Speciale Commissioni

Speciale Commissione
Ogni settimana il punto sui lavori delle Commissioni parlamentari
E
Un saluto agli ascoltatori ben tornati alla speciali commissioni oggi ci occupiamo continuiamo ad occuparci di federalismo fiscale ma innanzitutto dell'audizione dell'amministratore delegato della FIAT Sergio
Marchionne dinanzi alle Commissioni riunite attività produttive e i trasporti della Camera dei deputati dopo aver incontrato sabato scorso al Governo italiano martedì
Amministratore delegato di FIAT si è recato presso la Sala del Mappamondo animanti stava per essere ascoltato alle Commissioni della Camera
Da addizionato come tema il piano industriale di FIAT con particolare riferimento agli investimenti da realizzare in Italia
Su questo argomento marchigiane ne ha confermato al Governo l'intenzione di proseguire gli obiettivi di sviluppo della multinazionale italiana che prevede la crescita della produzione nel nostro Paese
Da seicentocinquanta mila un milione quattrocento mila auto
Un obiettivo sostenuto da un investimento di fiati FIAT Industrial per circa venti miliardi di euro viscontiano soltanto una parte della sua relazioni alla alle Commissioni presiedute dalla Presidente della Commissione attività produttive della Camera ma non era dall'anno nella lega Nord Padania
Audizione dura
La relazione dura circa un'ora e dieci poi c'è il dibattito con i commissari noi abbiamo estratto soltanto
Trenta minuti di questa relazione cominciamo dai legami di FIAT corna Chrysler poi passiamo alla alla questione centrale indistinti Investimenti in Italia e il mantenimento del baricentro italiano
Di figlia
Adesso il futuro di FIAT e di frasi è legato a doppio filo entrambe avranno enormi benefici da un simile legale
Questo accordo ci permette in primo luogo di raggiungere la un'adeguata massa critica per ottenere grandi economie di scala
Ci permette di aumentare i volumi associati alle singole piattaforme in modo da ottenere una redditività che giustifichi gli investimenti fatti
Entro il due mila quattordici ci aspettiamo di superiamo superare un milione di vetture a piattaforma Prêtre segmenti principali ministro nove contrari
E l'accordo ci permette di estendere la nostra presenza geografica per sfruttare nuove opportunità di mercato
Tra le due aziende esiste una committenza combinazione ideale la presenza l'esperienza di fiabe segmenti bassi e quelle di Chrysler
Inserimenti medie dati dal Gruppo la possibilità di disporre di una gamma completa
Sia potrà finalmente coprire in una maniera adeguata i segmenti di gamma medio-alta
E questo accordo ci offre inoltre la possibilità di rafforzare il nostro impegno sul fronte della mobilità mobilità sostenibile
Ampliando le nostre competenze sull'attrazioni alternative valorizzando i rispettivi punti di forza in questo campo
Lo sforzo fatto in questi anni di miglioramenti ottenuti con i motori Multijet con il sistema molti errori con i vari veicoli a metano hanno permesso alla FIAT di essere oggi riconosciuta come la casa più ecologica in Europa
Nostre vetture sono quelle che presentano i più bassi livelli di emissioni di CO due sia a livello di marchio
Sia come gruppo contrasta inoltre che da molti anni lavora sulle tecnologie dell'ibrido ed elettrico continueremo a sviluppare queste soluzioni alternative nel medio e nel lungo periodo
Il prossimo anno infatti introdurremo sul mercato americano una vettura completamente elettrica
Una versione della FIAT Cinquecento
A dispetto di quanto ho sentito spesso dire non è solo vero che FIAT ha salvato la Chrysler se è vero anche il contrario
L'alleanza contrasto è determinante anche per il futuro della FIAT ha dato la nostra azienda
La possibilità di diventare un costruttore di auto completo integrando una parte fondamentale dell'offerta che la FIAT da sola non avrebbe potuto ampliare
Grazie a questo accordo abbiamo anche trovato la nostra soluzione al problema della solo sovracapacità produttiva europea
Non è possibile pensare di saturare gli stabilimenti facendo solo affidamento sul mercato europeo
La domanda di alto in Europa non è in grado di assorbire l'intera capacità produttiva e sta all'alta che risulta in eccesso di circa un quarto
Si tratta di un problema strutturale destinato a permanere anche quando la domanda sarà tornata ai livelli pre-crisi
E tutto ciò avrebbe richiesto un intervento di sistema a livello politico su base comunitaria
Noi abbiamo sollecitato più di una volta ma nessuno si è mai mosso in questo senso nei paesi singoli
Nella Comunità europea anzi molto spesso le decisioni prese in modo unilaterale dagli Stati nazionali invece di facilitare un processo di consolidamento nel settore
No no fortemente ostacolato
La mancanza di una strategia di intervento comune e l'immobilismo dell'Europa hanno costretto la FIAT a trovare una soluzione autonoma
Le alternative a domanda ad una situazione del genere non sono molte o si razionalizzano gli impianti
Oppure si cercano nuove opportunità
E l'accordo contrasto ci offre la straordinaria opportunità di usare l'avete industria italiana per costruire vetture destinati ad essere esportate in tutti i mercati
Ci dà la possibilità di spronare il nostro sistema industriale per adeguarsi agli standards necessari a competere a livello internazionale e a produrre per mercati esigenti come quello degli Stati Uniti
Questa è l'occasione che come vedremo fra poco abbiamo pensato di sfruttare per rilanciare lo stabilimento di Mirafiori
Grazie a Chrysler stiamo allargando la nostra presenza stiamo ampliando e rafforzando la nostra gamma di prodotti
E stiamo anche aprendo i nostri orizzonti grazie a casa tre mesi fa la FIAT ha potuto vivere uno dei momenti più emozionanti dalla sua storia
Il diciassette novembre abbiamo presentato la Cinquecento negli Stati Uniti assolutamente internazionale di Los Angeles
è stato uno dei momenti in cui mi sono sentito più Iconio orgoglioso di appartenere a questa azienda
La capacità creativa della FIAT lo stile e il design che sono andati a Torino
Venivano riconosciuti come una delle punte più avanzate del nostro Paese
E questo è solo il primo di una lunga serie di esempi che dimostrano quanto bene stia facendo questa alleanza la FIAT e anche al nostro Paese
Per quanto riguarda la partecipazione della FIAT in frase
Saprete che circa un mese fa abbiamo aumentato la nostra quota dal venti al venticinque per cento
E questo è stato possibile perché si è realizzato il primo di tre elementi previsti dall'accordo operativo del dieci giugno due mila nove
Ognuno dei quali prevede il raggiungimento di determinati traguardi tecnologici tecnologici o commerciale che consentiranno l'ansia di salire fino al trentacinque per cento dei trasporti
Il primo di questo di questi traguardi riguardavano non nuova Colombo colazioni la produzione in uso di un motore basato sulla famiglia paga
Abbiamo ottenuto necessarie autorizzazioni perché non regolamentari per avviare la produzione dello stabilimento di Dandini invece che al
Del motore mille quattro fare ecco con tecnologia multi era
Che e qui peggiorerà la FIAT Cinquecento venduto negli Stati Uniti Riccardo
Il secondo evento è legato all'assunzione da parte di frase dell'impegno di produrre un'autovettura basata su piattaforma FIAT con prestazioni di almeno
Quaranta miglia per gallone prevediamo che Chrysler sarà in grado di omologare questo veicolo nel corso del due mila undici
La terza condizione si verificherà quando Chrysler raggiungerà determinati traguardi intermedi ricavi e vendite al di fuori dell'aria nafta
E anche in questo caso stiamo lavorando per soddisfare i requisiti richiesti entro la fine di quest'anno
Dopo che la Chrysler avrà restituito i prestiti al Tesoro la figlia potrà acquistare un'ulteriore quota fino al sedici per cento da soli socie della Società americana per avermi e quindi il controllo legale
Gli sforzi che stiamo facendo ci permetteranno non solo di raggiungere gli obiettivi previsti ma soprattutto di compiere ulteriori importanti passi nel percorso di integrazione delle nostre due aziende
Ci sono stati molti commenti la scorsa settimana quando ho parlato da la possibilità di una fusione fra sia sbagliata in transito
Io ho sentito molte reazioni anche al possibile spostamento sulla sede negli Stati Uniti
Vuole lasciare da parte le polemiche polemiche concentrarmi sui fatti stiamo lavorando al risanamento con la Chrysler in modo che la TIA saranno la posizione però mentale la propria quota
Al momento la società americana non è quotata ma speriamo che questo succeda in un prossimo futuro
Quindi quando avremo due entità legali che coesistono quotate in due mercati di prassi si porrà evidente evidentemente un problema di capienza
è questo il tema al quale ho accennato a qualche giorno fa a San Francisco la scelta sola sede legale non ancora è stata presa sarà
Condizionata da alcuni elementi di fondo il primo
è in grado di accesso ai mercati finanziari indispensabile per già stare gestire un business che richiede grandi investimenti
E ingenti capitali il secondo a che fare con un ambiente favorevole allo sviluppo del settore ma non fa manifatturiero e quindi anche con il Progetto Fabbrica Italia
Se si realizzeranno le condizioni che sono alla base del nostro Piano gravi e che vi illustrerò troppo nel dettaglio allora il nostro parere Paese sarà una posizione di mantenere la sede legale
Per quanto riguarda invece le sedi operative già ora indispensabile avere presenze specifica dei mercati in cui stiamo operando
Non si può pensare di gestire attività tanto vasta e senza avere una sede direzionale sul posto
E per questo se il cuore della FIAT e resterà in Italia la nostra testa deve essere il più posti a Torino per gestire le attività europee a Detroit per quelle americane ma anche in Brasile in futuro anche in Asia
Significa avere sedi sedi operative diverso sembra perfettamente complementari e questo è essenziale per un gruppo che opera su base internazionale perché ci permette di seguire uno sviluppo condiviso a vivere
Attività integrate tra loro di evitare duplicazioni
Non c'è assolutamente nulla di strano in tutto ciò solo la volontà di fare il nostro lavoro meglio
Creare rafforzarsi nel mondo non significa rinnegare le proprie radici vuol dire semmai proteggerlo vuol dire garantire al passato anche in futuro
Su FIAT e Chrysler c'è anche c'è ancora una cosa molto
Molto importante da dire a una di quelle cose
Di cui non si trova mai traccia nei giornali mi riporto agli analisti la nostra alleanza non si può spiegare solo in termini di opportunità di peso se qualcosa di molto più profondo
Via Petrarca e stanno dando vita a un'integrazione culturale basata sul rispetto sull'unicità dove non c'è posto per nazionalismi l'arroganza di chi vuole insegnare
è un'integrazione che muove da basi paritarie la volontà di imparare dall'altro
Quello che esiste oggi è uno straordinario gruppo di persone che lavorano fianco a fianco che si ascoltano e che si confrontano che stanno aprendo le loro i loro orizzonti al mondo sono due culture che si uniscono
E questa è la vera forza dalla nostra parte scelta e credo che sia anche il suo valore più prezioso perché è un eccezionale fonte di ricchezza umana delle nostre società etto lo sviluppo dalle nostre persone
Vorrei ora parlarvi di un'altra decisione storica che è stata presa l'anno scorso e che ha cambiato per sempre il profilo operativo
Si tratta della cessione del gruppo e alla creazione di due entità distinte FIAT FIAT in Bastioni che efficace dal primo gennaio di quest'anno
Anche questa scelta che fare con il dovere e credo
Abbiamo restare al passo con i tempi e di valorizzare la nostra azienda
La FIAT
Era il risultato storico dall'aggregazione di attività molto diverse tra loro
Sotto sotto tanti punti di vista per la natura dei rispettivi cicli economici per le caratteristiche dei mercati per le dinamiche competitive per gli impegni ti capita richiesti
Continuare a tenere insieme settori che non avevano nessuna caratteristica economica industriale in comune era un concetto che era ormai superato
Di fronte alle grandi trasformazioni in atto nel mercato non potevamo più permetterci il lusso di guardare alle nostre attività riducendo la prospettiva la nostra prospettiva ai confini storici
La sfida è molto più grande è molto più complessa richiedeva
Una soluzione strategica nell'ultima cosa Scotti abbiamo avuto quindici giorni fa con gli analisti in occasione
Per la presentazione dei risultati del due mila dieci abbiamo scelto un titolo che credo
Riassuma molto bene il senso di questa operazione
La fine di cento undici anni di solitudine
La cessione del gruppo ha esattamente questo obiettivo porre fine all'isolamento dei nostri settori industriali e restituire loro la piena libertà di movimento
Dal punto di vista industriale e finanziario è l'unica strada per assicurare ad ogni attività il miglior sviluppo
Ed è una scelta che a rispondere a una logica di crescita di autonomia e di efficienza
Fiat fiato in basso allora una maggiore libertà di azione anche nel caso si presenti la possibilità di stringere alleanza sono focalizzati ognuno sul proprio business con obiettivi chiaramente identificati e riconoscibile al mercato
Ah non profilo ben definito che permetterà loro di dimostrare appieno il valore che rischiava di rimanere in parte inespresso
FIAT che è un gruppo industriale globale con una chiara missione di business concentrato nel settore automobilistico che produce vetture di tutte le fasce dalla citycar alle Ferrari
A circa centoquaranta mila lavoratori del centotredici stabilimenti nel mondo a cui si aggiungono più di cinquanta mila persone di case e la sua rete produttiva
Dispone di cinquantotto centri di ricerca del mondo di cui trenta in Italia e le persone dedicate a questa attività sono più di dieci mila
I target finanziari riflettono le attese di forte crescita del business nei prossimi anni accompagnata anche da un robusto aumento della letti redditività
Difatti ci aspettiamo che FIAT nel due mila quattordici raggiunga un fatturato di sessantaquattro miliardi di euro quasi il doppio di quello ottenuto l'anno scorso e potrebbe arrivare a cento miliardi contrasta
Il progressivo incremento risultato la gestione ordinaria dei margini rispecchia l'impegno del piano a sanare completamente quegli ha indicato
Che hanno pesato sul nostro modello di business in Europa ad ottimizzare le sinergie trasformare l'azienda
In un concorrente best in class anche sul fronte dell'efficienza operativa
Fiat industry o che comprende sia Necci Iveco il ramo Industrial ma quindi aspetti parte dei tecnologici è nata a inizio anno locazioni in Borsa sono il partito del tre gennaio
è un'azienda che si è trovata nell'invidiabile posizione di prendere vita su basi già robuste
Ha iniziato ad operare come uno dei principali competitor vessazione nel settore dei capoluogo disse
Potendo contare sulla presenza industriale stabile su una base mondiale oltre e su competenze tecnologiche manageriale di grande valore
A più di sessantadue mila dipendenti nel mondo ottantaquattro stabilimenti di produzione di cui sedici il giorno in Francia
Cinquantasei centri di ricerca
Dispone di una gamma di prodotti che è una delle più diversificate del settore ed ha una presenza ben bilanciata sui mercati mondiali Conforti pro posizioni anche in quelli emergenti
E al secondo posto al mondo tra i costruttori di macchine agricole composizione di primo piano in Europa e America latina ed è tra i leader nel mercato globale dei veicoli industriali
Il piano di sviluppo prevede che i ricavi raggiungono quasi trenta miliardi di euro nel due mila quattordici con un tasso medio annuo di crescita dell'otto per cento rispetto al due mila dieci
E anche risultato della gestione ordinaria aumenterà in modo significativo con targhe di tre virgola tre miliardi di euro nel due mila quattordici
L'efficienza e che sono state raggiunte in questi anni a livello di gruppo altro verso le attività in comune per la ricerca lo sviluppo per la tecnologia diserta per i programmi di work class manufacturing e per gli acquisti verranno mantenute e valorizzate
Ma al di là dei numeri ed età che finanziari questa è un'operazione impegnativa e ambiziosa perché apre la porta un nuovo futuro a un futuro diverso e migliorato le nostre attività
La cessione e per la FIAT rappresenta un vero e proprio salto evolutivo
I nostri Besa sovrano finalmente la piena libertà di muoversi per conto proprio e di rafforzare le loro capacità di competere a livello internazionale
C'è ovviamente un aspetto delicato dalla cessione che abbiamo considerato fin dall'inizio non ha nulla a che fare con le questioni tecniche o legali
E qualcosa di più personale di più al motivo
Scelte del genere non sono facili da compiere lo dico pensando la reazione che può esserci all'idea
Gerarchia perda la propria identità come gruppo qualcosa che operato come un tutt'uno per più di un sacco
Ma l'identità di un'azienda non sta in una ragione sociale sta nelle persone che ci lavorano in un preciso momento e con precisi obiettivi
E il modo migliore per comprendere il valore dell'operazione e considerare l'opportunità di crescita personale
Che potrà offrire ai nostri lavoratori
Nel corso della sua storia la FIAT ha sviluppato Risorse umane di altissimo livello non solo per le competenze professionali e tecniche
Ma soprattutto per lo spiego spirito competitivo e la forza della leadership
Si tratta di qualità preziosa per lo sviluppo di una società credo fosse anche la migliore garanzia per il futuro di FIAT di FIAT Industrial
Il risultato è che abbiamo presentato alla fine di gennaio sono una solida base di partenza per la crescita delle due società
Nel due mila dieci abbiamo superato tutti i target già rivisti arrears dei ricavi complessivi sono cresciuti di oltre il dodici per cento
Con un aumento più marcato per FIAT Industrial lucida della gestione ordinaria è raddoppiato rispetto all'anno precedente
E il margine su ricavi essa ritirato è salito al tre virgola nove per cento grazie a contributo positivo di tutte le attività
Il risultato netto è tornato positivo pari a seicento milioni di euro
L'indebitamento netto industriale è calato di due miliardi di euro grazie alla forte performances operativa di tutti i business
E da una rigorosa disciplina la gestione del capitale di funzionamento
La liquidità si è rafforzata quasi sedici miliardi di euro
E questi risultati rappresentano il primo passo del nostro piano di sviluppo interinale
Come è ovvio illustrato poco fa sia FIAT che FIAT Industrial hanno target ambiziosi da raggiungere
E per supportare la crescita delle società e lo sviluppo dei nuovi prodotti abbiamo previsto di investire nell'arco del Piano circa trenta miliardi di euro
Di cui quasi due miliardi all'anno nelle attività di ricerca
L'anno in cui si avrà il picco più alto di investimenti è proprio il due mila undici che è cruciale per sostenere il rinnovo tutta la gamma dei prodotti
La componente più significativa degli investimenti sarà infatti destinata all'altro
Questa strage riassume il piano dei lanci dei nuovi prodotti in Europa fino al due mila quattordici per tutti i nostri marchi
Offre un quadro piuttosto esauriente delle norme sforzo che la FIAT sta facendo
Per allargare l'offerta commerciale coprire al nuovi segmenti di mercato intercettare i trend di mercato che si sono già manifestati o che si mani manifesteranno nel corso dei prossimi anni
Tra otto vetture e veicoli commerciali leggeri stiamo parlando di trentaquattro nuovi modelli nel giro di cinque anni nei quali si aggiungono diciassette aggiornamenti di prodotto
Due terzi dei nuovi modelli verranno prodotti da FIAT menti tredici saranno costruiti la casa
La logica con cui abbiamo disegnato il portafoglio prodotti prevede di avere due marchi globali l'Alfa Romeo Egitto
E stiamo lavorando perché Rafah posso tornare sul mercato americano entro la fine del due mila dodici
Legame di Chrysler lancia saranno totalmente integrate fra loro in Europa l'eccezione del Regno Unito dove lancia non è presente in dunque continuerà adoperare solo il marchio Chrysler
L'anno scorso come vedete abbiamo deciso di limitare
La presentazione di nuovi modelli si è trattato di una scelta strategica dettata dalle condizioni di un mercato troppo debole dove specialmente a partire dal secondo trimestre
Quando si è esaurito l'effetto degli ecoincentivi in molti Paesi europei si sono registrate drastiche riduzioni della domanda
Il lancio dei nuovi modelli è stato quindi riposizionato a partire dalla seconda metà del due mila undici
E quest'anno presenteremo sette prodotti nuovi
Che è una scelta anche troppo aggressiva se consideriamo che la domanda di auto e destinato a rimanere strutturalmente debole
In Italia infatti si prevede che il mercato nel due mila undici si attesti a un milione ottocento mila vetture
Infatti a un livello così basso che non si vedeva dal mille novecentonovantasei
Nel complesso questo piano rappresenta un significativo impegno di investire per ampliare la gamma di prodotto e migliorare la nostra posizione competitiva in Europa
Vengo ad Alitalia
Non si può parlare dei progetti che abbiamo sentito abbiamo che abbiamo senza partire da un esame serio e lucido dalla situazione italiana
Il nostro Paese sconta da molti anni un forte deficit di competitività
Qualunque classifica prendiate sui migliori Paesi al mondo dove avviare un'impresa nei primi posti non certo troverete l'Italia che invece
E nella top tendi quelli dove costa di più
Il livello gli investimenti stranieri è ridotto al minimo molte aziende
Hanno chiuso negli ultimi anni altri hanno
Trasferito altrove le loro attività
L'Italia registra una cronica performances al di sotto dalla media europea e attraversato tre fasi recessive negli ultimi dieci anni
E nel contesto in cui il commercio globale costituisce il principale motore di crescita della zona euro la scarsa competitività dell'Italia rappresenta un grave handicap
Ed è una minaccia perché ero della crescita di redditi e di salari e limitando la domanda interna e impedendo al Paese di sfruttare la domanda
Non è la prima volta che mi trova descrivere la situazione dell'Italia una situazione che tutti voi conoscete molto bene
Dalle mie esperienze passate nel lavoro come nella vita ho imparato che solo facendo i conti con la realtà solo tirando fuori problemi dal cassetto e possibile risolverli e creare qualcosa di migliore
Se vogliamo davvero imprimere una svolta strutturale dobbiamo iniziare a lavorare sui fatti
L'Italia nel mondo e ancora sinonimo di eleganza di stile di creatività i nostri prodotti dalla modale automobili al cibo sono apprezzati e sono ricercati
Ma le nostre aziende non possono e non devono essere costretti ad abbandonare il Paese perché mancano le condizioni produrre in modo competitivo
Lo possiamo accettare per due motivi primo perché significa rendersi complici del declino italiano secondo perché esiste
Un'alternativa
Fabbrica Italia è nata con questa convinzione e con questo obiettivo
Non solo non era un atto dovuto
Non abbiamo mai chiesto sovvenzioni mi aiuti di Stato per portarlo avanti è nato per nostra iniziativa perché da azienda multinazionale conosciamo bene la realtà che sta al di fuori del nostro Paese e la qualità dalla concorrenza
è nato dalla nostra volontà di aggiornare il metodo operativo degli stabilimenti italiani e di adeguarli agli standards necessari per competere questa è la verità
La verità è che la FIAT è l'unica grande azienda che ha deciso di investire in questo Paese in modo strutturale
Non possiamo e non vogliamo pensare che l'unica strada per aumentare la produttività e l'efficienza della rete industriale della FIAT sia quella di
Delocalizzare
E nonostante tutti i vincoli e le difficoltà che esistono in Italia noi siamo convinti che il nostro sistema produttivo possa
E debba essere competitivo
Il piano che abbiamo presentato e la nostra scommessa nel nostro modo per dire che l'Italia non è un Paese ad abbandonare
Ma è una sfida che si può vincere vogliamo eliminare l'ENI le inefficienze del nostro sistema produttivo del Paese e creare una base sarà su cui far crescere la produzione di esportazioni le opportunità di lavoro
Vogliamo dare il nostro contributo perché Alitalia abbia l'opportunità di aprirsi al mondo e di giocare la sua partita alla pari
Abbiamo le capacità le capacità e soprattutto la volontà perché può svolgere con le classifiche per creare un sistema produttivo efficiente inaffidabile
Il perché abbiamo deciso di prendere questo impegno e di scommettere sull'Italia è presto detto
La FIAT fa parte di questo Paese di un pezzo importante della sua storia e vogliamo che resti un pezzo importante del suo futuro
Lo facciamo pensando a quello che da sempre la nostra azienda rappresenta per l'Italia è il rapporto che ha con il Paese
Lo facciamo perché riteniamo sia un nostro dovere favorire il Paese in cui FIAT alle proprie radici
Desidero ribadirlo ancora una volta la FIAT non ho alcuna intenzione di lasciare l'Italia
Dimostra anche il fatto che il giovedì scorso abbiamo acquisito il cinquanta per cento
Tagliabue motori di cento che ci permetterà
Permetterà di completare il forte normata la FIAT nel campo di Edison e di allargare la nostra offerta il motore di grossa cilindrata che non abbiamo mai avuto
Sono motori che potranno anche essere montati su vetture americane da distribuire in Europa e per favorire l'ingresso del disavanzo dagli Stati Uniti
La volontà di mantenere una forte presenza di Italia testimoniata anche Renzo dati sull'occupazione del gruppo nel due mila e quattro infatti il complesso delle nostre attività nel Paese occupava circa settanta mila persone
Oggi quel numero è salito a ottantuno mila
E questo nonostante nel frattempo ci sia stata una crisi internazionale alla quale
Molti dei nostri concorrenti hanno risposto per una drastica riduzione degli organici
E parallelamente cresciuta la nostra presenza all'estero da novanta mila centoventi mila persone
Specialmente in quei mercati dove per avere successo necessario avere attività industriali e commerciali in loco come in Cina e Russia quindi
Se stiamo crescendo anche al di fuori del Paese significa che stiamo rendendo questa azienda più forte perché abbiamo deciso di prendere il mondo come orizzonte
E di qualche giorno fa l'annuncio che i nostri concorrenti francesi hanno scelto di azionare l'enfasi sul mercato europeo di avviare iniziative industriali dei Paesi emergenti
è una prospettiva che la FIAT ha previsto Annis diversi anni fa muovendosi con largo anticipo per essere presente in quei Paesi dove la domanda di Autogerma tassi di crescita tra i più alti dal mondo
Ma questo non vuol dire che la FIAT abbia spostato il proprio baricentro abbiamo piuttosto allargato la nostra la nostra base operativa per rendere quel baricentro più stabile
E per questo nel contesto delle scelte strategiche che abbiamo preso per i prossimi anni l'Italia occupa un posto privilegiato
Il livello di investimenti previsto per il Paese nell'arco del Piano di sviluppo enorme
Le pari ad oltre due terzi di quelli di tutti i deserti FIAT di FIAT Industrial a livello mondiale
All'Italia abbiamo destinato venti miliardi di euro
Quattro miliardi sono gli investimenti diretti a FIAT Industrial il resto pari a sedici miliardi è previsto per fiaschi fa
Abbiamo ascoltato una parte dell'audizione l'amministratore delegato della FIAT Sergio Marchionne in relazione al piano industriale della società con particolare riferimento agli investimenti da realizzare in Italia
L'audizione in tenuta lo scorso quindici febbraio Anna Canepa dinanzi alle Commissioni riunite
Attività produttive e trasporti per ascoltare per intero quest'audizione che dura
Circa due ore di Magnano al sito internet di Radio Radicale a Radio Radicale punto it dove trovate sulla pagina principale in basso a destra il riquadro destinata alle Commissioni parlamentari che alle sedute delle Commissioni parlamentari che Radio Radicale ogni giorno registra voltiamo pagina ci occupiamo di federalismo fiscale e Federico
Bene dopo Marchionne cambiamo argomento e torniamo a parlare di federalismo e mentre i in Commissione giustizia alla Camera in settimana sono proseguite le audizioni sul processo breve
Ed è in via di approvazione definitiva del federalismo municipale l'amo Commissioni bicamerali per l'attuazione del federalismo fiscale ha cominciato l'esame dello schema di decreto
Legislativo in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni Standard nel settore sanitario delle regioni appunto
Nella seduta di giovedì scorso di cui tra breve ascolterete alcuni estratti i rappresentanti di Regioni Province Comuni hanno manifestato le loro perplessità e presentato dei loro obiezioni alla Commissione
Alla presenza del Ministro Calderoli secondo le Regioni rappresentate
Dal Presidente dell'Emilia-Romagna Vasco Errani il decreto non darebbe piena attuazione dell'accordo di metà dicembre scorso con il Governo che garantiva tra l'altro fondi particolari per il trasporto pubblico locale
Per le Province federalismo così come impostato ha spiegato il vice Presidente dell'UPI Nicola Zingaretti Presidente della Provincia di Roma non assicurare risorse fondamentali per il proprio funzionamento
E infine i Comuni che lamentano il mancato recepimento nel testo di proprie ne lamenti in precedenza invece accolti
Dall'Esecutivo perquisita inoltre manifestato Errani sul decreto milleproroghe in cui sarebbero contenute a suo avviso norme caratterizzate da un impianto sostanzialmente a federale
Assicurazioni sono giunte sul rispetto da parte del Governo degli impegni presi sia dal Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota che dal Ministro Calderoli secondo il quale in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni
Sarà possibile limare alcune norme relativa ai decreti che riguardano Regioni Province e sui quali non è stato raggiunto finora un accordo
Ascoltiamo quindi gli interventi nell'ordine
Di Vasco Errani presidente della Conferenza delle Regioni del Partito
Democratico
Roberto Calderoli della lega Nord ministro per la semplificazione normativa Nicola Zingaretti vicepresidente dell'UPI tre Presidente della Provincia di Roma anche lui del Partito Democratico Salvatore Perugini vicepresidente dell'ANCI
Anche lui del Partito Democratico e Roberto Cota Presidente della Regione Piemonte come sapete detrarre l'IVA nord
Buongiorno a tutti
Ma io debbo illustrare brevissimamente la posizione delle regioni che peraltro voi conoscete già
Partendo da un primo punto
Noi abbiamo fatto un accordo con il Governo
A dicembre
Questo accordo non ha trovato ancora concretizzazione per cui noi ci siamo in una situazione di pre accordo
Fino a che
Il Governo non dà piena applicazione allora accordo stesso
Questo anche perché è evidente l'incrocio e l'intreccio che c'è tra quell'accordo e il decreto sul federalismo fiscale in relazione alla manovra settantotto poi cento ventidue
Questo è il primo problema che noi poniamo
Con un atteggiamento assolutamente istituzionale del resto nell'intesa che abbiamo siglato con il Governo è molto chiaro la relazione che c'è tra quell'accordo
Le risorse di quell'accordo i sistemi collegate alle risorse di quell'accordo e
Il federalismo fiscale
Peraltro abbiamo assistito anche
A un meccanismo che in fondo dovrebbe essere di interessa questa
Commissione bicamerale
In relazione a
Il modo in cui si tende si intende il federalismo fiscale
Nel mille proroghe vi sono alcuni interventi sulle Regioni ci sono
Assolutamente
Ah federali non so come possa esprimiamo primo così per essere istituzionale a federali
Fare
Un provvedimento che dice che sulle calamità naturali Presidenti delle Regioni possono mettere
E aumentare le addizionali finché di serve
Vorrei dire che ci troviamo in un altro sistema
E noi lo abbiamo preso dal in un altro sistema rispetto al sistema di relazione tra Stato centrale
E
Sistemi territoriali in relazione alle gestioni delle calamità ma allora bisognerebbe discutere se vengono trasferiti i fondi per le calamità alle Regioni così come sarebbe giusto
E così non è come ben sapete peraltro
è un fondo che nella storia di questi ultimi anni è stato molto robusto che era il fondo per
In capo alla protezione civile
Vi è una intervento relativo
Alla sanità per settanta milioni che vengono utilizzati per finanziare anche gli enti lirici ora nulla da dire sugli enti lirici ma
Il problema è che erano risorse regionali
Vi è un intervento per riconoscere l'emergenza della
Giustamente del Veneto della Liguria e della Campania per l'alluvione il problema è che il finanziamento viene preso
Dai fondi delle Regioni
E dunque voi capite che questa dinamica
è o di interna dinamica che non assicura affatto l'impianto federale sono sicuro che il Ministro Calderoli su questo punto sarà pienamente d'accordo con me
La ringrazio moltissimo sarà pienamente d'accordo con me
E dunque questo è
Il primo problema sostanziale poi poniamo altri
Due punti sostanzialmente il primo attiene alla necessità
Di un
Raccordo tra i diversi decreti legislativi
Quello per il cosiddetto federalismo municipale quello del federalismo regionale e provinciale
Sì ma questo raccordo deve essere coerente faccio qualche esempio
Per intenderci
Se nel decreto non scriviamo che si fanno le addizionali IRPEF in comune
Tutte le Regioni poi magari con un decreto con il milleproroghe adesso con le calamità si possono superare
Poi scriviamo un comma
Consoli iscritto questo senza aumentare la pressione fiscale
La mia ingenua domanda ecco
Come
Questo per me significa raccordo
E questo è un problema non secondario
Soprattutto per chi come noi
Regioni siamo convintissimi del federalismo fiscale e vogliamo il federalismo fiscale
E quindi questo è un punto
Altro tema
Tutta la gestione del fondo perequativo
Stralciato dal decreto legislativo delle Regioni delle Province inserito in quello delle autonomie
Dei comuni
Quello elemento eh
Parziale punto di domanda considerando che la quarantadue parla del ruolo delle Regioni nel fondo perequativo
Uno stralcio parziale o è
Un cambio perché non vorrei che ci trovassimo di fronte a due provvedimenti che dicono due cose diverse
Terzo punto noi col Governo abbiamo nell'intesa abbiamo raggiunto un
Elemento
Diciamo di incontro un punto di mediazione in relazione alla questione che per noi è rilevantissimo
Relativa al tema dei lede il letto soprattutto dei letto
Voi sapete che i LEP non ci sono che sono i livelli essenziali delle prestazioni
Ma per noi la definizione del fabbisogno
Necessità della gamba letta
Costi standard
Lei
Fabbisogno
Diversamente il fabbisogno sarebbe esclusivamente determinato
Dalla
Ma no dalla legge di stabilità
Col Governo abbiamo fatto un accordo che prevede che il letto a fronte del fatto che sono un percorso come sapete parlamentare
Devono essere definiti provvisoriamente almeno in un'intesa nella Conferenza unificata per potere
Definire il fabbisogno sarebbe molto importante che questa Commissione
Su questo punto approfondisce il ragionamento
Per consentirci di capire bene
Questo passaggio
Lo stesso percorso dei costi Standard ho visto
Ma devo dire ho solo letto oggi la pubblicazione della
è un articolo sulla
Sul Sole ventiquattro Ore relativo allo studio fatto dall'Ufficio studi della Campania
Noi abbiamo raggiunto una
Difficile anche qui punto d'incontro avevamo fatto poi vi consegneremo gli emendamenti che abbiamo fatto perché voi invece gli emendamenti relativi
A l'intesa con il Governo li avete già perché vi è stato dato un testo raccordato mi pare no Presidente
Ecco
Noi avevamo fatto altre proposte poi abbiamo trovato un punto di incontro con il Governo sul tema dei costi standardizzati capire bene
Se
Essi sono applicati e vorrei dire per chiarezza
Che
Il tema dei costi Standard
Non interagisce
Sul tema del riparto
Il riparto del fondo sanitario
è legato ai criteri che le Regioni
E poi il Governo
Regioni che faticosamente stanno discutendo di queste questioni debbono costruire quattro
Ma i costi Stendhal non sono relativi al alla al a riparto e al criterio dei riparti
Sono relativi invece a quanto
è
Seppure per comparti nuovo operare dispensa a quanto
L'ospedaliera la farmaceutica la territoriale debbono mediamente costare in relazione all'erogazione di quei servizi
Lo dico perché su questo
A volte sì
Trova ornata
C'è poi un altro problema che attiene
Alla coordinamento al Comitato permanente per il coordinamento della finanza pubblica
Secondo noi da anticipare assolutamente
In uno dei decreto in quello dei comuni quello municipale se ancora fosse possibile
Stop credo che su questo siamo tutti d'accordo è un po'è una previsione della quarantadue è indispensabile oppure in quello delle regioni se quello dei comuni non è possibile
Certo non può essere lasciato nel decreto relativo alle
Penalità
Cui si sta discutendo
Decreto che noi
Giudichiamo
Incostituzionale
Esorbitante
Quindi noi chiediamo di perché perché questo Comitato sulla finanza pubblica
Permanente
è un elemento fondamentale per gestire
Il federalismo fiscale
E per avere finalmente punti di vista
Como geni
Unità condivisi ecco diciamo Belgio non può non unitari omogenei punti di vista condivisi
è diciamo così la prima condizione per raddrizzare l'albero storto
Perché in verità
Come voi sapete
Eh abbastanza difficile anche condividere ad oggi
I dati i numeri e
Il chi fa che cosa chi spende e
A quale livello e in che modo e sulla base di quali fonti
Quindi questo Comitato secondo me se non è possibile anticiparlo nel provvedimento perché credo che
Sia già stato consegnato dal Governo al al Senato
Con la relazione a questo punto mettiamolo
Nella decreto sul federalismo regionale
Dunque
Noi ci fermiamo qui
Dicendo alla Commissione
Che siamo
Disponibilissimi attentissimi e pronti
A lavorare per
Risolvere e dare una risposta
A queste questioni naturalmente insieme una serie di altre che sono già state
Facciamo frutto dell'intesa con il Governo avendo sentito l'Ufficio del presidente Errani rispetto alla Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica che attualmente contenuto in premi e sanzioni di cui c'è una parte
Su cui non mi sembra condividere completamente il senso il presidente Atac arrivavano ci sarebbe la possibilità per esempio che in sede di Conferenza Unificata ci fosse un'espressione rispetto alla parte relativa alla Conferenza
Veramente per il coordinamento in modo che abbiamo un'espressione di parere per poterlo eventualmente recepire nel
Decreto sulle regioni alle province
Il secondo me
Possiamo andare avanti benissimo anche così ma se questo è necessario possiamo in modo che possa venire se noi esprimiamo un parere lo si evolve corriamo da quel decreto nel merito il quale non c'è problema
Molto brevemente
Perché abbiamo consegnato alla Commissione
Un documento con alcuni giudizio opinioni anche concretamente emendativo del testo quindi mi
Mi limito semplicemente a segnalare quattro temi che reputo i più significativi
Il primo lo diceva anche il Presidente Errani Errani
Una preoccupazione
Molto forte per la perdita di un quadro d'insieme del percorso politico di attuazione del federalismo fiscale
In particolare dovuto al
Processo che si è determinato con riguardo al federalismo municipale al testo uscito dal Governo percorso parlamentare l'approvazione del testo finale
Percorso politico che a mio giudizio a nostro giudizio ha introdotto
O o rischia di introdurre misure che intervengono di fatto limitando
Per la libertà della discussione sui decreti che seguono quindi il primo punto che mi sento di anch'io di sottolineare
E quello del ritorno a una gestione una confronto sul percorso politico che deve essere unitario
E deve tenere in considerazione i vari i tre livelli del degli enti locali
Anche perché il combinato disposto di quello che sta emergendo
Il quadro
Come ho disposto di quello che sta emergendo allo stato attuale rischia concretamente di intervenire mettendo in discussione la possibilità negli anni
E nel mese a seguire
Per le Province di soddisfare
Mobili ed elementari obiettivi delle delle competenze
Deputate alle Province
E il secondo punto questo ancora più aggravato perché allo stato attuale non c'è traccia della copertura nel decreto
Dei classici trasferimenti alle risorse per le province del due mila dodici che si sommano a quelli del due mila undici per il due mila dodici circa cinquecento milioni di euro
E che in qualche modo costituiscono un handicap fondamentale dello sviluppo di qualsiasi ipotesi di procedimento del federalismo
E di attuazione di un'autonomia impositiva che per quanto riguarda peraltro
Le Province
Allo stato attuale più figurativo che ha raccontato che non reale proprio perché
Dipendente da altri decreti e da la compartecipazione ad altre imposte
Il cui diciamo però bastone di comando è collocato in altri in altri enti
Terzo punto a mio giudizio elemento che va sottolineato e le riforme adottate per la compartecipazione all'IRPEF
Anche qui che denotano
Una realtà innovazione un trasferimento camuffato perché siamo di nuovo a un trasferimento di fondi determinati in altri livelli e noi pensiamo invece si debba andare a una reale territorializzazione delle imposte
E soprattutto a una
Dinamicità del tributo al crescere delle entrate erariali e quindi più
Alla definizione di criteri certi per le Province che sottraggano le Province
A o diciamo una trattativa annuale periodica
Infine
Alla teorico avvio il percorso di avvio di una fase di federalismo e di discussione di competenze su materia fiscale segnaliamo che come anche recentemente attestato dalla Corte dei conti
Lo Stato deve
Per residui perenti alle agli enti locali e in particolare alle Province circa tre miliardi di euro per le province a statuto ordinario due miliardi e seicento
Milioni di euro ed è evidente che in una fase di crisi economica e finanziaria e di
E in un periodo di innovazione per quanto riguarda i prelievi e la collocazione dei prelievi fiscali
Per farlo in assenza di un confronto e di certezze su lei sito di questioni importanti
Cifre somme è un punto che che rende tutto il percorso legislativo per quanto riguarda le Province molto più complesso se non della forma attuativa
Praticamente impossibile quindi in qualche modo è importante che anche questo tema venga messo in discussione infine
Probabilmente sarebbe utile
Visto che comunque un processo di riforma è aperto trovare il modo di inserire nell'ambito della discussione sulla fiscalità e riguarda le Province le Regioni Comuni e anche tutte quelle norme relative alla finanza delle città metropolitane
è un punto molto controverso ma visto che almeno della parte legislativa su questo punto di sono fatti dei passi in avanti
Non possiamo in itinere dentro un processo riformatore in un passaggio così delicato rimuovere questo elemento come elemento di discussione e poi di decisione grazie grazie
Grazie Presidente
Anch'io svolgerò delle brevi
Riflessioni avendo nell'ambito dei quattro componenti del Comitato elaborato comunque un documento che consegniamo
Che consegniamo alla Commissione che abbiamo elaborato ovviamente all'interno di una
Discussione più ampia considerato che
è vero che siamo componenti di questo Comitato ma sostanzialmente nella nostra qualità rappresentiamo tutto il mondo associativo dei comuni
Beh non c'è dubbio che io condivido alcune considerazioni fatte sia dal Presidente Errani che dal Presidente Zingaretti su quella che è la storia come interferisce la manovra col federalismo perché questo è un dato che noi abbiamo davanti
Concordiamo anche sul fatto che
Abbiamo il timore che si perda un po'di vista il
Cammino complessivo del federalismo e che quindi si possa giungere a risultati che non stanno poi linea con l'idea sottesa al federalismo stesso
Vogliamo però continuare a mantenere
Non solo uno spirito di assoluta collaborazione di costruzione del cammino migliore per tutti quanti noi
Ma quanto più possibile vogliamo tentare di rappresentare insieme alle Regioni insieme alle Province quindi il sistema dei governi territoriali una posizione che sia la più unitaria possibile nell'interesse
Per i territori che siamo chiamati ad amministrare proprio per questa ragione
Noi abbiamo espresso lo ricordava anche il Presidente Errani non abbiamo espresso un parere favorevole
In Conferenza Unificata
Che però poneva
Due questioni
La prima
Nel testo per come licenziato dal Governo non sono ancora formalmente inseriti quegli emendamenti che comunemente avevamo
Deciso di presentare emendamenti però che hanno già trovato
Accoglimento e che quindi
Benché oggi allegati a quel testo diamo per scontato che ne facciano parte integrante e che quindi siano poi concretamente trasfusi
In più
Poiché sono rimaste aperte una serie di questioni
Il nostro il nostro parere favorevole alla nostra intesa è stata anche sul
Formalizzata anche sul presupposto che di queste questioni
Se ne sarebbe potuto parlare con un'ampia disponibilità all'interno della Commissione in ogni caso nel
Nel dibattito parlamentare
è chiaro che la discussione di oggi per quanto ci riguarda non può che essere limitata quel questioni che riguardano direttamente la vita dei comuni e quindi
Con il massimo rispetto per tutte le altre
Le questioni che attengono di più alle le Regioni alle Province però su queste cose ci sono due o tre questioni almeno che per noi sono di fondamentale importanza
Avevo riservato per ultimo il tema della Conferenza sulla finanza pubblica ma
A questo punto l'anticipo perché mi pare che ci sia pure
Assoluta concordia noi riteniamo fondamentale che
Questo luogo istituzionale venga normato al più presto possibile
Noi riteniamo che sia un'esigenza
Politica del sistema
Non solo avere un luogo ma avere un luogo in cui sia ben chiaro qual è il rapporto la relazione fra il coordinamento dello Stato
Sui temi della finanza pubblica in rapporto è con riferimento al sistema delle Regioni delle Province dei Comuni e quindi
Se e questa parte prevista dalla legge delega può trovare ingresso direttamente in questo testo magari attraverso un passaggio di conferenza unificata per noi per noi va bene questo passaggio se dobbiamo farlo
Potremmo addirittura a mio avviso non ci sono vincoli diciamo di altra natura potrebbe addirittura trovare ingresso
In questo schema di decreto legislativo
Non dico che avremmo risolto tanti problemi ma comunque
Comunque
Avremmo istituito questo luogo previsto dalla legge che consente proprio di capire bene come funziona tutto l'impianto
Detto questo
Quindi concordiamo su questa su questa linea
Io non voglio ripetere qua un ragionamento di carattere generale che stiamo facendo dappertutto però io credo che sia importante sottolinearlo anche quando parliamo di questo schema di decreto legislativo perché poi
Alla fine
La soppressione dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni e dalle Regioni I Comuni
Che
Secondo le intese ormai avviene contestualmente quindi dal punto di vista temporale tutti nel due mila dodici e sono trasferimenti che in gran parte vanno a finanziare funzioni del Comune
Questo è dal trasporto pubblico locale a quello che c'è
E allora è chiaro che
Il nostro
Interesse
Nell'interesse dei territori che governiamo
Speriamo esattamente quello che agita
Non so
Firmare l'intesa inquinano e possiamo
Possiamo verificare i numeri no noi possiamo
Possiamo verificare i numeri
Questo a noi possa qual è il dato di preoccupazione che non vogliamo sempre evidenziare cioè che in questo cammino di soppressione dei trasferimenti da Stato Regione da Regione Comune
Comunque siano salvaguardate
Le risorse finanziarie che servono ai Comuni per
Gestire i servizi
Capisco
Torniamo al ragionamento di prima no i tagli sono comunali ma sono anche regionali però dobbiamo trovare un sistema che metta in equilibrio le cose perché altrimenti
Il federalismo che dovrebbe saltare l'autonomia e la responsabilità dei Comuni colpisce l'anello debole della catena e i comuni sul territorio hanno difficoltà enormi a
Dare persino le risposte alla quotidianità
Perché questo è un tema che c'è c'è oggi ma io credo che ancora in maniera più evidente se non abbiamo questo quadro di insieme ci sarà domani ci sarà dopodomani ci sarà negli anni negli anni avvenire
Proprio per questo motivo
A noi non convince
Presidente Errani questo
Questo fondo di riequilibrio con quote fissate annualmente e in base a quali criteri
Con quale discrezionalità con quale peso diciamoci le cose con franchezza con quale peso politico di questa città piuttosto che di quest'altra
Noi crediamo che questa parte debba essere proprie spunta
è ovviamente chiediamo ovviamente chiediamo con molta forza che ci siano delle attribuzioni le compartecipazioni chi
Aree
Che non solo
Diminuiscono eliminano io direi eliminano
Qualsiasi suggestione di
Discrezionalità o di peso politico di questo piuttosto che di quest'altro ma che
Insieme a questo diano certezza proprio non per un anno ma per una
Programmazione sui bilanci interferisce negativamente una
Una previsione una previsione di questa natura questo per noi è un punto
Decisivo
Per potere andare avanti con questo spirito collaborativo
Nel percorso della non ci sono manco criteri cento non è chiaro manco attraverso quale condivisione attraverso quale concertazione si possa
Concretamente a passare con riferimento
A questo aspetto
E quindi questa diventa una delle nostre richieste più significative così com'è siamo convinti
Che bisogna affrontare in un
Quadro abbastanza unitario il tema della perequazione
Allora quello che è scritto qui
Considerato quello che è stato scritto
Nel decreto legislativo sul federalismo municipale ci sembra qualcosa di pleonastico di ridondante riaffermiamo riaffermiamo il nostro punto di vista secondo cui
Sulla perequazione va approntato un decreto
Separato che chiarisca non solo le procedura ma che CdA la possibilità di
Concorrere
Alla definizione di criteri perequativi tali da poter garantire uno sviluppo ordinato ed equilibrato del
Del territorio
Queste sono
Le cose che riteniamo di maggiore evidenza sappiamo bene che
C'è un cammino che dobbiamo
Percorrere insieme da questa sede alla sede poi vostra più propria ovviamente parlamentare
Vogliamo
Con le nostre idee continuare a dare i suggerimenti che riteniamo necessari ed utili per la sorte dei nostri territori grazie brevissimamente perché
Facciamo il Presidente Errani il Presidente della Conferenza quindi è giusto che
Un intervento l'abbia fatto lui io volevo soltanto rimarcare questo che è vero che
è stato sottoscritto questo accordo con il Governo
è anche vero
Che questo accordo
E una cosa diversa rispetto al federalismo fiscale ed è vero altresì
Che il Governo ha dichiarato che questo accordo non manterrà quindi
Di fronte a questa risposta
Positiva dell'Esecutivo
Noi ovviamente dobbiamo prenderne atto
La seconda riflessione è questa
E capiamo tutti quelle che sono le dinamiche politiche insomma e anche certe sfumature e sfaccettature negli interventi a seconda della posizione
Politica di di chi evidentemente le esprime perché tutti siamo inseriti in un contesto
Ma
Ma ricordiamoci che è stato dato un parere sullo schema
Come giustamente ribadito il Presidente Errani e questo parere positivo
E quindi io
Dal mio punto di vista rimarco la condivisione piena della posizione relativamente appunto al parere positivo quindi all'intesa che è stata raggiunta
Però oggi è tuttora speciale Commissioni termina qui vi ricordo che le puntate della nostra rubrica così come l'audio è avvolto il video integrale nelle sedute delle Commissioni che Radio Radicale registra ogni settimana sono lì ascoltabile in MP tre e dal sito internet
Www punto a Radio Radicale punto it un arrivederci da Federico Guzzi e Roberta Iannuzzi
Avete ascoltato lo speciale Commissione approfondimento settimanale sui lavori delle Commissioni parlamentari