Rassegna stampa estera

Buongiorno esportatori di Radio Radicale mercoledì sei aprile questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale curanti David Carretta anche oggi apriremo con le rivolte nel mondo arabo i nordafricani
Medio oriente in Libia c'è uno stallo a Brega tra le forze leali al colonnello Gheddafi e i ribelli Brega una città
Petrolifera strategicamente importante nel frattempo la NATO ieri ha detto di aver distrutto la trenta per cento delle capacità militari di Gheddafi
I miei manco continuano ad esserci manifestazioni e morti a causa della repressione del regime del Presidente sale
Presidente sale che è stato mollato dall'Amministrazione Obama che non lo ritiene più un alleato affidabile nella lotta contro il terrorismo noi però ci concentreremo sulla
Siria con un editoriale dire mondo e che preconizza la fine presto o tardi del
Regime
Assad e poi vi proporremo un'analisi di Dior Bibione Racman columnist del Financial Times è il mille novecentottantanove ma noi siamo i russi il titolo Racman
Paragona l'Occidente all'Unione sovietiche a rispetto a quanto sta accadendo il Nord Africa e medio oriente c'è anche la Cina che ha particolarmente paura rispetto all'evoluzione in corso
Rispetto alla cosiddetta primavera
Araba lo vedremo con un editoriale del Washington post è un altro dal Times sull'arresto
Di Highway way uno dei più famosi artisti cinesi che è stato fermato domenica probabilmente per la sua
Campagna a favore di una maggiore libertà di espressione in Cina chiuderemo con l'America ieri i giornali statunitensi non prestavano particolare attenzione
Alla notizia che ha trovato più spazio sui giornali europei cioè il lancio della nuova campagna elettorale di Barack Obama per le presidenziali del
Due mila e dodici la cosa era data per scontata la notizia è un'altra la retromarcia di Obama su Guantanamo e su Ulla sui processi dei presunti terroristi responsabili degli attentati dell'undici settembre che
Non saranno fatti davanti a una Corte civile come Obama aveva promesso di fare ma
Davanti a una Commissione militare leggeremo i commenti dal New York Times dal Wall Street Journal ma cominciamo
Dalle rivolte arabe
E
Da quella che le monde nel suo editoriale nel titolo del suo editoriale e definisce la variante siriana dare mai un mese scrive il quotidiano francese
La Siria in preda
Ha un'agitazione senza precedenti come in Tunisia in Egitto gli MD il ciclo delle manifestazioni delle repressioni brutali dei funerali che danno luogo a nuove manifestazioni cominciato
Innanzitutto Adela e poi in questi giorni a Duma un'altra città siriana il regime del presidente Bashar al-Assad aveva sperato che
Il nazionalismo la l'intransigenza sul conflitto israelo palestinese la resistenza ogni forma di pressione esterna comprese le aperture tentate da Francia e rabbie saudita bastassero
Per proteggersi contro l'ondata della primavera araba ma non è andata così anzi eppure il giovane Presidente siriano anche se al potere da più di dieci anni
Non assomiglia ai tanti di noi Saurin della Regione conosce il potere dei media e non esita a mettere in scena la sua vita privata con la moglie occidentale sulle pagine dei settimanali
I siriani però hanno imparato da tempo distinguere tra questa apparenza del potere e una realtà molto meno rassicurante cioè una verticale del potere
Che Angloma era la sicurezza e l'economia approfitto di un clan familiare e che dispone di uno strumento di controllo totale che schiaccia in modo impietoso ogni opposizione anche confinata
Nel quadro pacifico dei salotti politici da questo punto di vista secondo nel mondo il sistema di potere siriano molto simile a quelli che erano in vigore a Tunisi al Cairo
E come Tunisia Egitto il presidente siriano si è lanciato nella mischia senza però riuscire a convincere troppo poco e troppo tardi il suo discorso del trenta marzo
Quando ha utilizzato nuovamente il vecchio documento usurato delle rivolte fomentate dalle potenze straniere
Non è stato in grado di cambiare le cose Assad non ha nulla da temere dalle pressioni esterne per ora subisce unicamente qualche rimbrotto verbale da parte degli occidentali che però sono impegnati in Libia può contare anche sulla solidarietà di altri regimi vicini e sulla relativa a discrezione dei media Panarea Biche invece
Erano stati molto più attivi in Egitto e Tunisia può anche contare su un apparato repressivo conosciuto per la sua feroci al fine di strangolare la contestazione già ora sono in corso ondate di arresti massicci in tutto il Paese
Ma così facendo il presidente siriano non riuscirà a nascondere la cosa centrale cioè l'incapace del l'incapacità del regime di riformarsi la lotta contro la corruzione promessa ad Assad solo una boutade
La fine delle leggi d'emergenza non è compatibile con il mantenimento di servizi di sicurezza onnipotente
Conclusione i giorni dello Stato Battista ereditato dal padre di Assad affetto al Assad sono inesorabilmente contati secondo
L'Hammond a proporre un'analisi originale ma interessante
Su quanto sta accadendo in tutta la regione è il Financial Times in un pezzo di chi viola Racman è il mille novecentottantanove ma noi siamo i russi scrive il columnist gli esiti
Per il mondo occidentale la primavera araba minaccia di essere il classico caso di boutique chiuse bed end user la buona notizia è che questo è il mille novecentottantanove arabo
La cattiva notizia che noi siamo l'Unione Sovietica uno un'esagerazione certamente
Ma c'è sufficiente verità nella nell'oggi a
Da FAS
Da spiegare perché sia gli Stati Uniti sia l'Unione europea
Sono disagio rispetto rivoluzioni che promuovono valori occidentali come la democrazia dei diritti fondamentali gran parte dell'ordine corrotto e autocratico che sta barcollando in questo momento il Medioriente
Era infatti sostenuto dagli occidentali questa sponsor Scip non era né brutale né aperta come la repressione sovietica dell'Europa orientale
E ci sono sempre stati regimi alti occidentali come dirà nella Siria che esistono cui esistono al fianco di Governi procedimentali
Ma non c'è dubbio che i governanti come Mubarak in Egitto sale in Yemen in realtà sulla in Arabia Saudita
Su siano stati alleati occidentali chiave nella formula classica della guerra fredda erano i nostri figli di buona donna o come ha lamentato il Washington Times la scorsa settimana
Un bar si era un dittatore ma sosteneva l'America l'Amministrazione Obama secondo Racman aveva detto chiaramente a Mubarak che gli Stati Uniti non avrebbero accettato una repressione violenta Della rivolto egiziana
Esattamente come
Aveva fatto nel mille novecentottantanove Mikhail Gorbaciov fa all'epoca leader dell'Unione Sovietica con la leadership della Germania dell'est non avrebbe sostenuto l'assassinio di manifestanti pacifici a lei finché
In entrambi i casi Egitto Germania dell'est
Il la fine del sostegno della superpotenza ha contribuito a spingere i regimi sull'orlo del baratro a diffondere la crisi in tutta
Una Regione
Come l'Unione Sovietica nel mille non novecentottantanove gli Stati Uniti hanno scelto l'opzione più onorevole ma come i russi
Ora gli Stati Uniti devono preoccuparsi di un rischio quello di
Sacrificare la loro tradizionale sfera di influenza
Gli americani sanno che stanno perdendo amici mettendo in pericolo interessi economici e di sicurezza in questo nuovo Medioriente che fanno fatica a capire
E gli europei sono di fronte a un dilemma simile la voglia francese e britannica di intervenire in Libia riflette il loro desiderio di mettersi dalla parte giusta della Storia
E di seppellire la loro cooperazione con i vecchi regimi in Tunisia e Libia ma sostenere le rivolte democratiche nord-Africa era una cosa relativamente facile rispetto
I dilemmi strategici ed economici che ci sono nel Golfo che è la più importante regione produttrice di petrolio al mondo e una potenziale base per al CAI da
Proseguirà Hackman l'America è stata particolarmente reticente rispetto alle rivolte contro i regimi al potere in Arabia Saudita Yemen e Bahrain in realtà è l'Arabia Saudita rappresentare il dilemma fondamentale
Più di trent'anni fa gli Stati Uniti dissero chiaramente che avrebbero guardato a una minaccia le forniture di petrolio del Golfo come una ragione per un intervento militare
La dottrina Carter annunciata nel gennaio mille novecentottanta dopo l'invasione sovietica dell'Afghanistan proclamava che qualsiasi tentativo di una forza esterna di prendere il controllo del Golfo Persico
Sarà considerato come un attacco gli interessi vitali degli Stati Uniti e questo attacco sarà respinto con qualsiasi mezzo necessari inclusa la forza militare una transizione pacifica verso un sistema politico più liberale in Arabia Saudita
Di certo non costituirebbe una violazione della dottrina Carter
Ma non si può dire la stessa cosa di qualcosa di più caotico e violento che appunto rischia di aprire la strada un aumento dell'influenza di Al Qaeda oppure dell'Iran nel Golfo tenersi conto
Per razionalità auto che dirà nella leadership di Al Qaeda in Pakistan e stiamo cercando di influenzare gli eventi del mondo arabo
Evidenzia interi Stati Uniti non solo i soli attori esterni con molti interessi in gioco iraniani vedono alcune opportunità in bare inenarrabile saudita ma sono molto preoccupati della rivolta in Terna
E delle minacce al Governo siriano un alleato chiave della Regione la preoccupazione iraniana illustra anche il fatto che la geopolitica della primavera araba è lungi dall'essere predeterminata
Se una crisi in Arabia Saudita e un rafforzamento di Al Qaeda o dell'Iran sono gli incubi dell'America i politici a Washington hanno anche un sogno e cioè i Governi di Siria e Iran rovesciati e sostituiti da regimi più moderati
Israeliani rassicurati dalla scomparsa dei grandi nemici che danno loro accordo la creazione di uno Stato palestinese
L'Egitto che si stabilizza diventa una democrazia prospera colonnello godute Gheddafi che viene sconfitto i libici salutano gli occidentali come degli eroi
Un nuovo Governo yemenita legittimo che lotta contro Al Qaeda e il Governo saudita che sceglie le riforme per porre fine alle crisi interne mentre per togliere continua a scorrere verso occidente
Per di più una Racman una serie di questo tipo di risultati positivi sarebbe l'equivalente politico di una scala reale a poker può accadere ma meglio non contarci così
Il Financial
Times ad avere paura della primavera araba
Paradossalmente anche un grande Paese molto lontano commenta la Cina lo dimostra l'arresto di I Wei Wei uno dei più importanti influenti artisti cinesi
Premiamo Washington post ieri editoriale l'arresto da parte della Cina di un artista famoso evidenzia le sue paranoie
Scrive il post la frenetica che campagna della Cina per schiacciare una rivoluzione dei gelsomini che non esiste ancora
Ha portato all'arresto di uno degli artisti cinesi più conosciuti Highway way scultore regista e architetto che ha disegnato lo stadio olimpico di Pechino
è stato fermato domenica del rapporto di della capitale ed allora non si sono piovute notizie di lui
Chi
Hai Highway
Stava cercando di ampliare di allargare le frontiere della libertà d'espressione in Cina il suo account Twitter che ha più di settanta mila seguaci
Aveva raccontato degli avvocati degli intellettuali dissidenti arrestati nella campagna di repressione degli ultimi due mesi ora anche
I Wei Wei è diventato uno di loro secondo un conteggio del gruppo cinese
Dei difensori dei diritti umani ventisei politici
Sono stati arrestati in Cina da febbraio e il Governo ha ristretto la libertà di movimento di altre duecento persone altri trentacinque sì come ai Kuwait
Sono semplicemente scomparsi tra gli altri c'è uno scrittore australiano nato in Cina e sei avvocati di Pechino Huanzhu e Shanghai che difendevano i militanti dei diritti umani
Alcuni sono ricomparsi nel sistema legale sono stati accusati di incitazione alla sovversione contro il potere dello Stato
La stessa accusa per cui chiunque sia un po'il vincitore del Premio Nobel per la pace nel due mila dieci sta scontando una condanna a undici anni di carcere oltre a questi arresti la polizia condotto operazioni in diverse città
Ed ha imposto nuove restrizioni giornalisti stranieri e tutto questo è stato provocato da una minaccia inesistente un appello su un sito web fuori dalla Cina manifestazioni
Gelsomino inclusi volantinaggi nei centri delle città
Appena dopo la caduta del regime Benalì TEN Tunisia non ci sono state proteste ma le forze di sicurezza del regime cinese hanno reagito come se l'irruzione di un'avversione cinese della rivolta tunisina
Fosse imminente una delle colpe di ai quei Gueye è stata di alimentare in modo malizioso questa paranoia oggi siamo tutti Cipriani
Aveva scritto su Twitter in febbraio ci sono voluti solo diciotto giorni per far cadere un regime militare che è stato il potere per trent'anni
E sembrava armonioso e stabile per fare la stessa cosa con il Governo cinese che è stato il potere per sessanta anni potrebbero volerci diversi mesi
In realtà secondo il Washington post
Non ci sono segnali che indicano che la Cina
Sperimenterà in un futuro prossimo una rivolta popolare contrariamente al Medioriente standard di vita le opportunità economiche si stanno espandendo per i giovani cinesi ma la reazione
Paura OSA timorosa del regime e suggestiva così come lo sono le dichiarazioni
Io alcuni alti funzionari secondo i quali la prosperità rischia di essere minata senza riforme politiche
Almeno alcuni leader cinesi sembrano capire che lo status quo autoritario insostenibile
Sembrano anche sapere a cosa può portare il rifiuto totale di riforme
Ma non sembrano capaci di Der cinesi almeno per ora di fare nulla se non lanciare una campagna di persecuzione inutile e controproducente
Contro gente come I Wei Wei così il Washington poste ieri anche il Times commentava questo arresto
Con un editoriale dal titolo Tamaro l'arte dell'oppressione con l'arresto di high way quella cinese mette nuovamente in piazza la sua repressione perché perché l'obiettivo è proprio quello secondo
Secondo il Times colpire uno per educarli cento Highway è stato arrestato perché perché non per fare pubbliche relazioni ma perché i cinesi volevano inviare un messaggio agli altri dissidenti
L'obiettivo era scoraggiare la loro la loro le il loro appelli a maggiori
A maggiore democrazia maggiore libertà si pensava che Highway potesse essere risparmiato dalla repressione perché è uno degli artisti più famosi in Cina ma anche perché il padre era uno dei poeti moderni più famosi
Del paese e invece la sua scomparsa il segnale non ho molto sottile di Pechino nessuno è immune i dissidenti non devono illudersi su una rivoluzione dei gelsomini in Cina meglio che ci ripensino
Ma per il per il Times il messaggio della primavera araba è l'opposto l'oppressione
Scrive il quotidiano non trionfa la marcia verso la democrazia sopravviverà sempre non sono i dissidenti cinesi ma e Pechino che farebbe bene a ripensarci
Chiediamo rapidamente con Guantanamo la notizia che i sospetti responsabili dell'undici settembre saranno processati da una commissione militare come
Titolava ieri il Washington post in una prima pagina Obama cambia politica i cinque uomini rimarranno a Guantanamo la decisione come dire uno schiaffo per quello che era uno degli obiettivi delle promesse di Obama
Perché mantiene il ruolo di Guantanamo nell'arsenale antiterrorismo americano i commenti sono divisi in New York Times quotidiano Liberal
Evidenzia Comella vigliaccheria sia all'origine di questa decisione l'anno scorso il procuratore generale Enrico holder il Ministro della Giustizia
Aveva descritto il processo davanti una Corte federale per la mente dell'undici settembre come il momento più importante della sua carriera il sogno di Voltaire di dimostrare la forza del sistema giudiziario americano è svanito quando ha annunciato che il processo si terrà non a New York cui in un altro luogo di Stati Uniti ma davanti una commissione militare a Guantanamo
Questa marcia indietro una vittoria per i ruffiani del congresso ma è uno schiaffo per l'Amministrazione Obama che non è riuscita a resistere l'annuncio di ieri rappresenta un'enorme opportunità mancata di restaurare la reputazione dell'America scrive tra l'altro il New York Times invece a festeggiare vuol sui giornali
In un editoriale del titolo giustificare Guantanamo il ministro per la giustizia di Obama adotta l'architettura antiterrorismo di bus
L'Amministrazione Obama ha scelto una svolta a centottanta gradi con triplo salto mortale carpiato quando ha annunciato di voler perseguire la mente dell'undici settembre non davanti un tribunale civile ma davanti un tribunale militare Guantanamo cosa
Cosa che ha un'altra implicazione probabilmente la centro di detenzione sull'isola cubana non potrà essere chiuso ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale