Intervista ad Andrea Margelletti sull'audizione nelle Commissioni riunite Difesa ed Esteri della Camera dei rappresentanti del CeSI, del CeSPI, dell'IAI e dell'ISPI

Radio radicale siamo con Andrea Marcelletti Presidente delle del Cesi oggi alla Commissione esteri della Camera dei deputati si è svolto un importante audizione dell'Osservatorio sul rapporto collettivo presentato
Da sulle missioni internazionali dei principali centri studi che si occupano delle delle questioni internazionali più
Rilevanti
Che tipo di di studio ha svolto il Cesi nell'ambito di questo lavoro collettivo e che tipo di raccomandazioni avete indicato alla Commissione esteri della Camera
Dei deputati ricordando che questo lavoro si svolge anche in collaborazione con il Senato e con il Ministero degli esteri
Abbiamo non ci siamo occupati del principali aree di crisi soprattutto i Balcani in Libano e l'Afghanistan che sono gli scenari nei quali nelle Forze armate italiane operano o in maniera più evidente abbiamo primi tutto constatato che ove un'azione politica coerenti a lungo termine sia messe in atto la pensione di pace funziona
E quindi abbiamo suggerito di continuare su questa strada ovvero
Che le soluzioni conflitti sono soluzioni politiche e non militari chi militari possono fare del loro ruolo giocano in particolare Forza Armata italiano un ruolo straordinariamente efficace ma senza un'azione
Politica di ampio respiro questa azione militare
Vale assai relativamente
L'Italia ha dimostrato di
Pur con tutti i problemi interni di poter riuscire
E ad avere una politica e stress sicurezza coerente per un per diversi anni in alcuni scenari nel mondo il suggerimento è quella di implementare questa attività
Ecco qual è
Il il rapporto che avete trovato tra le autorità militari che operano in questi scenari e quelle civili funziona questo rapporto che tipo di sinergie ci sono
E come come vengono coordinate dal nostro Paese
Funzionano quando ci sono delle direttive chiare che lasciano pochi spazio all'immaginazione
Ancora adesso c'è una visione come il
Che le visioni di peacekeeping siano missioni essenzialmente militare in realtà lo strumento militare all'estero è fondamentalmente uno stop mento di politica internazionale politica estera di ciascun Paese
E e importante l'interazione tra i cittadini a realtà civile realtà militare soprattutto perché
I cittadini dei Paesi nei quali si vanta ad intervenire vogliono vedere lo stato per le strade ma il loro
E non è nostra quindi è importante anche la partecipazione realtà civili nella costruzione di sistemi politici stabili
In quelle realtà è importante che
Il Ministero affari esteri ma più in generale chi non porta le stellette voglia e debba
Davvero un ruolo più importante proprio perché altrimenti
I militari sono costretti loro malgrado ad assumere
Delle delle responsabilità che non sono proprio di quelle dello strumento militare che possono essere assunte come fanno i militari italiani con grande efficacia ma per un per per un periodo che deve essere necessariamente limitato
Ecco per quanto riguarda le organizzazioni internazionali
Che ruolo svolgono le organizzazioni internazionali e come hanno visto alcune organizzazioni internazionali diciamolo l'impegno della NATO in Afghanistan ci sono stati dei dei dei degli equivoci o a livello internazionale ha funzionato tutto
No non
Per quello che è la esperienza cento strutto internazionali non funziona ma il tutto perfettamente come come ovvio immaginarsi
La presenza della NATO e non lo scacchiere centro anzi atti qua ha indiscutibilmente fatto alzare qualche sopracciglio anche dalle parti di Mosca ma la NATO era
E dire e rimane l'unica realtà politico-militare in grado di avere un'efficacia
Sul terreno molto vedi una certa rilevanza che altre realtà non potevano
Assumere e e però importante sopra un portati due due fattori
Il primo è quello di considerare il problema di una nazione non come un problema singolo ma come un problema regionale e quindi chiamare il tavolo non soltanto
Chi vive in quella nazione ma anche gli attori regionali
Il secondo quello di spingere sull'acceleratore sulla cooperazione internazionale
La ricostruzione ed evitare ai cittadini di un Paese lavoro vuol dire dare dignità
Chi lavora non prende il fucile spara contro qualcuno chi lavora si occupa della
Qualità del proprio Paese
Senta per quanto riguardava per quanto riguarda il rapporto tra i civili e i militari non abbiamo visto dei casi tipo nei Balcani dove tutto fu fila liscio
Qual è la realtà in cui i militari hanno avuto maggiori difficoltà con le organizzazioni civili che operano che dovrebbero cooperare in coordinamento con alle forze militari ma guardi a livello personale possono esserci naturalmente degli attriti tra specifici invivibile
A livello strategico e tra professionisti
Con le stellette o senza non ci sono mai problemi importante che
Sì operiamo all'interno di direttive chiare
Dove ciascuno sa qual è il proprio spazio ed è naturalmente fondamentale la misura delle distanze questo è fondamentale quando vi sono regole di ingaggio in questo modo tendo dal punto di vista meditare
Ma regole di ingaggio di chi fa cosa e tutto questo
E non solo chiaro ma soprattutto chi lo fa se ne possono assuma anche le responsabilità problemi vedesse i problemi sono sempre e comunque risolvibili setta c'è una divergenza di vedute tram
I centristi tutti internazionali e il mondo politico sulla durata di queste missioni voi ritenete queste missioni
Complesse e delicate la democrazia non si costruisce in un giorno o certi istituzioni non nascono dall'oggi al domani la politica più in fretta di voi
La politica sempre più fretta ovviamente non non li chiamerei divergenza e soltanto che chi fa l'analista non può permettersi il lusso dell'ideologia e quindi ragiona in maniera necessariamente diverso a proprio per questa
L'interazione tra diversi
Centri studi e del Parlamento è importantissimo non solo per fornire al Parlamento un ulteriore strumento di valutazione
Ma anche perché e determinante per i centri studi avere la netta percezione di quello di cui hanno bisogno i nostri strumenti decisionali
Dall'ultima considerazione
Molti oggi io parlando anche con gli altri esperti dei centri studi si è detto che non c'è una politica civile per la cooperazione manca dalla dalla fine del del della grande la grande cooperazione internazionale degli anni ottanta non si è ricostruita questo
C'è stato a vantaggio però un un aumento delle diciamo del del complesso militare industriale tanto per usare un termine
Invoca i militari sono stati più favoriti dei civili rispetto nel nell'ambito di queste di queste missioni o si procede attraverso linee parallele uguali
L'ordine che non c'è una questione di essere favorito meno l'Italia un mostro travolti ad dire numerosissime straordinarie
Realtà di volontariato che
Non solo l'Europa ma tutto il mondo
Ci invidia dipartimento della Protezione Civile nazionale a un capacità di esplicitarsi sul terreno
Come di fico difficilmente tante altre realtà statuali europee possono fare sono cosa diversa
è fondamentale per ricostruire un Paese per evitare che
Che un Paese siti costruisca e la componente civile ma non può essere a scapito della
Della sicurezza che deve essere svolta da qualcun altro che addestrato e per farlo
Credo che sia nella volontà di incontrarsi che si trova la giusta realtà credo che quanto questo è stato nel corso degli anni il problema principale che personalmente vedo assai assai
Diluito fortunatamente quindi il il sistema Italia in questo esiste in molti casi funziona ma naturalmente dovremmo fare ancora tutti insieme a molti passi avanti ecco qual è lo scenario dove l'Italia secondo lei ha fatto meno bene
Guardi
Non è una risposta che posso dare perché
Comporterebbe diversi piani di lavoro c'è il piano militare c'è il piano politico c'è il piano della cooperazione
Le posso però dire una cosa con assoluta certezza
Che ovunque gli analisti del Centro studi internazionali sono stati ma ci caratterizziamo proprio per avere una presenza sul terreno le varie aree di crisi c'è una fortissima fortissima richiesta di Italia
Allora forse noi potremmo fare di più soprattutto a casa nostra ovvero giocare un ruolo naturalmente all'interno delle alleanze politiche e militari quali siamo tradizionalmente presenti uno proprio attivo
C'è tanto tanto bisogno d'Italia e a volte si chiedono la come mai voi non
Non approfittate dell'apertura che vi facciamo c'è da sperare che il nostro Paese
Colga questa occasione
Un'ultimissima questione il lavoro buono che svolge una una missione di di di pace può essere considerata una variabile
Indipendente se noi guardiamo per esempio l'amministrazione fiduciaria dell'Italia in Somalia possiamo dire che l'Italia pur avendo fatto bene
Non ha lasciato un segno tangibile se noi guardiamo oggi alla alla alla Somalia che Cocche considerazioni si possono fare su questo
Ma guardi io parco non io come André ma non solo io madre ma c'è il tema
Un
Alcuni analisti Demi istituto andranno in Somalia fra qualche settimana per l'ennesima volta italiano ha lasciato un peso e Somalia
Ha lasciato un reputo un ricordo lascia all'avvocato molto bene ma ripeto non soltanto il suo padre quello che è importante però in politica estera la continuità
Non si può pensare di fare anche straordinariamente bene poi cambiare pagina voltare pagina e dire solo dopo trent'anni quarant'anni guardiamo come cosa fare
Questi Paesi hanno bisogno di
Coerenza di un alleato vicino
E sui quali si possa scambiare punti di vista e opinioni
Forse voi avvocato noi italiani a volte siamo un po'di fiato corto in termini di politica estera quando invece si aspettano tutti
Last una lunga stabilità di rapporti e quindi questo vorrei vedere il nostro Paese più impegnato ecco le spetterebbe sul ruolo italiano in Somalia oggi
Io sto in Somalia scusi in Tunisia scusi
è un ridotto un problema che la Tunisia deve guardarsi all'interno e trovare una
Una realtà coerente all'interno il nostro Paese avrà comunque corrono in Tunisia forte volente o nolente perché è importante in questi
In questi Paesi che sono il Sud noi rappresentiamo il nord ed è per questo determinante
Guardano a voi
Si aspettano da noi io non voglio pensare al ruolo che l'Italia avrà al Tunisia io mi aspetto che l'Italia vorrà continuare ad avere un ruolo importante in tutto il Nordafrica nel Maghreb
Ringrazio ringraziando e Marcelletti Presidente del eccessi