
Ancora ci sono i rappresentanti
Di medici per i diritti umani che svolgono attività importantissima di presenza sanitaria presso questo agglomerato di persone con tutti i problemi che fatalmente ne derivano
E c'è
Un rappresentante dell'ACNUR dell'Alto Commissariato per i rifugiati presso le Nazioni Unite eh
Pensiamo di poterci collegare tra non molto
Via telefonica augurandoci che la
Comunicazione si fa sufficientemente
Percepibile con Laura Boldrini che
Del l'Alto Commissariato per i rifugiati eh la rappresentante per il nostro Paese
Allora quello che io chiedo a tutti anche Roberto Natale ecco Roberto Natale del quale avevo appena annunciato il ritardo ha bruciato i tempi del ritardo ma recuperato bene
Dicevo allora quello che chiedo a tutti eh
Che gli interventi cerchino di
Produrre proposte concrete abbiamo bisogno di
Far sì che questa conquistata visibilità
Della questione dei somali di via di villini quelli che abbiamo chiamato gli invisibili di via dei villini e che finalmente non sono più invisibili
Questo fatto di venti motivo di iniziativa pubblica
Dunque in termini di
Concreti azioni concrete interlocuzioni con di soggetti politici e amministrativi questo è il senso di questa Conferenza
è dunque doglie mediatamente la parola a Shukri Said
Grazie
Grazie Luigi Manconi zero
Contributo ENEL sintesi
Che ha fatto della problematica di questi ragazzi
Grazie a tutti veramente mi sono grata
La mostrata essenza
Tutti voi
Ed è un ringraziamento particolare ma tutto i giornalisti e Fardella di stampa e Federazione della stampa che massimo esponente è qui presenti
Grazie tutti associazioni
Che hanno appeso quali ebbero in primis associazioni articolo ventuno
Senza che lo ha
Lara avremmo potuto fare quello che abbiamo fatto
è un ringraziamento particolare ma
Mannheimer Rainews
Che è veramente affatto un campagna incessante
Due settimana per questa vicenda
Andersen si invita
Degli uomini e di donne
E indegno che associazioni e c'è una lista di singolarmente
Hanno assunto
Ci siamo usciti
A e informare gli italiani il disastro umanitario in cui
E stiamo testimonianza
è fondamentalmente importante indenne è un motivo particolare di orgoglio davanti ai miei
è che scorre cittadini
Che io che sono una norma italiana
Ci sono riuscita insieme agli altri
Che mia innovi coi cittadini agli italiani non sono indifferenti il problema deliberò fa mi sono mai
Credetemi non è un errore teorica perché non era beni e è facile
Velocisti in questa cosa qui
Però ci siamo riusciti a ragazzi ci sono
Ci hanno dato loro fiducia ci sono affidati
è
Garanzia ai ragazzi e Grazia alla sensibilità delle versioni
Che non vengano istituzioni formali ma vengono
Singole assai sezioni essi ancora vero flessioni ci siamo riusciti andare la voce questi ragazzi ora la parola Dario Marcucci Presidente del terzo Municipio
Innanzitutto mi corre l'obbligo di ringraziare non le cito tutte le associazioni che hanno fatto emergere con forza questa condizione anche se questo rappresenta in sé il primo paradosso
Perché queste hanno svolto una totale supplenza di quella che invece doveva essere una funzione io aggiungo una parola che voglio settori sottolineare responsabilità delle istituzioni
Perché quello che viene meno al di là
Quando si sottoscrivono gli accordi quando si dichiara il da volontà di voler essere un Paese civile che tra l'altro
Dovrebbe avere anche vantare un particolare come dire no profilo di fratellanza rispetto al popolo somalo per una storia non tutta bella ma che comunque innescato
Questo tipo di di legame e beh insomma che ci sia l'occultamento totale della responsabilità rispetto a questi problemi credo che sia un fatto grave da sottolineare
Ora il Municipio che tra l'istituzione quella più fragile più gracile che non ha scelto come dire il peso e la sostanza per poter fronteggiare questo tipo di problema però un dovere ce la
E io oggi qui quindi me lo assumo
Che è quello di incalzare quanto più può
Tutte le altre responsabilità istituzionali che invece pronta questo dovere non hanno compiuto sostanzialmente nulla
Un problema enorme evidenziato non solo qua questo uno degli ATC ma sui quali non si è costruito un sistema per poterlo fronteggiare per poter dare quella risposta che dovere
Allora rispetto a questo fatto e c'è una contingenza io voglio anche dire al concreto quindi
L'incalzare da domani mattina lo faremo abbiamo già fatto di qualche situazione ma
Grazie oggi all'evidenza o di siamo in grado di rinnovarlo di renderlo più efficace ma c'è anche una contingenza emergenziale
Sulla quale qualche cosa noi possiamo cercheremo di mettere in campo nei prossimi giorni ascoltando soprattutto loro e quindi rendendo anche evidente mi quelle che possono essere le prime Signori da compiere per sostenere questa fase che comunque secondo me deve essere transitoria sulla quale bisogna invece costruire una risposta definitiva
Che è quella che diceva appunto doverosa non eventuale
Non un fatto che da da lasciare all'alla buona volontà e al buon cuore questa è una responsabilità precisa sulla quale siamo completamente inottemperanze come istituzione io
Chiudo dicendo da domani mattina noi dei primi giorni lamentato incasso immediatamente l'Assessore competente il Sindaco di Roma per dire ma seme su questa situazione bisogna che noi mettiamo un punto ringrazio
La Provincia che ha già mostrato una sensibilità e un'ampia partecipazione a questo noi qualche piccolissimo spazio strumento l'abbiamo da domani mattina rispetto ai servizi potenziali a quello che può essere
Questo piccolo margine di attenuazione di queste grandi difficoltà ma bisogna innanzitutto censire bene questo tipo di problema e fare procura elenco delle cose che non sono state fatte mi sembra
Le parole che che hanno detto loro possono stare di più esplicita efficaci
Ci siamo di fronte anche ad una violazione incalcolabile di quello che una possibile traforo sono intrappolati in Italia da questo accordo di Dublino ma loro c'è un'alta trappola che hanno denunciato che quella della disperazione
E noi questa trappola della disperazione non possiamo dobbiamo assolutamente impedire che diventi insomma una condizione irreversibile grazie
Ne ha facoltà il mio massimo
Rappresentante nella
Lacune nulla Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i profughi
Sì
No Vespetta
Allora si molto brevemente
Per per far capire a chi ci ascolta da da quanto tempo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati al corrente di questa
Drammatica situazione
Rileggevo questa mattina un articolo
Scritto per famiglia Cristiana dalla nostra portavoce Laura Boldrini nel due mila quattro
Rileggendo questa articolo effettivamente poteva essere stato scusate fa
Per cortesia
Un po'di silenzio e di attenzione perché si tratta di un intervento particolarmente importante
Dicevo era un articolo che pur iscritto nel due mila quattro potrebbe essere stato scritta oggi la situazione non è assolutamente cambiata questo
A un è una situazione che noi abbiamo più volte denunciato e cercato di portare all'attenzione delle delle authority degli enti locali
Ieri parlavo con alcuni di questi ragazzi e la cosa che mi ha più colpito era sentire la maggior parte di loro dire
Piuttosto che rimanere qui tornerei Somalia rifare il viaggio al contrario e ne sappiamo e i pericoli a cui sono sottoposte queste persone
Nel tentativo di giungere via mare in Italia per cui questa è una cosa che mi ha assolutamente colpito
Queste persone sono incastrate quindi non possono tornare indietro anche perché non hanno i soldi per
Per potere eventualmente svolge un un viaggio al contrario
E l'elemento proprio
Secondo me cruciale di questa situazione che
Come abbiamo come è stato già sottolineato prima si tratta di persone che hanno
Nella stragrande maggioranza dei casi ricevuto dallo Stato italiano una forma di protezione internazionale questa protezione rischia di svalutarsi se si rimane un un pezzo di carta per cui
è necessario come primo come come primo
Gradino io e ridare dignità a queste persone trovare una soluzione noi abbiamo ho qui con me abbiamo
Fatto uscire oggi una nota alla stampa in cui chiediamo un forum un tavolo con tutte le
Con tutti i soggetti interessati proprio perché trova per trovare una soluzione concreta
E per far sì che dopo la fase della dignità diciamo recuperata si possano trovare delle misure di integrazione concrete per far uscire
Queste persone da dando a questo limbo
Va bene grazie Valeria Carlini del Consiglio italiano per i rifugiati
Io volevo ringraziare tutti i ragazzi che abitano qui dentro perché hanno esposto le loro storie e le loro facce per raccontare una realtà drammatica che chi lavora con i rifugiati conosce da troppo tempo l'Italia è un Paese che non ha un sistema di accoglienza
Dignitoso per i rifugiati lo raccontano i numeri
è semplicissimo tre mila sono i posti di accoglienza del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati lo scorso anno ci sono state diciassette mila domande da si io
Il quaranta per cento delle persone che hanno fatto lo scorso anno domanda d'asilo hanno ottenuto una forma di riconoscimento di protezione
Questo che vuol dire che i pasti non coprono assumerà altamente le necessità
E dal punto di vista legislativo ci troviamo di fronte ad un paradosso mentre il richiedente asilo che non ha mezzi di sussistenza ha diritto ad una forma di accoglienza materiale o un sussidio economico il rifugiato può avere diritto può avere acceso sotto questo qua deve essere cancellato deve essere tramutato in un diritto all'accoglienza all'integrazione per i rifugiati come Consiglio italiano per i rifugiati e qui prendo l'invito di Luigi manco ogni
Su che cosa fare dal mille novecentonovantotto che porti avanti una battaglia quasi in solitaria quella sull'approvazione di una legge organica sul diritto d'asilo che includa
I programmi di integrazione di accoglienza per i rifugiati dobbiamo metterci nell'ottica che una legge che prevede un'accoglienza materiale per un periodo sufficiente a fare tutti i passaggi e l'integrazione è l'unica modalità per portare i rifugiati verso quella
Autonomia che loro in primo luogo chiedono quindi un programma di accoglienza e di integrazioni quindi con servizi di formazione linguistica professionali in elemento lavorativo e ciò che noi richiediamo da dodici anni che venga inserito in un testo di legge nazionale quindi questo sul cosa fare a livello nazionale non ce l'abbiamo chiaro io
Siamo molto contenti che onorevoli si facciano portavoce ancora una volta di questa istanza che la scorsa legislatura fu portata avanti con
Un uno schieramento bipartisan ma per l'ennesima volta cadde ancor prima della legge ancor prima della del Governo la seconda cosa che fare su Roma
Roma è una realtà particolare Roma viene chiamata la seconda terra di accoglienza perché Roma aveva la tradizione della Commissione nazionale alla tradizione delle comunità più antiche che sono esistenti in Italia
Quindi è una città che fronteggia un'ora di rifugiati corposa si stima siano otto mila le persone rifugiate sul territorio ma che a servizi che non sono sufficienti il Comune di Roma mille ventitré posti
E mille trentanove persone che sono in attesa di entrare in quel mille ventitré posti ha tempi di attesa troppo lunghi di sei mesi ne chiediamo che vengano potenziati che vengono dalle più risorse sicuramente in accoglienza ma chiediamo che qualcosa venga fatta adesso
Questa situazione al di là della sostenibilità che entrano dentro si rende conto le condizioni di degrado igienico sanitario e di sicurezza Corman mancano e abbiamo chiesto raccogliendo un'istanza che è venuta da me ed o che sta lavorando qui dentro al con un manico al Comune di Roma
Di trovare una soluzione umanitaria una soluzione umanitaria che vuol dire trovare subito un'altra sistemazione di accoglienza temporanea
Su cui però a costruire dei percorsi di integrazione per queste persone perché se non si passa per l'integrazione
Linguistica formativa e lavorativa fra sei mesi
Ci ritroveremo con una ex ambasciata sono occupata con una nuova Romanina non ho Collatina
è questo che come Consiglio italiano per i rifugiati chiediamo chiediamo e ci eravamo impegnati in un progetto che mettiamo insieme tutte le associazioni che su Roma sono atti e dal Centro Astalli alla Caritas associazioni cittadini per il mondo ma dovevamo presentato un grandissimo progetta la presenza del Consiglio dei Ministri fondo otto per mille dicendo
L'emergenza in questo momento a integrare persone che vivono in condizioni assolutamente emergenziali a Roma questo progetto che prevedeva
Camper che in loco andassero a portare informazioni orientamento legale sociale
E servizi per l'integrazione lavorativa formativa di persone che abitavano in condizioni formali come questa non è stato finanziato l'abbiamo saputo due settimane fa quelli indo che chiediamo è che
Un intervento del genere anche se non fatto dal Consiglio italiano per i rifugiati ma da altre associazioni perché qui non è una lotta per portare avanti in tenersi particole ma gli interessi rifugiati cambio su Roma
Venga fatto perché su queste situazioni formali si deve cominciare a lavorare portando servizi e portando risposte in termini di orientamento al lavoro di formazione professionale e di autonomia alloggiativa
Ecco così dunque la conferenza stampa via dei villini
Sulla situazione dell'ex ambasciata solo alla Shukri noi naturalmente questa vicenda continueremo a seguirla qui da Radio Radicale e cercheremo di intervenire anche politicamente oltre che mediaticamente io adesso
Ti darei la parola per un saluto rosse ascoltatori ricordando appunto che dalla prossima settimana andremo nord da ogni venerdì alle sei e trenta quindi sintonizzate di tempo venerdì ventuno gennaio alle sei e trenta su Radio Radicale
E vorrei date che salutarsi nostri ascoltatori
No grazie veramente il numero crea perché è una quei nei due anni io dei criteri qui Company
Preghiamo teoricamente vi ringraziamo e vi preghiamo lui cambiare portando l'abitudine capisco che molto aprire alle oltre per
è
Coerente ed è correre interi e trenta però anche lì in via dettiamo e
Orale però è un abbraccio
E contattate ci anche attraverso i siti attraverso il sito di Radio Radicale cliccando sulla rubrica radio migrante oppure sul sito dell'associazione emigrare e