Il rovescio del diritto - pillola

Continua la frenetica produzione di iniziative legislative modificative di norme o istituti anche molto rilevanti del nostro processo penale
Come abbiamo avuto modo di evidenziare già in precedenti puntate di questa rubrica ed ancor meglio una più approfondita trasmissione del rovescio del diritto che va in onda tutti venerdì alle ventitré
Nessuno può seriamente mettere in dubbio che questa improvvisa esplosione di progetti di riforma del processo penale voti tutta quasi ossessivamente intorno alle vicende giudiziarie del Presidente del Consiglio
Questo pone certamente un problema che potremmo definire di etica legislativa
Essendo in via di principio inaccettabile che si metta mano a qualsivoglia provvedimento legislativo con il solo scopo di risolvere questioni o problemi di interessi di una singola persona ancorché Presidente del Consiglio dei Ministri
Ed un secondo problema che potremmo definire di qualità della legislazione
Processo penale e frutto di un complesso equilibrio di norme di principi di pesi e contrappesi che richiederebbe ove necessari interventi di riforma organici non certo a pioggia quali quelli di cui stiamo assistendo in queste settimane
Ciò detto e ribadito con la massima chiarezza
Non si comprende quale sia la necessità di aggiungere a questo ordine di rilievi critici pienamente sufficienti ad articolare una firma è ragionevole opposizioni acquista piogge di disegni di legge ad personam una comunicazione politica
Fondata
In modo sistematico sulla manipolazione o falsificazione del contenuto e della portata di alcuni di questi provvedimenti
Si prenda il caso del disegno di legge appena licenziato
Forte il cosiddetto emendamento Mugnai dalla Commissione Giustizia del Senato e subito battezzato tanto per orientarsi senza esitazione adesso la manipolazione informativa come processum lungo contrapposto al processo breve approvato alla Camera
In realtà invito il vituperato emendamento Mugnai
A volerlo astrarre dalle ricadute che certamente esso avrebbe nel processo Mills e non solo introduce alcuni principi difficilmente confutabili dei da chi abbia a cuore la effettività del processo giusto
Voluto dall'articolo centoundici della Costituzione
Con quell'emendamento si è inteso affermare in modo esplicito così modificandosi l'articolo centonovantatré Codice di procedura penale il seguente principio intime decise titoli prova che mi limito a leggere
L'imputato ha la facoltà di interrogare o fare interrogare le persone che rendevano dichiarazioni a suo carico
Di ottenere la convocazione l'interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dell'accusa e l'acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore
Le altre parti hanno le medesime facoltà in quanto applicabili un principio ineccepibile in realtà già concretamente
Operativo tanto a livello costituzionale ed in relazione ad una serie di altre norme processuali si pensa al ai si pensi alle inutilizzabilità delle dichiarazioni rese da un teste do coi nuda un coimputato al cliente
Nella fase delle indagini e dunque in assenza di contraddittorio ove le dichiarazioni medesimi non siano ribadite nel contributori dibattimentale
E qui vuole aprire
La strada ad ulteriori suoi rafforzamenti
Così se ne fa conseguire che ove l'accusa vorrà produrre per provare i fatti a mio carico una sentenza definitiva resa a carico
Di altri per esempio miei con imputati
Io avrò diritto ad esaminare le persone testi o computati che siano che sono state sentite in quel processo perché si sono state sentite in mia assenza e dunque senza che io abbia potuto esercitare il mio diritto costituzionale a contro interrogare
Non solo non c'è in questo principio nulla di scandaloso ma direi che non c'è una sola parola che non sia pienamente fortemente condivisibile e soprattutto coerente con i principi costituzionali
Fissati dall'articolo centoundici della Costituzione anche l'altro principio affermato dall'emendamento proposto dal senatore Mugnai che intende limitare il potere del Giudice sullo sfoltimento delle liste testimoniali ne merita un distinguo
Non c'è nulla di scandaloso nel prevedere che quel potere possa riguardare oltre che i testi superflui solo quelli non pertinenti e non più quelli genericamente giudicati come irrilevanti
Anche perché a dir la verità immaginiamo che nel concreto questa sottile distinzione sarà comunque travolta dalla prassi interpretativa dei giudici
Non è invece accettabile e questo va detto con chiarezza aver previsto che questo potere selettivo non posso operare in nessun modo
In relazioni ai testi indicati a controprova cioè per smentire fatti o circostanze emerse dalle tre dall'esame dei testimoni
Già ammessi
Questo sì uscirebbe alle parti processuali un potere su stanziamenti insindacabile ed ingovernabile di introdurre a scopi ovviamente solo dilatori decine o centinaia di testi a controprova senza che il giudice posso dir nulla si tratta di una norma insensata
Di sicuro incostituzionalità in ordine alla quale ed in questi limiti ebbe ingiusto formulare la più ferma opposizione tecnica e politica
Dunque fatta questa eccezione certamente non secondaria ma precisamente circoscritte definita
Parlare di processo lungo di indebita sterilizzazione del valore delle sentenze passate in giudicato e spropositi del genere risponde ad una logica di manipolazione dalla realtà che indebolisce non rafforza un'opposizione alla quale basterebbe invece dire
Questi principi siamo pronti anche a discutere e condividere ma ragionando complessivamente sulla riforma del diritto alla prova
Un tema di enorme portata che non può essere inopinatamente introdotto
Da un tardivo emendamento ad un disegno di legge quello sulla modifica del rito abbreviato per i reati puniti con l'ergastolo
Che con questi temi c'entra come il cavolo a merenda per di più mentre urge risolvere la incombenza del processo mix
Buona giornata a tutti