Rassegna stampa estera

Quel giorno agli scrutatori di Radio Radicale sabato dodici febbraio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta due temi che approfondiremo quest'oggi evidentemente l'Egitto
Hosni Mubarak in Presidente si è dimesso ieri potremmo dire con un giorno di ritardo
Le prime pagine di tutti i quotidiani internazionali titola nonché aprono su questo noi riproporremo editoriale
Dell'indipendente che fa un Paul Bilancio dopo
La fine del regime di Hosni Mubarak il mondo democratico deve stare dalla parte dei manifestanti egiziani i leader di Stati Uniti Unione europea
Devono dire chiaramente che non ci sarà più alcun sostegno per gli autocrati repressivi
L'Independent sottolinea che però in Egitto rimangono varie questioni aperte si chiede se questa sia una transizione democratica oppure
Un colpo di Stato militare se l'esercito farà un passo indietro permettendo elezioni democratiche ottempera
Di tenere sotto controllo gli eventi leggeremo anche un editoriale dire mondo di oggi sugli smarrimenti della lì vo Obama in Medioriente anch'esse
Definire Obama un allievo dopo più di due anni di mandato beh forse è un'esagerazione l'altro tema di cui parleremo la politica italiana l'Economist è uscito ieri nelle edicole europee
Ritorna sugli scandali legati a Silvio Berlusconi in particolare dopo la richiesta di rito immediato da parte della procura
Di Milano questo processo che sembra probabile di sicuro imbarazzi era perfino Silvio Berlusconi secondo l'Economist leggeremo poi
Un commento di Simoni Jenkins dal Guardian di ieri ridiamo del suo machismo ma Silvio Berlusconi all'ultima risate perché perché l'Unione europea sta a guardare
Di fronte a le agli abusi
Commessi dal Governo italiano secondo Simoni Jenkins le figlia o ieri invece dedicava un'intera pagina Giorgio Napolitano nel Presidente della Repubblica al di sopra
Della mischia in un clima politico reso incandescente dagli scandali
Di Silvio Berlusconi Napolitano si impone come garante dell'unità
Italiana
Partiamo però dal dall'Egitto dalle dimissioni di Ostuni Mubarak annunciate ieri pomeriggio come sottolinea l'Independent in un editoriale rimangono alcune
Questioni aperte l'Egitto non è detto che sia nel libero né democratico il mondo democratico deve stare dalla parte
Dei manifestanti egiziani leader di Stati Uniti Unione europea devono dire chiaramente che non ci sarà più alcun sostegno per gli autocrati repressivi questo il titolo dell'editoriale
Scrive l'Independent chi tre decenni di regime di Hosni Mubarak in Egitto sono crollati il vecchio dittatore confrontato ondata di proteste popolari e scioperi senza precedenti
Non era pronto ad andarsene senza lottare prima ha cercato di dividere i manifestanti annunciando la sua intenzione di dimettersi come Presidente nel corso dell'anno settembre dopo le presidenziali
Non essendo recito disperdere la folla Mubarak ha inviato i suoi teppisti per attaccare i manifestanti pro
Democrazia
In piazzando Tahrir poi fino all'ultimo con il discorso
Il giovedì sera ha tentato di resistere anche gli alleati di Mubarak all'estero hanno fatto di tutto per far sopravvivere l'uomo forte
Franca Disney il diplomatico inviato da Obama per discutere corri regime egiziano una settimana fa sosteneva che non baracche
Deve rimanere in carica giovedì avremmo appreso che il re saudita aveva fatto pressioni sull'abbia Casa Bianca per sostenere Mubarak
Annunciando che avrebbe ci sarebbe sostituita all'America nel caso in cui Washington avesse deciso di
Ritirare gli aiuti all'Egitto e il Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi aveva lodato l'autocrate egiziano come un uomo saggio
Ma gli sforzi di Mubarak ed i suoi potenti amici non sono stati sufficienti dopo diciotto giorni di proteste manifestanti egiziani sembrano
Aver centrato il loro primo obiettivo la partenza di Mubarak dalla scena politica
è una conquista notevole solo qualche mese fa agli egiziani scherzavano veramente sul fatto che Mubarak sarebbe morto da Presidente ritenevano che un certo punto il successore sarebbe stato il figlio Gamal
Qualunque cosa accada la dinastia Mubarak ora eh finita per l'Independent però rimangono varie questioni aperte
Il quotidiano britannico si chiede se questa sia una transizione democratica oppure un colpo militare se l'esercito cioè la più
Potente istituzione del Paese
Farà un passo indietro permettendo lezioni libero e democratico tenterà di controllare gli eventi gli egiziani sarebbero nei fa immaginare che la partenza di Mubarak basti a garantire la democrazia
I regimi repressivi sono sostenuti da molto più che un solo individuo durano perché si reggono su una rete di brutalità e corruzione
E quella rete come boom baracche non se ne andrà facilmente evolversi della situazione però un teste per i governi occidentali
Che nelle scorse settimane hanno mandato messaggi ambigui sul loro sostegno e i riformatori egiziani i leader o occidentali per l'indipendente devono dire chiaramente che metteranno tutto loro peso dietro al movimento pro democrazia
E spingeranno per elezioni libere e una nuova Costituzione credibile Barack Obama e il leader europei devono dire chiaramente che non ci sarà
Più sostegno a agli autocrati repressivi che garantiscono stabilita è impossibile prevedere
Gli affetti di questi eventi sulla Regione ma di sicuro ci saranno ripercussioni gli autocrati di Riad sono preoccupati regimi repressivi di Siria Giordania Algeria e Libia
Sanno che se regime egiziano può essere rovesciato con tutti gli aiuti militari finanziari ottenuti dagli Stati Uniti allora
Questo può accadere ovunque i popoli oppressi del mondo arabo hanno visto attraverso
Le televisioni due rivoluzioni in tre mesi prima la Tunisia poi l'Egitto insomma la rivoluzione araba e tutto tranne che finita secondo
L'indipendente l'altro editoriale che vogliamo segnalarvi quello di oggi di le Monde che si non centra su un altro protagonista in negativo di tutta questa
Vicenda egiziana e cioè il Presidente americano gli smarrimenti dell'allievo Obama in Medioriente questo il titolo anche se dopo due anni di mandato definire Obama un allievo forse
è un po'troppo non basta aveva detto Barack Obama commentando giovedì la locuzione televisiva di Hosni Mubarak
Il raìs Tiziana aveva appena annunciato che avrebbe delegato i suoi poteri di Capo dello Stato suo vicepresidente Omar Suleiman ma che sarebbe restato comunque la Presidenza
Le parole di delusione di Obama illustrano uno degli aspetti più evidenti di questa crisi la relativa impotenza degli Stati Uniti di fronte agli eventi l'America non sembra in grado di esercitare un'influenza determinante né sul Rice
Sull'ex RAI su uno dei suoi alleati più vicini nella regione né sulla piazza egiziana
Di Stati Uniti auspicavano la partenza di Mubarak senza però al lo detto pubblicamente
Volevano che il Presidente del egiziano annunciando suo ritiro rispondesse giovedì alla principale rivendicazione dell'immenso movimento di protesta che scuota
L'Egitto da diciotto mesi sarebbe stato un gesto simbolico di grande portata politica suscettibile di calmare la collana degli egiziani che manifestano
Un gesto tale da impedire una radicalizzazione del movimento dall'inizio della crisi però Washington ha esitato
Quale campo scegliere da una parte un alleato fedele che viene sovvenzionato a colpi di miliardi di dollari ma che è un dittatore dall'altro movimento
Che lo contesta il nome degli stessi valori che gli Stati Uniti vogliono incarnare il regime egiziano rappresenta la stabilità strategica la garanzia del mantenimento di un accordo di pace concluso nel mille novecentosettantanove
Con l'altro grande alleato regionale di Washington Israele
Piazza Tahrir invece la voce di una rivolte marcia per promuovere un credo democratico caro all'America gli Stati Uniti non vogliono il caos nella rimessa in discussione la pace tra Egitto e Israele
Ma non intendono nemmeno essere dalla parte sbagliata in questa storia la verità è che la storia grazie si è si è svolta sotto i loro occhi senza che potessero fare nulla e loro smarrimenti dalla misura della loro impotenza relativa
L'immagine di un'America che tira tutte le fila nell'ombra
Care alle teorie del complotto in voga in Medioriente a meno senso che mai la guerra fredda è finita da tempo né Washington e ne Mosca sono
Padroni di ciò che accade nel loro zone di influenza
Gli eventi d'Egitto si sono prodotti in modo imprevedibile sono stati determinati dalla reazione di un movimento di protesta che dispone di uno strumento di comunicazione mobilitazione senza precedenti internet
Lo scontro
Tra Mubarak che la piazza Tahrir
Una questione complicata alla fine però è stata una questione Egitto egiziana cioè
Risolta dal
Dal popolo e speriamo presto di dire dei cittadini
Egiziani da Mubarak ha l'Italia e a Silvio Berlusconi l'Economist uscito ieri nell'edicola europee riassume in un articolo
Quanto accaduto negli ultimi giorni Berlusconi rinviato a giudizio Rubin rende face volto rosso Rubino e il titolo del pezzo il processo che sembra probabile di sicuro in Bazzera indire imbattibile scusate imbarazza era perfino il Primo Ministro italiano
Scrivere economista Berlusconi raramente non ha avuto guai nella sua lunga carriera politica che dura da diciotto anni ma il dossier
Cinque sei cinque sette barra due mila e undici della Procura di Milano probabilmente
Il peggior guaio di tutti il dossier inviato un giudice il nove febbraio contiene
Richiesta di rito immediato per Berlusconi sulla base di due accuse non proprio piacevoli
Berlusconi è accusato di aver comprato i servizi di una prostituta minorenne e poi di aver cercato di nascondere il fatto abusando del suo incarico in modo illegale i due reati possono comportare una condanna massima
Di tre e sette e dodici anni il Primo Ministro nega di aver fatto qualcosa di male immediatamente attaccato il procuratori descrivendo lì come sovversivi
Definendo la loro inchiesta una vergogna e spingendosi fino a minacciare di far causa lo Stato italiano le settecentottantadue pagine di testimonianze intercettazioni non arrivi nella richiesta di rito immediato
Descrivono Berlusconi mentre trascorre il suo tempo libero come se fosse uno dei più squallidi imperatori romani inviti a decine di show viverle cortigiani
Nel durante le cene nella sua casa di Milano seguite da sessioni di bunga bunga con gioco chi erotico sessuali
Il procuratore di Milano mondo Bruti Liberati ha detto che lui ha i suoi colleghi hanno chiesto il rito immediato per l'evidenza della prova contro Berlusconi una delle ospite di Berlusconi era la giovane marocchina in fuga
Karim ella Marocco ruba rubacuori che secondo la Procura aveva meno di dieci otto anni all'epoca dei fatti l'Economist ricorda
Che la pagare
Una minorenne per ottenere servizi sessuali di qualsiasi tipo è illegale in Italia
Berlusconi ha ammesso di aver dato alla giovane mica diverse migliaia di euro ma sia lui sia la signorina dicono che il denaro era un regalo il Primo Ministro ha avuto pietà di lei dopo aver ascoltato la sua storia di fuga da un padre violento
Nel maggio due mila e dieci la signorina e il Marocco dopo essere più volte fuggita da alcuni centri per minorenni era stata portata una stazione di polizia di Milano accusata di furto poiché
Bene rilasciata dopo una telefonata del Primo Ministro durante la quale Berlusconi suggerì che era la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak
Gli avvocati di Berlusconi dicono che era davvero convinto di quel che diceva Berlusconi questa settimana a aggiunto di essere intervenuto per evitare un incidente diplomatico
Ora toccherà il G.I.P. decidere sul rito immediato se il suo parere sarà positivo come sembra
L'Italia potrebbe dirigersi verso una resa dei conti costituzionale secondo l'Economist
Gli avvocati di Berlusconi non contestano la Procura sui fatti ma contestano la competenza a indagare su Berlusconi potrebbe apparire una questione tecnica riservata agli avvocati ma il tre gennaio è stata sostenuta anche dalla Camera che con un voto
Ha rigettato la richiesta della Procura di per sé perquisire un ufficio di Berlusconi perché il caso era condotto dalla Tribunale sbagliato i parlamentari dell'opposizione sostengono che il Parlamento è andato oltre i suoi potevi Berlusconi
è furioso perché la Procura non ha rinunciato al caso dopo il voto della Camera è accusato i giudici di violare la legge andare
Contro il Parlamento il suo alleato de la lega Nord Umberto Bossi ha detto che era l'inizio della guerra totale tra il potere legislativo e giudiziario per l'Economist sono parole pericolose perché lasciano intendere che due
Si stiano preparando per elezioni anticipate in cui un Berlusconi nell'angolo farebbe appello agli elettori per un altro mandato al fine di neutralizzare i giudici una volta per tutte
Il caso Ruby non è la sua sola preoccupazione spiega ancora l'Economist Berlusconi
Deve comparire in altri due processi per evasione fiscale e corruzione
Uno riprenderà l'undici marzo il cinque marzo ci sarà la fase preliminare di un terzo processo in cui Berlusconi accusato di irregolarità finanziarie i diciassette voti di maggioranza alla Camera ottenuti sul voto sulla perquisizione del suo ufficio
Suggeriscono che il Primo Ministro al di là delle difficoltà legali e ancora relativamente forte ma deve affidarsi a Bossi per continuare a governare
E Bossi ha detto chiaramente che questo dipenderà dall'approvazione del progetto di legge sul federalismo che devolve maggiori poteri di spesa alle autorità locali
Il tre febbraio però una Commissione parlamentare ha bocciato quel progetto di legge
Berlusconi ha cercato di farlo passare per decreto ma il Presidente Giorgio Napolitano ha rifiutato di firmarlo il piano ora e di sottomettere nuovamente il progetto di legge al Parlamento e usare un voto di fiducia per farlo passare
Insomma la conclusione dell'Economist che l'Italia sembra avvicinarsi sempre più a una primavera politica torrida
Molto netto e duro il giudizio di Simoni Jenkins columnist del Guardian quotidiano britannico di area progressista ridiamo del suo machismo ma alla fine e Berlusconi a ridere per ultimo
Perché bene perché l'Unione europea dice di essere il guardiano di una confederazione democratica ma fa una serie di concessioni Alitalia
Il Primo Ministro italiano potrebbe essere presto processato per aver comprato sesso da una minorenne ma un uomo non è innocente fino a quando non è approvata la sua colpevolezza in fondo cosa c'è di più nobili per un romano
Se non avere pietà di una bella ragazza di diciassette anni povere in fuga che ha partecipato i suoi bunga bunga dicendo di essere la nipote di un vecchio amico Mubarak d'Egitto
Cosa c'è di più naturale se non prendere il portafoglio estrarre settemila euro una collana di diamanti e un'Audi nuova di zecca
Se no a cosa serve un Primo Ministro la povera ragazza deve essere stata rassicurata della santità di Berlusconi
Quando Berlusconi l'ha dato il soprannome di Rubino rubacuori ha poi chiamato il Primo Ministro da una stazione di polizia
Evidentemente un gesto da statista come Lupo come come Berlusconi ordinare il suo rilascio immediato e l'affidamento a una prostituta brasiliana per lo scoglio era preoccupato della possibilità di un incidente diplomatico internazionale
Questa l'introduzione di Jenkins che tra l'ironico il serio racconta i fatti però non c'è molto da ridere
Se cercate su Google Berlusconi e prostituta avrete un milione e mezzo di link se fate lo stesso con David Cameron ci sono sessantacinque risultati
E tutti erano Dini Berlusconi protetto da una serie di immunità relative ai suoi incarichi ora però è davvero nei guai e quasi ottocento pagine
Di richiesta di rito immediato sembrano dimostrare la prostituzione minorile anche il più ardente difensore della privacy personale non può
Difenderlo nonostante tutto questo la posizione politica di Berlusconi ancora robusta
Le ragioni sono un potente mix di machismo italiano senza di vera opposizione politica e controllo da parte del Primo Ministro sul televisioni e stampa
Tutto questo ovviamente è un affare dell'Italia ciò che ragionevolmente preoccupa i britannici sono i metodi che hanno permesso
A Berlusconi di proteggersi per sedici anni dalle accuse di corruzione dagli scandali personali Berlusconi e il capo di un importante Governo europeo e membro di un Consiglio dei Ministri in cui si vota a maggioranza
Ed istituzioni sovranazionali con una sovranità sempre maggiore sul Parlamento
E il popolo britannico il suo partito sotto il suo totale controllo e si dice che abbia raggiunto un accordo con la mafia per proteggere la sua famiglia la scorsa settimana Berlusconi ha cercato di
Rilanciare la sua posizione con una serie di riforme tra queste la fine degli obblighi imposti dalla Carta sociale dell'Unione europea sui lavoratori dipendenti una forte autonomia fiscale
Alle Province della lei della lega Nord al sud viene offerta deregulation il che rafforzerebbe il controllo della mafia sull'economia se approvato secondo Jenkins questo pacchetto potrebbe
Segnalare una disintegrazione parziale dello Stato italiano questo è quanto accade quando un leader in fuga e non ha i mezzi
Adeguati per rimediare l'Italia dimostra un'altra cosa cioè quanto futili siano le rividi indicazioni dell'Unione europea di bastione contro le forze antidemocratiche
L'Unione europea dice di essere un faro di rettitudine per il resto del mondo quelli che conoscono e amano l'Italia
Da tempo ricche sanno che questo Paese ha una cultura politica completamente diversa dall'Europa del Nord ma una Commissione europea che interviene metti di kolossal mente sugli ospedali britannici sulle quote latte sui congedi
Parentali chiude gli occhi davanti alla corruzione istituzionale e gli tagli abusi degli dell'Italia
L'Italia dovrebbe preoccupare le istituzioni europea invece scrive Jenkins diciamo all'Egitto cosa deve fare diciamo Israele cosa deve fare diciamo i palestinesi cosa devono fare diciamo mezzo mondo
Cosa deve fare e in mentre Devid Camerano qualsiasi altro politico britannico non ha mai dato una lezione a Berlusconi per i suoi patenti abusi
Aspettiamo avidamente l'ultimo gossip ridiamo del machismo italiano scherziamo sulla mafia diciamo l'Italia e l'Italia diciamo che l'Italia non può essere giudicata sulla base degli standards resto d'Europa
Se non pagassimo per l'Italia potrei anche essere d'accordo ma stiamo pagando e non sono d'accordo conclude Simone Jenkins sul Guardian di ieri
Qualcuno si accorge che forse esiste un caso Italia che però non si riassume in Silvio Berlusconi
Mia figlia o e ve lo segnaliamo perché non abbiamo più di un tempo ieri pubblicava una bella pagina su Giorgio Napolitano al di sopra della mischia
Il Presidente della Repubblica
In un clima politico reso incandescente dagli scandali Berlusconi si impone come garante dell'unità nazionale ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale