Tra gli argomenti discussi: Arabi, Crisi, Deficit, Economia, Egitto, Esteri, Libano, Obama, Politica, Rassegna Stampa, Tunisia, Unione Europea, Usa.
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Quel giorno gli ascoltatori di Radio Radicale giovedì ventisette gennaio questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a curanti David Carretta due i temi di cui
Parleremo oggi in modo approfondito il discorso sullo Stato dell'Unione martedì notte di Barack Obama
Riproporremo la sintesi con il New York Times che ieri apriva con questo titolo Obama propone uno sforzo bipartisan per conquistare per vincere
Il futuro
Leggendo un'analisi del Washington post secondo cui Obama lancio una sfida al Paese ma anche all'opposizione
Repubblicana vedremo anche i commenti del New York Times per lo stesso Washington imposte e di le mondo e che saluta il linguaggio di verità usata
Dal Presidente americano nel suo discorso sullo stato dell'Unione in cui avvertito i suoi concittadini che serviranno sacrifici
L'altro tema rivolte nel mondo arabo
In Tunisia dove
Il Governo di unità nazionale continua a essere in parte contestato in Egitto evidentemente con le mani manifestanti che sfidano la repressione del regime di Mubarak c'è anche la situazione
Molto complicata del Libano dove hezbollah ha preso il sopravvento e a praticamente in mano il governa questo provocato una reazione da parte
Dei sostenitori dell'ex premier side Hariri vi leggeremo un'analisi del New York Times secondo cui la rivolta di un'intera Regione manda in affanno la politica estera
Americana leggeremo un editoriale del Wall Street Journal la Tunisia la strada araba
I democratici necessitano del sostegno degli Stati Uniti infine vi proporremo un commento su di divelto giornale tedesco
Incentrato sul Libano la speranza e la disperazione spesso vanno di pari passo in Medio Oriente le buone notizie in Tunisia vengono accompagnate dalle cattive notizie in Libano ma
Cominciamo dal discorso sullo Stato dell'unione di Barack Obama martedì la sintesi con l'apertura di ieri del New York Times banali Obama propone uno sforzo bipartisan per vincere il futuro il Presidente Obama martedì notte ha chiesto gli americani di
Liberare il loro spirito creativo di mettere da parte delle divisioni partigiane e di unirsi attorno a un obiettivo comune quello di competere con gli altri Paesi in un'economia globale che sta cambiando rapidamente
Obama ha delineato quello che il miglior Times e lo stesso Presidente definiscono un piano per
Vincere conquistare il futuro attraverso speso in settori cruciali come l'educazione i treni ad alta velocità all'energia pulita la banda nel a Landella internet a banda larga in modo spiega il quotidiano libera di New York ed aiutare gli Stati Uniti ad affrontare l'impatto della globalizzazione
E della sfida posta dalle potenze emergenti come Cina e India le regole sono cambiate ha detto Obama che però allo stesso tempo anche proposto tagli di Bilancio incluso un collegio lamento di cinque anni per
La Spesal su alcuni programmi interni congelamento che potrebbe portare un taglio del deficit di quattrocento miliardi in dieci anni questa
La sintesi dello Stato dell'Unione un'analisi interessante quella del Washington post di ieri Obama lancio una sfida al Paese
E all'opposizione il presidente Obama e il suo partito possono aver sofferto una sconfitta storica in lezioni di metterli di novembre ma nel suo discorso sullo stato dell'Unione secondo il posto Obama non è è rimasto sulla difensiva anzi
Il suo tentativo è stato di dettare la linea sui dibattiti i futuri a proposito di spesa pubblica e ruolo dello Stato nell'economia
In modo da mettere i repubblicani sulla difensiva e di ma attrarre l'elettorato di centro il discorso spiega Washington post è stato una difesa
Dell'uso attivo del Governo dello Stato per preparare l'America le sfide di lungo periodo della competizione globale
Attraverso l'educazione infrastrutture energie alternative altri progetti Obama si è detto d'accordo sul al fatto che ridurre il deficit è cruciale
Ma vestito che l'obiettivo della riduzione della spesa da solo non garantirà all'economia americana
Di rimanere la più forte al mondo questi giù due giornali New York Times Washington post si dividono invece sul
Giudizio almeno negli editoriali
Dello Stato dell'unione partiamo dal New York Times
Che scrive questo Paese
Enormi problemi riportare milioni di americani a lavoro investire per competere in un ventunesimo secolo dicono Mihailo pale e ridurre significativamente nel lungo periodo il deficit di Bilancio che minaccia il futuro di tutti
Per la campagna elettorale del due mila e dieci abbiamo sentito
Poco sul modo per trovare soluzioni seria queste problemi al massimo abbiamo sentito molto rumore sui tagli alla spesa da parte dei repubblicani e il loro solito clamore per
Più tagli di tasse per i ricchi
Il discorso sullo stato dell'Unione di martedì costituiva una possibilità per il Presidente Obama di elevarsi rispetto a questo misero dibattito e dei aiutare gli americani e capire che se lo Stato non può fare tutto e comunque indispensabile
Per rilanciare l'economia spingere l'handling ovazione rendere il Paese più competitivo a livello globale Obama affrontato queste questioni e repubblicani in modo diretto respingendo la loro Mania per Italia e la spesa
Ha detto che dobbiamo smettere di pretendere che tagliare basta per risolvere i problemi dell'America il discorso prosegue New York Times era anche una chance per Obama
Per parlare della necessità di investire nelle autostrade nelle Ferrovie nelle scuole nell'industria pulita
è incoraggiante il fatto che il Presidente abbia fissato obiettivi nazionali in questi settori questi sono grandi idee ma costo osé ed è vitale
Che Obama abbia parlato della necessità di come pagare per queste nuove spese il Presidente ha proposto di eliminare i sussidi per le imprese petrolifere in modo da smettere di sussidiare l'energia di ieri investire in quella
Di domani insomma
Per il quotidiano liberal di New York il discorso di Obama offerto una risposta benvenuta a tutte le posizioni espresse nella nuova camera controllata da repubblicani
Martedì repubblicani hanno spinto per approvare una risoluzione che chiede di ridurre la spesa
Sui programmi interni ai livelli del due mila otto con un'economia fragile tagliare trasporti educazione ricerca scientifica e sicurezza alimentare significa fare danni enormi
Martedì a mezzanotte Obama ha risposto offrendo una visione
Affinché il Paese vada avanti con fiducia e senso di responsabilità così
Il New York Times accoglie positivamente
Il discorso sullo stato dell'Unione di Obama di dover di diverso giudizio invece l'editoriale di ieri del Washington post
Il Presidente Obama arrivato la Casa Bianca promettendo di essere un politico diverso uno che avrebbe parlato in modo onesto i cittadini americani sulle difficili scelte che hanno di fronte
E disposto a fare quelle scelte difficili il discorso sullo stato dell'Unione sarebbe stato il momento giusto per rispettare quella promessa ma Obama a deluso
Non che tutto ciò che ha detto si è sbagliato scrive il posto al contrario siamo d'accordo con gran parte del discorso per rimanere competitivi nel mondo e invertire il trend delle crescenti disuguaglianze in America
Il Governo dovrà investire come ha proposto Obama in ricerca scientifica educazione infrastrutture per la sicurezza globale il Paese non può ridurre le spese di difesa o gli aiuti all'estero
La visione repubblicana di uno stato molto più piccolo è irrealistica e potenzialmente pericolosa ma da dove verrà tutto questo denaro faremo in modo che tutto questo sia pienamente finanziato detto Obama promettendo di raddoppiare strade e ponti
Con tasse più alte sulla benzina tradizionalmente tradizionalmente si è fatta questa scelta ma Obama non lo ha spiegato
Il Presidente invece ha promesso di congelare la spesa discrezionale quella che non riguarda la difesa la sicurezza interna e l'assistenza sanitaria e sociale
E di farlo per cinque anni visto che c'era già stato promesso un congelamento di tre anni si tratta di un taglio molto relativo che comunque non
Supera il dodici per cento del bilancio federale che riguarda solo il dodici per cento del bilancio federale la realtà come sa bene Obama scrive Washington post e che
L'America e diretta verso una catastrofe di Bilancio
A meno che non vengano fatte alcune scelte politicamente impopolari porre fine i tagli
Delle tasse delle era Bush anche per la classe media
Ridurre i benefici della sicurezza sociale per i futuri pensionati
Limitare i costi della sanità limitare le popolari deduzioni fiscali al sulle tasse sui redditi Obama sa questo ma la scorsa notte non ha fatto nulla per preparare gli americani
Il meglio che si possa dire che ha lasciato la porta aperta per lavorare con il Congresso su queste questioni
Nel primo anno incarica Obama ha detto aveva detto che non poteva affrontare i pericoli di bilancio di lungo periodo a causa dell'imminente collasso finanziario nel suo secondo anno aveva detto che prima era necessario riformare la sanità
Poiché ha istituito una Commissione per studiare il debito promettendo di affrontare la riforma fiscale nel suo terzo anno di mandato
Ma dopo che la Commissione ha presentato le sue proposte Obama nonna adottate nessuna in modo pieno al contrario ha promesso più posti di lavoro per gli insegnanti e i lavoratori del settore delle costruzioni
Ha lanciato un avvertimento contro i tagli dei benefici che la sicurezza sociale insomma conclude il Washington post Obama sta solo rinviando e rendendo politicamente
Più difficile il compito di ridurre il deficit dell'America
Dall'uomo che aveva promesso di cambiare un workshop intorno a questo sembra tristemente famigliare non molto eh cambiato secondo il Washington post
Le monde
Invece
Accoglie in modo positivo fin troppo
Il linguaggio di verità di Barack Obama contrariamente alla Washington post il quotidiano francese nel suo editoriale di oggi
Ritiene che il Presidente abbia detto la verità ai suoi compatrioti la posta in gioco e di vede e di e di fare in modo che i nuovi posti di lavoro e le nuove industrie sì radicchio in questo Paese e non altrove in questa frase del suo discorso sullo stato di unione Barack Obama ha messo il dito
Laddove l'America oggi soffre di più malgrado ritorno della crescita la prospettiva di fare abbassare significativamente il tasso di disoccupazione poco plausibile nel breve periodo per il CIPE riusciti ARCI ha detto Obama più volte l'America
Per rimodellare tutto su modello economico visti i tanti handicap che sono stati accumulati infrastruttura obsolete educazione bloccata leadership tecnologica minacciata
Gli Stati Uniti affrontano una posta in gioco di breve periodo cioè creare
Massicciamente posti di lavoro che troverà una risposta reale solo nel lungo periodo
Obama spiega le Monde era arrivato al potere con una strategia in due tempi prima salvare le banche per rilanciare il credito e favorire la ripresa di investimenti e consumi poi la grande riforma per voltare le spalle un sistema fondato sull'indebitamento crescente di tutti
E arrivare a una crescita
Vera e durevole due anni dopo quando si trova confrontato alla fallimento della fase uno certo le banche le imprese vedono tornare i profitti ma il Paese bloccato da una
Disoccupazione strutturale però Obama il mondo è cambiato
E per molti questo cambiamento è stato doloroso in queste condizioni lanciare la fase due quella della ricostruzione dell'America sarà più arduo del previsto
Obama però per le mondo ha preferito dire la verità sui cittadini ha evocato la necessità di migliorare la competitività l'innovazione
Evocando la Cina la Corea del Sud di Paesi europei la Russia non ha nascosto i settori in cui
L'America il ritardo dobbiamo fare meglio ha concluso queste parole si iscrivono evidentemente anche in un contesto politico lo scontro con l'opposizione repubblicana su i tagli
Alla spesa in vista anche delle presidenziali del due mila e dodici resta il fatto che se gli Stati Uniti intendono realmente adattare la loro economia creare i posti di lavoro di cui hanno bisogno B
Devono fare molto meglio come ha detto Obama così
Tra l'altro le Monde nel suo editoriale di oggi e veniamo
Al mondo arabo alle rivolte in Tunisia in Egitto in parte anche in Libano dove
C'è la contestazione alla nomina di un Primo Ministro indicato da hezbollah la rivolta di un'intera regione Mandela fanno la politica estera americana questo
Il titolo di un'analisi del New York Times di ieri che potete leggere oggi sulle ralla Tripi un
Scrive il quotidiano americano assistendo allo spettacolo di manifestanti rabbiosi che si scontrano con i poliziotti antisommossa dalla Tunisia all'Egitto al Libano
L'Amministrazione Obama brancola alla ricerca di un piano per gestire una regione da sempre difficile ma che
Ora all'improvviso accelera avverso direzioni pericolose
In Egitto dove un alleato fedele Hosni Mubarak confrontato a dure manifestazioni
E il Libano dove sta prendendo forma un governo hezbollah l'Amministrazione deve fare i conti con forze volatili potenzialmente ostili
Che hanno già iniziato a ridisegnare il paesaggio politico della Regione per l'Amministrazione Obama si Trotta si tratta di una svolta sorprendente ma anche il Progetto faro di Obama nella regione i negoziati di pace israelo palestinese
è diventato più complicato questa settimana con la pubblicazione di documenti confidenziali che dettagliano le concessioni palestinesi offerte a Israele la pubblicazione infatti rende meno probabile l'accordo palestinese su qualsiasi futura concessione ad ogni modo
Scrive il New York Times i funzionari dell'amministrazione riconoscono che gli Stati Uniti hanno un'influenza limitata su molti attori della regione e che una crisi in Egitto potrebbe mandare in crisi tutta l'agenda di politica estera così l'Amministrazione ora procede con cautela
Tentando di bilanciare le aspirazioni democratiche dei giovani arabi con i freddi interessi
Strategici e commerciali americani questo significa anche sostenere Governi autocratici impopolari anche se questo vuol dire spingere i giovani a rivoltarsi contro gli Stati Uniti così
Il
New York Times spiega spiega la strategia o la tattica dell'Amministrazione Obama chi invece chiede sostegno per i giovani democratici del mondo arabo da parte
American è il Wall Street giornali in un editoriale la Tunisia la strada araba mentre le proteste contagiano legittimi democratici necessitano del sostegno statunitense
La rivoluzione dei gelsomini della Tunisia iniziata lo scorso mese con un venditore di frutta disperato che si è mollato con il fuoco per strada
Può diffondersi altrove in un mondo arabo dominato da autocratici questa domanda non è così assurda dopo le proteste in Egitto dove migliaia di persone al
Hanno chiesto la fine del regime trentennale
Per il presidente Hosni Mubarak scontrandosi con le forze di sicurezza in tutto il Paese
Il Governo Mubarak però è molto più caparbio di quanto fosse regime stanco corrotto del tunisino Ben Ali
L'esercito egiziano il più ampio più integrato nel Governo rispetto l'esercito tunisino che ha rifiutato di sparare sui manifestanti ora
Sembra sostenere libere elezioni sono i militari che hanno portato al potere Mubarak il suo predecessore annuale Sadat un rovesciamento analogo a quello tunisino al Cairo insomma appare improbabile secondo il Wall Street Journal
Ma l'esempio tunisino sembra aver rotto un tabù psicologico nelle famose strade arabe agli arabi viene tipicamente permesso di manifestare contro l'America ma non contro di loro stessi Governi
Vedere la Tunisia diventare la prima rivoluzione araba nata nelle strade sta liberando altri arabi che hanno accesso sia da Al Jazeera ma hanno poco spazio civico possibilità di espressione democratica nei
Nei loro paesi questa c'è una ragione in più per aiutare la Tunisia ad avere successo la partenza improvvisa di Ben Ali e lasciato un fatto che nessun politico partito può riempire facilmente
Occorrono elezioni libere che sono l'unico strumento per garantire un governo realmente legittimo e rappresentativo i nuovi leader della Tunisia hanno dichiarato un'amnistia per i prigionieri politici legalizzato i gruppi
I gruppi politici l'uso del principale partito islamista rinascita
Per il Wall Street Journal si tratta di un rischio accettabile Benaglia aveva vietato rinascita nel novantadue mandando il suo leader Scilm Ganucci in esilio a Londra
Il partito si dice sia la forza d'opposizione più organizzata oggi in Tunisia ma la Tunisia
è ampiamente laica composta da una classe media insomma non è un terreno fertile per l'Islam radicale
Alla fine il pluralismo politico ed economico e istituzioni durevoli sono la miglior difesa contro i tiranni siano essi tiranni laici o religiosi
è vero che a volte si preferisce l'autocrate amico l'islamista e si teme ma gli Stati Uniti non possono più permettersi il lusso di una scelta abbiamo cercato l'alternativa dell'autocrate per decenni il sostegno americano per i tiranni arabi in realtà ha giocato a favore degli islamisti negare al popolo il diritto di scegliere i loro li per spesso alimenta il sostegno a favore degli islamisti come unica alternativa al potuto e potere corrotto certo
Non tutte le rivolte di strada contro la tirannia hanno successo ancora meno arrivano la democrazia le aspirazioni della rivoluzione verde
Del due mila nove in Iran sono state repressi democratici cinesi non si sono ancora ripresi da piazza Tienanmen ma questi casi
Dimostrano che la sete per la libertà trascende la geografia la religione la cultura politica gli Stati Uniti devono far sapere agli arabi che sono dalla parte delle libertà politiche così
Il Urso di giornata
In in questo bel
Editoriale
Sulla sulla su questa Regione
Che in particolare l'IBAR non vi segnaliamo un commento di ieri di divelte la speranza e la disperazione spesso vanno di pari passo
In Medioriente mentre i tunisini stanno celebrando la loro rivuole rivoluzione guardano al futuro con ottimismo un'altra rivolta popolare è stata schiacciata sostanzialmente la rivoluzione dei centri in Libano
Del due mila e cinque perché la Siria e Hezbollah tornano essere forze
Dominanti con la nomina a primo ministro del miliardario Nejib
Micale atti tutto questo è un disastro per il Libano scrive tra l'altro
Divelte ancora una volta le forze Proci dell'Italia hanno subito una sconfitta decisiva
Questo rende ancor più importante il lavoro del Tribunale internazionale sul Libano cioè della giustizia internazionale se lei li del Paese non resisteranno gli ultimatum di hezbollah B
La comunità internazionale deve farlo hezbollah e la Siria nel due mila cinque pensavano di poter assassinare il premier libanese senza pagare alcun prezzo
A raffiche arrivi all'epoca non si può permettere loro di vincere questa scommessa così divelta non ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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