Il dibattito che svolse nel gennaio 91 nell'imminenza della prima guerra contro Saddam, i pacifisti, i nonviolenti, i radicali

Ancora un ulteriore momento di formazione e di riflessione realizzato con documenti d'archivio che si vota abbiamo scelto di riproporli registrazioni dalla gennaio novantuno relative al dibattito che si svolse
A poche ore dalla scadenza dell'ultimatum dall'ONU alla dittatura era che non sa da Mosca e in
Di ritirare le sue truppe dalla corrette in basso nell'agosto novant'anni ascolterete innanzi tutto quanto disse Marco Pannella Radio Radicale
La sera delle quindici gennaio
Novantuno Pannella ricordava tra l'altro varie proposte radicali per la pace disarmo è sottolineava sostanziale differenza tra pacifisti e non violenti di fronte a determinati e venti
Rivolgendosi a quanti in quelle ore erano impauriti da complessi
Della situazione e a seguire veri preme invece alcuni degli interventi che caratterizzarono nel dibattito che si svolse alla Camera e al Senato e il sedici gennaio di quell'anno aria ascolterete
Quanto dissero
Emma Bonino Giorgio Napolitano Nardo Forlani Bettino Craxi Pino Rauti Raniero la valle e quanto disse all'assennato Umberto Bossi quindici gennaio mille novecentonovantuno
Se vuoi la pace preparo capace ed abbiamo ripetuto molto spesso
E soprattutto qui a Roma in quelle nota anche leggendo correre
Anni dopo anni cornici dialoghi attività in Parlamento se vuoi la pace preparata la pace
Se voi
La
Pace non e credo che devi preparare
Allora io mi rivolgo a coloro che adesso sono terrorizzati forse al di là di quanto praticamente non sarebbe giustificata
A coloro che lasciano rammarico hanno dolore a coloro che allora
A coloro che sono scesi in piazza a gridare pace pace la pace
è un valore immenso né soprattutto una società
Modo di vivere
Una legge utile
è un nostro modo di essere
La pace si costruisce ogni giorno
Quando la pace diventa l'occasione per un grido di dolore concreto dirà
Da scagliare contro il nemico che si ritiene che più
Nemico interno
Tutte quelle stelle
Quando la pace è questa in realtà la pace bloccata e la pace consumato
è un modo comunali tutto e cerca di darsi tutt'al più
Buona coscienza del mercato e costituirsi come persona di pace mentre non lo stilista
Vi dirò di più
Che siete stati molto meno fu
Ultimi seguite anche con simpatia
Voi Colautti da parte della
Uno di persone molto anziane
Voi che siete stati di fatto indifferenti estrarre
Voi più delle persone di guerra
Avete costruito la guerra
Che c'è tra il due agosto
Non si può cominciare stanotte domani e dopodomani
Pensateci onestà perché così
La guerra è un'azione militare finalmente che visione
Che lo Stato compie in genere
Per acquisire partito un altro Stato
Quindi non sarebbe guerra quella che l'Iraq ha già scatenato solo perché in un giorno ha occupato il guai
Lo ha distrutto
Perché pensate non vi dicono che in questa guerra ambiti International e altri
Lo assicura
Ogni giorno centinaia se non migliaia di persone che muoiono sotto la tortura donne o uomini iracheni kuwaitiani
Assassinati nella guerra che contro di loro contro la gente Saddam porterà per dodici anni da quando è andato al potere
Che cos'è scusate
Un capo di Stato
Che
Nella convinzione di riuscire a battere l'Iran di Khomeini
In pochi mesi o con il tradimento delle sorprese in pochi giorni e costretto per nove anni fare guerre anzi costringe in toto l'iter nove anni a fare guerre
Usare armi chimiche
Jimmy sollecita la barbarie anche negli atti ce n'era in abbondanza
E poi alle cinque con un atto sovrano ha restituito all'Iran quei quattro pezzi di terra
Che la solidarietà internazionale alla fine gli aveva consentito
Scusate
Ultimamente alcune migliaia o decine di migliaia o centinaia di migliaia di morti
Ed è fatte molto bene perché la vostra indifferenza
L'indifferenza dell'acqua della partitocrazia nella quale la RAI TV nella quale i giornali nella quale l'ideologia e politiche opposta alla nostra
Solo noi abbiamo piani
Sono voi siamo nel mondo
Il partito della non violenza costituito per fare lotte precise
E che siano precise lo sa perché lo avete sentito
Allora
Vi dicevo quell'uomo
Fra iracheni e ironia
Con quella sua guerra iniziata dieci ore nove
Ha già menzionato due o tre milioni di persone
Ha sterminato siciliani voi piemontesi insomma
Come dire procede comprendere
Dell'Iraq e che sono i curdi viene sterminati classificati con armi chimiche giorno dopo giorno
Nell'indifferenza l'applauso per il sostegno degli atti
Io ho avuto anche certo
Una cosa assolutamente ignobile incredibile
A un certo punto coloro che hanno fatto di quest'uomo l'uomo armato tra potenti
Gli italiani tedeschi francesi o russi gli americani in tutti questi anni
Con nuovi soli che dicevamo no e lui ci sentivate per caso pensare anche ad altro perché non pensare ad altro questa sera abbiamo almeno
E pensata dalla
E il modo con cui avete ritenuto e vi si è fatto ritenendo di poter rivivere
Molise
Ebbene in tutti questi dati
Giorno dopo giorno non abbiamo presentato sull'Iraq solo noi radicali il Ciccio penserei Rutelli settantasei su interrogazioni mozioni interpellanze
Per che non si Armas questo criminale non si dicesse non ci induce a essere costosi e divenire un criminale internazionale cosa abbiamo visto il carbone
Da quando loro sono entrati
Guerre
Abbiamo visto
I cosiddetti pacifisti la così gente di Puglia
Gente tangente di pace che cosa faceva velo Ricontati come non vuole il loro e come ricevente diceva tema cosa fatta nel
Andavano a Baghdad
A prendere qualcos'taciuto riportarlo in Francia Germania Italia il G otto
E magari anche le
Il tutto e che strana
Per il proprio popolo
Sappiamo
Esattamente quello che lui crede è stato effettuato
La prima ferita mortale che ho dato al suo popolo comunitarie tedeschi e quella di disinformati
Di farli applaudire la guerra la morte di farli applaudire
Targa
E barbarie citazione
Costui quindi a un certo punto ha fatto quello che offre
Così come
Iter prendevo dall'Austria e la Polonia o i suddetti o l'Italia Albania sul percorso lo Statuto in prigione
L'Italia l'attesa l'Etiopia nel rinviarla per l'Albania voglio dare Corsica la Tunisia e la Savoia
E per questo
E non pubblica chiudevamo come attutiscono oggi
In Iraq
E nel mondo arabo sarda perché
Perché la dittatura una partitocrazia ma la dittatura dal mondo precisa
Significa innanzitutto togliere il pane delle priorità e del discernimento
L'Italia della saggezza dettare l'intera ma il tema della responsabilità
Per darli invece il veleno dell'inganno e della cecità alla gente
Ebbene
In mezzo a questa gente
Di recente che ragiona come
Cioè tant'è vero che Saddam ha continuato ad ucciderli ad impedire di esprimere sarda ammazza strozzato con le proprie mani degli amici credendo questo
Vi erano in città
Perché crede a questo mondo
Di essere ben
Per essere il referendum
Ebbene
Coloro che in Iraq soffro perché appunto lo sottolineo
Il sarda
Innanzitutto il macellaio edito voglia di dire che
Per il momento non c'è un iracheno che è morto di arma americana
Mentre per fare da
Sono un milione e mezzo mi sono un milione e mezzo con quell'altro criminale dico bene
Gli iraniani
Che sono morti in una cosa che non aveva nessuna motivazione che dalla stessa
Potuto prima che cominciasse il due agosto con l'occupazione la
Mario stanno
Ma allora
Le armi mi sembra
Sono le armi russi mi francese
Pagati con il denaro italiano
D'Adamo danaro per il commercio delle armi così avevamo le tangenti vanno in queste cose le abbiamo scritte Acquette settantasei volte dal mille novecentottanta
Se si era siete preoccupati
Tutti allarmati
Che pure c'è quella possibilità c'è la possibilità
Lottare per vantaggio
Ma bisogna organizzarsi del partito unitario tutti sono gli eserciti definirli criminali
Se ci sono gli esercizi delle mafie internazionali se ci sono gli eserciti quasi di macellai ci sono circa centodieci centoquindici Paesi al mondo duecentosessanta che sono rette
Da piccoli o grandi settanta
Se vuoi se noi dobbiamo quindi mobilitarci
Bisogna costituirsi in un esercito
Quotidiano ogni giorno
E l'iscrizione del Partito Radicale quella cosa che non capiva mette questa cosa e noi diciamo cinquecentosettanta lire al giorno almeno questo per chi è povero poverissimo gli altri devono dare di più quella solo per divenire azionisti
In questa società per la pace giorno per giorno difendendo la lì dove siete ci state facendo pipì se state mangiando se state dormendo settaggio bestemmiando in quel momento comunque la vostra vita può nutrire
La pace può nutrire il disinteresse
Che porta e l'indifferenza che porta alla morte alla guerra dell'utente
Le donne gli uomini di guerra
Coloro che hanno una visione militare unitarista delle società loro lo sono perché ritengono che se voi la tragedia di preparare la guerra
Quindi loro sono stati
In fondo non oggettivamente né soggettivamente più donne e uomini di pace diffusi quelli che volevano pretarare armare invece
Allora che cos'è accaduto
Questo poi
Chi come il CREL come Mussolini come statali
Riesce a farsi applaudire al proprio poco popolo nel momento in cui lo massacra
Lo fa plaudire a nessuno automa Sacco
E questo
Linfa Ministero
Facile e questo grazie alla televisione grazie all'erario
Oggi
Faccio presente che un certo modo raccolte
Io invece è chi difende sordi
Li rende suicidi rende essersi
Ebbene
Abbiamo
A questo punto quindi questo mo'chi ha bisogno di dimostrare coloro che dicono basta
Alle donne agli uomini di pace di coraggio della non violenza e non i pacifisti i pacifisti sono stati storia i complici di cristallina di Mussolini lo sono oggi
Lo sono oggi
Non nelle intenzioni
Ma nella loro natura nella cecità nella responsabilità e con le forbici
I pacifisti concorrono le guerre perché i pacifisti manifestano il dove c'è la democrazia duplice dittatura
Quindi l'Oriente Hitler Mussolini attacca Parigi
Londra con il quale
Si vogliono difendere o vogliono impedire gli attacchi
Ebbene loro non possono perché i pacifisti
Contro la pace e non voglio l'armamento e non vado alla guerra contro quello
Dove sta hanno manifestato al barile
Cosa hanno fatto
Coloro che vi sono tanti comparti come buoni
Sono andati allora il turismo
Capacità
Alla Corte debba coglie del macellaio sarda
Toglie il macellaio e dire che
Vogliono accendere
La
Arredi innanzitutto
Lui non è ancora versato in America
Gli americani non hanno ancora versatili perché
Saddam
A provocato deliberatamente freddamente è stato abrogato il nuovo rapporto innanzitutto di milioni di lire che
E questi iracheni vi sono coloro che vendono che se non
Che sono civile ogni giorno perché sembra non sono d'accordo
Questo punto che cosa ha detto
Che da tutto il mondo alla televisione di valida invece dove tutto il mondo andavano da lui liberali
A Formigoni tutta gente brave buone la troppo poco ci manca che ci rende documentato eventualità più
Ed i Pontefici anche loro cioè prorocatio
Anche loro
In realtà chiarire accorte con quel risultato
Andavano dall'udito centrali e regionali facevano vedere questo popolo che loro macellaio dossier più adatto
Dal centro di tutto il mondo e poi
Si facevano da vendono qualche ostaggio questi doni tornando
Degli mostrato nei suoi applaudiva perché la partitocrazia tecnici rende ciechi anche adesso
Questo regime di libertà e di guadagno o di morte
Ladri
Di tangenti
Quello che noi che gli ha fatto scegliere di stare come Andreotti e con Berlinguer
Versato sceglie di stare con tutti quanti non parliamo di altre robe perché non esiste se non come parassita il
In mezzo al potere chiedermi
Certe
Quindi non muovere in questo momento non sono loro
Devo dire che nemmeno Craxi
Socialisti questo
Possono essere
Considerati attori della storia della politica ma consumatori
è chiusa da tale
La partitocrazia vi ha portato
A dire tutti i partiti sono uguali e il partito della non violenza
Il Partito dell'onestà chiude questa sera
Io mi sento
Musicali chiediamo pertanto perché uno dei suoi programmi perché non commerciale seduta costruì
Perché si pensasse alla città di dire che
Dell'ironia
Quindi metto mai nessuno che uno dei motivi per i quali misure è stata condannata dall'ONU inferme
Precedenti a questo
Da Londra che era poi almeno di alcuni difetti delle democrazie l'ONU
Di tutti Saddam
Del mondo tutti gli Stati
Del mondo
Bene ha detto che è stata condannata perché con un'azione militare esemplari io sono un momento sono contro
I sistemi militari ma nel momento in cui
Questi sistemi governano il mondo
Devo augurarmi che siano coloro i quali hanno
Più o meno negli stessi valori di pace di democrazia di libertà a prevalere in quel luogo scontro nel quale siamo ricchi
Quando non ci saremo costituiti ogni giorno
I partiti di combattenti della non violenza e della pace
Come noi richiediamo il furgone documentato mi avete consumato mi avete sentito dice che hanno gli atti avete cambiato canale dello stesso per Rutelli tornei di libertà anzi libertà danzatore mi rifaccio avrebbe voluto
Tutta questa nuova ce ne sono stati Adelaide Aglietta quanti ce ne sono stati
Per Radio Radicale giorno e notte mettere Roma cinquantasei canali sessantasei
E
Il digiuno utili per cercare di far ricomprendere di portare avanti bene
Amiche e amici
Questa sera
In questo momento
Io son certo più sereno dicono perché
Perché noi abbiamo
Otto anni
Visto che
Quelle cose commercio delle armi appoggio Saddam quelle cose che si facevano a Roma nel Parlamento
I socialisti come con Barry comunisti democristiani tutti chi per omissione
Dico
Chi per l'azione precisa
Ebbene lo dicevamo cella i DS e della pace
Si è continuato e questo è l'EDPS limoni casa
Allora quando voi avete comunico che il malato
Non male incurabile e avete cercato di evitare eventuali insuccessi avete voluto oppure
Nel momento in cui poi ci lascia accentuandone avete già consumato tutto il dolore
Della morte che avete inutilmente cercato ricomprate
Attento attento vorremmo
Leggete
Se Baghdad ci la Lituania tattici
Impartisce dentro
Allora perbene augurare dell'alta di domani degli alberghi domani
Vostro dico che non fate politica
Di fronte dunque che non volete fare
C'è un solo modo cominciati alcun puri subito adesso
Un atto perché c'è questo forse sia meglio governata la situazione di oggi ma perché a partire fra un anno o due grazie anche
Al vostro contributo voi stessi
E agli altri vi sia un grande partito grande esercito
Non violenza alla quale siete iscritti al quale risponde qualifiche alcuna
Voi ragazze e ragazzi pensionati pensionati
Che non avete un solo
E chiudo
Potete trovare cinquecentosettanta lire al giorno permetterlo come polizza di assicurazione sulla vita
Sulla pace
è opportuno e quindi devo dire in questo momento conosciuto due
Quello che non ci avete ascoltato non abbiamo saputo che abbiamo potuto farvi ascoltare
Uniamoci siamo insieme
E allora nel momento della paura momento della sconfitta
Come al momento della presa di coscienza abbiamo già cominciato a lavorare perché fra un anno politici sia capace di governare il mondo e non ci alla morte
A distruggerlo per l'ecologia per le guerre combattute per tutte quelle cose che voi conoscete e che volete rimuovere o ritenete edifici evidente ci pensa Andreotti ci pensa
C tre tra Craxi ci pensa
Fino oratrice pezza la Marzano è altissimo che
Accomodarci pensato a
Sì dunque Marco Pannella Radio Radicale le quindici gennaio novantuno
E arriviamo
Adesso una sintesi di quanto accadde invece alla Camera il giorno dopo a partire dalle battute finali dell'intervento pronunciato in quella sede e da allora Presidente Adriana così o dell'epoca
Giulio Andreotti
Non siamo dunque nell'ipotesi di guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali che l'Italia ripudia con l'articolo undici della Costituzione
Il nostro ordinamento giuridico si conforma
Ai sensi dell'articolo dieci della Costituzione alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute la decisione di concorrere se non scongiurato in extremis dal Governo iracheno
All'azione militare né il colpo che il Governo sottopone
All'approvazione
La decisione
La decisione di concorrenza e non scongiurata in extremis dal Governo iracheno
All'azione militare nel Golfo che il Governo sottopone all'approvazione del Parlamento si ispira la previsione della seconda parte dell'articolo undici della nostra Costituzione
In virtù della quale l'Italia favorisce le organizzazioni internazionali la cui azione tende a rassicurare la pace e la giustizia fra le nazioni
è necessario chiarire questi concetti
è necessario chiarire
Grazie Ariane attraverso i terminali e il presidente necessario
Qual è il caso
Qual è il caso che qua
Vuole il caso che qualcuno di noi la Costituzione non solo l'abbia letta ma abbiamo anche avuto l'onore il ventiquattro marzo del mille novecentoquarantasette di votare questo articolo della nostra
Sussidiario
è necessario chiarire questi concetti perché essa della natura e i limiti dei poteri costituzionali
Del Governo
Nell'attuale vicenda
Una partecipazione che gli alleati
Nelle azioni nel corpo renderanno conforme alla lettera e allo spirito dell'articolo undici non comporta quindi il ricorso all'articolo settantotto della Costituzione che prevede lo stato di guerra
Noi dunque noi chiediamo che venga deliberato lo stato di guerra
Chiediamo invece del suo stile sostegno del Parlamento
Per l'azione dal svolgersi con la collaborazione delle unità navali ed aeree delle nostre Forze armate presenti nel Golfo rispettivamente nelle missioni Golfo duello Custra novanta
Per l'esecuzione delle misure previste nei paragrafi due tre e quattro della risoluzione sei sette otto del Consiglio di sicurezza per la difesa della pace il ripristino della sicurezza internazionale
Onorevole presidente e colleghi ci siamo appena lasciati alle spalle le angosce della guerra fredda e delle sue molte battaglie
All'euforia con la quale abbiamo accolto la fine del totalitarismo dei Paesi dell'est
E la riunificazione della Germania succede un diffuso senso di inquietudine reso ancora più acuto dei recenti drammatici eventi di Vilnius
Il crollo del vecchio ordine che abbiamo salutato come una vittoria della democrazia si accompagna ad eventi che non possono non suscitare il non li turbamento riprovazione
E se la situazione attuale della Lituania e degli altri Paesi baltici ci porta a riflettere sulla fragilità degli equilibri raggiunti io penso che la prospettiva così coraggiosamente aperta
Da chi ha promosso i processi di liberalizzazione in atto debba essere incoraggiata e sostenuta dal comportamento coerente ma insieme fermo dei nostri Governi
Abbiamo davanti a noi problemi la cui soluzione sfugge agli schemi del passato
E la stessa crisi del Golfo sollecita la responsabilità dei Paesi che vogliono concorrere ad un nuovo ordinamento internazionale fondato sulla giustizia e sul rispetto dei diritti degli Stati e degli individui
Di fronte ad una minaccia che investe i principi di convivenza pacifica dell'intero sistema internazionale le nazioni devono dimostrare di voler mettere la forza al servizio del diritto
Soltanto a queste condizioni
Noi saremo in grado di concorrere a realizzare un avvenire migliore nel quale diventi reale l'auspicio espresso domenica scorsa dal Papa che i responsabili delle sorti del mondo riflettano
Riflettano
Sull'estrema necessità
Dipanare prevalere il dialogo cito testualmente
Sulla estrema necessità di far prevalere il dialogo e la ragione e di preservare la giustizia dell'ordine internazionale senza ricorrere alla violenza delle aree
Ci sorregge la convenzione che tutti gli sforzi sono stati compiuti per evitare una soluzione cruenta ed altri ancora si stanno dispiegando finché non arrivi l'irreparabile
Siamo sorretti anche dalla certezza che in un momento in cui cominciava ad intravvedere i contorni di un nuovo assetto internazionale
Nessuno deve sottrarsi alle responsabilità che derivano
Dinanzi all'avvenire pacifico per le nuove generazioni
Dinanzi ai giovani noi abbiamo il diritto e il dovere di dire
Che è stata proprio la fermezza delle democrazie a scongiurare nel tormentato dopoguerra i rischi di un nuovo immane conflitto e a far maturare una stagione nuova nei rapporti internazionali
Questa e la nostra irrinunciabile carta di credito politica e morale
Dare in grazia umana non è
Il pacifista è quello e l'abbiamo già visto anche nella storia
Che quando si invade l'Austria o la Polonia o i suddetti chiede di non reagire
E prepara consciamente o no
Disastri maggiori
Il non violento è quello
Che pure in situazioni così difficili come oggi in cui magari non c'è più nulla da fare le sue proposte non sono accettate come non lo so perché non lo sono state accettate nei dieci anni precedenti di una politica aggressiva e non violenta
Si pone però il problema
Di strappare pure in questo frangente
Un centimetro in più un millimetro in più un passo in più
Nella costruzione di strumenti che garantiscano almeno per la prossima volta il rispetto del diritto internazionale
E che non provi quello più
Altrettante ulteriori
Prevaricazioni annessioni e via discorrendo
Ed è per questo
Ed è proprio per questo
Che oggi
Ci troviamo né a me pare sale rileggo o se guardo gli avvenimenti di questi ultimi cinque mesi
Mi pare di
Poter dire che questi cinque mesi hanno da una parte fotografato
Se ancora ce ne fosse stato bisogno di un'ulteriore verifica
Hanno fotografato il fallimento
Della politica estera
Portata avanti dai paesi del nord del mondo dal nostro visto che ne discutiamo in questa sede
Di una politica estera e di rapporti internazionali basati
Sul potere sugli affari quando andava bene se non sulle tangenti perché non c'è mai limite al peggio
Magari sulla vendita delle armi
Su un sostegno a questo o quel dittatore perché per avventura
Reggeva un Paese magari strategicamente utile nello scacchiere internazionale
E che non ha mai fatto
E che su questo al TAR
Di di visioni strategiche o di affari o di rapporti ha sacrificato
E non ha mai fatto valere come valori prioritari nei rapporti di politica estera l'unica cosa di cui dovremmo andare in qualche modo orgogliosi
E che è la democrazia seppure che noi abbiamo se pure in tutti i limiti evidente in questi giorni
Non ha mai posto a base della sua politica in particolare dalla politica estera e dei rapporti internazionali i diritti della persona i diritti umani e civili e politici
Ma di volta in volta i diritti umani e civili e politici sono stati un tema
Usato molto spesso nei comizi dalla domenica
Magari perseguiti
E quando non costano nulla ma poi messi subito da parte quando costassero qualcosa magari in termini di puro denaro o in termini di cura tangente
Il secondo elemento ma mi pare
E tornerò dopo su questo aspetto che il fallimento di questa politica del riarmo a scacchiere
Non sia stato
Neanche accennato dal Presidente del Consiglio
O da altri colleghi della maggioranza e vi consenta il presidente che non c'è ma certamente il ministro Maccanico gli riferirà epoche Radio Radicale sta giustamente svolgendo un ruolo di informazione non solo per i cittadini ma anche per il Governo mi auguro
E consenta che tutto questo cioè quello di
Partiamo dal due agosto e sono anche d'accordo ma che sul tutto il precedente di anni di rapporti particolari con i Paesi arabi io poi dittatori arabi
Su tutto questo si intenda non spendere una parola certamente è un po'
Inquietante e sconcertante
Secondo elemento che si è creato in questi mesi o che comunque
Si è espresso in questi mesi e che per la prima volta le Nazioni Unite il Consiglio di sicurezza
Senza gli strumenti adeguati per il momento hanno espresso con molta forza un dato di affermazione del diritto internazionale
Vero
Ne manca ancora lo strumento esecutivo non esiste un corpo di peacekeeping adeguato al gli ordini del Consiglio di sicurezza eccetera ma mi pare che per la prima volta questo elemento che io credo
Forse allo stadio ancora insufficiente ma estremamente importante
Si è affermato o comunque ha avuto una sua manifestazione che credo non abbia mai avuto precedenti
Credo che questo sia un primo
La prima volta e in qualche misura ancora inadeguata ma appunto se noi crediamo al diritto internazionale quindi ad un istituto che lo affermi e che abbia anche gli strumenti per
Farlo a prevalere
Beh io credo
Che per un non violento
Il problema è come
Aiutare
Un passo in più dicevo un centimetro in più perché questo istituto si affermi
Perché gli strumenti adeguati siano dati perché uno da momenti difficili non ci si fermi a dire come ho credo ognuno di noi dice
Perché è più popolare perché lo vorrebbe perché più semplice perché perché perché no alla guerra
Cioè
Io non credo che nessuno in particolare la voglia si tratta di capire come si è detta a quale costo e non sono disponibile a un non violento non è disponibile ad accettare una violazione di diritto su qualunque altare
Quindi si tratta di capire se non ce ne sono ancora i margini
E se non ce ne sono più che cosa comunque fare altrettanto
Perché veda signor Presidente cari colleghi
L'intervento di Andreotti di questa mattina il Presidente del Consiglio e anche
Dell'onorevole Craxi
Sono stati
Esatti
Persino nei dettagli
Solo che il loro comportamento passato al presente
Vorrei citare la Somalia ma forse potremmo senza sbizzarrirsi troppo senza fare descrittivo
Solo che loro comportamento passato presente
E forse anche futuro perché nulla mi sta a dimostrare che non sarà più così
La rendeva queste stesse dichiarazioni non vere
O meglio
Poco credibile
Creando ad esempio in me
Un disagio molto profondo
Perché il baratro mi pareva e mi pare di dover constatare fra ciò che viene affermato
E si dice e ciò che è anche Rachel tenente magari in questi giorni si fa magari non a proposito dell'Iraq perché l'attenzione dell'opinione pubblica è
Molto forte
Ma magari relativa ad altre parti del mondo esattamente in contraddizione
Rende alle stesse dichiarazioni allo stato poco credibile
La pura e semplice richiesta
Di autorizzare
Che si rivolge al Parlamento
Che venga autorizzata
A norma dell'articolo undici
La risposta armata seppure
Come ultima risorsa
Dopo sei mesi di vari tentativi
A me pare che questa sola richiesta se solo questo
è inadeguato
Non solo in questo momento specifico
Ma anche
Nel medio termine e mi spiego
Credo
Che se da
Oggi da questa crisi
Non è nasce soprattutto da chi ci governa e da chi quindi ha più responsabilità di loro
La consapevolezza
Che la comunità internazionale deve voltare pagina rispetto ai valori e i metodi Chiappella seguito
In questi anni di politica internazionale
Se non c'è qualche altra iniziativa che indica questo sento concreto
La stessa richiesta
Di semplice l'autorizzazione a norma dell'articolo undici perde di credibilità
E ci sono e d'altra parte devo anche dire che chi
Porta il peso di questa responsabilità e con una certa sufficienza
A
Per anni e negli anni scorsi
Neanche
Non dico accettato ma neanche fatto finta di stare a sentire
Quali altre babau
Altra parte abolirei meglio essere
Manifestanti deve dare un esempio
Il silenzio operoso chiedo scusa onorevole Bonino ma avremo più il suo dire possiamo ascoltato come ma intanto grazie
Riprendo
E voglio dire che appunto
Chi ha avuto la responsabilità di gestire i rapporti internazionali in questi anni e la gestiti come ripeto su questi valori con questi strumenti che oggi
Ci dimostrano fallimentare ed ha avuto
Ho guardato a proposte che venivano da altre parti politiche
Con molto cinismo
Con molta sufficienza
Bollando le perlomeno di utopia quando erano
Diciamo CIPE persona persone chiamiamole cd
Ma senza mai fare attenzione
Io credo che oggi non possa avvenire in Parlamento
A chiedere una sola richiesta una sola autorizzazione di portar male
Senza porsi magari problema magari
Semplicemente cinicamente
Passione che con le altre proposte che per anni ci sono state fatte che per anni abbiamo respinto sta vedere che magari sono più funzionali
Magari sono più efficaci
Magari proviamo alle spalle
Non devo raccontare a lei signor ministro Maccanico
Chiedo scusa se egli disturbo
Quali e quante proposte abbiamo fatto dagli era col Presidente Pertini negli anni
Di campagna e credo difficili almeno per noi faticosissima esposte credo sberleffi di vario tipo a destra come a sinistra
In cui dicevamo delle cose semplici e cioè che la gente non si rassegna morire di fame
E che se non ha altre alternative i nostri nonni che hanno dimostrato che si fanno i bagagli a chi emigra da qualche parte
E che non c'è il partito che venga da questo punto di vista
Ma tutto questo è caduto sempre nel vuoto così com'è caduto nel vuoto che masse sterminate stenta prospettiva di vita decente intanto di vita informatico immaginiamoci di vita decente per i figli
A me hanno avevano avrebbero hanno
Bisogno il ricorrere ad un dato di
Fanatismo
Di ricompensa nell'aldilà o chiamiamola di come vogliamo ma insomma di un qualche valore che li renda sopportabile di morire
Di morire senza prospettive e dilagare del fanatismo islamico
Che dilaga oggi non solo dai Paesi arabi ma in tutto l'Aprica povera ad esempio basta girare per vedere che non è più limitata ai soli Paesi via
Bene tutto questo che era appunto l'azione di buongoverno perché prevenire le guerre preparare la pace appunto significa prevenire
Significa capire dei meccanismi
Che peraltro la storia non inventa quasi mai niente di nuovo
Molte cose si ripeta
Cioè a due ore di aereo al due mila chilometri ci stanno centinaia di milioni di persone che muoiono di fame martiri tiene davvero
Che almeno chi può non faccia le valigie
E che non lo è che lo ha fatto è che venga dove può ma che il mondo ormai è diverso e che questi fenomeni vanno governati no dopo anni
Di non violenta di azioni di campagna di leggi in questo Parlamento
Si è preferito oppure quel poco che si era spalla patto
Usarlo non per i diritti della persona non per crea per salvare dallo sterminio per fame non per creare un inizio di democrazia in quei Paesi si è preferito usarlo
In cosiddetto credo commercio con l'estero
Con risultati dalla Somalia che ad esempio oggi forse qualcuno
Potrebbe
Ricordare alcunché
Ebbene abbiamo fatto proposte ci siamo candidati a gestirle
Chiedemmo alla fine che il commissario per aiuti straordinari forse Marco Pannella e su questa cosa fu liquidata come se appunto
Poco affidabile meno ma
Risultati dei più affidabili non vi pare depongo
E tutto questo è stato visto con assoluta
Così
Non trovo neanche le parole oggi noi portiamo a casa voi portata a casa anche il risultato
Di non aver voluto di questa assoluta per non aver voluto né ascoltare nel sentire né vedere neanche provare neanche provare per questo
Cioè la decisione
Di domani di questo Parlamento c'è la replica del Presidente del Consiglio non segnerà
Un piano segnale concreto e tangibile che si volta pagina
Che non si tiranti Aranno più dittatori a destra e a manca perché magari utile al commercio per le armi o alla Breda ora non so chi
Che il valore di fondo su cui ci muoveremo apparendo i diritti umani civili e politici
Se non ci saranno questi enti
La sola richiesta
è inadeguata perché sarda la guerra non è neanche
Sufficientemente adeguata dopoSaddam ce ne sarà un altro
Se non cambieranno i valori
E gli indirizzi dei rapporti internazionali ed è per questo che appunto perché poi siamo umili
Nonostante tutto
Abbiamo ripresentato
Un ennesimo documento in cui puntigliosamente facciamo elemento non tanto degli errori vostri passati quelli sono testimoniati dalle settanta interrogazioni e interpellanze presentate dal nostro gruppo sui rapporti con l'Iraq
No facciamo l'elenco delle cose che comunque
Delle iniziative
Aggressive e non violente che si possono fare pure in questo frangente che possono appunto creare posti nelle condizioni
Per domani e dopodomani perché crisi di questo tipo non si ripeta mio collega Titone se era già segnalato sul per esempio cosa si può e si beve pari
Sul commercio delle armi
Io aggiungo
E l'abbiamo nel nostro documento puntigliosamente elencate che si può e si deve
Chiarire che invece di asportare armi chi può esportare democrazia che si può incidere
I medi tecnici non mancano non ci mancano
Inventare un'opera di una grande campagna di informazione
Nei Paesi arabi ratto compreso uguale
Una grande opera di informazione sui valori sulla democrazia su su su che spieghi come
A un dittatore
Si trova di fronte la collettività internazionale e si propone che si possono fare
Si può chiedere pure in questo momento difficile
Anche se scoppia domani la risposta armata si può chiederà al Consiglio di sicurezza la convocazione
Della Conferenza sui diritti della persona in Medioriente
Perché questo può dare forse il segno
Che non ti risponde solo in modo armato e poi tutto finisce qui e poi ricominciamo daccapo
Si può e si beve approvare uno strumento legislativo che sta in pista una brigata internazionale
Sotto il cappello a disposizione dallo
Da usare come peacekeeping nelle prossime operazioni
Sia per le catastrofi naturali che sul problema e dalla fame nel mondo ma insomma
Che ci faccia capire come la guerra non è solo quella che si combatte con il missile e con le armi ma che la morte per fame il risultato di una guerra che si combatte con altri strumenti ma è altrettanto violente
Ed è per questo signor Presidente cari colleghi
Che hanno partecipato molto in questi giorni
Alle manifestazioni e con il no alla guerra
Perché ci credevo non certo per gli ambiti
Vera
Avrei partecipata manifestazioni
Non sono state in grado di organizzare
Madre partecipa da manifestazioni
Che fossi fossero svolte Madonia quando di fronte alle ambasciate era che
Perché non ci mette sullo stesso piano
Una risoluzione dell'ONU un dibattito parlamentare e Saddam Hussein
Non è così
Non violenta SIS due
Prenda una posizione
Scende
Non è la pace a tutti i costi
Alla pace sul costo del diritto ma niente di più ma anche niente di niente
E invece di partecipare a queste manifestazioni da un po'di tempo sono impegnata nella costruzione di quest'altra immagino utopica fantomatica cosa
Cioè il Partito Radicale transnazionale dei no violento
Perché qui sono organizzati tutti con strumenti politici i Governi indicatori e mi sembra che i non violenti sono quelli sparsi
E che proprio per essere sparse
Poi sono deboli e inefficace ma un partito transnazionale non violento che sappia rispondere in modo efficace in nella situazione che
Appunto e che appartiene a tutti
Ma non viene il dubbio che magari ci appassiona tutti perché coinvolge in qualche modo qualche italiano
Che ci appassiona meno la Lituania chiare
Per carità
Ma in quando un partito radicale non violento transnazionale che sappia dare delle risposte
Efficaci
In Lituania piuttosto che in Somalia
Tra qualche mese sfortunatamente ma non vedo segni di resipiscenza
In Etiopia
E via discorrendo
Questo è cercata di fare
E francamente cari colleghi signor presidente signor ministro io non so proprio però domani
Non è
Ha fatto un
Inghippo retorico non ne avrei bisogno davvero non lo so
Non lo so semplicemente perché
Ho fatto la scelta di parte tocco le Nazioni Unite
Stampa il Paese che con tutti i suoi limiti oggi è il braccio
Di un profeta disarmato
Mi sembra un problema particolare
Che nel momento in cui
Francamente il nostro Paese
Non ha grandi costi sull'embargo
Non mi pare
Mi sembra un po'particolare
Che si chiede in sostanza
Al paese che ne soffre di più il peso
Una preparazione ma per quanto tempo
Certo si deve chiedere per carità ma è anche facile io no perché il nostro Paese parte atta ad oggi francamente
Ne paga poco
Sulle andare
E per mantenere le mani
Non si deve chiedere ma bisogna pure stare attenti fino a quando il
E non dobbiamo però
Non perché la mia scelta non sia netta e chiara credo da tutto il discorso fatto
La perché
è l'unico impegno sarà la risposta armata senza questi altri corollari così indispensabile per preparare le parti nel futuro
Mi sembrerà una risposta magari non muta
Magari scontata
Ma certamente colleghi una
Risposta inadeguata
Che non ci aiuta forse
A preparare in modo adeguata e coerente la pace e per i prossimi anni
Grazie
è iscritto a parlare l'onorevole Napolitano ne ha facoltà
Signor Presidente
Onorevoli colleghi
Questa discussione che può ancora svolgersi in modo riflessivo per quanto pesi su tutti noi l'ansia di un posto dire Brusco scoppio del conflitto non si sta mi pare concentrando abbastanza su un tema essenziale
Possibile ancora
Tenere insieme come ha sostenuto Occhetto ristabilimento della pace e della legalità del Golfo Persico sfuggire al dilemma che agita ogni coscienza
Tra una pace che sacrifica se il diritto e una legalità che venisse ripristinata attraverso la guerra
La nostra risposta e positiva anche se certamente intervenuto un fatto decisivo
Con il voto del Congresso americano che ha autorizzato a maggioranza il Presidente ad impiegare le forze armate degli Stati Uniti
Noi diciamo tuttavia Kennedy la Risoluzione sei sette otto del ventinove novembre del Consiglio di sicurezza
Vincolava alcuno Stato pur dandone l'autorizzazione a ricorrere all'azione militare all'indomani della scadenza del quindici gennaio
Ne il voto spesso del Congresso americano implica un tale immediato ricorso è possibile dunque crediamo
Per l'Italia e per l'Europa senza nulla togliere alla determinazione con cui essi si sono impegnati a perseguire
L'obiettivo del ritiro delle forze irachene da occupai Terrassa del ristabilimento della sovranità del Cupa it
è possibile per l'Italia per l'Europa intervenire per evitare che la situazione precipiti già nelle prossime ore e nei prossimi i giorni verso un conflitto di proporzioni e conseguenze incalcolabili mi si consenta di ricordare
Che intervenendo in quest'Aula
Lo rammenta era il ministro degli esteri il sette dicembre
Io
Desidera il sottolineare in modo particolare
Che anche nel caso in cui al quindici gennaio fino al quindici gennaio non si fosse pervenuti ad un accordo per una soluzione politica bisognerebbe egualmente continuare ha perso Bireh la strada dell'embargo delle sanzioni e dell'isolamento politico per indurre il regime iracheno ad ottemperare alle richieste delle Nazioni Unite
E d'altra parte il Governo aveva già accolto in Senato
Giorni prima
L'ordine del giorno presentato dal nostro gruppo che li impegnava ad adoperarsi
Testo alla mente perché la risoluzione del Consiglio di sicurezza che fissa al quindici gennaio il termine per l'attuazione da parte dell'Iraq del le risoluzioni dell'ONU non comporti l'automatico ricorso all'azione militare alla scadenza del termine
Fissato e dunque chiaro che noi oggi confermiamo una posizione già appresa
All'indomani dell'adozione da parte del Consiglio di sicurezza della risoluzione sei sette otto e più in generale confermiamo
Noi rovesciamo la linea che scegliemmo in agosto schierando scia sostegno non solo delle risoluzioni di condanna
Dell'invasione e annessione del Cupa i tre da parte dell'Iraq non solo delle richieste di ritiro delle forze ritenne e di ristabilimento della sovranità cupa haitiana ma a sostegno della introduzione di San Simoni economiche a sostegno di un drastico io embargo e infine a sostegno di misure volte a dar forza all'embargo anche con la partecipazione di unità della Marina militare italiana
è in piena continuità e coerenza con quella linea che noi oggi
Formuliamo e perciò possiamo
Formulari credibilmente la proposta di proseguire su quella strada
Abbiamo invece avevamo invece messo in guardia da ministri
Contro le conseguenze disastrose nell'immediato e a più lungo termine in modo particolare dal punto di vista dell'Europa e più in generale dal punto di vista dell'Occidente e della comunità internazionale
Che avrebbe potuto a vere un conflitto sia pure per effetto di un'azione militare autorizzata dal Consiglio di sicurezza
Conseguenze disastrose e anche pesanti incognite politiche i militari
Incognite allarmanti per quel che riguarda i rapporti futuri con un mondo arabo con i popoli arabi e perfino a più breve scadenza anche le notizie di oggi di più gli ultimi giorni ci mettono sull'avviso per quel che riguarda la tenuta dello stesso schieramento arabo ampi iracheno nel caso di una partecipazione di Israele alla guerra
Ebbene malgrado show non ho ascoltato
In molti interventi retoriche agli argomenti relativi
Alla piena praticabilità e alla possibile efficacia ancora oggi
Oggi una scelta di proseguimento e inasprimento delle sanzioni economiche e della pressione in molteplici forme nei confronti dell'Iraq
Eppure quegli argomenti sono venuti ancora nelle ultime settimane e nei giorni scorsi da tante parti non c'è dubbio
Che la
Risoluzione sei sette otto Appia dato una esplicita autorizzazione all'uso della forza
La questione e se
Questa
Autorizzazione debba essere usata
Ed eventualmente quanto
Le sanzioni stanno privandoli lattine di gran parte del suo reddito e delle import e delle importazioni di cui ha bisogno
Anche soltanto per sopravvivere oltre che per sviluppare la sua capacità bellica
Un ulteriore periodo di sanzioni avrebbe non solo un effetto addizionale ma un effetto accumula tipo
E ricordando quello che egli stesso ha vi ha detto l'undici dicembre alla Camera dei Comuni ha proseguito la opzione della forza
Potrebbe essere invocata solo dopo aver dato il massimo tempo per far lavorare le sanzioni e cinque mesi e pochi giorni non possono essere
Addotti in modo convincente come il tempo massimo perciò non possiamo farsi stringere dalla data
Dale quindici gennaio
Avantieri
Il quattordici gennaio
Il gruppo parlamentare del partito socialdemocratico tedesco ha presentato al Bundestag una Risoluzione
In cui si ribadisce di dover sostenere le decisioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU ma si constata che la decisione del Consiglio del ventinove
Novembre mille novecentonovanta non contiene alcun automatismo militare ed è perciò
Che il gruppo parlamentare socialdemocratico si dichiara contrario a misure militari contro l'Iraq anche dopo la scadenza dell'ultimatum del quindici gennaio mille novecentonovantuno
Mentre riconferma la volontà di mantenere l'embargo di rafforzare le sanzioni contro l'Iraq di operare perché l'embargo non venga aggirato in alcun modo
Onorevoli colleghi
Non dico questo
Per sostenere che le posizioni dei principali partiti della sinistra europea coincidano nel contestare oggi il ricorso all'azione militare so bene che non è così
Voglio però mettere in evidenza
Come anche quei partiti che si stanno esprimendo in questo momento
A favore della partecipazione dei rispettivi Paesi a tale azione militare vi giungano anche il Partito Socialista Italiano debbo credere
Contrari ai avendo sostenuto in modo convinto che si poteva e dove l'IVA seguire fino in fondo un'altra strada
La strada di una ferma e conseguente applicazione dell'embargo di una forte coesione e determinazione della comunità internazionale
E insieme di una intensa in duttile iniziativa politica porta ad accrescere al massimo la pressione internazionale sull'Iraq
Per indurre Saddam Hussein a ritornare infine sui suoi passi e per offrirgli una concreta sostenibile non umiliante via d'uscita
Questa iniziativa una siffatta iniziativa è stata sviluppata con particolare Pinuccia tema ci hai apertura dalla Francia
Dal suo presidente François Mitterrand
è vero
Lo sappiamo
Bene
Purtroppo alle sollecitazioni e proposte indirizzate all'Iraq da tante parti lo sia di cordata o qui stamattina
Non ha corrisposto finora alcuno effettivo riscontro alcun segnale positivo ma ciò non basta per sostenere che questa strada si sia esaurita
Tanto più bisogna dirlo che iniziative come quelle del presidente francese non hanno ricevuto fino a ieri
E tempestivamente il sostegno necessario
Dall'Europa dalla stessa Italia e soprattutto
Dagli Stati Uniti
Il collega Craxi ha ribadito questa mattina che basterebbe per impedire il peggio una decisione di ritiro da alcuno Aita anche solo annunciato
Ma diciamo come stanno le cose
Quando metteranno sostegni ventiquattro settembre all'assemblea del mondo testualmente
Affermi dirà che il suo intendimento di ritirare le proprie truppe dopo baite tutto diventerà possibile parti di lì per delineare un processo di pace in più tappe
Una praticabile soluzione politica il suo discorso venne accolto con diffidenza la sua apertura non venne fatta propria dall'Italia e dalla comunità e timida è rimasta
La posizione europea anche sul punto della conferenza per la pace in Medioriente
Sulla necessità cioè di impegnarsi a fondo permettere finalmente in moto la convocazione di quella conferenza da così lungo tempo auspicata proprio
Dalla Comunità europea ha continuato nei mesi scorsi a circolare la tesi che impegnarsi in quel senso equivalesse a fare una concessione a Saddam Hosseini
Ora noi abbiamo sempre detto non c'è neppure bisogno
Vi ricordate l'anno in se stessi che il richiamo alla causa palestinese da parte di Saddam Hussein
Era strumentale e mistificatorio ma occorreva proprio perciò i occorre rompere quella mistificazione mettere finalmente il conflitto arabo-israeliano dopo più di vent'anni mi sul binario del negoziato di una pace giusta di una sicurezza effettiva per tutti gli Stati e quindi anche per i Israele ma insieme del riconoscimento del diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione
Si trattava e si tratta dunque non vi fare una concessione a Saddam Hussein ma di dare risposta alle legittime aspettative del popolo palestinese di dare forza ad ormai antiche decisioni delle Nazioni Unite
Se
Io ed il collaboratore di Arafat
Ha pagato per le sue posizioni moderate dei giorni scorsi egli ha pagato anche per il nessun riscontro positivo
Che è stato dato negli ultimi due anni alle posizioni moderate
Assunte da Lulli ed altri e fatte prima vive nell'oncologia alla fine del mille novecentottantotto nessun riscontro nemmeno nei termini dell'avvio di un negoziato bilaterale
Tra rappresentanti effettivi del popolo palestinese
E Israele
E non può
Perciò essere sottovalutata onorevole Ministro degli esteri la gravità del nulla di fatto con cui si è conclusa ieri a New York la riunione del Consiglio di sicurezza
La gravità dell'atteggiamento negativo al limite del veto opposto dagli Stati Uniti e finanche dall'Inghilterra al progetto proposto dalla Francia e appoggiato
Dall'Italia e da tutti gli altri Governi della comunità europea sorge qui voglio dirlo
E non è la prima volta che a me e ad altri
Tocca rilevarlo sorge qui la questione drammatica del ritardo storico
Che l'Europa la stessa Comunità dei dodici che ne rappresenta il nucleo fondamentale ha scontato di fronte alla crisi del Golfo
Ritardo storico nel superare particolarismi egoismi ambizioni dei singoli Stati nazione
Ritardo storico nel procedere verso un'autentica unione politica governata da regole che è evitino una paralisi provocata da i ricorrenti contrasti interni ritardo storico nell'esprimere
Una comune politica estera eletti sicurezza
Una reale capacità di presenza comune ed autonoma anche quando si tratti di gestire delle crisi internazionali
Di contribuire ad operazioni di pace e ad azioni sanzionatorie delle Nazioni Unite
è nata anche da ciò una situazione squilibrata ed ambigua
E la gestione della crisi provocata dall'aggressione irachena in quanto questa è intervenuta in una fase di transizione del sistema delle relazioni internazionali una fase ricca di straordinarie potenzialità ma dedicata e incerta
Da un lato
Lo stesso superamento della contrapposizione tra Est e Ovest allo sgretolamento del blocco sovietico la fine del vecchio ordine bipolare hanno aperto
Spazi in cui si è inserita la politica espansionistiche a egemonica e di forza del regime iracheno
L'aggressione occupai per rappresentato una sfida sommamente pericolosa proprio in quanto precedente capace di incoraggiare
Comportamenti avventurista ICI da parte di altri soggetti della politica mediorientale Vigni scalare
Una spirale di anarchia e di guerra nelle relazioni internazionali e questa
Preoccupazione sesso sostanziale non una semplice
Sensibilità per princìpi tante volte violati nel passato ci ha condotto a impegnarci con la massima determinazione per far fallire la sfida di Saddam Hussein per far rientrare l'aggressione irachena
Dall'altro lato di fronte alla crisi del Golfo il vuoto dopo quarant'anni di contrapposizione tra le maggiori potenze dei meccanismi collettivi
E garantiti previsti dalla Carta delle Nazioni Unite
Per l'esercizio della funzione sanzionatoria da esse stessa sancita nel capitolo VII e insieme il vuoto las senza di una capacità di intervento unitario dell'Europa sono stati riempiti da un massiccio spiegamento di forze americane
Già nel primo dibattito nelle Commissioni parlamentari dell'undici agosto io stesso solleva il problema del carattere di quella presenza fino a che punto
Puramente difensivo ITIS passivo e della necessità di ricondurla nell'ambito delle Nazioni Unite uno sforzo serio
In tal senso fu formato in particolare con la risoluzione sei sei cinque del venticinque agosto
Ma è stato come ha ricordato Occhetto questa mattina una delle massime autorità parlamentari americane nel campo della politica estera il militare
Se non hanno
Che conosciamo per non essere un conservatore particolarmente spericolati un un un un democratico particolarmente
Spericolato ma piuttosto conservatore a rilevare
E questo giudizio è stato largamente condiviso un cambiamento della strategia e del carattere spesso della presenza
Delle forze americane del Golfo con la decisione nello scorso novembre di un raddoppio degli effettivi
Questi rilievi vengono dunque dall'interno dello stesso establishment politico degli Stati Uniti e noi bici riferiamo
Senza alcuno strumentalismo per trarne le stesse conclusioni in sostanza che la gran parte dei membri democratici del Congresso ne ha tratto nei giorni scorsi
Non intendiamo
Esprimere alcuna equidistanza
Tra le responsabilità del regime iracheno del dittatore iracheno nello spingere con la sua protervia a un così grave punto di tensione la crisi del Golfo e qualsivoglia scelta anche la più criticabile
Assunta fino a ieri
Dall'Amministrazione americana
Vogliamo dire che consideriamo ben fondata e altamente responsabile la risoluzione presentata dai leaders democratici al Senato e alla Camera degli Stati Uniti
Per autorizzare l'impiego delle forze militari americane
Allo scopo di dar forza all'embargo economico delle Nazioni Unite contro didattica DD difendere l'Arabia Saudita da un attacco diretto dei di Iraq e per proteggere le forze americane
Nella regione
La risoluzioni
Abbiamo trovato consideriamo ben fondata invalida
La scelta di sostenere con la medesima risoluzione
Che l'applicazione ulteriore delle sanzioni internazionali e degli sforzi di motti dei pomate sci per indurre l'Iraq ad abbandonare gli occupa il tema è
La linea più saggia in questa fase
Infine
Consideriamo ben fondate valida la scelta conseguente della gran parte dei membri democratici del Congresso di votare contro una volta respinta la loro risoluzione alternativa
Contro la richiesta di autorizzare il Presidente a dare il via all'azione militare contro l'Iraq
Fatte le debite proporzioni
Onorevoli colleghi non può sfuggire l'analogia tra quella proposta e quel comportamento e la linea di condotta che il nostro gruppo ha esposto in quest'Aula un garante partito di opposizione
Come il nostro a il diritto e il dovere
Di non consentire di opporsi a una scelta che consideri non necessaria e non giusta di votare contro una sorta di richiesta in bianco perché di questo si tratta
Da parte del Governo per far partecipare d'Italia ad azioni che la risoluzione sei sette otto del Consiglio di sicurezza autorizza ma non prescrive e neppure specifici
Il nostro voto segnerà dunque una chiara distinzione di responsabilità
Non certo io ritengo
Uno negare solidarietà alle forze italiane che per decisione esclusiva del Governo e della maggioranza restassero impegnate nel Golfo non certo un rompe il filo
Del dialogo e della ricerca tra quanti in questo Parlamento e nel Paese
Hanno concordato sulla necessità di ristabilire la legalità internazionale brutalmente violata da Saddam Hussein e potranno ancora ci auguriamo
Perseguire insieme la strada dell'affermazione del diritto e della pace in tutta quella
Tormentata
E conosciate Regione signor Presidente mi si consenta
In questo momento
Angoscioso
Di esprimere turbamento e all'ambiente
Norberto Bobbio ha scritto nei giorni scorsi
Si profila un conflitto insanabile
Tra l'etica dei principi e l'etica dei risultati una di quelle scelte che i moralisti definire ebbero tragica
Si può scegliere la guerra ma a quale prezzo
E si può attendere ma con quale speranza di successo
Ebbene il turbamento e l'allarme nascono dal rischio che la comunità internazionale posta dinanzi alla prima prova
Dopo la fine dalla guerra fredda ed altre certo incombono incombono anche nelle Repubbliche baltiche anche in Unione Sovietica
Risulti sconfitti
Dal fatto stesso
Di ricorrere ad un'azione foriera di guerra per rispondere a un attentato voi ad una sfida i principi su cui si deve
Tentare di costruire un nuovo più sicuro è giusto ordine mondiale
Rischia di essere
In realtà anche questa onorevole ministro
Una manifestazione di impotenza
Di impotenza politica
Di impotenza della comunità internazionale
A dotarsi di strumenti appropriati e a trovare le vie di un'azione equilibrata per ristabilire dovunque nella pace regole della giustizia del diritto
Così dunque Giorgio Napolitano alla Camera il sedici gennaio mille novecentonovantuno aria ascoltiamo adesso una sintesi di quanto dissero sempre in quella sede
Andando Forlani segretario della DC Bettino Craxi segretario del PSI Pino Rauti del MSI era Niero navali della cosiddetta sinistra indipendente
Il fatto che l'Iraq violi i suoi obblighi internazionali
Occupi e si annette a uno Stato sovrano rifiuti le deliberazioni dell'ONU non solo non trova giustificazione alcune del persistere di tali tensioni
Ma piuttosto
Ne ostacola il componimento equo e la soluzione appropriata ingenerando nuovi conflitti e ulteriori radicalizzazione
E solo nel rispetto delle deliberazione del Consiglio di sicurezza che si può rafforzare la solidarietà tra i popoli
E la collaborazione tra le superpotenze
Consolidando le prospettive di dialogo di negoziato e di distensione
Ribadite dunque in modo chiaro le direttrici del nostro impegno
Voglio dire
Onorevoli colleghi
Che noi
Comprendiamo bene in queste ore l'angoscia e le speranze
Che accompagnano tante manifestazioni
Le preghiere di milioni
Più giovane
Gli uomini e donne
E il nostro cuore la nostra intelligenza delle cose
Sono vicini a loro
Per ragioni profonde di cultura di civiltà
Di sete religiosa e di fede nei valori umana
C'è oggi in tutti noi
Una grande amarezza
E anche il senso di un fallimento
Perché è quasi incredibile
Che gli sforzi congiunti della comunità internazionale
Le posizioni convergenti per la prima volta di fronte
Alla crisi esplosiva del Medioriente
Se gli Stati Uniti dell'Unione Sovietica della Cina dell'Europa
E di gran parte del mondo arabo non abbiano sortito
Un risultato positivo
C'è veramente un aspetto assurdo indecifrabile in questa tragedia
Forse solo in parte comprensibile
In chi ha conosciuto in altri tempi il dittatore iracheno
La sua concezione autoritaria
La convinzione della necessità e della ineluttabilità della guerra
La ostinata volontà
La ostinata protervia volontari
Di affermare una supremazia nei confronti dei Paesi vicini
Pur sapendo
Pur avendo conosciuto quest'aspetto della dittatura irachena
Resta tutta l'angoscia per il fallimento del dialogo
Della ricerca della via pacifica alla soluzione dei problemi
E per le scelte che siamo chiamati oggi compie
Abbiamo visto tanti regimi dittatoriali
Gettarsi allo sbaraglio
In avventure militari
Nella convenzione o nella illusione di uscirne vincitori
Ma mai nessuno che lancia sfide di guerra
Ben sapendo di perderci
Tutto questo ha colorato
Dire razionale
E di fanatico
La condotta del regime iracheno
In modo tale da sfuggire al nostro orizzonte ai principi in cui crediamo
Al desiderio di vedere ogni contrasto oggetto di dialogo e di negoziato
Allo spirito pacifico e pacifista
Della nostra tradizione
Che è una tradizione di uomini e di donne e di pace che tuttavia
Non si sono mai confusi con un pacifismo ipocrite rinunciatario
Di uomini e di donne che ha non saputo seguire la via del sacrificio
Quando questo si è reso necessario per opporsi alla provocazione alla violenza e all'aggressione
Il due agosto del mille novecentonovanta
Il Consiglio di sicurezza dell'ONU dichiarata
Come ha ricordato il Presidente del Consiglio che l'invasione del Cupa edite da parte dell'Iraq
Costituiva una rottura della pace e della sicurezza internazionale
E come tale lo condanna con la medesima Risoluzione esigeva il ritiro immediato ed incondizionato delle forze irachene
E invitava l'Iraq il CUP baita intraprendere immediatamente degli intensi negoziale
Per regolare le loro differenze ed appoggiare tutti gli sforzi compiuti a questo proposito ed in particolare quelli della lega degli Stati arabi
Da allora sono seguite altre undici risoluzioni del medesimo tenore
Con un crescendo di preoccupazione e di determinazione
L'ultima
La risoluzione del ventinove novembre mille novecentonove anti dichiara
Che con il suo comportamento l'Iraq sfida apertamente il Consiglio e aggiunge
Che il Consiglio risoluto affare pienamente a rispettare le sue decisioni
E quindi
Esige che l'Iraq si conformi pienamente alla risoluzione seicentosessanta e a tutte le risoluzioni ulteriori e senza ritornare su nessuna delle sue decisioni
Decide in segno di buona volontà
Di osservare una pausa per dargli
Un'ultima possibilità di farlo
Autorizzare gli Stati membri e cooperano con il Governo cupa il piano se il quindici gennaio novantuno l'Iraq e non ha pienamente applicato le risoluzioni sopramenzionate
Ad usare tutti i mezzi necessari per fare rispettare ed applicare
La risoluzione seicentosessanta e tutte le soluzione ulteriori
Per ristabilire la pace e la sicurezza internazionale nella regione
Onorevoli colleghi noi abbiamo riconosciuto il valore e la validità di questa risoluzione delle Nazioni Unite
Ora
Affronteremo le difficoltà Chezzi dovessero presentare con dignità e con coerenza
Il Governo italiano investito di una grande responsabilità
In una situazione così tesa complessa e difficile
Attivamente ricercato un punto di appoggio per sviluppare un'iniziativa di pace
E lo ha fatto con particolare scrupolo
Noi per parte nostra lo abbiamo costantemente sostenuto e di incoraggiare
Di fronte all'aggravarsi della situazione
Per le decisioni di natura militare che potrebbero essere chiamate chiamato ad adottare
Il Governo avrà per intero il nostro leale appoggio
Della speranza che nel Paese e tra le forze democratiche
Si allarghi e si approfondisca la consapevolezza
Dei doveri che l'Italia
Non ultima
Tra le nazioni libere progredite a verso la comunità internazionale
La ringrazia
Al mare ma nel crac
A avrà la farà amare non eravamo tutti
Ne ha facoltà
Onorevole presidente
Onorevole Presidente del Consiglio colleghi
Sono
In tutti noi
Mentre ci apprestiamo a dare il nostro consenso
Il consenso del Movimento Sociale Italiano alla partecipazione italiana
All'azione internazionale sotto l'egida dell'ONU
Per ristabilire
La legalità internazionale violata nel uguali
Un'azione
Che è stata resta indispensabile
Dal drastico
Per esistente
Il riducibile atteggiamento iracheno
Una partecipazione che è coerente
Come quando avevamo deciso in agosto e nello sviluppo logico
Solo in tutti noi dicevo si agitano nelle nostre coscienze alcune domande
è stato fatto tutto il possibile
Perché ha tanto non si arrivasse
è stato davvero fatto il possibile
E ancora quello che è stato fatto e che si poteva ittiche o veniva comunque tentare
è stato fatto tentato al momento giusto
Il Movimento Sociale Italiano Destra nazionale ha
La coscienza a posto
Ha le carte in regola
Perché nel che riguarda
Come accennavo prima la limpida coerenza di un atteggiamento che risale all'agosto scorso come impostazione di fondo
Ma anche la coscienza a posto per quel che attiene alle indicazioni fornite e via via
Per mantenere aperta una prospettiva di ampio respiro e di adeguato livello politico che non costringesse all'opposizione e militare
Dividiamo la crisi più grave del dopoguerra
Ha affermato stamane il Presidente onorevole Nilde Iotti
Aggiungendo che ci troviamo ad affrontare un ma
Proprio quando tutti si credeva che il venir meno del bipolarismo non verso prove armate come questa del Golfo avviasse il mondo
Ma verso un'epoca nuova
Fatta di serenità e di distensione piena nei rapporti internazionali
Per la precisione
Non c'è solo la crisi del Golfo che è stata esso precipitando verso lo sbocco militare
Andava ricordato e non lo facciamo subito
Andava ricordato l'onorevole Iotti che c'è anche quel che accade drammatico e sanguinose in Lituania e c'è quello che si minaccia apertamente che incalza
Nelle altre repubbliche baltiche che sembrano abbandonate che sono abbandonati indifesi
Hai sussulti e alla stretta sanguinaria dell'imperialismo sovietico che ancora non si arrende al fallimento del comunismo
E per questo qui io mi ponevo e ponevo quelle domande iniziali
E lo faccio in termini politici
E non soltanto per rispondere come pure doveroso fare
Al moto dell'animo e ai quesiti della propria coscienza in un momento in cui dico ognuno di noi sente gravare sulle spalle il peso di una decisione così grave
Così foriera di conseguenze sbocchi e sviluppi che non solo al momento esattamente calcolabili o prevedibili
E qui si apre la serie delle nostre censure al Governo
Della nostra contestazione al ruolo svolto dal Governo PDA della denuncia della sua inadeguatezza di fronte al panorama che via via si andava rivelando età gravame
L'onorevole Andreotti sta male
Ha creduto di mettersi al sicuro elencando con l'abituale IMI inizia e precisione
Tutti i passi e le iniziative svolte
Per sfruttare al massimo ha detto testualmente l'onorevole Andreotti tutte le occasioni di incontro con i rappresentanti di tutti i Paesi coinvolti nella crisi
Facendo conoscere più volte direttamente o indirettamente la nostra posizione a Bari
E alle indicato alcuni
Di questi incontri e ha ricordato persino i messaggi di sollecitazione di Consiglio all'ambasciatore iracheno a Roma nominato Ministro di Stato per gli affari esteri
A me sembra poco onorevole Andreotti
Sembra terribilmente al tempo stesso pateticamente poco specie se teniamo presente che il lungo l'arco di questa crisi l'Italia si è trovata ad esercitare la Presidenza della Comunità europea
Altro che incontri è ben altro che messaggi di sollecitazioni ben altro si poteva e si doveva fare proprio partendo palla quella coincidenza della Presidenza della CEE
Perché onorevole Andreotti e non lo dico soltanto a lei l'Europa è stata la grande assente da questa crisi ecco la terribili verità
Che noi ci si sia schierati
Che ci si debba schierare sul versante della legalità internazionale difeso con le sue risoluzioni dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non impediva non poteva e non doveva impedire
Che l'Europa acquistarsi mantenesse svilupparsi una sua presenza attiva e dinamica nella crisi
Offrendosi come punto di riferimento soprattutto in relazione
A quello snodo essenziale che poteva essere rappresentato dalla connessione con il problema palestinese
Sarebbe bastato ad esempio onorevole Presidente del Consiglio che lascerei
Insistesse sottolinearsi facesse perno e ove occorresse addirittura quadrato intorno a quella dichiarazione di Venezia del mille novecentottanta
Che lei stessa qui citato e ricordato stamane a favore ha detto della causa palestinese
E anche per quella che lei stesso ha definito la ripetuta attenzione per la tragedia libanese
Sarebbe bastato per acquisire quella dimensione e specifica più spessa e ricca di contenuti
Più fervida anche di prospettive che invece abbiamo visto paurosamente mancare
Non è bastato non poteva bastare
Quel cauto cautissimo accenno che abbiamo trovato stamane nel suo intervento sulla esigenza di non isolare i dati Risi del Golfo dal più complesso e drammatico quadro mediorientale
Questo possono dirlo tutti questo lo dicono tutti ormai
Il riferimento il riferimento al più complesso quadro è d'obbligo e di rigore e come una giaculatoria stanca quando si parla del Medioriente
Che oggi la zona nevralgica del mondo che oggi il crocevia delle sue tensioni più esclusive delle sue lacerazioni più profonde angosciante e mancata l'Europa
Ma il Governo che chiede al Parlamento un vuoto per deliberare la partecipazione italiana
Dice che non si tratta di guerra e non agisce ai sensi degli articoli undici cinquantadue settantotto e ottantasette della Costituzione
L'azione a cui l'Italia parteciperà
Nominata da tutti i giornali del mondo con il suo nome che guerra
Non viene nominata come tale
è
Ma solo in quest'Aula l'inno minata
E non è chiamata guerra perché e la parola che da sola contenuta tutte le parole del Governo e ne invalidato azione
Questa i nominata nono scoppia oggi per caso e d'improvviso
Essa è stata preparata giorno per giorno in questi lunghissimi centosessantasette giorni con atti parole motivazioni silenzi censure plagi
Che per cinque Nesi hanno veicolato un sordo unico e ossessivo messaggio come diceva De Michelis
Tale
Che li nominata finisse per apparire non solo come giusta ma anche come inderogabile e inevitabile
Per cinque mesi onorevoli colleghi siamo stati metodicamente caparbiamente persuasi e da sui fatti alla violenza e a un massimo di violenza come quella che sta per scatenarsi nel Golfo
E allora permettete che anch'io usi la violenza a cui siamo stati persuasi
Ma quella sola violenza che come ci hanno insegnato altri maestri e secondari liberatrice che la violenza ermeneutica che consiste nella forza della verità e dell'interpretazione
Nel rigore dello smascheramento e nella lotta per riportare la realtà alla conoscenza e alla ragioni
Pertanto eserciterò questa violenza interpretativa per cercare di capire e analizzare come si è arrivati a questo punto assumendo come criterio non la ragione solitaria di anime belle
Ma la ragione comuni che universalmente in tutto il mondo chiede la pace
Io però non parlerò di pace
Dato che ormai qui la pace e il nuovo nome della guerra
E non parlerò di pace perché la pace e l'abbiamo perduta non oggi ma quando con l'ultimatum abbiamo fatto una dichiarazione di guerra differita
E ancor prima l'abbiamo perduta quando l'embargo che era giusto lo abbiamo trasformato in assedio
Ed è stato proprio quello il momento in cui tutto si è deciso il tutto si è perduto
Perché l'embargo era già violenza ma non era violenza delle armi era violenza del significato e per questo fu unanime
Diceva come l'invasione l'annessione del Kuwait fossero definitivamente inaccettabili
E sulla perentorietà ermeneutica di queste denunziato si doveva costruire non una guerra ma una politica cioè un intero dialogo negoziato e trattativa
Invece l'embargo è stato subito corrotto e trasformato in una sfida al confronto di forze in uno schiaccianti accerchiamento militare etti fatto nel primo stadio della guerra
Non parlerò dunque di pace
Perché l'abbiamo abbandonata già ai primi metri del cammino e forse anche prima
Ma cercherò di ritrovare le verità che abbiamo perduto perché la verità come ci ha insegnato un altro maestro inascoltato e il primo dei quattro fondamenti della pace
Ed è perché oggi siamo senza verità che siamo anche senza pace
E parlo naturalmente nonché in merito di verità metafisiche ma di verità politiche come sempre è stato rigorosamente politico il discorso che abbiamo fatto in tutti questi mesi
La prima verità
Che tutti ci accomuna e che l'atto del due agosto è stato un atto di guerra e di aggressione da parte dell'Iraq
E non tanto e non solo perché abbia violato un confine
Un confine nel deserto dove le carovane dei beduini sono abituati da millenni a muoversi liberamente da un luogo all'altro da una tribù all'altra
Non è la stessa cosa almeno nella percezione araba più un confine a Berlino o a Tanzi ca
Un confine nel mondo arabo che si pretendi abitato da un'unica nazione non è la stessa cosa che un confine in Europa in Occidente
E i confini degli e mirati da quando sono stati disegnati dagli inglesi sulla sabbia sono stati sempre oggetto di controversia e spesso violati
Non solo da parte dell'Iraq ma anche da parte dell'Iran e dell'Arabia Saudita
La gravità dell'iniziativa irachena sta piuttosto nel fatto
Che attraverso la violazione di un confine se ignorato il principio dell'autodeterminazione
Se umiliato un altro poteri arabo per quanto corrotto
Si è attivato un conflitto cruento di arabi contro arabi si è perpetrato un'annessione e si essi data la comunità internazionale il suo diritto fondamentale
Nel momento delicatissimo del passaggio dalla guerra fredda a quella politica calda creativa nascente che doveva fondare l'epoca nuova appena avviata
Dunque l'azione irachena sul Kuwait è stata grave e ne vanno annullati gli effetti
Ma è contro ogni evidenza e contro ogni equità estrapolarla come se fosse unica
Farle la colpa su cui si ispirano le colpe di tutti negando ogni rapporto con altre violazioni da sanare
Dall'annessione di Gerusalemme l'insediamento ebraico nei territori occupati al dominio Stigliano israeliano nel Libano
Ma ancora cose che tutti hanno dimenticato
All'annessione del Tibet alla Cina all'invasione annessione di Timor Est come ventisettesima provincia dell'Indonesia io ogni tolta che l'ONU ha avuto da discutere una risoluzione contro questa incorporazione del timore sta l'Indonesia come ventisettesima provincia dell'Indonesia
La Comunità europea si è astenuta su tutte queste risoluzioni
Fino all'occupazione turca di Cipro così tutte che non sono solo di ieri onorevole Andreotti quando c'erano i blocchi e l'ONU non funzionava ma continuano ancora oggi
La seconda verità
E che si è dunque il problema era di ottenere senza guerra il ritiro dell'Iraq del Kuwait esso è stato chiesto nell'unico modo per cui questo ritiro fosse impossibile
Perché lo si è chiesto non solo come pure effetto di una volontà imposta con la forza e dunque nelle forme di una intollerabile umiliazione imposta allo Stato sovrano e a un popolo per quanto colpevole
Ma lo si è chiesto come ritiro incondizionato
Cioè non condizionato nemmeno alla ovvia è obbligata a garanzia chi al ritiro non sarebbe seguita comunque un'azione militare rivolta disarmare l'Iraq e a liquidarle il regime e lo Stato
La soluzione diplomatica e politica di cui tanto si è parlato in realtà non è mai esistita
Essa non era infatti non è di prammatica né politica perché una diplomazia che non sia disposta a discutere le condizioni di ciò che chiede non è una diplomazia
E una politica che persegue gli stessi obiettivi di vittorie incondizionata che sono propri è solo della guerra
E lì persegue con la minaccia della distruzione con la pratica dell'ultimatum non è politica non è un altro mezzo rispetto alla guerra mai chart guerra
La resa incondizionata non è onorevole i colleghi a fare da diplomazia ma della guerra
E non a caso becchi rapportato a Ginevra insieme alla orribile lettera di Boucher il generale crei disse e le minacciose fotografie delle armi
E il fatto che Tareq Aziz abbia lasciato per sei ore quella lettera sul tavolo senza acquisirla
è stato mi si permetta di dirlo il gesto più alto di dignità di tutta la crisi e l'ultima possibilità lasciata una soluzione negoziata
La terza verità onorevoli colleghi e che se dunque si è chiesto il ritiro dal Kuwait in modo da non ottenerlo e perché il Kuwait era solo la maschera della vera controversia
E come per l'Iraq il Kuwait e non era il Kuwait e noi lo abbiamo constatato direttamente nella missione che abbiamo fatto a Baghdad
Come per l'Iraq Kuwait e non era il Kuwait nera l'emblema e l'impegno di altre cose e per questo era negoziabile
Per gli Stati Uniti il Kuwait era l'emblema e l'occasione di altre cose ben maggiori e perciò
Non era negoziabile la forma del ritiro
E allora bisognerebbe vedere quali sono davvero queste altre cose per cui si fa la guerra se vogliamo avere ancora uno scrupolo alla verità
La quarta verità verità politica e che davvero l'Europa non voleva la guerra tante che oggi non lo vuole nemmeno nominare
Ma onorevoli colleghi l'Europa e morta con la presidenza italiana è scomparsa nella futilità
Si è ridotta alle dimensioni Lilliput sia né del Lussemburgo
Io ora fa una guerra che non voleva e la fa perciò non muta libera ma da dominata
Nemmeno l'Italia voleva la guerra io credo al desiderio di pace che tante volte è stato espresso in questi mesi anche in quest'altra e perfino oggi
Credo che davvero il presidente Andreotti amico degli arabi dei palestinesi e perciò sospettato dei suoi alleati di Governo non volesse la guerra
Credo che davvero il Ministro De Michelis volesse solo storcere un braccio a Saddam Hussein e non volesse la guerra
E davvero l'onorevole Occhetto quando si è astenuto sulle navi non si è astenuto sulla guerra così come certamente ne metterà me Gorbaciov McCall volevano da guerra
Ma se questo è vero
Allora è altrettanto vero che oggi siamo di fronte a una sconfitta l'ho riconosciuto del resto lo stesso onorevole Forlani
Allora è vero che la politica fatta in questi mesi è fallita
Che errori di valutazione ben più che da Saddam Hussein sono stati fatti da noi
E più generalmente si può dire che sia ora la guerra scoppiata e se l'Italia vi partecipa non solo il fallimento di tutta una politica ma il fallimento di tutto una cultura
Raniero la Valle del gruppo della Sinistra indipendente
Esponente dei cosiddetti cattolici del dissenso alla Camera e il sedici gennaio novantuno e li ascoltiamo adesso quanto disse con lo stesso giorno male al Senato Umberto Bossi signor presidente
E questo a una discussione politica che implica
La ricerca delle relazioni che intercorrono
Tra la guerra probabile
Contro l'Iraq
Da parte dei Paesi industrializzati
Il ruolo
Che vari problemi rivesto mentale pericoloso controversia
Innanzitutto mi sembra
Che due siano le problematiche che si intrecciano
Sulla medesima ribalto politica
Rendendo di difficile comprensione il senso delle manovre messi in atto dai Paesi industrializzati
Abbiamo innanzitutto il problema specifico dell'invasione del Kuwait
Da parte dell'Iraq
Che in tal modo messo le mani su una grossa quota dal petrolio mondiale
In questo caso non c'è dubbio che dittatore e invasore
Coincidono nella figura di Saddam uscente contro il quale giustamente loro applicato una serie di ritorsione
Ma abbiamo anche un secondo scenario politico c'entra direttamente con il cui
Ma che da una parte approfitta dell'esibizione di forza fatta dagli Stati Uniti d'America in quei
E dall'altra della contemporanea mobilitazione dell'Armata Rossa nei Paesi baltici
Evidente cento che in questo secondo caso si sta operando per congelare l'ordine mondiale
Secondo lo status quo
Sancito agli alta
Che vedeva Russia America spartirsi il controllo mondiale
Non è certo la prima volta che questa tattica si affaccia alla ribalta della storia
La ricordiamo già nell'ottobre del cinquantasei quando approfittando dell'attacco franco inglese contro una serie di carri armati sovietici invasero l'Ungheria
Di nuovo c'è semmai che è caduto il comunismo centralista
E che entrambi gli argini entro cui si vuole incanalare il fiume dei popoli dell'umanità
Sono ora entrambi argini liberisti
E non di un liberismo qualsiasi ma di quel liberismo centralista che per realizzarsi ha bisogno dello Stato nazionale centralista
Uno Stato che contrasta fortemente con la libertà la pace la vita stessa cioè con i principali valori umani
Perché è uno stato fortemente connotato dall'interesse economico e quindi uno Stato incline a usurpare tutto il resto
L'interesse economico
Sì collega spinte forti della natura umana che addirittura possono impedire la compressione degli stessi problemi sociali politici economici indotti dal modello di sviluppo
è chiaro a questo punto che il problema pura e semplice del quei al problema pura e semplice del quel si è sovrapposto un problema di ordine più generale
Che tratta dei come re ingessare il quadro di Yalta pur riveduto e corretto per adeguarlo alla logica del liberismo centralista ed sullo strumento lo Stato nazionale
Non è più un caso quindi se negli stessi giorni gli epigoni del centralismo Buscemi Corbaccio agiscano in accoppiata sostanzialmente per riconfermare che nulla è cambiato
Che se è possibile passare dal comunismo al liberismo cioè da una variante all'altra del sistema centralista nessuno deve invece avere il minimo dubbio che sia possibile uscire dal sistema politico istituzionale centralista
Per approdare al sistema federalista e men che meno ricorrere al secessionismo
Quindi all'ombra del quei
è in atto la restaurazione dello Stato nazionale e centralista
Sul palcoscenico dalla politica internazionale restano tre dittatori contemporaneamente non soltanto Saddam
Ma Bush e dittatori in seguito dal Nobel della Pace Mikhail Gorbaciov
Lo Stato nazionale la forma di Stato più aggressiva violenta guerrafondaio oppressiva
Che ha luogo ove abbia mai conosciuto il sopportato
Grazie a questi ingessatura attiverà avanti qualche anno di più
Dopo duecento anni da quando la rivoluzione francese ha tagliato la testa all'assolutismo monarchico
Nasce e si conferma
Una nuova aristocrazia assolutista quella dei redditi danaro
Dei pochi grandi potentati economici
Capiamo che se lo Stato nazionale centralista dato vinta ed è riuscito ad allevare due ideologia sostanzialmente monarchie come il comunismo centralista in cui il potere ed è tenuto al partito unico
E dalla burocrazia statale e come il liberismo centralista in cui il potere nelle mani di pochi grandi potentati economici
E di un gruppo di partiti politici uniti a costituire il partito unico dalla partitocrazia
Lo Stato nazionale centralista e da salvare tutti i costi perché è lo strumento attraverso il quale i potentati garantiscano si garantiscono la propria egemonia si fanno fare le proprie leggi
Anche se condanno la media la piccola impresa seconda no al federalismo politico
Alla scomparsa all'uscita dal mercato
Da questa mistificazione di fondo io non credo che per questa mistificazione di fondo io non credo che si possano si possa a cuor leggero si possono a cuor leggero considerare concluse tutte le iniziative di pace
Che siano state esperite tutte le strade ad esempio non credo che la diplomazia del liberismo centralista si sia ricordato che posso resistere e via di mezzo
Fra la piena sovranità dello Stato nazionale e l'occupazione militare ad esempio
Tanto per cominciare sarebbe interessante sapere se qualcuno si è ricordato di esperire la richiesta di autonomia amministrativa per il quale
Quindi dobbiamo dobbiamo stare molto attenti è un momento storico particolare
Il momento storico in questo tempo dobbiamo considerare grave non solo ultimato all'Iraq ma anche ultimato di Mosca la Lituania
L'operazione io autonomista devo sottolineare un'operazione di centralismo
Russo
Bielorusso potrebbe far scoccare la scintilla di un grande incendio nel territorio della Repubblica sovietiche
L'anno ritengo dovrebbe condannare la continua lo si dica azione dei Paesi baltici per essere più credibile che continua in arrestata nel dagli ultimi quarant'quarant'anni dagli anni Quaranta
Gli arresti deportazioni che avvengano vorrebbe condannare un centralismo moscovita Russo che mandi para condita parapetti la gente a sparare con i blindati sui civili APER quater sangue
E bambini periziandi un centralismo
Che ubriachi suoi militare poi rimanda gettare giovane ragazzi alle finestre
Condanniamo il potere centrale dell'impero sovietico come autonomistica in decomposizione
Ma che trova la forza di compiere vere e proprie stragi con la volontà di fare maggiori danni possibili contro la Masina armi di un popolo che ha l'unica colpa di ostacolare l'assolutismo
Del regime Russo oggi più che mai anacronistiche fuori del tempo
Oggi
Anche se si appoggia all'assolutismo alla stessa logica centralista americana condanniamo il regime sovietico
Anche e soprattutto perché rappresenta quel centralismo chiamando i carrarmati a schiacciare la libertà centralismo dura a morire in molti molti strati Stati anche considerati democratici
Dimostrando che tutti centralismi sono pronti ad affermare la volontà di fare in corso alla prepotenza per reprimere le le aspirazioni di libertà dei popoli ed alle Nazioni
Dopo sette giorni che i paracadutisti sono a Vilnius è la dimostrazione che siamo alla vigilia di un nuovo atto dalla dittatura sovietico americana
Il popolo in Russia vanno costretti con la forza se le forze politiche internazionale non si opporranno
A rientrare nell'Unione per tutti questi popoli dalla Lituania le stanze sarà la scelta tra l'eterna schiavitù
E la difesa dell'indipendenza
Io penso che l'ultimatum alla Lituania imposto al Parlamento di Vilnius e ritorno immediato la questione dalla Costituzione sovietica vanno contro il primo principio fondamentali delle carte dalla Carta delle Nazioni Unite che contempla l'intervento dall'ONU
Per la sola minacce di aggressione verso la libertà di un popolo ci sono in atto profondi cambiamenti dalla realtà dell'unione della Repubbliche sovietiche
Che è una guerra civile non solo sarebbe su vasta scala e vedrebbe l'intervento di Georgia e Ucraina Estonia e quanti altri popoli
Vogliono l'autonomia sarebbero disposti a votare per l'autonomia questi interventi interromperebbe il processo
Russo rischia di interrompere il processo democratico
Di un popolo lituano che perseguiva pacificamente con dignità e traguardi della libertà e della democrazia
Quindi ricordiamo oggi soprattutto in queste ore che non vi è solo la paura del Golfo
Giustificata dalle dall'ipotesi del coinvolgimento dei nostri ragazzi e di noi stessi ma di anche il grande rammarico per le tragedie che si stanno consumando in Somalia Armenia uzbeki stanno Irlanda del Nord Kazakistan Kurdistan
Noi chiediamo al Ministero degli esteri
Italiano di intervenire con forza presso il medesimo Ministero sovietica affinché venga dato via libera al corso della libertà dei popoli baltici rinunciando ad ogni atto di forza e intimidazione
Detto questo
Ritengo che in Italia debba restare nel nel Golfo possa restare nel Golfo BA non debba impegnarsi i reati di guerra perché
Non tutte le strade sono state sondata ed esperite nella direzione della pace
Sarà anche
Che noi italiani abbiamo sulla coscienza dalle responsabilità ASL in merito al cattivo pessimo risultato della cooperazione
Con il poesie in via di sviluppo
Sarà che quante volte ce lo chiediamo
Abbiamo se accettiamo la logica della forza evidentemente dobbiamo anche chiederci quante volte dovremmo far ricorso alla stessa logica dalla forza nei prossimi anni sia vicino questi in fondo
Una guerra la Prima Guerra energetica ed è una guerra che probabilmente salta di molti si aspettavano e da quarant'anni che la stiamo aspettando questo primo per energetica
Ma secondo secondo me la via dalla guerra non era o non è in questo momento la via migliore e perché dobbiamo chiederci quante volte
Questa vi sia
Se non sia un boomerang ci ritorna indietro quante volte dovremo far ricorso alla forza
Se non cambiamo strada ad esempio nella cooperazione
Quei Paesi in via di sviluppo cooperazione sia di tipo economico chiedo aiuto allo sviluppo evidentemente che
L'importante arma forse la più importante a volumi karma possibile attraverso cui il nostro Paese Paesi industrializzati devono affrontare il problema del riequilibrio politico economico e sociale dell'intero pianeta
Bisogna ricordare anche che il nostro padre il nostro Paese ha utilizzato questo strumento in modo perlomeno fallimentare
E vale la pena ricordare che ha concesso linee di credito per decine di migliaia di miliardi a Paesi in guerra come l'URSS l'Iraq Somalia ed altre regioni del terzo mondo ignorando i profondi mutamenti in atto nuova collocazione internazionale dell'attività che
Dice entrambi i casi si è proceduto verso forme politiche che anziché a favore della distensione lo sviluppo e il dialogo hanno innescato e favorito meccanismi di squilibrio tra noi e il sud del mondo il punto centrale nel per comprendere governare questi fenomeni questi nuovi soggetti di diritto parlo dei Paesi economicamente deboli e costituiti da è costituito dalla messa a punto oltre che di nuovi Jimi basati e costituiti su una serie di norme in grado di governare i rapporti economici internazionale dalla presa d'atto che le grandi concentrazioni industriale che hanno accompagnato
Gli ultimi negli ultimi secoli ultimi segue della nostra economia non possono costituire certamente il motore principale dello sviluppo e dell'occupazione nel resto del mondo nei Paesi del terzo mondo
In sintesi la concentrazione del potere economico e politico nella grande impresa e dei sindacati e nella lobby politiche
Hanno favorito posizioni di monopolio e creato politiche protezionistiche rallentamenti dei processi di redistribuzione delle risorse dev'o li mento delle relazioni economiche internazionali divisioni acutizzazione dei conflitti nel mondo del lavoro l'economia mondiale di tipo liberale centralista
Ari densamente cominciata percorre una spirale verso il basso
Siamo in una situazione di staticità mi sembra di saturazione il guadagno di un gruppo di un Paese rappresenta oggi ma rappresenterà ancora più negli anni a venire la perdita per un altro Paese
La nota c'è una nostra cecità indubbiamente una nostra incapacità da attuare subito gli adatte adeguamenti economici in casa nostra come nei rapporti con l'estero
E ciò che questa situazione in questo modo di concepire la cooperazione col terzo mondo indebolirla e soprattutto
L'aver escluso dalla cooperazione la media la piccola impresa
Perché
Evidente che la media la piccola impresa passano attraverso la media piccola impresa probabilmente avremmo avuto una ricaduta economica nelle nel nelle tasche del dei cittadini al terzo mondo viceversa sappiamo tutti che la grande impresa poco ostruire come in Somalia
La grande della grande fabbrica che produce con cinema questi Paesi non hanno né i mezzi ritengo che si può per farle funzionare quindi di più la grande impresa mette in atto un'economia che non ha una ricaduta economica all'interno del Paese del terzo mondo ma è un'economia che sono soldi che partono praticamente l'Alitalia che ritornano all'Italia attraverso
Attaccato verso punto queste grandi imprese quindi c'è sicuramente da da impegnarsi in un nuovo ordine economico mondiale
Inoltre semmai io credo che se noi restiamo questo circolo vizioso le relazioni economico nel Medioriente con i Paesi del Terzo Mondo quarto mondo compagnia recente industrializzazione quelli in via di industrializzazione possa diventare un gioco a somma zero e può alla fine diventare inevitabile un grave conflitto mondiale voglio dire che
Sa Dante sicuramente come l'ho definito prima il dittatore gli invasori su questo non c'è dubbio su questo non c'è dubbio che la lega Lombarda lega Nord accetta accetta le diciamo le definizioni internazionale dell'ONU ma pensiamo che fare la guerra adesso probabilmente la guerra che poi viene enfatizzata a motivi Polizzi viene infatti stato soprattutto dato da quei partiti che hanno problemi di aggregazione interna che pensano di aggregarsi boh stando alla gente in piazza a manifestare contro la guerra che io voglio vedere quanto quanto drammatica e quanto grande sarà perché non penso che sarà così grande mi sembra un grosso sforzo di muscoli sì che poi questi muscoli diventino veramente totalmente distruttivo e quasi ad avere ora io penso che non non non si andrà in quella direzione non è interesse di nessuno fa saltare i pozzi petroliferi esistente e tanto meno dell'Occidente probabilmente tanto meno dall'America quindi ognuno si deve prende le proprie stabilità Saddam ma grandi responsabilità non è uno stinco di santo ma penso che sia che non si sia ancora esperite tutte le vie tutte le vie per andare alla guerra sicuramente
Se il problema il problema del
Dalla dell'intervento russo dell'armata russa in
Nei Paesi baltici preoccupa perché mostra come
Lo sforzo di muschio americano abbia allo sfoggio di muscolo americane abbia fatto fatto faccia da contraltare un'operazione in Russia dall'armata russa e quindi se è come se si sia il caso di costruire gli argini della i nuovi argine del fiume nell'economia della Società del
Del futuro con vecchie strutture insomma al massimo non c'è due comunismi lo chiameremo sarà una nuova forma di liberismo
Ma quello che è escluso mi sembra il nuovo che sta avanzando il nuovo che sta avanzando al federalismo la logica della Confederazione nella logica di uno Stato che abbia competenze esclusive in più punti dallo Stato di modo ciò che è la media la piccola impresa possa essere concorrenziale con il grande capitale quei grandi potentati economici che adesso sono i padroni degli Stati nazione lo Stato nazionale dobbiamo metterci in testa che alla fine che deve essere superato per il bene per la democrazia del mondo grazie
Era il sedici gennaio mille novecentonovantuno e con queste parole pronunciate da Umberto Bossi
Alla Senato durante nel dibattito che si svolse
Nell'imminenza della scadenza dell'ultimatum dell'ONU a Saddam Hussein di ritirare le sue truppe dal Kuwait in base a una
Posso novanta termina qui odierno programma realizzato con documenti d'archivio