Visioni Contemporanee - "Moro e la fine della Prima Repubblica"

Signor Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio onorevoli colleghi autorità signore e signori
Doverosamente oggi come moriamo Aldo Moro nel trentatresimo anniversario della morte e nell'onorare la figura dello statista ucciso dalle Brigate Rosse
Rivolgiamo in primo luogo deferente omaggio alla memoria degli uomini della scorta barbaramente assassinati agli affanni cinquantacinque giorni e tre saluto gli illustri oratori Guido Bodrato Enzo Carra Pier Ferdinando Casini Ciriaco De Mita
Murdoch Forlani parlo Paolo Franchi Giuseppe Pisanu Virginio Rognoni e il professor Michele cotto che ha pubblicato in questi giorni un libro sul carte rinvenute nel covo di via Monte nevoso a Milano il cosiddetto memoriale di no oggetto danni di discussione storica e politica
Con tutti loro e con voi mi scuso se per altri impegni non potrò ascoltare ridurre interventi il dato da cui partire per cercare di comprendere le ripercussioni sulla storia italiana scomparsa di Moro
Tengo sia in primo luogo la sua visione della politica una visione di ampio respiro evolutiva
Che comprendeva la necessità di affermare i principi della Costituzione come valori stabilmente condivisi tra i partiti
Dai grandi aspirazioni ideali Moro era consapevole delle difficoltà sociali culturali e politiche che processo di affermazione dalla democrazia incontrava in Italia
Da questo incontro tra idealità e realismo che trovate in cui alti momenti di elaborazione intellettuale nasceva
La sua vocazione interrogarsi sull'evoluzione dei processi sociali e politici nel lungo periodo
Tra questi pensieri lunghi come sono stati nel modo di venire di vedere giustamente definiti gli orizzonti politico-culturali di nuovo c'era in primo luogo la preoccupazione di superare la fragilità della democrazia in Italia
Il problema assumeva sia un profilo sociale con ingiustizie ritardi presenti nel Paese sia un profilo politico con l'impossibilità di realizzare quell'alternanza di governo che era regola nelle democrazie mature dell'Occidente
Le soluzioni immaginate dallo statista si basavano in primo luogo sul dialogo fra le forze politiche e sul ruolo delle Assemblee rappresentative nella maturazione di un Comune concetto di democrazia così riassunsi ad esempio nel mille novecentosessanta sei lo spirito che intendeva imprimere alla sua azione politica
Virgolette questo spirito e la volontà di collaborazione tra i partiti per rendere più sicura più profondo e più viva la dell'italiana è l'attenzione rivolta ai cittadini e i gruppi alle categorie alle zone del Paese che hanno subito una mortificazione che hanno registrato una inferiorità dalle quali vogliono e devono riscattarsi
E noto che nella seconda metà degli anni Settanta che attraverso vari passaggi questa visione Maratea
Si espresse nell'allargamento della base parlamentare di Governo al Partito comunista di Berlinguer
Per Moro si trattava di un momento propedeutico alla terza fase della democrazia in Italia caratterizzata nel suo progetto non più dallo scontro ideologico ma da una dialettica fondata sul consolidamento di una cultura democratica
Era un processo che presupponeva l'abbandono nella logica dell'alternativa tra sistemi ideologico politici diversi e l'accoglimento al contrario della logica dell'alternanza tra culture e di Governo e ciò nel quadro di una democrazia compiuta
Quella politica è stato oggetto e continua a essere oggetto almeno in sede storiografica di discussioni accese non potrebbe essere altrimenti anche considerazioni delle asimmetrie tra l'idea che la terza fase elaborata da Moro e la prospettiva del compromesso storico pensato che per le lingue
E si deve certe osservare che alla democrazia dell'alternanza l'Italia arrivati in realtà soltanto molti anni dopo dopo la caduta del muro di Berlino e la fine delle dell'epopea dell'ideologia
Ma queste considerazioni non devono
Portare a ridurre l'ampiezza della profondità disegniamo rotte
Nella promozione di una più alta e matura civiltà politica per questo la lezione di Moro e preziosa anche per l'Italia di oggi
Lo è perché ci ricorda che il confronto tra soggetti politici portatori di istanze anche molto diverse e di storni profondamente diverse deve sempre avvenire sulla base di valori ben praticati soprattutto solitamente condivisi
Due perché indica nel progresso della democrazia un traguardo comune qui tutti devono tendere
E si tratta di un insegnamento quanto mai importante per un'Italia quella odierna che ha bisogno di ritrovare una forte coesione nazionale e una rinnovata spinta riformatrice
Insegnamento di morte prezioso anche per l'umanesimo cristiano che ispirava la sua visione politica
E che li permise di instaurare un dialogo secondo con la cultura laica nella sua visione giuridiche filosofica la dialettica tra la legge naturale il diritto positivo rappresentava un alimento primario per la vita del pratica in antitesi avanti integralismo che ogni ideologici l'obiettivo comune di laici e cattolici doveva essere quello di ricostruire la res pubblica sulle fondamenta dei diritti della persona
Vi sono delle esperienze aspetti nell'esperienza cristiana scrisse in modo già ai tempi della Costituente motivi schiettamente liberale perché cristiana e l'ansia dell'essenziale Christian rispetto religioso per tutte le espressioni della vita guardato ecco le manifestazioni riducibili delle persone di qui il suo richiamo Pino cito testualmente alla responsabilità dei cristiani di fronte alle urgenze dell'ora alla necessità di superare chiusure irrigidimenti che impieghi quello di prendere la propria parte nel grande sforzo di rinnovamento che i tempi eccezionali sollecito e chi non certo dire un certo senso possiamo dire che per Moro i tempi non hanno mai smesso di essere eccezionali
La sua idea aperti inclusiva delle istituzioni non contemplava momenti di sosta nell'opera di costruzione della democrazia
Si era in questa costante ricerca di un raccordo sempre più
Più stretto tra lo Stato e la società l'ansia realizzatrice della generazione che aveva costruito la Repubblica c'era anche una forte convinta idea sociale per la democrazia che non è solo parole di Moro regime di libertà ma di umanità e di giustizia come scrisse sulla rivista studio alla fine degli anni Quaranta c'era l'obiettivo della piena immissione delle masse nella vita dello Stato come affermo al congresso però no perché cristiani del cinquantanove ma c'era soprattutto l'ascolto attento dei movimenti del Paese che aveva come necessario corollario il timore di uno scollamento tra le prospettive della politica e le aspirazioni dei cittadini
Segnali di un distacco crescente gli Albertini già verso la metà degli anni Settanta così osservò ad esempio settantaquattro c'è una sproporzione una disarmonia uno in coerenza tra società civile ricca di molteplici espressioni per piccole azioni e una vita politica stanca una vita politica ridotta a sintesi inadeguate
Sono parole di trentasette anni fa e però credo che si adattino molto bene anche la vita odierna seppure in un contesto storico fortunatamente meno tragico anche se altrettanto tumultuoso
I trentatré anni seguiti alla morte di Moro hanno visto in vario modo e per motivi diversi una risposta parziale insufficiente all'ansia di rinnovamento e di riforma che ha percorso il continuo a percorrere il Paese
L'Italia ha raggiunto la democrazia dell'alternanza ma con idealità affievolite c'è quasi l'impressione che con l'ideologia siano finiti anche l'idealità e con valori condivisi ancora incerti se non indefiniti
Il problema per la disarmonia tra politica e società rimane dunque un problema aperto un problema che va naturalmente affrontato con la cultura la sensibilità che sono propri della nostra epoca ma va affrontato anche con la consapevolezza storica e con la memoria del passato
Queste parole di Moro con le quali il descriveva nel dopoguerra la sua idea dell'attività politica mantengono intatte dopo più di sessanta anni la loro sono nell'attività politica scriveva ciascuno deve assolvere la sua missione sentendo la grande
Sempre e creatrice distorti
In conclusione la democrazia moderna non può vivere solo di pragmatismo e di disincanto le forze della cultura della politica devono riconquistare la consapevolezza che il governo dei processi sociali ha bisogno di essere sostenuto da le passioni e da lì bieca dei cittadini ed ha una visione di lungo respiro da parte della politica era questa la grande preoccupazione di Moro a trentatré anni grosso scomparsa non cessa di essere viva che attuale grazie
Grazie prego allora il Presidente Casini prendere la parola
Saluto e ringrazio le autorità a cominciare naturalmente dal presidente fra Camera onorevole Fini
Che
Ha avuto una sensibilità di promuovere questo incontro
Oggi
A trentatré anni di distanza da quel tragico il nove maggio mille novecento settantotto
Saluto e ringrazio gli autorevoli relatori per la testimonianza preziosa personale oltre che politica
Vorrei o indirizzare un saluto carico di affetto e i familiari di Aldo Moro e rivolgere un pensiero commosso agli uomini della scorta che per primi furono vittime della follia omicida i terroristi in via Fani e i loro cari
Come è doveroso in gran parte delle città
Da nord a sud dell'Italia in questa giornata ogni nove maggio si ripetono manifestazioni in memoria di Aldo Moro
Il trascorrere del tempo nonna fatto venire meno il senso di vuoto indotto dalla sua mancanza
Al contrario proprio in questi ultimi anni la sensazione palpabile che si avverte tra gli italiani quando si ricorda lo statista barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse
E che questo vuoto si sia pulito
Un fenomeno che forse può essere spiegato anche con lo smarrimento profondo e generalizzato che si avverte ormai di fronte una politica fattuale e distante dal Paese
Che ha raggiunto livelli di personalizzazione esasperate senza precedenti nella storia dell'Italia repubblicana
Mentre
Nessuna delle personalità in campo sembra poter reggere il confronto con gli uomini dalla struttura politica e morale di Moro e di quelli che a gironi ruoli in primo piano nella sua stagione
Viviamo giorni settimane immensi d'altro canto in cui la memoria collettiva appare avere finalmente un soprassalto di vitalità ed orgoglio
In un Paese che troppo a lungo negli ultimi anni è sembrato in un certo senso averla collocata insomma
Oggi
Cominciano a comprendere che senza memoria le nazioni si riducono i o a veicoli che procedono a fari spenti in un anno
Così
Si inquadra nella sua corretta dimensione anche il successo delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia
In tal modo si chiuse si giustifica l'attenzione e la partecipazione riscossa dalla giornata della memoria dedicata a questa mattina dal Presidente della Repubblica ad altri servitori dello Stato
Che hanno pagato con la vita la loro fedeltà alle istituzioni magistrati uccisi dal terrorismo eversivo della criminalità organizzata
Viviamo dunque giorni in cui le intuizioni di Aldo Moro
Ancora positivi del sul piano della politica interna
Da costringere ognuno di noi ciclicamente a confrontarsi con il suo pensiero appaiono illuminanti anche sul piano dell'analisi degli scenari internazionali
Cui pure dedicava massima attenzione nell'ambito della sua attività di Governo e di partito
C'è una frase pronunciate in un discorso nel mille novecentosessantasette quando ancora la democrazia era se è distante dall'affermarsi non solo nell'Europa del blocco comunista
Ma pure nei paesi e confini meridionali del vecchio continente Portogallo Spagna e Grecia
Che anche per questo sua ancor più carica di significato oltre che di evidente attualità nel mondo contemporaneo
Affermava Moro nel suo discorso se io mi domando come sarà goduto di domani credo di poter dire che esso sarà pacifico se sarà democratico
L'estensione e l'applicazione dei principi democratici in un numero sempre crescente di paesi nel mondo
Uniti unica la speranza della costruzione di una pace solida e duratura tra i popoli sia pure tra mille colpi contraddizioni
Costituiscono oggi fosse l'obiettivo primario dell'umanità e una precondizione essenziale per lo sviluppo economico e sociale di aree sempre più vaste del pianeta
Appare lecito dunque affermare sia pure con la dovuta cautela tenuto conto dei mutamenti occorsi nel mondo degli ultimi quarant'anni
Che Moro tra i primi aveva compreso la crescente interdipendenza tra le diverse nazioni e i diversi territori
Così come dei suoi discorsi e scritti traspare a più riprese il presentimento che il blocco comunista adesso ormai percorso gran parte del proprio Rizzo oltre temporale
E che presto o tardi di Stati avrebbero dovuto cimentarsi nella costruzione d'un nuovo ordine mondiale
Ma se molti preciso non gli spunti di riflessione sulla politica estera che hanno resistito al succedersi delle stagioni per giungere fino ai nostri giorni
Indubbiamente ancor più numerosi sono i punti di contatto tra gli scritti e discorsi di Moro negli ultimi anni
E il nostro tempo sul piano della politica nazionale il dibattito di oggi ne offre una rappresentazione plastica
Il volume di mi guardo attorno che viene presentato in questa sala per la prima volta scatta un metodo scientifico sotto ogni riga del memoriale di Moro
Giungendo a dimostrare che vi sono state almeno due mani censorie che hanno lavorato in tempi differenti sul copioso materiale scritto dallo statista nei cinquantacinque giorni di prigionia
è giunto a noi in fotocopie ritrovati i tempi e stagioni politiche differenti
Si tratta di conclusioni iniquità inquietanti che aprono nuovi interrogativi sul memoriale sulla prigionieri in modo sugli eventi salienti della storia repubblicana prima e dopo la sua uccisione
Alcuni passaggi sono stati modificati altri ci sono stati sottratti da chi aveva interesse a farlo ma di qua mi interessa si trattava qui e ancora il punto
La ricerca dunque lungi dall'essere terminata e se mai ripartita per merito del certosino e illuminato lavoro di Cottone
Ma che con il pensiero di Moro
Siamo obbligati a continuare a confrontarci non solo sul piano storiografico ma anche su quello politico e dimostrato dagli interventi delle persone seduti attorno a questo tavolo
Personalità della Democrazia Cristiana che hanno conosciuto e frequentato modo direttamente e che sono testimoni diretti della non scalfita vitalità ad una porzione rilevante delle sue riflessioni politiche
Nonostante la moderazione che lo induceva a non sbilanciarsi mai gli oltre quanto imposto dalle circostanze
E ad usare tempi e modi delle sue prese di posizioni non vi è dubbio che è morto perseguisse un disegno lucido e consapevole un progetto che mirava a sviluppare completare la democrazia nel nostro Paese
Ponendo al passo con le trasformazioni anzitutto sociali ed economiche e poi di natura politica
Che i coglieva ormai prossima la maturazione nelle aree più avanzate come in quelle più direttamente influenti sull'Italia del mondo
Fu tra i primi a comprendere che tra politica e società si stava scavando un solco pericoloso
E che in assenza di una ritrovata sintonia la politica avrebbe via via smarrito gli strumenti per leggere i mutamenti in atto nella società
E quindi anche la sua capacità di guida finendo col subire quanto avveniva e forse col venirne rapporto
Anche al sud alcune sue parole pronunciate nel mille novecentosettantasei danno conto di questa preoccupazione e a distanza di trentacinque anni mantengono inalterata la loro potenza espressiva
Affermava Moro
è diminuito il potere dello Stato ed è giusto dunque temere per lo Stato democratico dubitare che esso non riesca ad essere uno strumento aperto flessibile ma istituzionalmente capace di dare alla libertà tutto il suo spazio
L'equilibrio tra le crescenti libertà della società moderna e il potere necessario all'ordine collettivo è tra i più grandi sennò il più grande problema della nostra epoca
A preoccupare non erano soli fini del cambiamento che si riparavano dei movimenti nati dopo il sessantotto e che Moro aveva compreso molto prima è molto meglio di altri
Per convincersene basterebbe rileggere i suoi interventi marzo sessantotto a Padova novembre successivo al Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana
E la richiamo che amo a Moro che le tensioni internazionali crescenti fra i due blocchi contrapposti
Il progressivo esaurimento della spinta propulsiva che aveva caratterizzato l'economia mondiale nella fase post bellica
E di conseguenza anche il boom economico italiano
Si erano trasformati in brodo di coltura di gravi episodi di violenza interni di ma di mutui cercare olistica di destra di sinistra confondendosi in quella che chiamiamo strategia della tensione
E in tale comma contesto che Moro inizia sollecitare un cambiamento nella politica italiana a cominciare dal suo partito la Democrazia Cristiana
Cui non nasconde la necessità di essere alternativa se stessa pena la perdita di contatto e presa del sulla società e dunque la sua legittimazione
Che inevitabilmente avrebbe significato se delegittimazione anche delegittimazione del governo del Paese
Concetti
Che dopo le elezioni che settantacinque sono più stringenti Moro parla prettamente di terza fase
Terza fase che avrebbe dovuto riguardare in primis il suo partito ma che dopo risultato nel settantasei Moro non esito a giudicare come contrassegnato dalla presenza dei due vincitori
Si sarebbe dovuto estendere dunque all'intero sistema politico compreso il PC che al pari della Democrazia Cristiana egli vedeva
Al di là dei risultati nelle urne sempre meno protagonista e sempre più distante rispetto i mutamenti in corso nella società
è in atto nella vita italiana diceva sempre morte parlo un motto indipendente dal modo di essere delle forze politiche
Alle quali tutte comprese quelle di sinistra e sopore dei problemi non facili da risolvere queste un botto che l'ugola e spazza via molte cose e resse la diversità del Partito comunista
La lucida lungimiranza di quei concetti a distanza di trentacinque anni appare stupefacente
Ma ciò che lascia ancor più amareggiati oltre che stupefatti
E che trentacinque anni dopo quei problemi al di là dell'estorsione e dei mutamenti avvenuti nel corso della storia rimangono sul tappeto e interpellano con identica forza persuasiva l'intero sistema politico di oggi
Sappiamo tutti come è andata
Il sistema che Moro tentò invano di modificare e che forse se la violenza omicida ndr non si fosse accanita contro di lui avrebbe portato a un indispensabile transizione
è iniziato infrangersi con la sua morte ed è venuto definitivamente almeno quindici anni dopo
Ma dalle ceneri di quel sistema non è nata una terza parte per la nostra Repubblica
è nata se manca una fase
Ibrida in forme di cui chiunque avverte la provvisorietà nella consapevolezza che qualcosa di diverso ci attende dietro Bush anche se quell'uscio ormai lo guardiamo da più di vent'anni
Quello che cerca in ogni caso e che ciò che ci attende e ben lungi dall'essere definito deve essere costruito e quindi non possiamo permetterci di attendere pigramente con le mani immane
La sua uccisione insomma ha davvero aperti in tutti noi un grande vuoto
Modo contrariamente al modo in cui è stato descritto dei suoi detrattori era un lucido conservatore
Il compromesso storico il dialogo con il Piccini Berlinguer erano ben altro e assai più che un accordo di potere
Erano semmai tentativo più avanzato del superamento di una contrapposizione che dopo trent'anni cominciano a lavorare entrambi i partiti di massa un passaggio fondamentale per giungere ad una compiuta democrazia dell'alternanza nel nostro Paese
Dietro questa lettura e possibile scorgere con chiarezza anche le ragioni per cui le Brigate Rosse lo colpirono
Il vero nemico agli occhi dei terroristi più che la Democrazia Cristiana era il Partito Comunista Italiano il loro richiamo ho diretto e senza mediazioni al marxismo del ministro MO conduceva inevitabilmente alla rottura con la sinistra parlamentare
Percepita come traditrice e nemica delle masse popolari
Uccidere Moro che perseguiva apertamente un progetto di rinnovamento del sistema politico italiano la fine della conventio ad excludendum di fare di forze vive presente nel tessuto sociale del Paese
E dunque rinnovamento anche del PC che a quelle forze ambiva dar voce politica significava dunque colpire al cuore quel disegno
In parte la loro analisi si rendano esatta privato di Moro sistema politico si sarebbe avvitato su se stesso fino ad auto condannarsi
Quella stagione si è definitivamente chiusa ma mentre nuovi pericoli incalzano e minacciano di Stati moderni in particolare l'Italia
Populismo individualismo
Relativismo etico egoismo localistico opposti estremismi la lezione di Moro rimane una traccia preziosa per avviare una nuova fase di sviluppo e di crescita
Anche per onorare al meglio la sua memoria siamo chiamati a fare ogni sforzo perseguirla
Grazie alla Presidente Casini
Prego di assumere la presidenza e la parola Paolo Franchi
Tutto
Allora io
Così mi assumo assumono al il compito di coordinatore degli
Di moderatore di questa di questa discussione
Trentatré anni
Da via Caetani dal ritrovamento
Del
Cadavere di Aldo Moro in quella
Renault rossa
Poche decine di metri da piazza del
E Botteghe Oscure quasi arrendere
Tragico simbolismo diciamo il
Il senso e il segno
Di quel rapimento di quel sequestro e infine e infine di quell'omicidio
La un titolo che si è scelto per la
Discussione
Di questa sera
Che io lo condivido molto
Moro e la fine della prima Repubblica io
Credo anche un'immagine così
Giornalistica mamma umana ma politica perché ero lì io credo che simbolicamente
Non so se la morte ma l'agonia visibilmente della Prima Repubblica
E tangibile e il giorno dei funerali senza salma di Aldo Moro nel
San Giovanni questa piazza con
Ormai poche bandiere bianche e la Democrazia Cristiana e rosse del partito comunista d'cartacce che volano perse
C'era anche un orribile vento diciamo ad un senso fisico di figli perché logicamente quello
Perché succedeva dentro la la basilica le parole del Papa inutile se ricordi tutto questo lì comincia
Credo non so se la morte è forse troppo ma sicuramente
Una lì una lunga
Alcuni con della prima
Della Prima Repubblica non so su questo adesso sentiremo subito i nostri interlocutori che ora di cominciare a sentire perché abbiamo qui di fronte convocato
Un
Autorevolissimo parterre diciamo di uomini leader dirigenti esponenti del suo partito della Democrazia Cristiana quale forse raramente si era
In questi anni tutto assieme ritrovato per discutere
Attorno attorno a questa tragedia questo nodo tuttora irrisolto della storia italiana e le due questioni che vorrei porre
Iniziali e vorrei porle in primo luogo a De Mita e a Ciriaco De Mita ad Arnaldo
E ad Arnaldo Forlani si è più hanno diciamo
Impersonato la dici le due dici la DC e le due possibili
Dici degli anni degli anni successivo anzitutto un loro rapido
Logicamente coi tempi che abbiamo di cui adesso mi attengo strettamente anch'io Tertulliano rapido giudizio se è possibile su
Beh il disegno di Moro perché poi
Sono attribuite o attribuibili
Cioè le le intenzioni le intenzioni più più diverse
E d'altronde lo stesso a patto che per un verso venga rappresentato come
Il principale interlocutore di Berlinguer per il compimento se non del comprende il del compromesso storico ma insomma di
Di quella politica di di di di di di di convergenze eccetera e dall'altra il fatto che possa essere rappresentato ce lo ricordava adesso Casini
Come un lucido conservatore o il più lucido dei conservatori d'altronde era quello che diceva
Anche di cui perfino Berlinguer quando lo definiva un moderno un moderno Giolitti quindi insomma sono tante interpretazioni sono possibili vorrei sapere
Su questo qual è il loro giudizio incomincerei la dignità e poi se condividono anche il giudizio sul
Sulla stagione sulla stagione immediatamente successiva perché
Quando morì morosi dice quello che si dicevano ucciso morosi dice quello che
Ritualmente si dice in queste circostanze dell'orribile si dice sempre da oggi
Nulla sarà come prima in effetti è stato vero ma in tutto a mio parere perlomeno ma in tutt'altro ben più deplorevole senso di quello che intendeva chi questa frase
Questo concetto all'epoca volle esprimere allora darei la parola De Mita
Grazie credo che
La ricerca Dini commi Furio APT poi assassinato barbaramente l'Onorevole Moro
Che ha accompagnato la liturgia del ricordo ormai da oltre trent'anni
Ci abbia precluso la possibilità di approfondire la straordinarietà del suo pensiero politico
Col risultato che da una parte è sorta una sorta di comprensione per i carcerieri
E una delle cose che mi inquieta di più
Perché la ricerca perché questi protagonisti che sono vivi di anno una qualche spiegazione sul loro comportamento
è una cosa che sfugge alla mia converrà in convenzione ed all'altra questa liturgia finito per Rocco locare Moro non nella sua storia
Ma nella convenienza dell'interpretazione
Perché Moro non è più la storia del movimento dei democratici cristiani e appartiene comma speranza a tutto ciò che era dialettico in contrasto con la democrazia cristiana
Direi che questo equivoco alimentato anche da noi più o meno inconsapevolmente ci ha privato
Di una lettura di questo grande pensatore della storia politica italiana
Per capire Moro credo che bisogna
Fa riferimento alla sua personalità e la cosa che
Mi ha sempre colpito normalmente i grandi uomini politici si identificano con la loro stagione
Direi che dopo vivono nel ricordo delle cose che avevano fatto muore una persona singolare
Non riteniamo della Costituente grande protagonista della Costituente Dossetti hanno nella prima fase
Dell'esperienza repubblicana
Ma a differenza del dossier attivismo ci dà una lezione straordinaria all'Assemblea dei giuristi cattolici cinquantuno sulla fusione del diritto nella organizzazione della democrazia dove la distinzione radicale
Uno ipotizza la novità fondata sul pensiero che si incarna
In Moro viceversa il nuovo in politica e la creazione della condizione dentro la quale gli uomini diventano liberi e la più profonda concezione della democrazia applicata in tutti i luoghi e in tutte le latitudini la seconda quando nelle elezioni del sette maggio
Ci fu un risultato incerto io Cioni protagonisti che potrebbero ricordare meglio c'era incertezza se ritornare alle elezioni
Perché la quantità di schede nulle lasciava prevedere che la ripetizione potesse cambiare il risultato Moro che era Capogruppo fece un intervento molto fine
Disse che il voto degli elettori andavi interpretato
Noi invece riteniamo che il voto delle del dell'elettore ci dia il mandato a fare quello che vogliamo da una parte il voto degli elettori apprezzava l'operato del Governo perché la maggioranza di governo fu confermata
Dall'altra bisognava essere attenti alle sollecitazioni che emergevano nella società per le nuove domande che avanzavano e Luigi che veniva da un'esperienza diversa dispetto Coccoli di reale la iniziativa molto confusa tutto sulla prospettiva del centrosinistra
Realizzò il centrosinistra all'interno di un contesto di equilibrio politico interno e internazionali vivere la finezza
Direi che
Faccio ammenda io all'epoca scrisse un articolo avanti piano quasi indietro con riferimento alla sua azione però dovuto riconoscere dopo che fece il centrosinistra contro la velocità più alta possibile quale era e secondo me
Questo
Va recuperato il principio della coalizione che una invenzione istituzionale moderna della democrazia e l'invenzione De Gasperi e Anna che mette insieme forze naturalmente diverse Marche convergono sullo stesso programma di governo a differenza di oggi quando c'è la pretesa della omologazione del pensiero e siccome il pensiero né omologabile facciamo la politica in assenza del pensiero
La terza
Disposizione Moro Thea quanto dalla lettura delle novità intervenute nella società italiana e credo che riconosciuto ormai da tutti è stato proba vende il lettore più acuto dal
Delle grandi novità intervenute all'interno della società italiana Michele ignorate Corno le riflessioni mature serie non nuovo di superficie
Sulla condizione nuova dei giovani e delle donne rileggere quelle considerazioni CIDA l'altro la spiegazione della comprensione delle grandi trasformazioni che sono intervenute però puoi concludeva queste riflessioni che riconoscendo i nuovi diritti che le nuove generazioni avevano
Acquisito se nonni nonno introduciamo una nuova stagione di doveri queste comunità non si salverà
E la concezione del diritto come regola della democrazia al delitto corrisponde un dovere non ci sono solo diritti e non ci sono solo dovere
La terza fase io su questo la sensazione
Perché la lettura Moro TIA sia stata abbastanza strumentalizzata
Da loro che lo dico adesso lo dico per quelli che al momento del rapimento come dire espressero l'la valutazione sulla possibile trattativa se io dovessi vive io con Arnaldo eravamo nella direzione che complesse
La prima lettera di Moro noi abbiamo commesso un errore
Nella valutazione di quelle lettere non aver tenuto conto della grande capacità dialettica di Moro Moro oggi spetta qualunque vendo rispetto a qualunque difficoltà non si chiudeva ben del giudizio dell'della possibilità o dell'impossibilità Masin chiusi il Cyrano dell'ala per vedere come la difficoltà potesse recuperare elementi tali per superarla nel suo comportamento rispetta all'evoluzione
Dello processo politico in Italia è stato questo e sulla scorta della lettura che dà delle trasformazioni lo in ogni porto senza un nuovo equilibrio politico come è avvenuto nel centrosinistra Lu ipotizzai che l'hai l'equilibrio non quello che c'è
Ma quello che si fa poteva essere sollecita Torre di equilibrio e di comportamenti diverse all'interno delle forze politiche no non data lettura del riferimento le forze politiche come sono e quando dice questo lo dice rispetta la Democrazia Cristiana perché il giudizio di Moro sulla democrazia cristiana e il recupero del
Della scarsa attenzione orlo del giudizio non maturato sulle trasformazioni che erano intervenute ma il giudizio quale rispetto alla forza del comunismo che è così commenta non sarebbe stata in un pensione di concorrere a costruire la democrazia però non escludeva tanto che il discorso il discorso vero su e quello di Benevento tutti gli ha ci sono opere da Goggi CIO quella è la sua riflessione quando lui dice siamo in presenza di una condizione di indifferenza tra le forze politiche
Rispetta i periodi precedenti quando le forze politiche convergevano pero un comune programma da realizzare allora rispetta alla condizione di indifferenza pensa badi aiutare io il
Processo politico alla evoluzione del complesso delle forze della della rappresentanza della realtà italiana lui era un grande
Sostenitore della democrazia rappresentativa credo che oggi questo termine come dire richiama una cosa che abbiamo perso la democrazia rappresentativa non è fondata solo sul voto
I voti non si contano era da questo punto di vista aristotelico già Aristotele insegnava che le quantità del consenso
Hanno valore se riferita ad una opinione quando la quantità del consenso sono senza opinione danno vita alle oligarchie e quindi alla tirannide
Questa era la sua grande motivazione solo che la democrazia non si imbocca la democrazia non si auspica la democrazia è un processo processo
è tale se la politica è in condizione di fare emergere il bisogno nella coscienza della persona e alla difficoltà che la persona a offrire la risposta
La funzione dei partiti e questa il partito non rappresenta il popolo
Il partito risponde alle esigenze popolari attraverso lei risposte anche da ai problemi che le persone hanno se non c'è in questo circuito la la democrazia è finita la democrazia non ha fondamento vediamo che sia a nord non è invalido inutile della fiducia data in bar la Mendo Dodic parlamentari non si sa chi rappresenta nel perché votano
Noi dobbiamo avere questa consapevolezze su questa posizione Moro non è che giudicava Moro era preoccupato
Lui non partiva per per
Da dando giudizi luglio si preoccupava di fare emergere opinioni pensabile la differenza tra un leader così
E il meccanismo della democrazia moderna quando Moro ha dato vita prima centrosinistra
Guerra condendo i democristiani prima di proporre il centrosinistra non faceva le primarie
Persino ad Enna i rappresentanti del popolo spiegava alla pubblica opinione un leader politico quei dati non diedi agli elettori che vogliono eccome se è un medico chiedesse all'ammalato di fare la diagnosi
Noi oggi viviamo in una oppure si trovò un sistema così perché chiediamo agli elettori che vogliono e siccome non abbiamo interessa sapere gli elettori che vogliono suscitiamo un'emozione per cui dentro le mozione abbiamo la sensazione di aver organizzato la rappresentanza
Qual era in fondo la sua grande lezione
Che a mio avviso va recuperato questa è una delle ipotesi
Anche se come dire sono molto scettico
Che noi siamo in condizione di poterla perpetuare organizzare il il rapporto o di rappresentanza con la realtà
Attraverso le culture storiche non c'è un bel saggio di verità
In questi giorni che fare riferimento a questo tipo di motore Moro aveva questa grande atti d'Udine riscoprire nel sentimento nei bisogni nella tradizione della comunità il bisogno da tutelare
Dove
L'interesse generale non è quello che si proclama
Ma è quello che si coglie e l'equilibrio tra forze politiche diverse non è per fare la somma in Parlamento ma l'equilibrio tra le forze può riti che diverse nella cultura nella tradizione pluralista della democrazia in Italia significa legittimare chi è chiamata a governare
Una comunità questa è la grande lezione che ci lascia
E a mio avviso questo e i grandi insegnamento che oggi potremmo ancora ripercuotere
In realtà
Ripeto franche dice dopo l'uccisione di Moro beh dopo l'uccisione di Moro siamo diventati tutti più poveri di pensiero
Su la disattenzione a quella riflessione abbiamo cambiato linee strategiche anziché creare le istituzioni come
Condizione
Di risposta a alla sollecitazione
All'interno della comunità un questa cultura moderna questa visione Polito logica della modernità abbiamo inventato le istituzioni che funzionano senza consenso
E non a caso spieghiamo la inutilità dei tempi del Parlamento
Che sono le aziende della rappresentanza ignorando che la storia ci insegna che il Parlamento è sorto per rallentare la decisione di chi governa perché la decisione di chi governa non raccordata ed ex i radar Reader probanti del provvedimento potrebbe esser improvvida il rallentamento non è l'intralcio ma il rallentamento è il pensiero perché il pensiero storico non è il pensiero di una persona il pensi quindi una persona alla sua contemporaneità dall'inizio alla fine riceversi processi storici sono legata ad un percorso diverso l'intuizione che si fa convinzione
L'ingombro la convinzione che si fa convincimento popolare El condor in cemento popolare che si esprime nel voto delegato ad un partito gruppi di persone che sono chiamati a governare
Il tempo
Sono puntuale gravano tardive l'ultima
Credo che oggi
Lo dica franchi e noi siamo di fronte a questa alternativa o raffinare questa logica del Governo senza rappresentanza
E dai poteri interpretati dove la volontà popolare non ci consente di rispettare la norma ma di fare la norma secondo le convenienze
Per cui un club siamo in presenza
Di un tipo di più di modifica istituzionale dove il processo democratico finisce io non lo so lo dico con non morta se lucidità sei siamo in condizioni di recuperare il processo descritto da Moro so soltanto però che se vogliamo conservare la democrazia rappresentativa
Non ci rimane altro che ri e riscoprire le radici perché le radici riscoperte creano il sentimento comune perché il sentimento comune e il motore dei processi che governano le comunità e fanno la storia un politico che vuole fare la storia a mio avviso dovrebbe ritorni percorrere questo processo
Per me l'intero solo l'interrogativo finale che mi ha voluto ANCE
Rivolgere informa personalizzata ma intanto però
Rigiro proprio la la parte in particolare le tutto il discorso di De Mita e la mia domanda iniziale ma anche
Quest'ultime considerazioni che faceva
Adesso De Mita ad Arnaldo Forlani
Per dire B anzitutto vorrei anche sapere della mia domanda iniziale diciamo qualcosa di più del vostro giudizio di quello di di Forlani in questo caso sul
Su quello
De Mita aveva accennato su quello che è avvenuto dopo cioè diciamo cornuto dopo nella politica segnatamente nella democrazia
Ne ha e segnatamente alla democrazia cristiana e poi vorrei capire rispetto alle ultime cose che diceva De Mita pongo un po'bruscamente è un tema che a me carissimo questa esigenza di riscoprire le radici per usare la formula senza
Le quali difficilmente cioè prospettive eccetera la domanda poi sta brutalmente ma la pongo brutalmente ha ammesso esso era giro intanto a Forlani è ma sono davvero ancora
Risk copribile i e recuperabili queste queste radici o stiamo parlando con grande dispetto con grande
Certosina a cura dei particolari anche di qualcosa che è veramente una pagina del
Nostro passato e come tale materia di attenzione più che degli storici ed eletti i signori come noi
Diciamo che di il tema politico di viva attualità
Forlani
Martini i problemi così posti
Imporrebbero siamo una riflessione
Aldilà nei
Nei dieci minuti e che
Ci sono assegnati
Cosa c'era di dico perché erano livelli soffrire le radici molte
Impresa vivibile
Allora io per rispettare anche i tempi che mi sono stati assegnati
Cercherei di nel vere
Attraverso la mia memoria
I fatti qualche episodio
Infatti che possono concorrere a capire
Meglio quello che è accaduto
E accogliere anche la complessità del
La complessità di Aldo Moro
E quando un personaggio
Politico
Ti così raffinata intelligenza
E chiamato sulla base delle sue
Convinzioni ad una
Coerenza applicativa sfere chiamato
A ad essere conseguente sul terreno
Del confronto politico
Si possono anche cogliere
Elementi
Che paiono magari contraddittorio ma
Perché in realtà non lo so
E da personalità di Moro
Era
Assolutamente complessa
Che
è chiamato ha compiti di guida di direzione la vita politica del Paese
Non poteva non procedere secondo accorgimenti
Che
Il secondo opportunità
Che
Sono comprensibili solo alla luce dei cambiamenti delle trasformazioni che intervengono e nella società
E nelle altre forze politiche con le quali ci si deve confrontare
De Mita ha ricordato le vicende
Susseguenti ad un passaggio elettorale mi pare di aver capito
Con settantasette
I due vincitori e incudine molto
Lesioni camorra l'Inter pertanto nei risultati come la vittoria
Dei due partiti
Comunque del due formazioni che
Praticamente più rappresentative sì confrontava
Non so quello che potrebbe accadere
Con le prossime elezioni politiche serie
Venissero
Che in qualche modo
Previste a distanza ravvicinata
Che potrebbe aiutarci
Letta
Io non sono un esperto dei sondaggi
Va per quello che capisco e sento
Dal mio osservatorio ormai molto distaccato
Non è escluso che si possa arrivare ad una situazione
Di questo genere
Che nessuno perde
Se nessuno vince
Allora
Moro si muoveva secondo una linea di
Di grande coerenza
Ma naturalmente rapportata sempre
Proprio per i suoi compiti e le sue responsabilità a
Ad adattamenti
Ad adegui mai ad adeguamenti
Che sono inevitabili nella
La vita politica
E andando a quel periodo
Credo quindi Colombo che
Aveva presieduto allora in quegli anni
Un Governo di
Coalizione
Che non vedeva presenti socialisti
Perché la democrazia cristiana aveva
Ha reagito criticamente alla
Al programma socialista degli equilibri più avanzati
E allora
Il perseguimento dell'obiettivo del centrosinistra che era nella strategia di Moro
E anche di Fanfani
Richiese
Degli adattamenti nella linea che si sta segue
E alle elezioni del
Del settantasei seguirono
Segue no lesioni tenuta
Sia difficile a memoria in ordine alle vicende aggrovigliati in quel periodo ma noi andammo
A
Alle alle elezioni
In polemica
Con De Martino con i socialisti
Perché che
La linea indicata
Che gli equilibri più avanzati
Che doveva portare quindi ad un confronto anche più ravvicinato con il Partito comunista
Sembrava non corrispondere alle esigenze di
Difesa e di sviluppo della democrazia così come il nostro partito che aveva immaginato
Quindi
Anche rispetto
Alla
Alla tesi che è stata o
è diventata quasi un luogo comune
Secondo la quale
Moro
Mira asse a
Realizzare come intesa organica
E quindi anche di corresponsabilità di governo
Con il Partito comunista
è
Bisogna tener conto che le cose non sono così
Riconducibili a schemi semplicistici
In realtà Moro non c'è dubbio perseguiva una linea politica
Mirante a realizzare condizioni di
Ti sicurezza democratica
E anche di civiltà nel rapporto
Con gli altri partiti
Quindi la sua attenzione
Che veniva portata
In modo
Molto sistematico e molto approfondito
Verso tutte le possibilità di evoluzione
Del nostro sistema politico
E il problema naturalmente più appunto era quello della
Dell'autonomia e dello sviluppo e della rivoluzione democratica del partito comunista su questo non c'è dubbio
Ma questo
Secondo il merito
Che secondo
I fatti dei quali sono stato partecipe
Non comportava assolutamente per Moro
Una conclusione di questo genere
Non era per lui scontata
Intanto
Non era nell'ordine delle sue previsioni
La crisi del sistema sovietico la crisi così radicale
Del
E l'Unione Sovietica
E del suo impero del suo sistema
Non era nemmeno nelle nostre previsioni greche non era nelle previsioni
Qui nessuno
La crisi del sistema sovietico
E di conseguenza
Una
Possibilità più accentuata e sicura di autonomia
Del partito comunista in Italia
Non era nelle nostre previsioni
In genere
Faceva forse cessione in questo la Pira ma La Pira era un personaggio
A chi ti dico nella vicenda politica nel nostro Paese
Capirà che vedeva
Nei suoi diritti nei rari
Nella sua fantasia
N.d.t. Krusciov
O ci mentre Castro come
Come stazioni di una
Prospettiva
Coerente componibile
Ed era
Una
La visione se togliamo provvidenziale o comunque di un santo ma non era nelle previsioni del mondo politico
Non solo la adulta del muro di Berlino
E il processo di
Rapida disgregazione del sistema sovietico
Quindi Moro
Non c'era
Il traguardo
Cioè la corresponsabilità di Governo con il Partito comunista
Moro percepire beh perseguiva l'obiettivo della di un'alleanza
Il centro sinistra che consentisse però il confronto ravvicinato l'idea di una progressiva corresponsabilità istituzionale
Dei due grandi partiti i due partiti che realizzavano la più larga rappresentatività dell'elettorato incaglia
Non è un caso ad esempio che
Quando
Nel
Nel settantasei settantasette
Qui a Montecitorio
Io potei e realizzare attorno a un documento
Di di politica estera
La piena corresponsabilità e condivisione del Partito comunista
Se non in questa sala come Muddy sotto nella sala dove si riuniva il Consiglio dei Ministri quando a ridosso dei dibattiti parlamentari
Concordare con Natta
E con altri capigruppo
E con i partiti alleati di Governo
Un documento di politica estera che tracciata IRI in modo preciso
Lei direttrici
Dalle quali noi non avremmo mai potuto derogare
E direttrici di politica estera che ci derivavano ormai dalla esperienza ed alle indicazioni
Storicamente acquisite
De Gasperi Années
E trovammo l'adesione
Per il Partito comunista di di Natta aumentare allora presidente del gruppo parlamentare o vice segretario del partito non ricordo
Che fu una cosa
Clamorosa
Alla quale io naturalmente
Ha dei rigidi perché mi sembrava un fatto
Veramente notevole perché
E che l'adesione del Partito comunista a avesse dei caratteri
Di di i serietà assoluta era per me è dimostrato da come la stesura di questo documento era avvenuta
Perché cene Natta se alzava continuamente dal tavolo andava telefonare a Berlinguer e seguivano consultazioni e citate che
Quindi era un avvenimento importante
C'è
Importante anche perché era già avvenuta la dichiarazione di Berlinguer
A Berlino
Sì che preferiva poter operare politicamente nel quadro e sotto l'ombrello dell'Alleanza atlantica che non immaginare una sua
Responsabilità politica nell'ambito del Patto di Varsavia questa insomma quindi la cosa era importante e significativa
Eppure in quell'occasione
Quindi se anche la
La complessità che LAN e la grande responsabilità del personaggio del quale stiamo parlando
Io che non che non sono mai stato in disaccordo con Moro
Finché passavo per essere Campania il più Moro Teo dettando Agnani
Tutto mi aspettavo
Tranne che incontrare che la
La prudenza
Che l'atteggiamento sia pure con grande garbo ma critico dell'onorevole Moro
Nei miei confronti e anche nei confronti di Andreotti che aveva aderito insomma
Va beh grazie al documento avrà visto con favore al Magazine
Per dire dunque come il il
Il personaggio si muovesse su una linea di grande prudenza sia Romolo Teo anche per questo ma
In quell'occasione e rimase molto
Perplessa
In realtà poi aveva ragione perché il
Il consentire una ravvicinamento così accentuato sui temi
Decisivi
Della
Della politica estera
Poiché avrebbe difficilmente consentito di tenere il confronto sul terreno di una comune corresponsabilità istituzionale
E quindi si sarebbe aperta la strada
Non secondo noi ma secondo Moro con
Con questo documento anche ad una corresponsabilità di governo prematura sarà un altro
Naturalmente oggi storicamente non si può non
Non avvertire la
TAR ragionevolezza della prudenza e del
Sensibilità criticati MO
Tanto è vero che poi
Ad una delle prime occasioni la politica della solidarietà nazionale fu messa in crisi proprio dal Partito Comunista
Che
Aveva proceduto nel frattempo al proprio interno ad una previsione critica
Della posizione assunta
E che aveva portato alla solidarietà nazionale allora fu Presa come come motivo di di rottura
La l'adesione dell'Italia al Sistema monetario europeo ma in realtà capite
Verità vuole che si riconosca che la politica di solidarietà nazionale fu messa all'ora in crisi
Dal Partito Comunista per ragioni
Di carattere più generale
Che quindi erano senza dubbio
Prematuri dette
Per una corresponsabilità come quella che il Partito comunista perseguiva
Sia pure accettando una fare visione forte della propria politica proprio sul terreno più sensibile e delicato della politica estera
D'altronde
Pervenire poi al
E qui concludo
Alla giornata drammatica della uccisione di Moro
Quando
Quella mattina ci ritrovammo in diversi
Speranza niente anche alcuni
Che sono qui presenti
Che
Che arrivarono Lia a Palazzo Chigi
Nello studio di Andreotti paillettes altri dirigenti del partito comunista
Tutti
Capimmo in quell'occasione che
Io almeno avvertiti veniva prese a lei la decisione
E
Si superavano tutte le incertezze in ordine al voto a favore per il Governo che si andava a presentare le campane
E capii che l'ha deciso e che il voto a favore del Partito comunista era tutt'altro che scontata in quell'occasione
E intervenne proprio in presenza del
Tra il dramma che si stava consumando
Ma poi a distanza di pochi mesi in realtà la politica di solidarietà nazionale quando in crisi
Quindi
Tra strategia di Moro
Che
Senza dubbio obiettiva in modo coerente alla
Alla lucida rappresentazione
Che dieci saldato l'amico De Mita
Era
Una linea ispirata
Ad una grande prudenza e quindi
Ad una disponibilità anche
A
Ad accorgimenti ad approfondimenti che non potevano essere
Sempre dati per scontato e previsti
Poi
Sono cambiate radicalmente gli scenari
Internazionali
Ed è difficile dire oggi
Che cosa sarebbe accaduto
Certamente a alla crisi del sistema dei partiti ha concorso anche
Concorso anche altre cose
C'è ad esempio un'offensiva politico giudiziaria
Si rinvierà dice ora bene ed è oggetto
Continuo di interventi da parte dell'attuale Presidente del Consiglio
Ma
Ecco perché non ricordare
Per questi aspetti i
Il discorso drammaticamente forte ed incisivo
Ti Moro alla Camera dei deputati in occasione della vicenda
L'ok
Il discorso di Moro indifesa di cui
E ti Tanassi degli altri
Che la sua
La sua sfida la sua affermazione
Non ci faremo processare sulle piazze
E allora
Certo Tosca oggi possiamo esimerci
Come avrebbe reagito la democrazia cristiana nella pienezza
Delle sue forze della sua rappresentatività
Ad una offensiva politico giudiziaria che pure c'è stata
E ci ha decapitato i partiti democratici in Italia
Una volta bensì dal politico giudiziaria per alcuni aspetti fondata su allucinanti
Accuse di collusione al sud con la mafia e sul piano più generale
Sviluppatasi sulla base
Di una legge
Sul finanziamento dei partiti
Che prevedeva
Il giudizio
Penale
Quando i Segretari amministrativi
Non avessero registrato
E controfirmato in un ufficio dalla Camera
I contributi superiori mi pare cinque milioni e lì perché
Cala la vicenda politico giudiziaria
Che ha portato alla condanna
Di tutti i segretari dei partiti e della coalizione di governo
Era fondata su
Su questa legge
Quando tutti sanno una legge
Inopportunamente approvata quindi per responsabilità anche nostre mappe
Che prevedeva cioè è una cosa praticamente impossibile che
Bene
Che i contribuenti coloro che volevano concorrere
Alla vita dei partiti evidente dovevano venire a sottoscrivere qui
Alla Camera
In un ufficio della Camera
La donazione fatta trattati questa
Allora credo che
Se ci fosse stato Moro
Qua de Fanfani perché
Moro M. Moro era
L'emblema dell'equilibrio e della prudenza e quindi l'uomo che realizzava in sé
Il massimo delle virtù che si richiedono
Ad un politico e Fanfani che per me era il risolutore quindi Fanfani e Moro audizione della prudenza e della risolutezza
Essere avuto responsabilità in quel momento di guida
Che dei Governi ma certamente
Perché queste è stata la crisi dei partiti
Naturalmente
Potrebbero esserci e tante altre spiegazioni
Che certamente ci sono altre spiegazioni che concorrono
A
Definire meglio le
Responsabilità e le vicende di quel periodo
Allora
In quell'incontro a a Palazzo Chigi la mattina della strage
Della scorta
Della fattura
Di Moro
Ricordo quella mattina perché poi adesso io non ho avuto ancora la possibilità di leggere il libro
Verrà che abbiamo che dovremmo avere al nostro esame dello storico che è qui presente con noi
Mi dicono studioso di grande serietà e di grande obiettività
Ma poi che
Sulla vicenda
Che ha portato boia alla uccisione di Moro
Molte sono le congetture le ipotesi
Che si sono susseguite
Ecco io ricordo
In quella circostanza la
La previsione
Io ho una degli amici che aveva maggiore
Esperienza
E conoscenza della
Del movimento Torre terroristico in Italia
E
Non c'è dubbio
è vero quello che
Che De Mita dice
Dalle lettere di Moro si può capire come
E di
Riconducesse
Tutte le situazioni anche che questa la più drammatica ad una possibilità
Di comprensione di di dialettica
E però bisogna anche tener conto che queste possibilità di confronto e di dialettica
E
Qui si realizzavano
Tutti in una situazione di
Distretto e tragico condizionamento
Che quindi anche
Le espressioni
Che di questa dialettica non potevano
Cioè nove sentire direi di questo fatto terribile drammatico
E quindi si può anche immaginare che
Una parte di queste lettere di questi messaggi
Fossero avendo Moro la consapevolezza che comunque gli apparati dello Stato
Cioè erano in qualche modo in movimento
Per
Per realizzare e possibilità di di soccorso e di liberazione fossero mirate anche a
Altro nucleare nel tempo
Queste condizioni di prigionia e insieme di
Sopravvivenza
Ma io ricordo che in quell'occasione l'amico crea
Che aveva maggiore esperienza
Disse che
La conclusione
Sarebbe stata inevitabilmente tragica
Ove non si fosse arrivati
Alla
Alla scoperta
Perché
Era impossibile che nella logica e nella coerenza turpe sanguinaria degli assassini nella Brigate Rosse
Avendo sterminato
La scorta di Moro
Non seguisse poi al termine di una serie di enti
I ricatti di richieste
Le più diverse
Sarebbe interviene
Intervenuto l'assassinio di bocca
Io dico questo perché sono state tante tante supposizioni giudice
Se si fosse riunito il Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana
Che si accredita l'idea che e Brigante loro se avessero bisogno è per seguissero l'obiettivo
Di un
Riconoscimento politico
Che in qualche modo venisse
Accreditato
A questa organizzazione
Ma allora
Più che il messaggio
Delle Nazioni Unite del Segretario Generale delle Nazioni Unite
Più che
La supplica rivolta
In ginocchio dal papa agli uomini delle Brigate Rosse severamente
Lai esigenza primaria
Di questi terroristi fosse stata quella di un riconoscimento
Niente
Poteva eguagliare che queste iniziative che avevano
Una possibilità di ripercussione
Sul piano planetario sul piano mondiale
Io penso che
Venendo meno la possibilità
Tecnica operativa
Di raggiungere il risultato riscoprire quindi dico
E altre cose
A conclusione sarebbe stata
Egualmente tragica se avessimo convocato il Consiglio nazionale
E forse non ha nemmeno un caso che proprio quando questa possibilità
Sembrava aprire
Non lo spiraglio di discussione all'interno dalla Democrazia Cristiana
La mattina stessa
La riunione della nostra Direzione centrale
Veniva consumato il mio stato
Questo lo dico perché
Bisognerebbe
Effettivamente
Porre fine ad una serie di congetture che
Hanno spesso avvelenato anche la discussione
In ordine ad una vicenda
Che
è stata traumatica
Per tutta la Democrazia Cristiana e per tutto il mondo democratico del nostro Paese
Che cosa durate se sono andato POR Puglia
Volendo ripercorrere con la memoria alcuni passaggi di alcune aziende essenziali compiuto fu è che domani
Che potessero in qualche modo concorrere
Alto
Anzi a rappresentare la
Lacrime la complessità
E la grandezza di un personaggio che ha avuto
Certamente io sono convinto che le cose che sono avvenute non perché
I sia un nostalgico della democrazia cristiana o del sistema dei partiti
Ma perché quando sento di
I giudizi drastici sul presente
E al Franchi che mi ha chiamato in causa
Ricordo d'aver letto pochi giorni fa
Sul Corriere della Sera oppure
Abbiamo
Superato il limite
Di ogni decenza
Non ci resta che tornare indietro
Tutti
Per recuperare almeno la dignità della politica
Sono rimasto colpito molto
Perché lo scrive
Un tuo collega
Che io ho sempre ammirato perché
E
è chiaro che nei suoi giudizi sempre quando scrive sul Corriere della Sera
Come d'altronde tu
E mosso da una da una esigenza di
Di obiettività
La preoccupazione di capire
No non
Contrario Diego Della fra
Faccio un queste
Cartaceo che lo dica fra
Allora
Mi sembra
E descrive la situazione dicendo che
Che siamo sull'orlo dell'abisso siamo sull'orlo dell'abisso
E allora non
Se questo fosse vero
è non vale nemmeno la raccomandazione che viene fatta spessore ma
Qui
Non possiamo tornare indietro dobbiamo andare avanti ma
Ma dobbiamo andare avanti
Che
Se c'è un abisso però
Se c'è un abisso
O se è difficile imboccare ormai la la strada giusta bene forse
è opportuno che ci si fermi almeno si guarda indietro da da dove veniamo da dove
Da dove siamo partiti
Per recuperare proprio le ragioni per andare avanti
E lo dico anche talché Ferdinando
E così concludo veramente che
Grazie grazie a divenire una causa per terminare credevo che fosse
Riferimento
In generale
Quando si dice
Male come le cose le cose sarebbero andate diversamente
Se avessimo avuto ancora personaggi come Moro Fanfani
Sì io credo di sì
Per per ed è per quello che è avvenuto per come a un certo punto si è frantumato il sistema dei partiti che come si è
E ci si è piegato atti a
Ad una offensiva politico giudiziaria che non aveva elementi di obiettività io credo che le cose sarebbero andate diversamente
Intanto
Se ci fosse stato a Moro
Casini
Non avrebbe dato
Il via
Alla divisione della Democrazia Cristiana
Io sono convinto di questo
Ecco ma adesso che le cose sono avvenute termite è stata solo colpa dei casini Casini
è stato quasi incoraggiato
Però
Sì sei e adesso
Tu vuoi rispetto a questa situazione così lacerata così pericolosa così vicino all'abisso
Mantenere
O una linea
Centrale e di autonomia
Che secondo me è giusta
è giusta ma se
Si
Recupera con forza
Una
Una caratura ideale e di programma
Che veramente da la giustizia
E possa essere elemento di
Cerniera
Nei confronti
I gruppi e di forze
Che debbono
Ritrovare una possibilità civile di confronto serio e costruttivo grazie
Grazie grazie ad Arnaldo Forlani io sentirei prima di DD sentirei più volte giustamente citato vota Ornella
Nella più volte ritardano la discussione sentirei Enzo Carra pregandola logicamente visto che tra gli organizzatori della cosa il vincolo dei
Dei tempi gli è chiaro diciamo
Attenere ad esempio un corridore euro contraddistingue
Grazie non è
Il presidente li abbiamo formulato io
è una presidenza notoriamente rompermi nove ma io parto da dalla dalla frase che ha ripetuto franchi all'inizio
Perché allora non era una frase fatta nulla sarà più come prima
Perché insomma rileggendo anche i libri di Di Michele dottor e quindi vedendo un po'
Per forza anche le lettere
Quando le quando leggiamo quella di quella di dimora Zaccagnini che viene recapitata il venti aprile del settantotto
Se ne ce lo ricordiamo bene quel periodo niente
Io sono condannato a morte che la condanna c'è eseguita dipende da voi le inevitabili conseguenze ricadranno sul partito e sulle persone
Poi comincerà un altro ciclo
Più terribile e parimenti senza sbocco ecco cioè il nulla sarà più come prima lo dice Moro e credo non sotto dettatura delle Brigate rosse ma per suoi intima
Convinzione temi ahilui
Io allora
Riguardando molto rapidamente le Sally rivista quello che si scriveva sì di Sheva si sentiva in televisione gli osservatori in generale gli osservatori stranieri visti ogni tanto vediamo anche adesso
Più o meno degli stessi perché voi si chiedevano il terrorismo porterà all'Italia una nuova dittatura
UAL cintura quel casino caotico
Che ha reso l'Italia così attraente per la stampa internazionale
Domande che poi negli anni dal settantotto in poi troveranno esaurienti risposte ogni anno nel
Nell'e nel male aereo rapporto del Censis quindi società
Disgregata di suo ormeggiata
Preda di un inconscio collettivo senza più l'igiene desiderio insomma casino caotico casino totale
Da trent'anni negli anni di piombo questa è la situazione più o meno adesso non non vorrei ci chiediamo e
Gli stessi macello chiedevamo già allora come si faceva riprendere quel cammino che delle macerie del fascismo della guerra
Cioè ha spinto in poche stagioni a star meglio tutti quanti
Che si è andato rallentando che con tanti motivi soprattutto politici quelli di loro
E Moro qui lo ricordano sì sì ricordo poco in un'intervista postuma
Strani e strana a Scalfari che Scalfari pubblica il quattordici ottobre del settantotto
E dice non è fatto bene che la DC fosse il pilastro essenziale della democrazia cristiana che cioè ricadessero sulle sue spalle tutte le responsabilità del Governo
Era la democrazia Zoppo bloccata non ricordiamoci Scoppola dove il grande con le grandi
Discussioni del di quell'epoca larici non poteva rimanere inchiodata nella dal ruolo di unico partito di Governo noi non siamo più in grado di tenere dei suoli un Paese in queste condizioni dice Moro
E verso la fine degli anni settanta perciò radici e Moro già allora ma molto prima del della fase del sequestro affrontano l'emergenza pensando di associare quindi al Governo il PC
Ma anche il PSI
E lui stesso nell'intervista che postuma dice sono tre partiti legati della stessa catena
Sappiamo che questa soluzione non sarà possibile innanzitutto perché
E e perché pluralista risposto meglio di me il Capo dello Stato Napolitano l'altro giorno
Ma c'è Craxi decise il problema
Anzi dice il dramma
Dramma
E quindi non si poteva fare
Però in ogni caso certo la proposta non sarebbe andata contro oltre l'emergenza in questo
Don ragioni un po'sia
Dei media ma qui era importante anche questo da questo punto di vista delle
Per questa discussione credo
Perché certamente non è un conservatore ma nello stesso tempo e certamente non è un
Persona che
Che veda
Il progresso nei esaurirsi nella vicinanza o lontananza dal Partito Comunista
Per questo mi pare che sia molto lontano da quello che pensa Moro il quale perciò pensa che evidentemente illustra una una strategia che quella
Di emergenza e quella della
Del del Governo colpi col Partito comunista per andare poi certo verso un bipolarismo
Un bipolarismo dovrebbe portato la democrazia cristiana da un lato e di Partito comunista dall'altro
E lo dice e lo dice lo stesso Moro ha Scalfari sono assolutamente contrario al progetto di compromesso storico lanciato del PC
La società consociativa non è un modello accettabile per un Paese come il nostro sarebbe un arretramento
Dopo la fase dell'emergenza si aprirà finalmente quella dell'alternanza ecco però
Purtroppo
Abbiamo
Dopo l'uccisione di Aldo Moro sono venuti in a mancare a questo progetto dell'alternanza due soggetti della importanza della DC ed il PC
E fin qui non se ne vedono i successori con tutta la buona volontà che possiamo metterci con tutta la
Tutto l'affetto per la nostra democrazia
E ignorare questo aspetto
Falsifica la realtà
Ci porta ad immaginare in un immaginario bipolarismo che non c'è
Ed un
E fare invece i conti con un di pluralismo reale ma inefficiente
Perlomeno inefficiente
E intanto in quei mesi riprendiamo da lì perché finito ritenuto
Cioè
E Moro una nota la stanchezza della democrazia che fa sempre più da contraltare alla vitalità di un Paese che vuole in qualche modo riprendere ricominciare da capo
Ma questo
Emilio rurali se lo ricordano ovviamente molto meglio di noi
E nel di quando va a qui alla Camera al sul suo quarto governo Moro nella replica al dibattito sulla fiducia io queste il parla di questi Italia disordinata disarmonica
è infinitamente più ricche di IVA dell'Italia più o meno bene assestato del passato
Ma questa e solo una piccola consolazione perché anche nel crescere e decresce si può morire figuriamoci se si può morire crescendo quante sicuro fare questa fine quando lo si cresce anzi si declina come stiamo facendo noi
E questo è purtroppo il vero progetto non è il vero problema che ci è capitato
A
Ormai a trenta trent'anni dalla morte di Moro grazie
Grazie grazie Enzo
Professor dottor professor dottor autore di questo libro già autore del
Due anni fa a dire di più libero molto bello ed importante
Oltre i tanti altri ma stiamo parlando di
Di Mauro le lettere dalla prigionia autore di questo libro in memoria tale della Repubblica iscritti di Aldo Moro dalla prigionia e l'anatomia del potere italiano dove
Per il memoriale è e il famoso memoriale di Moro con tutto quello
Che si è portato appresso
Voi ricordate ritrovamento il primo ritrovamento del primo memoriale siamo nell'ottobre settantotto rimarrebbe prima però se siamo nell'ottobre primo ottobre del mille novecento settantotto
In quel
Sono
Caccin quarantanove cartello e mi pare
Così mi pare di di ricordare tutto dattiloscritto poi
Passano o dodici anni ha sempre ottobre il mille novecentonovanta montane volare un ex covo diciamo di
Di via Monte nevoso dove era stato
Fatto il primo ritrovamento illuminando la base
Cobo brigatista cade il famoso caro al muro di cartongesso cucù dal muro di cartongesso esce una più ampia molto più ampia
Versione del memoriale di Moro
Seguono polemiche e qualcuno ricorderà Craxi disse invece vedo una manina Andreotti disse forse Marche sa forse era una mano una
Ci fu una cosa buona cosa dalla Marina vedo una mano una fu in qualche modo chiusa devia pochissimo esplodere a fare radio voglio dire in
In Parlamento e le Andreotti a fare il nome di questa
Struttura che
Ignote ai più diciamo nel
Nel dibattito politico e in più diciamo cioè girando e dato che
Diciamo in un
L'originale di questo abbiamo visto fotocopia cose ma l'originale
Di questo memoriale
Come
Come non è
Le Brigate Rosse non hanno mai che pure formative operarono addirittura facevano collazione di testi no mi pare affidati alla Balzerani di queste
Cose per uso di o di altri nomi dei ordo ad uso del dibattito interno dei militanti come come non è decidono in orrenda rom pubblico com'era nulla sarà nascosto al popolo invece nella
Fattispecie almeno di questo c'era
C'era meno interessa conversioni anche un po'contraddittorio di gruppo Abele libero adesso la faccio breve
Nelle argomentazioni bene a me però mi interessa
Interesserebbe diciamo pubblici è una cosa un certo punto parlando del Moro della prigionia del Moro del memoriale in gergo beh chiaramente
Ti rifai obiettivamente o perlomeno chi fa che è una
Citazione Gobetti Ana c'è un tratto di autobiografia
Della nazione
Tu scrivi
In in quella in questa in questa vicenda me diciamo questo
Al di là delle di tutto l'aspetto diciamo così
Degli altri aspetti diciamo della della questione a me interesse interesserebbe insomma che
Avendo lavorato così affondo dentro il memoriale dentro la vicenda del memoriale perché questo restituisce anche secondo me
Se è così una sua complessa grandezza quella complessità di cui parlava prima giustamente Forlani anche alla figura di Moro e alla figura di Moro prigioniero perché tu puoi anche se mi ricordo bene non so ho letto di recente dovresti dovrei ricordare
Insomma sulla questione che allora fu terribile nella
Interpretazione delle lettere venti che non utenti che lui non è lui quanto conta colazione e via discutendo tanto ridiscusse più insomma è una tesi un po'più
Elaborata diciamo ecco che
Parlando di questo visto che attraverso cose scritte sotto dominio
Pieno incontrollato diciamo dei dei brigatisti che questa autobiografia dalla nazione prende corpo che tutte
Tipici intrattenesse
Controprova cercate se non sono dieci siano dodici va bene
Ringrazio io
Io non
Non risponderò alle alle domande che
Che Paolo Franchi ha sollecitato perché non vorrei
Privarli del piacere della curiosità di
Leggeri libero
Che ho scritto
Io desidero innanzitutto ringraziare il Presidente della Camera onorevole Gianfranco Fini per la sua
Ospitalità e
E gli autorevoli relatori che hanno
Parlato prima di me che seguiranno
Ed esprimere la mia gratitudine all'onorevole Enzo Carra presidente dell'associazione visioni contemporanee il quale ha voluto promuovere questo incontro e invitarmi a partecipare
Come è noto il
Prigioniero Aldo Moro nel corso della sua o sequestro non scrisse solo delle lettere
Ma anche il cosiddetto memoriale
Duecento quarantacinque fotocopie alla quale ho dedicato il libro di cui abbiamo parlato e sul quale l'onorevole Casini ha speso parole generose di cui lo ringrazio
Prima di cominciare però vorrei ricordare nuovamente che oggi è il il Giorno della memoria un giorno dalla memoria che dedicato in particolare ai servitori dello Stato
E allora vorrei esprimere pubblicamente una ringraziamento particolare all'onorevole Virginio Rognoni e ricordare che quando nel giugno del mille novecentosettantotto
Egli assunse la carica
Di Ministro dell'Interno dopo le repentine dimissioni della
Ministro Cossiga
Ecco lo dico con semplicità ma lo fece a rischio della sua vita
Lo fece a rischio della sua vita perché quelli erano anni drammatici molti di voi lo ricordano anni in cui c'era un morto al giorno e più per il
Terrorismo
In questa sede in questa sede vorrei approfondire la parte a suo modo storiografica del memoriale per reagire alla sollecitazione di franchi relativa al tema dell'autobiografia di una nazione
è la parte del memoriale
Ritrovata nel mille novecentonovanta che Moro dedica l'analisi delle relazioni della DC nel corso del trentennio repubblicano
Un argomento che l'uomo politico affronta e scioglie con un particolare quanto inevitabile accento autobiografico
Teso a spiegare a testimoniare il proprio ruolo politico nel concorrere a definire i diversi passaggi di fase
La sua vita infatti coincide per intero con un periodo costituente della democrazia italiana
Il prigioniero nel corso di un lungo brano in cui rievoca avrà la sua formazione metteva in luce il passaggio dall'Azione Cattolica all'esperienza dentro la DC
Precisando di essere giunto insieme con altri a questa decisione con una certa ingenuità scriveva e freschezza e fede
Gli obiettivi erano in continuità con l'impegno precedente
Aggiornare la vecchia e superata dottrina sociale cristiana scrive Moro ormai in rapida evoluzione alla luce del Codice di mala e di quello di Camaldoli
Dare alla proprietà di cui allora si parlava ancora con un certo rilievo un'autentica funzione sociale
E rappresentare in armonia con la tradizione popolare del partito una politica nella quale davvero gli interessi popolari con le le molteplici istituzioni collaterali fossero dominanti
Moro ricordava con accenti di rimpianto la stagione del suo lavoro alla Costituente ove insieme con il gruppo dei cosiddetti professorini si era molto impegnato nella costruzione delle fondamenta della casa comune un periodo entusiasmante scriveva come uomini come Togliatti la tirata basso Marchesi Dossetti fattivo e collaborativo
In cui aveva imparato la pratica dell'ascolto e scriveva il senso del limite
A rompere il clima di collaborazione e civile e politica
Intervenne la frattura del mille novecentoquarantasette mille novecentoquarantotto dovuta secondo il parere di Moro al mutamento del quadro internazionale e alla necessità economica italiana
Essa si realizzò dopo il viaggio di De Gasperi negli Stati Uniti nel gennaio del quarantasette
Il prigioniero ricordava la sua trepidazione per il repentino cambiamento di strategia del quadro politico
Perché temi fa che ne sarebbe potuto conseguire un dissesto diceva per il Paese e concludeva
Mi rimase il senso di una cosa grossa che veniva
E che avrebbe pensato nel corso del tempo
In seguito cominciano le fasi più politiche quelle che portarono alla elaborazione della strategia del centro sinistra che si affacciava spiegava Moro come fatto non eludibile
Si iniziava così lo spostamento verso sinistra dell'asse politico del Paese anche per l'insistenza dei partiti intermedi e per Robbie Uster ragioni politiche
Delle quali ogni osservatore sereno non può disconoscere la sua validità
La stella polare della DC che sempre più andò corrispondendo con la linea dell'azione di Moro negli anni Sessanta
Consisteva nella identificazione di una comune radice costituzionale con il Partito Socialista e poi con quello comunista in cui la diversa collocazione internazionale
Prima di entrambe le forze politiche e poi solo del PC costituiva la radicale e problematiche a differenza di fondo che rendeva il sistema politico italiano una democrazia difficile
Da questa ferrea constatazione scaturì la strategia di Moro impegnata ad allargare i confini della democrazia italiana
Includendovi negli anni Sessanta il Partito Socialista e negli anni settanta il PC in quanto forze autenticamente popolari
Si trattò di un progressivo allargamento dell'Area democratica in cui la DC ottenne in cambio il riconoscimento della sua indiscutibile e necessaria centralità politica
Questo processo di accentramento del sistema avvenne in virtù della fluidità
E della ma le abilità dell'azione politica di quel partito e in particolare di Moro
Che essendo divenuto l'arbitro e il giudice dei destini altrui esprimeva in questo modo la propria attente errata egemonia
Come Moro ebbe a dire nel suo ultimo discorso del ventotto febbraio mille novecentosettantotto il suo ultimo discorso da uomo libero I gruppi democristiani di Camera e Senato
Per persuade early dell'opportunità di sostenere una maggioranza in cui fosse di nuovo presente il PC
Dopo il mille novecentoquarantasette ecco Moro spiegava quello che è importante e preservare l'anima la fisionomia il patrimonio ideale della Democrazia Cristiana
La nostra flessibilità ha salvato fin qui più che il nostro potere la democrazia italiana
Come annotato Mino Martinazzoli
L'idea di Moro di portare al centro tutte le forze popolari
Perseguiva l'obiettivo di ricomporre le fratture ideologiche per creare le condizioni di una competizione nuova e più efficace per il sistema italiano incapace sino a quel momento di coniugare rappresentatività e decisione nelle intenzioni di Moro tra la fluidità della società civile
E il sistema parlamentare dei partiti
Si sarebbe dovuto stabilire un nesso è uno scambio continui
Solo con la progressiva riduzione del distacco tra le grandi masse della popolazione e il sistema politico parlamentare ereditato dall'Italia liberale e prepari cista
Sarebbe stato possibile garantire il passaggio a una democrazia compiuta e dunque il realizzarsi delle condizioni per un'alternanza di governo
Ma nella testa dell'uomo politico questo era un cammino lento e graduale che doveva procedere per tappe
Assicurando sì prima di ogni nuovo passo che il precedente fosse stato bene assimilato e solo edificato
Pertanto l'idea che Moro volesse governare con il pc come anche qui oggi è stato detto persuaso del valore progressivo di quell'alleanza
In realtà corrisponde a una ossessiva o malevola caricatura dei suoi avversari
Sia da Libero ad esempio nel discorso di Benevento del diciotto novembre mille novecentosettantasette
Sia da prigioniero più volte gli pale so il carattere difensivo e circoscritto di quell'accordo
Esso scaturiva come necessità dal corpo della crisi italiana
Di cui costituiva una possibile quanto difficile soluzione di compromesso
In ragione della collocazione internazionale del PC
Che rendeva strutturalmente impraticabile l'alternativa e avrebbe comunque richiesto un lungo percorso di legittimazione politica e di revisione ideologica
Dentro il disegno fluente e apparentemente malleabile di Moro certo vi era anche il profilo dal mio punto di vista dello statista che si espresse in un duplice modo
Da una parte perseguendo l'obiettivo di allargare progressivamente l'ho detto la base democratica del Paese
A partire dalla convinzione che esso andasse civilizzato nelle sue forme politiche anche al costo di perdere una quota di influenza del proprio partito
Dall'altro rivendicando in modo costante l'autonomia nazionale dell'Italia insieme con il diritto delle sue classi dirigenti di decidere da sole
Il proprio destino politico e civile
Nello spiegare il suo ruolo nel partito il prigioniero ricordo ai sequestratori che Illy non era depositario di segreti di rilievo nero il capo incontrastato della DC
Si può dire solo che in essa sono stato presente ed ho fatto il mio gioco vincendo o perdendo anzi più perdendo che vincendo
Per evitare
Una involuzione moderata della DC
E mantenere aperti do il suo raccordo con le grandi masse popolari
L'involuzione moderata della DC questo fu secondo me l'argine che si ruppe con la morte di Moro
In un certo senso il vero che il movimento della storia ritornava indietro ma non come Moro mi l'auspicato nel memoriale I tempi precedenti la frattura del mille novecentoquarantasette
Benzina realtà il sistema ritornava indietro ma si fermava al mille novecentocinquantanove quand'era nata la corrente Dorotea antisocialista negli anni Sessanta
E coerentemente anticomunista nel decennio successivo
Ma disposta a partire dal mille novecentosettantanove a stringere la mano al socialista autonomia sta Craxi che sette farsi trovare pronto e pieno di Energia all'appuntamento con il potere
Si ritornava dunque a cinquantanove ma senza di lui senza di Moro perché quel punto di equilibrio e di incontro comune in realtà drammaticamente non serviva più
Secondo Moro al di là del suo destino personale vivere e morire
Il prezzo politico pagato per questa soluzione diciamo maturata negli anni settanta avrebbe viepiù favorito le allignare della Corte della corruzione nella vita del Paese e contribuito a provocare la crisi della forma partito
E lucidissimo da questo punto di vista nel memoriale
Il prigioniero non era ottimista riguardo a livello raggiunto dalla corruzione partitocratica perché nella sua valutazione essa
Poggiava su cause oggettive di carattere interno e internazionale
Come spiegò Giovanni Moro il figlio di Aldo Moro in un'intervista del mille novecentonovantotto il padre nel rivendicare il ruolo della DC
Aveva tematizzato come pochi anche il conflitto tra sistema politico e Società Italiana
A Kuta mente consapevole della perdita di autorevolezza e della dei legittimazione dei partiti che non avrebbero più potuto rivendicare il monopolio della dimensione pubblica
Sotto questo profilo Moro sia da Libero sia da prigioniero è stato credo il politico italiano che meglio di ogni altro sine se conto della crisi delle regole democratiche intesa come difficoltà del sistema di governo parlamentare
Di risolvere il dilemma tra rappresentanza e decisione
Un problema comune a tante democrazie occidentali ma che in Italia ancora trent'anni dopo questo lo possiamo dire si avverte con particolare urgenza Moro con la sua insistenza
Sulla presenza nella penisola di una destra profonda
E non completamente espressa dal Movimento Sociale Italiano bene Moro sembrava ricordare che la nazionalizzazione delle masse
Nel nostro Paese era avvenuta sotto il fascismo e dunque aveva assunto caratteri inevitabilmente autoritari
Una miscela particolare di iper politica e di antipolitica
Che la crisi degli anni Settanta avrebbe riportato in auge
Naturalmente sotto forme nuove un fattore obiettivo che avrebbe condizionato gli sviluppi della qualità della democrazia italiana nel lungo periodo
Favorendo vi l'attecchimento più che altrove di modelli populisti ci e plebiscitarie di cui nelle pagine di Moro si legge in controluce già nel settantotto la previsione
Il discorso tuttavia riguarda più in generale il nostro Paese perché Moro meglio di chiunque altro accolto Laporte data della necrosi esistente tra sovversione armata e consociativismo che si alimentare una vicenda
Un altro sesso progressivo e convergente che aumentato gli effetti di un sistema bloccato affittandolo
A un vero e proprio blocco di sistema quello che a mio parere stiamo vivendo nella fase attuale
La riflessione di Moro e mi avvio a concludere sopravvive ancora oggi per la sua capacità di difendere e di promuovere in ogni sede un'idea laica della politica
Pur essendo egli animato da un sentimento religioso e da una fede tanto viva e complessa nel Dio cristiano
Per il suo rifiuto di ogni alchimia elettoralistica
Il favore di una politica forte robusta curiosa caratterizzata da un dialogo continuo tra partiti movimenti tendenze che realmente esistono nella società
A prescindere dall'ideologia e della propaganda con cui si rappresenta no in fondo per la sua fastidiosa confini per la sua fastidiosa convinzione che il radicalismo e il o dell'attivismo siano in due
Italiche attitudini che sono molto meno antagoniste di quanto si vorrebbe credere ma anzi si auto all'intanto la vicenda rendendo in Italia ogni sforzo riformatore un esercizio sempre difficile anzi addirittura tratti pericoloso
Ecco forse a tali condizioni e concludo si può accogliere e accogliere la sfida profetica di Moro quella sua pretesa come scrisse in una lettera dalla prigionia al segretario Benigno Zaccagnini
Di restare come un punto di contestazione e di alternativa
Trent'anni dopo e questo è un auspicio ancora vi ringrazio
Grazie
Grazie dottor Ielo darei la parola Beppe Pisanu
Prego prego
Cercherò
Meno di dieci minuti
Di parlare dell'attualità politica del pensiero di Aldo Moro
Da un lato mettendo ordine su
Un episodio della sua esperienza che mi sembra decisivo
E dall'altro riprendendo il filo della riflessione che
Ciriaco De Mita pocanzi avviato e mi dispiace non abbia avuto il tempo di concludere
Il progetto politico di Moro quello della creazione
Di una democrazia matura dell'alternanza
Ha in realtà una fase di incubazione lunga
Prende però consistenza come ricordava Forlani nel mille novecentosettantasei
Dopo un risultato elettorale che aveva visto che il Partito Comunista la Democrazia Cristiana prendere insieme oltre il settantatré
Per circa il settantatré
Per cento dei voti
Cosicché
Ciascuno di questi nessuno di questi partiti era in grado da solo di dare vita ad un governo stabile e duraturo ciascuno era in grado di bloccare l'altro
Tutte e due emiliano indispensabili per consentire al Paese di fronteggiare una tremenda congiuntura economica e sociale
è di
Arrestare le Brigate Rosse che stavano in sanguinando il Paese
Perciò Moro questo dato di fatto funzionò da acceleratore del disegno che Moro aveva da tempo maturato
Creare una democrazia matura dell'alternanza voleva dire
Una democrazia nella quale
Dice lei e Partito Comunista Italiano
Partiti tra loro naturalmente alternativi potesse ero per l'appunto alternare sia alla guida del Paese senza che la democrazia corresse pericoli
Per arrivare a questo quesito
Anche in forza del risultato elettorale delle settantasei Moro Betlemme un indispensabile passaggio intermedio quello che chiamo della solidarietà nazionale
In virtù della quali praticamente tutti i partiti Politeama pratici italiani si ritrova Abano insieme
Su un programma comune per fronteggiare le due circostanze che ho poc'anzi richiamato crisi economica e sociale e lotta al terrorismo ma anche bene R.
Lui motivarsi rilegittimarsi reciprocamente nella
Comune esperienza
Real costando al tempo stesso le vaste masse di popolo che seguivano tanto la Democrazia Cristiana quanto il Partito comunista
Moro sapeva bene questo è un punto che mi
Non ci ricordava sempre sapeva bene
Che è in un Paese come il nostro segnato da profonde lacerazioni
Occorrerebbe a ricostruire un senso comune di appartenenza alla nazione italiana in modo che si realizzasse una unità di fondi
E su queste unità di fondo degli italiani la dialettica democratica potesse dispiegarsi senza alcun rischio di sopraffazione o di avventura illiberale
Chiusa la fase della solidarietà nazionale che era un passaggio in quanto tale e per natura un'esperienza provvisoria
Democrazia Cristiana il Partito Comunista sarebbero tornati davanti agli elettori uno antagonista all'altro
Per ogni nuovo diciotto aprile nel quale
Lei i cittadini avrebbero scelto il partito al cui in un meccanismo di alternanza
Affidare la guida del Paese
Perciò dalla emergenza si sarebbe tornati all'alternanza questo vuol dire che
Moro non ipotizza hommes mai una durevole consociazione al governo della DC e del PC non parlo mai di compromesso storico
Pur sapendo che il primo compromesso storico era stato quello più alto compromesso della Costituzione
è il punto tutto sulla democrazia matura della alternanza
Allora per venire all'attualità se no corriamo il rischio di incartare Moro nel passato e facciamo una cosa assolutamente ingiusta
A trentatré anni dalla sua morte dopo la scomparsa dei grandi partiti a diciotto anni
Di dopo diciotto anni di interrati di transizione non conclusa non conclusa
Dalla prima alla seconda Repubblica avverso
E non si sa verso cosa ci dobbiamo chiedere
Il bipolarismo di oggi
Si può in qualche modo ricondurre
Al disegno Mauro te io della democrazia dell'alternanza
Pierluigi Castagnetti lui suggerisce un bel no io non mi sentirei di dire un bensì penso onestamente che questo bipolarismo possa
Al massimo rappresentare l'hardware
Non il software lo scheletro no no no la mente e il cuore
Della
Democrazia dell'alternanza
Il bipolarismo l'ho detto altre volte in discussione con tanti amici
Il meccanismo delle bipolare è forse quello più efficiente per una democrazia dell'alternanza ma
Perché funzioni bene
Innanzitutto deve alimentare nella dialettica parlamentare non lo scontro
Deve tendere alla convergenza sulle questioni essenziali del bene comune non alla divergenza a tutti il costi
Deve unire ENI non dividere
Il Paese affidandosi alla forza unificante della Costituzione dello Stato di diritto
Oggi
Ecco se io sforzarsi di immaginare una operazione Moro Thea di lei
Se vogliamo fare a funzionare il bipolarismo bisogna che prima lo scompone diamo e poi loro ricontrolliamo
Laddove il ricomporre vuol dire mettere insieme da una parte e dall'altra
Forse tra loro omogenei per idee e programmi e dall'una parte e dall'altra convinte che comunque
Il si il futuro dell'Italia appartiene a tutti
E che
Una idea plausibile di questo futuro se la possiamo fare soltanto se procediamo insieme
Certamente concludo
L'eredità politica di Moro appartiene a tutti gli italiani
Ma
Interpella in maniera pungente
I cattolici come hanno dimostrato di interventi di Pier Ferdinando Casini di Ciriaco
Mica Nardò
Quelli che
Sono ancora
Impegnati
In politica
E anche quei giovani ai quali il Papa chiede con insistenza
Di impegnarsi nella società e nelle istituzioni per restituire respiro cristiano
Alla nostro futuro il nell'immediato il più lontano
Moro interpella sicuramente noi
Che in questi diciotto anni di transizione dalla Prima alla Seconda Repubblica
Abbiamo cercato di raggiungere
La sponda di una
Democrazia più avanzata e non l'abbiamo raggiunta
Rischiando anzi di affogare un po'a destra e un po'a sinistra
Rischiamo ancora
E questo naufragio se accadesse sarebbe un paradosso storico perché mente delle parole di sinistra e destra muoiono
Insieme alle idea le vecchie ideologie che lungamente le hanno nutrite
Gli ideali dei cattolici italiani
L'universalismo cristiano sembrano i soliti grado di dare risposte compiute
Persuasive I grandi problemi della globalizzazione si tratti delle migrazioni si tratti del diritto intrinseco
Della natura ad essere
Difesa
Ai giovani cattolici Moro offre
Una vivente diventa elezioni politiche
E in particolare
L'esempio altro
Di un intellettuale cattolico
La cui fede prima si fa cultura e poi laicamente si fa politica
Avrebbe detto dopo
Qualche anno
Giovanni Paolo secondo ormai Beato Giovanni Paolo secondo
Una fede che non diventa cultura
E una fede non pienamente accolta no non interamente pensata no fedelmente vissuta
Moro dunque a
Molte cose da dire a tutti i cattolici italiani
Bisognerebbe ascoltarlo di più
Guardando al domani e anche al dopodomani comici avvenga consigliato disperatamente dal carcere delle Brigate Rosse
Grazie Pisano Bodrato
E logicamente annullerei che glielo dico io anche tenendo conto nel
Di andare alla figura di Moro anche diciamo le cose dette su un possibile
Come vogliamo dire meno monoteismo
Due mila e la
Due mila e undici qui indicata suggerito suggerito da ho proposto patrocinato da da Pisa
Io resterò
Legato agli appunti che mi ero scritto anche se li ho un po'massacrati per
Restare nel tempo dei dieci minuti come ci hanno chiesto gli organizzatori di questo incontro
Incontro mi sembra che rafforzi la convinzione che il declino di quella che Pietro Scoppola
Ha definito la Repubblica dei partiti è diventato irreversibile con la morte di Aldo Moro il leader più attento ai mutamenti
Che hanno dato avvio ad una lunga transizione che in realtà non riesce a concludersi
Mica il Gotha ora ha fatto parlare il prigioniero io cercherò di riassumere le riflessioni che Moro ha fatto come un uomo libero
Moro pensava che la terza fase della vita democratica si dovesse caratterizzare con il passaggio dalla democrazia difficile alla democrazia compiuta
Ma l'esito del referendum del giro sul divorzio del settantaquattro accelerato il declino di un sistema che si era costruito sull'architrave democristiani
Il successo del fronte divorzi sta
A isolato la Democrazia Cristiana mettendo in evidenza la fragilità della sua centralità
Moro ha espresso allora il timore che si stesse approfondendo la divisione dell'elettorato cattolico
Ma ha sostenuto in particolare che in un momento nel quale
Le stesse istituzioni democratiche venivano prese di mira
Dalla minaccia fascista ed all'estremo limite della sinistra
Con un attacco tanto misterioso quanto efficace la questione più importante riguardava la solidarietà dei partiti democratici e la necessità di non mettere in discussione la tenuta dello Stato
Capire dei interpretare i tempi nuovi era per lui la politica
Capire le ragioni del tramonto del centrismo e dell'esaurirsi dalla politica di centro sinistra
Capire la protesta giovanile e le lotte operaia laddove ha scritto sono ideali e aspirazioni che riguardano l'avvenire della società e la difesa del dignità umana
Per Moro non c'è dubbio che siamo passati lo ha detto dopo il referendum del settantaquattro da una società per così dire verticale ad una società orizzontali con potere di pure disperso
Che i referendum ha reso evidenti mutazioni epocali che hanno messo in crisi l'unità politica ditta cattolici ma anche le istituzioni della Repubblica
E continuava ma l'unità
Che necessaria l'unità della democrazia cristiana deve essere raggiunta nella libertà e non con l'autoritarismo o addirittura con la compressione della dittatura queste la nostra battaglia
E nessuno può farsi l'illusione di tornare ad una democrazia semplice
E rigorosamente lineare la libertà estremamente esigente e solo valorizzandola si può risolvere in modo originale la crisi di efficienza e di unità dello Stato democratico
Tuttavia dopo un'ampia analisi delle difficoltà del Paese Moro afferma non credo molto considerata l'imponenza del fenomeno
Ai rimedi istituzionali soprattutto se si pensi a riforme costituzionali difficili da immaginare da adottare da calarmi alla realtà a parte una sempre latente
Pericolosità per la tenuta e del sistema democratico
Credo si possa sostenere che Moro
Temeva l'indebolimento del ruolo della Democrazia Cristiana ma temeva soprattutto una deriva populista della polemica sulla Costituzione e sul regime dei partiti anche perché è questa polemica
Già aveva assunto in occasione del referendum evidenti connotati plebiscitario
D'altra parte la maggioranza referendaria che aveva isolato e sconfitto il partito dei cattolici non era in grado di fare uscire l'Italia da una situazione bloccata di dare vita cioè ad un'alternativa di governo
Come ha scritto in quei giorni un giornale radicare con i comunisti si possono battere i clericali ma non si può governare il Paese
Muore tornato più volte in quegli anni sul tema della violenza
Della violenza verbale che stava degenerando in violenza di piazza e dell'emergenza tra virgolette più propriamente politica
Che stava logorante o le stesse istituzioni repubblicane ed i primi mesi del settantasette
Concentra la sua attenzione
Di nuovo tra virgolette solo introdurci per la prima volta dopo trent'anni nel tessuto della nostra vita democratica gli alcune forme di dissenso violento l'abbandono da parte di alcun mi
Di quella legge della persuasione che il contrassegno della vita democratica del Paese e di quella disponibilità al confronto che sembrava un bene definitivamente acquisito
E continuo a via chi in questo contesto storico
Per ragioni che non è facile analizzare pensa che alcuni nodi della storia debbano essere tagliati non più alti
Questo fatto continua giustifica le inquietudini ma dobbiamo sapere che vi sono dei dati che non sono tutti nelle nostre mani
Ed è pensando a questa terza fase che già si era appena annunciata con il risultato del referendum sul divorzio e poi come le ce n'è regionali del sessantacinque che immagino una politica del confronto con tutte le forze politiche ma in particolare con il pc
Confronto che nasce dalla necessità ma che non significa che in queste due forze cessino di essere in prospettiva tra loro alternative
Questa politica è stata versata da destra
Come se si trattasse di una strategia della ritirata mentre la sinistra è stata cura leader democristiano è stato accusato di essere interessato solo all'egemonia del suo partito e al logoramento dell'avversario storico
Le ho porcheria commentando i discorsi di Moro
Ha respinto le interpretazioni di quanti
Da destra assumendo come parametro il partito trionfante del diciotto aprile hanno parlati aggiungo Rocco perennemente sulla difensiva chiamato ad amministrare la decadenza con un atteggiamento di abbandono al molto inarrestabile alla storia
E l'interpretazione di quanti da sinistra hanno parlato di un
Personaggio gattopardesca indifferente ai contenuti e infine ha pagato i limiti della sua politica
Da queste riflessioni parte d'altra parte l'appello del ventotto febbraio del settantotto all'Assemblea dei gruppi democristiani alla Camera e al Senato
La più importante garanzia per l'identità della DC in un passaggio della vita politica di cui non era possibile prevedere l'esito
Resta l'unità del partito per sbloccare una situazione che esponeva lo Stato democratico al dilagare della violenza terroristica e ad una crisi senza soluzione
Si trattava di sottoscrivere una tregua tra DC il PC sulla base di una intesa programmatiche ha dei limiti con riferimento alle arriva stai di governo ed alla politica estera limiti che non potevano essere superati e dei punti di contrasto quali l'insistenza di Berlinguer
Per introdurre elementi di socialismo nel sistema economico nazionale
Se fosse possibile dire ricordate queste parole saltiamo questo tempo ma cari amici non è possibile
Oggi dobbiamo vivere oggi è la nostra responsabilità si tratta di vivere il tempo che ci è dato con tutte le sue difficoltà
Quello che è importante e preservare l'anima la fisionomia il patrimonio ideale dell'AGCI parole che Gotha ora ha ricordato riferendosi
Hai verbali del memoriale credo che sia molto importante questa coincidenza
Con il sequestro e con la morte di Moro le Brigate rosse hanno cancellato il solo progetto elaborato per rinnovare il sistema politico e per lanciare la democrazia rappresentativa un progetto che si reggeva sul difficile equilibrio
Tra le esigenze del rinnovamento e dell'unità della Democrazia Cristiana e l'obiettivo di allargare a sinistra Lare del consenso democratico ed è la responsabilità di governo Moreno era il più credibile interlocutori Berlinguer
Deve leader comunisti a cui la strategia della solidarietà nazionale aveva assegnato un compito anche più difficile
Sostenere il Governo Andreotti senza farne parte sulla bandi un'intesa che riguardava l'AST transizione
Alla democrazia compiuta nella convinzione che queste intesa avrebbe apportato oltre il sistema fondato sulla centralità della DC
Non è il tema di questo incontro
Parte no non a caso il tema di questo incontro parte dal riconoscimento
Che la politica Moro Auteuil assegna già la fuoriuscita de quello che la polemica di sinistra aveva dei voli definito come il regime democristiano e che i terroristi rossi coincidevano espressione
Del multinazionali è stato Moro a dire il nostro non è l'anticomunismo della destra è un anticomunismo democratico
In realtà dopo la fine della solidarietà nazionale i Comuni ci sono tornati all'opposizione l'affermarsi di una alternativa democratica viene rinviata all'inizio degli anni ottanta
Prima con Spadolini e poi in un modo più esplicito con Craxi e con
L'ipotesi della grande riforma
Con la caduta del muro di Berlino dall'ottantanove entra in crisi quello che era stato definito in precedenza credo molti lo ricordino il
Bipolarismo
Imperfetto
Eppure
All'inizio del novantuno alla vigilia dei referendum sulla legge elettorale e di elezioni che segneranno la fine della centralità democristiana
Nella decisi parla ancora di secondo tempo della Repubblica non di Seconda Repubblica l'inconcludenza dei partiti ha aperto le porte
Alla strategia referendari ed ha costretto con Tangentopoli ed imporsi per via giudiziaria della questione morale
A riconoscere che un ciclo storico si era ormai concluso
Riflettendo su queste vicende in particolare il sushi recato assunto dalla riforma maggioritaria come punto di passaggio tra il vecchio al nuovo
Ed è un e di un bel po'verismo che ha compromesso compresso il pluralismo valore al quale Moro faceva continuamente riferimento è affidato l'alternanza a Palazzo Chigi al trasformismo e all'ARPA decriptazione dello scontro penso
Pensiamo alla continua sistematica demonizzazione dell'avversario politico
Penso che la fine della Prima Repubblica si è iniziata con la dissoluzione della democrazia cristiana una crisi morale e politica
Che Moro ha vissuto con tormento fin dalle vicende congressuali del sessantanove quando si sta affermando l'idea che l'Amministrazione del potere
Avrebbe prodotto il consenso elettorale
Necessario per conquistare il potere
Con la fine della democrazia dei partiti uscirà di scena anche la generazione che aveva considerato la Costituzione il Concilio le coordinate fondamentali del suo pensiero ed alla sua azioni politiche
E come un vetro intangibile la DC si è
Dissolta in mille pezzi in molti la passione per la politica ha lasciato così spazio all'indifferenza e poi alla rassegnazione grazie
Una discussione di questo tipo non è di quelle che hanno alcune conclusioni diciamo come si faceva una volta però
Virginio Rognoni all'ultimo a parlare ed in qualche modo
Tirerà anche ma
Le file non credo che la discussione caro moderatore non credo proprio concorso
Mi sforzo di dire alcune cose che non siano ripetitive
D'altra parte l'ultimo dopo otto interventi gode di questa
Di questa attenuante
Dunque
Moro è stato l'uomo del
A mio giudizio
Del di una politica costante
Allargare le basi democratiche di questo Paese
Allargare
Al gioco della democrazia quante più porzione dell'opinione pubblica
Egli era ben consapevole
Della storia di questo Paese
Non era un uomo capace di
Citare altri che prima di lui avevano occupato la scena politica credo che una volta soltanto Moro abbia parlato di Sturzo che non famosissimo discorsi
Bene però e in quell'intervento cioè
C'è tutta la riflessione di Moro sulla lunga lunga traversata dei cattolici ed del non esperti cioè la lezione di Sturzo che viene fatta propria aggiornandola
E qui invece e Moro una questione
Certo comunista dirò ma anche una questione democratico cristiano pro questione cattolica
Il partito di Sturzo gode di pochi mesi
Pochi anni
Dal diciannove gennaio del diciannove
Al
Ventidue ventitré e venticinque
O abbiamo il fascismo
Che a questo riguardo io credo visto che qui ha si è parlato di autocorrezione la nazione
Che quella famosa espressione di corretti
Essere lì il fascismo una autobiografia dell'Italia piuttosto che un'apparente se come diceva Croce io credo che
Moro pensasse di più alla autografia
Con riferimento
Al fascismo
Perché questo dico perché Moro avvertiva il pericolo della destra
Tutta l'azione politica di Moro a mio giudizio è una politica volta a
A
Rendere in dimestichezza con la democrazia la destra italiana
E naturalmente per quella spero la sua storia personale quella destra che stava es
Fra i cattolici italiani
Ebbene qui si è parlato di una nazionalizzazione delle masse avvenute nel periodo fascista è vero
Avevamo poco se sono stato forse la Prima guerra mondiale ha creato stata stata un'occasione per la
Per la
Solidarietà nazionale intesa nel senso della unità del Paese
Contadino meridionale con il contadino i bene tra le trincee e così via
Ma la
E certo che nel periodo fascista c'è stata
AI fine
Che erano care Mussolini una in un'enfasi sulla nazionalizzazione delle masse questo è il dato però che è rimasto
Est Moro avvertiva che queste nazionalizzato delle masse del Calalzo produrle cattolici poteva portare a pericoli sulla destra e la sua politica è sempre stata quella di
Portare viceversa alla democrazia allargare la democrazia renderebbe di niente domestica la democrazia queste forze
Naturalmente ma il problema anche dalla
Dei confini del Partito comunista
Ma prende comunista si terrà il
Se ci si è opposto con una politica
Di DD DD gioco democratico
Non era possibile che il Partito Comunista soprattutto quello italiano potesse stare all'interno di un Paese che
Il cui gioco democratico allegro anche se ne garantiva con gli altri partiti
Il gioco democratico finiva a terra per colpire per Vettel stimolare partito con i tanto da arrivare per gradi a quella famosa banco di prova del Governo che è stata che è stata la solidarietà nazionale
La la la la il satellitare Locri nella il voto favorevole del PC alla
Alla li monocolore democratico cristiano questa mi pare sia stata la politica di Moro
Naturalmente
Dentro certe resistenze certe resistenze che lì cercava con la sua intelligenza politica
Allora a DTT penetrare di rendere intelligibili precise delle destre ristretti da sinistra
Cosa capita
Prigione di Moro
Naturalmente si domanda nel titolo che c'è stato proposto se Moro e la Prima Repubblica che io credo proprio di dire qui l'hanno ripetuto anche altri da ultimo potrà ATO con molta nettezza con Moro credo che
Finisca la Prima Repubblica
La del progressivo allargamento dall'Area democratica è cessato
Per una serie di Regione o suo è uno scenario completamente nuovo
Io devo dire per la mia storia personale per qualche poco Aler pochissimo io non sarei stato benissimo all'interno di un partito democratico cristiano al
Secondo alla
E
Primo Partito Popolare Europeo primo non quello di oggi
Da una parte davanti alla famiglia socialista ma così non è avvenuto
E non lo sapeva queste cose qua
E dico questo perché
Perché
Parlando delle democrazie Cristiana anche nel memoriale soprattutto avremmo reale
Poi dirò alcune cose Moro teneva conto anche
Avendo come la democrazia il gioco democratico come punto di riferimento stella polare aveva anche considerazione puntuali precise sulle altre forze politiche
Però cosa avvenuta venuto la cosa che che che che
Checché Morano si aspettano non poteva prevedere
Cioè caduto il muro di Berlino e non c'è stato l'incontro fra Berlinguer e faccio
Dopo per la morte di Moro in quella confusione che c'è stata nel nostro Paese i le due esperiente socialiste diciamo anche perché il Partito comunista dobbiamo dirlo che in Italia per via della presenza che so io
Certamente da latte facevo forse soprattutto all'antifascismo anche dare lezione tra amici Anna il Partito Comunista giocate ruolo dalla socialdemocrazia nel nostro Paese non c'è ombra di dubbio
Per cui abbiamo l'anomalia di un partito comunista che è socialdemocratico nelle sue prospettive vediamo che l'evoluzione quella
E e è l'anomalia anche ed anomalie anche dell'unità politica dei cattolici
Che non è mai stata un'obbligazione
è stato un fatto storico che Degasperi autorizzato subito per
Ecco il legame Degasperi Moro terra
Aperta apportare e per risolvere il problema te cattolici nei confronti delle democrazie in questo Paese
Ma veniamo perché sulle sullo stimolo dal nostro potere per
Moderatore parallele dico tonale io non ho ancora letto il suo libro uscito in questi giorni e qui nessuno credo credo l'abbia potuto leggere
Però c'era un P con una un libro precedente decotto le lettere di Moro dall'Arco dalla prigionia
Bene io credo che
Il la la il discorso politico che va fluoro fa attraverso questo suo memoriale non si discostano emendamento dalle discorso politico di Moro vivo di Moro leader della Democrazia Cristiana
In tutte le sue vicende certo ci sono tante altre cose dovute dovuta a che cosa dovute alla
Alla alla
Al momento è al luogo del laico nei quali
E
Era costretto a scrivere queste cose
Ma il
Il memoriale Moro presente a mio giudizio un'occasione per dire questo lo dico con molta
Con molta
Con molta schiettezza
Nel nostro Paese c'è stata troppo e papà e in fasi nei confronti delle del memoriale mole delle tre non tanto dalle lettere quelle terre rivolte alla famiglia sono
Sono documento straziante di umanità umanità formidabile
Ma nell'al memoriale ci sta alle imprese le imprese S.p.A. eccessiva e poi prova vi dico subito un episodio che è ancora sconcertante per me
Come persone informate dei fatti io vengo interrogato più volte dalla come sulle strade dal pure egregio Presidente Giovanni Pellegrino la prima domanda che mi fa mi dice ma ovvero Rognoni
Sotto la suggestione qualche qualche successo c'è stato però medica
Quando lei era fatto biennale giugno del mille novecentosettantotto ha dato ordine ai suoi apparati
Di andare alla ricerca dalle carte di Moro redatto dal basso
Noi abbiamo dato disposizione agli apparati del Viminale di dare alla ricerca degli assassini primo degli ebrei degli autori della strage di affari centro le carte di Moro che c'entra c'è stata un'enfasi al nostro Paese
E dietro queste imprese cosa vedo per il veto vede la la la la dietrologia che checché che che cosa che consuma molto tempo che potrebbe essere implicato diversamente di molti italiani e dei teologi gli alla alla in miste
La la storia d'Italia storie dei ministeri e qui ha ragione ragione Presidente Casini quando si lamenta le vizio mi pare che sia stato lui che che la storia di questo Paese sembra quasi scritta un certo momento è sembrato quasi scritta dai dai dai carcerieri
Kakà dei dati dei brigatisti dei previsto dei
O dei fascisti e dibattiti so non è così non è così
La dietrologia sta dietro l'enfasi ci deve far sì che è stata data anche perché
Anche qui di quella cosa il parcheggio
In questo Paese ci sono molto meno misteri di quanto è l'opinione pubblica dietro la spinta di questa e imprese non creda
Del resto Moro in quella condizione Cutro si trovava con quella disperato bisogno di di sopravvivenza accorgendosi morale su intelligente devono avere di fronte a sé i tribunali dalla storia
E non avere di fronte a sé che so io al
Moretti Moretti Varani cose di questo genere
Ma perché io devo morire per questa perché sta questa gentaglia perché
Quindi
C'era c'era questa straordinaria voglia di uscire vivo da quella prigione
Ma le cose qui le cose dette da molti miei colleghi io le ripeto non era possibile rileva fermezza e voleva dire che non poteva non essere seguita
Naturalmente
Naturalmente lo Stato doveva fare di tutto era fatto di tutto ma non ce l'ha fatta anche perché queste cinque c'è cinquantacinque giorni
Oggi nella ricorrenza erano terribile io mi sono trovato di fronte ad una situazione molto più direi sul facile da gestire anche se anche serie
Al lupo al Ministro dell'interno dell'epoca non tanto poteva essere
Indicato DDT provvedere certo provvede provvedimenti misure queste vie scelte di uomini alla Chiesa eccetera ma soprattutto di
Di consentire che si tenesse
La latente che ci fosse la tenuta democratica di questo Paese
Io quando solleva dominare c'era ancora nel per aria dal lecco né con le BR né con lo Stato c'è poco da fare e c'è una una una
Una una
Una così una
Un ramo una porzione magari modesta dell'opinione pubblica perché contava checché che credeva questa posizione
Questa è la
La mia posizione nei confronti Moro lo diciamo a distanza di tanto tempo di per sé era
A trentatré anni alla sua elezione rimane intangibile nella sua relazione
Mite accerto netta e certi la fino a un certo un furto
Io ricordo una frase che dico memoria il nome non sotto
Poi in quale occasione dice la politica bene
Consenso il consenso provoca potere
E potere forza la politiche forza che poi
Viene fuori e Moro eppure ci deve pur essere una regola una morale che disciplina questo potere
Oggi non c'è né regolarmente morale che discipline questo potere grazie
Cari amici non mi resta che
Ringraziarvi
Anche per la pazienza mi suggerisce Pisano
Grazie