Mafia - dalla Mattanza a Provenzano. Guardare avanti con il dovere della memoria - presentazione del libro di Costantino Margiotta (Edizioni Zero91)

Fuzio
Prova microfono funziona non si sente
Benissimo
Innanzitutto buongiorno a tutti e grazie di essere intervenuti a questo duplice appuntamento che vuole essere
Bella presentazione di un libro ma anche una mostra fotografica un convegno per ricordare per sollevare un risollevare l'atavico problema della lotta alla mafia
E lo vogliamo fare proprio oggi lunedì undici aprile due mila e undici
Ricordando quell'undici aprile di cinque anni fa quindi esattamente oggi decade il quinquennio dall'arresto del superbonus dopo molti anni di latitanza Bernardo Provenzano
E lo vogliamo fare stimolanti sicuramente dalla pubblicazione di questo libro un libro iconografico forse qualcuno lo ha definito particolarmente crudo
Particolarmente difficile particolarmente impegnativo ma sicuramente estremamente veritiero fatto da Costantino Margiotta che successivamente ce ne parlerai direttamente
Io ringraziamo ringraziare una persona che so che è tra il pubblico e Riccardo Barbagallo è l'uomo che oggi ci ha trascinato qua perché con la sua
Spinta che ha voluto fortemente questo evento ha contattato meno e altri proprio per promuovere l'edizione di questo libro ma per risollevare la tematica
Mafia dalla mattanza Provenzano guardare avanti con il dovere della memoria io innanzitutto vi dico che dovremmo un pochino stravolgere la scaletta di questo convegno
Il Ministro Maroni purtroppo come ben tutti sapete non potrà essere presente in quanto è a Lussemburgo a parlare di immigrazione di Europa e speriamo che si riesca ad addivenire a una conclusione positiva
Mi ha pregato di leggere queste pochissime righe in sua vece
Gentile senatore Rizzi la ringrazio per l'invito alla Conferenza undici aprile due mila e undici mafia dalla mattanza Provenzano
In programma a Palazzo Giustiniani lunedì undici aprile prossimo occorre tenere sempre alta la guardia contro il fenomeno delle mafie
E queste occasioni di confronto sono un modo per promuovere la cultura della legalità
Il Governo ha fatto molto in questi ultimi anni ma è necessario che ciascuno di noi faccia la sua parte nell'azione di contrasto alla criminalità organizzata
Purtroppo sopraggiunti impegni istituzionali legati alla crisi del Nordafrica non mi consentono di partecipare all'evento
Le chiedo quindi di testimoniare le autorità presenti alle persone che numerose prenderanno parte con meno al convegno la mia vicinanza all'interno all'iniziativa buon lavoro a tutti firmato Roberto Maroni
Ciò detto invece per quanto riguarda la scaletta che dovrà essere stravolta il dottor saperi parlerà per primo fondamentalmente perché ha un aereo e parvenza abbastanza ravvicinata per cui Durante i lavori del nostro convegno ci lascerà successivamente io passerò la parola all'autore del libro Costantino Margiotta per poi
Fare entrare le conclusioni al dottor Pietro Grasso che credo abbia bisogno di molte poche presentazioni un uomo che da una vita in prima linea nella lotta contro la mafia che saprà sicuramente trarre le conclusioni adeguate per questa giornata non mi dilungo oltre vi ringrazio nuovamente per la partecipazione
E passo la parola al dottor Gaetano Savatteri
Grazie
Grazie ancora e mi scuso se poi un certo punto non mi vedrete andar via
Penso che si sente sposto
Ecco
La cosa che colpisce in queste immagini e colpisce chi come come come Pietro Grasso come spesso
Per motivi di regioni diverse e lui come magistrati come Giuda disse eravamo
Dietro quella macchina con fotografi Ghost proprio sulla scena del
Nel delitto e queste scene di morte di violenza
Sono un'evoluzione della cui nel quotidiano se voi state attenti riuscita distogliere cosa non semplice
Gli occhi dal dal soggetto macabro che c'era al centro di molte foto e guardate cosa c'è attorno di accorgete che tutto ci sono strade ciò negozi ci sono uffici
Ci sono case povere case ricche ci sono automobili che costano poco automobili di lusso
E c'è soprattutto attorno cita una città come Palermo e Paesi quindi nella cintura palermitane che hanno visto
Negli ultimi
Cinquant'anni sessanta anni dignità la violenza per le proprie strade e nelle proprie case quindi ad una cosa che colpisce questa convivenza tra queste o quotidiano
La la brutalità di queste violenze
A questo a questa scena quotidiana sullo sfondo di alcune foto sul padre attenzione
Colpisce che dietro alle e sui poliziotti un po'discorsi c'è spesso un cerchio di gente vedete voi gloriosa alcuni sono anche dei ragazzini che guardano il morto specialmente quando questo è in mezzo alla strada
Questo del senno terribile di come negli anni questo libro e non a caso cartella in ottanta da quella che viene definita la Seconda guerra di mafia
Come la gente a Palermo si fosse
Abituata a questa morte come la osserva asse con occhi curiosi ma in qualche modo anche indifferenti spesso distaccati
C'è un'indifferenza un'apparente indifferenza che qui degli investigatori a quel come di un'indifferenza di chi purtroppo si trovava
Raccontare il giorno dopo giorno è indagare il giorno dopo giorno su quei morti e quindi quel tipo di distacco un distacco tra lavoro professionale ma colpisce il pool distacco dei palermitani i siciliani che vedeva questo sgranare questo stato di morte nella loro città e nel caso che in quegli anni chiunque possa a Palermo
Andava spesso a Palazzo Baldelli esse a vedere quello che ho un bellissimo affresco terribile che in qualche modo sembrava essere diventato il simbolo di Palermo che è il trionfo della morte
L'affresco anonimo dove dove si vede proprio la
La morte che arriva a Palermo e niente
Il suo e le sue vittime sembrava in quegli anni camallo fra la fine degli anni Settanta inizieranno tante poi questa lunga stagione andrà avanti fino al novantadue al periodo delle stragi che a Palermo la morte stesse truffa
Questo libro quindi comunque nella sua crudezza nella sua
Spietatezza
Racconta l'epopea nera di una città
Il problema di questa città che ha visto questi morti per le sue strade che le BCC si in tanti modi e a un certo punto ha imparato a conoscere APT della morte capacità andando sulla scena è un delitto
In questi tre popolare sentire la gente che stava in linea a vedere i primi rilievi scientifici della polizia all'estero l'attesa dell'arrivo del magistrato
Che valutasse comunque certa
Civica se vogliamo dire l'esperienza
E dinamiche di tiro e balistiche faceva confronti tra quel delitto è un altro che era successo qualche mese prima
Il sabato e della morte cosa che sicuramente in Sicilia è voglio dire lordo ce lo racconta la letteratura molto forte come un caso può dire che
In Sicilia si scende a due la festa dei morti
Si univa drammaticamente in questa morte che continuamente era per le strade di quella città
Faccio solo ricordo solo dei numeri che nell'ottantadue sì cinque un suo nesso di Palermo oltre cento centocinquanta morti se non sbaglio giusto procuratore insomma
Parliamo di uno ogni due giorni insomma
Margiotta caro rispolverato dagli archivi
Chi vi che la città di Palermo nuovi giustamente rimuovendo asset dimenticare degli archivi dei giornali queste foto che spesso hanno rispolverato
Le foto quelle che
Non sempre vengono pubblicate quelle più dure
Quelle più forti
Quelle che il caporedattore decideva di tralasciare permetterebbe una magari è scattato un po'più da lontano ma nonostante l'accortezza dei capi redattori per preservare la sensibilità dei propri lettori
Quella violenza c'era stava nelle cose stava
Stava sotto gli occhi di tutti ed è normale alzarsi la mattina comperare il Giornale di Sicilia aggiornare l'ora vive convivere anche quelli che avevo sulle scene delitto con questa
Con questa violenza non c'è dubbio che in quegli anni anche grazie
Alla forza di queste foto
E al di là della bravura dei fotografi molte di queste foto non sono firmate da grandi fotografi che hanno fatto
Grande che accada nelle agenzie nazionali e internazionali non sono foto d'autore sono foto di fondo a verifiche
Voglio dire camminano con la loro ma che non fotografica con la radio sintonizzata sul
Frequenze e la polizia per guadagnarsi la pagnotta e per
Andare come dire
è un mondo contano i morti i suoi morti dice oggi ho fatto un morto e l'ho fatto due morti e vendeva queste foto a questa anche
C'era un'industria e la violenza e c'era paradossalmente un indotto della violenza dove appunto giornalisti fotografi vivevano e anche di questo
Rispolverare appunto da questa chimica questa memoria nascosta queste fotografie un pugno nello stomaco sincero sicuramente quelle che avete visto fuori
Solo vi sono una minima parte e credo che siano anche
Share selezionate dell'UNIRE per non essere molto urticanti però
è giusto che noi sappiamo come è fatta la morte e quando questa morte violenta
è giusto che
Lo vediamo
è giusto che aggiungiamo la nostra età adulta rispetto come dire al nostro approccio con la mafia e con le macchine
Questa invece ne abbiamo centocinquanta anni della storia d'Italia e muoverci dobbiamo e anche
O i cui abbiamo anche un siamo costretti a celebrare anche i centocinquanta nel dibattito sulla mafia
E questo non significa che la sua della mafia coincida con la severità ma nella storia d'Italia c'è anche la storia dell'AMA non a caso che questo dibattito sulla mafia inizia proprio in questi Razzi parlamentari all'indomani dell'Unità d'Italia quando
La Sicilia si confronta con un ordinamento nuovo e diverso e l'Italia si confronta con questa terra sa è una diversa che è la Sicilia dall'incontro fra queste
Esperienze anche la Sicilia senza scopo e la mafia cosa che prima aveva voluto dentro di sé senza riuscire pervenute
E non a caso che forse poi al di là delle leggi che impiegano molto tempo
Aveva la definizione di una compileranno cento mentali nel mille novecentottantadue col quattrocentosedici bis
Il punto la prima volta in cui ovunque si parla esplicitamente di Merate una commedia una flussi dell'abituati alle nel mille ottocentosessantuno e per conto proprio
Cosa sono i mafiosi non voglio fare la sorella Madeddu Pettograsso ne parlavamo prima
C'è stata anche poi
Dal dibattito e la mafia e è iniziato anche il dibattito che legava la mafia naturalmente ed è stato come dire un'operazione culturale perché di questo si tratta che era uscita
Dal mille ottocentosessanta quando qualcuno ha cucito dire che la mafia non esisteva
Questo processo di meccanismo di
Cancellazione della mafia come organizzazione criminale
E poi dire e la manipolazione di farla cadere solo un atteggiamento culturale durata fino
Agli anni Settanta finora
A queste foto
Molte di queste foto che godiamo del numero centottanta ed hanno
Vittime di mafia in un codice che non prevedeva il reato di mafia Permira centottantadue
Un poi ci sono vittime agli operatori perché
Sono veramente ucciso dalla mafia anche per il Codice penale
Così succede Lucia e e concludo
C'è poi che cosa vuol dire che ci spaventa in queste foto
Perché la violenza e oscena non c'è dubbio
L'inutilità di queste vittime le pose mortificanti inclusione trovano del momento non ultimo
La smorfia che hanno sui loro volti dopo averlo visto in faccia gli assassini il piombo nonché le devastanti
Tutto questo lo scemo è per questo ci colpisce ci turba e poiché sono dato che abbiamo questo tipo abbiamo la tentazione di richiuderlo e credo che
Nello sforzo
L'impegno che lavoro così se vogliamo che nell'impegno civico ciascuno sta nella capacità di riuscire
Invece tenerlo aperto per capire cosa c'è attorno a quella all'oscenità
La scelta di questa violenza ricordiamoci sempre
Che io lo scemo Italia anche legata al potere
Grado Sciascia parlava di oscenità del potere il potere
Una parte oscena OSCE nel senso che fuori dalla scena oscena nel senso che non è confessabili e non si può ammette
Ebbene nel momento in cui oggi
Parliamo di mafia
Ne parliamo anche giustamente ci andrà ad un successo che è quello dell'arresto di Provenzano di tanti altri
Ma nel momento in cui si parla anche di camorra sì per la
Di un grande tema ricordiamoci sempre che tutte queste tipo di organizzazione che da centocinquanta anni segnerà la storia di questo Paese
Non esisterebbero e queste vittime non ci sarebbe
Se in qualche modo questo potere violento non si sposa secondo un altro potere che spesso il potere dell'economia della politica
Il che ha bisogno
Di questo potere violento al patto poi a condizione che gli archivi rimangano sepolti e la memoria venga rimossa
Beh
Io ringrazio il dottor sono attenere per questa introduzione soprattutto per avere introdotto un concetto che conviene comunque sempre rimarcare la mafia
Continua ad avere il proprio successo su un determinato territorio perché la mafia non è sola il la commistione tra potere politico e potere mafioso non è una
Non è una una una barzelletta non è un qualcosa di misconosciuto un qualcosa di purtroppo reale
Lo vediamo in alcune delle foto di questo libro dove alcuni arresti sono arresti eccellenti arresti di personaggi che a divertire rivestivano anche delle cariche
Pubbliche sembravano persone perbene erano state lette erano state votate dal popolo improprio rappresentanza
Ma evidentemente avevano questa doppia funzione di fare non solo gli interessi dello Stato ma anche gli interessi purtroppo della mafia
Ma questo lo vedremo successivamente
E adesso passo la parola invece Costantino Margiotta che l'autore di questo libro in maniera tale che ci possa spiegare innanzitutto il perché
Perché l'idea di questo libro riprendere il discorso che facevo dottor sono atterri prima
Della vere e lei se ne è andato a cercare alcune di quelle foto meno note
Forse più crude ma che sono quelle che in realtà ci stimolano medio eccidi lanciano ci dovrebbero lanciare ancora di più quel grido d'allarme la mafia e questo alla mafia purtroppo esiste
La mafia è profondamente radicata nella scelta la mafia uccide queste sono le immagini di mafia per cui
Grazie innanzitutto a Costantino Margiotta per avere fatto emergere questo tipo di problema adesso ce ne può parlare sicuramente in maniera più dettagliata grazie
Buonasera a tutti quanti sono nato negli anni settanta a Palermo
Da ragazzo la mia città e più in generale la Sicilia e insanguinata dei fatti di mafia gli omicidi erano all'ordine del giorno eh la conta delle vittime crescere inesorabilmente insieme al numerino che nel tema conto sulla prima pagina del quotidiano l'ora
In una realtà in un certo senso protetta grazie a una famiglia con un forte senso della legalità una scuola privata amicizie e alla disinformazione che non era un difetto ma era purtroppo un'abitudine della mia generazione
La mafia non faceva distinzioni agli omicidi tra appartenenti a cosche rivali che hanno caratterizzato gli anni conosciuti come la mattanza la Seconda guerra di mafia
Facevano ecco l'uccisione di semplici cittadini coraggiosi capaci di dire un no secco alle imposizioni mafiose
Come Paolo giaccone Libero Grassi
A cui si sommavano i più noti omicidi le servitori dello Stato il generale che è la Berto Dalla Chiesa Piersanti Mattarella e Giudice Chinnici è giovane giudice Rosario Livatino sono solo alcuni Apprendi loro
Le coscienze parrebbero però De starsi bruscamente definitivamente solo qualche anno dopo nel mille novecentonovantadue con gli omicidi del magistrato Giovanni Falcone magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Fu come se è per la prima volta ci si trovasse davvero faccia a faccia con la mafia che mostrava il proprio volto Pinto implacabile e determinato
Il mio percorso personale mi ha portato successivamente lontano dalla Sicilia dall'ombra rendendomi spettatore distaccato di questi eventi
Come però spesso accade osservare le situazioni da lontano aiuta a comprenderle intoppi in tutte le loro sfaccettature e così fu anche per me
In Inghilterra mi resi conto che stampa di vittoria dedichiamo molta più attenzione al problema mafia di quanto si facesse in Italia
La differenza stava proprio nell'approccio scientifico un molto più obiettivo rispettarle come veniva affrontata in Italia
Vi è la voglia di creare questure fotografiche nata proprio da questa osservazione la selezione delle fotografie occupato cinque anni di lavoro durante i quali mi rendevo conto del rischio effettivo che correvano gli archivi che stavo consultando
Rischiamo di scomparire come purtroppo è successo anche in un caso
Ecco allora memoria di ciò che era stata la cronistoria fotografica della ma della mafia
Questi in questi scatti sono stati scelti seguendo l'unico criterio guida la necessità del racconto storico e del percorso della cronaca
Una delle mie preoccupazioni primarie era quella di eliminare ogni possibile voglie ritmo proprio per questo motivo ho deciso di portare tutte le immagini in bianco e nero anche quando l'originale era stato scattata a colori
In questo modo voluto stemperare dettagli più raccapriccianti per ricostruire il solo fatto è la fotografia raccontava
Come ha detto poco fa Gaetano Savatteri attorno alla cronaca nuda e cruda anche le fotografie riportano come con quella forza che ha solo l'immagine che solo l'immagine in grado di restituire
Si possono notare i piccoli particolari curiosi nello scorrere la selezione fotografica talvolta se si esclude la campo visivo il cadavere che diritto che Vieri tratto
Si scopre quasi un'istantanea di movimenti di vita quotidiana come gente un ufficio vicino al banco in un supermercato segno di quanto la mafia costituisse è tuttora purtroppo costituisce
Un aspetto di questa stessa quotidianità
Mi sono però recentemente reso conto di come questa quotidianità possa divenire lontane in parte sconosciuta solo qualche giorno fa
Quando ho avuto l'occasione di parlare del libro di presentare alcune delle fotografie in tutto la loro violenza ad alcuni ragazzi di un liceo
Mentre alcuni volti più familiari come quelle di Falcone e Borsellino ma anche di rimedi Provenzano sono presenti in qualche modo nella mente di quei diciottenni
Divenendo dunque parte della loro percezione del nostro Paese altri nomi e volti dei servitori dello Stato altrettanto noti e degni di stima come quello del generale Dalla Chiesa rimangono tutt'oggi per lo più sconosciuti
Se si dovesse trarre una conclusione generalizzata di questa considerazione si potrebbe sostenere che la memoria storica di questo Paese non riesce a considerare periodi più lontani di venti anni
Facendo cadere nell'oblio storie volti e nomi che hanno macchiato la terra con il proprio sangue
Un difetto di valore che però non è certo imputabile solo i ragazzi si tratta di un'amnesia collettiva carteggi anche e soprattutto noi adulti vittime di una modernità che tende a creare informazioni e a distruggerla nel giro di poche settimane
Recentemente l'occasione per la festa dell'Unità d'Italia il Presidente Napolitano nel suo discorso approdi Tura tutte le parti politiche
Ha ribadito che in
I nostri coraggiosi padri della patria hanno sempre sognata e lottato per un'Italia unita per una sola Italia
Esiste però una differenza primario ed evidente
Capace di creare acquisire le disuguaglianze tra le possibilità economiche e sociali dei cittadini
Ed è quella che distrugge tra chi opera nella legalità e chi invece incoraggia le scorciatoie criminali è questa la prima grande divisione che c'è in Italia
Mi sono spesso domandato come sarebbe stato selezionare oggi le immagini per un nuovo volume e partendo da Provenzano si spingesse verso il futuro è credo che troverei scatti molto differenti da quelli con cui mi sono trovata a lavorare per questa raccolta
Oggi la mafia un'altra fisionomia come l'uomo anch'essa si è voluta e continuerà a farlo tenendo il passo dei tempi
Rifugge metodi più spicciole gestita da uomini più distinte scolarizzati che hanno compreso che il denaro motivazioni tanto forti quanto quelle delle barbarie se non addirittura superiori
Un'ultima riflessione meritano però gli arresti avvenimenti da cui non si può prescindere parlando di mafia
Quella venuta esattamente cinque anni fa con la cattura di Bernardo Provenzano che è spirato l'incontro di oggi
Ed è morto atti una fotografia che ha fatto il giro del mondo
Sono certo e quando la classe politica la magistratura e naturalmente le forze dell'ordine
Si presenteranno ancora simbiotico amente unite non confliggenti ci sarà nuovamente la possibilità di realizzare scatti che ci consentiranno di guardare avanti con il dovere della memoria
In chiusura querele vorrei leggervi due dediche
La prima è presente nel libero e ha guidato il mio lavoro da curatore
A mio nipote Manfredi con l'augurio di vivere in un Paese che non abbia bisogno di eroi
La seconda riguarda la giornata di oggi è per la zona ventuno siete voi i primi destinatari
Lazzaro novantuno dedica questa mostre questa tavola rotonda a tutti coloro che hanno rispetto delle istituzioni a chi le difende con orgoglio e coraggio
A chi ha sacrificato la propria vita perché quelle stesse istituzioni non venissero infangate
Presenta presentiamo un album di brutti ricordi cioè come tante altre pagine più gloriose e comunque a parte della nostra storia
Solo un paese che non rifugge la memoria
Può garantire a tutti noi il diritto di guardare al futuro con speranza e responsabilità
Vi ringrazio per la vostra attenzione
Beh sicuramente grazie di questo intervento
Grazie per alcune puntualizzazioni io ne colgo solo una che reputo alla alla platea come espunto di riflessione
Cosa
Sarebbe oggi il secondo volume di questo libero quindi non dalla mattanza Provenzano ma da Provenzano ai giorni nostri come è cambiato il volto della mafia come destinato a cambiare
Il volto della ma anche il rapporto che le istituzioni tutte hanno nei confronti di questa organizzazione criminosa
Io credo che questo sia
Un interrogativo fondamentale che dovrebbe accompagnarci all'uscita a di questo convegno
Per riuscire davvero ad interrogarci soprattutto a cogliere quell'ambito quel messaggio che Costantino Margiotta ci ha voluto dare qua parlo ovviamente I politici
Di compattarsi nei confronti del bene comune compattarsi affiancati e la magistratura a fianco alle forze dell'ordine
Affinché il sistema Italia cioè il Paese Italia possa davvero reagire e andare a vincere la battaglia contro la mafia
Ed è per questo io passo la parola a a un uomo che
La maggior parte delle fotografie contenute in questo libro forse le ha viste dal vivo non solo in fotografia ma questi episodi che molti giudicano con utili
Sono consigliati a un pubblico adulto si legge libro
L'unica visti direttamente sul terreno passo quindi la parola al procuratore nazionale antimafia ringraziandolo per avere accettato il nostro invito per rapportarci davvero la testimonianza
Sul campo il dottor Pietro Grasso Grazie
Io lo ringrazio per dell'invito
Devo dire che
La visione
Delle fotografie
Le immagini messe così raccolte tutta nel
Tutte una dietro l'altra
Non riescono
A essere
Così
Ce ne sono più evocativo di quanto la mia memoria potesse ricordare quindi il valore
La fotografia è data proprio
Da questa
Pure da questo
Paragone nel senso che pur avendo viste tante di queste scene
Pur avendolo visto dal vivo vederle col tempo la memoria
Si si allenta siamo sempre più impegnati all'attualità e i problemi dell'attualità
Anche perché la prima foto e del mille novecentottanta
L'ultima della cattura di Provenzano è del due mila sei quindi sono
Se diciamo sono ventisei anni ventisei anni di foto ma già nell'ottanta
C'erano stati
In passato scene di questo genere
Perché dico questo perché
E devo dire che questo tipo di scene hanno influenzato la mia fanciullezza
Vedere naturalmente non sotto il profilo professionale che viene dopo perché già nel settantadue io ero Sostituto procuratore della Repubblica a Palermo giovanissimo ma
Già appunto
Chiamato di volta in volta alle sopralluogo sul luogo del delitto che una delle tante funzioni la precedentemente da ragazzo
C'erano già immagini né di questo genere
Il ricordo ancora conto mi impressionò da
Da bambino la vedova battaglia è una donna che aveva visto ucciso
Il proprio figlio
Tolto il lupo leale ricordo ancora perché nasce la scena di questa donna vestita nella lutto che
Che la straziata dal dolore che
Diceva che
Avrebbe vendicato il suo figlio effettivamente
Fece i nomi di coloro che Capri della mafia pareva che
Secondo lei avessero appunto
Ucciso il figlio ebbe il coraggio di rompere
Roberta nella il dolore di una madre può essere
Di tortura in un ambiente appunto di quel tipo in quegli anni
E
Questa
Questa madre
Che denunzio i turni i sospetti autori
Dell'omicidio del figlio purtroppo non riusciva a vedere giustizia perché le sue sole dichiarazioni senz'altri elementi senza testimoni senza
Allora non c'erano collaboratore di giustizia
Non c'era un documento io non c'erano testimoni era difficilissimo fare emergere fenomeni come quello della
Di della mafia e quindi di cosa nostra
Addirittura
E quindi questo influenzò anche la mia scelta perché
Cercavo di
Capire perché
C'era tutto questo tutta questa violenza questo sangue questi lutti questo dolore
E questo mi spinse alla professione che oggi
Appunto da tanti anni continuo al a professare
E
Questa spinta
Fu poi ulteriormente
Forte è quando
Si incomincia a capire cos'era la mafia perché vedete
Ancora negli anni ottanta quando se ne parlava ormai ex si hanno delle nazioni che sembrano acquisito da sempre in realtà
Negli anni Settanta e fino al mille novecentottantaquattro
Addirittura si metteva in è indubbio che il sistema sarà del fenomeno mafioso
O comunque c'era da chi lo riteneva un problema etnico culturale proprio di tipico della Sicilia c'era chi determina diceva che si trattava di criminalità comune
Chi di Gandhi isterismo di tipo americano chi diceva che quando non esisteva
Quindi chi diceva che era una creazione letteraria sull'onda del libero di puzzo il il padrino
In questa confusione naturalmente
Interessata anche perché c'era chi voleva mantenere quel sistema
è incominciava a far sorgere i dubbi proprio per evitare un'analisi concreta del fenomeno di cui fra l'altro non si avevano proprio gli estremi
Solamente con Buscetta con Falcone in questo connubio
Si incomincia a capire qualcosa di questa organizzazione
Perché Buscetta
Incomincio a svelare quelli che erano i segreti dell'organizzazione tiro fuori tutte
Quelle sue conoscenze per farci capire
Come fosse un'organizzazione sui generis rispetto alle comuni organizzazioni criminali
Ci fece capire come era un'organizzazione
Che cercava di catturare il consenso della gente
Che cercava di gestire o cogestire il potere insieme alle istituzioni locali e che cercava di creare una
Una un sistema un sistema fatto di naturalmente di privilegi fatto di favori fatto di collusione di compromessi di corruzione di violenza di intimidazione di paura
E questo
Fu senza dubbio
Il primo passo verso una conoscenza che oggi
Ci sembra acquisita da sempre in realtà si è andata sempre più approfondendo ma mano che sono venute fuori ulteriori collaboratori di giustizia ulteriori indagini
è si è sempre di più approfondito questo fenomeno
Noi oggi
Appunto assistiamo
Ancora oggi
Alla presenza di un fenomeno ultracentenario
Perché la punto la presenza addirittura
Nella relazione
Sannino Franchetti esso Nino del mille ottocentosettantasei era già indicata l'altra questione mafia in Sicilia e già
Seppur appunto veniva ritenuta
Sociologia o fenomeno appunto letterario non si aveva
La ricevevano i riscontri per potere
Dire che il fenomeno era effettivamente presenze col fascismo sia una
Diciamo un primo
Approccio è tutto dipende da un episodio che viene raccontato penso che sia vero
Secondo il quale Mussolini è in visita in Sicilia
Stava per entrare in un Paese
Piana dei dei grafici che e sopra Palermo era
Mentre stava
Per entrare fu accolto
Dal Sindaco
Presidente
Quindi fu accolto dal Sindaco
Di questo Paese il quale
E i disse
Eccellenza le non si più a cui aveva bisogno tutti questi uomini
Armati intorno di queste camicie nere letto qui e sicuro perché sotto la mia protezione e era
Anche un
Capomafia e Mussolini
Riflettendo su questa cosa chiese informazioni eh ma come è possibile che ci sia un potere
E che sia superiore a quello dello Stato e che viene
Ostentato così in questa maniera al punto
Da diventare più forte dello Stato
E quindi da lì l'idea di mandare Prefetto Mori poi con tutto quello che la storia c'era riportato e quindi ancora siamo in una fase
In cui comunque non si era messo perché poi dopo un certo periodo appunto
I ricordi come diceva
Savagnone
Sono ventennali perché dopo
Un certo periodo di tempo quasi si dimentica tutto
Si vede rimettere a fuoco una forte una sorta di re settaggio del delle conoscenze
E quindi
Questo libro e questa raccolta di fotografie eventi interessante proprio per questo perché la forza delle immagini
Da l'esatta misura di quello
Che si è vissuto
In in Sicilia
In particolare sono quasi tutte foto di Palermo mi pare di riconosciuto
Appunto riconduciamo la foto di molto crudo
Di violenza di sangue però
Ci sono anche foto di a gesti di latitanti che incoraggia sotto questo profilo che insomma e
I risultati e che lo Stato che vi è riuscito a raggiungere
Sono oggi sotto gli occhi di tutti se possiamo comunque
Conoscere e parlare di questo fenomeno in maniera
Del tutto
Approfondita rispetto a quello che erano le conoscenze di allora
E quindi arriviamo
Fino alla
Cattura di Provenzano tanto per stare
Il titolo nel titolo di questo convegno dalla mattanza a Provenzano
C'era
Un periodo in cui
Punto negli anni ottantuno
In cui come diceva seguo ricordava Savatteri c'erano centinaia e centinaia di omicidi ce ne sono stati addirittura duecento in un anno quelli trovati per strada
O nelle campagne e poi c'erano un altrettanto numero di lupara bianca e dire
Non venivano certamente censite perché era si scoprivano dopo dopo anni e anni abbiamo scoperto di lupara e bianche di omicidi solo con l'apporto dei collaboratori di giustizia
E quindi
Il fenomeno
Quanti quanti di questi cadaveri sono stati
Così
Oggetto di indagini la parte
Mia o dei magistrati che facevano parte della della Procura e c'era un fenomeno strano quando
Si era sulla strada perché e si interveniva
Si creava immediatamente un capannello di gente
Attorno sto parlando degli anni Settanta
Capannello di gente attorno
Che un po'intralciava arrivato bastava io avevo trovato un sistema per farle Antonio allontanare incominciare a chiedere a qualcuno le generalità per vedere se era un testimone
è immediatamente questo cerchio che stava attorno si disperdeva si allontanava potevamo lavorare con una certa tranquillità
E
Avevamo diciamo ancora agli albori dove quando
Siamo segretezza e omertà erano gli elementi fondanti dell'organizzazione criminale elementi che
Per fortuna oggi sono un po'più Scalzitti
Elementi che
Bene hanno delle brecce notevoli e che ci consentano anche di
Vedere le verità nascoste all'interno delle organizzazioni criminali
E quindi
Arriviamo rapidamente a Provenzano
La cui latitanza della diventata quasi un mito
Unito per la gente
è un motivo di scherno per tutti coloro
Che lottavano contro Cosa nostra
Il suo ruolo la sua cattura e la la liberazione da un incubo
Perché rappresentava il vertice
Delle più nascoste e pericoloso tramite il tram criminali del nostro tempo
Era anche
Il simbolo la fine del simbolo dell'invincibilità
Della mafia la caduta di questo mito alimentato
Da chi lo annoveravo ormai tra i fantasmi ricordo che c'era un lungometraggio registrava Marco Amenta che parlava già di fantasma di Corleone
Il suo difensore
Aveva incominciato a lanciare
Nell'idea che fosse molto
E quindi
Io
Che allora Procuratore a Palermo mi aspettavo primo può di trovare un cadavere
Magari sfigurato o senza impronte digitali
A cui risale sarebbe
Si sarebbe tentato di attribuire l'identità di Provenzano
Proprio perciò
Prendendo spunto dalle indagini in corso
Sia Ando a fare
Delle ricerche a Marsiglia dove avemmo notizia che era stato ricoverato per un problema di un tumore alla prostata
E cercavamo alle tracce appunto
Di Provenzano in Francia
Edifici ma catturarne un pezzettino prima della cattura completa nel senso che
Acquisiti
Il
Korn cosa che fanno in Francia un reperto del
Di tessuti asportato in relazione all'operazione
E in Francia ritengano per i problemi della azione penale azione di risarcimento danni per colpa professionale
è un prezzo
Dalla spalla perdere si temeva che ci fossero delle metastasi la spalla su quello riuscimmo a tirar fuori DNA che comparato con il sangue di un fratello
Riuscì a farci e a vedere questo importante
Elemento investigativo che avrebbe impedito di farci spacciare un cadavere per quello magari del
è latitante che sarebbe rimasto
Magari non più cercato al continuare a svolgere la sua attività di capo di Cosa nostra
Ma la cattura
Di Provenzano rappresentava anche
La speranza di un cambiamento
Fino allora ritenuto impossibile
L'inizio di un rinnovato impegno
Contro un sistema che è un sistema di accumulazione di profitti illeciti ma anche di illegalità diffusa di potere di di intimidazione
Non ricordo più bello del dopo cattura Provenzano e quello
Quella notizia secondo la quale
Alcuni giovani di Corleone
Dopo la cattura chiesto loro di iscriversi nella lista dei giovani per coltivare le terre sottratte alla mafia e che non coltivate dalle cooperative di libera proprio a Corleone
Quindi se è stata questa liberazione da una sorta di intimidazione ambientale che
è quasi
Impedirà ai giovani di vedersi proiettata proiettati inni in qualcosa contro come immagine contro le organizzazioni mafiose
Quindi
Questa liberazione
Da l'intimidazione ambientale è uno dei
Grandi successi
Che secondo me questo evento ha raggiunto poi se continuati nel tempo possiamo dire che
Ora è un periodo di terzi lui di transizione per
Continuare nel titolo del convegno che mette e poi con dei puntini di reticenza
E
Così tanto per fare un rapido Bilancio dell'attualità
Oggi certamente alla rete organizzativa alla struttura della mafia tradizionale quella che abbiamo conosciuto quella
Delle commissioni provinciali collina della Commissione
Di Palermo
Certamente
Non esiste
La
Lugubre cupola mafiosa è stata disintegrata
I suoi componenti sono nelle patrie galere al quarantuno bis con tanti alga assorbiti sulle spalle
E
Oggi però bisogna stare attenti a non abbassare la guardia abbiamo visto che
Già nel due mila otto una
Importante operazione di polizia
Ha fatto saltare un piano che mirava alla ricostituzione della
Questo organismo direttivo che dà forza alla
All'organizzazione perché
E questo che
Finché rimangono dei nuclei separati che operano sul territorio e famiglie possono svolgere soltanto l'ordinaria amministrazione
E ricordo che nelle intercettazioni ambientali di quest'operazione chiamata Operazione Perseo
è si diceva che si dovevano prendere delle decisioni gravi decisioni gravi che
Farmi ritornare la memoria quelle decisioni che la cupola di Cosa nostra aveva preso per l'attacco alle istituzioni
Che la culminato appunto nelle stragi di Falcone e Borsellino del novantadue
E quindi
Diciamo la pericolosità
Dell'organizzazione non bisogna mai perdere di vista bisogna fermarsi e voglio far sì distrarre da fatti lontani nel tempo che comunque vanno indagati perché comunque la ricerca la verità non si può fermare di fronte al passaggio del tempo però
Il
La ricetta la conosciamo se allentiamo si ristruttura si riorganizza diventa più forte di prima fra l'altro sarebbe difficile
Dopo Provenzano fare un libro
Come questo perché gli omicidi proprio in base
Alla alla una strategia che aveva
Posto in essere Provenzano quella secondo cui
Bisognava
Cercare di non commettere omicidi eclatanti
E comunque era lui che doveva dare l'autorizzazione per commettere un omicidio per valutare se era veramente essenziale alla vita dell'organizzazione nel piuttosto che agli interessi di pochi
E quindi
Diciamo per anni è quando è iniziata la sua gestione e gestione diciamo di direzione strategica in sostituzione di una cupola non più esistente
E ci sono stati
Pochissimo omicidi
Adesso
La lupara bianca che poiché si è subito colorata perché se scoperto il cadavere
Dentro Inca Pretato dentro un portabagagli pochi giorni fa
Diciamo che
E il si sentiva dal due mila sette non c'era un omicidio di mafia a Palermo
Dura nello stesso giorno cioè non a poca distanza l'uno dall'altro incominciano
A fare
Riflettere sul suo appunto sulla persistenza di un fenomeno criminale che in realtà
Non ha più un la forza di un tempo
Ma che
Per l'ordinaria amministrazione così la chiamano loro che viene
Gestita attraverso i cosiddetti reggenti
Indicati dai capi mafia che sono in carcere si riesce a né a fare
Cose di piccolo cabotaggio nel senso che l'organizzazione prevede
Provvede
Attraverso l'esazione del pizzo a mantenere le famiglie
Degli associati in carcere
E a pagare le spese legali
E quindi
è rimasta
La capacità diciamo economica ma diminuita alle strategie
Minori
Se dovesse l'informarsi
La larga la cupola mafiosa così come siamo abituati a conoscerlo certamente il livello criminale salirebbe notevolmente
E quindi
Sul sul poi io mi fermo
Non avendo la palla di cristallo
Alloggi perché qualcuno dice che il futuro non si può pretendere perché nel momento in cui avviene diventa presente quindi
Ci fermiamo all'attualità e ringraziamo per aver avuto l'occasione attraverso questo libro queste immagini di riconsiderare la nostra condizione cioè che
Non dobbiamo mai dimenticare che se questi fenomeni aggiungo raggiungono questa pericolosità
Non possiamo
Qualificarci come appartenenti a un Paese cosiddetto
Civile
Ma un paese dove
Il valore della vita dell'uomo e presso il che nullo
Non si esita risolvere qualsiasi contrasto e qualsiasi problema se non attraverso l'eliminazione fisica del proprio avversario questo imbarbarimento
Dei rapporti delle relazioni non dobbiamo assolutamente consentirlo ecco perché
Il nostro impegno
Che testimoniato dai numerosi successi che su questo campo sotto il profilo della repressione sono stati raggiunti
Negli ultimi anni e continua ad esserci ogni giorno se ascoltate Gazzettino qualcosa sentite di uno per la un'operazione di operazione più operazioni di polizia in tutta
In tutte le parti del territorio non solo al sud ma anche al nord che ci tranquillizzano sotto il profilo appunto che
I fenomeni sono ancora sotto controllo e che
Speriamo di
Vincere le battaglie anche se non dobbiamo mai operatori le speranze di vincere la guerra grazie
Da un sentito ringraziamento al dottor Grasso che ci ha portato davvero la propria esperienza sul campo veramente emozionante toccante
Sentire dalle sue parole la procedura che ha portato all'arresto di Provenzano la missione in Francia il prelievo dei tessuti
C'è un qualcosa veramente vissuto sulla propria pelle che è riuscito a trasmetterci ma io credo che il dottor Grasso abbia ci sia oggi ci abbia trasmesso
Anche qualche altro messaggio innanzitutto ha ribadito lo sapevamo Jamma sentirlo dalle sue parole
Ha un significato diverso
Negli anni settanta non si conosceva nemmeno l'entità della mafia non si parlava di mafia
Era un fenomeno sfumato non se ne parlava non non non non emergeva come poi dopo è emerso in tutta la sua drammaticità nel corso degli anni Ottanta e Novanta di questi ventisei anni
Ritratti all'interno di questo libro l'altro grosso messaggio
L'andamento di questo libro dalle fotografie degli anni Ottanta tale fotografia degli anni Duemila
Una prima netta predominanza degli omicidi di mafia delle uccisioni per mafia con quelle immagini discutete abbiamo ricordato poc'anzi
Fino a pian pianino a un sostituirsi le immagini delle vittorie tra virgolette della mafia con le immagini delle vittorie dello Stato questo è quello che poi nella conclusione del dottor Grasso e quel minimo di ottimismo che ci vuole trasmettere
Con un messaggio estremamente chiaro la mafia non è vinta però il fenomeno è sicuramente
Se non completamente sotto controllo un pochino più sotto controllo rispetto a prima
E lo Stato oggi è sicuramente più forte sicuramente più attrezzato nel combattere questo fenomeno
Io ricordo solo un dato perché è quello più eclatante lo sapete tutti ma credo che sia importante ricordarlo
I famosi ventinove su trenta maxi latitanti arrestati sono un dato estremamente importante un dato che parla da solo ma un dato che non
Ci deve fare dormire sugli allori come si suol dire
Perché la mafia è sempre in agguato come non veniva conosciuto negli anni Settanta potrebbe essere adesso quel quel fuoco quella bracci sotto la cenere pronto a comunque a riaccendersi e a riesplodere
Come un fenomeno di grandissima drammaticità oggi
La mafia è limitata a questi episodi di piccolo cabotaggio di raccolta fondi semplicemente per la propria esistenza
Lo auspichiamo tutti siamo con il dottor Grasso da questo punto di vista assolutamente favorevoli a questo a questa questo procedere della lotta alla mafia ma ben sapendo che la guardia
Va tenuta alta perché la mafia quella grande capacità costante di rigenerarsi sulle quote ceneri
Il reclutamento della mafia e sempre estremamente facile e forse in questo periodo di crisi di carenze di lavoro e di altre possibilità ancora più facile rispetto ADarte periodi storici e forse
Qualcuno che oggi file cito il digerente di qualche territorio potrebbe ambire a ricostituire questa cupola questi sono i messaggi che ci sono arrivati e l'importanza di temere
Veramente alto l'interesse e credo che come Parlamento abbiamo supportato e di Governo nel migliore dei modi in questa lotta andando soprattutto
A rinnovare la parte legislativa la parte normativa di lotta alla mafia tanto agli inquirenti alle forze dell'ordine sicuramente degli strumenti
In più soprattutto con quell'introduzione della norma
Della dette della facilità di confiscare i beni alla mafia per fare del terreno bruciato attorno quindi non solo la lotta degli investigatori sul terreno ma anche quello di tagliargli i cordoni della borsa tagliargli rubinetti di
Rifornimento dal punto di vista economico questi sono sicuramente tutti i messaggi buoni per una riflessione
Un pochino più profonda
Io vi porto i saluti del senatore predico il Capogruppo della lega Nord perché ha voluto ha accolto la nostra istanza di organizzare
E questo tipo di intervento che ha richiesto al Presidente Schifani l'utilizzo di questa sala per poter fare questo convegno non ha potuto essere presente tra noi perché impegnato a Milano ma mi ha pregato di portare i vostri salute
Chi invece essere utile tenuto onorando ci della propria presenza farceli indirette proprio il Presidente Schifani al quale io ringraziandolo nuovamente per questa grandissima opportunità che ci ha dato di riportare in auge questo messaggio di lotta alla mafia proprio oggi proprio nella scadenza del quinquennio dell'arresto di Provenzano
E quindi vorrei chiamare proprio per le adeguate conclusioni di questo convegno grazie Presidente
Grazie senatore Li Cicci non è casuale proprio per agrasso che ci sono incontri a distanza di pochi giorni in questa sala
Per
Parlare
Di mafia contrasto alla mafia storie al contrasto alla mafia
Parere che è più che conclusioni innanzitutto ho condiviso pienamente immediatamente al concesso ad uso di questa prestigiosa sala perché credo che non ci si debba mai stancare mi parlò di parlare di parola mafia
E non ci si possa mai consentire il lusso di abbassare la guardia di considerare la mafia come un fenomeno discernere già sconfitto
Perderemmo tutti perderebbe perderebbe il Paese perderebbero le persone perbene e perderebbero anche le memorie di tutti i caduti per mano mafiosa
E magistrati Forze dell'ordine cittadini
Quindi questo il nostro deve essere un dovere civico e anche politico e istituzionale
Lo scopo mentre parlava il consigliere Galasso io ascoltavo scorrevano le immagini
Di
Di questi terribili momenti che ha vissuto
La Sicilia in particolar modo la città di Palermo
Sono immagini che
Chi come me palermitano in parte ha visto che in parte riferita agli anni Settanta quando avevo soltanto venti anni ma già negli anni ottanta novanta
Ero più grande sentivo vedremo un attimo come la mafia fosse violenta cruenta riceve il procuratore Grasso in un anno addirittura si è superato il numero di trecento amici che non hanno più di una legge odierna omicidio al giorno
è una vera mattanza è finito una una espressione brutta devo dire
Forte ma realistica rispetto a quello che vede da Palermo a quello che vedeva la Sicilia era la cupola vi erano i comitati provinciali vi era un'organizzazione settaria mangerà Archita proprio tutto gerarchizzata o
E funzionava erano
Dei settori lei per i gruppi di fuoco che eseguivano omicidi per guerre interne
è in maniera violenta in maniera barbara mettendo in né difficoltà anche la serenità degli stessi cittadini
Però secondo me è successo un fatto
Che
Ha innescato tutto sommato
Una una una parabola
In caduta per la mafia e per fortuna per lo Stato sana ma essa è stata la scusa passiva
Della mafia allo Stato i grandi omicidi gli attentati
Parliamo
Non Giudice Chinnici parliamo di tanti gran
Gli attentati cassanata fatta ma non voglio non serve perché non vorrei dimenticare qualcuno naturalmente a quella
L'omicidio la Torre
Lì c'è stata il guanto di sfida della mafia
Alle istituzioni a tutti coloro i quali volevano combatterla sconfiggerlo lo stato di aree oggi dimentichiamo la prima legge Rognoni-la Torre che
Invertire famoso onere della prova per dimostrare la lecita dei beni pervenuti e quindi invertendo uno dei principi cardine del nostro ordinamento giuridico conforto sa venne approvata al Parlamento e mise in difficoltà tutti gli indiziati mafiosi per dimostrare loro la lecceta dei loro beni se non erano in grado di dimostrarle venivano sequestrati tre confiscato
Pietro un'inversione di tendenza
In aggiunta poi a tutte le leggi che sono accompagnate alla mobilitazione
La selezione di una classe di magistrati la formazione del dire delle procure distrettuali antimafia la formazione di organi interforze deputati proprio a contrastare il fenomeno mafioso
E le leggi rispetto la stabilizzazione del quarantuno bis ed altro
Vi è stata questa reazione forte dello Stato che era stato oltraggiato era stato offeso era stato conferito rischiava di essere ucciso
è stata reagito mare Egitto anche
La popolazione abbiamo avuto una reazione dal basso verso l'alto hanno reagito i giovani ha reagito alla comunità sociale alla società civile
è stata una sinergia la parola omertà è stata cancellata dal vocabolario siciliano la gente ha cominciato a riferire i giovani si sono ribellati famoso comitato delle lenzuola bianche
è stata un'elezione popolare sociale e civile che ha fatto a è ad ala protettrice a coloro i quali magistrati Forze dell'ordine in forza di nuove leggi durissime rischiano quotidianamente la vita per contrastare la mafia risultati si sono cominciati adottarne
In questa scorcio di legislatura a me fa piacere avere presieduto un Senato che approvata all'unanimità ulteriori come diceva il senatore Izzo il procuratore Grasso conosce anche questi percorsi
Di leggi che hanno ulteriormente inasprito quello che è l'arma con cui si può veramente colpire al cuore la mafia quella lì sequestri colpire alla mafia proprio nel cuore dei propri interessi nel portafoglio
E quell'anno inasprimento delle norme sui sequestri vi erano delle lacune che andavano colmate
Pensate che se vi era un procedimento di sequestro
Per la per leggere l'oratore nei confronti di una un soggetto mafioso se quel soggetto anche se aveva visto sequestrati i propri beni in primo grado e anche il secondo grado tra il secondo grado e il prezzo drogato la Cassazione
Veniva a morire
Per cause x qualunque cadevano tutti i provvedimenti se questi beni venivano
Concessi lasciati agli eredi
Era una lacuna perché quei beni naturalmente si supponeva vero che mancava la Cassazione Marino due pronunzia di prima secondo grado che al accertavano la illiceità della provenienza ebbene in presenza del decesso del prevenuto i beni e torna andavano agli eredi
Siamo intervenuti con una norma chiamata se questo post mortem
Che su iniziative al Governo votata all'unanimità dalla parte del Senato della Camera prevede che in questi casi i beni non tot non vadano agli eredi ma vengano introitati dal dallo Stato
Altra norma forte che abbiamo approvato
è quella che
Prevede la confisca abilità di beni leciti se effettivamente durante l'attività mafiosa il soggetto ma chioso stessa aveva venduto in buona fede attenersi ai cui non si poteva porre la vendita di beni invece illeciti il famoso sequestro per equivalente
è una ipotesi di reato un'ipotesi sanzione che già trova spazio in altre in altre ipotesi inoltre condotte delittuose prevista al nostro codice
E poi
E quindi abbiamo ulteriormente rafforzato questa normativa rende torni andava veramente rigorosa e più forte e poi l'inasprimento del quarantuno bis prima nel novanta nel due mila due l'avevamo stabilizzato
Adesso è stato inasprito tutto questo mi piace ricordarlo è stato fatto con un voto unanime
Da parte del Parlamento
E questo dà il senso di uno Stato che quando si tratta di intervenire legislativamente
Per rendere più efficace il contrasto alla mafia non si divide e non intende dividersi tra destra e sinistra e questo mi lascia mi consola perché in un momento in cui il nostro Paese effettivamente
Stabilendo fibrillazioni su tutto
Anche su cose sulle quali in effetti si potrebbe sorvolare sta vivendo troppe fibrillazioni nel palazzo è fuori dal palazzo
Per piacere di stare a ricordare a me stesso che tutte le volte in cui invece siamo stati chiamati a fare squadra fare sistema contro la mafia abbiamo fatto il nostro dovere
E dobbiamo continuarlo a fare il procuratore Grasso citava questi OP Siri delittuose omicidi questi episodi delittuosi di questi giorni
Io mi auguro che non siano l'inizio di una nuova fase ce lo auguriamo tutti ma mai a sottovalutare naturalmente questi episodi perché la mafia
E poi cammina sempre sotto traccia non è organizzata come prima ma sicuramente ancora va avanti con l'estorsione col Pizzo dove in Sicilia per fortuna la gente comincia un poco a denunziare
Chi lo ricatta chi vuole storcere e chi deprime la crescita della nostra economia siciliana e li devo dare merito all'azione anche coraggiosa di Confindustria siciliana che ha assunto le possibili posizioni coraggiosissimo
Sono stato sabato a Crotone in Calabria dove ho fatto un appello invece lì dove la situazione procuratore lo saprà più di me e un po'diversa sulle sulla percentuale di denunzia di
Vedete denunzie
Da parte degli imprenditori che vengono e Storti
Due più paura allora ho detto a Crotone ragazzi crotonese anche la gente Crotone ribellate vi anche perché lo Stato oggi ha posto in essere una serie di interventi finalizzati a proteggere chi denunzia di essere stato sotto adesso estorsione lo può proteggere o può proteggere attraverso le leggi attraverso delle strutture che ha realizzato finalizzate ad in ora Giare a venir fuori dal buio del ricatto io gli imprenditori che non ce la fanno rischiano veramente la propria vita se non pagano
Un ultimo passaggio sul su quanto si è potuto fare contro la mafia anche attraverso l'utilizzo le intercettazioni io l'ho detto
Per giovedì in questa in quest'Aula lo ribadisco
Sono state e continueranno ad essere uno strumento essenziale il contrasto alla mafia
Non si può né
Ritengo tra l'altro il progetto di legge che attualmente giace alla Camera hanno voluto varie modifiche ma si era introdotto non soltanto il divieto di limitazione d'intercettazione sui reati di mafia ma anche sui reati ispirare quali
Si parlava cioè sui reati satellite reati eccetera e reati che sono vicini al reato del quattrocentosedici perché attraverso intercettazioni sono estorsione poi si risale probabilmente a una catena mafiosa
Anche su questo vi è stata attenzione e mi auguro che questa attenzione ove questo disegno legge dovesse continuare venga mantenuta perché chi conosce il fenomeno mafioso s'anche prova
E la mafia vive di estorsioni direi di altre tipologie di reati e quindi attraverso l'intercettazione su quelle tipologie di reato si risale poi alla cupola l'associazione mafiosa
Quindi sono
Sereno
Su questo fatto sul fatto che la classe politica maggioranza e opposizione ma anche al Governo
Sulla sull'utilizzo del precettazione in tema di mafia sanno e sapranno stare attenti perché vigileremo tutti ma non non riscontro un calo di atto Simone sul contrasto alla mafia in tema di legislazione ed è delle intercettazioni anche perché e concludo sarebbe una contraddizione da parte di questo Parlamento dopo che abbiamo in questa
In questi tre anni appena spirito ulteriormente le norme antimafia
Non ci possiamo consentire il lusso con una legge che non funziona far dimenticare i cittadini quello di buono che questo Parlamento all'onere è nata ha fatto in questi tre anni
Ringrazio
Satanisti ringrazio il procuratore Grasso Costantino Margiotta
Per questa iniziativa
Che da il senso
Del di una esigenza non bisogna dimenticare questo potere queste fotografie visibilmente ci inducono a ricordare quello che è stata
La la guerra di mafia che abbiamo vissuto e ve lo dice chi l'ha vissuto nel novantadue abitando in via d'Amelio avuto contezza di quello che è stata la disgrazia dell'omicidio Borsellino me lo auguro a nessuno fa parte della storia della mia vita la storia nella vita di mia moglie e mio figlio che era piccolissimo vasto relitti palermitani
Ma credetemi quel silenzio che seguito a quel vuoto quel fungo non capivamo cosa fosse non possiamo dimenticarlo non possiamo dimenticarlo per la memoria di Paolo Borsellino e gli altri sono stati diritti meno Censis
Innocenti del loro grande coraggio quello di contrastare e combattere la mafia senza quelle armi che oggi per fortuna abbiamo grazie