"La politica, l'impegno, l'orizzonte della sinistra"

E i carretti ancora in piedi a sedersi così tra pochissimo possiamo dare l'avvio al dibattito di questa sera
Saluto tutti quelli che sono qua questa sera per partecipare al dibattito
Dibattito di questa sera un titolo ab il piuttosto complessa ori norme mi suggeriscono la politica l'impegno e l'orizzonte della sinistra
Noi abbiamo invitato a a discuterne
Come abbiamo voluto invitare altri alcuni interlocutori io
Il presento sono Livia Turco della segreteria del Partito comunista Filippo Gentiloni giornalista ed indoor Ronchi
Eurodeputato dei Verdi Arcobaleno
Dicevo il titolo del dibattito di questa sera è Complesso a me spetta anche il compito di introdurlo
Ecco farò alcune
Considerazioni
Intanto credo che
Si faccia fatica a guardare al futuro io credo che il futuro sia difficile da immaginare quando si è circondati da armamenti nucleari
Quanto il gas delle auto in casa nei polmoni quando si commercia con gli organi dei bambini dei Paesi poveri
Quando si uccide per il colore della pelle o ancora quando le libertà individuali non sono garantite
Mi pare che noi siamo uno snodo importante e anche di fronte ad una crisi e questa crisi richiede anche una visione globale unitaria interdipendente dei problemi
Ecco il concerto di interdipendenza credo che sia di grande rilievo
Sia per rinunciare a una concezione unitaria del mondo in cui voi viviamo sia per indicare un criterio cui ispirarsi anche nella ricerca della soluzione dei problemi
Un principio che mira a rimuovere le cause degli assenti attuali del mondo e a superarli
Che chiede che si ponga fondamento anche dell'agire politico gli interessi del genere umano
E che si vada oltre gli schemi delle logiche di campo e delle contrapposizioni tra sistemi
Questa la stessa sì considerazioni simili relative a questo per esempio sono contenute anche in una recente enciclica la sollecitudine Ray sociali s'che prese che
Consiste che come dire sottolinea l'unità del genere umano l'unità del mondo e dice che non può essere neppure concepita se quelle divisioni non vengono rimosse e superate io ritengo che ci sia un compito arduo che quello di ieri e di finire tre la possibilità della politica in un mondo che altrimenti rischiava di essere di l'autodistruzione
La guerra non può essere la soluzione dei conflitti si dice io credo che sia profondamente vero
E l'agire politico l'unico che può avere legittimità è quello che assume la non violenza come regola universale
La considerazione
Del nemico da distruggere oppure la contrapposizione tra amico nemico non possono essere più il fondamento della politica
Una politica degna di questo nome a una politica democratica è una politica che ha la capacità di pensare a processi di liberazione degli uomini e delle donne come risultato di uno sviluppo autonomo solidale quella che non prevede la distruzione del nemico quella che si sfida sui valori sulla valorizzazione delle differenze
Sulla come dire sulla sfida delle soluzioni dei problemi e sulla sul fatto di porre valori differenti che si sfidano in qualche modo tra di loro
Non credo sia un'utopia ma mi pare sia l'unica fu l'unica concezione è realistica oggi della politica ecco noi
Lo dicevamo al congresso nazionale della FGCI nello scorso dicembre
Vogliamo costruire conoscere insieme un mondo uno senza fili spinati senza muri e senza contrapposizioni mentre dopo gli amo anche un mondo a due
La nostra epoca è legata all'irrompere sul panorama mondiale delle delle donne di uno dei due sessi che chiede di essere riconosciuto non come gruppo ma come una delle due forme costitutive dell'essere umano
Le donne vogliono riconosciuta la loro differenza sessuale per costruire una civiltà fondata appunto su un riconoscimento politico-sociale e anch'e appunto del vissuto delle donne
Fino ad oggi non è stato così
Io credo che assumere la differenza sessuale davvero come è il fondamento della politica significhi ridisegnare il modo di vivere e di lavorare e di organizzare i tempi dell'intera società e anche dei singoli
E a partire dalle donne e con la forza delle donne come dice la Carta delle donne comuniste
è possibile costretto costruire una società umana nelle nella quale le donne in quanto donne e gli uomini in quanto uomini possano pienamente riconoscersi io
Vorrei fare anche qualche sconsiderato se ne specifica rispetto a una questione ha un aspetto particolare e penso alle ragazze a lei tante centinaia di migliaia di di ragazze che in Italia
Lottano ogni giorno per cambiare la loro vita per cambiare la qualità della loro vita per cambiare la faccia delle città dei paesi per poter realizzare bisogni ed esibiti ieri
Io credo che abbiano stiano costruendo un percorso particolare un percorso legato anche alla a Rispetto del corpo e delle idee alla necessità di vivere libere
La propria esistenza la possibilità di esprimersi di giorno e di notte così come dicevamo in un modo lo slogan non recente io credo che per le ragazze ci siano ancora tante disparità nelle con nelle loro condizioni di vita e questo decide crea solo discriminazioni crea anche una se limitazione della Lulu loro libertà ecco io credo che da qui anche
Per le ragazze in conci un furto di futuro è una limitazione molto pesante dell'orizzonte ma queste stesse ragazze sono quelle che devono costruire il futuro sono quelle a cui tocca immaginare anche la Città futura
Dove ciascuno aggiungerà qualcosa disse aggiungerà qualcosa di specifico dove davvero il diritto alla cittadinanza per tutti dovrà essere garantito ecco io credo che dalle ragazze anche possa venire una un mattone in cui in qualche modo in questa direzione e che tanti passi in questa direzione già siano stati fatti anche a partire dalla esperienza specifica anche della Federazione giovanile comunista e dalle dai messaggi dai linguaggi nuovi che siamo stati capaci di costruire sui giovani tanto si è speso tanto si è speso da
Anche la parte più due retriva della classe dirigente del nostro Paese e tanto si è spesa la classe con
Come dire l'offensiva della destra ecco in una sfida che ha visto i giovani non come soggette in ma come individui ai quali era diretto solo ed esclusivamente il consumo
Io credo che
In realtà si siano molto accentuate le discriminazioni siano per molti peggiorate anche le condizioni di vita
Io credo che proprio qui anche nell'intreccio tra condizioni di vita e orientamenti culturali sia possibile costruire un lavoro quotidiano
Penso
Certamente del Partito comunista ma di tutta la sinistra che investe quella che è
Una risorsa assolutamente indispensabile per il futuro e cioè i giovani e su questa risorsa entra in modo che questa risorsa diventi una leva per il rinnovamento e per lo sviluppo
I giovani non come cittadini quindi ma come in qualche modo referenti del mercato io credo che l'ideologia conservatrice abbia fatto breccia anche su un altro
Tirreno sul terreno dell'idea della politica e mi pare che se si è appannata un po'quell'idea
Sociale e
Socializzate della politica di una politica che sia di tutti e per tutti e mi pare che sia prevalsa una concezione davvero che
Concede che fa della concentrazione delle funzioni e dei Poteri
Il perno della proprio modo di essere io credo che qui stia un altro Tirreno molto significativo per la sinistra di uso della politica e anche della forma partito come strumento di emancipazione di libertà per gli individui
Nel far diventare i bisogni individuali percorsi di trasformazione nuovi rapporti tra i singoli tra gli uomini e le donne
Il c'è una domanda che mi pare di grande rilievo c'è possibile è una politica per tutti è possibile una partecipazione attiva io ritengo di sì anzi credo che questa
Sia la nuova frontiera sia la frontiera dei prossimi anni considerare l'individuo nel mondo moderno un soggetto e non un oggetto un soggetto che esercita dei diritti e anche una forza
Sui luoghi dove si decide
Chi può decidere
Cos'è la mia libertà io credo che queste siano delle domande che chiedono di ridisegno ridisegnare il mondo e la vita
Io credo che ex sia possibile far vivere un percorso nuovo della sinistra
Anche non limitandosi a proclamare degli obiettivi e dei valori ma mettendo in campo le energie di tutti se ecco sì sì è che se si riesce a spendere io credo in modo visibile
Quello che è l'impegno sulle questioni
Che riguardano tutti i cittadini io dico in particolare anche i giovani e le ragazze
La nostra è un'epoca straordinaria credo per le possibilità di ridisegnare la nostra vita me mi pare che questo però non possa bastare a liberarci
E quindi c'è anche una ragione che ci distingue dagli altri da un'idea di un progresso neutro e autonomo io mi pare che sia la ragione
Dell'uomo il riconoscimento della sua centralità e della sua autonomia
Del suo bisogno di libertari del fatto che questo si unisce a una critica molto forte nei confronti del mondo del sistema di relazioni e dei valori che sono parte
Di questa società
Io credo che con il Congresso neo Bologna abbiamo come Federazione giovanile comunista costruito un altro pezzo di riforma della politica
Pensando a quelli che sono i valori che vogliamo parte del nostro modo di essere della nostra vita e ragionando sulle libertà
Ragionando su quelli che sono i percorsi che si possono costruire assieme
Mi pare che le esperienze di questi anni ci abbiano detto che c'è la possibilità per una nuova politica che non priva di voce nessuno dei soggetti
Noi molti giovani ma non solo giovani si sono mossi in una specie di di zona grigia tra la politica tradizionale e le aspirazioni e i bisogni
Dei singoli e le loro esperienze politiche penso ai tanti modi menti da quello sulla pace a quello sull'ambiente alle associazioni al volontariato
Credo che sia tempo anche di andare oltre questa
Questo aspetto mi pare che la voglia di politica è anche il bisogno di intervenire qui e subito sulla realtà di cambiare la nostra vita quotidiana di cambiare la nostra società
E mi pare che ci sia anche
La necessità il bisogno la voglia di riappropriarsi della politica dentro la scena del potere di una politica che è segnata da nuove esperienze e da nuovi e da nuovi valori di una politica appunto che sappia pensare alloggi e contemporaneamente sappia progettare il futuro
Ecco io credo che dentro questi orizzonti e anche al di là di questi sia possibile pensare a anche a un nuovo orizzonte per tutta la sinistra
Io ho concluso questa lunghissima introduzione
Darei la parola per primo a Filippo Gentiloni
Io raccoglierei fra le molte ottime cose che Cristina ha detto una domanda
Tentando anche una risposta limitata però ad un settore quello che conosco di più
E la domanda di Cristina che mi sembra quanto mai centrale
Era fra l'altro questa è possibile una politica per tutti
Cioè mentre ci rendiamo conto della necessità che la politica sia partecipata da tutti constatiamo invece al contrario che c'è una certa forma di restringimento della politica non tanto restringimento del numero delle persone che vanno a votare anche questo ma questo limite secondario
Quanto piuttosto un restringimento proprio del del coinvolgimento della gente per cui la politica
Rischia di diventare veramente qualche cosa per qualcuno per gli iniziati per gli addetti ai lavori allora ci domandiamo
è possibile una politica per tutti e Cristina sottolineava soprattutto mi pare di capire soprattutto per le donne e i giovani
E questo è essenziale per tutta la sinistra ecco io vorrei
Partire da qui con alcune rapide riflessioni prima di tutto sottolineerei anch'io quanto questo sia assolutamente necessario necessario proprio per la sinistra tutta comunque la vogliamo intendere delimitare
Necessario per il nuovo corso del PC
Il nuovo corso del PC può restare un po'troppo nelle nuvole nel discorso delle buone intenzioni se non trova piedi per terra cioè gambe su cui camminare gambe che siano di più di quelle di prima di più di quelle del PC
Ecco cerchiamo di essere molto semplici franchi e senza complicazioni questa sera bisogna che si allarghi la base del consenso che si allarghi la base del voto
Ma anche e soprattutto la base del consenso altrimenti il discorso su un nuovo pc rimane inevitabilmente monco e destinato credo temo
A non procedere molto avanti
Allora detto questo
Mi fermerei su quel mondo di cui come forse sapete mi occupo di più da anni e che è un po'il mondo cattolico e allora mi domando è possibile allargare la politicizzazione sana sana
Non quella
Mafiosa clientelare eccetera che già molto larga
Di settori settori di mondo cattolico
La mia risposta già l'anticipo e si ma non è facile
E a certe difficili condizione
Che alcune alcuni presupposti d'altronde notissimi
Voto cattolico e oggi molto svariato variopinto e diversificato parliamo infatti di mondi cattolici al plurale di arcipelago galassia di te come vi pare
Cioè non si può più assolutamente parlare di un mondo cattolico al singolare sono diversissime le grandi associazioni l'una dall'altra
Comunione e liberazione Azione Cattolica gli scout alleati eccetera
Ma c'è anche una diversità che taglia trasversalmente le associazioni le parrocchie eccetera per fortuna per fortuna ormai molti cattolici pensano con la propria testa e si diversificano dagli altri io credo che in questo vasto arcipelago ci siano delle interessanti possibilità non dico attenzione perché su questo poi vorrei anche concludere fra cinque minuti non dico di passaggio del voto semplicemente dalla DC al pc ad esempio
O dalla DC alle liste verdi ad esempio il che è anche vero è già avvenuto è avvenuto probabilmente anche nelle recenti elezioni del diciotto giugno ma non credo che sia ma questo il nodo fondamentale del discorso il nodo fondamentale del discorso è quello di che ritorni a una sana politicizzazione che ritornino una sana politicizzazione
Larghi settori di mondo cattolico che o o non sono mai stati a questo livello o se ne sono allontanati quali settori cerco di essere molto concreto poi caso mai ci possiamo tornare sopra se c'è tempo
Penso a tutto quel mondo cattolico che impegnato per esempio nella lotta contro l'emarginazione sociale
Volontariato in tutte le forme sia per i vecchi antichi bisogni che sono i poveri sono i vecchi bambini gli handicappati sia i nuovi i nuovi bisogni che sono gli immigrati illa i malati tossicodipendenti malati di AIDS c'è
Bisogni che come sappiamo si stanno moltiplicando e trovano se don il mondo cattolico ripeto ma interessanti settori di mondo cattolico in prima fila in fondo gente piuttosto disponibile ad un discorso sul tipo di quello che Cristina faceva prima
E ci domandiamo ma allora perché non lo sottoscrivono o forse già lo sottoscrivono in parte ecco su questo interrogativo vorrei tornare dunque
I settori anche che si occupano della pace c'è un forte pacifismo cattolico di sviluppo pensate a Beati costruttori di pace nel Veneto in Lombardia ed altro
Il mondo cattolico che si occupa di ambiente questo più giovane e forse da minor tempo ma anche questo molto impegnato il mondo cattolico che si occupa di terzo mondo ad esempio abbiamo festeggiato ieri l'altro ieri i dieci anni dalla rivoluzione sandinista in Nicaragua dobbiamo ricordare che in Italia la festa la festeggia non larghi settori del mondo cattolico accanto alla sinistra
E in primissima fila e così via per ciò che riguarda la lotta contro l'apartheid in Sudafrica
Per ciò che riguarda ad esempio la lotta contro la produzione e il commercio delle armi
E così via ecco questi settori che possiamo dire nuovi in un certo senso non sono del tutto nuovi ma insomma
Che attraversano le vecchie associazioni e non che sono presenti anche informalmente in migliaia di gruppi gruppetti e comunità
Questi settori presentano molti aspetti che rispondono adesso non sto a ripeterli proprio perché gli addetti benissimo Cristina che rispondono a queste esigenze
Ecco e allora la domanda
Come mai non sottoscrivono quel discorso questa la risposta richiede qualche minuto di riflessione ma poco una prima risposta direbbe in parte già la sottoscrivono cioè questa gente in parte già si è staccata dal classico voto DC
E vota verde in parte vota
In parte DP avete avuto qui queste si una di queste sere padre Melandri qui lo sapete
In buona parte questa gente vota PC
Penso ad esempio ma non posso quantificare
Penso ad un sacco di gente che conosco personalmente che me lo dice ma questo non ha un grosso valore scientifico no
Specialmente nel mondo della lotta contro l'emarginazione sociale ad esempio però ecco prima osservazione
Questo voto non è quantitativamente quello che potrebbe essere
E ancora quantitativamente fortemente legato alla vecchia DC
Secondo anche quando questo voto è uscito dalla vecchia casa madre come molte volte è successo
Non è uscito in una maniera come dire
Politicamente veri rilevante non è uscito lanciando un messaggio ecco mentre i cattolici del dissenso agli inizi degli anni settanta
Uscivano dalla DC sbattendo la porta e pubblicando proclami
Passo a sinistra
Adesso questo non si fa più
Quindi anche quelli di questi cattolici che passano a sinistra intendendo vero largamente questa accezione ma non credo che ci sia molta gente che passa al PSI quindi il discorso riguarda il PC che i verbi
Bene non lo proclama nonno proclama quindi questo passaggio nona quella rilevanza politica che può potrebbe avere ecco allora è quantitativamente non forte come potrebbe essere
E secondo anche quando è quantitativamente rilevante non lo è politicamente perché perché io posso provare ad accennare alcune risposte che sono dei grossi problemi che Cristina è ci troviamo un po'tutti davanti PC e FIGC
Il problema ad esempio di una forte diffidenza ancestrale verso la politica cioè questo mondo è ancorato sul terreno per intenderci sociale
So bene che la distinzione fra sociale e politico è una distinzione che ammette un'infinità enorme di sfumature che il sociale non si taglia col coltello dal politico che di mezzo c'è il culturale lei etico ma non ci attardiamo in queste disquisizioni ecco questa gente è ancorata nel sociale vuole fare
Nella società
Vecchi bambini malati handicappati lotte magari anche con uno di tipo politico concreto quando c'è stata la spedizione delle navi italiane nel Golfo Persico ci siamo meravigliati di vedere che razza di opposizione cattolica
C'è stata allora ma era
Opposizione cattolica particolare ad una spedizione di navi nel Golfo i cattolici che poi stranamente qualche mese dopo magari votavano ancora PC
Oppure non votavano Piccin ma un po'alla chetichella questo è il problema
Quindi diffidenza verso la politica un'antica tradizione di ancoraggio nel sociale e allora ecco un grosso problema che ci troviamo a fronteggiare tutti questa sera ben al di là di questa sera
Cioè dobbiamo far sì che la politica sì ancori di più nella realtà del sociale cioè sia ancora di più nel quotidiano che non si tratti soltanto di proporre dei grossi
Progetti globali
Che partono dall'a alla zeta
E che risolverebbe ero col condizionale un po'tutto perché noi vediamo il sorrisetto dissidente di tutta questa gente che dice sì voi non fate altro che correggere
I vostri progetti globali mentre la gente continua ad avere fame nel Terzo Mondo
Mentre gli handicappati continuano a non aprire nemmeno il minimo di assistenza in questo maledetto cosiddetto stato sociale e così via
Quindi piedi per terra nella realtà del quotidiano con tutti i rischi però di una politica che rischierebbe di perdere di vista il globale
Ecco la difficoltà di ancorare insieme un progetto globale alla realtà del quotidiano questo mi sembra che sarebbe ma purtroppo il condizionale ci vuole
Sarebbe un po'un avvio un segnale dato alla politicizzazione di queste sette molto interessanti di gente ben disposta fondamentalmente ancora pulita ma diffidente della politica
Diffidente di un po'di tutti i partiti anche se un po'di distinzioni le fa
Gente che non ce lo dimentichiamo a generalmente a ragione o a torto dato dei giudizi sostanzialmente negativi delle amministrazioni di sinistra
Questo è un fatto secondo me molto importante una china che bisogna risalire ma che non si risale né in un mese né in un anno
E e questa gente
Sente molto di più l'amministrazione comunale o regionale sulla propria pelle di quanto non senta il governo nazionale anche qui perché c'è un'antica tradizione cattolica che legata al territorio
Molto più di quanto non sia la tradizione culturale comunista che invece a ragione o a torto come gli enormi vantaggi anche ma anche con degli svantaggi
è tradizionalmente ancorata Progetti globali nazionali stenta ad affrontare
La fognatura nella città
Questa gente ha quindi dei problemi forti di passaggio
Dal sociale al politico e quindi se lo volete e concludo
Dei problemi forti di delega di rappresentanza cioè anche quando queste fette di giovani e di donne perché Cristina ragione sono i settori che probabilmente ci interessano di più queste fette quando hanno ritirato la loro delega la DC e in buona parte l'hanno ritirata
Non hanno nessuna fretta di dare delega ad altri
Con tutti i problemi annessi e connessi perché sappiamo bene che se se le deleghe politiche non si danno da una parte un vantaggio perché hai sempre in tasca questa carta che puoi giocare dall'altra un rischio perché il potere ti giocate il potere gioca la tua delega molto più di quanto tu non fai a tempo a giocare
Quindi il discorso della rappresentanza politica è molto difficile
E complesso ma credo che questi siano i nodi che dobbiamo non dico scioglierà messa serale domani ma affrontare se vogliamo rispondere alla domanda posta questa sera quindi concludo ritornando all'interrogativo di Cristina è possibile una politica per tutti io credo che un allargamento di questa politica sia possibile c'era ho cercato di affermarlo in particolare per il settore che conosco di più e cioè certi settori di mondo cattolico non credo che questo avverranno in maniera facile me domani credo che questo richieda dei profonde le profonde trasformazioni nel modo di fare politica della sinistra trasformazioni di mentalità di linguaggio un po'di tutto e
Bene io procederà in questo modo cioè diventando prima la parola tutti i nostri interlocutori e poi apprendo a domande da parte del pubblico spesso vorrei in
Passare la parola enduro unti
Ma il titolo molto impegnativo
E sinceramente difficile
Beato chi ci riesce insomma sintetizzare cos'è oggi la politica l'impegno e l'orizzonte della sinistra
Già nel titolo secondo me bisogna almeno cercare di delimitare l'argomento di cercare di di capire l'oggetto di cui siamo chiamati a confrontarsi evidentemente come alcuni approcci specifici
Però io partirei proprio mettendo in discussione il titolo citando un fatto
Si presenta alle Camere un Governo Andreotti
Il che vuol dire che qualcosa di questa politica di questo impegno di questo orizzonte non ha funzionato se dopo tanto tempo ci ritroviamo lo un governo presieduto da Andreotti questo mi pare
Persino ovvio
E non mi pare nemmeno che si possa dire quest'anno l'intera sorti sì ma e quindi non è colpa delle altre squadre
Perché non è nemmeno vero perché anche lo schieramento conservatore anche la DC vive questa crisi epocale
Non è vero che c'è una avanzate trionfante dalle forze chiamate per come mi pare della conservazione
Tradizionali o come volete perché questa crisi coinvolge anche loro
Quindi se non altro adesso io prendo questo fatto ma perché è evidente stiamo discutendo adesso se dopo tanti anni di sinistra ci troviamo Andreotti presidente del Consiglio
Sarà banale dirlo sarà molto tradizionale ma vuol dire che qualcosa di questa politica dalla sinistra non è andata sta a me pare evidente
Quindi parlerei di questa politica di questo impegno di questo orizzonte nel senso di continuare questa ricerca critica del perché sono inadeguati
A proporre una politica alternativa un impegno adeguate un orizzonte diverso dalla riavere fra quarant'anni devono Andreotti perché quello è mortale per lo ritorna
Ed ai qui ancora discutere
Sulla sinistra
Ecco come si può porre in termini critici
Io intanto comincerei a mettere al plurale questi sostantivi
Comincerei a mettere al plurale le politiche
Gli impegni gli orizzonti e anche le sinistre
Perché probabilmente l'errore sta anche nel manico sta nell'idea che esista una visione unica organica di una sinistra che magari poi si concentra in un unico partito che ovviamente al proprio
Questo meccanismo che è stato ampiamente sperimentato non ha prodotto dopodiché può anche essere che il partito in cui voi si sia il migliore della sinistra questo
Non è che voglio discutere di questo voglio discutere in questo momento dell'impianto
Quindi forse l'idea che vi sia una sinistra
Come se in qualche modo avesse la soluzione
C'è la chiesa e c'è l'altra una soluzione dei problemi per definizione della nostra epoca
E per definizione abbia qualche carta in più sempre
Che in qualche modo gli spetta per diritto di posizione in o per o per diritto storico perché quella che rappresenta le istanze della società più giusta
Della politica pulita del cambiamento di di questa città e via dicendo come se ciò spettasse a una sinistra e se ciò fosse di una sinistra riconducibile a un'idea unitaria
Non è così non è stato così io credo che bisogna prenderne atto bisogna cominciare a ragionare al plurale delle sinistre delle diverse storie nelle sinistre e dalla possibilità che nelle sinistre vi sia ciò che è buono ciò che non è buono ciò che è sbagliato
Errori tradizioni bagagli negativi patrimoni da rimettere in discussione e io dico questo perché ancora sono uno di quelli che essendo verde non si ritiene né di destra né di sinistra cioè ritengo che vi siano alcuni valori che però possono essere recuperati e attualizzati se si ha la capacità di mantenere una critica anche al bagaglio complessivo delle storie delle sinistre
E allora fatta questa premessa vediamo di fare qualche piccola considerazioni dal mio punto di vista su questi tre temi la politica l'impegno e l'orizzonte
Beh la politica
Della sinistra è risultata poco efficace
Perché molto politica
E perché molto uguale alle altre politiche
Io penso che nella critica diffusa della gente verso la politica non vi sia solo la crescita dei tassi di qualunquismo
Evidentemente vi sono diversi fattori non è che si può tagliare la la la realtà con l'accetta
Però vi è anche
Il contatto col consigliere comunale tale col segretario di cellula tale con il sindaco tale con la politica così come vista dalla gente nel concreto
Che non era molto diverso da quell'altro anche se si diceva di sinistra anche se sui comportamenti sui rapporti con la collettività sulla coerenza delle fra idee e azioni
Sulla coerenza fra idee stili di vita e via dicendo quindi l'omologazione dalla politica
Non è un fatto inventato perché è cresciuto il qualunquismo ma perché AN fette c'è stato questo processo
In cui le agli Stern attive sul piano del metodo dei comportamenti concreti non sono state così visibili forse perché non sono state così effettive nella vita quotidiana della gente
Che ha sperimentato il rapporto con i politici non riuscendo spesso a distinguerli fra di loro
L'ecologia della politica
Qui lo ripeto ognuno poi c'è il suo pezzettino io cioè il mio pezzettino lo dichiaro non pretendo di dare risposte a tutti i problemi
E cioè l'idea di
Ricondurre l'impegno diciamo sociale perché nella dimensione politica c'è sempre questa idea di un impegno sociale
Ha un suo diverso rapporto con la natura ma anche con la natura umana
Se volete una politica più naturale scusate il gioco di parole
Che e forse non è nemmeno così banale però come come sembrerebbe anche questo
E la scoperta dell'acqua calda ma poi se guardate bene ha scoperto l'acqua calda non è così una banalità e l'uso del calore l'accumulo del calore sono un sacco di cose molto complicate
E così anche l'ecologia della politica
Perché ci sono alcune premesse della politica ufficiale diciamo la tradizionale che sono oggi rimessa in discussione anche dal punto di vista ecologico prova citarne alcune la politica come idea di capacità di dominio attraverso la strumentazione istituzionale
E le sue articolazioni
E quindi anche attraverso l'attività economica della realtà chiamiamola naturale per costringere questa realtà naturale che altrimenti sarebbe avversa alla società e all'uomo
A rendersi funzionale alla società l'uomo
Salvo poi capire che questa forzatura
Ha dei costi che sono maggiori dei benefici ha delle conseguenze che possono aggravare diciamo le prospettive che si pensava di alleviare
Invece del progresso c'è la morte del mare Adriatico
Ma questo e detto abbastanza s'è un tema diciamo abbastanza discusso questo tipo di ragionamento che riportava forse meno discusse sono le premesse diciamo culturale di questo ragionamento
Cioè l'idea che in qualche modo la natura in sé e anche la natura umana debbano essere dominati e incanalati da uno strumento politico che nelle concezioni diciamo non sempre di sinistra poteva esserlo stato poteva essere
Un'autorità e Esterna nella politica della sinistra è diventato il partito un interesse superiore ideologico che dovrebbero regolare
Una società che spontaneamente non si evolve verso il bene
Quindi la politica come regolatore come contenitore come compressore della della natura umano della spontaneità
Anche in questo c'è qualcosa di vero però quando questo apparato culturale politico diventa troppo pesante diventa troppo ostile rispetto alla alla vita normale della gente e questo è stato e questo è questo è stato e questo è e l'anche la politica della sinistra a mio parere non ha colto questa insofferenza della società civile
E ha continuato a davvero un rapporto autoritario paternalista poi visto questa critica diffusa dalla politica
In qualche modo come qualcosa da recuperare bisogna rieducare riconquistare alla Poli non invece capire gli errori che stavano nel manico della nostra politica
E quindi ecologia dalla politica e recuperare il naturale o la natura umana come valore positivo nella politica probabilmente
Non sa se consente di recuperare gente a questa politica forse non ho nemmeno un obiettivo auspicabile ma certamente consente di criticare questa politica più a fondo
Il Secondo problema l'impegno
è un po'legato a queste o però a mio parere anche qui si fa spesso un corto circuito cessi scambia questa critica della politica separata
Come ritorno semplicemente all'impegno partendo da sei proprio come esperienza singola individuale
Diciamo contrapposto alla progettualità globale e alla genericità della politica
A c'è una frase molto bella di Besson di scambiare le carte geografiche per il territorio e di andare a pranzo e mangiare il menu pensando di aver consumato il pasto a questa credo che sia una delle critiche più radicale alle cosiddette progettualità alte della sinistra c'è queste pagine di carta che non cambiano proprio niente
Eccoli però le impegno io non credo che si possa essere ridotto al partire dal se la riflessione anche ambientalista
Diciamo questo punto mi pare che l'abbia raggiunto e cioè la l'idea che la discarica non va bene se sta vicino casa mia la centrale nucleare quando c'era anche i le contesta quelle intorno l'H ma sono quelli lì intorno
E cioè si capisce che l'agire solo localmente o il partire solo dalle proprie contraddizioni individuali e del proprio ambito rispetto alla dimensione i problemi che abbiamo di fronte
Non è non è sufficiente non è adeguato
Io penso che non esista anche qui un modello di impegno sociale di impegno politico che possa in qualche modo essere sintetizzato
Con impegno globale impegno locale bisogna prendere atto che i canali della partecipazione oggi sono molti e differenziati
Non bisogna fatto pensare pretendere che possano ricondursi ad un unico fiume perché non ci stanno
Ma bisogna avere diciamo un una visione
Da ecosistema cioè dove diverse parti concorrono al tutto senza che vi sia un unico disegno pensate in maniera centrale che voglia ricondurre a questo impegno ad un unico canale
Quindi vi possano essere i diciamo forme di impegno sociale e l'impegno politico che si esprimono a livello culturale a livello artistico a livello sociale
A diversi livelli e bisogna vivere questo pluralismo delle forme di impegno come la ricchezza io penso e come l'attualità perché non vedo affatto una società che essi è molto peggiorata ecco
Non condivido una visione pessimista
Della realtà sociale nei vede invece una società molto ricca di gente interessata
C'è anche il resto c'è anche la parte peggiore il il carrierismo
Tutte quelle cose però non vorrei che la sinistra quando si riduce a una dimensione minoritaria scarichi suoi limiti dicendo non mi capiscono alla società e brutta
Io credo invece che questa società è molto ricca anche l'impegno individuale di di di sensibilità di culture differenziate non è riconducibile questa complessità di e poi quando poi
Tante la società civile italiana si rivela profondamente democratica capace di fare delle scelte importanti anche se a canali di espressione che non non si orientano tutti nel partito in un partito magari nemmeno ideologicamente nella sinistra però questa pluralità il riconoscimento di questa pluralità dei canali di espressione della nostra società
Forse migliorerebbe anche la capacità di comprensione di comunicazione della sinistra sarebbe meno ridotto questa superficie di contatto
Se ci fosse la capacità di comprende l'Artico la ricca articolazione degli impegni oggi della società civile senza aver sempre compresso che non si impegnano politicamente che c'ha speso tutti i qualunquisti che non ci capisce nessuna pensiamo noi politicamente impegnati che dobbiamo conquistare chissà chi
Forse dobbiamo farci conquistare un po'di più
L'orizzonte
L'orizzonte questo
E forse il problema più complesso perché nessuno di noi che ha il cuore a sinistra insomma si può liberare del peso del del fallimento dei comunismi e del socialismo i reali
Della Cina dell'Unione Sovietica benché il ovviamente il nuovo corso sia un tentativo coraggioso però i problemi ovviamente sono grossissimi che ci sono di fronte
Ciò nonostante io credo che bisogna insistere nel pensare globalmente c'era un passaggio dalla relazione di Cristina che lo sottolineava
Cioè nel intanto nel mantenere una visione sostanzialmente ottimista dell'umanità delle possibilità dell'umanità
Di risolvere questi gravissimi problemi che abbiamo e di risolverle pensando in qualche modo di condizionare il proprio destino
Non già diciamo con un progetto che si e questo anche questo fa parte di un bagaglio non il socialismo scientifico per l'amor del cielo guai a noi
O l'idea di che in qualche modo si possa delineare l'evoluzione della società che poi parte di un'evoluzione complessa di un sistema vivente dal nostro pianeta
Con un progetto troppo definito a tavolino
Tuttavia c'è diciamo dicendo no a questo tipo di impostazione io penso che bisogna mantenere uno sforzo collettivo
Dell'umanità per superare i suoi grandi problemi è immaginare e pensare progettare una società che sia libera giusta in pace con la natura che possa vivere anche per le future generazioni
Riempire questo orizzonte comporta probabilmente la necessità di liberarsi di molta zavorra
Di molta zavorra anche della sinistra
E non sarà semplice e non sarà semplice
Perché è molto più facile insomma la scorciatoia
Adesso non voglio aggettivare ma è molto più facile dire tanto non si può Caorso parlando
Tanto non si può
Tanto non si può cambiare diciamo limitiamoci a chiedere un po'più di trasporti
Un po'più di sistemazione dalla riforma sanitaria un po'meno di galera per i tossicodipendenti un po'più di sinistra al Governo e aggiustiamo da lì perché tanto diciamo di fronte a questa crisi degli orizzonti della sinistra è molto semplice diciamo e se volete dirlo nemmeno mi scandalizza per più piuttosto che predicare meglio riuscirà a raggiungere dei risultati concreti e limitati
Per evitare questo rischio io credo che qui la la riflessione veramente diventa ampia perché è la parte più difficile se volete perché sulla politica e sull'impegno c'è sulle cose da fare oggi
Qualche idea in più almeno io poi mi sento di averla anche un po'ma sulla progettualità pensate cosa vuol dire oggi la parola comunismo se non vogliamo scherzare o usarla solo nei comizi o in difesa di io
O in abbandono di o la parola socialismo che è la stessa perché non è che qui il problema è che Craxi o qualcun altro no anche la parola socialismo cosa
Con la significa alle soglie del Duemila e parlare di orizzonte vuol dire il parlare di queste cose qui
E quindi vuol dire a mio parere riuscire a capire ciò che in questi patrimoni storici risulta zavorra e ciò che e ciò che sono alcuni elementi di questa progettualità del futuro ecco adesso io veramente avendo parlato molto e avendo meno da dire su questo punto
Dico solo un paio di idee
Un paio di idee che sono queste
Capire il profondo valore della libertà
E questo credo di sfondare porte aperte neanche nel vostro dibattito
Non so però se così semplice coniugare la libertà intesa come libertà individuale ma anche come liberazione collettiva dal superamento di determinati modelli di sviluppo dal superamento di determinate forme di potere
Quindi modelli di sviluppo significa come capitalismo industrialista potere significa potere consolidato
E immaginare una transizione che riesca a coniugare le libertà conforme efficaci di cambiamento
Ancora di più
Nel contesto di una crisi ecologica è di un rapporto società natura non solo uomo natura che è molto riduttivo ma Società e nuova società ecologica e natura che complica di molto le prospettive se volete
Perché non basta più affrontare la dimensione sociale in un ottica di redistribuzione delle risorse delle ricchezze che strappiamo
A a Madre Terra né strappiamo il più possibile di modo che la ripartizione possa essere meno diseguale tanto il progresso senza limiti
Il progresso il nome è senza limiti la terra è una sola e non si può sfruttarla tanto a fondo e quindi la possibilità di ripartire uno sfruttamento intensivo dalla natura per avere una società meno ingiusta
Questo modello di ripartizione quantitativa della ricchezza è entrata in crisi
E non è più facile a mio parere il percorso diciamo di una liberazione anche sociale
Collettiva che mette insieme una società libera una società giusta ma Società in pace con la natura questo indubbiamente è l'orizzonte per il quale io mi sentirei di impegnarmi sono i valori in cui io mi identifico però certamente un percorso molto complessa e certamente non semplice
Io vorrei invitare i frequentatori del bar per cortesia parlare più piano possibile perché tua abbiamo un brusio molto forte e diventa difficile ascoltarsi sud dò la parola Livia Turco
Se in un tema
Così ambizioso così
Enorme credo che sia legittimo che poi ciascuno scelga un approccio
Che più congeniale alla sua esperienza la sua riflessione
E anch'io come Filippo Gentiloni avrebbe del gli interrogativi tutti cruciali posti da Cristina penso che quello
Che almeno in questo ultimo periodo avvertito come me anche quello più per certi versi
Capace di di determinare una certa angoscia
E proprio questo è possibile una politica per tutti
Diceva una certa angoscia perché non posso fingere non possiamo fingere
Di o comunque non possiamo dimenticare i luoghi in cui siamo non possiamo dimenticare la realtà che viviamo
E devo dire che mentre sto ultima fase in quest'ultimo periodo
E mi aiuta spesse volte in mente
Riflettendo
Interrogando mi su quelle che sono le possibilità della politica dicevo all'immagine che mi è venuta più l'uso spesse volte mentre è stata proprio quella di quel camper vicino all'Ansaldo mentre si celebrava il congresso socialista
Dove in fondo due privati cittadini perché poi Craxi Forlani non sono dei padreterni saranno pure segretari due partiti però sono poi anche due privati cittadini
E nel corso di un congresso
Appunto in un luogo così privato come un camper così casuale come un camper
Si mettono d'accordo
E decidono di una crisi politica
La cui chiusura è prevista per i prossimi giorni ecco io credo che non si possa
Dare una risposta all'interrogativo e possibile una politica per tutti
Mettendo dimenticando
In qualche modo questa immagine perché quest'immagine è un po'una metafora di quella che è oggi il processo politico che stiamo vivendo
Vale a dire la privatizzazione del processo politico lo diceva Gentiloni l'arbitrio l'uso cinico del potere
Non credo che noi possiamo vivere questa crisi di governo come una delle tante crisi di governo
Con il fastidio perché sicuramente ci ha provocato fastidio già profondamente non gli alto ci è sembrata la riedizione di tante cose del passato
Non credo appunto che possiamo vi parla così
Credo che dobbiamo avere in qualche modo
Un allarme rispetto a quello che il processo di involuzione della vita politica nel nostro Paese
Perché qual è il messaggio profondo il messaggio culturale non solo politico profondo che da questa crisi di governo ci proviene
Quello che la politica è affare di pochi
Che è concentrata in ristrette oscure cittadelle
In qualche modo sia detto badate che tanto la politica non vi appartiene
E dall'altro messaggio che io considero ancora più preoccupante
E cioè badate voi stessi ciascuno Badia se stesso ciascuno Buddy al proprio privato al proprio particolare a un particolare che diventa sempre più Augusto sempre più ristretto
Mi pare che sia provenuto proprio da questa crisi di governo un
Una legittimazione Oum in qualche modo a una decomposizione
Individualista ed egoista della società
A me ha fatto un po'sorridere leggere
Alcuni articoli anzi una un acceso dibattito che ho visto sulla discussione la rivista una rivista la democrazia cristiana con appelli rivolti ai cattolici
Un'animata discussione un allarme proprio su questo tema la decomposizione individualista ed egoista della società
Come se di questa decomposizione individualista ed egoista della società fosse responsabile la società stessa fossimo responsabili noi fossero responsabili cittadini
E non fosse invece responsabile proprio quel potere politico quel processo decisionale
E che ci ha mandato invece quel messaggio non interessate li della società non interessati ride la dimensione collettiva interessate vi sono di voi stessi interessate di
Diventate scaltri nuvoloso spregiudicato del potere delle risorse che cosa qual è l'etica col l'etica collettiva appunto qual è il
Il messaggio etico che ci è provenuto da questa crisi di governo io credo essenzialmente questi due quindi mi paiono davvero in questo senso molto gravi
E non mi pare che appunto questa crisi di governo si possa dire una semplice riedizione del passato
D'altra parte
Proprio il livello di degrado cui è giunta la vita istituzionale del nostro Paese credo che debba essere il punto di riferimento insomma
Da cui partire per fare una riflessione sulle possibilità della politica
Mi verrebbe da interloquire con un'affermazione fatta da Edo Ronchi sulla e l'eterno ritorno
Di Andreotti sulle responsabilità della sinistra sicuramente ci sono responsabilità delle sinistre mi pare giusto parlare
Al plurale
Responsabile ci sono responsabilità della sinistra sicuramente noi credo che dobbiamo
Riflettere su ormai un decennio su un decennio
Che ha visto una forte offensiva conservatrice non soltanto in Italia ma in Europa
Che ha visto una sconfitta della sinistra una sconfitta non soltanto politica ma culturale
Una offensiva un conservatrice quella che noi abbiamo chiamato del neoliberismo che non è stato soltanto un generico ritorna indietro è stato invece accompagnato da un processo di modernizzazione molto forte del nostro paese della cultura politica degli stili di vita della realtà sociale del nostro paese stesso dell'Europa
E quindi la difficoltà della sinistra proprio rispetto al fatto che si è trovata nel mezzo di un processo di modernizzazione che ha messo in discussione non soltanto nella sua resistenza ma messo in discussione anche le sue la sua cultura politica
E oltre che le sue politiche
Nel
Credo che si debba dire che questo decennio per quanto riguarda l'Italia
Ha poi
In qualche modo un una sua origine che la chiusura di un processo politico
Legato
Data agli anni settanta un processo politico che aveva l'ambizione di allargare nel nostro Paese le basi democratiche
La morte di Moro l'uccisione di Moro chiudere un decennio politico chiude una fase politica
Sicuramente è vero che la Democrazia Cristiana
Con la morte di Moro ha chiuso una ricerca politica che si era aperto al suo interno
E
L'esperienza del preambolo
Non è soltanto stato un generico ritorno al passato in Italia ha significato anche un processo di ristrutturazione del sistema politico che ha avuto come protagonista come artefice essenziale del Partito socialista ma io su questo non mi voglio sottolineare
Voluto fare queste considerazioni e parenti interloquire con un'affermazione appunto di Edo Ronchi per dire che sicuramente una lettura sulla sconfitta della sinistra delle sinistre è ci obbliga a una riflessione complessa
Alla riflessione complessa ci porta a una riflessione altrettanto complessa appunto sulla Democrazia cristiana sulla Polo Democrazia Cristiana mondo cattolico ecco però io non mi soffermo su questo
Riprendo invece il nodo da cui ero partita cioè la metafora appunto di camper come emblematica
Di un processo di degenerazione della politica per dire che secondo me pensare alla sinistra pensare al futuro
Significa
Lavorare creare le possibilità
Perché ci sia l'appropriazione della politica da parte dei cittadini
Perché in qualche modo si ricostruiscono le ragioni di una forza della democrazia e delle sue regole
Io credo che abbia senso parlare di sinistra che ci sia una discriminante molto forte tra la sinistra le forze di progresso
E le forze moderate e che questo discrimine sia andato proprio attorno a quest'interrogativo
Quali sono oggi gli orizzonti le possibilità della politica
Io credo che non lo so se questi interrogativo è stato assunto all'interno della sinistra penso all'interno stesso del Partito comunista con la dovuta radicalità
Io non credo che sia possibile una politica di sinistra una politica di cambiamento
Se
Non ci si interroga proprio su attorno a questo nodo quali sono gli orizzonti quali sono le possibilità della politica
Che cosa può essere davvero la democrazia
Ecco io credo che soltanto
Una risposta a questo interrogativo posto a determinare le possibilità in qualche modo di una politica di sinistra vale a dire io credo che ci possa essere una politica della sinistra una politica dunque della trasformazione del cambiamento soltanto se
Ritorna ad essere credibile credibile nei fatti
L'esercizio della politica intesa come ricerca per il bene comune la politica intesa come fatto collettivo fatto di cui sono protagonisti tante donne e tanti uomini
Se ritorna ad essere legittimata è dotata di una possibilità di incidenza effettiva
La politica agilità dal pensare dal fare critico di tante donne di tanti uomini
Ecco io vi sembrerà una cosa banale questa ma non credo proprio che sia penale non credo proprio che sia banale se il il processo politico prevalente invece quell'altro da cui sono partita
è pur vero e ha ragione essi Edo Ronchi d'altra parte anche Gentiloni si è soffermato su questo che c'è
Un fare politica nella società oggi molto ricco che ha protagonisti tra loro differenti però noi non possiamo non so sottrarci all'interrogativo
Circa le possibilità di incidenza effettive che questo fare politica diffuso nella società a
Non possiamo non sottrarci all'interrogativo se queste forme di espressione politica di fare politica che sicuramente sono importanti nella società
In qualche modo non vengano poi ridotte dall'agire politico dai soggetti politici detti che poi decidono dal sistema politico nella dimensione appunto della pura espressività
Il fare politica nella società e quindi l'interrogativo che io credo si debba porre appunto quei noi cattolici che sono parte molto significativo di questo fare di questo agire politico nel sociale
è l'interrogativo che anche loro non può essere a cui non si possono sottrarre
è proprio ecco quanto incide davvero
Questo mio agire sociale quanto incide davvero
Nel sistema politico
E come di questo sistema politico questo scenario politico non possa essere vissuto come qualcosa di puramente lontano
Di qualcosa come un qualcosa che non appartiene al proprio orizzonte la propria dimensione perché credo
Che se si vuole davvero incidere trasformare questo sia un interrogativo in qualche modo in qualche modo obbligato
Così come non ci possiamo sottrarre l'interrogativo di quali sono le possibilità della democrazia del che cosa è oggi la democrazia
Io inviterei le persone che qui presenti che non avessero est avessero fatto leggere
Un libro
Che è un che penso sia un contributo importante vi sia stato un contributo importante
Alla riflessione congressuale del partito comunista nuovo corso del PC un libro Di Biagio De Giovanni
Il cui titolo è la nottola di Minerva
E
Biagio De Giovanni Parma
Di una Antropologia della democratizzazione parla di un uso debole della democrazia
Di cioè che
In qualche modo una democrazia che sia ridotta appura tecnica
Una democrazia che non si avvale della partecipazione
Critica consapevole collettiva
Di tante donne di tanti uomini
Può in qualche modo ridursi a un fatto molto debole
Può provocare un'antropologia appunto una condizione umana
Basata sullo conformismo
Basata sulla etero direzione basata sulla solitudine ecco metti è piaciuta molto questa riflessione perché
E ci porta in qualche modo a un tema che io avverto come molto importante come cruciale cioè c'è un rapporto molto stretto
Tra le possibilità della politica il che cos'è la politica e quindi che cosa è la democrazia e noi è la condizione umana
La nostra vita di individui i nostri orizzonti di vita
La possibilità anche della nostra vita il significato della nostra vita non è slegato dall'interrogativo che cosa e quali possono essere le possibilità della politica
Proprio perché se la politica viene ad essere un processo decisionale di pochi se la politica di ad essere pura tecnica
Se la politica diventa un affare privato non è che io ho semplicemente ne sono spossessato e sono sposta è stata della politica
Ma il mio orizzonte di vita è il nostro orizzonte di vita che cambia senso che cambia
E quindi ma
Il trovarsi ridotti appunto a quell'individualismo quella tomismo quella solitudine a quell'essere eterodiretti ecco io credo che questo sia il tema che in qualche modo io sento di più
Sento di più mi fa essere molto radicale in questa domanda quali sono gli orizzonti le possibilità della politica
E mi fa essere molto radicale anche perché non solo quanto questo tema sia stato il sia così presente all'interno della sinistra e anche all'interno del partito comunista
Mi pare che per esempio negli anni passati una certa discussione all'interno della sinistra e anche all'interno del partito comunista facesse intravedere invece un elemento in qualche modo di omologazione rispetto
A una riduzione della politica come tecnica io mi ricordo che molte volte mi sono trovata a disagio a dire
A sentirmi ingenua quando rivendicava proponevo questo interrogativo radicale la la politica deve continuare ad essere un processo di cui le donne e gli uomini sono protagoniste protagonisti prima persone che costa essere protagonisti non è un accidente e non è un dato un corollario
Dicevo a disagio come se in qualche modo
Fosse ingenua ma mi ricordo anche che nel momento in cui avvertivo il disagio di questa ingenuità di mi mi dicevo anche che in fondo io avrebbe rivendicava o semplicemente quella che è
Una sostanza della tradizione comunista uno di quegli elementi della tradizione comunista che io non vorrei mai che andassero dispersi
E cioè che la politica appunto è si si avvale è quell'attività è quel processo
Che è mette in gioco appunto l'intelligenza la passione delle donne e degli uomini uniti in un progetto politico
Di che cosa si avvalse alla tradizione comunista di che cosa si è avvalso l'antagonismo qui dato vita al partito comunista l'insieme del movimento operaio l'insieme della sinistra io credo proprio a questo
Per questo non è possibile in qualche modo
Abbassare la soglia critica rispetto a questo interrogativo che cosa è la politica scusatemi se insisto
Ma questo interrogativo torna ad essere cruciale se noi ci interroghiamo su che cos'è la democrazia oggi
Ora una discussione aperta anche nella sinistra ci fa dire che noi non possiamo caricare la democrazia di troppe finalità di troppi contenuti non democrazia appunto non può essere
Finalizzata il
Ha delle attese eccessivamente che potrebbero essere utopiche si dice la democrazia è una tecnica la democrazia
è deve è una tecnica un insieme di regole
Che deve governare il principio della sovranità popolare
è il sistema di valori su cui si basa la democrazia in Italia è quella del patto costituzionale la democrazia deve quindi inverare il sistema costituzionale
Io mi chiedo se sia così peregrino interrogarsi invece su quelli che devono essere i contenuti e le finalità della democrazia
Mi chiedo se sia così peregrino a partire da una definizione proprio puramente Davide liberaldemocratica della democrazia una definizione puramente liberaldemocratica della democrazia dice
Che la democrazia upper contenuto soltanto
La definiti la realizzazione della sopra il riconoscimento della sovranità popolare
La costruzione di una decisione della maggioranza il rispetto di quella decisione della maggioranza
Ecco però se noi andiamo un po'più a fondo lo faceva per esempio benissimo Aldo Tortorella credo l'abbia fatto oggi ma sicuramente i o presenti alcuni suoi saggi una sua riflessione che è molto utile
Se noi andiamo un po'più a fondo
Rispetto a questo nodo
E ci interroghiamo
Come si determina oggi la sovranità popolare
Come si prendono oggi le decisioni
Come si oggi si può come oggi la maggioranza decide ecco CD rendiamo conto allora che questo tema scrisse vogliamo esclusi da questa definizione della democrazia che è squisitamente liberaldemocratica
In realtà si sposta in avanti e pone immediatamente un problema di contenuti e di Fini
Perché immediatamente viene l'interrogativo sul che cosa oggi si decide
La sovranità popolare su che cosa oggi è chiamata impossibilitata a decidere e possibilità che a decidere sulle grandi questioni della pace e della guerra dell'ambiente
E poi
In quali condizioni il popolo decide e siamo tutti uguali nel prendere le decisioni
Il diritto all'informazione o uguali per tutti
Abbiamo tutti abbiamo pari opportunità
Nel prendere le decisioni siamo tutti in grado nello stesso modo di prendere decisioni ecco se stiamo a questo interrogativo
Squisitamente liberaldemocratico punto della maggioranza che decide della sovranità popolare
Ecco vediamo invece che ci siamo obbligati a venire a questioni più di fondo che riguardano e che ripropongono il tema delle condizioni stesse della democrazia delle condizioni in cui si prendono le decisioni
E quindi il tema del chi decide della sovranità ci riconduce
Alle condizioni in cui si decide quindi al tema della giustizia e delle pari opportunità e dell'uguaglianza
E quindi il tema della democrazia e democrazia intesa nella sua tradizione più più semplice delle regole della sovranità popolare della decisione che appartiene alla maggioranza
Ci riconduce secondo me al tema della dei contenuti della democrazia delle sue finalità e delle sue possibilità
Ecco il credo che se poi guardiamo a quelli che sono i problemi oggi sul tappeto che ci sollecitano
Contraddizioni come quella ambientalista problemi come quelli del nord e del sud del mondo oppure lo stesso impegno sociale dei cattolici
Non parlo poi del precisa delle tematiche che ci solleva hanno le donne
E noi siamo chiamati a in qualche modo ricollocare il tema della democrazia e quindi delle possibilità della politica e quindi della sinistra in un contesto nuovo io vendo l'esigenza di collocare democrazia politica a sinistra
Entro due polarità due grandezze che devono essere tra di loro ottenute molto strette
Da una parte la dimensione del mondo e quindi la dimensione grande pelati Cristina chiamava l'interdipendenza
E dall'altra la quotidianità no il oggi per essere cittadini del mondo e quindi per appropriarci della politica dobbiamo contemporaneamente avvertire il senso il legame che ci unisce al genere umano il sentimento dell'appartenenza al genere umano
è nello stesso tempo fare esperienza della quotidianità immergersi profondamente della quotidianità
Io credo che ci sia una possibilità di unire queste due dimensioni di non avvertire l'interdipendenza l'appartenenza al genere umano come la dimensione molto lontana è slegata dalla quotidianità
Se noi nella quotidianità facciamo esercizio della interdipendenza e quindi facciamo esercizio di un rapporto positivo con l'altro e con gli altri
Credo cioè che è un tema aperto per noi per la sinistra
Sia quello di elaborare positivamente il vincolo che ci unisce agli altri io credo che questo sia un tema nuovo per la sinistra ma un tema molto importante un tema che rispetto alle quali le donne la cultura delle donne ha molto da dire ma io questo
Lo accenno soltanto
è chiudo invece su quello e scusatemi se sono stata così
Sgangherata però è davvero il caldo e la fatica
Chiudo su quella che è una sollecitazione che alla politica alla democrazia e alla sinistra proviene dalla cultura delle donne proviene proprio da quell'esperienza della complessità dall'esperienza della quotidianità
è la sollecitazione
è quella di
Ricostruire in qualche modo
Il patto sociale
E le coordinate su cui storicamente si è costruita la società politica
Ah rimettono in discussione a rinegoziarlo riponete a rinegoziare il patto sociale le coordinate su cui storicamente si è costruita la società politica
A partire dalla ricorda la considerazione pienamente politica che ha una sfera fondamentale della vita umana quella sfera in cui sono storicamente cresciute le donne
Quella sera su cui si è costruito il sapere la cultura delle donne la sfera cioè della riproduzione umana io credo che di qui venga una grande sfida alla politica la democrazia alla cultura delle donne e alla cultura ambientalista
Io credo sia il tempo la riprenderò dopo che nella cultura ambientalista che ha molti meriti in
Ci sia una una omissione ci sia una rimozione la rimozione estratti tra l'altro paradossale strana è proprio da rimozione ed è la cultura delle donne la rimozione
Di Cuesta emersione che le donne propongono accende la sfera dell'editor della riproduzione
La cultura ambientalista è scarsamente una cultura dei soggetti
E scarsamente una cultura della vita quotidiana
La cultura ecologica non ha non sia applicata alla vita quotidiana non ancora costruito un modello sostenibile di organizzazione sociale credo che sia un po'paradossale appunto per la cultura ambientalista credo che questa ragione che ci sia una spiegazione la spiegazione
Nel fatto che così come si è visto in molte occasioni non ultima la battaglia sull'aborto lo scorso anno proprio alla Camera dei deputati la cultura ambientalista abbia non abbia non non si sia misurata abbia rimosso abbia fatto una chiusura a una realizzato una censura nei confronti di quella che è la
Mi pare che le condizioni diventi non sempre più proibitive di discussione di capacità di interloquire io ho credo che sarebbe opportuno se noi ci se noi più tesi ma io non so se c'è qualcuno del pubblico che intenda che intende intervenire
Sollevare mi sembra che sia molto molto difficile io non so se compagni gli amici che sono presenti ritiene ritengono opportuno proseguire io credo che
Non mi pare giusto
No va be'io credo che sia a questo punto opportuno chiudere ringrazio tutti quelli che hanno partecipato e saluto tutti
Mi spiace