Il lavoro è un bene comune. Da Pomigliano a Mirafiori difendiamo ovunque contratto e diritti

Parole per descrivere
So che tutti sono in grado di vedere
Stamattina
Noi non siamo dei ricattatori
Noi non siamo gente che minaccia
Siamo lavoratori lavoratrici
Studenti studentesse precari pensionati
Che
Lottano per i propri diritti
Che hanno la propria dignità
E rispetto a questi diritti e la propria dignità sono qui per dire la loro
E perché ognuno si assuma questo tipo di responsabilità
Io invito ancora tutti coloro che sono già in piazza a fare uno sforzo per permettere l'ingresso del corteo
Siamo in attesa anche che
Arriverà un altro corteo qua per gli studenti ma intanto abbiamo bisogno di permettere alle migliaia
Di persone che oggi hanno scelto di scendere in campo
E di manifestare con la fionda
Di poter entrare in questa magnifica stupenda piazza
Poi daremo
Svolgendo questa imponente manifestazione
Per adesso
Vorrei che fosse chiaro che
Coloro che interverranno rappresentano l'insieme dei soggetti che abbiamo
Avuto modo
Di contattare con cui abbiamo dialogato
Assieme alle migliaia di assemblee nei luoghi di lavoro per preparare questa giornata di sciopero generale dei metalmeccanici che in Italia
Si svolgerà domani e che in verità si svolge oggi
Credo che questa sia un segnale importante
E credo che le sensazioni che noi avevamo maturato
Invece norme precedenti delle iniziative di preparazione dei rapporti che abbiamo avuto con
Tutti coloro che abbiamo potuto con cui abbiamo parlato credo che dimostrano che come dice l'appello dell'azione nazionali o lutti uniti si può vincere uniti ce la possiamo fare
E con questo spirito quindi invitando di nuovo a permettere al corteo di entrare
Chiedo all'inizio alla serie di interventi a conclusione della nostra manifestazione
Il primo intervento
Lo vogliamo l'abbiamo voluto assegnare
A un comitato
Ha un'istanza che si è mobilitato e si è costruita intorno all'idea dei beni comuni così come noi consideriamo il lavoro il principale dei beni comuni
Il Comitato che ha raccolto le firme per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua e il Comitato per l'acqua
La parola a Marzia marchi del Comitato per l'acqua di Ferrara
Salve buongiorno tutta questa piazza e anche a tutti quelli che non hanno potuto avvenire perché non hanno potuto fare sciopero
Io sono molto emozionata di parlare qui sono una maestra
In un'orgogliosa maestra della scuola pubblica ma oggi rappresento il popolo dell'acqua
Quel movimento fatto di associazioni di cittadine di cittadini che ha portato alla raccolta di un milione quattrocento mila firme che ha permesso la consultazione referendaria
E che porterà tra maggio e altri e tra aprile e maggio o speriamo
Alla consultazione referendaria su due quesiti
Io vi ricordo
Che è saremo invitati a mettere unirsi potremmo dire un sì per tagliare la gestione nell'acqua pubblica nella gestione dell'acqua dalle mani dei privati dagli interessi dei privati scrivendo assi
Ha il primo quesito che chiede l'abrogazione
Nell'articolo ventitré bis della legge centotrentatré del due mila otto che prevede l'obbligatorietà
E la messa a gara nei servizi a
Idrico integrato
Il secondo quesito al quale potremmo dire sì prevede la
L'abrogazione della remunerazione in tariffa
Del capitale investito che oggi è
Il sette per cento
Questo spiega perché le multinazionali onde o sua ex Veolia e le multiutility di casa nostra ormai S.p.A. gestite dai privati hanno un così grande interesse per l'acqua
Perché si tratta di un mercato sicuro perché tutti abbiamo bisogno dell'acqua e perché c'è una remunerazione garantita in tariffa quindi il profitto assicurato
Io credo che il coraggio della gente come me che nella vita fa altrove
Che anzi chiamata a dare un permesso per essere qui vicino
Ai lavoratori
Vicino alla fiamma dettagliati Magnani e l'impegno a Dal Mas è una grande sfida
Abbiamo bisogno di molto coraggio l'abbiamo avuta continueremo ad averlo per sfidare
I potentati che bagnano mettere
Le mani sulla qua noi chiediamo da subito a un grande coinvolgimento
Di tutte le persone di tutti i lavoratori
Affinché
Si passa
Scongiurare interi come no che l'acqua che ci esce dai rubinetti l'acqua che deve essere fatta blindata l'acqua che deve essere gli appurata
Dopo che esce dalle nostre case nelle nostre industrie
Di finisca fuori dal controllo delle comunità locali
Quali dalle mani dei cittadini il ciclo idrico integrato è un servizio pubblico che non deve avere a rilevanza economica
Non è una merce la quantità fondamentale per quest'anno assurdità chiediamo tre cose intanto alla moratoria su una legge Galli perché non si va da privatizzare
Finché
Non sarà fatta la consultazione referendaria
Poi chiediamo che i Consigli comunali indicano degli delle sedute straordinarie e monotematiche
Per
Che venga dichiarato quali eticamente e giuridicamente istituzionalmente che l'acqua è un bene primo di rilevanza economica
PAI chiediamo che la consultazione referendaria sia fatta in concomitanza con le amministrative di maggio
Non salata risparmiare costi ma per fare sì che effettivamente le persone possano andare a votare
Io credo
Sono molto solidale con
Con la FIOM con gli operai che hanno votato
No
Ad un accordo capestro che hanno votato no nonostante
Il pericolo
Il viene intatto e sono solidale con la FIOM che ha avuto il coraggio di dire no a questo accordo e credo che abbiano un coraggio immensa da sarà ancora qui oggi
Dove
Uniformi trema Lavazza dall'emozione per quanti siamo
E credo che dovremmo avere lo stesso coraggio a tutti di portare alle urne almeno venticinque milioni per affermare che l'acqua come il lavoro come la scuola è un bene comune grazie
Grazie Marzia
Ritorno in a insistere scusatemi ma
Il corteo è bloccato non riesce a entrare in piazza bisogna che tentiamo di spostarsi verso la gradinata verso San Petronio per permetterci di fare entrare tutti coloro che vorrebbero e vogliono giustamente partecipare
Alla nostra manifestazione
Non abbiamo soltanto la partecipazione naturalmente di situazioni di prese
E della e dei metalmeccanici e da una partecipazione variegata ma abbiamo anche la partecipazione di hanno pregato di dirlo
Dei lavoratori e lavoratrici
Di altre regioni c'è un pool ma del Trentino Alto Adige che non si è perso dell'America che è venuto appositamente
Vi ringraziamo anche per questo tipo di parte risposto che hanno compiuto
Che non mette in discussione il loro impegno per la riuscita del prestiti che domani si svolgeranno anche
In quella regione
Do ora la parola
Ha una delegata metalmeccanica di una fabbrica importante
Per testimoniare della situazione della nostra categoria e del e della temperatura che esiste tra lavoratore erotici metalmeccaniche Valeria Frascati delegato della GTT Bologna
Aspetti nuovamente qui come il sedici ottobre a Roma
Nuovamente la FIOM in piazza per difendere il lavoro per difendere i diritti anche vendibile pensare che nel due mila undici in un Paese come il nostro si debba ancora lottare per mantenere dei diritti
Sono dell'ASI di di Bologna costruiamo macchine automatiche siamo i mille cinquecento dipendenti
Siamo una di quelle fabbriche che per ora che però è stata graffiata dalla crisi ma siamo qui perché alla data che oggi ci troviamo a combattere e di tutti perché continuiamo a pensare che l'Unione sia l'unica risposta
Uniti spaventiamo apici vuole deboli e soli ma non siamo soli in questa lotta le firme che abbiamo raccolto in questi tre giorni passati con il banchetto quindi banchetto qui in piazza del Nettuno
Votavano le firme di attori scrittori psicologi Polizia municipale e questi sono solo alcuni esempi
Questo è il segno che stiamo andando nella direzione giusta e che quindi non siamo soli le persone si riconoscono nella FIOM
Per cambiare questo Paese meglio
La risposta dei lavoratori della FIAT Mirafiori avere ai referendum è stato un atto di grande coraggio e mi viene da dire che non è vero che in Italia non abbiamo eroi
Perché hanno che ha votato no ad una vita senza diritti perché fabbricati dei passare almeno quarant'anni ed è quindi una vita
Con il rischio che li sapessero fuori dalla viene da
Il giorno dopo io le posso chiamare serramento eroi
Quello
Chiamiamo Lotito è stato invece vedere che in Italia sia stato Marchionne che ha tranquillamente minacciata ricattato pubblicamente dei lavoratori e nessuno ha detto niente
L'ha fatta talmente Spacca che dovuta uscire da Confindustria per poterla fare e tutti erano il Cinéma Governo ma soprattutto posizione
Sono tutti scandalizzati da questo doveva Governo che ha taciuto poi allora Presidente per bocca di Berlusconi che ha risposto come se gli avessero fatto una domanda al bar
Come si richiedessero di un amico ma si se vincono i no secondo me Marchionne fa bene ad andarsene
Ma perché anche perché ha continuiamo scandalizzarsi di quest'uomo e di chi gli sta attorno
Cos'hanno ma il fatto di positivo per l'Italia lui esso ai parlamentari e ministri
Chi è intenta trovare sempre scappatoia per tirarlo fuori da qua da qualche processo adesso inizierà cercarli delle donnine
Gli unici che mettono mano alle questioni di governo farebbero meglio a stare fermi
Come la cara Gelmini
Perché i ragazzi di oggi sono allibito non sono liberi di poter crescere
Nel modo in cui vorrebbero di studiare di ricercare
Cara Giannini tutto maturo te lo sei costruito sappiamo bene tutti che però sarebbe in costruito
E allora e la possibilità ai giovani dati di costruirsi il loro
E l'Italia e pieno anche di studenti universitari chiamati stanno lavorando gratis con la speranza di garantirsi un posto di lavoro domani facciamo che non siano più possibili queste cose facciamo che per avere andata a buon lavoro non si debba spendere la propria pasta professionalità la propria competenza e conoscenza
Quando sento FIM e UILM il Governo Confindustria dire che bisogna andare avanti che noi della Fulham fermiamo allo sviluppo e l'innovazione che siamo nel due mila undici e bisogna guardare al futuro penso tutte queste cose a un déjà vu
Di impedire un lavoratore di scioperare
Il cottimo la repressione durante la manifestazione con l'uso delle forze dell'ordine la strumentalizzazione delle manifestazioni intimare ai lavoratori dicendo se ha intenzione gli iscritti al sindacato di licenzi oppure non ti assumo recapitare le persone peraltro lavora gratis poi si vedrà tutte queste cose nostro non è che fosse di cinquant'anni
In Italia abbiamo un bellissimo scritto che la Costituzione italiana a tutti questi innovatori a tutti questi progressisti dico di andare a leggere ora upon anni invece di scrivere libri dicono di andare a leggerla
E quando l'ha letta che la rispetti non è infatti
Perché la smettano tutti una volta per tutte di volerla cambiare perché la storia non si cambia dalla storia si impara
Quei valori e quegli ideali impressi nella pagine della Costituzione sono alla nostra base ci stanno facendo andare avanti oggi uniti lavoratori studenti pensionati migranti precari disoccupati siamo tutti qui non siamo numeri siamo personalmente
Se e quali Tiezzi hanno problemi a riconoscere la sinistra a destra se non saranno in pratica cosa vuol dire credere in qualcosa e avere dei valori che ci guardino che ci ascoltino glielo diciamo noi come si fa
Finisco con le ultime due cose
Il sedici ottobre Epifani
Disse che se il Governo non dava risposte saremo andati avanti con lo sciopero generale
Adesso il Governo le ha date le sue risposte le abbiamo adesso pratica se vogliamo lasciavano generale
Finisco con una frase che è
Chi mi conosce mi ha sentito dire abbastanza fatte però mi piace ripetere ogni tanto
In Italia esistono tante mosche nere per fortuna esistono esistono alcune mosche bianche
Ma Marche Sezione Italiana mascara sappiamo
Ancora una volta devo invitarli a
Fare entrare a permettere di fare entrare il corteo spostiamoci verso San Petronio verso la gradinata facciamo entrare tutti quelli che riusciamo a fare entrare in piazza
Valeria appena parlato della
Dell'andamento delle questioni che riguardano lo sciopero ecco alcuni dati che mi pare importante
Perché questi non sono dati che appare dovranno sui giornali che possiamo camuffare sono i dati dell'adesione allo sciopero e i padroni sanno quando la gente fa sciopero quando la gente non fa sciopero
GP Bologna novanta per cento i ma ottanta per cento Ducati Motor novanta per cento arco Tronics novanta per cento
Non partiremo tornerà il G venti a ottanta per cento Tecnogas cento per cento RC effetti cento per cento
Fox di Ferrara novanta per cento Berton settantacinque per cento Fava essiccatoio ottantacinque per cento ne daremo degli altri stiamo raccogliendo ma credo che siano già indicativi
Del primo obiettivo che non c'erano proposte che era quello di mandare un segnale chiaro in primo luogo ai padroni a Federmeccanica e a tutti gli imprenditori metalmeccanici
Abbiamo però con voi anche chi non ha potuto che non può fare sciopero e allora gli diamo la parola diamo la parola al nostro interesse universitario Giulia fischiato
Buongiorno a tutti aggiunte
Oggi gli studenti medi e universitari i precari del mondo della formazione di Bologna
Hanno deciso di partecipare allo sciopero non solo per solidarietà doverosa verso i lavoratori della FIOM ma per complicità nella convinzione che le lotte che in Italia stanno cercando di ostacolare chi vorrebbe averci
Commenta diritti debbano unirsi a parlare a tutta la società
L'attacco che voi subite in questo momento altro non è che un attacco alla libertà di tutti noi perché i diritti conquistati con lunghissime anni di latte
Ci appartengono e non sono sono
Un bene comune da difendere ma anche un terreno di lotta per la costruzione di nuovi diritti
Oggi noi partecipiamo al vostro scioperano cercando nuove forme di scioperare
Complotti del traffico del flusso delle merci come abbiamo fatto più volte durante quest'autunno e qui a Bologna con il blocco dell'autostrada il trenta novembre
La nostra generazione fatta di precariato e di non garantiti e di contratti atipici vena infatti la possibilità di scioperare come voi per queste cerchiamo nuove forme di lotta
C'è l'ha raccontato che la nostra generazione avrebbe avuto più possibilità di quella dei nostri nonni e dei nostri genitori ma ci stiamo accorgendo che questa è un'illusione le nostre scelte sono vincolate continuamente la ricatto della subordinazione
Come ricattati e subordinati siete voi e tutti i lavoratori delle fabbriche
Il modello Marchionne la riforma Gelmini vanno di pari passo nella stessa direzione di smantellamento dei nostri diritti delle nostre possibilità della nostra libertà
Il DDL Gelmini aggrava ancora di più questa situazione con un taglio pesantissimo alle borse di studio che di fatto elimina il diritto per molti di studiare
Peggiorando e la condizione dell'università italiana ed ha il diritto all'istruzione in questo Paese
Il movimento universitario studentesco Wh studenti ricercatori precari in insegnanti
In questo mese si è battuto contro questo disegno di legge
Allo stesso tempo abbiamo guardato volte nell'emergenza attuale e abbiamo detto che l'università per come l'abbiamo conosciuta
Ben prima vitali di questo Governo ve n'è un'università che ci piace abbiamo sempre criticato la mancanza di libertà nella ricerca e nelle scelte formative i rapporti feudali le precarizzazione presenti all'interno dell'università
Di fronte alle condizioni di vita che sperimentiamo ogni giorno
Si sposta per noi naturalmente la necessità di mettere al centro la questione di un nuovo welfare di un reddito minimo garantito e di nuove tutele contro la precarietà della vita e del lavoro
La crisi economica ha creato disoccupazione Italia e servizi alla cultura alla formazione le condizioni di vita future quelle di noi tutti sono una posta in palio che dobbiamo conquistare
Noi pensiamo che si possa uscire da questa crisi attraverso le nostre lotte solo con un penny investimento sulla formazione sui diritti sul Welfare e con un rilancio in avanti nel nostro Paese ma non solo
Ci sentiamo vicini e complice di tutti coloro che in Europa e non solo dall'Inghilterra la Tunisia
Si Divella ne cercano di costruirsi un futuro diverso
Diverso è la presa di parola collettiva di lavoratori precari e non
Delle sementi delle tante realtà che si battono in questo momento per avere la possibilità di scegliere sul nostro futuro
A tracciare una via diversa da quella del Governo Berlusconi a imporre la nostra uscita dalla crisi
La giornata di oggi è secondo noi un passo importante in questo senso dobbiamo incontrarci parlarci confrontarci sempre di più costruire altre tappe di mobilitazione dopo questa giornata
Che ci portino a parlare sempre più un linguaggio comune capace di mandare un messaggio forte ne siamo convinti che sia necessario in questo senso che si chiami uno sciopero generale a al più presto
Lo diciamo da tempo e continueremo a chiederlo perché chiediamo
Crediamo che l'Unione delle lotte e sia l'unico orizzonte possibile sciopero generale lo diciamo a gran voce per cominciare una reale
Percorse di unione che sia forte che coinvolga tanti
E tante e diversi sciopero generale e generalizzato per avviare un percorso politico per riprendere in mano il nostro futuro grazie
Alcuni altri dati che continuano a pervenirci
Ho detto prima in ottanta per cento K P.L. di Bologna settantacinque per cento Magneti Marelli ottantacinque per cento Lamborghini autor tanta cinque per cento
Megabit di Imola novanta per cento
Tier datti RV di Ferrara settantacinque per cento Fox novanta per cento
Mi pare che possiamo dire attendiamo altre date mi pare che possiamo dire che anche lo sciopero è riuscito è uno sciopero indetto Soltan do dalla FIOM ma che nessuno può dire che ha riguardato e che ha visto l'adesione soltanto dei lavoratori della FIOM
Vorrei ringraziare e la piazza credo che la sia dimostrazione più bello dal punto di vista anche visivo il fatto che la FIOM non è solo in questa piazza in primo luogo vi sono le strutture delle altre categorie e della Confederazione c'è la CGIL
Che si è impegnata per permettere per far uscire questa manifestazione ma ci sono anche altri interlocutori ci sono coloro che per lei contratto negli incontri preparatori
E a cui abbiamo spiegato
Quali sono gli elementi consegnando loro di iscritti del signor Marchionne della FIAT i nostri interlocutori istituzionale
Le forze politiche i movimenti
Per ricordare questi elementi che riguardano la FIAT la parola a Maurizio concerne gli occhi delegato dell'azienda e h di Modena
Grazie
Buongiorno a tutti sono un RSU dell'accennata di Modena
Cari compagni care compagne le ultime dire direttive dichiarazioni di Federmeccanica
Sull'accelerazione dei processi iniziati in FIAT con i referendum farsa di Pomigliano e Mirafiori non lasciano spazio a nessun dubbio e cioè che al contratto nazionale deve essere sferrato il colpo di grazia
Lo strumento che regola il lavoro da Torino a Termini Imerese emette tutti gli operai e lavoratori di Italia su una base di regole comuni è perciò ci rende tutti un po'uguali deve essere distrutto
Il processo di divisione del mondo del lavoro messo in atto da Confindustria Governo Berlusconi e ai noi anche da una parte del sindacato negli ultimi dieci anni sta cercando e trovando il suo compimento
Hanno capito che più si divide il mondo del lavoro è più lo si indebolisce fino ad arrivare ai paradossi americani come quello della Chrysler
Dove sulla stessa catena di montaggio due lavoratori che fanno lo stesso lavoro percepiscono due differenti salari uno a trenta e uno a diciotto dollari allora e qui che si vuole arrivare
Questo rischia di mettere in competizione ancora di più i lavoratori i lavoratori tra di loro
Mettere in competizione lei impresa dello stesso Paese una contro l'altra si è deciso che la globalizzazione entri negli stati lì di voli dall'interno
Per per età perpetrando quei processi di cannibalismo economico che stanno impoverendo intere fasce di popolazioni sempre più ampie salariati i pensionati precari ricercatori e studenti
Dove poteva compiersi un inizio simile se non è la più grande azienda italiana la FIAT dove l'attacco al diritto di sciopero è già iniziato l'anno scorso infatti nella nostra azienda
Ancor prima del referendum di Pomigliano l'azienda ha denunciato tutta le RSU e le rispettive organizzazioni sindacali per aver dichiarato sciopero su due sabati di straordinario
è lì in FIAT che ci sono sindacati
Che sono inesistenti in altra impresa creati dalla stessa azienda negli anni per contrastare i sindacati più combattivi più onesti come la FIOM che non chiedono privilegi per i loro iscritti ma cercano ogni giorno di far rispettare le leggi le regole gli accordi
Oggi si decide che quei sindacati non devono non devono esistere più in fabbrica il padrone grande manovratore andrebbe non deve essere disturbato nel peggiorare e nello sfruttare fino alla consunzione fisica ogni singolo ogni singolo operaio
A ritmi frenetici sulle linee di montaggio di un minuto un minuto e mezzo togliendo di pause che ti consentono di tirare il fiato
Spendendo ti lo zuccherino della monetizzazione
Dieci minuti di pausa al giorno per trenta euro in più al mese così viene spacciato libere sfruttamento la FIAT
Caro signor Marchionne si tenga pure le sue trenta euro per ogni operaio e ci restituisca la dignità del nostro lavoro senza il quale lei non intacchiamo i suoi cinque milioni di stipendio all'anno
Si sta cercando inoltre di cominciare a colpire i diritti fondamentali quelli acquisiti conquistati con le lotte fatte dei nostri predecessori
E ci hanno fino ad oggi garantito la possibilità di ammalarci quando stavamo male
Di scegliere i nostri rappresentanti quando c'erano le che le le elezioni delle RSU di avere una voce in fabbriche di poter contrastare laddove gli operai lo ritengono giusto le scelte delle imprese che peggiorano le nostre condizioni
Ma non ci arrendiamo di certe oggi questo una dimostrazione una risposta ci hanno abituato a lottare siamo abituati a stringere i denti a resistere sopravvive Remo qualsiasi momento difficile continueremo a farlo
La FIOM non sparirà vibra anche dopo questo attacco perché la FIOM non è solo una sigla che si può cancellare con un colpo di spugna
Ma è estate rimarrà un riferimento per tutti i lavoratori soprattutto nei momenti difficili come questi nella nota nella lotta nel gridare andrà a gran voce che il lavoro è tale
Se esistono diritti democrazia giustizia grazie a tutti di dalla FIOM viva la CGIL
Il corteo sta spingendo per entrare in piazza un nuovo invito patatrac
Forza
Che ci stiamo tutti forse chissà
Molti vedono arrivare gli scippi i dati dello sciopero
A Ravenna la Rossetti settanta per cento alla Marini novanta per cento lamentarsi per novanta per cento
A Rimini
Alla Valtellina novanta per cento in S.G.M. settanta per cento loro dinamica Rossi il cento per cento
A Parma allocato il settanta per cento la sintesi
Se ottantacinque per cento allacci effetti settanta per cento
La conferma mi pare evidente ed ora
Ho fatto riferimento il movimento dei nostri interlocutori esterni la parola avrà a Gian Marco Del Piero indebolimento uniti contro la crisi
Un saluto complice ribelle a tutti gli operai in sciopero
Ma anche precari
Hai non occupati ai disoccupati agli studenti ai lavoratori della formazione ai lavoratori informazione a emigranti sulla gru
A emigranti detenuti perché sono venuti in Europa attraverso le coste italiane per sognare una vita migliore
In fuga da guerre da crisi climatiche generate proprio qui in Europa da un folle paradigma produttivo
Siamo decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici questa piazza e domani saremo a Torino Padova Roma massa ancora ma che Pomigliano Termini Imerese Cassino e di molte altre piazze
Noi non altri siamo l'uscita dalla crisi
Noi siamo il Comune che viene la via d'uscita ad un presente fatto di precarietà disoccupazione inquinamento era assente alle democrazia primo badate dai beni comuni
La crisi è stata prodotta
Dai Marchionne
Uso il cognome al plurale perché sono tanti Marchionne sono ad esempio lo voglio dire con molta chiarezza la buona parte del Parlamento italiano pochi esclusi
La crisi viene usata dai Marchionne è usata per ristrutturare le imprese e per cambiare lo Statuto materiale del lavoro contro il diritto di esistenze contro anche la stessa Costituzione della Repubblica italiana
Imbarchiamo ne vogliono un lavoro qualunque senza valore senza diritti e senza contrattazione sociale collettiva in Marchionne badate
Vogliono anche cittadini Column qualunque
Formati come dodici ed obbedienti nuovi servi dall'università di Mariastella Gelmini e che come nelle promesse di Maurizio Sacconi debbono essere umili precari abituati a lavori senza qualità
In Marchionne lucrano sullo sfruttamento sulla povertà indotta né i dipendenti chi specula sulla crisi
Chi si è arricchito proprio in questi giorni sulla crescita del valore azionario che avviene proprio quando si annunciano licenziamenti
E si riconosce una perdita nel fatturato è semplicemente la causa della crisi non può esserne la soluzione compagni e amici
Così come simbolo e causa della crisi della democrazia chi compra con uguale denaro deputati ministri e donne talvolta anche minorenni
Il quattordici dicembre in piazza del Popolo a Roma abbiamo sfiduciato tanto il bunga bunga quanto Marchionne abbiamo detto dell'uscita dalla crisi deve avvenire a sinistra
Voltando la rotta per sui diritti l'abilità e la democrazia di tutto e di tutti
Siamo a decine di migliaia di certo ma centinaia di migliaia di già domani in tutta Italia
Possiamo riconoscerci forse lo voglio dire anche se non l'ho scritto dobbiamo riconoscerci come simili in un Comune cammino
Perché tutti noi badate tutti e tutti noi abbiamo votato uno a Pomigliano e Mirafiori tutti noi vogliamo chiudere Lager dove venga o deportati lavori però i migranti i nostri colleghi e le nostre colleghe quando perdono il posto di lavoro e non viene loro rinnovato il permesso di soggiorno tutti noi
Pensiamo che sia possibile un mondo diverso migliore fatto di diritti è finita con una democrazia nuova certamente diversa ed assolutamente migliore di quella che vediamo in televisione su Porta a Porta
Un mondo che abbia lo stato sociale che accolga tutti e che stia estensivo dei diritti esistenti
è per questo che diciamo molto chiaramente al reddito e salario lavoro degno e non precarietà imposta citati in antica cittadinanza aperta e non leghismo da straccioni
Vogliamo Europa e non frontiere
Siamo noi tutti insieme
Non altri che dobbiamo trasformare il modo di produzione per cercarne altri ecologici e socialmente qui e soprattutto da oggi cominciare a costruirli concretamente giorno per giorno
A Parigi prima poi a Londra quindi a Roma oggi in Tunisia ad Alessandria il Cairo
Ovunque i nuovi europei reclamano un'Europa politica che non sia sotto lo scacco dell'auto dell'austerità della Banca centrale europea siamo nuovi
Siamo ciò sicuramente ciò che siamo stati ma siamo nuovi e soprattutto siamo ciò che saremo a partire da domani
Oggi è solo il primo giorno non ci dobbiamo fermare non ci possiamo fermare dobbiamo essere appunto uniti contro la crisi
Dobbiamo conoscerci fare assemblee unire le assemblee mescolare le assemblee
C'è molto in comune io credo e spero che sia opinione collettivamente condivisa tra un attivista del centro sociale di piglio ed un lavoratore delle Carrozzerie di Mirafiori però migrante sulla più a Brescia
E chi raccoglie le firme per difendere la qua pubblica tra uno studente in lotta ed un ricercatore senza al segno di ricerca grazie la Gelmini tra le donne ed è importante l'portalo anche qui e si indignano per una politica sesso a fuoco ai maschilista e chi difende il proprio territorio come bene comune
Insomma dobbiamo
Compagni e compagne unire laddove la crisi separa ed Isola e tutti uniti dobbiamo reclamare lo sciopero generale come molti striscioni anche in questa piazza stanno chiedendo senza alcuna ambiguità
Vogliamo lo sciopero generale che nasca come ribellione reale a questa crisi e ad allo schifo che è diventato il governo di questo Paese
Uno sciopero di uomini e donne indignati Elvin Vignate
Vogliamo e chiudo
Uno sciopero generale che divenga immediatamente generalizzato e che sia nuovo e nelle forme e nella partecipazione
Uno sciopero che si ponga concretamente l'obiettivo di bloccare il Paese i padroni le loro merci i loro comando e voglio aggiungere anche la loro arroganza
Noi oggi
Ve lo dico con il cuore come fa un fratello e proprio i fratelli
Noi oggi siamo ancora più uniti contro la crisi una braccio fortissimo a tutti voi a tutte voi grazie per aver svuotato le fabbriche è riempito questa piazza facciamo che oggi sia solo l'inizio
Grazie Gianmarco
Lo ha detto prima
Valeria intervenendo
Questi tre giorni
Che a Bologna
Sono state caratterizzate dalla tenda dall'azione in piazza hanno permesso di poter parlare davvero con tanti cittadini
Abbiamo credo giustamente
Incontrato
Sensibilità che hanno accolto nella iniziativa politica della FIOM ed ai sindacati in questo momento
L'opportunità
Per
Un ragionamento che va ben al di là di questioni meramente puramente sindacali
è per questo che dopo un grande soddisfazione la parola a uno scrittore
Uno scrittore che parla
Ai metalmeccanici ai lavoratori e lavoratrici Stefano Tassinari di Bologna
Care compagne care compagne
A nome di un gruppo di scrittori di Bologna che comprende oltre a chi vi parla il Collettivo dei fumi India Marcello Fois Carlo Lucarelli
Grazia Verasani Pino Cacucci Giampiero rigorose in Simona vinci Massimo Vaggi oltre al nostro collega francese nel senso quadro panini che si trova in questa piazza adesso insieme a molti degli autori citati
Voglio esprimermi la nostra vicinanza per nulla formale
Nel momento in cui attraverso lo strumento dello sciopero generale di categoria
State compiendo un altro passo fondamentale non solo per la difesa dei diritti
Ma anche per la costruzione dal basso di un modello sociale alternativo a quello disumano che Marchionne e sui tanti sostenitori stanno cercando di imporre con ogni mezzo
Vedete in questi mesi durante i quali in molti diano lasciato soli compresi alcuni che un tempo stavano dalla parte dei lavoratori
E oggi chissà perché stanno dalla parte di Marchionne
Anche noi
Nel nostro piccolo
Ci siamo interrogati su che cosa avremmo potuto fare per non lasciarli soli salvo accorgerci che in realtà rovesciando i termini della questione dovevamo semplicemente ringraziarvi
Perché con la vostra resistenza quella dei metalmeccanici della FIOM eravate riusciti voi a non lasciare soli noi
E allora siamo qui oggi per dirvi anche questo e cioè che in una fase così difficile come quella che stiamo attraversando con una parte del sindacato che ha smesso di essere tale
Ecco una sinistra politica che purtroppo
Ossia omologata alle posizioni dell'avversario o si è più o meno disintegrata
Noi
Vi ringraziamo perché da un lato state rappresentando l'unico punto di riferimento credibile per chi come noi e tanti altri si rifiuta di tornare a vivere come si rivela negli anni Cinquanta
E dall'altro lato
State diventando il centro di un nuovo blocco sociale di opposizione di alternativa capace in prospettiva di aggregare attorno a sei tanti che lottano su diversi fronti dai No TAV al nord Almo in
Dagli studenti anti-Gelmini a chi si oppone al ritorno al nucleare agli inceneritori cancerogeni al modello Unico rappresentato dal capitalismo reale e perché no a quelli che come noi si battono contro i tagli alla cultura
Sì
Perché compagne e compagni noi lavoriamo con le parole e non con le presse e quindi siamo dei privilegiati
Ma vi assicuro che la crisi la stiamo sentendo anche noi in un Paese in cui il mondo della cultura è sotto tiro come non era mai successo prima
Stritolato da tagli che stanno limitando la produzione teatrale e quasi distruggendo quella cinematografica solo per citare due comparti nei quali quei tagli stanno mettendo a rischio dieci e di migliaia di posti di lavoro perché ricordate che dietro un teatro che chiude o un finché non si farà mai ci sono dei lavoratori per niente immateriali ma in carne ed ossa come tutti gli altri
Finisco sottolineando che dietro questo attacco c'è anche dell'altro
E cioè la volontà di colpire chi attraverso i propri libri e i propri spettacoli cerca ancora di esprimere un pensiero critico che questo Governo sempre più simile a un regime non riesce proprio a sopportare
Danni
Da anni ci ripetiamo che senza cultura così come senza diritti e senza autodeterminazione dei lavoratori degli studenti e delle donne un Paese non ha futuro ed è a anche per evitare tutto ciò che vorremmo stringere un'alleanza solidale tra due mondi che troppe volte in tanti hanno cercato di separare o addirittura di far confliggere
Proviamoci a partire anche da questa straordinaria giornata di lotta e grazie ancora per averci dato l'esempio di come si può resistere
Mentre da quasi tutte le parti mi ripetevano che non c'erano alternative al mettervi in ginocchio grazie
I metalmeccanici ci sono sono in tanti questa piazzole di Mortara
Con quali accompagnò trecentottanta pullman volti a morti sono venuti con i mezzi propri con la Corea che siamo in tanti e le fabbriche sono vuote alla Caterpillar di Bolzano Cirò però al cento per cento l'affidarci allora
Ciò settanta per cento gli operai Lomaso avanti l'ottantacinque per cento la voce di tutto
L'ottantacinque per cento la FIOM c'è
Piastra erano sferrava fa dei lavoratori metalmeccanici la parola al Segretario Generale Dalla Fior Morri entrambi mi
Cara e company
Care compagne
Nel senso più vero
Vi è una grande comunità
Non vi nascondo l'emozione
Vorrei ricordare
Che è proprio da questa piazza
Nel due mila e uno
Venne fatto allora il primo accordo separato
E anche allora
Ci fu un ricatto
La Federmeccanica disse
E si parlava di sedici Euro di sedici mila lire allora
Che ossia accettava
Quello che diceva lei
Oppure non c'era più il contratto
E se c'era l'accordo separato
E nel due mila uno proprio in questa piazza
Odio Sabattini un grande Segretario generale
Sì il segno
Che essi ricatti non si deve eccetera
Perché se un sindacato
Si vede ad un ricatto non è più un sindacato e non ha più la capacità
Di poter rappresentare e difendere
I diritti delle persone che noi vogliamo rappresentare
Vedete questa mattina
Abbiamo iniziato
Ricordando i fatti
Gravissimi che avvennero contro gli ebrei
E io credo
Forse sarà un caso non avevamo pensato
Ma il sedici di ottobre quando abbiamo fatto la manifestazione a Roma
Era l'anniversario della deportazione del ghetto a Roma
Oggi e il Giorno della memoria
E dire mai più
Vuol dire le anche oggi che bisogna ricordare anche il coraggio
Di chi allora ebbe la forza di sostenere o di schierarsi a difesa anche delle ebrei non era facile
Come non è mai stato fatti l'avere il coraggio
E la dignità di difendere i propri diritti e di fare della solidarietà attiva praticata quando è difficile da fare l'elemento che distingue
E se noi oggi siamo qui e proprio perché stiamo anche difendendo quella Costituzione che è nata dalla Resistenza
E che ci ha fatto liberi tutti e quando un Paese
E quando un Paese
Mette in discussione la libertà delle persone che lavorano non è un Paese libero e lo dobbiamo dire con forza che il Governo è il Presidente del Consiglio
Che trova di meglio che divertirsi anziché affrontare i problemi di questo Paese dal cono vergognarsi e questa piazza chiede un cambiamento
Chiede un cambiamento
Perché questo Governo sta portando il nostro Paese al disastro alla deriva e ci vuole il coraggio e la dignità dei lavoratori di Pomigliano
I lavoratori di Melfi ed ai lavoratori e delle lavoratrici di Mirafiori
Che di fronte al ricatto non piegano la testa
E parlano tutti noi e dicono che è possibile cambiare la situazione che non ci si deve rassegnare che non ci si deve abituare ma che c'era possibilità Elena cecità di ribellarsi per cambiare questa situazione
E per rimettere al centro il lavoro
E i diritti
E vedete
Anche questa mattina
C'è stato il Ministro Sacconi
Che
Ha fatto una dichiarazione
Contro gli si operi
Contro questa piazza contro le cose che stiamo facendo e continua con la litania
Che la FIOM non sarebbe un sindacato perché fa politica io penso
Che invece dobbiamo dire
Che c'è uno che non sta facendo quello che deve fare ed è proprio il ministro e forse se c'è uno che non è Ministro e proprio Sacconi che dovrebbe smetterla
Di fare il tifo
Per l'impresa
E dovrebbe ricordarsi che dipende nell'interesse di questo Paese vuol dire dipendere il lavoro vuol dire dipendere il sistema industriale
E la cosa davvero preoccupante
Che credo non esista al mondo
Un Governo
Che non ha avuto nella forza nella volontà
Di chiedere una cosa semplice e cioè di chiedere alla PAT a Marchionne che scoprisse le proprie carte che dicesse cosa voleva fare qual era il suo programma industriale e allo stesso tempo
Ci sono sulle agenzie oggi
Delle notizie relative alla vuol fare
Un'azienda
Che ha dichiarato che da qui al due mila e quattordici farà cinquanta
Miliardi di investimento non venti che aumenterà l'occupazione
E se tu vai a vedere e dovrebbero farlo anche il Governo dovrebbero farlo
Anche le forze politiche noi abbiamo fatto un semplice esercizio
Perché siamo un sindacato siamo andati a vedere
Perché
Ci sono imprese dell'auto che vanno bene e impresa e dell'auto che non vanno bene e abbiamo provato a guardare i bilanci degli ultimi dieci anni
E guarda caso salta fuori che le imprese che vanno meglio dalla Volkswagen alla Toyota
Hanno investito quando hanno investito poco il dieci quindici il venti per cento del proprio fatturato hanno nuovi prodotti hanno l'auto elettrica anni motori che inquinano meno
Si sono posti cioè il problema
Che è l'innovazione non è tagliare la pausa e non è aumentare lo sfruttamento
Non è cancellare i diritti di chi lavora
Ma l'innovazione
E investire sull'università sulla ricerca ma soprattutto
Investire sull'intelligenza delle persone che lavorano perché lo dobbiamo dire con forza
Chi crea la ricchezza di questo Paese è chi lavora non qualcun altro
E se si vuole uscire da questa crisi abbiamo bisogno di cambiare politica e abbiamo bisogno di investire e abbiamo bisogno di estendere i diritti a chi non ce li ha
E la gravità Della Seta della FIAT e proprio queste
Noi non siamo di fronte solo un brutto accordo questo è il punto che noi dobbiamo dire con forza
Perché di accordi belli brutti se ne possono fare dipende dai rapporti di forza ognuno di noi conosce le difficoltà quando ci sono situazioni di crisi e difficili ma qui siamo oltre
Un accordo è tale
Quando c'è una mediazione tra interessi
Mentre noi siamo di fronte ad un'imposizione
Siamo di fronte al patto Terapia ha detto che essi accetto la sua condizione o non c'era niente da fare e guarda caso
Per fare quello che vuole esse da Confindustria non applica il contratto nazionale dei metalmeccanici se si passi operosi può essere licenziati sessi ammalati non si paga non
Non ti viene pagata la malattia
E badate
Che quando hanno detto
Che adesso i lavoratori non potranno più eleggere i propri delegati ma solo i sindacati firmatari
Del testo che la FIAT ha imposto potranno eventualmente nominare delle proprie rappresentanze questo dice tutto
La verità è che la FIAT non vuole fare poco fuori solo l'azione la CGIL
E vero lo vuol fare ma non è solo questo l'obiettivo e più grave ancora perché comunque il modello lì non esiste più
Il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori se vogliono di potersi liberamente organizzare collettivamente e contrattare la propria condizione di lavoro
Queste la gravità perché queste la democrazia questua vuol dire difendere il lavoro e noi quando diciamo alle altre organizzazioni sindacali che hanno sbagliato
Ad accettare questo ricatto lo diciamo con rispetto di chi sa
Che se oggi che noi abbiamo dei diritti lo dobbiamo alle lotte unitarie piene lavoratrici e lavoratori hanno fatto le dobbiamo alle lotte che tutte le organizzazioni sindacali hanno fatto in questo Paese
Ma diciamo a fine cui che nell'accettare di firmare quell'accordo loro non semplicemente tengono fuori la FIOM e la CGIL loro cancellano in quel do Paese l'esistenza del sindacato confederale stanno facendo una cosa che anche contro la loro storia la loro natura e allora lo diciamo
Lo diciamo con franchezza senza polemica fermate di
Perché
è dimostrato io mi ricordo a Pomigliano
Tutti c'era la fila
Ci spiegavano
Che dovevamo firmare perché era un caso eccezionale lì c'era la camorra lì non avevano voglia di lavorare lì la fabbrica non funzionava ma non avrebbero mai portato questo modello da un'altra parte
E invece noi avevamo capito
Che se passava se passa l'idea che per lavorare per investire tu cancelli diritti Turi Nunziata esistere cancelli incontrato non è vero che quella cosa riguarda solo quei lavoratori tu aprile come ha prive una diga infatti una strada che non finisce più perché allora a quel punto lì Lane prese tutte piccole e grandi diranno che è tra fanno la stessa cosa di marchi o ne e a quel punto lì il problema sarà che si porti il nostro Paese a competere con la Polonia con la Turchia con la Serbia non a competere con la Francia con la Germania
E quindi la strada è quella di una riduzione dei diritti
Che è di una riduzione di un arretramento della nostra struttura industriale
E se uno ci riflette un attimo se siamo di fronte a una crisi di questa natura
E proprio perché
Quello che è successo in questi anni non ha funzionato la teoria di lasciare fare al mercato
Di dire che si poteva tranquillamente la SIAR pare il fatto che la politica è sparita che la finanza fatto qua uno che vuole non è che queste sono le regole dettate dalla globalizzazione semplicemente la finanza ha prevalso su tutto
E noi siamo di fronte al fatto che rischiamo di pagare due volte questa crisi
Se c'è questa crisi e perché si è determinato un modello sociale capitalistico
Che ha fatto dalla precarietà dei bassi salari dalla competizione tra lavoratori dentro l'Europa tra i lavoratori cinese lavoratori italiani
E noi dobbiamo dire con chiarezza che se si esce per uscire da questa crisi c'è bisogno di cambiare questo modello
Bisogna globalizzare i diritti bisogna globalizzare i contratti
Bisogna che la politica
Torni ad essere politica
Che si facciano gli interventi per tassare le transazioni finanziarie per impedire che le multinazionali dalla sera alla mattina decidono di fare quello che vogliono si vuole un nuovo intervento pubblico perché c'è anche un problema che riguarda cosa si produce perché essi produce badate che è vero
Quando si dice
Che se in tutto il mondo
Tutti avessero un'auto così come oggi viene prodotta con il livello di inquinamento che le auto hanno semplicemente il mondo non esisterebbe più per il livello di inquinamento che c'è e allora dov'diamo usare la nostra intelligenza per dire che bisogna cambiare modello l'idea del Governo di tagliare l'Università di tagliare la ricerca è una cosa fuori di testa
Perché oggi c'è bisogno
Che la gente studi di più
C'è bisogno di usare l'intelligenza che c'è per uscire da questa crisi
Bisogna che nelle università studino come si fa a costruire prodotti che non inquinano prodotti che sono riciclabili ma c'è anche un altro elemento
La forza della battaglia che stiamo facendo
E anche quella che nonostante che noi non abbiamo nei giornali né televisioni siamo però riusciti insieme a fare una cosa importante
Siamo tornati a far parlare di chi lavora delle loro condizioni in questi anni era sparito il lavoro anzi
A volte uno aveva vergogna a dire che faceva l'operaio
Si pensava che forse tutto sparito
Mi è capitato in questi giorni su un treno una signora che
Mi ha salutato mi ha riconosciuto e ma ha fatto una domanda
Che mette subito sembrava mi stesse prendendo in giro ma ho capito che la faceva sul serio ma ha detto ma davvero esistono ancora le catene di montaggio
Perché in questi anni avevano venduto
Che lavoro non c'era più che si poteva far senza che c'era tutta la tecnologia
Si era cancellato il lavoro e quando tu Cantelli il lavoro cancelli un elemento di fondo cioè non racconti la verità di produzione ricchezza di questo Paese chi paga le tasse che lo fa funzionare sono le persone che lavorano
Toni pensionati
Ciò mitomani precari
E allora la necessità di dire
E non solo ci sono ancora ma che non accettano più questa condizione che vogliono cambiare questa società e che vogliono cambiare questo modello totale dell'elemento di novità vero che abbiamo messo in campo ve lo dico anche verso la politica
Noi nei giorni scorsi per preparare questo si opera abbiamo incontrato tutte le forze politiche tutte quelle che volevano parlare con noi le abbiamo incontrate
E non gli abbiamo chiesto semplicemente dovete dirci di stare con la FIOM
Decidete voi con la vostra testa
Ma il punto che abbiamo posto anche alle forze politiche
E di cogliere quello che sta succedendo noi nella nostra umiltà in tanti casi abbiamo detto guardate che abbiamo l'impressione a volte che chi fa la politica fino in fondo non corda quello che sta succedendo
C'è bisogno di un'analisi del protetti che stanno avvenendo e c'è bisogno di recuperare una rappresentanza del lavoro come elemento che dica con chiarezza che c'è bisogno di un cambiamento e allora il problema non è stare con i lavoratori stare con la FIOM il problema è
è giusto o no che ci sia una legge sulla rappresentanza che dica che i lavoratori hanno diritto ad eleggere i propri delegati è giusto o no
Che ci sia una legge che dice che qua anche i sindacati hanno posizioni diverse siano i lavoratori a decidere così si eviterebbero gli accordi separati
Perché gli accordi separati
L'identità né i padroni celiando sindacati
Che gli conviene di più è giusto o no che ci sia una legge che dice che i contratti hanno valore erga omnes ma vi sembra normale che adesso arriva il fenomeno Marchionne e dice che noi decide se applicare o non applicare il contratto a tempo andate gli conviene
Guardate che in Italia le auto e da trent'anni che si producono sono state prodotte prima di luglio e continueranno a essere prodotte anche dopo luglio
E dobbiamo dirgli con chiarezza che non è Marchionne
Che deciderà se la FIOM e la CGIL esistono ancora la FIOM e la CGIL ci sono la dimostra questa piazza e continuerà hanno effetti fino a quando avranno il consenso delle lavoratrici e dei lavoratori
E non ti per mano negli accordi separati
Nella volontà di voler modificare questo Paese
E diciamo anche alle forze politiche che c'è bisogno di una nuova politica industriale e che questo è il punto
E vorrei anche dire che dovremmo rivolgersi anche le persone che lavorano
E dirgli di guardare il mondo per quello che li riguarda perché troppe palle hanno raccontato
Non ero dentro i programmi di questo Governo
Il fatto che si sarebbe dovuto pagare meno tasse
E invece ognuno di voi può vedere che quello che è successo è che i lavoratori dipendenti pagano ancora più tasse di prima
Non c'è nessuna tassa sulle a
Patrimoni e siamo di fronte al fatto che aumentata l'evasione fiscale l'assurdo di questa situazione è coperto
E siamo di fronte al fatto che quelli che spiegano che bisognerebbe mandare via di stranieri dal nostro Paese o che vorrebbero chiudere
Le frontiere sono quelli che quando Marchionne si vuole imporre le condizioni
E ci vuole far lavorare come lavorano quelli che non hanno diritti dicono che stanno con Marchionne allora noi dovremmo dire alle per
Zone anche che lavorano guardate il mondo dal punto di vista della vostra condizione e giudicate le cose rispetto al fatto se a voi che lavorate miglioro peggiora la condizione noi tra vent'anni ma adesso ogni giorno ed è questo l'elemento che noi vogliamo mettere in campo e vogliamo dire con chiarezza come elemento di cambiamento
E noi
Non abbiamo nessuna intenzione di fermare la nostra battaglia
Lo diciamo anche la Federmeccanica e la Confindustria
Hanno avuto una brillante idea dicono che hanno una proposta innovativa
Hanno convocato le altre organizzazioni sindacali
Perché con noi adesso non si convocano hanno una qualche difficoltà a discutere
E hanno detto che
La nuova
Competitività si basa sul fatto che ogni singola impresa
Potrebbe seguire se applicare il contratto nazionale o se fare un contratto aziendale
Questa
Badate
è un modo per seguire la FIAT
è un modo per cancellare i diritti
E noi lo diciamo con chiarezza
Per noi il contratto nazionale di lavoro non solo è uno strumento insostituibile di solidarietà
Perché la differenza vera che esiste
Tra l'essere un sindacato aziendale corporativo come vorrebbe Marchionne essere un sindacato confederale generale e proprio queste
Noi ci battiamo
Perché lei lavoratrice e lavoratori metalmeccanici in questo caso ma vale per tutti abbiano dei diritti che non siano discutibili che indipendentemente dall'azienda in cui lavorano sia che lavorino nell'azienda che ha due dipendenti sia che lavorino alla FIAT
E la solidarietà è l'elemento che fa la confederali tale il sindacato
E noi non vogliamo diventare un sindacato di mercato corporativa aziendale che pensa semplicemente che ha dei diritti se la sua azienda va bene e assume gli obiettivi dell'impresa come obiettivi suoi questo vuol dire tornare indietro vuol dire addirittura portare in Italia il modello del sindacato americano è proprio quello che non è stato
La parte di affrontare la crisi e che anche negli Stati Uniti si stanno ponendo il problema che quella non è la strada da seguire ma come è noto
Molto spesso in Italia
Le piccole province arrivano sempre dopo a copiare le cose che vengono fatte e se davvero c'è un'idea di globalizzazione dovrebbero cogliere quello che sta succedendo in giro per il mondo
Dovrebbero cogliere le novità che ci sono e lo dico con molta forza anche la Confindustria la Federmeccanica noi ad esempio quando guardiamo alla Cina a diversità di loro non stiamo col Governo cinese non stiamo a volte coi sindacati ufficiali di regime che dentro alle aziende peggiorano le condizioni noi ad esempio quando guardiamo latina stiamo con le lavoratrici e lavoratori che liberamente si battono e chiedono di aumentare i loro diritti
E loro salario perché sappiamo noi per primo
Che se vogliamo evitare la competizione tra i diritti
Se vogliamo evitare la competizione tra i lavoratori abbiamo bisogno di pensare non solo al contratto nazionale in Italia abbiamo bisogno di pensare al contratto europeo all'estensione dei diritti generali e questo richiede anche un cambiamento dell'anno l'attrazione del nostro sindacato per noi oggi è molto importante ci sono arrivate tanti attestati domani alle nostre manifestazioni
Vi saranno delegazioni anche dei sindacati francesi tedeschi sono arrivate attestati dei sindacati brasiliani abbiamo bisogno cioè
Di davvero essere in grado di affrontare una situazione nuova che si pone il problema dell'estensione dei diritti della contrattazione della democrazia come un elemento di fondo e proprio che per questi può essere qui oggi assieme ai giovani alle scuole agli studenti ma anche a tutte le persone agli scrittori che hanno parlato qui al mondo della cultura al mondo economico che ha capito
Che la lotta per difendere il lavoro
Conta i diritti è una lotta di civiltà di democrazia è una lotta che riguarda tutte le lavoratrici e lavoratori di questo Paese che riguarda tutti i cittadini ed è proprio per questo
Che io credo
Che di fronte a quello che sta succedendo
Noi abbiamo bisogno di dare una continuità in questi giorni c'è capitato a tanti di noi della FIOM di andare a fare assemblee anche nelle università nelle scuole
Era tanto che non succedeva e io ho provato un elemento di novità il fatto che non si è andati semplicemente lì a raccontarla come si dice ma si è andati anche ad ascoltare a discutere
E la novità che a me sembra di cogliere anche tra quei giovani
è che c'è di nuovo una capacità di leggere in modo critico quello che sta succedendo si rendono
Conto di non avere di fronte a sé alcun futuro
Hanno davanti a sé è solo un futuro di precarietà
E hanno capito che se tutto agli diritti a quelli che eventualmente gli hanno conquistato in questi anni per loro non ci sarà mai la possibilità di avere dei diritti e di avere la possibilità di realizzarsi nel lavoro che fanno e allo stesso tempo diciamolo con chiarezza
La riforma della Gelmini
è una riforma sbagliata perché reintroduce anche un elemento di classe
Perché con quella riforma lì non giriamoci attorno se passa in questo modo i figli degli operai e dei lavoratori dipendenti non avranno più la possibilità di andare a scuola di poter studiare
E queste un'ingiustizia inaccettabile
E noi abbiamo bisogno di offrire invece una prospettiva ai giovani
Di potersi realizzare
Di poter fare un lavoro con dignità e di poter contribuire a migliorare questa situazione ma siccome siamo di fronte a un aumento della disoccupazione siamo di fronte ad un attacco ai diritti che non ha precedenti
Vogliono tentare di cancellare il contratto nazionale la contrattazione in quanto tale
Ebbene
Da questa piazza da questa grandissima giornata di ieri mobilitazione visionò però viene una risposta fortissima non solo i lavoratori di Mirafiori
A maggioranza hanno detto a Marchionne che non sono d'accordo
Ma noi oggi possiamo dire che in Emilia ronda Romagna e sono sicuro che domani possiamo dire in Italia
Che la maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici d'Italia non vuole quello che vuole Marchionne e non vuole quello che vuole da Confindustria e siccome
E siccome
Ho letto nell'intervista
Che Marchionne ha rilasciato a Repubblica
Che dal due mila quattro al due mila otto era stato buono
Poi una notte
Si vede che ha dormito male avrà avuto un qualche disturbo di sonno essere svegliato al mattino e improvvisamente ha cambiato
Adesso entrare nel merito del lavoro mi reco capite che è una cosa complicata però
Noi ci permettiamo di dire che noi non ci fermeremo ed è bene allora che nel mese di febbraio il dottor Marchionne faccio un altro sogno si svegli meglio e riapra le trattative perché noi
Noi quell'accordi non siamo disponibili
Ad accettarli e li metteremo in discussione con tutte le azioni che potremo mettere in campo giuridiche sindacali contrattuali
E da questo punto di vista queste elemento deve saperlo anche la Confindustria la Federmeccanica e le imprese lo devono sapere e l'Emilia-Romagna tante volte l'ha dimostrato
Che se c'è stato uno sviluppo se c'è stato una crescita se ci sono stati dei progetti di innovazione
E perché la contrattazione in realtà serve anche alle imprese senza il consenso e senza l'intelligenza di chi lavora le fabbriche non funzionano e allora noi siamo pronti ad affrontare tutti i problemi
Perché noi siamo interessati a far continuare a produrre noi siamo interessati a potenziare l'attività produttiva noi vogliamo lavorare con diritti e che funzionino meglio le impresa
Ma si deve riaprire una trattativa vera alla FIAT e si debba riconquistare un contratto nazionale vero e lo devono sapere Confindustria e Federmeccanica che noi non ci per me Remo andremo avanti fabbrica per fabbrica Pino riconquistare un contratto grazie al vostro consente alla vostra forza e credo
E davvero concludo
E questa grande e bella manifestazione il coraggio delle lavoratrici e dei lavoratori di Mirafiori il coraggio portano dissi operare di essere qui di svuotare oggi le fabbriche
Dice anche che siamo all'inizio di una battaglia non è finita
Nella partita è aperta e siccome penso
Che noi non siamo semplicemente abituati
Diciamo così a partecipare pensiamo che sia necessario anche provare a vincere a cambiare questa situazione e allora non ci dobbiamo fermare dobbiamo proseguire e io penso che sia necessario
Che nelle iniziative messe in campo dalla più a ma dalla Confederazione che hanno già in campo anche delle Marte per il lavoro e delle altre sì attive io credo che sia il momento di dire anche con chiarezza che tutta la CGIL metta in campo lo si operò generale
Di tutto il Paese per dare una continuità
è un movimento che sia in grado dei cambiare visto ampi chiara la Confindustria ma di cambiare anche il Governo di questo Paese grati a tutti voi
Vorrei
Vorrei fare
Un'eccezione
Non ho citato
Nessuna
Delle decine di associazione di movimento di organizzazioni che hanno aderito alla nostra manifestazione vorrei fare un'eccezione
Vorrei citare
Come
Grande compiacimento il fatto che sia giunta alla nostra manifestazione all'adesione dell'Associazione nazionale dei licenziati per rappresaglia politica sindacale religiosa
Ed ora per l'intervento conclusivo la parola a Susanna Camusso segretario generale della CGIL
Care compagne e cari compagni
Lo sciopero generale di oggi dei lavoratori metalmeccanici
La piazza in Emilia-Romagna oggi ma domani in tutte le piazze
Afferma
Per i lavoratori metalmeccanici e per tutti i lavoratori italiani il nostro no al modello che l'ha avviato vorrebbe imporre al Paese
Un modello
Che come già detto Maurizio poco fa e come tutti voi sapete bene
Vuole cancellare il contratto nazionale di lavoro vuole intervenire sui diritti fondamentali ma vuole soprattutto dire che bisogna peggiorare le condizioni di lavoro
Senza indicare
Che cosa si vuol fare nel futuro
è un modello
Che abbiamo definito senza nessuna incertezza
Un modello autoritario
Ed è giusto credo come abbiamo fatto in tutti questi giorni ricordare anche qua in questa piazza
Che nonostante il clima la pressione che essa esercitata su quei lavoratori sui lavoratori che subiranno le conseguenze di un accordo che è stato fatto per esclusione
Nonostante tutto ciò quei lavoratori hanno detto no a un modello che tagliava la loro vita e che cancellava una storia di diritti
E il nostro sciopero
Quello di oggi quello che sarà nelle piazza di domani l'iniziativa che continueremo a fare dice no a quell'idea di Federmeccanica che sbagliando per la quarta volta diffida continua a inseguire l'affiliata senza avere invece l'idea
Di qual è la prospettiva che vuole dare a questo Paese
E lo diciamo
Che ha sbagliato per la quarta volta e se se ne fosse dimenticata vogliamo ricordarglielo
Ha sbagliato
Quando ha deciso che bisognava fare un modello contrattuale separato quando bisognava dividere le regole
Ha sbagliato quando ha fatto il contratto separato
Ari svogliato ancora quando ha voluto introdurre le deroghe nel contratto separato
E sta sbagliando quando continua a dire che si può fare il contratto dell'auto o l'alterni decretato al contratto nazionale di accordi aziendali
Cioè ogni volta
Un'organizzazione delle imprese Federmeccanica ma anche Confindustria che pensa che il seguire le
La FIAT ha posto a dare una risposta
E noi
Vorremmo ricordare
E l'abbiamo detto alla FIAT e continueremo a dirlo che non si governa
Ne è una fabbrica né a un gruppo industriale
Pensando che funzioni il modello autoritario e la divisione dei lavoratori
Lo diciamo perché quando Federmeccanica pensa
Che si può togliere
Il modello contrattuale su due livelli non solo questa piazza mi dice qual è la risposta
Non solo devono sapere che i lavoratori la CGIL non sarà disponibile ad accettare quell'ipotesi
Ma vorremmo anche dirgli che loro stessi stanno costruendo il male del sistema industriale del nostro Paese
Che di fronte alla necessità
Di avere una prospettiva invece dividono i lavoratori e cancella non le condizioni
E lo diciamo
Perché noi
A differenza di tanti altri in questo Paese siamo stati a fianco dei lavoratori che hanno scelto di dire di no e abbiamo rispettato
Anche coloro
Hanno che hanno subito la pressione delle impresa hanno accettato la preoccupazione del loro futuro
Noi non abbiamo fatto altro che il nostro dovere di un'organizzazione sindacale che è sempre e comunque quella di stare con quei lavoratori
Ma vogliamo dire
Che quando diciamo che quell'accordo e quelle scelte cancellano dei diritti noi non stiamo pensando alla nostra organizzazione
Noi stiamo pensando invece al diritto dei lavoratori
Che è quello che deve comunque essere sempre garantito
Perché lo dice la nostra Costituzione che i lavoratori devono essere liberi di scegliere a quale sindacato iscriversi e devono essere deliberi di scegliere i loro rappresentanti
A tutti coloro che pensano
Che era alta la FIOM la CGIL stiano facendo una battaglia di difesa della loro organizzazione
Noi diciamo di no che non è la nostra organizzazione il problema ma è il diritto dei lavoratori perché la democrazia
Non si può costruire se inondando ai lavoratori il diritto di eleggere e di decidere che cosa vogliono fare
E vorremmo anche dire
A quel Ministro che stamattina dice
Non si capiscono le ragioni concrete dello sciopero dei metalmeccanici
Che forse ha bisogno di fare un ripasso
Che la cosa più concreta che c'è però un lavoratore e di avere il contratto nazionale di lavoro cioè di avere quel documento che gli garantisce e quali sono i suoi diritti e le sue condizioni
E che quel contratto non può essere diverso se si lavora in un gruppo industriale in un altro ma vorremmo anche dire
Che quel contratto e ciò che fa di questo Paese un Paese libero e democratico perché se i lavoratori devono avere una condizione diversa
Da quella dei cittadini non c'è solo un peggioramento per i lavoratori c'è un peggioramento generale del Paese e vorremmo anche dirà quel Ministro
Che lui ha fatto per lungo tempo il tifoso ci ha raccontato ogni mattina
Che i lavoratori di Mirafiori avrebbero dovuto votare sulla modernità del Paese sull'attrarre gli investimenti sulla forma della globalizzazione
Facendo un'operazione che bisogna definire ingiusta e crudele
Ma vorremmo chiedere oggi a quel Ministro
Ma lui pensa davvero
Che gli investimenti in questo Paese vengono non vengono in ragione del voto dei lavoratori e sulle loro condizioni
O gli investimenti in questo Paese vengono non vengono sulla base dell'immagine che il Presidente del Consiglio da ogni giorno della quale noi ci vergogniamo
Perché noi non vogliamo essere considerati
Quelli che non si occupano del futuro del Paese ma si occupano invece del loro affari privati
Quanti Investimenti ogni giorno il Presidente del Consiglio fa perdere a questo Paese
Quanta dignità di questo Paese ogni giorno è ridotta dagli articoli dei giornali che in tutto il mondo ci rappresentano come quelli dei festini ed è la mercificazione dei corpi delle donne
è il limite è il Paese non attrae di Investimenti
Ed è lì
Che è il Paese tradisce
La cosa fondamentale che lo può fare a ritmo e cioè il fatto che c'è il lavoro e la dignità dei lavoratori e allora diciamo a tutti quei ministri
Che le cose concrete sono esattamente queste qui
E vorremmo anche dire
A quei tanti che in queste ore
Stanno cercando il modo di sostenere un Governo che non ha più ragione di esistere
E a quelli che dicono al federalismo e la frontiera sul quale difenderemo al Governo
Vorremmo che darglieli e molto seriamente
Ma si rendono conto
Che stanno decidendo
Di chiedere ai lavoratori dipendenti ai pensionati di questo Paese che come è noto sono gli unici veri contribuenti fiscali perché pagano ogni mese le tasse sul loro reddito
Stanno chiedendo a questi lavoratori ai pensionati
Di pagare le addizionali regionali di pagare le addizionali comunali e magari anche di pagare di più i servizi pubblici locali e i trasporti
Perché l'idea che c'è del federalismo per difendere queste la governa qua il Presidente del Consiglio è un'idea per cui bisogna far pagare più tasse ai cittadini
Non vorremmo ricordargli che è il loro piano elettorale era quello che diceva meno tasse vorremmo chiedergli come fa
Un pensionato che ha avuto l'aumento della pensione sulla base dell'Istat un lavoratore dipendente Cassin dato il suo contratto il rinnovo del contratto nazionale di lavoro
Come fa a quel lavoratore può il pensionato a vedersi sottratto nell'arco di un voto ad una Commissione parlamentare tutto quell'aumento a veder peggiorare le loro condizioni
E allora vorremmo però dirlo anche ai Sindaci
Agli amministratori regionali al Presidente dell'ANCI oltre che
Alle Commissioni parlamentari
Quel federalismo lì non serve a questo Paese a noi non serve l'aumento delle tasse a noi serve che si ricomincia a pensare
Che i cittadini hanno bisogno di servizi e che bisogna rilanciare questo Paese e che è per crescere questo Paese ha innanzitutto ha bisogno
Che si ritirano le risorse ai lavoratori ai pensionati perché delle risorse e dei ricchi non si manda avanti il Paese
E se hanno bisogno di risorse se hanno bisogno di dare una risposta noi siamo in grado di dirgli dove si trovavano i soldi
Gliela abbiamo detto e continuiamo a rivendicare che lo facciano si faccia subito la patrimoniale si chieda chi più ha
Di mettere a disposizione le risorse per il Paese
Sì Tassillo le rivendite finanziarie siamo il Paese nel mondo che alla minore tassazione delle rendite finanziarie
E vorremmo dirgli
Si ricomincia a fare la lotta all'evasione perché non è possibile che si continui a pensare che sono i lavoratori dipendenti e pensionati
Quelli che pagano le risorse e lo diciamo perché insieme alla difesa del contratto nazionale della contrattazione
Noi non rinunciamo proprio perché siamo sindacato confederale
A far ripartire la contrattazione sociale
Perché la cittadinanza è fatta dei diritti dentro i luoghi di lavoro ma anche dal riconoscimento della condizione dei città ivi
Dell'intervento pubblico dei servizi perché non si può sottrarre da un lato
Ciò che non si è data all'altro
E diciamo
Anche alle altre organizzazioni sindacali ma tutte le nostre controparti
C'è una questione che va risolta subito
E la questione che va risolto subito
è quella che bisogna
Tornare
Ad applicare una regola generale per tutto il mondo del lavoro
Che è quella
Che si possano eleggere i rappresentanti sindacali unitari
Che gli eleggano i lavoratori e che i lavoratori abbiano il diritto di scegliere il sindacato e di votare sulle piattaforme sugli accordi su tutte le questioni che li riguardano
E lo diciamo a partire da noi
Noi vogliamo che si misuri la rappresentatività dei sindacati
Perché a quelle che ancora oggi
Parlano della minore rappresentatività della FIOM e della CGIL
Vorremmo dirgli che noi siamo un'organizzazione è pronta a misurare quanti iscritti abbiamo a quanti voti abbiamo e che queste è l'unica misura che c'è
Per decidere che la Costituzione si applica davvero
E che noi lo diciamo
Perché non abbiamo paura di misurare il nostro consenso e vorremmo che tutti gli altri fossero disponibili a misurarlo concretamente sugli iscritti al sui voti
Ma siccome sappiamo
Che questo non è solo un tema del lavoro
Ma è il tema della democrazia di questo Paese e non ci vogliamo rassegnare al degrado che ogni giorno ci viene proposto
Noi non crediamo che si possa andare verso una deriva plebiscitaria populista noi apriremo
E lo facciamo a partire dalle assemblee in tutti i luoghi di lavoro ma lo faremo in tutto il Paese una grande campagna per la democrazia
Perché a partire da lì
E da riconoscere a tutti la possibilità di decidere
Che noi saremo non solo testimoni rispettose della Costituzione ma anche in grado di fermare quel disegno
Che oggi guarda al Paese
E insieme
Alla campagna della democrazia
Noi vogliamo ripartire dal fatto
Che il tema del lavoro non può tornare nelle cronache solo quando si scopre che gli operai esistono ancora
Il lavoro è il fondamento di questo Paese
Il fondamento della vita di ognuno è il fondamento della condizione di dignità
E noi sappiamo bene
Che la prima grande violenza nei confronti della dignità delle persone la si fa quando la disoccupazione cresce e i giovani non hanno la prospettiva di lavoro
Ce l'hanno detto in questa piazza ce l'hanno detto in questi mesi in tutte le piazze
Noi siamo un Paese che sta negando il futuro ai giovani e lo sta negando non solo per la riforma che così non si può chiamare dell'Università e dell'istruzione
Lo stava negando perché ai giovani di questo Paese non viene riconosciuto il diritto al lavoro
E allora voi
Vogliamo difendere il lavoro i diritti dei lavoratori
Vogliamo riproporre il tema che va cancellata la precarietà e che bisogna ridare a tutti i diritti
Ed è in ragione di questo che tutte le nostre organizzazioni stanno lavorando per ripartire nel territorio delle Regioni nel Paese
Dalla questione del lavoro e dell'occupazione
Perché guardate
Di una cosa non si convinceranno mai lavoratori
Che è quella che senza lavoro ci sia riconoscimento della loro dignità
E per noi
La dignità delle persone il punto da cui partire
E se è possibile oggi
Il dato parola dignità è una parola che debba avere nuova forza
Non solo perché ciò che identifica al lavoro che identifica tutti noi
Ma perché la parola dignità e ciò che va restituito al Paese perché è un Paese che non ha dignità che non considera le persone che non cerca la democrazia
è un Paese che non rispetta nessuno di noi
E allora
Il messaggio che
Parte da questa piazza continuerà domani
Seguirà nella campagna della democrazia seguirà nella mobilitazione a sostegno della democrazia sarà nelle marcia del lavoro è che per noi
Il contratto nazionale la libertà il voto le decisioni sono i nostri strumenti e i nostri diritti ma hanno una parola che parla tutto il Paese
Che è la nostra dignità perché la dignità è il nostro futuro
Sciogliamo la manifestazione
Siamo molto isolati
Da voi
Continueremo
Continueremo e ci arriveremo in fondo la riconquista il contratto nazionale
Un saluto a tutti
Forza e coraggio