Tra gli argomenti discussi: Arabi, Esteri, Germania, Gheddafi, Guerra, Libia, Medio Oriente, Merkel, Nato, Rassegna Stampa, Sarkozy, Siria, Turchia.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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Dibattito
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Quel giorno gli ascoltatori di Radio Radicale martedì ventinove marzo questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta anche oggi apriremo con la Libia
C'è un importante appuntamento a Londra la riunione del cosiddetto gruppo di contatto che dovrebbe servire da
Cabina di regia per di intervento in Libia anche se il comando delle operazioni militari anche i bombardamenti e terra passato alla nato
Vedremo un pezzo dall'Herald Tribune per contestualizzare quanto sta accadendo sul terrena i bombardamenti cambiano l'equazione nel conflitto in Libia e poi leggeremo
Un editoriale dal Financial Times che chiede alla conferenza
Di Londra di tracciare un percorso anche politico per andare avanti nella missione libica in particolare la NATO non deve permettere a Gheddafi di riprendere
L'iniziativa non c'è
Solo la Libia ci sono evoluzioni un po'ovunque nella Regione del Nord Africa e del Medioriente faremo il punto con le monde poi leggeremo un commento sulla Siria dall'Indipendente secondo il quale il prossimo domino potrebbe essere proprio Damasco poi parleremo di Europa o meglio
Di Germania della sconfitta storica di
Angela Merkel e della sede une e le elezioni regionali di domenica in un Land roccaforte dei Cristiano democratici il Baden Württemberg vi proporremo in particolare i commenti della stampa tedesca che tracciano diversi
Scenari la sconfitta di Merkel è anche la vittoria del partito dei Verdi vittoria ottenuta dopo l'incidente
Nucleare di Fukushima domenica ci sono state elezioni importanti anche in Francia
Il fonazione all'estrema destra siede imposto nel paesaggio politico secondo Liberazione il Partito Socialista ha conquistato qualche Dipartimento ma non ha
Vinto queste elezioni due per il grande sconfitto leggeremo in particolare l'editoriale dire mondi oggi che
Lancia questo invito guarire d'urgenza la nostra democrazia la democrazia francese ma cominciamo dalla Libia e da quanto accaduto nel fine settimana per certi aspetti
Sorprendente
Per altri pionieri titolava i bombardamenti cambiano l'equazione nel conflitto in Libia perché perché i ribelli ormai sembravano
Bloccati non proprio sconfitti ma quasi una settimana fa e invece ora hanno riconquistato diversi centri strategici ribelli libici sostenuti dagli attacchi aerei alleati hanno
Ripreso alcune città strategiche per il petrolio recuperando il terreno perduto nelle ultime due settimane e tornando le porte del più importante Bastione che sostiene Muammar Gheddafi la città natale Sirte
Questo rapido stravolgimento di fronte apre la strada quella che entrambe le parti considerano una battaglia potenzialmente decisiva nella guerra per la Libia
Ed evidenzia ruolo essenziale che i bombardamenti occidentali hanno svolto a favore della sorte dei ribelli ma per le realtà in cui non rimangono diversi interrogativi in particolare sulla capacità di questo gruppo ribelle poco
Equipaggiato e poco addestrato di prendere il bastione di Gheddafi a Sirte e poi di derivi Jersey eventualmente a Tripoli
Ad ogni modo i combattenti ribelli hanno ripreso la città di Brega e Ras la Noufou incontrando poca resistenza nonostante queste due città ospitino le più importanti installazioni petrolifere libiche
Incoraggiati dagli ultimi e venti sia
La Segreteria di Stato Hillary Clinton sia al Segretario alla Difesa Robert Gates hanno detto che le operazioni della coalizione hanno permesso progressi importanti nonostante il crescente scetticismo sia dei Liberal cioè dalla sinistra sia dei conservatori
Americani nel frattempo la NATO deciso di prendere il controllo di tutte le operazioni ere contro le forze del colonnello Gheddafi inclusi i bombardamenti a terra così tra l'altro lei era al Tribune oggi però
C'è un importante appuntamento diplomatico la Conferenza di Londra si finisce il Gruppo di contatto che
Secondo il Presidente francese Nicolas Sarkozy dovrebbe
Raccogliere un po'tutti quelli che hanno interesse del conflitto libico e dare una cabina di pilotaggio politico all'intervento militare in questo gruppo di contatto potrebbe giocare un ruolo importante la Turchia confermandosi uno dei protagonisti della Regione il Guardian Vieri intervistava Recep Tayyip Erdogan il premier turco
In prima pagina c'era questo titolo la Turchia offre di mediare un cessate il fuoco il Primo Ministro dice il conflitto rischia di trasformarsi in un secondo io era che il premier turco Recep Tayyip Erdogan
Ha segnato la Turchia è pronta ad agire come mediatore per negoziare un cessate il fuoco in Libia
E ha avvertito che un conflitto prolungato rischia di trasformare il Paese in un secondo i Racco o in un altro Afghanistan con effetti devastanti per la Libia
E per gli Stati nato che guidano l'intervento in un'intervista esclusiva al Guardian Erdogan ha anche detto che sono in corso colloqui con il Governo di Gheddafi quando il Consiglio nazionale di transizione ha rivelato che la Turchia prenderà il controllo dell'aeroporto del porto di Bengasi per facilitare l'accesso di aiuti umanitari in accorto con la nato e vediamo ai commenti uno in particolare in vista della conferenza di Londra il farà sciolta anche se il primo dito Riale
Di ieri tracciare una via una strada per andare avanti in Libia la NATO non deve permettere a Muammar Gheddafi di riprendere iniziativa scrive il quotidiano della City
In Libia è stato evitato il baratro nonostante i timori che i Paesi occidentali fossero intervenuti troppo tardi la loro potenza di fuoco R. arati da mente bloccati i tentativi del colonnello Gheddafi di estinguere la rivolta contro di lui
Ma se la valanga assassina di Gheddafi è stata fermata al colonnello i suoi non sono ancora stati sconfitti l'opposizione
Sta riconquistando territorio ma la vittoria non è garantita ci sono pochi segnali che ribelli abbiano le capacità militari e logistiche per portare i combattimenti fino a Tripoli certo ora che il regime nuovamente visto come debole possibile
Che un'altra rivolta popolare scoppino nella capitale ma
In
Sua assenza il timore che il conflitto libico possa
Semplicemente sta ignare lasciando l'opposizione del controllo dell'est della Libia e al colonnello Gheddafi quello della capitale
L'Occidente intervenuto per impedire un bagno di sangue a Bengasi era necessario e giusto scrive il Financial Times ora però deve usare lo spazio conquistato dei successi militari iniziali
Così come il coinvolgimento formale della NATO per definire meglio la missione la Conferenza di Londra oggi fornisce un'opportunità il cambio di regime non è parte del mandato dalla coalizione
Ma è chiaro secondo certi che non ci sarà una pace durevole in Libia se Gheddafi rimarrà a Tripoli
Gli alleati non possono combattere al posto dell'opposizione ma dovrebbero fare tutto il possibile per aumentare la pressione sul dittatore il regime di Gheddafi deve essere diplomaticamente isolate economicamente strangolato
I membri del regime devono essere incoraggiati a disertare ricordando loro che saranno ritenuti responsabili per le loro azioni
La situazione attuale favorisce l'opposizione gran parte del petrolio libico è nelle aree controllate dai ribelli o viene caricato
Nei porti caduti
Sotto il controllo dell'opposizione la cosa migliore sarebbe un'implosione del regime Gheddafi ma se il colonnello riuscirà a restare al potere con la violenza
Una concussi conclusione militare del conflitto potrebbe diventare necessaria scrive
Scrive il Financial Times e per realizzare questo scenario cioè la conclusione militare del conflitto la NATO il suo alleati non devono escludere di dare un sostegno militare più attivo all'opposizione rispettando
Il mandato ONU di adottare tutte le misure necessarie a proteggere le aree popolate da i civili altrettanto importante e la visione politica secondo il Financial Times
Renato deve rapidamente identificare sostenere un'opposizione nazionale tracciare il percorso per una transizione
Post conflitto verso la democrazia magari sotto gli auspici dell'ONU il solo candidato credibile attualmente il Consiglio
Nazionale di transizione basato Bengasi ma la NATO deve assicurarsi che questo organismo non sia una critica tribale dell'est della Libia ma un'istituzione che rappresenti tutti i segmenti della popolazione insomma conclude estivi successo non è incerto
Ma il colonnello e in difficoltà non deve esterni consentito di riprendersi così tra l'altro
Il
Financial Times non c'è solo la Libia nel fine settimana abbiamo assistito ad altri eventi importanti poco in tutto il Nord Africa e Medio Oriente
Le monde ne dà conto in una pagina quest'oggi vi leggiamo i titoli dei dei dei tre articoli
Principali innanzitutto nel nord dello Yemen li ribelli sciiti Zaidi ti hanno preso il controllo della città di strada
E a sanare la capitale la rivoluzione della gioventù chiede la partenza del Presidente sale il potere centrale sempre più contestato ma sale per ora
Non sembra voler cedere almeno
Almeno per il un momento
Limoncini forma anche dalla situazione in Giordania i giovani contestatari si radicalizza non movimento del ventiquattro marzo afferma di aver superato
Un punto di non ritorno ma forse l'evento più
Importante riguarda la Siria in Siria nuovi scontri avrebbero fatto decine di morti chi trova le Monde il presidente Bashar al-Assad il cui portavoce ha promesso la fine dello stato d'emergenza
E annunciato la liberazione di prigionieri dovrebbe rivolgersi
Nei prossimi giorni direttamente al Paese cosa che lo ricordiamo avevano fatto anche
I leader poi dei posti in Tunisia e Egitto e lo stesso Muhammar Gheddafi in Libia un commento sulla Siria l'indipendente l'editoriale
Di ieri prossimo domino potrebbe essere Damasco scrive questo quotidiano britannico quando le prime bandiere di quella che ora viene definita all'alba araba comparvero in Tunisia quasi nessuno si aspettava che le rivolte popolari potessero diffondersi
Così rapidamente verso est ma il fatto che in tre mesi per fino alla Siria
Potesse essere colpita da una protesta dal basso era
Al di fuori di ogni probabilità il presidente Bashar al-Assad era considerato popolare per gli standards la Regione nonostante
Assad governi con un pugno di ferro pena più allentato di quello del padre nelle ultime due settimane invece sono scoppiate manifestazioni in diverse parti della Siria
La più recente nel porto di latta Kia nel nord del Paese dove il Governo ha confermato che dodici persone sono stati uccisi e più di duecento
Sono rimaste ferite le truppe sono state inviate per ristabilire l'ordine ma quelle erano proteste contro il regime
E la prova concludente sono gli attacchi contro la sede del partito batte che i manifestanti hanno dato alle fiamme nella città del sud di vera una stato del padre di
Di baciare Lassad affetta all'Assad all'ex Presidente è stata battuta e l'agente brandiva cartelli che chiedevano la caduta del regime ci sono stati ci sono notizie anche di manifestazioni a Damasco la Capitale quattro anni fa quando la rivoluzione dei centri travolse Libano precipitando il ritiro delle truppe siriane molti si aspettavano che la Siria sarebbe tornata rapidamente il Libano occhi avrebbe riaffermato la sua influenza
Dall'altra parte della frontiera ora invece sembra che l'influenza questa volta quella del pluralismo politico sia stata esercitata in senso inverso cioè del divano verso la Siria
Probabilmente non è una coincidenza al fatto che le prime proteste siano scoppiate in città vicino alla frontiera giordana
Questi
Sono solo i primi giorni troppo presto per parlare di un'accelerazione in Siria nonostante l'accelerazione
In tutta la Regione
I funzionari siriani parlano di concessioni che saranno offerte dal regime tra l'altro la fine del vecchio Stato d'emergenza un referendum su riforme costituzionali
E la liberazione dei prigionieri politici
In altri tempi anche un accenno al simili cambiamenti sarebbe stato considerato come un rivoluzione oggi non è certo che possano bastare queste promesse per mantenere alto potere perfino un leader considerato tanto al sicuro quanto Assad così l'Independent
A proposito della situazione in Siria vedremo come proseguiranno di e venti le rivolte del in questo Paese stragi strategicamente fondamentale
E vediamo all'Europa o meglio alle
Elezioni regionali in
Germania una sconfitta netta per Angela Merkel un successo e dei Verdi come sottolineava ieri in prima pagina lei era al terribili un Merkel perde uno Stato chiave per i timori nucleari questa la lettura
Nel titolo scrive tra l'altro il Tribune che usiamo per
Per contestuale contestualizzare i risultati elettorali in una svolta stupefacente nella politica tedesca i cristiani democratici la cancelliera Angela Merkel hanno subito una sconfitta maggiore in una roccaforte storica nel sudovest della Germania
Dove il partito dei Verdi sembra sul punto di conquistare per la prima volta nella sua storia il Governo di uno Stato Regione
L'Irlanda la calamità nucleare in Giappone e la successiva marce indietro di Merkel sull'energia nucleare sembrano abbia giocato un ruolo chiave nelle elezioni nel Baden Württemberg dove i cristiani democratici avevano governato dal mille novecentocinquantatré
La pressione tedesca per il nucleare profonda e la crisi a Fukushima galvanizzato l'opposizione
Dopo la catastrofe nucleare perché l'aveva fatto marcia indietro sulla sua politica approvato MO chiudendo contemporaneamente sette centrali ma la cancelliera non sembra aver convinto gli elettori
I risultati sono la più pesante sconfitta per Merkel da quando è diventata cancelliera nel due mila e cinque
Secondo gli exit poll assidua ottenuto il trentanove per cento dei voti perdendo più di cinque punti percentuali di enti hanno invece raddoppiato i voti con il venticinque per cento
Seguiti dai socialdemocratici con il ventitré e dai liberali con appena il cinque per cento questi
I risultati mandiamo sulla stampa tedesca prevedere
I commenti la Frankfurter Allgemeine Zeitung parla di uno sciocco e questo è uno sciocco pari a quello subito dalla espellere socialdemocratici
Quando vennero sconfitti nella loro di roccaforte il Nord Reno Westfalia nel due mila e cinque uno shock pari alla perdita da parte della sale su della sua maggioranza assoluta in Baviera durante le ultime elezioni regionali l'assenso quel partito gemello
Bavarese questo terremoto politico una scossa che colpirà anche il Governo di Berlino e questo ancor più vero per la debolezza delle dette
I liberali debolezza che dura da troppo tempo i liberali non sono stati capaci di presentare ministri
Convincenti né nel Baden Württemberg viene a livello nazionale scrive tra l'altro la fax criticando dunque duramente
Lei dette lo scenario Nord Reno Westfalia però viene escluso
Dalla Bild giornale popolare conservatore le elezioni è vero sono stato uno schiaffo maggiore per la coalizione di centrodestra
Perdere il potere nel bastione conservatore del Baden Württemberg causerà problemi di lungo periodo per l'alleanza tra i cristiano democratici e i liberali Angela Merkel lo sa
Ma perché il non getterà la spugna la cancelliera nervi più saldi dichiarato cioè perché
Nel due mila cinque all'improvviso convoco elezioni anticipate quando la sua e spende perse la roccaforte del Nord Reno Westfalia
Facendo cadere la coalizione lo sa la coalizione rosso verde e provocando l'arrivo di Merkel con la grande coalizione così la vede
La Wildt la Sueddeutsche Zeitung invece traccia uno scenario interessante
Nel suo commento di ieri e cioè Angela Merkel starebbe già studiando il partito dei Verdi che potrebbe diventare molto importante per la cancelliera come strumento per restare al potere
Secondo il quotidiano di Monaco lo scenario è che i Verdi sostituiscano i liberali nel Governo di coalizione impatto di lungo periodo dell'elezione
Di domenica diventerà evidente nei prossimi mesi Merkel non vuole essere trascinata verso il baratro
Dalla sua parte di coalizione cioè i liberali inizierà a essere interessata dai Verdi venderà il suo voltafaccia sull'energia nucleare come esche ecologista la gente capace di fare cose che immaginabili per restare al potere
E Merkel cambierà nuovamente idea se necessario detto questo secondo la Sueddeutsche la sede un sarà condannata
A una crisi di identità al dette i liberali sono già in crisi esistenziale la cosa tra perché peggiorate in modo drammatico entrambi i partiti tenteranno di porre rimedio a questa crisi
Facendo dei cambiamenti di leadership nelle settimane avvenire dita che sai Tung invece ritiene che la se devo pur ritenendo la leader del partito Angela Merkel responsabile per il disastro metro A di domenica
Non la metterà in discussione la cancelliera rimarrà in carica semplicemente perché
Mancano le alternative ma un dibattito politico ci sarà perché l'ala più conservatrice è profondamente preoccupate insomma
Merkel sarà costretta a subire una sorta
Di processo incerto conclude tra l'altro questo giornale progressista al disastro nucleare in Giappone ha avuto un impatto ma i Verdi possono giustamente rivendicare
Che nessun altro come loro aveva avvertito dei rischi del nucleare la gente sa che la Germania ha bisogno dei valori base dei Verdi per creare politiche energetiche ed economiche sostenibili per il futuro i Verdi hanno insistito per una rivoluzione energetica
Da più di trent'anni dopo la loro storica vittoria è chiaro che questo cambiamento epocale nella politica energetica eh avviato così la pensa ditta che stai zitto
Rapidamente per chiudere la Francia
Le elezioni cantonali l'avvertimento era il titolo in prima pagina su Liberazione
Il Fronte nazionale l'estrema destra anche se con pochi eletti si impone il paesaggio pelle politico tanta questa non è una novità il Partito Socialista conquista qualche Dipartimento Provincia
Ma non c'è stata un'ondata Rosa l'Uepe il grande sconfitto delle elezioni e le mondo parla di democrazia malata in Francia nel suo editoriale di oggi profondamente malata perché il primo partito
E ancora una volta quello degli astensionisti
E non usare il diritto di voto uccide mette in pericolo la democrazia
Soprattutto questo l'ultimo appuntamento prima delle presidenziali del due mila dodici e nessuno dei due grandi partiti vince davvero e questo
Dimostra che il divario tra i francesi la sua classe dirigente si amplia sempre di più
Ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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