Intervento di Giuliano Poletti al 38° Congresso Nazionale di LegaCoop

Buongiorno a tutti
Sì
In anticipo devo dire che avevo pensato a un'entrata modello Benigni a Sanremo con un meraviglioso cavallo bianco voi la quotazione animali mi ha sconsigliato a soluto mente prese un proprio con parti milita tra il mio peso il cavallo quindi vi dovete accontentare di un ingresso ordinario quello normale di quando uno arriva lì
è però insomma con tutte le scene
E la scenografia che abbiamo somma ce la caveremo nonostante ciò
Detto questo care
Cooperatori sicari cooperatori autorità invitati io vi saluto tutti voi saluto tutti voi a nome
Della lega delle cooperative dei cooperatori italiani
Per avere accolto il nostro invito a partecipare ai lavori del tre punti tratto tesi Mock congresso di Legacoop un saluto e ringraziamento che vorrei estendere a tutte le persone che sono qui oggi a fare il loro lavoro
Gli addetti alla stampa i fotografi le persone della segreteria tutti quelli che fanno funzionare
Questo palazzo sono sicuro che con il loro impegno ci consentiranno di fare questi tre giorni un buon lavoro e per questo li ringrazio vivamente
In queste settimane
Nel nostro Paese si celebra
Il centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia e contemporaneamente
La lega delle cooperative ricorda il proprio centoventicinquesimo anniversario
Praticamente
Possiamo dire
Che dalla nascita
Del nostro Paese in senso unitario la storia della cooperazione dell'Italia si sono intrecciate profondamente
Anche per questa ragione noi abbiamo voluto che questo congresso avesse
Come
Logo come punto di riferimento cooperativa Italia
Perché noi siamo profondamente convinti dell'utilità
Io direi anche della necessità
Per il nostro Paese di avere più cooperative ma più in generale
Di avere più cooperazione più cooperazione tra le istituzioni tra i soggetti sociali nella società tra le persone nella vita quotidiana
Noi arriviamo a questo congresso nazionale dopo un lungo percorso di riflessione di confronto con le nostre cooperative con i nostri cooperatori se limitiamo l'analisi ai congressi regionali
Vi hanno preso parte più di quattro mila delegati mille duecento donne pari al ventinove per cento dei delegati e quattrocentoquaranta giovani sotto i trentacinque anni pari all'undici per intorno così a questo congresso sul seicento cinquanta delegati le donne sono duecentoundici pari al trentadue virgola cinque per cento i giovani
Sono pari all'undici per cento io sono
Felice di poter dire
Che qui non si tratta di quote si tratta di intelligenza si tratta di consapevolezza perché
Un'organizzazione come la lega delle cooperative che vede nelle donne nella
La maggioranza dei suoi soci e la maggioranza dei propri lavoratori che vede
Nei giovani una forza così importante nella costruzione del futuro e che
Assume e afferma che la cooperativa di impresa in armonia con il futuro non può non assumere la valorizzazione del ruolo delle donne e dei giovani come la costante della propria azione
Questa presenza dei giovani che sta prezzo delle donne si è vista nei congressi animato la discussione ci ha consentito
Di
Essere
Dentro i problemi
E credo che
Su questo versante il Congresso potrà segnare
Una tappa ulteriore di sviluppo
In questi mesi abbiamo incontrato insieme i cooperatori rappresentanti delle istituzioni della politica
Dell'organizzazione economiche sociali del mondo della cultura
Abbiamo incontrate apprezzato la vicinanza dei rappresentanti di
AGCI e Confcooperative ovunque abbiamo colto
Una grande attenzione e una grande aspettativa che è nostro impegno
Non deludere
Il documento base della nostra
Discussione è stato approvato da tutti i congressi regionali
Lì sono esposte tutte le nostre posizioni e soprattutto le nostre proposte questo mi consentirà
Di limitare
All'essenziale l'esposizione in questa relazione
Colgo l'occasione anche per parte mia
Di confermare ancora una volta la nostra vicinanza il nostro affetto al presidente dalla Repubblica Giorgio Napolitano per il delicato importante compito di rappresentante dell'unità nazionale che sta svolgendo con che
Sì ore ed equilibrio a cui
Associamo un saluto cordiale e affettuoso a Clio
A cui ci legano i ricordi di una lunga e fruttuosa
Collaborazione professionale
Il Presidente Cinecittà instancabilmente a trovarle ragioni per agire insieme responsabilmente
Ha voluto con forza usare il diciassette marzo per dare all'Italia un'occasione di unità per consentirci di riscoprire
I tanti motivi che esistono per sentirci orgogliosi di essere italiani
In questi tempi vi sarebbe
Un grande bisogno di sobrietà di spirito di collaborazione di assunzione di responsabilità
Purtroppo su questo versante l'Italia dimostra di non riuscire ad uscire da una strada che pare a senso unico che porta sistematicamente alla divisione al conflitto
Purtroppo neppure i drammatici fatti collegati alla guerra in Libia al dramma di migliaia di profughi arrivati nel nostro Paese hanno cambiato questo scenario
Noi
Ostinatamente continuiamo a pensare che una strada per cambiare questo stato di cose va cercata così noi non ci era
Andiamo cerchiamo con i nostri comportamenti di produrre questo cambiamento non ci limitiamo a chiederlo
Scoppiano le rivolte nei Paesi del Nord Africa e i campi e i confini del deserto si riempiono di disperati in fuga
Coppi taglia regala tonnellate di vivere che le organizzazioni italiane hanno distribuito quelle persone noi non ci siamo chiesti chi sono e con chi stanno e se hanno o non hanno del petrolio
Arrivano i profughi dall'Africa noi abbiamo messo a disposizione del Ministero degli Interni tutti i posti letto disponibili presso gli ostelli gestiti dalle nostre Koper vive perché noi al primo posto per noi viene il bisogno di quegli uomini e di quelle donne il loro diritto di vivere decorosamente
Poi le autorità decideranno cosa fare ma per noi
Prima di tutto c'è la nostra responsabilità il nostro impegno io lo dico così noi siamo cooperatori facciamo così
è questa la conferma
Di un comportamento costante l'impegno delle nostre cooperative in tanti progetti di solidarietà di cooperazione allo sviluppo
Segno non stabilmente il nostro agire perché questa è l'interpretazione che diamo al bisogno di equità che sentiamo come un imperativo
Mentre l'Italia festeggia i centocinquanta anni di Unità
Il mondo cooperativo le associazioni più importanti del mondo cooperativo AGCI Confcooperative Legacoop io voglio salutare qui Rosario Ottieri Luigi ma
Inoltre per il lavoro importante che
Ci hanno consentito di fare insieme queste organizzazioni hanno deciso di dare vita all'Alleanza delle cooperative italiane
Il coordinamento stabile della rappresentanza cooperativa il primo passo formale in direzione della costituzione di un'unica e unitaria sottrazione delle cooperative italiane
Abbiamo scelto insieme di definirci alleanza come l'alleanza internazionale delle cooperative perché le nostre sono le tre associazioni italiani che compongono
L'alleanza internazionale perché allearci è quello che vogliamo fare non sarà un percorso semplice per tanti anni abbiamo collaborato tra di noi ma ci siamo anche scontrati abbiamo condiviso scelte responsabilità ma ci siamo anche con divi dici condividiamo l'insieme di valori di regole comuni ma siamo portatori di storie e di visioni diverse la consapevolezza del
Percorso ed alla sua complessità citerà a non compiere atti che mettano a rischio la possibilità
Di avvicinarci all'obiettivo
Io utilizzo le parole della relazione di Luigi Marino in occasione dalla costituzione dell'alleanza
Occorre accettare la gradualità praticare rispetto esercitarsi nella comprensione agire con lealtà noi siamo completamente d'accordo ed è così che vogliamo fare
L'Alleanza delle cooperative italiane non è un'improvvisazione non è una scelta avventata non abbiamo buttato il cuore oltre l'ostacolo non c'è chi è andato più veloce e chi ha dato più lentamente
Semplicemente
Siamo arrivati per strade diverse alla medesima conclusione l'unità della rappresentanza cooperative un bene per le cooperative e può essere un bene per l'Italia per gli italiani
Peraltro
La collaborazione tra la nostra organizzazione l'abbiamo sperimentata molte volte negli anni
Insieme noi abbiamo difeso la cooperazione da chi voleva trasformarla omologare la
Anche in maniera subdola alle imprese capitalistiche tradizionali
Insieme abbiamo su
Sì concorso al superamento di normative arcaiche e alla produzione di una disciplina innovativa per il socio lavoratore insieme abbiamo gestite le vicende qualche volta difficile e qualche volta anche drammatiche
Della riforma del diritto societario e insieme abbiamo
Periodicamente respinto i tentativi sempre vivide demolire il regime fiscale delle cooperative che lo ripetiamo ancora una volta non è un'agevolazione bensì il regime specifico delle cooperative che accompagna stabilmente l'altrettanto specifica regolazione del nostro diritto societario
Insieme
Abbiamo
Insieme
Stiamo fronteggiando gli attacchi che continuano ad arrivarci
Dal livello comunitario a questo proposito vogliamo positivamente dare atto al Governo italiano in carica e a quello precedente per avere concretamente difesi in ogni sede comunitaria la correttezza della legislazione italiana
E ci auguriamo che al più presto maturino le condizioni per una positiva e definitiva conclusione delle procedure che sono ancora aperte
Questo lavoro insieme
Al grande impegno dei cooperatori ha consentito alle cooperative italiane di vivere e di svilupparsi di produrre nei primi dieci anni del nuovo secolo un importante passo avanti
In questi dieci anni l'occupazione nelle cooperative aumentata del cinquantuno per cento il fatturato del sessantacinque per cento il patrimonio netto è più che raddoppiato
Ecco ciò è avvenuto nel contesto di un ciclo economico nazionale
Caratterizzata da una crescita lenta e incerta
Ora abbiamo deciso di compiere un passo importante che convinto vogliamo costruire solidamente dure evolvente la strada che ci porterà con la necessaria gradualità verso il traguardo dell'unità organica delle centrali cooperative
Se sapremo
C'è assumeremo coerentemente questo obiettivo
La strada sarà più semplice non dovremo prendere perdere del tempo a usare il bilancino del farmacista d'altra parte
La dico con una battuta se sul film sul bilancino ci andiamo io è Luigi Marino chi vince ci vede a occhio nudo
Se assumeremo coerentemente questo obiettivo e non useremo il bilancino del farmacista per pesare i ruoli gli equilibri
E non tireremo
Sui protagonismi sugli equilibri alla fine tanto
Se queste la scelta non ci sarà una lega Coop più forte una Confcooperative più forte un AGCI più forte alla
Fine ci sarà una grande e unica Alleanza delle cooperative italiane la grande casa dei cooperatori italiani
Legacoop
Ha il privilegio di essere
La prima tra le tre organizzazioni che hanno dato vita all'alleanza ad affrontare proprio percorso congressuale in questo nuovo contesto
Se il buongiorno si vede dal mattino senza autocompiacimento io sono felice di poter dare conto del grande consenso e della grande a piè sa che questa decisione ha sollevato nel nostro mondo ed in tutti gli interlocutori che durante la campagna congressuale abbiamo avuto l'opportunità di incontrare anzi
In molti casi abbiamo dovuto fronteggiare una sorta di competizione tra cooperatori territori settori impegnati a dimostrarci che loro l'alleanza dei fatti l'avevano già fatta da tempo la praticavano da tempo
Benissimo
Non ci sono gelosie se ci sono se questi sono i problemi che dovremo dirimere noi siamo contentissimi sarebbe un compito molto gradevole comunque queste manifestazioni vanno considerate come
Il segno di una positiva propensione ad essere protagonisti di questo processo
Il privilegio di essere i primi a svolgere questa discussione ci apporto anche nella non semplice condizione di
Sviluppare la nostra riflessione congressuale nella consapevolezza che le opinioni che esprimiamo gli obiettivi che andiamo a fissare non appartengono più
Solamente a noi ma saranno la strada lungo la quale incontreremo altri cooperatori le loro opinioni i loro obiettivi
è con questa consapevolezza e con questo spirito che abbiamo cercato di formare il nostro punto di vista rispetto al presente e al futuro della società italiana e al ruolo che il movimento cooperativo potrà svolgere
I tempi che viviamo solo densi di fatti anche drammatici che ci costringono ad una riconsiderazione sempre più rapida delle nostre convenzioni
Il cambiamento e la sua declinazione meno positiva l'incertezza sono diventati una costante di questa fase
Per essere protagonisti del futuro italiano i cooperatori non possono accontentarsi di adattarsi di subire il cambiamento ma debbono essere agenti consapevoli del cambiamento spesso
Per essere agenti del cambiamento bisogna avere un'idea dice un progetto per la società esprimere una leadership
Noi
Dobbiamo superare ogni residua visione minoritaria riaffermare con forza il nostro modello culturale in concreto la nostra idea di società e di economia che vede nelle cooperative
Un soggetto fondamentale capace di praticare in sé la giusta armonia tra lavoro economia e benessere per questo noi affermiamo che la cooperativa è l'impresa in armonia con il futuro
Per vincere questa battaglia per ampliare la nostra riflessione è necessario migliorare il sistema delle relazioni del mondo cooperativo con gli studiosi di tante discipline che come noi oggi si interrogano su quali risposte dare alla crisi e ai suoi F
Questo
Per noi è il primo congresso senza Ivano Barberini alla cui memoria va il nostro riconoscente ed affettuoso ricordo saluto
Nerina fa molto piacere
Aperti
Averti qui con noi
La Fondazione che porta il suo nome insieme agli strumenti di analisi e ricerche del mondo cooperativo potrebbero rappresentare questo ponte con il mondo della ricerca e della cultura
Ora
Bisogna combattere e sconfiggere Irina recenti cantori del pensiero unico noi abbiamo già dato grazie
Abbiamo passato vent'anni a sentirci raccontare delle meravigliose progressive sorti del cosiddetto libero mercato e delle sue implacabili regole
Abbiamo assistito con colpevoli silenzi e anche
Con qualche
Ancor più colpevole applauso alla esaltazione del libero incedere dell'individuo ci hanno spiegato in lungo e largo
Che la somma degli egoismi individuali avrebbe dato vita senza colpo ferire al benessere collettivo
L'egoismo in buona sostanza rappresentato come una nuova virtù l'egoismo come il motore della crescita gli esiti di queste teorie li abbiamo sotto gli occhi
Io
Non parlerò particolarmente della crisi delle sue ragioni
E caratteristiche in questi anni siamo diventati tutti esperti e purtroppo dovremo occuparci intensamente dei suoi effetti presenti e futuri ma della crisi una cosa voglio dirla rubando la l'ultimo lavoro di un grande giornalista in do Berselli che nella sua opera l'economia giusta sostiene la tesi secondo cui la crisi che ancora ci attanaglia è stato
Ha primariamente una crisi dovuta alla ingiusta distribuzione della ricchezza e ci ha costretti a riflettere sul fatto
Che questo non è solo un elemento socialmente o eticamente criticabile ma un elemento di grave distorsione dei meccanismi del mercato ed è la allocazione delle risorse per professor Rossi quando ha affermato che l'economia sconfitto la democrazia forse esagerava ma la difficoltà che a livello globale si incontra nel definire qualche nuova regola per la finanza
E le dichiarazioni del Ministro Tremonti che denunciano la presenza nel mercato dei beni titoli tossici di antica memoria di fenomeni speculativi
E dall'altra parte la lettura sui giornali dei nuovi bonus per i banchieri si ripropongono pesantemente il tema del
Governance globale ma forse
Molto più in piccolo potremmo e dovremmo ripensare a valorizzare una tipica virtù cooperativa
Lei qua distribuzione della ricchezza tra tutti i soggetti che concorrono produrla e forse partendo di qui partendo da queste esigenze da questa convenzione noi possiamo proporre un nuovo paradigma per economia e società
Noi diciamo che serve un nuovo equilibrio serve una nuova armonia
Ho letto stamattina ho simpatico pezzo di un giornalista che oltre le armi definito un diesel la cosa non mi dispiace per nulla ma
Si vede la dimensione diesel normalmente sono piuttosto abbondanti di
Di peso
E ha giustamente infondo citato una lezione su una nota e della serie dovete esprimervi anche in un'altra maniera se volete essere capiti forse ha ragione però forse
Forse bisogna riconsiderare delle parole verrebbe vi propongo queste armonia
è una parola che va usata uno felicità è una parola che va usata o no equilibrio è una parola che va usata o no
Perché se le uniche parole sono quelle di quel vocabolario noi non vogliamo essere capiti
Noi vogliamo essere capiti con questo vocabolario con il nostro modo di esprimerci perché noi siamo un modo diverso di fare l'economia e di stare nella società e non siamo disposti a usare
Il vocabolario degli altri
è una storia finita
Noi abbiamo la nostra cultura abbiamo la nostra identità abbiamo i nostri valori
Piacciano o non piacciano forse c'è qualcuno
Che invece di chiedere a noi di cambiare il vocabolario forse potrebbe fare un pochino di ginnastica per capire
Cos'è che vogliamo dire quando parliamo di queste cose e magari nel merito possiamo essere d'accordo di sentire
Però c'è un grande problema di cultura c'è anche un grande problema di pigrizia
Continuare a scrivere cooperative rosse oggi forse esattamente un grande esempio di pigrizia lo dico a tutti i giornalisti
Usate il tricolore usate l'arcobaleno usate l'auto usate quello che mi pare
Però provate a capire che c'è
Che le cose cambiano e le cose cambiano anche dai loro seni esiti è testimone di quei segni non lo vuole capire è l'unica indietro non i tempi
Noi
Pensiamo ad un futuro dove ci sia più equilibrio più equilibrio uno di quelle parole nuove o molto vecchia tra individui e comunità
Tra attività economiche non economica tra iniziativa pubblica iniziativa privata
Noi pensiamo un futuro dove la società non è la somma di individui isolati ma è fatta di persone che costituiscono comunità e la società e la comunità delle comunità
Una società che vede i cittadini continuamente protagonisti e responsabili della vita democratica e della crescita civile ed economica attivi non solo nel momento elettorale non so come
Potremmo chiamarla ecco qui i nostri amici potrebbero aiutarci a trovare un nome che funzioni sulla base del quale ci si possa capire
Gli inglesi parlano tanto di big society in Germania di economia sociale di mercato negli Stati Uniti e dei beni comuni il professor Zamagni
Parla di economia civile e siamo riusciti a dire green economy e abbiamo detto nette e canoni
E sociale economica è vietato dirlo o si può dire no perché alla fine di tutti questi metto il punto e se pensassimo che i dentro noi definiamo l'economia sulla base della tecnologia
E se la definisce IMO sulla base
Dell'emissione del volere del pensare dei bisogni degli uomini e del del donne forse
Interpreteremo un po'meglio i problemi
Che abbiamo di fronte quindi e quindi noi siamo pronti esercitarci sul nuovo ma allora come avete potuto notare tre quattro parole in inglese riesco dirle persino io
Detto questo ormai è chiaro che la sola chiave economico individualistica non è in grado di rispondere è sufficientemente alle domande di democrazia di equità dica recita di welfare e la stessa difficoltà la incontra il binomio stato mercato è venuto il momento di pensare e costruire un nuovo equilibrio che punti ad un nuovo protagonismo sociale
Questa affermazione non può lasciare intendere un atteggiamento che mette in conto il ridimensionamento del ruolo pubblico
E dello Stato che con le politiche pubbliche all'obbligo di garantire l'esigibilità dei diritti fondamentali dei cittadini
Così come
D'altra parte non si intende mettere tra parentesi la funzione del mercato dalla misurazione dell'efficacia e dell'efficienza nell'allocazione delle risorse
Ciò che serve è un pensiero del dopo crisi perché molto di quello che sosteneva il pensiero pre-crisi è andato fuori uso
E non è più utilizzabile a capire ciò che è accaduto può aiutarci la terribile dinamiche della centrale nucleare di Fukushima
Prima produceva Energia
Era un elemento positivo della dinamica economica giapponese
Ma conteneva in sé un grande pericolo quando fattori naturali severi si sono scatenati la centrale diventata fonte di pericolo
E di terribili danni oggi è bloccata inservibile e ancora potenzialmente in grado di produrre grandi danni
Di fronte a questi terribile venti si è soliti dire non bisogna agire in preda all'emozione
Sinceramente io non ne sono sicuro di fronte a fatti così enormi il cuore può arrivare dove la mente non arriva
Può avvertire meglio di tanti sismografi il rischio di mettere in serio pericolo il futuro della nostra pianeta di intere generazioni
Il cuore può aiutarci a ricordare che non sappiamo tutto e non possiamo tutto in fondo può aiutarci ad avere paura forse tutto questo merita qualche cosa in più di una pausa di riflessione
Certo
Bisogna cambiare le regole di funzionamento dei mercati globali cambiare gli strumenti di controllo serve una nuova governance globale ma tutto questo non sarà sufficiente
Se non si riusciranno produrre le condizioni per una nuova cittadinanza attiva
Per un nuovo protagonismo sociale se non si farà crescere la pianta di una nuova economia sociale di mercato capace di produrre un nuovo compromesso tra capitale e lavoro tra funzione dello Stato del me Cato un arruola relazione tra interesse individuale e benessere comune un nuovo equilibrio tra presente e futuro noi non abbiamo tutte le risposte a queste domande
Ma abbiamo la voglia la volontà di partecipare a questa ricerca nella convinzione
Che i principi basilari su cui si fonda l'agire cooperativo possono rappresentare una parte solida
Delle fondamenta su cui costruire questo nuovo edificio
L'adesione libera e volontaria il controllo democratico dei soci la loro partecipazione economica le equa distribuzione dei risultati l'autonomia e l'indipendenza la cooperazione tra cooperative e l'impegno verso la comunità la solidarietà
Questi sono i principi basilari di tutte le cooperative nel mondo sono i nostri principi sono i principi che iscriviamo a fondamento della nostra identità insieme ai valori e ai principi della nostra Costituzione nazionale
Il lavoro come elemento centrale fondamento dalla comunità la libertà l'uguaglianza la pari dignità sociale di tutte le persone la democrazia la partecipazione la responsabilità
La sussidiarietà l'inclusione sociale la polarizzazione del merito la libertà e la finalità sociale dell'impresa economica il pluralismo delle forme di impresa la partecipazione dei lavoratori la coesione sociale
La diffusione del benessere lo sviluppo delle tutele sociali noi siamo sicuri che questi valori e princìpi sono parte essenziale dell'identità delle altre organizzazioni cooperative dell'alleanza
Così il riferimento costante di Confcooperative la dottrina sociale della Chiesa
E richiamo di AGCI al pensiero laico e liberale incarnato tra gli altri da Meuccio Ruini potranno rappresentare un terreno fertile per l'elaborazione di una nuova identità della cooperazione italiana
Purtroppo
Questi valori sembrano vacillare nel concreto procedere della vita politica istituzionale del nostro Paese noi guardiamo con molta preoccupazione al crescere di derive populistiche nel nostro Paese e in molti società sviluppate
Lungo questa strada si incontra meno democrazie più paura combattere e sconfiggere queste derive deve essere un impegno prioritario sia per la politica che per le forze sociali ed alla cultura
Per affrontare un mare in burrasca e trovare una nuova rotta è necessario una guida capace e rispettata un equipaggio affiatato una grande collaborazione tra tutti coloro che sono sulla barca queste non sono le condizioni dell'Italia di oggi
L'interminabile transizione politica che ci ha portato dalla Prima alla Seconda Repubblica
Non ci ha portato dalla Prima alla Seconda Repubblica Maccia abbandonato con un colossale ingorgo do i poteri tendono a non rispettarsi ed confliggere la fine delle ideologie
Ci ha consegnato partiti Pretta porte e dove si entra e si ESA San
Si riesce senza tante spiegazioni
Lo spauracchio di elezioni sempre dietro la porta premiano
Politiche di ricerca e mantenimento del consenso
Contro scelte politiche di lungo periodo in grado di affrontare alla radice i problemi di fondo strutturali che zavorrano la possibilità
Di crescita del nostro Paese
In questa
Fase servono un governo una maggioranza parlamentare in grado di governare ed in particolare capace di promuovere una fase di crescita per l'Italia
Bisogna selezionare priorità di intervento ed evitare scontri frontali tra poteri diversamente se queste condizioni non si possono produrre è meglio tornare al giudizio degli italiani
Peraltro
Noi riteniamo che per affrontare le questioni fondamentali del lungo periodo sarebbe necessaria una condivisione larga degli obiettivi delle soluzioni se si cambia direzione frequentemente non si arriva mai al traguardo
Durante la crisi abbiamo dato atto al Governo di azioni importanti
L'estensione della cassa integrazione in deroga la moratoria dei debiti sulle piccole e medie imprese le iniziative per la stabilizzazione del sistema bancario per il contro lo della finanza pubblica il Progetto per l'housing sociale ma il tema con cui bisogna misurarsi oggi è il tema della crescita
Per farlo bisogna indicare gli italiani una prospettiva credibile per mobilitare le energie morali civili ed imprenditoriali
Questa indicazione in questo momento non si riesce a vedere un tentativo in questo senso è stato compiuto in questi mesi dalle rappresentanze sociali nel vero lo sforzo di definire una serie di obiettivi di strumenti utili
Al loro perseguimento su molti argomenti si sono trovati posizioni condivise ed interessanti ma sul tema della competitività della produttività l'accordo non sia ancora trovato noi lavoriamo
Perché anche su questi punti si possa trovare un'intesa perché è per noi le divisioni sindacali non solo un'opportunità ma sono un problema serio
E quindi siamo impegnati a promuovere un confronto che consenta di approfondire la valutazione intorno i temi del lavoro dalla partecipazione del reddito
Delle tutele del nuovo contesto che la globalizzazione e l'innovazione propongono il tema della produttività del lavoro è un tema decisivo Ai fini della crescita
è un tema che interessa anche il mondo della cooperazione
Che a partire dall'esigenza di superare l'incongruenza tipica del nostro Paese che vede un alto costo del lavoro per l'impresa è un basso salario per il lavoratore è pronto a mettere in campo le proprie per gli enti che dimostrano come il coinvolgimento dei lavoratori nella gestione delle imprese e nei risultati delle stesse abbia effetti positivi nella produttività e rende più stabile l'occupazione
Lo scenario della rappresentanza visto recente di importanti cambiamenti
Le associazioni dell'artigianato del commercio noto vita R.E.T.E. imprese Italia che ha sicuramente aiutato anche noi operatori a procedere in questa direzione
E il confronto con questo nuovo raggruppamento sarà uno degli obiettivi che vogliamo perseguire in questo nuovo contesto anche il confronto con Confindustria con l'associazione delle banche italiane è
Sicuramente
Passibile di significative no novità
Tutti insieme dovremmo riprendere il tema della rappresentanza e della rappresentatività più oltre parleremo del tema del dumping contrattuale ma appare a tutti molto chi ha a Roma che il rispetto della libertà di associazione non può fare a meno del rispetto della rappresentatività pena uno svuotamento dalla democrazia
Ci siamo abituati a pensare che il cambiamento
è la globalizzazione certo lo è ma il tratto sostanziale starei Grando nel grande cambiamento dei ritmi di crescita eravamo abituati a un mondo dove i ricchi diventano più ricchi e poveri più poveri
Ora in pochi anni cambiato tutto la Cina conclude il decennio con una cresta il centosettanta per cento l'India del centotre e ci fermiamo questi due
L'Italia ha chiuso il decennio pressoché allo stesso livello della partenza non parliamo poi
Di bilancia dei pagamenti di debito pubblico chi è indebitato e chi è il proprietario del debito cambia l'assetto del potere economico e con esso cambia l'assetto del potere politico diventa chiara l'esigenza di un governo della globalizzazione
Adesso si sente tanto la mancanza dell'Europa abbiamo un mercato unico una moneta unica ma non abbiamo una politica unica ci vuol
Avrebbero gli Stati Uniti d'Europa se vogliamo parlare di federalismo del federalismo che servirebbe davvero l'Italia forse è di questo federalismo che dovremmo discutere
Se l'Europa vuole uscire dalla trappola della bassa crescita dovrà interrogarsi
Sui metodi per avere una politica che è una leadership riconosciuta e dovrà uscire dall'illusione passatista per cui l'obiettivo del mercato unico è sufficiente a surrogare la mancanza di una visione europea
In questo contesto deve sconfiggere l'idea con la quale noi operatori ci siamo scontrati spesso in Europa secondo cui la realizzazione del mercato unico e conseguentemente
Della concorrenza perfetta possano giustificare o addirittura richiedere la riduzione a Dolo un delle diverse esperienze imprenditoriali ed economiche realizzate nei diversi Paesi
Prima si arriverà a capire questa cosa meglio sarà per tutti
I problemi del nostro Paese sono noti nel corso dell'ultimo decennio quindi ben prima che si manifestasse la recessione mondiale l'Italia ha registrato un tasso di crescita costantemente inferiore di circa un punto rispetto a quello degli aiuti degli altri Paesi europei
Hanno pesato ritardi storici il dualismo nord-sud insufficiente dotazione infrastrutturale l'inefficienza del sistema pubblico del debito pubblico
L'inadeguatezza del sistema formativo la bassa capacità di attrarre investimenti esteri la virulenza della criminalità organizzata la denatalità la piccola dimesso dell'impresa
Il basso livello di spesa per ricerca innovazione e l'alto tasso di irregolarità delle attività economiche
Era attivo cattivo funzionamento della giustizia
Vorrei dirlo semplicemente non è una classifica e mi sono fermato dieci
In questo contesto la cooperazione accresciuto il suo peso con numerosi in prese fatturato addetti molte cooperative hanno aumentato la loro dimensione posizionando se i vertici delle classifiche del proprio settore di attività altre ci sono profondamente ristrutturate la dimensione media aumenta
Su questo scenario si è abbattuto partire dal due mila otto la crisi economica internazionale più violenta del secondo dopoguerra la crisi ha messo a nudo non solo la fragilità ma anche l'iniquità e i rischi insiti nel modello di sviluppo adottato
Da buona parte quelli sviluppati di fronte alla globalizzazione la cresta incontrollata degli scambi finanziari un modello ingiusto quando funzionava perché aveva ampiamente aveva ampliato enormemente i differenziali delle retribuzioni invertendo la tendenza in corso dal dopoguerra ancora più ingiusto
Quando è
Saltato
Perché si sono posti a carico degli Stati e quindi dei cittadini i costi sociali ed economici della crisi con esclusione dei debiti pubblici ma la crisi apporto anche domande che riguardano stili di vita consolidati
E suggeriscono di ripensare in chiave nuova i tempi di lavoro l'organizzazione dei consumi il rapporto con l'ambiente con la natura i valori di fondo intorno i quali una società si auto organizza
La crisi ha colpito pesantemente anche il mondo cooperativo intaccando né fatturati che redditività l'impatto è apparso l'esterno meno duro solo perché i valori di riferimento i patrimoni intergenerazionali
E le tante forme di solidarietà tra i soci hanno consentito di attutire gli affetti sull'occupazione quindi
Le cooperative sono state colpite come le altre imprese ma hanno reagito diversamente infatti hanno reagito le imprese mutualistiche che solidaristiche hanno deciso di rinunciare agli utili piuttosto che al lavoro
La crisi conferma c'è ve ne fosse l'esigenza che le cooperative sono imprese vere e veramente diverse dalle altre imprese perché essere società di persone è molto diverso dall'essere società di capitali
Questa strada però non può essere percorsa all'infinito bisogna agire per ricostruire produttività e competitività la ricorso e dei margini è indispensabile per il futuro dell'impresa e la buona salute dell'impresa è il presupposto indispensabile della buona occupazione
Sì confermo una volta di più che per essere buoni cooperative bisogna essere in prese eccellenti l'eccellenza tuttavia non si qui sta una volta per tutte tutte le cooperative le grandi e le piccole devono sapersi misurare con i nuovi assetti e le nuove dimensione dei mercati
Anche noi siamo chiamati ad affrontare e risolvere le sfide della dimensione del rafforzamento patrimoniale dell'impresa dell'innovazione dell'internazionalizzazione
La convinzione e l'impegno dei soci cooperatori insieme la qualità le competenze dei merger cooperativi saranno decisivi per vincere queste sfide
Le caratteristiche inedite strutturali della crisi hanno colpito il nostro Paese già appesantito dalla crescita lenta e da un pesantissimo debito pubblico con un affetto che è andato oltre i dati economici
Ciò che osserviamo con più preoccupazione è una significativa per detta di fiducia nel futuro nella capacità delle istituzioni dalla società di correggere la rotta e produrre nuove opportunità per i cittadini
Noi non siamo pessimisti tutt'altro
Ma non possiamo non vedere
Crescere la preoccupazione e in qualche misura la paura
La paura degli imprenditori anche cooperativi di non farcela davanti all'incalzare dei nuovi competitori e arrivisti e al ridimensionamento della spesa pubblica
La paura dei giovani e delle loro famiglie di dover vivere in una società che non sa più produrre lavori stabili
E tutele sufficienti la paura degli adulti degli anziani dei soggetti più deboli per il progressivo deterioramento delle protezioni sociali
La paura che si blocchi la sensore sociale che ogni prospettiva di mobilità sociale quindi non si possa migliorare la propria condizione
Tutto questo influenza i rapporti tra le persone alimenta la frammentazione la chiusura promuove la convinzione che l'unica cosa che si può fare è difendersi da tutto e da tutti
E sperare che passi
Diciamo queste cose preoccupati e impegnati a fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per uscire da questa situazione non ci interessa partecipare a dibattiti con c'entrate a stabilire di chi ha la colpa ormai sono tre anni che stiamo rincorrendo di chi ha la colpa adesso sarebbe ora di cominciare a pensare del che cos'è che bisogna fare
Non ci interessa quindi partecipare a questi dibattiti
E anche perché
Siamo convinti che se di colpe si tratta non andrebbero assegnate a un Governo o a un partito ma molto più propriamente a qualche generazione di italiano mi che hanno ipotecato pesantemente una larga fetta del futuro non
Del loro futuro ma dei figli e dei nipoti e di queste generazioni chi ha la metà fa sicuramente parte
Ma adesso l'obiettivo per tutti deve essere quello di portare l'Italia fuori da questa situazione
Occorre un colpo d'ala bisogna riprendere con decisione il percorso della crescita per farlo occorre produrre un nuovo clima di responsabilità e di fiducia collettiva
Responsabilità adesso è diventato una parola di moda Totti sono diventati responsabili
Forse stiamo urlando una parola che ad un certo punto non potremo più usare
Occorre un colpo d'ala bisogna riprendere con decisione il percorso della crescita per farlo occorre produrre nuovo clima di responsabilità e di fiducia collettiva senza crescita economica
La società si blocca senza crescita economica non ci sono nuove opportunità e le distanze e le diseguaglianze aumentano alla base della nuova stagione della cresta bisogna mettere
La valorizzazione e la persona umana la condivisione dei valori il rafforzamento della società solidale
Bisogna puntare sul lavoro sull'economia e non
Sulla finanza su una più equilibrata distribuzione dei redditi e anche dei carichi fiscali
Sullo sviluppo sostenibile sia dal punto vista ambientale che sociale legato a prospettive di lunga durata che valorizzi e di opportunità alle donne i giovani
Questa idea di crescita non può non fare riferimento alla necessità di inserirsi per le imprese l'economia italiana nelle di grandi dinamiche globali né i migliori processi di innovazione nella messa in valore delle tante eccellenze nazionali
A questo proposito un piccolo una piccola nota fuori
Dallo schema
In questa fase si discute molto delle piccole dimensioni delle imprese italiane
Dall'altra parte noi viviamo il paradosso che c'è una cooperative grande non è più una cooperativa secondo la vulgata della serie hai da muri perché se piccolo non va e grande non sei cooperativa
Noi dove diavolo andiamo
Io credo che sarebbe ora di cambiare questo tipo di approccio e dovremmo seriamente discutere del peso del significato e del valore che le cooperative tutte piccole medie e grandi hanno assunto dentro il panorama dell'economia italiana
Le grandi cooperative hanno un problema in più magari
Che è quello di trovare le forme della partecipazione della responsabilità della condivisione
Ma questa è una scommessa di tutti i giorni perché
C'è qualcuno che ci dice che far funzionare bene un'impresa è un compito così semplice
E allora anche qui vorrei chiedere a qualcuno che commenta
Il la vita il modo d'essere delle imprese cooperative che quando mi telefona mi fa questa simpaticissima osservazione Presidente
Nonostante
Si atte delle cooperative
Nella crisi riuscite attenere
E io gli rispondo esclusi ma a lei l'idea che noi rischiamo proprio perché siamo delle cooperative non gli è mai passata per la testa
Cioè il fatto di essere una cooperativa di avere dei soci avere una partecipazione avere una responsabilità perché
Deve essere un guaio perché deve essere un problema
Perché avere dei soci deve essere un elemento di debolezza
Perché essere grandi e dovere gestire questa democrazia deve essere qualche cosa di non abbordabile
Vede io credo che anche qui ci sia uno di quei terreni di lavoro di comprensione di scavo che ci può aiutare a far capire meglio ciò che siamo noi e ciò che bisognerebbe fare
C'è insieme a tutto questo alla grande dimensione anche il bisogno di un nuovo protagonismo dei luoghi ed alle persone
Le cooperative si sa non delocalizzano vivono una profonda simbiosi con le comunità dalle quali traggono origine e sono profondamente segnate
Ma a loro volta né influenzano significativamente la vita forse senza facili illusioni velleitarismi un po'dell'energia necessaria a quel colpo d'ala che serve per far ripartire l'Italia potremmo cercarla e trovarla qui
Nella micro dimensione degli individui e dei luoghi in sostanza nelle comunità
Lega Coppa lanciato a ridosso di questo congresso un progetto per la promozione delle cooperative di comunità
Con la convinzione che la paura il pessimismo indotti dalla crisi vadano combattute in primo luogo cercando di dimostrare che non è per nulla vero che l'unica cosa che si può fare oggi è aspettare anzi
è proprio questo il momento per agire per scommettere sulle proprie capacità per inventarsi qualche cosa che fa cambiare ciò che non ci piace per risolvere i problemi che ci assillano questa proposta che punta sulla disponibilità dei cittadini ad assumere
L'iniziativa a farsi carico di una parte dei problemi collettivi a collaborare per la loro soluzione crea anche cerca anche di rispondere alla sempre più evidente difficoltà delle pubbliche amministrazione ad affrontare per carenza di mezzi una parte sempre più consistente dei bisogni che si sviluppano nella società
Cooperative tra utenti per la realizzazione e gestione di servizi essenziali
Che la ridotta dimensione di queste comunità non rendere più sostenibili cooperative per gestire i cosiddetti alberghi diffusi e recupero di borghi abbandonati cooperative per realizzare gli STIR insieme impianti fotovoltaici
Cooperative per la valorizzazione dei prodotti dei mestieri in via di abbandono e perché no e perché no
Al prossimo referendum tra l'acqua del Sindaco e l'acqua dall'S.p.A. non si potrebbe io dico dovrebbe
Discutere e proporre anche l'acqua dei cittadini che l'acqua se la bevano e la usano
E glielo rostro se guadagnata un Nobel
Per l'economia dimostrando che l'autogestione degli utenti non
A Bologna in America è più efficiente ed economica della soluzione private di quella statale
Se ne può parlare noi siamo pronti a parlarne non ci piacciono i sì e i no a noi piace molto di più ragionare sul che cosa fare
Anche dopo centocinquant'anni dall'unità
Dall'unificazione l'Italia è tra i Paesi sviluppati quello che presenta
Dei maggiori differenze territoriali
La risposta giusta non è certamente la divisione
L'Italia è più piccole ne siamo convinti sarebbero tutte più deboli dei nuovi scenari del mondo L'Unità infatti non è solo un valore ideale anche una risorsa economica per tutelare del Paese è il solo modo per avere più ruolo nell'Unione europea nel contesto iter nazionale ma bisogna affrontare seriamente il nodo del dualismo territoriale per lo sviluppo del Sud servono adeguate politiche investimenti pur l'ICI all'interno di una forte e condivisa visione nazionale superando le trappole degli egoismi di corto respiro e gli spinelli rivendicazioni ismi
Bisogna impiegare bene le risorse comunitarie nazionali
Sviluppando una forte e leale collaborazione tra Governo nazionale e Regioni e bisogna costruire una cornice forte di legalità per consentire alle persone all'impresa di poter lavorare tranquillamente e di competere in un mercato pienamente libero e in
Venne da condizionamenti criminali serve più Stato nel sud ma serve anche più spirito civico noi vogliamo fare la nostra parte a partire dalla cooperazione già esistente ed allo sviluppo della presenza di grandi cooperative nazionali
Che hanno scelto di stare nel Mezzogiorno a questo proposito voglio ricordare l'esempio delle tante piccole grandi cooperative che
Nelle aree più esposte alla pressione dell'organizzano i mali ma mafiose sono quotidianamente impegnate a creare lavoro e benessere per i soci e per le comunità nelle quali operano insieme alle altre imprese sane
S rappresentano l'infrastruttura territoriale positiva su cui fondare l'avvio di un domani diverso
Il le ringrazio tutte a nome di tutti riconoscendo e sapendo che i rischi che corrono sono grandissimo
A questo
Grazie
A questo punto vi
Vorrei fare una nuova dei congressi di solito non si fa
L'indovinello eh che cos'è questo qui
Alzi la mano chi ha pensato che è un pacco di pasta
Non vedo neanche una mano ebbene sì questo è un pacco di pasta
è un pacco di paccheri
Paccheri prodotti dalla
Cooperativa pasta i grani Annesi
Tre anni fa la cooperativa parta e che l'Agnelli sia vista incendiare il proprio stabilimento io la mattina dopo ero lì con Giovanni il Presidente
A discutere
Del come fare a riprendere la produzione il problema è
Che i pasta i gradi Annesi sanno lo stabilimento in un palazzo storico del mille ottocento alto quattro piani
E la prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di Regione anni lascia stare
Passo lì vediamo che succede ma noi adesso ci facciamo bello stabilimento in pianura tutto piano tutto quadro con tutte le macchine in linea che lei della pasta si va veloci a farla e Giovanni ma guardato
Come posso dire inorridito e ma detto Presidente
A Gragnano la parte si fa così
Noi sono trent'anni che la facciamo lì e lì la vogliamo fare e tu vedi di darci una mano perché noi vogliamo rifare lì il nostro pastificio
Beh sinceramente
Non era facile da immaginare per me che lì in quel palazzo si potesse rifare un pastificio
Ebbene una settimana fa a Gragnano con la festa del paese abbiamo inaugurato il pastificio della cooperativa de los esso palazzo dell'ottocento in quei quattro piani con i soci vestiti dalla festa con la cravatta tutti quanti che ci dicevano
Perché Presidente noi siamo dei cooperatori e noi facciamo così
Io credo che questo sia il più bell'esempio che noi possiamo portare all'Italia della sfiducia all'Italia del non ci si può fare invece l'Italia del noi ci proviamo noi lo facciamo
Noi
Mettiamo
Colpa che ero
In una confezione dove ci potrebbe stare un anello
Un brillante un diamante per noi un pacchiano
Vale un diamante e credo che questo sia un italiano un po'diverso da quelli che non ci capiscono
Noi vogliamo quindi
Sostenere confermare l'impegno di Legacoop sostegno delle cooperative costituite per gestire i beni sequestrati confiscati alle mafie
Per vincere le mafie non basta a restare condannare i mafiosi
Bisogna anche dimostrare che i beni accumulati collettività Grameen ali possono essere recuperati in modo produttivo per attività legali per questo vogliamo guardare anche alle imprese confiscate non solo immobile terre inizia in questa direzione peraltro possiamo già annoverare qualche dall'esperienza potrei tirarmi fuori dalla tasca un sacchetto di caffè una bottiglia di vino molte altre cose che arrivano di qui non lo faccio ma
Nel nostro cuore questa sensazione il sapere e ci sono dei giovani che ogni giorno producono in quella condizione è qualcosa che ci accompagna e ci aiuta quotidianamente
La crisi aggravato le diseguaglianze le disparità sociali ne usciremo veramente solo se sapremo ridurle le disuguaglianze di reddito si affrontano con retribuzioni reali più alte
Legate ad una maggiore produttività del sistema e del lavoro e con meno tasse sul lavoro e sull'impresa e che rivestono gli utili per lo sviluppo compiuta se sulle rendite sui patrimoni oggi non tassati che è una lotta feroce all'evasione fiscale
La diseguaglianza di genere di generazione si affrontano con politiche pubbliche ecco nella si attiva e coerenti del mondo imprenditoriale peraltro più donne più giovani nell'impresa anche nei posti di comando ne rafforzano la competitività e le proiettano nel futuro con questa consapevolezza
Decidiamo con questo congresso una maggiore presenza femminile e giovanile degli organismi di Legacoop e sollecitiamo le cooperative aderenti a muoversi nella stessa direzione
La disparità di prospettive si affrontano con una scuola migliore più aperta al merito nella quale veramente come dice la Costituzione i capaci e meritevoli anche se privi di mezzi hanno diritto a raggiungere i gradi più alti degli studi
Per questo pensiamo che la rigorosa tutela dei conti pubblici giusta e inevitabile relazione anche gli impegni comunitari debba saper trovare spazio agli investimenti per la competitività futura del nostro Paese
Scuola università ricerca infrastrutture materiali e immateriali
Energie rinnovabili possono essere i costi dell'oggi ma sono certamente i guadagni per il futuro e poi ci sono le diseguaglianze legate all'istruzione personali e familiari
L'Italia investe poco in politiche e i servizi per la famiglia per l'infanzia per la disabilità per la vecchiaia
Il peso dell'assistenza e sulle famiglie sulle donne in particolare ne paghiamo i costi in termini di minor contributo femminile al lavoro di denatalità di ampliamento della disparità sociale
La cooperazione sviluppato in questi campi presenze importanti e innovative la cooperazione sociale la mutualità volontaria la cooperative tra medici
Accanto alla necessità dalla necessaria presenza pubblica la presenza della cooperazione costituisce un fattore importante di efficienza e di economicità del sistema di protezione sociale
E dunque in un quadro di risorse pubbliche limitate
Di sostenibilità di lungo periodo per difenderle svilupparla per rafforzare le sinergie tra i vari settori e per meglio evidenziare sostenere allo Legacoop ha dato vita ad uno strumento il Progetto salute con il quale vogliamo diventare protagonisti anche in questo contesto
Le questioni della legalità del buon funzionamento dei mercati non riguardano solo le regioni dove più forte la presenza della criminalità organizzata in realtà
Interessano sia pure in modo diverso tutte le aree del Paese e buona parte dei settori economici denunciamo da tempo l'estendersi di forme di concorrenza sleale
Promosse da imprese la cui competitività si fonda non certo sull'innovazione sulla qualità ma sull'impiego di lavoro nero o irregolare
E sul ricorso massiccio all'evasione degli obblighi contributivi e fiscali
E anche sulle iniziative di dumping contrattuale messi in atto da rappresentanze associative purtroppo anche cooperative che promuovono accordi al ribasso con sindacati di dubbio consistenza
Danneggiando i lavoratori coinvolti e le imprese concorrenti questa forma di concorrenza sleale vanno combattute senza esitazione e senza timidezza anche in
Questa fase di faticoso ripreso non si può
Essere nessuna tolleranza per le imprese che vi fanno ricorso ne va della sopravvivenza dell'impresa Cesare regolari
Colgo l'occasione del Congresso per ribadire chiese come lega delle cooperative dovessimo accertare comportamenti di questo tipo all'interno della nostra compagine associativa non i sette avremmo ad escluderne i responsabili e coerentemente chiediamo alle cooperative aderenti allega copia di non collaborare in alcun modo con imprese che operano irregolarmente
Legacoop continuerà con decisioni insieme a tutta l'alleanza delle cooperative italiane nella lotta di contrasto alle cooperative regolari guardate questa partita non prevede il pareggio
O fuori loro o fuori noi e quindi fuori loro la nostra iniziativa ha ottenuto risultati
Sollecitando l'attenzione e l'impegno dei ministeri interessati in particolare Ministro del lavoro dello sviluppo economico ma non basta
Sono ancora troppe le cooperative che sfuggono alla vigilanza e troppe le amministrazioni pubbliche che tollerano o addirittura solo lei citano nell'esecuzione degli appalti e ricorso ai contratti pirata avendo toccato il tasto dei pubblici appalti ancora una volta
Dobbiamo denunciare lo scandalo dei ritardi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni in particolare di quelle locali e sanitarie
Lo scandalo si aggrava nelle dimensioni e nei tempi e penalizza ovviamente le imprese sane quelle che pagano regolarmente stipendi e contributi
Il risanamento dei conti pubblici non può essere realizzato a danno di questi in prese anche perché
Voi lo pagheranno i cittadini utenti sotto forma di servizi scadenti e l'intera Società in termini di estensione dell'illegalità
E quindi il nodo va risolto senza indugi con provvedimenti finalmente efficaci
Noi siamo per un libero mercato è un membro del mercato ben regolato nel quale possono agire liberamente tutte le forme di impresa nel rispetto delle leggi e perseguendo le loro finalità
Un mercato più libero più aperto con regole certe ed applicate ne siamo convinti all'ambiente competitivo migliore per favorire la crescita delle imprese anche di quelle cooperative che per stimolare né la competitività in ambito europeo e globale
Un mercato alla cui regolazione sappia riconoscere rispettare e valorizzare le diverse finalità delle diverse tipologie societarie
Per quanto ci riguarda in particolare i valori identitari le finalità mutualistiche intergenerazionali i vincoli dell'impresa cooperativa
Già da tempo siamo convinti con mercati in cui siano presenti i soggetti imprenditoriali con finalità diverse è un mercato più efficiente oggi questa nostra convinzione sta trovando autorevoli conferme sul piano scientifico e autorevoli seguaci
Sul versante politico istituzionale
A questo punto mi compete doverosamente una osservazione sulla vicenda del giorno la vicenda Parmalat Lactalis
I profeti della concorrenza perfetta
Molto discutono sull'opportunità e l'utilità dell'intervento dello Stato e del calo del Ministro Tremonti per consentire l'eventuale entrati in gioco di un gruppo in grado di mantenere in Italia il controllo di questo importante gruppo alimentare
Certo la materia è delicata ma quantomeno
Bisognerebbe essere tutti d'accordo sulla reciprocità stesse regole per tutti e quindi anche
Per
I francesi ma io vorrei fare un paio di domande I profeti dalla concorrenza perfetta
Che riguardano un po'il passato
I produttori di latte italiano
Organizzati in cooperativa proprietari di Granarolo ci sono trovati a sbattere il muso
Contro la Parmalat di Tanzi che per dieci anni gli ha fatto la concorrenza ha comprato le macchine nuove ha fatto la pubblicità e ha fatto quello che gli pareva
I soldi di cento mila italiani a cui si è dimenticata di restituirli a proposito di parità di condizione del mercato quando è finita quella vicenda e c'è stato il crack Parmalat
Grava Rolo cioè i produttori di latte associati si sono trovati a sbattere il naso in una signora Parmalat due che in forza di una legge dello Stato era stata alleggerita dei debiti che aveva
E quindi la nuova Parmalat si è trovata leggera accorre contro una Granarolo che si era sì comprata Lajolo fallita ma che se l'è pagata fino all'ultimo centesimo è anche risanato il l'area dove stava lo stabilimento perché era piena di schifezze
Alla fine sentiamo dei simpatici signori che dicono
Cosa volete mai Granarolo non c'ha i soldi per comprare Parmalat
Domanda ma se Teri tanto più bravo potevi virtù a fare quello che si faceva
Perché provaci tu accorre contro tanti che c'ha i soldi che non dà indietro gli italiani provaci tu a correre contro una Parmalat che parte senza avere debiti e ci ha tutti gli investimenti fatti poi alla fine mi viene a dire perché io non sono bravo B
Forse sarà meglio che ci mettiamo d'accordo sul come deve essere il prato il campo noi vogliamo un campo livellato sempre quei signori lì
Dovrebbero dire che quella fabbrica la quell'azienda la secondo le loro teorie
Doveva sparire dal mercato
E sia del mercato non ci fosse stata
Forse Granarolo aveva qualche soldo in più per decidere cosa fare e l'avrebbe fatto nel rispetto delle regole quindi
Mercato libero piena concorrenza tutto quello che volete però
Smemorati niente perché noi pazienza ce l'abbiamo ma di fare la figura di pistola non ci va proprio perché
Quindi pronti a discutere ma senza revocare in dubbio quello che è successo senza dimenticarsi quello che è capitato
E allora se oggi si produce una condizione per la quale si possa ridiscutere che cosa fare noi diciamo ben venga si possa discutere ben venga si possa discutere
Ben venga noi
Non per noi
Ben venga per tutte le imprese che vogliono in una condizione di parità
Di provare a competere d'altra parte per gli altri ragazzi la padrone avute non pretori bilanci non mi pare che sia esattamente una maniera molto trasparente per stare sul mercato e consentirvi di comparare se loro sono non solo più forti o se deve abbondare in giro gli zero zero sette per scoprire come sono sistemati dal punto di vista aziendale quindi
Per dirla come
Somma noi la vediamo noi siamo convinti che in questo momento sia necessario un intervento sia utile che il sistema finanziario pretori Alitalia
Hanno consideri questa vicenda e decida se reputa di essere nelle condizioni di avanzare una proposta se lo sarà per la parte che ci riguarda come mondo cooperativo
Staremo nella partita e ci stiamo da produttori ci stiamo da industriali ti stiamo da valorizza tori del latte degli agricoltori italiani queste il nostro mestiere se c'è chiedete un altro non siamo la vostra Spesal non siamo adatte a risolvere il problema che avete per questa parte che invece noi in campo siamo disposti a starci e vogliamo fare la nostra parte
Noi siamo ancora per un mercato che sia libero dalle residue protezioni che costano caro le cittadine altri cittadini alle imprese cito al proposto quattro questioni che ci preoccupano
La proliferazione incontrollata delle società pubbliche locali titolari senza concorrenza di attività che le imprese cooperative private potrebbero fare anche meglio con più efficienza e minori costi
Le barriere regolamentari che impediscono oggi l'effettiva liberalizzazione della vendita dei carburanti penalizzando i consumatori italiani rispetto a quelli degli altri Paesi europei
I ripetuti tentativi di ripristinare il monopolio di vendita del per i farmaci azzerando la positiva esperienza
Delle parafarmacie il ripristino delle tariffe minime per le prestazioni professionali che in gesso e l'esercizio delle professioni mentre invece
Dovrebbe andare verso la creazione di forme associative stabili professionali ed interprofessionali alla stregua di quanto avviene negli altri Paesi avanzati Legacoop
A promosso in questi anni insieme all'attivo
Le cosiddette cooperative del sapere le cooperative tra professionisti vediamo oggi già una grande esperienza di professionisti associati ingegneri architetti medici
Giornalisti noi pensiamo che sulle professioni e in particolare sui giovani professionisti ci sia la possibilità di impiantare una nuova generazione di cooperative
Qualche minuto per concludere parlando di noi
Quattro anni che ci separano dal precedente congresso
Comprendo le segnalo il cambiamento di situazione le rompere della crisi dei suoi effetti ci consegnano una situazione di Legacoop che vede una leggera riduzione del numero delle cooperative associate
Come risultato di una stabilità del numero delle cooperative che entrano ogni anno i Legacoop e di una
Continuità dei processi di fusione integrazione e di un leggero
Incremento delle cancellazioni collegate alle cosiddette ripulitura delle anagrafi regionali
In quattro anni l'incremento del giro d'affari delle cooperative aderenti a Legacoop è stato del dodici per cento a fronte di un PIL nazionale che aumentato del due per l'occupazione aumentata del nove virgola tre per cento mentre l'Italia nello stesso periodo l'occupazione calata dello zero virgola sei per cento
Il numero dei soci aumenta mediamente sistematicamente del tre per cento ogni anno il lavoro di questi anni e puntualmente rappresentato nel materiale distribuiti ritengo di poter consegnare una valutazione positiva che è uscito dal percorso congressuale svolto
Stimolati anche della crisi abbiamo cominciato a sperimentare modalità di lavoro che intendiamo implementare rafforzare dopo il congresso rientrate a fornire alle cooperative associate accanto le funzioni di rappresentanza e tutela più servizi reali per l'la crescita a questo obiettivo sono finalizzati la rete nazionale dei servizi di implementazione alla messa in rete della strumentazione finanziaria di quella formativa dei servizi per il lavoro le iniziative di orientamento e di sostegno all'internazionalizzazione
In questo compito in più ci hanno dato una mano importante a costruire la Rete degli strumenti finanziari salutato Coopfond cooperare le finanziarie locale ci si FS
Ecco per fatto l'Unipol il Consorzio fidi e tanti altri istituti bancari di credito che ci hanno che hanno accettato di collaborare con noi in questa fase così delicata su questo versante sul versante del credito non siamo per niente tranquilli
Stiamo di nuovo assistendo ad una grande riduzione della liquidità e temiamo che questa situazione sul corpo debilitato delle aziende dopo tre anni di crisi possa a vere effetti deleteri in questo periodo abbiamo
Fatto molto lavoro su questo versante attraverso la nostra rete la rete i nostri ma strumenti ma è del tutto evidente che da soli senza il sistema generale del credito che funzioni noi non potremo affrontare questa questione
In questo periodo abbiamo portato a termine tutti i regolamenti di Legacoop ci siamo occupati promuovere buone prassi per la governance un lavoro particolarmente rilevante si è svolto è stato svolto dalla Commissione per le pari opportunità di genere nel corso del Congresso Pretto occasione di cogliere la politica visione della situazione l'avvio di un percorso positivo che ci ha confermato nella convenzione che la scelta delle quote compiuta nel passato congresso aiuta ad fare l'attenzione intorno al tema e ci consente ora di consolidare questa scelta CELTA che allarghiamo il tema dei giovani e della loro presenza nei livelli istituzionali di Legacoop
Il tema del protagonismo delle cooperative nella vita di Legacoop è sempre attuale trovo una prima e fondamentale risposta nella costruzione di un sempre più forte percepite indipendenza dell'organizzazione coerentemente il re gore che consegnano esclusivamente alle cooperative ai cooperatori il compito il potere di decidere sull'attività e sulla selezione dei gruppi dirigenti di Legacoop dal confronto con le cooperative è uscita rafforzata
La convinzione che il movimento cooperativo deve continuare a proporsi come un soggetto attivo del cambiamento del nostro Paese
Che fonda le proprie ragioni e le proprie aspirazioni di crescita e di sviluppo sulla moderna teoria e prassi solidaristica del fare insieme impresa tra persone nel quale una rinnovata mutualità concorre a determinare oltre che i livelli di efficacia ed efficienza l'intensità e l'estensione
Dei contenuti etico-morale in sostanza le cooperative chiedono con forza Legacoop di garantire la promozione dei valori della cultura cooperativa il presidio delle regole la promozione di nuova cooperazione particolarmente attenta i giovani nuovi mercati alle professioni
Di organizzare progetti intersettoriali Inter territoriale di promuovere servizi efficienti la nostra idea e promuovere Legacoop come la rete in l'ingente delle cooperative aderenti e contemporaneamente affermare il Sistema valoriale dell'appartenenza allegato anche noi abbiamo i nostri sondaggi
Non ci servono per valutare i risultati elettorali non siamo candidati a niente
Bensì sono strumenti di verifica che ci consentono di avvertire anche i segnali deboli che vengono dalla società così possiamo dire che i ritorni che ci mandano i lavori che esse V.G. svolge per noi dal due mila otto
Ci segnalano che la fiducia nelle cooperative significativamente aumentata in questi anni
Attestandosi con valutazioni positive al settantacinque per cento degli intervistati contro il quarantotto per cento delle altre imprese
Gli italiani si aspettano che le cooperative siano anticorpi attivi degli eccessi del mercato sostenitori di un modello di lavoro e di un sistema di relazioni che punta sulla condivisione degli obiettivi
Un elemento di particolare rilievo riguarda il significativo miglioramento dell'opinione dei giovani nei confronti delle cooperative
Ecco perché vengono considerate come strumenti attivi e vitali per costruire comunità che rendono la società e l'economia più giusta che difendono le condizioni di vita delle persone più deboli
Contribuendo mantenere bassi prezzi dei prodotti indispensabili nella vita quotidiana in sostanza le cooperative sono la giusta armonia tra lavoro economia e benessere
Davanti a queste valutazioni noi non ci montiamo la testa siamo consapevoli delle aspettative ma anche dei nostri banali limiti
Ora
Permettetemi solo due parole per quanto riguarda il mio futuro che a quanto pare potrebbe essere condiviso con voi
La Commissione incaricata di raccogliere le proposte di candidatura Presidente mi informa che al momento l'unica presentata mi riguarda
Debbo dire che ho raccolto una voce secondo cui questo esito non sarebbe frutto del clamoroso consenso che godo all'interno del mondo cooperativo
Ma del fatto che stavamo organizzando le primarie per scegliere il candidato alternativo e quindi alle parole primarie la risposta è stata meglio Poletti
Ringrazio quindi la Presidenza tutti i cooperatori
Che hanno avanzato questa proposta naturalmente competerà la direzione nazionale prendere la decisione
Finale in ogni caso
Mi corre l'obbligo e lo faccio con grande piacere di ringraziare tutti quelli e Legacoop hanno collaborato in questi
Quattro anni difficili intensi
Pieni di soddisfazione ringrazio tutti ma ne cito uno soltanto a cui vi chiedo di inviare un grande applauso e Mario Martucci che dopo venticinque anni di servizio
Con questo congresso conclude la sua collaborazione da amministratore di Legacoop
Loizzo è uno specialista di congressi e quindi
Ci ha aiutato anche questa volta lo vogliamo ringraziare di tutto cuore è stato un piacere è un onore lavorare insieme in questi anni
Abbiamo
Lavorato e concludo per costruire l'Alleanza delle cooperative italiane
Perché siamo convinti che insieme potremo meglio con più forza misurarsi con questa delicata fase
Della vita del nostro Paese e potremmo veramente candidare le cooperative ad essere una nuova energia per la società italiana
Adesso vorrei rubare un'altra delle affermazioni utilizzate da Luigi Marini in occasione dell'assemblea costitutiva dell'alleanza
In quell'occasione Luigi assumendo l'incarico di portavoce ha dichiarato
Confermo solennemente che il dovere di lealtà che ho verso Confcooperative si estende da oggi ha da dirci e Legacoop
Io
Vorrei concludere questa relazione congressuale affermando
Che da oggi per me e per tutti i dirigenti di Legacoop il dovere di lealtà che ci lega alle nostre cooperative si estende alle cooperative di AGCI e di Confcooperative
Perché noi tutti insieme siamo i cooperatori italiani e tra cooperatori si fa così
Grazie