13 FEB 2011
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:01 Durata: 1 ora 54 min
A cura di Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 13 febbraio 2011 , condotta da Massimo Bordin che in questa puntata ha ospitato Massimo Bordin (giornalista), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Politica, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 1 ora e 54 minuti.

Questa rubrica e' disponibile anche nella sola versione audio.
  • Introduzione

    Massimo Bordin

    giornalista

    Il dibattito pubblico sull'iniziativa di dialogo di Marco Pannella con Silvio Berlusconi.
    17:01 Durata: 1 min 18 sec
  • Le reazioni negative di molti al dialogo tra Radicali e Berlusconi. Pannella: "La gente è arrivata a dire questo: 'Sono tutti uguali'". Ma "è il verosimile, molto spesso, l'unico modo per mentire e negare la verità di un fatto. E oggi è verosimile che tutti ci si comporti nello stesso modo. Verosimile che anche una forza politica che per 50 anni è stata anomala rispetto alle altre, alla fine si venda". "Ma tutto questo partendo da un falso assoluto"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Le reazioni della gente comune al dialogo dei Radicali con Silvio Berlusconi. Marco Pannella: "La gente è assolutamente sicura che noi stiamo trattando, che stiamo vendendoci o svendendoci a maggiore o minore prezzo a Berlusconi. A questo punto, non appena questo mi è parso evidente, da una parte sono stato contentissimo che Radio Radicale facesse dei fili diretti - perché sappiamo che in questi casi sono quelli appassionati e indignati che telefonano, e quindi in qualche misura facciamo da moltiplicatori della forza di queste voci - poi, immediatamente dopo, anche se questo richiede fatica, ho raggruppato tutti i messaggi arrivati su Facebook sulla mia pagina e poi le risposte alla mia e-mail mandata di recente. Erano univoche. La parte più importante iniziava sempre con 'da 10 o 20 o 30 o 40 anni sono sempre stato d'accordo con te o con voi e, a questo punto, basta! E' una vergogna, uno schifo'. Poi un altro 40 per cento di persone che non dicevano 'sono radicale da sempre', soprattutto su Facebook, ma che insultavano: 'Pezzo di merda', 'traditore', 'meglio Capezzone di te'. Credo che questo sia interessante e per questo l'ho fatto mettere in Rete". "Io provo compassione nei confronti degli insulti più atroci, disperati e disperanti, perché chiarissimamente sono indotti a ritenere che la verità è quella che deprecano". Il paragone con la fase dei ricatti del Pd veltroniano e l'attenzione di Pannella per il "radicale ignoto, quello che da 30 anni si iscrive e via dicendo, che rischiava di essere messo di fronte a un'ennesima prova di fronte alla reazione delle componenti di fondo del regime partitocratico". Oggi la situazione si ripete: "Il problema che mi pongo, serio, se sono gli occhi che oggi sono diversi, o se la cosa guardata dagli occhi. C'è qualcosa che ho già ricordato in passato, ma che adesso forse sociologi e filosofi possono individuare: è il verosimile, molto spesso, l'unico modo per mentire e negare la verità di un fatto. Perché se un fatto è nuovo, il nuovo possibile, esso è quello che ieri sera era impossibile". Il ruolo del regime nel formare le generazioni politiche, il giornalismo, etc. L'esempio degli articoli di Sergio Rizzo e Gianantonio Stella, le loro mancanze. "La gente è arrivata a questo. Tutti sono uguali". "Oggi è verosimile che tutti ci si comporti nello stesso modo. Verosimile che anche una forza politica che per 50 anni è stata anomala rispetto alle altre, alla fine si venda". Questo "viene recepito in fondo con un sospiro di sollievo: 'La politica è così'. Ma tutto questo partendo da un falso assoluto. Perché per fare questo non ci hanno censurato più ma hanno omologato la nostra presenza a quella degli altri"
    17:03 Durata: 18 min 2 sec
  • L'alternativa del ricorso alle urne secondo Pannella: "Si andrebbe a votare in una situazione di regime in cui i pilastri sono Annozero da una parte e Porta a Porta dall'altra. Beh, noi non siamo d'accordo con questo, perché vuol dire soltanto che il regime sessantennale prende atto che Berlusconi è 'cotto' e prepara una sorta di unità nazionale"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: "Quello che c'è alla base è che 'c'è qualcuno con cui non si dialoga, non si discute'. E questo è il falso. Il 'nessuno tocchi Caino' da una parte, e dall'altra l'elemento laico del dialogo che si fa con il potere anche quando impazzito. Gandhi lo faceva con il governatore coloniale". "Con Berlusconi no? Parliamoci chiaro: coloro che per 20 anni, da posizioni di potere magari locale, erano stati con i nazisti e con i fascisti, o con il potere comunista, non erano per forza disonesti e con loro si poteva parlare, e addirittura per noi si doveva parlare". "'Non si parla con questo, perché questo è infettante', ragionano. Bene, è esattamente l'opposto di quello che nel suo testamento ci chiede e riconosce Pier Paolo Pasolini. 'Non avete paura di nulla, nemmeno del fascista', ed è tutto dire, ed elenca: 'Le prostitute, i folli, gli angoli più bui della città'". "Dicono loro, che sono politici seri: 'Berlusconi dimettiti'. Forse Berlusconi si sarebbe già dimesso se non ci fossero stati due eletti del Pd o dell'Idv che hanno dato il voto di fiducia determinante a Berlusconi. I nostri deputati hanno votato 'no' alla fiducia, eppure si diceva che stavamo trattando". "Mettiamo che Berlusconi si dimette, poi cosa succede? Allora loro dicono: bisogna andare a votare. Ovviamente con questa legge che è la legge 'Veltrusconi'". La qualità delle elezioni italiane. La nostra è la Costituzione più bella del mondo? "No", per Pannella è "la più tradita del mondo". "Si andrebbe a votare in una situazione di regime in cui i pilastri sono Annozero da una parte e Porta a Porta dall'altra. Beh, noi non siamo d'accordo con questo, perché vuol dire soltanto che il regime sessantennale prende atto che Berlusconi è 'cotto' e prepara una sorta di unità nazionale". Gli ultimi sondaggi e lo stato delle opposizioni. Come si costruisce un'alternativa alle elezioni? "Ormai c'è questo, c'è lo sdegno e la rabbia contro quell'immondo individuo, e su questo si mobilitano, non su che cosa fare di questo e dopo questo. Il problema è: 'Intanto via'. Ma quelli che dicono 'intanto via' già hanno il loro progetto, e sicuramente non vanno a dire quello che faranno nel momento in cui ottengono il 'via'. Allora al solito il problema è ricondurci alle regole". L'opposizione e il successo delle manifestazioni provano qualcosa? "Sì, lo schifo che prova la gente. Ma (i leader dell'opposizione, ndr) sono dei demagoghi, perché non osano fare lotta politica con Berlusconi". Le alternative radicali, dall'uninominale alla riforma del meccanismo dei contributi silenti, dal debito pubblico alla proposta di legge Ichino-Cazzola in Parlamento
    17:21 Durata: 21 min 13 sec
  • Breve resonconto dell'ultimo incontro con Berlusconi

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La descrizione dell'ultimo faccia a faccia, sabato, tra Marco Pannella e Silvio Berlusconi. Pannella
    17:42 Durata: 7 min 51 sec
  • Il ruolo possibile del Presidente della Repubblica nella situazione attuale

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Il rischio di elezioni anticipate e il ruolo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Pannella: "Ho l'impressione che ci sia chi già prepara dei manufatti in queste settimane con fatti nuovi, etc. Quello che è importante è che le elezioni sarebbero sicuramente anti democratiche e che in realtà si farebbero per realizzare un salvataggio partitocratico fondato su Veltrusconi. Veltroni, D'Alema e gli altri sono i tenutari e i praticanti dell'unione nazionale da diversi decenni, e Berlusconi quando urla ai 'comunisti' in realtà li chiama a soccorso. Noi dobbiamo porre al Presidente della Repubblica, all'opinione internazionale, la situazione italiana, per capire se sia possibile indire elezioni che sono democratiche". La realtà campana e napoletana e la nuova edizione della Peste italiana; i dati sulla realtà elettorale del nostro Paese. "Il Presidente della Repubblica ha conosciuto un pochettino la presenza radicale, liberale, etc. giù a Napoli. Credo che si trovi oggi in una situazione analoga ma a livello italiano"
    17:50 Durata: 11 min 51 sec
  • Pannella sul caos mediterraneo: "E' il costo della non-Europa. Si è sfidato l'onore, la sensibilità turca, di uno stato che da 40 anni era stato il più coraggioso ed esposto dei costitutori della Nato, essendo un territorio che penetrava quasi nel sistema anti-Nato. Adesso fanno un'altra politica, e anche questo è il costo della non-Europa. Cioè dell'Europa delle patrie e quindi anti-Mediterraneo"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella sul caos mediterraneo: "E' il costo della non-Europa. Si è sfidato l'onore, la sensibilità turca, di uno stato che da 40 anni era stato il più coraggioso ed esposto dei costitutori della Nato, essendo un territorio che penetrava quasi nel sistema anti-Nato. Adesso fanno un'altra politica, e anche questo è il costo della non-Europa. Cioè dell'Europa delle patrie e quindi anti-Mediterraneo". Giovedì si apre il Congresso del Partito Radicale transnazionale
    18:02 Durata: 5 min 45 sec
  • La stampa, da Furio Colombo a Giuliano Ferrara

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    L'apprezzamento di Pannella per Furio Colombo. L'atteggiamento della stampa. Pannella: "Io credo che ci vogliono ridurre al verosimile perché non siamo sopportabili nella nostra verità". La riunione, dopo il congresso del Partito, della Lega per l'uninominale: "Silvio Berlusconi, per quanto sia disposto, non è libero di dedicare tempo alle cose che gli interessano. Reagisce su base quotidiana". L'evoluzione del fronte del centro destra e la manifestazione organizzata da Giuliano Ferrara: "Pare che questa volta alla manifestazione ci fosse almeno una marea di gente. Adesso però lui ricorda il 1994. Ma in realtà quell'anno erano per noi una reminescenza degli anni 70, con l'iniziativa antipartitocratica al centro, mentre per Ferrara gli anni 70 erano gli anni del ciarpame liberaloide, diritti civili, etc. Ma vorrei dirgli questo: già fece una scena radicale quando invitò a portare l'acqua e il pane a Eluana Englaro. Quando noi facciamo queste cose, ci sono delle pertinenze; invece se Eluana avesse bevuto un goccio d'acqua, sarebbe morta. E infatti lì il tutto si tradusse in uno 0,0 non-so-quanto per cento di voti alle elezioni". "Tu non sei Breznev!, ha detto a Berlusconi. Vedi, la sua storia continua. Era efficacissima come recita, ma come linea serve solo ad aumentare di più il fossato sociologico e non quello ragionevole del dialogo". L'atteggiamento del Fatto quotidiano
    18:07 Durata: 12 min 7 sec
  • Il Congresso del Partito Radicale transnazionale che si apre giovedì: "Si tratta di capire quanto c'è la riprova che il fronte italiano di questo partito riesca a continuare a dare al Transnazionale il contributo di ossigeno che gli è necessario, a essere l'organizzazione che in qualche misura continua a lavorarci". "Resta un connotato di fondo: questa volta noi puntiamo sulla giurisdizione internazionale in tutti i paesi del mondo come elemento dialettico o correttivo di lotta di situazioni in cui la tutela dei diritti dell'uomo è indebolita dalla democrazia reale. E' un'ambizione enorme"

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Ancora sul Congresso del Partito Radicale transnazionale: "Adesso si tratta di capire quanto c'è la riprova che il fronte italiano di questo partito riesca a continuare a dare al Transnazionale il contributo di ossigeno che gli è necessario, a essere l'organizzazione che in qualche misura continua a lavorarci. Perché i migliori di noi radicali, nella situazione italiana, sono loro sdegnati all'idea che noi ci stiamo vedendo. Direi che come risultato di un regime, signor Presidente della Repubblica". L'avvento della "democrazia reale". La politica estera di Barack Obama e il suo "realismo" che ne può causare il fallimento. Il paragone con la presidenza Carter. Ancora su Giuliano Ferrara, partendo dalle sue riflessioni sulla politica estera degli Stati Uniti d'America in Medioriente: "In lui è presente sempre l'immoralismo estremo del moralista". La rottura di Ferrara con il Pci sul proibizionismo e sulle strategie anti terrorismo. Pannella torna a parlare dei messaggi ricevuti in questi giorni: "Un dramma del mondo radicale". Gli errori dell'Europa nelle politiche di vicinato con i paesi del Mar Mediterraneo. Non solo Europa, al centro del Congresso del Partito: la battaglia contro la pena di morte e le mutilazioni genitali femminili. Ma da parte del regime italiano, per esempio, "queste sono delle concessioni importanti, ma rappresentano le concessioni ragionevoli e necessarie per meglio combattere questa minoranza intransigentemente federalista, liberale, laica e alternativa in termini di storia umana di 50 anni che noi rappresentiamo". Differenze e somiglianze con la situazione del Congresso di Tirana del Prt. "Resta un connotato di fondo: questa volta noi puntiamo sulla giurisdizione internazionale in tutti i paesi del mondo come elemento dialettico o correttivo di lotta di situazioni in cui la tutela dei diritti dell'uomo è indebolita dalla democrazia reale. E' un'ambizione enorme"
    18:19 Durata: 27 min 20 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: "Berlusconi sarebbe benvenuto al Congresso, ma non abbiamo ancora invitato nessuno. Qui ci vuole un accordo delle altre articolazioni del Partito". Il paradosso sempre più evidente nelle ultime settimane: "Noi riusciamo a proporre un'attenzione nello schieramento anti libertario che è quello di Berlusconi, riproponendo dei temi, mentre non riusciamo a proporli al Pd". Il discorso di Gianfranco Fini alla prima assemblea nazionale di Futuro e Libertà: "Ho l'impressione e il timore che siamo nella fase del Loft del gruppo finiano. Le uniche cose che si scelgono mi sembrano inadeguate per aggregare del nuovo"
    18:47 Durata: 9 min 30 sec