Rassegna stampa estera

Buongiorno esportatori di Radio Radicale sabato due aprile questo l'appuntamento con la rassegna stampa internazionale a curanti David Carretta anche oggi in apertura parleremo della leader in particolare
Delle defezioni a partire da quella del ministro degli esteri mossa Ussa leggeremo un editoriale dal Financial Times secondo cui la pressione la NATO sta funzionando contro il colonnello Gheddafi
E i suoi uomini poi un commento dell'Independent a proposito della collisione tra
La giustizia e la Realpolitik garantire
L'immunità agente come Cours dai Gheddafi potrebbe salvare molte vite sottolinea
Nel sommario l'Independent parleremo poi di Siria con un commento di già scout Thunder dal Washington post molto critico nei confronti dell'Amministrazione Obama e della sua reazione
Alla repressione di Bashar al-Assad
Contro i manifestanti che chiedono riforme poi leggeremo un editoriale e il principale dell'Economist
Il settimanale britannico sull'Islanda e le rivoluzioni arabe la religione una forza crescente nella risveglio arabo gli occidentali
Devono mantenere i nervi saldi e fare fiducia nella democrazia leggeremo dalle mondi invece un'analisi a proposito della Cina che tenne un contatto
Delle rivolte arabe e reprime it suoi democratici democratici cinesi chiuderemo con la costa da avorio dove in vista un nuovo regime Cengio dopo un'offensiva
Militare del Presidente che ha vinto le
Elezioni all'Hassan Ouattara liberazione esulta in un editoriale per la caduta del Presidente uscente lo
Gabo
Ma partiamo dal mondo
Arabo dalla Libia in particolare continua la situazione
Di stallo in qualche modo militare sul terreno ma la notizia più commentata la giornata di ieri era la defezione del
Ministro degli esteri Moussa Ussa il fare lascio al Times l'editoriale defezioni DbT e la pressione Della nato funziona contro il colonnello Gheddafi
E i suoi uomini Sieve quotidiano della City il conflitto in Libia viene combattuto non solo lungo la costa del Paese ma anche
Nelle menti del regime di Muammar Gheddafi negli ultimi giorni la battaglia territoriale è stata confusa dopo essere state costrette alla ritirata dall'opposizione le forze di Gheddafi che godono ancora di una netta superiorità militare hanno risposto
Riprendendo città strategiche I ribelli ma la guerra psicologica sta evolvendo chiaramente a favore della coalizione guidata dalla NATO come
Dimostra la diserzione a Londra di mousse accusa ci sono state altre defezioni e c'è da sperare che altri seguano l'esempio dell'ex Ministro degli esteri dall'inizio del conflitto alcuni
Hanno messo in discussione la decisione di chiedere alla Corte penale internazionale di agire contro Gheddafi per i suoi crimini contro il popolo libico la preoccupazione
Era che questa mossa potesse spingerlo a combattere fino alla fine
Per i fan affronta anche se è possibile che il colonnello scelga di auto in Molassi le sue deliranti dichiarazioni pubbliche suggeriscono questo esito ma lo stesso non può dirsi del suo Venturati anzi conoscendo bene la psicologia
Del dittatore e la sua fine probabile nel caso in cui la NATO dovesse prevalere molti dei suoi Ministri potrebbero ripensarci
Se Cusa non era nella cerchia più ristretta di Gheddafi era comunque
Una delle personalità più importanti del regime
Il fatto che uno come lui ha deciso di fuggire suggerisce che non tutti se Edouard seguaci di Gheddafi vogliano
Seguire i leader sulla strada della perdizione prosegue poi fascia al Times anche se le forze d'opposizione non stanno prevalendo sul campo di battaglia
La pressione
Aumenta considerevolmente su Gheddafi ogni giorno lui i suoi ministri sono costretti a guardare mentre una la NATO colpisce i preziosi eri e carri armati del regime l'origine della superiorità militare dal punto di vista economico
Si sta strangolando il regime la necessità di una conclusione militare del conflitto potrebbe
Essere evitata se il regime implode esse ma se la NATO ha ragione a spingere per questo risultato
Farebbe comunque meglio non promettere l'immunità per incoraggiare i membri del regime disertare il loro passato e semplicemente troppo sporco Cursi sa come altri nel regime di Gheddafi deve rispondere
Delle sue attività incluso l'attentato di Lockerbie e l'abbattimento di un aereo francese sull'igiene entrambi avvenuti mentre cui era capo dell'Intelligence libica
La NATO deve cercare di arrivare a una conclusione di successo in Libia al più presto possibile questa è la priorità
Ma se la giustizia deve aspettare non deve essere messa in disparte il secondo piano conclude tra l'altro il far affrontare INPS più dubitativo
Sulla questione della giustizia è l'Independent di ieri l'editoriale dal titolo quando le domande di giustizia e la Realpolitik collidono perché perché garantire
L'immunità gente come Cusa Gheddafi potrebbe salvare molte vite spiegare indipendente durante la guerra fredda le regole delle defezioni erano ben conosciute
Le personalità che cambiavano campo potevano aspettarsi una casa un reddito e l'immunità sui crimini del passato ma le vecchie regole non valgono più nell'era delle guerre asimmetriche degli interventi umanitari della Corte penale internazionale
Il ministro degli esteri britannico William cuoca annunciato che non ci sarà immunità per Moussa Kursaal Ministro degli esteri libico scappato Londra mercoledì notte
Si tratta di una decisione comprensibile CUS alle mani piene di sangue implicato nella storica sponsorizzazione del terrorismo da parte della Libia e nel programma di undici di contro i dissidenti di bici all'estero negli anni ottanta
La giustizia esigerebbe un processo per Cusa per il ruolo che ha avuto in questi crimini ma secondo l'Independent negare accusa l'immunità
Anche conseguenze problematiche cui ammonti a ha cercato di capitalizzare la definizione del Ministro degli esteri notando che Gheddafi deve chiedersi chi sarà il prossimo ad abbandonarlo
Anche detto che altri vicini al dittatore seguiranno l'esempio di Cusa ma rifiuto di offrire l'immunità rende meno probabili altre defezioni
Se gli accoliti di Gheddafi temono le conseguenze penali delle loro defezioni saranno più inclini a ritiene a rimanere all'interno del regime
Di conseguenza negare l'immunità ai disertori potrebbe
Avere l'effetto di rafforzare il sostegno a Gheddafi in questa frase molto critica del conflitto
Un dilemma simile secondo l'Independent vale anche nel caso di esilio per Gheddafi un'idea che circola in varie capitali occidentali
Questo accordo potrebbe portare a una rapida fine del conflitto ma al prezzo sarebbe di concedere a un tiranno assassino una vita relativamente tranquilla si tratta di uno scambio tragico tra giustizia efficacia diplomatica
Lasciare impunita gente come Ussa e Gheddafi potrebbe salvare molte vite aumentare le possibilità di avere una Libia libera ma sarebbe anche un affronto per quelli che sono morti negli attacchi terroristici ordinati
Proprio da questi individui alla fine per l'indipendente comunque
La giustizia che deve prevalere non solo per le vittime ma anche per l'integrità del diritto internazionale se le grandi potenze sono viste come selettive nell'applicazione del diritto internazionale l'effetto di deterrenza dovuto
All'esistenza dalla Corte penale internazionale verrebbe meno di i dittatori brutali
Devono sapere che non potranno andare in pensione in un rifugio tranquillo all'estero la Corte penale internazionale verrebbe percepita come una tigre di carta detto questo per l'Independent occorre anche trovare i modi per riconciliare
La giustizia internazionale e la Realpolitik internazionale così L'Indipendente
Però però c'è uno slogan che poi un'organizzazione radicale Non c'è pace senza giustizia perché magari è vero che
Un conflitto finirebbe prima garantendo l'immunità a Gheddafi accusa o altri
Però la pace quella durevole
Il più delle volte si è realizzata solo quando c'è stata anche la giustizia e non la reale politiche
Non c'è solo la Libia c'è anche la Siria in ebollizione ieri manifestazioni un po'ovunque nella giornata dei martiri manifestazioni contro il regime di Assad che questa settimana intervenuto al Parlamento dicendo che
Praticamente sono forze esterne a complottare contro la Siria
Il Washington post ieri pubblicava un commento diciamo scout Hummer il riformatore si diano il titolo ironico riformatore Assad perché perché molti membri del Congresso di entrambi i partiti che sono andati in Siria negli ultimi mesi
Hanno detto di credere che Assad è un riformatore e questo è quanto ha dichiarato Hillary Clinton il ventisette marzo scorso
Perché l'Autan Air poche cose dette da questa Amministrazione in questi due anni
E Quagliano questa dichiarazione in termini di bancarotta morale e incomprensibilità strategica primo è palesemente falso certa chiara sperato che
Assad fossero riformatore quando
Ereditò la dittatura del padre una decina d'anni fa era un oculista che aveva studiato a Londra si era occidentali Disabato
Ma ci sbagliamo Assad ha guidato il Paese con lo stesso pugno di ferro del padre attraverso
Uno stato di polizia al
All'unità Bashar Assad fece promesse di riforme durante la breve primavera araba del due mila e cinque
Ma quelle promesse non vengono mantenute e durante la repressione più recente delle manifestazioni quel degli ultimi giorni il suo portavoce affatto altre promesse di riforme
Poi mercoledì davanti al Parlamento Assad non ha offerto nessuna concessione nessuna
Secondo punto perché la Turner le dichiarazioni di Clinton sono moralmente ottuso in Siria ci sono persone che manifestano contro una dittatura che ha ripetutamente usato armi da fuoco contro suo popolo
Un regime che nel mille novecentottantadue uccise ventimila persone nella sola sola città di ama
E che da allora si è rafforzato con la violenza e la morte in Siria ci sono persone coraggiose forse poco sane di mente
Per chiedono riforme e la segretaria di Stato americano cosa fa dice al mondo che il criminale che ha ordinato di sparare contro
Civili innocenti a un riformatore minando così la causa dei manifestanti
Terzo prosegue CRAL Turner le dichiarazioni di Clinton o sono strategicamente incomprensibili
A volte si scopre un alleato si copre
Un alleato repressivo perché
è necessario per la sicurezza nazionale americana
Di qui le nostre parole mute sul Bahrain di qui la nostra lenta risposta sull'Egitto ma ci sono rare occasioni in cui gli interessi strategici e gli imperativi morali
Cui incidono completamente e la Siria è una di queste uno stato di polizia mostruoso il cui relatore regime lavora costantemente contro gli interessi americani nella Regione
Cauta verrà ricorda il sostegno i terroristi in Iraq l'assassinio dell'ex Primo ministro libanese Rafik Hariri
La partnership con la Corea del Nord nella proliferazione nucleare l'alleanza tra Siria e Iran neppure la segretaria di Stato americana copre il dittatore siriano contro la sua opposizione dicendo che è un riformatore
E
Non ci sono solo le parole c'è anche la politica dietro le parole questa delicatezza verso Assad ricorda la risposta di Obama alle rivolte del due mila e nove in Iran
Durante
Le quali il Presidente americano fu scandalosamente riluttante nel sostenere i manifestanti mentre riaffermato alla legittimità della brutale teocrazia che li stava sopprimendo perché perché Obama voleva il dialogo con i Mullah in modo da poter parlare
Loro del programma nucleare sappiamo a come è andata a finire ma lo stesso concetto anima la politica siriana di Obama mantenere buone relazioni con un regime
In modo che Obama possa parlare dolcemente per cercare di allontanare quel regime dalla sua alleanza con l'Iran e da Hezbollah si tratta però di un altro fallimento la Siria ha rigettato tutti i corteggiamenti di Obama
Nessuno sta chiedendo un'operazione stile Libia basterebbe però dire la verità
Se John Kerry ruoli coprirsi di ridicolo continuando insistere che Bashar al-Assad è un agente del cambiamento beh questo è un Paese libero l'America
Ma Clinton parla per la nazione conclude CIAL scout Hummer sul Washington post di ieri
Di Siria parla anche l'Economist con un lungo articolo questa settimana ma non solo l'economista uno speciale sulle
Su quello che definisce il risveglio arabo e vi dedica del principale degli editoriali incentrando lo sul ruolo dell'Islam Islam nelle rivoluzioni arabe la religione una forza che cresce in questo risveglio arabo gli occidentali devono mantenere i servizi sarà i nervi saldi
E dare fiducia alla democrazia scrive l'Economist e vedere vecchi dittatori arabi corrotti rovesciati
Da una nuova generazione di giovani idealisti ispirati dalla democrazia uniti da Facebook che citati all'idea di aprirsi al mondo esterno è qualcosa di mozione ente per gli osservatori di tutto il mondo queste rivoluzioni sono ancora in corso sono diverse tappe della loro evoluzione in Tunisia Egitto vanno nella direzione giusta in Libia Siria Yemen i dittatori si aggrappano al potere con diversi gradi di successo
Nel Golfo le monarchie lottano per contenere le domande di cambiamento con regalie economiche e modeste concessioni politiche finora queste rivolte sono apparse
Come ampiamente laiche gli occidentali hanno tirato un sospiro di sollievo non che siano contro la religione gli occidentali molti sono dei voti ma preferisco non la loro di religione dopo l'undici settembre hanno
Sviluppato un certo nervosismo quanto all'Islam
E ora ci sono segnali che l'Islam sta diventando una forza crescente nelle rivoluzioni arabe rendendo nervosi i laici liberali sia tra gli arabi sia per gli occidentali
Il timore che il risveglio arabo sia dirottato dagli islamisti che ri che rigettano la versione
Pluralista della democrazia che opprimono le donne sventolano la bandiera della Jihad contro cristiani ebrei
La preoccupazione che la militanza assassina che ha ucciso trentamila persone in Pakistan negli ultimi quattro anni possa
Emergere anche nel mondo arabo Economist
Ricorda che alcuni veterani libici la jihad sono tra i ribelli di Bengasi
Poi i fratelli musulmani stanno assumendo un ruolo in Egitto ci sono gli islamisti tunisini insomma l'Islam è destinato a giocare un ruolo più importante dei Governi del mondo arabo
La maggior parte dei musulmani non crede nella separazione tra Stato
E Chiesa e religione e non ha perso entusiasmo a differenza degli europei per la religione le democrazie musulmane come la Turchia la palese l'Indonesia non tutti i grandi partiti islamici
Ma islamici non significa islamisti sottolinea l'Economist e Al Qaeda negli ultimi anni ha perso terreno nei cuori e nelle menti arabe
Chi già visti sono una piccola militanza i giovani arabi sono molto più connessi al resto del mondo dei loro genitori conservatori inoltre ci sono già altri Paesi musulmani su la strada della democrazia tra i Paesi arabi cioè il Libano lira Carli a un sistema parlamentare multi partito fuori dal mondo arabo ci sono la Turchia ma ne la Malesia l'Indonesia
Dove Islami democrazia coabitano tranquillamente molti devoti mussulmani tre manifestanti arabi
Inclusi i fratelli musulmani citi citano la Turchia come modello e non citano l'Iran perché la teocrazia non piace i giovani protagonisti delle rivoluzioni arabe
Quelli che si preoccupano per la crescita dell'Islam scrive l'Economist farebbero meglio a ricordarsi che
Nessuna alternativa la democrazia serve meglio i loro interessi oltre a quelli degli arabi nel lungo periodo i vecchi autocratica hanno privato i loro popoli di libertà e opportunità
E la stabilità che promettevano come vediamo oggi non dura l'Islam non troverà mai un accomodamento con il mondo democratico moderno
Se i musulmani non potranno assumersi la responsabilità del loro futuro oltre che per loro oggi milioni di musulmani ora hanno una chance di assumersi questa responsabilità
E dovrebbe essere una ragione per festeggiare non per preoccuparsi così
L'Economist nel suo primo editoriale non abbiamo tempo di approfondire
Le monde le paure di Pechino di fronte alle rivolte arabe
C'è un'analisi
Sulla repressione in corso una trentina di persone sono scomparse una
Ventina di persone sono state arrestate circa duecento sono stati interrogati la ragione semplice
Tutti sono vittime di una forte reazione degli apparati di sicurezza cinesi agli appelli a una rivoluzione la tunisina in Cina Pechino appare molto nervosa di fronte agli sviluppi politici in Africa del nord del Medioriente
Perché perché hanno dimostrato quanto le reti sociali possono giocare un ruolo importante nella
Mobilitazione popolare in particolare a favore di diritti e libertà
Vogliamo chiudere con
La Costa d'Avorio ieri era in corso una battaglia ad Abidjan tra
Le forze leali al Presidente uscente sconfitto alle elezioni Loconte Abo che quelle
Del Presidente eletto democraticamente
Alla San Ouattara caduta il titolo dell'editoriale di ieri di
Liberarsi o un vento di libertà soffia in tempesta contro i dittatori africani ed è sul punto di portar via Longhi Abu rigettato dalle urne novembre ma che si aggrappa al potere suoi privilegi
Qualche giorno fa lo scenario del peggio sembrava inevitabile quello di una guerra civile con il suo corteo di odio e violenza e massicce al punto che diverse voci africani denunciavano l'indignazione selettiva degli occidentali che salvavano Bengasi ma abbandonavano Abidjan
E invece l'ora dei popoli Livori anni hanno preso al loro destino in mano e stanno riuscendo a liberarsi scrive tra l'altro
Liberazione entusiasta e a tratti anche entusiasmante forse però ci vorrebbe un po'di prudenza primo perché la mano invisibile francese ha avuto un ruolo importante negli scontri
Di Abidjan secondo perché il rischio di una guerra civile c'è ancora in Costa d'Avorio ma per oggi ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale