I diritti umani, le donne di Kabul, la questione femminile, il mercato del lavoro, i radicali

Con la registrazione che riascoltare TETRA qualche stante questa volta parleremo di diritti delle donne di questione femminile di occupazione come primo documento dalle tredici dicembre novantasette ri ascolterete quanto disse Emma Bonino
Durante un convegno svoltosi pochi giorni dopo l'esperienza vissuta
Nelle carceri afgane dove era stata rinchiusa per l'attività svolta in favore delle donne di Kabul
Al termine qui riproporremo invece alcuni degli interventi che caratterizzarono un convegno organizzato dei parlamentari radicali poco tempo dopo una sentenza della Corte europea
Per l'equiparazione dell'età pensionabile delle donne a quella degli uomini in pensione quando al lavoro come
Donne e crisi economica vulnerabilità sociale occupazione equiparazione questo tema di quel convegno convegno aperto
Dagli interventi della segretaria di radicali italiani di quel periodo Antonella Casu ed Emma Bonino
E al quale parteciperanno esperti del settore sindacalisti e parlamentari di varia estrazione culturale e politica ma prima di rivivere quanto venne discusso quella nove dicembre due mila e otto li ascoltiamo quanto disse Emma Bonino
Il tredici dicembre novantasette in particolare certamente i diritti umani riguardano tutti
Ma
C'è un aspetto particolare all'interno dei diritti umani che è quello del diritti delle donne voi conoscete
Certamente il mio percorso e anche alcune divergenze che ho avuto con il movimento femminile o femminista ma rimane il fatto
Che oggi persino nelle mie responsabilità istituzionali occupandomi di aiuto umanitario
Rimane il fatto che l'illusione che il dolore livelli o che il dolore o la disperazione cancelli le differenze sessuali
Uno poteva persino illudersi che in un campo di rifugiati
Il dolore la frustrazione dettagli tale che si creasse una solidarietà umana
Ebbene le cose non sono così
La stessa discriminazione se volete di potere
A tutti i livelli che esiste Magare nelle nostre società o in altre società esista e paro paro
All'interno di un campo proficuo dove tutti sono disperati ma ci sono quelle in particolare le donne che sono più oppresse viaggio
Lo vedo in ogni giorno in ogni attività chiedo e solo alcune cifre così
Senza per dire che non è un un intervento di un discorso emotivo o tantomeno corporativo città
Ma rimane il fatto Cossu su ventitré milioni di profughi che abbiamo almeno in giro per il mondo l'ottanta per cento sono donne e bambini
Rimane il fatto che su centotrenta milioni di ragazzini esclusi da qualunque attività educativo scolastica due terzi sono bambine
Esiste il fatto ed è altro che sui centinaia di milioni di analfabeti in giro per il mondo i due terzi sono bambini
E se la scelta del potere e l'educazione e il potere
è chiaro che le deduzioni sono pure troppo facili per capire come certamente passi in avanti ne abbiamo fatte molte ma ritengo
Che tra l'altro fino a poco tempo fa che ci fosse un aspetto precisi specifico del leggendo il rischio non era affatto chiaro e non era affatto così scontato credo ci sia voluto prima Cairo poi Pechino poi Vienna
Per
Arrivare a quella
Situazione o quella consapevolezza che i diritti delle donne sono diritti umani e che non esistono diritti umani se non tengono conto dei diritti delle donne
Non perché siamo né meglio né peggio io credo che l'ho sempre sostenuto che non basta essere donne prestare migliori ma è vero anche il resto non basta essere uomini per essere migliori peccato che loro l'hanno sempre pensato
Quindi c'è
Una certa differenza ma in realtà quello che credo ognuno di noi come individuo vuole sostenere eh il diritto al differenza e il diritto alla scelte il diritto ad essere
Esaminati ed educati come individui e non come appartenenti ad una categoria virgolette debole
Decesso di mente
Allora
Se questo è il contesto c'è un altro situazione che
Mi sembra che dobbiamo sottolineare due ci sono gli stereotipi che ci vengono posti oggi
Uno è quello i diritti umani gender risciò compresi sono un lusso dei Paesi ricchi
I Paesi cosiddetti in via di sviluppo eccetera non sono in grado di
Sconto consentitemi innanzi e che la Dichiarazione dei diritti umani espressione del mondo occidentale giudaico-cristiana no e non so che cosa che ha imposto su altre culture
Io credo che sia bene fare un attimo il punto dalla situazione innanzitutto a dichiarazioni dei dei diritti umani è stata concepita da paesi e da rappresentanti di paesi che andavano dal Libano e Cile dal Francia alla Cina
E che uno dei più grandi diciamo costruttori di quella famosa dichiarazione è stato proprio Ciampi uno dei più grandi esperti giuristi cinese quindi tanto smettiamola con questa storia
Secondariamente
Smettiamola anche con la vero colonizzazione culturale che vuole giustappunto che per noi che siamo più civilizzati possiamo pretendere diritti più avanzati
Per quegli altri che sono un po'Nieri un po'gialli e un po'e si devono accontentare di diritti diciamo ridotti perché poi arriveranno ma nel frattempo insomma si devono un po'accontentare adeguare io credo che questo
è una delle
Più grandi mistificazioni
A cui ci costringono ogni volta come se dovessimo difendere la TAC la Dichiarazione dei diritti umani da non si sa quali attacchi
Di Paribas con questo altro mito che credo ci debba trovare molto convinte che è quella del relativismo culturale del quale non se ne può più non se ne può veramente più
Perché il problema è che dirama voi ma da noi che non si sa poi chi dunque
Ci sono altre tradizioni e voi non ci potete imporre
Ma
Premesso che nessuno vuole imporre niente a nessuno perché tutta la filosofia della dichiarazione universale dei diritti della persona ruota su un singolo concerto che appartiene a tutti e che è la libertà
Bisceglie
Questo è il punto della situazione cioè il fatto che
Chador o non chador monache di clausura o single madre di famiglia piuttosto che ragazze madri il problema è la libertà di scelta ognuno di noi ovunque si trovi in qualunque latitudine della libertà drammaticamente responsabile dico bene drammaticamente responsabile di scelta della propria
In più
No in più c'è un'altra al concetto di cui francamente poi una volta per tutte bisognerà fare tabula rasa perché così andiamo a testa alta mandiamo insieme a testa alta
Che è quella delle i valori tradizionali
Altra storia di cui non se ne può più
Perché se ci vogliamo vedere riferire alla tradizione la schiavitù è stata una tradizione
In mezzo mondo e ad un certo punto abbiamo detto che tanto bella era una tradizione ma non ci piaceva
E quindi convenzione e quindi basta
L'infibulazione e sarà tanto una bella tradizione
E sarà anche tanto tradizionale ma non per questo evidentemente a dignità nel rispetto del principio di base dell'integrazione della parte per l'integrità fisica della persona
L'accredito ripeto mia sarà tanto quella pure tradizionale insomma
Non è vero che tutto quello che è il nuovo è buono ma non è vero altrettanto per tutto quello che è tradizionale ci debba vedere in ginocchio e statici rispetto a chi sa che cosa
Io credo che questi sono i miti che oggi ci vengono contrapposti in qualche modo
Tutte le volte
Che cerchiamo di esprimerà ad alta voce
Non solo i passi che abbiamo fatto ma credo soprattutto la nostra capacità di indignazione costruttiva rispetto a paesi e zone in cui questi passi sono impediti
Non sono impediti per la guerra non sono impediti per terrorismo ma impediti per decisione a tavolino e per decisione di contrapposizione francamente culturale
Non è perché c'è la guerra che di per sé bisognerebbe no e perché in effetti popolazioni civili e in particolare le donne sono diventate molto spesso il target
Esatto il target più
Appetibile in qualche modo
Di
Altrettante fazioni in lotta
Io credo che di tutti questi miti non abbiamo avuto per anni diritti negati
Adesso abbiamo quelli sulla carta ma negate nella pratica perché appunto siccome poi però nessuno osa più in trasparenza dire le donne non devono avere diritti allora ci si viene contrapposto da una serie di antropologi magari sapienti altri sofisti normalmente critici di no di iniziative altrui è incapace di propria
Che in effetti uno colonna lì coloni qualche facciamo a colonnelli diamo il mondo insorto tutta una serie di sciocchezze che dobbiamo avere il coraggio antropologi sofisti o non soffitti di dire basta non è così
Da questo punto di vista e
E chiudo qui su due questioni uno intanto sul donne di Kabul
Donne di Kabul vorrei che fosse chiaro tra di noi certo un problema concreto ma in realtà è quasi un singolo crei per tutte noi o lo deve diventare di una situazione
Di oppressione e di discriminazione nel mondo intero
Ma in una certa parte anche a parco è anche peculiare in sé è vero che in molti Paesi le donne ancora non possono andare a scuola non possono lavorare non possono non posso ma la differenza
Rispetta l'Afghanistan di oggi e che sta proprio scritto nero su bianco
Che ed è codificato e legalizzato un gender apartheid insomma una parta ed basato non sul colore della pelle ma sul sesso
Che
è di è un'apartheid di ritorno per cominciare io credo che su
Lati dirmi culturale tre elementi per quanto riguarda
Questa iniziativa devono essere ricordate dal mille novecentoventiquattro in Afghanistan esistevano i licei termini
Nel mille novecentocinquantanove l'obbligo di uscire completamente vuoto velate fu soppresso
Nel mille novecentosettantasei le donne rappresentavano il sessanta per cento della popolazione universitaria e della popolazione attiva nel Paese come medici insegnanti eccetera
Quindi quello che abbiamo non è neanche la tradizione per intenderci è una apartheid di ritorno e codificata nero su bianco
In più in una situazione di grande
L'un attivismo
Un po'diversa dal nord al sud ma sostanzialmente in cui
Nulla un mujaheddin ogni giorno se ne inventano una che non c'è diceva prima la nostra Milan c'entra nulla col Corano non c'entra nulla con l'Islam già niente a che vedere con la religione e tanto meno con la cultura pashtun
Che non c'entra nulla un editto dietro l'altro oggi noi tacchi alti domani no alle calze bianche il terzo giorno non va bene la radio con la voce femminile perché troppo eccitante il quarto giorno non va più bene andare a scuola il quinto però insomma
Questo non è
Evidentemente una e interpretazione più o meno restrittiva e religiosa francamente e un coacervo di editti
Di di Lunardi cita credo che dobbiamo respingere con molta forza tanto più che appunto sono editti cioè hanno vigore di legge non è una pratica solo
è
Codificato commesse
Questo fosse appunto un
A part-time de il territorio
Bene io credo che la nostra capacità
Di indignazione
Debba in qualche modo questa sala lo esprime credo che questo sia uno dei primi appuntamenti di questa campagna del fiore per Kabul ma ripeto Kabul intesa
Non tanto e non solo più come espressione geografica
Ma intesa come sei volte di queste donne senza volto
Debbano essere i volti di tutti coloro che ancora oggi donne in prima fila anni diritti negati dalla comunità delle nazioni insomma una metafora vera nel suo concreto geografico ma una metafora che esprime in modo plastico se volete
Un negazione ma una part-time anche più grave perché una parta e di ritorno
Credo da questo punto di vista
Che
Forse da noi può nascere una capacità di indignazione
Che non ho visto negli ultimi anni nella la comunità internazionale
Se volete delle istituzioni propriamente dette internazionali ho visto donne muoversi abbatterti si nei Governi nazionali
Gliene diamo atto dico però che
Io più Anna più più più abbiamo bisogno di tutte voi perché se non c'è su questo dossier in particolare ma come esempio di molti altri
Una capacità di indica di indignazione organizzata e che fa anche delle proposte non è solo il no a
Ma che fa anche delle proposte io credo che le istituzioni
Saranno ben contente di riguardare altrove anche perché l'attualità di dossier drammatici ne propone un uno al giorno
E perché dico anche e chiudo è simbolico e più di questo
Perché io credo che come diceva la nostra amica oggi sul dossier Afghanistan per ragioni barile è possibile vincere
è possibile mettere una
A questa storia non solo perché è indecente immorale insostenibile ma perché siamo in un momento di un contesto in cui è possibile far cambiare le cose
E se riusciamo un po'con poco in un Paese questo ci aiuta a fare valanga di neve in tanti altri Paesi che ne abbiamo bisogno
Per cui non è per dimenticare le donne albanesi o le algerine o dico che però
Si sta creando una situazione
Che se ce la mettiamo tutta possiamo cambiare una situazione
E da lì
Provare appunto a farne tesoro forza in mozione politica in qualche modo
Per cambiare molte altre situazioni
Dicevo niente possibile senza le persone niente dura senza le istituzioni
E da questo punto di vista credo che a livello europeo e dei Governi nazionali i quindici so che
Al parlamento spesso Giovanna Melandri da una parte
Ersilia Salvato dall'altra credo Consigliere stanno raccogliendo firme su una mozione che chiede appunto che non si riconosca nessun regime
Che Vinholi
I diritti di base delle donne
E io credo che questo sia un elemento di cambio culturale culturale oltre che efficace nell'immediato nella
Politica internazionale
Allora un fiore l'otto marzo un fiore per le donne di Kabul è la metafora di una nostra ritrovata capacità di indignazione
E di mobilitazione
Per e con dico bene per e con
Tutte coloro che non si vogliono far fermare dal relativismo e culturali dal fatto che prima deve venire la pace e poi ci occuperemo delle donne già sentita dico uno da tanto tempo prima questo poi verranno loro non veniamo mai voglio dire
Che se non prendiamo in mano devo dire e e non parliamo diceva Kibaki può parlare per lui nutro
In compenso molte donne non hanno neanche più la voce nel senso che
Vivono in situazioni di terrore tali per cui credo che noi
Dobbiamo essere
E avere la responsabilità di avere
La loro voce per questo
Mi alzo sono convinta con la nostra capacità di fantasia voglio dire e
Non è che gente si spreca ma insomma da da mostre a palloni da queste da quell'altro basta guardarci indietro negli ultimi vent'
Anni in pratica ne abbiamo inventate di tutti i colori e non è che la fantasia in questo momento si è
Particolarmente rinsecchito
Io credo che le amiche francese si stanno muovendo nello stesso senso le spagnole le greche insomma l'Europa si sta muovendo mi piace che sia l'Italia che si muove per prima e in qualche modo
Ma credo che anche all'lo Stati Uniti eccetera questa campagna siamo in un momento in cui pere con le donne afgane vincere si può e se si può lì è una testimonianza che possiamo
Vincere anche altrove grazie
Grazie a Emma Bonino
Così dunque Emma Bonino il tredici dicembre novantasette durante un convegno sui diritti negati delle donne
Il prossimo documento conciato in apertura invece del dicembre due mila e otto quando i parlamentari radicali organizzare un convegno dal tema in pensione quando al lavoro come
Donne crisi economica vulnerabilità sociale occupazione equiparazione riascoltiamo
Quanto indiscusso in quella sede
Una sintesi a partire dall'intervento che pronuncio Antonella Casu in quel momento Segretario di radicali italiani
O il il piacere di portare questo saluto a nome dei Radicali Italiani che con le delegazioni parlamentari i radicali di Camera e Senato ha promosso questo forum ma di dibattito il confronto politico essenzialmente per due motivi
Il primo per l'importanza dei temi che saranno in discussione né diversi panel il secondo Perrella così qualificata presenza oggi di tante personalità del mondo accademico politico e sindacale
I termini all'ordine del giorno sono Perra di carità Aliani di assoluta centralità e non solo perché riguardano da vicino o il mondo femminile il suo ruolo
La sua valorizzazione questioni che rientrano da sempre nelle battaglie del movimento radicale
Ma anche per il loro intreccio molto stretto con la realtà della crisi economica e soprattutto con la definizione di possibile via d'uscita strutturali ad essa
I più attenti e informati conoscono le iniziative in tema di economia lavoro voi e previdenza
Dei radicali è però forse è utile ricordare i referendum la radicali e liberali la battaglia sull'articolo diciotto per una nuova disciplina dei licenziamenti individuali il nostro
Sostegno alla legge Biagi e al suo completamento attraverso la creazione di ammortizzatori sociali
L'impegno trentennale di Marco Pannella sulle pensioni di falsa anzianità e il debito pubblico
E poi da quando siamo rientrati in Parlamento le proposte di legge su pensioni cassa integrazione ammortizzatori sociali welfare to work occupazione femminile e ancora servizi di assistenza e cura
Da sempre siamo favorevoli alla
La flessibilità una visione dinamica e competitiva e anticorporativa del mondo o del lavoro
Siamo convinti che la sintesi liberalsocialista passivi per una tutela dei cittadini che però non imbriglia egli imprenditoria per un patto di produttività Train prese e lavoratori
Ma ora
Più che mai necessario occuparsi degli esclusi dal mondo del lavoro
E dei dimenticati dal welfare la grave crisi iniziata sui mercati finanziari che ha raggiunto oramai l'economia reale
E con questa sta determinando delle pesanti conseguenze sul versante sociale
E l'Italia come denunciamo da da tempo è particolarmente esposta ai fragile proprio per i nodi strutturali che non sono stati mai affrontati e risolti alla radice
Da una parte le norme peso del debito pubblico con il colon corollario nefasto degli oltre ottanta miliardi di euro che dovremmo pagare solo per interessi passivi in questo anno
Dall'altro i gravi squilibri della spesa sociale rispetto al PIL rappresentati dalla forte e sopra il
Dimensionamento dell'incidenza della spesa delle pensioni
Rispetto ai modesti insufficienti i livelli di spesa per ammortizzatori sociali
Le due cose si tengono la prima opzione oltre a penalizzare le donne i giovani che entrano nel mercato del lavoro fa sì che non vi siano risorse sufficienti per gli ammortizzatori sociali
Sul lago del debito è oltre un quarto di secolo che i radicali si battono per un graduale rientro
Avevamo ragione abbiamo ragione ad insistere su quella battaglia se si fossero seguite le nostre linee programmatiche anziché privilegiare la crescita inarrestabile della spesa pubblica corrente
Oggi non correremmo i rischi anche richiamati in questi giorni da autorevoli esponenti del Governo
E avremo le risorse necessarie per garantire quella copertura le centinaia di migliaia di disoccupati che presumibilmente ci saranno grazie all'aggravamento della crisi
Gran parte gran parte di essi a causa delle distorsioni della nostro mercato del lavoro sono senza protezione
E per loro e per le loro famiglie si potrà aprire purtroppo uno scenario drammatico
Ecco perché riteniamo che sia prioritario concentrare le poche risorse disponibili poderi ricordiamo a causa dei vincoli di bilancio sugli ammortizzatori sociali
Con il duplice obiettivo compiere una doverosa azione di giustizia sociale e nel contempo attraverso queste risorse e sostenere la domanda e i consumi
Ma stante la situazione è drammatica del nostro debito e quindi con la scarsità di risorse disponibili
Riteniamo che uno dei punti cruciali di snodo della problema dovrebbe essere
Rappresentato appunto dalla questione della riforma delle pensioni delle pensioni con l'allineamento all'Europa sia dal punto di vista dell'elevazione dell'età pensionabile per tutti sia dell'equiparazione è un uomo donna
Peraltro la questione dell'equiparazione dell'età pensionabile fra uomini e donne non rientra solo nella dibattito che si sviluppa sulla riforma delle pensioni ma può aprire anche una discussione
Seria più ampia su un nuovo modo di concepire la famiglia sulle carenze di strutture sociali nel nostro Paese
Sui i tabù del presenti nella nostra società sul falso problema del basso tasso di natalità in Italia
Sulla ruolo marginale che ancora oggi purtroppo le donne hanno nel mondo del lavoro
Il presunto vantaggio di età che le donne anno per l'accesso alla pensione in realtà rappresenta un ulteriore danno per le donne perché di fatto impedisce loro una reale equiparazione con gli uomini
Questa questione politica e culturale
In Italia si preferisce ignorare questi sistemi che richiedono risposte nuove sia sul piano politico appunto che su quello culturale per arroccarsi nella difesa dell'esistente
Quest'oggi tiriamo un filo hospice difficoltà su donne equiparazione lavoro
Radicali italiani su questi aspetti soprattutto negli ultimi due anni ha lavorato con costanza ricordo il manifesto appello
Per l'equiparazione dal titolo protegge mi di meno includi mi di più sottoscritto da grandi personalità come ieri Rita Levi Montalcini ad esempio che anche oggi è qui con noi
Poi il lavoro di hanno Bonino come Ministro del precedente Governo con la nota aggiuntiva donne Lisbona per cercare di riprendere il passo con resto dell'Europa
Ecco perché il tema in discussione oggi non è soltanto fondamentale ma anche di assoluta priorità se vogliamo cominciare ad affrontare seriamente i nostri i nodi strutturali
Ed uscire finalmente dalla vecchia e improvvida politica emergenziale che al massimo potrà tamponare qualche falla ma mai risolvere alla radice i nostri vecchi problemi
Penso che questo pomeriggio di lavori comuni rappresenti un'occasione importante per potrei essere un momento di confronto contaminazione sintesi politica per ognuno di noi
Grazie ai partecipanti che animeranno i diversivi panel di discussione verranno sicuramente dei contributi preziosi per la nostra battaglia politica
Buon lavoro a noi tutti
Bonino vorrei partire qui da da una domanda
Ma persa e mi chiedo
Se questa crisi possa rappresentare paradossalmente è un'occasione per analizzare tutte le debolezze di un sistema e magari trovare cure efficaci
Mi auguro mi auguro di sì e voglio sperare sparare dissi
Ci sono note a giorni sommersi ignorati in Italia per esempio le donne poi ci sono altri tabù
Che si fa sempre molta fatica a toccare
Vorrei oggi che tocca Ossimo tutti e due questi temi
A me sembra che l'asta situazione occupazionale delle donne era comunque già particolarmente grave prima ancora che si abbattesse questa crisi economica e finanziaria
E ho l'impressione che con i problemi
Attuali è odierni non potrà che per peggiorare se non ragioniamo insieme a come tamponare l'emergenza ci sono cifre che abbiamo persino pudore a dirci e a dire tanto sono come dire par parlano da sé
è
In fondo in Italia le donne si collocano in una zona grigia né al confine attrattività in attività e il sessantasette per cento del verso degli inattivi sono donne
Che vuol dire che secondo le statistiche tre milioni e mezzo di donne in attivo in Italia
Sarebbero particolarmente anche propensa ad intraprendere una targa un'attività lavorativa se se ne presentasse l'occasione ma non possono anche per mancanza di servizi e mancata domanda da parte dell'impresa
Forse a queste tre milioni e mezzo di donne inattiva dovremmo a breve avrebbe forse aggiungere quelle comprese tra i prossimi disoccupati dovuti alla recessione di cui abbiamo già parlato
è in più qualche dato per esempio lo vorrei dire sulla pensione al femminile che è veramente una brutta storia
L'importo medio mensile delle donne è pari al cinquantadue per cento di quello dei maschi per le professioni ma per le pensioni di vecchiaia gestionale diciamo al cinquantadue per cento
Di quello dei maschi per le pensioni di vecchiaia e del settanta per cento per quelle di invalidità sono invece superiore del centoquarantasette per cento per quelle di reversibilità perché le donne vivono più a lungo
Comunque negli ultimi dieci anni e l'importo medio delle pensioni dei maschi è cresciuto del quarantuno per cento mentre quello delle donne è cresciuto molto meno è cresciuto del trentacinque per cento insomma una differenza di quasi sette punti percentuali
E dopo questa panoramica impietosa
Passiamo alla tabù dell'età se volete a qualche pensiero che voglio dire ad alta voce
Non abbiamo avuto tre riforme in dodici anni
Sulla questione pensioni non dopo non dico solo relativo alle donne dico in generale
Tre diversi Governi italiani hanno provato a indirizzare la spesa pensionistica su binari e di sostenibilità
Prima come si sa la riforma Dini Dini col passaggio al sistema contributivo poi la Maroni con lo scalone infine l'ultima versione del Governo Prodi e e gli scalini
Insomma è chiaro che abbiamo di fronte un problema
E però mi sembra che oggi questo argomento per mille ragioni un po'derubricato
Per varie cosa che si dicono in troppi ci hanno già messo le mani e poi si fa sempre scontento qualcuno e poi sindacati chi risente insomma meglio lasciare la patata bollente al prossimo che arriva
A me sembra invece che più le cose sono ostica eh e anche apparentemente impopolari più forse per tradizione radicale ci appassiona
Però l'impressione dovrebbero nello star allo Stato in cui siamo appassionare un po'tutti
Io voglio solo dare due cifre in più sull'accesso al mercato del lavoro perché non possiamo
Non mettere in relazione a queste cose
Allora la media europea di donne di accesso al mercato del lavoro è più o meno
è quarantasei per cento rispetto
Alla media
Il ed è un Paese spaccato al nord la media di occupazione femminile è una media europea già sul sessanta più o meno per cento ma appena si se scende al centro-sud precipitiamo
Al trenta venticinque ventisei insomma tre sotto il trenta per cento
In più si diceva nello stereotipo tradizionale
Le donne italiane la lavorano di meno perché fanno molti figli
Risultato non è vero neanche quello poiché escludo che si dedicano alle discoteche a improba improbabili viaggi e vacanze ne deduco che evidentemente c'è un'altra motivazione
E la motivazione nella stragrande maggioranza del Paese che molto spesso non è né più né anche né incentivante nei conveniente cercare lavoro
Dato che tutte le attività di cura e di assistenza poi ricadono sulle spalle femminile e che quindi un lavoro già loro ce l'hanno e suppliscono a tutte quella rete di assistenza degli asili nido ma la pura per gli anziani eccetera eccetera che
Di cui in Italia
Si vede poca poco umbra
Ora
Ci siamo chiesti e credo che l'affluenza oggi questa voglia di partecipare sia un po'un sinonimo di questo cioè il fatto che
In buona sostanza qualcosa bisogna fare
Che non è pensabile che da una situazione già pietosa in cui eravamo si abbatta anche un'ulteriore crisi economica per aggravare una situazione che come dicevo prima già non era brillante
Allora penso che poiché non è attitudine di molte di noi né piangere sul latte versato neanche solo
Ci interessa polemizzare su chi ha fatto meglio che ha fatto peggio parola politica con retrovisore non m'interessa spesso perché poi si va a sbattere contro il muro
Però il problema è di capire se esiste oggi una possibilità di una voglia di rimettere in piedi un Progetto di lavoro un impegno di lavoro che ci aiuti a superare questa dimensione
In qualche modo diciamo
Intanto
Ci aiuta si fa per dire ma comunque una sentenza della Corte europea Corte europea e rispondendo appunto ad una comprende
Dichiara sostanzialmente condanna l'Italia a per discriminazione sull'età pensionabile tra uomini e donne
Ora la come dire la completa riguardare e questa sentenza riguarda il pubblico per essere chiari ma ci chiede di metterci in ordine
Anche perché se non lo facciamo al secondo ricorso diciamo che la Commissione evidentemente farà possiamo aspettarci davvero senza ombra di dubbio nel giro di un anno un anno e mezzo una multa milionaria
Che sarebbe veramente la beffa che si aggiunge al danno cioè se l'idea è che resistiamo fino alla fine non tocchiamo l'esistente per poi pagare
Qualche centinaia di milioni di euro alle casse dell'Unione europea che sarebbero invece ben gradite
Per quelle reti dicitura di cui come dicevo si vede poca poca umbra sarebbe veramente la beffa che si aggiunge ad un danno che in qualche modo che in qualche modo subiamo
Credo che in questo senso vada messa la prospettiva anche se poi starà probabilmente al Governo a chi ha tutta la disponibilità di tutti i calcoli
Forse scoprire che che in base alla legge sugli scalini cioè la legge Prodi probabilmente questo adeguamento dell'età pensionabile non nel pubblico non costituiranno un grande risparmio io non voglio qui
Avanzare cifre ma sarà più governa dirlo perché già oggi le dipendenti pubbliche non vanno in pensione a sessanta anni mediamente vanno a sessantadue
Con l'innalzamento richiesto dalla Corte dovrebbero ritardare di soli due anni la pensione ma appunto per via degli scalini probabilmente questo avrà un impatto molto minore rispetto a quello a cui si poteva pensare ma penso spero anzi che l'intervento del Ministro Sacconi
Potrà anche chiarirci e da quel giorno da questo punto di vista ma indipendentemente dall'entità
Il problema che forse dovremmo porre e che
Prendendo noi una iniziativa e non solo subirla in qualche modo dire
Come altre in altri Paesi hanno fatto che
Prendiamo atto o comunque chi per forza chi per virtù che per necessità non importa ma comunque
Prendiamo atto che dobbiamo equiparare l'età pensionabile quindi per le donne significa un innalzamento questa evidente
Ma anche ci battiamo perché questi eventuali risparmi siano in qualche modo dedicati a tutte quelle reti di assistenza e di cura che sono così carenti
In modo che le vostre figlie io non non me homo non ma insomma le vostre figlie
Come dire affrontino una vita lavorativa dove il sostegno avviene quando ne hanno bisogno quando ne hanno più bisogno cioè quando devono combinare magari la maternità e il lavoro
E non come dire come sconto finale
A fine carriera intanto purché questo non li risarcisce la Corte lo dice perfettamente lo dice in modo molto chiaro questo che questo
Risarcimento finale di di una
Di andare in pensione prima in realtà non le risarcisce proprio niente cioè della mancanza di tutti i sostegni che possono avere ma possiamo anche pensare
Ad innalzamento dei contributi figurativi per esempio ci possono essere mille
Idee che possiamo avere in realtà poiché vedo in sala Francesca Marinaro e tra un po'quel Parlamento discuterà della nuova della legge comunitaria che dovrà decidere se recepire o non la sentenza
Ha predisposto un emendamento è un testo più un ordine del giorno che
Vanno in questa direzione ma ne parlerà lei dopo quando interviene
Quindi la Corte e qui chiudo
Ci invita a gran voce a rimetterci sulla strada della parità retributiva in fondo dell'emancipazione economica e dei servizi di cura e di assistenza e la Corte è molto chiara su questo non è che dice solo sui parate fa un'analisi
E eccita l'assenza appunto dei servizi di cura e di assistenza che penalizzano in Italia le donne nel nostro Paese
Ora
Dico anche dal mio punto di vista che a volte ho l'impressione che abbiamo quasi perso di vista un po'in generale un concetto che pure era così femminista ai miei tempi quando ero giovane io
E che era quello della che emancipazione economica delle donne
E come se questo l'avessimo un po'dimenticato come invece questo concetto che io ritengo femminista dico dell'emancipazione economica delle donne questo concetto proprio in virtù di un sistema che vuole essere e vorrei essere sempre di più pienamente contributivo
E che lo sarà comunque per le nuove generazioni verso le quali le
Vecchie generazioni
Risulteranno avere poi un debito enorme specie sulla previdenza insomma io penso che
Dovremmo poi chiedersi per altro verso ecco se sia davvero civile giusto sensato in fondo ratificare questa differenza
è questa carenza per tutto il lungo periodo del dell'età lavorativa delle donne senza cercare di intervenire
E prendendo però noi l'iniziativa senza più sprecare come dire per sprecare occasioni
Ne abbiamo una un po'spinto è un po'imposta mi piacerebbe fare di questa necessità virtù cioè mi piacerebbe anche fossimo in grado a partire da questo obbligo invece di farne una cosa propositiva
E penso che la giornata di oggi sia una giornata preziosa e rara
Evidentemente qualcosa c'è perché senza occupa un po'di lavoro ma insomma la disponibilità preziosa delle forze politiche delle forze sindacali
Del di questa vostra presenza così numerosa di misurarsi su questo tema a me sembra indice di un disagio che c'è e probabilmente anche di una voglia di superare
Questo questo disagio questa situazione
Riascolteremo con grandissimo piacere io adesso cedo la moderazione Presidenza insomma questa attività che stavo indebitamente svolgendo a Nirta Merlino
E mi auguro davvero che questa giornata sia all'inizio
Di di di un qualcosa che non solo subiamo ecco vorrei che fosse l'inizio di una cosa invece che ci spinge a guardare avanti aver voglia anche di mordere il mondo
Non tanto per la signora che fa ginnastica che come mentre in qualche modo enti
In un'altra ormai settore della vita ma che sia invece importante per le vostre figlie per i vostri figli grazie
Salve buongiorno a tutti
Allora Emma ha molto bene
Come dire spiegato l'urgenza di questo incontro perché è stato così
Rapidamente tempestivamente organizzato diciamo che tentiamo di scoprire il bello della crisi c'è questa opportunità che la rivincita di ragionare sulle lentezze sulle e sui ritardi nel nostro Paese di forse affrontarli perché bisogna davvero affrontarli in questo momento
Lo so è che ci ha raccontato prima
Altre la causa mi è molto piaciuto proteggi mi di più scusi mi di meno attiva di minime nei primi di più mi sembra uno slogan assolutamente
Condivisibile
E mi sembra anche l'idea del
Patto generazionali fra madri figlie molto interessante dato che sappiamo che tra padri e figli questo patto non sta funzionando forse le donne cominciano a porsi il problema di fare un passo
Indietro chi è garantito e chi è incluso per far fare un passo avanti e chi è escluso forse insomma cominciamo nel modo giusto
Io a questo punto direi di partire rapidissimamente costituito da ospiti perché abbiamo una un pomeriggio molto denso di presenze quindi partiamo con in qualche modo gli osservatori esterni
è un economista Fiorella Kostoris un giuslavorista esperto direttore lavora Michel Martone per appunto affrontare poi il tema di fondo che
Per questo
Cambiamento questo questa equiparazione delle attenzionarle tra uomini e donne in realtà non vuol dire rinunciare a un privilegio ma rinunciare
Ma come dire rifiutare una discriminazione così io vorrei partire subito su questo con Fiorella Kostoris prego
Grazie
Ma io partirei un po'indietro direi che nella questione femminile italiana
Così come nella più generale situazione economica ci sono mi sembra del nostro Paese due questioni una di tipo sistemico strutturale
Ci si aggiunge una congiunturale che secondo me non è più grave ma forse è altrettanto grave
Le questioni sistemiche strutturali anche perché sono lì da tanti anni sono anche più note
Io ricordo che per esempio a metà degli anni Settanta quando in tutti i Paesi sviluppati l'occupazione femminile cominciava a crescere rapidamente rispetto a quella maschile nel nostro Paese invece
Se come si cominciava proprio in quel momento a diminuire nell'occupazione femminile questa in una certa misura anche come conseguenza
Di alcune leggi che erano state pensate per proteggere l'occupazione femminile ma di fatto giocavano contro penso anche alla legge sulla maternità del settantuno
Bene le questioni strutturali pure essendo no molto note val la pena che siano in qualche minuto anche molto rapidamente ricordate
C'è una un problema di accesso limitato al mercato del lavoro i numeri
Sul tasso di occupazione sono note stanno crescendo negli ultimi tempi tassi di occupazione femminile
Molto di più di quelli maschile il tasso di occupazione femminile arrivato però nel due mila otto se non sbaglio a un quarantasette virgola cinque per cento lontanissimo
Di circa dieci punti dalla media dell'Unione europea e ancor più lontano dal target di Lisbona due mila dieci che sarebbe del sessanta per cento
C'è però un problema di difficoltà una volta entrate nel mercato del lavoro difficoltà strutturali ripeto che sono lì da decenni
E che si possono esprimere con due parole segregazione orizzontale e segregazione verticale in altri termini le donne sono messe a lavorare in certe mansioni
In certi settori in certe condizioni
Non hanno possibilità di carriera in genere la loro carriera cominciare con una certa difficoltà rispetto a quella degli dei dove belli dei maschi della stessa qualifica della stessa tipologia
Ma poi diciamo queste difficoltà si accrescono notevolmente nel momento in cui hanno dei figli perché come è noto si vero hanno pochi figli ma quando
Nascono i figli per esempio succede che il tasso di occupazione maschile diventa più alto quello femminile diventa nettamente più basso
La segregazione verticale quella che impedisce diciamo di arrivare alle posizioni apicali ancora più grave
Di quella orizzontale ma entrambe in un certo senso spiegano perché ci sia
Differenziali retributivi ci sia un differenziale retributivo molto forte fra uomini e donne nel nostro Paese anche se non c'è
Una discriminazione in senso stretto cioè una una differente non c'è molto forte una discriminazione in senso stretto perché a parità di lavoro
Il differenziale di salario è relativamente modesto nel nostro paese il problema però è che non c'è la parità di lavoro non c'è nessuna parità di lavoro c'è
Una vera e propria discriminazione del lavoro perché non c'è nulla che riesca a spiegare
Perché ci sia minore cessa soprattutto perché ci sia una differenza così forte di trattamento nel mercato del lavoro tra uomini e donne una volta entrati quindi la discriminazione e la
E diventa anche poi una discriminazione retributiva
Bene questa è in estrema sintesi la situazione strutturale italiana che è lì da tanti anni che non sta migliorando se non in modo molto molto modesto e certamente molto inferiore i nostri obiettivi
Che cosa come donne secondo me dobbiamo essere disposta a fare dobbiamo essere disposta a pagare
I costi
Della parità
In certi casi si può dire che uno di questi costi sia all'aumento dell'età pensionabile con Emma
Anch'io da tanto tempo vado dicendo che l'età pensionabile degli uomini e donne deve essere resa identica parlo di quella legale
Perché quella effettiva leggiamo i denti fra uomini e donne grosso modo vanno in pensione alla stessa età poco gli pochino prima dei sessanta anni in media
I sessantadue di cui parlava Emma riguardano il solo settore pubblico nella media vanno in pensione grosso modo la stessa età prima dei sessanta anni
E questo avviene perché gli uomini vanno in larga misura in pensione per anzianità quindi anche potrebbe eventualmente prima
Dei dei cinquantanove anni dei sessant'anni e
Le donne vanno in pensione di vecchiaia sostanzialmente oggi a sessanta anni perché l'età pensionabile Chiaia come sappiamo attualmente più bassa nel settore privato per le donne
Che per gli uomini quindi io credo che la prima cosa che dobbiamo dice che dobbiamo essere disponibili a pagare tutti i costi della dell'eguaglianza
Naturalmente mi ci si dice anche che non è poi merita un costo andare in pensione la stessa età perché con i sistemi contributivi
A cui però ancora molto pochi sono andati in pensione con il sistema contributivo andare in pensione prima è un un un mix Lessing in un certo senso è un privilegio metà nel senso che da un lato puoi andare
Più presto ma dall'altro lato andrai
Con una pensione più bassa perché la pensione proporzionate contributive i contributi anche a parità
Diciamo di inizio e di continuità nella nel ciclo lavorativo se va in pensione che presto i contributi saranno stati come montante minori e per di più dovranno essere spalmati sul numero di anni più alto quindi una pensione annua
De decurtata
Ulteriormente diciamo però va tenuto conto che le donne hanno un'aspettativa di vita più lunga la decurtazione diciamo così e mediamente
Calcolata correttamente ma di fatto è un piccolo privilegio anche lì per le donne
Quindi io credo che dovremmo poco per volta smantellare di tutti i privilegi per le donne perché sono privi legge che in un certo senso anche là dove sono privilegi e non mix Blessing
In sostanza sono privilegi che arrivano troppo tardi
Che si pagano troppo duramente che vengono dati in cambio di una vita di lavoro che veramente discriminata come ho detto sia pure molto sinteticamente prima
Quindi vogliamo pagare i costi vogliamo avere i benefici della
Uguaglianza di opportunità dell'eguaglianza nel mercato del lavoro
E in primo luogo per esempio a proposito di età pensionabile siamo disposti ad alzare l'età pensionabile di vecchiaia delle donne per renderla uguale a quella degli uomini
Però io ritengo che contestualmente bisognerebbe se permettete ha un solo di non dire cose molto popolari aumentare l'età pensionabile per anzianità
Perché altrimenti se come adesso l'età pensionabile di fatto di uomini e donne identica se alziamo l'età pensionabile legale di vecchiaia per le donne in ragione della
Eguaglianza diciamo legale dell'eguaglianza giuridica che anche in una certa misura l'Europa ci chiede di fatto continuiamo a lasciare andare in pensione per anzianità agli uomini
A unità a cui finalmente ha di fatto andando più più andranno prima loro di noi questo non ha assolutamente senso noi dobbiamo tener conto che
C'è stato mi dispiace di dirlo ma c'è stata una specie di controriforma del del del del Governo Prodi rispetto l'ultimo Governo Prodi rispetto all'età pensionabile di anzianità
Una controriforma rispetto allo scalone Maroni che certo non ci piaceva perché c'aveva degli scaloni invece che a scalini però di fatto abbiamo
Abbassato l'età pensionabile anzianità bisogna riportare l'età pensionabile di anzianità un livello più alto
Sia pur gradualmente e peraltro però tenendo conto che dovremmo per altre in per altri versi invece riprendere un'idea che c'era nella riforma Dini
Di delle pensioni e cioè di rendere l'intervallo delle dell'età pensionabile un intervallo non rigido ma flessibile questo elemento invece nella riforma Maroni poi
Abbandonata dal Governo Prodi era stata a sua volta abbandonata quindi sostanzialmente bisogna riprendere insieme una serie di elementi
Che c'era non nelle nelle passate riforme e riprendere gli aspetti migliori per poter alzare l'età pensionabile di anzianità
Per uomini e donne insieme così come adesso probabilmente andiamo ad alzare l'età pensionabile di vecchiaia per le donne questo è un primo elemento un secondo elemento
Consiste nel pensare che nella misura in cui ci saranno risparmi dalla dall'aumento dell'età pensionabile femminile queste risparmi per la finanza pubblica questi risparmi andrebbero utilizzati
Almeno in una certa misura per migliorare la condizione delle donne nel mercato del lavoro cioè si dice non vogliamo i privilegi che arrivano troppo tardi Tulli Fitto late
Ma vogliamo più più eguaglianza durante la fase attiva durante i primi anni della vita lavorativa
E qui che cosa pensiamo pensiamo per esempio che è una misura come quella che aveva introdotto la fila prima finanziaria dell'ultimo Governo Prodi e poi è stata recuperata anche successivamente cioè l'idea di abbassare il costo del lavoro femminile in certe aree del Paese utilizzando il concetto di lavoratore svantaggiato che è un concetto diciamo del
Di un Regolamento europeo questa questa mi questa misura a favore dei lavoratori svantaggiati fra questi le donne potrebbe essere finanziata di più potrebbe dare luogo cioè ulteriori riduzioni del costo del lavoro femminile
Pensando che con questo sistema
Per esempio diciamo si potrebbe ambientare la domanda relativa del delle donne rispetto a quella degli uomini del mercato del lavoro terzo punto io penso che una serie di problemi
Che le donne subiscono nel mercato del lavoro durante la fase iniziale della del ciclo attivo dipende dal fatto che non sono ben non sono simmetrici gli impegni che uomini e donne hanno nella famiglia questo è molto noto diciamo lo dico con una sorta di eufemismo va bene non voglio calcare troppo la mano è molto noto
E anche noto che nei Paesi europei dove meglio si riesce a conciliare il lavoro Domé il lavoro nelle case il lavoro nel mercato
Sono quei Paesi dove i permessi di paternità sono obbligatori nel senso che non sono cedibili alla alla moglie e i permessi Wim di maternità sono facoltativi
Sono magari prolunga Abbili sono magari ben pagati ma sono facoltativi ebbene sì dal caso ovviamente lo sappiamo che il nostro sia un Paese in cui si fa esattamente l'opposto
Cioè il permesso di paternità è facoltativo nel senso che si può accedere
E tutti i mariti naturalmente procedono con piacere alla moglie la quale purtroppo certe volte perché le donne bisogna dire anche qualche volta si vogliono male accettano con piacere
Queste questa cessione da parte del marito e i permessi di paternità disse di maternità invece sono obbligatori bisogna prendere cinque mesi una volta si doveva prende due mesi prima tre mesi dopo adesso c'è un minimo di flessibilità
Ma quello è un obbligo e non è un diritto ora dovrebbe diventare un diritto allungabile fra flessibile eccetera per adeguarci a quei sistemi
Europei per esempio psichiche si osserva non so nella in Norvegia dove di sistema eh diciamo diverso
Personalmente ho anche
Ritenuto recentemente di dover
Proporremmo penso che farò farò forse qualche cosa di più ufficiale presto
Un aspro sorta di congedo non retribuito di nullità perché in parte perché son diventata nonna con grande gioia recentemente ma in parte perché vedo che
I giovani lei giovani in particolare ma i giovani hanno bisogno di essere presenti nel mercato del lavoro con più continuità possibile allontanarsi per loro
è un costo molto più grave di quanto non sia per i loro nonni
Ora io per i loro genitori che sono non
Quindi quando ho proposto questa idea alla commissaria acclusa del dell'Unione europea lei ha ritenuto che fosse un grande una un'idea molto molto molto buona
E penso che sia un'idea chiesi inserisce bene anche in questi concetti che emergono oggi nel Libro verde di Sacconi quando si parla del fatto che bisognerebbe avere accanto ad un welfare State
Prodotto dallo Stato una rete di sicuri una serie di reti di sicurezza di network prodotti dallo Stato anche dei network prodotti all'interno
Di altre realtà anche molo quelle realtà familiari e questo tipo di
Congenito in un certo senso ufficializzare ebbe una forma
Secondo me è opportuna di di aiuto di solidarietà all'interno della famiglia
Un ultimo punto relativo a questa prima parte strutturale sistemica di cui ha parlato finora e il fatto che riprendendo un concetto già espresso all'inizio noi non vogliamo POR non vogliamo protezioni e vogliamo opportunità le opportunità come donne nel lavoro ci mancano in modo sistematico
Questo per me vuol dire fra le altre cose che vogliamo fortemente sistemi meritocratici
Perché sappiamo che per emergere le donne a parità di tutto devono essere più bravi e questo lo si osserva nel livelli diciamo distruzione necessari nei livelli di qualifica nei livelli di sorso personale nei livelli di sacrificio in tutto quindi
La meritocrazia in un certo senso e la cosa di cui abbiamo più bisogno
Per me questo significa che prendiamo ad esempio l'Autority contro i fannulloni va bene gli autori te contro i fannulloni nella misura in cui serve non solo a colpire
Quelli che vanno colpiti ma anche a premiare quelle che vanno premiate potrebbe essere deputata anche a
Diciamo analizzare a tentare anche in una certa misura di monitorare risolvere alcuni dei problemi del delle donne nel mercato del lavoro
Io ho questa idea l'avevo già espressa a Pietro Ichino quando la diciamo nella passata legislatura era stata proposta la la sua idea di o Toritto io credo che
Alle del settore pubblico questo tipo di autorità dovrebbe e potrebbe vigilare acché
X diciamo si evitino delle forme di descrive discriminazione dovuti diciamo contro persone meritevoli
E in moltissimi casi e purtroppo non solo nel settore pubblico queste discriminazioni a parità di merito toccano proprio le donne io credo che un'Autority del genere si potrebbe immaginare
Valli valida ma lei vuole data da fare da costruire in un certo senso anche per il settore privato sicché
Esclude
Ed è con questo sistema in un certo senso avverrebbe messa in opera una forma di istituzione che tiene conto dell'articolo centoquarantuno del Trattato di Amsterdam
Nel quale si esprime a livello di fonti primarie si esprime l'idea che bisogna almeno delle discriminazioni positive nei confronti del
Nei confronti delle donne nei confronti delle del del sesso debole
Il tempo è quasi finito quindi io debbo soltanto quale dire qualche parola riguardante l'altro aspetto
Della della questione femminile cioè quello legato alle problematiche congiunturali portato qui i dati sono mancanti di dati che l'Istat ci produce
Per esempio sull'occupazione sempre sull'andamento dell'occupazione riguarda la pena il secondo trimestre di quest'anno siamo informati
Su quel che succede nell'occupazione negli Stati Uniti nel terzo trimestre perfino in una parte del quarto trimestre Zucchelli Italia noi non abbiamo queste informazioni ma sappiamo
Invece dai dati sul prodotto interno lordo che siamo in piena recessione
Abbiamo delle previsioni di una di una serie di istituti in temi internazionali di un anno fa e si chiude male con un anno successivo che andrà ancora peggio
Sappiamo che in una situazione di questo genere la disoccupazione aumenterà
I dati naturalmente di previsione variano io credo che quello che si fa nel documento che è stato fatto circolare
Qui sono troppo alti non pensa al fatto che la disoccupazione aumenterà tanto quanto qui si dice ma anche se aumentasse
Che salti due tre punti percentuali vorrebbe dire che aumenta di molte centinaia di migliaia di persone nella sola Italia
Ed è ovvio pensare che la le componenti fra angeli le componenti deboli del mercato del lavoro saranno le prime a subire dunque le donne subiranno
Che uno degli uomini subiranno in termini di disoccupazione subiranno in termini di riduzione dell'orario di lavoro assorbiranno in termini di uscita dal mercato del lavoro
Come è scoraggiata eccome persone e che quindi non sanno che nel mercato a cercare perché non hanno più chance di trovare e allora io penso e ed f sta veramente l'ultima cosa che noi a dire che in una condizione di questo genere
Bisogna pensare che le coperture assicurative che ha da che parte si chiedono
Sussidi di disoccupazione generalizzati che vadano al di là della della della cassa integrazione guadagni siano estremamente opportuni per uomini e per donne ma certamente io pensavo molto te la componente femminile nel nostro Paese
Penso che altre cose che già si fanno tipo alle detassazioni eccetera bisogna che siano fatte
Pensando che debbono aiutare in particolare quelle componenti deboli del mercato del lavoro in cui purtroppo ahimè si annoverano le donne
Grazie Ferella tali
Carella ci ha ricordato la vulnerabilità delle donne in un momento di crisi economica l'espulsione è più facile forse anche come dire
A cuor leggero nel senso che poi non è sempre detto che la famiglia che ci sia qualcuno che si occupa di loro cosa invece molto spesso non vera allora su questo tema vorrei chiedere a Michel Martone abbiamo detto dunque pagare i costi e la parità
Benissimo è giusto farlo d'altra parte però da qualche parte questa cosa di tornarci in termini di ammortizzatori e i termini di inclusione nel mercato del lavoro come
Bella domanda intanto in uno dei tanti modi suggerita professoressa Kostoris ed Emma Bonino oppure magari seguendo strade come quella della Svezia nella quale il risarcimento alle donne per la maggior fatica che fanno nel portare avanti nel sostenere in qualche modo un welfare familiare che cerca di sopperire a tutto ciò che il Welfare State non riesce ad assicurare
Si potrebbe fare per esempio assicurando rende un indennizzo che dia
Che dia un ampio migliore
Prestazione previdenziale non semplicemente andare in pensione prima mandare in pensione meglio questo è secondo una via che è stata che ha dato ottimi risultati in Svezia ed è sicuramente una delle vie più interessanti
Anche perché incide esattamente su uno dei nostri problemi e qui vedo il professor Ichino e lo sa meglio di me se ne guardiamo le nostre
I laureati
Le donne sicuramente da centodieci e lode ci sono molte più donne le donne studiano di più sempre nei più danni migliori prestazioni ma se andiamo a vedere ieri le statistiche se il bel servizio che è uscito sul Corriere della sera del settore bancario
Una donna su dieci a una qualifica dirigenziale
Allora di nuovo la ci troviamo di fronte ad un bar far sei perché purtroppo si è costruito in anni nei quali questo era possibile sul debito pubblico e che gradualmente è andato erodendo tutte quelle che erano le opportunità le chance di tutta una serie di categorie quelle appunto che io coi
Di tutta una serie di categorie di lavoratori che in qualche modo sarebbero state fondamentali al nostro sistema economico
Oggi è inutile che io mi soffermi più di tanto sulla questione delle donne non peraltro ma perché visto il parere del Renata Polverini in sale al professor Cazzola Di Pietro Ichino abbiamo parlato dell'aveva
Tutti sicuramente potranno essere molto puntuali io mi vorrei invece soffermare un attimo su una categoria che è molto vicina a quella delle donne quella cioè dei giovani perché entrambe sono toccate
Ad entrambe hanno gli stessi problemi entrambe rappresentano quella miniera né
Quella miniera che è l'unica che prova a garantire al nostro Paese la ripresa economica
Vedete io appartengo ad una generazione da quando diciotto anni non ho mai conosciuto un periodo di boom economico ne ho sentito parlare mi ricordo qualcosa degli anni ottanta
Ma da quel momento in poi drammaticamente tristemente il nostro Paese non ha mai conosciuto un periodo del boom economico al massimo lo si annusava attivo sta arrivando ragno economi preparate sta arrivando a Daniela nove abbiamo preso solamente la bolla
Della new economy
In questo deprimente scenari a crescita zero nel mentre mila ore a Ugo
Non mancavano le soluzioni e mi ricordo il mille novecentonovantasei uscirà il lavoro il mercato proprio mentre mi stavo laureando e ci spiegava le disparità tra il fa dell'outsider
Nel mille novecentonovantotto oramai sono passati più dieci anni Marco Biagi elaborava la proposta per uno Statuto dei lavori che cercasse di evitare che la flessibilità
Si traducesse in in precarietà e cominciamo a parlare di universalizzazione dei diritti
E ognuna di queste soluzioni si proponeva che cosa l'obiettivo del Libro verde di oggi ma di cui abbiamo parlato per molto tempo quello cioè includere le nuove energie aumentare i tassi di occupazione per ridare al nostro sistema produttivo linfa vitale
Le proposte ogni anno ne venivano avanzate di bellissime di ottime io personalmente guardate salvo piccoli distinguo Leo appoggiate tutte le Havre sottoscritte tutte purché me l'avessero approvata una e nel frattempo però imparate a ragionare a costo zero
Cosa significa ragionare a costo zero per uno studio dei sistemi previdenziali che si forma in un periodo nel quale mi delle tutele proprie generazione ridursi di riforma in riforma
Significa cominciare cominciare a capire e non voglio parafrasare veramente Milton Friedman anche perché non sono particolarmente certo però che nessun passerà gratis o meglio che nessun diritto era gratis che tutti i diritti
Aveva un costo un costo importante e che purtroppo il terzo debito pubblico del mondo impediva
Alla mia generazione come le donne di porre il costo di quei diritti a carico del bilancio statale per cui quei diritti abbiamo cominciato a ragionare dicendo va beh questi diritti li dovremo pagare noi sapete che cosa significa vivere in un Paese a crescita zero
Beh ne sarebbe accorto sicuramente tutti sulla vostra pelle ma in sostanza silenzio voglio dare un delitto Ambiesta
Lo devo togliere alla professoressa Kostoris
Sì io voglio dare un diritto la professoressa Kostoris devo trovare le risorse e toglierla qualcun altro è un gioco terribile come dimostrano i conflitti che di volta in volta che emergono perché perché inevitabilmente va a penalizzare alcuni a scapito di altri
Soprattutto non favorisce la ricrescita in questo gioco perverso le migliori prove tra tutte ne abbiamo avute tante voi pensate intanto quando si è cominciato a parlare di riforma pensionistica la riforma Dini aveva dei principi importantissimi fondamentali
Per lo sviluppo del Paese tutti da condividere il passaggio al contributivo salvo un fatto che diceva che chi
Al primo gennaio del mille novecentonovantasei non aveva ancora diciotto anni prestazioni previdenziali
Sarebbe andato in pensione con il bel sistema contributivo che avrebbe dato diritto cinquanta sessanta per cento dell'ultima retribuzione tutti gli altri che casa mantenevano il precedente sistema c'era il contributivo o misto e poi per arrivare al contributivo puro
Una discriminazione basata sull'età tout-court semplice alcuni mantengono il vecchio sistema tutti gli altri pagheranno il costo delle query forme
E ancora
Non volevamo lo scalone si diceva che lo scalone era troppo brutale a me sinceramente lo scalone non dispiaceva troppo non peraltro perché andava guardare innalzamento dell'età in Italia
Continua a essere uno studioso che deve ragionare a costo zero quindi tutto sommato non lo trovavo era brutale per quei tre anni ma tutto sommato rispetto a quello che è accaduto ebbe dei pensionati e soprattutto nel paese che fa ancora di diritti quesiti un moloc inattaccabile tutto sommato
Mi sarei tenuto la riforma Maroni si dice che dello scalone dobbiamo passare agli scalini
Benissimo dallo scalone passava scalini salvo un fatto che per passare agli scalini servono dieci miliardi di euro per trovare quei dieci miliardi di euro gran parte delle somme sono state reperite prendendo le a chi
Alla gestione separata dei Co Co.Pro
E questa è una cosa che ha dato un po'più fastidio perché perché abbiamo preso le risorse siamo andati a prendere le risorse per garantire un privilegio che non ha pari in Europa andando a prendere di nuovo da chi dei più deboli del nostro sistema economico
Oggi
Oggi torniamo a parlare di questi momenti argomenti perché perché nel frattempo come ci ricordava la professoressa Kostoris arrivata la crisi economica anzi
La più grave crisi economica tempi del ventinove una crisi che è appena cominciata e da quello che sento da tutti gli autorevoli economisti
Nel due mila nove si farà sentire in maniera ancora più pesante
è arrivata la crisi economica ma non sono state adottate non è stata adottata nessuna
Non è stata adottata nessuna di quelle riforme
Di cui avevo letto sui libri studiato negli interventi letto proposte di legge che tutti dovevano servire ad includere gli outsider per far sì che il nostro sistema economico si avvalesse della loro linfa vitale del loro energie per garantire una crescita il Paese è rimasto
A crescita zero e oggi mi limito a constatare una cosa che oramai le riforme sono quasi diventate fare da sé
L'iniziativa è radicale ha un pregio le donne hanno bisogno di asili nido le donne hanno bisogno di maggiori totale durante
L'attività lavorativa le danno hanno bisogno di tutta una serie
Di diritti di nuova generazione per arrivare finalmente al welfare to work tra hanno rinunciato apporre a chiederle per porre a carico del debito pubblico comincia semplicemente a dire allora ce li finanziamo noi come
Rimuovendo un privilegio mi sembra un modo di ragionare inevitabile a causa appunto di un sistema che purtroppo non cresce mi sembra un modo di ragionare sicuramente maturo che dà speranze al futuro di un Paese
Che senza gli outsider non si riprenderà ormai da questo punto di vista la mia vera speranza e la mia vera speranze
Che le prossime riforme siano riforme che vadano effettivamente a cercare risorse
Per garantire i diritti a quelle categorie che dobbiamo assolutamente coinvolge nel mercato del lavoro
E che siano riforme che in qualche modo pur essendo a costo zero si aiutino a far riprendere un Paese che altrimenti sinceramente a un futuro veramente preoccupante soprattutto se teniamo conto che delle tante riforme di cui stiamo parlando tutte giuste e tutte
Auspicabili ancora non abbiamo adottata praticamente ne sono grazie
Passiamo all'altro secondo fa nella l'urgenza della riforma del welfare oltre tra boom delle pensioni i relatori sono molti non credo che potranno tutti trovare posto al tavolo quinto di lei cominciano a salire Luca palazzine comincia per primo e poi a mano a mano
Giuliano Cazzola che so per quale andare
Vivendo Alina una
E come ci diamo un po'è un po'di ricambio perché non ce la facciamo essere tutti qui Grazia
Allora chi conti partiamo con Giuliano Cazzola
Allora Giuliano prego COFOG
Prima ragazza lo sapete tutti è uno dei massimi esperti delle pensioni
Delle infezioni d'Italia ho molto riflettuto sul tema e
Ultimamente ho anche letto un tuo unto perso in cui dicevi che
La crisi per le donne sarà particolarmente quella cerchiamo di legare insieme questi due temi come riformare le pensioni e eccome
Mettere fine a questa privilegio barra discriminazione abbiamo capito che per un privilegio tanto non lo è per le donne e dall'altra parte come tutelare le donne in un momento difficile
E vi chiedo di avere dieci rimanere i cinque minuti perché siamo tanti grazie
Ma io
Innanzitutto ringrazio per l'invito mi congratulo per l'iniziativa
Credo comunico che sono presentatore insieme a Benedetto Della Vedova a Elisabetta Zamparutti tra l'altro che una deputata radicale di un progetto di legge
Di un progetto di legge che punto affrontato delle problematiche delle pensioni compresa anche alla questione dell'età pensionabile
Che diciamo non ho mai creduto alla mia vittime sia mai stato coperto da tante protesta tanti insulti come dopo aver presentato quel progetto di legge nonostante dall'altro che sia un po'nel dimenticatoio ecco io
Sostengo che l'aumento dell'età pensionabile delle donne
Può essere una risposta anche per garantire un più alto livello di occupazione
E quindi credo che sia importante la sentenza la Corte di giustizia perché questo Paese per fare
Delle cose ha bisogno di un vincolo esterno
Ho preparato un intervento abbastanza articolato con una serie di dati per ragioni di tempo eventualmente cercano di illustrare le cose più importanti e poi dopo lascerò lascerò il testo
Secondo una
Cioè c'è un cenno c'è un punto problema noi abbiamo una una un grosso problema
Che quello della
Della partecipazione dove al mercato del lavoro
è già stato detto noi abbiamo grosso modo circa una donna su due che medi meno ad una donna su due che lavora
Ma la la cosa interessante vedere questo questo rapporto questo rapporto fra le donne il lavoro nelle diverse fasi della vita
In particolare noi abbiamo una una evidenza un'evidenza molto chiara che riguarda appunto la partecipazione dalla donna al mercato del lavoro quando la donna diventa madre
Quando la donna ha dei figli
Secondo un'indagine ISFOL plus del due mila sei ben una donna su nuove lasciato il mondo del lavoro in seguito alla maternità
Due su tre hanno spiegato tale scelta volontario costata la valutazione economico l'esigenza di cure e assistenza dei figli
Tra l'altro secondo uno studio della UE predisposto tra l'altro per la Conferenza di Parigi del luglio scorso
Il vero gap di genere in Italia nello quello si trovò osservando il tasso di occupazione del caso ridono Duomo senza o con figli
In Italia lavoratrici senza figli sono occupate
In misura del sessantasei virgola sette per cento sappiamo dentro queste c'è quel gap nord-sud ma questo è il dato il dato generale gli uomini addirittura dell'ottanta virgola sette per cento
Se hanno dei figli la quota degli uomini sala di lettura al novantatré virgola otto per cento mentre quella delle donne scende al cinquantaquattro virgola sei per cento
C'è un calo di di dodici punti un analogo fenomeno seppure meno marcato si rivela dell'UE a ventisette
In sostanza da noi quasi uno dono su due con figli non entra o esce dal mercato del lavoro mentre gli uomini padri sono sollecitate ad entrarvi se ancora ne sono esclusi
Il nodo da sciogliere dunque per bloccare la disoccupazione femminile si chiama conciliazione
E su questo aspetto che vanno concentrate le politiche di sostegno secondo due grandi gruppi
Quelle che intervengono sulla flessibilità del regime di organo azione del lavoro tra cui spicca una più ampia diffusione del part-time l'Unione europea l'occupazione femminile più elevata laddove più ampio ricorso al tempo parziale
Quelle che sono di ausilio le famiglie con bambini piccoli in particolare per quanto riguarda l'accesso ai servizi
Però
La cosa singolare questo depone a favore della mia tesi che in realtà le lavorare sull'età pensionabile fa bene l'occupazione femminile la cosa è particolare che se noi guardiamo l'evoluzione che ha avuto
Il tasso di occupazione compreso fra i cinquantacinque sessantaquattro anni che uno dei tassi d'occupazione critici
Per nel senso che l'indicazione di Lisbona due mila dicono che il la più Lalli occupati in questa fascia d'età devono raggiungere entro il due mila dieci il cinquanta per cento
Bene il tasso di occupazione femminile in questo facilita aumentata in Italia più detti quella delle donne che di quella degli uomini
In sostanza le donne occupate sono passate
Dal due mila uno al due mila e sei dal sedici virgola due per cento al ventuno vicolo nove per cento gli uomini dal quaranta virgola quattro per cento al quarantatré virgola sette per cento
Sempre nel periodo considerato diminuito il tasso di disoccupazione in misura maggiore pre lavoratrici che per i lavoratori
Le prime sono passata dal tredici per cento l'otto virgola otto per cento i secondi dal sette virgola quattro per cento al cinque virgola quattro per cento il gender gap dal cinque virgola sei al tre virgola quattro
In sostanza un altro dato dimostra che non è vero che un luogo comune quello che le donne non vedono l'ora di scappare a casa quando raggiungono sessanta anni ed è un'inchiesta il Sole ventiquattro Ore del giugno scorso
Che è costruito su il cumulo fra
Reddito e pensione
Che dimostra in buona sostanza e che in Italia
Pensionati che hanno continuato a lavorare
Ce ne sono stati dalla dal Niger negli ultimi negli ultimi vent'anni dal mio c'è ottantasette al due mila sette ce ne sono stati due virgola cinque milioni circa
Bene la maggioranza dei pensionati che hanno continuato a lavorare sono donne
Uno virgola tre milioni le donne uno virgola due milioni gli uomini quindi questo rivolta in buona sostanza che quest'idea cioè che la donna nove lordi scappare sessanta anni
Assolutamente smentita dai dati dai dati ufficiali i dati ufficiali del rapporto che è il dato ufficiale di Unione europea e anche da questi
I dati curva valutazioni empiriche si fanno sul campo che scrive
E concludo
Ha presentato un progetto di legge insieme a
Altri diciassette parlamentare buona parte di questi sono donne per fortuna
Dove prevedo una pensionamento flessibile
Nel sistema contributivo
A partire da sessantadue fino a sessantasette anni prevale un range sostanzialmente da sessantadue sessantasette anni
Che poi ed è un riproporre nei termini di di oggi la vecchia logica della Dini
La Dini avevo una fascia che andava da cinquantasette che era il punto d'arrivo dell'anzianità a sessantacinque anni che era il massimo della vecchiaia
Mutatis mutandis visto che nel frattempo l'età di letta le le requisito anagrafico del dell'anzianità andato avanti e arriverà a regime intorno e sessantadue anni Uta Tiso mutandis mi sembra che questa sia una soluzione assolutamente logica
Per fare un
Un per per far quadrare il cerchio diciamo per rendere armonico il sistema
Bisogna portare alle donne che sono il sistema retributivo da sessanta a oggi a sessantadue anni
Tenendo conto tra l'altro che con la riforma Damiano
Le donne oggi a sessanta anni non è che vanno in pensione perché c'è ci sono le sono state introdotte le finestre per la vecchiaia
Anche per la vecchiaia e delle donne quindi sostanzialmente si tratterebbe di reitero rendere armonico il sistema di chiedere alle donne giuriste mo'retributivo un aumento graduale di un anno ogni due
In modo di congiungersi al sostanzialmente al al regime di un sistema contributivo sessantadue sessantasette a fronte di questa proposta
Che tra l'altro risolverebbe anche la questione da Alta Corte di giustizia
è una sentenza un pochino sbilenca però però risolverebbe anche perché Lalla l'Alta Corte di giustizia non è che chiede di allineare gli uomini delle donne a sessantacinque anni chiede che abbiano un una un trattamento pensionistico uniforme
E
La mia proposta uomini e donne hanno un ranger che vada sessantadue sessantasette anni poi in questo range ovviamente si possono tenere conto anche
Delle diverse esigenze di vita ed è su aspettative di vita lo dicevano concesso Kostoris credo questa C una scelta da recuperare
è stato sbagliato della persa per strada bene la proposta in quel che è contenuto in questo progetto di legge o ripeto Atto Camera dodici novantanove e quello di raddoppiare
Per un periodo analogo per cioè sostanzialmente fino a due anni raddoppiare la contribuzione figurativa
Concessa alle prevista per le donne
Quando
Devono diciamo
Partorire dei figli o levare dei figli cioè
E quindi venire incontro a quelli vigenti dal punto di vista previdenziale la mente che solo l'aspetto del problema che solo l'aspetto del problema venite venire incontro a esigenze delle donne nel momento in cui c'è
La dissociazione c'è la crisi fra la donna il mercato del lavoro grazie grazie
Veneti toglie la vedova anche alla firmata proposta di legge di Cazzola sì io volevo tornava parola chiave causato Giuliano Cazzola è quella di conciliazione che mi appassiona in quanto donna consigli che lavora
Ma mi appassiona perché poi a che fare invece con dei problemi su ampi nel senso che
Fiorella Kostoris evocava il
I modelli virtuosi nei Paesi scandinavi lì per esempio maternità paternità ma anche più figli che si fanno perché una delle cose interessanti e che nei Paesi in cui questo il sistema di aiuto alle donne anche di sharing dei dei ruoli Colico Nicoli col padre funzionano le donne fanno più figli quindi c'è un elemento in più da tenere presente su
Io tornerei però bomba sul tema pensioni nel senso che naturalmente giusto allargare il tema a tutto
Come dire al al nuovo sistema di welfare più adeguato al bisogno di una società che sta cambiando profondamente
Però da qualche parte bisogna pure cominciare quindi io riportare la Polverini al punto e cioè
L'idea della
Della equiparazione dell'età pensionabile come vi sembra e in che modo farla punto collegandola anche voi ad altri problemi del welfare al femminile ma che
Ci ha molto ben raccontati Valeria Fedeli
Sì intanto grazie
A Emma Bonino per aver comunque
Tentato
E allargare su questo tema così importante il dialogo
Mi pare che alla fine restiamo dicendo un po'tutti le stesse cose ma non è che possiamo
Lavorare tanto di fantasia in un Paese che ormai ha dei problemi strutturali che conosciamo e che più o meno ci raccontiamo
In ogni in ogni momento oggi però in qualche modo partiamo da l'ennesimo richiamo sentenza raccomandazione tutto quello che
Puntualmente arriva dall'Europa io credo
Che a questo dobbiamo dobbiamo guardare io avevo segnato alcune cose che dirò comunque altre non le dirò perché le ho già assentite
Vedete noi
Abbiamo proprio guardando all'Europa che in questo caso ci richiama sulla parità
Dal punto di vista pensionistico almeno nel comparto pubblico e come da dall'Europa forse avevamo avuto delle indicazioni in tempi non sospetti che in qualche modo come è stato invece non abbiamo voluto
Prendere per lo meno non nell'interezza che oggi ci portano ad una situazione ben descritta poco fa appunto da Valeria Fedeli diceva Michel Martone donne giovani giustamente qualcuno sosteneva ma poi nei giovani ci stanno anche le donne io dico sempre una cosa
Noi abbiamo avuto delle indicazioni per raggiungere gli obiettivi di Lisbona cioè del massimo dell'occupazione generale ed in particolare quelle femminili che dovevano sostanzialmente lavorare su due fisso filoni da un lato
Flessibilizzare il mercato del lavoro e quindi significava
Inserire nuove tipologie nuove forme contrattuali che in qualche modo potessero essere più facilmente utilizzabili anche
Dalle aziende ma nello stesso tempo Rummo rimodulare un riscrivere un sistema di welfare
E che
A
Vedeva anche un nuovo sistema di ammortizzatori sociali perché o comunque gli ammortizzatori voglio sempre
Guardarli nel quadro di un nuovo sistema di welfare che però siccome aveva un costo contrariamente a quello che invece era inserire nuove tipologie contrattuali ex-ante in qualche modo andato in maniera più
Lenta o comunque in in in qualche caso addirittura non è stato minimamente
Rimodulato e quindi ci troviamo ci siamo trovati con una massa femminile che in qualche modo in quegli anni entrava nel mercato del lavoro
E che naturalmente sia impiegata con queste misure
Chiamiamole flessibili ma che poi molto spesso si sono tradotte in misure precaria perché non sostenute da un sistema di welfare e tanto meno
Di ammortizzatori sociali che poi
Paro paro così come l'avevamo immaginato l'abbiamo trasferito ai giovani dove ci sono anche gli uomini ma sicuramente le donne già in questa condizione
Ci stavano
E quindi voglio dire anche lì dall'in dall'Europa ci arriva una indicazione noi una parte riusciamo in qualche modo
A renderla
Renderla attuabile l'altra sostanzialmente perché ha un costo non non non la guardiamo
E allora oggi che fare anche rispetto a questa nuova sentenza noi abbiamo io ho un'idea molto chiara non voglio rifare il il solito discorso culturale che è già stato detto all'uscita dicevamo anche prima
Così a bassa voce e questo è un paese che da questo punto di vista deve crescere deve avanzare deve raggiungere evidentemente un livello culturale diverso ma comunque alla fine noi in questa città situazione ci troppi ci troviamo e dobbiamo in qualche modo dare delle risposte
E non ho mai fatto un tabù del fatto di aumento tare
L'età pensionabile delle donne guardate se gli oggi partecipasse a questa tavola rotonda non come rappresentante di un'organizzazione sindacale e quindi di persona che conosce meglio e di più
Le situazioni che frequenta fabbriche piccole grandi che conosce donne e uomini che fanno lavori più o meno pesanti che tre Quetta
Luoghi di lavoro che si trovano a Milano come si trovano anche Siracusa probabilmente avrei sposato in pieno la causa aperto mia madre che so ho vent'anni che è intenzione se io domani mattina gli dicesse torni a lavorare farebbe una festa perché evidentemente non si è ancora rassegnata
A la sua condizione di pensionata
Però ripeto siccome partecipo invece come espressione di un sindacato ho un'idea di una diversa
Della questione e alla quando parliamo dell'età delle donne io penso che bisogna in qualche modo stabilire che noi saremmo uguali oggi saremo anche più brave
Prenderemo anche voti migliori però abbiamo una diversità che in qualche modo lo Stato deve valorizzare
Perché è un fatto non soltanto non soltanto fisico ma anche appunto di
Crescita demografica alla quale la donna fino a prova contraria da un contributo sicuramente diverso in termini di qualità e di quantità
Anche anche della vita quindi ho sempre detto guardiamo letta
Alla fine però intanto riconoscere riconosciamo per esempio alla donna e dell'unica volta che mi trovo d'accordo con una cosa di Cazzola che mi dispiace che se n'è andato perché la prima volta gli dico che è una cosa che fa vi va bene
Per esempio cominciamo a riconoscere alle donne che lavorando fanno dei figli un bonus in termini privi previdenziali che in qualche modo possa farle scegliere
Perché sono anch'io convinta che il meglio andare verso la libertà di scelta di andare in pensione magari alla stessa età delle sue colleghe oppure andarci più tardi PAC con un riconoscimento economico maggiore
Perché questa battaglia non la vogliamo fare come donne io penso che questo è un punto qualificante
Indicato però lavorando
Si dà un contributo importante in un Paese dove non si fanno figli
E evidentemente la donna ci rimette anche in termini fisici qualcosa forse questa è una battaglia che possiamo fare un'altra battaglia che dobbiamo fare e dobbiamo dircelo
è che
La maternità in qualche modo dobbiamo farla diventare
Una questione di tutti
Allora siccome non ci riusciremo se non lavorando molto in termini culturali possiamo farlo in termini fiscali
Perché per esempio anche lì l'Europa ci ha dato delle racchiude le indicazioni non facciamo una battaglia per mettere la maternità sulla fiscalità generale
Perché questo sarebbe comunque sicuramente un costo ma avrebbe un significato che è importantissimo perché lo Stato e non di impresa anche se poi ovviamente non è proprio così che in qualche modo
Riconosce in termini fiscali la maternità quest'altra cosa che dobbiamo fare
Ma proprio per il valore che questo qua per non lasciarla
Esclusiva materia delle donne
Ma quindi farli assumere allo stato comunque il riconoscimento io credo che queste sono due grandi questioni su le quali le donne potrebbero lavorare perché è inutile che ci che andiamo a guardare la Svezia andiamo a guardare la Norvegia
Io siccome
Ho
Ho conosciuto per mia fortuna anche la Svezia e la Norvegia so che sono modelli che riportati nel nostro Paese in un contesto di illegalità diffusa è evidente che non troverebbero una loro applicazione
è inutile che continuiate proviamo a dire e mi fa piacere prendiamo i congedi parentali obbligatori per la paternità
E facoltativi quella quelli per la maternità ma ve lo immaginate in una piccola impresa del Mezzogiorno piuttosto che di un settore se poi veramente tutte le donne
Avranno la possibilità di scegliere se
Prendersi la maternità oppure no non c'è in questo Paese un contesto di legalità e di convinzione così diffuso
Da fare veramente un giorno far scegliere alle donne se prendere la maternità oppure no semplicemente per una libera scelta magari condivisa con il proprio marito allora noi dobbiamo creare i presupposti
Perché alcune questioni
Possano essere risolte magari negli anni modificando gli atteggiamenti allora queste due questioni a mio avviso si possono sicuramente fare ma la battaglia della vita e qui
Io credo che che ne dobbiamo essere tutti convinti qualcuno la chiama condivisione io la chiamo in maniera diversa o noi cominciamo a ragionare anche in previsione di un nuovo sistema di welfare
Che può anche partire come qualcuno ha detto dalla lettura del libro verde sapendo che su alcune questioni come quella femminili Libro verde è totalmente bianco nel senso che ci sono alcune questioni che non vengono assolutamente trattate
Quindi dicevo noi dobbiamo però cominciare a ragionare guardando alla famiglia e non più alla donna
Io non intendo famiglia consacrata al nucleo familiare
Dove ci sono i figli dove ci sono gli anziani dove ci sono i giovani e c'è il lavoro precario dove c'è l'immigrato
Dove ci sono tutti i problemi dei quali anche oggi riguardo le donne stiamo trattando per questo mi stiamo facendo una battaglia sul quoziente
Non perché come qualcuno dice mamma scoraggia l'occupazione non fa niente qua si fanno i correttivi eccetera perché se il fisco
Comincia guanti a guardare non alla persona l'individuo ma al nucleo familiare
Automaticamente tutte le risorse possono essere indirizzati a quel contesto e anche le misure di sostegno per la crescita dei figli
Per la cura degli anziani per tutte le altre questioni con le quali ci troviamo ogni giorno a dovere in qualche modo
Batte in batterci ecco possano andare verso lo stesso luogo perché guardate anche ogni qual volta una Finanziaria mette a disposizione mezzi e strumenti per le varie questioni
è difficilissimo intercettarli per la maggior parte delle persone
Prendere un sussidio piuttosto che un assegno
Piuttosto che la possibilità di accedere in un nido e quasi impossibile da capire in quale modo che ci si può veramente arrivare quindi io credo che noi la battaglia vera anche come donne in qualche modo Pella
Occuparci
Insieme a qualcun altro dei figli degli anziani la dobbiamo fare su questo perché se continuiamo a guardare
A tutti i problemi al femminile inutile che poi ci veniamo a dire che non sono assolutamente d'accordo che dobbiamo pagarci i costi della parità
Perché è una battaglia già persa nel senso che comunque continuiamo con questa storia che ci sentiamo comunque diverso e che ci sentiamo comunque inferiori che abbiamo sempre qualcosa
Da raggiungere perché in qualche modo non siamo ancora al Palio credo che invece
è su questo che dopo perché dobbiamo andare se noi però tornando alla prima questione e concludo
Veramente
Almeno risolvessimo il problema della maternità e del mondo s'previdenziale legato alla maternità io credo che ci sarebbe una maggiore disponibilità
Anche da parte delle donne a guardare ad un aumento dell'età però non possiamo io credo che il messaggio che bisogna cambiare
Non possiamo dire
Andate in pensione più tardi perché comunque con quello che poi ci sarà di più faremo asili nido
Perché questa storia l'abbiamo sentita un sacco di volte poi alla fine di riforma delle pensioni ne abbiamo fatte tante anche
Elevando l'età non soltanto delle donne ma degli uomini degli uomini forse di risparmi ne abbiamo fatti ma io poi qui gli investimenti in quelle specifiche in queste CTC settori nei quali in qualche modo aveva promesso di intervenire non li ho visti quindi io credo che comunque la giornata di oggi pone una questione soprattutto pone una discussione con
Tanti interlocutori anche cara Emma con il sindacato che ultimamente non gode di buona salute da questo punto di vista perché ognuno pensa di al e per conto suo senza neanche
Interpellarci invece comunque avere un momento per discutere per dibattere di una questione che a noi fa
Sta veramente a cuore è sicuramente un fatto importante grazie
Grazie è Pietro Ichino come ricordavo prima a aveva
Fatto una proposta assieme ad Alberto Alesina sul detassare il lavoro femminile
Senza che ci fossero problemi a diminuzione del gettito io forse ripartire da dove è stato
è stato introdotto questo tema del della leva fiscale forse ripartire da quel po'invece però approdare anche al tema pensioni età pensionabile che anche ci sta a cuore naturalmente il tuo parere
Sì la proposta è di mio fratello Andrea anche l'economia
La condivido totalmente anzi
Il il
Come
Tutto quello che scriviamo in breve io in realtà nasce da dialoghi e scanditi molto intensi in cui lui mi pormi insegna qualcosa di economia e
Io forse gli insegna qualcosa di diritto
Ma insomma comunque è una proposta al secondo me
Molto importante dove
Il contributo del giurista è forse determinante in questo senso che
L'unica vera obiezione che viene mossa
A quella proposta la proposta è sostanzialmente quella della detassazione selettiva
Quindi una detassazione che dia un robusto vantaggio alla lavoro femminile
In funzione del perseguimento dell'obiettivo di Lisbona l'argomento economico è fortissimo si osserva che
Domanda e offerta di lavoro femminile
Sono molto più elastiche mediamente della di domanda e offerta di lavoro maschile
Quindi oltre cento euro
Spesi dall'erario per incentivare il lavoro femminile rendono molto di più di quanto non renderebbero se spesi sul lavoro maschile o in modo indifferenziato
L'obiezione e che viene mossa questa scelte essenzialmente un'obiezione di carattere giuridico non è consentito a porre in essere una discriminazione di queste di questo genere di queste entità
Fra i due generi
Io credo che l'obiezione sia superabile anche se non mi nascondo credo il problema c'è anche perché manca giurisprudenza in proposito e a manca anche dottrina in quanto la cosa non è ancora stata sperimentata
Ma mi sembra che il se
La misura venisse impostata motivata come azione positiva
Finalizzata all'obiettivo di Lisbona quindi a un un obbligo comunitario
Obbligo nel senso della soffitto Lomastro pur sempre un
Adempimento di un impegno assunto sul piano comunitario
E quindi misura a Terni conseguito l'obiettivo di una sostanziale di una parità sostanziale la misura recede gradualmente viene riassorbita
Messa in questi termini io son convinto che la misura potrebbe superare il vaglio potrebbe ampiamente superare il vaglio della Corte di giustizia in un anche perché
Lei sentenze come questa l'ultima sulle pensioni
Sentenze della Corte di giustizia
Si pongono in
Diciamo apposizione di una cultura
Non rispetto a iniziative di questo genere del come quella della detassazione selettiva ma
In riferimento a
Al vecchio impianto protettivo del lavoro e del lavoro femminile in particolare
Da inventiamo io vedo per questo aspetto una forte analogia tra il dibattito a cui abbiamo assistito stasera non soltanto stasera il dibattito che si sta sviluppando nel Paese nei seminari nelle università sulla sentenza
Di di pochi giorni orsono
Con quello che ci sviluppo nel novantasei novantotto dopo le sentenze della Corte di giustizia sul lavoro notturno
Ricordate il quando la Corte di giustizia vietò di vietare il lavoro notturno alle donne
Diciamo quella sente o anche le sentenze che gettarono agli Stati membri di
Vietare le i servizi di collocamento nel mercato erano sentenze
Che
Si ponevano in una logica complessiva diametralmente opposta rispetto alla logica della protezione
A cui eravamo abituati
In sostanza la Corte diceva
E
Il
Ciò che rafforza il lavoratore è L'Avvenire più possibilità nel mercato avere una possibilità di scelta nel mercato più scelta c'è più scelta gli è data più il lavoratore è forte
Se voi togliete restringe avete le possibilità di scelta del lavoratore lo indebolite
E quindi aumentare i servizi perché sia data maggiore informazione
E non vietare il lavoro notturno alle donne lasciate che siano la donna a decidere se è pericoloso e è e in non considerate la minorenne
Ma se voi considerando la minorenne le vietate di accedere al lavoro notturno le fatte complessivamente più un danno che un beneficio perché
Perché in realtà non è così per un posto cioè iscritto ci sono
Situazioni nelle quali la donna maggiorenne
Ritiene che il lavoro notturno non non sia pericoloso che comunque i benefici prevale di quel lavoro prevalgono sui
Il possibili danni
E lasciatelo valutare a lei non è una minorenne non va difesa contro se stessa
E naturale che questo il modo di affrontare il problema era che diametralmente ieri si è opposto il quindi in contrapposizione insanabile
Con
L'idea del vecchio diritto del lavoro per cui invece lavoratore è debole il la sua libertà negoziale non esiste la foglia di fico che copre la vergogna della dominazione due del padrone sull'operaio
E il il dissenso era un dissenso
Dissenso epocale
Non sanabile né in seminari sulle quella sentenza del lavoro notturno sulla sente le sentenze macro Tron del novantuno job center del novantasette
E si assisteva a due discorsi che andavano avanti su due binari paralleli che non si sarebbero mai potuti incontrare perché è chiaro che se invece
Il concetto l'idea è che
Il il mercato è pericoloso per il lavoratore quindi bisogna tenere il lavoratore il più possibile fuori del mercato allora comunque è giusto il monopolio statale pubblico del collocamento
Bandire i servizi
Nel mercato e così via e e lo stesso discorso per il lavoro notturno
Bene
Le diciamo la storia si è mossa
Della direzione in cui si muoveva la Corte di giustizia in cui si muoveva la nuova logica core del diritto comunitario e ordinamento comunitario nessuno oggi pensa di proporre nessuno neanche
Il nell'estrema sinistra politica e sindacale
Intensa di riproporre il ritorno al divieto dei servizi di collocamento abbiamo assimilato l'idea che invece se questi servizi si svolgono alla luce del sole finisse
Ecco controllabile che non si tratti di mercanti di braccia o di
Sfruttamento enti indebito di una situazione di debolezza ma questo è facilmente ottenibile
Queste garantito questo ogni servizio in più ogni informazione in più di cui il lavoratore dispone lo rafforza e quindi è un bene e allo stesso modo io credo che sempre meno sentiremo mugugnare contro l'abolizione del divieto di lavoro notturno per le donne la storia
Siamo abituati ci siamo assuefatti siamo entrati nella nuova ordini da e abbiamo anche constatato
Che tutto sommato aveva ragione la Corte di giustizia non sono aumentati gli stupri notturni nei reparti dovunque e comunque
Il modo per contrastare e gli stupri non era quello di vietare il lavoro alle donne e casomai Helen quello
è quello di ed è un problema
Alle
Allora
Anche questa ultima sentenza va vista secondo me tenendo conto di questo di questo trend di questa e linea di tendenza altrimenti continueremo sempre su due binari paralleli e non troveremo
Il chi ci sarà chi si colloca nell'una mentalità chi si colloca nell'altra ma i due discorsi non si incontreranno
In realtà non è vero qui dissento da Valery nuova se anch'io in genere
Essendo da sempre innamorato di Valeria Fedeli quello che dice
è
è Elisabetta attento a quello che dice lui
Invitava a consenziente su questi
Questa volta
Achille porta tranquilli il non concordo nella lettura minimizza attrice di questa sentenza e la sentenza si riferisce al pubblico e Piero ma in quanto lo assimila al privato l'omologa altri si la lo colloca nella stessa logica in cui la sentenza
Sarebbe stata emessa almeno io la leggo la leggo in questa maniera e
Credo che
Il nella logica della Corte di giustizia
Quel tanto di paternalismo che
è è insito nel vecchio approccio al problema salta
E dobbiamo rassegnarci a che salti e a
Dobbiamo
E far buon viso a cattivo gioco ostando tutte le risorse
Che abbiamo destinato alla modalità paternalistica su ad altre iniziative volte a
Innanzitutto raggiungere l'obiettivo di Lisbona
Ecco perché diventa decisivo importantissimo il discorso sulla detassazione che
Io credo invece nella nuova logica in cui si colloca questa sentenza ci starebbe benissimo
L'operazione sarebbe
Molto facilmente praticabile i noi stiamo lavorando adesso come il Partito Democratico sulla
Detassazione e dei primi mille euro di redditi di reddito mi di lavoro mensile
Il le cifre sono queste la detassazione totale
Dei primi mille euro di reddito per tutti i lavoratori costerebbe diciassette miliardi
Se
Diciamo
Noi
E
Applichiamo delle compensazioni per cui chi guadagna oltre un anno soglia media per esempio i quaranta mila euro
Non abbiamo Manta già da questa detassazione e quindi aumentiamo il carico in modo che il
Il risultato sia in pareggio per del la parte media la fascia media il costo può ridursi a dieci mila o persino a nove otto nove mila euro
è una misura forti entrambe le ragioni fortissime sul piano della politica anticiclica perché è una misura che va direttamente appunto gonfiare a potenziare i consumi
è una misura che non ha alcun effetto distorsivo sulla struttura delle imprese perché è il mercato a dirigere tutta questa energia verso i bisogni reali della gente la gente che sceglie come spendere questi soldi e non lo Stato
A salvare i vecchi dinosauri
E e quindi è una misura molto più difendibile sul piano dei principi generali rispetto ai vari salvataggi di questa o quella grande impresa
E potrebbe essere la grande occasione per sperimentare la detassazione selettiva per esempio si potrebbe rimanere nessun costo fra gli otto il dieci miliardi
Lasciando che i diciamo sui quindi resti un un attimo il miglior prezzo è di circa trecento quattrocento euro all'anno
Per il lavoratore maschio o anche cinquecento per il lavoratore maschio
E da zero per all'anno per e la lavoratrice e donna
Il un'operazione di questo genere diciamo oggi è molto più facile proprio perché siamo il momento di crisi e quindi in un momento in cui queste grandi ristrutturazioni sono necessarie
Di quanto non lo sarebbe stato un anno fa o di quanto lo sarà
Fra due o tre anni quando ci saremo ri assestati
Per questo io credo che dobbiamo battere molto su questa su questo tema e dedicare
Una quantità di energie intellettuali e e di impegno politico maggiore di quanto non stiamo facendo ripeto non lasciandoci se ci crediamo
Intimidire dall'obiezione giuridica condizione giuridica è insuperabile
è solo questione di decidere se si vuole sperimentare questa misura io la
Quindi definirei come la spallata necessaria per raggiungere
Irrisori l'obiettivo di Lisbona destinata poi raggiunta una parità sostanziale a un graduale riassorbimento
Grazie grazie
A Pietro Ichino m a questo punto dato che Pietro Ichino giustamente criticava la via di far chiudere il Ministro Sacconi per non aver sentito il dibattito forse potresti tutti l'aver qualche conclusione a meno che non ci sia qualcuno in sala che vuol fare delle domande alle nostre attrici
No io con quello che volevo dire Eccher Ministro Sacconi che viene in qualunque momento so troppo bene che cos'è l'attività di ministro per sapere che non avrei mai avuto un pomeriggio intero a disposizione per seguire un dibattito questo lo so
Però normalmente quindi in qualunque momento decidesse di venire a dover essere alle cinque poi ma confermato alle sei immagino anche che sono momenti non facili per nessuno quindi
Non non la prendo male diciamo se mi auguro e spero che se per caso non venisse non la prendete male neanche voti
Ma mi aveva detto alle sei io né io voglio come dire fare delle conclusioni per soprattutto perché io spero che sia l'inizio di Udine una cosa che facciamo insieme perché se c'è una consapevolezza venuta oggi
è che così non può continuare nel senso che è troppo penoso già lo era prima ci arriva pure la la
Crisi economica quindi ho l'impressione che
E la constatazione che abbastanza generale è chiaro che
Non è un'azione singola politica che risolve il problema culturale millenario né della distinzione dei rapporti familiari nel sarà mai solo la politica risolvere quello
Esistono mille altre componenti eccetera eccetera però
Due cose credo le vorrei dire la prima e sulla
Proposta dei detassazione
A prescindere da dubbi di compatibilità come dire europea che si possono esplorare anche prima perché in quei tempi mille modi di interagire con l'Europa si possano come dire verificare le cose anche prima invece di decidere poi del Carso un'infrazione su cui correre dietro un potere
Il nostro Paese non è tanto abituato come dire a interloquire a monte
Quello che però non mi ha mai convinto da sola da solo in questa opzione
è che io non ho mai capito quale sia poi alla fine l'entità della detassazione ovvero quanto entra in tasca alle donne se tu arrivi a detassare perché
Se mi entrano in tasca una cifra che già credo notevolissimo poi per il bilancio complessivo ma se mi entrano in tasca venti euro al mese in più o se me ne rendono in tasca cinquanta euro al mese in più
Questo non può supplire a mio avviso ha comunque ho una costruzione di reti e bisogna di assistenza di servizi perché comunque
Questo no no quindi
No prego perché questa a me interessa avviene dietro perché microfono
No perché fa è stata sempre un dramma ampio
Il
Oggi
Uno
La
La no tax aerea cioè la la zona di reddito in cui non si pagano tasse otto mila euro all'anno
La se noi prendiamo la fascia dei mille euro al mese per tredici mensilità abbiamo un reddito di tredici mila euro l'anno
La differenza rispetto all'anno terziaria di cinque mila sui quali grava un'aliquota di del ventitré per cento
Ventitré per cento i cinque mila sono mille duecentocinquanta euro che l'IRPEF che oggi paga un lavoratore a mille euro al mese
Poiché i mille euro al mese ecco giustamente considerata una soglia di quasi una soglia di povertà
L'idea che ha mosso il nostro gruppo di lavoro nel mio Dipartimento prima poi con
Altri
è quella di dire dobbiamo puntare alla
Riduzione a a momenti tassi in Bonica di questo io al prezzo di questa io
Il
Diciamo l'idea successiva è stata poi che probabilmente adesso ai dieci miliardi si può arrivare I diciassette no
Usiamo questa differenza per distinguere
Quindi portare a zero il la la l'IRPEF sul lavoro femminile lasciarlo a
Tre o quattrocento euro al mese all'anno che significa toglierne due terzi per gli atti per i maschi
C'è quindi nel il lavoratore
Maschio con mille Trezzi tredici mila euro l'anno di reddito ne paga trecento quindi ne paga circa venticinque anni frequenta venticinque al mese dall'Aula la lavoratrice non ne paga oppure la differenza può essere quattrocento da da quattrocento a Zeman annuale non attira questa è il il calcolo che avevate che porta a se si
Attuano alcune compensazioni negli scaglioni superiori
Per fare in modo che gli alti redditi di lavoro non abbiano beneficio
In questo modo aiutino a finanziare questa misura si può stare tra gli otto e dieci mila euro con questa operazione queste sono chiari
Scusate otto fra gli otto il dieci ma ben chiari allora sono nate
No no ma allora ci siamo capiti bene stiamo parlando sostanzialmente scusa miliardi
Che ne so quaranta cinquanta euro al mese no benissimo allo
Scusi
No
è la differenza
Quindi stiamo parlando di quaranta cinquanta euro al mese M. per scusate ministra non per capire avrei così
Per un totale di spesa diciamo dell'erario variabile tra gli otto e dieci miliardi benissimo che ho ben capito
Ti ho ben capito però il problema è che appunto nella tasche nelle tasche femminile diciamo aumentiamo di quaranta o cinquanta euro al mese che è molto per carità
Però
Testo mi riporta a dire che non è sostitutivo di tutto il resto e che al massimo che può essere un mix complementari
Quindi costi poi li sforiamo però
E e io o l'Inpdap Speedster
Vale la
No no ma scusate Platinette a parte che in questa sede non decidiamo niente stiamo solo discutendo io volevo solamente che
Forse è chiaro a tutti l'entità perché io non ne sono contraria dico solamente che non è risolutiva
E che non è evidentemente e in assenza cioè siccome ognuno sa quanto costa un asilo privato
Siccome ognuno sa quanto costa una babysitter badante barra eccetera
Però è vero che la situazione è così penoso penosa nel nostro Paese che probabilmente è necessario un mix delle due per dare quel colpo d'ala su cui poi dobbiamo fare i conti sulla completo compatibilità finanziarie
Però io condivido il fatto che la situazione di partenza già era penosa la crisi non allevia e che
Ma nel mentre io non credo però sia una strada contro l'altra perché
Non penso sa che quaranta euro al mese siano una misura come dire Dutto che possa convincere una donna cercare un lavoro se non c'è all'asilo
Per cui non vorrei che fossero messe in contrapposizione
Credo che non ci siamo
Nel senso che nei redditi che tu hai dato e il punto di partenza è tale che secondo me non possono essere in contrapposizione possono essere
Se ci sono come dire delle compatibilità finanziarie possono essere complementari ma non possono essere in in alternativa
E con queste parole pronunciate da Emma Bonino da nove dicembre due mila otto durante un convegno organizzato né premettere radicali in pensione quando al lavoro come donne crisi economica vulnerabilità sociale occupazione in cooperazione
Termina qui questo spazio di informazione di riflessione