Puntata di "Notiziario del mattino" di sabato 26 febbraio 2011 , condotta da Dino Marafioti .
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 28 minuti.
9:15 - Roma
10:26 - Roma
11:25 - Roma
14:00 - Roma
14:31 - Evento online
15:00 - Roma
15:40 - Roma
17:00 - Roma
9:00 - Torino
Le otto e cinquantasette minuti buongiorno a tutti voi che ci stanno ascoltando di Novara fiotti in studio per l'edizione del mattino del notiziario di radio radicale
Abbiamo con la situazione a Tripoli che appare relativamente calma questa mattina dopo i violenti scontri di ieri la manifestazione a sostegno di Gheddafi nella notte si sono uditi sporadici colpi di armi da fuoco
Le strade della capitale libica dopo la festività islamica del venerdì sono semi deserte le autorità libiche hanno intanto un deciso di trasferire i giornalisti stranieri per cui gli ex scusate tra quelli inviati italiani
Alla periferia sud della capitale
Gheddafi controlla solo Bab ELN Zizzi è che la quartiere della propria roccaforte dove il leader libico è asserragliato nei pressi della quartieri in queste ore risente ancora qualche sparo dirlo al presidente della comunità araba in Italia come mai
Fu ad A o di che n costante contatto da Roma con alcuni testimoni in Libia
Ma quali sono le responsabilità italiana su quanto accade in libico all'antico ha chiesto a Giuliano Amato
Ma insomma è inutile che e ripetiamo che in quello che ci dice Bordin tutte le mattine tanto questo lo sappiamo enti di ciò che hanno fatto i radicali che con il problema
Mica ciò che dice Bordin è falso voglio dire soltanto che già lo dice lui e resta vero una volta che lo ha detto
La a me interessa più la Libia che l'Italia francamente dell'Italia e del suo ruolo tanto tendiamo a parlare mossi dalle posizioni politiche che ciascuno ha quindi con una tenda Enzo ha degli uni a minimizzare degli altri a massimizzare degli altri ancora a stare nel mezzo se vogliamo parlare del Italia con un minimo di prospettiva storica dovremmo sempre tener presente che i comportamenti
Dei Governi italiani negli anni chi si sono seguiti alla fase di isolamento del regime libico perché comunque connesso con il terrorismo
Hanno alle spalle la vera responsabilità italiana verso la Libia
La prima quella quella di esserci andato
Chi l'ha fatto con i massacri Cirenaica non fatto massacri in Cirenaica di essere stati
Senza nessuna ragione nessun bisogno sulla strada del colonialismo dell'imperialismo colonia
Alle del del mandare la nostra pacifica gente che poi anche i pacifici possono trasformarsi messi in situazioni di violenza
Ad occupare una terra che non era nostra perché dovevamo avere anche noi e il nostro spazio
Nell'ambito del colonialismo europeo io sono tra quelli che sentono queste come colpe storiche in realtà e naturalmente quando un tutti il il leader capo perché Gheddafi insomma non è non è formalmente Capo dello Stato ma come sappiamo i leader
Di un Paese che tu avevi occupato come potenza coloniale si rivolge che col dito puntato co sei in una situazione di gravissima difficoltà e di gravissimo imbarazzo se sì e non si tiene presente
Rischia cioè se non si tiene presente la responsabilità storica dell'Italia in quanto potenza coloniale
Che andò ad occupare la Libia i vecchi fu responsabile della morte di migliaia di libici duecento mila il vile popolo come dicevano
Il pavido insomma un soldo in più che su queste cose vergognose che si facevano a quei tempi concisi spiega poco poi
C'è chi lo ha fatto con maggiore o con minore entusiasmo quello di intrattenere rapporti con i leader del della Libia ma l'Italia ci acquisto di diverso rispetto agli altri
Ecco detto questo io non credo che ci sia una responsabilità specifica
Dell'Italia né rispetto ai fatti che sono accaduti nelle in queste settimane e nei giorni è ma quelle in cui questi fatti lei come se l'Ispra
Vede la Libia non l'ho capito ancora bene quando è cominciato tutto quanto è cominciato tutto quanto a Bengasi in Cirenaica quindi io ho
Lì per lì ritenuto chi l'usuale tribù attributo del vecchio rei Gris
Che era sempre stata nemica di Gheddafi dire della tribù libica da lui rappresentata e che aveva dato vita a diversi episodi
Contro di lui non dimentichiamo che quando fu bruciato il consolato italiano dopo che un Ministro della Repubblica
Aveva indossato una maglietta ritenuta provocatoria
Da diverse agente della giù si scatenarono a Bengasi manifestazioni che in realtà erano approfittavano del ministro italiano che aveva fatto una cosa altamente inopportuna
Per rivolgersi contro il il il leader libico pensavo che fosse perciò sull'onda delle proteste altrove qui sto invece
è venuta di la gran dov'è venuta dilagando si è spostata progressivamente da esiste verso ovest e e ho ora la rivolta è alle porte di Tripoli ed evidentemente anche dentro Tripoli se accaduto in città
Nella stessa Tripoli quello che sembra essere accaduto e che
Credo non possa essere smentito dicendo abbiamo come ha detto il figlio di Gheddafi abbiamo bombardato in città i depositi militari
Le fosse sulla spiaggia di Tripoli li abbiamo visti tutti in televisione e quindi sono fosse di esseri umani non di armi
E sulla situazione in Libia sentiamo adesso il deputato del radicale eletto nelle liste del PD mio Matteo Mecacci lo ha intervistato Alessio Falconi
Ma sicuramente da assistito o per fortuna in questi giorni a un cambio di che alcuni dei contenuti che sono stati a fondo nella nostra politica a nei confronti della Libia di Gheddafi da parte del Ministro Frattini da parte dello stesso Berlusconi che lo ricordo lo scorso quattordici dicembre in Aula difese
E questo rapporto privilegiato con i dati Ministro Frattini poche settimane fa sul Corriere della Sera lo ricordo
Cito nuovamente il modello Gheddafi come un modello
Da poter trasportare di esportare nel mondo arabo quando iniziavano né la rivolta in Tunisia
C'è quindi una gravissima responsabilità politica di questo esecutivo però adesso dobbiamo parlare di quello che sta accadendo delle cose che Tucci tali delle iniziative internazionali che sono in corso ora ci sono alcune dichiarazioni di Frattini
Chiederebbero consenso dell'Italia a sanzioni dell'Unione europea nei confronti del regime di Gheddafi sanzioni individuali nei confronti di
Non è ancora precisato prima immagino dei responsabili politici e militari del regime
Libico e anche ad un embargo sulle armi
Ora quello che è necessario in questo momento ed è stato sottolineato sicuramente anche dal nostro Governo che lo di tutelare quanto più possibile la vita dei civili
La vita dei civili italiani che
Stanno cercando di
Evacuare dalla Libia anche dopo gli incidenti che ci sono stati ieri che hanno colpito alcuni giornalisti ma soprattutto tutelare i civili libici allora
La pressione che può essere esercitata nei confronti del Governo libico in questi casi e la pressione della comunità internazionale e in particolare ci sono
Alcune organizzazioni come l'Unione europea e in particolare la NATO che vedono il nostro Paese essere in prima fila nell'affrontare questa emergenza non solo per il potenziale
Dell'emergenza umanitaria del possibile esodo di decine di migliaia e centinaia di migliaia di persone
Dall'Africa che cosa molto grave molto preoccupante nella quale
Occorre farci carico ma occorre intervenire per salvare quanti più possibile
Dite dei civili libici che sono adesso ammazzati nelle strade e nelle piazze di tipo ora se la lega bar
Arrivava sospende dall'idea di Gheddafi dalla sua organizzazione chiede la mozione di monitoraggio sul terreno
Se la NATO si riunisce e
Pare che una delle ipotesi all'ordine del giorno sia quella
Dell'attivazione di una no fly zone cioè di un monitoraggio aereo che impedisca appunto è caccia di indici di bombardare
La popolazione di quel Paese l'Italia si trova a essere
In prima fila non solo per motivi geografici ma per motivi politici perché il nostro Paese ha stipulato questo
Trattato e di cosiddetta amicizia e di sostegni in realtà a regime libico di Gheddafi con il quale
Si finanziano opere pubbliche per duecento milioni di euro l'anno per venti anni quindi con l'impostazione di carattere strategico che ha investito
Importanti risorse dei soldi dei nostri cittadini nei confronti di questo regime
è un Paese con il quale abbiamo avviato cooperazione economica e chiedendo anche investimenti nel nostro paese ma anche
è un Paese con il quale abbiamo ci siamo impegnati a non consentire l'usura
Di basi sul nostro territorio per eventuale atti estivi nei confronti
Del regime di Gheddafi ora
L'applicazione di una no fly zone un'altra
Comporterebbe fa parte della NATO necessariamente l'uso di base militari impegnati cosa
Fa
Fa la politica del si fa a mano che si dice concessi consente alla NATO e di operare
E si fa finta che
Un trattato che è legge dello Stato e che prevale rispetto ai nostri impegni rispetterà nata perché è stato fatto
Due anni fa semplicemente va bene applicato la solita manfrina dell'illegalità italiana anche se non ci si assume la responsabilità di fare quello che l'unica cosa sensata in questo momento e cioè la denuncia unilaterale difeso e trattato
E perché i suoi contenuti sono profondamente sbagliati sia per quanto è avvenuto nel passato sia soprattutto per il futuro che vogliamo costruire in in quel Paese
Novennale minuti rinveniamo appuntamento un appuntamento che riguarda evidentemente la giornata di oggi a Roma oggi a Palazzo Santa Chiara teatro dei comici piazza Santa Chiara quattordici al Pantheon a Roma
In occasione dell'uscita del numero centosei della rivista Quaderni radicale il cui primo piano e appunto sul tema la sinistra
E la questione liberale si terrà un'assemblea a partire dalle nove e trenta quindi fra poco proprio sul nodo della questione liberale proprio su questo argomento oggi il direttore di potermi dedicare
Giuseppe Rizza firma un articolo a pagina sei del quotidiano Europa questi né liberale il nodo che la sinistra deve sciogliere
Per avviare un processo di chiarimento nelle forze politiche va raccolta la sfida delle libertà e allora
Pagina sei della cui Europa Giuseppe Ripa e oggi alle nove e trenta al teatro dei comici piazza Santa Chiara quattordici sa una Brehme integrazione alla rassegna stampa torniamo alla Libia sulla situazione libri sul Trattato Italia libera sentiamo ora il senatore del PD Silvio Sircana al microfono di Laffranco professore
Allora il trattato è quello che
Che votammo se non sbaglio il tre febbraio del due mila nove non fu il solo io a votare nomadi furono oltre alla componente radicale furono anche la collega Mazzucconi collega Marcucci questo per
Te poi ci furono diverse astensioni per una decina
La mia motivazione molto semplice
Io come è noto o vicino al Presidente del Consiglio Prodi
Lavoravo con lui la Libia era stato uno degli argomenti trattati anche il
Trattato con la Libia come spiega oggi benissimo frodi
Intervista sul sfida
Propri si fermo a un certo punto di fronte all'eccesso di richieste che veniva da parte pubblica
Non
Non portò a compimento il trattato perché le richieste che arrivavano ma
Da parte di vita secondo lui erano eccessive sia sul piano politico che sul piano economico
Il Governo attualmente in carica appena nominato invece spalla ancora il porto e concedendo anche ancora di più di quanto la Libia monchi ed esse hanno
Per questo mi sembrava che quel trattato numero andasse votato perché secondo me sbilanciata troppo
A favore della Libia la la relazione
E ancora sulla situazione in Libia ascoltiamo adesso il Piero Fassino al microfono di Alessio Falcone
Non sempre mentre c'è un equivoco io vorrei che fosse chiarito sovvenuto per gli ascoltatori radio radicale
Di fronte al dramma
Che si consuma in Libia io ieri ho deciso di sospendere la mia
Chiusura della campagna elettorale che era un concerto giovanile
Per ho proposto che ci fosse questo osservatorio in una manifestazione unitaria di solidarietà del popolo libico
L'ho fatto perché penso che sia un dovere essere vicini al popolo libico in questo momento senza alcun secondo fine
A quel punto viale a
Siamo contestato questa mia proposta dicendo ma c'è un sit in radicale
Previsto per venerdì a mezzogiorno io non ho nulla contro questo succede radicale anzi ho detto benissimo aderiamo tutti anche al sit-in radicale quindi non
Province
Alcuna
Diciamo forma di concorrenza però obiettivamente
Alle ore dodici in una città come Torino e difficile mobilitare tanta gente e molto più facile chiamare a raccolta delle energie
Per una manifestazione significativa in serata il che non esclude naturalmente che sia una valida iniziativa altri siti radicale a cui ripeto
Io ho dato la mia adesione ho sollecitato tutti o dare un'adesione quindi qualche
Sì fuga se ogni
Interpretazione
Secondo cui due manifestazioni a Torino sono in concorrenza perché la vicenda del popolo libico e così tragica che sarebbe del tutto
Assurdo che adesso si aprisse una chiara di questa natura dobbiamo essere vicini tutte al popolo libico
Più manifestazioni si sono meglio è
E quindi se a Torino oggi ci sono due venti siti promosso da Radio Radicale
Dai radicali scusate che la
Manifestazione tale questa sera bene in tutte e due manifesteremo in modo univoco solidarietà al popolo della Libia
A proposito di Libia in questi giorni si parla anche molto
Forse ieri è stata questa intervista di Lamberto Dini che a inasprire ulteriormente le polemiche politiche
La possibilità che il Governo italiano receda unilateralmente dal rispetto di questo Trattato italo-libico tecnicamente oltre che politicamente una via da percorrere
Ma
Bisognerebbe interpellare diciamo gli esperti le procedure parlamentare costituzionale credo che il recesso
Non si rileva una procedura abituale quello che si può certamente fare
Congelare
L'esecutività dell'accordo fino a che la situazione non
Non si chiarisca
Soprattutto se
Questa vicenda e dove quelle dove sono vere come epilogo
Una diciamo ulteriore oppressione del popolo libico
Il
Una
Ripresa
Del
Mani del potere da parte degli ad Alfio credo che sarebbe doveroso da parte del Parlamento italiano
Riprendere in considerazione la validità di questo accordo a compiere gli atti parlamentari istituzionali necessarie per rendere esplicito che noi non possiamo considerare Gheddafi un interlocutore con cui tratta nella relazione dopo quello che è accaduto
E veniamo alla questione della possibile ondata migratoria verso l'Italia su questo preannunciato pericolo Lorenzo enti asettico la portavoce italiana dell'Alto Commissariato ONU per i rifugiati Laura Boldrini
Se noi nei limiti delle nostre possibilità da giorni che diciamo è giusto prepararsi a ogni scenario è giusto a contare
Tutti i piani di intervento possibili
Ma attenzione però a non creare paura e avversione nell'opinione pubblica ieri io ho partecipato a una trasmissione dove la giornalista mi ha detto
Personalmente dottoressa Boldrini ma come potremo ridiscutere a queste invasione
A queste indagini dunque semmai etc un arrivo di persone dalla Libia che ancora non c'è vita nessuna dalla Libia
Probabile è possibile che siano persone con bisogni umanitari come possiamo scambiare queste persone Perin datori
Ecco qui bisogna essere molto cauti stanno passando dei messaggi assolutamente negativi l'Acquedotto rischia poi di diventare un boomerang perché il tema ci darà questa vivo di persone dalla Libia
Dopo dopo sarà difficile convincere in Italia le comunità locali accogliere queste persone
Sì fa oggi questo lavoro di
A alzare i toni e alzare l'allarme poi dopo diventerà molto difficile dopo che creerà l'emergenza nell'emergenza perché il momento in cui tu sai degli arrivi ma le comunità locali non sono disposti a fare loro parti PAI
Diventerà veramente molto difficile gestire il tutto chi è giunto o dalla Tunisia e in gran parte poi di questi giovani non hanno fatto la domanda d'asilo hanno detto di essere venuti per motivi di lavoro vorrebbero nuove opportunità di lavoro comunque queste persone tutta è accolta parliamo di sei mila persone temi inoltre un mese e questo voglio dire non è un'invasione questa è una cosa che Lampedusa e l'Italia impalcato hanno gestito senza alcun problema
Quindi quindi la raccomandazione sicuramente di non respingere perché
Se ci sarà un flusso dalla Libia per un flusso di persone con bisogni umanitari da questo mi sembra che non entri a neanche in discussione a parte tranne
Tranne qualche raro caso di
E così provvisto insomma qualche dichiarazione così però
Titolata non mi sembra che sia in discussione però ecco sicuramente anche dimostrare il sostegno a quei Paesi che chi oggi stanno ricevendo le persone in fuga dalla Libia
Che sono leggete la Tunisia che a loro volta in casa anche hanno dei problemi
Nove diciotto minuti edizione del mattino della notiziario di radio radicale
Al Senato si vota il decreto mille proroghe naturalmente saremo in me collegati indiretta
Sul quale il Governo è dovuto ricorrere ad un nuovo passaggio parlamentare dopo il richiamo del capo dello stato l'unico leader politico a sollecitare un messaggio alle Camere di Giorgio Napolitano era stato il Segretario di radicali italiani Mario Staderini allo scontro chiamo nella consueta intervista del bene dei nostri studenti al microfono di Paolo Martini
Come al solito alla politica italiana il Parlamento ci ha abituato a un un provvedimento il mille vale che all'interno del quale soprattutto in sede di Commissioni e viene inserito di tutto
In questo caso erano state inserite una serie di norme
E che a nostro avviso erano esattamente il contrario di quello che è previsto dalla Costituzione che può essere che è contenuto in un mille proroghe e in particolare che può essere approvato dal Parlamento parliamo proprio di questo di questo esempio la sanatoria sui manifesti abusivi dei partiti sembra qualcosa di anacronistico che le persone vivono ma ancora di sta preoccupando di manifesti e abusivi B stiamo parlando di una questione che riguarda fondamentalmente uno degli delle tappe principali
Di una democrazia ovvero la formazione del consenso in particolare del perito elettorale e le violazioni di chi queste leggi sulla propaganda
Non rispetta beh il messaggio che viene dal mille novecentonovantasei questo è l'ultimo di una SDI un sì di una serie di sei condoni che si susseguono interrotti dal mille novecentonovantasei che fanno siti i partiti da una parte abbiano continuamente rubato denaro i cittadini
Cento milioni di euro l'anno diciamo a ogni elezione importante è lei il quantitativo di sanzioni che viene comminata da parte dei Comuni
Che li mettono a bilancio questi soldi e che poi invece si trovano con una ma con un buco per il condono fatto dal Parlamento abbia ho stimato una stima neanche il Ministro Tremonti gli abbiamo chiesto sa dire la cifra esatta che dal novantasei oggi un miliardo e passa
Di euro sia stato condonato auto condonato dei partiti ma in più c'è un furto di democrazia perché il problema è che da una parte chi rispetta le leggi come radicali
Noi siamo i il quel quasi tra i tutti nel senso che questo condono si applicherà a tutti i partiti che ne giocheranno ma non a noi perché noi non abbiamo multe perché abbiamo rifiutato in questi anni
Di accettare il gioco criminale per cui bisogna violare sistematicamente le leggi
Allora il messaggio mandato al la lettera che ho scritto al Presidente della Repubblica era volta propria segnalare questo serate vulnerabile nel nostro Paese che proprio il Parlamento il Governo fosse corresponsabili di una norma che va contro il diritto e contro costituzione
Perché da una parte si favorisce chi viola le leggi
Dall'altra sì punisce chi invece questi regimi rispetto a quanto è accaduto ad esempio delle nella propaganda politica televisiva o nelle procedure elettorali
E vorrei sottolineare come in questo caso il Presidente Napolitano non i radicali non abbiamo fatto come in questi anni ci hanno abituato i vari Di Pietro strillando immettendo tirando per la giacca il Presidente dicendo di non firmare questa legge
Sovrapponendo quella che è una funzione della Corte costituzionale cioè il giudizio di costituzionalità alle progredire il Presidente ne abbiamo chiesto altresì gente Napolitano di valutare l'opportunità di scrivere al Parlamento al Governo anche con un messaggio alle Camere eventualmente il Presidente
Effettivamente
Anche su altri aspetti ha fatto presente come
Legittimamente il suo intervento poteva essere quello non solo di non firmare ma anche eventualmente
Di fare interventi chiedere interventi correttivi successivi qualora la fiducia fosse posta e qui è il problema oggi in Parlamento i nostri parlamentari
Radicali hanno depositato un ordine del giorno in cui chiedono a il Parlamento di impegnare il Governo
A rimuovere gli effetti di questa sanatoria subito dopo l'approvazione di questa fiducia vedremo cosa accadrà
Anche perché
Se noi andiamo a prendere due altri punti semplicemente di questo milleproroghe ci rendiamo conto che non solo è stato tradito il richiamo del Presidente Napolitano ma è stato tradita qualsiasi fiducia a chi per lei i cittadini possa avere l'istituzione
E ne stiamo ancora sui contenuti del milleproroghe sentiamo adesso il deputato radicale eletto nelle liste del PD Marco Beltrandi membro della Commissione di vigilanza sulla
La intervistato avesse Falconi
Marco Beltrandi nell'ambito del l'idea del provvedimento nelle prove
Ai
Presentato insieme ad altri parlamentari una mozione e porta anche la firma del Capogruppo del PD Dario Franceschini e che impone
E imporrebbe richiederebbe
Agli tanti italiani di esporre non solo la bandiera tricolore ma anche quelle europee nei prossimi giorni olimpici
E in tutte le altre quindi di conseguenza competizione
Si
Può sembrare una cosa minima
Ma io non credo che sia così perché
Anche sul piano culturale e simbolico e quindi sul piano più propriamente politico
Se noi continuiamo ad associare
All'Europa fatti esclusivamente negativi come viene fatto
Dai politici italiani ormai da molti molti anni troppi anni
E non solo italiani anche francese non solo
è evidente che poi è normale che il gradimento nei confronti dell'Europa scenda in minimi termini
E che quindi i politici europei non scende non sentano l'opinione pubblica favorevole
Al rilancio delle idea sovranazionale federalista europeo
E allora questa ci sembra un'idea ottima cioè
In realtà noi avremmo dovuto persino chiedere che si esponesse solo quella dell'Unione europea
Ma proprio per cercare di fare un passo alla volta abbiamo detto beh però se intanto oltre alla bandiera nazionale
Si affiancasse quell'europea io credo non sarebbe male sono contento che l'abbia firmata anche Franceschini
Oltre a tanti colleghi
Del Partito Democratico sono convinto che l'avrebbero firmata molti altri se
Prossimo riuscito che riusciti a chiederglielo
Medico anche un'altra cosa cioè che
Se facessimo questo peraltro
Anche sul piano più propriamente sportivo
Quando si conteggiano le medaglie vinte dopo i Giochi olimpici
Se si fosse fatto nel passato si scopre perché l'opera sarebbe stato chi ha vinto
Più medaglie ad esempio l'ippica di Pechino
Ma naturalmente questo fatto che ormai siamo passati all'Europa delle nazioni invece che del che la
Che dalla nazione europea
è chiaramente fa sì che questo non se ne accorga nessuno quindi insomma è un primo passo per rilanciare ai livelli più popolari sportivi e l'idea appunto della del superamento dello Stato nazionale della necessità di ridare vita appunto all'idea della nazione europea anzi dello Stato federale europea
Nove eventi sei minuti termina qui la dizione del mattino del notiziario di Radio Radicale un saluto e un grazie per l'ascolto di Novara fiori e ora stampa e regime Marco Taradash
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