Ue: intervista a Gianni Pittella sul prossimo vertice straordinario sul Patto per l'euro e la competitività

Gianni Pittella vicepresidente del parlamento europeo iscritto al Gruppo dei Socialisti Democratici eletto nelle e di come vogliamo parlare della crisi dell'euro di questo appuntamento venerdì un vertice straordinario dei leader della
Zone Han euro innanzitutto che cosa si aspetta l'obiettivo è quello di una
Risposta globale in qualche modo finale alla crisi del debito sovrano però ci sono ancora alcune difficoltà alcuni Paesi divisi si può arrivare un risultato già questo venerdì io bisognerà attendere ancora
Non so se riuscite se riusciranno a trovare un accordo anche perché
Va considerato che su tutta la manovra cella con legislazione la codecisione del Parlamento europeo quindi non è un affare che può concludersi nelle mura
Chiuse del del Consiglio tra i Governi è un è un tema
E dei sono scelte che necessariamente devono coinvolge il Parlamento europeo
Che cosa mi aspetto io mi aspetto che vi sia una
Forte correzione dell'impostazione dal documento dalla verteva di Sarko sì che era un documento che puntava esclusivamente a imporre delle regole che
Sono andate bene per la Germania ma che difficilmente
Vanno bene per gli altri Paesi europei in maniera assolutamente
Non
Consapevole delle situazioni e dei bisogni dei singoli Paesi e soprattutto
Assolutamente ignaro questo documento della prioritaria esigenza di rilanciare la crescita
E di alimentare la domanda interna e di dare una risposta i disoccupati e di creare lavoro insomma una risposta unilaterale
Quella di Beck sardo sardo così come loro Patto per la competitività
Che in qualche modo era la Reconta la condizione per dare il via libera alla fondo di diciamo di salvataggio per me
Mente per i Paesi che dovesse andare in crisi quel Patt quel piano quel documento e un po'documento irricevibile perché
Se attuato determinerebbe
Il funerale non dell'Euro ma dell'Europa che cosa un po'diverso un po'più grande insomma dell'economia europea dalla dalla società europea insomma faccio soltanto qualche esempio
Se dovesse essere attuata se dovesse essere recepito e accettato ma lo escludo che il Parlamento non l'accetterebbe mai era quello quel documento quel piano quelle scelte implicherebbero la perde seicento mila posti
L'euro seicento oltre quelli che già diciamo si sono persi in questi anni oltre all'esercito disoccupati che già esiste
Quel piano prevederebbe un rientro dal
Dallo squilibrio tra deficit pubblico e deve e prodotto interno lordo e tra debito pubblico e prodotto interno lordo
A scadenze molto ravvicinate con vincoli stringenti
Il rientro da questi beni diciamo almeno diciamo nell'alveo dei parametri tra virgolette normali
Comporterebbe per l'Italia faccio solo l'esempio dell'Italia una manovra correttiva di
Nel pari al tre virgola cinque per cento del prodotto interno lordo italiano quindi l'ambiente
Ogni anno una
Fino fino al rientro ovviamente fino al rientro
Che come sappiamo è
Sessanta per cento rispetto al tende del debito rispetto al prodotto interno lordo e il tre per cento rispetto al deficit rispetto potrebbero ora tutto questo non prende in considerazione
Ciò che stiamo proponendo da sempre cioè
Non computare in questi calcoli le spese per investimento quindi bisogna
Rilanciare corregge su questo punto bisogna arrangiare corregge sulla sulle tasse sulla tassa
Sulle transazioni finanziarie Parlamento ha approvato una proposte di iniziativa legislativa
Dell'onorevole P.O. di Malta che dice facciamola trasla tassazione delle transazioni finanziarie facciamo la tassazione delle delle missioni di di anidride carbonica
Lanciamo i titoli di debito le missioni chiamiamoli non li chiamiamo eurobond ma chiamiamolo unico bond
Se così piace di più alla
Alla Germania ma con questi titoli di debito finanziamo le infrastrutture la ricerca la formazione
Sono tutti quei punti sui quali va corretto il l'impostazione originaria e io mi auguro che non solo il Parlamento ma anche alcuni Governi si impegna in tal senso se Tremonti valli soltanto a chiedere computate anche per il risparmio privato quindi la non la non eccessiva ENEL non eccessivo indebitamento delle famiglie
In questi calcoli mi parrebbe se fosse questa la posizione una posizione assolutamente difensive perdente
Vorrei chiedervi a cosa serve un un patto per la competitività che
Si occupa di alcuni temi di cui ha parlato si occupa anche
Di indicizzazione dei salari di riforma delle pensioni quando si vuole da un lato rafforzare il patto di
Stabilita che riguarda diciamo la parte finanze pubbliche e dall'altro si è est
Lanciato alla sorveglianza macroeconomica che serve proprio
A misurare e cercare di porre fine agli squilibri economici anche in termini di competitività dentro la zona
Che ci sia necessità di fare un di di assicurare una governance economica io credo che su questo non si discuta di quindi
Vada raccolta l'esigenza di
Armonizzare i bilanci nazionali
Di fare il semestre europeo nel quale sostanzialmente tutti i Governi dei Parlamenti nazionali presento da loro scelto
Da loro proposte e poi c'è una leggi
Gli europei e anche in qualche modo assicura una coerenza di tutte le scelte nazionale con l'indirizzo europee questo e giusto pensare di applicare in maniera automatica
Le regole che si è data la Germania sulla
All'età pensionabile
Del disse abbigliamento Trai i salari il l'inflazione e quant'altro mi sembra assolutamente inaccettabile questo e inaccettabile
Qual è l'idea che muove alcuni Paesi nel momento in cui
Vanno avanti su questa proposta l'idea di diciamo dei rigoristi di bilancio
I tedeschi e non soltanto i tedeschi e che sostanzialmente risanando nelle delle finanze pubbliche
C'è un effetto indotto conseguente sia in termini di
Creazione di sviluppo e di creazione di posti di lavoro
E la teoria dei due tempi
Prima a fine risanamento delle finanze pubbliche dopo
Poiché le finanze pubbliche sono state depurate i rimessi a posto questo fatto determina un impulso allo sviluppo all'economia e quindi all'occupazione
Ma questa teorie e una del Renna circa bene perché intanto
Determinerebbe il deserto produttivo il deserto occupazionale e quando due creato il deserto poi sul deserto non non
Non cresce Fiore
Il ragionamento però è anche non ci sono più soldi nel senso che questa crisi e del debito pubblico in un certo senso delle finanze pubbliche quindi
Continuare come si è fatto destinare più risorse pubbliche per lo sviluppo non è più possibile ma non è per me non è possibile che ci sia necessità di fare una selezione della spesa pubblica va bene sono d'accordo
Che ci sia la possibilità di eliminare delle spese che sono specie improduttive parassitarie discuto non discuto che ci sia questa necessità
Ma da tempo bionda abbiamo detto ripartiamo più equamente l'onere dell'uscito dalla crisi più quando lo diciamo tassa sulle transazioni finanziarie che cosa dice chi ha determinato questa crisi
Le grandi banche
Gli intermediari finanziari che si sono comportati male
Ora perché e a questi abbiamo dato anche i soldi per tornare ter tornare a galla per rivedere ripianare le situazioni che si erano create ora perché questi non si devono far carico un pochino anche loro dell'uscita dalla crisi
Allora sia la tassazione finanziati basterebbe una minima tassazione transazioni finanziarie determinare
Quella liquidità quei fondi quelli quel quei soldi quelle quelle risorse finanziarie cui lei faceva riferimento necessarie verso per stimolare la crescita quando noi decidiamo
Facciamogli Eurobic Jeu gli uni e un bond diciamo facciamo un piccolo debito sulle euro che serva a finanziare gli investimenti nelle infrastrutture materiali
E materiali chi lo impedisce di farlo
Non c'è un impedimento
Noi possiamo fare oculata e sana amministrazione più rigorosa amministrazione
Scremare nudo la spesa pubblica di tutti i rivoli che sono improduttivi e parassitari e possiamo lo stesso tempo
Alimentare la cresce attraverso nuovi Investimenti a nuove risorse il problema è politico c'è la volontà di spinge in questa direzione
Il Parlamento europeo
In più di un'occasione anche oggi
Durante al voto in plenaria sul rapporto
Sui nuovi strumenti di
Diciamo di di natura finanziaria per uscire dalla crisi si è espresso chiaramente in questa direzione
Cioè bisogna che però ci stiano su questa posizione anche il Governo
Che se c'è un
Il siamo se c'è un dialogo tra
Coloro che non si capiscono
I Governi ma in una direzione il Parlamento per un'altra direzione si determina uno stallo ora io voglio concludere con un auspicio
Diciamo fiducioso io mi auguro che per il bene dell'Europa per il bene delle euro per il bene dei cittadini europei delle impresse
Di colori quale hanno bisogno oggi di ossigeno perché altrimenti rischio di
Di di di di di morire sei Enza
Fiato senza capacità di ossigenare i propri
Polmoni io mi auguro che ci sia questo sussulto di razionalità di lucidità di lungimiranza e accanto ad una politica di rigore dei conti pubblici sia anche una politica per la crescita grazie Gianni Pittella