Convegno dal titolo "Partecipazione, crescita, sviluppo. Un nuova via per l'Italia"

Diciamo andranno
Possiamo iniziare
Iniziamo
Signori buongiorno e grazie a tutti per essere intervenuti va un ringraziamento particolare vorrei fare al gruppo del Popolo della Libertà che con tempestività esemplare direi ha organizzato questo convegno in un momento in cui per i noti fatti Hill argomento che o di metto della discussione del dibattito e quanto mai attuale ovviamente per la verità è un argomento che nell'agenda politica danni addirittura lo ritroviamo sin nella nostra Costituzione all'articolo quarantasei uno punto vi è una un accenno forte ma direi più che un accenno una vera e propria affermazione una sebbene sia una norma prenda programmatica che riguarda la partecipazione alla economica al della da parte dei prestatori d'opera
E un argomento che ha sempre affascinato sia che se lo si guardi da destra da centro o da sinistra dove non si sono si fa riferimento a destra sociale alla alla dottrina sociale della Chiesa alla riformismo socialista qui di un tema che anche appassionato che fu oggetto di dibattito interessante Fortore forte accalorato nella dei lavori della nella Costituente per quando riguarda la Commissione lavoro che ho l'onore di presiedere
Devo dire che ho con queste queste istanze queste e queste aspirazioni sono state tramutate e riprodotte in
Qua ben quattro disegni di legge che sono ora all'esame sia dalla Commissione che ho l'onore di presiedere sia la Commissione industriali Québec presieduta dalla
Dal senatore corsi c'è stata una stasi in quanto vi è vi era un avviso comune che aria ai l'aveva aveva sospeso diciamo così i lavori fino al nove di dicembre ieri era proprio all'ordine del giorno la discussione dei quattro disegni di legge saranno accorpati e vie una attività tesa allora dirigere un testo unificato che possa se è possibile conciliare le esigenze Illy e dei le proposizioni riversate disegni di legge un disegno di legge a firma del sei tu recast il Capogruppo all'intero della Commissione del senatore Adragna componente anche gli della Commissione lavoro della senatrice Bonfrisco e un altro di cui non
E tre
Del senatore Treu o anche gli autorevole rappresentante
Della Commissione della Commissione lavoro penso che trovo tra oggi e domani arriveremo Andora una
Riunione che possa identificare un testo unificato quindi
Avviare un percorso che prevede ovviamente naturalmente obiezioni nell'ambito di soggetti attivi del proprio questo processo che
Può esporre a presentare una leva noi importante per lo sviluppo e la crescita elitaria quindi di nuovo ringrazio il gruppo ringrazio chi cui partecipa i relatori che si avvicenderanno al tavolo di lavoro e invito il collega Gaetano Quagliariello vice capogruppo del PdL alterino la sua introduzione grazie
Buongiorno a tutti io devo iniziare da una confessione
Io non sono mai stato affascinato dal tema della partecipazione a differenza
Delle
Di tutte le correnti che invece
Hanno trattato questo tema così come ha ricordato il collega Giuliano
Questo e che dovuta al fatto che in un'altra ditta pratico lo studioso
Ritengo il poi ci tornerò un attimo regolerà fissato con la partecipazione un suo cavallo di battaglia quello che poi lo porto alla sconfitta dal referendum del mille novecentosessantanove
E non ho mai ed è uno dei pochi aspetti décolleté nono compreso mai appieno e d'altra parte
La partecipazione e uno dei
Grandi capitoli del tema generale della democrazia economica e la democrazia economica costituisce un filone di riflessione
Qui parlo sotto il controllo di sua Eminenza il senatore Castro anche sotto il controllo di sua Eccellenza scatole Sacconi che anche se non c'è evidentemente aleggia su di noi presto arriverà
Perché dicevo un filone storicamente guardato con sospetto oltre che con ammirazione sia dalla cultura socialista che da quella
Liberale
Ora però e questo è il punto vero della mia relazione siamo entrati in un'altra epoca in un altro secolo è cambiato tutto
E anche coloro i quali
Non c'erano affascinati da questo tema hanno il dovere
Se vogliono comprendere in senso non ideologico
Quello che avviene sotto i nostri occhi di riconsiderare le loro avversioni e
E illo le loro idiosincrasie
Dicevo guardato con sospetto da socialisti e liberali una delle poche cose sulle quali socialisti liberali si sono trovati d'accordo
Perché nella prospettiva socialista classica soprattutto quella di ispirazione marxista ma anche quella socialista massimalista
La democrazia economica rappresentava la negazione radicale dell'assunto di base della irriducibile contrapposizione fra il capitale e lavoro nelle società capitaliste sette nell'economia e di stima è citato
Metteva perciò in discussione
Il nucleo fondamentale della prospettiva politica socialista e per questa ragione la cultura socialista era portata a contestare in radice
Qualsiasi strumento potesse ridurre il tasso di conflittualità sociale e quindi politica tra queste due polarità
In particolare qualunque forma di coinvolgimento dei lavoratori nella vita dell'impresa qualunque strumento di partecipazione alla fase decisionale dell'impresa era ritenuto se non altro del tutto inefficace è illusorio
Se l'impresa capitalista altro non è che la forma giuridica dello sfruttamento capitalistico in danno delle classi proletario
Questo era il ragionamento è evidente che qualunque strumento di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese
Altro nome che una forma di falsa coscienza un espediente della classe dominante per cercare di rendere più accettabile un sistema di organizzazione economica basata sulla divisione fra capitale e lavoro
Anche la cultura liberale classica però pur senza assumere un atteggiamento ideologico di rifiuto
Ha spesso manifestato soprattutto a livello intellettuale disinteresse quando non Vernon vera e propria diffidenza verso la tematica
Da un lato
Occorre considerare la convinzione radicata nella cultura liberale circa l'assoluta superiorità del libero mercato fra i sistemi di organizzazione economica
Convinzione sulla quale
Era fondato il carattere assoluto della libertà di iniziativa economica privata e l'intangibilità dei diritti proprietario
Nella prospettiva liberale l'organizzazione della moderna impresa capitalistica nella quale
Vi è coincidenza
Fra i soggetti che esercitano i cosiddetti diritti rituali di controllo
E i soggetti sui quali gravano i cosiddetti rischi residuali di impresa è non solo un paradigma di razionalità ed efficienza economica
Ma è anche
Il baluardo a individuare
è del resto innegabile che la stessa categoria della democrazia economica possieda una intrinseca ambiguità semantica collegata alla sua potenziale contraddittorietà indette
Se il libero mercato e il luogo dove si esercita la libera iniziativa economica del film
E la democrazia e il regno della decisione collettiva assunta sulla base
Di procedure te ne garantiscono la reversibilità ma vincolanti per tutti come è possibile ricondurre a unità concettuale
Questi due valori
Il sospetto che storicamente accompagnato il dibatto sulla democrazia economica è stato quello di trovarsi di fronte
Annienta altro se non ad uno strumento per realizzare un ordine economico collettivista dico attraverso una strada diciamo diversa più creare qualifica più pacifista
Rispetto a quella marziana classica della rivoluzione proletaria
E che in alcuni dei suoi cantori così fosse e confermato forza dalla stessa storia di questa categoria la cui origine fatta risalire
A Rizzo natali e alcuni esponenti del sindacato tedesco
Atti agibili che al congresso di Amburgo del ventotto proposero proprio una strategia finalizzata alla costruzione del socialismo per mezzo della democrazia economica e della partecipazione
Ma dopo la storia che ha felicito
Il declino
Io mi auguro definitivo
Del mito della collettivizzazione delle bonomia
Oggi la categoria della democrazia economica della presentazione presenta a mio avviso questo diciamo è il personale contributo di ripensamento
Una valenza semantica affatto differenti rispetto a quella del Novecento nell'attuale contesto storico
La democrazia economica non si pone come alternativa politica al sistema
Di libero mercato e di libera iniziativa economica
Non mira uno svuotamento dall'interno dell'impresa capitalista ma al contrario può diventare uno strumento formidabile di rafforzamento dell'economia e lì
La premessa culturale dalla quale parte una concezione di democrazia economica correttamente intesa e che nonostante quanto abbiano predicato le ideologie del Novecento
Socialiste
Fra capitale e lavoro fra imprenditore e lavoratore fra capitalista proletario non viene affatto un radicale conflitto di interesse ma al contrario vi è anche
Una convergenza di interessi
Entrambi infatti sono legati alle vicende dell'impresa ed entrambi possono soffrire perdite o conseguire vantaggi sulla base della riuscita dell'impresa spesso
C'è
Il grado di esposizione a rischio e le prospettive di remunerazione sono differente
Ma l'interesse fondamentale degli uni e degli altri converge verso
Il medesimo obiettivo pertanto se riusciamo a definire strumenti è prassi
In grado di organizzare sfruttare questa convergenza possiamo sperare di conseguire vantaggi sunt tutti e due versanti
Potremo sperare di rafforzare il sistema delle imprese aumentandola loro produttività alla loro stabilità e la loro capacità di non farci schiacciare dallo shock del mese che rappresenta per loro un rischio sempre in agguato
Saremmo
In una parola riusciti ad elevare
La loro competitività che soprattutto in un contesto economico globalizzato rappresenta una condizione di sopravvivere
Ma e questo secondo versante
Sul versante dei lavoratori saremo riusciti anche a elevare il loro reddito in relazione alla redditività dell'impresa che a rafforzare la loro consapevolezza
E la loro identità professionale a sviluppare in una parola
La loro formazione è la loro capacità
E in questa prospettiva che a mio avviso occorre collocare il tema della partecipazione dei lavori dell'impresa all'inizio di un nuovo secco
Non certo strumento sotto di collettivizzazione nemmeno meccanismo di graduale trasformazione
In senso cooperativistico dell'intero sistema imprenditoriale ma strumento per sviluppare quel clima di collaborazione di fiducia dei PIT Cipro essenziale per migliora il migliore funzionamento del libero mercato
Occhi in termini più generali consentitemi una sola citazione quella dell'enciclica recente Caritas in veritate
Strumento per dare corpo a quell'anima antropologica ed etica che spinge la globalizzazione stessa verso traguardi di umanizzazione solitari
Naturalmente occorre avere ben chiaro che il tema della partecipazione della Corea l'impresa può essere declinato su piani differenti
Si può parlare di una partecipazione finanziaria nella misura in cui si punti ad un diretto coinvolgimento dei lavoratori in qualità di azionisti alla società
Di una partecipazione economica nel caso in cui si definiscano strumenti che consentano al lavoratore di partecipare
Solo una parte della propria remunerazione risultati economici dell'impresa
Ho
Anche di partecipazione gestionale qualora si punti a un coinvolgimento dei lavoratori
Nella gestione dell'impresa attraverso lo sviluppo di attività
Informative sulle strategie aziendali e la definizione di meccanismi che consentano ai lavoratori di prendere parte alla spesa fase decisionale
è evidente che tali diverse forme di partecipazione possono è in una certa misura debbono
Poi combinarsi in vario modo fra loro
Non è
Naturalmente il mio compito entrare nel merito dei problemi che ciascuno di questi tempi pone in concreto sui quali
Si soffermeranno ovviamente
Con molta più competenza il qualificati relatori del nostro convegno
Però in ultimo ritengo opportuno una considerazione politica generale su un profilo che a mio avviso e di carattere dirimente
In particolare io ritengo opportuno sottolineare come sarebbe profondamente sbagliato pensare di affrontare il tema della partecipazione dei lavoratori alle prese definendo
Semmai per via legislativa uno schema rigido al quale conformare la realtà delle imprese
Credo infatti che un efficiente sistema di partecipazione non possa che nascere in stretta aderenza con la singola realtà produttiva alla quale deve essere applicata
Basti pensare
Alle norme varietà
Dimensionale delle nostre imprese il tessuto produttivo italiano presenta un numero elevatissimo di piccole e medie imprese alle quali sarebbe sbagliatissime
Pensare di applicare
Un modello astratto di partecipazione definito semmai
Pensando alla realtà della grande impresa industriale
Oppure si pensi alla differenza fra le imprese in settori maturi nelle quali
Minori sono i rischi ma anche minori le possibilità di crescita dei margini
Rispetto a quelle innovative più rischiose più vero volanti o infine si pensi alle profonde differenze geografiche è strutturale del nostro territorio
Ma vi è qualcosa di più
Un sistema di partecipazione efficace
Se
E nella misura in cui
E voluto ed apprezzato da tutti i soggetti coinvolti
Nella misura in cui quella convergenza di interessi che ne costituisce la premessa non solo il triste oggettivamente
Ma
E anche riconosciuta soggettivamente da chi dovrà
Concretamente esercitarsi nel tema della partecipazione
Ed è per questo motivo che la diffusione e il rafforzamento degli strumenti di partecipazione di tutti i tipi di partecipazione che ho sentiti Zanato deve necessariamente trovare fondamento nell'iniziativa nelle determinazioni delle parti coinvolte
La fonte della partecipazione dei lavoratori all'impresa non può che essere la contrattazione aziendale che sola può valutare se il contesto aziendale permette o addirittura richiede
Tale partecipazione e quale puntuale contenuto e forma quella partecipazione deve avere da un punto di vista da questo punto di vista la fase storica che attraversiamo si presenta
Senza dubbio favorevole l'accordo quadro del gennaio due mila e nove stipulato sotto la regia del Ministro Sacconi con le parti sociali
CGIL esclusa
Ha definito spazi importanti per l'operatività della contrattazione aziendale
E le vicende FIAT di questi mesi prima Pomigliano coinvolto Mirafiori hanno ulteriormente scalfito quella posizione di monopolio
Del contratto collettivo nazionale di lavoro Ikea ingessato per anni il nostro sistema di relazioni industriali
E che rendevano infatti poco praticabile qualunque strategia di sviluppo degli strumenti
Di partecipazione dei lavoratori
In questa prospettiva veramente concludo occorre perciò guardarsi dalla tentazione
Passatemi il termine costruttivisti
Inseguire il mito dell'onnipotenza del legislatore al quale affidare il compito di definire una volta per tutte il modello perfetto di partecipazione
Sapendo che un modello perfetto non esiste e che quand'anche si stesse sarebbe comunque fallimentare pensare di poterlo calare dal
Ma non per questo non vi è alcun spazio per un intervento legislativo di riforma
Lo a mio avviso lo spazio per il legislatore coerentemente con il principio della sussidiarietà
Che decliniamo a ogni piè sospinto ma spesso dimentichiamo nella pratica parlamentare quotidiani e quello di rimuovere gli ostacoli normativi
Ad esempio di diritto societario di diritto tributario che attualmente ostacolano Odyssey incentivano la diffusione delle forme partecipative
Potrebbe sembrare un obiettivo minore ma conseguirlo sarebbe già a metà dell'opera l'altra metà spetta e non può che spettare agli attori protagonisti
Della vita dell'impresa vi ringrazio
Grazie al senatore Quagliariello
Che ha avverto una serie di scenari diversi in tema di partecipazione come strumento di democrazia economica e nella cultura politica sociale tassa parte a quanto sta avvenendo lo diceva il senatore Quagliariello
Nulla nell'attuale situazione nazionale europeo e mondiale la dice lunga sulla esigenza di nove relazioni industriali
Il mondo del lavoro sta vivendo questo difficile momento per trovare nuove soluzioni in grado di rilanciare sviluppo e occupazione come Presidente alla Commissione industria non posso che confermare quanto stiamo facendo
Basterebbe ricordare la legge novantanove del due mila nove sullo sviluppo
Dalla legge del made in Italy dall'attuazione degli accordi
Col sistema bancario al sostegno alla piccola e media impresa
Io penso che in questo senso uno degli interpreti attori principali di questa
Io mi associo nuovo scenario in tema di relazioni industriali partecipative non possa essere il nostro Ministro Maurizio Sacconi al quale do la parola
Grazie Cesare grazie al gruppo parlamentare del PdL del Senato
Che molto opportunamente ha voluto immediatamente dopo il risultato referendario convocare questo primo incontro di riflessione sulle induzioni positive che possono prodursi
In relazione
Ad un
Passaggio che non possiamo sottovalutare nella vicenda delle nostre relazioni industriali le relazioni industriali solo uno spaccato importantissimo delle relazioni umane
E hanno informato larga parte della storia del nostro Paese nel bene e nel male ma si sono comunque rilevate decisive nelle stagioni
Più difficili via un ricordo in particolare che ha assegnato la mia formazione politica
E che è quello del quattordici febbraio mille novecentottantaquattro quando coraggiosamente i sindacati riformisti
Firmarono un patto sulla scala mobile che tradotto nella quesito referendario significava voi tutte le cento e rotte mila lire
In meno all'anno una domanda in fondo improponibile simile a quel referendum imposto in quello che fa avendo ma che la Costituzione non consente in materia fiscale che però trovo gli italiani disponibili a a a comprendere l'illusione ottica che quella domanda conteneva
E e ne vennero dieci anni di
Sviluppo di grande quantità e qualità nella vita del nostro Paese
Ciò ho ricordato per sottolineare quanto cioè le relazioni industriali possono avere un impatto pervasivo sulla sullo sviluppo complessivo
E non riconducibili soltanto al sette per cento di incidenza del costo del lavoro nella complesso della Bilancio di un gruppo come FIAT
Come coloro che non hanno mai capito le relazioni industriali tendono a dire io ricordo anche allora con il patto di San Valentino quando alcuni
Abbienti tecnocrati ICI politici carne in temi di tali
Sottovalutare uno l'importanza di quel patto non ne capirono le induzioni e e e furono smentiti fortunatamente dai fatti perché come sappiamo l'Italia appunto innanzitutto dal punto di vista dell'inflazione diede risultati comparativamente molto migliori a quelli che negli altri Paesi in quello stesso periodo si produssero da questo punto di vista
Insomma qui è sempre in gioco la fiducia nella persona se crediamo meno ai quanto crediamo
Alla persona in sei nelle sue proiezioni relazionali
Bene ha fatto Gaetano prima chiudere con la Caritas in veritate
Che non è che non a caso è dedicata molto alle relazioni industriali non le chiama così ma nomina il sindacato e nomina e considera l'importanza
Di
Di questa
Mobilitazione sociale positiva che si determina quando le relazioni industriali si orientano nella giusta direzione
E
E noi nel corso di questi due anni e mezzo possiamo tirarci di avere creduto nella società e
Nelle sue espressioni come sono le organizzazioni sindacali di buona volontà
Cioè noi eravamo consigliati da alcuni ambienti all'inizio della crisi ambienti paradossalmente della sinistra è editoriale universitaria
A cogliere l'occasione di una grande depressione per smontare il ruolo del sindacato
Il simbolo di questa sollecitazione era l'indennità di disoccupazione
Puntate tutto ci diceva non sull'indennità di disoccupazione
Su questo strumento tassa il service che è l'indennità di disoccupazione e
Saltate la funzione sindacale solo qualche qualche sciocco sciocca dell'informazione chi veniva a chiedere
Avremo un autunno caldo ministro Sarmi quando l'autonomia Aldo sappiamo tutti essere figlio dei momenti di grande produzione di ricchezza nei quali si determinano tensioni per la sua giusta distribuzione
Ma lento l'autunno non poteva come poi sarebbe stato che essere insieme all'inverno molto freddo proprio a causa della venir meno della domanda globale quindi
Della e quindi della produzione in un contesto di questo genere non abbiamo fatto l'altra scelta
Noi abbiamo creduto indoor in quello che dicevamo
Cioè in una logica se volete di meno Stato più società abbiamo creduto che fosse doveroso mobilitare la società e fornire alla società e alle sue espressioni organizzate strumenti
Perché la società stessa con corresse a governare quella transizione difficile in termini di coesione sociale
Ricordo due strumenti tipici delle politiche industriali che noi affrontammo subito consapevoli proprio di avere di fronte a noi quel tempo che poi sarebbe venuto della
Della transizione strutturale
Di una democrazia di pecche industrializzazione i due strumenti fondamentali furono la detassazione del salario di produttività da un lato
E la dotazione di ammortizzatori sociali straordinari straordinaria come quantità e straordinari come modo come caratteristica penso
In particolare i contratti di solidarietà che sono stati rese ancor più convenienti e
E le varie forme di cassa integrazione
Questi strumenti a differenza dell'indennità di disoccupazione sono rinviati al dialogo sociale sono rinviati
Alla contrattazione tra le parti alla con la collaborazione tra le parti
Non sono un senza herpes come l'indennità di disoccupazione Angeletti a quella sinistra che ci chiedeva l'indennità di disoccupazione e la il grande ammortizzatore
Unico è semplice e immediatamente fruibile dall'impresa alla sinistra non rispose Angeletti e sarebbe la libertà di licenziare
Che invece le imprese stesse non vollero condividendo la scelta che noi facevamo cioè condividendo le imprese la utilità di una contrattazione
Riportata soprattutto nei territori e nelle aziende per mantenere viva la base produttiva e la base occupazionale nel momento della grande depressione in modo che le imprese le risorse
Materiali e umane pronte fossero pronte a ripartire non appena beh se ne fossero create le condizioni
Quindi indebite al quindi il salario di produttività a disposizione di un recupero di produttività del lavoro che si era
La ridimensionata nel corso
Dei il
Dei vent'anni che ci separavano o quasi dei diciassette anni che l'ISEE che ci separavano
Dal patto del mille novecentonovanta del delle Alpi dal patto del mille novecentonovantatré e
E
In funzione della crescita dei salari e siamo
Attraverso la collabora con trattazione quindi
Mirafiori è innanzitutto e Pomigliano prima sono innanzitutto questo la fine definitiva
Della dell'oppressione ideologica su relazioni industriali a misura di persone a misura d'impresa la fine della ideologia del controllo sociale della produzione
Che ha determinato non a caso sotto utilizzo degli impianti bassa produttività bassi salari
Perché questa è la catena sotto gli occhi di tutti la catena viziosa che si è prodotta sotto gli occhi di tutti per rovesciare questa questo circolo vizioso dell'ideologia
Perché si è
Fino in fondo verificata non essere a misura della persona in una invece un circolo virtuoso di una piena utilizzazione degli impianti che debba realizzarsi
Non solo attraverso moduli orari diversi
Moduli e tempi e modi di produzione diversi
Quindi il passaggio quando serve da due turni a tre turni dati cinque giorni a sei giorni un turno da otto ore a dieci ore ma
Ora tutto la data mento della produzione deve essere tempestivo non può essere oggetto di ripetuta enfatica e defatigante
Contrattazione nel momento in cui si tratta di agganciare un andamento favorevole del mercato e di non disperdere duro Perra
Paralisi contrattuale quale spesso si è determinata ma questo poi
Deve riverberarsi
In termini di incremento del salario
In termini di salario che per tutto ciò che si collega alla maggiore produttività risulta detassato proprio durante la vicenda Pomigliano
Con l'Agenzia delle entrate abbiamo spiegato che non solo il premio ma anche lo straordinario anche l'indennità di turnazione tutto ciò che espressione di un accordo per la maggiore produttività
è sottiletta la tassazione secca del dieci per cento il luogo di quella che ragionevolmente per un operaio porre impiegato porterebbe al prelievo sulla base di un'aliquota del ventitré per cento
Quindi il primo i la prima induzione che non deve fermarsi e sulla grande impresa su quella grande dimensioni di impresa su quella
Ecco dimensione di impresa innanzitutto metalmeccanica ma a ben vedere non solo metalmeccanica
Nella quale si è prodotto si è prodotto e si è radicato il circolo vizioso dell'ideologia per del quale l'assenteismo è una coda
Una coda
Che che non è dovuta solo al lavoratore ma è dovuta innanzitutto a un contesto di poca condivisione a un clima di insufficiente condivisione
E nella dimensione aziendale che prepotentemente si afferma come centrale i giuristi ne discuteranno ancora io mi limito a constatare che quanto meno
Contratto nazionale contratto aziendale sono è qui ordinati
E se sono è qui ordinati a mio avviso e non solo a mio avviso leggevo ieri è un un passaggio di Gino Giugni
Di un suo saggio di circa credo quindici anni fa diceva se sono equiordinati però uno ha un vantaggio sull'altro è più prossimo
Alle persone in carne ed ossa al bilancio dell'impresa nella sua oggettività
Cioè
C'è il giurista che dice vale l'ultimo dei due io credo valga più con la tesi
Che leggevo in quel Giugni quanto meno richiamava e verso la quale mi sembrava simpatizzare
Del criterio della prossimità vale di più quello della prossimità è proprio Bombassei credo nei giorni scorsi credo tu abbia detto non qui non si tratta di derogare di deroghe di deroga di un concetto di deroga che evoca in peius
Ma piuttosto di un concetto di fuoriuscita dal contratto nazionale per un mix di dare a bere più tarato sulla concretezza di quella realtà produttiva
Perché la prossimità a questo vantaggio straordinario più ti allontani più pesa l'ideologia più ti avvicini di più pesano le persone
In carne ed ossa e spirito
E
Quindi la qual è la prima induzione che io segnalo con riferimento alla fatalità con riferimento all'azienda alla compagnia è quell'evoluzione del circolo virtuoso che non può non arrivare a forme di partecipazione
Cioè la condivisione il clima di condivisione il comma dividere le fatiche e i risultati non può non arrivare anche
Alla
All'espressione più tipica dei risultati che sono gli utili
E se vogliamo al controllo sociale sul Bilancio piuttosto che sulla produzione sulla rigidità della produzione a quell'interesse a quel con interesse a
Ai risultati
Cui i lavoratori concorrono per la giusta misura e che rappresenta lo sviluppo definitivo del modello cooperativo tra capitale e lavoro tra impresa e lavoratori ancora
Opposto al modello conflittuale che tanto ha pesato sulla vita del Paese che ha avuto il primo partito comunista dell'Occidente
Forse senza offesa per nessuno ma oggettivamente così è stato
E
Lampi quindi la partecipazione diventa
Diventa tema di sviluppo a questo riguardo voglio essere molto esplicito le parti le parti di ci chiesero quando noi attivammo il tavolo Della partecipazione
Da un lato di fornire loro una base di lavoro e noi abbiamo prodotto il Codice della partecipazione
Abbiamo riunito ciò che lei ciò che ha regole comunitarie leggi dello Stato e contratti producono in materia hanno depositati in materia di partecipazione
Abbiamo anche redatto una primo codice delle buone pratiche
E le parti ci hanno chiesto di andare avanti loro non si può l'affermare più o meno Stato più società e poi essere affetti dapprima Piscopo legislativo
Dispiace questo è un vizio tende voi non abbiamo nella nostra cultura
E crediamo molto nella traduzione di meno Stato più società in meno legge più contratto nel senso che la legge serve quando c'erano ce l'ho direbbero in questa città
Ci sono momenti nei quali può essere utile un intervento mirato chirurgico
Ma che le parti stesse ebbene suggeriscano per cui le parti sono da noi caldamente invitati a riprendere il dialogo fra di loro
Per
Sul tema della partecipazione per dire se e in che misura comitiva e cita l'accordo che abbiamo sottoscritto che è prossima scadenza Matese mi hanno anticipato di voler
Prorogare per dire se è in che misura
Le parti possono avere bisogno di un ulteriore intervento normativo nella loro esperienza uniti un intervento normativo che serve
Non nella misura in cui ha messo a disposizione del compri
Do ennesimo grimaldello del conflitto ma nella misura in cui le parti in contesti dove la condivisione largamente prevale
Se ne avvalgono per
Farla e polvere ulteriormente
Mi dispiace per i Tino che
Mi pare sempre cerchi disperatamente la soluzione legislativa alle contraddizioni della forza politica a cui appartiene ma non esiste la via
Le cui lei ha al socialismo non è vista la via Causi dica che è un attenzione che può essere
Il il complemento di un eccesso normativo
Manca solo che noi chiamiamo il magistrato politicizzato in misura molto maggiore di quanto già non avviene ad occuparsi di quello spaccato di relazioni umane che sono le relazioni industriali
A decidere se è valido non è valido un accordo a decidere se quella referendum è stato fatto in un modo corretto o meno o se
Manca solo poi sta che noi alimentiamo mettiamo legna nel fuoco della via Council dica al socialismo sottoprodotto della via giudiziaria molto più notoriamente praticata
La seconda quello che chiediamo alle parti di approfondire ancora il criterio della rappresentanza
Ma attenzione uscendo dalla logica per cui la democrazia c'è e dove si vota dove votato tutti dove votano continuamente dove votano ogni settimana dove fanno i referendum dove c'è la democrazia magari neanche delegata ma assembleare
Con Chiamparino ci sentimmo il giorno prima non avevamo molta paura di quel referendum
Perché si può chiedere alle persone un mandato a costruire una situazione più performante
Ma è difficile chiedere ottenere dalle persone che anche condivida no immediatamente una condizione
Diciamo più difficile perché comporta cambiamento nei tempi di vita il problema non erano le pause
Il problema era il va modificata la potenziale dal rapporto fra tempo di lavoro e tempo di non lavoro
Rispetto a un tempo di non lavoro che i soldi alle persone si sono organizzate legittimamente tempo di famiglia ho tempo anche per un reddito complementare questa era la fatica
Ma noi dobbiamo mettere un
Mettere le dinamiche così necessariamente veloci nelle mani di meccanismi
Quotidianamente assembleari
Ho anche democrazia solo ciò che
Elezione di tutti i da donatori delle loro rappresentanze
Ed è morta razzia sullo stesso piano mentre chi firma e chi non ferma quando parliamo di relazioni industriali e lo dice la parola stessa le relazioni sono tra coloro
Che vicendevolmente e si impegnano
C'è chi invece si sottrae
C'è fa una scelta autistica
La
La democrazia è solo l'elezione di Lou tutte uguali anche le elezioni degli iscritti alla CISL o dei propri rappresentanti
Degli iscritti alla UIL dei propri rappresentanti degli iscritti all'UGL ai propri rappresentanti degli iscritti alla CGIL dei propri rappresentanti e le rappresentanze poi operano
Operano e liberamente si combinano
Seguono le parti a dirlo io mi limito mi fermo qui non voglio e non devo andare oltre dico solo che i moduli possono essere diversi e sono tutti democratici
E che non c'è una sorta di equazione più si vota e più certe volte più c'è democrazia
Perché come ha scritto bene da questo punto di vista da Galli della Loggia nei giorni scorsi
Non si devono confondere i diritti politici diritti sociali non si deve parlare di diritti politici all'interno di una fabbrico all'interno di una famiglia sono Nelli come nelle varie comunità umane
La seconda considerazione che faccio e sullo sciopero
Non è forse giunto il momento di fronte all'articolo quaranta lasciato lì senza nessuna specificazione di chiarire due cose dello chiedo alle parti e sono le parti ripeto ce lo possono dire
La prima cosetta da chiarire rispetto una dottrina divisa il diritto di proclamazione non di adesione di proclamazione dello sciopero eh è diritto del singolo come sostiene qualcuno
O è diritto di una coalizione di persone di un'organizzazione io dico meglio sarebbe di un'organizzazione stabile di persone e nemmeno di una coalizione spontanea
Stabilire quindi chi può proclamare lo sciopero
E magari
Due regolette ma minime essenziali
Tali da evitare che minoranze o individui possano de possano produrre una situazione di instabilità
Cioè noi non possiamo
Noi in poi non possiamo e non vogliamo impedire la libera adesione di ciascuno ad un'azione di sciopero ma possiamo insieme definire i modi con cui siano le organizzazioni stabili a orga promuovere a promuovere lo sciopero in termini tali
Che il pur legittimo danno che lo sciopero inermi deve deve produrre non sia il mai irreversibile e non sia mai sproporzionato
E che in ogni caso le condizioni di condivisione quando sono largamente condivisi quando sono largamente accettate non siano messe in discussione da minoranze estreme
Da minoranze estreme e da logiche nichilista e che in queste potrebbero qualche volta prodursi
La seconda considerazione
Che alla terza il terzo per l'altro tema e lo statuto dei lavori
Perché noi abbiamo messo lo statuto dei lavori nelle mani delle parti la bozza di statuto dei lavori e abbiamo chiesto loro di restituirci logo lungo un una con un atto condiviso
Perché il principale contenuto dello Statuto dei lavori Daloui disegnato e da Marco Biagi anche a suo tempo con lasciato ci
E consiste innanzitutto nell'irrobustire la cassetta degli attrezzi dalle parti sociali meno Stato più società meno legge più contratto
Cioè tutta la materia che non riguarda i diritti fondamentali che come tali sono universali inderogabili perché non può essere messa nelle mani della capacità delle parti di adattarla di volta in volta le condizioni di azienda di territorio di settore
Poiché è questo lo Statuto il passaggio dallo Statuto e lavoratore lo stato dei lavori ha in questo un suo contenuto fondamentale per cui una parte
Delle norme sono rimesse alla disponibilità delle parti nella loro adattarti nel loro nella loro capacità di adattamento alle diverse circostanze e importante che fin dall'inizio la stessa regolazione
Del legislatore possa essere costruita su un avviso comune delle parti
Seconda in diritto e la seconda
A anzi terzo indizio perché come ho detto le prime riguardavano la grande impresa il modo con cui la grande impresa
Sì
Si rifà performante e attira scusate a questo riguardo solo per dire non noi non dobbiamo essere condannati al a quel nanismo produttivo che in parte è stato condizionato anche dalle relazioni industriali
Noi abbiamo ancora grande impresa che però
Potrebbe essere messa in discussione dalla competizione globale se
Non competiamo nei termini che abbiamo discusso a Mila poli abbiamo a Polignano
Noi possiamo attrarre altra grande impresa in un'intervista sul Sole oggi ricordo che la nostra cultura della grande chimica non è del tutto venuta meno e che può svilupparsi nella dimensione verde nell'occasione che è data dalle tecnologie verdi
Ma la grande dimensione produttiva in bocca modelli analoghi
Adattati emanano B per contrastare assenteismo e altre
Debolezze che nella grande dimensione si sono manifestate
Per non dire della cantieristica della siderurgia di settori che sono così importanti nel nostro Paese ma che sono immanente avente a rischio nella competizione globale se non
Oggetto di manutenzione straordinaria
Ma la manutenzione straordinaria con la quale concludo e che considero quindi oltre alla rigenerazione della grande impresa oltre
Allo sviluppo partecipativo delle relazioni industriali
E attiene a una condizione di carattere più generale io il Governo non si stancherà mai a sufficienza di ringraziare in particolare Bonanni e Angeletti con loro Renata Polverini ieri cento alloggi
Quei sindacati riformisti che hanno accettato che hanno accettato di in questi due anni e mezzo di condividere
Anche in cambio di strumenti che abbiamo messo a disposizione la gestione di questa transizione difficile non abbiamo potuto ora mettere mano al sistema previdenziale
Abbiamo potuto bloccare i salari nel pubblico impiego abbiamo potuto commissariare la sanità del centro-sud con i vincoli di finanza pubblica che ne derivano
Abbiamo potuto compiere varie scelte di carattere strutturale non solo congiunturale senza un'ora di sciopero reale
Per il CIPE per decisioni molto più impegnative di quelle che in altri Paesi hanno determinato come in Francia la necessità di intaccare le riserve strategiche tare del blocco del Paese
Noi dobbiamo ora a questi soggetti la una operazione di manutenzione straordinaria del patto sociale
E questa manutenzione straordinaria del patto sociale può riguarda può e deve riguardare il modo con cui
Nel due mila e undici
Hanno diversamente difficile da quelli precedenti
Sappiamo ancora usare gli ammortizzatori sociali in deroga ma in termini tali da a rendere quanto più contenuta la
La cronicizzazione della dipendenza dal sussidio
Quindi accompagnare con
Politiche attive di accompagnamento al lavoro dalla da un lato servì riferisco i servizi pubblici e privati
E ancora con una buona formazione che forme che dia competenze occupabilità alle persone altrimenti condannate alla marginalità o all'esclusione nel mercato del lavoro
Dobbiamo Congo come parti concordare la riforma dell'apprendistato per cui abbiamo ricevuto delega che è il cuore della risposta all'occupazione giovanile
Come anello di congiunzione tra scuola e lavoro che si realizza attraverso l'integrazione tra apprendimento esperienza lavorativa e potremmo discutere anche di abbattere i lo stesso costo diretto del lavoro in proporzione all'effettivo contenuto formativo che si può verificare mi riferisco anche perché no a salari di ingresso ancor più convenienti per incoraggiare il contratto che apre
Do per altro verso incoraggiato dalla decontribuzione salvo l'aumento dei contributi introdotto dal Governo Prodi lo dico perché nei giorni scorsi il mio amico Enrico Letta ha avuto una fulgida idea detto dobbiamo pensare al contratto d'avvenire per i giovani peccato che c'era accetta sono i contratti di apprendistato che con la delega vogliamo ulteriormente a semplificare
E peccato che il suo Governo e lui stesso che partecipo a quel negoziato per coprire l'anticipo dell'età di pensione arrivarono al
Fare al dieci per cento i contributi sul contratto di apprendistato coi con una grande crisi non è stato così facile togliere questo dieci per cento arrivati superato il pezzo Inga della cambiamento d'epoca di paradigmi
E
Quindi debba disco dovremmo discutere dei modi con cui sostenere l'occupazione giovanile a partire da questo strumento principe dal modo con il quale promuoverlo diffonderlo molto molto più di quanto oggi purtroppo non sia diffuso
E ancora ragionare insieme accettare una sorta di cabina di regia condiviso sugli investimenti sugli investimenti pubblici e di pubblico interesse diretti e indiretti
Su quelli che direttamente a promuovere aleggia lo Stato o le pubblici stemma delle pubbliche amministrazioni ma anche su quelli dei concessionari dei licenziatari
Sulla sugli investimenti della Società delle Società autostradali sugli investimenti dei gestori delle telecomunicazioni per cui è demandato il compito della banda larga dei nuovi dei nuovi dei nuovi serve i nuovi servizi e delle nuove reti
E anche e altro ancora e infine come non condividere
Il vari la madre delle riforme con il federalismo la riforma fiscale per la quale abbiamo aperto il cantiere
Nel passaggio da dalle come abbiamo detto dalle persone alle cose i consumi dal complesso al semplice come farlo e soprattutto dal centro alter dal centro al territorio
Ecco
Tutto ciò trova ancor più motivo di prodursi nella spinta che questi accordi hanno prodotto guai guai ad assorbire quella spinta guai a di impantanarci nel dibattito sociologico successivo a quel voto
La democrazia fatta di numeri inesorabile fatto da quel punto di vista dello di numeri inesorabili
Ricordo una telefonata Gentile vi è il mio amico
Del mio amico Pirani alle sei del mattino
Dicendo vetta chiudo poi ora in poi tutto quello che aveva
E di più e sarebbe stato quel cinquantaquattro e rotti io dissi a Pomigliano che il sessantatré era molto
E ne ero convinto
E da uomo del nord temevo che il sessantatré sarebbe stato impossibile da uomo del nord che sa e me lo diceva
Un capo del personale questa mattina
Quando fai un colloquio da noi pur con tutte le difficoltà per la nuova occupazione spesso la persona dice ma il sabato non si lavora mica vero
Sono cose umanamente comprensibili
Ma che appartengono a quelle tante torsioni che dobbiamo realizzare in questa transizione noi che veniamo
Dalla povertà che abbiamo conosciuto il benessere di una grande stagione di industrializzazione che dobbiamo costruire una nuova stagione di sviluppo ricordandoci sempre
Che alla fine ognuna è Roma
Mense sura Omo la persona al centro di tutto
Era Falcone
Altro intervento
Carico di fronte di riflessione ma soprattutto di proposte
Operativa vissuto in maniera diretta da un protagonista o ad errori
Di questi anni difficili travagliati da
Da situazioni veramente che hanno al limite della non soluzione
Soprattutto la possibilità di percorrono le strade in grado di uscire dal ghetto dalla ovvietà e avviarci invece lo strade innovative
Bisogna colica fatta rivedere alcuni momenti della nostra storia non solo economica ma la storia vera
Sul piano umano nel piano sociale sul piano anche politico quindi un nuovo concetto di salario
Di turno di lavoro
Dice il nuovo assetto contrattuale di un sistema innovativo piano produttivo
Tutto questo ovviamente viene oggi qui alla luce dalla relazione del ministro Sacconi ma soprattutto alla possibilità di aprire
E dibattito una serie di interventi io chiederei
Assumo anche
Questa funzione di moderatore cattiva quella di rimanere aggiornabile dieci minuti
Perché dovrà intervenire
Dando la possibilità appunto questo tema non a caso FIAT al nuovo assetto contrattuale
Quale strategia per l'impresa e lavoro dopo la grande crisi gliela diamo subito la parola a Paolo bilancio dall'azione della UIL
Grazie Presidente
Intanto volevo fare una considerazione sul referendum di Mirafiori è stato scritto anche da autorevoli esponenti della stampa italiana che questo referendum ha diviso
A parte che è evidente che ogni referendum come dire a una maggioranza e una minoranza è insito nell'istituto
Io dico che questo referendum il risultato di questo referendum e un risultato che unisce le persone perché le unisce sulla prospettiva del lavoro
Ciascuno di quei cinque mila quattrocento sessantuno operai e operai e impiegati di Mirafiori
Con questo accordo potrà unirsi nella prospettiva
Di mantenere il posto di lavoro e di migliorare le proprie retribuzioni ecco perché io credo che questo risultato è un risultato che in prospettiva unisce
Se avessero vinto i no
Allora sì che si sarebbero divise le persone si sarebbero divise le famiglie si sarebbero divisi i lavoratori di Mirafiori dai lavoratori dell'indotto
Si sarebbero divisi i lavoratori della grande impresa che potevano usufruire di cassa integrazione e di prepensionamenti dai lavoratori della piccola impresa e dell'indotto che non avevano queste possibilità
Questa è la verità
A dispetto di tutti coloro che mentre noi stavamo nella saletta di Mirafiori a contare le schede
Una per una
In un momento di tensione di drammaticità sotto venivano bruciate le bandiere della UIL e della CISL
Venivano devastate le nostre sedi e trovavamo un sistema informativo che spesso volentieri
Guardava a quel tipo di ragioni a quel tipo di ideologia e non guardava alla realtà dei fatti questa è la storia e questo è il giudizio
Siccome abbiamo dieci minuti quindi non posso come dire produrmi in grandi elucubrazioni voglio fare solo una considerazione l'operaio di Mirafiori
Vede solo il quattro per cento del proprio salario legato alla produttività
L'operaio della Volkswagen
Vede il quaranta per cento del proprio salario legato alla produttività
Questo è il vero punto che noi dobbiamo
Rovesciare perché non è accettabile che in Italia si faccia un grande sforzo come è stato fatto a Mirafiori come è stato fatta Pomigliano
Come noi ci auguriamo venga fatto in tutte le fabbriche italiane perché se dobbiamo competere
Bisogna che le fabbriche resti in aperta innanzitutto in secondo luogo che siano fabbriche competitive perché evidentemente queste la sfida che abbiamo di fronte
E per far questo dobbiamo migliorare l'organizzazione del lavoro
Renderla più efficiente renderla più efficace dobbiamo condividerla e dobbiamo condividere anche i risultati non possiamo più permetterci un sistema contrattuale
Che assegna solo il quattro per cento della produttività
Alle retribuzioni contrattuali dobbiamo migliorare queste performances bisogna allegare questo è il senso è quello il messaggio
Che viene da Mirafiori come viene da Pomigliano dobbiamo legare maggiormente le retribuzioni alla produttività per migliorare l'efficienza e la produttività dell'azienda e per uscire da questa condizione
In cui i lavoratori italiani hanno i salari
Credo siano al penultimo posto a livello europeo come di una come dinamica se la viale non possiamo più permetterci di essere un Paese a bassa produttività e bassi salari
Si tratta quindi di un salto di paradigma che ci ha imposto dalla crisi che ci ha imposto dalle dalle cose dalla concorrenza da quello che avviene dalla globalizzazione dei salti tecnologici a cui siamo acquisiamo esposti
E dobbiamo farlo passando dal vecchio paradigma della lotta di classe al nuovo paradigma della partecipazione e della condivisione io vi inviterei a leggere
Quello che viene scritto dai teorici della FIOM e quindi sono atti pubblici nel loro nei loro o nei loro siti nei loro giornali quando si
Sottolinea il dato della soggettività operaia declinata come
Identità di classe come rilancio della corde la lotta di classe sul posto di lavoro contro il fascismo aziendale così il presidente della FIOM in un articolo su Micromega
Su Micromega in buona compagnia con alcuni dei sottoscrittori dell'appello probanti visti per essere chiaro a scritto perché questa è la loro ideologia
Anche noi pensiamo che ci sia una soggettività operaia una soggettività del lavoratore ma nulla decliniamo come centralità della persona
E come condivisione degli obiettivi e volontà condividendo gli obiettivi che sono quelli del rio ciò dell'impresa della produttività vogliamo anche con divide me gli utili e i risultati ovviamente
Quindi noi immaginiamo
Una società diversa perché questo ci impone la sfida che abbiamo di fronte una società in cui il lavoro sia un valore
In cui il lavoratore sia un cittadino portatore di diritti ma anche di doveri proprio sulla base della condivisione
Non come ci rappresenta Cremaschi Orlandini o i row dopo che adesso magari sta pensando a candidarsi a fare il sindaco di Torino perché poi alle prime
Vengono fuori
Come dire i vari altari meno di questi di questi signori che usano strumentalmente i lavoratori per fini
Per fini politici e noi pensiamo invece che la battaglia sia quella di un nuovo patto sociale di un nuovo sistema di relazioni per affrontare assieme i temi della competitività
C'è la questione della rappresentanza
Io sono un po'stupito perché feci
Facemmo come UIL qualche tempo fa c'era anche Maurizio un convegno sul quarantesimo dello Statuto dei lavoratori
Grande legge riformista allora non fu votata dal Partito comunista non a caso non a caso e oggi sento riecheggiare nella questione della rappresentanza alcune delle con tutte le considerazioni che furono fatte allora
Ma noi fummo criticati perché ritenemmo che dopo quarant'anni quello Statuto era necessario rimettere me rimetta rimane ad guardo lo ha uno statuto dei lavori adeguarla le realtà del cambiamento che erano in corso per carità pareva che facessimo un atto di fascismo
Ci sono stati convegni prese di posizione la Consulta giuridica della CGIL ha fatto grandi dichiarazioni contro evidentemente questa impostazione oggi che a Mirafiori si applica lo Statuto dei lavoratori si parla di fascismo aziendale
Perché si deve alla rappresentanza dei diritti sindacali
A dei soggetti che sono dei sindacati in quanto sono dei soggetti che fanno i contratti di lavoro il sindacato si differenzia da una bocciofila o da un partito politico per il fatto
Che fa i contratti di lavoro per i propri associati e di quella impresa quindi questo è il dato che caratterizza il sindacato perché altrimenti sarò su un posto di lavoro
Potrebbero rivendicare
Diritti agibilità chiunque dalla bocciofila un partito politico non c'entra niente niente in questa
Questa questione
Io penso
Che oggi sia necessario fare un salto di qualità il risultato di Mirafiori di Pomigliano ci conforta io credo che vada
Esteso nel senso
E vadano superate anche contraddizioni non vedo un grande problema adesso ceduta questo dibattito con la Confindustria stanno fuori stanno dentro è una nuova società che nasce
è una nuova società che entrerà nel sistema di Confindustria nel momento in cui noi ci auguriamo rapidamente si faccia questo contratto contratto dell'auto e si passi a un sistema tra contratto nazionale e non contratto né FIAT come c'era prima ma singole i contratti di stabilimento perché la dimensione di Pomigliano piuttosto quella di Cassino o di Mirafiori è una di
Pensiero diverse la produttività può essere registrata stabilimento per stabilimento sapendo questo sia il nuovo modello credo che non ci siano grandi difficoltà per arrivare a questo dato
Siamo anche per discutere della questione della rappresentanza ma appunto sulla base di un sistema che da un lato certifichi il peso delle organizzazioni sindacali dall'altro si fondi sul sistema proporzionale del cinquantun per cento
Non ci convincono delle proposte
In cui viene riproposta un'idea in cui la minoranza ha un diritto di veto in cui il ruolo del sindacato diventa una sorta di consulente non si sa bene di quali di quali lavoratori
Noi dobbiamo legare il tema della rappresentanza
Non ha un'idea di azione sindacale di tipo antagonista ma l'idea nuova di un'azione sindacale partecipativa e quindi la rappresentanza deve essere una rappresentanza funzionale
Alla partecipazione
Del lavoratore delle lavoratrici all'impresa io penso
Che questo il Paese di questo è il Paese abbia bisogno ci siamo esposti noi ci auguriamo che la politica
Perché poi singolare perché
Io leggevo adesso i giornali
Primi già l'altro giorno Mirafiori era al primo punto all'ordine del giorno delle varie pagine dei giornali oggi
è alla diciassettesima pagina dell'Unità alla quattordicesima pagina di Repubblica alla nona pagina del Corriere della Sera e così via evidentemente si fanno grandi chiacchiere sulla centralità del lavoro sulla valore del lavoro
Poi ci si occupa di tutt'altro io credo che i temi che anche qui Maurizio apposto debbano diventare
Un'agenda per un nuovo patto sociale nel nostro Paese che unisca il Paese lo faccia e lo faccia uscire
Dal guado della crisi e sia in grado di recuperare l'orgoglio di una grande nazione
Con una grande cultura con un grande capitale umano con una grande capacità di innovazione di ricerca nei propri lavoratori nei propri ricercatori nel negli uomini ed è donna di questo Paese
La parola parlato offrono Alberto Bombassei vicepresidente alla Confindustria prego
Grazie anche per questa occasione e per potere portare
Il
Contributo di Confindustria questo argomento che credo
Anzi sicuramente il più importante di questi di questi periodi
Io credo che così esprimendomi un po'più da
Un po'più da metalmeccanico non essendo né politico de un
Un grande economista per cui
Parlerò soprattutto delle cose un pochettino più pratiche
E devo dire che può contrariamente a quello che è un pensiero comune
Io credo di interpretare almeno personalmente il fatto della crisi che è stato detto è stato il motivo
Di questo grande cambiamento in realtà io credo che il cambiamento è in atto e che era in atto con la globalizzazione forse
Non abbiamo mai approfondito così bene
Il problema della della globalizzazione ma
Vi faccio vi cito alcuni esempi che credo chi ha vissuto chi ha i capelli bianchi come il sottoscritto ha vissuto in questi ultimi anni
Ma faccio solo un esempio di un po'di anni fa per esempio la l'azienda o la le fabbriche di di di cicli e l'Italia era un bel Paese più più più importante più grande in questo settore
Totalmente scomparso nel giro di pochi anni a favore in questo caso della Cina dell'India
Poi abbiamo siamo passati discuterò i circa i motori o i ciclomotori stessa cosa eravamo numero uno al mondo il marchi assolutamente importanti come Piaggio come altri
Sono praticamente ci sono ancora ma non producono producono molto poco in Italia e sono andati han dovuto portare la loro produzione in quei Paesi perché in questo momento non c'è più competitivi
Terzo se guardiamo altre cose televisori credo che ciascuno di noi avendo uno o più televisori in casa propria
Ebbene ormai il novanta per cento i televisori non è fatto in Europa non dico l'Italia ma in Europa e sono ormai tutti provenienti dalla Cina
Cosa voglio dire ogni volta che faccio questo passaggio potrei continuare non dico all'infinito ma molto molto andando molto avanti ogni volta che
è avvenuto questo migliaia di posti di lavoro sono stati soppressi affinché l'economia era in in comunque in espansione
Questi che perdevano un posto di lavoro con una certa facilità trovavano un'alternativa
Oggi abbiamo due problemi grossi uno di non continuare questa emorragia
Perché questo cioè il la parte di di di prodotti a basso costo di poco contenuto
Che erano prima prodotti provenienti da quei Paesi oggi invece sono prodotti di anche di alta tecnologia credo che
Buona parte di voi che ha un telefonino che ha un computer
Ebbene pure essendo di marchi magari europei o americani sono comunque fabbricati in quei Paesi
Però questo CIPE ci fa perdere ogni volta delle possibilità di competere come Paese
Il nostro Paese ha sempre vissuto della della parte industriale tant'è che malgrado tutte queste perdite che abbiamo accumulato in questi anni
Siamo comunque il quinto il sesto Paese industriale al mondo quindi non è che abbiamo siamo in una situazione così catastrofica
Però quello che è ancora più pericoloso oltre al fatto di perdere i posti di lavoro
E ricordo a tutti anche se una cosa banale ovvia ma che
La ricchezza di un Paese o il prodotto interno lordo che si misura col voto interno lordo e fatta soprattutto
Dalla dà il numero dei posti di lavoro e dalla dalla generazione
Di di di quello che si fa lavorando e del prodotto che si fa
Ovviamente quindi perdendo posti di lavoro il nostro il nostro PIL e quelle vicende a dei valori sempre più bassi
La seconda è quella che vediamo che la parte di
Giovani che Mammano la la legge ne nuove generazioni entrano nell'età del lavoro fanno fa sempre più fatica a trovare a trovare occupazione
Gli ultimi dati che sono a disposizione l'anno la disoccupazione giovanile fra il ventisette il ventotto per cento
Che è un dato che qualcuno ha scritto è catastrofico in realtà è un bruttissimo dato ma non è neanche così catastrofico perché siamo tutti in buona compagnia cito per esempio il Canada che è uno degli esempi più più più più più buoni che possiamo che possiamo citare e che è un dato peggiore del nostro quindi
Siamo in buona compagnia questo non è che debba confortarci o debba rasserenarsi
E dobbiamo quindici trovare soluzioni diverse cosa voglio dire voglio dire che il mondo è cambiato perché c'è questa globalizzazione la crisi non è stata motivo della del
Della della di di queste problematiche ma soltanto ha celebrato questo tipo di cambiamento
Perché questo effettivamente ha portato a discutere le cose che abbiamo sentito oggi che sono di estrema attualità e soprattutto sarà importante ancora di più per il futuro
Ma così come è servito da acceleratore credo il il il il problema di FIAT che ha sottolineato come un'azienda come FIAT e quindi come costruttore di automobili
Abbia oggi la necessità di cambiare alcune delle regole attualmente in corso se vuole continuare ad essere competitiva
Dico questo perché quelli attività di FIAT fatte in altri Paesi come la Polonia come il Brasile o come
Altri altri nazioni sono sono sono più competitive
E quando dico competitive sarebbe troppo semplice o troppo facile pensare che sia soltanto l'incidenza del costo del lavoro non non raccontiamoci ovviamente quel le bugie quindi non è questo
E ad altrettanto non corretto però quando si dice che e come ha detto qualcuno credo dalla della FIOM dice ma alla fine è soltanto il sette per cento l'incidenza del costo del lavoro sulle in FIAT
Dimenticandosi però che il settanta per cento di un'automobile non è fatta in FIAT e quel solo quella quota lì quindi se dovessimo sommare il costo del lavoro di tutta la parte di componentistica diventerebbe una cosa molto importante
Ciò non toglie che sarebbe non corretto e non onesto pensare che mettendo a posto mettendo a punto il costo del lavoro e quindi organizzando meglio l'organizzazione del lavoro come è stato detto
Molto bene prima le cose si risolvono no e chiaro questo è uno degli elementi importanti ma non è soltanto quello quindi c'è tutta una serie di altre cose
Ma che che riguardano il che riguardano il costo dell'energia che riguardano la parte fiscale anche il fisco la sua importanza oggi
La competizione dei Paesi avviene anche in Paesi che sono molto ospitali e che attraggono investimenti perché per esempio ci sono
Esenzione fiscali per un certo numero di anni cosa
Che noi non abbiamo così come l'una la Comunità europea ma ci sono tanti Paesi
Che hanno queste
Queste possibilità
Quindi alla fine noi dobbiamo se vogliamo soprattutto cercare
Di mantenere i posti di lavoro
E sposterei addirittura lei nel il fuoco sul
Posti di lavoro vuol dire aziende
Non avete mai pensato quando qualcuno uscite si si vede pubblicato si dice che nella sola Romania ci sono quindici o sedici mila aziende italiane presenti
Poi lasciamo stare che sono magari microaziende o piccole aziende però sono quindici mila aziende che hanno ritenuto la Romania un Paese più industrialmente più ospitale che neanche l'Italia
Qualcosa dovrebbe far scattare la nostra testa nel dire cosa possiamo fare o come possiamo cambiare per cercare di essere di nuovo un Paese che attrae investimenti
Allora siamo andati avanti per gli anni e dire dobbiamo cercare di troppi
Che le multinazionali e vengono in Italia investire ma le motivazione solita scappate purtroppo da anni io mi preoccuperei molto di più anche delle dalle nostre aziende delle aziende italiane
Che sul vanno a investire fuori
Non confondiamo
E qui poco che si fa molto spesso
Il processo di internazionalizzazione col processo di delocalizzazione mi spiego meglio
è chiaro che un un conto è quando
Lo dico anche per la mia impresa che ha
Parecchie parecchie attività in tanti Paesi ma sono fatti per aveva per conquistare i mercati di quei Paesi
Praticamente nullo il l'arrivo importazioni di prodotti per rendere più basso costo quindi la volontà è quella di riuscire
A mantenere la nostra capacità di produrre nel nostro Paese ha dei costi che sia competitivi
è chiaro che non possiamo confrontarci con la Cina con l'India con quei Paesi dove il solo costo del lavoro è un quindicesimo ventesimo dal nostro dobbiamo soltanto sperare che velocemente quei paesi si adeguino degli stand ritenersi danari
Che sono quindi
Di una di di un costo del lavoro più più più normale
Però di fatto ci sono di fatto li subiamo li subiamo magari con anche con
La volontà di una Comunità europea che facilita questo
Perché i Paesi industriali sono rimasti pochi cioè voglio dice escludiamo l'Italia Germania per prima l'Italia un po'di Francia un po'di qualche altro Paese alti non hanno nessun interesse da difendere quindi
Se riescono importare dei prodotti a più basso prezzo qua più grasso posto
I cittadini comprano effettivamente ha dei costi più bassi però vuol dire eliminare una serie di attività che oggi abbiamo e che ci consentono di mantenere il nostro prodotto interno lordo ha un valore estremamente importante
Sul discorso FIAT io conosco bene il settore perché lavoro in quel settore
Quindi
Al di là dei diede le cose che sono già state dette prima io credo che non solo ingeneroso tacciare FIAT di poche italianità e quindi quando dico FIAT ovviamente nella sua espressione che Marchionne
Il pensate soltanto al fatto che lo spostamento della produzione della Panda
Da una stabilimento polacco che vi garantisco è uno dei dei dei degli stabilimenti più moderni che esistono in Europa
E quindi con una buona produttività il fatto di spostare la nuova produzione in Italia qualcuno l'ha tacciato di poche italianità io credo che sia un un fatto di italianità quello di spostare un'attività del genere dalla Polonia Alitalia andato in controtendenza le cose che vi dicevo prima
Quindi credo che largo esistesse investimenti
E anche qui convincere per esempio gli azionisti americani in questo caso buone una parte degli azionisti sono sindacati sindacato americano di produrre una parte della loro produzione perché quando produrremo le Jeep a Mirafiori produrremo
Vuol dire sottrarre parte della produzione dagli Stati Uniti e portarla Torino io credo che anche questo sia stata una capacità di FIAT di spostare un'attività da fuori all'Italia
Quindi su tutto questo tutto quello che è stato detto o è stato scritto perché tanti sono arrivato ho anche scritto credo che sia un un atto
Quanto meno ingeneroso verso un'azienda che avrà tante tante caratteristiche magari anche da poter mettere in discussione
Ma che comunque vuole mantenere in Italia la sua base produttiva e quindi credo che qualsiasi Paese qualsiasi Governo
Dovrebbe facilitare
Queste cose proprio per cercare non solo di mantenere i posti di lavoro ma siccome
Produrremo in Italia se tutto questo progetto andrà a buon fine da circa seicentocinquanta mila autovetture all'anno a un milione e tre un milione e quattro stelle hanno poi
Che si riescono anche a vendere ma si esporta daranno un po'in tutto il mondo
Dovrebbe in teoria non dico raddoppiare il numero dei posti di lavoro ma quanto meno sicuramente aumentarle ecco io credo che questo vada
Vada aiutato vada in qualche modo sollecitato ma da tutte le parti e in questo caso credo che
L'unica critica che mi sentirei di fare
Poi
Sempre lo stesso si
Caduto il
La fuori punti Pizzello sulla mano di qualcuno no
Quindi quando quando attestato detto questo ho la la politica ha preso una posizione a favore di FIAT se posso fare una piccola critica che posso dire che forse è stata un po'tardiva
Perché abbiamo trasformato pochi giorni prima della del referendum quasi un referendum quasi a livello ma sono io quasi a livello politico per cui qualcuno ci ha speculato anche su questo forse una presa di posizione più netta
Con qualche un po'un po'di con qualche giorno di anticipo forse avrebbe fatto meglio la causa
Però credo che comunque anche questo è un segnale forte di di condivisione di una certa industriale di un'azienda importante quale FIAT
La l'altro problema che è stato che è stato citato prima e quello della rappresentanza
E anche qui devo devo dire che tutto sommato livello di Confindustria noi molto generosamente ma credo nella interpretazione corretta di quello che la rappresentanza
Abbiamo fatto abbiamo espresso due concetti uno che
E da molti anni fa cito il il due mila e quattro come anno di riferimento dove
Nella alla firma dell'accordo che ce l'ha fatto firma dall'allora accordo anche siglato dalla CGIL
Nell'accordo c'era scritto c'era l'impegno da parte del di tutte e tre le sigle sindacali di uno studio
Due mila due mila quattro
Poi del due mila e sei stato rivisto e c'era un impegno una proposta di lettura del due mila otto
Dove c'era stata una proposta però solo non voglio non voglio a pignoli a pignorare sugli animali il concetto
è un po'diverso voglio dire che oggi è di competenza del sindacato fare la proposta sulla rappresentanza e come Confindustria abbiamo detto mi sembra anche in maniera non solo corretta ma anche in maniera molto generosa nel dire
Voi fate le proposte e poi vediamo se non è stato fatto in maniera in maniera aggiornata fino ad oggi e proprio perché farsi tra sindacati non si è trovato un equilibrio che abbia avevo fatto una una vere che abbia fatto una norme una vera e propria rappresentanza
Io spero che questo e questo fattore FIAT abbia in qualche modo mosso le cose
E si possa riprendere un discorso
Che credo sia un l'unico l'unico concetto che non ha funzionato in questi anni che tutto sommato invece la la parte l'accordo fra sindacato e impresa ha funzionato abbastanza bene
Cito soltanto due episodi fatto dell'ultimo contratto gli ultimi aggiornamenti che abbiamo fatto e abbiamo siglato nell'aprile del due mila e nove
Che hanno visto la firma di tutti i sindacati meno quello della CGIL che guarda caso è quello anche qualche della FIOM che non ha firmato con dei metalmeccanici
Noi abbiamo fatto in questo anno e mezzo dal aprile del due mila nove a oggi
Confindustria ha siglato con con voi qualcosa come trentaquattro
Trentaquattro contratti nazionali perché anche la anche FIOM diceva non li aveva firmati due mio maestro non so contratti nazionali evidentemente campione solo uno e non ha firmato neanche quello quindi io ho incontrato Landini l'ultima volta detto io
Non ho la fortuna di di avere una conoscenza diretta perché
Pur essendo sette otto anni che faccio
Che che che mi interesso di relazioni industriali non ci siamo mai incrociati ci sarà per una ragione conosco bene tutti i miei classici interlocutori quel quali o degli ottimi rapporti con la FIOM non riusciamo mai a non so se di rincontrarci o scontrarci ma proprio perché sono assenti perché nei momenti di che si deve firmare non non ci sono mai
Quindi credo che da questo punto di vista io credo che sarebbe utile
Provare veramente una fare una nuova proposta sull'Iraq sulla rappresentanza e in questo caso dovrà essere condivisa anche
A livello confindustriale per aggiustare un qualche cosa che a solo parzialmente funzionato che se guardiamo a livello di contatti nazionali
Chiedo che in qualche modo dovranno essere aggiornati con questa variabile se guardiamo gli accordi invece a livello aziendale
Tutto sommato dobbiamo dire che le cose
Non solo funziona hanno funzionato ma direi che funzionano che anche anche qui per
Le l'equilibrio della rappresentanza è stato trovato nel cercare di in proporzione di eleggere le rappresentanze aziendali in maniera proporzionale quelli che sono i voti
Quindi da parte nostra c'è tutta la buona volontà e la voglia di potere aiutare ad andare verso un'interpretazione più moderna sulla rappresentanza
Chiedo che abbiamo l'interesse per le ragioni che ho detto prima di competitività a riuscire a trasformare questo rapporto che credo
I presenti oggi qui abbiano già dimostrato di
Ammodernamento delle relazioni industriali siano nell'avere sottoscritto quell'accordo che ricordo forse perché in questo perito e sempre pochissimo citato
Ma se guardiamo le esigenze di questo mercato che abbiamo tutti condiviso essere molto diverso e molto cambiato
Noi
Né in quel in quell'accordo che abbiamo fatto insieme della Pieve del dal
Del due mila e nove
Alcune
O buona parte di queste cose che stiamo chiedendo di variazioni sono previste e con un certo anticipo può dire che l'avevamo l'avevamo in qualche modo anticipato anche su purtroppo sulla
Sulla crisi che poi ha
Come dicevo prima celebrato queste necessità
Quindi credo che su anche su questo abbiamo dimostrato condiviso con tutti né con tutti voi una certa lungimiranza forse oggi quell'accordo non è così
Non solo condiviso ma neanche così applicato perché potrebbe dare tante delle risposte che oggi diciamo e se guardiamo le le le
Raccomandazioni che tutti fanno secondo me anche un po'a sproposito perché probabilmente non conosco nel dettaglio questi accordi nel dire
Dobbiamo assolutamente avere delle nuove relazioni industriali dobbiamo cambiare
Secondo me non c'è bisogno di cambiare del suo industriali
Perché ricordo che vanno bene non si cambiano al limite si cambiano le cose che o non vanno bene oppure si possono migliorare tutto è migliorabile per carità però in questo caso in questa in questi accordi che abbiamo siglato insieme sono previste alcune con il fatto ed esprimo soltanto due concetti che abbiamo sottoscritto io oltretutto tutti questi cambiamenti si possono fare non soltanto su proposte sud-est visione di una parte ma devono comunque sempre essere condivisi il che vuol dire che c'è una una una una rappresentanza assolutamente democratica di tutte le decisioni
Il concetto di derogabilità
Perché alcune di queste cose che che chiediamo solo delle deroghe a quelli che sono i contatti
Nazionali e sono d'accordo con chi aveva citato prima non ricordo esattamente in via quale degli interventi nel dire che oggi la necessità dopo questa globalizzazione
Il
In come posso dire costringere lei contratti nazionali che in qualche modo costringono degli standards menta sempre più difficile in un mondo invece che sta cambiando
Quindi fare degli accordi come in questo caso sul fiato o sull'auto particolari per le esigenze particolari dall'alto credo che sia un po'un atto dovuto è in qualche modo
Oggi c'è
Una condivisione sia da parte del sindacato e sia da parte anche
Nostra che stanno studiando con Federmeccanica proprio come poter adattare quel contratto magari se inoltrata
A a Federmeccanica esattamente per interpretare le esigenze di un settore che oggi è sottoposto a una competizione incredibile
L'altro invece è quello del della
Così ho comprese quelle direi della della status
Grazie decifrazione ecco sulla partecipazione il il mio il mio pensiero non non è completamente condivisibile con gli interventi di prima anche se credo che sia importante importante fare due tue due chiarimenti privo quando parliamo di partecipazione
Ai agli utili è una cosa quando parliamo di partecipazione azionaria o industriale è un'alta francamente mi sentirei di di dire
Esprimo un parere ripeto personale
Di non insistere più di tanto su questo perché credo che ci sia poca popolarità almeno da parte
Da parte da parte nostra da parte dei nostri associati che comunque si ed un numero importante credo che in qualche modo anche politicamente possono contare
Mentre invece sono assolutamente d'accordo sulla partecipazione decise della degli utili quello che stai zitto dicendo Marchionne credo ieri o oggi
Ma tantissime aziende oggi lo fanno e già sapete benissimo che uno del il cuore di quell'accordo che abbiamo fatto è proprio quello di avere dei contratti nazionali più leggeri possibile
Proprio per garantire per dare un minimo un minimo di garanzia a tutti
Mentre invece la parte di contrattazione aziendale era proprio per cercare di specificare dove ci laddove ci sono dei risultati buoni
Il problema di condividere con dei premi di produzione con una partecipazione quindi è una forma di partecipazione importante
E sulla quale è stato detto prima se pensiamo che noi variabile chi l'ha detto non mi ricordo ma il variabile del di un nostro di uno di un nostro dipendente varia dai tre ai quattro il CIPE per cento del suo salario quando invece quello tedesco è il quaranta per cento ma noi siamo esattamente le regole per per fare questo ci sono le abbiamo fatte insieme
Si tratta solo di esso di adeguarle
In modo che veramente si possa fare nel variabile sulla misura della produttività la misura per tutte queste cose che consentano ed è scritto in quell'accordo che è ho fatto che l'obiettivo è
Uno cercare di aumentare la produttività ma secondo e quello che di aumentare anche i salari do io non trascura in questa parte
Perché credo che sia uno dei valori importanti di quell'accordo che abbiamo sottoscritto e che anche qui CGIL non aveva non aveva condiviso
Quindi credo che queste cose
Noi oggi e dobbiamo interpretare in maniera anche diverso da quello che è stato fatto fino nel passato perché effettivamente cambiato è cambiato il mondo ma è cambiato il mondo a tal punto
Da incentivare veramente tutti dopo gran parte degli Investimenti ma per necessità non per snobismo per alcuno peggio peggio ancora per maggiori utili
Lo dico perché spesso e volentieri a livello di gare internazionali nel settore dell'automobile
Ci sono gare a cui rispondono degli italiani o degli europei mai rispondo giapponese un cinese un americano e alla fine la spunta chi è più competitivo quindi noi dobbiamo ritrovare o ritornare ad avere quella competitività
Perché tu su tutto il resto credo che non ci manchi niente per poter competere a livello internazionale ma quella competente attività che ci consenta
Come dicevo prima non solo di mantenere i nostri posti di lavoro forma di crearne di nuovi per poter dare delle risposte corrette a quelli che sono le esigenze di una disoccupazione giovanile che oggi i conti no oggi
Pur non essendo così evidente come problema lo potrebbe diventare in maniera drammatica se questa percentuale destinata a crescere anziché diminuire
Esso le le misure riceva
Sacconi prima sono tutte misure che hanno attenuato di gran lunga
Che faceva il Senato dovremmo cercare di chiudere si ho firmato tenere l'introduzione di di nuovi posti di lavoro e su questo credo che dobbiamo darne atto al Governo di avere di avere facilitato questo
Ma credo che dovremmo fare di più per cercare di dare delle risposte a dei giovani che credo abbiano il diritto di avere delle prospettive per il futuro
Allora adesso la parola al Segretario nazionale della a fare Bonanno il quale chiediamo appunto in altre si determini non di rappresentanze descritti e quindi
Nei termini previsti grazie se grazie
Ma questo referendum sulla FIAT ed importante commentarlo qui perché credo che sia il primo luogo pubblico
Che commenta un fatto del genere quindi importante rilevante che lo
E lo si faccia
L'abbiamo vinto in modo clamoroso
Io non sono d'accordo con tutte le cose che sono stati detti in questi giorni perché abbiamo dovuto contro adesso intanto è il primo referendum che su queste materie si vince
In quella fabbrica lo sanno gli amici me metalmeccanici non si è vinto mai un referendum sulle flessibilità e la prima volta che si vince un referente
L'altra questione è la estrema
Politicizzazione
Che ogni referendum si trascina prego
Si dà proprio alla dozzina non si dà molto per il sottile con il referendum ecco perché la CISL ormai visto di buon occhio
Un fatto del genere e invece ha bisogno di approfondire
Molto di più
E con molta forza le ragioni che nuove ciascuno a dire sì ordine Dino per la verità in questa politicizzazione
C'erano alcuni soggetti che più grave struttura la fabbrica pensavano a ristrutturare i partiti
Era evidente che c'era un convitato di pietra in questa storia
Una sorta di Germaine c'è ultra un sindacato è un'area politica da ristrutturare
E questo ha giocato fortemente ha richiamato poi un altro aspetto e io spero ognuno
Possa considerare per per vedere il da farsi
C'è un sistema che
Dell'informazione che davvero
Non tutto una buona parte ha giocato un ruolo sbagliato
Cioè noi non abbiamo investimenti in Italia un sacco di tempo tutto lo sforzo che abbiamo messo per
Ottenerne per dare occupazione e per dare anche un segnale mercati internazionali perché nessuno può negare che la FIAT
Un'azienda italiana e internazionale qualora investe l'Italia dà un segnale di fiducia
In giro insomma l'abbiamo fatto di tutto per ottenere questo investimento ma è possibile che neanche la tv di Stato ha avuto una sola sera
Lasciamo perdere le proporzioni di coinvolgimento delle varie opinioni ma una volta che una volta abbia
Fatto un approfondimento su che cos'è il mercato dell'auto internazionale in quale situazione si trovava
Appena sei anni fa la FIAT
Quali sono i vincoli oggi
Che pone appunto ogni ristrutturazione
E ogni alleanza del settore cioè non nessuno ha fatto una porta e questo è molto grave queste gravissime o credo che sia l'aspetto più grave che noi abbiamo dovuto fronteggiare e se è successo su quello succede anche sua
E e ognuno che ha bollette intenda
Quindi è un problema davvero nonostante tutto ciò e tanti altri aspetti noi abbiamo
Vinto
Bene quel referendum
Che segna il fatto di un grande cambiamento che è avvenuto io ieri ho fatto una riunione con tutti i miei delegati dalla firma Torino
C'era da una parte molto orgoglio per quello che hanno fatto un'altra parte molta rabbia per questi aspetti però loro non solo non solo sono pentiti può più andare avanti andranno molto molto avanti anzi
Alcuni Chievo bisogno di essere spronati in altri momenti per la verità oggi cammino come furetti e questo è un fatto positivo però credo che questa esperienza debba essere
Per voi
L'occasione per riflettere sul da farsi sulle vicende dalla rappresentanza e sulle vicende dalla democrazia economica
E della partecipazione
Che credono che credo siano elementi
Da approfondire rispetto a una situazione come quella che abbiamo
Dovuto fronteggiare e siccome
Per conquistare i venti miliardi promessi dalla piano Fabbrica Italia
Ci toccherà discutere posto per posto prestigio che l'opificio e non voglio farlo e purtroppo con un'asticella troppo alta
Perché la FIOM è stata efficace su una sola cosa è stata efficace nel
Fare confusione in tutti gli opifici facendo scioperi peraltro mal riusciti
E che hanno indicata Marchionne la strada di chi richiedere sempre maggiori garanzie quindi noi il nostro lavoro è stato perfino doppio rispetta quello amo fare rassicurare appunto i lavoratori e occuparci anche del sovra più
Che l'azione appunto la FIOM procurava perché non andava cercando soluzioni ai problemi dall'occupazione o dei salari come come si è visto
Andavo cercando appunto la confusione volevo inserirsi in questa vicenda nel farlo diventare il catalizzatore per la ristrutturazione di una parte dalla sinistra
Italiana che lo facciano i politici e legittimissimo anzi auspicabile pure ma che nelle vicende sindacali
Ci sì revisione sindacali sono il mezzo per arrivare a questo credo che sia davvero molto molto criticabile sulla vicenda la rappresentanza
Io lo dico anche a Bombassei con gli amici la UIL siamo d'accordissimo e lo dico anche
Agli amici appunto il Governo e anche i parlamentari che sono qui presenti noi abbiamo come CGIL CISL e UIL due anni e mezzo fa redatto un documento approvato da tutti centralmente e localmente ma è un documento è stato così approvato dove si stabilisce come ci si comporta e cioè
Vige la democrazia rappresentativa qualora c'è da fare un accordo signor Bonanni
Si incontra con Bombassei firma l'accordo se lo ritiene conveniente e Po nella sua responsabilità
E poi casomai i grandi accordi vi sottopone a quella che abbiamo noi chiamato consultazione certificata a valle
Non su tutto sugli eventi più importanti e salienti dalla vita appunto economica sociale degli accordi più importanti che abbiamo
Non capisco perché
A ridosso anche di questa vicenda e a ridosso di tante discussioni per ritrovarla sintonia tra le tre confederazioni io premetto che la CISL e molto disposta a ritrovare sintonia
Al posto di comprenda dal cassetto quel documento che è stato osteggiato in CGIL dalla FIOM dal primo giorno
L'unica struttura del sindacato in generale
Mi fa un'altra proposta dove si dice in definitiva che non sia un siamo tutti d'accordo noi dobbiamo avere il mandato per andare a discutere con Bombassei perché questo è
Cioè se non siamo tutti d'accordo e sappiamo sempre ironica sforzo quindi eccetto che noi andiamo appunto in queste condizioni se io voglio discutere o Bombassei
Devo fare una sorta di referendum a monte
Cioè devo chiamare la dovrà dirmi se io faccio l'accordo conservano nonna a valle prendendo le responsabilità e poi in ogni caso se ci sono i lavoratori
Dopo aver firmato l'accordo dopo aver ha ottenuto persino
Questa
Questo obbrobrio
Di
Un mandato da parte della dovrà che io vado a firmare se per caso l'isola curatori che non sono d'accordo lo stesso e hanno il numero per esempio per raggiungere un certo
Nutro appunto di di firme mi rifà un altro referendum per abrogare l'accordo
Ma insomma il sindacato serve a fare accordi o per un farli queste il punto
Se va a costruire veti o invece provare a costruire consenso accordi coesione come diciamo e in queste condizioni di crisi credo che dobbiamo porre come come cavalli arrivare da aggiungere condizioni
Utili a noi e alla comunità intere
Ecco perché la CISL non sarà mai d'accordo su questo
Non sarà mai d'accordo
E non solo per questa ragione ma anche per un'altra ragione perché bomba si avrà aveva ragione prima
Quando dice le cose vanno bene dappertutto nonostante la dialettica in tutti i settori
Facciamo accordi i trentaquattro contratti deve comma sei citava pocanzi sono stati firmati da CGIL CISL e UIL
Solo il settore metalmeccanico non è la prima volta sono recidivi non firmò l'accordo ti quando insieme nei territori in questa crisi maledetta che abbiamo avuto fronteggiare noi nonostante la dialettica gestiamo tutti insieme
L'unico problema è quella realtà
C'è da dire che si è uno al ma l'orecchio malato non è che l'Italia una testa casomai ritardi tagli all'orecchio cura l'orecchio non la testa quindi
Perché non siamo affatto d'accordo perché
è un'anomalia che va curata non il sistema intero che funzione
La legge stessa
Noi
Se possiamo evitarci alla ancora di più oggi ce la vediamo
Volentieri perché
Intanto l'accordo interconfederale che è valido il problema delle valide e e e ha avuto valore fino ai giorni d'oggi è poco e valore anche nei prossimi giorni e un accordo interconfederale non è una legge e ha regolato benissimo
I rapporti tra le azioni imprenditoriali e e e lavoratori il Ministro Sacconi nella sua
Introduzione diceva vuole presenta diceva nelle realtà evolute bisogna procedere sempre di più verso accordi verso soluzioni sussidiaria anziché ricorrere al legislatore benissimo
Questo è un esempio fulgido di come funziona la responsabile delle parte di come sussidiariamente le realtà si danno le regole e siccome sono regole pattuite tra di loro sono rispettati i siti
Ma è una norma è stata così rispettata come quella di cui sto parlando io per ben diciotto anni e secondo me anche io un futuro per quale motivo dovremmo modificare questo
Perché c'è un orecchio malata
E vorremmo tagliare la testa
Anzi che cura l'orecchio non è possibile non siamo affatto d'accordo quindi io spero
Che tutti i sindacati si convincono che quel documento è la strada diversamente non è
Assolutamente
Una cosa molto lontani per quel che mi riguarda come organi come CISL chiederò AUI lei ha dato sindacata tutti comunque di andare a una discussione che la sua imprenditoriali per discutere appunto di come darci
Quelle regole di cui si parlava
Riferite all'accordo del due mila otto tra CGIL CISL e quindi questo credo sia molto importante l'ultimo aspetto riguarda la partecipazione
Ho sentito Quagliariello
Mi sembra molto ragionevole la sua discussione come ho sentito anche Bombassei noi non siamo per fare forzature
Quindi mi sa già detto
Pur di trovare appunto altro tempo per provare soluzioni convenienti magari allunghiamo anche i termini benissimo
Se posso ridurre in pillole così finito il suo intervento se qualcosa vuol fare il Governo incentivasse fiscalmente tutte le soluzioni che vanno verso
La
Partecipazione quali sono
Uno è tutta la vicenda del bilaterale dalla gestione bilaterale delle funzioni
Esso si veramente si possono gestire per esempio
Dalla
Rita sussidiaria
Dalle vicende appunto della
Delle delle pensioni integrative la sicurezza
Gli stessi ammortizzatori sociali possono essere gestiti su seriamente lo stesso collocamento
Può essere gestito sostiene entrano voi e gli imprenditori queste e forma di partecipazione molto avanzata molto importante tra l'altro non partiamo da zero
Anzi
Grazie anche
Io voglio dire non solo alla nostra pressione ma anche la disponibilità del Ministro Sacconi ne abbiamo fatto passi davvero da gigante in questa storia in piena armonia con gli imprenditori anzi
Di pretore hanno trovato molto conveniente oramai arrivare a soluzioni deve di questo di questo tipo queste una forma di partecipazione non di poco conto essere coinvolti
Nella discussione di come vanno le aziende e così via l'informazione e così via questa è un'altra forma di partecipazione ottenere da parte nostra qualora le aziende vanno meglio la ripartizione degli utili oltre
Il salario di produttività è una forma di partecipazione Kemal Marchionne
Grazie a Dio
Dopo tanta insistenza ce n'è uscito ieri nel dire che siamo disposti è un fatto rilevante
Noi nella critica situazione di Alitalia all'ultimo momento trovammo questa soluzione anche in Alitalia quella di partire agli utili e anche in molte altre aziende abbiamo posto il problema qualche risultato lo abbiamo avuto
La dobbiamo avere il Governo incentivi fiscalmente questo
La vicenda delle azioni
Da possedeva fattelo Autority è una forma davvero importante non solo per migliorare le condizioni ma anche per
Legarsi molto di più all'azienda ma anche per avere anche più potere quel potere che
Più che
Essere regolato dal legislatore in modo forte lo dico io deve essere trova
Come equilibrio tra noi e l'impresa
Fortemente incentivata appunto l'azienda poi ci sono aziende aziende vi faccio un esempio
Le Poste
Credo che abbiamo un valore
Diverso per esempio avere qualche voce in capitolo a parte l'oratore e gli stakeholders sulla vicenda del posto per esempio su un municipalizzate non dentro le mura ma a livello regionale anche se ansia che extraregionali liberalizzati
Magari
Con concessioni
Di riguardo rispetta alla universalità ma prendiamo gestite per esempio nel in un sistema duale attraverso l'indirizzo e controllo stiamo facendo a quei discorsi a Verona stiamo discutendo con la Giunta comunale per esempio simile molto disponibili su questo ho visto l'amica senatrice che ha partecipato esibiva
Come
Dove si fa a Verona lì si può fare a Roma lo stesso Sindaco ha insistito moltissimo
Per esempio per come si possa arrivare a forme di questo tipo insomma ci sono innumerevoli situazioni
Alcune delle aziende private in chiaro
è chiaro che dobbiamo raggiunge un accordo tra di noi invece in altre realtà si può arrivare a forme concordate
Che farlo evolvere la nostra realtà fanno è volta all'ecologia era anche la democrazia è l'unico modo per spazzar via l'antagonismo il nichilismo sì
Si boccia attraverso persone
Responsabili
E lo sono se hanno delle responsabilità e gestire se invece vengono visti come numeri come telespettatore bassa è chiaro che stimoliamo il ribellismo e non certamente la responsabilità ecco credo
Che sia un tema questo molto importante su cui dobbiamo saper lavorare con molta
Con molta forza e l'unico modo per toglierci di mezzo
Questi retaggi che ancora ci condiziona Varda dalla vicenda la siete davvero l'esempio più importante per capire ciò di buono che c'è nel Paese
Ma ciò di arretrato che c'è ancora grazie
L'ultimo intervento del senatore sarà fra
Del calcolo del lavoro prima delle conclusioni del Presidente telegrafica ha detto del presidente Gasparri prego grazie e nessuno pensi che il fatto che mi sia consentito di parlare dal palchetto sia un segno di garbo
In realtà è dovuto all'aperti da Sapienza esorcista i cani scaramantica del presidente Gasparri
Nel senso che poiché la mia vita precedente quando guidavo le relazioni industriali di un grande gruppo vocazione partecipativo perso tutti i referendum ed essendo invece questa tavola rotonda al tavolo dei vincitori vuole invitare chi inquinasse colpa mia precedente
Quindi nessun prezzo davvero l'evento di Mirafiori quello che qui il tavolo dei vincitori oggi c'era non è straordinario perché la prima volta
Dal mille novecento e quarantasei che le relazioni industriali nella loro manifestazione più dispiegate autentica la contrattazione aziendale
Vengono nel nostro Paese considerate non già un fattore di ostacolo alla crescita competitiva della nostra industria bensì
In un vettore positivo e propulsivo di creazione di capacità competitiva
Ne esce infatti dalla vicenda di Mirafiori un complessivo modello competitivo per il Paese che alcuni tratti fondamentali primo la centralità del
Prodotto
Rispetta un antico vizio dell'industria italica di privilegiare il processo è una novità porte e scandita
Ma prodotto significa di quel medesimo prodotto riposizionamento nei segmenti più elevati dei mercati internazionali quelli cioè che più dispiega talmente riconoscono
Remunerano
Passi intensi e condensati di
Creatività qualità innovatività quali possono essere generati solo dal sistemi integrati intelligenti esperienza competenza che vedono la centralità nuova della risorsa umana
Da questo deriva una conseguenza indici vilmente chiare
Che la sussidiarietà il vettore della grande riforma delle relazioni industriali nel nostro Paese collegato a questo rinnovato modello competitivo
Sussidiarietà vuol dire poche cose la prima traslazione del focus dal contratto nazionale al
Contratto aziendale
Il secondo gol dire traslazione del focus dalla legge al contratto
E lo dico con una qualche allegra malizia un po'mi piace che quella stessa CGIL che quella stessa FIOM che anche in occasione del dibattito in Senato
Sulla riforma del processo del lavoro hanno ossessivamente tecnicistica mente rivendicato la primazia della legge sul contratto siano stati
Non posso dire price-cap dettati
Scan dettati a Mirafiori dal fatto che la pietà e si è ricorsa non c'è ad applicare il contratto con la novantatré ma la legge quella del mille novecentosettanta e che come ricordava
Paolo nemmeno il PC allora aveva colta
Il terzo come dire trasla mentre la stazione di focus è evidentemente quello
Da Stato a società
Anche qui con molta
Con molta schiettezza cambiano i perimetri della contrattazione tradizionale
Maurizio Sacconi applica nei miei confronti una sanzione pecuniaria di cinquanta euro per ogni parola di Ticino e che uso
E quindi evito di usare una prova difficile o meglio ne attribuisco la paternità ad un noto giurista si tutti mi dicono mazzo deve essere come dire gradazione particolarmente già
La contrattazione del future la contrattazione metà sino alla gamma ticket cioè quella della è questa cioè quella che va oltre lo scambio tradizionale prestazione mercede
Vuol dire ponti pensione
Vuol dire fondi sanitari integrativi vuol dire garantire l'ascensore sociale attraverso la messa a disposizione di servizi ad esempio che dai codici educativi per i lavoratori che devono mantenere la possibilità in questo Paese di salire l'ascensore sociale
Ed allora
L'impegno che come Popolo della Libertà in Commissione lavoro dobbiamo assumere
E che credo debba essere assunto quarto non a caso Benedetto Adragna guardo non a caso come seguito se presente l'amico Tiziano Treu noi dobbiamo rifiutare la logica giacobina della primazia tra legge e quella terribile pressione del giacobinismo
Che è giacobinismo tecnocratico quello che si nutre dell'illusione esiterà della semplificazione quando leggiamo ma anche la parte che intende essere riformista
Mi date incomincerà declino
Ossessionata mente richiamare a citare la grande semplificazione e grande semplificazione vuol dire mettere mano l'articolo trentanove tema l'articolo quaranta i inventarci il contratto unico e dovrebbe regolare illuministica mente una congerie di varie banche non quei signori condotta da falce razionalità dell'Urbe
Questo tentativo deve essere respinto e deve essere insieme
Dall'altra parte ci saranno i portatori della cultura cigiellino agli ex segretari confederali della CGIL dilazione
Passoni piace Nerozzi della c'erano da questa parte deve esserci un patto riformista fondato sull'autenticità e la centralità della persona che si costituisce in comunità questo è il motore politico
Che noi siamo convinti di poter far funzionare sino
In fondo è un impegno nitido nel quale non verremo meno grazie
Grazie autorevolezza caso telegrafica del paziente proporre senatore vederle sino ad ora non riceve la spada
Sì ringrazio intanto tutti quelli che hanno parte
Voglio ringraziare il senatore Castro insieme al quale abbiamo organizzato questo appuntamento con lei come tante
Un ente che organizza volte delle comprimere i tempi ma lo scopo era quello di raccogliere opinioni e anche di dare un segnale il gruppo al Senato del Popolo delle Libertà su alcuni temi ha voluto scandire il suo percorso
E mi fa piacere che il Ministro Sacconi che non a caso è anche
Un senatore quindi un membro del gruppo oltre che essere un ministro ha condiviso su varie tematiche questo nostro impegno l'agenda bioetica oggi i temi
Della partecipazione e della modernizzazione delle relazioni industriali non sono temi diversi ma diamo al centro una persona
Come protagonista né come portatrice di diritti che la legge riconosce ma vi era un crea e quindi in qualche modo anche rispetto do a ciò che diceva Bonanni ora che è molto diverso Veronica l'agenda bioetica però in qualche modo la legge lo Stato il Parlamento prende atto di un sistema di relazioni sociali di categorie di ambienti di settori produttivi che si incontrano si confrontano e che come dire in qualche modo facciamo una ricognizione prendiamo atto di ciò che si produce
Nella complessità della società e quindi in qualche modo e con la lettura politica che voglio dare questo del resto e poco dalla libertà vede al suo interno ed è una riflessione che in particolare il senatore caso ha fatto più volte l'incontro di vari filoni
Quelli di un riformismo
RAI cosa lista che si è riconosciuto in questo percorso filoni del mondo cattolico che anche della dottrina sociale della chiede se non appunto concezione della persona sia caratterizzato anche l'impegno politico le visioni di una destra partecipativa che parlava dell'attuazione degli articoli trentanove quaranta e quarantasei
Che non devono portarci a un dirigismo statalista ma ad affrontare quelle questioni
Diritto di sciopero ne parlavo ieri con Sacconi che per essere garantito ma a volte singoli o micro organizzazioni creano conflittualità senza avere una rappresentatività per farlo
I temi della rappresentanza
Che devono scaturito dal libero confronto delle parti sociali più che dà un'interpretazione dirigistica ma che tuttavia vanno affrontati
è finita l'epoca dei no dei dinieghi dei veti posti da alcuni e questo ci hanno detto i referendum questo ci ha detto la maturità di alcune
Organizzazioni sindacali l'articolo quarantasei della Costituzione ci riporta
Ai temi della partecipazione che sono stati qui evocati coprendo la prudenza dalla parte imprenditoriale
Che Bombassei con franchezza ci ha ricordato quando si parla della partecipazione alla proprietà è chiaro che le proprietà sono più prudenti
Sugli utili c'è più apertura
Dopodiché ricordo fin da ragazzo che qualcuno ci minacciava quando dicevamo
Qualcosa per la partecipazione di utili minacciando la partecipazione alle perdite
Che talvolta pure nelle aziende zone su questo tema si cercava eccetto c'è la sezione sociale del fallimento della perdita del lavoro proposti ci sono anche gli ammortizzatori sociali non terrorizza diamo coloro che vogliono evitare la partecipazione alle per dire perché
Gli Stati a quel punto intervengono quindi credo che su questo sentiero ci dobbiamo poveri in una cornice di valore che non è un caso che anche dall'introduzione senatore Quagliariello abbia citato e la recente in più enciclica Di Benedetto sedicesimo ma potrei ricordare anche la la buone Mercer certo del suo predecessore ed altri richiami valoriali importanti
Perché c'è sempre una cornice
Poi superiore di richiami
E non voglio
Come dire qui fare affermazioni che potrebbero apparire gregari ma
Anche credenti cattolici in politica credo che diano delle chiavi interpretative del conflitto sociale in una dimensione partecipativa non antagonista che può essere un elemento
Utile
Voglio quindi dire che noi dobbiamo agire affinché i temi della coesione sociale trovino rafforzamento qualcuno ha detto malgoverno cosa ha fatto prima bomba sia detto da forse intervenire prima qualcuno ha detto che sul referendum non doveva intervenire ha fatto perché probabilmente
L'intervento anche autorevole del Presidente del Consiglio potrebbe avere mobilitato e motivato degli antagonisti
Quindi qualsiasi cosa si faccia c'è sempre il rischio di sbagliare se si parla troppo se si parla troppo poco però la nostra scelta di campo è stata chiara
L'azione del Governo e Sarcone l'ha ricordato statuto dei lavori per il rispetto della
Dialettica delle parti sociali e quindi l'affermazione di un principio di al sussidio a dieta che non è latitanza ma che
Come direste Moro parla azione di confronto delle parti sociali che tanti sindacati quelli che oggi sono intervenuti quelli come UGL che interverranno in ulteriori appuntamenti che su questi temi partecipativi vogliamo tenera ecco credo che sia una scelta di campo chiara
Prima Morelli ha ricordato anche una serie di documenti che sono stati girati tra partigiani in epoche lontane ma anche quelli recenti
Che hanno chiesto al Parlamento una moratoria su alcuni temi anche della partecipazione in attesa che le parti sociali addivenisse a una decisione e siamo ben lieti di confermare un passo indietro dell'attività legislativa e parlamentare
Parlamento a volte criticato per il suo iter interventismo in questo caso gli si è chiesto di attendere dialogo tra le parti sociali barocco incoraggiamo e vogliamo che anche l'esito di questi referendum ecco lo incoraggia ma l'attesa del Governo del Parlamento non è inerte perché dallo Statuto e lavoro dei lavori
A
Codice dalla partecipazione ad altri atti anche legislativi e collegato lavoro di questa
Legislatura le azioni che sono state ricordate detassazione di parte del salario per incoraggiare
Alcuni strumenti prima sono state incoraggiate ulteriori azioni in questo senso sono frutto di un disegno
Non sono interventi casuali
La stessa riforma delle pensioni le abbiamo modificato nella manovra economica del luglio scorso l'età pensionabile senza fare macelleria sociale senza gli scontri che ci sono stati in Francia lo trovo del abbiamo
Recepito un moderno graduale innalzamento dell'età media dalla popolazione frutto del confronto delle parti sociali anche lì qualcuno potrebbe dire si poteva fare di più ma il rischio sarebbe stato quello di non fare nulla
Di far saltare un meccanismo previdenziale e come vogliamo proseguire su questa strada
Con un obiettivo di rafforzare le opportunità partecipative vedremo quanti e quali senza scardinare il sistema ma sugli utili sulla di date le aziende credo che sia importante la consapevolezza che la FIAT la FIAT era aziendali dieci quindici dipendenti è un'altra cosa questo non sfugge a nessuno nella politica
Ne
Ai sindacati rispetto del principio di sussidiarietà che è stato riassunto nel dire meno legge più contratti meno imposizioni più dialogo che la politica le istituzioni
Possano recepire con l'obiettivo di maggiore coesione sociale sono stato telegrafico perché poco c'era da aggiungere alla ricchezza gli argomenti che relatori gli ospiti ci hanno voluto offrire proseguiremo su questa strada con un teorico occasioni di confronto perché molte volte le parti sindacale dicono la lotta all'evasione per finanziare queste cose nei giorni scorsi mentre alcune notizie hanno dilagato sui giornali il fatto che siano stati incassati nel solo due mila dieci
Più di venticinque miliardi di euro frutto dalla lotta all'evasione fiscale all'evasione previdenziale ad altre forme di elusione è stata confinata a malapena nelle pagine economiche venticinque miliardi nel solo due mila dieci
A cui si aggiungono altri miliardi del due mila nove ecco quello è un elemento anche per garantire caro Ministro Sacconi le coperture visto che potremmo discutere perché alcuni degli strumenti evocati non sono a posto zero AN ecco che lo quindi che ci sia un lavoro importante da fare e il gruppo al Senato del PTR che si ritiene anche un soggetto politico propulsore nell'attività di questo nostro partito ha voluto con questo incontro di oggi come dire fare un po'una sintesi di alcune questioni farlo dopo il referendum di Mirafiori e quello di Pomigliano di luglio non ce lo dimentichiamo in vista delle scadenze ulteriori per avere più partecipazione
Più sussidiarietà più coesione sociale questa politica questo Governo possono garantire queste condizioni non so se Marchionne in un governo in cui tutto dipendeva da Turigliatto o da qualcun altro avrebbe detto sono pronte ad investire venti miliardi in Italia nel riportare dalla Polonia o da dietro ai tre pezzi di produzione forse avrebbe chiuso Mirafiori senza nemmeno fare il pro getto che ha proposto quindi anche l'esistenza di un certo voler no credo che sia utile per creare le premesse per attuare politiche di sviluppo e di crescita
Parlano
Toglievamo loro gli obiettivi
Condotto a Roma ha richiamato
Onesta e quattro ecco l'abbiamo
Abbia
Conseguito
Quanto
Nelle more
Allora
Però
Indirizzare olandese
Allora lei ha mai
No no io glieli non
Gliela diamo ad una
Ragioniamo anche nato
Autonomamente
C'era
Pentolone
Parecchie leggi
Finché non ho capito
Devono
Sì o no