Intervista a Mario Baldassarri sul federalismo municipale in discussione nella Commissione bicamerale per l'attuazione del Federalismo Fiscale

Radio Radicale abbiamo qui di fronte a noi Mario Baldassarri economista esponente di Future Libertà Presidente qui in Senato che la Commissione finanze professor Baldassarri lei appena presentato se non ho capito male una serie di emendamenti cinque o sei
Alla il cosiddetto federalismo municipale decreti attuativi del così detto
Il federalismo municipale ora senatore Baldassarri come i nostri ascoltatori probabilmente si ricordano lei sembra essere un po'il voto chiave nella cosiddetta bicameralina per l'attuazione del federalismo perché insomma
Se lei si sposta se il suo voto si sposta si sposta anche la maggioranza di questa Commissione e allora che cosa propongono i suoi emendamenti e cosa c'è che non va nel decreto diciamo così originario del cosiddetto federalismo municipale
Ma intanto ribadisco che non sono certamente io il ruolo chiave dell'alunno la bilancia o quant'altro anche se a ritmo eticamente così stanno le cose nella Commissione direi per bicamerale ma francamente i testi concreti veri e propri
Che devono essere sottoposti a votazione e che poi faranno la riforma del federalismo fiscale nel caso specifico di questi giorni
Stiamo discutendo il federalismo municipale
E il testo così come è stato presentato all'inizio dal Governo del decreto delegato e anche gran parte così come è stato modificato recentemente incorporato poi corpo Rando queste modifiche
Nella avversione a firma del relatore che poi è anche Presidente della Commissione ambiente bicamerale che onorevole la Loggia non realizza il federalismo municipale perché alla fine
Delle valutazioni se qualcuno sa far bene i conti risultato eh
Che i Comuni dipendono di più di oggi dai trasferimenti dello Stato
Attraverso il fondo di perequazione
E hanno meno entrate proprie minore potestà tributaria e quindi non ho capito bene ambientalismo municipali in teoria a parte questo brutto termine
Federalismo mi pare che dovrebbe essere un'altra cosa però insomma se del cosiddetto federalismo municipale dovrebbe essere maggiori spazi di autonomia e quindi anche in particolare in campo fiscale da parte dei Comuni invece nell'i provvedimenti che sono al vostro esame non c'è questo maggiore
Il potere dei comuni in campo fiscale questa maggiore autonomia
No c'è una minore autonomia europea
E una maggiore dipendenza dei trasferimenti perché la base è compartecipazione all'IRPEF compartecipazioni varie l'unica imposta del Comune che limo
Che tra l'altro poi si determina
Con in modo un po'furbesco con il quale è stata azzerata l'ICI sulla prima casa che cioè non portando la detrazione dell'IRPEF e quindi a carico del bilancio dello Stato ma sottraendola i Comuni
E questa imposta è pagata soltanto dalle seconde case quindi dai non residenti e delle attività commerciali ed artigianali e quant'altro quindi crea uno squilibrio paradossale nel senso che
Chi paga le imposte
Non controlla i servizi perché non è residente chi riceve i servizi noi non paga le imposte in quanto residente con della prima casa ecco oppure squilibri
Cervellotici tipo comuni molto turistici che quindi hanno molte seconde case e tubo comuni invece meno turistici che hanno molte prime case
E quindi il risultato di tutto questo e compartecipazione all'IRPEF maggiore dipendenza alla
Ai trasferimenti dello Stato che si chiameranno nello schema fondo di perequazione il CIPE e e soprattutto dicevo sul libro è l'aliquota viene determinata di anno in anno
Nella legge di lista di stabilita dal Governo centrale quindi con una battuta
Questo
Dovrebbe cambiare il titolo
Non federalismo municipale ma centotrentuno delle risorse delle decisioni a livello centrale o come dicono gli amici leghisti a Roma ladrona
Ero dunque se così stanno le cose lei suppongo che con i suoi cinque sei emendamenti vuole cambiare nel questo stato dell'arte ma al di là degli emendamenti come vanno i contatti
Con il Ministro Calderoli fa c'è spazio per emendare per cambiare se così stanno le cose oppure
Ma proprio nel corso di queste settimane si sono stati contatti frequenti Ministro Calderoli è stato assolutamente sempre disponibile a ragionare sul serio a tavolino quindi io sono ancora confidente che quei
Quelle e quei pilastri che rappresentano
Il federalismo municipale che in tutto il mondo dei Paesi normali civili federali
Poggiano la finanza dei comuni su due pietre
Angolari uno gli immobili e l'altro i consumi
Ed è per questo che per esempio noi negli emendamenti
Abbiamo proposto una compartecipazione all'IVA e non lo do per ci per snellire fare perché imposta sui consumi d'Italia si chiama IVA
Questo abbiamo suggerito al Governo di valutare se non sia il caso di
Introdurre l'IMU anche sulla prima casa ma totalmente detraibilità all'IRPEF in modo tale che
I cittadini continuano a vivere
Zero tassazione sulla prima casa ma attraverso una formula in cui la responsabilità viene assunta dal Governo centrale e i Comuni restano con le loro entrate
Dopodiché abbiamo
Proposto una cedolare secca sugli affitti vera seria praticabile la proposta che è contenuta nella proposta del Governo è scoperta dal punto di vista proprio della articolo ottantuno della Costituzione
E non è praticabile soprattutto perché
Non c'è il conflitto di interessi serio tra il proprietario che paga la cedolare secca e l'inquilino che deduce almeno parzialmente in affitto per di più su quello
Non avevo proposto di mantenere l'aliquota base al venti per cento e se mai dare un'aliquota agevolata al quindici per cento ai contratti concordati
E non come nell'ultima proposta dal Governo
Laddove sia aumentata l'aliquota base dal venti al ventitré per cento per ritrovare con quel tre per cento in più
Una qualche brecciolina di risorse da dare una piccolissima deduzione agli inquilini
Ora le la perdita di gettito che nell'immediato il provvedimento la cedolare secca comporta va coperta in modo trasparente e completo attraverso tagli di spesa
Dei quali il Governo deve assumere la responsabilità dopodiché
Se come io penso già da anni nell'arco dei prossimi anni questo provvedimento con un conflitto di interessi vero tra proprietario e inquilino
Quindi con le deduzioni agli inquilini e con l'aliquota al venti per cento per i proprietari crea una emersione di cosiddetti affitti in nero beh queste maggiori risorse vadano ai Comuni
Ho Walhalla in un fondo attraverso il quale si possono nel tempo aumentare le deduzioni per gli inquilini e ultima considerazione che nello schema del Governo questa cedolare secca viene data ai Comuni al trenta per cento
E niente noi proponiamo che sia un'imposta
Il cui gettito vada direttamente totalmente ai Comuni proprio per riequilibrare quindi
Aspetti cervellotica redistribuzione delle risorse che emergono dal testo attuale mi pare che queste proposte di emendamenti in qualche modo Collignon con le richieste negli stessi Comuni
Beh credo di sì nel senso che
Molti sindaci in questi giorni già dal Presidente Errani
Non non il presidente dell'ACI mando altri sindaci e anche di colore politico diverso compreso qualche sindaco leghista
Mi hanno contattato proprio per esprimere queste loro preoccupazione e questa condivisione da parte loro
Delle in linea di proposte che sono andato in qualche modo esponendo nelle ultime settimane infine c'è un ultimo punto che non è da poco
Ecco il decreto è così come
Si può essere opinabile nelle stive ma a una mancata copertura di oscillazione la tre miliardi di euro e chi la copre
Governo negli ulteriori aggiustamenti ha dato una certa garanzia i Comuni di avere
Delle risorse ma accollandosi poi la responsabilità sul Governo centrale di circo questi tre miliardi il suo personale e
Ultima considerazione
Noi stiamo facendo il federalismo fiscale credo convintamente almeno personalmente ne sono convinto ma con un obiettivo molto preciso e serio e cioè
Ridurre contenere l'ASP di sprechi e la spesa pubblica dando in mano al cittadino il controllo tra le tasse che paga i servizi che riceve per arrivare al vero obiettivo finale del federalismo che ridurre la pressione fiscale
Nelle condizioni attuali è pressoché certo che la pressione fiscale aumenterà compresa anche la parte
Tariffarie ecco perché
In questi giorni ragionando di emendamenti che abbiamo presentato sono a firma
Del sottoscritto Dalia Galletti e Lanzillotta cioè quei gruppi
Parlamentari che
Si trovano
Coordinamento è un consenso sempre più forte sulle cose concrete da fare
Ecco un'ultima questione le un esponente appunto di futuro libertà serratura palese ma che i rapporti o ci sono fra Futuro e Libertà la maggioranza
Beh rapporti molto dialettici nei contenuti come c'erano prima all'interno del gruppo del PDL nel quale eravamo
Sempre riferendosi a contenuti
Ricordo che nella Finanziaria del due mila nove per il due mila dieci insieme ad altri venti venticinque senatori proprio al Senato avevamo proposto manovre di politica economica aggiuntive cioè avevamo detto
Benissimo il rigore finanziario e mantenere sotto controllo deficit e debito
Ma questo è un atto dovuto non è la politica economica la politica economica che deve assolvere l'atto dovuto
Della stabilità finanziaria dopodiché però fare scelte politiche
Tagliando le spese spostando le risorse favorendo le famiglie sostenendo le piccole e medie imprese a parità il deficit non certamente
Con cambiali da firmare a babbo morto come abbiamo fatto per trent'anni
Passati e per questo ci ritroviamo poi sulle spalle tutti questo macigno del debito pubblico
Io sono come sempre professor Mario Baldassarri buon ascolto da Radio Radicale