Gli ultimi giorni di Paolo Borsellino - Presentazione del libro di Giorgio Bongiovanni e Lorenzo Baldo (Aliberti Editore)

Buonasera
Presente
Buonasera benvenuti a questo alla presentazione del libro gli ultimi giorni di Paolo Borsellino con gli autori Lorenzo Balducci osé Bongiovanni i nostri ospiti
Prima di cominciare vorrei dare la parola al Presidente della Facoltà di giurisprudenza Antonio scaglione che ci fa gli onori di casa
Grazie
Desidero anzitutto o porgere il mio più cordiale saluto
è
Quello di tutti i docenti dalla Facoltà di giurisprudenza all'ingegnere Salvatore Borsellino fratello del compianto Paolo che personalmente ho avuto il privilegio di conoscere e di stimare profondamente
L'incontro di studio odierno dedicato alla presentazione del volume degli ultimi giorni di Paolo Borsellino dalla strage di Capaci e di via D'Amelio mi impone anzitutto di rivolgere un particolare plauso
Ai due autori Giorgio Bongiovanni Lorenzo Baldo
Per il loro pregevole e interessante lavoro
Che costituisce indubbiamente sicuramente un'ulteriore profondo tassello per l'accertamento della verità sulle stragi mafiosa del novantadue
Nell'introduzione al volume che è riportato un pensiero di Paolo Borsellino che giustamente ha sottolineato la necessità di un impegno complessivo
Di tutte le istituzioni statali e della società civile nella lotta alle mafie
Questo incontro e il successivo che si svolgerà nel presto albanese ex cinema Eden soldi si riferiscono perfettamente in un percorso per non dimenticare che la nostra Facoltà giuridica ha sempre seguito
Proprio per questo motivo alcuni anni fa abbiamo collocato prima dell'ampia scalinata che conduce a quest'Aula Magna una stele marmorea
Che vorrei ricordare tutte le vittime innocenti dalla mafia
Ed in particolare gli studenti dalla nostra facoltà
Che dopo il brillante conseguimento della laurea e dopo avere svolto egregiamente il loro lavoro e il loro ufficio sono caduti nell'adempimento del dovere nel corso di ignobili ed azzerati attentati mafiosi
In un arco temporale che va dagli anni Settanta al mille novecentonovantadue l'ultimo di questi caduti e proprio a Paolo Borsellino
Queste vittime alla mafia come si legge nel volume edito dalla nostra facoltà rappresentano una testimonianza di coraggio civile
Difensore dovere spinto sino al sacrificio personale la cui forza è tale da restare monito costante per tutte le delegazioni di studenti e per tutta la società civile
Ai nomi scolpite devasta eletto dobbiamo aggiungere quello del capitano dei Carabinieri Emanuele Basile
Studente alla nostra facoltà e vi rimane mafiose impedirono di conseguire la laurea proprio per questo motivo l'anno scorso abbiamo conferito alla memoria del Capitano la laurea honoris causa in giurisprudenza
Come è stato scritto nel programma di un precedente al convegno delicato questa volta le vittime del terrorismo la semplice memoria del male delle sue vittime non è sufficiente a prevenire il ritorno del male
è quindi necessario che il richiamo del male ci ha sempre accompagnato da una interpretazione e da un impegno costante
Il nostro impegno scientifico e didattico è stato sempre continua intenso
Voglio ricordare
Il contributo che la Facoltà di giurisprudenza ha dato nel lontano mille novecentottantadue all'introduzione dell'ASP del delitto di associazione di tipo mafioso
Nonché all'introduzione delle misure di prevenzione di carattere patrimoniale
Voglio altresì ricordare tutte le altre scelte in tema di prevenzione e repressione delle mafie in tema di regime processuale per il terziario differenziato per i fatti di mafia
Ricordo le ultime pubblicazione del due mila dieci le misure patrimoniale antimafia e l'altro volume scenari di mafia orizzonte criminologico e innovazioni normative curate da docente del nostro Ateneo
Ricordo altresì sulle dell'azione penale il commento alla recente legge istitutiva dell'Agenzia nazionale per l'Amministrazione e destinazione dei beni confiscati alla mafia
Quanto all'aspetto didattico e di formazione annualmente organizziamo seminari convegni e incontri di studio per gli studenti
Per i magistrati e per gli appartenenti alle forze dell'ordine su tutti i più attuali termiche nodi problematici relativi alla lotta alla mafia e abbiamo altresì istituito un corso di studio in legislazione antimafia
Sicuramente ho ecceduto il tempo assegnato agli utilizzi di fallimento
Concludo con la certezza che i risultati di questo incontro
Contribuiranno all'ulteriore diffusione rafforzamento soprattutto dalle giovani generazioni di una forte coscienza civile contro le mafie e contro ogni forma di violenza di corruzione e di legalità
Concludo rivolgendomi l'augurio più fare vedo di buon lavoro e vi ringrazio per la vostra attenzione
Grazie
Anthracite vi ringrazio tutti per essere intervenuti oggi
E soprattutto ringrazio Lorenza antimafia duemila per avere coinvolto ma
è Unione l'associazione che qui rappresento in questa iniziativa
Confesso di essere molto emozionata della stessa emozione che mi assale tutte le volte in cui
Mi trova contatto con queste persone
Che in ambiti diversi ed in modi diversi stanno condizionando la nostra storia quella del nostro Paese la nostra storia individuale
Ed ogni volta che mi trova d'Oro fianco miscuglio di sensazioni diverse che vanno da rispetta e l'ammirazione per l'attività che quotidianamente svolgono
E la voglia di riscatto temi prende tutte le volte che penso alla mia terra e a quello che ne hanno fatto e che ne stanno facendo
Ho cominciato a leggere questo libro l'otto gennaio quando da Agrigento mi recavo verso Barcellona Pozzo di Gotto a commemorare un'altra vittima della mafia Beppe Alfano
Ed ho continuato a leggerlo in Spagna dove mi trova adesso per per motivi di studio
E dove ho notato una cosa venire estremamente fastidio
Il fatto che alla frase scusi chiara
La gente mi guardi e dica sei mafiosa e dopodiché i più curiosi mi chiedono ma cos'è la mafia e qualcun altro mi dice
Ai padrino Berlusconi
Ecco che in quel momento mi assale una rabbia indescrivibile quello
Quella di chi sa che la nostra terra non è solo questo ma è anche altro ed è quello che stiamo vedendo oggi qui dentro e queste persone che stanno seduti a questo tavolo
Sono giudici che cercano ogni giorno di applicare la la giustizia e la legalità la nostra Costituzione
Sono giornalisti che operano senza bavaglio con mille difficoltà e sono uomini che fanno della lotta alla mafia uno stile di vita e che spingono i giovani
A crederci ancora anche se è difficile ed è difficile in una terra come la nostra in cui il sistema delle raccomandazioni quello dei favori vige
In cui vige il voto di scambio in cui abbiamo avuto come Presidente della Regione un Salvatore Cuffaro e adesso un Raffaele Lombardo
è una terra in cui
Le famiglie ti insegnano che forse è meglio non immischiarsi in certe cose perché poi potreste avere problemi in futuro
Meglio stare zitti meglio dire nenti sacciu e rimanere in un silenzio più rassicurante
è la terra Defazio appalti della mafia dei colletti bianchi di stragi risolte come questa di cui stiamo parlando
In mezzo a questa personalità che invece fanno molto per la nostra terra mi sono chiesta quale potesse essere
Il mio contributo oggi
Ed ho pensato ad un episodio che semplicemente vi voglio raccontare
E ci pensavo ieri Mario mentre rileggevo alcune parti del libro con le lacrime agli occhi
La commozione di sentir parlare di una persona che non ho conosciuto ma che sento così vicina grazie alle parole di chi ha lavorato a contatto con lui
Quello che mi è piaciuto di questo libro è proprio il fatto che riesce a mettere insieme quello che non tutti sono riusciti a fare e cioè permetterà lettore di conoscere non solo le fatti ma anche le persone
Conoscere Paolo giudice e Paolo persona in un modo così naturale che ci sembra di conoscerlo da San tre
Mi sono ritrovato ad un certo punto pensare ad una giornata di dicembre a pensare al
Dodici dicembre dell'anno scorso
Silenzio in via D'Amelio tutti in cerchio attorno all'albero di Paolo
Tanti cartoncini Rossi tre suoi rami con i pensieri che tanti giovani provenienti da tutta Italia avevamo scritta
Salvatore rally enti seduto a toccare con le mani il tronco di quell'albero
Quasi a cercare di prenderne la linfa vitale mentre ricordava la vetustà nel posto in cui tutto era accaduto con l'ombra di Castelluccio peggiora su minacciosa
Un mandolino suonavo un'Ave Maria e lì intorno tanti giovani abbracciati non tutti si conoscevano ma si sentivano nitida un vincolo indissolubile
Il fatto di condividere dei valori di cercare la verità e la giustizia gli occhi lucidi dando sì la mano quasi a farsi forza l'uno con l'altro ricordarsi che possibile un'altra italiche possibile un'altra Sicilia
E ne dobbiamo piano piano a lavorare per quel cambiamento culturale che mostra
I suoi accenni ma che dobbiamo coltivare ed è da nei giovani che deve partire
Prima di combattere la mafia devi farti un'auto esame di coscienza e poi dopo dopo aver sconfitto la mafia dentro dita per combattere la mafia che c'è nel giro dei polemici la mafia e siamo noi di nostro modo sbagliato di comportarsi così scriva evitate nel suo diario
Ed è da qui che nei giovani vogliamo cominciare spingendoci poi a dare supporto a quei magistrati che in un sistema corrotto cercano di fare il loro lavoro seppur con grandi difficoltà
Ci sono anche questi giovani in mezzo a tanto silenzio e a tanta gente che fu che fa finta ancora che la mafia non esista
Ci sono giovani che cercano di far camminare sulle loro gambe gli insegnamenti di Paolo e che studiano magari per poter contribuire a rendere migliore questa terra
E mi auguro che da questa facoltà escano altri giovani di questo calibro
Sotto l'insegnamento di professori che sappiano infondere giusti ideali di verità e di giustizia e soprattutto ancora oggi la voglia di sperare di scommettere senza appiattirsi ad una realtà così desolante
Grazie Lucia come sempre confermi
La buona scelta che abbiamo fatto di
Coniugare il nostro lavoro di giornalisti a alla voce della società civile soprattutto alla voce di di un futuro possibile che tu questa sera
Questo oggi rappresenti io entrerò nel vivo della nostra serata introducendovi
Un libro che
Anche se forse fosso ovviamente sembrare di parte perché sono al mio direttore il mio vice direttore ad averlo scritto
Con quanta più obiettività possibile devo dire che
Siamo è veramente
Un documento unico giallo accennato Lucia
Lorenzo e Giorgio sono riusciti a coniugare
Diversi aspetti
Della così dell'esercizio di scrittura di un giornalista da una parte
La vita di Paolo Borsellino la gran grande spessore umano l'esempio il rigore
La l'affetto e delle tante persone che lo hanno amato perduto e la sua incredibile capacità lavorativa e dall'altra l'inchiesta giornalistica
L'inchiesta giornalistica che ha il merito di di vedere aggiornato fino quasi a pochi a pochissimi mesi fa
Tutto lo stato delle indagini incorso in questo momento sia a Palermo che a Caltanissetta e che ruotano
Proprio attorno alla stragi di via D'Amelio con un inevitabile collegamento con la strage di Capaci e persino con il fallito attentato all'Addaura
Non mi dilungo passo immediatamente la parola il mio collega e amico un fraterno Lorenzo
Vorrei chiederle ti anche vorrei che tutti i casi ma tutti noi che siamo qui ad ascoltarti stasera con gli Stati i motivi
Per cui mi avete deciso di scrivere questo libero e che cosa hai trovato
Nel viaggiare attraverso la vite di Paolo Borsellino dell'Italia anche
è venuta dopo Paolo questi tra
Noi intanto ringraziamento profondo per per essere qui a tutti i relatori soprattutto a voi che siete in questo momento investono in questa sala
L'emozione tanta perché se nel momento stesso che abbiamo scritto insieme a Giorgio questo libro
Ci immergiamo quella che una vera e propria parabola nella vita di Paolo Borsellino
E abbiamo
Sentito forte dentro di noi qui momenti abbiamo rivissuto grazie testimonianze
Di coloro che abbiamo intervistato di di persone che hanno proprio a stretto contatto respirato la stessa rete Paolo Borsellino sentendo le loro parole e le abbiamo fatte nostre abbiamo rivissuto tre e quello che ci ha spinto a scrivere questo libro è stato proprio quello trasmettere
Il valore di una vita che il titolo di questo libro straordinario che ha scritto Alberto Lucentini e che ritengo sia di profilo Antonio ogni pagina si percepisce la vita di Paolo Borsellino ecco la stessa cosa
L'abbiamo voluta cercare con molta umiltà e con grande rispetto di trasmettere attraverso questo libro affinché chiunque
Non abbia potuto conoscere Paolo Borsellino
Possa
In questo caso iniziare a comprendere la grandezza la profondità la bellezza di quest'uomo
E su tutto questo spirito di servizio e questo amore verso il suo prossimo perché quello che ci ha colpito fortemente questo questo sapere questa consapevolezza dell'epilogo che l'aspettava e questo suo comunque andare incontro non
Dal punto di vista dire già coniuge arrendevolezza no
Lottando cercando la verità fino alla fine cercando di capire in quei cinquantasette giorni dalla strage di Capaci a quella di via D'Amelio
Qual era il gioco grande che Giovanni Falcone aveva individuato e che lui stesso Paolo Borsellino stava individuando e stava arrivando
A capire questo grande del meccanismo dentro il quale si muovono umili delle istituzioni deviati cosiddette deviate
Esponenti che dovrebbero essere servitori fedeli dello Stato che invece non lo sono gli stava arrivando acque ACCAM capire questa verità
Ciò che è stato
è stato impedito perché appunto questi poteri occulti questi poteri deviati hanno chiesto a Cosa nostra di accelerare la strage di via D'Amelio e questa è una delle anomalie che abbiamo voluto
Scrivere nel libro questa questa strage così veloce a distanza di cinquanta sette giorni dove appunto a distanza di diciott'anni adesso ci rendiamo conto vi sono stati dei veri e propri depistaggi
Dove indagini sono state indirizzate verso una certa parte per non toccarmi un'altra e le procure appunto di Palermo Caltanissetta Firenze che stanno
Una volta per tutte cercano di arrivare alla verità completa e totale di questa strage che può essere unita anche distratto se arriveranno le risposte
Concrete e di riscontrabili dove appunto per cioè le situazioni sono sono si pensano seduti a tavolino con Cosa Nostra ho trattato questo termine che ormai di uso comune la trattativa e che piano piano
Entra nella testa delle persone grazie anche all'opera meritoria straordinaria di Salvatore Borsellino che col suo movimento delle agende rosse sta risvegliando tante coscienza nel nostro Paese
E lo stesso cammino che ha iniziato Rita Borsellino nel novantadue insieme a don Ciotti insieme Antonino Caponnetto questo risvegliare le coscienze ma dobbiamo continuare a farlo perché se no
Rischiamo di dover
Rivivere in diversi comari diverse modalità ma rivivere quell'orrore che è stato novantadue
Vorrei
Concludere con
Una cosa che ci tengo tanto dire perché quello che che abbiamo compreso immergendosi nel tempo Borsellino è stato proprio come vi dicevo prima questo amore incondizionato verso il suo prossimo
E che noi ricettiva rivediamo attraverso i suoi allievi ha preso questi magistrati che continuano nonostante tutto ad andare avanti nonostante attacchi vergognosi per un Paese così rito civile
Al quale assiste ai quali assistiamo giorno dopo giorno da parte di un potere politico corrotto colluso a volte e noi non possiamo permettere di lasciare passare questi messaggi
Primo perché disponiamo e diventiamo voi stessi colpevoli di qualsiasi cosa dovessero accadere ma soprattutto perché non è il nostro futuro della nostra democrazia
Un'ultima cosa ci tengo a dire quando odio di noi chiamato esigere che la maschera poggiata sul voto di questi mandanti esterni
Delle stragi venga strappata via definitivamente ogni cittadino che si definisce onesto al dovere di sostenere questi valorosi magistrati impegnati nelle indagini sul biennio stragista novantadue novantatré che cercano di fare luce sulla trattativa mafia è stato
Ribellando sia agli insulti rivolti a Magistratura come ho detto prima da parte di una classe politica colluse corrotta e di fronte allo smantellamento sistematico della nostra Costituzione da parte di quella stessa classe politica
Che non intende far luce sul proprio passato non possiamo fare altro che opporre la nostra resistenza
Dobbiamo lottare insieme uomini appunto come Salvatore Borsellino e come tanti altri che
Magari più dietro le quinte lo stanno facendo giorno dopo giorno
E l'ultimo ringraziamento ci tengo a farlo i familiari delle vittime
Degli agenti di scorta di Paolo Borsellino Claudio trenino Agostino Catalano Emanuela Loi Vincenzo Fabris nulli e di Walter cosina
Per la loro dignità nel reggere un simile dolore e per i valori altissimo della loro richiesta di giustizia di cui tutti siamo debitori ed Antonino Vullo anche l'unico sopravvissuto della strage di via D'Amelio
Per la sua determinazione ad andare avanti l'ultimissimo ringraziamento con tutto il cuore Vagne se Borsellino
Per la sua incrollabile speranza il sogno di Paolo Borsellino si realizzi e che finalmente questa terra diventi bellissima grazie
Io adesso mi vorrei rivolgere a Umberto Lucentini
Nel nel suo libro Paolo Borsellino il valore di una vita scrive come Paolo fece dell'umiltà e della discrezione l'espressione della propria integrità e dirittura in un mondo saturo di parole di protagonismo
In questi violenti contrasti che investono ugualmente il privato il pubblico sta al ponte sta appunto il valore di una ditta il dramma specificatamente italiano di un uomo che in una società ampi ammalata di rassegnazione ha saputo rinunciare alla propria tranquillità
Per conquistare un giorno la tranquillità di tutti e Scarpinato qui nel libero
Sottolinea come
Non come non dobbiamo tradire questo atto d'amore e ricambiamo restando stante
Restando
Sembra e comunque al nostro posto non vogliamo
Qualunque cosa
Sia caduta qualunque cosa dovesse accadere non cediamo mai alla tentazione per calcolo per vitto per stanchezza de accodarci alla maggioranza di Barabba
Io volevo chiederle
Come un giornalista di oggi
Può non accodarsi Barabba
Come può riuscirci
Oggi come sono cambiati i rapporti tra
Tra la politica il sistema di informazione
E in generale rileggendo questo libro lei come ha vissuto questo rileggere tavolo a distanza dopo il tempo che è passato dalla scrittura del suo libero
Della domanda
Intanto io
Devo vorrei sottolineare una una cosa
Mi chiamo Umberto per favore
Vorrei sottolineare questo
Io oggi sono veramente onorato di essere qui
Con tutti voi ma di essere qui seduto accanto a Rita Borsellino a Salvatore Borsellino te
Non sono semplicemente
Il la sorella il fratello di Paolo diciamo perché hanno come dire per questioni anagrafiche
Ma sono due persone che ognuno a loro modo o ognuno con la propria personalità con la propria passione con il proprio impegno quotidiano
Come dire sono
Assolutamente scusate se ve lo dico sono assolutamente all'altezza del proprio fratello
E
E poi sono anche
Onorato di essere qui
Insieme a due magistrati come Antonio Ingroia e Nino Di Matteo
Che
Anche loro
Non semplicemente perché hanno la stessa toga di Paolo Borsellino ma
Sono anche loro assolutamente all'altezza di Paolo Borsellino
E anche se oggi
Per tanti cioè tanti non la pensano così io sono onorato
Di essere
Loro amico
E lo dico dal profondo del cuore
Adesso
Rispondo
Prima di rispondere alla tua domanda risponda una domanda che Lorenzo Baldo mi fa da un mese
E mi dice Umberto ma come ti è sembrato questo libro e io
E da un mese che
Cerco di non rispondenti perché siccome
Sapevo di essere stato invitato qui oggi insomma volevo come dire volevo
Dargli la risposta che ovviamente vale
Vale per Lorenzo ma vale anche per Giorgio chiaramente volevo rispondere alla tua domanda la vostra domanda
E dico che
Come dire questo libro
Per me la
Naturale
Prosecuzione del libro Paolo Borsellino al valore di una vita
Che è stato scritto nel
Novantatré novantaquattro non è stato scritto solo da me ovviamente ma sottoscritto dalla signora mia se Borsellino da Lucia da Manfredi da Fiammetta da Rita da Salvatore da Adele
Da Antonio Ingroia
Da tutti gli altri
Testimoni di questa vita di questa persona che ha segnato profondamente la mia vita
Diciamo e ancora oggi
Mi come dire mi riserva delle sorprese incredibili perché ancora oggi a me capita
Di incontrare magistrati che sono stati colleghi di Paolo Borsellino che hanno lavorato con lui che quando Paolo parlano
Di Paolo Borsellino dopo un po'hanno le lacrime agli occhi mi è successo una settimana fa
E quindi ecco questo libro è un po'insomma i il nostro libro come dico sempre
Cresciuto
Che ha fatto la sua strada perché il nostro libro aveva
Anche per scelta aveva una come dire si è fermato fino a un certo punto nel senso che è stato scritto nel novantaquattro poi
Grazie alla Edizioni San Paolo
Che lo ha voluto ristampare dato che la Mondadori non ha ritenuto opportuno fare una ristampa diciamo incollano economica
Ecco la San Paolo ha ritenuto di ristampa pro e quindi
Diciamo ha consentito un lieve aggiornamento ma con una scelta precisi
Fin dall'inizio cioè il libro che abbiamo scritto noi ero libero che doveva ricordare la vita di Paolo Borsellino fino a un certo punto
è ovvio che
Nella nella parte finale del libro
Vale abbiamo dovuto necessariamente un po'
Cercare di
Rendere evidente quello che già si sapeva e si intuiva nel nel novantadue cioè che la strage di via D'Amelio non è stata una semplice strage di mafia ma che dietro c'era altro
Allora quando diciamo la prima parte di di questo libro è stata scritta non si sapeva tutto non si sapeva della trattativa tra Stato e mafia non si sapeva
Che fine avesse fatto l'agenda rossa non si sapeva di
Ora sì non si sa anche ora
Ecco c'erano tante cosa che non si sapevano ma che si intuiva no quindi la diciamo l'importanza
Di questo libro e non soltanto
Scriverei ricordare quello che era stato scritto ma che era stata la vita di Paolo Borsellino ma appunto è stata l'importanza di averle integrata
Con tutto ciò che si sta venendo a scoprire adesso grazie al lavoro
Di magistrati coraggiosi di magistrati
Precisi di magistrati altamente professionali che hanno appunto
Svelato tutti noi quello che un po'tutti noi sappiamo
Adesso
Quindi
Spero di avere dato una risposta esauriente anche se l'emozione ovviamente non non mi consente di dire esattamente quello che penso ma insomma spero di avere reso un po'l'idea su quello che penso e dico anche è una cosa per rispondere
Alla alla domanda di Lucia
Rispetto al novantadue novantatré novantaquattro rispetto agli anni scorsi certo tutto è cambiato
Ed è cambiato in un certo senso in
Peggio per quanto mi riguarda per quello che è la mia come dire esperienza la mia idea la mia percezione del cambiato in peggio dal punto di vista dalla politica
Perché
è giusto ricordare che
Anche negli anni in cui Falcone Borsellino
Con i loro pull antimafia dell'ufficio istruzione
Conducevano le inchieste difficile scottanti che toccavano la politica è lì
Anche allora venivano accusati di essere i famosi giudici sceriffi giudici poliziotti i giudici che esse con le loro indagini
Toccavano e colpivano i potenti dell'economia della politica erano responsabili di mettere a rischio l'economia siciliana o la politica siciliana insomma sono cose che abbiamo già sentito dire
Oggi
C'è
Un passo in più
Oggi purtroppo
Mo'sempre più spesso siamo abituati a sentire
Quello che sentiamo ogni giorno è quasi non dico esserne assuefatti perché per fortuna non lo siamo però ad assistere al fatto
Che molto spesso
Persone che rivestano incarichi istituzionali si possono permettere l'hub il l'uso di insultare
Chi fa il magistrato che per me ad esempio una cosa
Come dire ed è una cosa devastante è un esempio è un esempio devastante che viene dato a tutta la alla collettività
Per cui
Pepper i giornalisti come allora anche adesso si
Ovviamente si può oggi riuscirà a fare del giornalismo che cerchi di
Ostacolare questa in questo modo di fare che a molti di noi non piace
Ci sono molti più mezzi di comunicazione di massa rispetto a prima e questo forse
Mille
Cioè internet ad esempio
Che uno strumento a cui io credo tantissimo
E quindi ci sono le televisioni c'è comunque un po'più di libertà e
Anche se il la censura i tentativi di censura sono sempre più forti e sempre più
Evidenti dato il famoso conflitto di interesse di cui ormai quasi non parla più nessuno
Ecco
Per i giornalisti in un certo senso è più facile fare passare comunque
Le notizie i messaggi le censure
Verso quello che ci è sul che ci succede attorno
Però io ancora non non mi rassegno al fatto
Che qui in Italia possa succedere una cosa che
Mi sembra sia passata sotto silenzio è veramente certe volte mi chiedo come possa accadere
Pochi giorni fa è venuta fuori su tutti i giornali la notizia
Che i direttori delle testate media sette dintorni sono stati convocati da Silvio Berlusconi ad Arcore
Per organizzare la controffensiva mediatica su tutto ciò che è successo
Bene questa credo che sia una
Intanto una violazione di legge prima di tutto perché c'è una legge che prevede
Appunto il conflitto di interessi per cui c'è una legge che prevede che
Una persona che fa il Presidente del Consiglio non possa
Convocare i direttori di una casa editrice e organizzare una controffensiva mediatica questa
Che poi
Ovviamente la sua
Ecco questa è una cosa che ecco ancora oggi un po'mi spaventa perché per carità
Oggi succede con Berlusconi ma mi spaventerebbe se succedesse con lo diciamo le l'omologo opposto se un domani mai dovesse esserci
Ecco perché penso che Acco sia importante che i giornalisti e ma soprattutto i lettori che sono poi insomma le persone a cui il lavoro del giornalista è destinato
Fossero sempre più esigenti si nei confronti della politica sicuramente nei confronti della magistratura sicuramente ma anche nei confronti dei giornalisti
Per fare in modo che i giornalisti facciano sempre soltanto il proprio dovere
Il dottor Ingroia
Lei come
Tra l'altro ha curato la prefazione del libro
Rispetto a tutte queste vicende è stato allievo di Paolo Borsellino suo apprendista
Comico e poi anche incaricata di indagare su le vicende che ruotano attorno alla strage di Vienna meglio diciamo che
La sua persona un po'attraversa tutta la storia di questo libero dalla parte diciamo umane emotiva di Paolo Borsellino fino
Alla parte diciamo così più tecnica ma delle indagini
Sono passati molti anni da quello che così seguendo il vostro lavoro abbiamo capito sarà molto e molto arduo all'impresa di riuscire ad affermare una verità
Giudiziaria su quello che accadde prima durante dopo la strage di via D'Amelio
Però a mio avviso si al vostro lavoro che come lavoro di giornalisti lavora dalla società civile hanno reso possibile trasmettere quello che era Paolo Borsellino come uomo magistrati io volevo sapere secondo la sua opinione
Quanto incide sul miglioramento della collettività
La la verità giudiziaria e quanto è allo stesso modo importante la testimonianza di quello che era Paolo Borsellino non so se chiare la domanda quanto queste due cose siano l'uno in cui la conseguenza dell'altra
E quanto se non si dovesse raggiungere una verità giudiziaria sia comunque importante
Il testimoni di vita e anche come magistrato che ha lasciato Paolo Borsellino
Sì
Grazie
Ma io ringrazio la domanda
Perché
Credo che
Che colga
La questione centrale
Il nodo delle ragioni per le quali
Si iscrivono libri
Come questo delicato a Paolo Borsellino dedicato in particolare negli ultimi giorni Palumbo Cerlino
E spiegherò anche perché
Siamo qui
Perché
C'è questa
Parte
Diciamo così più consapevole più sensibile dell'Italia
Che
Desidera che esige
Verità e giustizia
Su quella stagione
Io sono convinto
Che una
Autentica democrazia
Si misura
Attorno ad alcuni
Valori fondanti
E che
Alcuni di questi valori
Che sono valori riconosciuti nella Carta costituzionale che
Ruotano attorno a princìpi fondamentali della nostra Carta costituzionale dire della nostra convivenza civile alcune questi valori
Sono stati e sono tuttora negati
è la ragione per la quale
La nostra e ancora una democrazia incompiuta potremmo dire una democrazia dimezzata sì
Che c'entra
Con
Con ma sta segretamente io credo che c'entri tantissimo
Quali sono questi
Valori negati
Uno di questi e quello su cui
Attorno al quale si dibatte il nostro
Paese danni
E quello del principio di eguaglianza
Il principio di eguaglianza in
Consacrato nell'articolo tre della Costituzione
Chi è soprattutto innanzitutto come suo presupposto eguaglianza anzi tutti i cittadini di fronte alla legge era appunto
Una
Punto cardinale
Punto di riferimento della opera professionale ma potrei dire anche del percorso umana ed esistenziale di
Paolo Borsellino e quindi ecco come si vedono le due cose
Ma a che fare anche con la questione appunto negli ultimi giorni di Paolo Borsellino e delle
E possibilità
Delle chance che al nostro Paese ed è arrivare alla verità su quella stagione due cose non sono indipendenti non sono legate
Solo se il nostro Paese riuscirà a riconquistare l'eguaglianza spesso negata cioè l'eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge il principio che non solo
I più deboli ma anche i potenti devono rispondere dei reati che commettono
Non solo IRI i soggetti deboli verso i quali la legge penale e spesso implacabile
Veloce al punto di essere quasi feroce
Mentre invece finisce per essere
Leggera e lentissima
Fino alla sua estinzione fino alla sua
Negazione in quanto
Giustizia quando invece
Si imbatte né potenti
Io credo perciò
Che
Non esiste democrazia senza eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge l'ultimo decennio
E anche più
Di una legislazione
Finalizzate invece affare il nostro diritto il diritto penale in particolare come diritto diseguale debole come il forte forte con i potenti si muove del tutto in controtendenza
Con il principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge la sequenza delle leggi ad personam contra personam la legislazione di privilegio di riproposizione di import immunità e impunità
Non a caso
Più volte bocciata da uno dei pochi e baluardi di resistenza costituzionale che ancora
Atteniamoci alla Corte costituzionale che si è trovata più volte a dover intervenire
Dichiarando incostituzionali leggi proprio
Sotto il profilo della violazione del principio di eguaglianza né una dimostrazione
E fin tanto che non riusciremo a portare a compimento
Un
Il processo che anche
Un'intera generazione di magistrati di cui
Paolo Borsellino ha costituito
L'esempio l'ultimo dei caduti
Di questa generazione magistrati ha dato la vita proprio anche per l'affermazione del principio di eguaglianza proprio anche per affermare una giustizia penale che non guardasse in faccia nessuno fintanto che
Non
Riusciremo a a sanare questa divaricazione noi non avremo una democrazia e la
E l'assedio
Cui è stato sottoposto
L'autonomia ed indipendenza della magistratura
Da parte di
Ben precisi settori della politica dell'informazione dell'economia
Non è
Mai stato e non è
Oggi
Fine a se stesso
Non è
Finalizzato a
Vendicarsi
Di una magistratura disubbidienza
Ma ha come finalità quello di negare sotto altra forma del principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge della ragione per la quale
L'autonomia e indipendenza la magistratura la difesa da
Tutti i cittadini che hanno a cuore il principio di eguaglianza le sorti del nostro democrazia perché solo la magistratura autonoma indipendente dal potere politico dei cosiddetti poteri forti
Può essere garanzia di una
Giustizia applicata appunto in modo eguale nei confronti di tutti i cittadini ma
Non è solo l'eguaglianza il
Valore negato che fa della nostra una democrazia incompiuta un altro valore negato
Quello della libertà
Della libertà dai poteri criminali
Poteri criminali che hanno condizionato l'intera storia del nostro Paese
Ne convenzionato l'interazione del nostro Paese da da secoli e non è un caso
Che l'Italia sia
Il paese di democrazia esce tale ha più elevato tasso
Di stragismo e di stragismo
Contrassegnato da presenza di poteri occulti che ha attraversato l'intera storia del nostro Paese mia condizionato e indirizzato il corso
Non è un caso non è una coincidenza che le cosiddette
Due repubbliche che si sono articolate
Nella
Repubblica democratiche costituzionale nostro Paese
La cosiddetta prima la cosiddetta seconda Repubblica sono infatti entrambe segnate dal sangue di stragi
Che fanno hanno fatto prima intravede
E poi lo ha fatto vedere constatare
La presenza di questi poteri criminali alla strage di Portella della Ginestra alle origini della Prima Repubblica ne ha
Condizionato il corso
La stagione dello stragismo del novantadue novantatré racconterà assegnato alla Seconda Repubblica
E quel che è venuto fuori e viene fuori
Negli ultimi tempi sulla cosiddetta trattativa dimostra
Che quella
Stagione
Stragista non fu
Fine a se stessa ma ebbe degli strascichi
Che ha allungato la sua ombra negli anni successivi una stagione allo stragismo e che
A mio parere
Allunga la sua ombra anche UNCI
E
Se così è
Se
è vero tutto ciò
Noi dai cittadini dico prima prima
Di tutto abbiamo solo una possibilità
Di
Provare
Tra le mille difficoltà che non dobbiamo nasconderci
Di un
Di un
Blocco di potere che vuole che le cose restino come sono
Ma dicevo abbiamo un'unica possibilità
Di rimettere
Le cose
In piedi
Mentre oggi sono alla rovescia
Unica possibilità
Di
Creare le premesse perché la vostra democrazia non sia la democrazia incompiuta dimezzata una demolizione compiuta e l'intera
E questa possibilità
E
Legata
All'eguaglianza principio di eguaglianza ristabilire il principio di uguaglianza a ristabilire
La libertà dal condizionamento dei poteri criminali ed è un solo strumento questo strumento
è la verità
Individuare
Scoprire conoscere
La verità sulle nostre origini
Perché
In fondo noi siamo in qualche modo figli di quella stagione
Potremmo dire
In quanto figli di quella stagione di cui ancora non si conosce tutta la verità
Orfani non soltanto
Di questi maestri che non ci sono più ma orfani della verità
Su quella
Stagione
In quanto
Orfani della verità regola stagione così non si può
Andare avanti allungo e quindi credo
Debba essere interesse di ciascuno di noi non semplice
Crea appropriazione di conoscenza di sapere del passato ma per consapevolezza del vostro presente e unica chance
Per costruire un futuro diverso appunto
Per il segno della
Eguaglianza
E della libertà quella di conquistare
Uso intenzionalmente l'espressione con questa
Di conquistare la verità su quella stagione dico conquistare perché
Tutto
Fa
Pensare ritenere
Quello che
Il
La stessa sera nella
Diciannove luglio del novantadue
Nel
Dolore dallo sconforto
Percepirlo come sensazione e cioè che qualcosa di enorme
Era accaduto non soltanto perché
Perso Paolo Borsellino perché qualcosa di enorme si era mosso si stava muovendo
Direi che può e ne abbiamo avuto conferma per i fatti accaduti negli anni immensamente successivi nel novantatré in particolare con lo stragismo oggi
Molte risultanze investigativo è ormai noto che voi conoscete
Dimostrano come ci fosse anche dall'altro ci fosse
Un
Fuori scena
Dietro le quinte che evidenziano altre enormità e altre complicità
E allora di fronte
A questa
Verità che non è
Soltanto la verità su una dei tanti
Misteri unitarie anche non è soltanto
La verità su una
Terribile immane strage che ha insanguinato ancora la nostra
Povera terra
Abbiamo invece la netta sensazione di avere di fronte una verità pesante ingombrante imbarazzante
Quasi indicibile
E allora
Dobbiamo
Assumerci dai cittadini da cittadini prima ancora
Che che ciascuno nei propri ruoli sulle spalle
La responsabilità
Di cercarla questa verità
Voi direte B ma io cosa c'entra e lo faccio
Insegnante faccio il medico faccio
Impiegato faccio uno studente che contributo possono dare la verità quando non ero magari neanche nato voi sovente appunto
Eravate
Appena nati alcuni alcuni di voi
Comunque
Bambini
E
Invece la risposta che voi potete fare molto
Perché
La verità quando è una verità appunto così pesante imbarazzante
Questa era soltanto una conquista collettiva
Creando davvero un movimento ampio
Che vuole verità e giustizia e quello che che hanno
Capito danni Rita Salvatore Borsellino che hanno
Trasfuso il loro
Impegno
Fuori dal chiuso del
Per loro due dolore privato individuale
Dove avrebbero voluto
Naturalmente chiudersi ma aprendosi verso la Società per creare
Questo movimento che vuole verità e giustizia allora io dico
Che è il momento
In questa fase peraltro estremamente delicata
Di grave crisi etico-morale e politico istituzionale peraltro
Che ha
Delle
Strane
Assonanze con la crisi politico-istituzionale dedico morale dalla quale ci trovavamo nel
Novantadue
Questo e quanto mai
Un
Momento nel quale
Occorre un movimento forte vigile che sappia far sentire la propria voce
Che pretenda De Sica
La verità su quella stagione
Che aiuti in questo senso la magistratura che quella verità vuole che
Sta provando a fare
Di tutto perché quella verità vuole ovviamente nel
Rispetto delle leggi e del regolari
Un movimento che voi e quindi verità e giustizia e che pretenda che ogni cittadino anche il più potente risponda delle sue condotte
Penalmente in altre sedi se ci sono altre sedi nelle quali egli ne deve rispondere secondo appunto
Il principio di eguaglianza il principio di responsabilità
Quello che
Quei valori e i quali Paolo Borsellino aveva informato la sua condotta professionale di vita non solo negli ultimi giorni ma per tutta un'esistenza perché soltanto così potremmo
Conquistare anche
Una una piena libertà nel nostro futuro e ancora qualche
Riconoscimenti
Anche nel
Da Paolo Borsellino che ci ricorda
Una domanda Rita
Nel nel libro di un certo punto si comincia a parlare del libro del del rapporto scottante che c'è tra mafia e politica
La fotografa letizia Battaglia
Ad un certo punto sottolinea come noi abbiamo vissuto una vita umiliante in balia di un sistema di potere che è disposto a tutto pur di gestire soldi e potere politico
E questo vale per tutti i politici che ci sarà vicenda ATI quelli che c'erano prima quelli che sono venuti dopo
Vorrei rivolgermi attenta chiederti
Come ci si sente
A stare dentro questa sistema politico
Quello stesso sistema in cui la mafia si si presente modo palesa come ci si sente a volte a trovassi nello stesso tavolo con gente che comunque intrattiene
Rapporti con la col sistema mafioso
Devo dire che ci si sente secondo quello che proprio ruolo secondo quello che il proprio la propria volontà politica ci si può sentire a disagio c'è si può sentire molto bene passare allo stesso tavolo con i politici strettamente collegate
Con la mafia io questo rapporto l'ho voluto però un nel senso negativo l'ho voluto fortemente
Quando io mi
Candida e fui io a proporre una mia candidatura nessuno ma la proposta tant'è vero che poi la politica mio ostacolo fortemente quando io decisi di contrapporre mia Totò Cuffaro
Totò Cuffaro era sotto processo per favoreggiamento aggravato alla mafia e quindi
Spero che sia abbastanza chiaro che io lo feci non per potermi a mani care con lui no per poterlo contrastare sullo stesso campo sul quale lui la Cina e devo dire
E devo dire che il mio fu un po'dilettanti allo sbaraglio
Perché io avevo sempre rifiutato di fare politica attiva per quindici anni avevo ricevuto offerte del tutti i tipi e le avevo sempre rifiutate la mia attività fin dal primo momento era stata nel sociale
Era stata soprattutto con gli studenti ma era stato
Con l'associazionismo con Libera si era sviluppato questo movimento straordinario facevamo politica eravamo arrivati a una a fare approvare una legge che ancora oggi un modello quello dell'uso sociale
Dei beni confiscati anche se viene e continuamente si tenta di mortificare la
Mai proprio lì che poi bisogna resistere difendere i tassi avanti faticosissima e dolorosissimi che si sono fatti
Quando io mi candidai si sviluppò un movimento bellissimo che ancora oggi è presente sul territorio siciliano e non solo sul territorio siciliano
Perché allora e può sembrare una cosa strana si misero in movimento delle realtà che venivano anche da altre regioni
Perché era forte l'attenzione nei confronti della Sicilia ed era forte e quindi la solidarietà nei confronti di chi cercava di scrollarsi di dosso una situazione assolutamente inaccettabile io dissi allora e con fino a dire oggi lo continuo a dire perfino in Europa che fu una politica arrogante che ebbe proprio l'arroganza di ricandidare alla Presidenza della Regione e della regione Sicilia una terra che aveva pagato compreso così caro qualcuno che era sotto processo ripeto non c'era un sospetto un avviso di garanzia era sotto processo è oggi sappiamo come si è concluso quel processo perché la sentenza definitiva e di pochi giorni fa
Devo dire che e lo dico senza
Tema di essere smentita non non non mi importa
Kimi ostacolo allora fu proprio la politica fu certa politica che forse temendo che in quell'occasione veramente si potesse vincere
Sia il sistema diciamo così dal sostenere questa non ho mai chiamata avventura questa esperienza
Che io ho sempre definito di diedi una battaglia tra Davide e Golia perché pensate che Totò Cuffaro era nel pieno del suo potere era nel pieno della sua potenza anche economica
E noi andavamo allo sbaraglio davvero con le fionde contro i carri armati
Allora
Quando si
Decide
Di fare una cosa di questo genere perché non ci si arriva per casa
Non ci si può arrivare per caso bisogna che
Ci si è si prenda una decisione forte con la consapevolezza di tutte quelle che possono essere che saranno le conseguenze di questo gesto allora si sta bene
Si sta bene perché
Ci si rende conto che davvero qualcosa si può fare
Che non è una cosa che base così e ce la dobbiamo sopportare invincibile ancora una volta Paolo dimostro illumini magistrati alcune dimostrano che la mafia non era invincibile e nella politica corrotta non è
Un fatto inermi abile Contri quale si può soltanto gridare o criticare ma non si può fare niente certo che si può fare e costa caro costata ho anche in termini di credibilità costa caro anche in termini se se si volesse fare carriera politica perché ti stronca hanno immediatamente
Io sono stata stroncata per esempio ma non mi sono arreso nel momento in cui mi sono resa conto che forse oggi è il momento giusto che dall'Europa si faccia arrivare in Italia una
Dritta su quello che deve essere la politica
Io vado provato a fare perfino questo vi devo dire che un'esperienza bellissima ma nello stesso tempo faticosissima io adesso tra poco vi lascerò perché
Non sto bene sono venuta proprio perché volevo venire ma questo viaggiare
Ma questo
Viaggiare produttivo
Andare a fare i pendolari da Bruxelles è una cosa un po'un po'complicata specialmente alla mia età naturalmente ma poi anche l'impegno che in Europa si porta avanti
Allora
Vedete non non lo faccio per farmi pubblicità non mi interessa tanto la mia carriera politica fino alla fine di questo mandato in Europa il proponente credetemi non me ne importa nulla ma sto lavorando portando in Europa un argomento che non è mai testato affrontato
C'era stato un tentativo di parlare di mafia che si era spento dopo l'undici settembre con l'attentato alle Torri Gemelle perché da quel momento in Europa si è parlato se ci sono di terrorismo
è un anno e mezzo che sono a Bruxelles la settimana prossima tra quindici giorni a Bruxelles e si svolgerà ci sarà anche Umberto Lucentini si svolgerà una conferenza internazionale
Per una strategia comune contro la criminalità la criminalità organizzata e le mafie abbiamo fatto una ricerca la parola mafia
Non è mai comparsa in un documento ufficiale dell'Europa né del consiglio né del Parlamento né della come sì o no e di più nella stessa occasione quando abbiamo cominciato a organizzare questo convegno cui parte
Per anno i procuratori di mezza Europa i procuratori della Repubblica di mezza Europa a me e non è un caso che è stato affidato a me è stato affidato
Il
Rapporto di iniziativa sulla strategia
Di sicurezza interna in Europa capire una cosa mastodontico forse sto male per il resto micro quasi paura a dovere affrontare una cosa di questo genere ma se si vuole davvero
Cambiare
Questo sistema rompere questo sistema bisogna essere in politica come bisogna essere in magistratura per potere portare avanti questa difesa perché oggi si tratta veramente di una difesa a oltranza
Dei valori e della dei principi della magistratura bisogna essere lì bisogna conoscere i meccanismi bisogna conoscere le persone bisogna capire quali sono le loro mire bisogna cercare di scardinare un sistema che dall'esterno sembra in penetra io questa esperienza l'ho fatta non tanto la mia campagna elettorale ma in quell'anno e mezzo che fu il Consigliere alla deputato così si chiama Rolla all'Assemblea regionale siciliana che per me è stata un'esperienza devastante
Perché specialmente oggi che la posso confrontare con il modo di fare politica e di lavorare in Europa mi rendo conto ancora di più del perché la Sicilia conti sino a essere in queste condizioni e continuando così non si non si risolve non si risolverà mai perché è il perché c'è una volontà precisa perché ci sono complicità
Non ci sono colori e non c'è nulla c'è assolo
Un'idea di profitto dimettere la politica al proprio servizio altro che bene comune lo avvertito lo smentito
L'ho provato a loro denunciata
E oggi che in Europa possono vere gli strumenti per contribuire ad attaccare
Dall'al suo fianco una realtà di questo genere che è una realtà tragica e sempre più tragica diventa lo posso fare proprio perché io in quell'anno e mezzo ho conosciuto capito i meccanismi e conosciuto le persone
Oggi ripeto faccio una fatica infernale ma mi rendo conto che specialmente con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona che dal Parlamento poteri che non aveva prima e quindi il potere di legiferare di legiferare senza che poi ci voglia il recepimento delle leggi non solo si possono fare delle cose straordinarie ma devo dire anche più facile di quanto pensassi aggregare
Attorno a questa battaglia perché di questo veramente in una guerra vera e propria aggregare attorno a questo altri Paesi che vivono situazioni non uguale alle nostre perché la nostra situazione non ha uguali
In Europa ma vivono situazioni sicuramente simili che rischiano
Di degenerare e quindi il
Le misure preventive diciamo così di tanti Paesi che temono
Perché noi siamo agitati ad esempio siamo additati esempio negativo voi dovreste sentire e peraltro è facile farlo basta leggere le testate dei giornali europee anche mondiali
Dovreste sentire come si parla dell'Italia dovreste sentire la preoccupazione che c'è nei confronti di quello che sta succedendo e che potrebbe succedere e vi dico di più siamo già
Delegittimanti e difficilissimo per un deputato italiano ottenere
Un rapporto importante non ce le danno più semplicemente non ce li danno più siamo continuamente scavalcati da deputati degli altri Paesi ed è decisamente sono più credibile di quanto non possiamo e serve di quanto non siamo noi allora vedete anche se è faticoso anche se certe volte medico davvero ma chi me lo fa fare anche perché poi sapete non si fanno certo per avere gratificazione però avere poi
Pugni sui dell'interrogazione sui venti neppure
Ma
Mi dico che forse
Quando Paolo diceva
Ognuno deve fare la sua parte ognuno nel suo piccolo ognuno per quello che può
E ognuno per quello che sa
Un po'di quello che sto facendo io certamente c'entra perché non avevo né la vocazione a fare politica non ce l'ho neppure ora
Ne le competenze necessarie bisogna studiare farsele competenze avere l'umiltà di chiedere la collaborazione di chi sicuramente ne sa più di te perché non si può essere tuttologi
E allora
Ognuno deve fare la sua parte anche se non gli piace farlo ognuno deve fare la sua parte perché la vita a un certo punto ti mette davanti a una scelta
E quando si fa una scelta non è mai facile perché si prende una cosa se ne lascia un'altra e tu non sai o meglio lo saprai dopo se quella che è lasciata era più gratificante era più facile
Io oggi nonostante la fatica di stare cinque giorni alla settimana a Bruxelles e poi torno qui perché ho bisogno di respirare l'aria della mia città neanche se certe volte mi fido etica però va bene perché ci si rende conto che ancora ma ci dica e ti viene
L'impulso a fare ancora di più non rinuncio ad andare nelle scuole non rinuncia incontrare le le associazioni di volontariato perché quel mio ossigeno e quello che mi serve per darmene motivazioni per potere continuare a dire faccio questo perché in questo momento sono convinta che serva ma non ho avuto il coraggio di lasciare quell'altra parte quindi le uscente tutte e due
Che era allora
Poco fa il dottor Ingroia parlava della necessità di un movimento che richieda verità e giustizia in sostanza si tratta della necessità di smuovere le coscienze ed è la stessa cosa di cui parlava Paolo
Ed è proprio quello che tu sta mettendo in pratica in questo momento
Una volta di fronte ad una persona che ti ringraziava per questo tu hai risposto che non eri tu che parlava mera Paolo che parlava attraverso Rita
Però io volevo chiederti come ti senti nel portare il messaggio di tuo fratello come ti senti nel portare questo messaggio a tutti questi ragazzi che ti guardano
E che è grazie a te hanno trovato una nuova spinta per continuare a sperare terre lottare ogni giorno
Guardi io devo dire che innanzitutto io non ho mai detto che Paolo che tra l'altro verso di me c'è avrei fatto dalla se non sbaglio dire una cosa del genere io ho detto semmai che nel momento in cui io mi sono trovato
Alle diciannove e diciotto anni diciannove anni e so ormai a dover parlare io
Da ingegnere era abituato soltanto parlare alle macchine i computer e non alle persone
Non sono riuscito a farlo a farlo se non avessi sentito dietro di me Paolo che in qualche maniera mi diceva quello che dovevo dire ma io
Non
Non mi sarei mai permesso di dire che porta verso Paolo
Lo che poi l'osservazione io forse qualche volta magari fargli una battuta ho detto che in qualche maniera faccio il medium
Perché cerco di
Di di di interpretare Paolo di portare visto che Paolo non c'è più di portare agli altri il suo messaggio il suo sogno
Ma sicuramente non parlare al posto di Paolo tant'è vero che io quando subito dopo la morte di Paolo incomincia a parlare nelle scuole ho potuto fare questa cosa per portata per cinque anni lo Stato al novantadue al novantasette
Prima l'anno in cui morì mia madre io sentivo quasi come se qualcosa si scherzasse dentro di me
E non riuscite più a farlo noi invece di parlare anche per un motivo perché io
Fino
Per quei cinque anni avevo parlato avendo dentro di me la speranza è che è tutto veramente potesse cambiare che la morte di Paolo fosse servito a far sì che la mafia potesse essere sconfitte al pensava questo
E crediamo e crediamo questo nel vedere la reazione della gente tanto è vero che la che sembrava anche essere l'allocazione dello Stato che
Purtroppo invece era una reazione fasulla poi mi sono resa conto che era soltanto una parvenza di reazione una finzione dichiarazione
Però avevo visto all'altro abbia dalla gente avevo visto la desidero alla gente di cambiare l'avevo vista Palermo la penso alle finestre
Non era mai successo che un palermitano mettesse un lancio alla premesso che ho scritto io sono contro la mafia io che abito qui in questa casa che escono questo portone col mio negozio che qui sotto io sono contro la mafia
Non è era mai successa la morte del palato del coraggio I parametrando il reagire aveva dato ai pal metà del coraggio
Di assalire letteralmente alla cattedrale di Palermo per gli avvoltoi che si erano presentate che si disputava nei primi posti davanti alle bare di che contenevano
Quei pochi il resto che erano rimaste dei ragazzi di Paolo nella forma di Palermo trovo il coraggio di rompere i cordoni di poliziotti di assalire quei Ida avvoltoi che erano lì a disputarsi prime posti che dovettero fuggire dovettero scappare
Questa alterazione dei Palermo mi aveva fatto credere essi che
Tutto sta se cambiando tanto che gli arriva e a dire in quegli anni
E non me ne vergogno allora ho pensato io me li fai a dire che se Dio aveva voluto che Paolo Molise perché il nostro disgraziato Paese potessero diamo allora io ringraziavo Dio di averlo fatto morire perché sapevo che questo è il sogno di Paolo e quindi Paolo dovunque si trovasse
Avrebbe
Sarebbe stato felice di vedere che la sua morte era servita a realizzare al suo sogno questo è quello che ho creduto per anni
Sempre con l'Under la speranza che tutto veramente stesso cambiando
Che stesse finalmente alla luce
Per arrivare all'alba di persona nostro disgraziato paese
Speranza che ha poco a poco invece si è andato affievolendo vedendo come ha poca popolo indifferenza stava rimontando nella nostra Palermo al nostro Paese
Vedendo ha poca Polo come quello che sembrava veramente sarà l'alba dal nostro Paese non posso che altro che un miraggio vede dopo che a poco come quella che sembrava essa era la reazione dallo Stato veniva invece coperta dal
Il fatto che qualcuno stava cominciando a pagare la cambiale che aveva contratto per quella scellerata trattativa per cui mio fratello era stato ucciso quindi ha poco a poco persino la speranza è al momento in cui ho perso la speranza
Non sono più riuscito a parlare non sono più riuscito a parlare perché
Come potevo io fratello di Paolo che parlavo soltanto perché fratello di Paolo Borsellino io non sono nessuno non erano nessuno enologi sì ma va a parlare mi chiamavano a parlare solo perché ero sulla Terra Mare praticamente di Paola Cosa potevo parlare al momento in cui io quella speranza che allora aveva coltivato fino all'ultimo giorno della sua vita
Con la speranza non ce l'avevo più dentro come potevo parlare al posto di Paolo
Nel momento in cui io non avevo più fiducia nelle istituzioni anzi a poco a poco avevo cominciato a capire
Come quella che in mi sembrava
Era sembrata a tutti essere uno Stato
Stragi di mafia invece
Non era nient'altro che una strage di Stato
Allora come potevo ancora parlare al posto di Paolo che invece con la
Sua fiducia nelle istituzioni attenzione nelle istituzioni nonché negli uomini e che occupano le istituzioni perché è una cosa diversa una come potevo
Ancora io continuare a parlare al posto del Paolo nel momento in cui io
In questa istituzione noteremo più
Nel momento in cui io questa speranza maggior lavoro più dentro all'orario infatti smise di parlare smisi di parlare non ero più legittimato a parlare non potevo neanche fare la medium per Paolo non potevo neanche raccontare il suo sogno perché
Quella speranza io con cui tengono coltivato fino all'ultimo giorno della sua vita io non ce l'avevo più lo sapete tutti che cosa ha scritto Paolo nell'ultimo giorno dalla sua vita
Nell'ultimo giorno non so se vita quando sapeva che il tritolo era arrivato a Palermo quando sapeva che gli mancavano solo delle ore per morire Paolo scrive sono ottimista sono ottimista scrive Paolo
E spiega sono ottimista perché vedo che versa criminalità mafiosa i giovani siciliani nel no hanno oggi un'attenzione ben diverso da quella
Colpevole indifferenza che io ho mantenne sine quarant'anni
E come potevo parlare io che
Non da indifferente Hamada egoista dal quella Palermo da quella Palermo Pierpaolo amava tanto tanto da dire
Che Palermo sarebbe diventata bellissima
Tanto da dire
Amo Palermo perché non mi piace
Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare
Queste era la scelta dei pal è una scelta di amore e come potevo parlare io al suo posto che da Palermo e lo fuggito
Che
Ho fatto una scelta per me e per la mia famiglia per i miei figli ma una scelta egoistica
E allora non potevo parlare più al posto di Paolo e non ho più parlato sono stato zitto alla morte mia mamma
Per
Per dieci anni per dieci anni non ho più parlato
Do cominciato alle parlare nel momento in cui era un'altra cosa su quindi aveva un po'di mente in cui potevo parlare perché parlavo per me non parlavo più al posto di Paolo parlavo per l'Aula abbia
Parlavo per l'arrabbiato arrabbiare vedere come il sacrificio di Paolo fosse stato inutile come tutto era ritornato come prima come quello è stato per le istituzioni in cui Paolo aveva tanto creduto fino all'ultimo giorno alla sua vita nelle istituzioni ripeta nonne
Negli ominidi che occupano con le istituzioni ho cominciato a parlare
Però all'arrabbiata e vedere come queste istituzioni venissero occupati da uomini che non erano degne di occuparli perché non ho un uomo ENI che stavano sfruttando il risultato di quella strage perché quelle strade sono state compiute
Per poter arrivare le varietà politico che certi
In Italia
Noi viviamo in un'altra pubblica che è fondata sul sangue ed ha fondato cioè Sangalli quelle stragi
Ed è per questo che io ho già cominciato a parlare folle cominciava a parlare per rabbia dalla mafia
Che mi ha portato a parlare di nuovo mi ha portato di nuovo ad andare in tutta Italia portare questa mi arrabbio
Questa via voglia dire reazione pescano voglia diventa di una verità nascosta questa me voglia di giustizia ad una giustizia negata a portarle in tutta Italia quando vado in giro
O invitato sempre da giovani sono i giovani che mi invito sono giovani che mentito sono i giovani che hanno dentro questa voglia di ribellione questa voglia di giustizia questa voglia di verità quindi io ho ricominciato per parlare per strada ma è successo qualcosa di
Di bellissimo è successo questo
Io ho ricominciato a parlare per rabbia mandando in giro per l'Italia conoscendo tanti giovani tanti giovani
Che
Ancora combattono per Paolo che ancora credono in Paolo ancora credono nel sogno per cui Paolo è morto allora
Ho capito che cosa intendeva dire Paolo quel giorno alla mattina del diciannove luglio nel novantadue quando scrive sono ottimista
E poi ce lo spiega perché può scrivere sono ottimista nonostante sia un uomo che sabbie dovere a morire sa che gli mancano soltanto poche ore ancora da vivere a un uomo che non fa più neanche le carezze ai propri figli
Quando uscendo da casa al mattino le lascia ancora perdonato e non le fa più le carezze non fa più le popolazioni figli perché SISS pensa che in questa maniera i suoi figli possono soffrire
Di meno nel momento in cui l'ammazzeranno sempre il ravvisa giovamenti di un pazzo e mentre sono
I ragionamenti di un uomo che ama profondamente alla vita ma profondamente i suoi figli eppure Sacher demolire pure sa che sta sacrificando la sua vita per il nostro può esiste e all'nuova arriva annegarsi anche le carenze i propri figli esserci sentendo OPA tanto che si confessa si compensa confessa
A due giorni prima della sua morte chiamato gestore batto usato Baldi libro cura e lì si confessa vuole prenderla come Lione perché si sente in colpa per quello che sta facendo e anche perché
Sa che tra poco dovrà andare
Davanti a Dio
E ho capito perché Paolo nell'ultimo giorno e la sua vita in un momento così terribile per lunedì possa scrivere quelle frasi possa scrivere sono ottimista ma l'ho capito perché me lo dice il lui lo dice lui ce lo dice lui perché dice perché verso di essa i giovani siciliani e no hanno oggi un'attenzione ben diverso da quella colpevole indifferenza
Pensate Paolo si accusa di indifferenza si accusa indifferenza solo perché
Fino a quarant'anni aveva lavorato solo nel nei processi civile non è poi si penali non aveva ancora cominciato a combattere la mafia
Però ci dice che cos'è la sua speranza la sua speranza sono i giovani è questo che io finalmente ci hanno messo a capirlo
Oggi ho capito anch'io ed è per questo che oggi io di nuovo spero e non spero soltanto perché ci sono finalmente dei magici avevamo già Joseph
Come quelle a cui io ho l'onore e l'emozione di ricevere
Accanto questa sera che stanno finalmente
Cercando di togliere
Senza paura quello a livello
Oscuro che finora ha coperto le vere responsabilità
Dalle stragi dal novantadue dal novantatré
E mandanti occulti e che hanno
Pilotato quelle stragi
E finalmente
Finalmente ho capito che la mia speranza non deve essere solo e i perché io possa della giustizia io probabilmente
Ho ormai
La metà probabilmente
Non non riuscendo a Vedelago alla giustizia perché purtroppo la giustizia in età da tempi lunghissimi purtroppo
Ancora qualche giorno fa sono smaltita demandati ascolti tutti gli imputati della strage di Piazza della Loggia una strage che è avvenuta ben trentaquattro anni fa
Quindi forse ci vorranno ancora tempi lunghi perché
Cioè a dire veramente alla giustizia forse sarà necessario che avvenga quello che dica in viola dicendo Roia
Antonio ci dice
Si potrà avere giustizia si potrà avere la verità solo quando gli italiani vorranno la verità so se il popolo italiano vorrà la verità so sorvoliamo tutte e purtroppo forse ancora queste convenzioni non si sono verificate forse ancora non tutti in Italia voglio la verità non tutti in Italia con la giustizia non soltanto chi ci governa ma forse a tante persone ancora purtroppo ancora
Forse non interessa sapere la verità purtroppo per tante persone e non solo per del Presidente del Consiglio queste su cui ai stanno in dando questi magistrati sono storie vecchie storie vecchie quando invece
Pensando di Paolo Borsellino ed esce il ragazzino anzi ancora non ha preso sul saltando dichiara meglio eppure a tanta gente
Venga scontata sagge
Forse non gli interessa non gli interessa sentire parlare però questi giovani per seggiolini ho conosciuto stanno diventando sempre di più e io vi giuro trovo un amore in questi giorni sono giovani che
Non erano neanche nati quando Paolo Borsellino è morto ne hanno dirittura incontro ragazzi di tredici quattordici anni
E questi quando questa voglia di combattere anche allora io credo che questo sia possibile solo per una cosa
Con questo voglio un attimo parlare di questo libro perché non è ancora parlato io l'ho letto con abilità questo libro letto con la ditta
Perché conosco le persone che l'hanno scritto e ciò che loro non sono mostri soltanto dal fatto che sono dei giornalisti ma sono mossi anche da uno
Intensissimo amore per Paolo
Loro sanno che cos'è l'amore che Paolo provava dentro lo sanno davvero e questa Moro io l'ho trovato dentro questo libro è per questo mi è sembrato un libro diverso un libro diverso agli altri e sono felice di averlo potuto leggere che
C'abbiamo regalato Giorgio Lorenzo questo libro sono davvero felice
E dicevo perché ho voluto parlare di questa mole che ho trovato niente perché può essere solo l'amore di Paolo che ha portato così perché sono amore dura tanto nella vita vedete sono molti altri magistrati sono molte altre persone
Ma solo Paola lasciato attorno a se quest'amore perché ce l'aveva dentro
Era per amore che lui combatteva
Vi ricordate il discorso di Paolo Borsellino
Al tre gestiamo di Falcone dice
Dicendo parlando di Giovanni Falcone perché non sono fuggiti perché non hanno abbandonato parla di Giovanni e dice per amore era come San Paolo con la SERIT esteso perché per amore che Paolo sacrificato la sua vita per amore
Che Paolo ha negato la carezza ai suoi figli e accettato di sacrificarsi perle tutte noi avrebbe potuto fuggire anche lui sarebbe potuto andare via avrebbe potuto smetta avrebbe potuto al momento in cui
Qualcuno gli ha parlato e la trattativa invece di indignarsi così come sicuramente avrà fatto nel momento in cui forse Nicola in Cina il primo luglio novantadue gli ha comunicato che doveva fermarsi perché c'è una trattativa in corso che doveva interrompere tutto
E io mi immagino cosa stava piazzarli Paolo la caccia al riparo deve esser stato una reazione così violenta
Ossia l'assoluta tanto da minacciare
Di rivelare quello che gli era stato detto all'opinione pubblica che a questo punto non restava che è una possibilità eliminarlo ed eliminarle in fretta più in fretta di quanto la stessa mafia aveva progettato
Ed è per questo che è stato Paolo è stato ucciso
Ebbene questi ragazzi che oggi combattono per Paolo lo fanno nonostante non abbiano conosciuto perché hanno dentro la mole di Paolo e la mole di Paolo io credo
Che è la cosa più bella che Paolo ci abbia lasciati
E io
Ripeto adesso ho capito che cosa deve essere la speranza era quella stessa speranza che andava a Paola stessa speranza comunque Paolo è morto non deve essere una speranza per me stesso deve essere una speranza io da votare
E lotterò fino all'ultimo giorno della
Mia vita dividerò perché avrò voce girerò venti avvolge chiedendo verità e chiedendo giustizia
Perché questi giovani questi giovani oggi di tredici quattordici
Di diciott'anni di vent'anni questi giovani che oggi hanno capito è infatti stanno lottando e sta lottando spesso al nostro posto scendendo nella strada protestando lottando
Perché questi giovani la mia speranza deve essere che nonni io perché
No non ho più tempo per farlo ma
Che questi giovani possono vivere in un Paese in cui non in un altro Paese come sono spesso costretta a fare
Ma possono vivere in un Paese in cui valga la pena di essere vissuto cioè quel Paese
Quel sogno per cui Paolo ha sacrificato la sua vita
Grazie Salvatore
Grazie Rita Borsellino e
Dottore Di Matteo
Non è mai facile riprendere le fila dopo che parla Salvatore
Paolo Borsellino appunto aveva
Conteneva in sé nella sua persona doti straordinarie era un magistrato rigoroso
Rispettoso delle istituzioni di cui avevamo concetto sacro
Però
La sua nella sua storia che conosciamo grazie alle tante testimonianze i abbiamo visto anche un magistrato che nei momenti di necessità vera ha saputo anche alzare la voce
Anche protestare anche dire la sua e oggi nella miriade di di critiche pazzesche che vengono rivolte alla magistratura c'è anche
Ed è un una convinzione che purtroppo è anche abbastanza diffusa il concetto che è un magistrato proprio perché è un magistrato si debba attenere a fare il suo lavoro
Senza poter esprimere una su opinioni e molte volte si prendano ad esempio Giovanni Falcone Paolo Borsellino quando in realtà questo forse viene detto meno
Paolo Borsellino proprio se per alzare la voce dei momenti intimi difficili in cui il pool venne attaccato e la magistratura penale pacata
Oggi siamo in un momento
Io chiaramente non no non posso sapere come avrebbe reagito oggi Paolo Borsellino però leggendo anche nel libro posto forse trovare immaginarlo lei è anche una carica
Ulteriore rispetto a quello del pubblico o Ministero è anche il presidente dell'Anm siciliani
Quindi volevo sapere senza
In trovare a mettersi nei panni di Paolo Borsellino
Però
Oggi secondo lei
Un uomo come Paolo Borsellino con il rigore di cui
Abbiamo parlato e sentito parlare fino alle sono
Come parlerebbe come si comporterebbe di fronte a questa situazione di paradosso istituzionale che stiamo vivendo
Grazie
Non è certo facile prendere la parola dopo la mozione che ha suscitato
In particolare l'intervento di Salvatore Borsellino
Io rispondo subito alla sua domanda
Paolo Borsellino
Caratterizzò
Do la sua Vitara sua
Condotta professionale la sua attività associativa
Con un'impronta
Indelebile quella della chiarezza del coraggio dell'assunzione dalle proprie responsabilità
In tutti i momenti in cui realizzo che intorno ad esse intorno al pull antimafia di Palermo il clima stava cambiando era cambiato
Paolo Borsellino assumendosi in prima persona le proprie responsabilità rischiando anche di essere sottoposto a procedimenti disciplinari
Esternò parlo con chiarezza senza giri di parole
Io
Sono assolutamente convinto
Ho cercato anche di esprimere questo concetto stamattina all'inaugurazione dell'anno giudiziario
Che questo
Non è
Il momento
Della prudenza
Non è
Il momento
Dell'attenzione alle conseguenze eventualmente pregiudizievoli
Non è il momento
In cui si può privilegiare una tendenza
Naturale ciascuno di noi al quieto vivere
è il momento coraggio della chiarezza
Dell'esprimere le proprie opinioni
Con onestà concettuale
Ma senza infingimenti senza tatticismi
Io
Per come ho conosciuto Paolo Borsellino dal soprattutto
Dalla lettura di tanti atti processuali di tanti suoi interventi pubblici
Ritengo che Paolo Borsellino ci sarebbe ispirato a questi criteri non ho dubbi che si sarebbe ispirato a questi criteri così come non ho dubbi che quelli che
Cercano di contrapporre
A chi ha il coraggio di parlare le figure di Falcone e Borsellino come magistrati silenti
Lo fanno in malafede clamorosamente affermando quello che non è vero
Avendo
Credo risposto a questa domanda
Mi consentirete qualche considerazione
Intanto per spiegarvi perché oggi io sono veramente felice di essere qui a parlare di questo libro
E voglio cominciare da una considerazione di
Di ordine
Se volete generale
Sappiamo tutti che nell'ultimo periodo c'è stato un vero e proprio fiorire di pubblicazioni di libri sull'argomento mafia in particolare sui rapporti emersi sempre più chiaramente tra mafia e politica mafia e istituzioni
Mafia e apparati deviati dello Stato mafia servizi segreti
Bene io credo
Questo è un motivo intanto generico per cui vi ringrazio di avermi invitato a parlare stasera qui con voi
Io credo che già a scrivere
E diffondere con cognizione di causa ed onestà intellettuale di questi argomenti sia oggi più di prima assolutamente fondamentale
Perché il problema non è soltanto provare a combattere la mafia nella sua struttura
Militare
Ma il problema che
La
Conoscenza la diffusione
Della conoscenza
E un antidoto importantissimo al dilagare di quel metodo mafioso che sta penetrando e per me Ando sempre più invasivamente l'esercizio del potere
C'è la mafia ma c'è anche
Uno strisciante
Metodo mafioso che sempre in maniera più chiara nel nostro Paese sta caratterizzando l'esercizio
Del potere
E allora diffondere la conoscenza approfondita di certe realtà
Può contribuire a creare soprattutto nelle giovani generazioni è stata contribuendo a creare nelle giovani generazioni gli anticorpi necessari a debellare il male
Soprattutto quando il racconto descrive
I poteri criminali le deviazioni del potere istituzionale i contatti i rapporti le camere di compensazione tra il potere criminale e quello ufficiale
Senza questo tipo di conoscenza
E senza questo tipo di racconto che diffonda questo tipo di conoscenza non esiste consapevolezza non esiste consapevolezza del pericolo non esiste vera democrazia
Ecco perché
Qualsiasi tentativo e ce ne sono tanti più o meno manifesti
Come per esempio
Quello del disegno di legge sulla riforma delle intercettazioni la cosiddetta legge bavaglio
Qualsiasi tentativo di bloccare o limitare la divulgazione di notizie risponde oggettivamente all'interesse della mafia del sistema mafioso e delle
Potere che utilizza metodi mafiosi
Ecco perché
E finisco con la prima considerazione che
Ho definito di natura generale o generica
Il fiorire delle pubblicazioni che ha caratterizzato quest'ultimo periodo rappresenta un fenomeno che già in sé
è molto positivo e molto importante
Ma
Oggi ci sono tanti motivi più specifici per i quali io sono
Veramente
Lieto di essere qui a parlare di questo libro perché questo
Non è un libro come tanti altri non è solo un lavoro serio è ben documentato
è un libro che ti prendi il cuore e la mente
Le cui pagine trasudano di quella voglia di verità e giustizia che ha sempre caratterizzato
Giorgio giù Bongiovanni Lorenzo Baldo da quando li conosco da quando hanno iniziato a pubblicare
Il mensile antimafia due mila
è un libro che con coraggio e stringente capacità di analisi getta un fascio di luce sul torbido contesto nel quale maturo la strage di via D'Amelio ma
è anche un libro ecco perché prende anche il cuore oltre chiaramente
Il quale dal racconto dei suoi ultimi cinquantasette giorni degli ultimi cinquanta sette giorni di Paolo Borsellino
Fa emergere
La splendida figura del giudice Borsellino
La sua umanità la sua umiltà
L'etica e il coraggio del suo essere magistrato
La purezza e la profondità
Della sua sede
L'amore per la sua terra l'amore per il suo Paese il rispetto vero
Non cintura paludato per le istituzioni
Paolo Borsellino emerge
Nitidamente dalle vostre pagine
Dal ricordo di quegli ultimi maledetti cinquantasette giorni come un esempio da contrapporre oggi a quel degrado morale istituzionale che sta travolgendo il Paese
Mi hanno molto colpito le considerazioni che gli autori affidano alle note finali
Quando dicono che per rendere onore al debito morale che
Abbiamo nei suoi confronti nei confronti di Borsellino
E nei confronti di tutti i martiri uccisi dalla violenza mafiosa legata a quei sistemi criminali che volano sopra le nostre teste dobbiamo pretendere giustizia e verità
Ognuno di noi è chiamato esigere che la maschera poggiata sul volto dei mandanti esterni nelle stragi venga strappata via
Ognuno di noi si deve mettere in gioco attraverso l'impegno cosciente e soprattutto costante
Il principio della giustizia sta nel sentirsi offesi per un torto subito da un altro da un debole
Ed ancora in Cina dobbiamo appoggiare con tutte le nostre forze quel risveglio culturale che da alcuni anni si respira nel nostro Paese attraverso il movimento delle agende rosse fondato Salvatore Borsellino
Dobbiamo lottare insieme uomini come lui e insieme a quei giovani che trasmettono i loro coetanei la ribellione contro le ingiustizie pretendendo la verità sulle stragi di Stato
Il tempo è questo
Io condivido in pieno
Condivido in pieno queste affermazioni e vi dico che se essi sono aperti spiragli sempre più ampi sempre più evidenti di verità
Sulle stragi sulle pagine più buie della storia recente della nostra Repubblica
Lo si deve Ascierto alla
Ostinazione di qualche magistrato
Di pochi investigatori ma lo si deve anche
Forse in parte ancora più rilevante a quella sacrosanta sette di verità che in tanti per fortuna sempre di più
Hanno saputo gridare in faccia ad un Paese ormai
Narcotizzato ormai rassegnato ormai incapace del sentimento della indignazione
Ormai incapace di indignarsi neppure di fronte consentitemi di dirlo al penoso spettacolo di un potere
Che per salvaguardare se stesso pretende
Di sottrarsi a qualunque forma di controllo di legalità
Un sistema di potere
Che per ottenere questo scopo sottrarsi
A qualsiasi controllo di legalità
Ha avuto bisogno ma costantemente necessità
Di alimentare una pericolosissima e destabilizzante guerra contro la magistratura e contro tutte le istituzioni di garanzia
Ha bisogno per ottenere il suo scopo di alimentare una sordità guerra contro l'azione soprattutto di quei magistrati che ancora come diceva poc'anzi Antonio si ispirano al principio dell'eguaglianza di tutti innanzi alla legge
Perché quei magistrati
Vengono avvertiti come un
Fastidioso ostacolo all'esercizio di un potere
Che in virtù della legittimazione popolare si vorrebbe esercitare senza limiti senza contrappesi
L'ho detto anche stamattina
Si parla
Sempre in questi giorni in particolare
Di una guerra
Tra la politica e la magistratura
Io sono convinto che sia una clamorosa mistificazione
Non c'è stata
Nessuna guerra reciproca
C'è stata una offensiva violenta unilaterale della politica c'è stata c'è
Uno finti offensiva violenta unilaterale della politica
Di parte della politica riparte autorevolissima della politica nei confronti della magistratura
è una guerra
Unilaterale
Ma la magistratura
Ha resistito resiste
Resisterà in nome dei principi costituzionali sui quali noi abbiamo giurato non abbiamo ha nessuna intenzione
Di
Scendere sul
Su un piano che non sia
Istituzionale di accettare
Di quello che altri vorrebbero fare cioè di trascinarci
Su un terreno di scontro politico che non ci appartiene ma non abbiamo nessuna intenzione di rinunciare a quelle prerogative che non sono prerogative dei magistrati ma che sono prerogative dei cittadini
Quanto più deboli siano
Quanto più hanno diritto
Ad una magistratura autonoma ed indipendente
Da qualsiasi maggioranza politica
Volevo anche
Accennarvi
Abbiamo parlato e nei limiti in cui lo posso fare ovviamente
A quello che
è stato
In più interventi ripreso l'argomento sul quale stiamo cercando di fare chiarezza della trattativa
L'argomento delle complicità esterne a Cosa nostra nel periodo delle stragi
Bene
Queste indagini stanno vivendo una fase cruciale oltremodo difficile
Perché certamente
Non posso parlare nello specifico non ho nessuna volontà di parlare nello specifico
Ma io credo che vi accorgiate come
Sempre più evidenti e pericolose emergano anche
Delle subdole controspinte rispetto al
Esigenza di verità
Avvertiamo anche il pericolo che ci possano essere
Degli interessi nel cercare di le di delegittimare a priori le dichiarazioni di quei collaboratori di giustizia quei testimoni che hanno osato affrontare argomenti tanto delicati
Iniziamo a percepire
Il sentore del fastidio generalizzato per le nostre indagini
Percepiamo come
Il muro di gomma del silenzio e dell'oblio tenda arrivi consolidarsi percepiamo questo pericolo quando avvertiamo come evidenti troppe reticenze
I tanti non ricordo
Le palesi omissioni che caratterizzano le dichiarazioni di troppi
Testimoni
Istituzionali
Noi
Andremo avanti
Non ce nessun dubbio sentiamo il dovere etico prima ancora che giuridico di andare fino in fondo per capire quello che è successo andremo avanti non ci sorprenderebbe nemmeno se qualcuno tentasse di sottrarci la possibilità di indagare su questi argomenti
Perché noi abbiamo un dovere etico perché siamo
Cittadini che crediamo nello Stato siamo magistrati che crediamo nello Stato
è dobbiamo capire se veramente
Stato e mafia due entità che dovrebbero percorrere strade parallele che non si incontrano mai
Abbiamo invece cercato e trovato spazio di dialogo
Se abbiamo stretto accordi inconfessabili
Perché se così hanno fatto tra l'altro
Hanno mortificato in nome di una ragione di Stato contraria all'essenza della nostra Repubblica democratica
Hanno mortificato dicevo l'azione di chi Paolo Borsellino in prima persona la mafia la voleva combattere senza scendere a patti e con le sole armi della legge del Codice e del diritto
Noi
Continueremo
Perché crediamo nello Stato e perché siamo consapevoli
Che uno Stato che mostrasse
Il timore di scoprire la verità troppo scomode uno Stato che
Non fosse capace o meno emergesse i presupposti di processare se stesso
Si assumerebbe una responsabilità ulteriore ed enorme
Quella di perpetuare anche per il futuro il potere più subdolo della mafia
Che il potere del ricatto nei confronti delle istituzioni pubbliche
Voglio concludere
Ringraziando
In particolare
Giorgio Lorenzo
Lo faccio da cittadino lo faccio da padre di famiglia lo faccio
Da siciliano innamorato della sua terra e della sua gente
Da
Da siciliano innamorato di una della sua città
Che ha un pregio da tanti difetti è una città dove si è costretti a scegliere
O stai
Più o meno
Indirettamente o direttamente con gli assassini
Oppure
Sta dall'altra parte
Anche se poi magari è davvero difficile vivere questa scelta accettare tutte le conseguenze
Vivo io ringraziare
Perché con questo libro ma ancor prima con
Tutta la passione civile che avete dedicato all'argomento strage di via D'Amelio
Avete veramente scelto il migliore modo di onorare la memoria di un eroe del nostro tempo
Troppe volte abbiamo consentito che il vessillo del ricordo di Paolo Borsellino fosse sbandierato anche da chi e mi riferisco principalmente di importanti esponenti politici
In realtà quotidianamente si impegna
Per mortificare i valori per i quali il giudice Borsellino ha vissuto ed è morto
Tutti voi continuerete ad onorare Paolo Borsellino tenendo viva e costante la vostra attenzione
Alimentando la vostra sete di giustizia e verità
Noi magistrati
Abbiamo un dovere quello di resistere nonostante tutto ispirandoci al suo coraggio alla passione di Paolo Borsellino alla sua vera indipendenza da ogni centro di potere Palese occulto
Impegnandoci più di prima nella consapevolezza di esercitare quotidianamente non un potere
Fine a se stesso ma un servizio in favore del popolo dei più deboli di cittadini che siano veramente tutti uguali innanzi alla legge
Direttore
Le conclusioni e spettano alte
E
Mi rifaccio per farti una domanda alle conclusioni del libero che sono le conclusioni
Di anni di studi della lettura critica delle ultime risultanze processuale sebbene non siano definitive
E
Giornalista è consentito molto più Cannone al magistrato di addentrarsi in
Ipotesi forse anche dovere a volte del del giornalista quello di
Spingersi oltre
Suggerire
Ipotesi nulli stare sempre dietro
A
Al lavoro del magistrato insomma è una parte del contributo del giornalista da alla collettività
Infatti esenta questa sera abbiamo parlato sentito parlare di trattativa e
Argomentata diffusamente nel libro però nella conclusioni tu non usi questo termine trattativa
Vai oltre parli di un accordo che d'accordo storicamente è ovviamente conseguente a una trattativa
Che cos'è che cos'è questo accordo
Intanto ringraziare tutti voi
Con tutto il cuore condotta l'anima mentre sono emozionato non so come farà a rispondere alla tua domanda cercherò di concentrarmi
Per farlo il più sinteticamente possibile tecnicamente perché è una risposta dove devo cercare in qualche modo di dimostrare quello che dico sebbene io
Ovviamente non sono un magistrato grazie nel cuore e giudici Di Matteo Ingroia che stasera ci hanno onorato della loro presenza dei loro discorsi
Salvatore
La sorella
Ringrazio con tutto il cuore
Un
Più che il collega Reolon del quasi un maestro
Umberto insieme
A quelli che secondo Noemi di antimafia sono stati un po'nel nostro faro quando siamo nati undici anni fa circa
Quindi lui quindi altri nomi illustri come l'ho dato la Licata
Altre ancora siete stati un po'le nostre guide cioè
Quello di essere più obiettivi possibile però
Nello stesso tempo
E senza ipocrisie essendo di parte faziosi io sono e un giornalista fazioso lo ammette sono orgoglioso di esserlo
Tant'è vero che il mio giornale all'inizio molto ingenuamente ancora Neumann subito fu ancora oggi lo è considerata un po'lo dico l'ho sentito dire da Lorenzo che bazzica molto più di me
Con delle fonti
La voce della Procura di fare
Il Gazzettino Gazzettino
Senza versiamo fa io si Gorizia obiettivi non siamo super partes non critichiamo a volte sì ma quasi mai
I magistrati investigatori perché c'è una differenza tra il pubblico ministero il giudice che giudica mai abbiamo criticato con rispetto a volte delle sentenze
Però nelle Direzione distrettuale antimafia soprattutto quelle in trincea per la verità abbiamo
Quasi sempre
Tranne in qualche caso eccezionale coinciso
Siamo stati sempre d'accordo
Veramente il primo a parlarne non so se sono stato io è stato il dottor Sabella parlare di accordo credo lui ma
Nessuno dei due ha voluto se copiare l'altro perché io sono arrivata con una considerazione forse da un altro lato penso che
Il
La strage di via D'Amelio
è stata tra l'altro l'ispirazione per cui è nata la restante vasca
Cioè se che succede Falcone-Borsellino del Generale Dalla Chiesa sono stati insomma l'input perché è nato la rivista antimafia questo libro con Lorenzo
L'abbiamo voluto scrivere perché secondo nostro modestissimo punto di vista
La strage di via D'Amelio in particolare
Senza trascurare tutte le altre e quel di Giovanni Falcone della moglie della scorta diciamo la
Chiave di interpretazione per capire
Chi oggi
è al potere
Secondo noi e ovviamente mi assumo la responsabilità oggi chi comanda in Italia sotto tutti gli aspetti anche economico finanziario sono in qualche modo responsabili di questo assassine
E mi riferisco a un potere trasversale
Che
All'interno del quale si trovano per ragioni culturali
Per ragioni di tradizione e a volte anche folcloristiche
Personaggi che appartengono al centra la destra la sinistra
Questi personaggi
Che oggi comanda né in Italia
Nell'espressione più buffonesca e drammatica è quella del nostro Presidente del Consiglio
Ma lui esprime un potere molto più sibillino che non si fa vedere ma che gestisce queste fila
Senza che la maggior parte purtroppo dei cittadini italiani se ne accorge con noi pensiamo che questo potere ha fatto l'accordo con cosa nostra
E uno dei burattinaio ormai in fin di vita e credo delirante ma che forse dice qualche cosa di vero che si chiama Licio Gelli
Proprio l'altro ieri ha detto il mio piano di rinascita oggi si potrebbe attuare come allora
Perché allora avevamo nelle mani tutto avevamo la Gladio avevamo alla P due
Quindi lo dice ma io manifestazioni di piazza non ne vedo per queste clamorose
Nette affermazione di Licio Gelli
Tra l'altro che fu indagato perché i non ha memoria da la procura di Palermo insieme a Riina e ad altri in quel famoso in quella famosa inchiesta che si chiama sistemi criminale non so se ancora
In atto è stato archiviato definitivamente
Per l'attentato alla Costituzione colpo di Stato tanti reati che adesso non ricordo questa persona
Una
Di quelle diciamo
Ora a colleghi che ogni tanto escono fuori e parlano e ci indicano una strada non so se lo fa coscientemente o perché a novantatré anni ormai a un piede dalla fossa non ne ho idea però
Dice delle cose verosimile quindi quell'accordo secondo noi
Prima ha detto Salvatore può essere che il mancino il per il Ministro degli Interni ha chiamato Paolo Borsellino diretta c'è una trattativa Paolo sicuramente si è impegnato non era d'accordo
Però il nostro punto di vista nel libro lo facciamo capire ma non è che stiamo scrivendo un altro quindi vi do una notizia
Dove cercheremo di dimostrare che Paolo voleva indagare a livello giudiziario
Il senatore Dell'Utri
E quindi tutto il potere che stava intorno al nove per tale ragione fu accelerata la sua morte questa però è un'indagine stiamo facendo re appena agli inizi
Do voleva fare proprio lui secondo noi
Quindi pensiamo noi lo facciamo capire un po'perché non abbiamo ancora delle prove così giornalistica
Pensiamo che è stata accelerata la strage
Mentre la trattativa era fatta dal potere dalla Democrazia Cristiana quindi la Prima Repubblica cereo un'altra in corso d'opera più sibillina più sottile più potente
Che era quella
Di aprire la strada come il Mar Rosso che si apre a un nuovo potere che avrebbe dovuto prendere il posto
Del precedente ormai devastato dalle inchieste di Tangentopoli e quindi
C'era un
Trattativa diciamo accordo in corso affinché
Potesse scendere in campo questo potere
E sicuramente io ne ho la certezza assoluta
No non ho ancora le prove diceva per Paolo Pasolini io lo so ma non ho le prove io vi dico io sono ma non ho le prove che secondo me Paolo Borsellino avrebbe intaccato personaggi di altissimo livello che sono oggi e quelli che comandano l'Italia
Quindi l'accelerazione della sua
Infine viene chiesta Rina come una richiesta di favore in cambio di qualche cosa che poi non lo so se è stata data forse sì forse no questo lo vedrà
Questo è quello che penso su questa strage ha ragione a ma tutti i nostri ospiti che
Paolo il martire l'errore che avrebbe impedito ovviamente insieme a Falcone
Che questo potere oggi potesse rovinare l'Italia questo aspetto e questa è la chiave di interpretazione storica forse nel due mila e duecento nel due mila e duecentocinquanta i nostri studenti infine finalmente diranno
Come la nostra società italiana si era ridotta tipo impero romano che a sera era stato distrutto e degli eroi
Cercavano di evitare che il nostro Paese andasse a fondo in tutti i sensi e furono fermati da questo potere dalla testa
Questa intera mostruosa che politica finanziaria economica mafiosa criminale eccetera
Questo è quello che
Che noi riduco il motivo per cui abbiamo cercato di scrivere questo libro e poi quello che ha detto Salvatore sì perché noi pensiamo c'è sentiamo questo amore inspiegabile
Io sono un credente quindi loro lo spiego dal punto di vista religioso però dal punto di vista umano
E perché in questo fango che dice in Italia però c'è anche una luce stellare che questi uomini
Come Falcone Borsellino illuminano il nostro cammino quindi
Citato tanta speranza un'ultima cosa voglio dire
Se questa questo accordo lo possono fermare io dico quello che sento sempre con tutto il cuore anche se a volte rischio
Qualche querela però fino adesso insomma le abbiamo vinte quasi tutte
Questo accordo lo possono fermare questi giudici che sono qui seduti presenti e altri loro colleghi
E insisto sono monotono noi dobbiamo difenderli questi giudici perché se loro veramente
Fanno saltare un potere perché Berlusconi cadrà temo poi ma se questo potere vuole continuare
A
Tiranna inficiare il nostro Paese e vuole mettere un'altra maschera anche non si chiamerà più Berlusconi si chiamerà
X e questo accordo con la cavi con le varie criminalità con le loro potenze economiche
Deve prevalere cioè questo sistema di potere non si deve frantumare questi magistrati
Che sono da presso la prosecuzione di Paolo Borsellino con le loro indagini potrebbero mettere a rischio questo accordo loro saranno uccisi
In un modo
Nello stesso modo devastante come è stato ucciso Paolo Borsellino allora noi lo dobbiamo impedire prevenzione
Non lo dobbiamo fare
Non lo dobbiamo fare
Non pensate che la situazione è finita tutti sono arrestati vecchi Riina Provenzano tutti in galera ammalati sappiamo che Provenzano non ragiono più tanto bene Prina ancora e forte
Il sistema che il
Il Procuratore Scarpinato chiama il principe collettiva una forza militare
Sempre chi sono i nuovi capi della mafia Matteo Messina Denaro ma chi sono i nuovi soldati non il rampanti
Non è difficile mettere nelle mani a personaggi che pentito di mafia chiama Polledri scalpitante Giuffrè
E a mettere nelle mani un bazooka una un'autobomba Dini ottocento chili di territorio non è difficile nel nostro territorio purtroppo in Sicilia forse più difficile al nord
E non lo so ma
E far saltare in aria a questi nostri magistrati e se vogliono e si ostinano come sono stimate a
Rompere questo accordo far trionfare le istituzioni del nostro Paese e la democrazia e la nostra Costituzione quindi ognuno per quello che può fare i nomi da giornalisti laici spirituali religiosi
E i attesi c'è difendiamo le difendiamo lì difendiamo
Vi ringrazio
Ringrazio tutti per essere stati qui vi ricordo che alle ore venti quindi fra pochissimo
Al all'ex peraltro Edison ex cinema Edison ci sarà la proiezione del film diciannove luglio mille novecentonovantadue una strage di Stato e direi che voglio dire sì
Continuo a la nostra serata di impegno parteciperanno al dibattito Salvatore Borsellino Antonio Ingroia Nicola biondo De Marco canestrelli modera l'incontro Lidia contiene un'altra giovanissimo
Vi ringrazio
Per l'attenzione buona serata a tutti