Intervista a Francesco Tempestini sui recenti disordini in Albania

Radio radicale con l'onorevole Tempestini del Partito Democratico capogruppo del PD alla Commissione esteri della Camera dei deputati per a parlare della situazione in Albania
Oggi io onorevole voi avete presentato una interpellanza urgente alla sottosegretario degli Esteri
Craxi quali sono le ragioni e le vostre ragioni di preoccupazione della situazione
In Albania che non è una sito diciamo
La il cui la cui evoluzione negativa non era disattesa vista listelli viste le tensioni Cormac si erano accumulate da mesi
Guardi la nostra preoccupazione
Travalicano diciamo la
Questione albanese perché la nostra è una un visione un po'allarmante tutto il quadro dei Balcani
Lei come sa nei Balcani si sta operando un
Progressivo disimpegno
Delle presenze multilaterali per ragioni che attengono a un po'alla
Alla valutazione di un quadro migliorato rispetto al passato anche diciamo la verità anche con una certa stanchezza
Dei dei dei soggetti che sono presenti i quali insomma hanno per ragioni varie non ultime anche questioni di bilancio pensato di allentare un po'
Non abbiamo nulla da eccepire a questo però nello stesso tempo vediamo per la situazione nei Balcani non è una situazione stabilizzata davvero faccio riferimento anzitutto alla Bosnia dove
Diciamo l'idea
Di procedere
Verso passi che vadano
Nella direzione del di uno Stato molti nazionale così come degli accordi Telethon è stato
Avviato il percorso insomma lì ci sono problemi ci sono problemi quello riguarda il nord del Kosovo
La questione serba è sempre una questione diciamo aperta e se a questi qua a questo quadro si aggiunge di stabilità albanese insomma il diciamo gli elementi di preoccupazione sono
Evidenti
La situazione albanese un po'diverso nel senso che in Albania non è stato sanato un conflitto politico che si trascina ormai dalle elezioni
E però alla instabilità albanese può essere un elemento di aggravamento di questo quadro regionale che soprattutto a noi italiani non non deve proprio andare bene noi abbiamo interesse
A chi processi che portano i Balcani diciamo tra virgolette in Europa vadano avanti non si sa allentino
Perché basta pensare alla alla al processo diciamo per la Serbia dell'ingresso che sarebbe l'Europa sappiamo bene gli ostacoli le resistenze di un'altra parte dell'Europa che questi processi di integrazione proceda no
E quindi sappiamo che ogni ogni occasione perduta rischia di essere molto grave per quello che riguarda questa prospettiva ripeto prospettiva per noi italiani
Per l'Italia assolutamente centrale non abbiamo bisogno di Balcani integrati stabilmente in Europa partecipi della direttiva europea e quindi sottratti ai rischi
Di stabilità che poi si ripercuotono su tutto il comparto che danno al danno a noi un quadro di debolezza forniscono elementi di debolezza molto grave ecco perché
Dobbiamo evitare che queste situazioni si allarghino la situazione albanese ripeto ha caratteristiche particolari ma dobbiamo lavorare perché queste
Questa situazione ce lo diciamo sì sani al più presto cosa chiediamo al Governo
Chiediamo al Governo dirà
Di averlo detto stamattina in Assemblea corde il Governo deve avvenire una posizione davvero come dice neutra nel senso cioè di non partecipare Dino starebbe di non giocare da nessuna delle due parti
Ciò non toglie che ci sappiamo tutti che ci sono rapporti
Più intensi tra il Governo Berlusconi e quello di Berisha ma guai Han a deflettere da una linea che chieda in entrambi di
Di ripristinare una dialettica parlamentare giusta
Che
La Commissione d'inchiesta sia una Commissione come chiederla la l'Unione europea inclusiva e paritaria non si capisce come si possa avere una
Commissione d'inchiesta in cui sei sono della maggioranza i cinque dell'opposizione
Se si fa se si facesse sì si procedesse così saremmo ecco non abbiamo bisogno
I mezzi di ricordare perché la questione albanese fa parte di quel complesso di problemi che abbiamo bisogno di sanare in tutti i rischi di instabilità e in particolare dobbiamo fare in modo che in Albania
Anche con uno strattone europeo la berlina si rimetta in in carreggiata sul piano della
Di normalizzazione le le elezioni politiche secondo lei le ultime elezioni politiche non va in Albania erano toccate
No truccata no io sto un po'anche i dati diciamo delle organizzazioni internazionali ho controllato lì c'è stata
Una situazione nella quale il il il processo elettorale è stato contestato ci sono elementi di irregolarità certamente abbiamo
Non solo noi ma l'Unione europea hanno confidato dal fatto che questi elementi di irregolarità questi elementi di contraddittorietà con diciamo un processo cioè potesse essere sanati con un processo politico interno d'altronde
è difficile pensare di uscire da una soluzione condivisa in egli Albania si fronteggiano due schieramenti che hanno penso
Dice non dico equivalente ma sono solo due forze importanti debbano trovare lì una soluzione e l'Unione europea può aiutare questo processo
Ripeto lo devi aiutare attraverso
Una carta dei di cui essa dispone e cioè ricordare gli albanesi che o chiudono questo contenzioso diciamo se no il processo di avvicinamento all'Europa
Siamo lontani lei come ha visto in questi anni la politica di sali Berisha
Lei ritiene che Berisha sia una sorta di diciamo di piccolo Berlusconi dei Balcani
Ma in questi insomma questi paragone mi sembrano
Che non portino lontana quella di Berisha una una storia molto radicata in un rinuncia in una certa cultura politica albanese tra virgolette quindi una politica fatta
Di azioni anche di forza di uno spregiudicato utilizzo degli strumenti di potere che ne fanno più che altro un un
Un personaggio di quel mondo
Di quel mondo di oggi dalla lettura negativa che diamo di quel mondo balcanico quindi io penso che Belice sia un una un è un'espressione di una storia politica che
Fa parte più del passato quel
Del futuro dell'Albania e io ve le confesso che abbiamo guardato questo Sindaco di
Di Tirana con con attenzione perché è un Sindaco che ha cercato di modernizzare e di dare un segno
L'Europa iniziazione ha cercato naturalmente anche da quella parte ci sono problemi perché la lotta politica condotta in modo molto
Molto duro molto violento
Dobbiamo ripeto trovare una soluzione che ci faccia che faccia corrispondere le delle norme poste le potenzialità che c'ha l'Albania e che dimostrano anche i dati
Economicità Albania col con un quadro con quanto più maturo dal punto di vista del politico
Qualcuno ancora in questi giorni ha fatto anche dei paragoni tra quello che abbiamo visto in Tunisia e in Albania sono due situazioni diverse possiamo considerate comunque l'Albania un Paese
Che ha fatto dei passi enormi nello nello sviluppo dello sviluppo economico al contrario di quello che abbiamo visto in Tunisia
Sì non solo c'è una differenza economica ma c'è soprattutto ancora differenza politica nel senso che
In alchimie in Tunisia si tratta di affrontare una transizione da uno Stato sostanzialmente dittatoriale ad uno Stato democratico e dire cioè di tutti che questo processo vada in porto che non
Che non ci si trova di fronte a enormi difficoltà
Quali quelle che
Possiamo desumere dal fatto che ancora come sappiamo in intimo sia
C'è una contestazione forte rispetto a un tentativo di continuità con quel regime in Albania c'è ma c'è uno scontro politico tra due realtà
Che però hanno già subito hanno già a
Subito il vaglio del confronto elettorale quindi la situazione è diversa
La vicinanza di entrambi Cherifa considerare tutte e due situazioni di emergenza per noi
Ma i dati sono oggettivamente diversi detto questo fanno parte tutti di un processo di destabilizzazione del quadro politico
Sociale economico del Mediterraneo ma questo naturalmente è un altro discorso
Un'ultima considerazione sulla politica dell'Unione europea lei ritiene che sia contraddittorio il fatto che
La Serbia sia tre passi in avanti in più rispetto ad altri Paesi dei Balcani
Verso l'ingresso del del dell'Unione europea lei pensa che l'Unione europea in altre parole abbia peccato un qualche modo di cecità
Sui suoi assolutamente io penso che questo il processo il più diciamo il processo di integrazione non era pensabile che si potesse sviluppare Dina all'unisono è evidente che
C'era una logica e c'era una regola fondamentale che era quella che ogni Paese dover adempiere a un percorso per raggiungere certi Standard minimi che il le Unione Europea proponeva però naturalmente
Ecco l'ho accennato prima nei confronti per esempio della sede assieme praticata una una politica del rallentamento mentre nei confronti di altri Paesi pensiamo Slovenia Croazia c'è stata una politica
Di maggiore facilitazione del processo in parte dovute pro ai passi in avanti che credo paesi avevano fatto ma anche perché come sappiamo
Dopo la la la la crisi dell'ottantanove la Germania
Per non citare nessuno aveva favorito fortemente l'ingresso di quella parte dei Balcani che essa considera
Possibile a parte di quella che io definisco un'idea
Di grande Europa germanica ma anche qui andremo molto lontano nell'analisi
E questo processo quindi ha subito da uno stop per alcuno un'accelerazione peraltro adesso siamo di fronte a un secondo passaggio
Io penso che noi come Governo italiano dovremmo favorire ormai
Un
Un procedimento che porti tutti quanti quelli che sono fuori in Europa con una naturalmente tenendo conto che ci sono ripeto degli stand che vanno che vanno
E qui è il punto è che bisogno da una parte
Eliminare gli atteggiamenti all'olandese cioè atteggiamenti che dicono mai noi in fondo di quest'altra parte dei Balcani non ci interessa ma nello stesso tempo preme perché questi Paesi che sono ancora sub iudice facciano quello che debbono fare ecco qui il richiamo forte
E penso che
A faccia bene il Governo questa è l'unico elemento Dini di novità
A introdurre all'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri europei il tema Albania perché quello può essere l'occasione per dire in modo formale all'Albania guardate noi vogliamo in Europa ma
Dovete
Mettere la testa possa fare i passi che occorre fare perché questo si realizzi nei tempi più brevi possibili bene la ringraziamo ringraziamo l'onorevole Tempestini del Partito Democratico