Intervista ad Antonio Panzeri sui recenti sbarchi di immigrati tunisini a Lampedusa e le polemiche tra l'Italia e l'Ue

Antonio Panzeri deputato europeo iscritto al gruppo dell'alleanza dei Socialisti democratici eletto nel PD lei Presidente della delegazione Maghreb un mese fa proprio questo Asburgo avevamo
Discusso della rivoluzione della rivolta in Tunisia
Ora nella volta dell'Egitto nel frattempo c'è
La crisi Italo tunisina sugli sbarchi a Lampedusa
Vogliamo parlare di tutto questo partiamo proprio da quest'ultimo punto it cinque mila migranti che sono arrivati
In
Circa un mese in Italia cosa pensa della gestione di questa emergenza da parte del Governo italiano e dell'Unione europea lo scambio d'accuse che c'è stato nelle ultime ore
Intanto
Sarebbe di grande utilità
Che sia l'Italia che l'Europa
Ponessero mano un po'a
Ad una riflessione perché era ampiamente prevedibile
Questo esodo ed era ampiamente prevedibile per il fatto che nel momento in cui gli è stato questo forte cambiamento e l'avvio del processo di transizione democratica sia in presenza in Tunisia di un botto politico di potere
Nessuno più controlla nessuno e questo inevitabilmente favorisce questo processo questa situazione di vuoto politico si somma anche ad una crisi forte che la Tunisia dal punto di vista economico e sociale
Non ultimo il fatto che vi è stata una caduta verticale del
Del turismo e spinge molte persone molti giovani a ad emigrare palesemente dentro questo processo migratorio c'è di tutto perché bisogna sapere che nel nei giorni della rivolta si sono praticamente svuotati anche le nelle carceri
Tunisine e quindi è altamente probabile che in questo primo flusso migratorio ci sia anche questa componente
Governo italiano meglio il Ministro Maroni ha detto l'Italia è stata lasciata sola di fronte
A questo flusso dalla Commissione europea ha risposto ma la realtà non avevamo offerto il nostro aiuto ma ci hanno detto no grazie
Lei lei come vede questo questa polemica ma intanto che è una
Polemica del del tutto sbagliata
Questo riguarda l'Italia riguarda anche l'Europa per quanto riguarda l'Italia in fatto di non avere
Previsto che poteva esserci una situazione generosi che c'è
Una scarsa lettura dei fenomeni che stanno coinvolgendo i paesi
Nordafricani e questo è un problema molto serio per un Governo che deve avere una politica minimamente lungimirante
E per quanto riguarda l'Europa deve porsi l'obiettivo che il tema non è quello di avere una richiesta da parte di un Paese componente anche per l'Europa si pone il problema che di fronte i grandi cambiamenti
Che stanno interessando il Maghreb ma se non è che
è necessario che ci sia una presenza costante e quindi quasi anche qui una politica preventiva a fronte di
Possibili rischi come esodi di massa come quelli che stiamo
Che stiamo vedendo quindi
è una polemica
Del tutto sbagliata da parte del Governo italiano nei confronti dell'Europa
E sarebbe di grande utilità che ci fosse una grandissima collaborazione fra l'Italia e l'Europa e in qualche modo ci fosse una politica intelligente sia dal punto di vista
Della politica più generale di vicinato sia dal pubblico delle politiche di immigrazione ecco sulla questione politica di vicinato lei è stato
Tunisia una decina di giorni fa l'ultima volta ha incontrato con una delegazione del Parlamento europeo il Governo il Governo ad interim i movimenti all'origine della rivolta varie personalità
Innanzitutto vorrei chiederle
Che situazione ha trovato sul terreno poi ne parleremo quale nuova politica di vicinato
Quello che ho trovato sul terreno è una consapevolezza molto evidente che almeno i soggetti esterni dovrebbero acquisire pienamente
E cioè che in tutti questi Paesi sta è saltato e sta saltando il vecchio compromesso
Che era basato sostanzialmente su una sorta di Tod's
Io difendo come Europa come paesi rivieraschi la stabilità di questi regimi in cambio di
Lotta al terrorismo al fondamentalismo e il controllo dell'immigrazione questo compromesso è saltato è saltato sotto il peso di tre importanti fattori crisi economica e finanziaria
Il mancato sbocco dell'immigrazione per tanti ragazzi tanti ragazzi che uscivano da scuola e non avevano e non hanno possibilità di occupazione e il terzo fattore è che siamo in presenza di eravamo in presenza di regimi che
Erano in carica da più di vent'anni
E che avevano privato di libertà fondamentali i propri cittadini questa miscela esplosiva ecco questa consapevolezza bisogna assumerla
Per poi rivedere le politiche soprattutto acquisire dove ci sono stati ritardi ed errori da parte dei paesi rivieraschi compresa l'Italia e da parte dell'Europa nel suo compresso
Questo è intatto il primo dato di fondo il secondo dato di fondo
E che noi siamo in presenza di una situazione di transizione molto confusa se
Ci riferiamo alla
Alla vicenda tunisina
Uscito di scena biennali c'è un Governo provvisorio sono stati insediate tre Commissioni la per la principale la Commissione politiche che dovrebbe istituire lei riforme per il futuro
Il problema è che c'è un dibattito in corso molto confuso
Probabilmente con scuola scarsa consapevolezza di cosa significa quali sono gli elementi fondamentali della democrazia ovviamente non dipende
Datata i diversi soggetti che non sono stati aiutati in tutti questi anni a capire che cos'è la democrazia
E c'è un problema di fondo
Come costruire le tappe per concludere questo processo di transizione democratica per fare un esempio se
Indire un'assemblea costituente che
Rediga una nuova Costituzione poi
Si vada alle elezioni sapendo che nella Costituzione bisognerà decidere se il popolo tunisino vuole una Repubblica presidenziale oppure una Repubblica parlamentare
Oppure come qualcuno dice indecente andare direttamente alle elezioni presidenziali tra qualche mese
Facendo costruendo in qualche modo adesso i presupposti perché i partiti politici possano
E vivere e però questa è una via
Oggettivamente un po'complicato un po'rischiosa perché eleggere un nuovo Presidente
E in Tunisia sulla base delle regole attuali di una Costituzione che ha
Tantissimi hanno ritenuto illiberale ed il rischio che questa sovranità che si dal nuovo Presidente possa essere poi magari usata in modo furbesco per non cambiare
In profondità le cose quindi è un dibattito
Aperto molto confuso e un questo vuoto oggettivo è chiaro che si innescano tante cose che possono portare anche delle derive
Detto soprattutto alcuni problemi che riguardano la sicurezza delle persone la sicurezza dei luoghi
Civili istituzionali e la sicurezza anche per quanto riguarda il sistema
Economico e produttivo quindi un bisogna lavorarci molto e avere consapevolezza di cosa c'è effettivamente sul campo oggi e l'Europa sta facendo un'azione
Adeguata sul viso Katrina sto nera in Tunisia lunedì ha promesso diciassette milioni di euro di aiuti immediati
Duecento e rotti milioni per l'anno prossimo una conferenza dei donatori ma basta tutto questo oppure ci vuole
Ci vuole una nuova strategia politica un nuovo impegno politico
Qualcuno dentro il Parlamento Mario Mauro ha ma non solo a ha detto occorre uno sforzo analogo a quello che si è fatto nel dopo il mille novecentottantanove dopo la caduta del muro con i Paesi dell'est europeo
Occorre uno sforzo molto grande e forte con una consapevolezza
Di riorientare lo sguardo verso sud o dopo averlo
Per molto tempo avuto verso est ed era in qualche modo inevitabile
Eviterei paragoni con ottantanove perché ci sono delle differenze che considero sostanziali certo tutti i processi rivoluzionario e l'inizio sembrano identici ma poi
Il contesto gli sbocchi possono essere totalmente diversi nel caso
In questione nei Paesi dell'est
Non c'erano le forze islamiche e soprattutto i Paesi dell'Est che si liberavano dal giogo sovietico avevano una prospettiva che era quella dell'integrazione europea questi Paesi invece hanno una presenza forte dal punto di vista islamico detti forze islamiche
E soprattutto non hanno la prospettiva dell'integrazione europea quindi o per in questo quadro va ripensato una nuova politica regionale
è una nuova politica regionale ha bisogno di sostanziarsi su tre elementi fondamentali il primo elemento riguarda una nuovo quadro di cooperazione economica e finanziaria il secondo di una politica dell'immigrazione intelligente
E il terzo di tutti i supporti possibili e immaginabili ai processi di riforma economica e sociale e i processi di democratizzazione questi sono i versanti sui quali bisognerà agire nel più breve tempo possibile
Su base bilaterale e multilaterale e le chiedo un'altra cosa su questo non è immaginabile
Fare un
Sorta di integrazione politica del Mare Nostrum faccio un esempio che non ha nulla a che vedere ma insomma devi di Cameron
Lanciato gennaio un
Unione nordica con Paesi che non sono membri
Dell'Unione europea come la Norvegia e Islanda per accelerare mercato interno la le le politiche liberali e quant'altro ecco non è che i Paesi del sud del Mediterraneo un certo punto dovrebbero fare la stessa cosa con un'altra sponda quella
Quella che è stato nel nord Africa ma ho parlato appunto di nuovo politiche ragionare perché intendo proprio questa direzioni di marcia
Semplicità dire più complicato da realizzare perché ovviamente non abbiamo
Processo diciamo così di cambiamento che è omogeneo e soprattutto nello stesso identico modo direi
Nello stesso identico tempo perché abbiamo una situazione dalla Tunisia dell'Egitto
C'è apertura un grande punto interrogativo cosa succederà in in Algeria il Marocco credo che anche se un Paese tutto sommato ha dei problemi ma tutto sommato
Più al riparo di altri eccetera quindi io però è chiaro che bisogna favorire una politica regionale spingere
Nei confronti di tutti questi Paesi perché adottino aprire regionale perché
è un bene per loro è un bene per l'Europa è un bene soprattutto per cittadini e questo ripensamento che va fatto e fa
Agito i nel modo più immediato possibile e soprattutto con una nuova consapevolezza politica da parte dell'Europa quello che
Sostanzialmente mi sembra sia mancato in questi ultimi anni
Grazie ad Antonio Panzeri Presidente della delegazione Maghreb al Parlamento europeo