Speciale Giustizia

Stasera vi proponiamo un dibattito un evento che si è tenuto il dieci gennaio scorso a Brescia
Promosso dalla forum sicurezza del Partito democratico tra Federazione provinciale del PD di Brescia e dal Partito Democratico della Lombardia sul tema Piazza della Loggia un Paese senza verità giustizia memoria primo intervento
Il Segretario provinciale di Brescia del PD Pietrobiasi nella poi
Ascolteremo re-intervenire il direttore del Sole ventiquattro Ore Gianni Riotta moderatore del dibattito con Massimo D'Alema deputato del Pd Presidente del Copasir
Pierluigi Castagnetti altro deputato del PD che Walter Veltroni ex
Al Segretario del fischi questo il dibattito che si è tenuto a Brescia il dieci gennaio scorso sul tema Piazza della Loggia
Buonasera a tutti e benvenuti a questo importantissimo appuntamento
Pure esatto al Partito Democratico bresciano
Innanzitutto il mio ruolo questa sera e di dare il benvenuto agli autorevoli ospiti che hanno voluto venire apportare a far sentire la loro voce su un evento particolarmente luttuoso che ha colpito la nostra città
E su un periodo particolarmente drammatico che ha contraddistinto l'Italia Italia è un Paese che sembra non cambiare mai
Perché quella quelle tensioni tutta quella serie di dibattiti tutta quella serie di momenti particolarmente cruenti
In qualche modo hanno segnato questo Paese pesantemente e il clima che ha portato a questa dimensione in qualche modo sembra riproporsi tipicamente e storicamente oggi siamo in un momento difficile
Rispetto alla tenuta democratica del nostro Paese
Quanto su quando sentiamo parlare di carcerazione preventiva ci preoccupiamo molto perché in qualche modo tutta questa serie di parole tutta questa serie di motivi ci ricordano quel clima
Ci ricordano quegli anni ci ricordano quegli anni che hanno segnato pesantemente la nostra città
Oggi noi dobbiamo ricordare non solo le persone che hanno perso la vita in piazza Loggia ma tutte quelle persone che in nelle strati di quegli anni hanno perso la vita e anche le persone che hanno dato la loro vita
Per cercare di ottenere giustizia proprio oggi è morto il fratello di Luigi Pinto una persona che aveva seguito in tutti che ha seguito in tutti questi anni
La
La vicenda processuale della strage di Piazza Loggia ed è una persona che ha lasciato la testimonianza molto toccante perché in tutti questi anni non ha smesso
Come l'hanno smesso tutti i familiari delle vittime e tutti i bresciani bresciana democratiche di chiedere giustizia rispetto a questo delitto efferato che ha toccato la nostra città
E noi i bresciani democratici ed è davvero una grande soddisfazione
Vedere una stasera una sala così gremita non hanno nessuna intenzione di arrendersi e non hanno nessuna intenzione di decidere dal loro desiderio differita e di giustizia anche perché
Anche perché pensiamo fortemente crediamo che è un Paese
Dove non c'è giustizia dove non c'è verità dove non c'è memoria sia anche un Paese dove non c'è futuro e questa cosa ci preoccupa per noi ma soprattutto per le generazioni che verranno alle quali vorremmo lasciare
Un qualche cosa di diverso da quello che abbiamo avuto purtroppo in eredità da quegli anni
A parlarne con noi questa sera abbiamo
Andrea Orlando responsabile
Della giustizia nazionale del Partito Democratico e Raffaele Fiano responsabile nazionale rimane Emanuele Fiano scusate responsabile mozione gioca un po'anche il ruolo da padrone perché caro Segretario nuova si apre trovarsi di fronte
A una platea così gremita e in qualche modo un momento molto emozionante credo che lo potete capire assolutamente con certezza
Emanuele Fiano responsabile nazionale sicurezza il Partito Democratico questa è la prima parte della serata per poi lasciare spazio a tre personaggi autorevolissimi del Partito Democratico
Devo cambiare l'ordine alfabetico con quale avevo pensato di presentarli
Perché purtroppo l'onorevole Mino Martinazzoli che ha avuto una un malore non è riuscito ad essere qui con noi stasera ma vorrei che da qui partisse un grande applauso
O
Anche per fargli sapere che abbiamo voglia di vederlo presto ancora in forma a parlare con noi di vicende come queste di vicende importanti delle quali vi è stato senza dubbio il testimone privilegiato importantissimo
Abbiamo sostituirlo assolutamente in maniera importante degnissima Pierluigi Castagnetti
Al quale diamo il benvenuto
L'onorevole Massimo D'Alema al quale diamo il benvenuto
Che l'onorevole Walter Veltroni e
I tre interventi saranno ovviamente coordinati da Gianni Riotta direttore il Sole ventiquattro Ore che sta arrivando questi momenti
Quindi chiedo la parola volentieri a
Emanuele Fiano per
Il suo intervento grazie a tutti
Buona sera
Se siamo qui questa
Sera bresciana in centinaia molte centinaia
In questa sala così grande così gremita da voi
Seduti
Sulle poltroncine sui gradini in piedi
Se siamo qui insieme a personalità così autorevoli del Partito Democratico
I della storia di questo Paese
E se siamo qui col pensiero anche a personalità così autorevoli della storia di questa città con Mino Martinazzoli che non possono essere così
Qui questa sera insieme a noi come avrebbe voluto se abbiamo deciso insieme ad Andrea Orlando
Che fosse compito del Partito Democratico a livello nazionale non lasciare che la mancata condanna di qualcuno
Per la strage di Piazza Loggia
Così come prima per altre terribili stragi della storia moderna di questo Paese come piazza Fontana
Come anche la strage della stazione di Bologna passasse sotto silenzio
Oboh casse le prime pagine dei giornali solo per qualche
Ora o per qualche giorno
Se siamo qui è perché noi facciamo politica
E perché noi consideriamo la politica il mestiere della politica
E anche la militanza nella politica
Una scelta nobile nobilissima
Necessaria
Consideriamo nobile necessario occuparsi della comunità nella quale viviamo del suo presente certo
Promettendo un cambiamento per il futuro incerto
Ma conoscendo fino in fondo le radici che stanno alle nostre spalle
Noi democratici viviamo in una singolare condizione perché siamo un partito giovane giovanissimo ma con una lunghissima storia alle spalle
E conosciamo bene i corsi e ricorsi di questa storia
Di questa nostra storia che poi la storia di questo Paese
Vi è stato un tempo
In questo Paese
Nel quale anzi più stagioni di un tempo nel quale
Il cambiamento democratico possibile di questo Paese è sembrato
Alle porte
è sembrato vicina
E nel quale forse di progresso di cambiamento forze politiche sindacali forze sociali
Riscuotevano e rappresentavano la forza di una parte grande di questo Paese che voleva cambiare
In quel tempo
A noi non dimentichiamolo molto vicino ancora vi furono altre forze
Di questo Paese politiche
Sociali
E parti deviata e del nostro Stato
Che scelsero una strategia di contrasto a questa possibilità di cambiamento
Una strategia del tritolo dei morti e del terrore
Una strategia della attenzione
Sulla quale una verità anche se non ancora definitivamente e compiutamente giudiziaria anche se non ancora concretissima
Una verità che a noi tutti quelli che sono qui questa sera è del tutto evidente
La verità della strategia di una destra eversiva che abitava in questo Paese
Che aveva scelto la strada del terrore per far detto al mare la società italiana per farle esplodere per interrompere la scelta democratica la crescita democratica
E per dar fiato alla paura il terrore che sono sempre state
E che sono ancora la benzina della destra in ogni parte del mondo
C'è un celebre
Passaggio dell'Odissea nella quale
Con l'inganno Ulisse si dà il nome di nessuno
Polifemo non riesce a convincere i suoi fratelli Ciclopi
Che c'è qualcuno dentro quello minaccia
E i fratelli di Polifemo gli dicono se nessuno ti sta minacciando allora rivolgersi a Dio per sapere qual è il tuo pericolo
Le bombe del mille novecentosessantanove la bomba del mille novecentosettantaquattro Piazza Loggia non fu messa da nessuno
E se queste bombe queste immani che misero le bombe le maniche le prepararlo le maniche prelevavano il tritolo da qualche magazzino se tutto ciò fu possibile
Fu possibile anche perché una parte desiata delle attività dello Stato fu connivente
E se però la società italiane sopravvissuta quel disegno reazionario lo si deve alla fede democratica della stragrande maggioranza del Paese
è indubbio che noi ognuno di noi e percorso a volte
Da una domanda che concludo il mio pensiero sarebbe ancora possibile tutto ciò
Io non penso che noi analizzando questa domanda o nel dare la risposta che sono certo le persone che dopo di me è molto più autorevolmente parleranno indagheranno
Noi dobbiamo solo interrogarci sui meccanismi del terrore sul chi effettivamente mise le bombe su chi aveva armato con le mani su chi materialmente gli aiuto io credo che noi ci si debba anche
Interrogare sui limiti della politica sulla coincidenza che c'è nella storia di questo Paese quando si incontrano i limiti della politica col disegno reazione aree di chi vuole interrompere un ciclo di crescita democratica
è indubbio che
Noi ci si domandi se abbiamo sconfitto per sempre le bombe nere e poi anche il terrorismo rosso le Brigate Rosse eccetera se siamo vaccinati per sempre
Io non penso si debba rispondere in astratto penso lo si debba fare nella e con la politica con le scelte con lo schierarsi
Difendendo la Costituzione repubblicana contro ogni ipotesi di modificare gli assetti fondamentali di equilibrio contrasti sotto tra i punti di equilibrio controllo tra i poteri
Repubblicani che la Costituzione assegna difendendo l'idea di istituzioni fatte dal
Eletti dei cittadini
Difendendo l'idea di politica come terreno in cui occuparsi della crescita di una società e non concedendo spazio alla demagogia che vorrebbe far sentire la politica come nemica della società
Ecco e anche per rispondere a tutte queste domande e con queste domande onorare i morti di Brescia che abbiamo organizzato la serata di questa sera ti ringrazio
Quando all'indomani dalla studi della sentenza Emanuele mi propose di promuovere questa iniziativa e condivisibile tutte le ragioni che appena illustrato ce n'è una con una radice personale
Che è cresciuta in me nelle settimane che ci separano dal queste da quel sedici novembre per me la strage di Piazza della Loggia uno dei primi ricordi infantili il primo sicuramente tra quelli riconducibili alla vita pubblica
Mi ha colpito
La testimonianza di Luzi ha calzari la sorella di una delle vittime della strage
Che rievoca quegli anni quel clima con poche parole illuminanti
Forse più di molti saggi
Su quell'epoca
Dice ci sentivamo quasi mortali onnipotenti ed era una sensazione meravigliosa quella di aver raggiunto dopo tante fatiche un livello così alto partendo con da quello che eravamo semplici studenti di provincia
C'eravamo guadagnati la laurea il posto di lavoro la sicurezza economica in un colpo solo tutto questo è stato spazzato via da una bomba
Io sono per l'appunto di studenti di provincia
Che proprio in quegli anni avevano raggiunto la sicurezza economica e con essa l'idea che toccasse anche a loro cambiare un po'lo stato delle cose
Io sono nato in quel clima e cresciuto tra la Sezione del PC è quella della
CGIL scuola di cui mi genitori erano dirigenti locali
E sono cresciuto giocando e aspettando che finissero con interminabili riunioni in cui si discuteva di un mondo percepito come una realtà che forse si poteva cambiare un po'ingenuamente anche con le riunioni
Ecco quel ventotto maggio lo ricordo nitidamente come la prima volta in cui lessi lo sgomento sui volti delle persone
Che riempivano quei giorni e che continua ad associare ad un vago e non so perché radioso senso di speranza
Se mi permetto di introdurre questa irrilevante sensazione personale e perché mi ha conquistato un'altra dichiarazione fatta commento dell'ultima Santi sentenza da parte di Andrea Ricci
Il tempo allontana le mozioni e degli eventi egli rende eventi storici che perdono di valenza affettiva
Un'affermazione che ha avuto una desolante confermando il clima che accompagnato l'ultimo processo che si è concluso lo stock lo scorso anno
L'indifferenza dei mezzi di comunicazione di cui parlava Emanuele rotta solo dalla curiosità morbosa per il passaggio di fronte i giudici
Di personaggi ancora tristemente mediatici come il cosiddetto mostro del Circeo
Ricordo è il nostro compito cercare di
Evitare che la rievocazione storica in balsami
Le vicende le sterilizza diverse edilizi le mozioni
Ricostruire senza consentire che le geometrie della ricerca storica
Cancellino dolore collettivo ed individuale lasciando che quel peso gravi soltanto sulle spalle di chi era lì o di chi ha perduto qualcuno come purtroppo spesso è avvenuto
Credo che l'unico modo per trasmettere tutto questo a chi non c'era sia quello di legare la quotidianità all'irrompere dell'orrore della violenza cieca farne qualcosa che avrei potuto colpire noi i nostri cari
E ribadire ogni volta credo che sia giusto farlo che quei compagni non so diversamente come chiamarli stavano là per ragioni che sono le nostre
Le stesse ragioni per cui siamo andati poi tante volte in piazza negli anni successivi
Via via fino ad oggi
Impedendo anche che essi
Realizzasse quel disegno eversivo
E dando vita a quel riscatto democratico sul quale ci invita a ragionare spesso il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Chi A.GI.CO il ventotto maggio del settantaquattro non intendeva soltanto colpire dei cittadini inermi
Come aveva fatto peraltro in precedenza tentando di bloccare un processo democratico ma intendeva colpire per la prima volta la democrazia stessa nel pieno del suo esercizio
E direttamente i soggetti del suo consolidamento la sinistra e sindacato impegnato nella costruzione dell'unità
Allo stesso modo dobbiamo evitare e anche questo è il senso di questa iniziativa che tutta questa vicenda diventi una ferita un dolore che appartiene soltanto alla comunità bresciana e quindi un fatto locale
Come forse non casualmente tentò di fare chiede pistola prima inchiesta
Occorre richiamare la portata nazionale di quell'evento che certo cadde dopo una serie di attentati e violenze che avevano segnato la cronaca dei mesi precede che a Brescia ma cade anche all'indomani di un referendum quello sul divorzio tenuto da settori conservatori e reazionari in Italia e all'estero
Per le conseguenze che avrebbe prodotto potuto avere sull'assetto della politica italiana
In una fase di forte cambiamento e trasformazione
Ma il nostro ruolo io credo non può essere soltanto quello della rievocazione della memoria
Credo che il primo compito dell'istituzione democratiche oggi sia quella di difendere ogni condizionamento i lavori il lavoro dei giudici dell'appello e contribuire a produrre un contesto favorevole per lo sviluppo del processo
Si tratta di cercare di far sì
Che il molto che il tempo ha tolto si almeno in parte compensato da ciò che il tempo ha dato o almeno può dare
Mi riferisco alle condizioni oggettive in cui può svolgersi l'accertamento della verità
Se è vero che gli anni che ci hanno sottratti c'hanno sottratto prove e testimoni e protagonisti
Responsabili forse il passare degli anni il conseguente un mutamento di alcuni fattori nazionali internazionale
Può avere indebolito assoluto ipotesi la rete di connivenze e il sistema di reticenze che ha impedito di raggiungere la verità e di fare anche soltanto parziale e giustizia
La sentenza di novembre non ci consegna nessuna responsabilità penale ma ci alcune sediziose alcuni fatti accertati dai quali partire per ricostruire alcune verità storiche politiche
Il processo che tra l'altro ha fatto emergere alcuni fatti nuovi sulla vicenda Moro sulla fuga di Kappler
Ha ulteriormente sostanziato l'affermazione del giudice istruttore del secondo processo il dottor Zorzi
E cioè
L'esistenza e costanti o per il potevo operatività di una rete di protezione pronta a scattare in qualunque un qualunque momento in qualunque luogo in soccorso dei responsabili
è emerso con chiarezza come quella rete fosse il frutto di rapporti consolidati e duraturi tre estrema destra servizi segreti istituzioni militari
è emersa la dinamica di quei rapporti e come gli asset agli estremisti fosse direttamente domandata l'azione di destabilizzazione tanto direttamente da far sì che i terroristi non solo concordasse o con lo mille servizi le azioni da compiere
Ma addirittura ricevessero dagli stessi il mazziere il materiale necessari
è emerso come l'attività di protezione degli autori delle stragi avvenisse anche grazie alla produzione di rapporti falsi per tipi stare l'attività della magistratura
Sì insomma si è ulteriormente chiarita la potenza di questa rete una potenza che rende sempre meno plausibile parlare soltanto di servizi degli inviati di funzionari infedeli
E talvolta è volontaria
Involontariamente comica l'affermazione che spesso si utilizza comunemente di sconfitta dello Stato ogni qual volta si consolida in modo definitivo uno dei misteri della nostra Repubblica
E certo che la legalità repubblicana è stata sconfitta ma è lecito chiedere se se questo non sia avvenuto anche di forze risultate talvolta fortunate fortunatamente in modo transitorio prevalente
All'interno di quel corpo complesso e articolato che si chiama stato dove sicuramente si battono siccome giocò e si combatte una battaglia senza alcuna esclusione di colpi
Nella vicenda Bressane impressionante la sequenza di negligenze reticenze fughe omicidi scomparse di responsabile testimoni
Le domande sono ormai tristemente no perché signora gli avvertimenti dei giorni precedenti all'attentato che ordinò a compiere di lavare la piazza distruggendo dimezzati vilmente le prove necessarie a ricostruire la dinamica dell'attentato
Chi mise Buzzi prima che tornasse libero nelle mani di Concutelli nel carcere di dover di Novara che aiutato Zorzi a rifarsi una vita in Giappone
Perché non si intrecciano le indagini
Su in mare con quelle sulla strage che fine ha fatto il testimone chiave buona
Sono tutte domande che pur avendo puntualmente avendo puntuali risposte conducono tutta l'esistenza di uno o più strutture organizzate e potenti in grado di durare nel tempo e per questo di esercitare una funzione intimidatori
Proprio l'efficacia dell'azione di queste di di questa o di questa struttura
Poche settimane fa ha prodotto non naturalmente con un rapporto diretto di causa effetto l'ultimo frutto assai differito nel tempo l'ennesima sentenza senza colpevoli
E questa efficacia rende sempre meno ragionevole rispondere a tutte queste domande continuando a riferirsi soltanto a settori marginali dello Stato che agivano all'insaputa del corpo degli delle istituzioni
Grazie a questo processo sappiamo alcune cose sappiamo che un pezzo più pezzi del nostro Stato hanno messo le bombe che un terzo più pazze nostro Stato hanno sottratti responsabile al della giustizia che un pezzo più pezzi del nostro Stato hanno finanziato l'eversione
Sappiamo che questi pezzi di Stato si mantenga l'incontro in sostanziale continuità non solo nell'ideologia ma anche nelle persone con il regime fascista che ebbe forse non casualmente poco distante da qui l'orrido a conclusione
è questa
E sappiamo che questo pezzo di Stato aveva collegamenti internazionali sappiamo che settori dell'Amministrazione di alcune importanti amministrazioni Paesi alleati
Non è escluso di utilizzare tali relazioni tutto questo non ci fa costruire dei teoremi ma ci fa dire dove si può ancora andare a chiedere dove si può ancora scavare
Almeno fino a settantaquattro
Almeno fino a settantaquattro fu ipotizzato l'utilizzo di queste strutture in un'ottica di condizionamento della vita politica
Italiane settantaquattro l'anno della strage ma anche l'anno in cui questi attori
è vero un colpo per il mutamento di rapporti di forza nel Paese negli Stati Uniti
Sappiamo che tutto questo non ci dà i nomi e cognomi dell'assassino di Piazza della Loggia
Ci dice che però non è inutile continuare a cercare non so se siamo un passo a mille dalla verità ma è certo che non è una distanza che ci portò rizzare a mollare
Molte delle informazioni che mancano possono essere ancora acquisite in Italia come dicevo non solo anche chiedendo ai molti che sanno che possono aver saputo Potì nelle all'epoca e negli anni seguenti ricoprivano rilevanti incarichi istituzionali
Che contribuiscono a completare il quadro e che contribuiscono anche così a chiude una fase drammatica della storia d'Italia promuovendo contestualmente quella riflessione a cui ci invita ancora una volta il Presidente della Repubblica
Molte informazioni possono essere raccolte riformando l'istituto del segreto di Stato così come ci chiedono i familiari delle vittime
Rivedendo c'è lo strumento il cui evidenti abuso ha impedito in modo determinante questa ricostruzione è successo di molti processi sulle stragi
Questa vicenda ci dice in modo drammatico anche alcune cose per l'oggi
Ci dice come sia fondamentali battersi per difendere l'indipendenza della magistratura
Senza l'indipendenza della magistratura neppure le sfocate verità di cui disponiamo ci sarebbero
Oggi questa affermazione va ribadita con forza non solo perché questo principio è messo esplicitamente in discussione ma anche perché implicitamente si sta cercando di limitarlo sottraendo al pubblico ministero il controllo e la direzione della polizia giudiziaria
E credo che la storia dei tre processi renda più artisticamente tutti i rischi che una modifica in tal senso potrebbe comportare questa vicenda ci dice anche che per avere dei avere dei colpevoli non è mi equivale ad avere dei responsabili si pensi al primo processo sulla strage
Per questo occorre ribadire che un processo giusto che assicura le garanzie dell'imputato non se non è soltanto uno strumento funzionale a garantire quest'ultimo lo dico perché spesso lo hanno ricordato i parenti delle vittime di Brescia
In modo anche anomalo rispetto diciamo un contesto generale che andava in un'altra direzione anche un percorso più funzionale al raggiungimento della verità perché meno esposta le incursioni alle distorsioni che hanno caratterizzato le storie processuali come queste
Lo dico mentre a causa dello sfascio Dolo preclusa mente provocato dal governo del sistema giudiziario prima riemergono nostalgie per il rito accusatorio
Ripercorrere
Gli anni che ci separano dalla strage comporta anche imbattersi con tutte le contraddizioni limiti del nostro Stato nazionale
Significa riscontrare seppure in modo mostruosamente deformato le cause della sua fragilità così proprio nel centocinquantesimo dell'Unità
Vanno letti condizionamenti derivanti dal quadro di internazionale l'assetto precario delle sue istituzioni la loro frammentazione conflittualità interna il rapporto intriso auto con il passato
Il suo pessimismo per dirla con Gramsci di settori rilevanti delle classi dirigenti dei dirigenti e della sua borghesia
In una parola i caratteri incompiuto del processo di costruzione nazionale conseguentemente della nostra democrazia una democrazia come è stato scritto difficile ancora oggi difficile
Una prospettiva drammatica lunga come quella che emerge dalla ricostruzione di questa vicenda come dall'insieme delle tranne che da Portella della Ginestra giungono fino agli anni Novanta
Ci impone di lì a fare il mare le ragioni per cui è nato il PD ed il potenziale ruolo che adesso è assegnato
Purtroppo questo punto di vista di vista evidenzia talvolta la distanza tra il nostro dibattito e questa ambizione
Ma ci ricorda anche che il nostro ruolo nel deriva né del provvisorio assetti degli organigrammi e neppure diciamo così dall'andamento del non sempre esaltante dibattito interno siamo nati per dare al Paese il partito riformista di massa
Che non ha mai avuto e per ricostruire su basi nuove la democrazia
Per superare le ragioni storiche della sua precarietà alle quali si sono aggiunti gli effetti di un ulteriore pericoloso scollamento nostra società di istituzioni
Dovuta all'incapacità di rispondere se non con le tossine dell'antipolitica del populismo ai mutamenti che l'economia globale ha prodotto nel Paese il suo rapporto con il mondo
Ogni nostra discussione io credo anche la più aspra
Dovrebbe partire da questa missione
E questo penso che sia l'unico modo per affrontare e sconfiggere i mostri che si sono
Prodotti in Piazza della Loggia e non soltanto purtroppo in Piazza della Loggia
E anche l'unico modo io credo il migliore il più alto per onorare le ragioni di chi quel ventotto maggio di ventisette anni fa stava in piazza per non tradire io credo quelle giovani speranza vi ringrazio
Allora io credo che
Vorrei che
Voi tutti foste qui al mio posto per vedere quanto gremita la sala di questa sera queste la più grande risposta che il Partito Democratico e tutti democratica i bresciani possono dare
Al tentativo in qualche modo
Inoltro fare nessun colpevole e anche al tentativo di dire delle cose totalmente fuori luogo di cercare in altri ambienti cercare su altre piste che qualcheduno anche qualche esponente autorevole bresciano si è
Permesso di dire
Io credo che la migliore risposta è sì è stata data sia data dalla vostra presenza qui stasera deve davvero una presenza sa che tutti noi dobbiamo a quelle persone dei loro familiari a chi ha
In qualche modo passato una vita alla ricerca di questa verità
Ed è con piacere
Che coordinati da Gianni Riotta siamo pronti a sentire la parola di Massimo D'Alema di Walter Veltroni ieri Pierluigi Castagnetti
Che è un piacere vedere insieme perché la più grande richiesta che viene
Dal nostro partito con la di vederli insieme
A lavorare per costruire un futuro migliore
Per il nostro partito è per il nostro Paese
Buona sera siete veramente tantissimi io sono molto contento di essere qui questa sera con nemici Castagnetti D'Alema Walter Veltroni gli altri che avete già
Sentito mentre venivo sposata ripassare la storia
Della della della strage di Brescia per per discuteremo questa sera tutti alcuni ricordi personali ne vuole di
Moderare ma permettetemi di rubare cinque minuti bisogna essere in tanti
Ed nel nel settantaquattro i rom ragazzo uno studente che era l'università
E impegnato come si diceva allora nel movimento e quindi
Come tutti ovviamente i ragazzi di quella generazione che sia tanti li vedo qui stasera
Tra di voi e noi siamo sempre rimasti ragazzi diciamo di quella generazione
E la nostra vita fu cambiata dalla toccata dal fuoco del del terrorismo perché
Tutti coloro che vivevano diciamo la vita di impegno di
Ideali si videro improvvisamente trascinati
In questa deviazione dell'ordinato
Scorso discorso democratico
In particolare
E fummo colpiti noi che allora studiavamo un gruppetto molto piccolo diverse primo ascolto picco in Italia di persone che speriamo logica filosofi della scienza perché
Tra i caduti della strage di Brescia ce lo avverto Trebeschi che era proprio anche l'un ragazzo poco più grande di noi che studiava le nostre stesse le nostre stesse
Discipline ci logica filosofi della scienza giuste la matematica e da lì a qualche tempo dopo la strage un grande matematico parlamentare Lucio Lombardo Radice raccolse i propri lavori di Trebeschi in un saggio in un volume che gli editori riuniti pubblicarono e che
Io future ho pubblicato e
Nella mia brevissima esperienza di
Filosofo e di logico e di matematico
Io prima di dedicarmi al mestiere di giornalista dal Presidente D'Alema poi
E le le più nobili aspirazioni regioni vengono sempre voi tra piante
Dalla vita
Io la vorrei proprio in quel manuale cioè gli anni insegna e logica e matematica e chiuso della scienza
Usammo proprio in materia il manuale scritto a Trebeschi quindi nel nell'accettare il vostro invito stasera avete chiuso un pochino al centro della mia vita quindi di questo
Vi ringrazio vi ringrazio normalmente perché non avrei mai pensato diciamo di rincontrare quei temi quelle quelle
Emozioni le quelle speranze del settantaquattro
Voi avete
Tre farò
Nel nel nell'incontro di stasera verità
Giustizia e memoria
Molti delle difficoltà che il nostro da uno Stato normale dialettica a politica nostra normale dialettica democratica hanno a ripartire
Derivavano dal fatto che non siamo stati capaci tutti come Paese comunque unità politica culturale oggi come la nostra generazione
Non siamo riusciti a darci una chiara un chiaro passaggio tra verità tra giustizia e tra memoria
Il fatto che non siamo riusciti ad avere giustizia e che non siamo riusciti a vere verità abilità condivisa sulle strade del terrorismo da tutte le stragi di tutto il terrorismo
Negli anni di piombo in Italia fa sì che la nostra sia una moria avvelenata
Che non sia una memoria capace
Di
Capire quelle che sono state per ragioni e terribili di una ragione di una stagione che ha diviso diviso il Paese
Fatto che è mancata la giustizia che è mancata la sentenza che è mancata la verità non una verità giudiziaria una verità politica una verità storica
E che rimaniamo sempre
Con troppi buie troppi interessi anche il buio rimane Fassi che la memoria non abbia sanato le ferite ma le abbia prese quasi
E inguaribili cambiarle Sequals inguaribile
Abbiamo ricordato il mille ottocentosessantuno oltre centocinquanta anni grazie della nostra
Unità nazionale sono anche
I centocinquanta anni della
A guerra civile americana
E del ricordarli nei giorni scorsi con i colleghi vedevamo conche ebbe
Rapida capacità la generazione che aveva combattuto quella drammatica guerra muoiono più qua più americani che tutte le altre guerre insieme andò subito a cercare la riconciliazione per comuni interessi nazionali per con interessi religiosi
A soli cinquanta nella terribile battaglia
Di di diritti di Chieti il burqa
IVA aiuti i veterani che era ancora vivi andare insieme nordisti e sudisti ricorda valuto questo non è stato possibile perché
La
L'ostinazione violenta con la quale è stato tenuto
Il buio su sugli anni di piombo anche i troppi interessi anche penso al silenzi su altre vicende la vicenda muro
I silenzi di chi è stato protagonista del terrorismo che ha continua a parlare di tutto sempre su
Qualunque armi mentre lo scibile umano si pronuncia tranne che su dove eravamo qui Giorlo che facciamo quel giorno chi ci aiutava chi ci copriva
Che ci guida ecco
La mancanza di verità e di giustizia ha prodotto una memoria avvelenata e credo che questo
Già
Sia sanabile oggi solo con un vero sforzo morale questo voto questa sera con grande piacere e vi ringrazio vostro invito
Soltanto
Uno sforzo morale ci può permettere di capire tutto quello che è stato detto in quella stagione perché se continuiamo oggi a sperare in una
Verità
Che non c'era mai data restiamo cercarla no sforzarci di farle noi e scorsa c'è anche e avere quelli in più di
Comprensione quelli in più di etica anche quelle in più di dignità che troppo spesso
Una parte del nostro Stato una parte del nostro Stato non è una parte la nostra opinione pubblica anche che non solo per la restituzione anche da parte nostra opinione pubblica non ha voluto nessun modo cercare
Fino alla mia brevissima introduzione ma
Tra più che altro per ringraziarvi dell'invito
Questo dibattito che tutti dalla volevano fare da tantissimo tempo Veltroni D'Alema
Sorridiamo però
E io volevo da vent'anni che volevo anche Martinazzoli una realtà a livello dello invece abbiamo qui l'amico Castagnetti
Vediamo se c'è siccome nel calcio il terzo tempo questi del tre chiudiamo sulle argomenti di questa sera importante storici vogliamo che ci fanno perso tempo su
Su
La realtà politica qualche tempo fa molto
Che
Nella
Adesso il tempo passa troppo sette
Nel mille novecentonovantaquattro
C'è stato il vostro dibattito sul
Su di esse clienti esse si io tutto a terra ieri mattina
E
Pessimo assuma responsabili proprio sto dicendo e nelle altre sei massimo
Io scrissi un pezzo sul su quella sera dicendo che terrà Veltroni D'Alema era come l'hardware il software della sinistra italiana no se volete un computer avete solo hardware
La funzione se avete un computer e avete solo software non funziona a sinistra fortune in quel tempo era per un hardware non software che funzionavano se
Se messi insieme ho sempre trovato felice questa mia ogni tanto una Virenque cose
Vuole essere no
Io ho sempre trovato felice cioè io penso che massime battersi allarme insorte di un computer se qualcuno di voi così voi amici del figli che ho visto lì buongiorno riuscissimo a rimettere insieme secondo me su computer riparte
Bene
Comincerei il questa
Ho portato il computer
Comincerei dal Presidente D'Alema
Buona sera
Buona sera
Io credo che
Sia stato importante e giusto
All'indomani
Di una sentenza che ha gravemente ferito insomma la la
Non soltanto la coscienza di questa città
Ma direi la coscienza democratica del Paese almeno di quella parte del Paese continua interrogarsi sulla sua storia sul
All'indomani di quella sentenza decidere che noi saremmo venuti qui insieme
Per
Non soltanto per una manifestazione di protesta in fondo non si protesta per una sentenza
Ma per una iniziativa politica che
Riproponga il tema
Della verità il tema della giustizia
Il tema di una piena consapevolezza della storia del nostro Paese come condizione per una democrazia più forte
Io credo che
Io mi voglio dire qualcosa in questo
Io non so come Riotta pensato parte del terzo tempo non vorrei che che ci appassiona sono intanto quelli previsti esprima secondo
Diciamo da ordini non forse
Mi limiterò ma voglio dire qualcosa innanzitutto in relazione al compito istituzionale che svolgo in questo momento
Cioè di essere Presidente di un comitato per la sicurezza della Repubblica
I ricostituito su basi nuove dalla riforma dalla riforma che il centrosinistra volle dei servizi segreti
Da qui la stessa legge centoventiquattro che prevede che il segreto di Stato decada dopo trent'anni
E che prevede la creazione di archivi accessibili dei servizi segreti
Sulla base di di regole chiare
Allo scopo di favorire non soltanto
La ricerca storica
Ma anche l'accertamento di quelle verità che possano trovare lì
Diciamo dei documenti delle
Degli attestati
Che aiutino a fare chiarezza ora
Io sono impegnato nel mio ruolo istituzionale e per la piena attuazione di questa riforma
Abbiamo chiesto vedete dopo
Centrosinistra cadde come ricordate ci fu un nuovo Governo
Questo nuovo Governo avrebbe dovuto emanare un regolamento attuativo di questo principio questo non è accaduto
In due per due anni ha lavorato una Commissione ministeriale fatto un lavoro molto complesso e molto discutibile anche una parte dei suoi gli esiti
Alla fine questa Commissione ci ha proposto un meccanismo complesso di proroga del segreto di Stato noi abbiamo chiesto che non ci siano proroghe abbiamo chiesto con una posizione unanime questo Comitato
Che il Governo e Manni con Regolamento che invece consenta la piena attuazione della riforma dello spirito della riforma
Naturalmente il segreto di Stato costituisce soltanto un piccolo aspetto del problema
Il segreto di Stato enti lo sbarramento che
Su decisione politica del Capo del Governo
Sì oppone anche alla magistratura
E la forma estrema di segreto
è un segreto
Di cui non si deve abusare un potere di cui non si deve abusa
Ma al di là del segreto di Stato su cui tornerò
Più che altro per gli aspetti attuali
In realtà il problema di fronte al quale ci troviamo è molto più complesso ed è il problema complessivo dell'accessibilità persino della esistenza fisica degli archivi dei servizi segreti
Della loro necessaria riorganizzazione e accessibilità
Per gli studiosi e per i cittadini oggi tutto questo non è garantito
Si tratta come dire di cambiare mentre la mentalità anche di queste strutture
Il problema va oltre i servizi segreti riguardanti gli archivi dell'Arma dei Carabinieri di archivi dello stato maggiore delle Forze armate
C'è
In tutta questa parte pensavo dello Stato italiano
C'è stato nel corso degli anni in tutto il dopoguerra diciamo c'è stato qualcosa che
Forse alcuni studiosi hanno definito con un'espressione complessa diciamo una forma di doppia lealtà
Da una parte la lealtà verso la Repubblica democratica dall'altra parte la lealtà verso un sistema di alleanze internazionali
Che affidava a queste strutture dello Stato italiano un compito diverso rispetto al compito costituzionale
E cioè
Vedete neanche per questo gli studiosi più attenti per esempio professor denunzie schei quello che ha studiato in modo più ricco la storia dei servizi segreti italiani
Contestano l'espressione di servizi deviati
Anche perché almeno fino ad una certa epoca queste strutture avevano come missione
Quella di
Contenere il rischio che la sinistra andasse al governo del Paese
Non si trattava propriamente di una dichiarazione
Anche se lo svolgimento di questa missione si si fece ricorso anche a metodi non sempre legali
Ma si trattava di una missione
E a questo scopo quando nell'immediato dopoguerra si procedette alla riorganizzazione di queste strutture dello Stato
E
Quelli che procedettero furono gli inglesi degli americani ma soprattutto gli inglesi
Alla guida di queste strutture furono messi in parte ufficiali che avevano servito il disciolto regime fascista
Il primo di organizzatore di servizi segreti agli anni fu generale però atta che era stato condannato da un tribunale della Repubblica per l'assassinio dei fratelli Rosselli
E che gli inglesi vollero a riorganizzare il servizio segreto militare italiana
Oppure
Persone che avevano combattuto anche nella Resistenza ma che avevano combattuto informazioni diciamo così tra virgolette anticomunista
Quindi ma partiamo da un dato storico altamente questo dato storico anche delle giustificazioni storie
Tuttavia
Questa conformazione cioè l'esistenza di una parte dello Stato
Il cui compito era quello di tenere sotto sorveglianza diciamo lo sviluppo democratico del Paese
Escludendo determinati esiti
è
Una fondamentale dichiarazioni iniziali lei da cui ne sono derivate diverse altre la principale conseguenza negativa è stato anche certi apparati dello Stato
Hanno avuto un a forme di organizzazione non traspare
Abbiamo accertato negli anni successivi per esempio l'esistenza di un'organizzazione come Claudio Stay Behind
Che era una forma di organizzazione segreta
Segretario il segreto diciamo
Che era stata costituita con lo scopo di predisporre
Una organizzazione di resistenza di guerriglia nel caso in cui la sinistra prendesse il potere nel nostro Paese
Abbiamo appreso in particolare in relazione alla strage di Brescia
L'esistenza di una organizzazione che questa segreta denominata l'anello della Repubblica
Che arriva anche questo un compito di contenimento della sinistra
Quindi la prima conseguenza di questa ricostruzione dei servizi degli apparati italiani nel clima della guerra fredda
Sulla base di un'ammissione non costituzionale di impedire d'accesso della sinistra al Governo del Paese è stato che questo ha determinato il proliferare di organismi super segreti
Sottratti ad ogni forma di controllo compreso le forme di controllo politico che sono sempre esistiti sugli organismi segreti perché sevizi segreti sono segreti ma sono sottoposti ad un controllo politico
Invece la logica della prevenzione del cambiamento politico del Paese ha favorito l'immagine di strutture sottratte ad ogni controllo politico
La seconda deformazione è stata rappresentata dal fatto che queste strutture hanno intrecciato rapporti
Con ambienti della destra estrema
Sia perché ovviamente c'era una comunanza di visione
Sia perché
Questi ambienti della destra estremista si prestavano bene a rendere disponibile manovalanza per operazioni di tipo illegale
Nelle quali non era ragionevole impiegare il personale dello Stato
Il che ha determinato una lente di connessioni di complicità che sono andate ben oltre il periodo storico della cosiddetta guerra fredda
D'altro canto questo tipo di Commissione
E questa forma di doppia lealtà diciamo una lealtà alla Costituzione repubblicana su una lealtà invece in chiave atlantica
Ad un'alleanza internazionale
Che ha garantito una forma di democrazia limitata nel nostro Paese questa doppia lealtà avuto la sua forma forse più significativa è storicamente più noto nella organizzazione della P due
Era un organismo segreto
Dove
Si ritrovava insieme una parte della classe dirigente
In una certa fase del Paese furono membri la storia del Paese furono membri della P due
Tutti i responsabili delle apparati di sicurezza del nostro Paese
Ora
Perché ricordo questo perché questo è un pezzo della storia italiana
Ora
Noi non comprenderemo il perché delle infinite difficoltà a trovare la verità anche dal punto di vista giudiziario se non ci fosse dietro questa rette
Di organizzazione di complicità
Una rete che ha pesantemente condizionato la vita politica la storia del Paese
E che anche nella logica della continuità di apparati di strutture diciamo così semplice
Ha continuato a operare contro la possibilità di
Di fare venire alla luce una verità storica anche se oramai questa verità storica almeno come verità storica diciamo è un patrimonio ampiamente condiviso
E qui c'è quindi una grande differenza tra ricordato la storia americana ma questa storia italiana è diversa dalla storia dei ricavi perché noi siamo sempre stati un Paese
Deboli identità via deboli
Autonomia nazionale
Il nella storia del nostro Paese hanno operato in modo rilevante
Forze estranei alla comunità nazionale
Anche nella complessa vicenda bresciana nella complessa vicenda dell'anello della Repubblica l'anello era della repubblica ma la sua organizzazione come risulterà mai agli atti hanno concorso anche i servizi segreti di altri Paesi
Non solo italiani
E quindi emerge
In tutta questa complessa vicenda direi quella fragilità dello Stato democratico che ha rappresentato
Un limite esistenza di un doppio livello dello Stato
Lo Stato
Dei partiti dei sindacati delle associazioni di quella straordinario tessuto unitario nata dalla Resistenza che consentivano vedevamo poco fa in piazza della Loggia assieme a Walter
Sia e a tutti i noi eravamo lì rendere omaggio alle vittime della strage
Se abbiamo riletto con qualche emozione il manifesto di quella manifestazione
Non soltanto perché è un documento storico emozionante ma anche perché sotto c'erano scritti i nomi di di quelli che l'avevano promossa democrazia Cristiana Partito Comunista Partito Socialista tutti insieme
A nome dei quali parlava un solo oratore
E tutti i sindacati insieme quindi da una parte la storia dell'Italia repubblicana è stata contrassegnata da questa straordinaria comunanza di valori che univa alle forze antifasciste
E che sono stati alla base dello Stato democratico però quello Stato avuto alcun altro volto
Che è stato nella continuità degli apparati
Persino rispetto al regime fascista
Nella doppia lealtà alla Costituzione è un sistema internazionale di alleanze in chiave anti comunista di sinistra
E queste due
Dimensioni dello Stato democratico hanno convissuto per lunghi anni
Direi il partito che forse ha vissuto persino al suo interno in modo più lacerante questa contraddizione è stata la democrazia cristiana
E che non c'è dubbio che nella vicenda persino nella vicenda umana
E di alcuni dei massimi dirigenti della democrazia cristiana questa questa duplicità è stata vissuta drammaticamente
Una delle testimonianze anche umane più drammatiche di questa duplicità
C'è nelle
Nelle tante contraddittorio e cose che ha detto Francesco Cossiga su quella stagione della Repubblica italiana della storia italiana
Uno degli uomini che si sono trovati nel crocevia di questa contraddizione
Se nessun leader storico della DC certamente un democratico ma nello stesso tempo un uomo che per la sua collocazione
Uomo chiave del rapporto con gli americani per tantissimi anni
E non è un caso vedete che alcune delle più delicati snodi della vicenda è uscito un bellissimo libro recentemente sul piano solo
E bellissimo perché
è un libro che ha potuto accedere
Ad una ricca documentazione soprattutto ad archivi privati
Per la fortuna del ricercatore quindi ha potuto ricostruire tutta la trama del rapporto tra apparati dello Stato il potere politico
E
Ed è un libro
Che richiede soprattutto racconta in modo drammatico il conflitto interno al gruppo dirigente della democrazia cristiana
Perché da una parte ricostruisce il modo difficilmente discutibile
Per la serietà della documentazione la responsabilità diretta del Presidente della Repubblica dell'epoca
E dall'altra parte tuttavia
Emerge con molta chiarezza l'opposizione la Resistenza
Di una parte fondamentale del gruppo dirigente democristiana
E si capisce da quel libro che poi alla fine chi blocca il Piano Solo sono gli americani
Che intervengono
A fianco di una parte fondamentale del gruppo dirigente democristiano
Ed è la prudenza della Chiesa cattolica
Parliamo di Montini
Parliamo della
E
Che interviene
Per
Fermare ogni deriva di tipo autoritario
Nel momento più delicato
Dell'avvio del centrosinistra
E del emerge definiti resistenze che prendono persino la forma di un possibile colpo di carattere autoritario allora
Vedete la strage di Brescia e
Dentro questa storia
E per molti aspetti a mio giudizio nella complessa vicenda delle stragi italiane
è forse uno degli eventi più significativo
Del rapporto fra la nostra vicenda politica apparati dello Stato eversione nera
è uno dei passaggi più significativi
Non è un caso e non è stato considerato casuale neppure da
Dagli investigatori cominciando dalla magistratura che proprio alla vigilia di BTP di quella di quella strage ci fosse stato quel discorso avvertimento di Forlani
Che
Apertamente farlo di una minaccia di destra
Mettendo in guardia il suo partito
è del tutto evidente che non si può capire tutta la difficoltà delle indagini
Se non come è stato ricordato registrando che fin dal primo momento fu all'opera un complesso sistema di protezione di depistaggio
Il che fa pensare evidentemente che
Non soltanto ex posto ma anche della progettazione di questo attentato siano entrati uomini pezzi di apparati dello Stato
Quindi
Io vorrei dire ho l'impressione che un una qualche un qualche senso una qualche verità storica ciccia
Oramai nei suoi fondi fondamentali lineamenti sia venuta alla luce
Non so se si riuscirà ad ottenere anche una verità processuale
Naturalmente noi dobbiamo fare di tutto ricordava Orlando perché nel processo di appello
Qualcosa possa venire fuori non è facile
Io mentre noi giustamente lavoriamo per rendere accessibili gli archivi
Penso che dobbiamo essere tutti in guardia rispetto all'ingenuità che possa esserci un armadio con sopra scritto misteri italiani dove tutto scritto conservato in ordinati faldoni diciamo e troviamo i nomi di tutti responsabili
Ho molti dubbi che questo esista
Ho molti dubbi quindi che
Disvelato il segreto di Stato avremo l'elenco i nomi dei colpevoli e cioè penso che ci dovremo accontentare
E quel tanto di verità
Al quale siamo in gran parte giunti anche se naturalmente possiamo trovare confermo arricchimenti sostegni ma
Non molto di più ma penso soprattutto vedete lo dico senza nessuna intenzione polemica
Oggi insomma il principale ostacolo
è il la pretesa che dice di continuare a farli vivere
Oggi
Di due mila undici
In modo del tutto artificioso
Il clima dello scontro anticomunista dello scontro di civiltà della frattura del Paese
Se c'è qualcosa che
In questo momento
Costituisce ancora una barriera
Perché non avvenga quello che dovrebbe avvenire che non è soltanto l'apertura degli archivi e ma è la piena collaborazione da parte dei protagonisti
E quindi come dire un'operazione a cui partecipiamo attivamente una parte dell'apparato dello Stato per fare chiarezza non soltanto per rendere disponibili archivi
Ma per raccontare
Tutto quello che uno sa chi sa parli al punto
Se c'è un ostacolo Fini e né il clima che ancora artificiosamente
Mantenuto da questo punto di vista e io qui poi
Quelli riferiti nel secondo tempo
Voglio dire una cosa non sul peso dei passati segreti di Stato
Ma sull'uso che si fa oggi segreto di Stato
Dando così un segnale carissimo
Anche rispetto alla ricerca delle verità passati il fatto che
L'attuale Governo in questi Menis
Di fronte alla scandalosa vicenda Telecom dopo una il vice capo dei servizi segreti la sicurezza della Telecom e un investigatore privato hanno creato un'associazione per delinquere per fare dossier
Oggi
Usi segreto di Stato per impedire il processo di accertamento dalla ditta
Il fatto che nel processo perché io pompa il covo di via Nazionale
L'attuale Governo intervenga per dire chi ai magistrati che domandano scusi ma questi queste
Questi dossier sui magistrati sui giornalisti lei a che titolo lo faceva
Questo signor pompa lui oppone il segreto di Stato e il Governo con firma il segreto di Stato questi sono segnali micidiali
Perché questi sono segnali
Che si vuole continuare artificiosamente
Perché la guerra fredda non c'è più
E non c'è più l'Unione Sovietica
Attenere il Paese diviso
E a garantire certi apparati una impunità incoraggiando lì al silenzio
è
Credo non soltanto
All'eredità del passato
Ma forse più attentamente a queste battaglie di oggi che credo dobbiamo svolgere la nostra attenzione
è un dibattito gestito quindici milioni
Siete voi che amministrate il vostro tempo
Ma anch'io parto da un
Da una manifestazione di
Di Felice insomma proprio stupore per questa
Le norme straordinaria partecipazione che la migliore conferma che Brescia non dimentica non vuole dimenticare
E non perdona perché
Non ci sono le condizioni per perdonare
Di fronte
Una strage di quella dimensione
E mi pare che
Sia doveroso fare questo per tante ragioni
Perché
Le vittime
Delle stragi come è stato detto sono vittime quattro volte
Vittime perché
Innocenti incolpevoli
Appunto hanno pagato il prezzo della loro vita
Vittime
Della in giustizia e stasera stiamo qua appunto a discutere
Di questo
Vittime
Dell'oblio
Perché
E avete fatto bene
Organizzare questa manifestazione
L'oblio è la colpa maggiore della nostra generazione rispetto
A questi e venti
Vittime del tentativo non cessato di ricostruire la verità storica
Di falsa
La verità storica e di ricostruire
All'indomani della sentenza un giornalista che non è proprio un estremista di sinistra
Michele Brambilla
L'ha cominciato il suo articolo
Commentando l'intervento di una nostra collega bresciana alla Camera
Non condivido
Disse la nostra collega
Chi definisce quella strage come una strage di destra le indagini sono state indirizzate solo verso la destra estrema
Ma questa direzione si è rivelata sbagliata
Allora ebbene che la nostra collega sappia
Che noi rispettiamo come appena detto Massimo D'Alema
Le sentenze
Ma in quella sentenza
L'impianto accusatorio è stato totalmente confermato
E le assoluzioni sono soluzioni per un sì efficienza di prove
Rispetto delle responsabilità individuali perché la responsabilità penale individuale
E dunque è giusto che si continui a cercare ma è giusto anche cogliere di quella sentenza il dato di fondo
L'impianto accusatorio non è stato messo in discussione
E aggiunge
Lo sa
Questa deputata
Che al
Controspionaggio di Padova c'erano informative scritte che annunciavano la strage di Brescia e che ne attribuivano la preparazione a coordino visti i veneti
E lo sa anche queste informative non furono trasmesse ai giudici
Sì e lo sa se lo sa si è mai chiesta perché
Ecco a me pare che
Noi possiamo fermarci qui
Proprio perché abbiamo detto che
Le sentenze le rispettiamo
Certo non è agevole
Parlare
Oggi di una stagione così drammatica della nostra vita repubblicana
E parlare della fatica della Repubblica della nostra democrazia
E io mi soffermo brevemente su questo perché
Ha un senso in questo nostro dibattito Center lo chiamo io voglio interloquire con le cose dette da Massimo D'Alema
Non c'è dubbio
Che
La nostra democrazia per molti anni ha vissuto consapevolmente
Una condizione di debolezza e di fragilità
Non c'è dubbio come luglio venti luglio ha detto
E altri hanno ripetutamente scritto
Che
In una parte per fortuna in una parte
Dei nostri servizi segreti si cercava di conciliare la doppia fedeltà
Non c'è dubbio che tutto questo è avvenuto
Del resto
E nota a tutti
è noto a tutti il piano casa del generale Westmoreland mille novecentosessantatré
Che esattamente diceva questo
Che la NATO era preoccupata di impedire
Che nei paesi aderenti alla NATO potessero arrivare al Governo partiti che continuavano attenere
Una fedeltà con l'Unione Sovietica che era l'avversario ovviamente della NATO e dell'Occidente
è storicamente vero
Che questo
è stato il nodo
Il problema non giustifica assolutamente quella doppie fedeltà
Ma noi non possiamo
Dire solo una parte della verità dobbiamo dirla tutta
E questo era il problema
E in quegli anni io sono di Reggio Emilia
L'onorevole né non è onorevole il segretario del PC di allora nel mille centocinquantuno
Magnani
E il suo collega di Bologna Cucchi furono espulsi dal Partito Comunista perché affermarono pubblicamente in sede congressuale
Che i comunisti in quell'eventualità avrebbero difeso l'autonomia dell'Italia espulsi dal partito
Per questo reato d'opinione
Erano quelli gli anni duri
E del resto a me pare che se vogliamo capire
La durezza di quegli anni
Dovremo reggere da un lato
Da un lato le cose che ha detto Massimo D'Alema che sono vere
Esaltano
In quelle condizioni così difficili
Il ruolo della Democrazia Cristiana
Che in quelle condizioni così difficili
è riuscita comunque
Con i suoi Governi
Non da sola
Riuscita a preservare sia pure con quelle fragilità che sono state messe in luce la democrazia italiana
Ognuno credo che
Debba dirla tutta
Io
Ho apprezzato quella parte del bellissimo libro di Alfredo Reichlin
Il midollo delle ore in cui io riconosce
La responsabilità del Partito Comunista Italiano di essersi
A causa di questa sua
Prolungata e ingiustificata fedeltà all'Unione Sovietica di fatto sottratto
Al contributo per consolidare per aiutare questa democrazia così e sposta i rischi da tutte le parti e alle tensioni da tutte le parti
Dobbiamo raccontarla tutta e così secondo me
Perché altrimenti potremmo persino
In in volo sicuramente involontariamente
Offrire delle ma assolutamente involontariamente
Delle non dico delle giustificazioni ma delle motivazioni
A tante risposte terroristiche ad altre risposte terroristiche che negli anni settanta
Si sono manifestate
Ricordo un bell'articolo sul giornale diretto da Riotta
Sul Sole ventiquattro Ore di mica il voto
Che commentando il film
Prima linea costruito sul
Sulla romanzo una vita in prima linea di Sergio Segio
Concludeva si conclude o che l'articolo dicendo
Non possiamo
Continuare a lasciare solo sulle spalle di Mario Calabresi
Giovanni Basile e Benedetta Tobagi la difesa di che cos'era l'Italia in quegli anni non era solo
Una italiane imbelle
Eterodiretta
Era un'Italia
Che resisteva e ha resistito ha resistito al terrorismo
E questa stagione una stagione di fragilità si è finalmente conclusa
Con un'altra tragedia
Con la tragedia di Aldo Moro del mille novecentosettantotto
Quando finalmente
Le due maggiori forze popolari del Paese
Hanno capito
Che di fronte ai rischi del terrorismo e dello stragismo dovevano mettersi insieme
E insieme lavorare per difendere la democrazia di questo Paese
Lo dico perché se ci sono stati anni discutibili come sono stati gli anni Cinquanta e Sessanta nei comportamenti e nella responsabilità di ognuno
Ci sono stati dagli anni Settanta in poi invece degli atteggiamenti finalmente di assunzione di responsabilità
Sono state quelle scelte che hanno finalmente concluso la stagione del terrorismo dello stragismo in Italia seppure ci sono state ancora delle code convulse negli anni Ottanta ma sostanzialmente lì
Quando gli stragisti i servizi segreti deviati o non deviati quelli che insomma volevano cambiare la rotta delle democrazie dei italiana
Hanno capito che le grandi forze popolari facevano sul serio
E facevano fronte unico per difendere la democrazia nel Paese
Lo dico perché merito soprattutto di queste due grandi forze popolari
Ed è lì che è cominciato un cammino
Non della mente lineare che ci ha portato questa sera ad essere qui non più di rappresentanza di altri partiti ma in rappresentanza di un solo partito
Walter Veltroni uno anch'io voglio ringraziare il segretario del Partito Democratico di Brescia ringraziare guardiano Andrea Orlando
Se mi permettete ringraziare per la loro presenza persone per le quali le cose di cui discutiamo qui questa sera sono ferite vive
Penso a Milani e a Bazoli che sono stati con noi
E penso a Daria Bonfietti protagonista della lotta per la verità sull'altra strage di Ustica che è venuta da Bologna per essere
Sono state dette già molte cose e
Io vorrei però partire da dove ha concluso Pierluigi Castagnetti
E cioè parlare per un momento di Moro e di Berlinguer
E ritornare con la memoria quello che io considero ancora adesso il momento determinante della storia italiana
La seconda parte del Novecento
E cioè il sedici marzo del mille novecentosettantotto il nove maggio due mila e centosettantotto
E qui cinquantacinque giorni e mezzo
La grandezza di Aldo Moro e di Enrico Berlinguer stava nella loro capacità di muovere da mondi
Strutturati
Per metterli in una posizione
Innovativa e dinamica
Sono due uomini che hanno cambiato i loro mondi
Li hanno sottoposti ciascuno ha delle tensioni
Hanno fatto
Nelle condizioni storiche date una parte se non tutti i conti con le proprie storie e le proprie contraddizioni
Ed è difficile
Collocarsi in quel periodo se non
Storici Zandano quel quel in quel momento storico Enrico Berlinguer va a Mosca nel mille novecentosettantasette
Al congresso del Partito Comunista che sovietica che non era un posto
Semplice diciamo così ecco non è che forse come i congressi nostri adesso siamo un po'un pochino diverso era molto più facile questo concessa
E da un certo punto di vista sicuramente essere
E
E prende la parola
E dice una frase che il giorno dopo era
Il titolo a nove colonne di tutti i giornali italiani oggi questa frase ci sembra giustamente una ovvietà disse la democrazia è un valore universale
Lo disse lì detto lì naturalmente aveva un significato un peso i non per caso da lì a poco
Io rimango di questa idea
E qualcuno cercò politicamente e fisicamente
Politicamente e fisicamente di impedire Enrico Berlinguer di continuare
La sua
Innovazione
Aldo Moro
In un partito che aveva avuto dentro di Scelli contraddizioni delle quali Massimo ha parlato così come le contraddizioni che il Partito Comunista la vicenda di Magnani e Cucchi che castagneti ha ricordato e da questo punto di vista forti discussioni
Aldo Moro porta il partito della Democrazia Cristiana
In un momento nel quale c'era stato un successo elettorale sicuramente partito questa ma anche della democrazia cristiana insieme centosettantasei porta all'alleanza con il Partito comunista
A fare prima attraverso le astensioni e poi attraverso la costituzione di una maggioranza
A far nascere il primo Governo che aveva dentro di sé
Il sostegno
Non con la partecipazione di ministri ma con il voto e quindi anche con la
Definizione comune del programma del Partito comunista
Parliamo di giorni particolari parliamo di giorni difficili parliamo di un tempo storico nel quale molte cose stanno cambiando stanno finendo i regimi di destra in Europa
Grecia Spagna Portogallo
Cominciano a esserci i primi segni di
Difficoltà del sistema dell'est
E se voi andate a rivedere le ragioni per le quali Berlinguer e Moro ciascuno separatamente
Danno respiro strategico e di
E ispirazione alla loro posizione
Ciascuno di loro parte da una irridente e oggi per noi che paghiamo qui più uniti da da comprendere preoccupazione
Ricorderete che gli articoli i famosi tre articoli Enrico Berlinguer su compromesso storico muovono dal Cile
Dove l'undici settembre mille centosettantatré
C'è il colpo di Stato che interrompe la stagione del Governo dal popolo e Berlinguer si interroga e Moro si interroga sostanzialmente su come riuscire a dare
Ad una nuova fase della storia democratica italiana che in qualche modo recuperasse il momento forse più fecondo che è stato quello della resistenze della liberazione quel grado quel livello di consenso
Tale da poter reggere alle tensioni che questo avrebbe prodotto
Berlinguer e Moro sapevano la storia italiana
E sapevano che per ragioni storiche
Nel nostro Paese che poi è un Paese che per la sua stessa collocazione geografica un Paese determinante è diverso da l'Austria per vari motivi noi siamo per esempio
Tutte le questioni mediorientali che sono molto importante e tutto il rapporto
Con
Con quella parte del mondo
Evidentemente implica un ruolo una fisionomia e una politica dell'Italia e la politica mediorientale l'Italia non è poco rispetto a tutto quello di cui stiamo discutendo
Non lo capivano che dovevano allargare le basi della democrazia per reggere alle tensioni che inevitabilmente si sarebbero determinate
Queste tensioni si sono determinate prima
E durante
La stagione del compromesso storico
Lo ha detto Massimo io
Sono d'accordo con l'aggiunta di quadro storico che fa Castagnetti perché è ovvio che dobbiamo dirci le cose come stanno è ovvio che per
Forze democratiche in quel momento la possibilità che è un partito comunista che comunque ha avuto negli anni
Cinquanta un rapporto con l'Unione Sovietica un certo tipo
Costituiva un pericolo possibilità che potesse andare al Governo costituiva un pericolo in verità
Si era sperimentato dopo
La guerra di liberazione anche in grado di come posso dire di responsabilità persino di di di di assunzione penso tutti i temi dell'amnistia all'articolo sette a tante altre cose tuttavia questo problema c'è
Ma non c'è dubbio che in Italia ci sono quattro momenti storici nei quali la nostra democrazia non è piena
Una democrazia piena della democrazia in cui si decide autonomamente il corso dalla propria storia il primo momento è
Sessantatré sessantaquattro non per caso nasce il primo Governo di centrosinistra
E Intino le sciabole per usare l'espressione di allora
Il secondo momento è il mille novecentosessantotto sessantanove grande stagione di lotte operaie e studentesche un mutamento sociale molto profondo culturale molto profondi
E arrivano le bombe data puntare le bombe Piazza Fontana sono l'inizio di questa storia
E dalla sera dell'attentato di Piazza Fontana parte il depistaggio
Parte depistaggio
E oggi le sentenze che pure
Hanno impedito di mandare in galera chi ci doveva andare dicono che alla luce degli elementi di conoscenza che oggi
Di cui oggi noi disponiamo prede Ventura
Dovrebbero rispondere ma chi erano fra d'avventura
Erano solamente degli estremisti di destra guardano qualcosa di più ci tornerò prima di concludere
Con sessantotto sessantanove che poi diventa
La strategia della tensione l'anarchico Berton
Figura perlomeno inquietante e tante altre cose che sono accaduti la strage dell'Eataly CUS
Le cose cambiano molto rapidamente noi passiamo dalla stagione alla quale ha fatto riferimento al sessantotto sessantanove
A una stagione politica in cui il peso della destra è molto più forte e c'è una specie di
Di di elastico pressione
Il terzo momento è il sedici marzo mila centosettantotto
Io non sono tra coloro i quali pensano che
I terroristi di destra e di sinistra fossero in realtà dei burattini cioè dei l'appartenenti ai servizi travestiti
Io penso che uno diciamo i terroristi destra volessero davvero
Cercare di di di di di impiantare il fascismo in Italia che una parte consistente terroristi di sinistra sicuramente le Brigate Rosse questi volessero in nome del proletariato e del comunismo fare quella mattanza
Disumane che hanno fatto
Detto questo non c'è alcun dubbio nessuno mi toglie dalla testa
L'idea che in quei cinquantacinque giorni si gioca un'altra partita
Oltre la partita del sequestro e intrecciando sì con essa si gioca un'altra parte
Vi faccio un esempio leale me lo ha sentito fare un'altra circostanza
La banda della Magliana adesso diciamo se ne parla molto però per per la sua rappresentazione cinematografica e televisiva voi sapete che il diciotto aprile
Del mille novecentosettantotto
A metà del rapimento dei cinquantacinque giorni
Nel giorno e poche ore prima che venga scoperto il covo di via Gradoli
Como che viene scoperto perché i terroristi lasciano inavvertitamente
Una doccia aperta l'acqua sbatte su
Una scopa che è stata messa dentro la vasca che manda l'acqua in un buco di questa vasca in modo tale che l'inquilino del piano di sotto veda cadere l'acqua chiami la polizia
Questo succede alle nove e mezzo di mattina due ore prima un'ora prima esce un comunicato delle Brigate Rosse il diciotto aprile che dice che la sentenza nei confronti di Aldo Moro è stata eseguita e che il corpo di Aldo Moro si trova lago della Duchessa
Partono tutti per il lago della Duchessa peraltro un lago ghiacciato per cui era insomma
Non difficile capire che si trattava di qualcosa di diverso
Quel documento è stato scritto dalla Banda della Magliana
è stato scritto da un falsario dalla Banda della Magliana che poi si renderà responsabile di una rapina sempre rimasta molto misteriosa
In una banca che si chiamasse colmate
E che poi verrà trovato ucciso
E perché la banda dalla Magliana va a sparare al vice presidente del Banco Ambrosiano rosoni a Milano cosa c'entra Bandera maglia
La verità
E che in questo nostro Paese
A un certo punto dei potenti
Dei poteri e ci tornerò per cui il quarto esempio di questa storia dei poteri scelgono delle agenzie
Le quali consapevolmente o inconsapevolmente diventa lo utilizzate strumenti di questo una parte il terrorismo di destra è stato evidentemente questo posso pensare che anche una parte del terrorismo di sinistra sia stato
Utilizzato in questo senso il quarto momento eh
Un altro passaggio delicatissimo dalla storia italiana che è il novantadue novantatré
Nel novantadue novantatré la macchina comincia a fare stragi
E la mafia smette di fare le stragi nella sua di un anno
Prima si uccidono Falcone e Borsellino oggi gli elementi di cui disponiamo ci dicono che coloro che si sono auto accusati dell'assassinio Borsellino auto accusati
E che stanno facendo scontando l'ergastolo per questo probabilmente non sono responsabili tratta dell'assassinio Borsellino
Il corso della storia politica italiana campi
Campania perché stava prendendo dopo la crisi Tangentopoli una configurazione
E finisce in un altro modo
Sono quattro momenti storici nei quali qualcuno ci ha messo le mani
Qualcuno ci ha messo le mani la strage di Piazza Loggia sta dentro uno di questi processi uno di questi momenti perché
Diciamo il passaggio secondo il mio punto di vista dalla strategia della tensione
Quella del mio centosessantanove ad un'altra fase che è quella che poi porterà
Al rapimento di Moro alla sua uccisione
Posso dire la verità non può esistere la doppia lealtà
Non c'è uno non è il dato in natura una doppia lealtà c'è sempre una lealtà che sovrasta la seconda o la prima c'è un magistrato ti chiamai ti dice
Come è stato Astorre di Piazza della Loggia e tu rispondi perché
Saio osservando l'altra lealtà tu fai prevalere quella lealtà sulla prima
E noi abbiamo avuto in questo Paese
Nelle forze
Non riconducibili direttamente esclusivamente la dimensione politica perché qui c'è anche altro ci sono interessi ci sono soldi ci sono potenze internazionali
Che ancora oggi ci possono aiutare a trovare la verità se noi vogliamo trovare la verità quella storica perché appunto quella giudiziaria sicuramente difficili però non abbiamo tre fonti
Le fonti sono le carte disponibili anch'io penso che non ci sia largo L'armadio della memoria della vergogna come quello che fu trovato sulle stragi
Dei nazisti
Però le carte che devono venire dalla fine del segreto di Stato comunque dalla messa
A disposizione dei documenti che riguardano da qui a trent'anni indietro secondo gli archivi stranieri
Vogliamo andare in Grecia
Proviamo a chiedere
Al Governo greco siccità la documentazione su quello attualmente anche lì bisogna vedere cosa è rimasto su quello che è successo nel tempo del regime dei colonnelli greci e nei rapporti tra i colonnelli greci e l'eversione e certi pezzi
Nella storia italiana terzo
C'è gente che sa
C'è gente che ha messo le bombe
Ma c'è gente che sa chi le ha messe qui le bombe c'è gente che sa c'è gente che ha responsabilità politiche istituzionali
E che probabilmente
Si porta nella tomba
Una parte di quei segreti
E questo è qualcosa
è una come posso dire una richiesta morale sia una richiesta morale ma un paese si fa anche di un suo senso morale che purtroppo oggi vediamo ampiamente compromesso e distrutto
Io credo che dalla vicenda della sentenza di piazza la Loggia
Il bisogno di verità sia maggiore ma col bisogno di verità un altro bisogno dal quale non possiamo e al quale non possiamo sottrarci
Che il bisogno di memoria
Memoria è una parola chiave tutto è parlato di computer a proposito di persone è una parola chiave anche la dimensione del computer la memoria toglie la memoria un computer un computer niente toglie la memoria gli esseri umani
E siamo niente rischiamo di fare esattamente gli stessi errori quando io vedo spuntare le stelle delle Brigate Rosse lo vedo aggredire delle per perché sono ebreo hanno un colore della pelle diverso sento che stiamo rifacendo gli errori che la storia ci dovrebbe aver insegnato
Che non dobbiamo fare
Ecco perché la memoria e centrale
Vitale
Ed è valore costitutivo di una democrazia non esiste democrazia senza memoria perché si la prima cosa che fanno i regimi a bruciare i libri e i documenti
E perché non vogliono che ci siamo
E invece parta Nando della tragedia di Piazza della Loggia parlando di quel giorno del ventotto maggio duecentosettantaquattro delle vittime di quelle persone che erano in piazza parlando della ricerca della verità noi facciamo anche un grande lavoro
Che riguarda il senso il cuore la ragione dell'anima di una democrazia moderna
Elemento di basato gestito quindi
L'abbiamo neanche concordato se c'è un secondo giro un secondo giro lo faremo
E che senza poi fare troppo tardi che qui al nord lavoriamo indipendente
Che
Casilino Gianni e Trentino come avete sentito dalla
Noi nordisti rialzo saremo almeno due terzi di questa sala quindi
Giustamente
Signore ci aiuta
In
E sono io
Per lavoro faccio anche troppi di questa discussione però questa sera questa del sistema Po debba Sanza diverso chi sono questi dibattiti
Ormai
Si viene si è giunti compitino e poi si va via per lo più
Anche con attaccata
Però
Quello sì tubero dibattito perché
C'è stata una libera dialettica tra D'Alema Castagnetti e Veltroni e e la così importante come voce un dibattito e che io sono a colori tutti e tre
Anche se tutti e tre hanno detto cose diverse
Perché
Il vero quel che ha detto D'Alema che c'era una
Insopportabile deviazione negli apparati
E altrettanto vero quello che
Detto Castagnetti che questo dia l'ha fatto la guerra fredda era una realtà drammatica e che quindi c'era una legittima opposizione alla guerra fredda e poi a un certo punto deviata
Ed è vero uno che ha detto Veltroni che poi
A ogni momento di maturazione democratica del Paese credo forse abbiamo tutti quanti sottovalutato cosa sta là l'ondata riformisti nel primo centrosinistra nobile quella fine primo centrosinistra
Fatto riforme vere anche nel primissimo dopoguerra nelle quattro date di Walter però anche le primissimo dopoguerra la riforma agraria che nasce il nuovo forno porta un incontro fra grandi forze politiche
E che cambia il sud più di quanto non si cambiano le duecento duecento anni precedenti
Subito dopo cioè la forma locale di terrorismo separatismo banditismo che rende impossibile la maturazione di quella di quell'esperienza
Siete ovviamente liberi di dire quello che volete io la mia preoccupazione qui ci sono molti giovani della mia generazione molti giovani alla generazione precedente che ci sono poi dei giovani della generazione più giovane diciamo quell'idea
Siamo tutti i giorni
Ci sono giovani della mia generazione gioverà generazione presente a giorni grazie all'azione se però parlando dei giovani
Presidente della generazione ascoltava pasta alla via largo
Che facciamo cioè
Come i garanti e perfino quando si arriva la moderazione della nostra generazione possiamo dire che poi
Edifici con Paese esca dalla dittatura
Con l'interruttore e che dalla dittatura del fascismo passi a una Democrazia totale
Congiura interruttore in Giappone
De inseguono una matura democrazia da sessanta anni e l'hanno trovata male non riescono
Maya trova
La Germania sta divisa per
Cinquant'anni
Anche loro hanno avuto in dono terrorismo
Allora però poi a un certo punto questa nostra democrazie in transizione
La transizione bene definire il ceto medio che nel momento in cui
Diventi a una normale democrazia con tutti i difetti della democrazia ma normale conclamata
Allora se mi volete dire cosa succede nei prossimi giorni in politica i colleghi immagino ci saranno delle delle agenzie che esistevano anche loro con la mia e mi pare come tutti noi saranno contenti
Se no cosa deve succedere adesso perché perché è un Paese di democrazia
Che è molto apprezzabile il mondo
O perché
Una simpatica collega con la quale io sono stato solidale mentre altre rientravamo ha detto bene tra Piazza Della Loggia della nostra azione sindacale proprio sindacato cosa pensate della FIAT diciamo che è assumerla subito ed è stata una versione molto più sbrigativa diciamo della
Sofferto passato
Però io lo spread
Io vorrei mantenere come dire
Il tutto e anche il tema perché
Perché credo che io sono d'accordo con Castagnetti
Il problema
Il problema non è la guerra fredda
Perché
Diciamo io non posso neanche virilità o dall'altra parte perché in realtà non militavo anche se c'è un grosso sforzo per preda tardività ma
Tuttavia
Negli anni Cinquanta non milita o ecco ma
Tuttavia mi mi faccio
Carico dell'eredità
Di quelli che milita
Più di legge il problema non è
La guerra fredda
Il problema è
Il perdurare di un sistema di potere
Il problema è la guerra fredda come alibi
Di ristrettezza oligarchie
Il problema è e e di quelli che la guerra fredda la vorrebbero oggi persi no
Alla fine
Non solo non c'è più il Vice negli anni Cinquanta non c'è proprio più
Tutto il resto diciamo allora il problema è che in questo Paese questo Paese che ha vissuto
Come sua contraddizione storte
Il conflitto fra ristretti gruppi di interesse oligarchie che male hanno sopportato la democrazia
E
E la politica come
Politica democratica di massa che non è solo i partiti sono però una certa stagione si è che incarnata nei partiti
La guerra fredda è diventato un modo
Una comoda scusa da un certo punto in poi dietro la quale si è sono organizzati dei sistemi di potere
Dei blocchi di interessi chiusi
E ed ero
La P due
Nasceva probabilmente come il tentativo Rita riforma ad un partito occulto americano col K
Delle classi dirigenti del Paese
Però era anche un grande centro d'affari
Di organizzazione delle carriere
Di occupazione dello Stato
Di manipolazione del sistema finanziario
E questo il problema italiano
è il fatto che in questo Paese la democrazia è sempre stata insidia fatta
Da potere i che mal sopportano la democrazia
Da una sovrapposizione di interessi diciamo di cui insomma per molti aspetti
Noi abbiamo rischiato
Non di buttare via il bambino con l'acqua sporca nel passaggio tra la Prima la Seconda Repubblica ma di buttare via proprio solo il bambino e di tenere l'acqua sporca
Casa
Cioè
Dette aree via quella democrazia popolare partecipata che con tutti i loro difetti partiti a quello saputo rappresentare
E di genere invece quei sistemi di potere quelle logiche occulte che avevano pesantemente condizionato la storia della prima Repubblica
Questo è il problema cioè come si diventa una democrazia normale
E innanzitutto creando le condizioni perché in questo Paese come dire nel
La dialettica tra le istituzioni l'equilibrio dei poteri
L'esistenza di un bipolarismo civile nel quale insomma ci si riconosce a vicenda
Siano siano costruiti poi siamo passati ad una ad una seconda Repubblica non soltanto senza fare quell'operazione di verità e di pulizia
Lei accennava altri
Diciamo storico-politica prima ancora che giudiziario aspetti giudiziario è sicuramente importante ma in questo momento non è come dire la nostra come dire e il non è il nostro mestiere ecco
Dobbiamo aiutare i giudici perché creare le condizioni migliori il nostro mestiere riguarda la memoria la
Intanto noi abbiamo aperto unica nuova stagione senza fare pienamente i conti con la prima stagione
E poi senza fare quella operazione fondamentale perché
La storia della cosiddetta Prima Repubblica almeno comincia da un atto fondativo comune
La Costituzione una parte della Costituzione quell'insieme di valori per cui persino quando c'era la guerra fredda e l'Unione Sovietica quelli scendevano in piazza insieme se sentivano minacciata la democrazia
O erano in grado di collaborare intorno a grandi questioni
Io ho vissuto nella storia della mia famiglia
Il rapporto tra mio padre Zaccagnini
Il rapporto di amicizia
Che non è mai stato interrotto
E che sarebbe inspiegabile a venticinque se non per il fatto che quei due abitavano vicini e Ravenna e andarono insieme a fare la Resistenza
E quando tornarono indietro dalla Resistenza chiaro uno divenne un dirigente della democrazia che sarà un altro esponente del Partito comunista ma la loro esperienza politica aveva un atto fondativo comune
Ora il dramma di della stagione che stiamo vivendo e che non nessuno fondamento condiviso anzi
Si è fatto di tutto perché nulla adesso
E per tenere in piedi una contrapposizione che ormai non ha più nessun senso storico se non come baluardo per difendere gli interessi
Ristretti
Corporativa
Ricorrente
Direttore
All'attualità diciamo
Dico oggi
Letto intervista del dell'amico Pier Ferdinando Casini
Anche qui va veramente amico perché sarò felice perché insomma tutto sommato diciamo veniamo da una distinta ma parallela militanza giovanile che se io ero un po'meno giovane
Ma
Il quale dice no ma io voglio la pacificazione io sono d'accordo
Parliamoci chiaro evidente che
Un Paese come il nostro
Che vive
I problemi drammatici che vive il nostro Paese
Stagnazione economica
Venivano i
Siamo impegnati la la ripresa la ripresa politica italiana
è stata per iniziativa del Capo del Governo
Avviata all'insegna di un approfondita analisi su dove io ho passato Capota
Nello stesso tecnico
Negli stessi giorni l'Istat ci informava che la metà dei giovani italiani sono escluse dal lavoro dalla produzione
Cosa su cui non si è aperto alcun dibattito
Cioè noi siamo un Paese che vive problemi giganteschi
E che avrebbe bisogno di una di uno sforzo comune di tutti gli italiani per affrontarli insieme
Perché perché dare un fondamento costituzionale alla seconda Repubblica
Decidendo finalmente che cosa vogliamo che sia questo Paese vogliamo che sia
Noi siamo riusciti a mettere insieme i peggiori difetti del presidenzialismo i peggiori difetti del parlamentarismo
Abbiamo il massimo di potere personale e abbiamo un Parlamento dove ogni giorno si possono annunciare i numeri
Perché oramai ce li giochiamo su su qualche ruota evidentemente
Che abbiamo già il parlamentarismo nero
Dare un fondamento costituzionale alla seconda Repubblica
Che anche un atto fondativo ed è un momento in cui lo si fa insieme una forma di riconoscimento reciproco
Che le famose riforme di cui parliamo da sedici anni
Spezzare
I blocchi corporativi rimettere in movimento questo SFIRS Società offrendo una nuova prospettiva i giovani anche rinnovando il welfare anche toccando questioni che riguardano il Corpo storico della sinistra
Non soltanto problemi degli altri
Anche se sinceramente ogni volta che si dice che bisogna modernizzare il Paese si comincia sempre dagli operai dagli studenti mai revocate
Ricordiamo siamo
Ma un'operazione di questo tipo richiederebbe una straordinaria concentrazione di volontà e uno sforzo comune di tutti i livelli
Loro sono profondamente convinto
Quando Casini dice ci vuole la pacificazione ha ragione solo che in quell'articolo manca una bugia una considerazione più chiara ed esplicita su dove sta l'ostacolo la pacificazione del Paese
Su che invece è interessato a mantenere un clima di contrapposizione
E perché se non c'è questo allora
Tutto rischia di essere così molto u esteriore e poco produttivi questo il problema italiano scuro
Noi dobbiamo voltare pagina e dobbiamo uscire da una lunga stagione in cui
Il bipolarismo italiano è stato diciamo dominato dalla figura di Berlusconi
Ma non rimuovendo bipolarismo però sapendo che bisogna rifondato lo su basi diverse
E quegli studi chiede un impegno evitano vita italiana e qui sta oramai
La consapevolezza che bisogna voltare pagina
è una consapevolezza chi appartiene ad una larga maggioranza del Paese
Il sessanta per cento
Non è una maggioranza di sinistra
è una maggioranza che comprende la sinistra il centro i moderati meno moderati un pezzo della destra mai la maggioranza degli italiani
Io sono persuaso che
Se questa maggioranza degli italiani non saprà darsi
Una visione comune
E si lascerà sopraffare da una minoranza
Questa sarà una responsabilità e nove
E penso che il compito di siccome siccome è in gioco il futuro della democrazia italiana è
Veramente questo può essere il vero battesimo non formale del Partito Democratico
Noi siamo quella forza che deve dare a questo sentimento oramai prevalente del Paese
Una espressione politica ricade in lire
Non è facile
Un programma e una forma politica ma questo è a cominciare dal fatto che dobbiamo tra di noi anche trovare
Insomma comune
Un linguaggio o comune
Cosa di cui secondo me ci sono le premesse perché se
Noi veniamo meno a questo compito se per Dante ragioni di gelosia di partito eccetera è quello perché
Io sono più moderato di tesi ad
Questa maggioranza non sa darsi una proposta unitaria per uscire da questa crisi io credo che noi davvero avremo una responsabilità interroga
Perché con non c'è acrimonia me non c'è nulla di personale diciamo una stagione si è
Conclusa
Qualsiasi cosa si possa anche quelli che hanno pensato che hanno sperato che che lunghe potesse modernizzare il Paese eccetera oramai è tempo di bilanci
E quando uno potere ai esaurito ogni possibile spinta propulsiva
No rifarci ma permane
Perché gli altri non sono in grado di mettere in campo una proposta alternativa efficace questi sono i i d'impegno di più pericolose
Anche per la democrazia e per lo spirito pubblico perché il rischio perché
Tantissimi cittadini si ritraggano delusi disgustati
Di che si disperdano quindi enormi energie positive che ci sono in questo Paese quindi il problema è questo
E penso che noi in questo momento dovremo dovremo dovremo applicare tutte le nostre energie a dare una risposta
E vorrei aggiungere una cosa in questo momento mi interessa relativamente poco quello che potranno dichiarare visto quelli del politico sempre noi dobbiamo mettere in campo un discorso che si rivolge alla maggioranza dell'Italia
Poi è anche comprensibile che in questo momento
Un certo partito possa avere un disegno diverso cosa tirarsi la calzetta dire ma no ma se volete stare con noi un potete stare con quelli là e che dall'altra parte qualcuno possa dire al nove con non dovete stare con quelli là dove testare un questi qua
Tutto questo fatta della politica
Ma noi non dobbiamo di circa questa discussione noi dobbiamo avere come dire la forza di indicare una prospettiva a tutti quelli che pensano che si deve contare pagina
Di definirne i contenuti la pazienza di lasciare che si consuma il chiacchiericcio della politica perché se questa proposta è veramente forte ed è in grado di parlare al Paese alla fine unire in parte
Diverrebbe
Mi verrebbe da chiedere di Castagnetti che questa ascoltato Massimo D'Alema che la DC sapeva farà tutto questo blocco che da lei faccia Selicato
Magari non cominciano tutto Montanara tutto qua
Assolutamente sì ma la nostra difficoltà ecco esterno oggi
Entriamo subito
A favore delle agenzie appunto nel in questo dibattito
Non c'è dubbio che la forza della DC è consistita nella sua capacità di rappresentare il ceto medio cioè il ceto più numeroso del Paese socialmente sociologicamente più numeroso
Sessanta per cento sommano ecco grosso modo
La verità è che qual è la nostra difficoltà oggi non è che a noi non interessi parlare come Partito Democratico questo ceto e che questo ceto
Che era il ceto delle sicurezze diventato il centro della paura incerto delle insicurezze
E che quindi
Non si può più come dire esserne interlocutori come lo fu la Democrazia Cristiana i suoi tempi
Era molto più facile garantire come dire la continuazione di una condizione la sicurezza di una condizione piuttosto che
Risolvere problemi di paura siamo di fronte a delle forze politiche che sono diventate le forze imprenditori dei le grandi imprenditrici della paura
E utilizzando questo materiale che elettoralmente e materiale
Esplosivo
Neanche indecoroso è indecoroso farne un uso elettorale sulla questo materiale materiale
Difficile ecco per noi che siamo un partito riformista che siamo un partito di sinistra perché siamo un partito che
Che che che pensa non solo a rassicurare a sedare le paura di oggi ma anche ad affrontare la soluzione dei problemi per
Domani
Il problema del nostro Paese c'è un mio amico focolai Rino che tutti i lunedì mi manda
Un
Un messaggino per di di augurio per la settimana in quello di stamattina ce l'ho in tasca l'sms
Vice
I frutti se lasciati lì marciscono
I problemi se lasciati lì crescono questo Paese un Paese che ha dei problemi sempre più difficili da governare perché sono problemi che sono stati lasciati lì
E continuiamo a lasciarli lì questo è il dramma di questo Paese e noi siamo una forza politica
Che ha in mente di non prendersi questa responsabilità di lasciarli lì i problemi
Ecco la nostra difficoltà
Ma vedete voglio
Riprendo citato prima quell'articolo di mega ricolto
In quello stesso articolo mica i contorni
Interloquiva con il terrorismo non più che con lo stragismo diceva
La colpa gravissima del terrorismo
è quello di avere dissipato la concezione della politica così come noi abbiamo avuto in eredità dalla nostra Carta costituzionale come momento di associazione l'articolo quarantanove dice l'associazione di cittadini noi partito un'associazione dei cittadini
E di avere in un qualche modo diffuso il germe della in credibilità della politica della inutilità della partecipazione
E quindi di avere
Soddisfatto dei danni enormi ecco dei lotti commesso un'area
E di avere anche distrutto le basi della nostra democrazia aver favorito l'avvento del qualunquismo
Perché in quel contesto sia inserito sia inserita la lunga stagione qualunquista
La lunga stagione dell'antipolitica
Che oggi
Domina la scena
Noi siamo in molti questa sera a discutere di cose serie
Ma sappiamo che queste cose per quanto siano drammaticamente seri soprattutto per
La pelle dei bresciani ecco sono ma anche distanti da molti altri cittadini persino di Brescia
Proprio perché ormai l'antipolitica
A ha preso corpo è diventato senso comune
Modo di pensare della gente
E questo è il nostro la nostra difficoltà è la sfida che dobbiamo raccogliere
E non abbiamo l'esigenza l'esigenza
Di
Rimuovere oggi il maggiore ostacolo lo ha accennato D'Alema
Il nostro non è un antiberlusconismo per partito preso ma noi sappiamo che oggi questo è stanco
Perché la garanzia dell'antipolitica l'espressione dell'antipolitica il tutore dell'antipolitica e quindi delle anti istituzionale solo dell'antipolitica e quindi di una concezione troppo soft e troppo originale di democrazia è appunto
Berlusconi
Che che è il responsabile
Maggiore anche se non sono
Di questo senso comune che è venuto affermandosi ecco la nostra la nostra sfida imposto un problema oggi
E anch'io condivido la preoccupazione
La valutazione di massimo D'Alema su sull'intervento di Pier Ferdinando Casini certo questo Paese è un Paese che ha bisogno di pacificazione ma
Ma noi siamo forze di opposizione
Ahimè
E quindi siamo nelle istituzioni minoranza Aime
E la possibilità che noi abbiamo di pacificare il dibattito in Italia
Di pacificare il confronto di pacificare il prima è una è una possibilità
Relativamente non estesa comunque non sufficiente se siamo da soli a recitare questa parte
Questo è il dramma ma non c'è dubbio guardate la politica così il dibattito politico così violento
Come come è stato soprattutto negli ultimi tempi questo squadrismo giornalistico è stato
Pensa ma sta creando un clima che assolutamente fuori da ogni contesto democratico diciamocelo sinceramente
Vedete che dopo l'attentato dell'altro giorno
Alla negli Stati Uniti alla senatrice mi sfugge adesso il nome dietro come si sia come sia perché immediatamente negli Stati Uniti un dibattito sulla necessità
Di cambiare registro
E il Presidente del
Del congresso
Uno della Camera non mi ricordo alla Camera nobiltà
Che ha detto spostiamo immediatamente il di
A titolo sul abolizione della riforma sanitaria perché aveva capito che quello introduceva nel confronto pubblico degli elementi di violenza da cui
Prendere doverosamente e in modo preoccupato le distanze finti se in tempo
Ma in Italia queste preoccupazioni non ci sono anzi anzi tutti i giorni qua cioè chiuse al dibattito politico per avvelenare il clima
Se io penso i rischi che corre anche questo nostro Paese noi abbiamo
L'estensione
Della lotta fondamentalista per oggi al momento o politica
Probabilmente in un tempo non lontano fondamentalista islamica quello che sta avvenendo nei Paesi del Maghreb per il momento è una rivoluzione di natura una reazione di natura sociale
Ma non è difficile
Teme il re che come è accaduto ad Alessandria in Egitto queste
Anche lì anche in quei Paesi si inserisca una qualche forma di fondamentalismo islamico che incendia ulteriormente siamo
Dall'altra sponda del Mediterraneo siamo un Paese che deve farsi casi sempre fatto carico in passato di queste responsabilità questo eh
è un problema drammatico e dunque e giusto dire dobbiamo pacifica però è anche giusto sempre a favore delle agenzie
Che noi
Per il momento non sono ancora convocate le elezioni non sappiamo quando ci saranno
è anche giusto che non rincorriamo le né gli uni né gli altri perché sentirci poi queste risposte insomma no ecco
Prendiamone atto di queste risposte
Si sono già state dette queste risposte ne prendiamo atto riteniamo che non siano giuste
Riteniamo che possono esserci dei ripensamenti che quando ci saranno le elezioni sicuramente si riaprirà al dialogo
Ma in questo momento noi come Partito Democratico abbiamo l'esigenza di irrobustire il nostro profilo perché noi siamo l'unica vera reale e possibile praticabile alternativa alla destra
è il Partito Democratico l'unica praticabile alternativa alla pesca e che abbiamo la responsabilità
Tutti i giorni
Di essere percepiti come tali
E Dino rincorrere ma di essere rincorsi
Ci metto dentro tutto anche le polemiche sulla FIAT e sui sindacati guardate non possiamo farci
La chiamare chi fa il motivo per un sindacato chi fa il tifo per una noi abbiamo una nostra responsabilità che è la responsabilità della politica compete ai sindacati definire i contratti e i patti compete a loro
Ma c'è una responsabilità della politica che noi imputiamo giustamente al Governo
Ma c'è una quota di queste responsabilità che compete anche al Parlamento c'è l'articolo diciannove dello Statuto dei lavoratori può consentire con una modifica di favorire anzi di garantire la rappresentanza anche delle minoranze negli organismi sindacali
Ma noi dobbiamo immediatamente chiede la calendarizzazione del progetto di legge Ichino perché è la nostra responsabilità è la responsabilità della politica
I sindacati faccia la loro parte sei noi facciamo la nostra per fare
Servizio navale Marchionne
Che negli Stati Uniti i sindacati partecipano alla gestione delle aziende prendiamo la nostra responsabilità abbiamo l'articolo quarantasei della Costituzione ancora dato annuale e assumiamo l'iniziativa appunto perché anche in Italia si crei questa condizione allora sì che si potrà fare un paragone fra i sindacati italiani dei sindacati americani ma dobbiamo assumere queste iniziative per irrobustire il nostro profilo perché la gente deve capire qual è la posizione del Partito Democratico
E vedete che a quel punto anche i potenziali alleati di un lato e dall'altro
Saranno loro a cercarci perché abbiamo definito questa vostra identità programmatica la famiglia rischiamo che si apra in questi giorni un dibattito tutto sul centro sulla destra
Sul come sostenere la famiglia siamo tutti d'accordo che il quoziente familiare impraticabile eccetera eccetera
Modestamente
Non farò il nome
C'è prese c'è
Presentato un disegno un po'da proposta di legge in Parlamento in cui si dice non c'è bisogno di inventare niente
C'è bisogno di rifinanziare i fondi che il centrosinistra nel Governo l'ultimo Governo Prodi ha istituito il fondo sociale il fondo per la famiglia il fondo per i giovani
Basta fare quanto non c'è da inventarsi nessuna nuova legge
Su
La famiglia dell'articolo ventinove l'altro
Finanziare per i fondi ma assume al Partito Democratico in sede politica istituzionale e parlamentare questa iniziativa e vedrete che cambia anche la qualità del dibattito attorno alle nostre proposte
Finisco con questo l'altro giorno in treno mi ha avvicinato un signore sicuramente un elettore del Partito Democratico preoccupato come noi di come vanno le cose e Mazzetto ma
Insomma
Spesso incontro nel mio luogo di lavoro era un ingegnere il tanti colleghi che mi dicono insomma potete sintetizzare
In due-tre punti quello che voi siete
E allora dice io ho trovato questa formula che
Che che mi consente di farmi capire
Dice ma so anche se non ho nessuna responsabilità sono un elettore non sono neanche un iscritto
Dice in Italia ci sono centoventi miliardi di evasione dati
Della bancabilità
Evasione fiscale sessanta miliardi di evasione lavoro nero previdenziale
Sessanta miliardi di corruzione
Noi siamo quel partito che si impegna a dimezzare questi numeri
E a utilizzare quei centoventi miliardi per abbattere il tasse per tutti e migliorare i servizi per tutti ho preso telefonino mandato un sms Bersani parliamo questo linguaggio che parla la gente corrente
Speriamo che non si presenti alle primarie adesso cassa
Si presentano alle primarie adesso cassato dal poco non mi presento valgono il nome del
Signori va be passeggero
E
Io guardate vista l'ora dirò battono cose molto schematiche quindi con
Tutti margine di approssimazione che qualche schematismo può avere dentro di sé primo
Sinceramente
Io non credo che per un Paese come l'Italia esista di qui in avanti altra forma possibile di Governo se non il bipolarismo
Per le condizioni del nostro debito pubblico
Per i vincoli europei per la crisi del sistema dei partiti prodotto da un dato tutto italiano che è stato Tangentopoli per
Il lascito devastante del berlusconismo
Noi
L'obiettivo che ci dobbiamo porre è quello di costruire un vero bipolarismo perché in Italia bipolarismo non c'è stato così come c'è stato negli altri Paesi europei o negli altri Paesi occidentali ormai anche in Paesi croci dentario insomma
Perché il bipolarismo non è come è stato in Italia Berlusconi contro i comunisti e uno schieramento contro Berlusconi qualora il bipolarismo è una caccia
è un tentativo di aggregare quindi abbiamo pagato il prezzo anche noi elevatissimo
Tutti quelli che non sono dall'altra parte ma il risultato che in effetti è stato quello e di a vere come abbiamo avuto al novantaquattro ad oggi tensione politica e sociale al massimo cambiamento zero
Perché perché nessuno
Diciamo è in grado in ragione della costituzione di schieramenti fatti incontro di essere
L'incarnazione di quella sana filosofia di una democrazia moderna che ha bisogno molto più di prima di velocità di decisione chi è il bipolarismo vero bipolarismo vero il fatto di due schieramenti
Che si costruiscono sulla base di programmi diversi perché non è vero che i programmi sono uguali che i valori sono uguali eccetera
Quindi
L'Italia che dovrà più di ogni altro Paese europeo mettere mano a cose difficilissimo
Dovrà sfidare i conservatorismi
Diciamo
Annidati nei vari luoghi della della vicenda politiche sociali questo Paese lo potrà fare solo se ci sarà un bipolarismo virtuoso non dobbiamo avere nostalgia stasera non ne ho sentite non dobbiamo avere nostalgica di un tempo che
Ammesso che ci piace se non tornerà perché quel tempo del quale parliamo la Prima Repubblica
Come tutti i ricordi tendono a assaporare le bellezze
Ma era anche quello che ha fatto le cose di cui stiamo parlando fino adesso per ricordarcelo e non solo finché c'è stato
Diciamo un certo clima da guerra fredda ma anche dopo
Il bipolarismo guai ma quale bipolarismo il bipolarismo che c'è negli altri Paesi europei cioè un centrodestra civile normale e un centro sinistra riformista
Siamo in questa condizione oggi no perché c'è un'anomalia che è stata la vera sciagura del bipolarismo italiano che si chiama Silvio Berlusconi
Il quale Berlusconi e non è stato il
Come posso dire come lui cerca di accreditare anche se naturalmente poi
In sede di analisi storica si dovranno fare molte
Ho detto e sarò schematico quindi non le faccio qui molti approfondimenti ma Berlusconi proprio per la natura conflittuale e per
La struttura mentale propagandistica Berlusconi lo mette a fare una campagna elettorale bravo lo metti a governare come si è dimesso in mano un piroscafo vada a governare non è roba sua
Però lui tiene questo Paese da quindici anni in una campagna elettorale permanente quotidiana
Con un'interpretazione barbarica del bipolarismo che tende all'annientamento dell'avversario mentre gli altri Paesi bipolarismo è un confronto molto forte con l'obiettivo però di per esempio di scrivere insieme le regole del gioco
Prima abbiamo parlato della memoria per dire
Io ricordo sempre per dire con Berlusconi è uno strano diciamo
Personaggio nel senso che è uno che con la modernità ha un rapporto molto complicato
Lui confonde Google Congo gol
C'è un caso abbastanza abbastanza
Ma un rapporto abbastanza complicato perché con la memoria
è passata alla storia quando in televisione Bertinotti gli disse che
Di parlò di papà Cervi e della tragedia dei fratelli Cervi lui disse sarò molto lieto di poterlo ricevere
Vive in un mondo che è un mondo che però virtualmente
Ha una sua cava e non dobbiamo sottovalutarlo negli
Né oggi per essere chiari
Però il problema l'obiettivo nostro è costruire questo bipolarismo
Virtuoso avere un centrodestra guidato da persone che credo ad una politica liberale che abbiamo responsabilità istituzionale è un centro sinistra autenticamente riformista perché altrimenti
Fatemi fare questa considerazione che rischia di una radicalizzazione
Cioè che il centrodestra diventi un'estremizzazione tra lo spirito di distruzione di Berlusconi e il leghismo e il centrosinistra a sua volta scarti supposizione
Altrettanto difficilmente capace di conquistare
Un consenso largo e comunque in una situazione non diversa curare abbiamo vissuto
Seconda cosa
La società è profondamente cambiata noi dobbiamo anche mentalmente uscito dal Novecento
Noi dobbiamo leggere la Società per quello che dobbiamo avere lo sguardo rivolto in avanti
La società è mutata nella sua composizione sociale nel modo di lavorare che non è poco nell'esperienza umana
La storia della politica novecento è fondata in primo luogo sulla organizzazione del lavoro non solo ma quello oggi è molto cambiata eri ne stiamo vedendo tutti gli affetti
è cambiato il modo di sapere di comunicare viviamo in un tempo in cui prima abbiamo citato vorrebbe lingue quanti interviste avrà fatto Berlinguer nella sua vita vi ricordate Berlinguer a Moro col microfono sotto pena uscivano da una riunione no
Siti la contemporaneità il fatto di vivere una situazione nella quale fino alle diciamo agli estremi di Wikileaks tutto al pubblico guardate sono dei cambiamenti molto profondi molto radicali
La composizione
Anagrafica noi siamo un Paese che invecchia
Il rapporto con l'altro da sé abbiamo delle novità assolutamente sconvolgenti rispetto alle quali l'idea di
Diciamo di di rimettere tutto a posto come una volta con la Perugina Bisleri dall'occhio Battini Radio Marelli non c'è più
Non dobbiamo entrare nel mare di questo cambiamento e portare nel mare di questo cambiamento il nostro sistema di valori la nostra attenzione a costruire una società più giusta
Per fare questa della terza cosa che voglio dire noi dobbiamo
Riprendo quello che hanno detto sia D'Alema che che che Castagnetti noi dobbiamo
Investire su noi stessi
Siccome
Il destino di questo Paese lo dico senza nessuna presunzione e permette è stata la ragione dell'atto di nascita IPT
Il destino di questo Paese fortemente legato a noi
Se noi siamo in grado di rappresentare in questa società moderna il nostro sistema di valori se abbiamo una risposta hai problemi
Strutturali di questo Paese
Se ci mettiamo in testa una cosa che facciamo fatica a noi stessi a a ad accettare che nell'esperienza quotidiana di un cittadino la dimensione politica e l'appartenenza
Partitica hanno rispetto a trent'anni fa o quarant'anni fa un peso molto diverso
E che oggi
Non fatemi tornare ad essere diciamo marziano oggi l'essere sociale
La condizione sociale molto più importante
Di quanto non fosse anche perché gli elementi di paura di insicurezza pensate alla generazione dei precari sono giganteschi
E allora o il Partito Democratico è in grado in primo luogo di parlare il linguaggio della vita delle persone
O il Partito Democratico è in grado di
Averi per questa via l'obiettivo di costruire una maggioranza possibile che in primo luogo una maggioranza sociale
Oppure non riusciremo a svolge la nostra funzione
Perché ha ragione Castagnetti più sei debole in meno si alleano Conte più sei forte e più riesce a costruire un sistema di alleanze
L'idea che noi fossimo troppo forti per aver alleanze si è rivelata come vediamo un'idea sbagliata noi dobbiamo lavorare su di voi stessi
Dobbiamo credere nelle possibilità del Partito Democratico dobbiamo chiedere la sua capacità di innovazione e trovare il linguaggio le parole della comunicazione diretta con gli esseri umani e con i cittadini di questo Paese
Se faremo questo
Riusciremo a costruire quell'alleanza che non è importante l'alleanza fino al momento del voto perché vince le elezioni è sicuramente importante
Ma è ancora più importante se vuole vincere la volta successiva metterti nelle condizioni quando hai vinto le elezioni perché vince le elezioni è un mezzo essenziale ma non è un film
Infine di una forza come la nostra è cambiare finalmente questo diavolo di paese che da troppo tempo è sempre uguale a se stesso
Non riesce a conoscere una stagione di cambiamento
Definisce sostanzialmente con evocare una condizione
E io penso e dell'ultima cosa che dico la quarta che noi dobbiamo avere orgoglio anche della nostra identità noi non siamo democratici per sottrazione
Cioè non siamo democratici perché gli altri nomi non andavano bene
Noi siamo democratici perché quella democratica è una cultura forte è stato citato il caso dell'attentato a questa
Deputata democratico degli Stati Uniti perché hanno attentato alle
Il cui nome compariva perché noi diciamo dobbiamo sapere che la conflittualità del sistema politico
La signora Sarah Palin che la forma
Americane
Di un certo populismo che si sta facendo strada proprio come soluzione alla complessità che se la società quella donna è stata sparata
Da un pazzo ma
Se così è stato immediatamente definito ma da che mondo è mondo tutti i leader politici che hanno cercato di cambiare alla fine sono sempre stati uccisi da uno che solo per il fatto dell'uccisi veniva classificato sotto la specie di palazzo perché
Perché è stata una delle prime
Delle protagoniste della più grande battaglia riformista degli ultimi anni degli Stati Uniti che la battaglia per la riforma sanitaria essendo state in prima linea appagato
Io non conosco
Altra cultura tanto capace di sfidare l'esistente e di introdurre elementi di cambiamento reale non patto a chiacchiere non fatto a parole non fatto di proclami di una società che non ci sarà mai
Ma qui oggi cambiare la sanità cambiare l'organizzazione del welfare cambiare dare stabilità i giovani precari cambiare la scuola significa sfidare i conservatorismi io nella mia storia politica
Non ho conosciuto altra cultura più capace di farlo della cultura democratica noi non siamo democratici per
Rinuncia ad altro abbiamo come ha detto Lele Fiano una grande storia dentro di noi
Ma siamo una forza che oggi ha il dovere di essere orgoglioso
Della propria identità e sulla base di questa identità deve puntare a raggiungere la propria più grande più elevata forza per poter essere con un sistema di alleanze capace di vincere lezioni e soprattutto capace di cambiare il nostro
Grazie a Pierluigi Castagnetti Massimo D'Alema e Walter Veltroni prima che entri
Prima che ci salutiamo
Pistella ragione che ci ha potuto qui volevo rileggere i nomi delle vittime della strage
Di Brescia
Insieme a alla loro età fino a i loro lavori così come la retta a me le ha restituito Giulietta Banzi Bazzoli anni trentaquattro insegnante Livia Bottardi Milani anni trentadue insegnante e Obama tali anni sessantanove pensionato Luigi Pinto anni venticinque insegnante
Bartolomeo da venti anni cinquantasei operaio Alberto Trebeschi anni trentasette insegnante Clementina Calzari Trebeschi anni trentuno insegnante Vittorio Zambardi anni Sessanta operaio grazie